BCC dei Comuni Cilentani
Il fenomeno FACEBOOK
L’esperienza di una Banca sul social network: la pagina della “Comuni Cilentani” da giugno 2009 sino a novembre 2012
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Il 29 giugno 2009 fu avanzata al Consiglio di Amministrazione la proposta di aprire una pagina della Banca su FaceBook. Si riporta l’estratto del verbale: Pubblicazione di un profilo della BCC dei Comuni Cilentani su “FaceBook” “Sull’argomento, relaziona il Dr. Barone. L’impetuosa crescita del social network a margine (il numero degli utenti nazionali ascende ormai a diversi milioni, appartenenti specialmente al mondo giovanile e studentesco) lascia intravedere degli spazi di crescita comunicazionale finalmente diversi da quelli tradizionalmente esplorati dalle Banche, che si segnalano anzi per una certa piattezza o, per converso, per un’innaturale disinvoltura, che non “buca” il mondo dell’immagine. Si segnala che in Italia risulterebbe pubblicato, almeno ad oggi, un solo profilo di una BCC, quello della Cassa di San Marzano di San Giuseppe in provincia di Taranto, azienda per la verità all’avanguardia sotto questi aspetti. Alla data, la Consorella può già contare su 279 “amici”, persone fisiche, ditte e organizzazioni territoriali, che trovano interlocuzione reciproca attraverso questo modernissimo strumento. Si è certi che la pubblicazione anche di un nostro profilo potrebbe comportare un successo notevole, sia per la considerevole nostra base sociale (l’altra BCC conta su meno di 1.000 soci) che per la vastità del territorio da noi presidiato. In particolare, l’iniziativa ci consentirebbe di parlare ai giovani con un “linguaggio dei giovani”, cosa che assolutamente non avviene con la macchinosa pagina sul sito WEB. L’accesso al profilo sarebbe collegato ad un protocollo molto severo, da formalizzare in maniera chiara, attraverso il quale la BCC renderebbe noto di voler fare di quello spazio un luogo di agevole incontro: per favorire la diffusione della corretta e capillare informazione economica per esaltare la specificità della cultura cilentana per diffondere le finalità del Movimento Cooperativo nelle case e nelle famiglie del nostro territorio. Pertanto, il gestore del profilo si riserverebbe il potere insindacabile di escludere, in qualunque momento, eventuali aderenti che intendessero utilizzare la vetrina del network in maniera difforme. Si preciserebbe, altresì, che la cura della pagina avverrebbe in maniera totalmente gratuita e che la medesima non sarebbe utilizzata a fini commerciali, ma solo per concretizzare gli obiettivi del protocollo e fornire una sintetica assistenza a quanti volessero meglio conoscere le finalità e l’operatività della “BCC dei Comuni Cilentani” grazie allo strumento informatico. La pagina sarebbe curata esclusivamente dal Direttore, sotto la supervisione del Presidente, che assieme al predetto capo dell’Esecutivo si renderebbe garante nei confronti del Consiglio e dei terzi della perfetta osservanza del protocollo etico. Si è persuasi del forte impatto mediatico di tale proposta innovativa, che farebbe meglio conoscere la Cassa anche al di fuori della categoria dei Clienti e Soci e presenterebbe per di più il vantaggio di essere, allo stato, totalmente gratuita, per la Banca e per l’utenza. Al termine dell’esposizione, i presenti, condividendo la proposta formulata dal Direttore, la approvano conferendo, nel contempo mandato al Dr. Barone perché curi personalmente il progetto.”
Nella foto: Il CDA dell’epoca, col Collegio Sindacale, il Direttore ed il Vicedirettore
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Nel mese di novembre 2012 la pagina, con l’assistenza dell’Agenzia “Giannacomunica” si è trasformata in “pagina istituzionale”, diversa quindi da quella “privata” del trascorso triennio. Nel periodo di sperimentazione abbiamo intrattenuto un cordiale colloquio con i frequentatori del network, riuscendo a stabilire circa cinquemila contatti, specie con i giovani del territorio, contatti che costituiranno la base di partenza della nuova iniziativa curata d’ora in poi dal nostro partner pubblicitario. I numeri conseguiti ci pongono senz’altro già nel novero delle prime 10 banche nazionali che hanno scelto questo strumento per far conoscere, ad una più vasta platea, iniziative e strategie degli Istituti interessati. Per la verità, la BCC dei Comuni Cilentani ha sempre pensato alla sua bacheca più come ad un salotto ove poter incontrare la Comunità Cilentana, piuttosto che ad una vetrina di natura commerciale. La sequenza delle note, tutte ovviamente riconducibili alla penna del Direttore, non esaurisce l’attività svolta, ma è tuttavia una sintesi dei temi che esorbitavano al momento dalla routine degli spunti quotidiani (gli auguri, i saluti, le piccole ricorrenze, le notizie circa eventi o manifestazioni di carattere pubblico ed esclusivamente gratuiti). Costituisce perciò una chiave di lettura dello schema di lavoro, anche culturale e non solo comunicazionale, che si era inteso adottare. Nel consegnare agli Organi della BCC il riepilogo che segue, si fa presente che i brevi incisi scritti con carattere grafico diverso rappresentano una guida per evidenziare i criteri che, di volta in volta, hanno presieduto alla compilazione delle note medesime. La dichiarazione d’intenti all’apertura della pagina recitava quanto segue: “La BCC ha finalità non solo economiche, ma tende al benessere della Comunità Cilentana. La pagina NON HA INTENTI COMMERCIALI e privilegia il colloquio con privati, associazioni culturali, altri centri di informazione ed enti territoriali”. La citazione preferita prescelta, che intendeva tracciare un obiettivo, era “Ogni giorno, sotto ogni riguardo, progredisco sempre di più” (tratta dal film "Ti ricordi di Dolly Bell" di Emir Kusturica). La BCC si propone di sostenere le piccole e medie aziende del territorio e le famiglie cilentane in questa difficile congiuntura economica. La direzione generale e le filiali tutte sono a disposizione dei soci e della clientela per fornire la migliore assistenza.
Gli argomenti trattati nel periodo sono stati tra i più svariati. Le prime note pubblicate tendevano specialmente a far conoscere l’attività istituzionale della Banca. Poi, si è fatta strada l’idea di rendere la bacheca un punto di riferimento per le notizie che riguardavano il territorio, sia quelle di stretta attualità che quelle relative agli eventi gratuiti che potessero costituire motivo di curiosità od interesse per tutti. Un riferimento mai serioso ai fatti della cultura sarà poi servito ad avvicinare i più giovani a linguaggi diversi dal solito. Si è sempre osservata la regola di non diventare cassa di risonanza di iniziative di carattere commerciale di terzi insertori. Infine, niente pettegolezzi e ammiccamenti e, ovviamente, niente politica, di nessun genere. Qualche scambio di opinioni avuto con alcuni interlocutori, specie nei primi tempi, costituisce la riprova della fedeltà all’indirizzo assunto. Dobbiamo ammettere che la scelta ha pagato. La Banca è rimasta rigorosamente fuori dagli aspetti del gossip che molto spesso fa capolino nel network, mantenendo lo stesso un tono spigliato, sincero, amicale. Nelle pagine che seguono potremo meglio seguire il percorso effettuato, apprezzandone la qualità. 3
Cominciamo col banner della nostra pagina. Non poteva essere altro che una foto del nostro Personale, ritratto durante la partecipazione ad un’Assemblea Sociale. Quanti presenziano agli eventi della Banca, conoscono bene la dedizione, la compostezza e lo spirito di servizio dei Dipendenti della BCC. Alle Colleghe ed al Colleghi diciamo grazie per quanto hanno saputo fare, per la loro parte, per contribuire all’ottima immagine dell’Azienda.
Continuiamo, quindi, con un’ampia selezione delle notizie e delle foto pubblicate nel corso di oltre tre anni di lavoro.
La festa di Natale 2008 al Palacilento di Torchiara -‐ Le Borse di Studio Il 27 dicembre scorso si è tenuto il consueto incontro con i Soci, sia per il tradizionale scambio di saluti natalizi, che per premiare gli Studenti del territorio, che si sono particolarmente distinti per i risultati scolastici ottenuti nell’anno 2008. Sono state consegnate complessive 80 Borse di Studio, di cui 55 a Laureati e 25 a Diplomati, per un numero quasi doppio rispetto al 2007, in sintonia con la consolidata volontà della BCC di essere sempre più attiva nei comparti della Scuola e della Salute, settori ai quali vogliamo dedicare la maggior quota delle risorse disponibili nel capitolo di bilancio “sponsorizzazioni”. La serata si è aperta con un nugolo di bambini, allievi delle squadre di pallacanestro Associazione Basket Agropoli e Olimpia Basket che hanno concluso la loro esibizione con un’animata minipartita, molto apprezzata, non solo dal pubblico delle mamme e dei papà presenti. E’ poi sceso in pista il gruppo di danza “Dirty Dancing”, che ha offerto un saggio della sua bravura nei balli moderni, a coppia e di gruppo. Applausi convinti a scena aperta per i costumi, le coreografie e la grazia leggera dei protagonisti. Infine, si è passati alla consegna dei riconoscimenti agli studenti, sotto lo sguardo compiaciuto dei genitori. Il buffet finale ed i brindisi augurali per il 2009 hanno ancora una volta riconfermato il clima veramente familiare che si respira in occasione degli incontri con la Comunità Cilentana, della quale la Cassa Rurale è genuina espressione.
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Assemblea Sociale del 26 aprile 2009
Il 26 aprile scorso l’Assemblea dei Soci ha approvato il bilancio dell’esercizio 2008, conclusosi con i lusinghieri risultati, appresso riportati (dati espressi in migliaia di Euro): Sintesi principali dati 2008: N° sportelli 11 -‐ N° Soci 3.475 -‐ N° Dipendenti 66 -‐ Raccolta 212.204 -‐ Impieghi netti 154.013 -‐ Patrimonio 36.192-‐Utile d’Esercizio 4.265 Nella medesima occasione, si è proceduto pure al rinnovo delle cariche sociali. Il nuovo Consiglio ha nominato Presidente il Signor Lucio Alfieri; i Vicepresidenti sono i Signori Paolo Ianni (Vicario) e Edmondo Scarpa. Il Collegio Sindacale è presieduto dal Signor Luciano Carlone. Nel ricordare che la BCC dei Comuni Cilentani nasce dalla fusione, avvenuta nel luglio del 2000, tra 4 Casse Rurali (precisamente, Alento, Castellabate, Copersito e Moio della Civitella), si ritiene superato l’iniziale periodo di transizione, nella consapevolezza che il marchio “Comuni Cilentani” esprime adesso un valore rappresentativo dell’intero territorio, con un’identità etica ed economica forte e apprezzata. La fusione non è stata solo una sommatoria degli attivi e dei passivi degli Istituti conferenti: la finalità di quella complessa operazione era quella di pervenire ad una struttura bancaria più solida, capace di mettersi al servizio delle migliori energie locali. Il successo del cammino compiuto nei primi 9 anni costituisce tuttavia un punto di avvio, dal quale ripartire nel triennio 2009/2011, sapendo bene che lo scenario s’è fatto, nel frattempo, molto più difficile. Il nuovo Consiglio è chiamato a predisporre le opportune strategie per decidere se e come crescere ancora, sotto il profilo dimensionale. Ma una Cassa Rurale non è fatta solo di volumi. La sua vera essenza sono le persone e la loro capacità di aggregare le forze sane del comprensorio di appartenenza. Sotto questo profilo, gli Amministratori si impegnano a proseguire sulla strada già tracciata, fatta di umiltà, di piccoli gesti quotidiani, di una comprensione delle ragioni delle fasce deboli della popolazione. Tutti assieme (Soci, Personale, Clienti) potremo essere attori di un cambiamento culturale, realizzando nei comportamenti quotidiani una Banca “diversa”, che mette al centro delle sue attenzioni l’Uomo, la Famiglia, la Comunità Cilentana.
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In parecchie occasioni verranno riportate sintesi delle Relazioni o degli studi della Banca d’Italia, specie quando i documenti riferiscono sulla situazione della Campania.
Relazione Banca d'Italia sulla Economia della Campania anno 2008 30 giugno 2009
Si offre alla considerazione degli Amici una breve sintesi dei punti salienti della Relazione di Bankitalia sulla Economia Campana del 2008. Dal documento emerge quanto segue: -‐ le politiche per lo sviluppo del territorio hanno in buona parte mancato gli obiettivi: la spesa effettiva per gli investimenti è stata inferiore a quanto preventivato. Soprattutto, si è fatto molto poco per cambiare gli aspetti socio-‐economici e istituzionali che più si riflettono sullo sviluppo, come la legalità, l’istruzione, il concetto di servizio pubblico; -‐ il PIL regionale registra una diminuzione compresa in una forbice tra il 2,8 e l’1,6%, calo ampiamente superiore al dato italiano (meno 1%). Si constata quindi che il recupero dell’economia meridionale, che si era osservato negli anni novanta, s’è interrotto. Il prodotto pro capite campano è all’incirca il 60% rispetto a quello degli abitanti del Centro Nord; -‐ il fronte del lavoro denuncia che la Campania è all’ultimo posto tra le regioni dell’Unione Europea nei tassi di occupazione della popolazione in età utile (omissis) …. quindi al Sud si ritrovano, accentuati, tutti i nodi delle crisi nazionali. Neanche si può puntare sulle grandi opere, per le quali si rilevano carenze di programmazione e l’inquinamento degli appalti, riconducibile alle attività criminali. Occorre quindi rimboccarsi le maniche per essere pronti ad agganciare il treno della ripresa, non appena si presenteranno più favorevoli occasioni…
La nostra Banca è gemellata con la BCC di Treviglio. Sulla pagine troveremo spesso riferimenti alla attività della nostra Consorella e attestazioni della amicizia reciproca
La Cassa Rurale BCC Treviglio si è aggiudicata il prestigioso Green Globe Banking Award 1° luglio 2009
il primo premio italiano che coinvolge attivamente il settore bancario e finanziario premia gli istituti che realizzano prodotti, attività ed investimenti eco-‐efficienti, volti alla tutela e alla valorizzazione del “capitale naturale” dei territori in cui operano. La premiazione si è svolta il 16 Giugno, durante la terza edizione della Green Globe Banking Conference: “Il mondo bancario di fronte ad una grande opportunità emergente”. Dopo la vittoria dell’anno scorso di Intesa Sanpaolo, il premio per il 2009 è stato assegnato alla Cassa Rurale -‐ Banca di Credito Cooperativo di Treviglio, per il Progetto RisorsAmbiente. I progetti candidati al premio sono stati valutati secondo quattro criteri principali: strategia, profitability, comunicazione ed efficacia. Il Comitato Scientifico del Premio ha sottolineato come il progetto della nostra Consorella sia stato particolarmente completo, data la presenza non solo di linee di finanziamento agevolate, ma di un vero interesse nella promozione di uno sviluppo sostenibile del territorio. Il Progetto si è distinto inoltre per l’elevata intensità di comunicazione per la diffusione della cultura della sostenibilità 6
nell’ambito del proprio territorio. Il Presidente Gianfranco Bonacina ha sostenuto che “vincere un premio così importante è il riconoscimento che il ‘modello cooperativo’ continua a rappresentare un esempio anche in epoca di globalizzazione e di rincorsa alle masse critiche per sostenere la propria competitività. L’attenzione alle comunità locali, al territorio e all’ambiente è nel nostro dna fin dal 1893 e per noi creare valore economico e contemporaneamente sostenere la qualità della vita e il benessere dei nostri soci e clienti è una missione imprescindibile. Il Progetto RisorsAmbiente che ha vinto questo premio al cospetto delle più importanti banche nazionali ne è la testimonianza più evidente.” Ci congratuliamo con la BCC di Treviglio e siamo orgogliosi che una Cassa Rurale abbia conseguito un traguardo tanto prestigioso (nella foto: il Presidente di Treviglio Gianfranco Bonacina).
Coi successivi spunti si entra nel novero delle attività ludiche e nel campo delle notizie di carattere locale.
2^ GRANFONDO BCC DEI COMUNI CILENTANI 1 luglio 2009
L’ospitalità ed il coinvolgimento di un intero paese uniti ad un’organizzazione scrupolosa ed attenta alle esigenze dei partecipanti hanno caratterizzato la seconda edizione della Gran Fondo Bcc dei Comuni Cilentani, svoltasi domenica 31 maggio con partenza ed arrivo a Torchiara, paese situato sui primi contrafforti del Cilento. Sin dalla vigilia della gara i ciclisti hanno potuto beneficiare dell’accoglienza riservata loro dalla gente del posto, con buffet e degustazioni di dolci tipici del luogo. Quasi maniacale poi l’attenzione per quel che concerne l’assistenza e la sicurezza in gara, con tre ambulanze ed altrettante auto con meccanico e ruote di scorte a bordo, incroci sempre presidiati da volontari e forze dell’ordine che hanno anche segnalato con bandierine e fischietti la presenza di ostacoli anomali lungo il percorso. Si è iniziato con un’andatura controllata durante l’attraversamento di Agropoli e partenza ufficiale in salita per ridurre al minimo i rischi e garantire l’incolumità degli atleti. Tre ristori fissi e quattro volanti per non far mai mancare l’acqua a nessuno, in una giornata velata da qualche nube, ma con il caldo che si è fatto comunque sentire. L’unica preoccupazione per gli oltre 400 ciclisti è stata dunque quella di darsi da fare sui pedali per raggiungere l’arco del traguardo in salita posto nella piazza del suggestivo borgo di Torchiara, con i più in forma intenti ad aggredire gli strappi e le salite disseminate lungo il tracciato per ben figurare in classifica, ed un nutrito gruppo di amatori, tra i quali anche diversi atleti provenienti dalla Germania, che hanno approfittato dell’occasione per godersi gli incantevoli scorci paesaggistici che offre la nostra costiera. Per quel che concerne l’aspetto prettamente agonistico, il vincitore è stato Antonio Borrelli, portacolori dell’Asd Velosport Sorrentino, che sul traguardo ha preceduto Biagio Zottoli (Asd Kiklos Team) e Armando Marzano (Team Ciclistica San Nicolese), mentre in campo femminile si è imposta la giovanissima Lucia Pepe dell’ASD Team D’Aniello, con la veterana e vincitrice della passata edizione Vanessa Cooney (ASD Cicli Perna) e Floriana Fusco (Olimpica Pompei) a completare il podio. A conclusione della giornata quindi spazio alle ricche e numerose premiazioni per i migliori dieci della classifica assoluta ed ai primi cinque di ogni categoria, oltre a riconoscimenti per la squadra con più atleti giunti al traguardo, all’atleta più anziano ed a quello più giovane che hanno ultimato la prova. Si è proceduto infine al sorteggio di un telaio tra coloro che hanno preso parte all’evento, il tutto accompagnato dalla simpatia dall’animatore speaker Adriano Bevilacqua, che ha intrattenuto instancabilmente i presenti durante l’intera giornata. Il premio più grande comunque è stato appannaggio dello stesso comitato organizzatore, 7
che ha visto ripagati gli sforzi profusi, prima durante e dopo la gara, dai consensi unanimi di partecipanti ed accompagnatori e della BCC dei Comuni Cilentani, che sin dal 2008 ha voluto aggiungere il nome e la sua sponsorizzazione a questa bellissima manifestazione sportiva, che porta Il Cilento alla ribalta del vasto mondo dei cicloamatori.
Il Cilento leader europeo dell’agricoltura biologica: nasce il primo bio-‐dist 1 luglio 2009
Approvato dalla Regione Campania il protocollo per la costituzione di un bio distretto dell’Area del Parco del Cilento e del Vallo di Diano come strumento per la valorizzazione delle imprese e dei territori interessati dalla produzione con metodi biologici del Parco. La finalità è quella di assistere, certificare, promuovere la corretta alimentazione con riferimento anche alla cultura tipicamente locale della dieta mediterranea.
7^ Edizione del Torneo di Calcio a 5 del Credito Cooperativo 1 luglio 2009
Dal 30 maggio al 2 giugno 2009 si è tenuta presso Le Castella-‐Isola di Capo Rizzuto, la tradizionale disfida calcistica tra le squadre del mondo del Credito Cooperativo. La BCC dei Comuni Cilentani vanta una ormai collaudata presenza, conseguendo negli anni risultati di assoluto rilievo, tenuto conto delle dimensioni della Banca e del limitato numero di atleti, cui far ricorso. Questa volta, la nostra agguerrita formazione è stata superata soltanto negli ottavi di finale, col risicato punteggio di 3 a 2, dallo squadrone di ICCREA Roma. Ai nostri baldi calciatori ed al team, guidato dalla "vecchia gloria" Paolo Ianni, vanno i complimenti di tutti gli Amici e Colleghi. 8
INCONTRO CON CRISTIAN MOLINARO 7 luglio 2009
Ad iniziativa del Rev. Don Angelo IMBRIACO, il 6 luglio si è svolta, nella Chiesa di San Bartolomeo, un incontro con CRISTIAN MOLINARO, noto calciatore della Juventus. Nell’occasione, la Cassa Rurale ha voluto offrire una targa ricordo, che recitava come segue: “Il successo sportivo, ottenuto con lealtà e coraggio da CRISTIAN MOLINARO costituisce uno straordinario esempio per i giovani del Cilento” .
Con soddisfazione si informa poi che una nostra Consigliera è stata designata al vertice dell’EPT di Salerno.
ENTE PROVINCIALE PER IL TURISMO DI SALERNO -‐ La nostra Consigliera MARISA PREARO è il nuovo Presidente 23 luglio 2009
Marisa Prearo è il nuovo amministratore dell'Ente Provinciale per il Turismo di Salerno. Sulla poltrona più alta dell'Ept (finalmente) una donna: il nuovo amministratore resterà in carica fino al 30 giugno del prossimo anno. Sebbene sia la prima "non salernitana" a gestire l'Ept, la Prearo ha dalla sua un'esperienza pluriennale nel settore turistico: da anni è alla guida dell'azienda autonoma 9
di soggiorno e turismo di Paestum, suo comune di origine. Oltre al coordinamento dell'ente provinciale, alla Prearo spetterà anche il compito di supervisionare le attività delle altre aziende autonome della provincia. Alla dottoressa Prearo, apprezzato componente del Consiglio d'Amministrazione della BCC dei Comuni Cilentani, formuliamo sinceri auguri di buon lavoro, nell'interesse della nostra Comunità territoriale.
CARITAS IN VERITATE -‐ LA NUOVA ENCICLICA DEL PAPA BENEDETTO XVI ED IL CREDITO COOPERATIVO 8 luglio 2009
LA RESPONSABILITÀ DEL CREDITO COOPERATIVO DI CONTINUARE A FARE FINANZA PER LO SVILUPPO INTEGRALE DELLA PERSONA E DELLA COMUNITA’ IN CUI VIVE. "Gratitudine profonda e forte incoraggiamento a proseguire con entusiasmo e coerenza nell'impegno del Credito Cooperativo al servizio dello sviluppo delle persone e delle comunità. Uno sviluppo integrale e sostenibile". Alessandro Azzi, presidente di Federcasse (Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali), commenta così la prima, attesa enciclica sociale di Benedetto XVI "Caritas in veritate", nella quale si afferma: “Retta intenzione, trasparenza e ricerca dei buoni risultati sono compatibili e non devono mai essere disgiunti. Se l’amore è intelligente, sa trovare anche i modi per operare secondo una previdente e giusta convenienza, come indicano, in maniera significativa, molte esperienze nel campo della cooperazione di credito” (n. 65)."La crisi è occasione di discernimento e nuova progettualità", si legge al n. 21 del documento. Questo richiamo all'utilizzo di tutte le facoltà donate all'uomo, doni di anima e ragione, per costruire il bene comune, infonde fiducia e accresce la responsabilità di banche cooperative mutualistiche nate in gran parte sulla spinta della prima enciclica sociale, la Rerum Novarum. Banche tuttora convinte ad operare nell'alveo del Magistero sociale, tanto da citarlo significativamente nei propri statuti, all'art. 2". “Di particolare valore, a difesa del valore del pluralismo – evidenzia Azzi – è l’affermazione che ” (n.38). L’auspicio – conclude il presidente – è che, come la Rerum Novarum rappresentò circa 120 anni fa un propulsore rivoluzionario per dare vita a strutture che, dal basso, lavorarono per innescare uno sviluppo sostenibile e condiviso, per favorire l’inclusione e promuovere il protagonismo dei soggetti, così anche la Caritas in Veritate possa costituire un lievito per dare nuovo senso all’economia e alla finanza, indirizzando o re-‐indirizzando le energie e le risorse a favore di un autentico sviluppo umano”. 10
Sand Art by ILANA YAHAV – Sandfantasy – “You’ve Got a Friend” 19 luglio2009
Una spettacolare performance dedicata alle Amiche ed agli Amici della Cassa Rurale
Ocean 22 luglio 2009
Visto il gradimento della precedente performance di Ilana Yahan, dedichiamo agli Amici della Cassa Rurale questa ulteriore composizione di una straordinaria artista
CONOSCIAMO MEGLIO IL MONDO DELLE CASSE RURALI 5 agosto 2009
Le BCC (Banche di Credito Cooperativo) sono in Italia 438, con 4.044 sportelli sotto il marchio unico "Credito Cooperativo". E' la maggiore rete nazionale integrata. Contano ben 900.000 Soci e sono presenti in 2.576 Comuni (in 540 rappresentano l'unico sportello bancario). Le BCC hanno assieme l'8% della raccolta e degli impieghi ed erogano il 22% dei prestiti agli artigiani. Sono organizzate su base federale in 15 entità regionali o interregionali. Nel Mezzogiorno le BCC sono 108: gli sportelli sono 601 su un totale di 6.637, pari ad una quota del 9,2%. Va sottolineato che l'88% delle banche del Sud non appartenenti a gruppi "privati" sono Casse Rurali.
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GITA SOCIALE 2009 15 settembre 2009
Immagini della Gita Settembre a Kamarina. Una vacanza indimenticabile con oltre 300 gitanti. Nelle foto: una spiaggia isolata, la piscina, la gara dei castelli di sabbia, la recita del re Leone e i bimbi pronti ad entrare in scena.
Con commozione, partecipiamo al dolore della famiglia Spinelli per la scomparsa del caro Signor Guido 16 settembre 2009
Abbiamo appreso con profonda mestizia la notizia della repentina scomparsa del caro nostro Socio ed Amico Guido Spinelli. Era con noi, come in altre occasioni analoghe, in gita a Kamarina. L'abbiamo visto sereno e gentile come sempre. Vogliamo ricordarlo così, come in questa bella foto, sorridente, assieme alla sua consorte.
IL CILENTO A BRUXELLES CON PIERA LOMBARDI IN CONCERTO 23 settembre 2009
Grande attesa per il concerto di Piera Lombardi a Bruxelles. La brava artista cilentana per la prima volta si esibirà in una prestigiosa piazza della capitale europea, dando al Cilento e alla Campania una vetrina internazionale (e il 4 ottobre la aspettiamo di ritorno a Vallo Scalo!)
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CASAL VELINO MARINA -‐ CONFERENZA PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI COMPLETAMENTO DEL PORTO 25 settembre 2009
Questa sera, 25 settembre, alle ore 18, si terrà presso la struttura portuale di Casal Velino Marina una conferenza per l'illustrazione ai concittadini del progetto preliminare di completamento del Porto. L'evento è sponsorizzato anche dalla nostra BCC, da sempre attenta alle iniziative che contribuiscono alla crescita del territorio.
Pioppi-‐ Convegno Internazionale -‐ la dieta mediterranea per prevenire le malattie cardiovascolari 26 settembre 2009
I piaceri e i benefici della moderna alimentazione mediterranea, per prevenire le malattie cardio-‐ cerebrovascolari " questo il titolo del convegno internazionale che si terrà dal 24 al 27 settembre, presso il Castello Vinciprova di Pioppi, promosso dall'Associazione per la Dieta Mediterranea. Alla professoressa Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina, sarà assegnato il "1° Premio Pioppi Ancel Keys: Salute e Longevità".
Col mese di ottobre inizia una consuetudine che si ripeterà nel tempo. Il commento di tutte le poesie che verranno pubblicate periodicamente è del Direttore.
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LA POESIA DI OTTOBRE -‐ La vigna vecchia 1 ottobre 2009
Leonardo Sinisgalli, (1908/1981), ingegnere e pubblicitario, è stato un raffinato poeta dello scorso novecento. Di origine lucana (forte il senso della sua terra d’origine), fece parte di quella generazione inquieta dei Montale, dei Moravia, dei Pavese, dei Piovene, che vissero un notevole travaglio, determinato dalle difficoltà dei momenti storici attraversati. La sua poesia, quindi, ha una certa amarezza di fondo e un senso di insoddisfazione, dettati anche dalla condizione di emigrante, costretto a lasciare la sua terra che non dava alcuno sbocco professionale, tanto meno intellettuale. Il mese di ottobre, che inizia oggi, può ben essere raccontato con i versi della poesia “LA VIGNA VECCHIA”, un attimo di sospensione nel quale diventa centrale il ricordo della campagna, di quelle voci semplici e rimpiante di una vita che non c’è più. La vigna vecchia Mi sono seduto per terra accanto al pagliaio della vigna vecchia. l fanciulli strappano le noci dai rami, le schiacciano tra due pietre. lo mi concio le mani di acido verde. mi godo l'aria dal fondo degli alberi. Leonardo Sinisgalli
VINI PER LA GUIDA DELL’ ESPRESSO IN PROVINCIA DI SALERNO – CILENTO DA PRIMATO 2 ottobre 2009
I vini del Cilento tra le etichette di eccellenza italiana. Segnalati BARONE, D'ORTA-‐DE CONCILIIS, DE CONCILIIS e MAFFINI. Complimenti a tutti e non vediamo l'ora di assaggiare i frutti della vendemmia 2009, certi che i successi del 2008 verranno senz'altro replicati. Silvia Imparato, Luigi Maffini e Bruno De Conciliis: anche nel 2009 sono loro gli alfieri della viticoltura salernitana in Italia. Un primato certificato dagli esperti della Guida dell’Espresso.
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BANCA DEL SUD -‐ LE BCC SONO PRONTE 5 ottobre 2009
Da "Il denaro" del 3 ottobre 2009. Il Presidente Petrone risponde all'appello di Tremonti. CONTRIBUIREMO ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO E' pronto a scendere in campo il sistema delle Bcc Campane a investire risorse per contribuire allo sviluppo del territorio. Lo assicura il presidente della Federazione che riunisce le banche di credito cooperativo della Campania, Silvio Petrone: "Le 22 Bcc campane – dice -‐ hanno da sempre dimostrato nei tanti decenni della loro storia, di vivere in modo costruttivo il proprio essere espressione del territorio in cui ognuna di loro è sorta. Il nostro localismo non è una scelta di marketing, ma una precisa coniugazione di quei valori della solidarietà efficiente che fanno parte del patrimonio della cooperazione di credito italiana. Proprio per queste ragioni – prosegue – siamo pronti anche ad investire nostre risorse su progetti concreti, come potrebbe essere la Banca del Sud". Petrone ricorda di aver avviato, proprio nei mesi scorsi, in collaborazione con l'Università di Salerno, un lavoro di analisi sulle esigenze del territorio in termini di presenza e servizi bancari. L'obiettivo è quello di raddoppiare nel medio periodo la presenza delle Bcc . "Anche per queste ragioni – dice Petrone -‐ ci rendiamo disponibili a discutere e ad investire direttamente in progetti che possano vedere sempre più attuata la nostra mission nel rispetto delle peculiarità e delle risorse di questi territori". Le Bcc pongono un'unica condizione: "La concretezza della proposta che dovrà vedere come obiettivo lo sviluppo dei territori meridionali e la salvaguardia e il rafforzamento di quelle esperienze di coesione localistica come quelle della cooperazione di credito che tanto hanno dato, sia in forma diretta che spesso come supplenza, proprio alla sopravvivenza di molte delle nostre aree". I numeri del Sistema Campano delle BCC: -‐ Banche federate 22 -‐ Soci oltre 34mila -‐ Sportelli 128 -‐ Dipendenti 850 -‐ Impieghi oltre 2 mld € -‐ Raccolta 3 mld € -‐ Patrimonio 438 mln € -‐ Utile netto 33 mln €
IL CREDITO COOPERATIVO PER L'ABRUZZO 6 ottobre 2009
Questa mattina, 6 ottobre, nel corso di una conferenza stampa a L’Aquila, alla presenza delle tre Amministrazioni Locali (Comune, Provincia, Regione), verrà dato l’annuncio ufficiale circa la destinazione dei fondi raccolti con il progetto il Credito Cooperativo per l’Abruzzo. Si tratta di 5 milioni di euro, frutto di una raccolta effettuata tra tutte le BCC-‐CR d'Italia. I fondi saranno destinati alla ricostruzione di Palazzo Margherita, sede del Comune dell’Aquila. Trattasi di gesto con una forte valenza morale: il MOVIMENTO COOPERATIVO aiuta a ricostruire la “casa comunale” come “casa della comunità” per tutti i cittadini 15
aquilani. Un simbolo da cui ripartire per guardare con rinnovata fiducia al futuro. La BCC DEI COMUNI CILENTANI ha partecipato con un cospicuo stanziamento all’iniziativa. DI TANTO, SI E' GRATI ALLA BASE SOCIALE CHE, CON LA SUA GENEROSITA', CONSENTE ALLA CASSA RURALE DI TESTIMONIARE LA SOLIDARIETA' DEI CITTADINI DEL CILENTO ALLE SFORTUNATE POPOLAZIONI ABRUZZESI
ATENEUM -‐ LA CARD PER I SERVIZI DEL CAMPUS SALERNITANO 15 ottobre 2009
E' stata presentata ufficialmente, presso l'Università degli Studi di Salerno, la CARTA ATENEUM, una carta prepagata GRATUITA, con annessi alcuni servizi, nata dalla collaborazione tra la Federazione Campana delle BCC e la Fondazione Universitaria dell’Università di Salerno. Sulle interessanti caratteristiche della CARTA ATENEUM, la nostra CASSA RURALE intratterrà, con apposita campagna di comunicazione diretta e con illustrazione presso le Filiali della Banca, gli STUDENTI UNIVERSITARI DEL CILENTO.
La poesia di novembre -‐ UN'ALBA di Alfonso Gatto 31 ottobre 2009
Nel centenario della sua nascita, ci piace rivolgere, a novembre, un commosso pensiero al più illustre poeta della nostra terra. Alfonso Gatto fu testimone civile, pittore, scrittore e protagonista della vita culturale italiana negli anni difficili del primo e secondo dopoguerra. Irrequieto come non sono forse i salernitani, per il suo fuggire amò la Città d’origine con trasognata nostalgia. I temi dell’autunno sono in genere sommessi, riflettono il misterioso crepitio delle foglie gialle sotto i nostri piedi nei sentieri di campagna, rispecchiano la linea grigia di un mare che costituisce d’improvviso un limite, un presagio malinconico per la poca luce che ci attenderà nei mesi a venire. Eppure, Alfonso Gatto ci riconsegna, in questa lirica delicata, momenti di attesa per qualcosa di buono che ci potrà ancora toccare. Saranno i faticosi equilibri dei nostri cuori, od anche la voglia di riscoprire l’amore, l’amicizia, quei fiori dai colori attenuati che nascono come un sentimento, proprio quando il cielo sembra tingersi di grigio. 16
Un'alba Com'è spoglia la luna, è quasi l'alba. Si staccano i convogli, nella piazza bruna di terra il verde dei giardini trema d'autunno nei cancelli. È l'ora fioca in cui s'incide al freddo la tua città deserta, appena un trotto remoto di cavallo, l'attacchino sposta dolce la scala lungo i muri in un fruscìo di carta. La tua stanza leggera come il sonno sarà nuova e in un parato da campagna al sole roseo d'autunno s'aprirà. La fredda banchina dei mercati odora d'erba. La porta verde della chiesa è il mare. [Alfonso Gatto, da"Arie e ricordi"]
Non mancano, ovviamente, i riferimenti ai problemi concreti del territorio. PISCIOTTA: DISSESTO IDROGEOLOGICO. L'appello del Sindaco Festa 28 ottobre 2009
Dal Giornale online del Cilento riceviamo la notizia, che volentieri ripubblichiamo, ringraziando, sull'allarme lanciato dal Sindaco Festa sulla grave situazione di Pisciotta, nota da tempo. Siamo presenti con una nostra Filiale su quella piazza e ci sentiamo parte integrante della Comunità. Ci associamo quindi alle preoccupazioni dei nostri Concittadini Pisciottani. “Il sindaco di Pisciotta continua a denunciare la grave situazione di dissesto idrogeologico che caratterizza in diverse zone il territorio del comune cilentano. Pare che gli appelli lanciati da Cesare Festa nei giorni scorsi, riguardanti i mancati interventi di messa in sicurezza da parte degli Enti territoriali preposti, da due anni a questa parte, non abbiano ricevuto risposte concrete e chiare. La zona a più alto rischio è quella dell'ex ufficio postale in località Foresta, proprio all'ingresso del paese: secondo gli addetti ai lavori potrebbe essere soggetta ad ulteriori movimenti franosi, trascinandosi dietro il centro storico. Il primo cittadino ha scritto una lettera pure al presidente del consiglio Silvio Berlusconi; nella missiva, insieme alla presentazione della vicenda e alla richiesta di interventi, si legge un significativo: "Pisciotta sta scomparendo, possiamo piangere i morti". Nei tentativi scritti di sollecitare agli enti l'invio a Pisciotta di soldi, strumenti e uomini per affrontare l'emergenza, Cesare Festa descrive così la situazione: "Le strade di 17
accesso e quelle di collegamento in terno somigliano a sentieri di guerra; costoni che si sgretolano con massi che cadono sulle abitazioni; voragini che si aprono dappertutto; fabbricati che minacciano di crollare; nuclei familiari evacuati". Esperti di tali questioni affermano che sarebbe importante rifare il tratto stradale, bonificare l'area, abbattere i due edifici pericolanti e rifare i sottoservizi, ma dal ministero dell'ambiente non si percepiscono cenni di assenso per un eventuale finanziamento. Già nello scorso mese di aprile Festa dichiarava: " Ho allertato tutti gli enti preposti, e tra gli altri, la Protezione Civile, il Genio Civile, il Ministero dell'Ambiente e la Provincia di Salerno. Ma non si e' ancora visto nessuno."
Comincia il dialogo con una platea incuriosita… 30 ottobre 2009
Buongiorno da XXXXXX. Chiedo al vostro Staff se è possibile che vengano pubblicizzate tramite il vostro Link anche le nostre proposte …… Grazie. Resto in attesa di risposta. Cordiali Saluti. da BCC 30 ottobre 2009
Mi spiace; il protocollo adottato dalla BCC non prevede la possibilità di pubblicare proposte di natura commerciale. Non mancheremo tuttavia di dare risalto alle vostre iniziative, qualora gli aspetti di novità o di interesse generale dovessero consentirci di superare la regola interna. Vi ringraziamo peraltro della vostra amicizia e del fatto che visitiate la nostra pagina. Un saluto molto cordiale. Il Direttore Generale 5 novembre 2009 Bcc Comuni Cilentani a Unknow Tenuto conto che la nostra pagina è istituzionale, mi dici per favore chi sei? Intanto, ti ringrazio per l'offerta di amicizia. Il Direttore Unknown 5 novembre 2009 La richiesta di amicizia è partita per errore insieme ad altre. Siamo i referenti di un blog di politica comunale e ci rendiamo conto che per un sito istituzionale non è opportuna la presenza di un blog politico. Anche se da questo punto di vista i vertici societari della BCC non ci sembrano del tutto neutri… Bcc Comuni Cilentani 5 novembre 2009
...il punto di vista dei miei consiglieri mi è, ovviamente, estraneo. Apprezzo molto la Vostra squisita correttezza e Vi ringrazio per aver condiviso la mia impostazione. Formulo i migliori auguri e Vi saluto cordialmente. Il Direttore Generale. Gi Bu a Bcc Comuni Cilentani 18 novembre 2009 Da Bcc Comuni Cilentani a Unknown …ovviamente, sei molto giovane. Sono certo però della tua curiosità e della tua voglia di esplorare la pagina di quella che, tra qualche anno, sarà la tua banca. Auguri e fatti onore nello studio! Il Direttore 19 novembre 2009 -‐ richiesta amicizia su FB Caro Giuseppe, la nostra è una pagina -‐ per così dire -‐ istituzionale, tendente a favorire il colloquio con gli appartenenti al territorio cilentano. Se Lei appartiene alla nostra bella Regione o comunque la apprezza, benvenuto tra di noi. Il Direttore, Vincenzo Barone
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L. C. 24 novembre 2009 a pagina BCC BCC: Buongiorno Luigina, come potrai rilevare, la nostra è una pagina "istituzionale", per dialogare con i giovani e diffondere, per quanto possibile, l'etica e la filosofia del Movimento Cooperativo. Vista anche la tua formazione professionale, condividerai la nostra linea e sarai graditissima ospite. Un saluto cordiale e grazie per l'amicizia. Il Direttore, Vincenzo Barone 29 novembre 2009 da C.P. richiesta di amicizia su FB BCC: Caro Cristian, sei sicuramente molto giovane. Però la Cassa Rurale è una vetrina alla quale puoi accedere con sicurezza, perché troverai su di essa solo cose oneste e buone, che ti aiuteranno a crescere. Allora, nuovo amico, benvenuto. Ciao e auguri. Il Direttore 30 novembre 2009 da C. R. richiesta di amicizia su FB Caro Ciro, la nostra è una pagina -‐ per così dire -‐ istituzionale, che serve ad una Cassa Rurale per intrattenere un colloquio con la propria Comunità e con i Giovani del Cilento. Non facciamo pubblicità, né politica, né seguiamo la comunicazione dell'effimero. Se la tua richiesta si inquadra in questa linea di interesse per il nostro territorio, benvenuto a bordo! Grazie per la richiesta ed un cordialissimo saluto. Il Direttore Generale S. G. 8 dicembre 2009 a Bcc -‐ inserzioni sulla bacheca Caro Samy, sulla bacheca ho trovato inserita una tua iniziativa che, ovviamente, ho dovuto cancellare. La nostra è, infatti, una pagina istituzionale, un po’ diversa da quelle del dialogo tra i giovani internauti. Sono certo che si trattasse di una cosa simpatica e ti ringrazio comunque dell'attenzione. Un cordiale saluto. Il Direttore
Aeroporto Salerno Costa d'Amalfi: attivo il volo Salerno-‐Milano Malpensa 4 novembre 2009
Incrociamo le dita. I voli son partiti ed arrivati!
TRAILER : 1848 BARRICATE A NAPOLI 5 novembre 2009
Attilio Rossi è un giovane regista cilentano, attivo da tempo nella documentaristica e nella fiction televisiva. Attraverso la casa di produzione Mekané ha già realizzato numerose opere, in parte dedicate al nostro territorio, distribuite con successo specialmente presso le Scuole della Campania. Il trailer “1848-‐ Barricate a Napoli” rinvia ad un lavoro che ripercorre una pagina di storia, che vide protagonista un eroe del nostro Risorgimento, nativo di Capaccio, Costabile Carducci. La sfortunata rivolta, per memoria dei più giovani, scoppiò a Torchiara e di là esportata nella capitale del regno.
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Progettazione e ripristino del sentiero naturalistico Tresino-‐Trentova 8 novembre 2009
Costabile Maurano primo cittadino di Castellabate e Francesco Alfieri sindaco di Agropoli hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per dar avvio alla progettazione e al ripristino di questo sentiero tra i più belli della Campania. Il sentiero naturalistico del Tresino e Trentova che abbraccia i comuni di Castellabate e di Agropoli, con una vista mozzafiato sul golfo del Cilento, e che spazia fino ad arrivare alla Costiera amalfitana, presto sarà ripristinato e valorizzato come merita, grazie ad un accordo siglato dai sindaci delle due comunità.
