L'amico della famiglia maggio 2013

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anno XCI - n. 5 - Maggio 2013 - periodico delle comunitĂ cristiane di Seregno

L'entusiasmo di ieri rianimi i nostri cuori


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ORARI SANTE MESSE FESTIVE Basilica San Giuseppe - piazza Libertà 6 - tel./fax. 0362 231308/231347 www.basilicasangiuseppe.it – basilicasangiuseppe@tiscali.it Sabato alle 18 (vigiliare) e alle 20 (vigiliare ai Vignoli), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18 Oratorio San Rocco - via Cavour 85 - tel. 0362 241756/fax. 0362 327352 www.oratoriosanrocco.it – info@oratoriosanrocco.it Domenica alle 10.30 solo per ragazzi delle elementari e accompagnatori durante il periodo della catechesi Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto piazza Cabiati 3/via Vivaldi 16 - tel. 0362 239193 Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30 Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento via Stefano da Seregno 52 - tel. 0362 238368 Domenica alle 8.30 Abbazia San Benedetto - via Stefano da Seregno 100 - tel. 0362 268911/321130 www.monaci-benedettini-seregno.com - bibbia@monaci-benedettini-seregno.com Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18 Santuario di Maria Ausiliatrice (Piccolo Cottolengo Don Orione) - via Verdi 95 - tel. 0362 22881 Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30 San Salvatore - via Montello Domenica alle 8.30 e 10.30

In copertina: Papa Giovanni Paolo II accolto dal cardinal Carlo Maria Martini e da monsignor Luigi Gandini nella storica giornata del 21 maggio 1983.

«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCI, 19 Maggio 2013, numero 5 Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;

Istituto Pozzi - via Alfieri 8 - tel. 0362 231217 - www.istitutopozzi.it Domenica alle 9 Ospedale - via Verdi 2 - tel. 0362 223217 Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9 Parrocchia Santa Valeria - via S. Anna - tel. 0362 230096 www.parrocchiasantavaleria.it - info@parrocchiasantavaleria.it Sabato alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30 Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo – via Tiziano 6 – tel. 0362 238382 www.parrocchiaceredo.it – segreteria@parrocchiaceredo.it Sabato alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18 Parrocchia Sant’Ambrogio - viale Edison 64 - tel. 0362 230810 www.psase.it - parrocchia@psase.it Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30

Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB; Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987

Il prossimo uscirà domenica 23 Giugno 2013

Parrocchia San Carlo - via Borromeo 13 - tel. 0362 629635 www.sancarloseregno.it - parrocchia@sancarloseregno.it Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 10.30 e 18


Editoriale

Ricordando un grande Papa

Papa Giovanni, il concilio e i segni dei tempi Si avvicina il 3 giugno in cui ricorderemo i 50 anni dalla morte di Papa Giovanni XXIII. Insieme all’inizio del Concilio e all’avvicendamento di Papa Benedetto con Papa Francesco questo avvenimento caratterizza l’anno della fede ancora in corso. Per immergerci in questa memoria siamo andati col Circolo culturale San Giuseppe a Sotto il Monte la scorsa domenica 12 maggio. Tra pochi giorni dedicheremo l’ultimo incontro di catechesi cittadina degli adulti alla ripresa dei grandi temi del concilio col teologo laico prof. Marco Vergottini (Venerdì 24 maggio, ore 21 in Basilica San Giuseppe). Bei tempi quelli in cui nella Chiesa si respirava aria fresca di vangelo e di attenzione ai “segni dei tempi”, che richiedevano un coraggioso salto in avanti per rinnovare la vita della Chiesa alla luce della eredità spirituale ricevuta dalla Tradizione. La liturgia, finalmente liberata da tante impalcature vetuste che la rendevano opaca al popolo di Dio, cominciava a parlare la lingua dei fedeli, riuniva i fratelli intorno alla mensa e si apriva alle espressioni contemporanee dell’arte musicale. La Parola di Dio contenuta nella Bibbia

cominciava a diventare patrimonio vissuto di ampie cerchie di fedeli. La Chiesa cominciava a parlare il linguaggio della collegialità e della autorità come servizio. La libertà di aderire alla verità religiosa veniva finalmente riconosciuta come diritto di ogni uomo e conforme al processo storico della rivelazione. Il mondo veniva visto non più come un soggetto alternativo e potenzialmente nemico ma una realtà a cui testimoniare la gioia e la speranza evangelica e nel quale sono contenuti semi di bene e verità. Nei decenni seguenti tante cose sono successe e sappiamo che non tutto è andato bene ed è stato completato. Tanto rimane da fare nel cantiere aperto che è la Chiesa. Le prime mosse di Papa Francesco in più di una persona hanno richiamato la semplicità, la tenerezza e l’umiltà coraggiosa di Papa Giovanni. Due uomini che hanno saputo evangelizzare, cioè proclamare in modo efficace il vangelo. Senza pretendere che tutti vengano in chiesa o pratichino i principi morali della dottrina cattolica. Il Regno di Dio si costruisce così, con l’umiltà, la bontà e

Portale in bronzo della Chiesa parrocchiale con particolare di Papa Giovanni. la credibilità delle parole che si basano sui fatti. Si evangelizza per contagio e per irradiazione, come spiegava il Cardinal Martini nel 1991 (“Alzati e va a Ninive”). Ma per contagiare ed irradiare bisogna aver qualcosa dentro da esprimere fuori. E qui arriviamo al punto: la nostra qualità di discepoli di Gesù. Prendiamo esempio da Papa Giovanni, seguiamo i gesti e le parole di Papa Francesco che sembrano promettere una nuova primavera nella Chiesa. Invochiamo lo Spirito Santo che irradi su di noi la sua forza e i suoi doni. E forse la nostra qualità di discepoli farà passi avanti. Don Paolo Ciotti Direttore

Il gruppo del Circolo culturale S. Giuseppe a Sotto il Monte.

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Domenica 12 maggio si è svolta la giornata di mobilitazione a favore dell'iniziativa “Uno di Noi”, promossa da varie associazioni su scala europea

Un milione di firme per riconoscere il diritto alla vita di ogni persona I banchetti per la raccolta delle adesioni saranno presenti in città anche nelle prossime settimane, nelle parrocchie e durante le feste di Maria Ausiliatrice e della Madonna della Campagna UnoDiNoi (One of Us): è questo lo slogan che accompagna l’iniziativa dei cittadini europei che si prefigge l’obiettivo di raccogliere almeno un milione di firme nei Paesi dell’Unione Europea per richiedere alle istituzioni comunitarie di formalizzare il riconoscimento del diritto alla vita ad ogni uomo, compreso il bambino concepito e non ancora nato, ponendo fine al finanziamento di attività che presuppongono la distruzione di embrioni umani, in particolare nei settori della ricerca, dello sviluppo e della salute pubblica. All’opera di sensibilizzazione e di impegno per la raccolta delle firme hanno aderito all’unanimità tutte le varie associazioni del mondo cattolico italiano. Associazioni che la scorsa domenica 12 maggio hanno partecipato alla giornata nazionale di mobilitazione che si è rivolta in prima battuta alle oltre ventimila parrocchie sparse su tutto il territorio nazionale, ma ha voluto coinvolgere tutti con diversi punti di informazione e raccolta firme anche per le strade e le piazze di tutta Italia. “E’ questo il completamento del lungo cammino fatto dai diritti umani verso l’uguaglianza - ha commentato Carlo Casini, presidente del Comitato organizzativo italiano. Dopo gli schiavi, i neri, le donne, dobbiamo lavorare per rendere anche questi uomini, i più piccoli ed indifesi, uguali a tutti gli altri. La scommessa è grande perché richiede il coinvolgimento di tutti i popoli europei e la raccolta di una montagna di firme, ma UnoDiNoi rappresenta anche un obiettivo ambizioso ed in qualche modo rifondativo dell’Europa.” Anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, intervenuto a margine dell’udienza del Santo Padre con i Vescovi europei, per chiarire i contorni dell’iniziativa UnoDiNoi, ha affermato “Si tratta di difendere la vita in tutte le sue fasi ed espressioni, un richiamo alla coscienza umana, non solo cattolica e non solo cristiana.” La campagna ha già superato la soglia delle 300mila adesioni, delle quali 85mila solo in Italia. Nella nostra città l’iniziativa vede in prima linea il Movimento per la Vita e il Centro Aiuto alla Vita, che si sono già mobiliati nelle settimane scorse con postazioni per la raccolta firme sui sagrati delle chiese di S.Valeria, Don Orione e Lazzaretto. La campagna di sensibilizzazione continuerà domenica

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26 maggio in occasione della Festa di Maria Ausiliatrice al Don Orione, il 2 giugno a Sant’Ambrogio e il 16 giugno sul sagrato della Basilica San Giuseppe; inoltre una postazione sarà presente anche il 7 - 8 - 9 giugno alla Madonna della Campagna. È possibile firmare la petizione anche on line sul sito www.unodinoi.mpv.org Invitiamo ad aderire all’iniziativa sostenendo la vita umana fin dal suo inizio, perché l’embrione umano è già uno di noi! Patrizia Dell’Orto


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E’ stato protagonista a Roma nei giorni che hanno preceduto e seguito il Conclave per l’elezione di Papa Francesco

Ferruccio Ballabio è entrato nella storia con il suo modo di fare semplice e naturale Tutte le televisioni del mondo si sono interessate a lui con interviste e riprese per la sua foggia: magliette serigrafate di prelati lombardi e pastorale sempre tra le mani Un mito e una leggenda. Così possiamo definire il concittadino Ferruccio Ballabio, 82 anni, entrato di prepotenza, ma senza volerlo e senza saperlo, nella recente storia locale, per essere stato tra i protagonisti involontari del Conclave, svoltosi dal 12 marzo a Città del Vaticano, per l’elezione del nuovo Pontefice, l’argentino Jorge Mario Bergoglio, che si è imposto il nome di Papa Francesco. Ferruccio Ballabio aveva raggiunto Roma il 10 marzo e subito si era portato in piazza San Pietro con in mano una sorta di pastorale simile a quello di Papa Giovanni Paolo II, nel quale aveva inserito due Crocifissi e una corona del Rosario e con indosso a turno delle magliette serigrafate con i volti dei Cardinali lombardi: Ravasi, Scola e Tettamanzi con impressa la scritta “Habemus Papam”. Ebbene nei tempi morti delle dirette, le emittenti televisive di tutto il mondo che erano in attesa di notizie fresche dapprima dai Cardinali e poi dal Conclave, Ballabio è diventato il centro dell’attenzione. E’ stato ripreso, intervistato e trasmetto in diretta da tutte le televisioni, tanto da elevarlo a rango di “star” di piazza San Pietro. Ha conosciuto più Cardinali e miriadi di persone, soprattutto la colonia degli argentini giubilanti dopo l’elezione di Papa Francesco. “I quasi venti giorni trascorsi a Roma, prima dell’apertura del Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice e nel periodo successivo, sono stati semplicemente

