anno XCI - n. 10 ottobre 2013 - periodico delle comunitĂ cristiane di Seregno
ORARI DELLE SANTE MESSE FESTIVE NELLA CITTA’ DI SEREGNO
SS. MESSE VIGILIARI (sabato pomeriggio e sera) 16.30
Don Gnocchi
17.30
Don Orione
18.00
Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
18.30
S. Valeria
19.00
Ceredo - Ospedale
20.00
Santuario Vignoli
20.30
Lazzaretto
SS. MESSE FESTIVE (domenica e festivi)
In copertina: Gli Ambasciatori di Pace, accompagnati da don Enzo Zago, sono stati ospiti della Comunità di S. Ambrogio agli inizi di ottobre.
7.00
Don Orione
7.30
S. Valeria - Basilica
8.00
S. Ambrogio - Lazzaretto - Ceredo - Abbazia
8.30
S. Salvatore - Sacramentine
8.45
Basilica
9.00
Ospedale - Istituto Pozzi
9.30
S. Valeria - Don Orione
9.45
S. Ambrogio - Abbazia
10.00 10.30
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCI, 20 Ottobre 2013, numero 10
Basilica - Lazzaretto S. Carlo - Ceredo - S. Salvatore - S. Cuore (solo durante il periodo della catechesi, riservata ai ragazzi delle elementari e ai loro genitori)
11.00
S. Valeria - Don Orione - Abbazia
11.15
S. Ambrogio
Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;
11.30
Basilica - Lazzaretto
17.30
Don Orione
18.00
Ceredo - Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;
18.30
S. Valeria - Lazzaretto
Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
20.30
S. Ambrogio
Il prossimo uscirà domenica 17 novembre
Editoriale
Riflessioni in margine alle visite del Papa
Assisi un messaggio di rinnovamento e di speranza Tra le parole chiave dei suoi interventi
All’inizio del mese, il giorno di San Francesco, il Papa ha compiuto una storica visita ad Assisi. Era il giorno dopo il più grande naufragio di profughi a Lampedusa, in un tempo di angosce per le sorti del governo e della economia nazionale, in giorni di continue violenze alle donne. Cosa ha detto e fatto? Ci ha invitato a spogliarci dello spirito del mondo per aderire allo spirito di Cristo. Orgoglio, vanità, sicurezze, comodità, potere… tutte manifestazioni mondane da cui tutta la Chiesa, dal Papa all’ultimo battezzato, deve spogliarsi. Per rivestirsi di cosa? Dello spirito evangelico che ci ha insegnato san Francesco. Poveri, pace e creato sono le tre parole in cui possiamo sintetizzarlo. Poveri: la loro presenza ci stimola a dedicare attenzione, tempo, energie e
beni alle loro richieste. I poveri più poveri vanno tuttavia cercati perché non hanno nemmeno la forza e il coraggio di stendere la mano. Una Chiesa che non si avvicina ai poveri con intelligenza e creatività diventa una bella torta da vetrina di pasticceria, più bella da vedere che da mangiare. Pace: costruire la pace ci prepara alla vera gioia, quella promessa da Gesù nelle beatitudini. Oggi costruire la pace cosa significa? Pensare al bene di tutti e non solo a quello della propria parte, in politica e in famiglia. Coltivare atteggiamenti di franchezza e di perdono nelle relazioni sociali senza esasperare conflitti e incomprensioni. Creato: oggi il rispetto dell’ambiente, sviluppando comportamenti di rispetto e sobrietà, è un dovere che non
possiamo eludere. Continuare a produrre, consumare e sprecare come in passato ci condurrebbe alla distruzione. Mi colpisce la battaglia di don Patriciello in Campania, che denuncia il disastro ambientale che i camorristi hanno realizzato nel loro stesso territorio. Se noi tutti, che siamo Chiesa, non torneremo a vivere il vangelo in questo modo concreto e visibile difficilmente la nostra testimonianza toccherà i cuori dei nostri contemporanei. Per fare questo prendiamo l’energia dalla fonte: l’Eucarestia domenicale e le sante Quarant’ore che ci aspettano la prossima settimana. Buon cammino a tutti! Don Paolo Ciotti Direttore
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Chiesa Universale
Lettere, interviste, dialoghi e incontri con personalità vicine e lontane alla e dalla Chiesa
Francesco e Benedetto: il coraggio della fede nel confronto con la modernità a 50 anni dal concilio Una cosa mai vista: un Papa, anzi due, Francesco e Benedetto XVI (quest’ultimo emerito dopo la clamorosa rinuncia del febbraio scorso) che scrivono e persino incontrano personalità laiche e per molti versi laiciste così come autorevolissimi responsabili di prestigiose riviste che non hanno mancato, in taluni casi, a più riprese di muovere appunti quando non aperte critiche nei loro confronti e di avere anche posto, in ogni caso, interrogativi stringenti e ribaditi sulle maggiori questioni di fede ma pure e di fatto di rapporto della Chiesa con la modernità. Questione questa quanto mai attuale e che pure viene a collocarsi, anzi ricollocarsi praticamente a distanza di 50 anni da quel Concilio Vaticano II che pure la mise al centro, fu anzi l’obiettivo e l’intento di quel Papa Giovanni XXIII prossimo santo che lo convocò. Papa Francesco ha raccolto le sollecitazioni e per taluni versi le ‘provocazioni’ che Eugenio Scalfari, notissimo giornalista ormai ‘patriarca’ della categoria, gli ha posto in due articoli pubblicati su ‘la Repubblica’ il quotidiano da lui fondato e a lungo diretto il 7 luglio e il 7 agosto, rispondendogli direttamente con una articolata lettera datata 4 settembre e pubblicata l’11 (data non proprio senza significato) in cui ‘tiene’ per così dire ‘il punto’ sulle questioni dottrinali ma con un supplemento di ‘apertura’ a comprendere le ragioni del suo interlocutore e ad aprire con lui un vero e sincero ‘dialogo’. Quale è poi stato tra i due quello del 24 settembre in Vaticano su invito di Papa Francesco e che Scalfari ha pubblicato
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sul suo giornale il 1° di ottobre: una sorta di intervista a tutto campo che per volontà del pontefice avrà quasi sicuramente un seguito come annunciato a conclusione del colloquio. Ma nel frattempo, un altro faccia a faccia, ancora più lungo, era avvenuto il 19, 23 e 29 agosto tra lo stesso Papa Francesco e padre Antonio Spadaro direttore de ‘La Civiltà Cattolica’ per nome e per conto di alcune riviste dei gesuiti sparse nel mondo. Una lunga e ancor più ampia intervista pubblicata su ‘La Civiltà Cattolica’ nel numero del 19 settembre e resa nota il giorno seguente con ampia eco in tutto il mondo. Ed infine il 24 settembre su ‘la Repubblica’ veniva pubblicata un’altra lunga lettera questa volta a firma di Benedetto XVI - Joseph Raztinger indirizzata a Piergiorgio Odifreddi matematico dichiaratamente ateo, nella quale il Papa emerito di fatto risponde alle tesi esposte nel libro ‘Caro Papa ti scrivo’ pubblicato nel 2011 e che riprendeva un volume del pontefice del 2009 su Gesù (peraltro uno dei tre dedicati al
Figlio di Dio). Impossibile qui dare conto dei contenuti di così tanti, molteplici e soprattutto ampi ‘documenti’, alcuni dei quali, o magari anche tutti, sono stati letti (e in ogni caso su internet si possono trovare su diversi siti, con un po’ di paziente ricerca). Di sicuro si può dire che hanno un grande rilievo proprio per le cose che vi vengono dette e scritte, ma sono altresì importanti perché segnano un’altra tappa di quella svolta che è sotto gli occhi di tutti nel modo della Chiesa di rapportarsi con il mondo e i suoi problemi, a partire da Papa Francesco certamente con i suoi gesti, la sua semplicità, la sua umiltà, i suoi richiami continui alla misericordia e alla povertà sulla scia di una radicalità evangelica quale la scelta, inusitata e mai avvenuta prima, del nome del poverello di Assisi a cui ha voluto rendere omaggio il 4 ottobre scorso sulla tomba che ne custodisce le spoglie. Ma non si può dimenticare che se oggi abbiamo Papa Francesco che dice e ripete ad ogni piè sospinto la sua volontà di cambiare la Chiesa a partire proprio dall’annuncio e dalla testimonianza e ponendo a fondamento il comandamento di Gesù ‘Ama il prossimo tuo come te stesso’, ciò è dovuto anche alla straordinaria generosità di Papa Benedetto di rinunciare al suo mandato. Due uomini di grande fede che stanno ridando fiducia e speranza non solo alla Chiesa ma al mondo intero con il coraggio della profezia. Luigi Losa
Chiesa Locale
Presenti a S. Ambrogio nell’ambito delle manifestazioni per il 50° della parrocchia
Gli Ambasciatori di Pace, frutto dell’impegno missionario della Chiesa Li accompagnava don Enzo Zago, sacerdote seregnese “fidei donum” in Albania “Fidei donum”: mai come nell’anno della fede questa espressione assume un significato particolare e testimonia la missionarietà della Chiesa, il suo impegno nell’annunciare il Vangelo al mondo. I fidei donum sono i sacerdoti inviati da una diocesi a prestare un servizio temporaneo in un’altra parte del mondo: un dono per chi aspetta l’annuncio di Cristo, ma anche per la Chiesa che invia, perché attraverso la loro esperienza si arricchisce di nuovi fermenti. Anche la nostra città ha un sacerdote inviato in terra di misDon Enzo Zago. ( foto Volonterio) sione, precisamente a Blinisht e Gjader nel nord dell’Albania. Si tratta l’Albania. Occorreva dare forza aldi don Enzo Zago, sacerdote dal 1980 l’idea di pace, educare alla riconciliae destinato dal card. Tettamanzi in zione tra famiglie smembrate dalla quella regione dal 2007. Il legame di violenza e dalla guerra, far riemerdon Enzo con l’Albania risale ad anni gere, rinascere quella fede che era addietro, allorché vi trascorse periodi stata tenuta nascosta. «Ora - sono padi volontariato e si rinsaldò ancor più role di don Enzo - l’Albania è come quando l’allora parroco di S. Ambro- una terra adolescente, pur avendo ragio, don Guglielmo Rigamonti, strinse dici lontane; una terra in cui conviuno stretto legame con quella dio- vono, proprio come in un cesi, in particolare con don Antonio adolescente, amore e rabbia. Non Sciarra, anch’egli fidei donum; pro- puoi non amare questa gente: i gioprio a lui don Enzo si affiancò negli vani sentono il desiderio di far penanni della sua malattia, fino a suben- sare, di far cambiare le idee, i pregiudizi nei confronti degli albatrargli definitivamente nel 2009. La parrocchia di S. Ambrogio, nella nesi, perché non tengono conto della quale il sacerdote seregnese è nato e difficile storia di questo popolo.» cresciuto, ha sempre mantenuto Proprio gli Ambasciatori di Pace, un stretti legami di amicizia e solidarietà gruppo di circa trenta ragazzi e giocon le comunità di Blinisht e Gjader. vani albanesi dai dodici ai venti anni, In occasione del 50° della parrocchia, sono stati protagonisti di tre giorni indon Enzo è stato invitato nella sua tensi a S.Ambrogio, ospiti di una venchiesa d’origine, accompagnato dagli tina di famiglie. Ad accompagnarli, “Ambasciatori di Pace”, un gruppo oltre a don Enzo, c’era suor Arta, una nato da un’intuizione di don Antonio religiosa che opera nelle loro comuSciarra nel 1997 al termine di un re- nità. Sono giunti in città nella mattigime violento e crudele e di una nata di venerdì 4 ottobre, dopo aver guerra civile, che hanno sconvolto fatto tappe a Busto, Porlezza, Sesto, al