LA POESIA DI DICEMBRE -‐ FIOR DI NEVE di Umberto Saba 29 novembre 2009
Il mese di dicembre si identifica, normalmente, con l’iconografia natalizia. Pur apprezzando molto il momento sacro, riteniamo però che i temi del periodo (per la nostra sensibilità, forse il più bello dell’anno) possano far intravedere sullo sfondo altri sentimenti dolci, legati alla quiete dell’inverno, ai campi bianchi dell’immaginario della nostra infanzia. La lirica che presentiamo riflette questi paesaggi dell’anima e compendia un aspetto della poetica di Umberto Saba, uno dei grandi autori del novecento. Triestino, ebreo per parte di madre, non ebbe vita facile, come persona e come intellettuale. Si formò in un clima del tutto dissimile dal provincialismo culturale dell’epoca (conosceva il pensiero di Freud e Nietzsche; ebbe un profondo legame con la tradizione mitteleuropea). I suoi contesti furono quindi eccentrici rispetto alle accademie del tempo e ciò spiega anche le incomprensioni vissute con le paludate consorterie del secolo scorso. Fu apprezzato più in età matura e negli anni successivi alla sua scomparsa, risalente al 1957 (la pubblicazione postuma dell’incompiuto romanzo breve “Ernesto” costituì una sorpresa anche per la più spregiudicata generazione sessantottina, che scoprì pulsioni inedite in un “padre nobile” della letteratura nazionale). I suoi versi sono apparentemente semplici e scarni e fanno solo intuire le passioni, anche forti, che ne costituiscono l’ispirazione. Ciò fa sì che la poesia di Saba si caratterizzi come un intreccio di lirismo e racconto, di ritmo e di quotidianità del lessico. I suoi versi hanno il sapore degli affetti e della solidarietà. Si riscontra una sottile malinconia che non lascia margini all’erudizione ed al distacco; una fedeltà alla propria verità interiore, agli aspetti delle cose giornaliere rese attraverso parole domestiche. Parole senza storia, ebbe a definirle l’illustre critico De Benedetti, scelte per la loro concreta oggettività: il travaglio privato, la curiosità umana verso gli altri per cercare di capire di più. E’ questo il fascino e la lezione del poeta, schivo dai facili entusiasmi, portatore di un doloroso amore per la vita, consapevole e tuttavia ancora abbandonato all'illusione. Sentimenti e suggestioni di un poeta attualissimo, che vorremmo riconsegnare, nella sua grandezza, alla curiosità dei più giovani. 20
Fior di neve Dal cielo tutti gli Angeli videro i campi brulli senza fronde né fiori e lessero nel cuore dei fanciulli che amano le cose bianche. Scossero le ali stanche di volare e allora discese lieve lieve la fiorita neve. (U. Saba)
L’ INCONTRO DI NATALE DELLA BCC DEI COMUNI CILENTANI CON I SOCI E LE LORO FAMIGLIE 16 dicembre 2009
Si informano i Signori Soci e gli Amici che il 27 dicembre, alle ore 17,30, a MOIO DELLA CIVITELLA, Frazione PELLARE, si svolgerà il consueto incontro con la Banca per gli auguri natalizi. Il programma è il seguente: -‐ Presso l’Antica Chiesa di S.Bartolomeo Apostolo, consegna delle Borse di Studio agli studenti meritevoli -‐ A seguire, presso la Chiesa Madre di San Bartolomeo, CONCERTO DELLA SCHOLA CANTORUM ORIS VALLETTA, accompagnata dalla ORCHESTRA SINFONICA DI PLOVDIV (Bulgaria) -‐ La cerimonia si concluderà con un gradito buffet ed un brindisi di amicizia
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Concittadini Cilentani all’estero 21 dicembre 2009
Mantenere i contatti con i nostri cari che vivono in paesi lontani dal Cilento. Offrire a tutti una vetrina delle attività che si svolgono nel frattempo sul nostro territorio
LA POESIA DI GENNAIO -‐ IL PRIMO GIORNO DELL'ANNO di Pablo Neruda 29 dicembre 2009
Pablo Neruda, cileno, premio Nobel per la letteratura del 1971, fu protagonista nelle vicende storiche tra il primo ed il secondo dopoguerra, assurgendo a simbolo di resistenza ai governi autoritari, allora purtroppo frequenti nell’America Latina. Fu, per questo, costretto a vivere spesso in esilio. Era nato nel 1904 a Parral, non lontano dalla capitale Santiago. Il suo vero nome era Neftali Ricardo Reyes Basalto (Pablo Neruda è uno pseudonimo). Mostrò ben presto il suo interesse per la poesia, in ciò incoraggiato da Gabriela Mistral, anch’essa Premio Nobel, che fu sua insegnante durante il periodo di formazione scolastica. Avviatosi alla carriera diplomatica, ebbe vita molto avventurosa. Fu dapprima console a Rangoon, poi a Colombo. Sposò a Batavia una cittadina olandese. Nel 1933 fu console a Buenos Aires, dove conobbe Federico Garcia Lorca. L'anno successivo si trovò a Madrid, dove strinse amicizia con Rafael Alberti. Allo scoppio della Guerra Civile Spagnola, parteggiò per la Repubblica e venne destituito dal ruolo consolare. Si recò quindi a Parigi. Qui divenne un punto di riferimento per l'emigrazione dei profughi cileni. Dal Messico (ultimo incarico diplomatico) tornò in patria come senatore nel 1945, iscritto al partito comunista. Nel 1949, dopo un periodo di clandestinità, per sottrarsi alle persecuzioni del dittatore González Videla, fuggì dal Cile e viaggiò tra Unione Sovietica, Polonia e Ungheria. Tra il 1951 e il 1952 fu anche in Italia (si stabilì a Capri). Dopo molto peregrinare tra i vari continenti, negli ultimi anni fu il testimone intellettuale del governo di Salvador Allende. A seguito del golpe, patì l’ostilità della giunta del generale Pinochet. Morì in ospedale a Santiago nel 1973, in circostanze mai del tutto chiarite (si adombrò anche un delitto di regime). Artista sensibile e delicato, innamorato delle donne e dell’amore in sé, si esercitò ovviamente pure nella poesia civile. Tra le sue opere più importanti vi sono "Residenza sulla terra", "I versi del Capitano", "Cento sonetti d'amore", "Canto generale", "Odi elementari", "Stravagario", "Le uve e il vento", il dramma "Splendore e morte di Joaquin Murieta" e il libro di memorie "Confesso che ho vissuto". In Italia è conosciuto specialmente per quel bellissimo film con Massimo Troisi “Il Postino”, tratto dal romanzo “Il postino di Neruda” del cileno Antonio Skarmeta. In una solare isola del mediterraneo degli anni cinquanta giunge Pablo Neruda, interpretato da Philippe Noiret. Si rende necessario un postino per consegnare la grande mole di lettere che arrivano. Mario (Massimo Troisi), che non ha nessuna voglia di fare il pescatore, decide di prendere al volo il temporaneo impiego. Pian piano riuscirà a fare amicizia con il poeta che lo aiuterà nel corteggiamento di una bella ragazza (Beatrice: Maria Grazia Cucinotta) e farà da testimone alle loro nozze. Intanto, gli avrà insegnato anche l’arte della poesia. Quando Neruda potrà tornare in patria, Mario ne soffrirà. Dopo anni di silenzio, viene richiesto al postino di spedire alcune cose lasciate dal poeta nella casa dell'esilio. Ma il giovane è diventato anch’egli sensibile poeta e decide di continuare l’opera di Neruda registrando su un magnetofono i suoni dell’isola (il rumore delle onde, il vento tra i cespugli, le campane della chiesa, il battito del cuore del figlio in arrivo) per inviarli al vate lontano. Scriverà inoltre una poesia che intitola "Canto a Pablo Neruda". Invitato ad un congresso di partito per leggere la sua composizione, durante la manifestazione avvengono violenti scontri. Mario è preso nel mezzo ed ucciso, mentre la sua 22
poesia lentamente plana a terra. Il nastro registrato verrà alla fine consegnato a Neruda, al suo ritorno nell'isola dopo tanti anni, dalla vedova Beatrice. Il film, indimenticabile e commovente, è pure l’ultima apparizione di Massimo Troisi; una prestazione sommessa, senza retoriche, fatta di soli sentimenti a pelle. Torniamo a Neruda e inauguriamo il 2010 con un’immagine di speranza dedicata al primo giorno dell’anno. E’ una lirica semplice, come semplice è il cuore dei grandi autori. Auguri a tutti gli Amici della BCC dei Comuni Cilentani. ll Primo Giorno dell'Anno Lo distinguiamo dagli altri come se fosse un cavallino diverso da tutti i cavalli. Gli adorniamo la fronte con un nastro, gli posiamo sul collo sonagli colorati, e a mezzanotte lo andiamo a ricevere come se fosse un esploratore che scende da una stella. Come il pane assomiglia al pane di ieri, come un anello a tutti gli anelli... La terra accoglierà questo giorno dorato, grigio, celeste, lo dispiegherà in colline lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia e poi lo avvolgerà nell’ombra. Eppure piccola porta della speranza, nuovo giorno dell’anno, sebbene tu sia uguale agli altri come i pani a ogni altro pane, ci prepariamo a viverti in altro modo, ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare. Pablo Neruda
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Concerto di Natale e consegna Borse di Studio 7 gennaio 2010
Il 27 dicembre si è svolto a Pellare il tradizionale incontro con i Soci, con la consegna di 60 Borse di Studio agli studenti meritevoli. L’evento è culminato con il suggestivo Concerto di Natale presso la Chiesa Madre di San Bartolomeo con la SCHOLA CANTORUM ORIS VALLETTA, diretta dal Maestro Jacovazzo, accompagnata dalla ORCHESTRA SINFONICA DI PLOVDIV (Bulgaria). Al termine, brindisi in piazza sotto la luna a coronamento di una bellissima serata. Nella foto, immagini del concerto e gli studenti premiati.
A due secoli dal decreto di chiusura rinasce la scuola medica salernitana 8 gennaio 2010
Una notizia che fa inorgoglire l'intera nostra Provincia. Rinasce la scuola medica salernitana, chiusa con il decreto del 19 novembre 1811 firmato del re di Napoli Gioacchino Murat. La legge ottocentesca intendeva riconoscere solo alla prestigiosa Università di Napoli la facoltà di emettere diplomi di laurea in medicina. Ora con la firma odierna del protocollo d’intesa per la costituzione dell’Azienda Ospedaliera integrata con l’Università San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, Salerno avrà di nuovo la sua scuola di medicina. L’intesa è stata sottoscritta dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, dal rettore dell’Università degli Studi di Salerno Raimondo Pasquino e dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona Attilio Antonio Montano Bianchi. L’azienda avrà il compito di assicurare, nell’ambito degli obiettivi della programmazione regionale, l’integrazione dell’attività assistenziale con quelle di didattica e di ricerca. Per raggiungere tale fine saranno costituiti i dipartimenti ad attività integrata (DAI), costituiti sulla base dell’analisi del fabbisogno dei posti letto necessari.
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Dal Cilento a Ginevra: in mostra i dipinti di Wilkens Desiderio 12 gennaio 2010
Da domenica 10 gennaio è in corso a Ginevra, presso la sede delle Nazioni Unite, l'esposizione "Le petit tour" che comprende undici quadri a tempera ricchi di tinte raffiguranti i gialli dei campi di grano, i rossi dei prati di papaveri e dei tramonti e tanti altri colori forti e solari che mantengono vivi i ricordi dei paesaggi di Paestum, Castellabate, Punta Licosa e l'intero Parco Nazionale del Cilento. "Le petit tour" proseguirà il suo percorso presso la sede consolare italiana di Ginevra, in Rue Galland, e vedrà protagonisti i dipinti, non solo del pittore capaccese Giovanni Desiderio in arte Wilkens Hans, ma anche del pittore tedesco Harold Winter, con il patrocinio del console generale Alberto Colella e del sindaco di Castellabate Costabile Maurano. Giovanni Desiderio può essere definito un "cittadino del mondo" ma è nato a Capaccio negli anni 20 e fin da bambino ha iniziato una pittura policromica via via perfezionatasi secondo i canoni del post espressionismo tedesco; una cultura, quella tedesca, che lui conosce bene, avendo frequentato l'Accademia di Belle Arti di Ulm sul Danubio e avendo poi vissuto a Tubingen e a Monaco di Baviera. (tratto da CilentoNotizie)
La BCC su FaceBook 14 gennaio 2010
Sembrava -‐ ed era -‐ una piccola eresia. Cosa c’è di più distante di una banca, istituzione immaginata sempre in cravatta e colletto bianco, dal mondo frenetico dei cultori di FaceBook? Invece, non ci sono distanze tra le due cose. La Cassa Rurale parla “giovane” per comunicare la sua capacità di essere diversa, accostandosi con curiosità e senza toni seriosi a mondi solo apparentemente distanti. In appena sette mesi, abbiamo superato i 1.700 contatti. Mai snaturando le caratteristiche del nostro approccio, che rispetta un protocollo etico severo. Niente pubblicità, nessuno spazio a qualche periferico disturbatore. Niente politica. Solo una vetrina delle notizie che possano interessare la Comunità, uno scambio di opinioni su come va il nostro piccolo mondo cilentano. Che ci piace moltissimo, anche dall’angolo di visuale della bacheca del più famoso social network. Venite a visitarci. Diverremo amici.
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Concerto di musica da camera multimediale ad Ascea e Pellare 23 gennaio 2010 Un concerto di musica da camera multimediale, intitolato ALL NUMBERS LANGUAGE, eseguito da artisti internazionali. Si tratta di un lavoro ideato da René Mogensen (Danimarca), suonato dal violoncellista Nicolas Deletaille (Belgio), che crea interazione tra immagini simboliche delle sculture di Johan Livens (Belgio), musica, suono di computer e rappresentazione umane. In quest'opera il violoncello è trasformato in elettroacustici spazi virtuali. Ci sono dialoghi tra tecnologia tradizionale (il violoncello) e tecnologia nuova (il computer), tra vecchi stili di musica e il nuovo sound art basato sul computer, tra sfumatura in rappresentazione interpretata da un uomo e il suono e video interattivi generati dal computer. La partitura fa riferimento ad alcuni dei pezzi più importanti per violoncello, particolarmente le suites di J.S. Bach e Benjamin Britten. È musica classica in veste rinnovata. La musica è scritta da René Mogensen, influenzata dell'ambiente e dai suoni di Ascea e del Cilento.
BUONI VACANZA: i consigli di ArcheoTrekking 24 gennaio 2010
Si ringrazia ARCHEO TREKKING per la gentile segnalazione. Archeo Trekking è un'agenzia che si propone di valorizzare il territorio cilentano, organizzando visite guidate nel Parco del Cilento e Vallo di Diano. In calce, troverete tutti i riferimenti utili per eventuali contatti. In questo caso, ARCHEO TREKKING interviene sui BUONI VACANZA GOVERNATIVI, indicando l'iter per poterli ottenere, ove ne sussistano i presupposti. L'accesso al bonus decorreva dal 20 gennaio. Siamo probabilmente ancora a tempo. Per comodità, riportiamo qui di seguito le principali notizie, attinte sul WEB. Nello scusarci per involontarie imprecisioni, siamo peraltro certi che ARCHEO TREKKING sarà in grado di fornire i migliori consigli a quanti volessero approfondire l'argomento. Hanno diritto a richiedere i bonus i cittadini Italiani residenti in Italia. Il contributo sarà erogato una sola volta per nucleo famigliare e fino a esaurimento dei fondi in ordine cronologico di inoltro della richiesta. Per questa prima fase il Governo metterà a disposizione 5 milioni di euro. L’operazione sarà interamente gestita dall’associazione Buoni Vacanze (BVI), grazie a una Convenzione stipulata qualche mese fa con il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo. I buoni vacanza saranno erogati dall’associazione BVI in tagli di 5 o 20 euro, avranno validità fino al 30 giugno 2010 e saranno spendibili al mare, in montagna e alle terme in Italia tutto l’anno eccetto nei periodi di alta stagione.
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la buona sanità: le operazioni all'anca a Vallo della Lucania come a Boston 27 gennaio 2010
Nel contesto di tante segnalazioni negative sullo stato della sanità nel nostro Mezzogiorno, fa piacere che il Sole-‐24 Ore Sud segnali oggi un caso di eccellenza registrato presso l'Ospedale di Vallo della Lucania
LA POESIA DI FEBBRAIO -‐ PER SAN VALENTINO -‐ Jacques Prevert: I ragazzi che si amano 29 gennaio 2010
Jacques Prévert, nato a Neuilly sur Seine nel 1900, fu un intellettuale di straordinario spessore e dai molteplici interessi. Il suo successo in diversi campi artistici lo resero tra i più affermati intellettuali del secolo scorso anche in Italia, nonostante la diffidenza con la quale critica ed accademie nostrane consideravano tutto quanto allora provenisse da oltralpe. Spirito poliedrico, spaziò dalla parola scritta al campo dello spettacolo (musica, cinema e teatro), stringendo legami coi massimi esponenti della cultura europea del novecento. Dopo gli studi, si stabilì, col fratello regista, a Parigi, diventando uno degli animatori del Surrealismo, al quale parteciparono, sotto l’influenza di André Breton, artisti come Louis Aragon, Antonin Artaud, Raymond Queneau ed altri. Negli anni trenta svolse un'intensa attività teatrale, partecipando talora ai lavori anche come attore. Nello stesso periodo iniziò la sua carriera di sceneggiatore, collaborando con maestri come Jean Renoir e, specialmente, con Marcel Carné. Nel frattempo, trovava il tempo di scrivere i testi delle sue liriche, alcune delle quali, musicate da Joseph Kosma, furono portate al successo da cantanti come Yves Montand e Juliette Greco. Ricordiamo tra tutte la celebre “Le foglie morte”, che resta tuttora una delle più conosciute ed eseguite canzoni al mondo. Nell’ambito del cinema firmò con il citato Marcel Carné, a cavallo degli anni 40, tre film di culto, che resteranno quali pietre miliari negli annali dell’ottava arte: “Il porto delle nebbie”, “Alba Tragica” e “Gli amanti perduti”). Dopo la guerra riprese l’attività teatrale con la rappresentazione di un balletto al quale collaborò pure Pablo Picasso. Uscirono poi due raccolte di poesie, Histoires e la celebre Parole, che ebbero un’enorme risonanza. Dopo vicissitudini di carattere fisico, che frenarono per un periodo la sua incessante attività, nel 1955 pubblicò una nuova raccolta, La pluie et le beau temps e si dedicò ad una particolare 27
iniziativa creativa, quella del collage. Colpito da grave malattia, condusse sino alla morte, che avvenne nel 1977, una vita molto ritirata. Tralasciamo adesso tutti gli altri aspetti di un artista sconfinato, che ha inciso in profondità e con eclettismo nel costume di un’epoca. Soffermiamoci sui delicati versi che ci ha lasciato in eredità, allorché scriveva dell’amore con le parole che le persone possono dirsi spontaneamente quando vivono una relazione. E’ un amore visto come salvezza, a volte sofferto, talora tradito, ma sempre inseguito quale ragione di vita. Una ricerca della libertà, che pervade tutto l’universo di Prevert. L'amore non è mai legame, catena: chiunque provi a costringerlo nelle regole finisce per perderlo. L’amore è piuttosto quello gioioso (che anche un po’ si invidia) de “I ragazzi che si amano”, ed è questa la poesia che vorremmo che leggeste a Febbraio, ora che si approssima San Valentino. I versi del poeta riportano la festa degli innamorati nella dimensione dell’umanità vera, a dispetto delle confezioni luccicanti nelle quali il consumismo ha voluto costringere la ricorrenza, incartando, con la logica dei sentimenti di plastica, persino i nostri cuori. I ragazzi che si amano I ragazzi che si amano si baciano in piedi Contro le porte della notte E i passanti che passano li segnano a dito Ma i ragazzi che si amano Non ci sono per nessuno Ed è la loro ombra soltanto Che trema nella notte Stimolando la rabbia dei passanti La loro rabbia e il loro disprezzo le risa la loro invidia I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno Essi sono altrove molto più lontano della notte Molto più in alto del giorno Nell’abbagliante splendore del loro primo amore. (Les enfants qui s'aiment s'embrassent Debout Contre les portes de la nuit Et les passants qui passent les désignent du Doigt Mais les enfants qui s'aiment Ne sont là pour personne Et c'est seulement leur ombre Qui tremble dans la nuit Excitant la rage des passants Leur rage leur mépris leurs rires et leur envie Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit Bien plus haut que le jour Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour).
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“M’ILLUMINO DI MENO”. IL CREDITO COOPERATIVO PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LA DIFFUSIONE DELL’ENERGIA PULITA 10 febbraio 2010
PROGETTO ECODAY DEL CREDITO COOPERATIVO Nell’ambito del progetto Ecoday lanciato dal Credito Cooperativo, il giorno 12 febbraio 2010 la BCC dei Comuni Cilentani aderisce all’iniziativa promossa dalla trasmissione “Caterpillar” di Radio2 Rai “M’illumino di meno” che invita a rispettare un simbolico “silenzio energetico” e ad utilizzare energia pulita, all’insegna dello sviluppo delle energie rinnovabili. In particolare, la BCC dei Comuni Cilentani ha deciso di: • spegnere le apparecchiature (monitor, pc, stampanti, fotocopiatrici, scanner ) non utilizzate o in stand-‐by •spegnere le luci non necessarie •spegnere le insegne luminose •diminuire le temperature di 0,5 gradi • sollecitare i clienti ad aderire all’iniziativa.
I Consigli di ArcheoTrekking: il 14 FEBBRAIO INNAMORATI DELL'ARTE 13 febbraio 2010
(potrebbe essere una buona idea per festeggiare in modo diverso San Valentino! GLI APPUNTAMENTI NELLA PROVINCIA DI SALERNO Antiquarium e Area Archeologica "Villa Romana" Villa Romana -‐ via Capo di Piazza, 28 84010 -‐ MINORI (SALERNO) Area Archeologica di Velia Contrada Piano di Velia 84046 -‐ ASCEA (SALERNO) Certosa di San Lorenzo viale Certosa 84034 -‐ PADULA (SALERNO) Museo Archeologico di Eboli e della Media Valle del Sele Museo Archeologico Nazionale di Paestum via Nazionale 84063 -‐ CAPACCIO (SALERNO) Museo Narrante Via Foce del Sele, 29 84063 -‐ CAPACCIO (SALERNO) Templi di Paestum via Nazionale 84063 -‐ CAPACCIO (SALERNO)
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Prodotti tipici del Cilento 14 febbraio 2010
I prodotti tipici del territorio cilentano con relativa scheda informativa. Su PORTAROSA .IT. E' una pagina imperdibile. Non c'è tutto, ma quello che è citato basterebbe a fare grande ed inimitabile qualunque altro territorio del mondo!
LA POESIA DEL MESE -‐ "MARZO" di Salvatore Di Giacomo 26 febbraio 2010
Nonostante il condizionamento che nasce dall’uso del dialetto, la poesia napoletana è patrimonio universale, non relegabile all’esclusiva fruizione del territorio d’origine. Diremmo ancora meglio se parlassimo di “lingua” napoletana, con i suoi fonemi e quelle costruzioni sintattiche espressive talora di più dell’idioma nazionale, costruito invece in laboratorio dagli Accademici dei secoli scorsi. E, come tutte le scuole poetiche, quella partenopea può contare su autori fortemente ispirati, che meriterebbero un posto più ampio negli annali letterari del nostro Paese. Tra questi, primeggiano Salvatore Di Giacomo e Ferdinando Russo. Il primo, amato da Benedetto Croce, conobbe in vita notorietà e successo pari ai suoi elevatissimi meriti e giudicato degno di una fama anche oltre i confini regionali; il secondo, meno gradito al filosofo, fu relegato nel novero del fenomeno locale. Senza permetterci di contraddire il Maestro abruzzese, crediamo che entrambi sarebbero stati in grado di figurare benissimo in qualunque contesto, anche mondiale, per la vividezza e la sensibilità dei temi trattati, che traducevano bene la cultura e la vita sociale di quello che è stato un grande popolo, maltrattato oltre ogni misura dall’accanimento della Storia nei suoi confronti. Un breve accenno biografico: Salvatore Di Giacomo nacque a Napoli nel 1860, da famiglia borghese. Avviatosi agli studi di medicina, preferì ben presto la via della penna, collaborando come giornalista e notista con numerose testate campane del tempo. Lavorò poi alla Biblioteca Nazionale, di cui divenne Direttore ai primi del novecento. Pubblicò numerose raccolte di poesie, novelle, saggi ed opere teatrali (segnaliamo, per esempio, il dramma “Assunta Spina”, ripreso anche in più occasioni dal cinema). Accademico d’Italia, si spense riverito e compianto nel 1934. Le sue poesie sono legate specialmente al mondo della melodia: a Salvatore Di Giacomo dobbiamo successi musicali di levatura planetaria come “Marechiaro”, “Era de maggio” e questa bella, delicata lirica di un amore tormentato e lieve come “Marzo”, nella quale gli umori del cuore giovanile sono come il mese, perché quando si ama accade che “mo nu cielo celeste, no n’aria cupa e nera…” MARZO Marzo: nu poco chiove e n’ato ppoco stracqua torna a chiovere, schiove, ride ‘o sole cu ll’acqua. 30
Mo nu cielo celeste, mo n’aria cupa e nera, mo d’’o vierno ‘e tempesta, mo n’aria ‘e Primmavera. N’ auciello freddigliuso aspetta ch’esce ‘o sole, ncopp’’o tturreno nfuso suspireno ‘e vviole. Catarì!…Che buo’ cchiù? Ntiénneme, core mio! Marzo, tu ‘o ssaie, si’ tu, e st’ auciello songo io. Salvatore Di Giacomo
La BCC di San Marzano di San Giuseppe e la BCC dei Comuni Cilentani 3 marzo 2010
La BCC di San Marzano opera con successo nelle province di Taranto e Brindisi con 9 sportelli ed è brillantemente attiva nella comunicazione, sia innovativa che tradizionale. Sul Notiziario di marzo ha voluto gentilmente pubblicare una presentazione della nostra Banca.
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6 Marzo -‐ SALERNO SI FA DONNA – “Menzione d’onore Donna 2010” 5 marzo 2010 Promosso dalle Associazioni “Indaco” e “Giustizia al Femminile” e con l’impulso di Vilma Fezza, Consigliere del Comune di Salerno, si terrà domani, 6 marzo, presso la Camera di Commercio un importante evento, il premio “Menzione d’Onore Donna 2010”. L’iniziativa vuole essere un momento di riflessione sul ruolo della donna nella società di oggi, per conferire il giusto apprezzamento a quante, nel sociale o nel quotidiano attraverso la loro professione, hanno dedicato le loro energie ed il loro impegno nell’interesse della collettività. Due le categorie di riconoscimenti, una per la città di Salerno ed una per la provincia. Alla manifestazione prenderanno parte i sindaci o i rappresentanti delle amministrazioni comunali, che accompagneranno le gentili Signore prescelte. La manifestazione proseguirà con una serata di gala a partire dalle 21 presso il Teatro Augusteo. Ecco l’elenco delle premiate: Eva Longo;Rosa Egidia Masullo;Wilma Fezza,Marisa Prearo;Caterina Cimmino;Mariella Pasca; Paola Valitutti; Mariella Giordano; Giovanna Ancora Niglio; Elena Salzano; Vincenza Cassetta; Angelica Cetra. Menzione speciale “Venere d’Oro” a Valeria Bartoli, Giacomina Penna e Mariagrazia Cappetti. E’ un buon preludio per l’8 marzo, Festa della Donna. Auguri e complimenti a tutte.
OTTO MARZO -‐ PER UNA FESTA DELLA DONNA SENZA RETORICHE CELEBRATIVE 7 marzo 2010
VI VOGLIAMO BENE OGNI GIORNO, COSI' COME SIETE Linus e Piperita Patty E' un proposito giusto e l’immagine è carina. Quindi, continueremo come Linus a mandare bacetti a Sally.
Lo spot della BCC in onda sulla RETE 7 11 marzo 2010 E’ uno spot è molto carino! Guardatelo. 32
Altro spot della BCC in onda su Rete 7 11 marzo 2010
Torna a Salerno l'unico evento dedicato interamente al turismo: FareTurismo 11 marzo 2010 Torna il primo e solo appuntamento dedicato interamente al mondo del turismo: formazione, lavoro e politiche turistiche dal 17 al 20 marzo prossimi presso il Complesso di Santa Sofia a Salerno. La manifestazione offre un ricco programma dedicato a quanti cercano lavoro nel turismo e agli operatori turistici del pubblico e del privato. L’evento, dedicato alla formazione e al lavoro nel mondo del turismo, unico nel suo genere a livello nazionale, offre ai giovani la preziosa opportunità di individuare il percorso da intraprendere per formarsi in maniera coerente con le esigenze del mercato. Proprio in quest’ottica, le Università e le Scuole di Master illustreranno la propria offerta formativa post diploma e post laurea. Sarà possibile sostenere colloqui di selezione con numerose aziende e colloqui di orientamento con i Centri per l’Impiego. Oltre alla conferenza di apertura “Giovani e Turismo: politiche in favore, orientamento al lavoro, occupazione”, sono in programma il V Incontro dei Presidenti dei Corsi di Laurea e dei Direttori dei Master in Turismo, appuntamento ormai consolidato volto a favorire il confronto costante e costruttivo tra mondo accademico e organizzazioni di categoria. Prestigiosi manager illustreranno le figure professionali e le competenze emergenti nei diversi comparti quali l’hotellerie, il tour operating, l’intermediazione turistica, il marketing. Presso il salone espositivo si ritroveranno Associazioni Professionali, Organizzazioni Nazionali di Categoria. Agenzie web di recruiting e orientamento alla formazione forniranno informazioni sulle opportunità occupazionali. Il seminario “Disservizi, reclami e sinistri professionali nel settore dei viaggi e vacanze. Come gestirli e sfruttarli anche in termini di opportunità”, a cura di Confindustria Assotravel, consentirà ad agenti di viaggio, tour operator ed albergatori di ridurre i costi dovuti agli errori, fidelizzare i clienti e migliorare la propria immagine aziendale e quella di tutto il settore in cui operano.
Cilento: la Dieta Mediterranea verso il riconoscimento dell'Unesco 13 marzo 2010 Oggi 13 marzo verrà firmata a Chefchaouen in Marocco la “Dichiarazione di Chefchaouen” a sostegno della candidatura della Dieta Mediterranea nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO da parte delle quattro comunità emblematiche individuate nei rispettivi Stati Parte: Cilento (Italia), Koron (Grecia), Sorìa 33
(Spagna) e Chefchaouen (Marocco). Con la firma della Dichiarazione le quattro comunità si impegnano ad avviare forme di partenariato e collaborazione reciproca ed a realizzare un analogo evento entro la fine del 2010 a sostegno della Dieta Mediterranea. Il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Amilcare Troiano, parteciperà quale rappresentante del Cilento e farà parte della delegazione italiana, assieme al Sindaco del Comune di Pollica e Presidente della Comunità del Parco, Angelo Vassallo e dal responsabile del settore promozione dell’Ente Parco, Nerio Baratta. “Per noi -‐ afferma il Presidente Amilcare Troiano -‐ la Dieta Mediterranea, individuata principalmente dal prof. Ancel Keys che trascorse molti anni della sua vita a Pioppi per studiare le abitudini alimentari, lo stile di vita ed i benefici sulla salute che tale alimentazione apportava alle popolazioni cilentane, è un patrimonio condiviso che si tramanda di generazione in generazione. In quest’ottica, insieme al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, stiamo sostenendo con convinzione e forza la candidatura della Dieta Mediterranea nella Lista del Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità UNESCO. Negli scorsi anni, a tal fine, insieme alla Provincia di Salerno ed alla Regione Campania abbiamo organizzato, finanziato e sponsorizzato numerose iniziative e manifestazioni che hanno promosso i principi della Dieta Mediterranea in moltissimi Comuni del Parco Nazionale a cui hanno partecipato gli abitanti della nostra comunità e turisti italiani e stranieri. Non ultimo l’importantissimo convegno internazionale “Da Ancel Keys a Geremia Stamler -‐ I piaceri e i benefici della moderna alimentazione mediterranea, per prevenire malattie cardio-‐cerebrovascolari” che si è svolto a Pioppi nel mese di settembre 2009, al quale hanno partecipato numerosi studiosi e ricercatori di fama internazionale provenienti da tutto il mondo. La Dieta Mediterranea, infatti, rappresenta per la nostra comunità un elemento fondamentale, di aggregazione e coesione sociale; appartiene alla nostra storia e determina lo sviluppo della nostra cultura, rappresentando uno stile di vita sostenibile. Siamo per questo convinti che l’iscrizione della Dieta Mediterranea nella prestigiosa Lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO possa rappresentare per il Cilento e l’intera Provincia di Salerno un’ulteriore garanzia di salvaguardia delle nostre tradizioni e rafforzare l’identità e la specificità di questo unico e meraviglioso territorio che per secoli è stato il centro della cultura del Mediterraneo e che, al tempo stesso, possa unire le tradizioni, le culture, le religioni e le storie di tanti Paesi del Mare Nostrum”.
Accordo BCC con Istituti VICO e CENNI 16 marzo 2010 La BCC dei Comuni Cilentani ha siglato un accordo con le Scuole GB Vico di Agropoli e Cenni di Vallo per effettuare stages retribuiti presso la Banca, riservati ai diplomati in ragioneria con 100 e lode e/o con votazioni di eccellenza. Il video illustra l'intesa raggiunta con le scuole; riporta pure una presentazione della Filiale di Vallo della Lucania. 34
Postato il video precedente, si svolge questa conversazione serrata con una giovane interlocutrice circa i metodi di reclutamento del Personale da parte della Banca. 17 marzo 2010 da Bcc Comuni Cilentani a G M Ciao Giusy, ho letto il tuo commento. Vorrei spiegarti che i "diplomati" con voti di eccellenza fanno un lavoro a tempo determinato (pagato, con assicurazioni e contributi) per fare un'esperienza che comunque serve nella vita. Una volta finito il periodo, non ne è prevista la conferma. I laureati, come i diplomati, partecipano invece ai concorsi (quando si fanno; l'ultimo è stato nel 2008), con bando pubblico e con selezioni effettuate da società esterne perchè, ci crederai o no, ci sforziamo di fare le cose in maniera trasparente, per superare la spirale delle raccomandazioni, che sono una piaga delle nostre zone. Un cordialissimo saluto. Il Direttore, Vincenzo Barone 18 marzo 2010 G M a BCC: A volte si pensa male… 18 marzo 2010 No Giusy, fai male a pensar male. La nostra è una banca molto piccola (siamo in tutto 72). Aver operato un ricambio di quasi 10 persone in 4/5 anni è stato un fatto straordinario, che va a merito di una così modesta istituzione. Nel frattempo, la Banca è stata risanata (se vieni a trovarmi, te ne racconto la storia). Posso dirti solo che le ultime assunzioni, come pure gli stages formativi, rispondono a criteri di assoluta trasparenza e correttezza delle selezioni che, dalle nostre parti, sono fenomeni eccezionali. Non prendiamo una lira da aiuti regionali. Vogliamo solo contribuire al benessere del territorio. E, dopo tutte queste spiegazioni, se vivi sul nostro comprensorio (da Capaccio a Palinuro), fatti Socia e partecipa anche tu assieme a noi per cercare di cambiare il corso delle cose nelle nostre terre sfortunate. Un cordiale saluto e grazie per il confronto di idee. Il Direttore 18 marzo 2010 da G M a BCC Buongiorno Direttore, non ho pensato mai male della Comuni Cilentani.....la mia era una semplice osservazione rispetto alla necessità di far lavorare e creare un bagaglio di esperienza a quei ragazzi (e mi ripeto: che tanto più "ragazzi" non sono..) che hanno studiato e hanno fatto tanti sacrifici all'università e che oggi, l'unica cosa che si ritrovano in più, non è il vantaggio di entrare nel mondo del lavoro, ma semplicemente anni in più... Ripeto, è un’esternazione di un mio pensiero, da giovane laureata disoccupata, senza un euro, con mille progetti tutti sotterrati....quando mi è balzato all'occhio quel video che avete pubblicato, mi sono incuriosita e l'ho ascoltato tutto....Riguardo alla possibilità di associarmi, ci penserò. Grazie intanto e mi scusi per lo sfogo. G.
Buona Festa di San Giuseppe, buona Festa del Papà 19 marzo 2010 A tutte le Giuseppine e i Giuseppe (con le tante varianti, belle e molto familiari, che questo prezioso nome ha generato) buon onomastico! Oggi è poi la Festa del Papà, non legata ad alcun simbolo di consumo e dedicata solo all'affetto per chi è ancora vicino a noi ed alla memoria dei nostri cari che ci hanno guidato nella nostra crescita, come il Santo Falegname.
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DAL 9 AL 14 APRILE IL 24° TORNEO DI CALCIO GIOVANILE "CITTA' DI AGROPOLI" 19 marzo 2010 Dal 9 al 14 aprile si svolgerà la XXIV edizione del Torneo Internazionale Città di Agropoli, che vedrà la partecipazione di 9 nazioni, 8 regioni italiane e numerose squadre dalla provincia di Salerno per un totale di 100 squadre maschili e femminili. Organizzato da Turisport, l'evento è un’occasione di incontro di sport e di pace per i giovani di tutti i continenti. Sui campi di gioco di Agropoli, Trentinara, Roccadaspide, Capaccio, Torchiara e Casalvelino tra le altre formazioni saranno impegnate quelle di San Juan (Portorico), Mikulov (Repubblica Ceca), Czarni (Polonia), Lepenci (Kosovo), New York (Stati Uniti), Caracas (Venezuela) Boldon Toronto (Canada). Una festa dello sport che durante la settimana di Pasqua coinvolgerà l’intero territorio del Cilento considerato che gli organizzatori, Antonio Inverso e Ferdinando Botti, hanno predisposto anche tour e visite guidate per familiari ed accompagnatori degli atleti. Così cresce l’attesa per l’inaugurazione della manifestazione che si terrà giovedì 9 aprile alle ore quattordici allo stadio “Guariglia” di Agropoli. La sfilata dei partecipanti sarà aperta da Scugn’8, mascotte del Comitato regionale Federcalcio. Madrina d’eccezione la saltatrice in alto Antonietta Di Martino, vice campionessa del mondo, che darà il calcio di inizio anche alla I Coppa Cilento per la quale dalle ore sedici saranno in campo la Primavera della Salernitana contro i pari età del Canada e la Rappresentativa femminile dello Stato di New York al cospetto della Rappresentativa della Campania di calcio femminile. Al termine il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, procederà all’inaugurazione della nuova tribuna dello stadio “Guariglia” intitolata all’indimenticabile attaccante agropolese Vincenzo Margiotta risultato, fra l’altro, il più prolifico bomber nella storia della Salernitana. Venerdì 10, una tavola rotonda su ‘Dieta mediterranea ed attività dello sport’. Verranno, inoltre, assegnati il Premio ‘Tempi -‐ Agostino Di Bartolomei’, che la signora Marisa, moglie dell’indimenticabile calciatore della nazionale e capitano sia della Roma che della Salernitana, consegnerà ad un giovane atleta che si è distinto per ‘sacrificio e generosità profusi nell’ambito di una delle discipline olimpiche’, e la Medaglia ‘Forze Nascenti -‐ Simone Vitale’ al giornalista ‘capace di trasmettere emozioni nel raccontare un momento di sport’
DEDICATO AGLI STUDENTI DELLA RAGIONERIA: brevi note sul bilancio d'esercizio 29 marzo 2010 Durante la scorsa settimana, la BCC ha avuto il privilegio di effettuare tre giorni di lezione agli studenti dell'Istituto Giambattista VICO di Agropoli. Gli incontri si sono svolti in un clima di grande cordialità e collaborazione e con soddisfazione per docenti e allievi. Contiamo di fare cosa gradita ai nostri giovani amici allegando, per opportuna conoscenza, le slides riportanti le brevi note sul bilancio, compilate per l'occasione dal nostro Sindaco Dott.VINCENZO MONTONE .
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LA POESIA DEL MESE DI APRILE: "Natura" di Vincenzo Cardarelli 30 marzo 2010 NATURA Per te risorgono le viete immagini. La tua giovane testa ricciuta è come il pomo del tirso -‐ corpo inastato, festivo, tragico. Tu non conosci l’ampio arco impetuoso del tuo sorriso: come sfolgori, come si dilati una tua mossa rapida! Io sono il tuo martire e il tuo testimone. Talvolta la tua presenza mi tocca come un’immersione improvvisa nella primavera. Tu sei l’incanto delle mattine che non torneranno. Stupefatte e straordinarie mattine, da non sapere la nostra irrisorietà come entrarci! Ritmo, verginità, perfezione. Vincenzo Cardarelli Nato nel 1897 e scomparso nel 1959, Cardarelli fu un protagonista di primo piano nelle comunità letterarie dagli anni trenta in poi. Il dramma della guerra non fu una parentesi, dalla quale ricominciare con leggerezza dopo la sua conclusione. Appartenne quindi a una generazione che -‐ se si eccettuano Vittorini, Pavese e pochi altri -‐ non sempre riuscì a percepire che l’orrore aveva ribaltato definitivamente gli schemi della società precedente. Il rifugiarsi nell’estetica era certamente esercizio non inutile, ma non servì a salvare il vecchio mondo dalla trasformazione. Fu comunque poeta e scrittore molto presente nelle vicende del periodo. Di sé diceva “il segreto delle mie conoscenze è l’insoddisfazione...la realtà è l’eterno sottinteso”. E in un commiato senile, afferma “la vita non chiede che di passare”. Nonostante questi aforismi leopardiani, che farebbero supporre una vita contemplativa, trascorse un’esistenza abbastanza movimentata. Autodidatta, era approdato giovanissimo a Roma esercitando svariati mestieri, prima di diventare giornalista nell’Avanti. Collaborò quindi con le più importanti riviste culturali, fino alla morte. Prima polemista di punta de “La Voce di Firenze”; poi, fondatore de “La Ronda”, attraverso la quale espresse un programma di restaurazione classica; infine direttore della “Fiera letteraria”. Fu un protagonista severo, senza concessioni alle mode. La sua poesia appare a prima vita descrittiva, legata a ricordi e stati d'animo. Tuttavia, dall’involucro formale tanto ricercato dall’autore (di per sé scontroso e con un certo pessimismo di fondo), vengono inaspettatamente al proscenio figure femminili, vicine e irraggiungibili ad un tempo, come ben testimonia questa visione estatica dell’adolescente intravista, desiderata, sofferta come un amore inaccessibile. Non è la primavera calligrafica e perfetta del Botticelli: è la natura che si ridesta con prepotenza, con la forza del corpo festivo della fanciulla. E col rimpianto struggente del non esserci, se non per contemplare.
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L'IPSAR ANCEL KEYS DI CASTELNUOVO CILENTO GEMELLATO CON L'ISTITUTO ZENALE-‐BUTINONE DI TREVIGLIO 2 aprile 2010 NELL'AMBITO DEL PROGETTO "ALLA SCOPERTA DEL TUO PAESE" I NOSTRI STUDENTI CILENTANI SI SONO RECATI IN VISITA DAL 24 AL 27 MARZO A TREVIGLIO, OVE SONO STATI ACCOLTI CON GRANDE AMICIZIA DELL'ISTITUTO GEMELLATO E DALLA BCC DI TREVIGLIO, BANCA A SUA VOLTA "GEMELLA" DELLA BCC DEI COMUNI CILENTANI. Siamo orgogliosi di aver contribuito, per la nostra parte, alla realizzazione del progetto e ringraziamo la Scuola e gli Studenti per averci consentito di testimoniare ancora una volta il nostro ruolo sociale sul territorio che amiamo.
CORSO GRATUITO DI GIORNALISMO TELEVISIVO 7 aprile 2010 A cura di CULTURA E OPERE, dal 19 al 24 di aprile, si terrà un corso di formazione gratuito presso la sede dell'Associazione in Santa Maria di Castellabate, Lungomare Pepi 8.