meravigliosi, i più belli della mia vita e mi hanno lasciato una gioia, una letizia, una contentezza in cuore indescrivibili”, così ha raccontato al suo rientro in città, Ferruccio Ballabio, 82 anni.Il suo modo semplice, spontaneo, genuino, sincero, appassionato di vivere con tanta intensità e partecipazione l’elezione di Papa Francesco, è stato l’elemento del suo successo. Una elezione che ha vissuto con tanta fede in cuore.“Ancora oggi non credo a me stesso quando ripercorro con la mente il film di quei giorni - ha proseguito - di certo mi hanno aiutato la Madonna, Gesù e tutti Santi che prego e invoco sempre. Con le mie semplici forze non sarei riuscito a tanto. Affermo ciò

perché mi sono capitati dei fatti e ho vissuto delle circostanze che neanche a programmarli con anticipo si sarebbero verificati. In assoluto la possibilità alla mia età di assistere all’elezione di un altro Papa, poi mentre mi trovavo di buon mattino, come sempre, in piazza San Pietro nel mio tradizionale abbigliamento, l’11 marzo, mi si era avvicinato un argentino che portava uno striscione con la scritta “Francesco Papa”. Ho cercato di dialogare con lui, ma è stato di poche parole e non ero riuscito a capire il perché di quella scritta, che invece ho capito benissimo quando due giorni dopo c’è stata la proclamazione di Papa Bergoglio. Prima che i Cardinali entrassero in Conclave ero riuscito a farmi ricevere, dopo oltre un’ora di attesa, anche dal cardinal Gianfranco Ravasi, che già avevo conosciuto in altre occasioni. Mi ha ricevuto nel suo studio e ho scattato la foto augurandogli di diventare Papa. Lui si era messo a ridere. Ho potuto scambiare poche parole perché aveva fretta”. Testimoni oculari degli episodi di cui è stato protagonista Ferruccio Ballabio, due concittadine, dapprima Paola Trombetta e poi Antonella Vian, con la quale Ballabio si è recato a Castel Gandolfo a portare in omaggio una maglia serigrafata con la sua persona a Benedetto XVI. Adesso Ferruccio Ballabio oltre che un mito è entrato nella storia. Paolo Volonterio

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1700 anni per il sorprendente cammino verso la libertà religiosa

Dall’Editto del 313 al concilio Vaticano II: il delicato equilibrio tra diritti della verità e della persona Un tema attuale che interpella la libertà di coscienza di ogni persona “La svolta del 313 - Libertà religiosa e rapporti Stato-Chiesa”: questo il primo incontro della catechesi cittadina, relatore don Stefano Perego, noto in città per il suo passato servizio all’oratorio S. Rocco ed ora dedito agli studi presso l’Università Gregoriana di Roma, in attesa di poter insegnare presso il seminario diocesano. L’Editto di Costantino segna l’inizio della libertà religiosa, tema attuale e legato a quello della libertà di coscienza della persona. È un documento che deve essere storicamente precisato: Costantino e Licinio - ritrovatisi imperatori in Occidente ed in Oriente - a Milano giunsero ad un accordo sulla libertà di culto da concedere ai cristiani e ad ogni altro cittadino. Il 13 giugno 313 quelle decisioni tanto importanti sarebbero state rese pubbliche da Licinio a Nicomedia, capitale orientale dell’impero. L’Editto seguì la fine della persecuzione con cui Diocleziano aveva colpito la Chiesa ritenendola un ostacolo alla sua politica di unità dell’impero fondata sul ritorno alle tradizioni antiche. I cristiani disposti al martirio convinsero Galerio - suo successore in Oriente - ad emanare un editto di tolleranza, che permetteva la pratica del culto cristiano. Egli non comprendeva le ragioni dei cristiani, ma era disposto a mostrare clemenza e perdono, chiedendo il rispetto dell’ordine costituito. Nella ritrovata pace religiosa la divinità avrebbe concesso forza all’impero e benevolenza verso i suoi governanti. La svolta del 313 fu decisiva: affrontando “questioni che riguardano il bene e la sicurezza pubblici, i primi provvedimenti furono quelli relativi

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Don Stefano Perego con don Sergio Dell’Orto. al rispetto della divinità, concedendo sia ai cristiani che a tutti la libera possibilità di seguire la religione che ognuno si è scelta”- così inizia l’Editto. Inoltre vennero restituiti i beni della Chiesa, perché appartenenti di diritto alle comunità, non alle singole persone: la Chiesa era a pieno titolo riconosciuta come un’istituzione. La libertà religiosa fu estesa dai cristiani a tutta la popolazione. In questo bisogno di pacificazione religiosa si esprimeva l’idea antica che legava il bene dell’impero al rispetto dovuto alla divinità. Dopo la vittoria nella battaglia di Ponte Milvio - accompagnata

dal segno della croce posto sugli scudi in conseguenza della visione di un segno celeste - Costantino avvertiva di dovere il proprio rispetto al Dio dei cristiani. Concedere la libertà religiosa fu una grande scommessa: l’imperatore non si identificava più con la divinità, ma ne ricercava benevolenza; non offriva un privilegio per pochi, ma garantiva un diritto per tutti. Questa intuizione avrebbe aperto la strada alla libertà di religione modernamente intesa. L’intuizione ebbe vita breve: già nel 380 l’Editto di Tessalonica indicava il cristianesimo - anzi la confessione cattolica - come l’unica religione riconosciuta. Era questo un modo di garantire alla verità della religione tanto importante per il benessere dell’impero - il diritto di non essere taciuta o fraintesa. Questo significava mettere in secondo piano i diritti della persona. Fu scelta rischiosa: lo Stato scendeva in campo accanto alla Chiesa, un’alleanza in cui l’uno avrebbe cercato di piegare l’altra al proprio servizio e viceversa. E la storia non avrebbe risparmiato all’Europa cristiana scismi, guerre di religione e tentativi di separare con la forza Chiesa e Stato. Nel dicembre 1965 il Concilio Vaticano II cambiò radicalmente la prospettiva e la dichiarazione “Dignitatis humanae” affermò il diritto della persona alla libertà religiosa, radicandolo nella dignità di ciascuno. La verità di Dio deve infatti essere cercata, non imposta, perché ha in sé la capacità di proporsi alla coscienza di ogni uomo. Mariarosa Pontiggia


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Via Cavour 25 - I ricordi di don Pino Caimi, assistente per quasi 20 anni della struttura parrocchiale

«Fu il cuore del mondo cattolico della città che seppe valorizzare i carismi di tanti laici» L’inaugurazione il 17 dello scorso mese di marzo del rinnovato e ristrutturato Centro Pastorale mons. Enrico Ratti è stata caratterizzata soprattutto dalla grande partecipazione di fedeli e non che hanno voluto, nella stragrande maggioranza dei casi, tornare nei luoghi della loro giovinezza e maturità, formazione pastorale e professionale insieme. Via Cavour 25 è stato infatti per decenni, dagli anni ’60 alla fine degli anni ’90 e oltre il punto di riferimento non solo associativo, culturale e comunitario della parrocchia della Basilica San Giuseppe, già ColDon Pino Caimi (foto Volonterio). legiata. «Quella struttura ha rappresentato per tanti anni il ‘cuore’ del tardi con l’arrivo a Seregno quale premondo cattolico dell’intera città - sot- vosto di mons. Luigi Gandini. tolinea mons. Pino Caimi che ab- «Fu nel 1964 - ricorda con precisione biamo voluto incontrare per iniziare don Pino Caimi - che mons. Gandini con lui una sorta di viaggio non tanto mi chiese di lasciare la guida dell’oranei ricordi ma nell’eredità che quegli torio San Rocco, affidatami da mons. anni hanno generato per la comunità Bernardo Citterio, dove per sei anni cristiana seregnese -. Era un ambiente avevo vissuto una esperienza travolvivo e vitale, che pulsava esperienza gente e stupenda, per assumere la ree gioventù all’unisono, frequentato sponsabilità dell’ambiente di via da mattina a sera da una marea di Cavour 25 e per stargli il più vicino gente, un ambiente poliedrico multi- possibile in quel momento di passagforme eppure dominato e guidato da gio che risultò poi ‘epocale’». un sottile ma fortissimo filo rosso, Don Pino recupera dalla sua scrivania quello dei valori fondanti della fede un foglietto scritto a mano di cui si e della dottrina sociale della Chiesa a riconosce la calligrafia minuta e proriguardo dell’impegno sociale dei fessorale di monsignor Gandini. «Il compito che mi assegnò era molto cattolici». La struttura voluta proprio da monsi- preciso, non si trattava genericagnor Enrico Ratti nel 1924 quale sede mente di occuparmi del laicato catdel Circolo culturale San Giuseppe, tolico della parrocchia ma in quello ma soprattutto come Casa delle Asso- scritto c’erano indicazioni molto preciazioni, ebbe un nuovo, determinato cise: dalla pastorale universitaria ad e decisivo impulso circa 40 anni più un censimento cittadino della realtà

cattolica, dalle opere caritative al rinnovamento in campo politico, dal Circolo agli uomini di Azione Cattolica, dalla cantoria alla Buona Stampa e via di questo passo». Sta di fatto che via Cavour 25 divenne in breve un punto di riferimento per centinaia e centinaia di persone che erano impegnate nelle diverse attività che vi si svolgevano e che erano in costante e continua crescita e sviluppo. «Quel centro - sottolinea don Pino - diventò un vero luogo di coinvolgimento delle coscienze e di impegno generoso dei laici secondo le loro capacità. Il vero segreto di quella grande stagione di fioritura di presenze in ogni campo fu quello di mettere in grado i laici di esprimersi secondo le loro capacità, possibilità, aspettative, insomma di valorizzare i ‘carismi’. Ed emersero figure di grande statura e caratura morale e spirituale dai presidenti del Circolo ai responsabili delle Acli, al mitico Giovanni Dell’Orto animatore della Buona Stampa, ad una cappella musicale che, sulla scia di quanto iniziato da don Luigi Fari, diventò un vero e proprio ambito educativo pastorale e non solo di servizio liturgico». Anni travolgenti che il rinnovamento del centro pastorale non solo richiama alla memoria, ma costituisce occasione per rilanciare e rinsaldare un tessuto vivo e operoso dell’intera comunità. (1 - continua) Luigi Losa

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Ritorna in città, dopo 40 anni, per ricordare la figura del suo connazionale Papa Giovanni Paolo II, a trent’anni dalla storica visita

Il cardinal Rylko: monsignor Gandini mi ha accolto nella sua casa come un grande amico L’incontro con l’intensa vita parrocchiale della collegiata di San Giuseppe è stato di grande importanza Fondamentale l’esperienza di incontro con la tanta gente impegnata in parrocchia e molto vicina ai sacerdoti. Paolo II in persona il 6 gennaio 1996. Diventa presidente del Pontificio Consiglio per i laici il 4 ottobre 2003 ed elevato Arcivescovo. E’ stato creato Cardinale nel concistoro del 24 novembre 2007 da papa Benedetto XVI, ricevendo la diaconia di Sacro Cuore di Cristo Re. L’11 maggio 2008, in qualità di presidente del Pontificio Consiglio per i laici, ha firmato l’approvazione definitiva dello statuto del “cammino neocatecumenale”, l’8 dicembre 2010 ha firmato l’approvazione dello Statuto della Comunità Nuovo Orizzonti, fondata da Chiara Amirante nel 1993. L’intervista che segue è stata resa possibile dall’interessamento di don Pino Caimi, che ringraziamo di cuore, che ha chiesto di persona al cardinal Rylko di concederci questa possibilità.

