Be our guest 2015

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Ferruccio Arnoldi Editore

PL CIT EA Y B R SE OO EM D K O ON VE ’ T

In Bergamo



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A letter from

The Mayor

Welcome to Bergamo Benvenuti nella città di Bergamo, una gemma, ancora forse un po’ nascosta, di storia, di cultura e di bellezza del nostro Paese. Spero avrete la possibilità di conoscere un po' la nostra città e di stupirvi della sua bellezza, a Bergamo Alta come nel centro Piacentiniano, nei borghi storici come nei suoi splendidi colli, come accade spesso a chi ha la possibilità di visitarla. In questo caso avrete magari voglia di tornarci, o di suggerirla ai vostri amici come meta per un week-end italiano un po' diverso dal solito. Sappiate che sarete sempre i benvenuti. Welcome to the city of Bergamo, a jewel that has yet to be discovered for its history, its culture and for the beauty of its surrounding landscapes. I hope you will have the chance to get to know our town and be amazed by its beauty, as visitors to the town often are, from the high town to the buildings of the architect Piacentini, from the historic hamlets to the magnificent surrounding hills. If this is the case, you will possibly wish to return or encourage your friends to visit us for an ‘Italian’ weekend a bit different from the usual. We want you to know that you will always be welcome.

Dott. Giorgio Gori



Welcome to Bergamo


E’ con la certezza che questo soggiorno susciterà un’impressione indelebile nella memoria del visitatore che porgiamo il più caloroso benvenuto nella nostra splendida Bergamo. Balzano subito agli occhi come carattere distintivo i suoi due volti: la CITTA’ ALTA, ovvero il nucleo storico che si staglia nella sua maestosa bellezza sul colle, e la CITTA' BASSA, che possiede tutte le caratteristiche di un moderno ed efficiente centro urbano. Due facce quindi di un’identica realtà, in cui vecchio e nuovo si sono armonicamente congiunti, dando vita ad una città inconfondibile e indimenticabile. Gioiello dell’Italia delle meraviglie, che si è conquistata l’appellativo di “perla in un guscio di pietra” protetta com’è dalle sue mura cinquecentesche. Bergamo sorge nella

We welcome you most warmly to Bergamo in the sincere hope your stay in our town will be memorable. Newcomers to Bergamo are immediately charmed by the town’s distinctive atmosphere and dual character. CITTA’ ALTA is Bergamo’s town up on the hill. It is the core of our town’s majestic beauty, standing out against the famous “colli” or hills. They make an ideal frame for the breath-taking panorama of the Italian Alps. CITTA’ BASSA, Bergamo’s town down on the plain has all the conveniences of a modern and efficient urban centre. So with its two faces, Bergamo is the town where old and new blend together in a harmonious and joyful expression of life. The town, which rises up in the borderland between the great plain of the Po Valley and the Alps, has been aptly described as “a pearl 8


Vista delle Mura Venete terra di confine tra la grande pianura Padana e le montagne. Molti illustri poeti e uomini di cultura, da Petrarca a Stendhal, da Hermann Hesse a Gabriele D’Annunzio, da Hemingway a Le Corbusier, hanno dedicato parole d’amore alla nostra città. Una serie di fortunate concomitanze ha reso possibile una conservazione dell’antico centro che poche città possono vantare e con esso le profonde radici della sua tradizione. Allo stesso tempo ha consentito uno sviluppo che ha fatto di Bergamo una città caratterizzata da un’alta qualità della vita. E bene lo sanno i suoi abitanti, gente fiera e ostinata, di profonda fede cristiana, schietta e riservata, ma di cuore, capace di grandi gesti di solidarietà: perfetta custode, come le storiche mura, della propria città, della sua anima, dei suoi tesori.

in a shell of granite.” It is protected by strong, sixteenthcentury walls. Over the years, many illustrious men of culture – Petrarca, Stendhal, Herman Hesse, Gabriele D’Annunzio, Hemingway and Le Corbusier to name just a few have showered praise on the singular beauty of our town. Over the centuries Bergamo has preserved its ancient centre and managed to safeguard its deep-rooted traditions. Bergamo’s rapid economic growth in recent decades has contributed to the high quality of life enjoyed by its citizens. Bergamo’s people belong to a proud and stubborn race, reserved, yet never cold, capable of generous expressions of solidarity. They are deeply committed to their Christian faith. Like their defiant town walls, Bergamo’s people are proud custodians of their town, its soul and its treasures. 9


Il Centro di Bergamo nel 1860


History of Bergamo

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HISTORY OF BERGAMO LA STORIA DI BERGAMO

Bergamo ha alle spalle secoli e secoli di storia: da sempre, si può dire, è una presenza ”forte” della civiltà italiana, che ne ha incarnato e condiviso tutte le principali tappe storiche. La leggenda le attribuisce una lontanissima origine ligure. Successivamente i Celti lasciarono la loro impronta più duratura proprio nel nome della città: “BERGHEM“, città sul monte, che possiamo ritrovare ancora oggi nel difficile ed impronunciabile dialetto bergamasco. La conquista romana, un processo lungo e difficoltoso per via della tenace resistenza della popolazione locale, segna una fase saliente nella storia della città: essa viene eletta a “Municipium” importante della Padania. Dotato di stato giuridico e di particolari diritti: un rango che non perderà più. Flagellata dalle incursioni barbariche dei Goti di Alarico e poi degli Unni di Attila, durante la dominazione longobarda torna ad essere un centro politico importante e sede di un vescovado.