Il bike sharing: un'iniziativa di Legambiente. Prossimamente anche nel Cilento? 11 aprile 2010 SALERNO -‐ Amsterdam è stata la prima negli anni ‘60. Poi altre capitali europee hanno copiato il modello olandese, incentivando l’uso della bicicletta in città. Negli ultimi anni il bike sharing è arrivato anche in Italia, e non solo in grandi città come Milano e Bologna. Adesso è la volta di Salerno, con la partenza di un progetto sperimentale interamente gestito dal Circolo Orizzonte. Il presidente di Legambiente Salerno 38
Gianluca De Martino ha presentato l’iniziativa che è partita ufficialmente qualche settimana fa. «Si tratta di un progetto sperimentale che vuole favorire l’utilizzo di un mezzo di trasporto ecologico e alternativo -‐ ha detto De Martino -‐ in altre città italiane il bike sharing funziona e siamo convinti che anche a Salerno ci possa essere una grande richiesta». Il bike sharing di Legambiente funziona in modo semplice. Chiamando il 3467143564 dalle 8.45 alle 20, si potranno prenotare le bici che saranno subito consegnate dai volontari dell’associazione in alcuni punti della città. I bike sharing point di Legambiente sono cinque e si trovano in via Ligea, via Vinciprova, via Leucosia, alla fine della Lungo Irno e nei pressi di piazza della Concordia. Affittare una bicicletta per un’ora costerà 2 euro mentre, per le ore successive, si pagherà solo 50 centesimi. Dieci euro, invece, il costo complessivo per un’intera giornata. Per il momento il servizio funzionerà dal lunedì al sabato. Secondo quando riportato dal “Corriere del Mezzogiorno”, Legambiente avrebbe preso contatti col presidente del Parco Nazionale del Cilento Amilcare Troiano, per organizzare un sistema simile nei comuni costieri del parco. Da parte nostra, auspichiamo che l’iniziativa abbia un seguito (magari a prezzi più contenuti per i giovanissimi, almeno per luglio e agosto) e che, in vista dell’estate, si possa mettere a disposizione dei nostri ospiti un servizio del genere, per favorire una maggiore mobilità e per consentire ai turisti di fare qualche breve escursione nei bellissimi nostri siti dell’interno, utilizzando finalmente mezzi non inquinanti.
FESTIVITA’ PASQUALI: Boom di visitatori. Musei e alberghi pieni 12 aprile 2010 Weekend di Pasqua positivo per il turismo salernitano. I numeri parlano di un incremento rispetto al 2009, con le due Costiere prese letteralmente d'assalto. Sul versante sud, Santa Maria di Castellabate e a Palinuro hanno registrato i picchi di maggiori presenze. Nel Cilento le strutture alberghiere di alcune località hanno registrato il tutto esaurito: è il caso di Casalvelino ed Ascea. Bene anche l'oasi dell'Alento, con oltre 2500 visitatori. Sulla Costa Diva, bene Ravello, Amalfi e Positano, grazie anche alla concomitante presenza del Capo dello Stato, in vacanza privata per alcuni giorni. In Costiera Amalfitana l'occupazione media delle strutture alberghiere ed extra alberghiere si è attestata tra il 60 ed il 70 per cento. Hanno funzionato i grandi attrattori culturali: la Certosa di San Lorenzo a Padula ha avuto 2.900 visitatori, bene i siti archeologici di Paestum e Velia. Gli scavi ed il museo di Paestum chiudono il lungo weekend pasquale con un più 20 per cento rispetto all'anno precedente; 6mila i visitatori dei templi nel 2009, 7.621 le presenze di quest'anno.
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I dati della BCC dei Comuni Cilentani al 31 dicembre 2009 12 aprile 2010 In attesa di dedicare una specifica pagina agli aspetti tecnici del nostro lavoro (la bacheca attuale della BCC continuerà ad essere esclusivamente una finestra di dialogo col territorio), ci permettiamo di anticipare alcuni dati di bilancio, tanto più interessanti se messi a confronto con l’andamento del sistema nazionale (fonte: Prometeia), specie per quanto attiene alla notevole crescita degli impieghi, pur in presenza di una congiuntura estremamente difficile. Si osserva che, nel 2009, a fronte di un cedimento del PIL nazionale di circa 3 punti, gli impieghi sono cresciuti in Italia del 2,2%, sostenuti specialmente dal credito concesso alle famiglie, mentre quello alle imprese si è contratto del 2,4%. La “Comuni Cilentani” ha fatto segnare nel comparto una crescita del 13,4% circa, superiore sia al dato del sistema bancario complessivo che a quanto fatto registrare dalle BCC-‐CR (più 6,3%). Si sottolinea che le risorse, raccolte dalla Cassa Rurale sul territorio cilentano, sono state destinate esclusivamente a clienti appartenenti alla nostra Comunità. La Raccolta Diretta, pervenuta ad 242 milioni circa, ha fatto registrare un incremento di Euro 29.6 milioni pari al 13,96%. Gli impieghi economici verso la clientela, pervenuti a 176 milioni circa, hanno fatto registrare un incremento in valore assoluto di Euro 20.6 milioni pari al 13,38%. I titoli di terzi in deposito ed amministrazione si sono avvicinati al valore di 55 milioni. L’utile netto è pari ad Euro 2.2 milioni ed andrà ad irrobustire il patrimonio, che passerà a 38,5 milioni, ex 36, con un aumento del 6,7%. (nella foto: pannello della sala al pubblico di Agropoli)
LA DORAMARE BASKET AGROPOLI IN SERIE C1 13 aprile 2010 Al termine del vittorioso scontro diretto con la Giulio Cesare Salerno, la Basket Agropoli ha conseguito la certezza matematica della promozione alla serie superiore. Il ritorno in C1 dopo 12 anni è stato accolto con entusiasmo dall’intera comunità cittadina.
DUE NUOVE AREE MARINE NEL CUORE DEL MEDITERRANEO 13 aprile 2010 Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei decreti del Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, è stata ufficializzata l’istituzione delle due Aree Marine Protette di “Costa degli Infreschi e della Masseta” e di “Santa Maria di Castellabate” lungo la fascia costiera del territorio del Parco. Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i suoi 181.000 e più ettari a terra ed i 9.000 ettari a mare delle due aree marine, diventa l’area protetta più grande d’Italia. All’Ente Parco è stata affidata la gestione delle 40
due aree marine che sarà attuata in stretta sinergia con i comuni di Castellabate, Camerota e San Giovanni a Piro e con le Capitanerie di porto che ne assicureranno la vigilanza.
Un'ottima notizia: approvato il progetto per l'ammodernamento del porto di San Marco di Castellabate 16 aprile 2010 Il progetto di ammodernamento del porto peschereccio di San Marco di Castellabate è stato ammesso a finanziamento dalla Provincia di Salerno, nell’ambito del FEP (Fondo europeo per la pesca) per 2.525.874 euro. Il progetto esecutivo è stato redatto dall’Ufficio Lavori pubblici del Comune, diretto dall’ing. Francesco Lo Schiavo. I lavori prevedono l’adeguamento del fondale marino e dei sistemi di ormeggio, nonché l’ammodernamento delle banchine e l’attrezzaggio del porto peschereccio. Si tratta di un’opera fondamentale per lo sviluppo della struttura portuale di San Marco e, di conseguenza, dell’economia locale.
LA POESIA DEL MESE DI MAGGIO – “Poesia di Primavera” di Salvatore Quasimodo 29 aprile 2010 Poesia di primavera Ed ecco sul tronco si rompono le gemme, un verde più nuovo dell'erba che il cuore riposa: il tronco pareva già morto, piegato sul declivio. E tutto mi sa di miracolo, e sono quell'acqua di nube che oggi rispecchia nei fossi più azzurro il suo pezzo di cielo, quel verde che spacca la scorza che pure stanotte non c'era. Salvatore Quasimodo Nato a Modica nel 1901, Salvatore Quasimodo ebbe un’infanzia raminga, seguendo nei trasferimenti di sede il padre ferroviere. Dopo studi giovanili presso l’Istituto Tecnico in Sicilia, si trasferì a Roma, per avviarsi alla facoltà di ingegneria che non concluse, essendosi dovuto impiegare come disegnatore presso aziende private. Nel frattempo, aveva cominciato a farsi un buon nome come precoce ed ispirato poeta. Risalgono infatti agli anni venti le prime apprezzate pubblicazioni. Inizia nel frattempo lo studio intenso 41
della lingua greca, della quale diverrà un raffinato specialista. Sposata la sorella di Elio Vittorini, si trasferì a Firenze, al seguito del cognato. Venne così in contatto con i più fertili ambienti delle riviste toscane dell’epoca, divenendo un esponente di punta dell’ermetismo. Assunto presso il Genio Civile, girò tra varie città (Reggio Calabria, Genova, Milano, Sondrio). Nel 1938 abbandonò l’impiego pubblico per dedicarsi esclusivamente alla letteratura. Mise mano in quel periodo alla traduzione dei Lirici greci, opera tra le più pregevoli mai uscite in Italia sulla poesia antica. Per chiara fama, fu chiamato quindi alla cattedra di Letteratura Italiana presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, carica che conservò sino alla morte. Sulla Guerra e la Resistenza pubblicò una raccolta di versi dal titolo Con il piede straniero sopra il cuore, a testimonianza dell'impegno morale che continuerà, in modo sempre più profondo, nelle successive opere, dalle quali traspare un convinto impegno, anche politico, per il riscatto dei deboli e di quelli che soffrono. Innumerevoli i riconoscimenti ricevuti, culminati con l’assegnazione del premio Nobel per la letteratura nel 1959. Colpito da un ictus nell’estate del 1968, mentre era in vacanza in costiera amalfitana, morì relativamente giovane, proprio quando, circondato di unanime reverenza, aveva assunto il ruolo di “padre nobile” della poesia nazionale. Dagli scritti emerge molto spesso un rimpianto del tempo passato in cui tutto era bellezza, ritmo, perfezione. Si scorge in filigrana una sottile angoscia esistenziale che fa sentire la sua voce, anche quando i temi sono leggeri. La Sicilia e i miti greci; il fascino delle figure femminili guardate, anche attraverso gesti minimali, nella perenne ricerca dell’amore. Infine, la tragedia umana del conflitto, coi suoi orrori indimenticabili, l’indignazione verso le ingiustizie, umane e sociali. Sono questi i principali scenari nei quali si muovono le parole rarefatte, mai criptiche, del poeta. Una volta, a scuola, si recitava con passione civile Alle fronde dei salici, una lirica che non sarebbe male rileggere, in questi tempi d’oblio delle nostre radici nazionali. Ma a maggio , mentre la natura si ridesta, non faremo oscillare “al triste vento” le nostre cetre. Aspettiamo piuttosto il miracolo delle gemme che spuntano persino sul vecchio tronco reclinato ed aguzziamo lo sguardo come fossimo ragazzi per scorgere, oltre le nuvole, il sole ed i colori della primavera che ci faranno sembrare più bella la vita.
Incontro con gli Studenti del GB Vico di Agropoli 3 maggio 2010 Il video è relativo allo stage organizzato in marzo dalla Banca per gli Studenti del Vico di Agropoli
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12 BANDIERE BLU IN CAMPANIA (MA BEN DIECI SVENTOLANO SU LOCALITA' DEL CILENTO!) 13 maggio 2010 E’ un successo ormai assodato quello del mare cilentano. Da anni sono ben dieci le Bandiere Blu che sventolano sui comuni di questo tratto di Tirreno, un centinaio di chilometri di spiagge, scogliere modellate da sole e vento, calette segrete, anfratti solitari. Il Cilento piace. Non solo mare pulito e virtuoso, ma anche prezzi bassi. Ma questo è anche un territorio dall’anima green. Le aree marine di Santa Maria di Castellabate e Baia degli Infreschi, insieme al Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, custodiscono l’area protetta più grande d’Italia. Una calamita irresistibile per i sempre più numerosi amanti del turismo verde. Da Agropoli a Sapri è tutto un susseguirsi di baie e spiagge, grotte e insenature premiate a pieni voti. È il mare più pulito della Campania, dal 1997 nella lista Unesco delle Riserve della Biosfera, come conferma anche Legambiente. Spiagge comode per famiglie e calette nascoste, spesso accessibili solo via mare, paradiso di sub e spiriti solitari. Qua e là piccoli porti, barche di legno e vecchi pescatori che ricordano Il vecchio e il mare di Hemingway. Si dice che proprio su una spiaggia di Acciaroli, non a Cuba, lo scrittore americano avrebbe conosciuto il marinaio che ispirò il suo personaggio. Gli anziani del luogo ancora ne parlano. Miti antichi e moderni si intrecciano su questi mari che, malgrado l’aumento del turismo, hanno preservato intatti i fondali.
FORUM GIOVANILE DI TORCHIARA -‐ MANIFESTAZIONE DEL 23 MAGGIO 17 maggio 2010 Domenica 23 maggio alle ore 19.00 il Forum Giovanile di Torchiara organizzerà. in P.zza Torre di Torchiara, una manifestazione pubblica per ripercorre, insieme alla popolazione, tutte le tappe toccate dal Forum in questi tre anni di attività sul territorio. Questo evento ci darà la possibilità di argomentare sull'attuale condizione giovanile e, grazie agli interventi degli ospiti invitati a partecipare, discuteremo di politiche in favore dei giovani. Un buffet e uno spettacolo teatrale chiuderanno l'incontro.
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Gli Studenti di Treviglio all’Assemblea Sociale della BCC 17 maggio 2010
All’Assemblea del 9 maggio ha partecipato una rappresentanza dell’Istituto Tecnico Buttinoni di Treviglio, scuola da tempo impegnata in una simulazione di costituzione ed amministrazione di una cooperativa, per concretizzare nei comportamenti le conoscenze teoriche acquisite sui banchi. Nell’ambito dell’esperienza, i giovani lombardi hanno potuto verificare il funzionamento della nostra riunione, portando una testimonianza della loro interessante esperienza. Nelle foto, Jennifer Bonacina svolge il suo intervento; risponde il Presidente; la consegna della targa ricordo.
Assemblea Sociale: l’intervista di Rete7 al Presidente
BCC Treviglio Assemblea Sociale 18 maggio 2010 Accolti come sempre con grande cordialità ed amicizia, siamo intervenuti a nostra volta all’Assemblea della Banca con noi gemellata, la BCC di Treviglio. 44
Nuova Filiale della BCC di Salerno 22 maggio 2010 Inaugurata presso la Galleria CAPITOL di Salerno un nuovo sportello, elegante e moderno, della nostra Consorella. Tanti auguri di successo e buon lavoro!
Giornata di lotta contro il fumo – consegna delle bici 28 maggio 2010 Con la consueta regia del dott. Francesco D’Agosto dell’ASL è stata organizzata la VII giornata di lotta contro il fumo, alla quale partecipano numerose scuole del nostro comprensorio che si sfidano in giochi e gare sportive. La BCC consegna ogni anno alla squadra prima classificata quattro biciclette, a riprova dell’ispirazione ecologica della nostra Banca. Nelle foto, la premiazione dei vincitori.
LA POESIA DEL MESE DI GIUGNO -‐ ITACA di KOSTANTIN KAVAFIS
29 maggio 2010 Forse lo stesso fatto di esser nato una da agiata famiglia greca nella raffinata e decadente Alessandria di Egitto e non nell’aspra Grecia d’origine, rappresentò per Kostantin Kavafis un marchio che segnò il suo destino. Siamo alla fine dell’ottocento e la città sul delta del Nilo è scettica e meravigliosa, crogiuolo di razze e saperi, ombelico del Mediterraneo. Ma, sotto la pelle, è nello stesso tempo la città della biblioteca, dove le opere dell’antichità erano state conservate. E dove, da lontano, si può amare e rimpiangere il perduto mondo della classicità, in cui l’armonia e l’epica regnavano. Non sorprende che Costantino sia stato toccato dalle radici pagane della cultura ellenica e della libertà intellettuale che aveva segnato il mondo precristiano. Se aggiungiamo poi che, adolescente, l’autore scopre la propria omosessualità, vissuta come bellezza e tormento, ecco che le principali fonti di ispirazione della sua opera sono immediatamente delineate. Ma siamo alla fine dell’ottocento (Kavafis è del 1863) e quei tratti anticonvenzionali non gli sono d’aiuto nella sua esistenza. Di fatto misconosciuto in vita, solo in seguito sarà considerato uno dei padri fondatori della poesia greca contemporanea. Figlio esule, come l’eroe omerico, morirà ad Alessandria nel 1933. Le sue liriche denunciano un’arte versatile e una sensibilità che lo rendono profondamente moderno e vicino al nostro sentire, anche a distanza di un secolo. E’ un uomo contrastato: le vie di quella luminosa bellezza alla quale aspira sono lastricate di contesti sgradevoli, di autocensure, di crisi di identità. Emerge la percezione dolente del destino umano: “la nostra inquietudine guasta l'opera sublime e incomprensibile degli dèi; ci sforziamo di schivare una sorte che immaginiamo ineluttabile, ma il vero ineluttabile ci coglie di sorpresa, quando siamo ormai sfiniti”. Illusioni, sogni, rimorsi e condanne non compromettono tuttavia la fantasiosa ed eroica cifra lirica: oggi Kostantin Kavafis viene letto nelle scuole e all’università di Atene. Molte delle sue composizioni sono oggetto di culto. In 45
particolare, abbiamo scelto “Itaca”, perché piacerà senz’altro ai più giovani. Perché i giovani sfidano la vita, e sono affascinati dal mito del viaggio. E’giugno, e siamo già protesi con la mente al periodo magico dell’estate, con le sue aspettative di amori, avventure e vitalità a cielo aperto. E quale magia più grande delle luci del mattino, dei mercanti che incontreremo, del mare azzurro, dei mostri e delle sirene di Ulisse. Kavafis ci invita al “viaggio per il viaggio”, nel quale non importa se all’arrivo la meta è deludente. Quello che conta veramente è l’esperienza, il sentimento forte, la tensione che deve portarci all’approdo finale. E se poi Itaca non sarà proprio come ce la aspettavamo, valeva la pena raggiungerla comunque per tutto ciò che si è vissuto per poterci arrivare. Questa lezione suggestiva sul senso della vita ha conosciuto molti traduttori in Italia. Le versioni si equivalgono un po’ tutte, perché, a parte i diversi termini, è proprio il concetto di fondo che non può essere snaturato: non avere fretta per arrivare all’isola, ma approfittare del viaggio per esplorare, per imparare quanto più si possa, per godere di ogni stilla dei giorni che ci toccano, per tentare di conoscere noi stessi. Itaca Se ti metti in viaggio per Itaca augurati che ti sia lunga la via, piena di conoscenze e di avventure. Non temere Lestrigoni e Ciclopi o l’irascibile Poseidone: nulla di ciò troverai mai per la strada. Se mai tieni elevato il pensiero, se un’emozione eletta di tocca il corpo e il cuore non incontrerai Lestrigoni e Ciclopi ne Poseidone l’arcigno se non li porti dentro, nel tuo cuore, se non è il cuore a alzarteli avanti. Augurati che ti sia lunga la via. Che siano molti i mattini estivi in cui soddisfatto e felice entri in porti mai visti prima; fai scalo negli empori dei Fenici e acquista belle mercanzie, madreperle e coralli, ebani ed ambre, ed ogni sorta d’aromi voluttuosi, quanti più aromi voluttuosi puoi; e va in molte città d’Egitto, ad imparare, ad imparare dai sapienti. Tienila sempre in mente, Itaca. La tua meta è approdarvi. Ma non far fretta al tuo viaggio. Meglio che duri molti anni, e che, ormai vecchio, alla tua isola attracchi, ricco di quel che guadagnasti per via, senza aspettarti da Itaca ricchezze. Itaca ti ha donato il bel viaggio. Non saresti partito senza di lei. Questo solo ha da darti. E se la trovi povera, Itaca non ti ha illuso. Sei diventato così esperto e saggio che avrai capito che vuol dire Itaca. Kostantin Kavafis 46
Cilento PleinAir 2010 -‐ fare accoglienza in maniera diversa: il raduno dei turisti in camper sul nostro territorio 12 giugno 2010 Cilento PleinAir è il grande raduno diffuso che dal 25 al 27 giugno accoglierà i turisti in camper quali ospiti d'onore presso numerose località della provincia di Salerno, in particolare quelle dell'entroterra (molte delle quali ricadono nell'area del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano). Per il comprensorio campano si tratta di una prima assoluta, realizzata dall'Ente Provinciale per il Turismo in collaborazione con PleinAir, con l'obiettivo di promuovere il territorio in una nuova ottica di fruizione: dare visibilità alle zone interne, stimolare la creazione di itinerari per il veicolo ricreazionale lungo le rotte meno frequentate dal turismo di massa, favorire la scoperta della natura, dell'arte e della tradizione, non ultima l'enogastronomia, che qui offre un vasto assortimento di prodotti genuini assai rinomati, e far conoscere aspetti peculiari del paesaggio, caratterizzato da fitte distese di boschi e pendici montane di inattesa suggestione. Il raduno è aperto a tutti e a partecipazione gratuita: il termine dell'iscrizione, salvo esaurimento dei posti disponibili, è martedì 15 giugno. Per iscriversi è necessario inviare un'e-‐mail all'indirizzo cilentopleinair@pleinair.it indicando chiaramente la composizione dell'equipaggio (con nome, cognome ed età di tutti i partecipanti) e il tipo di veicolo (marca, modello, lunghezza e numero di targa).
Incrementare le corse del metrò del mare per il Cilento 18 giugno 2010 Lo dice l’assessore provinciale ai trasporti Lello Ciccone, alla vigilia della presentazione del servizio di trasporto via mare per il periodo estivo. “Sarebbe opportuno -‐ auspica Ciccone -‐ arrivare a un incremento degli scali toccati dal servizio, inserendo in via sperimentale quello di Pisciotta.” La linea Salerno-‐Costiera Amalfitana-‐Napoli sarà già attiva sabato 19 giugno. Il 3 luglio toccherà al Cilento, con una linea che arriverà fino a Sapri e sarà attiva fino al 5 settembre.
BCC: Il collegamento via mare sarebbe fondamentale per il decollo delle nostre zone turistiche. Ogni anno siamo però alle prese con un servizio appena sufficiente e limitato nel tempo. Auspichiamo una intensificazione delle corse, da e per Salerno, per scoraggiare l'utilizzo delle auto sulle nostre strade e favorire un turismo anche di tipo giornaliero, ecocompatibile con la bellezza delle nostre coste e delle nostre splendide cittadine cilentane.
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RAZIONALIZZARE L’UTILIZZO DELL’ACQUA NELLA STAGIONE STIVA 23 giugno 2010 Il sindaco di Agropoli Franco Alfieri firma un’ordinanza per la razionalizzazione dell’utilizzo dell’acqua potabile nella stagione estiva. Un provvedimento che ci sembra perfettamente in linea con le aspettative dei Cittadini responsabili per scongiurare gli sprechi dei beni primari ed indispensabili alla vita di tutti.
STRAORDINARIO SUCCESSO DELLA TERZA EDIZIONE DELLA GRAN FONDO BCC DEI COMUNI CILENTANI 25 giugno 2010 Per il terzo anno consecutivo Torchiara ha regalato una giornata da ricordare agli appassionati delle due ruote che si sono cimentati nella Gran Fondo BCC dei Comuni Cilentani, un evento che si è ormai consolidato non solo come una gara ciclistica ma come una vera e propria festa dello sport. Anche nell’edizione 2010 diverse centinaia di ciclisti hanno preso parte alla prova organizzata dall’ASD Kiklos Team, venendo ricambiati con servizi ed accoglienza degni delle migliori manifestazioni del genere organizzate in Italia, come raccontato da alcuni degli stessi partecipanti già nell’immediato dopogara e nei forum a tema su internet. Musica e rinfresco il sabato pomeriggio a far da contorno alle operazioni di punzonatura e ritiro del ricco ed apprezzato pacco gara, organizzazione precisa e perfetta la domenica per quanti si sono presentati in griglia di partenza sfidando l’incognita maltempo, trovando poi lungo il percorso numerosi ristori fissi e volanti, presidi di volontari e forze dell’ordine a tutti gli incroci, puntuali cartelli di segnalazione ad ogni curva o discesa pericolosa. Ciò ha consentito che tutto filasse liscio e tutti abbiano potuto divertirsi ed esprimersi al meglio, ciascuno ovviamente secondo le proprie possibilità di forma. La vittoria finale è stata ad appannaggio di Antonio Borrelli, che conferma il grande feeling con la prova cilentana già vinta lo scorso anno, il quale ha preceduto sul traguardo di Torchiara Giovanni Esposito ed Angelo Prospato, mentre per ciò che riguarda la classifica femminile si è imposta Elena Cairo davanti a Beatrice Calella ed Erika Magnani. Per i due vincitori della classifica assoluta, come pure per quelli delle diverse categorie, c’è stata anche l’ulteriore soddisfazione della vestizione della maglia di campione europeo, in quanto l’Udace ha insignito la Gran Fondo BCC dei Comuni Cilentani quale prova unica per l’assegnazione del massimo alloro continentale. Ricchi premi in natura e materiale tecnico sono stati poi assegnati agli altri atleti saliti sul podio e tramite un ricco sorteggio, effettuato mentre ciclisti ed accompagnatori potevano beneficiare dell’abbondante pasta party che non ha lasciato nessuno a stomaco vuoto. Difficile quindi trovare un aspetto negativo nella macchina organizzativa predisposta da Andrea Russo, Tony Del Verme e Alfredo Fiore, che hanno visto ripagato a suon di consensi e complimenti il lungo 48
e faticoso lavoro portato avanti nei mesi precedenti la gara, che porta sempre più la Gran Fondo BCC dei Comuni Cilentani ad imporsi nell’elite del ciclismo amatoriale nazionale.
Enzo Vicennati, Caporedattore della rivista "Cicloturismo" ha voluto dedicare questa bella pagina alla gara, agli organizzatori e al nostro Cilento "Cari amici del Kiklos Team, adesso che le gambe hanno smesso di fare male, mi volto indietro e ho proprio
voglia di ringraziarvi per l’accoglienza ricevuta alla vostra Gran Fondo. Ero poco allenato, ho stretto i denti, ma alla fine ce l’ho fatta scampando d’un soffio anche il simpatico acquazzone dell’ora di pranzo... Non dimenticherò tanto facilmente la prima mezz’ora di gara, in cui ho seriamente pensato di girare e tornarmene a letto. Poi ho preso il mio ritmo. Ho lasciato andare il gruppo dei 35 all’ora, poi quello dei 33 e lentamente la prima salita me la sono lasciata alle spalle. Quanto era bella la chiesetta con la strada in lastricato sulla cima? Non dimenticherò tanto facilmente il cartello che annunciava la salita di 24 chilometri, perché a fare i conti col computerino ho perso le ruote di quelli davanti e per riprenderle ho impiegato quasi un chilometro e mezzo. Però non posso dimenticare neppure gli incroci coperti meglio che in certe corse di professionisti che costituiscono il mio pane quotidiano. Le macchine fermate ai piedi delle salite perché non creassero problemi ai corridori lanciati in discesa. Gli applausi della gente alla partenza e in ogni paesino che abbiamo attraversato. L’asfalto migliore che in altre parti d’Italia. La presenza di auto di scorta su ogni segmento della corsa. Non dimenticherò tanto facilmente neppure quel bambino sulla salita di Perito e suo padre, subito dietro, che voleva fotografarlo mentre passava bottigliette d’acqua ai corridori. Andavo così piano (per non fare “mala figura”, diciamo che avanzavo riflettendo sulle bellezze del panorama) che ho avuto tutto il tempo di accorgermi che quelli davanti erano così concentrati da non prendere l’acqua. E così, quando sono arrivato davanti al bambino, l’acqua gliel’ho presa io e il papà ha avuto finalmente la sua foto. Tante volte si pensa che il ciclismo migliore inizi dalla Toscana, ma una volta di più ho avuto la conferma che se ci sono la passione e la competenza, anche in uno spicchio remoto e affascinante come il Cilento si possano trovare manifestazioni simili a gioielli. E così, ma non vi suoni come una minaccia, prometto sin d’ora che se gli impegni di lavoro me lo consentiranno, il prossimo anno sarò ancora dei vostri. Per migliorare la mia prestazione. Essere abbastanza lucido da apprezzare maggiormente i dintorni. Scattare in faccia a quel simpatico signore vestito di rosso, che m’ha chiesto di tirare fino alla salita finale e poi m’ha lasciato lì. E mangiare con meno sensi di colpa tutte le bontà spettacolari della vostra splendida terra. Un abbraccio e a presto, Enzo Vicennati
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LA POESIA DI LUGLIO: ESTATE DI CESARE PAVESE 28 giugno 2010 Estate C'è un giardino chiaro, fra mura basse, di erba secca e di luce, che cuoce adagio la sua terra. È una luce che sa di mare. Tu respiri quell'erba. Tocchi i capelli e ne scuoti il ricordo. Ho veduto cadere molti frutti, dolci, su un'erba che so, con un tonfo. Così trasalisci tu pure al sussulto del sangue. Tu muovi il capo come intorno accadesse un prodigio d'aria e il prodigio sei tu. C'è un sapore uguale nei tuoi occhi e nel caldo ricordo. Ascolti. La parole che ascolti ti toccano appena. Hai nel viso calmo un pensiero chiaro che ti finge alle spalle la luce del mare. Hai nel viso un silenzio che preme il cuore con un tonfo, e ne stilla una pena antica come il succo dei frutti caduti allora. Cesare Pavese Il malessere esistenziale fu la cifra distintiva di uno scrittore che può senz’altro essere collocato tra i più grandi del novecento, e non solo tra quelli della nostra Nazione. Nonostante gli sforzi per inserirlo tra le icone neorealistiche e politiche, Cesare Pavese fu probabilmente per il ceto intellettuale del dopoguerra solo un compagno di strada. La sua individualità macerata sublimò il mondo che lo circondava, riportandolo alla personale sensibilità sofferta. Nella sua opera, ritroviamo quasi sempre quel disagio che lo induceva a scrivere, piuttosto che ad agire. Le cose, gli eventi, si ricreavano quindi nell’interno del sé, con uno scarto che rendeva non facilmente sopportabile il confronto con il quotidiano. Parlare di Pavese è esercizio letterario che non ci può toccare, specie in una sede così leggera come la nostra pagina. Ben volentieri lasciamo ai critici la celebrazione, anche se lamentiamo la banalizzazione che dell’autore è stata fatta in tante occasioni dal sapore scolastico. Siamo soltanto consapevoli che non è agevole afferrare le corde dell’uomo che c’è dietro il poeta e ci chiediamo pure se potremo mai guardare, come faceva lui, l’anima nostra dentro di noi. Con questi versi – che vi abbiamo proposto e che ci appartengono – percepiamo l’ampiezza dello sguardo che dalle colline scorge il mare ed il vibrare di parole che, scelte una per una, fanno affiorare i pensieri contrastati. Per un attimo, “siamo” il poeta -‐ e mare e pensieri non sono fuori, non diventano realtà oggettiva. Anche questo è Pavese ed il rifugio delle adorate langhe non bastò 50
per proteggerlo. La delusione si fa sorda, quando senti il bisogno di aprire le braccia agli altri ed il gesto resta incompreso. Il destino di ognuno è fatto allora di solitudine, di lotta predestinata alla sconfitta. Per chi ne sapesse di meno ricordiamo che, ad appena 42 anni e nonostante avesse ottenuto il grande successo, disperato e stanco Cesare Pavese chiuse prematuramente il suo capitolo terreno. Leggiamola una prima volta, questa “Estate”, e poi rileggiamola ancora, per capire se tanto frustrato amore non appartenga pure a noi, che non siamo stati toccati dalla grazia di chi aveva visto e capito il dolore e che da tanto lontano ci rilancia quel messaggio, sempre uguale, di una normalità impossibile e della “fatica di vivere”.
29 giugno -‐ Festa dei Santi Pietro e Paolo
29 giugno 2010 Ai tantissimi Pietro/Piera e Paola/Paolo ed ai Concittadini di Agropoli (i grandi Santi sono Patroni della Comunità Agropolese) auguri sinceri dalla BCC.
Naturalmente Cilento: 18 itinerari all'interno del Parco a bordo del BUS ROSSO 4 luglio 2010 Per la stagione turistica 2010, nell’intento di colmare il gap ancor oggi esistente tra la fascia costiera e le aree interne, prende di nuovo le mosse un’iniziativa fortemente voluta dall’Ente Parco del Cilento e Vallo di Diano. Dal 5 luglio al 12 settembre, i turisti avranno la possibilità di effettuare escursioni a bordo dei bus del City Sightseeing, con percorsi ideati per esaltare le mille sfaccettature del territorio del Parco: il fascino inalterato dei borghi antichi; i capolavori monumentali come la certosa di Padula; gli straordinari fenomeni carsici e le meravigliose opere della natura che, nel corso di millenni, hanno dato vita a scenari e paesaggi unici, che lasciano senza fiato i visitatori. “ Il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano è l’area protetta più grande d’Italia – ha spiegato il presidente Amilcare Troiano – Un vero e proprio laboratorio di biodiversità dove un inestimabile intreccio di storia, natura e cultura unisce le meraviglie della costa con le bellezze dei borghi antichi dell’entroterra. Sulla scorta della fortunata esperienza dello scorso anno, anche per l’estate 2010 contiamo di dare ai turisti la possibilità di scoprire non solo le bellezze naturalistiche e geomorfologiche ma soprattutto quelle archeologiche, storiche e museali di cui è ricco questo territorio che, per secoli, è stato il centro della cultura del Mediterraneo.”
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Montecorice, verranno abbattuti gli ecomostri in Ripe Rosse 2 luglio 2010 Respinti gli ultimi ricorsi per gli ecomostri del Cilento: ora si abbatteranno. Il Tar di Salerno ha, infatti, detto la parola fine sulla vicenda trentennale relativa agli ecomostri delle 'Ripe Rosse', quattro scheletri in cemento armato realizzati nel 1980 in uno dei luoghi più belli e incontaminati del Cilento, nel Comune di Montecorice. Il tribunale amministrativo salernitano ha respinto gli ultimi due ricorsi presentati dal costruttore dei fabbricati in contesa con il Comune cilentano da trent'anni, da quando cioè l'amministrazione, allora guidata dal sindaco Giuseppe Tarallo, ne aveva ordinato l'abbattimento.
BCC: un provvedimento che restituisce al Cilento un angolo bellissimo del nostro territorio.
LA BCC DEI COMUNI CILENTANI COMPIE DIECI ANNI
6 luglio 2010 Venerdì 23 luglio 2010 si terrà presso il Palazzo Baronale de Conciliis di Torchiara un Convegno per celebrare il decimo anniversario della fondazione della nostra Cassa Rurale. Sulle ragioni del successo della nostra Cooperativa, renderanno le loro testimonianze i Signori: Lucio Alfieri Presidente BCC; Vincenzo Barone Direttore Generale; Mario Bonito Oliva Presidente BCC dal 2000 al 2006; Paolo Santonocito già Direttore Banca d’Italia di Salerno; Silvio Petrone Presidente Federazione Campana delle BCC; Gianfranco Bonacina Presidente BCC Treviglio, Banca gemellata; Alessandro Azzi Presidente Federazione Nazionale Delle BCC. Ricordiamo che la BCC dei Comuni Cilentani è il risultato della fusione delle seguenti Casse Rurali: • BCC dell’Alento di Castelnuovo Cilento • CRA BCC di Castellabate • CRA BCC di Copersito Cilento • BCC “Civitella” Moio della Civitella. La più antica tra le nostre Banche e’ quella di CASTELLABATE le cui origini si perdono addirittura all'inizio del secolo scorso (1915), allorché venne fondata la “Cassa Agraria di Prestiti di S. Maria di Castellabate”. Successivamente nel 1963 nacque la Cassa di COPERSITO che, prendendo le mosse dal Cilento interno, riuscì, negli anni ottanta, a raggiungere la costa, presidiando Agropoli ed il comprensorio industriale di Mattine. La BCC di MOIO DELLA CIVITELLA iniziò ad operare nel 1979. Una cittadina con meno di duemila anime riuscì non solo a costituire la “sua” banca ma anche ad espandersi nella vicina Vallo della Lucania, coprendo un'area fino allora dimenticata dalle grandi banche e dalla mano pubblica, ponendosi come punto di riferimento per quanti volessero iniziare od ampliare un'attività. La più giovane per costituzione fu la BCC DELL'ALENTO che dal 1986 andò a presidiare un vasto bacino d'utenza, solcato dal fiume da cui prese il nome. Ma questa è ormai storia del territorio. La fusione delle quattro Casse portò, 10 anni fa, alla creazione della BCC DEI COMUNI CILENTANI, la Cooperativa di Credito della gente del Cilento, che progredisce ogni giorno per servire la Comunità della quale fa parte.
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La V edizione del concorso di Pittura e Poesia estemporanea ” I VOLTI DEL BORGO” si terrà il 17 e 18 Luglio 2010 12 luglio 2010 L’Associazione “Il Borgo” Vi guida nella visita del Borgo Medievale di San Severino di Centola, perla storica nella splendida cornice del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. In questo sito troverete immagini suggestive, notizie storiche, poesie dialettali, racconti, le finalità dell’associazione e le iniziative tutte mirate a far rivivere, grazie al forte impegno e all’attaccamento alle nostre radici, questo splendido antico gioiello del 1200.
"Libri meridionali, vetrina dell’editoria del Sud" 13.7-‐ 25.8 tra Villa Matarazzo e il Castello di Castellabate 13 luglio 2010 53
Premi al giornalista Antonio Manzo, all'autore Francesco D'Episcopo e agli editori Ippogrifo e Galzerano in due splendide storiche location che ospiteranno la più importante e significativa rassegna del libro cilentano e meridionale. La 26a edizione della manifestazione culturale "Libri meridionali. Vetrina dell'editoria del Sud" si svolgerà, infatti, tra l'ottocentesca Villa Matarazzo a S. Maria di Castellabate e la cornice medievale del castello dell'abate a Castellabate, dal 13 luglio al 25 agosto. Una carrellata all’insegna di incontri culturali, presentazioni di libri e dibattiti, che vedrà la presenza in loco di 70 case editrici del Mezzogiorno.
I "Piccoli Ambasciatori di Pace" accolgono ancora una volta i bimbi profughi Saharawi ad Agropoli 19 luglio 2010 Ad iniziativa della onlus “Padre Giacomo Selvi” della Parrocchia del Sacro Cuore e dei “Piccoli Ambasciatori di Pace”, un’associazione di volontari del territorio, col determinante concorso del Comune di Agropoli, anche quest’anno otto bambini profughi Saharawi del deserto algerino saranno ospiti della nostra Comunità dal 22 luglio al 9 agosto. L’evento tende a sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma di questo popolo e per aiutare concretamente questi fratelli così lontani, eppure così vicini al cuore della nostra gente.
Festa del decennale della BCC -‐ Foto 20 luglio 2010 Aspetti della manifestazione. Sotto, alcuni relatori.
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"La Via dell'Essere: in Viaggio con Parmenide" il 20 e 21 luglio 2010 presso il Sito di Velia 20 luglio 2010 Programmate per i giorni 20 e 21 luglio 2010 le passeggiate filosofiche teatrali "La Via dell'Essere: in Viaggio con Parmenide"; eventi nuovi per una suggestiva visita agli scavi di Velia, accompagnati da attori in abiti dell'epoca che narreranno i luoghi e le gesta dei padri della filosofia laddove essa ha avuto origine. L'iniziativa realizzata dall'Associazione Festival della Filosofia in Magna Grecia con la collaborazione di Cilentoturismo.it gode del sostegno morale del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, della Sovraintendenza di Salerno e del Comune di Ascea. L'iniziativa verrà ripetuta nei giorni 23 e 24 agosto 2010 alle stesse condizioni e sono in programma repliche nel mese di settembre 2010 in abbinamento a pacchetti turistici per l'ospitalità.
Intervista al Direttore sulla situazione economica generale e presentazione delle Filiali di Ascea e Pisciotta 21 luglio 2010
L'accordo con la Provincia di Salerno e la situazione economica generale nelle parole del Direttore. La presentazione della Filiali di Ascea e di Pisciotta.
Le Filiali della BCC – Copersito e Sessa Cilento 22 luglio 2010 Continua la presentazione delle nostre Filiali. 55
LA POESIA DI AGOSTO – ZONE DEPRESSE di Franco Battiato 28 luglio 2010 Nella società postindustriale, agosto riveste un ruolo del tutto particolare. Si celebra infatti l’accelerazione dei bioritmi per il divertimento d’obbligo; un etnologo che venisse da lontano incontrerebbe qualche difficoltà nell’estrarre le origini dei miti che regolano ormai questo periodo dell’anno. Ma per chi predilige ancora la poesia e i ritmi lenti, questo mese potrebbe essere un luogo di languori, di ricordi sfiniti. Proponiamo una foto ingiallita ad arte che risale al 1983: ci piace credere che chi la scattò, volgeva indietro il capo e andava a ritroso con la mente a 25 anni prima. Ci posizioniamo forse nel 1958, nel sud rurale del nostro paese, con le intatte gerarchie dei pensieri che regolavano allora le nostre esistenze. Si materializza così un concetto composito di versi e melodia che sarebbe piaciuto a Pasolini. Dunque, era il 1983 e dall’inesauribile bagaglio culturale di Franco Battiato venne fuori un nuovo disco, dal titolo “Orizzonti perduti”, con l’utilizzo esclusivo di strumentazione elettronica. Una base musicale scandita, algida e razionale come un’equazione. Ma, sulle geometrie del sintetizzatore, testi quasi antitetici: un realismo minimale, sensazioni che ognuno di noi può provare ma che solo il poeta riesce a sublimare. ”Orizzonti perduti” fu un lavoro molto particolare nella discografia dell’autore. Le propensioni mistiche, gli sfondi esotici da “Corto Maltese” (tanto per restare nel perimetro di un altro grandissimo del periodo, Hugo Pratt) lasciano il posto ad un quotidiano di sentimenti e di immaginazione. Non c‘è che da scegliere, tra “La stagione dell’amore”, “Tramonto occidentale”, “Un’altra vita”, “Mal d’Africa”, “La musica è stanca” e le altre, tutte straordinariamente belle. Ma se vogliamo toccare la corda dei ricordi, permeati da una fisicità quasi sofferta, riascoltiamo e rileggiamo “Zone depresse”. E’ una lirica a prima lettura intimistica, ma pure “politica” in senso lato. Irripetibile sembra quel paesaggio di un meridione che non c’è più, omologato nella plastica dei consumi e travolto dalle immondizie, non solo musicali. Ma se il quadro si intitolava “zone depresse”, ancor più depressi siamo ora, poiché nessuno potrà ridarci il vino con l’idrolitina, le mamme nelle cucine ombrose, i patriarchi a capotavola, gli adagi dei pomeriggi afosi mentre le donne brune, immaginate bellissime e misteriose, in sottoveste spiavano dalle persiane semichiuse gli uomini seduti ad un caffè. E l’accenno finale ai movimenti del pas de deux propone con qualche rimpianto la coreografia dell’immobilità perfetta di quel tempo, così vicino ai nostri cuori perché ci riporta ad una giovinezza perduta, quando ancora gli amori ci donavano “timide erezioni”.