Il Cardinal Stanislaw Rylko. Ritorna in città, dopo 40 anni, stavolta da Cardinale di Santa Romana Chiesa, Stanislaw Rylko, attuale presidente del Pontificio consiglio per i laici, per ricordare la figura di Papa Giovanni Paolo II, in occasione del 30mo della visita in Seregno del Pontefice. E’ Cardinale diacono del Sacro Cuore di Cristo Re col motto “Lux mea Christus”. E’ nato il 4 luglio 1945 ad Andrychow, Polonia. E’ stato ordinato sacerdote il 30 marzo 1969 dal cardinal Karol Wojtyla. Ottiene la laurea in scienze sociali alla Pontificia Università Gregoriana di Roma nel 1978. Il 20 dicembre 1995 viene nominato segretario del Pontificio consiglio per i laici ed eletto Arcivescovo titolare di Novica. Riceve l’ordinazione episcopale da Giovanni

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- Che ricordi ha degli anni trascorsi a Seregno e di monsignor Luigi Gandini? Dai tempi in cui venivo a Seregno sono trascorsi molti anni, ma i ricordi sono sempre vivi. Ricordo con molta gratitudine la persona di monsignor Luigi Gandini, che, nel lontano 1972, quando venivo in Italia per studiare a Roma, mi ha accolto nella sua casa come grande amico. E questa amicizia è durata fino alla fine della sua vita. Tuttavia l’elenco dei seregnesi - sacerdoti e laici - ai quali devo tanto è molto lungo. - Quanti anni ha trascorso a Seregno e in che periodi dell'anno ha prestato il suo servizio ministeriale nella collegiata San Giuseppe, oggi basilica? Le mie visite più frequenti a Seregno risalgono ai tempi dei miei studi a

Roma, negli anni 1972-1978. Proprio a Seregno ho imparato l’italiano sotto la guida del professor Franco Molteni, ma anche con il prezioso aiuto di Fiorina, la domestica di monsignor Luigi Gandini, che con grande pazienza correggeva i miei compiti di italiano. Poi venivo a Seregno da Roma per le confessioni, in occasione del Natale e della Pasqua. A quel tempo la casa del Prevosto era diventata anche casa mia. - È stata una esperienza utile quella trascorsa a Seregno a contatto con i fedeli e la Chiesa ambrosiana? Per me l’incontro con l’intensa vita parrocchiale della Collegiata di San Giuseppe di Seregno è stato di grande importanza. Venivo da un paese in cui la Chiesa aveva una possibilità di azione pastorale molto limitata, mentre a Seregno ho potuto vedere una realtà parrocchiale viva che mi affascinava: oratori maschili e femminili, il cinema–teatro, il circolo San Giuseppe, la radio parrocchiale, nonché i diversi periodici a stampa, come Famiglia Cristiana e le pagine dedicate a Seregno nel Cittadino, L’Amico della famiglia. Fondamentale però è stata l’esperienza di incontro con la gente, tanta gente veramente impegnata in parrocchia e molto vicina ai sacerdoti. - Negli incontri che ha avuto con Papa Wojtyła, in passato, qualche volta avete ricordato Seregno, visto che il Sommo Pontefice, quando era Cardinale di Cracovia era stato più volte a Seregno? Per il beato Giovanni Paolo II, il ricordo di Seregno era legato al dono delle campane per la chiesa di San


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Floriano a Cracovia, quando era Prevosto monsignor Bernardo Citterio. Era il tempo del Concilio Vaticano II e questo dono aveva per Papa Giovanni Paolo II una valenza fortemente simbolica, poiché esprimeva bene il concetto di comunione ecclesiale e dello scambio di doni che ne scaturiva. Era stato profondamente grato per questo gesto, che è stato anche motivo delle sue visite a Seregno prima da Arcivescovo di Cracovia e poi da Pontefice. - A Seregno ha trovato un amico come don Pino Caimi, cosa ricorda dei giorni di vacanza trascorsi assieme? Con i sacerdoti della collegiata di San Giuseppe che allora incontrai nacque da subito un forte legame di amicizia. Ricordo tutti molto bene: don Giuseppe Busnelli, don Ferdinando Mazzoleni e naturalmente don Pino Caimi, che, fin dall’inizio, mi è stato molto vicino. Con don Pino il legame di amicizia, allora stabilito, dura ancora oggi. Ho avuto modo di visitarlo diverse volte nelle sue parrocchie e ho sempre ammirato il suo slancio pastorale e la sua straordinaria capacità di stare con la gente. - In cosa consiste il suo attuale impegno ministeriale? Quando venivo a Seregno non immaginavo neanche minimamente ciò che avrei fatto quarant’anni dopo. Le vie del Signore sono davvero imperscrutabili... Oggi sono Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, cioè di un dicastero della Curia Romana a servizio del Papa per tutto ciò che riguarda la vocazione e la missione dei fedeli laici nella Chiesa e nel mondo. Ci occupiamo, in modo speciale, delle diverse aggregazioni laicali e dei movimenti ecclesiali. In particolare, gli ultimi nati tra queste realtà costituiscono oggi importanti ambienti di formazione cristiana per i fedeli, capaci di liberare in loro uno straordinario slancio missionario. Un’altra priorità del nostro lavoro sono i giovani. Il nostro dicastero or-

ganizza le Giornate Mondiali della Gioventù; la prossima, come è noto, avrà luogo a Rio de Janeiro, in Brasile, nel prossimo mese di luglio.Approfitto dell’occasione per rivolgere a tutti i giovani di Seregno un caloroso invito: “Venite a Rio, il Papa Francesco vi aspetta!”. Al termine di questa intervista, vorrei cogliere l’occasione per ringraziare l’attuale Prevosto della basilica di San

Giuseppe, monsignor Bruno Molinari, per il cortese invito a commemorare il 30mo anniversario della visita del beato Giovanni Paolo II a Seregno il 21 maggio 1983. Ho accolto questo invito con grande gioia, perché mi offre l’opportunità di ridire il mio grazie a tutta la comunità parrocchiale per la generosa accoglienza che mi ha offerto ormai quarant’anni fa. Paolo Volonterio

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Si è svolto al Ceredo il primo meeting riservato ai ragazzi al servizio delle celebrazioni

Settanta chierichetti della città a raccolta prima le olimpiadi e poi… tutti a servire Messa Notevole il colpo d'occhio nel vedere tanti ragazzi in chiesa ciascuno con la propria veste

Lo scorso 13 aprile si è svolto presso la parrocchia S. Giovanni Bosco al Ceredo il primo Meeting chierichetti della città di Seregno. Questa idea è nata da me (responsabile dei Chierichetti del Ceredo) e Francesco (il responsabile dei Chierichetti S. Valeria) dapprima come un incontro per le sole due parrocchie, poi abbiamo pensato di aprirlo anche alle altre quattro parrocchie ed è stato un successo visto la numerosa partecipazione. Il primo momento dell’incontro è iniziato alle ore 17.00 con le “Olimpiadi dei Chierichetti” che consisteva nello svolgimento di prove pratiche, come ad esempio percorsi ad ostacoli, o da prove teoriche sulla liturgia. Il secondo momento è stata la Santa Messa delle ore 19.00 che ha visto tutti i settanta chierichetti partecipare con la propria veste. Tutte le persone presenti in chiesa e anche don Sergio sono rimaste stupite nel

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vedere cosi tanti chierichetti ad una Santa Messa parrocchiale, un fatto mai successo in tutta la città. Infine, dopo un pomeriggio così intenso di attività per noi chierichetti e cerimonieri, una meravigliosa cena insieme preparata dai volontari della cucina dell’oratorio Ceredo. Al termine ci sono state le premiazioni della squadra vincitrice delle prime “Olimpiadi dei Chierichetti”. Ringrazio tutti i cerimonieri che hanno organizzato questo evento, i chierichetti e le

chierichette che hanno partecipato, don Sergio e don Gabriele. Chi volesse vedere tutte le foto del meeting le può trovare sul sito: www.parrocchiaceredo.it/pdf/mo.chi.swf Tommaso Amadio


Basilica San Giuseppe

Lettere alla Comunità

Ai ragazzi che vivono il primo incontro con Gesù Eucaristico e il dono dello Spirito Santo Carissimi ragazzi che in questo periodo avete vissuto, vivete e vivrete alcune tappe fondamentali dell’itinerario cristiano, vi scrivo per esprimervi la mia gioia di parroco, insieme a quella degli altri sacerdoti della comunità e a quella delle catechiste e dei catechisti, per condividere la vostra emozione, per rendere partecipe tutta la comunità dei doni spirituali che voi ricevete. - La Messa di Prima Comunione sarà un giorno del tutto speciale per i ragazzi di quarta elementare: per la prima volta siederanno alla “tavola degli adulti nella fede” e si nutriranno di Cristo, “pane vivo disceso dal cielo”. C’è bisogno che tutti noi consideriamo la grandezza inaudita dell’Eucaristia e ravviviamo la nostra fede nella presenza reale ed efficace del Signore Gesù nella nostra esistenza. C’è bisogno che gli adulti, i genitori e gli educatori, con la loro esperienza siano testimoni e modelli per la fede ancora giovane ma pur bella e luminosa dei ragazzi. - Nella Messa di Confermazione il Crisma segnerà la fronte e soprattutto la vita dei ragazzi di prima media, a significare la fortezza dello Spirito Santo, l’appartenenza a Cristo Signore, la conferma del cammino spirituale iniziato dal Battesimo, la maturità della vita cri-

stiana e della fede nonostante l’età ancora giovane. C’è bisogno che tutti noi - in forza della Cresima ricevuta - sentiamo di essere scelti, eletti, consacrati e mandati dal Signore a testimoniare il suo amore senza timidezza e senza alcun timore. - Più avanti per molti di loro che lo vorranno ci sarà la solenne Professione di fede: sarà come un riassumere tutte le tappe precedenti in un “sì” personale alle soglie dell’adolescenza, delle sue domande e delle sue crisi. C’è bisogno che tutti noi nel nostro tempo confuso e smarrito - ritroviamo lo slancio del “Credo”, il “sì” di una scelta cristiana convinta, contenta e quindi missionaria. Cari ragazzi, la comunità adulta guardando a voi comprende, con gratitudine, che la grazia e la benevolenza di Dio ci precedono, si rinnovano e ci accompagnano “di generazione in generazione”. Ma soprattutto è necessario che gli adulti guardando a voi sentano profondamente la propria responsabilità educativa, affinché i doni del Signore non vadano dispersi. In queste settimane la nostra preghiera e la nostra simpatia è tutta per voi.

PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE AL SANTUARIO della MADONNA DEL BOSCO Domenica pomeriggio 2 giugno 2013 ore 13.45 ritrovo alla Chiesetta di S. Rocco ore 14.00 partenza ore 15.00 Rosario nella cripta del Santuario della Madonna del Bosco (Imbersago) ore 16.00 S. Messa in Santuario ore 17.00 Tempo libero ore 17.30 partenza per Seregno arrivo previsto per le ore18.30/19.00 Quota di iscrizione 10 euro. Adesioni in Sacrestia della Basilica.

don Bruno Molinari

STATISTICA PARROCCHIALE APRILE BATTESIMI: Alessandro Papagno, Stella Aceto, Vittoria Tosetti, Davide Scaglione, Luca Galli, Andrea Nicolino, Mattia Trogu, Matilde Acquistapace, Arianna Pastori, Mattia Beccalli, Diego Fumagalli, Elisa Cabiati, Giorgia Fossati, Riccardo Caldirola, Alessandro Consonni.Totale anno: 30 DEFUNTI: Greta Lanzani (53 anni), Stefano Losi (90 anni), Mariateresa Confalonieri (89 anni), Iolanda Tagliabue (87 anni), Rosanna Santambrogio (79 anni), Roberto Bergamini (64 anni), Caterina Giudici (79 anni), Ferruccio Santambrogio (65 anni), Ersilia Nava (91 anni), Carlo Colzani (47 anni), Emma Ferrario (92 anni), Francesco Vasso (70 anni), Marilena Motta (72 anni), Dino Massari (71 anni), Maria Laterza (91 anni). Totale anno: 48

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Parrocchia Santa Valeria

La sagra di Santa Valeria ha coinvolto come ogni anno tantissima gente. Il grazie di don Giuseppe ai volontari, la chiusura in bellezza con la Prima Comunione di ottanta bambini

Un pastore che ha conosciuto le sue pecore una a una La testimonianza di don Bruno Castiglioni nel cinquantesimo di ordinazione: dopo tanti anni nomi, indirizzi e aneddoti sono ancora vividi nella sua mente e nel suo cuore Con ancora negli occhi e nel cuore le emozioni vissute durante la sagra di Santa Valeria vogliamo ricordare quei momenti che più hanno coinvolto la partecipazione dei fedeli. Giovedì 25 aprile la comunità parrocchiale si è stretta festosa attorno a don Bruno Castiglioni che, in santuario durante la Messa delle 18.30, ha ricordato il suo cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale. Con grande commozione e ricchezza di aneddoti, don Bruno ha raccontato i suoi primi passi di prete novello nella parrocLa processione alla colonna della Madonnina dell'omonimo piazzale la chia di Santa Valeria, sotto l’ausera del 24 aprile (foto Volonterio). torevole guida dell’allora parroco don Giuseppe Rimoldi. Abbiamo avuto la testimonianza di un pastore dal cuore appassionato, molto vicino alle vicende di tutti i suoi ragazzi dell’oratorio e di tutti i fedeli che accostava attraverso i sacramenti.Anche a cinquant’anni di distanza, mentre raccontava le sue esperienze durante l’omelia, ha dimostrato di non aver dimenticato nomi, cognomi, vie (corredati anche di relativi numeri civici!!), di chi aveva incontrato nei suoi primi giorni di ministero sacerdotale. Ci ha dimostrato che tutti i nomi di chi ha conosciuto risultano inDon Bruno Castiglioni, per 18 anni assistente all'oratorio di Santa Valeria, delebilmente scolpiti nel suo ha ricordato il 50° di ordinazione sacerdotale il 25 aprile in santuario (foto cuore, ed ora che da ‘povero prete’, come si è definito, è al Volonterio). STATISTICA PARROCCHIALE APRILE BATTESIMI:Alessia Grazia Cogliati, Christian Cerliani,Alessandro Annunziata, Irene Annunziata, Caterina Maria Silva. Totale anno: 13 - DEFUNTI: Graziella Villa (57 anni).Totale anno: 23

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Parrocchia Santa Valeria

termine della sua ‘carriera’ di sacerdote, trova conforto nel sentire vicino, nella preghiera, tutti i suoi figli che ha cresciuto nella fede. Sia come assistente dell’oratorio a Seregno che come parroco a Calò, don Bruno ha speso molte energie per la costruzione della Chiesa di Dio. Al termine della cerimonia e durante tutta la serata i presenti hanno a lungo trattenuto don Bruno, per rievocare ricordi, dimostrargli il proprio affetto e la propria vicinanza. Domenica 28 aprile mons. Bruno Molinari ha presieduto la celebrazione solenne delle ore 11, e, dopo aver proclamato come lettura il racconto della vita dei santi martiri Vitale e Valeria, ci ha ricordato come il loro martirio ha ancora molto da insegnare anche a noi, uomini del XXI secolo. Non solo per averci dimostrato che la fede in Cristo è più importante della nostra stessa vita, ma anche perché hanno loro stessi generato e iniziato alla fede i loro figli, anch’essi martiri. Il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani, recita l’antico adagio dello storico latino Tertulliano. E anche noi oggi riceviamo la grazia di questa lontana testimonianza di fede che ci invita al dono di sé. Don Giuseppe, al termine dei giorni della sagra di S. Valeria, durante l’ufficio generale per tutti i defunti della parrocchia, ha elogiato i numerosi volon-

La benedizione dei bambini del 29 aprile ad opera di monsignor Bruno Molinari (foto Volonterio).

Il tradizionale bacio della reliquia all'altare dei santi Vitale e Valeria (foto Volonterio).

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Parrocchia Santa Valeria

tari che hanno permesso la realizzazione della festa. Un pensiero di ringraziamento è stato rivolto a tutti i volontari che, spendendosi con generosità nei vari ambiti della festa, non soltanto nei giorni della sagra ma per tanti giorni prima e anche dopo, hanno onorato ancora una volta la storia di una comunità che continua a trasmettere il vangelo vissuto e incarnato attraverso relazioni fraterne. Nella collaborazione, nella capacità di accoglienza, nello spirito di servizio, nello stare insieme con gioia si rende manifesta la capacità di amare secondo Gesù. Domenica 12 maggio, alle ore 11, ottanta bambini che hanno seguito un percorso di iniziazione cristiana guidato dalla passione e dall’entusiasmo di instancabili catechiste e di Madre Renata, hanno ricevuto la loro Prima Comunione, alla presenza commossa di genitori e parenti e di tutta la comunità parrocchiale. Don Giuseppe ha ricordato l’importanza di vivere l’amicizia con Gesù e di sentirsi in comunione con tutti, per essere capaci di costruire relazioni autentiche sia con gli altri che con Dio.

PAGODA DELLA SOLIDARIETA’ 2013: POCHE PAROLE… MOLTI FATTI! Uno dei periodi più belli dell'anno, a mio parere, oltre all'oratorio feriale, è la festa di Santa Valeria. Durante questa ricorrenza gli adolescenti si impegnano a raccogliere fondi per un missionario della parrocchia mediante la pagoda della solidarietà. Penso che la parte migliore della pagoda sia la preparazione, oltre sicuramente alla festa dove si vedono i risultati dei nostri sforzi, perché noi ragazzi ci troviamo un mese prima a preparare tutto e questa è sicuramente un occasione per passare del tempo con gli amici lavorando e divertendosi. Inoltre, in qualche modo, si fa qualcosa di bello per il prossimo perché contribuiamo alle missioni mettendo il nostro tempo e il nostro lavoro: noi progettiamo, allestiamo e animiamo la pagoda. Ormai da un paio di anni lavorare per la pagoda è anche un occasione per stringere i legami con gli adolescenti del Ceredo che, facendo parte della nostra stessa comunità pastorale, sono ormai parte fondamentale anche dei nostri progetti. Quest’anno abbiamo raccolto ben 4.500 euro. Ringraziamo tutti i donatori e coloro che hanno contribuito al progetto Federico Buratti, 16 anni.

Paola Landra La "pagoda della solidarietà" allestita per raccogliere fondi a favore di suor Emilia Mauri, missionaria in India (foto Volonterio).

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Parrocchia S. Giovanni Bosco al Ceredo Lo scorso 12 maggio ben 53 ragazzi hanno ricevuto la loro Prima Comunione

E' davvero meraviglioso e affascinante sapere che nel cuore di Gesù da sempre c’è un posto per noi La speranza è che questo momento sia l’inizio di una lunga frequentazione del Signore e della sua Chiesa, per una più profonda conoscenza di Lui Arrivando all’ultimo momento, mi sembra bello poter dire due parole sulla celebrazione di domenica 12 maggio, quando cinquantatre ragazzi si sono accostati per la prima volta all’Eucaristia. È uno dei gruppi più numerosi degli ultimi anni, tuttavia molto partecipi e “carichi”, non solo alla vigilia, ma durante tutto l’anno di catechismo. Ordinata, raccolta, intensa, la celebrazione mi pare sia stata vissuta con la dovuta attenzione e partecipazione da parte sia dei ragazzi che dei genitori, un po’ meno, ovviamente, dalle numerose persone rimaste fuori dalla chiesa, che in casi come questo, è davvero piccola. La pagina del Vangelo letta durante la Messa ci ha consegnato due spunti ricchi e profondi che - spero - possano accompagnare la riflessione e la preghiera dei ragazzi e dei genitori. In primo luogo il fatto, sempre sorprendente, che il Signore Gesù, proprio durante

la sua “agonia” nel Getsemani, ha pensato e pregato anche per noi. «Prego non solo per questi - in riferimento ai Dodici, per giunta un po’ assonnati ma anche per coloro che mediante la loro parola crederanno in me». E in questi ci siamo anche noi. Pensare che nel cuore e nella mente del Signore Gesù da sempre c’è posto per noi, da sempre ci siamo con le nostre storie e i nostri volti, mi risulta sempre meraviglioso e affascinante, oltre che consolante. L’altro aspetto interessante e provocante è che Gesù parla di una “conoscenza” che si trasmette dal Padre a noi attraverso di lui, che conoscere lui significa conoscere il Padre… È una conoscenza non superficiale ma che è frutto di condivisione, di frequentazione, di familiarità. Non dice la saggezza popolare che per conoscere una persona bisogna mangiarci insieme? Proprio per conoscere lui e per conoscerci tra noi, il Si-

gnore ci dona l’Eucaristia che - non a caso è proprio un “mangiare insieme”. Allora la preghiera e l’augurio per questi ragazzi e per le loro famiglie è che questo momento, così carico di emozione e di attesa, non sia che l’inizio di una lunga frequentazione del Signore e della sua Chiesa, per una più profonda conoscenza di lui, il solo nostro vero bene. Tra quindici giorni ci sarà un’altra celebrazione importante: la Cresima di trentatre ragazzi. Forse l’attesa è meno carica, ma non meno importante. Affido alla preghiera di tutti anche questi ragazzi. Pregare per loro è segno che tutta la comunità cristiana si fa carico del loro cammino e della loro crescita nella fede. Sarà una piccola cosa, ma può portare grandi frutti. Don Sergio Dell’Orto Vicario C.P.