seminario di Venegono Inferiore, a Bra dove hanno incontrato una comunità di Albanesi e a Torino per far visita al Sermig e al suo Arsenale di Pace. La sosta in città li ha visti impegnati soprattutto in una rappresentazione teatrale, ricca di canti, coreografie e riflessioni proposte con l’aiuto di video, presentata nella mattinata di venerdì ai ragazzi delle scuole medie della parrocchia e della statale Mercalli, la sera successiva alla comunità di S. Ambrogio. “Lampada”: questo il titolo dello spettacolo messo in scena dagli Ambasciatori di Pace. «In questo anno della fede - ha spiegato don Enzo - uno dei gesti simbolici che ha coinvolto gli abitanti dei villaggi della sua diocesi albanese è stato il passaggio di testimone di una lampada, rappresentante la luce della fede, con la riscoperta di gesti di accoglienza e solidarietà reciproca.» Questi i valori che hanno fatto da collante al loro spettacolo, la rivisitazione della loro esperienza di popolo che è stato teatro di atrocità a causa di un regime che ha violentato la lampada, la fede, facendo nascere nel contempo nuovi martiri. Un messaggio profondo, che nasce dalla certezza che perdendo il senso di Dio, si perde anche il senso dell’uomo. La domenica mattina i ragazzi albanesi hanno animato la S. Messa delle ore 9.45 e dopo un momento di caloroso saluto hanno fatto ritorno alla loro terra, alla loro semplice realtà, stanchi ma arricchiti da un’esperienza per loro irripetibile. Mariarosa Pontiggia
OTTOBRE
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Chiesa Locale
Il vicario patriarcale della chiesa maronita libanese, in città in occasione della solennità del santo Crocifisso
Monsignor Alwan:il Libano invaso dai siriani ha bisogno di aiuto da parte di tutto il mondo In molti paesi del mondo, il Signore è ancora appeso sulla croce con la sofferenza dei suoi discepoli ribelli sono uno conLa presenza in città tro l’altro, ci sono cenin occasione della fetinaia di gruppi diversta del Santo Crocisi, ognuno col proprio fisso, celebrata in bascopo. silica san Giuseppe Perché è esplosa la il 22 settembre scorguerra in Siria visto so, di monsignor che era una nazioHanna Alwan, 59 ne tranquilla? anni, vicario patriarE’ iniziata sull’onda cale per gli affari giudella primavera araba, ridici, moderatore gesulla scia dei moti nerale della giustizia scoppiati in Turchia, nella chiesa MaroniLibia ed Egitto. In Siria ta, consultore per la ci sono tanti interessi, congregazione delle soprattutto da parte chiese orientali in Vaticano, docente di Monsignor Bruno Molinari con Sua Eccellenza monsignor Hanna di altri paesi che hangiurisprudenza orien- Alwan, vicario patriarcale per gli affari giuridici della chiesa Maronita no mandato armi e soldi. La Siria ha un tale presso lo studio e don Pino Caimi. ( foto Volonterio) presidente alawita, rotale a Roma, reduce da Roma da un convegno con benedizione, fonte di misericordia e mentre la maggior parte della popotutti i 120 nuovi vescovi di tutto il perdono. Con la crocifissione sul le- lazione è sunnita. I paesi sunniti mondo ordinati nel corso dell’anno, gno della Croce, il Signore ci ha inse- hanno interesse a riprendere il coci ha permesso di conoscere il suo gnato a portare le croci della nostra mando della nazione. Il problema è pensiero sugli avvenimenti che stanno vita, a purificare e sanare le nostre che la popolazione siriana sta invasconvolgendo da mesi il Medio Orien- colpe e a saper perdonare chi offende. dendo il Libano con milioni di persone Purtroppo in diversi paesi del mondo, e non abbiamo più posto per ospitarli. te. il Signore, è ancora appeso sulla croce E’ davvero una tragedia senza fine. Il A Roma ha incontrato il Papa? Il Santo Padre ci ha riservato al termine con la sofferenza dei suoi discepoli, Libano ha 4 milioni di abitanti e abdel convegno un’udienza privata in come in Siria, Libano il mio paese, biamo avuto l’invasione di un milione cui ha raccomandato ai nuovi vescovi Irak, Egitto,Terra Santa, Medio Oriente, e mezzo di siriani. L’altro problema è quello della scuola. Sono arrivati 300 tre cose: di stare vicino al loro gregge, Africa centrale, Cina. di camminare con loro, ma soprattutto Come vedete e giudicate voi liba- mila bambini siriani e non abbiamo nesi la guerra che sta martoriando spazi nelle nostre scuole, neppure di conoscerlo bene. facendo i doppi turni riusciamo a Prendo lo spunto dalla venerazione da tempo la Siria? in questa città di Seregno del Croci- La Siria è un paese a maggioranza soddisfare questa richiesta. Il Libano fisso - ha continuato - per ricordare mussulmana sunnita, poi ci sono gli sta chiedendo aiuto a tutto il mondo. che la Croce era una volta uno stru- sciiti, alawiti, ci sono anche cristiani Noi come chiesa ci siamo organizzati mento di morte maledetta, era segno che sono il 10 per cento tra cui il 4 attraverso la Caritas, abbiamo usato di condanna e di maledizione, stoltezza per cento di soli cattolici. E’ in corso tutti gli spazi a disposizione, persino per i pagani, scandalo per i giudei, e una guerra civile, una rivoluzione le chiese, ma è una valanga inarrestasi è trasformata con la morte di Nostro contro un regime che opprimeva il bile. Un problema senza fine. Signore in uno strumento di salvezza suo popolo che si é trasformata in Paolo Volonterio e di redenzione, mezzo di grazia e una sorta di guerra multiforme. I
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OTTOBRE
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Chiesa Locale
Al fine di programmare al meglio l’organizzazione dei riti
Dì a che messa vai e da dove vieni e cresceremo come comunità parrocchiali Nelle domeniche 10 e 24 novembre sarà effettuata una rilevazione statistica al termine delle funzioni religiose In tutte le chiese della nostra città domenica 10 e 24 novembre verrà effettuata una rilevazione statistica della presenza alle Messe festive e vigiliari. La scheda predisposta per tale rilevazione pone l’attenzione su alcuni dati specifici: differenziazioni per sesso, fasce di età, orario della Messa a cui si sta partecipando, tipo di frequenza alla Messa festiva (ogni domenica, circa due volte al mese, saltuariamente, molto raramente), parrocchia di residenza. Ad ogni fedele verrà consegnata la scheda al termine della comunione, per rispondere basterà fare un piccolo strappo in corrispondenza alle scelte indicate e consegnarla all’uscita. “Si è pensato di fare questa indagine -spiega mons. Bruno Molinari -per rilevare la presenza dei fedeli nelle quarantotto Messe festive e vigiliari celebrate nella nostra città per arrivare, in base ai dati raccolti, ad un riordino degli orari delle Messe. Si potrà così vedere quali sono le Messe più frequentate e quelle invece in cui si registra una presenza minore; inoltre viene richiesta la parrocchia di residenza per vedere la mobilità dei fedeli all’interno della comunità cittadina. L’indagine permetterà di avere parametri importanti anche del tipo di frequenza e dell’età. I dati che raccoglieremo ci permetteranno di valutare la quantità di presenze alle Messe e in base a quelle ragionare sull’opportunità di qualche cambiamento d’orario. Chiediamo la collaborazione di tutti i fedeli e di persone che aiutino in tutte le chiese ad effettuare questa ri-
levazione, in particolare nella distribuzione durante le Messe delle schede.”Proponiamo qui accanto un modello della scheda che verrà di-
stribuita in tutte le chiese. Patrizia Dell’Orto
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Chiesa Locale
Un incontro al mese nelle famiglie per i gruppi di ascolto della Parola di Dio
“Il campo è il mondo. Vie da percorrere incontro all’umano” Il tema per l’anno 2013/2014 è “Va’ in una grande Babilonia e grida! Il “Secondo Isaia”: il grido della fede e della speranza” “Padre nostro, donaci il tuo Spirito perché ci insegni a pregare e ad ascoltare, in modo che, sia godendo dell’abbondanza della tua consolazione, sia perseverando nella fatica e nell’aridità, possiamo in ogni caso sperimentare il contatto vivificante con te nostro Padre, che ci rilanci con rinnovata freschezza nel nostro cammino e nel servizio dei fratelli” (Card. Carlo Maria Martini). L’itinerario proposto ai Gruppi d’ascolto della Parola per l’anno 2013/2014 si inserisce nel cammino della Chiesa Ambrosiana, che ha come obiettivo l’annuncio del Vangelo nella città. I testi biblici sono tratti dal “Secondo Isaia” (che corrisponde ai capitoli 40 -55 del libro del Profeta Isaia). E’ una scelta di altissimo profilo e di grande fascino per la ricchezza dei contenuti, per la bellezza dei brani e per i moltissimi stimoli che vengono offerti. Tutto il testo è un canto di speranza: il Profeta parla al popolo esule in Babilonia, lo incoraggia, lo consola, ne tiene desta la speranza di libertà e del ritorno a Gerusalemme; richiamando quanto il Signore ha fatto nella storia d’Israele, come abbia manifestato nei secoli il suo amore e come lo abbia scelto come “suo popolo” dichiarandosi “suo Signore”. Sono tante le tematiche toccate dal Profeta Isaia: la consolazione, la liberazione che si rinnova continuamente nella storia, la società fondata sulla giustizia e la pace, la gratuità della fede, l’apertura a ogni popolo, la conversione del cuore, la centralità della Parola di Dio. Nel capitolo 55, il Profeta Isaia, che sta per essere ucciso, intravede già
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l’alba della liberazione e della nuova umanità fondata sulla fede e sulla giustizia. Il Profeta rivolge un appello a tutti gli uomini:“Accogliete il dono che Dio offre gratuitamente all’umanità, per nutrirvi con abbondanza della sua Parola ed entrare gioiosi nel nuovo regno”. I Gruppi di ascolto nelle famiglie offrono la possibilità di accogliere il dono della Parola di Dio nel contesto della vita quotidiana, mediante l’incontro nelle case (piccole chiese domestiche) in un clima di preghiera e di fraternità. Sono uno strumento semplice ma efficace di evangelizzazione dentro il tessuto concreto della quotidianità delle persone. Attraverso la preghiera, la lettura,
l’ascolto, la meditazione della Sacra Scrittura, il dialogo e il confronto, i partecipanti ai gruppi cercano risposte concrete che li aiutino ad assumere stili di vita coerenti con la Parola di Dio. Invito anche te a partecipare e ad invitare più persone ai Gruppi d’ascolto, ad aprirsi all’azione dello Spirito del Signore, a fidarsi ed affidarsi a Lui perché guidi il nostro cammino lungo le vie del mondo. Lo Spirito del Signore illumini le nostre menti e i nostri cuori, ci aiuti a custodire il valore di quanto ascoltato e a diffonderlo con sensibilità e sapienza nel campo che è il mondo. Paolo Pezzotta
Incontri nella parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo Famiglie ospitanti: Bezze Mirella Arbucci -Giussani
Via Edison 14 Meda Largo Piermarini 17 Seregno
nei giorni: martedì 8 ottobre, 12 novembre, 10 dicembre 2013 21 gennaio, 11 febbraio, 18 marzo 2014
Forcolin Maria
Via Peschiera 31
Meda
nei giorni: mercoledì 9 ottobre, 13 novembre, 11 dicembre 2013 22 gennaio, 12 febbraio, 19 marzo 2014
Radice Graziano
Via De Gasperi 22
Meda
nei giorni: mercoledì 9 ottobre, 13-20-27 novembre, 4-11-18 dicembre 2013 Mercoledì 9 aprile 2014 in Chiesa per tutti i Gruppi
Incontri nella parrocchia San Giuseppe Famiglie ospitanti in: via Buonarroti 20 - via Carroccio 36 - via De Nova 18 - via Porta 58 via Umberto 80 - piazza Concordia 8 - corso Matteotti 189 via Carducci 17 - via Carlini 15 - via Medici 28 - via Montello 189. nei giorni: mercoledì 16 ottobre, 13 novembre, 11 dicembre 2013, 22 gennaio, 12 febbraio, 12 marzo, 9 aprile, 14 maggio 2014
Chiesa Locale
La Confraternita del Santissimo Sacramento della basilica San Giuseppe ha perso il suo priore, incarico che deteneva da oltre trent’anni