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Zone depresse Le domeniche pomeriggio d'estate, zone depresse. Donne sotto i pergolati a chiacchierare e a ripararsi un po' dal sole, uomini seduti fuori dai caffè. Poi la fine un giorno arrivò per noi; dammi un po' di vino con l'Idrolitina. Problematiche, differenze di vita, zone depresse. Dal barbiere al sabato per chiacchierare e a turno leggere il giornale. Le ragazze in casa o fuori nei balconi; mi regali ancora timide erezioni; guardavo di nascosto i saggi ginnici nel tuo collegio. Deux pas en avant, deux pas en arrière, à droite à gauche, au contraire, faire un tour sur soi meme. S'arreter. (Franco Battiato)
Un'iniziativa della Bcc dei Comuni Cilentani -‐ GIOVANNI BAGLIONI IN CONCERTO A CASTELLABATE 3 agosto 2010 Nell’ambito di un progetto di comunicazione per la promozione dell’immagine del Movimento Cooperativo il noto chitarrista Giovanni Baglioni effettuerà un tour in 12 bellissimi Borghi Storici del nostro Paese. Tra gli altri borghi, è stato prescelto Castellabate nel Cilento. L’artista si esibirà quindi, con il contributo della BCC dei Comuni Cilentani, il 18 settembre 2010 presso il Castello dell’Abate. La grande sensibilità del Baglioni e la sua bravura rappresentano la garanzia di una serata brillante e piacevole. La partecipazione al concerto, grazie alla sponsorizzazione della BCC dei Comuni Cilentani, è gratuita per tutti. Siamo certi che l’iniziativa riscuoterà grande successo tra i nostri Concittadini e tra i tanti ospiti che nel periodo estivo affollano le nostre bellissime zone turistiche.
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BCC dei Comuni Cilentani – I festeggiamenti del decennale 17 agosto 2010 La BCC in occasione del decennale della sua fondazione ha voluto, nello spirito cooperativo che la contraddistingue, raggiungere i soci ed i clienti nelle piazze d’origine. Quattro appuntamenti itineranti, tanta bella musica e soprattutto un grande omaggio ai bravissimi artisti cilentani. La prima tappa si è tenuta a Torchiara, ieri 16 agosto, con il concerto di Piera Lombardi e gli Statale 18. Prosegue ancora la kermesse con l’appuntamento di Pellare il 19 agosto, ospiti graditissimi gli artisti Paola Salurso e Peppe Cirillo. NON MANCATE!!!
MOJOCA 2010 – Valentina Farello – ventagli di fuoco 19 agosto 2010 58
Festival artisti di strada. Moio della Civitella (SA) -‐ Parco del Cilento e Vallo di Diano. Valentina Fardello: spettacolo coreografico con fuoco. Bcc Comuni Cilentani: bravissima, da vedere
ULISSE – Il regno delle Due Sicilie 29 agosto 2010 BCC: Un collage molto ben curato di brani della trasmissione di Alberto Angela. Nel ringraziare l'autore del trailer, ci permettiamo di utilizzarlo senza intenti polemici, solo per fornire ai più giovani una traccia della nostra grande storia dimenticata.
SAN MAURO CILENTO -‐ SETTEMBRE AI FICHI 29 agosto 2010 Dal 3 al 5 settembre le pietanze gastronomiche cilentane abbinate ai fichi dolcissimi della nostra terra. E poi spettacoli musicali, incontri con le scuole, proiezioni di film, per le stradine e le piazzette di un borgo tipico del nostro territorio. Non mancate!
Soppressione treni dal 5 settembre. Il Sindaco Alfieri protesta 30 agosto 2010 59
Il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, in merito all’eventuale soppressione di alcuni treni dal prossimo 5 settembre, si è immediatamente attivato e nella giornata di giovedì 26 agosto, ha inviato una lettera di protesta all’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Spa, Mauro Moretti. Il primo cittadino ha chiesto di fermare quella che è considerata una «decisione incomprensibile e ingiustificata, che rischia di penalizzare ulteriormente il territorio» BCC: è sconfortante verificare come i bisogni di un intero comprensorio vengano sistematicamente ignorati. Per la "burocratija" ferroviaria, regionale e nazionale, Cristo si è fermato prima di Eboli, precisamente a Battipaglia.
LA POESIA DI SETTEMBRE "Ho pena delle stelle" di Fernando Pessoa 30 agosto 2010 Ho pena delle stelle Ho pena delle stelle che brillano da tanto tempo, da tanto tempo... Ho pena delle stelle. Non ci sarà una stanchezza delle cose, di tutte le cose, come delle gambe o di un braccio? Una stanchezza di esistere, di essere,solo di essere, l’essere triste lume o un sorriso... Non ci sarà dunque, per le cose che sono, non la morte, bensì un’altra specie di fine, o una grande ragione: qualcosa così, come un perdono? Fernando Pessoa Fernando Pessoa è considerato uno dei maggiori poeti al mondo di lingua portoghese. Avendo vissuto la maggior parte della sua giovinezza in Sudafrica, anche la cultura inglese giocò un ruolo fondamentale nella sua formazione. Di famiglia agiata, fu giornalista, imprenditore e scrittore. Ciò che lo contraddistinse fu la sua “scissione” in varie altre personalità, tecnica nota come “eteronimia”. In sintesi, pubblicava i suoi scritti non solo col proprio nome di battesimo, ma anche sotto altri, al cui riparo costruiva stili, personalità e differenti storie di vita. E’ quindi una figura intrigante, per questa sua attività “eteronoma” e per questo concedersi e sottrarsi agli altri attraverso un modo enigmatico di proporsi. Lo ritroviamo quindi in letteratura non solo come Pessoa, ma pure come Álvaro de Campos, Ricardo Reis, Alberto Caeiro e 60
Barnardo Soares, tutti autori che, per ispirazione, in parte si sovrappongono al “titolare”, in parte ne differiscono, in forza delle svariate tendenze che ispirarono la sua multipla esistenza. Pur attraverso fasi distinte, si rilevano costanti nei suoi atteggiamenti quelle profonde inquietudini, quel patriottismo datato, sentimenti influenzati oltretutto da una propensione verso le discipline esoteriche, delle quali fu profondo cultore e che contribuirono ad ammantare di mistero le opere e la parola. Fu, infatti, attratto da dottrine religiose come la Teosofia e dalle società segrete, come i Rosacroce o la Massoneria. La sua poesia resta come sospesa in un’atmosfera mitica, a volta eroica, con un’inclinazione al pessimismo. All’epoca, col suo vero nome uscì soltanto "Mensagem" ("Messaggio"), una raccolta di poemi sui personaggi storici portoghesi. Il suo fascino e la sua modernità stanno nelle contraddizioni che riusciva a comunicare, sotto le variegate espressioni letterarie. Per restare in Italia, ricordiamo che negli anni 90 Roberto Vecchioni ebbe a scrivere una canzone dedicata al Pessoa, "Le lettere d'amore", ispirata al carteggio tra il poeta lusitano e la sua fidanzata Ofelia. Ci si chiese allora se il disincanto delle immagini del professore milanese esprimesse una sotterranea critica al distacco dalla "realtà" dell’autore di Lisbona; riteniamo invece che affiori una profonda ammirazione e la persuasione che Pessoa sia stato capace di visitare i sentimenti umani in maniera spiazzante ed originale. Vediamo la parafrasi di Vecchioni e compariamola poi con la lirica ”Ho pena delle stelle” che abbiamo proposto per settembre e che ci ha consentito di emozionarci con le visioni del poeta. La canzone di Vecchioni recita: “E la finì di mascherarsi dietro tanti nomi,dimenticando Ophelia per cercare un senso che non c'è e alla fine chiederle: "scusa se ho lasciato le tue mani,ma io dovevo solo scrivere, scrivere e scrivere di me... " E le lettere d'amore,le lettere d'amore fanno solo ridere...E costruì un delirante universo senza amore, dove tutte le cose hanno stanchezza di esistere e spalancato dolore. Ma gli sfuggì che il senso delle stelle non è quello di un uomo, e si rivide nella pena di quel brillare inutile,di quel brillare lontano...” Vecchioni ci è sembrato un degno epigono di quella sofferta visione della vita, e forse davvero "tutte le cose hanno stanchezza di esistere” e sono destinate, come i sentimenti, alla fatale consunzione. Ci piace concludere con il sintetico autoritratto del 1931, col quale Fernando Pessoa apre un piccolo squarcio sulla sua maniera di concepire il mestiere del poeta, che potrebbe aiutarci a capire meglio la sua personalità. « O poeta é um fingidor. Finge tão completamente Que chega a fingir que é dor A dor que deveras sente. » « Il poeta è un fingitore. Finge così completamente Che arriva a fingere che è dolore Il dolore che davvero sente. » (Fernando Pessoa -‐ Autopsicografia-‐ 1931)
GITA SOCIALE 2010 -‐ MARINA DI GINOSA -‐ PARTENZA 5 SETTEMBRE ORE 8,00 Nel segnalare che la partenza dei nostri pullman avverrà alle ore 8,00 del 5 settembre 2010 dai punti di raduno sotto indicati, facciamo presente quanto segue: 61
-‐ l’arrivo è previsto per il pranzo; la formula prevede PENSIONE COMPLETA con bevande alla spina solo ai pasti (colazione, pranzo e cena); ogni camera è dotata di cassaforte, TV e phone; la spiaggia del Villaggio dista circa 700 metri, per cui è previsto un collegamento con NAVETTA; il mare è digradante con sabbia; i pagamenti per gli extra avverranno con CARTA SMART (ricaricabile -‐ MIN € 20.00 + 5.00 CAUZIONE); i teli da mare sono a noleggio. Il costo è di Euro 4.50 a settimana ed ogni lavaggio costa € 2.50. Breve descrizione del Villaggio: Il Torreserena Village si trova a Marina di Ginosa (Taranto), direttamente sulla spiaggia, a 100 km dagli aeroporti di Bari e Brindisi, a 30 km da Matera, a 65 km da Alberobello e dalla Valle d'Itria. Un'ampia pineta congiunge il Torreserena Village al mare, che dista mediamente 700 metri dalle camere. L'hotel dispone di 400 camere su due piani. Tutte le camere sono dotate di bagno, aria condizionata con regolazione individuale, telefono, TV sat, frigo, asciugacapelli, cassaforte, giardino a piano terra, balcone al primo piano. Il Villaggio offre spiaggia attrezzata, una grande piscina centrale, una piscina per il nuoto, mini-‐club con piscina per bambini dai 3 ai 10 anni (riservato ai bambini iscritti), teeny club dagli 11 ai 13 anni, junior club dai 14 ai 17 anni, parco bimbi con grandi giochi gonfiabili, cucina–mamme, biberoneria, anfiteatro, dancing e discoteca all'aperto, palestra area fitness coperta e attrezzata, campi da tennis con illuminazione, campo polivalente (basket, calcetto), campo da calciotto. A disposizione degli ospiti una navetta da e per la spiaggia.
Terza tappa festa decennale della BCC: il 23 settembre concerto a Castelnuovo Cilento fraz.Velina 17 settembre 2010 SI COMUNICA CHE IL 23 SETTEMBRE SI CELEBRERA' IN PIAZZA FERROVIA IL DECENNALE DELLA NOSTRA BANCA, CON INIZIO ALLE ORE 21. SUCCESSIVAMENTE, ALLE ORE 22, LA NOTA ARTISTA PIERA LOMBARDI TERRA' UN CONCERTO PER LA COMUNITA' LOCALE
GITA SOCIALE 2010 AL TORRESERENA VILLAGE di Marina di Ginosa 16 settembre 2010 62
Conclusa la bella vacanza, ecco alcune foto del Villaggio e dell’interessante escursione a i Sassi di Matera.
Ricordiamo Raffaele Tortora nel decennale della sua scomparsa 20 settembre 2010 Ricordiamo con commozione il Sindaco di Castellabate, morto per la sua generosità e la sua alta consapevolezza di amministratore e cittadino al servizio della sua Comunità.
Finanziamento per l'impianto fotovoltaico al Palagropoli 16 settembre 2010 Ecco un buon esempio di utilizzo dei fondi pubblici. Le risorse saranno messe a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il Comune beneficiario di un finanziamento di oltre 100.000 euro per realizzare un impianto fotovoltaico sulla copertura del rinnovato Palazzetto dello Sport.
FESTA PER IL DECENNALE DELLA BCC DEI COMUNI CILENTANI A SANTA MARIA, VILLA MATARAZZO 23 settembre 2010 63
Appuntamento all’insegna della musica e delle danze popolari del Sud Italia, tra tammorre, pizziche e tarantelle. A esprimere le sonorità più genuine del Cilento, in una carrellata etnico-‐culturale unita dal ritmo appassionato e dal coinvolgimento, saranno i “Cilento tarant”, protagonisti del concerto della BCC dei Comuni Cilentani sabato 25 a Santa Maria di Castellabate, ore 21, Villa Matarazzo. Precederà una degustazione di prodotti tipici locali. SIETE TUTTI INVITATI!!!
POLISPORTIVA BASKET AGROPOLI -‐ Venerdì 1° ottobre presentazione della squadra e dello sponsor 27 settembre 2010 VENERDI' 1 OTTOBRE alle ore 18.30 presso l'Aula consiliare A. Di Filippo del Comune di Agropoli la Polisportiva Basket presenterà la squadra ed il nuovo sponsor Bcc Dei Comuni Cilentani alla Città, alle istituzioni e alla stampa, in vista dell'imminente inizio del Campionato Nazionale di Serie C. Siete tutti invitati. Nella foto, il Presidente Giulio Russo.
LA POESIA DI OTTOBRE -‐ VEDER CADERE LE FOGLIE di NAZIM HIKMET 28 settembre 2010 VEDER CADERE LE FOGLIE Veder cadere le foglie mi lacera dentro soprattutto le foglie dei viali soprattutto se sono ippocastani soprattutto se passano dei bimbi soprattutto se il cielo è sereno soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso. Veder cadere le foglie mi lacera dentro 64
soprattutto le foglie dei viali dei viali d'ippocastani. (Nazim Hikmet, Foglie morte, Lipsia, settembre 1961) Nazim Hikmet nacque nel 1902 a Salonicco, oggi in territorio greco, ma all’epoca appartenente all’Impero Ottomano. Anche il fondatore del moderno Stato Turco, Kemal Ataturk, era di Salonicco e il movimento che a lui si ispirava (I Giovani Turchi) ebbe in quella città il suo quartier generale. Hikmet proveniva da una famiglia di alto censo (il nonno era stato governatore della regione) ed acculturata; mostrò sin da giovane una forte propensione verso la letteratura. Divenne ben presto il cantore della Turchia popolare, delle sue lotte, e in particolare del proletariato, diventando oppositore del regime militare nel frattempo instauratosi. Frequentò l’università in Russia; ebbe l’occasione quindi per stringere legami ed amicizie con le vivaci avanguardie dell’epoca, in particolare con Majakovskij. Tornato in patria, venne arrestato una prima volta, essendo risultato collaboratore di una rivista di sinistra. Prese perciò la decisione di vivere per un periodo in URSS, nonostante le già evidenti contraddizioni determinate dallo stalinismo in auge. Un’amnistia gli permise di rientrare Turchia nel 1928. Pubblicò in pochi anni ben nove libri che modificarono profondamente il modo di scrivere di quella nazione. Superò le convenzioni formali precedenti, conferendo ai suoi versi uno stile colloquiale e semplice. Fu tuttavia sempre fortemente censurato e perseguitato per motivi politici, tanto da essere condannato, nel 1938, a ben 28 anni di carcere per il contenuto ideologico di alcune liriche quali “Alle porte di Madrid” ispirata alla guerra di Spagna e per un preteso incitamento alla sovversione (i cadetti della marina leggevano con entusiasmo la "Epopea di Sherok Bedrettin", un componimento sulla ribellione dei contadini del 1500 contro il sultanato turco). Fu liberato solo ai primi degli anni 50, grazie alle pressioni degli intellettuali occidentali (Picasso, Pablo Neruda, Simone de Beauvoir e Jean Paul Sartre) che avevano preso a cuore il suo caso. Per il clima di sospetto che lo circondava, fu costretto nuovamente a recarsi a Mosca. Malato di cuore, nonostante le sue cattive condizioni di salute continuò a lavorare intensamente, visitando non solo l'Europa dell'Est ma Roma, Parigi, L'Avana, Pechino. Privato definitivamente della cittadinanza turca, nel 1959 scelse di diventare cittadino polacco. Morì nel 1963. Per il largo respiro internazionale e per la profondità della sua opera è oggi considerato il più importante autore del suo Paese ed uno dei maggiori del secolo scorso. Nell’opera di Hikmet non c’è solo il tono evocativo e pedagogico delle rivoluzioni degli anni venti, che caratterizzava molto spesso la cifra stilistica degli intellettuali tra le due guerre. Accanto alle poesie descrittive, e certamente anche più suggestive di quelle, leggiamo pure versi d'amore, illuminazioni di bellezza, malinconie sottili e sentimenti sinceri. Come in questa “Veder cadere le foglie”, che dedichiamo quale lirica del mese di ottobre alle Amiche ed agli Amici della nostra pagina.
UN TOUR DIFFERENTE -‐ 13 CONCERTI DI GIOVANNI BAGLIONI PER IL CREDITO COOPERATIVO 65
1 ottobre 2010 Il 18 settembre si è concluso a Castellabate il progetto “Un Tour Differente”, 13 concerti di Giovanni Baglioni in altrettanti borghi storici italiani. Il nostro Cilento è stato l’ultimo appuntamento di un’esperienza dalla valenza anche culturale, portata sul nostro territorio dalla BCC dei Comuni Cilentani, che ha contribuito all’evento con la sua sponsorizzazione. E’ stata una scommessa vinta, dato il grande rilievo ottenuto in tutta Italia di pubblico e di critica per un progetto che ha inteso “parlare ai giovani” con un linguaggio autenticamente differente: quello della musica d’autore nella cornice di borghi ricchi di arte, storia, cultura. Il Movimento Cooperativo non ha inteso perseguire fini pubblicitari, ma ha voluto legare la bellezza della musica con i valori di fondo della cooperazione di credito, parlando alla gente comune col linguaggio della solidarietà e dell’amicizia sincera. La BCC dei Comuni Cilentani ringrazia ancora i circa 400 ospiti che hanno voluto presenziare al concerto, nella splendida cornice del castello di Castellabate, decretando così il successo della nostra iniziativa.
San Francesco, Santo d'Italia e di tutti gli uomini di buona volontà 4 ottobre 2010 IL CANTICO DELLE CREATURE Altissimu, onnipotente bon Signore, Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione. Ad Te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo ène dignu te mentovare. Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione. Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si', mi' Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento. Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua. la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si', mi Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti fior et herba. Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore et sostengono infrmitate et tribulatione. Beati quelli ke 'l sosterranno in pace, ka da Te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate e serviateli cum grande humilitate. 66
Bcc Comuni Cilentani -‐ Alle Francesca ed ai Francesco tanti auguri di buon onomastico nel ricordo del grande Santo di Assisi
XI edizione della Agropoli Half Marathon il prossimo 10 ottobre sulle incantevoli strade del Cilento 8 ottobre 2010 Agropoli Half Marathon è una gara podistica di 21 Km su strada che si snoda attraverso i sentieri del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, organizzata dall’Associazione Libertas Agropoli e sponsorizzata anche dalla BCC DEI COMUNI CILENTANI. Nel corso delle passate edizioni la manifestazione ha registrato una sempre maggiore partecipazione di atleti, complice anche lo scenario in cui si svolge, altamente suggestivo, partendo dalla Acropolis arroccata sino ai i templi di Paestum, l’antica Poseidonia. Per questa edizione, l’undicesima in programma il prossimo 10 ottobre, si prevede la presenza di circa 3600 atleti, perlopiù professionisti tant’è che la gara è stata classificata dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera come Campionato Italiano di Mezza Maratona a testimonianza dell’alto livello conseguito. L’evento è patrocinato e sostenuto dall’Ente Parco in un’ottica di promozione anche al fine di favorire i flussi turistici nei periodi di bassa stagione. Auguriamo a tutti i partecipanti di vivere una bella giornata di sport e di amicizia sul nostro bellissimo territorio.
Il progetto ECUADOR – MICROFINANZA CAMPESINA -‐ La Prima Missione Giovani del Credito Cooperativo in Ecuador 13 ottobre 2010 Sono stati oltre 20 i partecipanti alla “Prima Missione Giovani in Ecuador” che si è svolta dal 2 al 13 settembre scorso. Nel paese sudamericano. Al nutrito gruppo di ragazzi sostenuti dal Credito Trevigiano si sono uniti altri giovani dalla Sicilia (BCC Paceco e Federazione), dal Lazio (BCC Giuseppe Toniolo di Genzano) e dalla Toscana (BCC della Maremma), tutti uniti dalla voglia di trascorrere una vacanza diversa e di andare a vedere con i propri occhi quei luoghi in molti casi già visitati dai genitori, soci, dipendenti o consiglieri di BCC. Accanto al programma ‘turistico’, sono stati trattati i temi della realtà (sociale, economica, politica, religiosa) dell’Ecuador, della cultura dei popoli indigeni, dell’ecologia, la conservazione della selva ed il petrolio, delle relazioni fra il Nord e il Sud del mondo, della cooperazione internazionale. Nel mettere a disposizione il bel video girato dai ragazzi, relativo ad un’esperienza umana che resterà per sempre nell’animo dei partecipanti, forniamo ai nostri Concittadini Cilentani qualche sintetica notizia sul progetto di collaborazione che vede impegnato Codesarollo e Movimento Cooperativo Italiano. 67
CODESARROLLO è una cooperativa di risparmio e credito fondata dall’ong FEPP-‐Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio e dal Credito Cooperativo italiano, con l’auspicio che il modello di SOLIDARIETA’, radicato nel cuore dell’Europa sin dalla fine dell’800, possa essere trasferito fino alle Ande. Reciprocità, partecipazione, scambio di risorse, formazione. Questi sono gli elementi del progetto ‘Microfinanza Campesina’, già riconosciuto a livello internazionale e più volte premiato come ‘nuovo modello di cooperazione internazionale’. Il Credito Cooperativo ritiene che questo sia un concreto modo di affrontare la lotta alla povertà dei paesi in via di sviluppo. Un progetto che è soprattutto uno scambio: di esperienze, conoscenze, risorse. Sono diverse le azioni attraverso cui il Credito Cooperativo sostiene il progetto 'Microfinanza Campesina'. I POOL DI FINANZIAMENTO Si tratta di finanziamenti a Codesarrollo a tasso agevolato per sostenere l’aumento dei volumi che la raccolta interna non è ancora in grado di sostenere. Dal 2002 a maggio 2007, il Gruppo Iccrea e 160 BCC (raggruppate in pool regionali) hanno accordato finanziamenti a Codesarrollo per circa 20 milioni di dollari, ad un tasso medio del 4%. Le rate sono sempre ripagate con puntualità da Codesarrollo. IL SOSTEGNO ALLA CAPITALIZZAZIONE Nel breve periodo l'esigenza più importante di Codesarrollo riguarda la capitalizzazione. La legge ecuadoriana stabilisce un rapporto di 1 a 10 fra mezzi propri e impieghi. Un dollaro investito nel capitale della banca permette di effettuare prestiti per 10 dollari a campesinos e comunità locali. Molte BCC ed enti del Credito Cooperativo hanno erogato finanziamenti a fondo perduto a sostegno della capitalizzazione di Codesarrollo ed hanno attivato campagne di raccolta fondi presso dipendenti, soci e clienti, in particolare attraverso la formula innovativa che permette di diventare “Azionista di donazione”.
Bcc Comuni Cilentani -‐ per guardare il video, collegatevi al link indicato. Cordiali saluti a tutti. Il Direttore
CRAL DELLA BCC DEI COMUNI CILENTANI – Gita a Perugia 18 ottobre 2010 Divertente gita del CRAL a Perugina ed Assisi. Tantissimi i bambini. Tra il paesaggio mistico della città del Santo e le golosità di Eurochocolate, i più giovani non hanno avuto dubbi: meglio la cioccolata!
A Castellabate i corsi gratuiti di lingua straniera 19 ottobre 2010 68
Dedicato a chi vuol migliorare, GRATUITAMENTE, la conoscenza delle lingue straniere. I corsi di inglese, tedesco e russo inizieranno il 3 novembre e finiranno a marzo 2011. Scadenza delle domande 30 ottobre.
La poesia di novembre – “Poesia d'amore” di Boris Pasternak 30 ottobre 2010 Nessuno sarà a casa solo la sera. Il solo giorno invernale nel vano trasparente delle tende scostate. Di palle di neve solo, umide, bianche la rapida sfavillante traccia. Soltanto tetti e neve e tranne i tetti e la neve, nessuno. E di nuovo ricamerà la brina, e di nuovo mi prenderanno la tristezza di un anno trascorso e gli affanni di un altro inverno, e di nuovo mi tormenteranno per una colpa non ancora pagata, e la finestra lungo la crociera una fame di legno serrerà. Ma per la tenda d'un tratto scorrerà il brivido di un'irruzione. Il silenzio coi passi misurando tu entrerai, come il futuro. Apparirai presso la porta, vestita senza fronzoli, di qualcosa di bianco, di qualcosa proprio di quei tessuti di cui ricamano i fiocchi. (Boris Pasternak) Nato nel 1890 a Mosca da una famiglia di intellettuali di origine ebraica, Boris Pasternak conobbe vasta fama specialmente per “Il dottor Živago” l’unico romanzo portato a termine nel corso della sua travagliata esistenza. La pubblicazione si deve all’intraprendenza di Gian Giacomo Feltrinelli che riuscì a far uscire il manoscritto clandestinamente dalla Russia. Imperversava quella che era stata definita “la guerra fredda” che vedeva rigidamente contrapposti due blocchi politici; l’opera fu considerata nel mondo occidentale come una testimonianza proveniente da un paese ormai quasi misterioso, protetto da un’impenetrabile “cortina di ferro”, dalla quale filtravano poche notizie, per lo più di natura propagandistica. Edita per la prima volta nel 1957 in Italia, l’opera ebbe un successo strepitoso, tanto da far contare ben 31 ristampe in pochissimi mesi. Nel 1958 l’Accademia di Svezia stabilì di assegnare a Pasternak il Nobel per la letteratura, iniziativa che venne considerata dal Cremlino un’inaccettabile provocazione. Sorpreso dal riconoscimento, l’autore espresse in un primo momento la sua gratitudine e si apprestò a recarsi a Stoccolma quando, per le minacce ricevute dal KGB (il servizio segreto sovietico) circa una sua definitiva espulsione dal paese, 69
dovette rifiutare il premio. Fu estromesso dall’unione degli scrittori; il suo libro poté circolare in Russia solo di nascosto, sino a vedere legalmente la luce alla fine degli anni 80. Sottoposto a isolamento e a vessazioni da parte delle autorità, Pasternak morì nel 1960 in quasi povertà, in un villaggio nei dintorni di Mosca. Qualche tempo dopo dal libro venne tratto l’omonimo film, prodotto da Carlo Ponti e con la regia di David Lean, con Omar Sharif e la splendida Julie Cristhie, una pellicola che fece piangere milioni di persone, con una musica (il “tema di Lara”) che divenne un autentico tormentone. Ma, a prescindere dall’enorme clamore della vicenda, il nostro autore era stato poeta e intellettuale illustre sin dai primi decenni del secolo scorso. Dal tono lirico delicato ed intimista, i suoi versi avevano una misura quasi classica. Pur essendo ideologicamente vicino ai maggiori esponenti della poesia di quel tempo, non condivise le esaltazioni futuristiche che connotarono i primi anni del movimento rivoluzionario, come pure fu estraneo all’enfasi pomposa dei cantori di Stalin ed alle mistiche celebrative del socialismo reale. A Pasternak furono più congeniali le tematiche della memoria e dell’amore, abbastanza lontane dai contesti obbligati del regime. Così, anche quando trattò di temi politici (e non poteva esimersi) illustrò con linguaggio semplice ed umano le lotte del “glorioso popolo sovietico”. Eccola, allora, la nostra poesia di novembre: nel quadro bianco che sembra diventare assenza di colore e presagio dell’inverno della nostra solitudine, può pur sempre irrompere con passo leggero una figura dolce e amica, una bellezza lieve come la trina della neve e, con essa, il presagio dell’amore che ci riempirà forse la vita.
Due novembre, giornata del ricordo 1 novembre 2010 Domani si celebrerà la ricorrenza del 2 novembre, giornata dedicata ai nostri cari che ci hanno lasciato. Rivolgiamo un pensiero grato a tutti quanti ci guardano e ci proteggono dall’alto e, in particolare, vogliamo commemorare con affetto i Soci della BCC dei Comuni Cilentani che non ci sono più, unendoci nel ricordo alle loro famiglie.
5 Novembre 2010 -‐ SALERNO -‐ INAUGURAZIONE DELLE LUCI D'ARTISTA 2010 6 novembre 2010 70
Inaugurata ieri sera l’edizione 2010 di “Luci d’artista” la spettacolare esposizione d’opere d’arte luminose nelle piazze e lungo le vie di Salerno. Veri e propri capolavori di luce e colore incantano i visitatori da venerdì 5 novembre e fino alla metà di gennaio dalla Villa Comunale a Piazza Flavio Gioia, da Portanova alla zona orientale. La cerimonia inaugurale si è svolta alle ore 17.00 nella Villa Comunale di Salerno. Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha acceso simbolicamente il magico giardino di luce creato in uno degli angoli più belli della città. Si è proceduto poi a piedi per una visita delle opere d’arte luminose nel centro storico di Salerno con tappe nei punti principali. A seguire, il trasferimento nella zona orientale e la visita con il Sindaco De Luca alle altre opere. Due ospiti speciali hanno allietato la manifestazione: Marisa Laurito, protagonista al Verdi di Salerno con “Aggiungi un posto a tavola” e Peppe Barra con un’esibizione a sorpresa sul tema della luce. Il filo conduttore di questa edizione è “Stelle, Pianeti e giardino incantato”; la luce che vince le tenebre della paura e del disincanto, universi relazionali ricchi di una nuova armonia cosmica declinata con figure mitologiche, fiori splendenti, cascate di cristalli, linee originali. Un messaggio ecologico, artistico, sociale, etico molto forte quello scelto per “Luci d’Artista 2010” dal Comune di Salerno che così punta ad aumentare ulteriormente l’attrazione di una città ricca d’arte, storia, cultura, artigianato ed enogastronomia. Una città bella, sicura, pulita ed accogliente. I visitatori, che nella passata edizione furono un milione e mezzo, potranno disporre di speciali pacchetti promozionali per l’ospitalità alberghiera, lo shopping, l’enogastronomia. Luci d’Artista è insomma un’occasione perfetta per scoprire o riscoprire Salerno ed apprezzarne l’ospitalità. Dal 5 novembre si moltiplicano gli eventi e le manifestazioni collaterali con illustri testimonial.
GIORNATA NAZIONALE DELL'ALBERO -‐ 21 novembre -‐ è una iniziativa del Ministero dell’Ambiente 7 novembre 2010 La Giornata dell’Albero è una occasione per richiamare l’attenzione di tutti, ma soprattutto dei più giovani, sull’importanza dei boschi e delle foreste, sul loro fondamentale ruolo di polmone verde per la Terra. Gli alberi, comparsi sulla Terra circa 300 milioni di anni fa, costituiscono un elemento indispensabile dell’ecosistema, per combattere i cambiamenti climatici, per ridurre il gas serra per il ciclo della vita e per garantire la sopravvivenza delle specie. Circa 10 mila anni fa, finita l’ultima glaciazione, l’Italia era abitata da non più di 30-‐35 mila persone e i boschi ricoprivano quasi l’intera penisola. Con l’aumento della popolazione iniziò in modo sistematico ad essere utilizzato il legno per le costruzioni e tutti gli strumenti di lavoro e di trasporto; ciò, insieme al fiorire della pastorizia e dell’agricoltura, comportò la progressiva diminuzione del patrimonio boschivo. Attualmente la superficie forestale in Italia ha una estensione stimata (fonte Corpo Forestale dello Stato) pari a 10.467.533 ettari, corrispondente al 34.7% della superficie territoriale. L’albero è un microcosmo ambientale, è un elemento di insiemi complessi: naturali come il bosco o realizzati dall’uomo come parchi e giardini. L’albero è fonte di alimentazione, favorisce le scoperte mediche, ha ispirato l’arte, la religione e il mito. Molte sono le rappresentazioni legate all’albero che è, infatti, il luogo dove si celebravano giuramenti, feste, riti e avvenimenti storici. L’albero, però, è anche uno strumento indispensabile per tutelare l’equilibrio idrogeologico del territorio. Infatti, la gran parte dei boschi (79,6%) non è toccata da 71
fenomeni di dissesto. La distruzione degli alberi e delle foreste del pianeta non comporta soltanto gravi danni ecologici, ma fa scomparire anche un prezioso patrimonio culturale dell’umanità ricco di storia. Per i molti motivi che rendono l’albero fondamentale per la vita sulla Terra, su proposta del Ministero dell’Ambiente, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, il disegno di legge “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” con l’obiettivo, fra l’altro, di dare nuovo impulso alla Festa dell’Albero, festa di antiche tradizioni presente fin dal 1898 nel nostro Paese e nei ricordi di molti. Grazie a questo disegno di legge, il 21 novembre di ogni anno si celebrerà la «Giornata nazionale dell’albero» al fine di perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto e le politiche di riduzione delle emissioni di CO2, la prevenzione del dissesto idrogeologico e il miglioramento della qualità dell’aria. Il Ministero dell’Ambiente per la Giornata Nazionale dell’Albero 2010, in collaborazione con le Regioni, l’ANCI, l’UNCEM e il Corpo Forestale dello Stato, e d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e il Ministero delle Politiche agricole, propone la piantumazione in contemporanea, per il 21 novembre alle ore 12.00, in ogni Comune che aderisca all’iniziativa, di un numero di alberi proporzionale ai nati nella fascia di appartenenza del singolo Comune sulla base della popolazione residente. La piantumazione dovrà essere effettuata, in terreni che abbiano un particolare valore sotto il profilo dei temi cardine prescelti: la lotta all’illegalità e la piantumazione come cura del territorio per contrastare il dissesto idrogeologico. Gli alberi, forniti dal Ministero dell’Ambiente, dal Corpo Forestale dello Stato e dai vivai regionali, saranno messi a disposizione dei Comuni alcuni giorni prima del 21 novembre. Ogni Comune può aderire, molto semplicemente, attraverso un form, il quale, inserendo alcune informazioni, consentirà la registrazione online. Rinnovare questa festa, con una storia così antica, è una occasione importate per riportate l’attenzione di tutti alla qualità dell’ambiente in cui viviamo.
Bcc Comuni Cilentani -‐ Una gran bella iniziativa. Segnaliamo peraltro che Castellabate fa proprio questo da anni. "UN ALBERO PER OGNI NATO" E CONTRIBUIAMO A PRESERVARE L'EQUILIBRIO DELLA NATURA
Bcc Comuni Cilentani 9 novembre 2010
SI INVITANO CORTESEMENTE LE AMICHE E GLI AMICI A NON "TAGGARE" LORO FOTO CHE POSSANO POI CONFLUIRE SULLA NOSTRA BACHECA. QUALUNQUE MESSAGGIO NON PROVENIENTE DALLA BANCA SARA' SEMPRE, OVVIAMENTE, RIMOSSO. GRAZIE PER LA GENTILE COLLABORAZIONE.
AVVISO DI SELEZIONE PER L'ASSUNZIONE DI NUOVE RISORSE -‐ VAI AL SITO WEB DELLA BCC PER LEGGERE IL BANDO 9 novembre 2010 72
Si ha il piacere di informare che la BCC dei Comuni Cilentani, proseguendo nella sua politica di reclutamento nei confronti degli elementi più validi del nostro territorio, ha bandito un avviso di selezione, RISERVATO A SOCI O FIGLI DEI SOCI, per l'assunzione di nuove risorse. Le caratteristiche del bando, con scadenza al 15 dicembre per l'immissione dei dati, sono puntualmente descritte nel SITO WEB della banca). L'intento della Cassa Rurale è quello di offrire, in piena trasparenza, un'opportunità di lavoro e di crescita umana e professionale per i giovani Cilentani. Nel far presente che per la selezione dei candidati la BCC si avvarrà di una società esterna, specializzata nel settore, si auspica che la nuova iniziativa possa incontrare il meritato apprezzamento dell'intera Comunità e si formulano a tutti i partecipanti i migliori auguri di successo.
Maltempo/Veneto: a nome del Sud, da un parlamentare napoletano, un messaggio di solidarietà alle popolazioni colpite 9 novembre 2010 “Va attuato subito un piano di soccorso e di emergenza a favore delle popolazioni del Veneto colpite dalle alluvioni. Le regioni meridionali e tutto il Sud devono contribuire ad aiutare un pezzo di Italia in difficoltà. Il Paese, tutto insieme, ha il dovere di tirar fuori quel grande spirito di unità e di solidarietà che in situazioni simili ha sempre dimostrato di avere". Lo afferma il parlamentare europeo Andrea Cozzolino. "Dobbiamo però sapere che questo sforzo non basta -‐ aggiunge Cozzolino -‐. Contro il rischio idrogeologico occorrono interventi strutturali. Stime attendibili dicono che l’Italia oggi avrebbe bisogno di un investimento di circa 7 miliardi di euro per la messa in sicurezza del territorio, esattamente la cifra che questo governo vuole spendere per la costruzione del Ponte sullo Stretto. Si decida, soprattutto in tempi di tagli alla spesa, di far diventare la tutela ambientale la nostra vera grande priorità". “La difesa del territorio è un tema grave che ci riguarda tutti. Dal profondo Nord-‐Est alla Calabria, dalla Campania alla Toscana, l’Italia paga anni di incuria e di cementificazione selvaggia, accompagnati da condoni edilizi senza nessun investimento per la messa in sicurezza e la riqualificazione urbanistica". "Nessun territorio può chiamarsi fuori dal problema. Per questo è arrivato il momento di unire le forze e risolvere un problema che riguarda, allo stesso modo, il Nord e il Sud del paese". Concordiamo con le conclusioni del parlamentare napoletano e concordiamo su questo appello alla solidarietà nazionale. Per comportamenti concreti, si informa che è pienamente operativo il conto corrente di solidarietà per le popolazioni alluvionate istituito dalla Regione del Veneto presso il proprio tesoriere Unicredit Banca Spa. Chiunque lo desideri, può contribuire effettuando un versamento con le seguenti coordinate: intestazione: “Regione Veneto – Emergenza Alluvione novembre 2010” – codice IBAN: IT 62 D 02008 02017 000101116078.
Agropoli: oggi 10 novembre alle ore 18,30 -‐ assieme al Palazzetto per ricordare ANDREA DI CONCILIO 10 novembre 2010 73
Per gli amici e amanti del basket, oggi mercoledì 10 novembre al Pala Agropoli sarà una giornata particolare. Ricorre infatti l’anniversario della prematura scomparsa di Andrea Di Concilio, cestista del Basket Agropoli e ragazzo dal cuore grande, al cui nome è intitolato il palazzetto. Come l’anno scorso, e per iniziativa della mamma, Prof.Aurora Foligno, verrà assegnata una borsa di studio offerta dalla famiglia e dalla BCC dei Comuni Cilentani. Sarà celebrata una messa e una partita amichevole tra la squadra giovanile della BCC Agropoli e l’Olimpia Basket Agropoli.
Alluvione a Capaccio: ingenti i danni 10 novembre 2010 (Fonte: Stile TV) È scattato alle 4:45 di questa mattina l’allarme rosso: il fiume Sele e l’affluente Ciorlito hanno rotto gli argini e sono straripati invadendo le aree circostanti, in particolare le località Gromola interna e Trentalone, dove tutte le abitazioni sono state sommerse dall'ondata, allagandosi. Un’alluvione del genere non si ricordava dal 1993. Ettari ed ettari di campi ed i relativi raccolti sono stati completamente sommersi dall’acqua fangosa, che ha distrutto tutte le aree coltivate causando danni ingenti: perso il lavoro di mesi e mesi da parte degli operatori agricoli. Fortunatamente, ha funzionato l’ordine di evacuazione emesso ieri pomeriggio dal sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino, che ha evitato di provocare situazioni pericolose ai cittadini di Gromola e Ponte Barizzo. Sono circa 500 le persone, infatti, che sono state sollecitate, anche porta a porta, ad abbandonare le proprie case nella notte e mettersi al riparo, grazie anche all’intervento della polizia locale di Capaccio Paestum.
Bcc Comuni Cilentani – foto storiche 15 novembre 2010
Grazie a Marino Pezzoni per averci voluto regalare una vecchia foto, che ritrae l'inaugurazione della sede dell’antica nostra Cassa Rurale di Copersito
Emergenza idrica ad Agropoli 17 novembre 2010 74
Con piacere ripubblichiamo questo messaggio messo in rete dal Sindaco Avv.Franco Alfieri: “Comunico a tutti i cittadini di Agropoli che è stato completato il bypass a Paestum, pertanto, sono stati messi in relazione l'acquedotto Alto Sele con quello del Basso Sele. Domani, mercoledì 17, sarà assicurata l'erogazione dell'acqua su tutto il territorio comunale. Ringrazio L'ASIS e tutti i comuni che subiranno disagi per consentire alla nostra città di superare questo momento difficile”.
Basket: la BCC Agropoli vince a Soverato 66 a 54 22 novembre 2010 La squadra di basket BCC Agropoli, attraverso una buona prova del collettivo, ha espugnato il campo di Soverato con il punteggio di 66 a 54. Complimenti vivissimi. Il Presidente Giulio Russo ricorda l'appuntamento di domenica prossima, in casa contro la capolista ACIREALE. Il Pala Di Concilio dovrà far sentire tutto il suo calore.
25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne
22 novembre 2010 Abbiamo letto, su una fonte ben documentata ("Il Sole-‐24 Ore") che in Italia una donna su tre, nella sua vita, è stata vittima di violenza da parte di un uomo. C'è una violenza odiosa di natura fisica e sessuale, che tante volte finisce sulle pagine dei giornali in cronaca nera. Ma si registrano pure i quotidiani soprusi domestici a danno di mogli, figlie e fidanzate. Riteniamo che si possa solo provare vergogna per atteggiamenti del genere. Per fare uscire dal silenzio questa drammatica situazione si celebra il 25 novembre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite nel 1999 al fine di sensibilizzare governi, istituzioni e società civile. Dal canto nostro, riteniamo intollerabile l'indifferenza o il silenzio dinanzi a questo problema e intendiamo celebrare la ricorrenza associandoci nel dire "MAI PIU' VIOLENZA SULLE DONNE"
COMMEMORAZIONE DEL TRENTENNALE DEL TERREMOTO NELLE PAROLE DEL PRESIDENTE NAPOLITANO 23 novembre 2010 75
"Sviluppare la cultura della prevenzione e del controllo" "Le disastrose conseguenze degli eventi sismici e dei sempre più frequenti eventi calamitosi impongono alle Istituzioni, nazionali e locali, e alla comunità scientifica di rinnovare il responsabile impegno a sviluppare la cultura della previsione e della prevenzione cui far corrispondere una costante e puntuale azione di vigilanza e controllo del territorio e dell'ambiente". Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del trentennale del terremoto dell'Irpinia, nella lettera inviata ai Presidenti della Regione Campania, Stefano Caldoro, della Basilicata, Vito De Filippo, e della Puglia, Nichi Vendola, in cui chiede loro di rendersi interpreti del cordiale saluto agli Amministratori delle comunità colpite e a tutti coloro che prenderanno parte ai diversi momenti evocativi: "La memoria del catastrofico terremoto del 23 novembre 1980 -‐ ha proseguito il Presidente Napolitano -‐ che sconvolse vaste aree della Campania e della Basilicata, interessando anche alcuni Comuni della provincia di Foggia, suscita ancora profonda emozione per l'immane tragedia che segnò le popolazioni e stravolse l'assetto sociale ed urbanistico del territorio. Le manifestazioni organizzate nella ricorrenza del 'trentennale' costituiscono un’importante occasione per ricordare le quasi tremila vittime, le migliaia di feriti, le sofferenze e i gravi disagi, protrattisi nel tempo, per i circa trecentomila senzatetto". "La ricorrenza -‐ ha sottolineato il Capo dello Stato -‐ è anche occasione per ricordare l'opera di tutti coloro che accorsero, con straordinario slancio di solidarietà, da tutte le parti del paese, per prestare i primi soccorsi, affiancando lo sforzo dei Corpi dello Stato. Di fronte a quel drammatico evento si manifestò la generosa mobilitazione della Comunità internazionale, di Regioni, di Provincie e di Comuni che 'adottarono' singole realtà colpite per accompagnarle nel difficile percorso del recupero di condizioni di normalità".