Il gruppo dei bambini della prima comunione con don Sergio e i catechisti.

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Parrocchia S. Giovanni Bosco al Ceredo Al Ceredo fervono i preparativi per la grande avventura da vivere con la comunità di Santa Valeria: iscrizioni aperte, porte aperte anche a chi vuole dare una mano

Oratorio estivo: è tempo per un sano… body building Il tema proposto dalla Fom (“Everybody”) richiama tutti e ciascuno a sentirsi parte di un corpo più grande ma anche a considerarsi “pezzo unico originale” creato dal Signore

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E’ ormai il sesto oratorio estivo che vivo qui al Ceredo. Pur essendosi ormai assestate alcune ‘prassi’ , mi piace non considerarlo mai qualcosa di scontato, e non solo per i numerosi e consistenti fattori di imprevedibilità che, per natura sua, un’avventura come questa comporta.

Ebrei: “Un corpo mi hai preparato” (Eb, 10,5). Partiamo tutti da un corpo che abbiamo ricevuto, non scelto. Comprenderlo come risorsa, nelle sue potenzialità e nei suoi limiti, nel suo crescere e nel suo definirsi, nel suo essere uno e, contemporaneamente, sinergia di parti, di funzioni,

Sì, è proprio un’avventura, un tempo della vita nel quale ci si predispone ad affrontare ciò che si presuppone accadrà, con la consapevolezza (e la tacita, ma forte speranza) che però la realtà ci riservi ben di più, ci porti ben oltre. Non mi sono mai trovata smentita su questo. L’oratorio estivo è sempre un periodo ricco sotto molti punti di vista. Il tema propostoci dalla FOM sembra davvero volerci aiutare in questo. Ci parla di un coinvolgimento ‘globale’: Everybody cioè, tutti, ma anche ognuno. E lo fa partire da un bellissimo versetto della lettera agli

di ritmi che devono, col tempo, raffinare il loro modo di entrare in relazione tra loro. Ecco, allora, il senso di ciò a cui ci stiamo preparando: aiutare ogni bambino e bambina, ragazzo e ragazza, animatore e animatrice, adulto e adulta coinvolti, a guardarsi come ‘pezzo unico’ preparato dal Signore per entrare nella grande avventura del sentirsi a sua volta parte del grande corpo dell’umanità attraverso il meraviglioso e complesso corpo che è la comunità cristiana. Siamo alla seconda settimana di iscrizione e intanto i preparativi fervono:

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idee per i più piccoli, idee per i più grandi… sorprese… animazioni particolari… incontri dentro e fuori dall’oratorio, il contatto con la natura nelle gite e l’attenzione a chi è meno fortunato con una raccolta fondi, anche quest’anno. E anche un piccolo concorso letterario… ma non diciamo tutto tutto! Ci saranno anche delle serate per valorizzare la presenza di quel corpo fondamentale a cui ognuno di noi, in modi diversi, comunque appartiene: la famiglia… Infine, mi piace anche sottolineare che cercheremo, come ogni anno, di fare ‘corpo’ con gli amici di S. Valeria, guidati da Giulia e dal nostro seminarista Paolo, ormai prossimo al diaconato (auguri!!!). Insieme vivremo le gite, il pomeriggio in piscina e un piccolo itinerario per i preado su ‘corpo ed emozioni’. Non aggiungo altro… Se non avete ancora il volantino… vi aspettiamo. Lì trovate tutte le informazioni, così come sul nostri sito. E se avete voglia di dare una mano, ancora meglio. Contattatemi entro il 26 maggio. E’ il tempo del necessario Body building… contiamo di arrivare in forma smagliante, tutti e ciascuno! Giovanna Agostini Ausiliaria diocesana


Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto Dalle critiche distruttive all’amore operoso: come le mamme in famiglia

E’ arrivata l’ora di mettersi al lavoro E' dovere dei fedeli segnalare i problemi e dare il proprio contributo affinché, assieme ai sacerdoti, si trovino delle possibili soluzioni Festa di primavera, Prima Comunione, festa della scuola materna, sono appuntamenti che in questi giorni appena trascorsi hanno visto riempirsi la nostra chiesa e il nostro oratorio di genitori e ragazzi di tutte le età. Momenti di gioco, di preghiera, di aggregazione che fanno bene agli occhi e allargano il cuore di chi partecipa. Già, ma dopo? Dove finiscono dopo tutte queste persone? Sono anni che ci si pone questo interrogativo e le risposte più gettonate sono che le Messe da noi non sono coinvolgenti, soprattutto per i ragazzi, e che l’oratorio è dislocato in locali infelici, (al piano seminterrato) e senza giochi e attrezzature. Tutto vero, per carità, ma possiamo continuare a nasconderci dietro a un alibi così fragile? Possiamo far finta di credere che è solo colpa dei preti che sono rimasti “indietro coi tempi” e non capiscono che il mondo cambia a velocità vertiginosa? Non sarà che per noi laici è comodo dire così? Perché non proviamo a fare qualche proposta che possa migliorare la situazione, senza pretendere che per forza venga subito messa in pratica? Perché non ci impegniamo a raccogliere, ciascuno nei vari gruppi che frequenta, le indicazioni su

cosa sarebbe opportuno modificare e poi convogliarle ai sacerdoti? È sbagliato arrendersi, anche se umanamente comprensibile. Se capiamo che qualcosa non va e intuiamo una probabile soluzione, il nostro dovere è quello di farla pacatamente e fermamente presente ai nostri sacerdoti, pur sapendo che non sempre quello che desideriamo è realmente ciò di cui necessitiamo. Mettiamo pure in conto un ipotetico rifiuto e, per qualche minuto, la voglia di mandare tutti a quel paese, ma poi rimettiamoci all’opera, sosteniamoci a vicenda, confrontiamoci ed aiutiamoci, senza pettegolezzi, prese di posizione o chiusure nei confronti degli altri, insomma con tanta umiltà e pazienza. Non è facile? Certo lo so, ma penso che un grande esempio da imitare ce l’abbiamo sotto gli occhi ogni giorno e ci viene dalle nostre mamme: lavorano instancabilmente per la famiglia, dentro e fuori casa, senza mai chiedere niente in cambio, magari inghiottendo anche qualche rospo. Il loro istinto è sempre e comunque quello di proteggere, sostenere ed offrire il meglio a mariti e figli. Nessuna di loro si fermerebbe mai davanti a una qualsiasi difficoltà e, pur sapendo di commettere inevitabilmente degli errori,

continuerebbe a donare se stessa agli altri, perché intuisce che è giusto così. (Ci ricordano la Madonna, vero?) Quante cose si sistemerebbero! Sarebbe un modo di mettere in pratica il comandamento nuovo che ci ha lasciato Gesù, perché ciò che si fa con amore gratuito, ciò che viene dal cuore, può solo essere buono. Se solo pensassimo a quanto si abbasserebbe il livello di tensione nelle discussioni. Meno aggressività, meno fretta, più accoglienza e grande capacità di ascolto devono essere per forza i punti di partenza, poi pian piano tutto il resto. Forza Lazzaretto, diamoci tutti da fare. Giovani, adulti, anziani, ciascuno secondo le proprie capacità e attitudini che sono tantissime e bellissime. Usciamo dall’immobilismo e dalla mancanza di speranza nei quali siamo imbrigliati; i nostri carismi sono fatti apposta per esser messi a disposizione degli altri. Se funzionasse qui da noi, poi potremmo anche permetterci dare dei suggerimenti al sindaco e al primo ministro senza timore di essere contraddetti. Al lavoro, dai! Se ci crediamo, insieme possiamo cambiare il mondo. Nicoletta Maggioni

STATISTICA PARROCCHIALE APRILE BATTESIMI: Citterio Giulio. Totale anno: 6 DEFUNTI: Mariani Giancarla (anni 69), Frigerio Aldo (anni 69), Stefanoni Francesca (anni 94) Totale anno: 10

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Parrocchia S. Ambrogio

Fu il primo parroco don Luigi Fari a volere la Vergine quale compatrona della nascente comunità di S. Ambrogio

Sant’Ambrogio ha festeggiato la Madonna di Fatima La festa ha avuto inizio con il rito della S. Messa vigiliare concelebrata dagli ex coadiutori Scriveva don Tonino Bello:“Maria a noi figli continua a ripetere che non c’è croce che non abbia le sue deposizioni. Non c’è amarezza umana che non si stemperi in sorriso. Non c’è peccato che non trovi redenzione. Non c’è sepolcro la cui pietra non sia provvisoria sulla sua imboccatura. Anche le gramaglie più nere trascolorano negli abiti della gioia. Le rapsodie più tragiche accennano ai primi passi di danza. E gli ultimi accordi delle cantilene funebri contengono già i motivi festosi dell’alleluja pasquale”. E proprio le preziose riflessioni di don Tonino vogliono essere

lo spunto per scrivere della grande festa che in questi giorni ha coinvolto tutti noi fedeli della comunità di S.Ambrogio in occasione della ricorrenza della Madonna di Fatima, nostra compatrona. Quest’anno poi la commemorazione è andata ad inserirsi nel contesto del cinquantesimo anniversario della consacrazione della nostra chiesa e quindi della nascita della parrocchia stessa. Fu proprio il primo parroco don Luigi Fari a volere, quale compatrona dell’allora nascente comunità d’anime di S. Ambrogio, la Madonna e, per rendere più manifesta la sua decisione, decise l’acqui-

La Madonna di Fatima portata in processione per le vie del quartiere

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sto di una statua della Vergine Santa venerata a Fatima. Ed è proprio quel ligneo simulacro che, con tradizione ormai consolidata, ogni anno viene portato in processione attraverso le vie del quartiere sulle spalle dei membri della Confraternita del SS. Sacramento. Occorre fare memoria che fra le apparizioni mariane, quelle relative a Nostra Signora di Fatima sono tra le più popolari. Secondo la cronaca, tre piccoli pastori, i fratelli Francisco e Giacinta Marto (9 e 7 anni) e la loro cugina Lucia dos Santos (10 anni), il 13 maggio 1917, mentre avevano cura del pascolo in località Cova da Iria (Conca