Bergamo’s history stretches back hundreds of years. The town has always played an important role in Italian civilisation. It has embodied and shared all its major historical developments. According to legend, Bergamo’s origins are Ligurian. The successive presence of Celts has left its most durable mark in the name of the town which probably derives from Celtic expression “BERGHEM”, which means town of the mountain and still survives in the difficult and hard to pronounce local dialect. After the fall of Rome, Bergamo was blighted by the barbarian raids of the Alaric and Attila. Under Longobard domination, the hill town became an important political centre and bishopric. It was during the Longobard years that administration of Bergamo’s territory

was

first divided between two separate

courts. Bergamo flourished during the city-state. It was granted the title of “Comune” in the 12th century.


HISTORY OF BERGAMO LA STORIA DI BERGAMO

Proprio all’amministrazione longobarda risale la prima divisione del territorio cittadino in due corti separate. Un periodo di grandissima fioritura è quello comunale. Bergamo si emancipa a Comune nel XII secolo; ovunque si ergono dimore patrizie e monasteri, la città consolida il proprio predominio sulla regione circostante e partecipa agli eventi che costellano questo tumultuoso e fecondo momento storico. Tra le sue mura infuriano le contese tra le fazioni cittadine di guelfi e ghibellini, testimoniate dall’edificazione delle torri che ancora sovrastano Città Alta. Bergamo prende poi fieramente le armi contro l’imperatore germanico Federico Barbarossa, associandosi ai Comuni del Nord Italia con il Giuramento di PONTIDA – comune bergamasco – nelle leghe antiimperiali, come quella lombarda. Dopo circa un secolo in cui Bergamo entra nell’orbita della signoria milanese, nel Rinascimento la città diventa limite orientale dei possedimenti della Repubblica di Venezia, uno degli stati più potenti d’Italia, come ben attesta la presenza degli aristocratici leoni di San Marco, simbolo della Serenissima, visibili tutt’oggi su molti monumenti cittadini.

Many elegant patrician residences and monasteries were constructed and the town consolidated its supremacy over the surrounding area by taking a lead role in the many events of the period. The towers that still dominate Citta’ Alta bear witness to the disputes between the citizen factions of Guelphs and Ghibellines. Bergamo proudly took up arms against the German emperor Frederick Barbarossa by joining the Communes of Northern Italy at the Oath of Pontida, a town in Bergamo province. This marked Bergamo’s adhesion to the antiimperialist Lombardy League. The building of the powerful walls around the upper town is one of the best examples of Venice’s good governance and power. The 5144-metres-long walls were erected in the XVI century in order to make the town and its territory an impregnable fortress. The walls have remained untouched till today, as the town was never put under siege. During the XVII and XVIII centuries, Bergamo shared in the Serenissima’s high and low fortunes but increased and maintained its power as a flourishing economic centre, despite calamities such as the terrible 1630 plague epidemic, which decimated the population and which Alessandro Manzoni immortalized in his novel “Promessi Sposi” (The Betrothed), partly set in the Bergamasco countryside.



“Città Alta” The old town

Piazza Vecchia e Città Alta vista dal cielo


Plainly visible from all corners of Lower Bergamo, Bergamo’s Città Alta is the ideal spot for a relaxing stroll through its shady alleys - an unforgettable experience, where the sweetly rolling hills and the quiet atmosphere of the courtyards and ancient town-houses create a special sensation of beauty. This is enhanced by the luxuriant gardens bursting with nature’s seasonal colours – brilliant hues in springtime and warmer, more melancholy shades in autumn. To make the most of this magical place, we suggest you wend your way quietly along the lanes of the upper town, traverse its squares, descend its steep steps and explore its narrow alleyways. The beauty of Città Alta reaches its peak in PIAZZA VECCHIA. Le Corbusier described Piazza Vecchia, the lively centre of the upper town, as “one of the most beautiful town squares in the world”. Opposite stands the PALAZZO DELLA RAGIONE, Bergamo’s ancient Justice Building, on whose façade the Lion of Venice stands out. Here you will also find the DUOMO or Cathedral, a perfect architectural example of the conflict between secular and religious power that characterizes so much of Italy’s past. Alongside Piazza Vecchia soars the CAMPANONE or bell-tower, Bergamo’s very own totem. In medieval times the adjacent Piazza Duomo hosted the citizen assemblies and later became the centre of religious life. The Duomo has undergone various