Dal 1° dicembre è nuovamente operativo l'aeroporto di Salerno 25 novembre 2010 Sotto la livrea Alitalia, riprendono i collegamenti giornalieri da Salerno per MILANO MALPENSA e ROMA FIUMICINO Per ulteriori informazioni, per prenotare e acquistare voli nazionali ed internazionali, per accedere ai servizi Club MilleMiglia, per i servizi di assistenza bagagli, per assistenze (minori non accompagnati, web support desk, offerte speciali) è possibile contattare il numero unico: 06 2222 Per ulteriori notizie, consultare il sito “aeroporto di salerno.it”
POESIA DI DICEMBRE -‐ BALLATA DELLE DONNE di Edoardo Sanguineti 28 novembre 2010 Ballata delle donne 76
Quando ci penso, che il tempo è passato, le vecchie madri che ci hanno portato, poi le ragazze, che furono amore, e poi le mogli e le figlie e le nuore, femmina penso, se penso una gioia: pensarci il maschio, ci penso la noia. Quando ci penso, che il tempo è venuto, la partigiana che qui ha combattuto, quella colpita, ferita una volta, e quella morta, che abbiamo sepolta, femmina penso, se penso la pace: pensarci il maschio, pensare non piace. Quando ci penso, che il tempo ritorna, che arriva il giorno che il giorno raggiorna, penso che è culla una pancia di donna, e casa è pancia che tiene una gonna, e pancia è cassa, che viene al finire, che arriva il giorno che si va a dormire. Perché la donna non è cielo, è terra carne di terra che non vuole guerra: è questa terra, che io fui seminato, vita ho vissuto che dentro ho piantato, qui cerco il caldo che il cuore ci sente, la lunga notte che divento niente. Femmina penso, se penso l'umano la mia compagna, ti prendo per mano. Edoardo Sanguineti Il 18 maggio del 2010 è mancato all'età di 79 anni Edoardo Sanguineti. Poeta, scrittore, saggista, era nato a Genova; professore di letteratura italiana, insegnò anche all’Università di Salerno, dal 1969 in poi, per tre anni circa. Abitò nel bellissimo Palazzo Barone, proteso sul nostro golfo. La sua dimora del Sud fu luogo ospitale, sempre aperto agli amici ed agli studenti che lo adoravano. Profondo innovatore del linguaggio, fu il teorico di punta del Gruppo 63, che rappresentò un momento di rottura nel panorama della cultura italiana dei primi anni sessanta. Il Gruppo fu costituto a Palermo da un nucleo di giovani, fortemente critici nei confronti dell’accademia tradizionale. Ne fecero parte Nanni Balestrini, Alberto Arbasino, Achille Bonito Oliva, Luciano Anceschi, Giorgio Manganelli, Elio Pagliarani ed altri. Sanguineti poteva apparire un aristocratico per il suo atteggiamento elitario, ironico e provocatore, ma fu contemporaneamente un sostenitore della missione “organica” dell’intellettuale, affinché l’atto artistico non divenisse gratuito e si traducesse in atto sociale. Fu perciò molto vicino al 68, come alla successiva rivoluzione femminista. Dal Gruppo erano nate alcune riviste, in particolare “Quindici” e poi “Malebolge” e “Grammatica” che per un decennio diedero metodo nuovo e nuove chiavi di lettura ad una generazione di allievi. Sanguineti fu pure il più autorevole esponente della neoavanguardia poetica. La sua tecnica sperimentale frantumava il parlare quotidiano, a dimostrazione della difficoltà del comunicare nella dilagante era consumistica. Non sempre facilmente comprensibile, fu più vicino alle raffinatezze delle grandi scuole europee, alla psicoanalisi, alla destrutturazione della parola, piuttosto che agli ultimi epigoni del neorealismo del dopoguerra. Curò una discussa antologia della poesia italiana che suscitò molte polemiche per la 77
demolizione di tanti illustri e riveriti maestri. Fu molto attivo anche nella narrativa e nel teatro. Insomma, rappresentò una delle più alte espressioni di quella avanguardia che non ammetteva dilettantismi e calligrafiche rime baciate. Eppure, da un esteta raffinato, tutto cervello e sperimentazione, nacquero poesie come quella che andiamo a presentare a dicembre: più che un ragionamento, un atto di istintiva devozione verso le donne di una modernità incomparabile. Il cui mistero viene accostato con quella delicata sensibilità che solo chi ama intensamente può manifestare. Ironia della sorte: succede che un artista cerebrale ci consegni un canto di sentimenti e di pensieri sommessi, che celebra religiosamente il ruolo e la calda umanità che il femminile porta con sé, quel suo modo d’essere, quel suo dono della natura. Dicembre è Natività Sacra. E la pancia della donna è un luogo riservato ai significati sacri: è culla per il figlio, è casa per la famiglia, è involucro nel quale cresce e si forma la società civile. E la donna è terra, e la donna è pace, perché è memoria del passato e speranza fertile per il presente ed il futuro. Il Poeta esprime la sua gratitudine per il divino regalo. Siamo grati e commossi anche noi con lui: non ci resta che lasciarci prendere la mano dalle nostre compagne, per camminare assieme a loro sul sentiero della vita. Buone feste di pace e di amore a tutti i lettori.
Bcc Comuni Cilentani -‐ Una ballata laica con un sentimento del sacro che s'intona col messaggio di pace e di amore della imminente ricorrenza della Santa Natività 28 novembre 2010 alle ore 7:45 Laura Giusto... “quando ci penso, che il tempo ritorna, che arriva il giorno che il giorno raggiorna”... nella vita di ciascuno viene sempre il momento in cui i giorni del passato si riaccendono alla luce del presente ...
La Costa del Cilento: analisi multicriteri per un modello di gestione 2 dicembre 2010 Nessun territorio conserva, come il Cilento un simile patrimonio fatto di storia, cultura, arte ed ambiente.Il lavoro effettuato dall’Università Parthenope di Napoli per conto del Museo Vivo del Mare, è finalizzato ai seguenti obiettivi:realizzazione di un GIS (Sistema informativo Geografico) contenente dati sulla fascia Cilentana di varia natura: socio-‐economici, archeologici e naturalistici; realizzazione di una carta delle sensibilità costiere utile come supporto per una corretta gestione e pianificazione del territorio, applicando le procedure MaREP (Marine Reserve Evaluating Procedure). La procedura MaREP è finalizzata ad individuare quali siano le aree di più alto valore, sia in termini naturalistici, che scientifici e ricreativi, in modo da ottenere una zonizzazione dell’area esaminata. In questo modo è possibile intraprendere una “Gestione Integrata della Fascia Costiera”, cioè una pianificazione ed un coordinamento relativo alla gestione dello sviluppo delle risorse costiere che consideri tutte le componenti naturali ed antropiche che influiscono sulla realtà costiera.
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Luci d'artista a Salerno: illuminazione dell'albero di Natale a Piazza Portanova 5 dicembre 2010 Una folla entusiasta ha salutato ieri 4 dicembre l’accensione del maestoso albero in Piazza Portanova a Salerno.
Santa Lucia -‐ Auguri a tutte le Amiche che portano questo bel nome!
13 dicembre 2010 Nei confronti di Santa Lucia si è formata, nel corso dei secoli, una forte devozione popolare. E' protettrice della vista e quindi, portatrice di luce. Abbiamo tutti bisogno di chiarezza per trovare la via giusta: che la grande Patrona illumini il nostro cammino.
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Un riconoscimento alla memoria ad un figlio del Cilento che ha onorato la propria terra. 16 dicembre 2011 Pollica -‐ Attualità: E’ Angelo Vassallo il personaggio Lega Ambiente 2010. L’ex sindaco di Pollica è stato il più votato.
Appuntamenti da non perdere -‐ EUGENIO BENNATO A TORCHIARA E TERESA DE SIO AD AGROPOLI 19 dicembre 2010 Il programma delle manifestazioni per le festività natalizie cilentane è quest’anno particolarmente ricco. Cominciamo a segnalare gli appuntamenti di Torchiara (la sera dell'Epifania si esibirà presso il Palacilento Eugenio Bennato con il suo spettacolo di musica popolare) e di Agropoli (Teresa De Sio, il 2 gennaio). Entrambi i concerti saranno GRATUITI. Provvederemo a tenere aggiornata la nostra bacheca per ricordare gli eventi in programma. Buon divertimento a tutti.
Buone Feste a tutti, con lo spirito del Natale! 21 dicembre 2010 “Si vestì, col meglio che aveva, e uscì per la via. La gente si riversava fuori, com'egli l'aveva vista con lo Spirito del Natale presente. Camminando con le mani dietro, Scrooge guardava a tutti con un sorriso di soddisfazione. Era così allegro, così irresistibile nella sua allegria, che tre o quattro capi ameni lo salutarono: «Buon giorno, signore! Buon Natale!» E Scrooge affermò spesso in seguito che di tutti i suoni giocondi uditi in vita sua, i più giocondi, senz'altro, erano stati quelli”. Charles Dickens, nel suo famosissimo "Canto di Natale" descrive il vecchio avaro Scrooge che la notte della vigilia, mentre tutti si preparano a festeggiare, esprime con acredine il suo rancore verso il mondo. Nella 80
solitudine della casa vuota, tre fantasmi gli rendono visita e fanno riemergere i ricordi rimossi di una più tenera umanità ed intravedere le miserie future, conseguenze dell’aridità e della crudeltà verso i propri simili. Scrooge rimedita così sul senso della vita ed accoglie finalmente con rinnovata speranza il messaggio di gioia e di amore che porta con sé il Natale. Ricorriamo alla magistrale matita di Carl Barks ed al Paperone del mondo disneyano per augurare a tutte le Amiche e gli Amici della nostra Banca momenti bellissimi di pace e di serenità familiare.
Auguri sinceri ed affettuosi alle Amiche ed agli Amici Cilentani all'Estero 21 dicembre 2010 Sappiamo che molti Cilentani che vivono in Sud America ed in altri Continenti visitano di tanto in tanto la nostra pagina. Vogliamo rivolgere a tutti i Compaesani residenti all'estero gli Auguri più sinceri, assicurando che per loro è sempre pronto il posto d'onore alle nostre tavole e che li ricordiamo con grande affetto.
Armando Ruggiero Caro Direttore, ringrazio e ricambio gli auguri di buon Natale, inoltre profitto per fargli i complimenti per le notizie che ci permettono di stare in contatto con la terra dove siamo nati. 21 dicembre 2010 alle ore 17:39 Bcc Comuni Cilentani -‐ Grazie, Armando. Se sei in contatto con amici Cilentani residenti in Sudamerica e collegati con FB, ti sarò grato se vorrai far conoscere loro la nostra pagina. Buon anno e saluti cordialissimi. 81
La poesia di gennaio 2011 -‐ Prendi un sorriso di GANDHI 30 dicembre 2010 PRENDI UN SORRISO Prendi un sorriso, regalalo a chi non l’ha mai avuto. Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente, fa bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima, posala sul volto di chi non ha pianto. Prendi il coraggio, mettilo nell’animo di chi non sa lottare. Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza, e vivi nella sua luce. Prendi la bontà, e donala a chi non sa donare. Scopri l’amore, e fallo conoscere al mondo. Gandhi Un anno che va a incominciare induce a due sentimenti contrastanti: la speranza di un futuro diverso ed il timore del nuovo che incombe. La lirica con la quale porgiamo gli auguri ci incoraggia a pensare positivo; non a caso, è stata scritta da chi ha pronunciato frasi come: “l’amore non conosce mai la paura...” e “rispondere al male col bene”. Ci accostiamo con riverenza a Gandhi, nell’intento di farlo conoscere specialmente ai più giovani. A loro vogliamo dire che la storia dell’Umanità è stata attraversata da pure essenze che hanno modificato i sentieri della conoscenza. Quel che colpisce è che quei Maestri (Budda, Confucio, Cristo, per esempio) siano stati saggi e visionari, poeti e concreti, umili ed eccelsi. Faremmo torto a Gandhi se volessimo accostare la sua figura a quei grandi che abbiamo citato. La superbia non rientrava nelle sue corde e voleva essere piuttosto ultimo tra gli ultimi. Ma il piccolo uomo del Gange ha un vantaggio, rispetto ai fondatori delle religioni che provengono da storie lontane. Di lui conosciamo la fisicità, la parola, la voce persino. Lo incontriamo nei filmati d’epoca, lo sentiamo padre, come abbiamo sentito paterna un’altra figura, quella del Papa Giovanni XXIII. Navigando in Internet, impareremo tutto quello che c’è da sapere sul personaggio. Fu silenzioso, casto, rigorosamente vegetariano, povero, digiunatore, amante della verità e apostolo della non violenza. Ma, soprattutto, profondamente pacifico. In una parola: fu il coraggioso Mahatma, che vuol dire “grande anima”, come lo ebbe a definire con una felice espressione Rabindranath Tagore, l’altra icona indiana del secolo scorso e premio Nobel per la letteratura nel 1913. La poesia che funge da preambolo al 2011 ed al mese di gennaio è un canto che troviamo bellissimo perché indica la strada che può renderci migliori. Dopo averla letta, stringiamoci a quelli che ci sembrano lontani da noi e pensiamo che senza pace e solidarietà non c’è vita vera, ma solo quotidiana ed arida sopravvivenza. Un breve cenno su questo eccezionale politico e pensatore. Nacque nel 1869 e fu contemporaneamente il creatore dell’India moderna ed il fondatore del movimento mondiale che si ispira alla “non violenza”. Fu, in sostanza, un vero santo alla cui filosofia si sono ispirati milioni di persone. Avvocato, maturò una fondamentale esperienza in Sudafrica, ove s’era recato per lavoro e dove visse per ben 23 anni. Indignato per la segregazione razziale alla quale erano sottoposti sia i suoi connazionali che le etnie di colore da parte delle autorità britanniche, iniziò un’estenuante lotta politica contro il governo, basando il suo metodo di lotta sulla resistenza passiva. Gandhi voleva infatti 82
raggiungere l’uguaglianza sociale e politica non con ribellioni armate, ma tramite strumenti dialettici. Ottenute con questi mezzi notevoli riforme dal governo sudafricano, ritornò nel 1915 in India, dove covavano da tempo fermenti di rivolta nei confronti degli inglesi. Diventò così il leader del Partito del Congresso che si batteva per la liberazione dal colonialismo. Lanciò nel corso degli anni a venire tre fondamentali campagne di resistenza civile, subendo arresti, prigionie e minacce, rispondendo alle pressioni con lunghissimi scioperi della fame. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Gandhi decise di non sostenere l’Inghilterra se questa non avesse garantito all’India l’indipendenza. Il governo britannico reagì allora con l’abituale repressione, arrestando il Mahatma e migliaia di suoi seguaci. Ma dopo la guerra il mondo era profondamente cambiato, e non bastarono più frustini e lord protettori. Il 15 agosto del 1947 si coronò quindi il sogno del Maestro, con il riconoscimento dell’indipendenza del subcontinente asiatico. Purtroppo, nel momento della massima gloria, il paese si ritrovò diviso in due stati, India e Pakistan, la cui costituzione sancì irrevocabilmente la separazione fra indù e musulmani. La situazione degenerò improvvisamente in una disastrosa guerra civile, lasciando uno strascico di odio e di intolleranza reciproca che ancora oggi, purtroppo, perdura. L’atteggiamento moderato di Gandhi sul problema della divisione suscitò l’odio di un fanatico indù che lo assassinò il 30 gennaio 1948, durante un incontro di preghiera. La data della sua nascita, il 2 ottobre, è stata dichiarata Giornata Internazionale della Non Violenza dalle Nazioni Unite.
Bcc Comuni Cilentani -‐ BUONA LETTURA E TANTI AUGURI PER UN 2011 PROSPERO E SERENO
CONCERTO DI NATALE a Santa Maria di Castellabate 5 gennaio 2011 La sera del 26 dicembre si è tenuto il Concerto di Natale a santa Maria di Castellabate con ben tre formazioni in pedana, con musiche che hanno spaziato dal folk, al pop e al classico. Consegnate nell’occasione la Borse di Studio ai Soci o figli del Soci che hanno riportato le migliori votazioni di diploma o di laurea nel 2010.
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Agropoli: apre i battenti il nuovo liceo scientifico "Alfonso Gatto 10 gennaio 2011 Oggi aprirà i suoi battenti il nuovo Liceo Scientifico "Alfonso Gatto". Centinaia di studenti hanno detto addio alla vecchia sede di via Taverne e alle due succursali che fino ad ora sono stati costretti a frequentare, per entrare in una struttura nuova, efficiente e all'avanguardia. L'inaugurazione ufficiale del nuovo plesso scolastico, si terrà solo a fine gennaio, ma oggi resta una giornata storica perché dopo ben 37 anni gli studenti del liceo scientifico di Agropoli hanno finalmente a disposizione una scuola degna di questo nome.
ISTAT -‐ Pubblicato il Rapporto "Noi Italia/100 statistiche per capire il Paese" 21 gennaio 2011 Si informa che sul nostro SITO WEB è stata data notizia, con un breve commento, della pubblicazione dell'interessante Rapporto Istat, che fotografa sotto molti aspetti socio/economici l'attuale situazione del nostro Paese.
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QUALITA' DELLA VITA E' QUALITA' DEGLI ALIMENTI 22 gennaio 2011 Giovedì 27 gennaio 2011 ore 17,30 nel Salone di Rappresentanza dell'Ordine dei Medici di Salerno,Via SS Martiri Salernitani 31, incontro/convegno con nutrizionisti ed esperti del settore. Nell'occasione, esposizione e degustazione di prodotti tipici del nostro territorio. Siamo stati invitati.
27 gennaio 2011 -‐ giornata della memoria 26 gennaio 2011 Per non dimenticare. Perché mai più, per nessuno al mondo, l'orrore si ripeta.
Poesia di Febbraio -‐ Saffo "A me pare uguale agli dei" 30 gennaio 2011 Poesia di Saffo A me pare uguale agli dei chi a te vicino così dolce suono ascolta mentre tu parli e ridi amorosamente. Subito a me 85
il cuore si agita nel petto solo che appena ti veda, e la voce si perde sulla lingua inerte. Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, e ho buio negli occhi e il rombo del sangue alle orecchie. E tutta in sudore e tremante come erba patita scoloro: e morte non pare lontana a me rapita di mente. (traduzione di Salvatore Quasimodo) Saffo è considerata la più grande poetessa del mondo antico. Poche ed avvolte nella leggenda le notizie sulla sua breve vita. Nativa di Efeso, di origine aristocratica, visse e morì a Mitilene, nell’isola di Lesbo. Trascorse pure un periodo di esilio (era talmente una donna moderna ante litteram, che si pose in contrasto con i tiranni dell’epoca). Ci collochiamo tra il 620 ed il 580 Avanti Cristo, quando la cultura ellenica conferì la sua definitiva impronta alla civiltà mediterranea. Fu in buoni rapporti col poeta Alceo, che di lei scrisse: Saffo, veneranda, dal soave sorriso, dal crine di viola. Pare abbia avuto anche un marito e una figlia; ma di lei si ricorda specialmente il sodalizio che, nel nome di Afrodite, stringeva con le allieve di giovane età, alle quali si dedicava per educarle al bello. In una società di uomini dediti alla guerra ed alla crudeltà del gesto, Saffo è soprattutto il simbolo dell’amore, come testimoniano i frammenti che ci sono stati tramandati, che esprimono i sentimenti ardenti che sconvolgono i cuori, come l’attrazione fatale, il desiderio, la gelosia. Celebrò quindi con delicatezza la bellezza muliebre; il suo nome viene legato ancora oggi ai rapporti di particolare amicizia femminile. Nei versi, come fiori, spuntano le lodi per l’avvenenza e per la grazia delle fanciulle, come emerge pure la dilaniante sofferenza che sempre si prova nel momento del distacco. Compose con una metrica innovatrice (le strofe saffiche); gli alessandrini le attribuirono una vasta produzione, della quale ben poco è arrivato a noi. Catullo la teneva talmente in conto da riprodurre, nel suo Carme 51, la medesima composizione, il cui incipit riportiamo: ”Ille mi par esse deo videtur/ille,si fas est, superare divos/qui sedens ad versus identidem te/ spectat et audit”). Rileggiamola in italiano nella raffinata versione di Salvatore Quasimodo; il grande poeta siciliano ci regalò infatti, alcuni decenni fa, un’esemplare traduzione dei lirici greci, grazie alla quale più generazioni si sono avvicinate, con devozione, alla tradizione classica. Il mese di febbraio prevede che gli innamorati si scambino promesse e voti. Dal canto nostro, intendiamo far dono delle immagini di Saffo, tutte stupore e passione, a quelli che riescono a volare alto e non hanno timori nell’accettarsi e nel riconoscere che la forza dei sentimenti è l’essenza vera della vita.
Febbraio è ormai -‐ a prescindere dalla festa di San Valentino -‐ il mese degli innamorati. L'anno scorso lo celebrammo con Prévert; questa volta andiamo proprio alle origini del verso, con Saffo, la veneranda, dal soave sorriso, dal crine di viola.
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3 febbraio -‐ Festa di SAN BIAGIO 3 febbraio 2011 Ricorre oggi la celebrazione di San Biagio, medico, taumaturgo e martire nel 316 D.C., venerato tanto in Oriente (proveniva infatti da Sebaste in Armenia) che in Occidente, dove il culto è largamente diffuso. Numerose località lo hanno eletto a Patrono; nel nostro Cilento si affidano a Lui le Comunità di Casal Velino e Montecorice. Importanti reliquie sono a Maratea (che, peraltro, lo festeggia a maggio e non a febbraio), non lontano quindi dalle nostre zone. E’ protettore della salute in genere e, in particolare, della gola. Tradizione vuole che il Santo, con la sola imposizione delle mani, avesse prodigiosamente liberato un bambino che stava soffocando per aver ingoiato una lisca o una spina di pesce. Nella giornata odierna si effettua nelle chiese la benedizione della gola, apponendo sulla parte due candele incrociate ed ungendo con olio benedetto. A Milano si usa cominciare la giornata mangiando un panettone appositamente conservato da Natale. E’ una devozione, ma anche un premio per la umana “golosità” che, a ben vedere, non contempla solo le pericolose lische di pesce, ma pure la pasta morbida, coi canditi e l’uvetta. Buon Onomastico a tutti quelli che portano il nome di questo grande Santo.
14 febbraio -‐ San Valentino 13 febbraio 2011 Per le ragazze ed i ragazzi che si scambiano messaggi in questa festa, buon San Valentino da un tenero Charlie Brown!
Manifestazioni per il 50° anniversario dell'ITCG "E.Cenni" di Vallo della Lucania 15 febbraio 2011 Si è tenuta sabato 12 febbraio, nell'Aula Magna dell'Istituto, un Convegno dal titolo "Orientamento al progresso e all'innovazione" per dare avvio alle celebrazioni per il cinquantenario di questa prestigiosa scuola, presso la quale si sono formate intere generazioni di alunni. I Dirigenti Petraglia, Romanelli, Romano e Santarcangelo hanno svolto le loro relazioni, sottolineando come l'Istituto rappresenti, ancora 87
oggi, un punto di riferimento non solo per le famiglie di Vallo della Lucania, ma per tutto il territorio circostante. Auguri sinceri al valoroso corpo insegnante, agli studenti ed all’intera Comunità Vallese.
17 Febbraio -‐ FESTA DEL GATTO 17 febbraio 2011
Non lo sapevamo, ma sin dal 1990 si festeggia sotto la data del 17 febbraio un amico molto simpatico, che rende con la sua presenza più belle le nostre case. Ci dicono che la scelta della ricorrenza non è casuale: il mese di febbraio è il mese dell'Acquario, tipicamente considerato il segno degli spiriti liberi, mentre il giorno 17 è stato scelto appositamente per sfatare i miti e i pregiudizi che hanno accompagnato la storia dell’amato felino.
Oggi 17 febbraio si celebra San Costabile, Patrono di Castellabate 17 febbraio 2011 San Costabile nacque nel Cilento, a Tresino, nel 1070 dalla nobile famiglia Gentilcore. Giovanissimo fu affidato all’Abate di Cava dei Tirreni Leone I, divenendo poi monaco nella stessa gloriosa abbazia. Dimostrò un impegno encomiabile nella vita monastica, tale da essere considerato un esempio per i suoi confratelli. Nel 1122 divenne lui stesso Abate, sino alla morte, avvenuta nel 1124. La sua opera si esplicò con amabilità e comprensione per ciascuno dei monaci e dei loro singoli problemi, senza far pesare la sua autorità. Dopo la sua scomparsa apparve varie volte agli Abati suoi successori. Ma specialmente si parla di suoi interventi prodigiosi per la salvezza delle navi e dei marinai in difficoltà. Nel periodo del suo governo diede inizio alla costruzione di un maniero sulla collina dell’Angelo, ove oggi sorge la cittadina di Castellabate per la difesa delle popolazioni costiere dalle incursioni dei saraceni. La sua festa ricorre oggi 17 febbraio; è non solo il Protettore Castellabate, ma è anche l’unico Santo di origine cilentana. La devozione nei suoi confronti è tale che di recente è stata avanzata una proposta di riconoscere San Costabile Gentilcore quale Patrono del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.
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La poesia di Marzo. Per il 150° anniversario dell'Unità, "Italia" di Giuseppe Ungaretti 27 febbraio 2011 Italia Sono un poeta un grido unanime sono un grumo di sogni Sono un frutto d'innumerevoli contrasti d'innesti maturato in una serra Ma il tuo popolo è portato dalla stessa terra che mi porta Italia E in questa uniforme di tuo soldato mi riposo come fosse la culla di mio padre. (Giuseppe Ungaretti) Giuseppe Ungaretti può considerarsi uno dei padri nobili della poesia italiana del novecento. Partito dal simbolismo, anche per i forti legami che ebbe con la cultura francese, divenne poi il più autorevole esponente della corrente dell’ermetismo nel nostro Paese. Di genitori originari della lucchesia, nacque in Egitto nel 1888. Visse in giovinezza a Parigi; rientrato in Italia alle soglie della Grande Guerra, fu interventista e, coerentemente, soldato volontario sul Carso. L’esperienza di quell’atroce conflitto lo segnò profondamente ed a quel periodo dobbiamo alcune tra le più belle composizioni mai scritte. Dagli anni venti in poi fu giornalista, scrittore, inviato, curioso del mondo. Per un lungo periodo insegnò in Sudamerica, poi -‐ per chiara fama -‐ ottenne la cattedra di letteratura moderna e contemporanea presso l’Università di Roma, incarico che conservò sino al 1965. Morì nel 1970; di lui si ricordano ancora le frequenti apparizioni televisive nelle quali, con la una voce ormai quasi cavernosa, squarciava il mondo col bagliore lapidario dei versi. Perché l’ermetismo, con la sua frantumazione della parola e l’apparente oscurità del linguaggio, intendeva dare espressione a sensibilità a prima vista scollegate, dando corpo alla più recondita umanità che solo uno straordinario poeta riesce a portare alla luce. A ben pensare, non era allora nemmeno tanto vecchio: ma negli anni sessanta, con l’istinto di correre che i giovani avevano e la voglia di rompere con il passato, quell’uomo con la barba bianca poteva apparire il monumento di se stesso. Anche la società civile sembrava che volesse rendere omaggi formali, quasi alla memoria, all’aedo vivente che aveva contribuito a costruire la cultura comune e, quindi, la nostra identità nazionale. Ci 89
accorgiamo ora che non era così e in questa chiave desideriamo rileggerlo, il Grande Maestro, e con lui intendiamo celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con una lirica che, a partire dal titolo e sviluppando la densità dei sentimenti, riporta a nudo le nostre radici.
Carnevale torchiarese 2011 -‐ domani domenica 6 marzo 5 marzo 2011 Domenica 6 marzo alle ore 15.30 dal parcheggio di P.zza Torre partirà la sfilata dei carri allegorici organizzata dal Forum Giovanile di Torchiara in occasione del Carnevale. Il corteo proseguirà per via provinciale -‐ p.zza Torre di S.Antuono -‐ via nazionale fino al bivio di Rutino/Laureana dove cambierà senso di marcia -‐ via nazionale -‐ via tempitelle di sotto -‐ p.zza Torre di S.Antuono -‐ p.zza Europa-‐via Roma -‐ p.zza Torre di Torchiara. Prenderanno parte alla sfilata il carro "I Maya" di Prignano C.to, il carro "La Primavera" della Pro Loco Rocca C.to, il carro "Moulin Rouge" del Forum Giovanile di Torchiara, le allieve della scuola "Espressione Danza" e gli alunni delle scuole di Torchiara. Al termine del corteo ci sarà uno spettacolo di danza moderna della scuola "Espressione Danza", le premiazioni (dei carri, della maschera più originale della sfilata e dei temi sul carnevale svolti dagli alunni della scuola media statale d Torchiara) e musica live con Karaoke finale. Tutta la popolazione è invitata a partecipare e a seguire il corteo per le vie del paese con qualsiasi mezzo e vestito.
Le zeppole fritte* o di San Giuseppe 18 marzo 2011 Come per molti altri splendidi dolci della tradizione pasticciera napoletana, anche per le zeppole fritte una leggenda vuole che l'invenzione sia attribuibile alle suore di un monastero napoletano; si parla del Monastero di Santa Chiara, da dove il segreto delle zeppole sarebbe stato, per nostra fortuna, trafugato. Di contro, come riportato da Annamaria Russo e Ciro Sabatino nel loro "Madama sfogliatella" edito da Libreria Dante & Descarte, secondo un'altra versione, le zeppole fritte sarebbero un'ennesima invenzione del grande Pasquale Pintauro. Il noto pasticciere di Via Toledo, dopo aver portato al grande successo popolare la sfogliatella, alla ricerca sempre di nuove ispirazioni, si sarebbe chiuso nel suo laboratorio per uscirne un 19 Marzo (San Giuseppe) con la sua nuova invenzione: le zeppole (fritte)! * Tratto dalla pagina “Qui Campania”, che ovviamente ringraziamo.
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19 MARZO FESTA DI SAN GIUSEPPE (E DEL PAPA’) 18 marzo 2011 “Se scigliette nu Santo ‘e conseguenza, ca meglio d’isso ‘ncielo nun ce stà. Pato a Gesù, marito d’ ‘a Madonna, ‘mparentat’ a Sant’Anna e a San Gioacchino” Letti i versi che precedono, sembra inevitabile che Vincenzo De Pretore, protagonista della notissima poesia di Eduardo De Filippo, voglia affidarsi a San Giuseppe per ottenerne la celeste protezione. Oltre ad essere il “meglio imparentato”, è infatti tra i Santi più amati nel nostro Paese; conosciamo tanti Peppe, Bepi, Pinuccio, Giusy, Pina e via declinando, che portano con allegria questo nome così popolare. In ebraico Joseph indica qualcosa come “accresciuto da Dio”; identificherebbe quindi chi ottiene la benedizione di vedere aumentare la propria famiglia. Ed è proprio quello che – in onore al significato -‐ il modesto e fedele falegname riuscì a fare nella vita, con la forza dei grandissimi che si mantengono umili. Gli toccò, infatti, di presiedere il nucleo sacrale come sposo della Madonna e custode di Gesù Cristo; attese, con sommessa devozione, alla sua educazione e lo accompagnò con discrezione assoluta sino al momento dell’età matura. Dal 1968, per motivi più che altro commerciali, la sua festa coincide quella del papà. Pur consapevoli dell’origine profana di questa recente tradizione, ci sembra un’ottima scelta e ci associamo al maestro napoletano per rimettere il nostro compito di padri nelle mani di Giuseppe, Santo che rispettiamo e veneriamo per la capacità che ebbe di interpretare il ruolo, talora anche scomodo, che il Signore gli assegnò (il San Giuseppe provvido qui sotto è tratto da una Fuga in Egitto di Guido Reni).
Poesia di primavera 21 marzo 2011 La poesia di Salvatore Quasimodo, pubblicata lo scorso maggio sulla pagina della Banca, rifletteva lo stuporoso sentimento dell’uomo dinanzi al miracolo della vita che primavera ripropone, dopo tanta attesa. Mentre soffiano venti di guerra, ci auguriamo, assieme al Maestro siciliano, che il nostro cuore possa presto riposare avvolto nel verde, nell’azzurro, nei colori tutti della pace e della luce rinnovata. Poesia di primavera Ed ecco sul tronco si rompono le gemme, 91
un verde più nuovo dell'erba che il cuore riposa: il tronco pareva già morto, piegato sul declivio. E tutto mi sa di miracolo, e sono quell'acqua di nube che oggi rispecchia nei fossi più azzurro il suo pezzo di cielo, quel verde che spacca la scorza che pure stanotte non c'era. Salvatore Quasimodo
La poesia di Aprile: dai ruba’yyat – tre quartine di Omar Khayyàm 28 marzo 2011 22 -‐come acqua nel fiume, come vento nella pianura è passato un altro giorno nella vicenda della vita. Di due giorni non ho mai pensato a darmi cura: del giorno non ancora venuto, e di quello già andato. 57 -‐ogni erba verde spuntata in riva ad un ruscello la diresti sbocciata dal labbro di angelica creatura. Non poggiare senza riguardo il piede sull’erba, ché quest’erba è nata dalla polvere d’un volto di luna. 161 -‐questa volta del cielo sotto la quale stupiti viviamo è come una lanterna, magica d'illusione: il Lume dentro n'è il Sole, la lanterna è il Mondo; e noi come forme fuggenti, sbigottiti, passiamo. Omar Khayyàm (1048 – 1131) è ritenuto il massimo esponente della cultura del Medioevo persiano; divenne oggetto di ammirazione nel mondo occidentale dopo la pubblicazione in lingua inglese, avvenuta nel 1859, delle sue famose quartine (ruba‘yyat). Le fonti lo descrivono specialmente come un grande filosofo/scienziato: fu, tra l’altro, astronomo alla corte dei Selgiuchidi, presso i quali si adoperò per una riforma del calendario (pare che sia molto più esatto rispetto al nostro gregoriano). Fu autore inoltre di un trattato d’algebra, importante per lo studio delle equazioni. Ma oggi e dalle nostre parti è specialmente il maestro di vita che viene dal misterioso oriente. Un enciclopedico e straordinario personaggio, con una visione dell’esistenza amara e vicina al nostro moderno sentire, lontana dall’immagine un po’ leziosa e favolistica che per secoli ha contraddistinto, nell’immaginario collettivo, la tradizione musulmana. Scettico e mistico ad un tempo, potrebbe essere un nostro guru d’elezione, un hippy illuminato ed ante litteram che alza al cielo la coppa di vino invece di viaggiare nella propria psiche attraverso le musiche rock e la cannabis indiana. Cogli l’attimo, diventa il monito che ha oltrepassato le dune del deserto, dietro il tuo momento felice può celarsi l’inesorabile niente. E allora, anche per le banalizzazioni che contraddistinguono talora la moderna comunicazione, “mentre vivo, bevo”, è sembrata risultare la possibile sintesi del suo messaggio. Mentre invece la lezione non si risolve nell’esorcismo per allontanare il timore della morte, ma nella consapevolezza dell’intellettuale che induce a ricondurre nelle loro terrene 92
proporzioni le gioie, i dolori, le passioni che qui ed ora hanno un senso compiuto. “Non ricordare il giorno trascorso/e non perderti in lacrime sul domani che viene”, scrive il maestro, con una limpidezza che sicuramente affascinò i post romantici dell’età vittoriana, e ci seduce tuttora. Per chi vorrà approfondire, assicuro che navigando in rete si troveranno moltissime pagine e copiose notizie su Kayyàm. Sull’armonia delle quartine si sono cimentati numerosi traduttori, tutti protesi a renderci partecipi di quella disillusione acerba, ma anche dolce per il desiderio d’assoluto che traspare nella tristezza e nella saggezza distillata del poeta. Da ultimo: perché all’avvio della primavera, culla della speranza e dell’amore, si sceglie un autore che sembra provenire da tanto lontano rispetto alla nostra tradizione? Perché, parafrasando Alessandro Canzian, nella sua recensione a “Exergo -‐ Navigando intorno e oltre le Quartine di Omar Khayyàm” di Gianluca Ricci (un’opera recente sul tema; Torino 2007), diciamo pure noi che le quartine “...fanno pensare alla vita ma senza il timore del suo dolore. Il dolore, anzi, non solo non è negato ma è addirittura cosciente di sé. Sa d'esistere ma sa che esistono anche le stelle, soprattutto le stelle. La paura, quella di vivere, è fondamentalmente bandita perché la vita si siede a volte/sia sul dolore che sopra la felicità”. E questo ci pare un buon incoraggiamento per affrontare, con serena lucidità, le gioie imminenti della bella stagione e gli inevitabili affanni dei cieli più bui, che certamente poi ci toccheranno.
3 aprile 2011 -‐ Agropoli Half Marathon. Un migliaio gli atleti confermati alla partenza 30 marzo 2011 La gara organizzata da Roberto Funicello (Presidente della Libertas Agropoli) è ormai un classico. Quest’anno sono circa mille gli iscritti, a conferma che la Mezza Maratona del Cilento è gara attesissima. Lo scorso anno fu sede dei campionati Italiani Master sulla distanza. La splendida 21.097 metri del rinomato Comune Salernitano torna alla sua data classica e ripropone il suo percorso vincente: tracciato velocissimo, cura dei particolari e spettacolarità dei luoghi attraversati (Paestum in testa). Tantissimi gli atleti al via, e grandi nomi che si propongono o ripropongono per l’evento. Prima tra tutte il ritorno in Campania della Marocchina Lamachi. Meriyem che punterà nuovamente a migliorare il suo best sulla distanza, manco a dirlo registrato proprio ad Agropoli lo scorso anno: poco più di 1h13’ che lasciarono il segno, portandola alla vittoria. Toccherà al fratello di Meriyem, Abdelkebir Lamachi, confrontarsi con un duo di Keniani di assoluto valore: il vincitore della scorsa edizione, Hillary Kiprono, atleta da poco più di 1h01’ sulla distanza e Abraham Kipkeme Talam, segnalato in ottima forma. Record da battere, in questo caso, quello del grande Campano Gianluca Ricci, registrato nell’edizione 2009. La sera del Sabato 2 Aprile la presentazione ufficiale degli atleti ed il convegno con a tema la dieta mediterranea e la presentazione ufficiale della nuova iniziativa strettamente collegata all’evento: dalla prossima edizione, quella del 2012, Roberto Funicello si è fatto promotore di una sinergia tra eventi, realizzando un collegamento internazionale, un circuito di gare che vedrà coinvolti anche Cipro, Malta, la Città di Olimpia per la Grecia, Ibiza Isole Baleari, Sharm El Sheik per l'Egitto. Pasta Party (offerto da “Gragnano in Corsa”) a concludere gustosamente l’attesa per quanto avverrà il giorno dopo.
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5 Aprile -‐ SAN VINCENZO 5 aprile 2011 Oggi si commemora San Vincenzo, particolarmente caro ai Napoletani, e dopo dirò anche il perché. Predicatore Domenicano tra i più illustri della Chiesa Cattolica, intellettuale fine e taumaturgo efficace, redentore degli orfani e delle “donne perdute” aveva tutte le caratteristiche per colpire l’immaginario collettivo. Nato a Valenza nel 1350, è descritto "di una umiltà senza finzione, di un'orazione senza tiepidezza, di un'assiduità senza noia, di un'affabilità senza ombre”. Fu consacrato sacerdote proprio in occasione del grande scisma d’Occidente, nel quale restò coinvolto per aver aderito, assieme alla casa regnante d’Aragona, al Papa Avignonese. Lottò tuttavia con tutte le sue forze per la riconciliazione; pregò e macerò il suo corpo, sino a cadere malato. Il Signore gli apparve, lo consolò, lo risanò e gli raccomandò di percorrere le nazioni per annunciare il verbo di pace. Per una decina d'anni Vincenzo percorse così il Delfinato, la Savoia, la Svizzera e il Piemonte. Ritornato per un periodo in Spagna, venivano eretti i pulpiti nelle piazze per contenere le masse di fedeli che volevano ascoltare la sua parola. Seppur malandato e stanco, riprese poi a percorrere la Francia per alleviare i mali fisici e morali derivanti dallo scisma e dalla guerra dei cent'anni e per ristabilire la perfetta osservanza delle regole nei conventi domenicani. Morì a Vannes nel 1419. Ma veniamo al culto tutto napoletano di questo campione della Chiesa, detto affabilmente “o’ munacone” e patrono del Rione Sanità. Molti i rituali connessi alla sua festa (la statua effettua un ripetuto “trase e jesce” dal portale, per la gioia dei presenti). La devozione è enorme anche perché viene attribuita al Santo (e non a San Gennaro che non era specialista della materia) la fine del colera del XVII secolo. Ma veniamo al lato pittoresco: non avendo trovato traccia alcuna, riporto come mi venne raccontata da un vecchio parente la leggenda della stima tutta campana verso il Patrono, determinata da un fatto di empatia, più che dalla pratica religiosa. Dunque, il Domenicano era un taumaturgo eccezionale. Una volta, malatissimo ed in fin di vita, un consesso di illustri medici si era radunato attorno al suo capezzale, senza trovare rimedio per guarirlo, infastidendolo anzi per le vacue e prolisse dissertazioni sull’origine del malessere. In uno scatto d’orgoglio, il Santo avrebbe scacciato a muso duro i professoroni, guarendosi da sé con un miracolo ad uso proprio. E per questo decisionismo spicciolo i Napoletani lo avrebbero sempre ammirato, diffidenti, come sono, del latinorum dei falsi sapienti e pronti ad apprezzare le capacità concrete dei veri grandi. Buon San Vincenzo a quanti portano questo illustre nome!
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Alonso Cano -‐ Predica di San Vincenzo
BUONA FESTA DELLE PALME -‐ PACE A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA' 17 aprile 2011 Ingresso a Gerusalemme Dal Vangelo secondo Matteo (21, 6-‐9): "I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via. La folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava:"Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!"."
PREPARAZIONE ALLA PASQUA -‐ LA VIA CRUCIS VIVENTE 18 aprile 2011 Venerdì Santo, 22 aprile, si terranno quasi in contemporanea le sacre rappresentazioni della Passione di Cristo in alcuni borghi cilentani. Vi diamo notizia di quelle a nostra conoscenza: a Casalvelino capoluogo alle ore 17:00; ad Agropoli alle 20:00 nel centro storico; a Torchiara alle 21:00, partendo dal Palazzo de Concilis; a Castellabate, nelle frazioni di Alano e Lago, con inizio nel pomeriggio presso la Chiesa di S. Rosa, proseguendo per via Arbusti fino a giungere in Piazza Madre Teresa di Calcutta. Segnaliamo poi, da Giovedì Santo, la presenza itinerante presso svariate Chiese del territorio di numerose Congreghe. Saremmo grati se le Associazioni interessate volessero segnalarci per tempo orari e luoghi delle devozioni, per consentirci di dare per tempo notizia agli amici di FB dei suggestivi riti che si terranno. 95
Buona Pasqua alle Amiche ed agli Amici di FB 22 aprile 2011 Alle Amiche ed agli Amici del network, ai Concittadini del Cilento ed ai nostri Compaesani che vivono lontano inviamo auguri sinceri per la Festa della Resurrezione, che rinnova il messaggio di speranza e buona volontà per tutti gli Uomini che desiderano pace e giustizia nel mondo.