Luigino Novara: generoso spirito di servizio con un esemplare disponibilità alla chiesa Ha servito negli anni quattro prevosti - Difficile trovare il suo sostituto Rigoroso nel decoro delle celebrazioni Un pezzo di storia dell’ultimo mezzo secolo della basilica San Giuseppe non c’è più. Il priore della Confraternita del Santissimo Sacramento, Luigino Novara, 74 anni, detto “Bufin” nato a Seregno l’8 luglio 1939, ha risposto alla chiamata del Padre, venerdì 4 ottobre, intorno alle 17.30, in una camera dell’ospedale di Desio, dove si trovava ricoverato dalla mattina a seguito di emorragia cerebrale. Era stata la sorella Tinuccia, che lo andava a trovare ogni mattina, a trovarlo riverso a terra la mattina e a prestargli i primi soccorsi. Ha lasciato nel pianto oltre alla sorella le adorate nipoti Elena e Renata. La liturgia di suffragio è stata presieduta da monsignor Bruno Molinari e concelebrata da altri cinque sacerdoti, in basilica san Giuseppe, lunedì 7 ottobre, alle 15. Durante l’omelia il prevosto ha sottolineato alcuni aspetti più profondi della sua figura: la sua fede, una fede un po’ singolare come lo era la sua persona. Una fede riservata e discreta che non amava esprimere in modo esplicito e che tuttavia aveva salde radici così da guidare la sua esistenza; il suo cristiano e generoso spirito di servizio che ha avuto tanti modi per manifestarsi, specialmente con la sua esemplare disponibilità alla chiesa, alla Confraternita e come priore preoccupato del decoro delle celebrazioni, ai tanti sacerdoti che ha conosciuto e soprattutto ai suoi prevosti che citava in continuazione e di cui custodiva gelose memorie nel suo cassetto in sacrestia; il suo coraggio, insieme alla pazienza, nell’affrontare la sofferenza di questi anni”. La Confraternita ha perso il suo capo carismatico, l’animatore e trascinatore da
Luigino Novara, priore della Confraternita del Santissimo Sacramento della basilica San Giuseppe. (foto Volonterio) oltre trent’anni. L’uomo delle cerimonie, soprattutto nei momenti in cui la liturgia richiedeva la forma solenne. E in questo era molto rispettoso della tradizione. Dopo la dipartita di Carlo Pozzi detto “Managiu” agli inizi degli anni ’80, era riuscito a rinvigorire le fila della Confraternita con una ventata di gioventù. Aveva fatto della ba-
silica la sua seconda casa, tanto che giovedì 3, come tutti i giovedì, in assenza del fraterno amico sacrestano, Giuseppe, era rimasto al servizio tutto il giorno. Uomo di profonda fede, ha conosciuto e servito con grande generosità e spirito di dedizione quattro prevosti: Bernardo Citterio, Luigi Gandini, Silvano Motta e Bruno Molinari, e tantissimi sacerdoti. Per loro è stato il fedele autista e l’uomo di rappresentanza che accoglieva o accompagnava i numerosi prelati che negli anni si sono avvicendati in basilica per le ricorrenze più diverse. E’ stato grande amico del cardinal Ciappi e del polacco monsignor Edward Novak, ma anche delle madri superiore delle Figlie della Carità, soprattutto ai tempi in cui erano impegnate con le loro suore al servizio delle colonie di San Fedele Intelvi e Riva Trigoso. Aveva subito simpatizzato con monsignor Gandini, che per trent’anni ha fedelmente seguito durante le benedizioni natalizie nelle case e così con monsignor Motta e lo scorso anno con Molinari, durante le visite alle imprese. E sempre nel periodo di monsignor Gandini, si era molto prodigato con viaggi a Roma per far ottenere il riconoscimento di basilica minore alla chiesa madre della città, ma anche per l’onorificenza a “protonotario apostolico” del “suo” prevosto. Luigino Novara era una persona buona, socievole con tutti, paziente, spiritoso e simpatico. Ha lasciato un grande vuoto in basilica, perché per la sua operosità, il suo esempio e dedizione, sarà difficile trovare il sostituto. Paolo Volonterio
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Basilica San Giuseppe
Lettere della comunità
Agli anziani, esempio e sostegno delle famiglie Carissimi, in queste mie “Lettere alla Comunità” ho riservato questo mese a voi anziani. Vi scrivo con affetto, rispetto e riconoscenza perché siete certamente la presenza più numerosa e fedele all’interno della comunità cristiana; perché siete la memoria storica viva e ricca di esperienza e venite da una bella e lunga esperienza di fruttuosa frequentazione degli ambienti parrocchiali. Soprattutto siete l’esempio e spesso anche il sostegno delle famiglie più giovani, dei figli e dei nipoti. Ma vi scrivo anche conoscendo le tribolazioni e le difficoltà che talora vivete: la solitudine, la sensazione di essere diventati un peso inutile, la pena di essere considerati o di sentirvi estranei, la tristezza di aver lasciato molto alle spalle e di non aver quasi più niente che possa rendervi felici, il rischio di chiudervi in voi stessi senza più alcun interesse per la vita. Queste sono le due facce del tempo dell’anzianità, pensieri luminosi e foschi che si intrecciano in un alternarsi di sensazioni gratificanti e sentimenti di delusione o addirittura di angoscia. Il tempo che passa vi fa ricordare le stagioni della vita che avete attraversato o che vi attendono: - c’è stata la primavera della giovinezza, ricca di germogli e di fiori, di sogni e speranze - è passata l’estate dell’età adulta, nel pieno della maturità e della responsabilità della vita
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- siete più o meno nell’autunno dell’anzianità, un tempo tranquillo e pacato, ricco di frutti ancora buoni e di colori affascinanti - verrà l’inverno dell’approssimarsi al grande passo e nessuno sa quando arriva questa stagione a chiudere la propria esistenza. Ora, nel vostro autunno, penso a quanto bene potete ancora fare in famiglia, nella chiesa, nella società; a quanto bene molti di voi stanno concretamente facendo nel volontariato e nel servizio agli altri. Penso a quanto la famiglia, la chiesa e la società devono stimare e amare l’anziano con i suoi carismi di sapienza, di esperienza, di fede e di carità. E a quanto si debba fare per servire con giustizia e riconoscenza l’anziano che ha dato molto o tutto per gli altri. Mi è caro ricordare a tutti voi che a sostegno dell’ “autunno della vita”, nelle comunità cristiane c’è il prezioso servizio del “Movimento Terza Età” che raccoglie e custodisce alcune felici intuizioni del suo fondatore il cardinale Giovanni Colombo di cui quest’anno abbiamo ricordato il centenario della nascita. E’ una associazione che fa molto: - per la formazione permanente degli anziani e dei nuovi “anziani” che continuamente si affacciano alla soglia della Terza Età - come luogo di crescita spirituale, di amicizia e di aiuto reciproco tra le persone attraverso
una testimonianza concreta di comunione, di carità di servizio - come occasione di promozione umana e culturale attraverso opportune iniziative che aiutino a trovare o ritrovare la gioia del conoscere e del vivere in pienezza anche la stagione della vecchiaia. Concludo questo mio scritto ricordando alcune esortazioni contenute nella lettera S. Pietro apostolo, parole ricche di sapienza e di fede che valgono in modo del tutto speciale per chi vive il tempo dell’anzianità: parla di sofferenze nel corpo (e chi di noi non ne sopporta?), parla di passioni umane che ormai vanno lasciate alle spalle (“è finito il tempo di cose e affetti sbagliati”) addirittura dice “la fine di tutte le cose è vicina”. Tutto ciò è motivo per essere moderati e sobri, per dedicarsi alla preghiera, per conservare la carità, per mettersi a servizio del prossimo, insomma “per glorificare Dio con la nostra vita”… Abbiamo tanto di cui ringraziare (anziché lamentarci!), abbiamo un patrimonio di fede che dobbiamo donare, anzitutto per salvare noi stessi e poi per dare aiuto a chi viene dopo di noi. Ci aiuti in questo Maria Santissima che abbiamo onorato in questo periodo nelle diverse feste delle nostre comunità seregnesi. Don Bruno Molinari
Basilica San Giuseppe
Con grande partecipazione è stata vissuta la solennità del Santo Crocifisso, ma nuovi momenti sono in calendario per essere vissuti e condivisi
Le “Quarantore” un’importante occasione per fermarsi, adorare e meditare l’Eucaristia Dalla giornata missionaria a quella della Caritas, alla ricorrenza del quarantesimo di sacerdozio di don Gianluigi Rusconi, alla memoria di Santa Cecilia tadino al Santuario di Rho. Mercoledì 16 ottobre sono ripresi anche i Gruppi di Ascolto della Parola di Dio. Questi incontri offrono la possibilità di accogliere il dono della Parola di Dio, con l’aiuto di un animatore, nel contesto della vita quotidiana, mediante l’incontro all’interno delle case ospitanti in un clima di preghiera e fraternità. Ottobre è anche il mese dedicato alla dimensione missionaria della Chiesa, in particolare in Basilica domenica 20 ottobre a tutte le Messe l’omelia sarà tenuta da un missionario saveriano.
Don Pino Caimi il giorno del suo 55mo anniversario di ordinazione sacerdotale, in un momento conviviale con il prevosto monsignor Bruno Molinari. (foto Volonterio) Con l’inizio dell’anno pastorale è ripresa anche la vita della parrocchia densa di ricorrenze, iniziative e programmi. Con gran partecipazione è stata vissuta la festa del Santo Crocifisso che è stata solennizzata dalla presenza del concittadino don Roberto Viganò che ha ricordato il trentesimo di sacerdozio e a sera la processione solenne presieduta dal vescovo del Libano mons. Hanna Alwan.Accanto ai momenti religiosi, molto partecipati, non sono mancate le diverse attrazioni che hanno dato “colore” alla festa. Per don Roberto è stato un ritorno nella parrocchia dove ha maturato la sua vocazione sacerdotale e dove ha ritrovato tanti amici che con lui hanno collaborato nei vari ambienti della parrocchia. Numerose sono state le coppie che domenica 6 ottobre hanno ricordato i diversi anniversari di matrimonio; per loro a presiedere la celebrazione Eucaristica c’era don Pino Caimi che ha festeggiato il cinquantacinquesimo anniversario di sacerdozio. Nel mese del Santo Rosario, numerosi sono stati i fedeli della città che hanno partecipato al pellegrinaggio cit-
In piazza della Concordia la solenne benedizione col Santo Crocifisso impartita da monsignor Hanna Alwan. (foto Volonterio)
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Basilica San Giuseppe
Come ogni anno il mese di ottobre terminerà con il tempo “forte” delle Sante Quarantore dal 24 al 27 ottobre. E’ questo per ogni cristiano un’importante occasione per fermarsi, adorare la Santa Eucaristia, meditare sull’Amore di Dio che si dona ad ognuno di noi. Nella festa di Tutti i Santi don Gianluigi Rusconi, che ha svolto il suo ministero in Basilica San Giuseppe dal 1981 al 1996, in particolare con l’incarico di assistente dell’oratorio femminile Maria Immacolata e direttore della Cappella Musicale S. Cecilia, ricorderà il suo quarantesimo sacerdotale presiedendo la Messa solenne delle 10. Domenica 10 novembre si celebrerà la Giornata Diocesana della Caritas e durante la Messa delle 8.45 verrà dato il mandato agli operatori della carità. Sempre agli inizi di novembre i sacerdoti inizieranno la visita natalizia nelle famiglie, verranno visitate le famiglie che lo scorso anno sono state convocate in chiesa. In occasione della memoria di S. Cecilia venerdì 22 novembre alle 20.30 sarà celebrata una S. Messa in Basilica con la presenza delle sei corali delle parrocchie della città, un momento anche questo che vuole sottolineare il cammino insieme della chiesa seregnese.