Città Alta, sembra volerci invitare a passeggiare per le sue vie ombrose per gustare la dolcezza delle colline che le fanno la guardia, la quieta atmosfera dei palazzi antichi, dei giardini rigogliosi, che si vestono dei colori brillanti della primavera, di quelli caldi e struggenti dell’autunno. Per gustare a fondo questo magico clima è necessario passeggiare tranquillamente per le sue vie, attraversare le piazze, scendere le ripide scalette, perlustrare i vicoli, spiare quanto si cela dietro i portoni di palazzi semichiusi. Quanti gioielli qui custoditi, ognuno dei quali meriterebbe una menzione particolare. E che emozione ci coglie quando siamo accolti dalla superba bellezza di PIAZZA VECCHIA, centro vitale di questa splendida Città Alta, che Le Corbusier ha definito “una delle più belle piazze del mondo”. Qui si erge il PALAZZO DELLA RAGIONE, sulla cui facciata campeggia il leone di Venezia; è posto nei pressi immediati del DUOMO, ad esprimere idealmente il secolare, contrastato dialogo tra potere civile e religioso che caratterizza le piazze e la storia di tutta Italia. A fianco svetta il “CAMPANONE”, la torre civica divenuta simbolo della città. L’adiacente piazza Duomo in epoca medievale ospitava le assemblee cittadine, e si evolse successivamente in centro della vita religiosa. Su di essa infatti si affacciano il Duomo, sottoposto a vari rifacimenti sulle ceneri di un’antichissima costruzione longobarda e la splendida basilica di SANTA MARIA MAGGIORE, i cui lavori iniziarono nel lontano XII secolo, per volontà popolare, in seguito a un’epidemia di peste.

Porta San Giacomo 16


Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni 17


L’esterno ancora ci documenta lo stile romanico-longobardo che predominava; l’interno custodisce il superbo confessionale in legno realizzato da Andrea Fantoni, la tomba del musicista Gaetano Donizetti, arazzi e quattro magnifiche tavole del Cinquecento, in legno intarsiato in cui sono rappresentate scene dalla Bibbia, testimonianza di come questa tecnica artistica abbia avuto a Bergamo uno dei suoi principali centri di diffusione. Originariamente monumento funebre, la CAPPELLA DEL COLLEONI, situata nell’incavo esterno della basilica e quasi abbracciata ad essa, ci riporta d’un tratto in quella atmosfera di magico incanto che evoca la storia di Bergamo. Con essa la città celebra le gesta ed il ricordo del suo più famoso guerriero: Bartolomeo Colleoni, capitano di ventura che la Serenissima Repubblica volle a capo delle sue truppe di terraferma. Lasciandoci alle spalle piazza Vecchia, il nostro vagare ci porta in PIAZZA CITTADELLA; qui nel sobrio e compatto edificio costruito per volontà dei Visconti, signori di Milano, sono ospitati due interessanti musei civici: il MUSEO ARCHEOLOGICO ed il MUSEO DELLE SCIENZE NATURALI. Vale la pena di spingerci fino al pittoresco parco della ROCCA, detto anche delle Rimembranze poiché ospita i MUSEI DEL RISORGIMENTO e della RESISTENZA, per gustare un insolito accostamento di strutture medievali e oggetti che rievocano importanti vicende della storia contemporanea, dall’impresa garibaldina al primo conflitto mondiale, alla resistenza partigiana. E’ conservato qui l’aereo di Antonio Locatelli , uno degli “assi” che nella prima guerra mondiale ingaggiarono nei cieli d’Europa epici duelli. Gli amanti della grande tradizione operistica italiana potranno visitare la casa natale del mitico Donizetti e poi passeggiare fino ai luoghi in cui si concluse la vita del celebre musicista. Poco distante, la “CASA DELL’ARCIPRETE”, con la sua possente facciata marmorea, ci ricorda quale fu l’importanza e la raffinatezza raggiunta nei secoli dal clero bergamasco. Sboccando a COLLE APERTO, uno degli angoli più ameni di Città Alta, potremo infine godere un primo assaggio degli straordinari panorami dei colli di Bergamo. Essi delineano il profilo dell’antico borgo, di cui sono coreografica verde corona, scrigno di notevole fascino. In ogni stagione dell’anno, essi dispensano particolarissime sorprese paesaggistiche, invitando chiunque indirizzi loro lo sguardo ad una più appassionata conoscenza. Salendo quello di San Vigilio, godremo di una vista indimenticabile della città antica e della pianura; i resti di un castello che sovrastava il colle, a poco meno di 500 metri di quota, costituiscono uno dei punti più alti dell’intera città.