Parrocchia S. Ambrogio

di Iria), vicino alla cittadina portoghese di Fátima, raccontarono di aver visto apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono con la Madonna. La devozione popolare non tardò ad avvalorare la testimonianza dei piccoli veggenti e, grazie anche ad innumerevoli miracoli, venne riconosciuta autentica dalla Chiesa. Oltremodo la figura di Maria, nella tradizione evangelica, è il primo esempio di autentico abbandono alla fede in Gesù, quindi è l’originale traccia di cammino per l’anno che stiamo celebrando dedicato proprio alla fede. Tutto questo viene sottolineato anche dal grandioso apparato scenografico che è stato predisposto in chiesa proprio in occasione dei festeggiamenti e che sarà presente per tutto il mese di maggio. La venerazione della no-

stra gente alla Madonna è nota, e questa opportunità di seguire in processione il simulacro della Madonna è molto sentita anche in tutta la cittadina seregnese. Tante sono state le persone che hanno partecipato alla Santa Messa serale di lunedì 13 maggio e che poi si sono accodate in festante preghiera alla sacra statua pellegrina per le vie del quartiere. La processione, che quest’anno si è tenuta proprio nel giorno del 96° anniversario dell’apparizione, ha avuto il suo culmine con la solenne benedizione con la reliquia della Madonna. Ma, come scrivevamo, la festa ha avuto inizio con il rito della S. Messa vigiliare del sabato concelebrata dagli ex coadiutori della nostra parrocchia alla quale è seguita, festosa e abbondante, la cena in oratorio. Per riuscire a smaltire le calorie eccessive

accumulate per il generoso pasto, si è dato fiato alle trombe e voce ad altri arnesi musicali, invitando tutti (… proprio tutti, anche quelli meno dotati!) ad una esuberante serata danzante. Domenica mattina (ancora storditi dopo i bagordi della nottata trascorsa…) abbiamo gioiosamente accolto mons. Bruno Molinari che ha presieduto la S. Messa solenne sottolineando nell’omelia l’essenzialità della preghiera a Maria e la particolarità dell’amore di Gesù che, attraverso l’intercessione della sua Mamma Celeste, è in comunione piena con tutti i credenti. Come tradizione, in oratorio per la gioia dei piccini (…ma anche dei grandi!) un fastoso “luna park” ha reso il pomeriggio particolarmente spassoso e giocoso. Memori delle baldorie della precedente serata, abbiamo pensato che l’opportunità più giusta per chiudere la giornata fosse quella di una pacata grande tombolata e, finalmente, l’estrazione della sottoscrizione a premi. Pensavamo fosse sufficiente; invece, come la serata precedente si è tenuto aperto il bar, la gastronomia, la pesca di beneficienza, la mostra delle immagini sacre, la mostra sulle tradizioni familiari dell’arte dolciaria con la possibilità d’acquisto di squisite torte, ecc… e non dimentichiamo le ripetute performance dei disinvolti ballerini che, non sazi della precedente serata musicale, hanno fatto sfoggio delle loro capacità!... e chissà come avranno risposto al trillo imperioso dell’imminente sveglia mattutina di una nuova giornata lavorativa… Amarillo Melato

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Parrocchia San Carlo

12 maggio 2013, 47ª giornata delle comunicazioni sociali

Il ruolo fondamentale della comunicazione nella condivisione della Fede e nella nuova Evangelizzazione. Quello che abbiamo fatto e ciò che pensiamo di fare (nel nostro piccolo…). C’è ancora qualcuno di noi che, all’alba del terzo millennio, penserebbe di scrivere una lettera su un foglio di carta e di spedirla per posta? Pochissime persone, direi, e tutte rigorosamente in là con gli anni. La comunicazione è molto cambiata in relativamente La home page del sito internet di San Carlo pochissimi anni e anche in una piccola comunità quale è quella parroc- munità cristiane della nostra Serechiale, ancorché piccolissima come gno e che meriterebbe a San Carlo quella di San Carlo, non possiamo una ben più nutrita platea di lettori. non tenerne conto. Se poi conside- Ma si sa, il leggere è in crisi a tutti i riamo che uno strano meccanismo livelli, segue anch’esso il trend delle perverso ha portato molte delle fa- crisi economica e delle coscienze in miglie della comunità ad allonta- atto e non è ancora tempo di rinarsi dal centro della vita cristiana presa, purtroppo. Ma il tempo verrà, rappresentato dalla Chiesa e dal- perché noi ben sappiamo di poter l’oratorio ecco che non possiamo contare su un grande Aiuto… Natuprescindere da strumenti che ridu- ralmente tutti questi strumenti sono cano questa distanza che si è creata realizzati in modo spartano e tassae che contribuiscano ad una picco- tivamente a costo zero per quanto lissima, umile ma necessaria nuova riguarda le persone che vi collaboevangelizzazione. Se qualcuno non rano, rigorosamente volontarie. Non viene più da noi perché non andare consideriamo volutamente, in quenoi da lui per portargli il messaggio sto nostro piccolo ambito, i grandi di amore che ci ha affidato Gesù? E’ veicoli di informazioni a livello naper questo che sono nati recente- zionale e mondiale quali i giornali, mente il sito internet della parroc- le televisioni, le radio, tutti con apchia, www.sancarloseregno.it, e pendice in internet e i vari social quello del gruppo sportivo orato- network quali facebook e twitter, riano, www.gsosancarlo.it, che si solo per parlare dei più noti. Cosa sono affiancati a quello preesistente possiamo invece fare noi per creare della scuola dell’infanzia parroc- la nostra minuscola rete locale che chiale, www.infanziasancarlo.it e dia visibilità soprattutto a quanto agli strumenti più tradizionali quali esiste sul nostro territorio proprio il Teofilo, settimanale che informa perché rivolta alle persone che in sulla vita della parrocchia nei sette esso vivono? Facciamo un esempio: giorni a venire, e L’Amico della Fa- un rapporto familiare vive un momiglia, questo mensile che da oltre mento di difficoltà perché la perdita novanta anni ci parla di tutte le co- del lavoro e la conseguente crisi

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economica incide pesantemente non solo sul bilancio economico familiare ma anche su quello degli affetti. Questa famiglia forse non è a conoscenza che a Seregno c’è un organismo, il Consultorio interdecanale, che, a titolo del tutto gratuito, aiuta le persone a non distruggere in un momento di disperazione quanto di bello hanno costruito negli anni. E se questa stessa famiglia ha un ragazzo che ha problemi con gli studi e ovviamente di lezioni private a pagamento non si può parlare, forse non sa che a Desio c’è “Fronte del porto” un’Associazione di professori e studenti che aiuta, encomiabilmente, sempre a titolo gratuito, gli studenti in difficoltà. Sono due piccoli esempi dei molti che si potrebbero fare sui gruppi di persone che hanno fatto della solidarietà ragione di vita. E allora l’idea è che cercheremo di fare rete con tutti loro, presenti sul nostro territorio e, con il loro indispensabile aiuto, di creare un “chi fa cosa” della solidarietà con tutti gli attori e a disposizione di tutti, di chi può averne bisogno e, perché no, di chi dentro di sé sente la spinta a fare qualcosa ma ancora non sa bene cosa, quando e dove. Chissà, forse potremmo chiamarle pagine della solidarietà, non gialle ma verdi, il colore della speranza. Franco Bollati


Abbazia San Benedetto

Per Santa Francesca Romana, la “prima” del Prevosto monsignor Bruno Molinari

Il cardinal Raymond Burke celebrerà una Messa secondo la “forma extraordinaria” del rito romano Dom Piero Maria Mastroviti, il 21 aprile, ordinato diacono nella casa madre di Monte Oliveto dall’arcivescovo greco Yannis Spiteris La memoria di Santa Francesca Romana, è stata ricordata, in abbazia San Benedetto, domenica 5 maggio. La compatrona dei benedettini olivetani è un appuntamento caro anche ai fedeli della città che da oltre cento anni partecipano al triduo di preparazione e alla festa. La Messa solenne delle 18 è stata presieduta dal Prevosto monsignor Bruno Molinari, che ha celebrato all’altare dell’abbazia per la prima volta dal suo ingresso Il gruppo di partecipanti al pellegrinaggio in terra di Toscana del 25 al 28 in città dello scorso autunno. Al ter- aprile scorso, organizzato dal centro culturale San Benedetto. mine ha impartito la tradizionale benedizione agli automezzi che sfilavano di fronte alsogno che spero di poter realizzare anche se ci vorrà ancora l’abbazia. Anche stavolta come spesso accade, prima del tempo. Da quando ho lasciato la vita laicale, il sacerdozio, è del termine della benedizione esterna, la pioggia ci ha sempre stato l’obiettivo a cui tendere a guardare” ha detto con messo lo zampino. un sospiro di speranza. Dom Piero Maria Mastroviti, il 21 aprile scorso, è diSabato 25 maggio, alle 10, nella chiesa abbaziale, il cardinal Rayventato ufficialmente diacono. La cerimonia si è svolta mond Leo Burke, prefetto del supremo tribunale della segnatura nella chiesa di Santa Maria nel monastero di Monte apostolica, celebrerà una santa Messa secondo la “forma extraOliveto. L’ordinazione è avvenuta per le mani dell’Arordinaria” del rito romano, come previsto dal “motu proprio civescovo greco di Corfù, Cefalonia e Zante, Yannis Summorum Pontificum” del papa emerito Benedetto XVI. Spiteris, presente l’Abate generale dell’ordine olivetano, L’evento è all’interno di una conferenza organizzata dal locale dom Diego Maria Rosa e il Priore conventuale di Serecircolo culturale John Hanry Newmann, che si svolgerà sabato gno, dom Leo Kiskinis. Dom Mastroviti ha così compiuto 24 maggio, alle 21, in sala Gandini. il primo importante passo verso il sacerdozio: “un Paolo Volonterio

Dom Piero Maria Mastroviti durante la cerimonia dell'ordinazione diaconale avvenuta a Monte Oliveto Maggiore per le mani dell'arcivescovo greco Yannis Spiteris.

Il prevosto monsignor Bruno Molinari ha presieduto la solenne Eucaristia in occasione della memoria di Santa Francesca Romana. (foto Volonterio)

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Notizie in breve

CALENDARIO PASTORALE Domenica 19 maggio Parrocchia San Carlo, ore 15.00, in oratorio, incontro di don Alessandro con i genitori dei ragazzi di 5ª elementare del gruppo di catechismo Cafarnao

Lunedì 20 maggio Parrocchia San Carlo, ore 21.00, Santo Rosario nel quartiere, al Parco Falcone Borsellino, dietro la sede C.A.I.

Mercoledì 22 maggio Parrocchia San Carlo, ore 21.00, in oratorio corso di preparazione al matrimonio con don Alessandro - incontro conclusivo il 2 giugno

Giovedì 23 maggio Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 21.00, in chiesa, recita del Rosario con la presenza e la riflessione di don Giovanni Olgiati Movimento Terza Età, ore 15.00, chiesa di San Carlo, Santa Messa presieduta da mons. Bruno Molinari con don Pino Caimi in ricordo del fondatore card. Giovanni Colombo

Venerdì 24 maggio Catechesi per adulti cittadina, ore 21.00, in Basilica, “Perle del Concilio”, relatore: Marco Vergottini.