Il concittadino don Roberto Viganò, ha ricordato in basilica san Giuseppe, il 22 settembre scorso, il suo trentesimo di ordinazione sacerdotale. In foto con monsignor Bruno Molinari e don Gianfranco Redaelli. (foto Volonterio)
Patrizia Dell’Orto
Il gruppo di coppie che ha festeggiato il cinquantesimo di matrimonio. (foto Volonterio)
STATISTICA PARROCCHIALE SETTEMBRE BATTESIMI: Martina Viganò, Edoardo Rossitto, Giulia Narini, Vittorio Emiliano La Rocca, Michael Sala, Giulia Elena Como, Aurora Andrea Garavaglia, Alessandro Re, Luca Camnasio, Aurora Nicolosi. Totale anno: 94 - MATRIMONI Antonio Iacono e Marina Pelucchi, Alessandro Porro e Ilaria Fontanella, Daniele Franzo e Barbara Cereda, Roberto Calonego e Barbara Isella, Gianfranco Del Forno e Florentina Cochior, Alberto Riva e Laura Rossi, Federico Rivolta e Viviana Eve Barker - Hemings, Marco Galbiati e Monica Recla. Totale anno: 23 - DEFUNTI Onorina Crippa (anni 89), Francesca Riboldi (anni 89), Giuseppe Colombo (anni 91), Raffaella Lazzarini (anni 83), Mariassunta Pangallo (anni 70), Antonio Formenti (83), Rosa Piromalli (anni 27), Paolo Caglio (anni 86), Franca Castana (anni 88), Francesco Salvioni (anni 86), Bambina Sala (anni 75), Mario Cesana (anni 89), Cesare Porro (anni 85). Totale anno: 116
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Oratorio San Rocco
Il “paradosso” dell’Eucarestia nella consacrazione: Dio ci dona il suo corpo e il suo sangue, noi offriamo a Dio il pane della vita e il calice della salvezza appena ricevuti
Un corpo da “sballo” e un regalo... riciclato? È un dono troppo grande per noi, che non possiamo meritarci: l’unica risposta che ci rimane è “non sono degno... ma dì soltanto una parola e io sarò salvato” Ci sono delle parole che suonano strane. Parole quasi sconosciute che, se pronunciate, restano spesso incomprese. Parole desuete nel linguaggio comune. Una di queste parole è accolito. Cosa può significare questa parola? L’accolito è un ministro istituito. Se non si capisce niente, non c’è da preoccuparsi: è normalissimo. Una volta i seminaristi ricevevano gli ordini minori: tappe nel cammino verso il sacerdozio. Con Paolo VI agli ordini minori si sono sostituiti i ministeri istituiti (sono due: lettore e accolito). Questi ultimi rappresentano due tappe significative nel cammino di crescita spirituale in seminario. L’accolito è paragonabile al ministro straordinario dell’Eucarestia. L’accolito può pertanto distribuire la comunione durante e fuori dalla Messa. La differenza tra l’accolito e il ministro straordinario è la prospettiva: per noi seminaristi questo compito è propedeutico a diventare prete. Ecco all’ora che l’accolitato ha un rimando molto ben preciso: all’Eucarestia, al santissimo e divinissimo sacramento. Se è vero che quando si è felici si tocca il cielo con un dito, allora come ci si sente quando si tocca con mano il Dio che ha fatto quel cielo. Quando vado a Messa resto sempre colpito dalle parole che si usano nella preghiera eucaristica: quando il prete è prossimo alla consacrazione del pane e del vino. C’è discordanza di espressioni. Poco prima il prete dice: santifica questi doni
con l’effusione del tuo Spirito, perché diventino per noi il corpo e il sangue di Gesù Cristo nostro Signore… pochissimi minuti dopo il prete dice invece: celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio, ti offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza… verrebbe quasi da chiedersi: ma offriamo a Dio quel che ci ha appena donato? Non è quasi una figura da “morti di fame”: come chi ricicla i regali di Natale commettendo la gaffe di regalare a qualcuno il regalo che ha da lui ricevuto l’anno prima?
Invece no. C’è dietro una grandezza incredibile, un vero e proprio mistero: dei doni che abbiamo appena ricevuto: noi li offriamo. Non li teniamo gelosamente per noi, ma ce ne disappropriamo. Il dono ricevuto non è qualcosa da portarci a casa, ma un dono degno da offrire a Dio. Quel che abbiamo domandato era la presenza del corpo e del sangue del Figlio, per offrire al Padre. Si tratta di una questione decisiva: non ci impossessiamo del pane e del vino consacrato, ma lo offriamo. Sempre tornando al paragone del Natale, a volte si è in difficoltà nel fare un regalo perché ci diciamo: quella persona ha già tutto! Cosa posso regalargli? Per Dio è simile la questione: Dio è onnipotente e perfetto, cosa posso regalargli? L’unica possibilità è offrirgli generosamente un dono così grande che abbiamo appena ricevuto. Allo stesso modo: l’unica scommessa veramente vincente è Gesù. Cercare il suo corpo “da sballo” come nell’Adorazione sempre intensa dalle Sacramentine o in chiesa il primo venerdì del mese. È un dono troppo grande per noi: un po’ come tutti i doni che riceviamo da Dio, se ci facciamo caso sono doni immensi che non possiamo meritarci. L’unica risposta allora resta questa: non sono degno… ma dì soltanto una parola e io sarò salvato. Simone Sormani
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Abbazia San Benedetto
Il giorno della Natività della Beata Vergine nelle mani del priore dom Leo Kiskinis
La professione perpetua di dom Bellantone Iniziati i corsi di base e di teologia biblica A gennaio prenderà il via l’approfondimento di un libro biblico, l’esegesi, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso Nel giorno in cui la chiesa ricordava la Natività della Beata Vergine, l’8 settembre scorso, in abbazia san Benedetto, il monaco dom Antonio Maria Bellantone, al secolo Domenico, pronunciava la professione perpetua, durante la messa delle 11, presieduta dal priore conventuale dom Leo Kiskinis. Dom Bellantone, è nato a Reggio Calabria il 9 maggio 1982, è entrato in convento a Monte Oliveto nel dicembre 2008, dove ha svolto tutta la formazione, dal noviziato alla professione temporanea avvenuta il 29 settembre 2010. Nel monastero di San Benedetto è presente dal 5
Il folto pubblico presente ai corsi biblici. (foto Volonterio)
Dom Antonio Bellantone durante la cerimonia della professione solenne celebrata l'8 settembre in abbazia san Benedetto. (foto Volonterio)
Dom Valerio Cattana, abate emerito don Franco Manzi, uno dei relatori storici ai corsi biblici. (foto Volonterio)
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febbraio scorso. E’ diplomato geometra, è grafico e programmatore per siti web. Ha tre sorelle. La sua vocazione è maturata a 26 anni, accostandosi al mondo benedettino quando viveva a Palermo frequentando il monastero di San Martino delle Scale dei benedettini Cassinesi. E da loro ha conosciuto l’ordine degli Olivetani che ha scelto per la particolare devozione alla Madonna e per l’idea di unità della congregazione. Dopo il baccellierato in filosofia a Siena, al seminario diocesano Pio XII ha ripreso a studiare teologia corso che completerà fra un anno e mezzo. Il suo proposito è quello di accedere al diaconato e successivamente al sacerdozio. Al centro culturale san Benedetto, venerdì 27 settembre, alle 21, sono iniziati i corsi biblici, giunti alla ventunesima edizione. Le lezioni, del corso biblico di base, sono state aperte da don Franco Manzi, con l’introduzione storica all’Antico Testamento, e sta proseguendo, con don Massimiliano Scandroglio, che affronta “la sapienza” nel libro dei proverbi, del cantico dei cantici, nel Qoelet e nel libro di Giobbe. Contemporaneamente don Franco Manzi il 4 ottobre scorso è relatore al corso di teologia biblica che si concluderà il 13 dicembre prossimo.A gennaio prenderanno il via i corsi di approfondimento di un libro biblico e di esegesi di pagine bibliche, oltre al corso di ecumenismo e dialogo interreligioso, mentre il corso di cultura monastica è programmato per la primavera, così come il corso di iconografia. Paolo Volonterio
Parrocchia Santa Valeria
La comunità ha vissuto tre intensi e significativi momenti di vita parrocchiale
La gratitudine di don Lino e don Paolo per la gioia condivisa con tutti i parrocchiani La preghiera ha caratterizzato anche l’anniversario di consacrazione del santuario lonieri e, soprattutto, Abbiamo ancora nel il sessantesimo di orcuore le emozioni visdinazione sacerdotale sute con l’ordinazione di don Lino Magni. Il diaconale di don Paolo momento solenne è Confalonieri insieme al stato sicuramente la sessantesimo di sacerdoS. Messa delle ore zio di don Lino Magni. 11.00 concelebrata Tali avvenimenti sono da don Lino con dieci stati preceduti da una sacerdoti che hanno settimana di preghiera, condiviso la gioia e la durante la quale la cofesta per il suo sesmunità parrocchiale si è santesimo. Don Lino radunata ogni sera in ha dichiarato che il santuario per la recita compito principale di del rosario. La preghiera un diacono è quello ha avuto il suo modi annunciare la Pamento più intenso nella rola di Dio. A don serata di venerdì 27 settembre, quando, a ri- Il diacono Paolo Confalonieri con don Lino Magni, che il 29 set- Paolo, come una cordo del palio dei rioni tembre, nel giorno della dedicazione del santuario di Santa sorta di passaggio di che aveva, in anni pas- Valeria, hanno festeggiato rispettivamente il diaconato e il ses- testimone, è toccato il compito di proclasati, entusiasmato e fatto santesimo di ordinazione sacerdotale. (foto Volonterio) mare il Vangelo duvivere momenti indimenticabili all’intero quartiere di festanti don Paolo come novello dia- rante la Messa e di commentare il Santa Valeria, partendo da quattro an- cono. In un santuario gremito, nono- brano evangelico di Zaccheo, soffergoli del territorio parrocchiale, quat- stante l’ora insolita, don Paolo ha mandosi sulla frase di Gesù: “Oggi tro cortei guidati dai gagliardetti con presieduto una breve ma intensa ce- devo fermarmi a casa tua”. Don Paolo i simboli e i colori caratteristici, sono lebrazione con la recita dell’Angelus, ha manifestato gratitudine per l’occaconfluiti sul piazzale del santuario ac- la preghiera di affidamento alla Ma- sione a lui offerta di essere presente colti da don Lino che li stava aspet- donna di Santa Valeria, e ha impartito a festeggiare il sessantesimo del partando sul sagrato. Ci siamo, poi, la sua prima benedizione solenne. roco che lo ha visto crescere nella ancora una volta ritrovati in santuario Alle 18.00 in Basilica San Giuseppe, fede, e facendo il paragone con una per pregare e per ascoltare una breve don Paolo ha pronunciato la sua scalata in montagna, si ritiene come riflessione di don Lino sulla sua espe- prima omelia come diacono e poi, è colui che sta per iniziare il suo camstato “trasportato” all’oratorio di mino, e vede don Lino che già ha ragrienza di sacerdote. Sabato 28 settembre due pullman di Santa Valeria dove ha trascorso la se- giunto le alte quote e da là domina parrocchiani si sono recati in rata con il gruppo dei giovani per l’intero panorama. Ha, poi, raccontato Duomo, a Milano, per assistere all’or- una cena insieme e una serata piena alcuni insegnamenti ricevuti da don Lino. Diventare sacerdote vuol dire dinazione diaconale di don Paolo. di giochi e simpatiche sorprese. Commovente è stato il ritorno a Se- Tre sono stati i motivi di grande festa non essere più di se stessi ma apparregno, nel santuario di S.Valeria, domenica 29 settembre a Santa Vale- tenere completamente a Gesù, e queverso le 13.30, preceduto dal suono ria. L’anniversario di consacrazione sto, visto con gli occhi della fede, è festoso delle campane, quando molti del santuario (avvenuta esattamente un dono straordinario che Dio fa agli di coloro che non avevano potuto questo giorno, ottantatrè anni prima, uomini. Don Lino ha scelto di celepartecipare alla celebrazione mattu- per mano del Beato Card. Schuster), brare il suo anniversario facendo il tina si sono radunati per accogliere il novello diacono don Paolo Confa- prete, cioè confessando e celebrando