Foto Sergio Lombi

Palazzo Terzi

restorations. It was built on the site of an ancient Longobard construction. Here too is the splendid Santa Maria Maggiore basilica. Its exterior still presents traces of its original Romanic-Gothic style. Inside, visitors can marvel at the superb wooden confessional carved by Andrea Fantoni and the ornate tomb of the celebrated Bergamasco composer Gaetano Donizetti as well as tapestries and four magnificent sixteenth-century paintings. Lorenzo Lotto’s tarsias depicting scenes from the Bible, testify to Bergamo’s importance as a major European centre of religious art. Originally built as a burial monument, the impressive COLLEONI CHAPEL flanks the basilica. It was built to commemorate Bergamo’s most famous soldier Bartolomeo Colleoni who was chosen by the Venetians to command their land troops. Leaving behind Piazza Vecchia we proceed towards PIAZZA CITTADELLA. Here, in a sober and compact building constructed by the Visconti rulers of are two fascinating museums: the ARCHEOLOGY MUSEUM and the MUSEUM OF NATURAL SCIENCES. It is worth making the effort to climb up to the PARCO DELLA ROCCA, also called Remembrance Park. The two RISORGIMENTO and RESISTANCE MUSEUMS create an unusual blend of old and new: medieval architecture housing a series of fascinating objects associated with important events in modern Italian history. The park also contains the airplane of Antonio Locatelli, Italy’s WWI ace fighter pilot. Aficionados of Italy’s unrivalled operatic tradition will enjoy hearing the notes of the great composer Donizetti waft over those places where Bergamo’s most gifted musician spent and ended his life. Not far away stands the “CASA DELL’ARCIPRETE” (Archpriest’s House) with its impressive marble façade. It reminds us of the influence and refinement achieved by Bergamo’s clergy over the centuries. As we come out onto COLLE APERTO (Open Hill), one of Citta’ Alta’s loveliest spots, we can savour the extraordinary panorama of Bergamo’s hills. They trace out the profile of the ancient town district in a spectacular green crown of stunning pastoral charm. No matter what the season, these hills provide visitas of beguiling colour and proportion. The view of the old town and the plain below from San Vigilio hill is spectacular. San Vigilio castle, 500 metres above sea level, is one of the highest points of the town. These romantic ruins of an ancient manor were once linked to the town by an underground passage.


Foto Dimitri Salvi


“Città Bassa” The Town today


CITTA’ BASSA: THE TOWN TODAY CITTA’ BASSA: LA CITTA’ MODERNA

The urban appearance of the L’antica Fiera di Bergamo, centre of the town has under- la prima al mondo costruita in muratura gone radical transformation (1740-1910) over the past century. Not even so long ago, the space in the centre was largely countryside which hosted various monasteries. Here, the dominant feature was the FAIR, built in the 1600s but demolished in the 1920s. The great urban transformation which took place in 1924, was the work of the architect, Matteo Piacentini. Where the Fair, with its shops and artisans’ workshops and its characteristic alleys once stood, one now sees a residential and trading complex which includes the Torre dei Caduti (the Tower in honour of the fallen), the Banca Popolare di Bergamo, the Court and the Chambers of Commerce. The only original structure which has remained intact is the “Fontana”, nowadays known as Piazza Dante. The history of Bergamo on the flat (the lower city) is linked to the construction of the world’s first walled fair. Given the name San Alessandro’s Fair, it was, until the mid- 1800s, the most important trade fair in Europe. Proof

L’aspetto urbanistico del centro cittadino ha subito nel corso del Novecento radicali trasformazioni. Un tempo, neanche troppo lontano, lo spazio centrale era per gran parte dominio della campagna, in cui si distribuivano alcuni monasteri. Qui dominava l’area della FIERA costruita nel ‘600 e demolita negli anni Venti. La grande trasformazione urbanistica avvenne nel 1924 ad opera dell’architetto Marcello Piacentini: dove un tempo si ergeva la Fiera, con le sue botteghe e le sue “tresende”, le caratteristiche viuzze, fu costruito l’attuale complesso residenziale e commerciale che comprende la TORRE DEI CADUTI,la BANCA POPOLARE DI BERGAMO il TRIBUNALE e la CAMERA DI COMMERCIO. La sola costruzione rimasta intatta è la FONTANA, oggi detta di PIAZZA DANTE. La storia di Bergamo Bassa è legata alla costruzione della prima fiera in muratura del mondo, essendo stata la Fiera di Sant’Alessandro, fino a metà dell’Ottocento, la fiera espositiva più importante 22


Il Centro di Bergamo visto dall’alto.

