BRUTTE STORIE
Il camping della morte di maracanà Quattro amici si prepararono per andare in campeggio in una foresta famosa per avvistamenti di orsi e lupi, nella città di Jacksonville. Si ritrovarono al bar per poi partire. Appena saliti sul pulmino privato, videro un uomo: l’autista. Era alto, magro;con una dentiera d’oro che brillava al sole ogni volta che sorrideva. Il suo non era un sorriso sincero e rassicurante, ma un ghigno sforzato che inquietava un po’. Aveva un’aria titubante, come se avesse paura di qualcosa. Jack, quello che aveva scelto il campeggio, era un tipo solare, un po’ bugiardo, ma fifone; Venom era il più tosto, si vestiva solo di nero e aveva due orrechini all’orecchio destro; Jace era il più intelligente e astuto e portava sempre pantaloni con la catenella; Marvell, simpatica e pratica, riusciva sempre ad aggiustare oggeti rotti e portava con sè una cassetta con gli attrezzi. Arrivati nel campeggio di Jacksonville, era già buio, così ,dopo aver montato la tenda e aver mangiato i marshmallow cotti sul fuoco, andarono tutti a letto nei propri sacchi a pelo. La mattina seguente, Venom si svegliò e quando andò a svegliare gli altri, Jace era scomparso… Aspettarono un po’, pensando si fosse allontanato per fare una passeggiata o fare la pipì, ma, dopo un’ora circa, non si avevano ancora notizie di lui. Così, i ragazzi, non sapendo cosa pensare, controllarono il suo sacco a pelo e trovarono la catenella di Jace sporca di sangue. Jake e Marvell si presero un colpo di paura. Venom voleva andare in fondo a questa storia. Molto preoccupati, gli amici andarono a cercare Jace. Marvell, Jack e Venom, dopo aver cercato dietro alberi, tende e cespugli, notarono delle gocce di sangue che cadevano dai cavi della luce. Alzarono la testa e videro l’amico impiccato con un taglio alla gamba. Spaventati, provarono a chiamare i soccorsi, ma in quel momen129