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Parrocchia Santa Valeria
I sacerdoti che hanno concelebrato in santuario, domenica 29 settembre, la messa solenne delle ore 11. la Messa, ed è così che fa un prete-pastore contento di esserlo e di stare con le sue “pecore”. Don Paolo ha completato la sua riflessione ricordando l’anniversario della consacrazione del santuario attraverso l’immagine delle vetrate che nella penombra della sera fanno penetrare fasci di luce colorata che vogliono rappresentare la luce della fede: la fede che Dio dona a tutti in abbondanza, la fede di un popolo che si manifesta attraverso il suo santuario e i suoi santi. Il pranzo comunitario al Buffet del Pellegrino in via Piave è stato occasione di condivisione nella gioia e nella fraternità. Don Paolo è stato ora destinato alla parrocchia di Vedano al Lambro per questo ultimo anno prima dell’ordinazione sacerdotale e per i successivi cinque anni dopo l’ordinazione. La
comunita’ di S.Valeria che tanto gli è grata per i servizi svolti come animatore del gruppo dei chierichetti, per la sua presenza costante nell’animazione liturgica, per l’animazione dell’oratorio feriale, gli è vicina e l’accompagna con la preghiera ed è certa che saprà farsi amare dalla comunità che gli è stata affidata. Questi festeggiamenti sono stati preceduti da un altro importante appuntamento: domenica 22 settembre scorso ventidue coppie hanno festeggiato il loro anniversario di matrimonio. In tale occasione si è voluto ribadire l’importanza della scelta del matrimonio cristiano e del valore della fedeltà. Anche Papa Francesco ha ribadito più volte l’importanza di costruire una famiglia cristiana, nella quale si vivono la gratitudine, il perdono e il rispetto reciproco, uniti nel-
l’affrontare i piccoli e grandi problemi della vita di ogni giorno. Domenica 6 ottobre è stata celebrata la festa di apertura dell’anno oratoriano. Durante la S. Messa delle ore 11.00, che ha visto la presenza numerosa, vivace e colorata di ragazzi, di animatori, di catechisti e dei componenti del gruppo sportivo, si è cercato di riflettere sul simbolo del campo, proposto quest’anno dal nostro Arcivescovo. L’augurio per il nuovo anno è quello che tutte le nostre azioni, sia individuali che di gruppo, siano capaci di far crescere tanti doni che arricchiscano il nostro campo e che aprano al più vasto campo che è il mondo. Avremo modo di cominciare a seminare questo campo durante tutto il mese di ottobre, con le molte iniziative suggerite dal gruppo missionario parrocchiale.
STATISTICA PARROCCHIALE SETTEMBRE BATTESIMI: Fabio Molina Carrillo,Asia Grasso, Nicole Primerano, Martina Lombardo, Matteo Perrotta. Totale anno: 37 MATRIMONI Daniele Tagliabue e Noemi Amatruda, Massimiliano Manzoni e Raffaella Barbera, Salvatore Palumbo e Francesca Vimercati. Totale anno: 13 DEFUNTI Giovanna Bruna Merli (86 anni), Natalina Giuseppina Sambruni (92 anni), Virginia Ciapusci (92 anni), Pierangela Bodini (55 anni), Giuseppe Sabatino (79 anni), Mirella Uggeri (62 anni), Bambina Biffi (95 anni),Aldo Luchi (78 anni), Olga Cazzaniga (91 anni), Elvira Errigo (97 anni), Giuseppe Madonna (34 anni), Erina Mentegazza (88 anni), Graziella Tremolada (68 anni), Mariangela Silva (58 anni), Alessandra Brunati (43 anni). Totale anno: 116
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Parrocchia S. Giovanni Bosco al Ceredo La proposta dei giovani e adolescenti della parrocchia del Ceredo per vivere, una sera al mese, un’esperienza di condivisione
Trovarsi la sera: una cena, l’Eucarestia, momenti di svago come faceva Gesù al lago di Tiberiade con i suoi discepoli Il primo appuntamento è per giovedì 7 novembre, con ritrovo alle 19 per la cena Mi sono spesso chiesta quanti luoghi Gesù abbia ‘girato’, quante persone si sia fermato ad osservare, un po’ da lontano, magari avvicinandosi di qualche passo, per poter cogliere meglio alcuni dettagli, certe sfumature, prima di decidere da dove partire per dare vita pubblica alla sua avventura con gli uomini e le donne di questa storia. A un certo punto ce lo ritroviamo passeggiare sulla riva di un lago, lo osserva, lascia andare attorno lo sguardo e il respiro; ce lo immaginiamo mentre si avvicina a quel gruppo di pescatori, alle loro barche, alle loro voci, ai loro gesti, alla loro giornata. Probabilmente non è la prima volta. E su questo luogo, su questa gente fa cadere la scelta, la sua preferenza. Proprio quel luogo, quel lago: il lago che solo da pochi anni (circa il 20 d.C.) porta il nome di Tiberiade, in greco Tiberias, in onore dell’imperatore romano Tiberio (quanto già ci viene detto di come questa terra è impastata di mondo!). Chissà perché Gesù lo ha scelto. Forse perché sa che “così dolce è il suo clima che è adatto per ogni varietà (di frutta) dato che non soltanto possiede la straordinaria virtù di maturare frutti di opposti climi ma persino di mantenerli in continuità” (cfr. Giuseppe Flavio, La Guerra Giudaica). Forse perché così saranno diversi, opposti tra loro, anche gli amici che qui porterà spesso con sé, a partire da quelli che già su queste rive predilige e invita a seguirlo, da ora sino a dopo la sua morte e risurrezione, apostoli per sempre! O forse ha scelto questo luogo perché è risaputo che, data la sua posizione sotto il livello del mare e le sue alte sponde, è
soggetto a fenomeni meteorologici improvvisi: tempeste brevi, ma violente. Proprio come accade nella vita, soprattutto nella vita dei giovani. O ancora, magari, l’ha scelto perché a pochi passi ha trovato spazi tranquilli, ariosi, silenziosi, dove poter contemplare, in solitudine, tutto questo come dono di quel Padre da cui Egli stesso proviene. E quanto ogni giorno manca di questo silenzio… Sì, è il luogo giusto. Sarà il luogo della chiamata e della sequela, della fraternità e della condivisione, dell’incontro con le fatiche e le difficoltà, della scoperta della verità della Risurrezione, del silenzio della preghiera vissuta insieme, dell’invio al mondo. Ecco cosa vorrebbe essere anche per noi Tiberias: un giovedì al mese in cui trovarsi liberamente, adolescenti, 1819enni e giovani, nella semplicità di una cena dove far confluire il vissuto di una giornata, di un’esperienza, di amicizie e di cammini diversi per età e consistenza; sapendo che tutto questo nasce dalla forza di un’altra cena a cui siamo chiamati a partecipare insieme, quella dell’Eucaristia, vissuta e animata con lo stesso spirito, dove riscoprire piano piano il significato di una vocazione più profonda, quella alla gioia di scoprire il senso della vita che si dona (unendoci così, mensilmente, anche in una preghiera per don Paolo verso la sua ordinazione presbiterale). Sarà quindi anche tempo per conoscersi, raccontarsi, forse anche poter accogliere e dare sostegno, nel relax, nella fraternità e anche attraverso il sacramento della riconciliazione (ci saranno sempre due sacerdoti a disposizione), alle fatiche e difficoltà che la vita, ad ogni
età, ci offre come tappe che possiamo considerare ‘problemi insormontabili’ o ‘stimoli che fanno crescere’. Ecco, in questo anno in cui il nostro Arcivescovo ci chiama a guardare al ‘mondo come campo’, vorrei proprio che questa fosse, dentro tutti i cammini e i solchi che essi lasceranno, che ricominciano con tante novità, anche organizzative, quel momento di ritrovo che un po’ li sintetizza tutti, senza obblighi, senza scadenze… fatto di noi e da noi, fatti di vita dentro e fuori, aperto agli altri, radicato in quel movimento appassionato del Signore che continua a scegliere per amare, a seminare per far crescere, a farsi conoscere perché lo possiamo annunciare. Le serate, concretamente, si svolgeranno al Ceredo e seguiranno questa idea: ore 19.00 cena insieme (vedremo come e chi la prepara!!); ore 20.30 S. Messa animata da ado, 18 19 enni e giovani presenti con una breve predicazione a sfondo vocazionale (non per convincere a diventare suore e preti necessariamente!!!); a seguire, serata in oratorio con proposte varie (per chi vuole). Di volta in volta coloro che si stanno rendendo disponibili (se sei uno/a di loro, fatti vivo/a!) per l’animazione del dopo Messa faranno sapere cosa c’è in programma. Per chi lo desidera ci sarà anche la possibilità di confessarsi. Da ultimo le date: 7 novembre; 19 dicembre; 9 gennaio; 13 febbraio; 13 marzo; 3 aprile; 8 maggio. Ci vediamo al lago. E speriamo di andare al largo! Giovanna Ausiliaria diocesana
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Parrocchia S. Ambrogio
Ormai alle porte il 50° di consacrazione della Parrocchia
Il Cardinal Tettamanzi, presenza significativa agli imminenti festeggiamenti In calendario una serie di appuntamenti importanti consacrazione avvenuta ad Dopo aver terminato opera del cardinal Colomcome vi abbiamo racconbo il 17 novembre 1963, tato nello scorso numero celebreremo alle 10.30 una - anche i vari momenti di S. Messa solenne presiepreghiera legati alla Giorduta per l’occasione dal nata Missionaria Mondiale, cardinal Dionigi Tettamanecco che ci avviamo a paszi, Arcivescovo emerito di si decisi verso la grande Milano. Ringraziamo il carfesta per il cinquantesimo dinal Tettamanzi per aver anniversario di consacrasubito accolto con gioia il zione della nostra chiesa nostro invito, rallegrandosi parrocchiale (17 novembre in particolare di poter vi1963 - 17 novembre 2013). sitare una delle parrocchie Domenica 27 ottobre, che non era riuscito a ragmentre con tutta la città giungere durante il suo di Seregno vivremo le ministero episcopale nella Giornate Eucaristiche, sanostra diocesi. Terminata ranno presenti alla S. Mesla Messa, in oratorio, un sa solenne delle 11.15 le grande e ricco aperitivo suore che lungo questi desarà l’occasione per concenni hanno prestato il tinuare a fare festa insieloro servizio nella nostra me. comunità. Sarà una bella occasione per rivederle, Il cardinal Dionigi Tettamanzi tornerà in città il prossimo novem- Nel pomeriggio, alle 16.00, ringraziarle per quanto fat- bre.L'ultima sua visita è stata nell'aprile 2012 alla festa di Santa nel nostro teatro parrocto per noi e riconoscere Valeria. ( foto Volonterio) chiale, sarà possibile assiche anche grazie alla loro stere alla commedia “L’impresenza umile e discreta si è diffusa e correre in questi cinquant’anni e insieme portanza di chiamarsi Ernesto”, a cura rafforzata nella nostra parrocchia la fede la preghiera perché la nostra comunità della compagnia “Teatro indirigibile”, in Cristo. Non potrà mancare inoltre, sia sempre composta di pietre vive, composta - fra gli altri - da alcuni ragazzi sempre nella medesima celebrazione, ricche di fede, speranza e amore. cresciuti proprio nel nostro oratorio. un ricordo alle religiose ormai defunte, Sabato 16 ci troveremo ancora in chiesa Terminato lo spettacolo, vi sarà la precon la ferma certezza che dal Cielo alle 21.00 per un concerto di musica miazione del concorso “Un logo per S. esse continuano ad accompagnare la sacra curato dal nostro “Coro Don Luigi Ambrogio” che ha coinvolto gli alunni Fari” e dalla “Corale Santa Cecilia” della della nostra Scuola Parrocchiale ma vita della nostra comunità. Con giovedì 14 novembre inizieremo Basilica, che ringraziamo per aver subito anche le Scuole Statali del nostro quarpoi a entrare nel vivo dei festeggiamenti. raccolto il nostro invito. Durante la se- tiere (Rodari e Mercalli). Alle 15.00 vi sarà un momento di ado- rata, fra i vari canti, verranno anche A S. Ambrogio e alla Beata Vergine di razione, seguito da una festosa tombolata letti alcuni pensieri dei vari parroci Fatima, patroni della nostra comunità, in oratorio, per gli anziani della parroc- che si sono succeduti. Don Luigi, don affidiamo queste settimane, perché chia, mentre alla sera alle 21.00 saranno Guglielmo, don Giuseppe, don Giovanni siano per ciascuno vera occasione di i giovani e gli adulti a ritrovarsi in pre- e ora don Renato: tanti parroci, ciascuno conversione e fonte di rinnovato slancio ghiera dinanzi all’Eucarestia. Entrambi con il proprio carisma e la propria sen- per la nostra vita quotidiana. i momenti di adorazione avranno come sibilità, uniti in una lunga storia che filo rosso la gratitudine per tutto il continua. don Gabriele cammino che il Signore ci ha fatto per- Domenica 17, esatto anniversario della Vicario della CP S. Luca