of its importance was the statistic of 1840 when it was calculated that more than 60,000 visitors arrived from every part of Europe. It took from 1734 to 1740 to construct the building of the fair and at the end the construction was big enough to include 540 shops and workshops. In 1740 the fountain designed by Giovan Battista Caniana, and still visible in Piazza Dante today, was placed in the middle. In order to have an idea of the importance of Bergamo’s fair in the 1800s, one need only reflect on the fact that practically half of the workshops were rented out to merchants who came from outside Bergamo, in particular to those from Trento, Brescia and Verona; but not only, because for example, Swiss merchants, long aware of the potential that Bergamo’s production and trading system offered, fully exploited the reduction in customs charges offered during the fair. In fact, during the fair period, Bergamo was, to all intents and purposes, a free port. The life of Bergamo’s fair continued uninterruptedly, alternating moments of profound recession - also caused by political events of the time - with moments of recovery

d’Europa. Un dato per tutti: nel 1840 si calcolarono più di 60.000 visitatori provenienti da ogni parte d’Europa. I lavori di costruzione del fabbricato della Fiera di Sant’Alessandro durarono dal 1734 al 1740, alla fine dei lavori la costruzione si estendeva su un perimetro quadrato all'interno del quale si trovavano 540 botteghe. Al centro del fabbricato venne eretta nel 1740 la fontana disegnata da Giovan Battista Caniana e che ancora oggi è visibile in Piazza Dante. Per avere un'idea dell'importanza che la fiera di Bergamo aveva nel Ottocento, basta ricordare che circa la metà delle botteghe venivano date in affitto a mercanti provenienti da fuori Bergamo, in particolare da Trento, Brescia, Verona, ma non solo, ad esempio i mercanti svizzeri, che da tempo conoscevano le potenzialità offerte dal sistema produttivo e commerciale bergamasco, utilizzavano le facilitazioni daziarie offerte in tempo di fiera. In pratica in periodo di fiera, Bergamo era un porto franco. 23


La vita della fiera di Bergamo continuò ininterrottamente alternando momenti di profonda crisi, causati anche dalle vicende politiche del tempo, ad altri di ripresa e di prosperità fino al 1848 quando a causa dei moti patriottici fu sospesa per un anno. Purtroppo la crisi definitiva non era lontana e infatti raggiunse l'apice quando, nel 1861, con l'Unità d'Italia e l'abbattimento delle barriere doganali, si pose in questione l'esistenza stessa della fiera, venendo meno i vantaggi daziari che essa rappresentava. All'interno dell'amministrazione cittadina si creò allora una frattura tra coloro che volevano dare un volto nuovo al centro cittadino, con il conseguente graduale abbattimento del fabbricato della fiera, e chi sperava che la fiera di S. Alessandro potesse tornare agli antichi splendori. Nel 1907 venne bandito un concorso per la realizzazione di un nuovo centro cittadino. Vinse ilgiovane architetto romano Marcello Piacentini, destinato ad un glorioso avvenire. Marcello Piacentini recuperò un idea di Giuseppe Murnigotti, mantenendo tutti gli

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and even prosperity until 1848 when, due to patriotic rebellion, it was cancelled for a year. Unfortunately, the definitive crisis was not far off - and would, in fact, reach its climax in 1861, when with the unification of Italy and the subsequent dismantlement of customs barriers, the question of the need for the existence of the fair was raised, given that the customs advantages no longer existed. The city council of the time was split in two factions: there were those who wanted to give a new face to the city centre by gradually dismantling the fair building, while others hoped that San Alessandro’s Fair would be able to return to its original splendour. In 1907 tenders were called for a project to create a new city centre. The winner of the competition was a young, Roman architect, Marcello Piacentini who was to go on and enjoy a brilliant


edifici alla stessa altezza. Questa soluzione permetteva una eccellente visuale verso Città Alta, salvando la veduta panoramica da Porta Nuova e dal futuro centro. La prima guerra mondiale determinò la sospensione e il rinvio di quasi quindici anni della realizzazione del progetto che venne completato solo nel 1927. Si venne così a creare uno dei centri urbani più belli d’Italia, in cui conversero le straordinarie capacità dei migliori artisti, artigiani e costruttori del tempo, come Luigi Angelini, gli scultori Alfredo Faino e Nino Galizzi.

future. Marcelloo Piacentini took up the idea which had previously been put forward by Giuseppe Murnigotti. By maintaining all the buildings at the same height, one had a fine view of the city on the hill, the upper city, and at the same time, maintained the panoramic view of Porta Nuova and of the future centre. World War I and its aftermath caused the project to be put on hold and it was only in 1927 that it was finally completed. What resulted, however, was one of the most attractive urban centres in Italy, a happy confluence of the extraordinary abilities of the best artists, artisans and builders of the time, Luigi Angellini, Nino Galizzi and the sculptor, Alfredo Faino to name just a few.

La Torre dei Caduti e la sede della BANCA POPOLARE DI BERGAMO, cuore economico della terra bergamasca.

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Foto Dimitri Salvi


Comunque la storia lontana di Bergamo continua a vivere nei borghi, gli antichi quartieri della città, le cui strade e vicoli risuonavano delle grida provenienti dai laboratori artigiani ed ospitavano le botteghe dei mercanti. Ancora oggi i borghi conservano in parte il fascino della città di provincia. I cinque borghi della Città Bassa sono: IGNOLO, SANTA CATERINA, BORGO PALAZZO, SANT’ALESSANDRO e SAN LEONARDO. Essi sono custodi di aristocratiche dimore patrizie settecentesche ed ottocentesche. Ad intervalli regolari austeri palazzi si affacciano sulle strette strade e possiamo scorgere o indovinare i cortili interni di rara bellezza e le ampie sale affrescate. Al piano terra, tra maestosi ingressi e severi portoni, si inseriscono le affascinanti botteghe dei restauratori, dei fruttivendoli, dei merciai, dei droghieri. Popolo, borghesia e nobiltà tra le stesse pietre con la stessa storia.