LA POESIA DI MAGGIO -‐ Alle cinque della sera di Federico Garcia Lorca 30 aprile 2011 Alle cinque della sera. Eran le cinque in punto della sera. Un bambino portò il lenzuolo bianco alle cinque della sera. Una sporta di calce già pronta alle cinque della sera. Il resto era morte e solo morte alle cinque della sera. Il vento portò via i cotoni alle cinque della sera. E l’ossido seminò cristallo e nichel alle cinque della sera. Già combatton la colomba e il leopardo alle cinque della sera. E una coscia con un corno desolato alle cinque della sera. 96
Cominciarono i suoni di bordone alle cinque della sera. Le campane d’arsenico e il fumo alle cinque della sera. Negli angoli gruppi di silenzio alle cinque della sera. Solo il toro ha il cuore in alto! alle cinque della sera. Quando venne il sudore di neve alle cinque della sera, quando l’arena si coperse di iodio alle cinque della sera, la morte pose le uova nella ferita alle cinque della sera. Alle cinque della sera. Alle cinque in punto della sera. Una bara con ruote è il letto alle cinque della sera. Ossa e flauti suonano nelle sue orecchie alle cinque della sera. Il toro già mugghiava dalla fronte alle cinque della sera. La stanza s’iridava d’agonia alle cinque della sera. Da lontano già viene la cancrena alle cinque della sera. Tromba di giglio per i verdi inguini alle cinque della sera. Le ferite bruciavan come soli alle cinque della sera. E la folla rompeva le finestre alle cinque della sera. Alle cinque della sera. Ah, che terribili cinque della sera! Eran le cinque a tutti gli orologi! Eran le cinque in ombra della sera! Federico Garcia Lorca (1898-‐1936) è forse uno dei più celebri tra i poeti contemporanei, anche per la tragica conclusione della sua vita. Vicino ai protagonisti della cultura di lingua spagnola degli anni 20 e 30 (il musicista Manuel De Falla, i poeti Antonio Machado e Pablo Neruda, artisti come Buñuel e Dalì, solo per citarne alcuni) fu uno straordinario cantore di sentimenti quali amore, amicizia, voglia di libertà. Colori e natura, chitarre e musica, toreri, gitane fiori e nacchere fanno da proscenio ad una parola talora sommessa, altre volte crepitante come il battito dei ballerini di flamenco. Nella breve sua esistenza viaggiò parecchio; dalla cultura cosmopolita trasse spunto per un impegno sociale molto forte, che sfociò nel deciso suo schieramento a favore del governo repubblicano nella feroce guerra civile spagnola. Letterato, autore di teatro e amante della musica già ben conosciuto, nel 1936 Garcia Lorca fu autore, con Rafael Alberti ed altri numerosi intellettuali, di un manifesto d'appoggio al Frente Popular, una coalizione che avrebbe vinto di lì a poco le elezioni regolari. Ma, appena qualche mese dopo, allo scoppio dell'insurrezione militare contro il legittimo governo, il poeta, che si era nascosto a Granada presso alcuni amici, venne sequestrato con un blitz dai falangisti e portato a Viznar, dove a pochi passi da una fontana conosciuta come la Fontana delle Lacrime fu brutalmente assassinato. E’ probabilmente scontato mettere in vetrina il "LLanto por la muerte de Ignacio Sánchez Mejías" ('La cogida y la muerte'), forse la lirica più 97
conosciuta e non invece altre le delicate storie che Garcia Lorca seppe raccontare. Ma credo che tanti ragazzii non abbiano avuto la fortuna di ascoltare la versione italiana del "lamento di Ignacio" declamata tanti anni fa per le voci indimenticabili di Vittorio Gassman ed Arnoldo Foà, come capitò a noi più maturi. La lirica struggente ci riportò quella volta all’epica classica dei nostri studi liceali, per la grandiosità dei temi della lotta e della morte descritti con la puntualità della fotografia in bianco e nero, vivificata tuttavia con la passione del poeta che scatta i suoi clic in una sequenza dolorosa. "A las cinco de la tarde" diventa così elegia, testimonianza che avverso all’incomprensibile e cieco destino non può opporsi l’Uomo, sia esso gigante, eroe, santo, viandante comune o poeta. Alle Amiche ed agli Amici più giovani la dedichiamo.
BASKET SERIE C -‐ DOMENICA PROSSIMA GARA 1 NELLA SEMIFINALE PLAY OFF TRA SALERNO E AGROPOLI 10 maggio 2011 Domenica 15 maggio si disputerà la gara uno della semifinale play off per la promozione in B. La Laezza Pallacanestro Salerno si prepara a ricevere al Palasilvestri la Bcc Agropoli, autentica bestia nera delle ultime due stagioni. I cilentani già l’anno scorso avevano conteso ai gialloblù la prima posizione utile per il salto in C dilettanti, avendo la meglio. Quest’anno, da neopromosse, le due gare sono state entrambe vinte dai bianco azzurri, che hanno però finito la stagione alle spalle dei salernitani. Il migliore piazzamento della Laezza le consente così di giocare in casa una partita in più. Una delle due squadre giocherà infine la finale con la vincente tra Acireale e Racalmuto. Dal canto nostro, tifiamo con tutto il cuore per la BCC Basket Agropoli, squadra attrezzata che si avvale di elementi di categoria superiore come Blaskovic, Rossi Pose, Raffaelli e Forino.
Importante affermazione a Roma dell’Orchestra Giovanile Città di Agropoli 19 maggio 2011 L’Orchestra Giovanile Città di Agropoli è risultata l'unica orchestra italiana premiata alla sesta rassegna “Giovani Musicisti in Orchestra” di Roma. L’Orchestra ha suonato il 10 maggio nell’auditorium del Conservatorio di S. Cecilia e l’11 maggio nella sala Sinopoli del Parco della Musica di Roma davanti a un pubblico di 1.200 persone. L’Orchestra Giovanile Città di Agropoli diretta dal Maestro Nicola Pellegrino ha aperto il concerto dell’11 maggio seguito subito dopo dalla prestigiosa Banda della Marina Militare Italiana. Complimenti vivissimi ai nostri bravissimi musicisti. 98
Assemblea Sociale del 20 maggio 2011 24 maggio 2011 Nelle foto: la registrazione dei Soci; il palco dei Relatori; una foto dei Consiglieri al termine della seduta.
UNA BUONA NOTIZIA PER IL CILENTO: RIPARTE IL METRO DEL MARE 26 maggio 2011 Con particolare soddisfazione abbiamo appreso del via libera della giunta regionale ad un provvedimento che riattiva il metrò del mare. La delibera prevede un pacchetto di azioni integrate e di sistema per offrire nuovi servizi ai turisti e per lo sviluppo del territorio salernitano. Un provvedimento pensato per operatori e turisti a favore dello sviluppo della provincia di Salerno e, in particolare, del Cilento, con gli scali del metrò di Santa Maria di Castellabate, Palinuro, Marina di Camerota e Sapri. Un servizio di mobilità alternativa che collegherà la costa cilentana con Amalfi, Capri e Napoli. A differenza di quanto accadeva in precedenza l’intervento sarà inserito in un ampio progetto di promozione che, attraverso la definizione di itinerari tematici ed enogastronomici di qualità, intende favorire anche lo sviluppo delle aree interne della Campania.
LA POESIA DI GIUGNO -‐ "Chi nell'anima nostra" di Attila Jòzsef 30 maggio 2011 Chi nell’anima nostra... Dalle fronti di sterili colline pensieri scrutatori abbiam levato; su, su, alle grandi altezze, apparecchi lanciamo; 99
le loro ricadenti traiettorie, e immense, sono corde, limiti posti al regno degli uccelli. Pattiniamo lontano sulla terra -‐ locomotive -‐ ma domani briglie getteremo da navi elettriche sui mari irti e nitrenti. Ma uomini, uomini, chi tornerà a sapere nuovamente che bisogna pulire il nostro desco, chi mai dire potrà alle nostre donne che debbono spazzar via la tristezza, chi farà rifiorire dei giardini nei nostri occhi, chi mai stanerà l’anima nostra – chi? – dentro di noi? Attila Jòzsef Quale autore potrebbe sembrare più lontano dal nostro sentire contemporaneo di un personaggio intriso di malinconie esistenziali, vissuto in povertà ed in semiclandestinità nel primo trentennio del secolo scorso? Ungherese, espressione quindi di un popolo e di una cultura orgogliosamente arroccata, per non annegare nell’oceano slavo e tedesco in mezzo al quale quella enclave galleggiava. Travolto poi dalle tensioni politiche esplose nell’era della grande crisi economica e mentre si fronteggiavano teoremi egualmente crudeli e intolleranti del diverso, come lo stalinismo da una parte ed i sistemi fascisti ad esso contrapposti. Socialista rivoluzionario, volle immaginare di esaltare la classe operaia con le sue liriche, che rivelano invece squarci di umanissime passioni che lo differenziarono dalla poesia di regime allora d’obbligo per un militante. E così, mentre i governanti di Budapest lo processavano e lo perseguitavano, il suo generoso pauperismo lo faceva espellere pure dal partito comunista bolscevico. Malattie, miseria, amori difficili e non sempre corrisposti segnarono così una vita disperatamente difficile. Nonostante i riconoscimenti tributatigli dai circoli intellettuali dell’epoca, specie da quelli parigini (aveva studiato anche alla Sorbona; fu vicino all’impressionismo ed al simbolismo, fu in contatto con Tristan Tzara ed i dadaisti) ad appena 32 anni, il 3 dicembre del 1937, incontrò in un attimo di sconforto il suo atroce destino gettandosi sotto un treno merci. Leggendolo, scopriamo la storia struggente di un escluso, che non può sintonizzare i suoi passi magici con l’ottusa violenza della società nella quale è costretto a sopravvivere. Eppure, contro tutte le evidenze, il poeta mostra un cuore pieno di speranza, crede che i problemi del mondo potranno risolversi con l’armonia che verrà, fatta di sapere, ragione, fiducia nel progresso. Un santo laico, sempre dalla parte dei deboli, religioso della religione degli uomini, alla ricerca continua di spiragli per poter riprendere il colloquio con Dio. Ci sembra che, nonostante il tempo trascorso, Attila Jòzsef possa parlare con sorprendente modernità ai nostri cuori, perché pur in mutati contesti, le sue inquietudini sono ancora le nostre e senza una salvifica visione del futuro migliore che verrà, le delusioni del presente potrebbero divenire insopportabili.
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Torneo nazionale di calcio a 5 del Credito Cooperativo edizione 2011 1 giugno 2011 Il Torneo nazionale di calcio a 5 del Credito Cooperativo raggiunge quota nove. L’edizione 2011, che precede quella del decennio, si terrà a San Giovanni Rotondo (in provincia di Foggia) dal 2 al 5 giugno prossimo. Il Torneo, organizzato da Iccrea Banca è promosso dalla BCC di San Giovanni Rotondo e dalla Federazione delle BCC di Puglia e Basilicata. All’edizione del 2011 parteciperanno 1.164 atleti quali componenti delle 80 squadre maschili e 17 femminili. Le finali, che l’anno scorso a Castiglione della Pescaia avevano incoronato per il Torneo degli uomini Mantovabanca 1896 Credito Cooperativo e Federcasse per quello femminile, si disputeranno la mattina di domenica 5 giugno, precedute dalla finale del Trofeo “Gargano” riservato a quelle squadre che non avranno superato la fase eliminatoria a gironi. Sabato 4 giugno, nel pomeriggio, si terrà, invece, la tradizionale sfida tra i “Numeri 1”, che vede i vertici del Movimento affrontarsi sul campo di gioco “lanciando”, per così dire, il cuore oltre l’ostacolo. Ricco il calendario degli eventi che allieteranno le serate dei partecipanti nella piazza antistante al Palazzo di Città nel centro storico.
Assemblea Banca d’Italia -‐ 31 maggio 2010 -‐ Considerazioni finali del Governatore 3 giugno 2011 Le considerazioni finali del Governatore rappresentano una bussola sulla quale orientare i comportamenti virtuosi della nostra Comunità. Le diagnosi effettuate dalla prestigiosa Istituzione, nella loro neutralità, costituiscono una nitida fotografia dello stato dell’arte dalla quale non si dovrebbe prescindere se si vogliono affrontare con determinazione i problemi del Paese. Nel rinviare all’apposito link quanti intendessero leggere l’intera relazione, ci permettiamo di riportare, qui di seguito, uno stralcio delle comunicazioni che toccano da vicino non l’astratta economia, ma il quotidiano vivere dei cittadini e delle loro famiglie. I punti evidenziati in corsivo sono frutto esclusivo di una nostra attenzione per argomenti che ci sono sembrati di particolare rilievo. Per ridurre la spesa in modo permanente e credibile non è consigliabile procedere a tagli uniformi in tutte le voci: essi impedirebbero di allocare le risorse dove sono più necessarie; sarebbero difficilmente sostenibili nel medio periodo; penalizzerebbero le amministrazioni più virtuose. Una manovra cosiffatta inciderebbe sulla già debole ripresa dell’economia, fino a sottrarle circa due punti di PIL in tre anni. Occorre invece un’accorta articolazione della manovra, basata su un esame di fondo del bilancio degli enti pubblici, voce per voce, commisurando gli stanziamenti agli obiettivi di oggi, indipendentemente dalla spesa del passato; affinando gli indicatori di efficienza dei diversi centri di servizio pubblico (uffici, scuole, ospedali, tribunali) al fine di conseguire miglioramenti capillari nell’organizzazione e nel funzionamento delle strutture; proseguendo negli sforzi già avviati per rendere più efficienti le amministrazioni pubbliche; impiegando una parte dei risparmi così ottenuti in investimenti infrastrutturali. Andrebbero inoltre ridotte in misura significativa le aliquote, elevate, sui redditi dei lavoratori e delle imprese, compensando il minor gettito con ulteriori recuperi di evasione fiscale, in aggiunta a quelli, veramente apprezzabili, che l’Amministrazione fiscale ha recentemente conseguito (omissis) . 101
La diffusione nell’ultimo quindicennio dei contratti di lavoro a tempo determinato e parziale ha contribuito a innalzare il tasso di occupazione, ma al costo di introdurre nel mercato un pronunciato dualismo: da un lato i lavoratori in attività a tempo indeterminato, maggiormente tutelati; dall’altro una vasta sacca di precariato, soprattutto giovanile, con scarse tutele e retribuzioni. Riequilibrare la flessibilità del mercato del lavoro, oggi quasi tutta concentrata nelle modalità d’ingresso, migliorerebbe le aspirazioni di vita dei giovani; spronerebbe le unità produttive a investire di più nella formazione delle risorse umane, a inserirle nei processi produttivi, a dare loro prospettive di carriera...La scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro è un fattore cruciale di debolezza del sistema, su cui stiamo ora concentrando la nostra ricerca. Oggi il 60 per cento dei laureati è formato da giovani donne: conseguono il titolo in minor tempo dei loro colleghi maschi, con risultati in media migliori, sempre meno nelle tradizionali discipline umanistiche. Eppure in Italia l’occupazione femminile è ferma al 46 per cento della popolazione in età da lavoro, venti punti meno di quella maschile, è più bassa che in quasi tutti i paesi europei soprattutto nelle posizioni più elevate e per le donne con figli; le retribuzioni sono, a parità di istruzione ed esperienza, inferiori del 10 per cento a quelle maschili. Imprese e finanza La flessibilità tipica delle piccole imprese, che in passato ha contribuito a sostenere con successo la nostra competitività, oggi non basta più. Occorre un maggior numero di imprese medie e grandi che siano in grado di accedere rapidamente ed efficacemente ai mercati internazionali, di sfruttare i guadagni di efficienza offerti dall’innovazione tecnologica (omissis).
La Repubblica Italiana compie oggi 65 anni 2 giugno 2011 Vogliamo guardarla con gli stessi occhi giovani del 1946. Auguri a tutti.
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Il vice di OBAMA, Joe Biden, a CASTELLABATE 4 giugno 2011 Un gelato sul lungomare di Santa Maria di Castellabate con annesso bagno di folla. È l’incontro del vice di Obama, Joe Biden, con la gente di Castellabate, il piccolo comune costiero del Cilento super blindato dalle sedici di oggi pomeriggio per l'arrivo del vicepresidente degli Stati Uniti. Il numero due della Casa Bianca, dopo essere stato accolto dal principe Angelo Granito di Belmonte, proprietario della splendida dimora settecentesca che sorge nel cuore di Castellabate e nella quale pernotterà, si è, infatti, concesso un fuori programma sul lungomare, fino al bar «L'Ancora». Scortati da numerose guardie del corpo, Biden e signora hanno passeggiato per alcuni minuti sul lungomare prima di entrare nel bar per gustare un gelato. In jeans e camicia, sorridente e rilassato, il vicepresidente è quindi rapidamente rientrato a palazzo Belmonte, dove trascorrerà la notte presso uno degli appartamenti privati del principe. Ad attenderlo, questa sera, una cena a base di piatti rigorosamente cilentani. Secondo indiscrezioni, Biden dovrebbe gustare un robusto fusillo al sugo, accompagnato da ravioli al formaggio di pecora. Intanto, ancora secondo indiscrezioni, per la mattinata di domani sarebbe previsto un po' di jogging a Punta Licosa, nella tenuta del Principe, dominata dalla splendida natura mediterranea e al cui centro sorge un fortilizio con annessa cappella di famiglia. Un paio di ore in tutto, prima del ritorno a Napoli dove con la moglie Jill, visiterà la Base della Marina statunitense a Napoli, per incontrare i militari americani e le loro famiglie. Alle 13,30 il Vice Presidente e la moglie terranno un discorso nell'ambito di un evento organizzato per le forze americane e della Nato e i loro familiari. Infine, una curiosità. Pare che a caldeggiare Palazzo Belmonte al vicepresidente Biden come luogo per trascorrere queste ore di relax sia stato l'ambasciatore statunitense Tom Foglietta, amico personale del principe e già ospite del palazzo che riceve clienti sofisticati da tutto il mondo.
La squadra della nostra BCC al torneo di calcetto della Casse Rurali 8 giugno 2011 La nostra squadra ha ben figurato a San Giovanni Rotondo, superando due turni e cedendo solo di fronte a uno squadrone di una BCC grande.
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SAN SEVERINO di CENTOLA – Ritorna “I volti del Borgo”, il concorso di pittura e poesia estemporanea 9 giugno 2011 Ritorna “I volti del Borgo”, il concorso di pittura e poesia estemporanea organizzato dall’associazione culturale “Il Borgo” di San Severino di Centola di concerto con le associazioni “Le Muse” (Napoli), “Zeusi” (Avellino), Coro Polifonico (Foria di Centola), “Eso Es Palinuro” (Palinuro), “PanAmores” (Centola), “Omnia” (San Nicola di Centola), e “La Nave di Neve” (Eboli). L’iniziativa, giunta alla sua sesta edizione, è in programma nei mesi di giugno e settembre, negli incantevoli scenari dei borghi che punteggiano il territorio comunale di Centola, e, in dettaglio, il 14 giugno a Foria di Centola, il 15 giugno a San Severino di Centola, il 16 giugno a San Nicola di Centola, il 17 giugno a Centola e il 18 giugno a Palinuro. Il 19 giugno, giorno di chiusura del concorso, sarà dedicato anche alla Celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. L’evento si svolgerà a San Severino di Centola dalle ore 18.00 nella Piazzetta della Chiesa Santa Maria degli Angeli.
da "La Repubblica": Le Poste italiane azzerano gli interessi per i clienti di BancoPosta" 11 giugno 2011 La comunicazione è arrivata in questi giorni ai correntisti per lettera. Sembrava uno scherzo, invece (purtroppo) è tutto vero. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, i correntisti Bancoposta stanno ricevendo in questi giorni oltre cinque milioni e mezzo di lettere in cui si annuncia che "il tasso del credito, a partire dal primo settembre, passerà dallo 0,15% allo 0,00 per cento". Questa manovra ha in realtà l'obiettivo di spingere i correntisti ad abbandonare Bancoposta in favore di un nuovo prodotto, "Banco Posta più", che ha caratteristiche simili a quelle di molti conti offerti dalle banche. Il nuovo conto corrente postale permette di azzerare i costi di tenuta e del bancomat a chi accredita stipendio o pensione sul conto, chiede la domiciliazione delle bollette e una carta di credito. Il tasso passa allo 0,25%, ma può arrivare all'1%, sempre per chi accredita lo stipendio e richiede una carta di credito.
13 Giugno -‐ S.Antonio -‐ Auguri a quanti portano il nome del Grande Santo! 12 giugno 2011 Antonio nacque a Lisbona nel 1195. Grande predicatore, dapprima monaco agostiniano, dopo aver incontrato San Francesco ad Assisi fu aggregato all’ordine e inviato in Francia per contrastare l’eresia catara. Finì i suoi giorni a Padova a soli 36 anni, nel 1231. Dottore della Chiesa, di lui si narrano miracolosi prodigi sin dai primissimi tempi dalla sua morte e fino ai nostri giorni. Fu canonizzato a tempo di record, in 104
meno di un anno dalla sua scomparsa. La diffusione del suo culto è mondiale e lo rende tra i Santi più venerati. L’iconografia lo mostra con un libro in mano, ad indicare la profonda conoscenza della Sacra Scrittura e con un giglio, simbolo di purezza, a significare la sua castità. Poco prima di morire ebbe la visione di Gesù Bambino; per questo viene quasi sempre rappresentato pure con il Pargolo in braccio. Taumaturgo conclamato, è dalla devozione popolare invocato anche per compiti – diciamo – di routine. Infatti, in Campania si ritiene che possa bastare una preghiera rivolta a Lui per ritrovare le piccole cose di uso quotidiano perdute o fuori posto: un ditale, un fazzoletto, un anello. Mia Madre lo faceva, e per Lei funzionava sempre. Ma si sa: i nostri vecchi avevano un’arma in più rispetto a noi, un’arma costituita dalla profonda ed ingenua Fede che caratterizzava tutta la loro esistenza.
Banca d’Italia -‐ L'economia della Campania Rapporto annuale -‐ giugno 2011 17 giugno 2011 Stralcio Il PIL della Campania, dopo l'intenso calo rilevato dall'Istat nel 2009 (-‐5,2 per cento a prezzi costanti), è diminuito lo scorso anno dello 0,6 per cento, secondo le stime della Svimez, a fronte della crescita rilevata nella media nazionale (1,3 per cento). Lo squilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro si è ulteriormente aggravato. Il numero di occupati è diminuito per il quarto anno consecutivo; il tasso di occupazione delle persone in età da lavoro è sceso per la prima volta al di sotto del 40 per cento, per la componente giovanile della popolazione esso è pari a poco più di un quarto. Il deterioramento della situazione occupazionale si è esteso a interi nuclei familiari in maggiore misura rispetto al resto del paese: nel 2010, la quota di famiglie campane senza alcun componente occupato è stata superiore al 27 per cento, oltre 3 punti percentuali in più rispetto al 2008. Il clima di fiducia delle imprese industriali è migliorato nel corso del 2010, ma meno che nella media del paese; è tornato a peggiorare nel primo trimestre del 2011. L'incremento del fatturato industriale, rilevato dall'indagine della Banca d'Italia su un campione di aziende campane con almeno 20 addetti, è stato di lieve entità ed ha interessato poco più della metà delle imprese intervistate. Gli investimenti sono sensibilmente diminuiti per il terzo anno consecutivo...Nel settore delle costruzioni l'attività è calata, sia nella componente collegata alla realizzazione di opere pubbliche sia nel comparto dell'edilizia privata. Nel mercato immobiliare residenziale il numero di compravendite è rimasto stazionario dopo quattro anni di riduzioni; i prezzi sono diminuiti, confermando la tendenza emersa nella seconda metà del 2009. Il commercio ha risentito della debole dinamica dei consumi e delle presenze turistiche. Sui consumi delle famiglie incide il contenimento del reddito disponibile determinato principalmente dall'aggravarsi della situazione occupazionale…Il settore turistico, che per la rilevante dotazione di risorse ambientali e culturali dovrebbe rappresentare un punto di forza dell'economia regionale, contribuisce in misura limitata allo sviluppo locale. In rapporto alla popolazione, il valore aggiunto prodotto in questo comparto tra il 2000 e il 2007 è stato in regione più basso del 40 per cento rispetto alla media italiana. La quota del mercato turistico internazionale detenuta dalla Campania era inferiore allo 0,2 per cento nel 2009, meno di un quarto delle quote della Lombardia o del Lazio... Nel 2010 il credito bancario ai settori produttivi ha accelerato, sospinto anche dall'accresciuto fabbisogno finanziario delle imprese. La crescita dei prestiti si è concentrata verso le imprese meno rischiose. Nell'ultima parte dell'anno la domanda di credito si è però indebolita e l'intonazione delle politiche di offerta ha mostrato nuovi segnali di restrizione. Il rischio di insolvenza è aumentato: la quota di impieghi entrati in sofferenza ha raggiunto il 5,2 per cento a fine 2010, dal 3,5 di un anno prima, situandosi 105
su livelli all'incirca doppi rispetto alla media nazionale… A fine 2010, la quota di mutui immobiliari a tasso fisso era pari in Campania al 45 per cento del totale, circa 14 punti in più della media nazionale. Alla fine del 2010 il debito delle Amministrazioni locali campane, pari a 12,8 miliardi, ha mostrato il primo calo (-‐2,7 per cento rispetto al 2009) dopo cinque anni di espansione. In rapporto al PIL, il livello complessivo dell'indebitamento resta comunque il più elevato in Italia.
21 Giugno -‐ Festa di SAN LUIGI GONZAGA 20 giugno 2011 Luigi è uno dei nomi più diffusi in Italia, specie al maschile (non manca tuttavia qualche blasonata Luigia e qualche cordiale Ginetta). I diminutivi Gigino e Gino sono frequentissimi. L’occorrenza riguarda circa il 2% della popolazione, corrispondente a 1,2 milioni di persone. La celebrazione del 21 giugno è dedicata a San Luigi Gonzaga, nato a Castiglione delle Stiviere nel 1568 e morto di peste o di tifo petecchiale (le fonti discordano) a Roma nel 1591. Era il primo di otto figli, erede di Ferrante Gonzaga, duca di Mantova. Gli sarebbe toccato un futuro da soldato; invece ben presto maturò la sua contrastata vocazione al sacerdozio. Non mancarono certo i segnali premonitori di un percorso luminoso, ancorché brevissimo. Ottenne la prima comunione dalle mani di san Carlo Borromeo; fu paggio e studente alla corte di Spagna; all’epoca risale un suo ritratto infantile dipinto da El Greco. L’adolescente Luigi è brillante alunno, studia filosofia e tiene la tradizionale dissertazione universitaria; insieme, legge però testi spirituali e relazioni missionarie, si concentra nella preghiera, decide di farsi gesuita e – malgrado la contrarietà del padre – a 17 anni entra nel noviziato della Compagnia di Gesù. A Roma ebbe tra i suoi insegnanti e direttore spirituale San Roberto Bellarmino. La salute è però fragile e le severe penitenze non lo aiutano. Presentendo già vicina la morte, riesce con fede ed umiltà a staccarsi da tante cose terrene, ma non dalla sofferenza degli altri. Nel 1590/91 una serie di morbi micidiali si abbatte su Roma (muoiono in 15 mesi persino tre Papi uno dopo l’altro: Sisto V, Urbano VII, Gregorio XIV). I malati sono assistiti e curati dai confratelli in Cristo (tra gli altri, un altro grande Santo, Camillo de Lellis). Luigi, trovato in strada un appestato in abbandono, lo porta in ospedale, incaricandosi di curarlo. La generosità gli è fatale: contagiato, dopo pochi giorni chiude gli occhi a soli 23 anni. Apostolo della carità, simbolo di purezza e di amore per il prossimo, viene canonizzato nel 1726 da papa Benedetto XIII. E’ il protettore mondiale dei giovani e come tale particolarmente venerato. Pio XI lo elesse a patrono della Gioventù Cattolica Italiana nel 1926.
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A3 – INAUGURATO IL NUOVO SVINCOLO DI BATTIPAGLIA SULL’AUTOSTRADA SA/RC 23 giugno 2011 L’Anas oggi ha aperto al traffico il nuovo svincolo di Battipaglia sull’autostrada Salerno-‐Reggio Calabria, in provincia di Salerno. Lo svincolo di Battipaglia è il naturale collegamento tra l’A3 e gli insediamenti turistici e produttivi del medio–alto Sele e rappresenta il principale collegamento con l’intera Area del Cilento e del Golfo di Policastro. Lo svincolo si inserisce in un ampio progetto a favore di un grande bacino di utenza, perché alleggerirà i flussi di traffico da e per l’autostrada e, soprattutto, quelli in direzione del centro abitato di Battipaglia e delle località turistiche del Cilento. Il progetto è stato concepito con l’obiettivo di ottimizzare l’incidenza del traffico veicolare nella zona di ingresso al centro abitato di Battipaglia, ottenendo una migliore gestione della viabilità verso la statale 18 e le strade comunali ed eliminando le criticità in corrispondenza dell’innesto dell’autostrada, che rappresentavano un vero e proprio limite ai flussi veicolari e provocavano lunghe code soprattutto nel periodo estivo.
Castellabate torna in tv, domenica 26 giugno alle 9.30, nell’ambito del programma di Rai Uno “Magica Italia” 25 giugno 2011 La costa da Punta Licosa a Punta Tresino, il centro storico con il suo castello, il Palazzo Belmonte a Santa Maria, le location del film Benvenuti al Sud. Si parlerà del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e andrà in onda una panoramica di Castellabate a trecentosessanta gradi, domenica mattina alle 9.30, su Rai Uno, nell’ambito di “Magica Italia – Turismo e Turisti”, la trasmissione del ministero del Turismo ideata per mostrare al pubblico le meraviglie italiane ancora non abbastanza conosciute. Anche se Castellabate, dopo la proiezione di Benvenuti al Sud, è ormai famosa in tutta Italia. Si parlerà della costa e del mare, con la riserva marina protetta, delle bellezze ambientali e culturali e di come è cambiato il paese con la visibilità ottenuta grazie al film. Ad accompagnare il conduttore della trasmissione e a spiegarne storia e curiosità, ci saranno il presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Amilcare Troiano, il responsabile dell’Ufficio Promozione Turistica e Culturale Enrico Nicoletta e il principe Angelo Granito di Belmonte. «Ancora una volta le telecamere della Rai si accendono su Castellabate. – commenta il sindaco Costabile Spinelli – L’attenzione di una trasmissione che parla di turismo, voluta dal ministero, ci gratifica ancora di più perché è la conferma dell’interesse che il nostro paese sta suscitando nell’intera penisola. Per quanto ci riguarda il nostro impegno è rivolto ad accogliere nel modo migliore i visitatori, in modo che possano andare via soddisfatti e desiderosi di tornare».
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NASCE IL CENTRO STUDI SU ALIMENTAZIONE E BENESSERE-‐ Una sede a POLLICA 25 giugno 2011 Nasce a Salerno l’Accademia della Lunga Vita; un centro studi su alimentazione e benessere, che si occuperà di supportare con rigore scientifico la ricerca sul rapporto tra alimentazione e stati di salute, recuperando il patrimonio della Scuola Medica Salernitana e passando per i fondamenti della Dieta Mediterranea, essa stessa da poco patrimonio intangibile dell’umanità. Due le sedi, l’Ospedale Costa d’Amalfi di Ravello, plesso da qualche mese passato all’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, e il prestigioso Palazzo Capano di Pollica, già sede del Museo della Dieta Mediterranea. L’idea non è soltanto quella di approfondire gli elementi legati esclusivamente alla ricerca, quanto quello di coniugare ricerca, formazione e promozione turistica, istituendo corsi di formazione e di informazione, innanzitutto per gli operatori del settore, ma anche per i turisti, oltre che naturalmente per la popolazione in genere, coniugando la scienza con la cultura del territorio, il consumo a km 0, le produzioni locali all’insegna dello star bene. E l’idea nasce davvero sotto i migliori auspici. Nell’ambito dei Progetti Obiettivo FERS 1.12, l’Accademia della Lunga Vita, come Centro studi, è stata inserita in un Progetto che vede insieme i Comuni tutti della Costiera Amalfitana, il Comune di Pollica, e l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, dal titolo “ Racconti, valori e Tradizioni nella Dieta Mediterranea dal Cilento alla Costa d’Amalfi “. Il programma è caratterizzato dalla scelta di organizzare una serie di eventi di grande richiamo incentrato sulla Dieta Mediterranea, ovvero sul legame fra tradizione enogastronomica, scienze della salute e turismo di qualità. Il momento più rappresentativo sarà un convegno scientifico a carattere internazionale organizzato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno al Costa d’Amalfi; il convegno avrà cadenza annuale, e farà di Salerno e delle sue costiere, il punto di incontro e il centro di riferimento per lo studio e la diffusione delle regole della lunga vita. Sul sito del Comune di Minori, comune capofila del progetto, è possibile reperire ulteriori approfondimenti.
Check in del comitato PRO OSPEDALE SAN LUCA 24 giugno 2011
Si terrà una riunione del consiglio comunale nell'aula consiliare di Vallo alle ore 17.30 di sabato 25/06. Il Comitato invita tutti a partecipare, per lottare insieme per l'ospedale di Vallo, per il comune diritto alla salute.
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Stralcio dalle "Considerazioni del Governatore della Banca d'Italia" 25 giugno 2011 ...Andrebbero ridotte in misura significativa le aliquote, elevate, sui redditi dei lavoratori e delle imprese, compensando il minor gettito con ulteriori recuperi di evasione fiscale…Il federalismo fiscale può aiutare, responsabilizzando tutti i livelli di governo, imponendo rigidi vincoli di bilancio, avvicinando i cittadini alla gestione degli affari pubblici. Due condizioni sono cruciali: che i nuovi tributi locali siano compensati da tagli di quelli decisi centralmente e non vi si sommino; che si preveda un serrato controllo di legalità sugli enti a cui il decentramento affida ampie responsabilità di spesa.
Gran Fondo BCC dei Comuni Cilentani, Torchiara il 3 Luglio 2011 27 giugno 2011 Anche quest’anno si terrà la Gran Fondo BCC dei Comuni Cilentani per valorizzare e promuovere il territorio cilentano; kermesse ciclistica, alla sua quarta edizione, inserita nel calendario del Campionato italiano UDACE “Fondo Erba Vita”, è dedicata alla memoria del ciclista Gianfranco Botti. Il Comitato Organizzatore della Granfondo 2011 ha preparato per il 3 luglio una manifestazione ricca di novità e ovviamente anche di tante conferme per accogliere gli oltre 500 ciclisti e i loro accompagnatori che arriveranno da tutta Italia. Per l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la Banca di Credito Cooperativo dei Comuni Cilentani e la Banca Malatestiana di Rimini collaboreranno insieme per il 7° Campionato Italiano BCC “ Gran Combinata BCC 2011 ” in programma il 21 agosto, riservato a tutti i dipendenti di entrambi i sessi in servizio o in quiescenza, soci, amministratori loro famigliari e società prodotto delle banche di credito cooperativo. Un campionato non più su un’unica prova ma su due percorsi: un tracciato lungo di km 120 ed uno corto di km 70. Si partirà alle 8,30 da Sant’Antuono di Torchiara. Tracciati inediti che non lasceranno indifferenti nemmeno gli agonisti più sfegatati, obbligati ad alzare la testa e ammirare gli innumerevoli panorami mozzafiato del Cilento.
LA POESIA DI LUGLIO: Sensazione di Arthur Rimbaud 30 giugno 2011 Sensazione Le sere blu d'estate,andrò per i sentieri graffiato dagli steli,sfiorando l'erba nuova: ne sentirò freschezza,assorto nel mistero. Farò che sulla testa scoperta il vento piova. Io non avrò pensieri,tacendo nel profondo: 109
ma l'infinito amore l'anima mia avrà colmato, e me ne andrò lontano,lontano e vagabondo, guardando la Natura,come un innamorato. Arthur Rimbaud A fine 800 la figura dell’intellettuale “maledetto” assunse un rilievo tutto particolare. Le teorie libertarie erano uscite dai salotti per conquistare le periferie operaie e le comunità rurali. Il modello legittimista “Dio, Patria, Famiglia” sembrò divenire di colpo obsoleto. Dopo le ultime convulsioni della Comune Parigina si registrò un periodo di pace che permise di mettere al centro delle attenzioni le pulsioni dell’individuo, superando i miti tardo romantici del secolo. E così alcuni artisti iniziarono a scegliere provocatoriamente pure il male e l'abiezione. Alcool, droghe, sesso rappresentarono la via per discostarsi da valori che non si condividevano più. E lasciamo stare se alla fine della strada tanti trovarono la loro autodistruzione. Arthur Rimbaud è un esemplare tipico di quella generazione. Proveniva da una famiglia agiata, la madre era una bacchettona, lo aspettava un futuro “regolare”. Invece, a 17 anni era già scappato più volte di casa, era un poeta sensibile e dotato, aveva conosciuto Paul Verlaine, col quale intrecciò una relazione sentimentale e che per lui abbandonò moglie e figlio. Vagabondarono assieme per un paio d’anni; la storia terminò in maniera tempestosa. Dopo una lite, Verlaine tirò un colpo di pistola a Rimbaud: fu ovviamente incarcerato e condannato a due anni di reclusione. Il giovane allievo ritornò provvisoriamente alla casa avita. La vicenda ebbe larga eco, specie per i risvolti omosessuali, allora non facilmente accettati dalla morale corrente. Riprese a viaggiare (Estremo Oriente, Cipro, Africa); svolse lavori diversi e avventurosi (commerciante di oggetti esotici, soldato, cartografo per la Società di Geografia; persino s’insinua mercante di schiavi). Mentre si trovava ad Aden, si riscontrò un grave problema al ginocchio destro. Dovettero amputargli l’arto. Operato in Francia, si scoprì che era affetto da cancro. Morì a 37 anni, dopo atroci dolori, a Marsiglia. Con questo tipo di esistenza “malvissuta”, è evidente che il mondo immaginifico di Rimbaud fu straordinariamente ricco e la sua ispirazione testimoniò una complessità psicologica esasperata e dilaniata. L’autore oscillava tra l’euforia della rivolta contro Dio e gli uomini e la prostrazione delle inevitabili sconfitte. Fu uno smodato, ma geniale: l’ansia del rinnovamento, della sfida lo divorava. Persuaso che una forza primigenia e oscura sia dentro l’uomo e aspetti solo di essere disvelata, aspirava ad essere mago, a divenire “veggente”. Fu mistico e decadente, un selvaggio, un angelo caduto nel fango. In una parola, modernissimo. Come non effettuare un parallelismo con la beat generation, coi Kerouac, con Gregory Corso, con le musiche psichedeliche, con le droghe, ma anche con quelle energie che negli anni sessanta, partendo dalla California, si diffusero nel pianeta dopo le vicende atroci della II guerra mondiale? Eppure, inaspettatamente la lingua del poeta è dolce, trae dal profondo del petto sensazioni umanissime, parla d’amore, di natura, dei misteri i cui segreti cogliamo solo per un attimo, e che scordiamo subito dopo, travolti da un’inaccettabile quotidianità. Le ardite immagini, le metafore articolate secondo un ritmo ancora classico ma sempre originale, lo collocano tra i grandi della letteratura contemporanea. Qualcuno ha accostato questo personaggio a Corto Maltese, l’eroe di Hugo Pratt che adoriamo. Come il marinaio di “Corte Sconta detta Arcana” o de “La ballata del mare salato” Rimbaud è un perfetto anarchico, nemico di ogni conformismo, un individuo che volle essere sempre “altrove da se stesso”. Anche noi d’estate siamo un poco altrove da noi stessi, viviamo all’aria aperta, complici con la natura. Come nei bei versi che, in questo mese di luglio, vogliamo dedicare a chi segue la nostra pagina.
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IV GRANFONDO BCC DEI COMUNI CILENTANI -‐ Torchiara, 3 luglio 2011 4 luglio 2011 Come tutte le cose belle della vita, il 3 luglio si è consumato troppo in fretta per le nostre emozioni e la Granfondo è ormai alle spalle. I partecipanti sono stati questa volta 678, un fiume in piena di amatori e di bici che ha colorato il Cilento in una magica giornata di sole e di allegria. Un impeccabile servizio d’ordine, un percorso impegnativo, una folla entusiasta ai bordi delle strade, l’acclamazione dei vincitori nelle varie categorie. E la festa popolare e genuina sulla piazza di Torchiara a conclusione della kermesse. Grazie Kiklos Team che hai organizzato in maniera perfetta un grandissimo evento, grazie alle autorità pubbliche che hanno dato i loro permessi e consentito l’effettuazione della gara in assoluta tranquillità, grazie alla BCC dei Comuni Cilentani che presta da quattro anni il suo nome ed è onorata per essere parte integrante di una manifestazione con una risonanza che -‐ nel suo genere -‐ travalica ormai i confini nazionali.
Gita sociale al Villaggio VALTUR di SIMERI, sulla costa jonica calabrese 7 luglio 2011 La proposta della BCC per la Gita Sociale di quest’anno (periodo: 4 – 11 settembre) riguarda il Villaggio VALTUR di SIMERI. Il complesso si trova nei pressi di un comune calabrese, in provincia di Catanzaro e si affaccia sul mare Jonio, al centro del Golfo di Squillace. Circondato da ulivi e da giardini punteggiati di palme e fiori coloratissimi, si distingue per l’atmosfera serena che vi si respira, ed è particolarmente indicato per le vacanze di famiglie con bambini piccoli: è infatti strutturato in modo semplice e lineare, con i principali servizi concentrati nella zona centrale e disposti su un unico livello per agevolare i passeggini. Per gli adulti molteplici saranno le occasioni per divertirsi e rilassarsi. A disposizione degli ospiti il teatro all’aperto, la piscina, le attrezzature sportive e quant’altro. Il Villaggio ha 260 camere, caratterizzate da uno stile semplice e funzionale, disposte in due aree: quella centrale e quella dei bungalow. Tutti gli ambienti dispongono di aria condizionata, televisione, cassetta di sicurezza, phon e frigobar. Il ristorante centrale offre la possibilità di accomodarsi nelle due sale esterne, all’ombra delle bouganville e gustare, oltre alle particolari prelibatezze, nazionali e tipiche della Calabria. I menu sono vari per soddisfare i palati più raffinati. I bar del Villaggio sono due. Il rapporto “qualità/prezzo” ci è sembrato veramente idoneo a soddisfare le esigenze delle famiglie dei nostri Soci. Il viaggio andata/ritorno sarà gratuito ed assicurato, come al solito, con nostri mezzi. Si rinvia, per maggiori dettagli, alla scheda di prenotazione -‐ da compilare in ogni sua parte -‐ e al volantino informativo, che potrete trovare sul sito WEB della BCC. Il termine ultimo per accettare le prenotazioni è il 10.08.2011. Resta confermata la possibilità di pagare il viaggio in cinque rate mensili, su autorizzazione del Preposto delle nostre Filiali, che potranno valutare l’affidabilità del socio/cliente; pertanto, le prenotazioni dovranno essere accolte esclusivamente dalle filiali pertinenti. Vi aspettiamo numerosi per una divertente vacanza!
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Salerno -‐ Camera di Commercio "Il mese dell'Agriturismo" 18 luglio 2011 Domani, martedì 19 luglio, alle 11.00, presso la Camera di Commercio di Salerno, sarà presentata l’iniziativa "Il mese dell'Agriturismo”, un viaggio per scoprire i sapori della tradizione contadina tra arte, cultura e territorio della provincia di Salerno. Organizzata dalla Confederazione Italiana Agricoltori e dalla Camera di Commercio di Salerno in collaborazione con l'Associazione Agrituristica "Turismo Verde", l’iniziativa si svolgerà nel periodo 10 settembre -‐ 9 ottobre presso 18 agriturismi ubicati in provincia di Salerno dove l’ospite potrà degustare piatti tipici, conoscere i processi produttivi adottati e, attraverso apposite visite guidate, scoprire le bellezze paesaggistiche, storiche e archeologiche della provincia di Salerno. L’iniziativa sarà presentata dal Presidente della Camera di Commercio di Salerno Guido Arzano e dal Presidente provinciale della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Domenico Oliva.