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Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto Come sempre il mese in corso è stato ricco di appuntamenti importanti
Don Silvio Cazzaniga ha ricordato il 40mo di ordinazione nella solennità della patronale Ringraziando per l’invito ha detto tra l’altro: “ritornare a casa, rivedere gli amici di gioventù e respirare l’aria che è stata familiare è sempre molto bello e fa sempre piacere” Ottobre è un mese denso di appuntamenti per noi del Lazzaretto. Per dirla come le nostre nonne: “Tùt i fest ghe n’è ùna”. Abbiamo cominciato domenica 6 con la Cresima di 23 nostri ragazzi. Una cerimonia speciale, coinvolgente e commovente presieduta da mons. Di Tolve, responsabile diocesano degli insegnanti di religione cattolica nelle scuole, che con parole semplici e il suo dolce sorriso ha fatto capire a tutti che dobbiamo fidarci di Dio. Don Michele aveva già incontrato i ragazzi durante il ritiro presso i Missionari Saveriani; in quell’occasione aveva chiesto loro di esprimere per iscritto le loro aspettative, i loro desideri e gli impegni che avrebbero assunto dopo la Cresima. Questi pensieri sono stati riportati alla comunità durante l’omelia e sono stati da lui commentati con bellissime parole.Tutti hanno avuto la certezza che in quel momento stavano ricevendo un dono grandissimo ed hanno risposto con sincerità e amore, rinnovando le promesse del Battesimo. L’augurio che possiamo fare loro è che i doni che derivano dallo Spirito Santo possano accompagnarli ed ispirarli nel cammino di ogni giorno, dando loro la certezza che Dio non li lascerà mai soli. Domenica 13 è stata la giornata “clou” della festa, iniziata giovedì 10 con l’Adorazione Eucaristica, ma soprattutto la comunità si è stretta attorno al parrocchiano don Silvio Cazzaniga, attualmente a Magenta, che ha ricor-
Don Silvio Cazzaniga. (foto Volonterio) dato il suo quarantesimo di ordinazione sacerdotale durante la messa delle 11.30 concelebrata con don Sergio Loforese e don Norberto Valli. Una festa dal bilancio positivo. La buona partecipazione alle funzioni religiose e agli appuntamenti culinari e ludici è stata confortante.T anti volontari hanno messo il loro tempo a disposizione superando anche diversità di vedute e di carattere per puntare alla buona riuscita della festa. Sono bei segni di fermento, di vitalità e di voglia di andare avanti che resistono nella nostra parrocchia. Certo, al centro di tutto questo darsi da fare dobbiamo mettere Dio, lavorare con amore e con fede, altrimenti, come ci ha ricordato don Gabriele Villa durante l’Adorazione Eucaristica, possiamo fare le feste più belle del mondo, ma siamo comunque “perdenti”, perché non diamo un senso alla nostra vita.
Domenica 20 è dedicata alla celebrazione degli anniversari di matrimonio. Coppie di breve e di lungo corso che celebrano anniversari particolari, sono state invitate a rinnovare le promesse matrimoniali durante la S. Messa delle 11,30. Seguirà l’ottimo pranzo in oratorio preparato dai volontari del gruppo cucina. Anche se ogni giorno siamo bombardati da tanti messaggi che vanno in opposta direzione, è bello ritrovarsi per ricordare a tutti che la famiglia cristiana, nonostante le difficoltà che incontra, è un pilastro fondamentale della nostra società, e che le difficoltà si possono affrontare e superare meglio con l’aiuto di Dio. Domenica 27 vedrà la conclusione delle Giornate Eucaristiche della città con una celebrazione unitaria in basilica alle 16,30. Per la nostra comunità avranno inizio giovedì 24 alle ore 21 con una S. Messa solenne a S. Carlo e proseguiranno venerdì e sabato con molti appuntamenti che troverete dettagliati sul Teofilo, o in bacheca o alle porte della chiesa. E novembre? Dopo la commemorazione di Santi e defunti sarà meglio ritagliarsi una piccola pausa: soffia già un venticello natalizio e dobbiamo recuperare le forze per prepararci al meglio. Nicoletta Maggioni
STATISTICA PARROCCHIALE SETTEMBRE BATTESIMI: Emma Beretta, Veronica Maria Consonni, Massimo Garioni, Francesco Oggioni, Lorenzo Romani, Ivan Daniel Zuniga. Totale anno: 17 DEFUNTI Silvio Defendente Mariani (anni 88), Arcangelo Mariani (anni 85), Irma Dell’Orto (anni 86), Luigi Lattuada (anni 93), Rossana Poggese (anni 38), Luigia Taini (anni 87). Totale anno: 23
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Parrocchia San Carlo
Ha oltre cento anni ma non li dimostra
Alla scuola dell’infanzia San Carlo… splende il sole tutto l’anno Alcune riflessioni di un genitore di un piccolo alunno Nonostante l’autunno ormai iniziato colori di grigio quasi tutte le giornate, c’è un luogo nel Comune di Seregno dove il sole risplende sempre, è la piccola scuola dell’infanzia di San Carlo. Chi accoglie un bambino accoglie me e chi accoglie me accoglie il Padre mio che mi ha mandato. Questo troviamo nel Santo Vangelo ed è proprio a queste parole che lo staff della scuola San Carlo si ispira tutti i giorni nell’accogliere a braccia aperte e con un sorriso i nostri bambini. La stretta collaborazione esistente tra insegnanti, personale scolastico e genitori si percepisce molto bene attraverso l’armoniosa atmosfera che i bimbi e noi stessi genitori abbiamo la fortuna di respirare ogni giorno e fa dell’asilo, come lo si chiamava una volta, un gioiello sempre più prezioso ed indispensabile per la comunità. In oltre cento anni da qui sono passati migliaia di bambini che in questa scuola hanno mosso i primi passi del proprio percorso di apprendimento, molti di loro ora sono i nonni e i genitori degli attuali alunni e ricordano ancora oggi con affetto le “loro” suore e le “loro” maestre. Oggi la Scuola si avvale di un progetto educativo avanzato che mette in primo piano il bambino con la sua esigenza di acquisizione di
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competenze non solo cognitive ma anche affettive, sociali, psicomotorie, morali e religiose. Il metodo parte dall’ascolto e dall’osservazione per giungere alla progettazione di un percorso che attraverso l’esplorazione, la ricerca, il gioco consenta al bimbo di realizzare le sue potenzialità e rivelarsi a se stesso e agli altri. In questo contesto ha grande importanza l’educazione religiosa che mira esclusivamente a presentare, senza la presunzione di inculcare, il messaggio evangelico dell’amore, della fratellanza, della pace. Altre specificità risiedono nei vari progetti che coinvolgono gli alunni nell’educazione alla salute, promuovendo comportamenti igienicamente corretti, nell’educazione stradale, nell’ecologia, portando alla consapevolezza e al rispetto dell’ambiente, con un occhio di riguardo al raccordo tra scuola dell’infanzia e scuola primaria. Bella l’esperienza teatrale con le emozioni che trasmette ai piccoli,
importanti per loro i vari laboratori tra cui quelli di inglese, di informatica e di pittura. La cucina interna poi assicura ai bambini una ristorazione di grandissima qualità che tiene conto delle tabelle dietetiche ma anche delle eventuali esigenze particolari. Questo nuovo anno scolastico è iniziato con un grande entusiasmo testimoniato anche dal successo che ha ottenuto il pomeriggio dedicato ai nonni. Con una strepitosa presenza i nonni hanno potuto assistere allo spettacolo che tutti i bambini hanno preparato in pochi giorni, nonostante il delicato periodo dell’inserimento. Un bravo a tutti i nonni ma soprattutto ai bambini, i nostri piccoli grandi protagonisti! Che dire per concludere? Come genitore non posso che ringraziare di cuore tutto il personale della scuola, sempre attento, propositivo e collaborativo. In una società dove purtroppo spesso fanno notizia educatori che maltrattano i bambini credo sia giusto rendere merito a persone che amano i nostri figli come se fossero i loro. Queste poche righe sono per dirvi grazie, angeli della materna di San Carlo! Paola Faggioli mamma di un alunno
COMUNITÀ PASTORALI MARIA MADRE DELLA CHIESA E SAN LUCA IN SEREGNO
GIORNATE EUCARISTICHE 2013 "EUCARISTIA: DIMORA DI DIO CON GLI UOMINI" PROGRAMMA COMUNE A TUTTE LE PARROCCHIE Le meditazioni saranno tenute in Basilica da don Pino Caimi a S. Valeria da don Alessandro Chiesa al Ceredo da don Renato Bettinelli a S. Ambrogio da don Sergio Dell’Orto al Lazzaretto da don Gabriele Villa a S. Carlo da don Giuseppe Colombo Giovedì 24 ottobre ore 18.00 in Basilica: S. Messa solenne di apertura fra i Vesperi (I meditazione) segue adorazione personale fino alle 20.00 e preghiera di Compieta
Venerdì 25 ottobre ore 21.00 Adorazione comunitaria presso il Monastero delle Sacramentine seguita dalla notte di Adorazione aperta a tutti ore 21.00
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ore 21.00
ore 21.00
Santa Valeria: Santa Messa solenne di apertura, segue adorazione personale fino alle ore 22.00 e preghiera di compieta. al Ceredo: S. Messa solenne di apertura delle giornate Eucaristiche. L’Eucaristia rimane esposta per l’adorazione personale fino alle ore 23.00, con canti guidati dal gruppo di Rinnovamento nello Spirito a S. Carlo: S. Messa solenne di apertura delle Giornate Eucaristiche per tutta la C.P. S. Luca. Segue adorazione personale silenziosa fino alle ore 22.30
a S. Ambrogio: Adorazione Eucaristica guidata per tutta la C.P. S. Luca
Sabato 26 ottobre Notte di Adorazione a cura della Pastorale Giovanile: Domenica 27 ottobre ore 16.30 in Basilica: conclusione per tutte le parrocchie di Seregno con la presenza di tutti i Confratelli del SS. Sacramento, dei Lettori nella Liturgia, dei laici Ministri straordinari della Comunione Eucaristica (con rinnovo del mandato e istituzione dei nuovi ministri) Vesperi solenni, ultima meditazione, Benedizione Eucaristica
Da sabato 26 a domenica 27 preadolescenti al Lazzaretto: ore 19.30 cena insieme; ore 20.15 gioco/animazione; ore 21.00: invito al silenzio e adorazione; fine ore 22.30 circa. Da sabato 26 a domenica adolescenti e giovani a S. Ambrogio: ore 18.30: ritrovo; ore 19.00: vespro; a seguire cena; ore 21.30: introduzione; ore 22.00: compieta e inizio turni di adorazione. Da giovedì sera a sabato sera 18/19enni a S. Valeria: Vita Comune (momento in cui ci si ricongiunge a adolescenti e giovani a S. Ambrogio); al mattino: S. Messa delle 8.00. Per i programmi dettagliati vedasi gli avvisi in ciascuna parrocchia.