The only construction still intact is the fountain in what is today known as Piazza Dante. However Bergamo’s more ancient past lives on in its “Borghi”, the old districts of the town whose lanes and alleys rang with the voices of artisan labourers and housed merchants’ shops. Today Bergamo’s “borghi” still conserve the charm of a provincial town. Città Bassa’s five “borghi” are PIGNOLO, SANTA CATERINA, BORGO PALAZZO, SANT’ALESSANDRO and SAN LEONARDO. They all house aristocratic, patrician residences dating back to the 17th and 18th centuries. Visitors can glimpse or imagine inner courtyards of rare and precious beauty and stunningly frescoed rooms.



Land of Artists Art and Culture

Anno 1910, venti musicisti fondano “L’Estudiantina� gruppo musicale ancora oggi esistente. Tra loro i chitarristi Angelo Mazzola e i fratelli Roberto e Sandro Brembilla. 1910, a group of musicians founded "The Estudiantina" band still exists today. Among them guitarists Angelo Mazzola and the brothers Roberto and Sandro Brembilla.


LAND OF ARTISTS, ART AND CULTURE TERRA DI ARTISTI, ARTE E CULTURA

La città di Bergamo ha ricordato il suo più grande musicista, GAETANO DONIZETTI dedicandogli il TEATRO in centro alla città bassa, uno dei primi teatri in muratura e non più in legno e che vanta dopo la Scala di Milano la migliore tradizione musicale lombarda. Inoltre sono stati dedicati al geniale compositore bergamasco il MUSEO DONIZETTIANO, e l’adiacente CONSERVATORIO DI MUSICA. Il museo fu fondato nel 1902 ed occupa una vasta sala in cui sono custoditi i cimeli donizettiani. L’itinerario continua alla sua casa natale in via Borgo Canale. Il grande compositore era di poverissime origini e abitava nello scantinato di un miserabile edificio, oggi ben diverso da quella scale di cantina “umida e squallida” come il Donizetti era solito descrivere la sua prima casa. Bergamo ha dato i natali anche ad uno dei massimi direttori d’orchestra, il maestro GIANANDREA GAVAZZENI (1906-1996), che diresse più di duecentocinquanta opere liriche nei maggiori teatri del mondo e considerato il miglior interprete donizettiano di tutti i tempi. 30

The city of Bergamo has commemorated its Gaetano Donizetti and greatest musician Gaetano Donizetti, by some friends of dedicating the Città Bassa city theatre to his them, in villa on memory. This is one of the first examples of Bergamo’s hills, in a painting by theatres ever built using concrete and, after Luigi Deleidi the Scala of Milan, has one of the best musi(1840) cal traditions in Lombardy. Bergamo has also honoured its famous citizen Donizetti by dedicating him the Donizetti museum which you will find in Città Alta at via Arena 9. This is also the address of the Music Conservatory. Founded in 1902, the museum comprises a spacious hall in which precious keepsakes associated with the great composer are carefully safeguarded: manuscripts, first editions and the piano purchased by Donizetti in Vienna a few years before his death. A Donizetti tour also includes a trip to the composer’s birthplace in Borgo Canale the basement of a modest building. Donizetti never hid his humble origins even when he was at the height of his career. Bergamo is also the birthplace of one of Italy’s greatest conductors, the Maestro GIANANDREA GAVAZZENI.


LAND OF ARTISTS, ART AND CULTURE

Foto Dimitri Salvi

TERRA DI ARTISTI, ARTE E CULTURA

Un vero gioiello è l’ACCADEMIA CARRARA, pinaco-

The CARRARA ACCADEMY is one

teca tra le più importanti d’Italia. Fondato alla fine del

of Italy's most important art galle-

‘700 per volontà dei conti Carrara, il museo possiede

ries and a real jewel. It was founded

un’ampia raccolta frutto di numerose donazioni di

at the end of the eighteenth century

illuminati collezionisti privati.

by Count Carrara and today houses an exceptional

Di particolare rilievo sono le opere di scuola veneta,

collection of works, including many donations from

lombarda e toscana, e quelle dei pittori bergamaschi del

enlightened private collectors. Art treasures created

Sei-Settecento, che la rendono uno dei più prestigiosi

by the Venetian, Lombard and Tuscan schools figure

centri d’arte di tutta l’Europa. Qui si custodiscono

prominently alongside works by Bergamo's greatest

opere di Raffaello, Mantegna, Bellini, Tiepolo, Tiziano,

seventeenth and eighteenth-century painters.