La MARCIALONGA di CASTELLABATE -‐ Memorial ARNOLFO TATA 21 luglio 2011 giovedì 11 agosto dalle ore 18.00 alle 22.00 si svolgerà la manifestazione sportiva, non competitiva, da Santa Maria al Belvedere di Castellabate. Sei Kilometri salutistici, tutti da godere, in un panorama che il mondo ci invidia! Programma: ore 17,00 Chiusura iscrizioni Belvedere S. Costabile a Castellabate; ore 17,30 Raduno e trasferimento in navetta a Piazza Lucia (S.Maria); ore 18,00 Inizio giro passerella da Piazza Lucia, per il centro ed il corso Matarazzo -‐ partenza volante da piazza Lucia -‐ SS267 e scalata del colle dell'Angelo. Arrivo sul Belvedere di Castellabate ! Km 6,00
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LA POESIA DI AGOSTO: Spiaggia di sera di Giorgio Caproni 31 luglio 2011 Spiaggia di sera Così sbiadito a quest'ora lo sguardo del mare, che pare negli occhi (macchie d'indaco appena celesti) del bagnino che tira in secco le barche. Come una randa cade l'ultimo lembo di sole. Di tante risa di donne, un pigro schiumare bianco sull'alghe, e un fresco vento che sala il viso rimane. Giorgio Caproni Per inquadrare la poetica di un autore abbastanza ai margini dei salotti letterari, giova forse partire da un’intervista televisiva del 1987, nella quale un Caproni ormai anziano dichiarava, con candore, di essere arrivato alla poesia attraverso la musica (aveva studiato violino, da giovane, al Liceo Musicale di Genova). Per esercitarsi nella composizione delle “corali a 4 voci” aveva iniziato pian piano ad adattare propri versi alle partiture, invece di quelli di autori del settecento, come fatto tante volte in precedenza. Affermò allora che “la musica è caduta ed è rimasta la poesia”. Già questa rappresentazione della scoperta di una vocazione delinea un personaggio essenziale, consapevole che le cose ci parlano con un linguaggio scarno che dobbiamo saper cogliere, se vogliamo leggere in esse le storie della vita. Nato a Livorno nel 1912, si sentì poi legato al capoluogo ligure, nel quale visse gli anni della formazione. Genova seppe ricambiarlo, conferendogli nel 1985 giorni la cittadinanza onoraria. Partecipò alla guerra ed alla Resistenza; fu socialista, per un sentire umanitario che caratterizzò la sua maniera di esistere. Maestro elementare per quasi 40 anni, si dedicò con dedizione all’insegnamento, approdando dopo alcune esperienze lavorative a Roma, ove chiuse i suoi giorni nel 1990. Poeta e critico, fu grandemente stimato da Pier Paolo Pasolini, Cassola, Pratolini, Bassani. Operatore culturale schivo ma frenetico, ci cimentò in raffinate traduzioni dal francese (Proust, ma anche Baudelaire, Celine, Maupassant), scrisse su numerose riviste dell’epoca, vinse per ben due volte il Premio Viareggio, uscendo in quelle non frequenti occasioni pubbliche da un volontario semianonimato. La Genova della sua giovinezza, la contemplazione di realtà anche minimali, l’affetto per la madre, il viaggio attorno a se stesso sono i temi ricorrenti, trattati con versi semplici e immediati, mai banali.. La sintassi si riduce all’essenziale, mentre gli oggetti e i dettagli prendono nitida evidenza attraverso “rime non crepuscolari, ma verdi, elementari”. Fu vicino a Saba e agli ermetici, anche se fece corsa a parte per la sua sostanziale estraneità a scuole o correnti letterarie. La “spiaggia di sera” di questo appuntamento agostano può trasmettere al lettore un aspetto tipico dell’ispirazione di Caproni: assistiamo, magari non da protagonisti, al miracolo della vita e della natura. Abbiamo contemplato la bellezza e l’amore; ne conserviamo traccia; proviamo una sensazione dolce-‐amara nel ricordo.
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Bcc Comuni Cilentani: Il paesaggio marino è di Walter Lazzaro, un eccellente artista del 900, denominato "il pittore del silenzio"
4 agosto ore 20,15 -‐ Castellabate Piazza Perrotti -‐ Processo a Gioacchino Murat 2 agosto 2011 Un'iniziativa dell’Associazione Identità Mediterranee, con la partecipazione di illustri esponenti del mondo della cultura e della giustizia italiana.
Da Cronache di Salerno de "Il Salernitano" : Ogliastro...disastro 27 agosto 2011 alle ore 12:15 E’ allarme inquinamento sul litorale di Ogliastro Marina. Il lungomare delle Tartarughe, più volte segnalato come fiore all’occhiello delle coste Cilentane, da sabato scorso è invaso da liquami, presumibilmente di provenienza fognaria. Lo spettacolo non è gradevole: odori forti e nauseanti circoscrivono il litorale di via Arena, la presenza di pesci morti sulla spiaggia testimonia quanto accaduto. Le spiagge sono deserte, l’acqua marina ha modificato la sua colorazione da azzurro cristallino a marrone. Gli assistenti delle spiagge ci hanno riferito che tutto si è verificato da sabato scorso, quando, all’apertura degli stabilimenti balneari, è stata notata la diversa colorazione delle acque marine. “Pensavamo fosse un problema momentaneo, legato alle correnti, ma col passare delle ore il problema si aggravava ed abbiamo richiesto l’intervento della Capitaneria di Porto a Castellabate” , ci ha riferito un bagnino del posto. La Guardia Costiera, secondo quanto dichiarato dall’Arpac di Salerno, ha richiesto un immediato intervento di tecnici per i prelievi e le analisi delle acque inquinate. L’esito non è ancora noto, ma si conferma lo stato di allerta.
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La poesia di settembre -‐ Mediterraneo di Eugenio Montale 30 agosto 2011 Mediterraneo Antico, sono ubriacato dalla voce ch’esce dalle tue bocche quando si schiudono come verdi campane e si ributtano indietro e si disciolgono. La casa delle mie estati lontane, t’era accanto, lo sai, là nel paese dove il sole cuoce e annuvolano l’aria le zanzare. Come allora oggi la tua presenza impetro, mare, ma non più degno mi credo del solenne ammonimento del tuo respiro. Tu m’hai detto primo che il piccino fermento del mio cuore non era che un momento del tuo; che mi era in fondo la tua legge rischiosa: esser vasto e diverso e svuotarsi cosi d’ogni lordura come tu fai che sbatti sulle sponde tra sugheri alghe asterie le inutili macerie del tuo abisso. E. Montale Dei maestri conclamati del secolo scorso mancava Eugenio Montale nella nostra limitata rassegna. E’ che ai grandi lirici occorre accostarsi a piccoli passi, contemplando l’orgogliosa loro solitudine. Con Ungaretti e Quasimodo, Montale si pose, col distacco silente che lo caratterizzò, ai vertici dell’ermetismo, una corrente che trovò ispirazione nella visione aspra ed essenziale del mal di vivere di un’intera generazione. Comunicare la realtà, almeno nel modo cerimonioso e aristocratico della letteratura classica e postromantica, non era più possibile, dopo che le comunità si erano dilaniate nelle trincee della ferocia dei conflitti e quando le certezze antiche si erano sfaldate nell’inaspettata precarietà degli individui. Nato a Genova nel 1896 da una famiglia colta e liberale, si diplomò ragioniere da autodidatta. Partecipò alla prima guerra mondiale, facendo con senso del dovere la sua parte. Lavorò poi a Firenze, diventando nel tempo direttore di un prestigioso istituto, il Gabinetto scientifico-‐letterario Vieusseux, che fu costretto a lasciare per motivi politici (Montale fu antifascista). Dopo la Seconda Guerra si trasferì a Milano; in quella Città lavorò quale redattore al “Corriere della Sera” e morì nel 1981. Di lui ci restano raccolte indimenticabili come “Ossi di seppia” e un’umiltà che lo portava a restare molto spesso in un volontario semi-‐anonimato. Il suo credo, infatti, è che l’artista non è un bardo che cerca larghe scene, è piuttosto una persona semplice che ha un rapporto con le cose concrete e, come gli altri uomini, percepisce il dolore e l'assurdità del mondo. Niente messaggi aulici, né soluzioni calate dall’alto, ma solo il colloquio con una natura definita "scabra, allucinante" e con le distese d'acqua senza confini che appaiono dai nostri lidi, nelle quali sentiamo assieme a lui di confonderci e riconoscerci. Il nostro maestro più sottoesposto fu, per ironia della sorte, quello che ottenne più soddisfazioni: nel 1975 ricevette il Nobel, innalzando grazie alla sua opera l’abituale nostro provincialismo sino al riconoscimento internazionale. Ricordiamo che, in fin dei conti e nonostante una certa italica spocchia, solo sei nostri letterati, su 103, hanno ottenuto tale ambito premio. Conseguì inoltre numerose lauree ad honorem; fu nominato senatore a vita. Nel dibattito civile degli anni sessanta sulla necessità dell'impegno politico degli intellettuali, Montale -‐ senza schierarsi e senza pagare il prezzo di un nuovo conformismo -‐ continuò ad essere tra i più letti ed amati nel nostro 115
Paese. Con il rispetto che dobbiamo alla sua lezione, che è specialmente lezione stoica di vita, leggiamo assieme a lui “Mediterraneo”. La similitudine col mare è un bel viatico per guardare finalmente in noi stessi, nell’azzurra luce settembrina e, come il mare col suo incessante moto, vogliamo anche noi rinnovarci e migliorarci.
Jamm ja’: Benvenuti a Castellabate un set tra cielo e mare 1 settembre 2011 Dal 4 settembre Castellabate ospiterà le riprese di “Benvenuti al Nord”, sequel di “Benvenuti al Sud”, film che ha reso famosa Castellabate in Italia e nel mondo. Per l’occasione il Comune di Castellabate, l’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Salerno e il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, hanno organizzato una serie di eventi collaterali: convegni, spettacoli musicali, proiezioni e degustazioni in attesa del 9 settembre, quando il Castello dell’Abate ospiterà il matrimonio di due eccellenze gastronomiche italiane, una del sud, l’altra del nord e il Consiglio Comunale si riunirà in seduta straordinaria in onore di un nuovo “cittadino” di Castellabate. L’intero programma è stato presentato nell’ambito di una conferenza stampa mercoledì 31 agosto, nel Salone Bottiglieri della Provincia di Salerno. Per maggiori dettagli, si fa rinvio alla pagina del Comune di Castellabate. E' una nuova occasione per portare alla ribalta nazionale le bellezze del nostro territorio.
ingresso nella Diocesi di Monsignor Ciro Miniero, nuovo Vescovo di Vallo della Lucania 1 settembre 2011 Sua Eccellenza Rev.ma Monsignor CIRO MINIERO effettuerà il solenne ingresso nella Diocesi affidata alle Sue cure domenica 4 settembre alle ore 16,30. Condividiamo la gioia dell'intera Comunità e porgiamo, assieme ai Signori Consiglieri ed a tutto il Personale della Banca il nostro deferente benvenuto all'illustre Presule.
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11 settembre -‐ Due anime di luce 9 settembre 2011 L’11 settembre è una data che ricorderemo sempre, legata com’è ai crudeli attentati terroristici che rasero al suolo le Torri Gemelle del WTC di New York, spegnendo in maniera assurda migliaia di incolpevoli esseri umani. Gli attentati portarono via, d’un colpo, pure tante sicurezze della società occidentale, preparando il terreno ad ulteriori lutti, rancori e incomprensioni tra i popoli. Domenica ricorrerà il decennale di quel tragico evento. Saranno tante le celebrazioni ufficiali e le commemorazioni commosse. Anche noi vogliamo ripercorrere, con pietà fraterna, il dolore dell’11 settembre. Lo facciamo con una preghiera silente e con l’immagine delle due anime di luce che, da Ground Zero, s’alzano verso il cielo per testimoniare che, là dove adesso c’è il vuoto, c’era una volta la vita -‐ ed ancora ci sarà, perché la speranza di un mondo migliore, nonostante tutto, non può morire mai.
LA GITA A SIMERI 18 settembre 2011 Dal 4 all’11 settembre circa 250 Soci della BCC hanno trascorso una bella vacanza a Simeri, sulla costa jonica della Calabria. Alcune immagini del Villaggio Valtur.
LA POESIA DI OTTOBRE -‐ "Poesia senza titolo" di Sandro Penna 30 settembre 2011 Poesia senza titolo Era l'alba sui colli, e gli animali ridavano alla terra i calmi occhi. Io tornavo alla casa di mia madre. Il treno dondolava i miei sbadigli acerbi. E il primo vento era sull'erbe. Altissimo e confuso, il paradiso della mia vita non aveva ancora volto. Ma l'ospite alla terra, nuovo, 117
già chiedeva l'amore, inginocchiato. Cadeva la preghiera nella chiusa casa entro odore di libri di scuola. Navigavano al vespero felici gridi di uccelli nel mio cielo d'ansia. (Sandro Penna) Non è facile proporre agli amici della nostra pagina, intendo dire quelli che coltivano l’amore per la poesia, un autore come Sandro Penna, che fece scandalo per la sua dichiarata omosessualità e mantiene ancora alla larga, anche dopo la sua scomparsa, i cantori della cultura ufficiale del paese. Si autoescludeva lui, per i démoni di passione e di erotismo che gli suscitavano inconfessabili sensi di colpa; escludeva il mondo “normale”, che non osa guardare dentro di sé ed accettare la diversità come inesplorata ricchezza di sentimenti. Parliamo di un letterato che ha delimitato in modo assoluto il proprio immaginario. Nulla, o quasi, dell’agire umano sembra rientrare nei suoi interessi. Il mondo reale, con le miserie quotidiane, non trova spazio, se non come mondo “altro” dal quale fuggire. E Penna si costruisce il recinto nel quale gli adulti, con la violenza (seppur non sempre esplicita) dei gesti e dei comportamenti, non sollecitano la sua curiosità. C’è invece l’ingenuità, assieme all’atroce consapevolezza di essere fuori posto. E dal disagio nasce la fuga, e con la fuga la ricerca di immagini, di adolescenti da guardare in silenzio da lontano, di sublimazione degli istinti. Pur restando celato dietro i cespugli della vita, sconveniente per la morale borghese, diffidente ed appartato nel suo cono d’ombra, egualmente Penna viene annoverato, con Attilio Bertolucci e Giorgio Caproni, tra i principali poeti della linea “antinovecentesca”, mentre declinava la poesia paludata e si affermava l’ermetismo dei capiscuola conclamati (Ungaretti, Montale). Almeno così riteneva Pier Paolo Pasolini, critico di elevato spessore, che ne apprezzava il linguaggio sommesso e descrittivo, in antitesi con quello elitario e simbolico dei grandi maestri degli anni 30 e 40. Il timbro dei versi è di una classica purezza, le sue strofe sono brevi e cantabili. L’artista, che parte da Saba, suo mentore e scopritore, sembra risalire pian piano ai crepuscolari, sin quasi al Pascoli del fanciullino che è in noi, e che è candore della natura ove non v’è malizia. Anche se, per lo sgomento dei benpensanti, il “fanciullino” prende le sembianze talora ossessive dei versi « Sempre fanciulli nelle mie poesie!/Ma io non so parlare d’altre cose./Le altre cose son tutte noiose./Io non posso cantarvi Opere Pie.». Proprio la posizione appartata, e anche indifferente, di Sandro Penna nel panorama della poesia del Novecento, ha reso non facile il riconoscimento del suo autentico valore e la sua fortuna è stata sempre inferiore ai suoi meriti. Una curiosità: il Roberto Vecchioni degli esordi (parliamo dell’album Samarcanda), nella bellissima canzone Blu notte, cita due suoi versi: “... però da vecchio pesa il respiro/lo vedevo giocare, lo guardavano tutti/ Quante volte ho pensato: "Basta, sto male", quante volte ho detto: "Basta, camminami avanti... Ma il fanciullo che avanti a te cammina/e non lo chiami, non sarà più quello...”. Nacque a Perugia nel 1906, visse appartato e in semipovertà, pur avendo “camminato assieme” e con lo stesso passo coi più grandi letterati italiani del 900. Aveva ottenuto un contestato Premio Viareggio nel 1957, un Premio Fiuggi nel 1970 ed un Bagutta, che fu come un riconoscimento tardivo alla carriera, proprio pochi giorni prima della sua scomparsa, che avvenne nel 1977. Per questo mese di ottobre, con gli scampoli dell’estate che declina, presentiamo una composizione delicata, stupita, appena triste. C’è l’ansia d’amare, c’è il connesso rimpianto delle cose che potrebbero essere, ma purtroppo non sono. Come nella vita di Sandro Penna, come forse in quella di noi lettori, che consumiamo ogni giorno e ci facciamo consumare dal tempo, uccelli felici nel canto perché ignari nel volo del loro fugace destino.
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SAN FRANCESCO 4 ottobre 2011
Con la serafica immagine giottiana del Poverello di Assisi che predica agli uccelli, rivolgiamo oggi un sentito augurio a tutte le Amiche ed agli Amici che portano il nome di San Francesco.
Gli ultimi 11 metri di Agostino: un documentario sul mistero del campione semplice 22 ottobre 2011 Il 31 ottobre, nella Sala Petrassi dell'Auditorium, alla Festa del Cinema di Roma, verrà proiettato “11 metri”, il docufilm col quale Francesco Del Grosso ricorda con amore e rispetto Agostino Di Bartolomei, un eccezionale campione che, dopo aver calcato i campi prestigiosi di Roma e Milano, chiuse la sua storia da calciatore nel 1990 con la maglia della Salernitana, nell'anno della storica promozione dalla C alla B. In granata giocò 52 partite, siglando 16 gol ed indossando la fascia di capitano. La Repubblica ha dedicato ad “Ago”, qualche giorno fa, un commosso articolo a firma di Enrico Sisti. Agostino visse l'ultima parte della sua breve, ma intensa esistenza, a San Marco di Castellabate. Ci onoriamo di averlo avuto come nostro concittadino. Alla moglie Marisa ed al figlio Luca porgiamo un caro saluto e ci sentiamo vicini a loro nel ricordo di un uomo vero e di uno straordinario calciatore, esempio di sobrietà e stile in campo e nella vita.
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Bankitalia, Visco è il nuovo governatore. Napolitano firma il decreto dopo il doppio ok di Consiglio Superiore e CDM 25 ottobre 2011 Il Presidente Giorgio Napolitano ha firmato la nomina del Vicedirettore Generale Ignazio Visco a Governatore della Banca d'Italia. Rivolgiamo un fervido augurio al nuovo Governatore, nel'auspicio che -‐ sotto la sua guida -‐ l'Istituto continui ad essere un sicuro punto di riferimento per l'economia del Paese.
La gita del CRAL a Roma 29 ottobre 2011 Il sabato una visita ai giardini del Vaticano, ai Musei ed alla Cappella Sistina. La sera al Teatro Brancaccio per assistere ad una rappresentazione della commedia musicale “Mamma mia”. La domenica al Quirinale ed alla Caserma del Reggimento Corazzieri. Un fine settimana perfetto, con tante famiglie con bambini al seguito.
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LA POESIA DI NOVEMBRE: “Notizie a Giuseppina” di Mario Luzi 1 novembre 2011 Notizie a Giuseppina dopo tanti anni Che speri, che ti riprometti, amica, se torni per così cupo viaggio fin qua dove nel sole le burrasche hanno una voce altissima abbrunata, di gelsomino odorano e di frane? Mi trovo qui a questa età che sai, né giovane né vecchio, attendo, guardo questa vicissitudine sospesa; non so più quel che volli o mi fu imposto, entri nei miei pensieri e n'esci illesa. Tutto l'altro che deve essere è ancora, il fiume scorre, la campagna varia, grandina, spiove, qualche cane latra esce la luna, niente si riscuote, niente dal lungo sonno avventuroso. (Mario Luzi -‐ da Primizie Del Deserto 1952) Il progressivo calo della luce, le foglie gialle che crocchiano sotto i piedi, le piogge autunnali. Novembre è un mese di riflessioni, di consuntivi che tengono conto dell’attesa dei grandi freddi che verranno. I poeti ermetici, che conoscevano la solitudine dell’uomo, anche per l’esperienza storica nella quale erano calati (siamo nella prima metà del novecento), soffrivano l’eclissi della fede e di quelle certezze che avevano sorretto invece i romantici ed i positivisti del secolo precedente. Così si difende il “recinto sacro” che è dentro di noi, per non fare entrare la violenza, le dittature, gli orrori e le volgarità che talora ci assediano. Ecco che sgorga una poesia fatta di suggestioni, di evocazioni. La vita si rende riconoscibile attraverso allusioni, citazioni, analogie. I maestri di allora sono ancora i maestri d’oggi, così simili a noi, nelle umane fragilità. Ungaretti, Saba, Montale, Carlo Bo, ma pure Caproni, Sereni, Fortini, Andrea Zanzotto che ci ha lasciato di recente e che proveremo a rievocare in altra occasione. Una galleria di padri nobili che sono tanta parte della cultura italiana, nella quale ci piace riconoscerci. E Mario Luzi. Un suo critico aveva affermato che “non esiste un poeta di così lungo corso e sempre in ascolto come è Mario Luzi, il cui itinerario poetico non ha mai comportato una pigra amministrazione delle proprie ricchezze, ma si è sempre prodigalmente speso in diverse avventure dell'immaginazione con un esito di molteplicità che non ha eguali nel nostro secolo”, considerando quest’autore tra i maggiori contemporanei. Meno conosciuto oggi dai più giovani, era nato nel 1914 e si era formato nella Toscana magica e piena di fermenti degli anni 30, come Montale, Gadda, Palazzeschi, Vittorini, Gatto, Pratolini e tanti altri. Fu riconosciuto come il poeta ermetico per antonomasia, etichetta forse riduttiva, vista la pluralità dei suoi temi esistenziali, fatti d’amore e timore per una natura spesso ostile e non sempre comprensibile, priva com’è di una costante presenza umana e, pertanto, “altra”. Gli ambienti quotidiani, la descrizione dei sentimenti ce lo rendono vicino anche oggi, a tanta distanza degli anni della piena sua attività. Morì nel 2005, poco dopo essere stato nominato senatore a vita per i grandi meriti culturali. Aveva insegnato letteratura francese all’Università di Firenze ma, soprattutto, aveva attraversato un secolo difficile con rigore, riservatezza ed onestà intellettuale. Autore molto prolifico, spaziò anche nel teatro e nella saggistica colta e nella traduzione raffinata dal francese. Gli fu attribuito nel 1978 il Premio Viareggio; dopo la sua scomparsa, è stato creato un Premio Internazionale di Poesia col suo nome. Una pagina a lui dedicata inizia con una frase che diventa un manifesto del suo pensiero: “Noi siamo quello che ricordiamo. Il racconto è ricordo e 121
ricordo è vivere” Di questa sua cifra essenziale, colloquiale, sommessa, diamo un esempio nella poesia che offriamo ai nostri amici internauti: a chi non piacerebbe potersi raccontare in modo così pacato, eppure così completo, operando in pochi versi una sintesi perfetta, seppur un po’ malinconica ( e, quindi “novembrina”) della vita di ciascuno di noi?
2 Novembre -‐ commemorazione dei Defunti 1 novembre 2011 Domani, 2 novembre, penseremo con gratitudine e commozione ai nostri cari che ci hanno lasciato, volgendo una preghiera a Dio perché li conservi nella Sua luce. In particolare, vogliamo commemorare con affetto i Soci della BCC dei Comuni Cilentani che non ci sono più, unendoci nel ricordo alle loro famiglie.
MEMORIAL ANDREA DI CONCILIO 11 novembre 2011 Domani 12 novembre, alle ore 18,30, il consueto appuntamento annuale per ricordare ANDREA. Nella cornice del Palasport che porta il suo nome, dopo la ss.Messa, verranno consegnate tre Borse di Studio assegnate dalla famiglia Di Concilio e dalla BCC. Seguirà una partita di basket con gli atleti di Basket Agropoli, Olimpia e Basket Donato Avenia.
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LA POESIA DI DICEMBRE -‐ NATALE di Giuseppe Ungaretti 30 novembre 2011 Natale Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade Ho tanta stanchezza sulle spalle Lasciatemi cosi come una cosa posata in un angolo e dimenticata Qui non si sente altro che il caldo buono Sto con le quattro capriole di fumo del focolare Giuseppe Ungaretti A marzo di quest’anno avevamo ricordato Giuseppe Ungaretti con la lirica “Italia” per commemorare il 150° anniversario dell’Unità del nostro Paese. Esaurire tuttavia la poetica di quello che viene riconosciuto tra i massimi autori del novecento con un canto patriottico ci sarebbe sembrato riduttivo. Ricordiamo, en passant, che Ungaretti è stato il più autorevole esponente della corrente dell’ermetismo. Sappiamo che fu intellettuale a tutto tondo, aperto alle esperienze della più raffinata cultura mondiale. Aveva insegnato in Sudamerica, fu poi titolare della cattedra di letteratura moderna e contemporanea presso l’Università di Roma. Riconosciuto grandissimo dalla critica già in vita, fu schivo attore della storia nazionale, attraversando con un’ispirazione irripetibile e scarna quasi l’intero secolo passato. Ci è sembrato opportuno mostrare un’altra faccia del Poeta, con questi straordinari versi che, a prima lettura, esorcizzano una ricorrenza come il Natale, divenuta esterna ed invasiva assieme. Il pessimismo che gli ermetici manifestavano per l’inaccessibilità dei sentimenti trova quindi espressione plastica nel rifiuto a mescolarsi tra la gente e nella richiesta di essere lasciato in una solitudine che possa far riscoprire, col silenzio, l’equilibrio del dolore esistenziale. Ma, rannicchiato nell’angolo del focolare, non si può non ammettere che il caldo è tuttavia “buono” e che le capriole di fumo possono rappresentare, anche involontariamente, sublimazione di parole e citazione di persone care e di colloquio. Riflettere con la propria anima spossata potrebbe così costituire un primo momento della guarigione dal dolore. Ci piace immaginare che, nella notte della festa, il Maestro stia ragionando sulla semplicità della disillusione, che trascende i concetti di buono e cattivo per farsi naturale, come naturale è la vita.
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8 Dicembre, la Festa della Immacolata Concezione e l’Azione Cattolica 8 dicembre 2011
Una testimonianza del Direttore. Ricordo che da ragazzo ho fatto tutta l’ordinaria trafila all’interno dell’Azione Cattolica: dai 6 anni, “fiamma” di vari colori a mano a mano che crescevo, poi aspirante a 10 anni, poi pre-‐ju, infine ammesso tra gli juniores. L’associazione ti teneva per mano e ti aiutava a riconoscerti in un gruppo e nei suoi valori. L’8 dicembre, in occasione della Festa dell’Immacolata, si svolgeva il rito dell’Adesione. Dopo la Messa del mattino mi consegnavano la nuova tessera, che era non solo un lasciapassare per giocare a ping pong o a pallone sul campetto dell’oratorio, ma un segno d’appartenenza forte e convinto. Ecco, la festa dell’Immacolata, più che atto di fede ed affermazione del dogma, era proprio quello: cantare a squarciagola “Bianco Padre” assieme agli altri, immaginare che il triangolo “Famiglia/Chiesa/Scuola” ti avrebbe accompagnato ancora per un anno. Poi qualcosa cambiò ed alle funzioni mattutine non andai più. Ma la Festa dell’Immacolata la ricordo ancora così, con qualche emozione in più rispetto a Natale e Pasqua. Quelle erano ricorrenze liturgiche per gli adulti, mentre il giuramento che facevo nell’occasione era riservato solo a noi adolescenti, che credevamo di avviarci senza incertezze sul cammino luminoso della vita
Concluso a Roma il XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo 18 dicembre 2011 La Bcc Comuni Cilentani al XIV Congresso Nazionale. Il sostegno alla ripresa nasce anche e soprattutto dalla Cooperazione. La BCC dei Comuni Cilentani continua a fare con tenacia ed entusiasmo la sua parte nel territorio presidiato. La nostra Banca è stata presente con una qualificata delegazione. Si è concluso a Roma il XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo, che ha visto per tre giorni oltre 2000 rappresentanti del sistema BCC dibattere attorno al tema: “Futuro da scrivere. Sguardi, strategie, strumenti delle BCC per accompagnare l’Italia”. Un evento non rituale, a sei anni dall’ultima assise di Parma, che ha voluto fare il punto sullo stato di salute della cooperazione mutualistica di credito del nostro Paese e sulle sue strategie di sviluppo. Come ha sottolineato il Presidente di Federcasse Alessandro Azzi nella relazione di apertura, in tempi di “inquietudini e timori”, la cooperazione di credito italiana ha voluto presentarsi di fronte al Paese, da un lato per riaffermare con orgoglio l’importanza del proprio ruolo di sostegno all’economia reale; dall’altro per dire con chiarezza che il modello delle BCC ha ora bisogno, per riuscire a disegnare un futuro a beneficio del sistema Paese, di nuovi strumenti organizzativi come anche di una rinnovata attenzione da parte dei regolatori del mercato, nel tentativo di salvaguardare quella “biodiversità bancaria” che, per le BCC, rappresenta un valore da difendere. Numeri alla mano, il modello BCC ha dimostrato di svolgere compiutamente la propria tradizionale funzione anticiclica dallo scoppio della crisi, di andare in controtendenza perfino rispetto alle dinamiche occupazionali; di incarnare – cioè – un modo di fare banca avvertito dalla gente come capace di contrastare efficacemente le derive e i dissesti -‐ della finanza fine a se stessa, della finanza speculativa. Un modello, peraltro, che negli ultimi 125 anni ha accompagnato da vicino la crescita e lo sviluppo del nostro Paese. Lo ha riconosciuto anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo messaggio augurale ai Congressisti, laddove ha ribadito come “il modello del Credito Cooperativo basato sui principi della democrazia economica ha contribuito fortemente alla crescita sociale e civile” dell’intera nazione. Uno dei momenti più significativi del Congresso è stato l’annuncio dato dal Vice Direttore Generale della Banca d’Italia Anna Maria Tarantola, 124
della approvazione – avvenuta nei giorni precedenti – dello Statuto del Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo da parte dell’Autorità di Vigilanza. Un progetto che consentirà adesso alle BCC di presentarsi al Paese come un gruppo bancario integrato, il quarto per dimensioni, ma operando nel rispetto della autonomia di ciascuna delle oltre 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane. La ratio del Fondo è quella di definire un sistema in grado di beneficiare, alla luce delle normative comunitarie, della ponderazione zero sui crediti infragruppo; ma anche di un sistema innovativo di early warning basato su parametri condivisi, al fine di tenere costantemente in sicurezza la rete solidale delle BCC. (nella foto sotto: il Presidente Avv. Azzi)
Pendolaria 2011: nuovi tagli e ulteriori disagi sui treni dei cittadini 20 dicembre 2011 L'ex sindacalista Moretti ha definitivamente scelto la linea del lusso delle Frecce di vario colore. Per i lavoratori pendolari carrozze sporche, gelide o torride, tagli assurdi alle tratte, aumenti del 25% degli abbonamenti in 24 mesi. E' una scelta classista che indigna profondamente. Le Ferrovie dello Stato abdicano così alla loro funzione di servizio pubblico. Tagli, incertezze e aumento dei disagi per i pendolari. È estremamente negativo il quadro che emerge dal nuovo rapporto Pendolaria 2011 di Legambiente.
BORSE DI STUDIO -‐ Elenco dei premiati 21 dicembre 2011 Come noto, la BCC premia ogni anno i Soci o figli di Soci che hanno conseguito brillanti risultati nell'anno in corso. L'appuntamento con gli interessati è per il 28 dicembre presso La Palazzina di Casalvelino Scalo dalle ore 17,30 in poi. A seguire, il Concerto di Natale ed il consueto scambio di auguri con i partecipanti. L'elenco dei premiati è consultabile sul nostro SITO WEB. Complimenti a tutti!
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Tanti auguri sinceri ai Signori Soci e Clienti. Un saluto particolare ai Giovani del Cilento, futuro del territorio e della nostra Banca locale. Vi aspettiamo al Concerto di Natale del 28 dicembre! 21 dicembre 2011
LA POESIA DI GENNAIO: Dippold, l’ottico di Edgar Lee Masters 31 dicembre 2011 n un solo, eccezionale libro, Edgar Lee Masters passò alla storia con un successo che non conosce oblio. Nato nel 1869 da famiglia patriarcale dell’Illinois, aveva compiuto alcuni tentativi con modesti risultati per farsi conoscere dal grande pubblico. Per necessità, divenne uomo di legge con buoni riscontri a Chicago. Non abbandonò tuttavia le ambizioni letterarie, coltivando la speranza di poter scrivere la storia del suo villaggio. Nel 1914 avviò un percorso del ricordo che dalle piccole sponde del fiume Spoon della sua infanzia si trasformò in memoria universale. Masters descrisse la vita umana raccontando le vicende del microcosmo sempre presente nel suo cuore. Vennero così alla luce nel 1916 le 244 epigrafi dell’Antologia di Spoon River. Per un paio d’anni fu toccato da una grazia inimitabile che lo collocò per sempre tra i grandi, specie in Europa, ove i toni dimessi e delicati dell’opera fecero gridare al miracolo. I protagonisti “si autodenunciano con una sincerità violenta, commossa e dolente. Registrano il loro fallimento, l’amara constatazione che la realtà contrasta con l’ideale perseguito e con le illusioni”. Uomini e donne ai quali la morte ha mutato la vita in destino.* Un genio, addirittura il rifondatore della poesia americana, per i tanti che l’apprezzarono. Ma, pure, in tanti lo ridimensionarono severamente, rifiutando il realismo psicologico dell’autore come metodo minore (e, magari, artificioso) rispetto all’aulicità ed alla capacità di divenire simbolo, attribuita tout court alla poesia come allora veniva pensata. In Italia lo scoprì Cesare Pavese, facendolo editare da Einaudi nel 1943, con la traduzione eccelsa di Fernanda Pivano. Per quanto ci riguarda, ci mettiamo sommessamente sotto l’ala di Cesare Pavese nel riconfermare che Masters fu un “infaticato e misantropico scrutatore dei segreti del cuore e dei dilemmi della vita morale...questo volume di liriche fa racconto, fa dramma”. Per chi ne scrive adesso, stiamo parlando di un autore che espresse la commedia umana attraverso una tensione etica di profondo spessore. Morì quasi povero, nel 1950. Fu sepolto nel cimitero di Petersburg, il paese dei nonni paterni. Sulla lapide si legge “Buoni amici andiamo nei campi/Dopo un po’ di passeggio, col vostro permesso/vorrei dormire. Non c’è cosa più dolce/né più benigno destino che il sonno./Non sono che il sogno di un sonno benigno./Andiamo a passeggio e ascoltiamo l’allodola”. Sublime. Dedico alla curiosità dei giovani l’epitaffio per Dippold the Optician. Nel 1971 Fabrizio De André pubblicò l'album "Non al denaro, non all'amore né al cielo", liberamente tratto 126
dall'Antologia, scegliendo nove temi e trasformandoli in altrettante canzoni. Riconosciamo, almeno nel finale della rivisitazione dell’artista genovese, questo nostro ottico. Buon Anno a tutti. Dippold, l’ottico Adesso che cosa vedi? Globi rossi, gialli, viola. Un momento! E adesso? Mio padre e mia madre e le mie sorelle. Bene! E adesso? Cavalieri in armi, donne bellissime, volti gentili. Prova questa. Un campo di grano -‐ una città. Molto bene! E adesso? Una giovane donna con angeli che si chinano su di lei. Una lente più forte! E adesso? Molte donne con occhi luccicanti e labbra socchiuse. Prova questa. Solo un bicchiere su un tavolo. Ah, capisco. Prova questa lente! Solo uno spazio aperto -‐ non vedo niente di particolare. Bene, adesso! Pini, un lago, un cielo estivo. E’ già meglio. E adesso? Un libro. Leggimi una pagina. Non posso. I miei occhi vanno oltre la pagina. Prova questa lente. Abissi d’aria. Eccellente. E adesso? Luce, solo luce, che fa di qualsiasi cosa sotto di sé un mondo giocattolo. Molto bene, gli occhiali li faremo così. Edgar Lee Masters * spunto liberamente tratto dalla prefazione di Antonio Porta al volume edito nel 1987 da Mondadori
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Comunità Montana Alento Montestella: la BCC interviene a favore dei dipendenti 14 gennaio 2012 Alla "Alento Montestella" si è ancora in attesa dei fondi per poter pagare alle maestranze alcune mensilità arretrate e la tredicesima. Per alleviare il disagio sociale determinatosi, la BCC dei Comuni Cilentani, d'accordo con la Comunità Montana, si è dichiarata disponibile ad anticipare in conto corrente parte delle spettanze dovute ai Dipendenti. L'ente provvederà a comunicare agli interessati tempi e modalità dell’erogazione. La Banca esprime forte solidarietà ai lavoratori ed alle loro famiglie che stanno attraversando un momento di grave difficoltà.
Comunità Montane: la BCC interviene a favore dei dipendenti della “Gelbison Cervati” 18 gennaio 2012 In analogia con quanto praticato ai Dipendenti della “Alento-Montestella”, la BCC è intervenuta con condizioni di particolare favore anche a sostegno dei lavoratori della Comunità Montana Gelbison Cervati.
Il 17 gennaio festa di S.ANTONIO ABATE, taumaturgo e protettore degli animali domestici 15 gennaio 2012 Sant’Antonio Abate, detto anche il Grande, non è da confondere con l’altro notissimo da Padova, dottore della Chiesa. Questo mirabile anacoreta visse tra il 3° e il 4° secolo in Egitto. E’ considerato il fondatore del monachesimo e il primo degli abati. A lui si deve la costituzione in forma stabile di comunità di monaci che sotto la guida di un padre spirituale (abbà) si consacravano al servizio di Dio. È ricordato nel calendario il 17 gennaio; la Chiesa copta lo festeggia invece il 31 gennaio. Lottò a lungo contro l’arianesimo. Visse da asceta; combatté con successo contro il demonio tentatore sottoponendosi a penitenze sempre più rigorose (vegliava a lungo pregando; mangiava una sola volta il giorno nutrendosi di pane ed acqua; dormiva su una stuoia sulla nuda terra). Morì ultracentenario. La sua fama di taumaturgo fu molto forte nella tradizione occidentale: si guarivano nel suo nome gli effetti dall’herpes zoster detto anche “ignis sacer”. Quanto al fastidioso morbo, l’esperienza di combattere il fuoco nasceva dalla leggenda popolare che narrava di una sua discesa all’inferno per contendere l’anima d’alcuni morti al diavolo, lottando e sconfiggendo le fiamme degli inferi. Nel 1088 i monaci benedettini dell'Abbazia di Montmajeur furono 128
incaricati dell'assistenza religiosa dei pellegrini e dei malati. A tal proposito fu costruito un hospitium e costituita una confraternita che si trasformò col tempo in un Ordine Ospedaliero detto comunemente degli Antoniani, ai quali fu concesso di allevare i suini all'interno dei centri abitati, poiché il loro grasso veniva usato per ungere gli ammalati colpiti dal fuoco di Sant'Antonio. Tutto alla fine si lega: la salvezza dalle malattie con il maialino che segue il suo cammino e, per concludere, il naturale patronato sul corpo dei gloriosi pompieri. Aggiungiamo alla platea dei beneficati gli animali domestici in genere e i salumai e i macellai. Insomma, un Santo di primissimo piano nell’agiografia cristiana. Per secoli il 17 gennaio si sono accesi in suo onore i cosiddetti “focarazzi” o “ceppi” o “vampe” di S. Antonio, che hanno una funzione purificatrice e fecondatrice, come tutti i falò che segnano il passaggio dall’inverno all’imminente primavera. Nell’Italia Meridionale è chiamato “Sant’Antuono” per distinguerlo decisamente dall’Antonio padovano. Lo si ricorda col proverbio “Chi festeggia Sant'Antuono, tutto l'anno 'o passa bbuono”. Non male come augurio. Viva quindi Sant’Antonio del porcello.
27 gennaio 2012 -‐ Giornata della Memoria 27 gennaio 2012 "Voi che vivete sicuri/Nelle vostre tiepide case/Voi che trovate tornando a sera/Il cibo caldo e visi amici/Considerate se questo è un uomo/Che lavora nel fango/Che non conosce pace/Che lotta per mezzo pane/Che muore per un sì o per un no/Considerate se questa è una donna/Senza capelli e senza nome/Senza più forza di ricordare/Vuoti gli occhi e freddo il grembo/Come una rana d'inverno/Meditate che questo è stato/Vi comando queste parole/Scolpitele nel vostro cuore/Stando in casa andando per via/Coricandovi alzandovi/Ripetetele ai vostri figli Primo Levi "Se questo è un uomo".
LA POESIA DI FEBBRAIO – " L’alba" di Alfonso Gatto 1 febbraio 2012 L’alba Sorgeva l’alba, le finestre chiare sulla neve notturna, e già la rosa del vento nella luce apriva il mare 129
al tratteggio dei gessi, alla mimosa del sole giallo come fune: tutto era memoria e oblio, quieto latte di sonno, e come un’ombra vaga il lutto delle fiorite nuvole distratte. (Alfonso Gatto) Un paio d’anni fa pubblicammo una stupenda lirica dell’illustre concittadino. Aveva per titolo “Un’alba”. Era proprio quella che cercavamo, quella volta. Un’alba che ci facesse pensare, con commozione, alle nostre terre, alle atmosfere trasognate di un artista completo che ha saputo consegnarci intatte le radici di un delicato sentire meridionale che non riuscivamo più a riconoscere. Ricordiamo che Alfonso Gatto fu testimone civile, pittore, scrittore e protagonista della vita culturale italiana negli anni difficili del primo e secondo dopoguerra. Leggendolo, siamo orgogliosi di essere salernitani, di poter condividere umanità ed emozioni con un poeta straordinario. Questa volta mettiamo a disposizione di chi vuole un mattino di gelo che non ingessa i cuori, perché contiene già le speranze della primavera, delle mimose che riempiono a ciocche gli alberi, che facciano presagire profumi, fiori, corpi liberi e innamorati. Guardando dentro di noi, sollecitando le fibre della memoria, sappiamo che qualcosa di buono ci potrà ancora toccare. Gatto fu un poeta ermetico, ma la sua sintesi attraversa come un lampo vivido -‐ oggi come allora -‐ le corde più intime del nostro cuore.
LA NUOVA FILIALE DELLA BCC di AGROPOLI MADONNA DEL CARMINE 4 febbraio 2012 Qualche foto dell’inaugurazione del nuovo sportello della BCC. E’ il dodicesimo sportello della nostra Banca, attiva su tutto il territorio cilentano. Nelle foto: la facciata della Filiale.; il discorso beneaugurate del Sindaco Alfieri; la squadra col Direttore. Buon lavoro a tutti!