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Notizie in breve
CALENDARIO PASTORALE Domenica 20 ottobre Giornata Missionaria Parrocchia San Carlo, ore 15.00 - 18.00 in oratorio, una domenica molto speciale per tutti i ragazzi: DOMENICA “CI STO” Parrocchia Sant’ Ambrogio, ore 9.45, S. Messa con la presenza di un coro congolese
Martedì 22 ottobre Parrocchia San Carlo, ore 21.00, in oratorio incontro dei lettori liturgici con don Alessandro
Mercoledì 23 ottobre Parrocchia San Giuseppe, ore 9.20, catechesi per adulti in Basilica
Dal 24 al 27 ottobre SS. Quarantore cittadine
Domenica 27 ottobre Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 11.15, S. Messa solenne con la presenza delle suore che hanno svolto il ministero nella nostra parrocchia
Mercoledì 30 ottobre Parrocchia San Giuseppe, ore 9.20, catechesi per adulti in Basilica
Giovedì 31 ottobre Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 8.30, S. Messa a suffragio di don Giorgio Mondonico
Venerdì 1 novembre ore 15.30, S. Messa al cimitero di Meda Parrocchia San Giuseppe, ore 10.00, S. Messa solenne presieduta da mons. Gianluigi Rusconi nel 40° di sacerdozio ore 15.00, in Abbazia, vesperi e processione al Cimitero Oratorio San Rocco, nel pomeriggio, castagnata in oratorio
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Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 10.00, S. Messa solenne Parrocchia San Carlo, ore 15.00, S. Messa per i defunti in cappella al cimitero San Carlo
Dal 1 al 3 novembre Parrocchia S. Carlo, pellegrinaggio ad Assisi di giovani e adolescenti
Sabato 2 novembre ore 15.00, S. Messa al cimitero di Seregno Parrocchia San Giuseppe, ore 10.00, S. Messa nella chiesetta di S. Rocco Parrocchia Santa Valeria, ore 8.00 - 9.30, S. Messe ore 18.30, Ufficio generale Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 8.30, S. Messa per tutti i defunti
Da Domenica 3 a Sabato 9 novembre Parrocchia San Giuseppe, Ottava dei defunti: ore 7.30, S. Messa alla chiesetta di S. Rocco
Domenica 3 novembre Parrocchia San Giuseppe, ore 15.00 e/o 16.00, Battesimi Parrocchia San Carlo, Festa patronale ore 10.30, S. Messa solenne presieduta da Mons. Bruno Molinari ore 11.30, in oratorio, rinfresco ore 15.00 - 18.00, in oratorio, castagne e vin brulè Parrocchia Sant’ Ambrogio, ore 16.00, Battesimi
Lunedì 4 novembre Parrocchia San Giuseppe, inizio visite alle famiglie in vista del Natale
Mercoledì 6 novembre Parrocchia San Giuseppe, ore 9.20, catechesi per adulti in Basilica
Domenica 10 novembre Giornata Caritas In tutte le chiese, rilevazioni statistiche Parrocchia Santa Valeria, ore 16.30, battesimi comunitari Parrocchia San Carlo, ore 15.00, incontro in oratorio dei catechisti con i bambini di II elementare e i loro genitori ore 16.00, Battesimi comunitari Parrocchia Sant’Ambrogio, nel pomeriggio, primo incontro di catechismo per i bambini di II elementare e le loro famiglie
Lunedì 11 novembre Parrocchia Santa Valeria, inizio Benedizioni Natalizie nelle famiglie
Mercoledì 13 novembre Gruppi di ascolto, ore 21.00, nelle case ospitanti Parrocchia San Giuseppe, ore 9.20, catechesi per adulti in Basilica
Giovedì 14 novembre Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 15.00, adorazione eucaristica per la Terza Età; segue tombolata insieme in oratorio
Sabato 16 novembre Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 21.00, concerto del “Coro don Luigi Fari” e della “Corale S. Cecilia”
Domenica 17 novembre Giornata di “Avvenire” e della stampa cattolica Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 10.30, S. Messa solenne nell’anniversario del cinquantesimo della parrocchia (17 novembre 1963- 17 novembre 2013) presieduta dal cardinal Dionigi Tettamanzi
Notizie in breve
Con un momento di festa giovedì 17 ottobre si è aperto ufficialmente l’anno sociale del Movimento Terza Età nella nuova sede delle associazioni presso il Centro Pastorale mons. Enrico Ratti di via Cavour, 25. La giornata si è aperta con la S. Messa alle ore 9 in Basilica San Giuseppe ricordando l’assistente spirituale del Movimento, don Giuseppe Villa. Nel pomeriggio presso la sede si è tenuto un incontro con la presenza di don Pino Caimi che guiderà il gruppo subentrando a don Giuseppe Villa. Siamo grati a don Pino per aver accettato il nostro invito a fare parte di questa grande famiglia degli anziani del Movimento Terza Età e cogliamo l’occasione per formulargli vivissimi auguri nella ricorrenza del suo cinquantacinquesimo anniversario di ordinazione sacerdotale. E’ seguito un momento di festa con il coro “Tuttinsieme appassionatamente”. Don Pino intende allargare gli orizzonti sottolineando come le varie iniziative formative e culturali che il Movimento vorrà proporre dovranno essere aperte a tutti coloro che desiderano partecipare, anzi il Movimento Terza Età ne sarà il promotore vivace ed accogliente, felice di condividere le proprie risorse con altre realtà. Ecco di seguito i prossimi incontri: Dal 24 al 27 ottobre Giornate Eucaristiche nelle parrocchie, seguire il programma parrocchiale. Giovedì 7 novembre: presso la sede di via Cavour, 25 alle ore 15 incontro con il naturopata Enrico Tagliabue sul tema “Il movimento per l’anziano”. Giovedì 14 novembre: presso la sede di via Cavour, 25 alle ore 15 “Un caffè con …”, incontro con la dott.ssa Ilaria Cerqua, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Seregno sul tema: “Ser-
vizi e iniziative del Comune di Seregno per gli anziani nell’anno 2013/2014”. Giovedì 21 novembre: presso la sede di via Cavour, 25 alle ore 15 incontro con l’assistente don Pino Caimi sul tema “L’Avvento, tempo di attesa - Calendario con compiti”
E’ ripreso il cammino della nostra associazione: significativo momento domenica 13 ottobre giornata diocesana dell’Azione Cattolica – da quest’anno inserita nel calendario liturgico della nostra diocesi la domenica che precede la celebrazione della Dedicazione della chiesa cattedrale: anche noi nel nostro piccolo abbiamo cercato di dare significato a questa giornata con la Santa messa e con l’incontro unitario. Da 3 anni l’Azione Cattolica della parrocchia san Giuseppe e della parrocchia di Santa Valeria cercano di camminare insieme e cercano di proporre il discorso associativo per avvicinare altre persone. Il recente Messaggio dell’Arcivescovo che invita tutti a guardare con simpatie e… attenzione all’associazione, strumento valido ancora oggi per la pastorale diocesana, ci sostiene in questa proposta. SETTORE ADULTI: La Lectio Divina momento significativo che caratterizza il cammino dei nostri gruppo quest’anno si svolgerà, proposto agli adulti di tutte le 6 parrocchie di Seregno, nella chiesa del Ceredo con inizio il giorno 20 novembre alle ore 21,00. Per preparare la Lectio Divina, che quest’anno prenderà in esame IL LIBRO DEL PROFETA GIONA, ci sarà la presentazione, ad opera di un biblista, nel DUOMO di MONZA il giorno 24 OTTO-
BRE, ore 21,00. La serata vedrà riuniti tutti coloro che nella zona pastorale di Monza inizieranno questo esercizio di lettura della Parola di Dio. MERCOLEDI’ 06 novembre presso la parrocchia di santa Valeria in Via Piave ore 21,00 PRIMO INCONTRO dell’ITINERARIO FORMATIVO sul test “Per-dono”. SETTORE GIOVANI: Adolescenti: Incontri di decanato sull’Itinerario formativo “Skyscraper” e Cineforum “ADO in ACcaD” Per calendario e informazioni: e.consonni90@gmail.com federica.ariente@gmail.com 18enni: Incontri di decanato sull’itinerario “Ora tocca a te!” per prendere in mano la propria vita e darsi una Regola. Per calendario e informazioni: giacomo_89@alice.it chiaracitterio@gmail.com Giovani: Un luogo e un tempo di incontro di scambio e di confronto per i giovani del decanato perché possano crescere insieme come cittadini e nella fede Venerdì 15 novembre SERATA GIOVANE: ore 18,30 S. Messa nella Chiesa di Santa Valeria a seguire, cena ore 20,00 e confronto dalle ore 21,00 presso l’Oratorio di Via Wagner. Venerdì 29 novembre ore 20,45: Oratorio di Giussano Via d’Azeglio itinerario formativo Informazioni: giacomo_89@alice.it federica.ariente@gmail.com Per conoscere le proposte del Centro diocesano e… vedere “le facce” di quelli di AC visita il sito: www.azionecattolicamilano.it
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circolo culturale s. giuseppe FONDATO NEL 1888
Queste note sono pubblicate mentre si svolge la Giornata Sociale: dopo la Santa Messa delle ore 8.45, officiata da mons. Bruno Molinari, presidente onorario, i Soci e le Socie si porteranno nella rinnovata Sala card. Dalmazio Minoretti, al tempo prevosto e quindi presidente onorario del Circolo, per l’ Assemblea Ordinaria. Segue il dibattito come ulteriore momento di confronto dopo la rinnovata possibilità di incontro e scambio di idee e proposte nei rinnovati locali, che tardano a giungere lasciando presagire o un disinteresse verso tutto ciò che può essere cultura o un rimanere nel caldo e poco impegnativo “privato’’, convinti che grazie ai nuovi media di essere sempre “collegati’’. Non è un anno sociale qualunque, il 2013/2014. Si è ritornati nella sede storica e si debbono riprendere gli incontri tradizionali, i momenti assieme, le serate e/o le domeniche pomeriggio in compagnia, in sede o in visita culturale. Riappropriarsi degli spazi, far vedere la propria specificità. Un triennio è passato e quindi occorre, secondo le norme statutarie, rinnovare il Consiglio direttivo. L’impegno che coloro, che hanno dato la disponibilità a far parte del Consiglio, si assumono non è indifferente ma se svolto collegialmente sarà possibile ricreare quell’attenzione verso la cultura che da sempre proponiamo. Vogliamo far rivedere, in una carrellata ideale nel tempo, quello che siamo stati capaci di proporre (e condividere negli ultimi 20 anni) proprio per stimolare le collaborazioni e le proposte allargate a tutte le componenti della Chiesa seregnese. Dalle serate audiovisive in Sala Minoretti, alle conferenze/tavole rotonde collegate alla lettera pastorale del cardinal Scola ad una scuola di scacchi piuttosto che di biliardo e relativi tornei
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oltre ad un eventuale gruppo arti visive un poco di fermento si avverte. Ma le idee hanno bisogno di gambe e braccia per camminare e quelle in prima linea mostrano i segni dell’età mentre quelle in seconda linea non vanno oltre l’impegno del giorno. Più volte si è sollecitato l’impegno delle varie componenti della Chiesa locale nel nuovo spazio del Centro Pastorale Enrico Ratti e non necessariamente nelle forme tradizionali. Monsignor Motta a questo proposito aveva un sogno: ai giovani adulti cercare di realizzarlo nelle strutture a disposizione.