University in Sant’Agostino The museum “Accademia Carrara”

Moretto, Anto-nello da

The Carrara Academy

Messina, Guardi, Cana-

is recognised as one

letto, Giorgione. Al pa-

of Europe's most

lazzo neoclassico che la

prestigious galleries.

ospita è stato recentemen-

It contains works by

te aggiunto un ulteriore

Raffaello, Mantegna,

spazio espositivo, sede di

Bellini, Tiepolo, Titian,

importanti manifestazioni

Moretto, Antonello of

artistiche la GALLERIA

Messina, Canaletto,

D’ARTE MODERNA E

Guardi, Giorgione and

CONTEMPORANEA.

Moretto. 31


SELF-PORTRAITS

OF

GREAT MASTERS

32

OF

BERGAMO


ARTISTS IN THE MIRROR ARTISTI ALLO SPECCHIO

Ermenegildo Agazzi (Mapello, 1866 – Bergamo, 1945) Iniziato alla pittura dal fratello Rinaldo, dopo un breve tirocinio presso Giovanni Cavalleri frequentò la scuola di pittura dell’Accademia Carrara diretta da Cesare Tallone. Diede subito ottima prova delle sue qualità nei ritratti, nei paesaggi e nelle scene di genere e dimostrò di poter affrontare senza difficoltà l’esecuzione di tele di grande formato. Conseguì medaglie d’oro alla Mostra Universale di Parigi del 1900 e all’Esposizione Internazionale di Bruxelles del 1910. Vinse nel 1928 il Premio Baragiola, ottenne nel 1935 la medaglia d’argento al Premio Internazionale di Parigi e nel 1938 la medaglia d’oro del ministero dell’Educazione Nazionale. Fu invitato ad esporre a ben otto edizioni della Biennale di Venezia. Peregrinò per le valli alpine, nella laguna veneta, nei sobborghi liguri, lungo i laghi lombardi, in Bretagna, dove dipinse le sue celebri marine. Tenne apprezzate mostre personali a Milano. Ritornato a Bergamo morì nel 1942.

Introduced to painting by his brother Rinaldo and briefly apprenticed to Giovanni Cavalleri, he attended the Accademia Carrara school of painting under the direction of Cesare Tallone. His outstanding skill as a portrait, landscape and genre painter was immediately obvious, as was the ease with which he painted large-sized canvases. He won the gold medals at the Paris Universal Exposition and at the Brussels International Exposition in 1900 and 1910, respectively. In 1928, he won the Baragiola Prize, the silver medal at the Paris International Prize in 1935 and the Ministry of National Education gold medal in 1938. He was invited all of eight times to the Venice Biennale. He was fond of wandering through Alpine valleys or around the lakes of Lombardy and Brittany, the site of his celebrated seascapes, or visiting the Venetian Lagoon and small towns in Liguria. His one-man shows in Milan were highly thought of. Back in Bergamo died in the year 1942.

(Seriate, 1883 – Bergamo, 1969) Allievo di Ponziano Loverini all’Accademia Carrara, frequentò a Roma la scuola di nudo dell’Accademia di San Luca. Nel 1907 un suo olio su tela esposto alla Biennale di Venezia suscitò i favorevoli commenti di Ugo Ojetti e di Vittorio Pica. Aperto uno studio a Bergamo in Palazzo Marenzi, nel 1910 l’Alebardi fu nuovamente invitato ad esporre alla Biennale veneziana ed elesse a sua principale fonte d’ispirazione la città lagunare, dove soggiornò innumerevoli volte. Alle vedute veneziane l’Alebardi alternò la produzione di paesaggi montani, che dipingeva en plein air nei suoi soggiorni estivi a Vilmaggiore di Scalve. Ebbe come allievo il giovane Arturo Bonfanti. Aperto uno studio a Milano, lo abbandonò durante la guerra a causa dei bombardamenti angloamericani rifugiandosi a Vilmaggiore. Artista di temperamento forte e impetuoso, eccelse nei paesaggi e nei ritratti distinguendosi per il suo cromatismo.

Contardo Barbieri

Angiolo Alebardi

Taught by Ponziano Loverini at the Accademia Carrara, Alebardi also attended the school of nude studies at the Accademia di San Luca in Rome. In 1907, an oil painting of his on show at the Venice Biennale received favourable reviews from Ugo Ojetti and Vittorio Pica. After opening a studio in Bergamo's Palazzo Marenzi, Alebardi was once again invited to the Venice Biennale in 1910 and took the town on the lagoon, where he stayed numerous times, as his main source of inspiration. Alebardi alternated his views of Venice with mountain landscapes, which he painted en plein air during his summer holidays at Vilmaggiore di Scalve. The young Arturo Bonfanti was his pupil. Forced to abandon the studio he had opened in Milan as a result of the allied bombings, he escaped to Vilmaggiore. An impetuous, temperamental artist, he excelled at landscapes and portraits that stood out for their emphasis on colour.