Sabato 25 maggio Parrocchia San Giuseppe, ore 7.30 e 9.00, SS. Messe ai Vignoli per la Madonna di Caravaggio

Domenica 26 maggio Parrocchia San Giuseppe, ore 9.00 e 11.00, SS. Messe con amministrazione della Prima Comunione (SS. Messe delle 8.45 e 11.30 alla chiesa del Sacro Cuore, presso l’oratorio S. Rocco) Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 9.30, secondo turno delle Prime Comunioni Parrocchia San Carlo, ore 15.00, in oratorio, incontro di don Alessandro con i genitori dei ragazzi del gruppo di catechismo Gerusalemme

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Lunedì 27 maggio

Sabato 1 giugno

Parrocchia San Carlo, ore 21.00, Santo Rosario nel quartiere, in via Campanella angolo via Cassina Savina

Parrocchia San Giuseppe, ore 7.30, S. Messa ai Vignoli

Domenica 2 giugno Giovedì 30 maggio Solennità del Corpus Domini, processione cittadina

Venerdì 31 maggio Chiusura del mese mariano, ore 21.00, presso il santuario della Madonna di S. Valeria

Parrocchia San Giuseppe, ore 13.30 Pellegrinaggio pomeridiano al Santuario della Madonna del Bosco (iscrizioni in sacrestia) ore 15.00 e/o 16.00, Battesimi Oratorio San Rocco, inizio Festa di San Luigi


Notizie in breve

Parrocchia San Giovanni Bosco, Open Day oratorio feriale 2013 ore 15.30, Battesimi ore 18.00, conclusione incontri fidanzati Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 16.00, Battesimi comunitari Parrocchia San Carlo, ore 10.30, festa per i cinquanta anni di don Giuseppe Pastori in parrocchia, Santa Messa con la partecipazione della cantoria e dei confratelli Ore 10.30, Seconda Comunione Solenne e chiusura dell’anno catechistico durante la Santa Messa

Giovedì 20 giugno

Venerdì 7 giugno

Miracolo a Seregno: molti ci chiedono quando riapre il bar del circolo ma pochissimi si offrono a dare una mano. Le cose da fare sono variegate e tantissime, dagli aspetti materiali alle questioni burocratiche, dagli aspetti economici a quelli ri-organizzativi. E il tutto mentre si portano avanti il bar e le attività culturali. Di questo passo aprire a breve, in condizioni normali di attività e con queste forze sul campo e tutti alla finestra, appare poco meno di un miracolo. C’è la proposta della “lista nozze’’ cioè il contributo per intitolarsi una sedia, un tavolo, un aspetto del nuovo complesso Enrico Ratti oppure la proposta rilanciata del prestito dei Soci al Circolo come nel 1980, comunque necessario per ripartire economicamente senza troppe preoccupazioni finanziarie considerando il debito che la parrocchia san Giuseppe (e cioè noi) si è addossata per il nostro futuro e quello dei nostri figli e nipoti. Dopo la visita pomeridiana a Meda al complesso Antona Traversi, altre mete culturali vicine sono abbordabili (Cesano Maderno, Vimercate) ma, come per la Giornata di Spiritualità a Sotto il Monte, pare che i Soci non siano più di tanto interessati a momenti di questo tipo. Il 18 maggio con la mostra fotografica

Parrocchia San Giuseppe, nel pomeriggio, Adorazione e S. Messa presso il monastero delle Suore Sacramentine

Sabato 8 giugno Santuario dei Vignoli, ore 20.00, S. Messa per la vita, promossa dal locale Movimento per la vita

Domenica 9 giugno Parrocchia Santa Valeria, ore 16.30, Battesimi comunitari Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 9.45, S. Messa con la presenza della Scuola parrocchiale e la consegna del mandato agli animatori dell’oratorio feriale Parrocchia San Carlo, ore 16.00, Battesimi comunitari

Lunedì 10 giugno Inizio oratorio feriale

Giovedì 13 giugno Parrocchia Santa Valeria, ore 21.00, cappella di S. Caterina, incontro Anno della Fede: Dalla Bibbia alla Fede

Domenica 16 giugno Oratorio San Rocco, ore 20.30, Compieta e processione per le vie del rione S. Rocco Parrocchia Sant’Ambrogio, festeggiamenti per il trentesimo di sacerdozio di don Renato Bettinelli

Parrocchia Santa Valeria, ore 21.00, cappella di S. Caterina, incontro Anno della Fede: Dalla vita alla Fede

Venerdì 21 giugno Oratorio San Rocco, ore 20.30, per la festività di S. Luigi, S. Messa per i benefattori al S. Rocco

Domenica 23 giugno Parrocchia San Giuseppe, ore 15.00 e/o 16.00, Battesimi circolo culturale s. giuseppe FONDATO NEL 1888

sui 30 anni dalla visita di Giovanni Paolo II a Seregno assieme agli annulli filatelici e all’esposizione di alcuni pezzi artistici, la rinnovata sala intitolata a mons. Minoretti è sotto gli occhi di tutti. La visita e la testimonianza del cardinale Rylko, allora giovane prete polacco a Roma, ed il concerto in Basilica del 21 maggio, completano il ricordo di quella giornata storica del 21 maggio 1983. Seguirà, proposta dalla comunità della Basilica la mostra sul duomo di Milano “AD USUM FABRICAE’’ (da cui il detto dialettale auf= gratis) nell’ambito del mese della cultura 2013 indetto dalla consulta comunale. Non avendo al momento una data definitiva per la riapertura non è possibile programmare eventuali serate estive che si stanno comunque vagliando. La “passeggiata” 2013 nel cuore dell’Europa in Belgio tra Fiandre e Vallonia, ha registrato un buon successo di adesioni e quindi tutto fa sperare in una settimana assieme in linea con le migliori tradizioni. Il concerto del Corpo Musicale Santa Cecilia durante la Festa di San Luigi, la sera di domenica 16 giugno, verrà ancora offerto dal Circolo come la serata sul Cammino di Santiago e la Mostra, proposta dall’Azione Cattolica Ragazzi, sull’Anno della fede. Altre iniziative culturali e ricreative sono in gestazione in via Cavour 25. Ma come più volte rammentato le iniziative viaggiano con le gambe e le idee dei Soci. Se queste ci sono. SCUOLA DI ITALIANO PER STRANIERI “CULTURE SENZA FRONTIERE” Giovedì 30 maggio si concludono con un attivo di oltre 300 iscritti i corsi di livello e anche quest'anno è grande la soddisfazione per aver portato a termine questo progetto di accoglienza e studio. Domenica 26 maggio, invece, con un'iniziativa chiamata "Popoli in festa" i corsisti e tutti i cittadini italiani e stranieri sono invitati

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Notizie in breve

nel cortile dell'ex oratorio M. Immacolata alle ore 17: qui la cultura,i colori, i sapori, i suoni multietnici costituiranno gli ingredienti caratteristici di uno stare insieme in allegria e rispetto reciproco. Questa festa segna soprattutto la fine di un percorso scolastico per alcuni teso al raggiungimento dell'importante attestato di conoscenza della lingua italiana a seguito di un esame presso una scuola di Desio autorizzata. Quest'anno sosterranno l'esame 29 studenti per il livello A2 e 4 studenti per il livello B1. Ripensando però a qualche argomento che, nel corso delle lezioni, è stato oggetto di approfondimento, viene in mente il dibattito relativo al "ricongiungimento familiare" che ha mutato il rapporto con i principali ambiti di integrazione sociale: la casa, il lavoro, la sfera della scuola, dei servizi e del tempo libero. La famiglia immigrata quindi che vuole "familiarizzare" con il territorio mentre le esigenze dei suoi componenti si muovono alla ricerca di nuove soluzioni nel mercato abitativo, ristrutturano i tempi di vita, aumentano il carico economico e contribuiscono a ri-tracciare la geografia del Paese. Viviamo in tempi di movimento e di espansione ed è ormai noto che da soli non ci si salva. E' infatti solo favorendo una sinergia di risorse, progetti, interessi, conoscenze sia in campo pubblico (la politica lungimirante) che in quello privato (l'aiuto di associazioni, fondazioni, parrocchie, comitati di quartieri) noi possiamo compiere passi silenziosi ma importanti sulla via dell'integrazione considerando gli stranieri non secondo la classica categoria collettiva di immigrati ma inquadrandoli secondo criteri più flessibili come genitori, vicini di casa, colleghi di lavoro, bambini ed anziani da accudire. E anche le famiglie immigrate, se ben accolte e accompagnate possono diventare attori a pieno titolo, partecipanti consapevoli di forme di cittadinanza attiva anziché destinatari

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di interventi esterni, benevoli o ostili,rispetto ai quali non hanno capacità di parola. La sfida per diventare socialmente migliori è ormai iniziata. GR.ANI.S. - GRUPPI ANIMAZIONE SOCIALE “Non dimentichiamoci di Dio” è l’ultimo libro del nostro cardinale Angelo Scola. Prende le mosse dall’ultimo discorso di Sant’Ambrogio del dicembre scorso ove si parlava di libertà religiosa prendendo

spunto dall’anniversario dell’editto di Milano emesso dall’imperatore Costantino nel 313. Molte le reazioni a tale discorso, tradizionale per la città di Milano, anche internazionali. Ad esse il Cardinale ha voluto rispondere col libro tenendo conto degli interventi ricevuti e ringraziando per questi. Accanto ai contributi di quelli che volevano approfondire e chiarire ce ne sono stati altri caduti nel pregiudizio o critica esulando dal contesto e dal seminato. Ci sono stati anche pregiudizi


Notizie in breve

caduti nell’insulto. Per tutti i contributi, dal Cardinale, un ringraziamento per aver preso in considerazione il proprio intervento. Suggestivo il titolo dove si indaga sul pensiero e sulla pratica della libertà religiosa, al centro di un dibattito comunque attuale e complesso. Sempre più attuale in una società multietnica e il Cardinale parla spesso di “meticciato’’ sociale. Nel libro, dopo un excursus storico molto documentato, si arriva al nesso tra libertà religiosa e pace sociale e a quello tra libertà religiosa e orientamento dello stato. Sembrano questioni fumose ed accademiche ma in realtà vicine alla nostra vita quotidiana e dovrebbero stimolare, tra l’altro, i cristiani a mettersi in gioco dentro lo spazio pubblico della polis. E’ chiesto a ciascun credente la testimonianza senza scadere nella pretesa egemonica. Proprio quanto è alla base del lavoro di discernimento che i gruppi di animazione sociale dovrebbero portare avanti nelle Comunità Pastorali e nei Decanati. E’ sempre valido specie per le persone interessate o già coinvolte in tematiche sociali (circoli culturali, Acli, Caritas, membri consigli pastorali…) tendere a questa opera di discernimento anche sulla base dell’esperienze aggregative vicine come il decanato di Seveso. Chiude il Cardinale: “se la libertà religiosa non diviene libertà realizzata, posta a capo della scala dei diritti fondamentali, tutta la scala è destinata a crollare”, Sulle questioni sociali e cioè la nostra vita di ogni giorno, approfondimenti su www.chiesadimilano.it/sociale dove è possibile richiedere via mail il notiziario.