GR.ANI.S. GRUPPI ANIMAZIONE SOCIALE “Date a Cesare quel che è di Cesare’’ La nuova edizione della Scuola di formazione all’impegno socio-politico della Diocesi di Milano si presenta completamente rinnovata nei contenuti e nelle forme ed intende approfondire i seguenti temi alla luce della lettera pastorale “Il campo è il mondo’’ del nostro cardinale Scola: 1 L’Impegno Politico per una responsabile e significativa presenza dei cattolici. 2 L’Economia ed il Lavoro al tempo della post-globalizzazione. 3 L’Europa quale vera frontiera del nostro agire politico ed in vista della prossime elezioni del 2014. 4 La Costituzione con i suoi principi etici frutto di un leale dialogo tra credenti e non credenti. Per ciascuno dei temi viene offerto un percorso di 4 incontri da concordare sul territorio dove si svolgeranno le riunioni. Il tutto indirizzato ai giovani, ma senza escludere nessuno, in incontri preparati con la lettura di testi segnalati e nel periodo dicembre 2013/maggio 2014. La richiesta può essere inoltrata dal Decanato, dalla Comunità Pastorale al Servizio per la Pastorale Sociale ed il Lavoro della Diocesi.
Il venire a capo di questi quattro nodi da sciogliere può favorire il superamento della crisi economica attuale ed inoltre gli argomenti sono molto attuali. Il neonato impegno dell’Europa per risolvere il problema delle frontiere, dopo la tragedia di Lampedusa, può essere l’ultimo esempio. Le testimonianze personali che saranno proposte e le relative esperienze di vita vissuta potrebbero essere il migliore modo di iniziare alla politica locale i giovani più sensibili. Ai lettori di queste note suggerire, segnalare e far notare come quanto sopra possa aiutare a leggere l’intricata situazione attuale alla luce della dottrina sociale della Chiesa (D.S.C). Riuscire, a livello decanale, a creare quel discernimento nei cattolici più attenti alla realtà sociale è lo scopo dei Gruppi di Animazione Sociale. Sul sito www.chiesadimilano.it/pastorale sociale ulteriori elementi di approfondimento. SCUOLA DI ITALIANO PER STRANIERI “CULTURE SENZA FRONTIERE” Ancora sgomenti per la tragedia di Lampedusa che, in diretta, ci ha mostrato tutta la sofferenza, la stanchezza e la paura dei profughi africani, riprendiamo le lezioni di un nuovo anno scolastico. Un significativo dibattito con gli studenti dei corsi intermedio ed avanzato è servito a capire come gli stranieri arrivano sul nostro territorio portando con sé aspettative, sogni e, spesso, cocenti delusioni. Davanti però a questa vergognosa tragedia annunciata come una fatalità ma di fatto figlia di altre tragedie accadute nel Mare nostrum dal 1988 ad oggi, il pensiero generale è stato quello di abbandonare le tante parole suggerite dall'emotività per passare all'attuazione di fatti concreti, soprattutto in relazione all'adeguamento delle leggi, alla corresponsabilità degli stati europei, alla mancanza di strutture ade-
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vera, passa anche dal nostro mare e dalle nostre città e che la realtà, per noi che siamo nella fortunata condizione di godere della libertà, continua ad essere una domanda aperta, anche se spesso espressa in lingua straniera. In merito invece, all'accoglienza dei nuovi iscritti domenica 20 ottobre presso la sede alle ore 16.00 ci sarà l'evento "Un'ora con..the" dove due ospiti racconteranno le loro esperienze in Ciad e in Siria
guate alla prima accoglienza, ad una programmazione snella ed ordinata che accompagna lo straniero come "persona" in un cammino mirato ad assicurargli la dignità e la libertà che gli spetta in quanto uomo. Naturalmente occorre l'impegno di tutti ed anche lo straniero che decide di abbandonare la sua terra deve essere consapevole di seguire un preciso percorso. Quindi è importante entrare seriamente nei problemi e cercare soluzioni rapide e concrete dando ciascuno il proprio
contributo perché tutti siamo corresponsabili di fronte a questa tragedia e dobbiamo riconoscere con umiltà le nostre omissioni e vane promesse, la nostra fretta nel delegare ad altri soluzioni ed attenzioni, la nostra paura a "sporcarci le mani" nell'accogliere lo straniero. La scuola però, se verrà richiesto, farà la sua parte in collaborazione con le organizzazioni che gestiranno lo smistamento dei tanti profughi nella consapevolezza che la Storia, quella
UNITALSI Nel mese di settembre abbiamo vissuto due importanti incontri: - La partecipazione alla S. Messa degli ammalati con Unzione degli infermi presso il Santuario di Santa Valeria. Sabato 14 settembre con inizio alle ore 14.30 si è recitato il Santo Rosario a cui ha fatto seguito la S. Messa con l'unzione degli infermi celebrata da don Giuseppe Colombo. La benedizione con la reliquia della Santa Croce ha concluso il momento di preghiera. Il nostro gruppo ha partecipato con le dame e i barellieri in divisa che hanno assistito gli ammalati e gli infermi. Celebrazione commovente e, al cui termine, sono state donate bottigliette con l'acqua di Lourdes e l' immagine di Santa Valeria con la preghiera degli infermi per le vocazioni - Pellegrinaggio al Colle Don Bosco. Domenica 15 settembre, con partenza alle 7,30 ci siamo recati in pellegrinaggio al Colle Don Bosco. Giornata umida e piovoso che comunque non ha impedito di visitare e riscoprire le origini, la personalità e le opere del grande Santo Giovanni Bosco nato nella Borgata Becchi il 16 agosto 1815. Abbiamo potuto visitare la Sua casa, i luoghi dove ha vissuto con la mamma e il fratello e tutte le opere costruite sul colle. Non sono mancate soste per la colazione, merenda e anche un gustoso pranzo. Si è trascorso una giornata serena e interessante. - Non sono naturalmente mancate le
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consuete opere dell'Associazione quali l' aiuto a pellegrini che hanno desiderato recarsi a Lourdes e le viste agli ammalati. Continua "La breve storia dell'Unitalsi": 5: Mistero di una situazione. Al mistero di una conversione si aggiunge il mistero di una situazione. La situazione del dolore, l'esistenza di chi soffre. Come spiegare la sofferenza umana? Per noi che viviamo in prospettiva di fede, la Lettera Apostolica "Salvifici doloris" dell'11 febbraio 1984 di S.S. Giovanni Paolo II è di una consolazione immensa e imprescindibile rileggere quelle pagine che attengono alla Rivelazione, alla millenaria esperienza della Chiesa, all'apporto della cultura universale. L'ultima parte della Lettera dal titolo "il buon Samaritano", introduce al nostro dovere di ogni giorno "a far del bene con la propria sofferenza e far del bene a chi soffre".
Questa bellissima preghiera chiude l’enciclica “Evangelium Vitae”, dedicata appunto alla vita, alcuni anni fa, da Papa Wojtyla. Questo mese la proponiamo rinnovando l’invito a pregare per la vita, ad accompagnare con la preghiera l’aiuto alle mamme ed ai bambini.
Ricordiamo a questo proposito che le prime S. Messe “per la vita” del nuovo anno sociale saranno celebrate al Lazzaretto domenica 27 ottobre alle 11.30, e a S. Ambrogio domenica 24 novembre alle 9.45. Confidiamo nella Vostra partecipazione!
PELLEGRINAGGIO CITTADINO A ROMA
MOVIMENTO PER LA VITA/CENTRO AIUTO ALLA VITA “O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi, affidiamo a Te la causa della vita: guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere, di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall’indifferenza o da una presunta pietà. Fa che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita. Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo, la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza ed il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire, insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell’amore a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.” (Beato Giovanni Paolo II)
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Il gruppo dei partecipanti al pellegrinaggio cittadino a Roma.
La foto scattata al Papa da un seregnese presente in piazza San Pietro all'Angelus di domenica 13 ottobre.
ORARI DELLE SANTE MESSE FESTIVE NELLA CITTA’ DI SEREGNO
SS. MESSE VIGILIARI (sabato pomeriggio e sera) 16.30
Don Gnocchi
17.30
Don Orione
18.00
Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
18.30
S. Valeria
19.00
Ceredo - Ospedale
20.00
Santuario Vignoli
20.30
Lazzaretto
SS. MESSE FESTIVE (domenica e festivi)
In copertina: Gli Ambasciatori di Pace, accompagnati da don Enzo Zago, sono stati ospiti della Comunità di S. Ambrogio agli inizi di ottobre.
7.00
Don Orione
7.30
S. Valeria - Basilica
8.00
S. Ambrogio - Lazzaretto - Ceredo - Abbazia
8.30
S. Salvatore - Sacramentine
8.45
Basilica
9.00
Ospedale - Istituto Pozzi
9.30
S. Valeria - Don Orione
9.45
S. Ambrogio - Abbazia
10.00 10.30
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCI, 20 Ottobre 2013, numero 10
Basilica - Lazzaretto S. Carlo - Ceredo - S. Salvatore - S. Cuore (solo durante il periodo della catechesi, riservata ai ragazzi delle elementari e ai loro genitori)
11.00
S. Valeria - Don Orione - Abbazia
11.15
S. Ambrogio
Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;
11.30
Basilica - Lazzaretto
17.30
Don Orione
18.00
Ceredo - Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;
18.30
S. Valeria - Lazzaretto
Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
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Il prossimo uscirà domenica 17 novembre
anno XCI - n. 10 ottobre 2013 - periodico delle comunitĂ cristiane di Seregno