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Una lezione di new economy: il pacchetto di salvataggio UE 11 febbraio 2012 Una giornata uggiosa, in una piccola cittadina, piove e le strade sono deserte. I tempi sono grami, tutti hanno debiti e vivono spartanamente. L’umore collettivo tende al depresso. Arriva inatteso un turista tedesco e si ferma in un alberghetto. Dice al proprietario che vorrebbe vedere le camere e che forse si fermerà per il pernottamento. Mette quindi sul ripiano della reception una banconota da 100 euro come cauzione; il proprietario gli consegna alcune chiavi per la visione delle stanze. 1. Mentre l’ospite sale le scale, l'albergatore prende la banconota, corre dal macellaio e chiude i debiti pregressi. 2. Il macellaio incassa i 100 euro e corre dal contadino per pagare un antico sospeso. 3. Il contadino intasca i 100 euro e corre a regolare una fattura presso la cooperativa agricola. 4. A quel punto il responsabile coi 100 euro si precipita alla bettola e salda le consumazioni arretrate. 5. L'oste consegna la banconota ad una prostituta che staziona sempre presso il bar e compensa così le prestazioni ottenute a credito. 6. La prostituta si reca all'albergo per sistemare con 100 euro il conto per l'affitto della camera che usa spesso per lavorare. 7. L'albergatore rimette correttamente i 100 euro sul bancone della reception. Proprio in quel momento il turista ridiscende al piano, dichiara che “Ja, ist sehr gut” ma che ci ha ripensato e che deve purtroppo lasciare subito la città. L’albergatore, con mestizia, restituisce la somma al tedesco. In sintesi: -‐ Nessuno ha prodotto qualcosa -‐ Nessuno ha guadagnato qualcosa -‐ Tutti hanno comunque liquidato i propri debiti Forse sospirato pacchetto di salvataggio UE funzionerà proprio in questo modo…
Bcc Comuni Cilentani: una maniera scherzosa di trattare un argomento normalmente serio
M’illumino di meno -‐ ANCHE LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO PER IL RISPARMIO ENERGETICO 17 febbraio 2012 Giornata del risparmio dell’energia La Federazione Italiana delle 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali (Federcasse) aderisce per il quarto anno consecutivo all’iniziativa promossa dalla trasmissione “Caterpillar” di Radio2 Rai “M’illumino di meno” che invita a spegnere luci e dispositivi elettrici non indispensabili nella giornata di oggi venerdì 17 febbraio e, più in generale, a adottare comportamenti virtuosi sul piano del risparmio energetico. Sono circa 36 mila i collaboratori del Credito Cooperativo coinvolti nell’iniziativa, che vede la sua promozione sul territorio attraverso la sensibilizzazione delle Federazioni Locali delle BCC. Un’iniziativa che 131
si pone in piena sintonia con L‘Anno internazionale dell’energia sostenibile per tutti, proclamata dall’Assemblea delle Nazioni Unite per il 2012. Sul territorio sono molteplici le forme di coinvolgimento che verranno adottate da parte delle singole BCC e Casse Rurali. In particolare, in quella che viene definita “Eco day”, Le BCC sollecitano i clienti a mettere in atto a loro volta comportamenti virtuosi attraverso comunicazioni mirate nelle rispettive agenzie; predispongono e consegnano ai Loro soci e clienti gadget come lampade a led, lampadine a basso consumo o semplici, ma non meno efficaci, candele. Più in generale, il sistema delle BCC può anche contare sul supporto tecnico organizzativo del progetto “Le BCC per Kyoto” gestito e coordinato da Bit Spa (Banca per gli Investimenti sul territorio) per contribuire a ridurre il loro impatto ambientale. L’iniziativa prevede una serie d’interventi: audit energetico per la sede della banca e delle eventuali filiali; formazione del personale a contatto con la clientela, in particolare riguardo la legislazione e la normativa relativa alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico.
LA POESIA DI MARZO: “IL RAMO RUBATO” di Pablo Neruda
1 marzo 2012 IL RAMO RUBATO Nella notte entreremo a rubare un ramo fiorito. Passeremo il muro, nelle tenebre del giardino altrui, due ombre nell'ombra. Ancora non se n'è andato l'inverno, e il melo appare trasformato d'improvviso in cascata di stelle odorose. Nella notte entreremo fino al suo tremulo firmamento, e le tue piccole mani e le mie ruberanno le stelle. E cautamente nella nostra casa, nella notte e nell'ombra, entrerà con i tuoi passi il silenzioso passo del profumo e con i piedi stellati il corpo chiaro della Primavera. Pablo Neruda Nel gennaio del 2010 pubblicammo sulla nostra pagina una bella lirica di Pablo Neruda “Il primo giorno dell’anno” che terminava in tal modo: “nuovo giorno dell’anno/sebbene tu sia uguale agli altri/come i pani/a ogni altro pane/ci prepariamo a viverti in altro modo/ci prepariamo a mangiare a fiorire/a sperare”, versi che rappresentano quasi un programma all’interno delle nuove e positive aspettative che sempre sapeva indicarci il maestro cileno. Allora, avevamo fatto il parallelo pure con il film “Il Postino”, nel quale 132
Massimo Troisi ci aveva consegnato l’ultima, trasognata sua interpretazione nei panni del devoto amico/allievo dell’illustre esule, magistralmente reso sullo schermo da Philippe Noiret. Stiamo parlando di una figura di straordinario rilievo nella letteratura internazionale del 900: premio Nobel nel 1971e, contemporaneamente, protagonista di spicco nelle vicende storiche tra il primo ed il secondo dopoguerra. Pablo Neruda era assurto a simbolo della resistenza ai governi autoritari, allora frequenti e non solo non solo nell’America Latina. Fu, per questo, costretto a vivere ramingo e in situazioni di pericolose precarietà. Nato nel 1904 non lontano da Santiago, dimostrò ben presto il suo interesse per la poesia, in ciò incoraggiato dall’altro monumento della cultura sudamericana Gabriela Mistral. Diplomatico per lavoro, girò mezzo mondo come console in diversi paesi. I suoi legami con gli intellettuali di sinistra del vecchio continente furono intensi, tanto da portarlo ad una decisa scelta di campo in occasione della guerra civile spagnola. Per il suo schierarsi a favore della Repubblica, fu destituito dall’incarico. Avvenne perciò che Parigi, il Messico, gli stati dell’est europeo e infine l’Italia furono solo alcune delle tante stazioni di un peregrinare da perseguitato politico. Rientrato in patria con l’avvento del governo di Salvador Allende, fu testimone intellettuale del nuovo corso socialista cileno. Dopo il golpe, patì l’ostilità della giunta del generale Pinochet. Morì in ospedale a Santiago nel 1973, in circostanze mai del tutto chiarite (si adombrò un delitto di regime). Il poeta del dopoguerra era per mestiere soprattutto un operatore civile e Neruda diede il suo convinto contributo alla propaganda per la sua parte politica. Ma fu pure e soprattutto un artista sensibile e delicato, innamorato delle donne e dell’amore in sé, semplice, immediato, riconoscibile. E sempre in attesa di una bellezza che ci sfiorerà con le sue mani, lievemente, rendendoci felici. Come quanto, assieme ad una persona cara, ruberemo un ramo fiorito, e sapremo che è finalmente primavera.
I “nuovi italiani”: l’osservatorio CRIF sui fabbisogni finanziari dei consumatori e delle imprese immigrate 8 marzo 2012 I “nuovi italiani” nel nostro Paese producono l’11% del PIL e rappresentano attività bancarie per oltre 50 miliardi di euro e il 70% di loro ha un conto corrente. L’osservatorio CRIF attira l'attenzione su un mercato non tradizionale con caratteristiche specifiche e in continua crescita, secondo potenzialmente solo a quello dei giovani, che deve essere approcciato con informazioni adeguate e strumenti ad hoc. Sono inoltre circa 500.000 le imprese con titolare un imprenditore immigrato, qualificando nel suo complesso il segmento dei “nuovi italiani” come particolarmente interessante per banche e società finanziarie. Un mercato in continua crescita, dove i diversi segmenti che lo compongono presentano caratteristiche proprie e specifiche dal punto di vista socio-‐reddituale, dei fabbisogni finanziari e della rischiosità. Una tipologia di clientela che se gestita sia in fase di analisi che in fase operativa con informazioni adeguate e strumenti e processi ad hoc, capaci di ottimizzare la gestione del rischio e della collection, rappresenta una grande opportunità per l’intera industria italiana del credito.
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Da paese di conciatori a città di servizi-‐Gli ultimi duecento anni a Vallo della Lucania 17 marzo 2012 Edito da Plectica, è stato presentato ieri 16 marzo, presso l'Aula Consiliare del Comune, il volume dedicato alla storia di Vallo della Lucania, curato da Luigi Rossi e Michele Santangelo. Citiamo, dall’Introduzione di Luigi Rossi: "Ricostruire i fatti di una Comunità, capire i processi, ricordare gli eventi ed esaltare gli uomini è un ricostituente culto dovuto a chi ci ha preceduto: il nostro metro di civiltà, memoriale sul quale fondare la speranza del futuro. I brevi spunti problematici relativi alle vicende economiche, culturali e socio-‐politiche, collegate ad ipotesi di ricerca di storia locale che abbiano per riferimento la documentazione conservata a Vallo e nei comuni limitrofi, mettono in evidenza il rapporto molto stretto tra cultura ed impegno civile. Questo libro è stato scritto per le giovani generazioni. Nella staffetta della vita, esso vuole essere una specie di testimone affinché, tra cento anni, di Vallo della Lucania non rimanga soltanto il ricordo del passato". Saggi di Luigi Rossi, Elio De Magistris, Giuseppe Cirillo, Alfonso Conte, Michele Santangelo, Grazia De Vita, Giuseppe Palmisciano, Manlio Morra, Lodovico Calza.
19 Marzo, San Giuseppe 18 marzo 2012 Auguri a quanti sono papà ed a tutti quelli che portano questo bel nome, diffusissimo in tutto il mondo. Ecce fidélis servus et prudens, quem constítuit Dóminus super famíliam suam Ecco il servo saggio e fedele, che il Signore ha posto a capo della sua famiglia
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PRIMA CONVENTION GIOVANI DELLE BCC 15 marzo 2012 Il 10 marzo si è tenuta a Paestum la prima Convention dei Dipendenti delle BCC, per ribadire il valore della mission del Credito Cooperativo in Campania e ipotizzare il coinvolgimento dei più giovani collaboratori in ruoli di responsabilità per assicurare il miglior futuro delle nostre Banche (nelle foto: lo slogan della giornata e la squadra della nostra Banca. L’intervento del Presidente Petrone).
LO STAGE PRESSO LA BCC DEGLI STUDENTI DEL GB VICO DI AGROPOLI 12 aprile 2012 Tradizionale appuntamento annuale con i diplomandi del Ragioneria di Agropoli, curato perfettamente dalla Prof. Maria Elia Chiariello e dai Colleghi della BCC. Tre giorni di incontri cordiali e di conversazioni anche di natura tecnica hanno aiutato gli allievi ad approfondire, con esempi concreti, la materia di studio bancaria. Auguri per gli esami!
LA POESIA DI APRILE -‐ Potessero le mie mani sfogliare -‐ Federico Garcia Lorca 13 aprile 2012 Potessero le mie mani sfogliare Pronunzio il tuo nome nelle notti scure, quando sorgono gli astri per bere dalla luna e dormono le frasche delle macchie occulte. E mi sento vuoto di musica e passione. 135
Orologio pazzo che suona antiche ore morte. Pronunzio il tuo nome in questa notte scura, e il tuo nome risuona più lontano che mai. Più lontano di tutte le stelle e più dolente della dolce pioggia. T'amerò come allora qualche volta? Che colpa ha mai questo mio cuore? Se la nebbia svanisce, quale nuova passione mi attende? Sarà tranquilla e pura? Potessero le mie mani sfogliare la luna! Federico Garcia Lorca Circa un anno fa inserimmo nella nostra piccola galleria il notissimo "LLanto por la muerte de Ignacio Sánchez Mejías" ('La cogida y la muerte'), forse la lirica più conosciuta del famoso poeta andaluso, capace non solo di atti politici e sanguigni, ma anche di delicate storie e sensibilità. Ricordiamo che Federico Garcia Lorca (1898-‐1936) è stato uno dei più celebrati tra gli scrittori contemporanei, anche per la tragica conclusione della sua vita. Vicino ai protagonisti della cultura di lingua spagnola degli anni 20 e 30, fu uno straordinario interprete di storie d’amicizia e di libertà. Nella breve sua esistenza viaggiò parecchio; dalla cultura cosmopolita trasse spunto per un impegno sociale molto forte, che sfociò nel deciso suo schieramento a favore del governo repubblicano nella feroce guerra civile. Nel 1936 fu autore, con Rafael Alberti ed altri intellettuali, di un manifesto d'appoggio al Frente Popular, la coalizione che avrebbe vinto di lì a poco le elezioni regolari. Ma, appena qualche mese dopo, allo scoppio dell'insurrezione militare contro il legittimo governo, fu sequestrato con un blitz dai falangisti e portato a Viznar, dove a pochi passi da una fontana, conosciuta come la Fontana delle Lacrime, fu brutalmente assassinato. Se il “Lamento di Ignacio” scandisce con un inesorabile passo di flamenco una vicenda di lotta e di morte, questo canto struggente che pubblichiamo contiene amore, speranza, rimpianto, umanissima fragilità. Ecco, se li sappiamo ricercare, quei sentimenti sono già nati in ciascuno di noi, quando nel silenzio della notte siamo restati soli e, ascoltando una musica buona in sottofondo e bevendo whisky, i pensieri inespressi hanno trovato finalmente la strada del cuore e ci hanno fatto compagnia.
LA POESIA DI MAGGIO -‐ “Era de maggio” di Salvatore Di Giacomo 5 maggio 2012 Con “Era de maggio” rivisitiamo assieme ai più giovani un must della canzone napoletana di ogni tempo. I versi di Salvatore Di Giacomo risalgono al 1885; la musica è del maestro Mario Pasquale Costa, del quale ricordiamo -‐ tra le altre -‐ l’indimenticabile Serenata Napoletana e La Luna Nova, sempre su versi di don 136
Salvatore. E’ una struggente lirica d'amore, com’era nelle corde del grande poeta. Nella prima parte viene narrato l'addio tra gli amanti, durante un languido mese di maggio. In poche righe c’è tutto: il profumo della primavera che avanza, i suoi colori, il sentimento che esalta i due che cantano assieme, per suggellare un sentimento che solo attraverso la melodia può esprimersi nella sua pienezza. Le parole da sole non basterebbero: bisogna esprimerle con passione, per arrivare nel profondo del cuore dell’altro. C’è poi la tristezza dell’abbandono, temperata dalla promessa di ritrovarsi di nuovo a maggio, fra un anno…forse; in ogni caso, “quando tornano li rrose” e tutto può essere rivissuto con immutata intensità . E le promesse (come non sempre accade) questa volta verranno mantenute veramente ed il ritorno è un sigillo rassicurante. Una “ferita d’ammore nun se sana…”. Ed allora teniamoci per mano, riprendiamoci senza più esitazioni nella gioia del rinnovato incontro, “fa’ de me chello che vuò”. Tanti artisti si sono cimentati nella esecuzione di questa poesia assoluta. Ascoltarla da Roberto Murolo sarebbe meraviglioso, ma anche scontato. A parte inseriamo sulla pagina l’esecuzione di una straordinaria Mina. I puristi magari si risentiranno. Chiediamo loro perdono, ma crediamo che la più grande artista italiana possa eseguire con maestria qualunque pezzo e sappia farci rivivere con sensibilità antica e moderna quel sentimento che la coppia inossidabile Di Giacomo/Costa volle trasmetterci cento e più anni fa. ERA DE MAGGIO Era de maggio e te cadéano 'nzino, a schiocche a schiocche, li ccerase rosse... Fresca era ll'aria...e tutto lu ciardino addurava de rose a ciento passe... Era de maggio, io no, nun mme ne scordo, na canzone cantávamo a doje voce... Cchiù tiempo passa e cchiù mme n'allicordo, fresca era ll'aria e la canzona doce... E diceva: "Core, core! core mio, luntano vaje, tu mme lasse, io conto ll'ore... chisà quanno turnarraje!" Rispunnev'io: "Turnarraggio quanno tornano li rrose... si stu sciore torna a maggio, pure a maggio io stóngo ccá... Si stu sciore torna a maggio, pure a maggio io stóngo ccá "E só' turnato e mo, comm'a na vota, cantammo 'nzieme lu mutivo antico; passa lu tiempo e lu munno s'avota, ma 'ammore vero no, nun vota vico... De te, bellezza mia, mme 'nnammuraje, si t'allicuorde, 'nnanz'a la funtana: Ll'acqua, llá dinto, nun se sécca maje, e ferita d'ammore nun se sana...Nun se sana: ca sanata, si se fosse, gioja mia, 'mmiez'a st'aria 'mbarzamata, a guardarte io nun starría ! E te dico: "Core, core! core mio, turnato io só... Torna maggio e torna 'ammore: fa' de me chello che vuó! Torna maggio e torna 'ammore: 137
fa' de me chello che vuó " Salvatore Di Giacomo
ASSEMBLEA SOCIALE 20 MAGGIO 2012 23 maggio 2012 Con una nutrita presenza di Soci, si è svolta, alla presenza anche del Presidente della Federcampana Silvio Petrone, la rituale Assemblea di approvazione del Bilancio 2011, che ha fatto registrare positivi risultati. Mostriamo alcune foto della riunione.
Consegna attestati agli Studenti presso la Scuola G.B. Vico 27 maggio 2012 Alla presenza dei responsabili locali dell’INPS, dell’Agenzia delle Entrate e della BCC, con la partecipazione del Presidente del Tribunale di Vallo, la gentile Dott.ssa Garzo, sono stati consegnati agli studenti gli attestati di partecipazione ai corsi tenutisi presso i vari enti in questa primavera, che costituiscono pure punteggio per i crediti formativi. Da anni la Banca partecipa con grande disponibilità a questi corsi di formazione, che rientrano nelle finalità tipiche dell’Azienda. Nelle foto, il gruppo di allievi dell’ultimo anno di ragioneria col Direttore e, a lato il Preside Michele Nigro e la Prof Elia Chiariello, anima e motore dell’iniziativa al momento della cerimonia presso l’Istituto.
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ASSEMBLEA BANCA D'ITALIA -‐ CONSIDERAZIONI FINALI DEL GOVERNATORE 1 giugno 2012 "Prendo per la prima volta la parola di fronte a quest'Assemblea in giorni non facili per il nostro paese, per l'Europa. Sono giorni in cui ciascuno -‐ Stato, istituzione o individuo -‐ deve applicarsi a svolgere il proprio compito al meglio delle sue possibilità, perché solo dal generale assolvimento dei doveri di tutti può scaturire la soluzione della crisi che viviamo. Con questo stesso spirito dovranno essere affrontate le conseguenze del grave, luttuoso sisma che ha colpito in questi giorni l'Emilia. Come in analoghe circostanze, la Banca non farà mancare il suo contributo. [...] [...] L'Italia ha importanti compiti da svolgere. Li ha già iniziati, su tre fronti diversi ma interconnessi: un settore pubblico che tenga i conti in ordine, non sprechi, agevoli l'economia; un sistema bancario solido ed efficiente; un sistema produttivo che sappia e possa innovare, competere e crescere. [...] [...] L'azione di politica economica può anche svolgersi in sequenza, un dossier alla volta, ma è bene che siano comunicati e ribaditi con nettezza il disegno complessivo e la posta in gioco. Tirarci fuori dallo stretto passaggio che attraversiamo impone costi a tutti. Sono costi sopportabili se ripartiti equamente e con una meta chiara. Il percorso non sarà breve. La società italiana non può non confrontarsi con un mondo cambiato, che non concede rendite di posizione. Al tempo stesso, la politica deve assicurare la prospettiva di un rinnovamento profondo che coltivi la speranza, vada incontro alle aspirazioni delle generazioni più giovani."
La poesia del mese: SOLDATI di Giuseppe Ungaretti 1 giugno 2012 Soldati Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (Giuseppe Ungaretti) Il terremoto di questi giorni ci racconta di poveri morti, ci consegna immagini di borghi, campanili e antiche torri lesionati o irreparabilmente compromessi. Inchiodati dinanzi agli schermi televisivi proviamo sgomento, restiamo annichiliti. E già l’angoscia dell’ineluttabile ci prende e sappiamo che la paura della forza distruttrice della natura non ci abbandonerà facilmente. In questi casi, nessun sentimento è atroce come lo stupore: ci chiediamo perché proprio a noi, che sarà della vita nostra e dei nostri figli, come potremo ricominciare? Sotto quelle macerie sono sepolte le stoviglie di casa, il corredo della sposa, la scrivania che ereditammo dai padri, gli album di fotografie ingiallite. Ma, anche se sappiamo che nulla sarà più come prima, crediamo fermamente che la gente emiliana è solida, è eroica nella sua assoluta normalità. Mentre ne parliamo sta rimboccandosi le maniche per dire ancora la parola “domani”. Vogliamo riconoscerci amici, parenti, vogliamo essere degni della loro fiducia, della loro compostezza. E, sulla provvisorietà dei nostri averi, sulla flebilità delle nostre precedenti certezze, recitiamo con Giuseppe Ungaretti gli straordinari versi che eleggiamo a poesia del mese. 139
Banca d'Italia: Presentazione del Rapporto “L'economia della Campania” 14 giugno 2012 Napoli 14 giugno 2012 -‐ Oggi, presso il Gran Salone dei Busti della Corte di Giustizia di Castel Capuano di Napoli, è stato presentato il Rapporto Annuale sull’andamento dell’economia della Campania. Nel mettere a disposizione dei gentili lettori una breve sintesi, si fa rinvio al documento completo sul sito bancaditalia.it, riferimento Economie regionali › Analisi per singole regioni › n. 17 -‐ L'economia della Campania. Sommario A partire dalla metà del 2011 l'economia mondiale ha rallentato. Il PIL dell'area dell'euro si è contratto nel quarto trimestre; nella media dell'anno è cresciuto dell'1,5 per cento. In Italia è aumentato a ritmi inferiori (0,4 per cento); le stime disponibili sulla Campania indicano che il prodotto sarebbe rimasto invariato. Negli ultimi nove anni il PIL regionale si è ridotto per cinque volte e per quattro volte è aumentato a ritmi prossimi o inferiori all'uno per cento… Negli anni recenti il forte calo delle esportazioni rilevato in alcuni comparti, principalmente quello automobilistico, è stato compensato dall'espansione dell'export di altri settori (agroalimentare, farmaceutico e aerospaziale), segnale anche questo dell'esistenza di potenzialità industriali ancora in grado di esprimersi. Le imprese con scarsa apertura all'estero restano tuttavia prevalenti nel tessuto manifatturiero regionale. Il contributo della domanda estera alla formazione del prodotto, una variabile decisiva per le prospettive dell'economia campana, è molto basso, anche in confronto alla media delle altre regioni europee in ritardo di sviluppo… Le previsioni per il 2012 sono negative. La perdurante debolezza della domanda interna ha determinato, lo scorso anno, ulteriori cali di attività nei comparti dell'edilizia e del commercio. I consumi delle famiglie sono rimasti stazionari; il loro livello è sensibilmente inferiore a quello del 2007... Dal 2007 è aumentata l'incidenza della povertà tra le famiglie campane. Il calo dell'occupazione prosegue quasi ininterrottamente da otto anni… Lo stock di ricchezza netta accumulato dalle famiglie campane ha rallentato negli anni recenti…Alla fine del 2011 alcune componenti del risparmio finanziario delle famiglie, tra le quali i depositi bancari, sono lievemente diminuite. Le difficoltà di raccolta da parte delle banche e in particolare le peggiori condizioni di accesso al mercato all'ingrosso nel quarto trimestre del 2011, hanno generato, come nelle altre regioni, un inasprimento dei criteri di erogazione del credito...Le Amministrazioni locali della Campania sono impegnate in politiche di contenimento della dinamica della spesa e di riduzione del debito accumulato negli anni passati. Il ricorso alla leva fiscale resta elevato rispetto alla media del Paese. L'accelerazione nell'utilizzo dei fondi strutturali dell'Unione Europea, prevista per il corrente anno, potrà contrastare il calo degli investimenti pubblici. Più che la quantità di risorse utilizzate, la qualità della spesa e la sua concentrazione in progetti di effettiva rilevanza strategica, potrà favorire, in prospettiva, la competitività dell'economia regionale.
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ViViAGROPOLI Estate 2012 30 giugno 2012 Un calendario di eventi e manifestazioni che copre l’intera estate agropolese, per offrire, oltre al mare blu, un’accoglienza varia e divertente e assicurare a turisti e residenti una permanenza sempre più gradevole. Per maggiori particolari, consultare il sito del Comune.
San Severino di Centola -‐ I Volti del Borgo 2012 12 luglio 2012 Il Concorso di Pittura e Poesia Estemporanea “ I Volti del Borgo “ si svolge da anni nell’incantevole cornice naturale e storica del Borgo Medievale di San Severino (Sa) e rappresenta l’omaggio di numerosi artisti italiani e stranieri alle bellezze delle terre cilentane. L’evento è stato già segnalato in passato per la sua genuina rilevanza culturale di carattere locale.
GITA SOCIALE -‐ CALASERENA VILLAGE in Sardegna 20 luglio 2012 Dal 1° al 10 settembre si svolgerà la tradizionale Gita Sociale. Questa volta andremo in Sardegna, in un moderno Resort 4 stelle. Il Villaggio sorge a Maracalagonis (Cagliari) ed affaccia direttamente su una delle più belle spiagge sabbiose dell'isola, fra Cagliari e Villasimius, a 30 km dall'aeroporto e dal porto di Cagliari. L'offerta del Calaserena Village è pensata per soddisfare le esigenze, i desideri ed il bisogno di divertimento e relax di adulti e bambini. Congiunto alla spiaggia sabbiosa da un suggestivo bosco di pioppi, 141
eucalipti e tamerici, consta di 350 camere su due piani dotate di tutti i comfort, che distano mediamente 450mt dal mare. Vi aspettiamo, come sempre, numerosi.
Prima Festa del Fico Bianco a Ortodonico 22 agosto 2012 Il 25 e 26 agosto ad Ortodonico. Un itinerario di sapori, basato su uno degli alimenti principi del Cilento, ci accompagnerà nel prossimo fine settimana ad Ortodonico. Il fico bianco, uno dei prodotti più antichi ed apprezzati del Cilento, sarà il protagonista assoluto manifestazione, che prevede itinerari gastronomici basati sulle specialità locali.
Il Metro del Mare premia Castellabate 30 agosto 2012 San Marco è stato il porto in cui, nel corso dell’estate 2012, sono stati staccati più biglietti del Metrò del Mare sulla tratta Cilento-‐Capri-‐Napoli. Per questo la società che gestisce il servizio di trasporto marittimo che collega la costa cilentana all’isola di Capri ha deciso di “premiare” Castellabate con una speciale promozione: dal 31 agosto al 2 settembre i residenti che vorranno recarsi a Capri potranno usufruire di uno sconto di 20 euro per il biglietto di andata e ritorno.
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In funzione il nostro Bancomat di Ogliastro Cilento Agosto 2012 E’ situato proprio a fianco il palazzo del Municipio. Un servizio in più per la Comunità locale.
La poesia di settembre -‐ "Canzone delle domande consuete" di Francesco Guccini 1 settembre 2012 Canzone delle domande consuete Ancora qui a domandarsi e a far finta di niente come se il tempo per noi non costasse l' uguale, come se il tempo passato ed il tempo presente non avessero stessa amarezza di sale. Tu non sai le domande, ma non risponderei per non strascinare parole in linguaggio d' azzardo; eri bella, lo so, e che bella che sei, dicon tanto un silenzio e uno sguardo... Se ci sono non so cosa sono e se vuoi quel che sono o sarei, quel che sarò domani, non parlare non dire più niente, se puoi, lascia farlo ai tuoi occhi, alle mani... Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di te... Tu lo sai, io lo so, quanto vanno disperse, trascinate dai giorni come piena di fiume tante cose sembrate e credute diverse, come un prato coperto a bitume. Rimanere così, annaspare nel niente, custodire i ricordi, carezzare le età; è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente del diritto alla felicità... 143
Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perchè? Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani? Esser tutto, un momento, ma dentro di te, aver tutto, ma non il domani... Non andare... vai.. Non restare...stai... Non parlare... parlami di te... E siamo qui spogli in questa stagione che unisce tutto ciò che sta fermo, tutto ciò che si muove, non so dire se nasce un periodo o finisce, se dal cielo ora piove o non piove... Pronto a dire "buongiorno", a rispondere "bene", a sorridere a "salve", dire anch'io "come va?" Non c'è vento stasera. Siamo o non siamo assieme? Fuori c'è ancora una città? Se c'è ancora balliamoci dentro stasera, con gli amici cantiamo una nuova canzone... tanti anni e son qui ad aspettar primavera, tanti anni ed ancora in pallone... Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di te... Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di noi... Francesco Guccini Walter Gatti, giornalista di musica e di media, docente universitario, è tra i più noti ed accorsati cultori della musica contemporanea. Preferisco perciò affidarmi alle sue parole nel commentare questa poesia del Maestro Guccini che, veramente, è tutt’assieme” il bello e il brutto della canzone d’autore italiana”. “Nelle infinite storie di Francesco Guccini ci sono gli anarchici, le statali della Padania dove correre per raggiungere l’amore, le osterie di fuori porta e le strade che corrono lunghe e diritte. Nei suoi versi c’è l’Italia degli anni 60 e 70, con la voglia di mandare a quel paese le ambiguità per rifugiarsi nell’Appennino dolce e sereno di Pavana. E ci sono tante, tantissime vicende personali. Nel 1990 esce “Quello che non…”, un album potente, con l’inconfondibile scrittura gucciniana nei testi e una forte capacità di trascorrere musicalmente da toni trascinanti a momenti introspettivi. La Canzone delle domande consuete è uno dei pezzi attorno a cui ruota l’album, canzone di incertezze, di mancanza di “centro”, di incapacità a trovare il bandolo della matassa di una storia d’amore. Canzone inquietante e d’inquietudine. Musica sofferta, le solite chitarre acustiche e classiche, un sottofondo triste che tutto lega, con una voce che ogni tanto cerca di liberarsi in una finta spensieratezza. ..L’amore, l’amicizia, non sono forse il più alto tentativo che essere accompagnati nella vita, visto che non siamo fatti per essere soli? Ma se anche questi traballano, dove ci si rifugia? Cosa dà certezza al sentimento e al cuore, che è quella parte di noi che riconosce l’infallibile corrispondenza? Cosa lo rende saldo? Oppure il cuore, anche lui, mente? Ci poniamo anche noi, dopo tanti decenni, la domanda se sia mai possibile la felicità. Sarà settembre che porta, ogni anno, ogni sempre, la malinconia sottile delle cose che finiscono d’un tratto, mentre sali sul treno affollato che ti riporta nella tua città, lontano dalla spiaggia dove ti eri forse innamorato. E sul vagone pieno di gente come te neanche sai, mentre invii il tuo primo messaggino che forse non troverà risposta, che i sentimenti restano uguali “come se il tempo passato ed il tempo presente non avessero stessa amarezza di sale”.
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La Repubblica del 2 settembre rende omaggio al Prof. Gennaro Malzone, promotore della Fiera del Libro di Castellabate 3 settembre 2012 Con piacere ritrascriviamo un articolo di FERRUCCIO FABRIZIO su questa bella figura di intellettuale del nostro territorio, apparso su La Repubblica di domenica 2 settembre. Da La Repubblica – redazione di Napoli – I libri del professore Ai turisti del Cilento vendo testi introvabili Politici e mestieranti lo liquidano come un brontolone. Che cosa pretenderà mai questo abate del libro con le mani impolverate di storia antica? Un predicatore nel deserto che da oltre vent'anni rinnova il miracolo di piantare settanta editori tra ville e giardini di Castellabate, sostenuto dall’unico e illimitato finanziamento: la passione. Il predicatore è un timido ex insegnante di scuola, si chiama Gennaro Malzone, ha 64 anni e il vizio di non alzare mai la voce. Ma spalle dritte, sulle quali s' è rilegato una fatica fuori dal tempo: la più importante rassegna del libro cilentana, appuntamento per studiosi a caccia di rarità. "Profumo di libri" è il sottotitolo di retroguardia, metafora per un signore isolato per anni dietro le quinte della ribalta...dietro il sipario c' è sempre lui, il professore autore di 22 pubblicazioni di storia sociale e religiosa, l’omino preoccupato della sorte dei libri con il cruccio di un padre di famiglia. E che prima di ogni evento si prepara a montare la "giostra". Accoglie personalmente camion e furgoni, scarica i testi, distribuisce i volantini, attacca i manifesti… Ma la riconoscenza è spesso di pochi: professori universitari e studenti ricercatori. «Da me si trovano documenti che nemmeno le biblioteche a volte conservano, testi fuori catalogo o mai più ristampati. Agli studenti apro sempre il mio archivio, dono i miei libri: 50 universitari hanno potuto laurearsi così». Un contadino ha invece imparato a studiare. «Era una delle prime edizioni, ricordo ancora questo signore aggirarsi curvo sui libri. Si avvicinò per consegnarmi un elenco di testi da comprare: 200 mila lire, nel ' 93. Disse poche parole: "Sono andato alla posta a ritirare la pensione, ho coltivato la mia terra ma in tutti questi anni non ho avuto la possibilità di conoscerla...». Malzone invece ha insegnato per una vita. I primi otto anni a Milano, storia e italiano. Gli ultimi dieci a Castellabate… L’avventura partì con una sagra e un piccolo stand. «Misi una bancarella di testi storici e mi stupì vedere che la gente li divorava come i piatti». Partirono le prime telefonate. Le piccole case editrici, poi quelle più grandi. «Nessuno sapeva chi fossi né mi chiedeva referenze, mi sono presentato e basta. Sono arrivato a una settantina di editori...». Colonnese è il suo editore all’occhiello… Il miracolo si compie da oltre vent' anni. Anche se la fiducia è ripagata dal Comune di Castellabate con uno schiaffo: quest’anno il sostegno è stato di circa 400 euro. «Certo sei libri fossero mattoni... ». Nel Cilento la pigrizia culturale è una virtù per molti. Non per tutti. E allora, poco più in là, qualche amministratore più sensibile gli ha proposto di emigrare. «Altri Comuni mi hanno offerto soldi e organizzazione, ho rifiutato: questo è il mio territorio e il mio compito è valorizzarlo, a costo di morire con i libri». Malzone ama i cospiratori, le figure storiche non allineate. Li studia…fruga tra le pieghe della storia di provincia, si infila tra gli angoli remoti 145
dell’umana esistenza, coglie i particolari con la pignoleria di Umberto Eco. Passa ore e ore tra archivi, biblioteche, antiquari. Tra i suoi appunti di viaggio c' è anche quel Carlo De Angelis animatore della rivolta napoletana del 1799, Malzone racconta in un suo volume sulle famiglie nobili come lo skipper Francesco arrivi proprio da lì. Arrivano da Napoli le maggiori firme della sua rassegna, oltre Colonnese, ecco Electa, Guida, Dante & Descartes, Pironti, Loffredo. Affiancano la carovana di piccoli stampatori senza fama e denaro proveniente da tutto il centrosud. La formula è semplice, alla "Vetrina dell’editoria meridionale" non si paga un centesimo. Le case editrici vivono un momento di gloria lungo 35 giorni estivi a costo zero e lui, il timoniere, promette solo di far conoscere il Genius loci della sua terra «per dare un umile contributo a chi nel sud resiste». Un’esigua percentuale arriva dalle vendite, di questi tempi un piatto di grano. Fa nulla se qualche distratto editore non si ricorda nemmeno di un saluto a Natale, o peggio, dell' unico gesto che il professore giudica senza prezzo: donargli un libro. A volte nemmeno quello. La missione dello studioso vola però sopra le miserie, non perde di vista l’orizzonte. «La cultura si deve trasmettere, se è fine a se stessa non serve a nulla. Un libro può restare chiuso per 50 anni, ma appena lo tocchi, prende vita e si diffonde. Questo conta». Ha venduto un sogno gratis, l’ex maestro di scuola. Mentre giganti come Galassia Gutenberg battevano la ritirata. Nonostante i contributi assicurati dalla Regione di Antonio Bassolino e un biglietto di ingresso alla Mostra d’Oltremare di 5 euro. «A pensarci, con 5 euro si può sempre comprare un tascabile...». L’impresa può contare su amici veri: Luisa Cavaliere, Pietro Gargano, Silvio Perrella. L' editore Peppino Galzerano è tra quelli impagabili. Non a caso. A parte i tremila titoli sul Cilento, i suoi testi raccontano spesso di uomini anarchici, perseguitati, controcorrente... © RIPRODUZIONE RISERVATA FERRUCCIO FABRIZIO
Il rientro dalle ferie 3 settembre 2012
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Ritorno a scuola 12 settembre 2012 Bentornati Ragazzi! Sembra il miglior augurio che si possa fare agli studenti e alla valorosa categoria degli Insegnanti che, nonostante le enormi difficoltà, si sforzano di fare della Scuola una palestra di istruzione e di vita.
San Gennaro 19 settembre 2012
Buon San Gennaro a tutti quanti portano questo nome! Il culto di San Gennaro era presente a Napoli già da secoli ma conobbe momenti di particolare devozione specialmente in occasione di due eventi particolari: una prolungata pestilenza dal 1526 al 1529 e la catastrofica eruzione del Vesuvio del 1631. Quest’ultima, iniziata il 16 dicembre, terrorizzò la popolazione per la violenza del fenomeno. Nel secondo giorno l'arcivescovo ordinò una solenne processione di intercessione con l'esposizione delle reliquie. Secondo storici e letterati dell'epoca, l'eruzione cominciò a scemare proprio quando la statua del Patrono fu rivolta al vulcano. L’'eruzione ebbe una vastissima eco e fu immortalata in numerose opere d'arte dell'epoca. Tra queste è famoso un quadro di Micco Spadaro di grande potenza evocativa. Ne dedichiamo la riproduzione in omaggio a quanti portano il nome del popolarissimo nostro Santo.
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San Matteo 21 settembre 2012 E dopo San Gennaro, onoriamo il Santo Protettore del Capoluogo (ma lo è anche di Marina di Casal Velino dove le spoglie dell’Evangelista, provenienti da Velia, pare dimorassero per un lungo periodo, prima di essere trasferite, nel corso dei secoli, prima a Capaccio e poi a Salerno) con la riproduzione di uno stupendo quadro del Caravaggio: “La conversione di San Matteo”. Tanti auguri e buona festa a tutti quanti portano questo bel nome.
Donne, banche e sviluppo: il punto in un convegno Abi il 25 e 26 settembre a Roma 25 settembre 2012 Per vincere le sfide della complessità che il mondo oggi ha di fronte, non si può prescindere dalla valorizzazione della diversità. Il Convegno di Roma ospiterà i protagonisti e le protagoniste di banche, imprese e istituzioni nazionali e internazionali che illustreranno lo stato attuale del diversity management nell’industria bancaria e finanziaria in Italia e nel mondo. Le donne italiane sono una risorsa per la crescita dell’Italia. E lo hanno dimostrato nell’ultimo periodo. Nel 2011, mentre l’occupazione maschile è tornata al livello del 2004, quella femminile ha visto aumentare la propria partecipazione al lavoro di 566.000 unità. Una tendenza che sembra confermata anche nell’anno che sta per concludersi, considerato che nei primi due trimestri del2012, a fronte di un’ulteriore contrazione dell’occupazione maschile dell’1,3%, quella femminile registra un aumento dell’1,3%. La disoccupazione femminile così è passata in 8 anni dal 10,5% del 2004 al 9,6% del 2011 mentre quella maschile dal 6,4% al 7,6%. Nel 2011 risultano occupate con contratti atipici il 14,5% di donne (contro il 10% degli uomini), per lo più con contratti a termine (12%) e in parte di collaborazione a progetto o occasionale (2,5%). Ma non solo. Le donne sono anche le più intraprendenti d’Europa! È vero che il tasso di occupazione femminile in Italia è del 46,5%, contro una media europea del 58,5%, ma è anche vero che il tasso di lavoro autonomo, all’interno del mondo femminile, è molto maggiore rispetto alla media europea: il 16% contro il 10%; anche in Paesi a forte tradizione imprenditoriale come la Germania, su 100 donne che lavorano solo 8 lo fanno autonomamente. In molti casi si tratta di lavoro autonomo nel settore terziario. Le donne italiane hanno anche il primato europeo delle lavoratrici autonome con dipendenti: il 3,6%, contro il 2,4% della media europea, vuol dire che ogni 100 donne che lavorano 3,6 sono delle vere e proprie imprenditrici 148
in grado di creare occupazione. Si tratta di un numero rilevante (la metà hanno tra 30 e 50 anni), forti, intraprendenti, tenaci, ma con gli identici problemi delle donne che fanno un lavoro dipendente". (commento liberamente tratto dal sito HELP CONSUMATORI)
IL CILENTO: un giacimento all’aria aperta di bello e di buono 27 settembre 2012 Un articolo apparso su “La Repubblica” nelle sue “Mappe del gusto” rende onore alla straordinaria gastronomia ed ai prodotti genuini del nostro territorio.
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4° PAESTUM BALLOON FESTIVAL 3 ottobre 2012 Altamente spettacolare! Sino al 7 ottobre 2012 il più grande evento aerostatico del Sud Italia. 24 mongolfiere coloratissime da tutta Europa! Ad ottobre il 4° raduno di Paestum; un'occasione per i nostri Concittadini e per gli abitanti delle regioni limitrofe di poter vedere le mongolfiere da vicino. Il Raduno è diventato famoso per gli spettacolari decolli ai piedi dei Templi Greco-‐Romani. In volo si potranno ammirare la costa ad Ovest e l'Appennino ad Est, nelle giornate più limpide è possibile scorgere l'isola di Capri. Un evento da non perdere!
SEMINARIO FOTOGRAFICO CON ANNAMARIA TORRE A SALERNO E PRESENTAZIONE DEL LIBRO “TITO API OCCI” 21 ottobre 2012 Ieri 20 ottobre è stata inaugurata ufficialmente a Salerno, in pieno centro storico, la Galleria Camera Chiara con una testimonianza dell’artista Annamaria Torre, un’icona del mondo dell’immagine fotografica del nostro Cilento. Annamaria ha presentato il suo libro intitolato “Tito api occi” discutendo con gli amici presenti del suo lavoro e dell’esperienza culturale maturata sul nostro territorio (nella foto: l’artista con la gallerista Francesca Massa).
88° giornata mondiale del risparmio. 31.10.2012 Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, oggi sarà celebrata a Roma l’88ª Giornata Mondiale del Risparmio, organizzata dall’Acri, l’Associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio. Sotto auspici decisamente meno favorevoli si celebra oggi l’88° giornata mondiale del risparmio. Fuori da ogni retorica, osserviamo che solo la particolare inclinazione dei nostri Concittadini a praticare questa virtù ha consentito al Paese di non naufragare nella burrasca della crisi mondiale.
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Guida al Fondo Microcredito FSE Campania 1 novembre 2012
Cos'è il Fondo Microcredito Campania. Neneficiari, destinatari del Fondo Microcredito FSE Campania. Limiti e cause di esclusione del Fondo Microcredito Campania. Fondo Microcredito FSE Campania: cos'è? Chi può accedere? Quali cause di esclusione dai finanziamenti? Campania Europa.it è uno spazio informativo sulle opportunità offerte dai fondi strutturali europei in Campania per le imprese, la formazione e il lavoro, il governo del territorio. Il blog è a cura di due giovani studiosi della Campania che utilizzano un linguaggio semplice ed accessibile nel campo dei provvedimenti che riguardano l'economia regionale. Nel segnalare la pagina, raccomandiamo ovviamente di verificare di persona testi e fonti. In ogni caso, si ringraziano Raffaele Greco e Salvatore Esposito per la loro bella ed utile iniziativa.
Il passaggio delle consegne all’Agenzia Giannacomunica della pagina FB della BCC Ci approssimavamo ai 5.000 contatti: bisognava decidere che fare della pagina, gestita per tanto tempo e con molta buona volontà come se fosse stata quella di un privato cittadino. Dal mese di dicembre in avanti il piccolo anatroccolo diventerà un bellissimo cigno, nelle mani di autentici esperti della comunicazione. Basterà vedere come il nostro tradizionale “calendone”, in fase di distribuzione, ha acquisito immediatamente una veste grafica impeccabile sotto l’aspetto della forma e intuitivo sotto quello dei contenuti che si vogliono trasmettere.
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Si conclude quindi una bella storia minima durata più di tre anni. Il Direttore ha inteso privilegiare, coi suoi messaggi, il colloquio con i giovani e con i concittadini, per rappresentare un’istituzione integrata perfettamente in una Comunità mai estranea, nella quale hanno rilievo pure i segnali di un’apparente quotidianità. Una Banca che, in maniera artigianale, ha raccolto tante adesioni, può -‐ anzi, deve -‐ fare dell’osservatorio uno strumento che presenti d’ora in poi un taglio accattivante, con toni diversamente professionali. Il redattore consegna così, con sinceri auguri, la pagina nelle mani dell’Agenzia, persuaso che i risultati saranno ancora più brillanti, non disperdendo peraltro quel tono confidenziale che ha reso la bacheca una lavagna sulla quale si sono appuntate notizie, informazioni e, soprattutto, i sentimenti di una vera amicizia tra concittadini della medesima terra. Vincenzo Barone
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