Settore adulti: Siamo alla fine di un anno pastorale ma ci sono ancora tanti momenti significativi: 1 - Il messaggio dell’Arcivescovo ci pone interrogativi e ci indica una

strada per approfondire il senso dell’impegno nel seguire la nostra vocazione laicale al servizio della Chiesa locale e ci indica come allargare i confini per proporre e coinvolgere altre persone. 2 - Si è conclusa la Lectio divina di quest’anno “La tua fede ti ha salvato”: seguendo il Vangelo di San Marco siamo stati accompagnati a sperimentare, dal vivo, l’incontro con Gesù che è passato in mezzo a noi e che ora, da risorto, continua il suo cammino con l’intera umanità. Un “tesoro” affidato a noi fragili vasi di argilla. 3 - La “Camminata del Sì” del 19 maggio: momento di fede, di gioia, di amicizia, di festa. A Mesero, nel Santuario della famiglia dedicato a Santa Gianna Beretta Molla, alle ore 14,30 ritrovo di tutti i soci (adulti, giovani, adolescenti, ragazzi) camminata fino a Magenta dove, alle ore 16,30, nella chiesa parrocchiale ci sarà l’incontro con il nostro arcivescovo cardinal Angelo Scola. A sera, festa presso l’oratorio San Martino. Venerdì 7 giugno – ore 21 - concludiamo l’itinerario formativo: presso la parrocchia di Santa Valeria - via Piave. Tema dell’incontro: "Essere Chiesa in ogni luogo". A giugno, durante la prossima festa di San Luigi, all’oratorio San Rocco, sarà possibile visitare la mostra “La Chiesa bella del Concilio”, preparata dall’ACR. A 50 anni dal Concilio Vaticano II i ragazzi dell’Azione cattolica ambrosiana, con i loro educatori, hanno ideato questa mostra che racconta la storia, i personaggi, i contenuti di questo grande evento. Settore giovani: L’incontro è fissato per venerdì 24 maggio. Adolescenti-Diciottenni: Domenica 26 maggio - ore 18,30 – presso l’oratorio di Giussano: La regola di vita. Verranno presentate tutte le attività estive

Per conoscere le proposte del Centro diocesano visita il sito: www.azionecattolicamilano.it CARITAS DECANALE Martedì 23 aprile don Augusto Panzeri, responsabile Caritas della zona di Monza, ha tenuto il secondo incontro di riflssione per l'area caritativa di decanato. Tema dell'incontro era: "Partire dalla condivisione delle piccole risorse". Punto di partenza: il racconto del Vangelo di Marco sulla moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ad ascoltare Gesù c'è una grande folla. Quando si è fatto tardi i discepoli propongono a Gesù di congedarla perchè tutti "possano comprarsi da mangiare" nelle campagne e nei villaggi vicini. Ma Gesù dice: "voi stessi date loro da mangiare", prendetevi a cuore le persone, le situazioni; li coinvolge. Il miracolo lo fanno i discepoli e la folla che passano il pane di mano in mano, dopo essersi saziati, ma pensando che accanto c'è chi ha fame. Gesù non si spaventa del poco: il poco serve per tutti se viene condiviso. Altro particolare importante: Gesù organizza la folla: fa sedere tutti a gruppi di cinquanta, in cerchio, per facilitare la relazione, per permettere alla gente di conoscersi. Anche la comunità cristiana - la parrocchia - deve favorire la conoscenza delle persone, il loro incontro. Don Augusto ha indicato qualche proposta. Serve attivare famiglie perchè aiutino altre famiglie in difficoltà, non solo con il sostegno economico. Occorre andare oltre, per esempio occorre mettere a disposizione un po' del proprio tempo, con umiltà e discrezione, per aiutare una famiglia tribolata, in crisi, per "dare un po' di fiato" in situazioni di difficoltà. Infine ha raccomadato ai numerosi presenti di imparare a fidarsi un po' di più e apprezzare il contributo di tutti.

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Notizie in breve

UNITALSI Nel mese di aprile il nostro gruppo ha vissuto due significativi momenti: la morte del nostro più vecchio barelliere e l’apertura della “Casa della gioia” a Borghetto Santo Spirito (provincia di Savona). Mercoledì 17 Aprile è venuto a mancare Giuseppe Zandonà: impersonava la figura del “vero” unitalsiano. Era un esperto infermiere con grandissime doti umane ed era sempre pronto a portare il suo aiuto sia in ospedale, dove lavorava, sia assistendo gli ammalati nelle loro case. Apparteneva all’Unitalsi sin dagli anni 50 e tutti lo ricordano come un solerte “barelliere” sempre pronto a mettere le sue capacità e le sue doti al servizio degli altri e ad accompagnare i pellegrini in devota preghiera davanti alla Grotta di Lourdes. La sua vita sarà per tutti noi lo stimolo a proseguire nell’opera che lui così ardentemente svolgeva. Sabato 27 Aprile moltissimi unitalsiani appartenenti alla Sottosezione di Monza, e fra questi anche il gruppo della nostra città, hanno voluto essere presenti nella casa marina di Borghetto S. Spirito per partecipare ai festeggiamenti per i 30 anni di attività delle vacanze con i disabili e all’apertura della stagione estiva di Borghetto. In un clima di festa si è trascorso una giornata in grande allegria e amicizia. Si è assistito alla S. Messa di ringraziamento, si è avuto un ricco pranzo e si è potuto visitare la Casa verificando tutte le migliorie fatte, anche con il contributo non indifferente del nostro gruppo. Una giornata dove si è visto in modo evidente lo spirito e la vivacità della nostra Associazione. Continuiamo adesso a presentare

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una breve storia dell’Unitalsi. La culla dell’Unitalsi Tra i Santuari internazionali, quello di Lourdes gode di un particolare privilegio radicato negli eventi straordinari manifestatisi nel 1858 in questa cittadina della Francia meridionale quasi al confine con la Spagna nell’antica Contea di Bigorre ribattezzata alla fine del settecento “Dipartimento degli Alti Pirenei”. Per noi unitalsiani non è da escludere del tutto, almeno sotto un profilo suggestivo, un’altra motivazione: Lourdes è il luogo di nascita dell’Unitalsi: Lourdes è un ritornare alle origini, al paese natio. L’Associazione, infatti, è nata nel 1903 alla Grotta di Massabielle meglio conosciuta come grotta di Lourdes situata alla periferia di questa piccola cittadina

Siamo ormai al termine dell’anno sociale del Movimento Terza Età. Dal mese di giugno la nostra sede sarà trasferita nel nuovo Centro Pastorale “Mons. Enrico Ratti” dove occuperà la sala delle associazioni intitolata a don Giuseppe Busnelli, canonico per più di cinquant’anni della Collegiata San Giuseppe. Molto partecipato l’incontro decanale del Movimento Terza Età tenutosi giovedì 2 maggio nella parrocchia di Paina, alla presenza di numerosi anziani delle parrocchie del decanato, tenuto da mons. Pino Caimi, il quale con la sua eloquenza ha saputo attirare l’attenzione su un problema molto importante e urgente “I nonni e gli anziani educatori dei nipoti”. “Essi sono testimoni di fede e portatori di valori umani fondamentali - ha sottolineato don Pino - nel-

l’educazione religiosa e morale dei nipoti e sono sostegno pratico per le giovani famiglie. I nonni e gli anziani, con le loro esperienze e tradizioni, sono testimoni del passato (memoria storica) per le nuove generazioni. L’intera società trarrà gran beneficio dalla rivalutazione del ruolo educativo dell’anziano.” Questo tema molto importante e ampio della trasmissione della fede degli anziani verso le nuove generazioni sarà da riprendere e approfondire con don Pino all’inizio del nuovo anno sociale a settembre. Giovedì 23 maggio alle ore 15 presso la parrocchia di San Carlo Celebrazione Eucaristica per il Movimento Terza Età di tutto il decanato nel ricordo della morte del card. Giovanni Colombo, fondatore del Movimento Terza Età. La celebrazione sarà presieduta da mons. Bruno Molinari e concelebrata da mons. Pino Caimi e don Giuseppe Villa. Giovedì 30 maggio alle ore 15.30: incontro con gli Amici di San Salvatore – S. Messa nella chiesa di San Salvatore, seguirà un momento conviviale nella Baita del Parco. Termineremo l’anno sociale con il pellegrinaggio parrocchiale che si terrà domenica 2 giugno al Santuario della Madonna del Bosco, per le iscrizioni rivolgersi in sacrestia della Basilica.


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ORARI SANTE MESSE FESTIVE Basilica San Giuseppe - piazza Libertà 6 - tel./fax. 0362 231308/231347 www.basilicasangiuseppe.it – basilicasangiuseppe@tiscali.it Sabato alle 18 (vigiliare) e alle 20 (vigiliare ai Vignoli), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18 Oratorio San Rocco - via Cavour 85 - tel. 0362 241756/fax. 0362 327352 www.oratoriosanrocco.it – info@oratoriosanrocco.it Domenica alle 10.30 solo per ragazzi delle elementari e accompagnatori durante il periodo della catechesi Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto piazza Cabiati 3/via Vivaldi 16 - tel. 0362 239193 Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30 Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento via Stefano da Seregno 52 - tel. 0362 238368 Domenica alle 8.30 Abbazia San Benedetto - via Stefano da Seregno 100 - tel. 0362 268911/321130 www.monaci-benedettini-seregno.com - bibbia@monaci-benedettini-seregno.com Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18 Santuario di Maria Ausiliatrice (Piccolo Cottolengo Don Orione) - via Verdi 95 - tel. 0362 22881 Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30 San Salvatore - via Montello Domenica alle 8.30 e 10.30

In copertina: Papa Giovanni Paolo II accolto dal cardinal Carlo Maria Martini e da monsignor Luigi Gandini nella storica giornata del 21 maggio 1983.

«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCI, 19 Maggio 2013, numero 5 Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;

Istituto Pozzi - via Alfieri 8 - tel. 0362 231217 - www.istitutopozzi.it Domenica alle 9 Ospedale - via Verdi 2 - tel. 0362 223217 Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9 Parrocchia Santa Valeria - via S. Anna - tel. 0362 230096 www.parrocchiasantavaleria.it - info@parrocchiasantavaleria.it Sabato alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30 Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo – via Tiziano 6 – tel. 0362 238382 www.parrocchiaceredo.it – segreteria@parrocchiaceredo.it Sabato alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18 Parrocchia Sant’Ambrogio - viale Edison 64 - tel. 0362 230810 www.psase.it - parrocchia@psase.it Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30

Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB; Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987

Il prossimo uscirà domenica 23 Giugno 2013

Parrocchia San Carlo - via Borromeo 13 - tel. 0362 629635 www.sancarloseregno.it - parrocchia@sancarloseregno.it Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 10.30 e 18


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anno XCI - n. 5 - Maggio 2013 - periodico delle comunitĂ cristiane di Seregno

L'entusiasmo di ieri rianimi i nostri cuori


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