(Broni [Pavia], 1900 – Milano, 1977) A Milano fu allievo di Cesare Tallone e di Ambrogio Alciati all’accademia di Brera, dove si diplomò nel 1921 vincendo il Premio Mazzola. Seppe presto inserirsi nel movimento artistico del “Novecento” esponendo alla Biennale di Brera, partecipando a Milano alla seconda Esposizione del Novecento Italiano e a manifestazioni nazionali d’arte a Genova, a Firenze, a Napoli e a Roma. Nel 1928 conseguì il Premio Barcellona. In quello stesso anno fu invitato ad esporre alla Biennale di Venezia, partecipando anche alle edizioni successive fino al 1940. Insegnò alla Scuola d’Arte del Castello Sforzesco e alla Scuola degli Artefici di Brera. Nel 1930 vinse la cattedra di direttore della scuola dell’Accademia Carrara di Bergamo, dove lasciò una traccia profonda del suo insegnamento formando numerosi allievi. Lasciata la cattedra della Carrara nel 1945, si trasferì a Milano, dove aprì uno studio. Nel 1957 fu chiamato ad insegnare all’accademia di Brera.

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Barbieri was taught by Cesare Tallone and Ambrogio Alciati at the Accademia di Brera in Milan, where he graduated in 1921, with the Mazzola Prize. He soon became part of the “Novecento” artistic movement exhibiting at the Brera Biennale, at the second Novecento Italiano Exposition in Milan and in national art shows in Genoa, Florence, Naples and Rome. In 1928, he won the Barcellona Prize. In the same year he was invited to exhibit at the Venice Biennale and exhibited in all the following editions up to 1940. He taught at the Castello Sforzesco school of art and at the Brera Scuola degli Artefici. In 1930, he was appointed director of the Accademia Carrara school of art in Bergamo, where his teaching left a profound mark on numerous pupils. After leaving the Carrara in 1945, he moved to Milan, where he opened a studio. In 1957, he was invited to teach at the Brera school of art.


ARTISTS IN THE MIRROR ARTISTI ALLO SPECCHIO

Natale Bertuletti

(Mapello, 1915 – Bergamo, 1994) Allievo di Contardo Barbieri alla scuola di pittura dell’Accademia Carrara di Bergamo, dove si diplomò nel 1934, tenne la sua prima mostra personale nel 1937 al Circolo Artistico di Vicenza. A questa fece seguire nel corso degli anni numerose personali a Bergamo presso la Galleria Lorenzelli, la Galleria della Torre, il Centro Culturale San Bartolomeo e la Garitta. Altre personali tenne a Como e a Milano. Partecipò a numerose esposizioni collettive in Italia e all’estero segnalandosi in Spagna, in Sudafrica, in Brasile e negli Stati Uniti d’America. Nel 1982 presso la chiesa romana di Santa Maria della Pietà presentò una serie di disegni che illustrarono un volume riguardante Giovanni XXIII. Si espresse soprattutto nella pittura da cavalletto rimanendo rigorosamente fedele alla visione figurativa della realtà ma ottenendo nei ritratti a busto e a figura intera, negl’interni, nelle scene di genere, nei temi sacri, nei paesaggi e nelle nature morte effetti di luminosità e di freschezza grazie ad una stesura cromatica ricca d’inventiva.

Bertuletti was one of Contardo Barbieri's pupils at Bergamo's Accademia Carrara school of art, where he graduated in 1934. His first one-man exhibition, hosted by the Vicenza Circolo Artistico in 1937, was followed through the years by numerous one-man shows in Bergamo at the Lorenzelli Gallery, the Gallery della Torre, the San Bartolomeo Centro Culturale and the Garitta. Other one-man exhibitions were held in Como and Milan. He exhibited in numerous collectives in Italy and abroad, in particular in Spain, South Africa, Brazil and the United States of America. 1982 saw a series of drawings illustrating a volume on Giovanni XXIII presented at the Romanesque Santa Maria della Pietà church. His main focus was on easel painting strongly adhering to a figurative view of reality, but his highly creative use of colour lent effects of light and freshness to his half-length and full-length portraits, interiors, genre works, religious subjects, landscapes and still lifes.

(Bergamo, 1871 – Ivi, 1943) Allievo di Cesare Tallone alla scuola di belle arti dell’Accademia Carrara, vinse una borsa di studio che gli consentì di visitare l’Esposizione di Palermo. Strinse amicizia con Giuseppe Pellizza da Volpedo, suo compagno di studi, con il quale rimase a lungo in cordiali rapporti, documentati da una cinquantina di lettere scritte nel corso degli anni dal Pellizza al Bonomelli.Questi aprì nel 1893 il suo studio a Bergamo in Porta Dipinta. Buon affreschista, lavorò in diverse chiese della Bergamasca, dove lasciò anche tele sacre di pregevole fattura, ad incominciare dalla “Sacra Famiglia” dipinta nel 1892 per la parrocchiale di Verdellino. Il Bonomelli seppe distinguersi anche nella pittura da cavalletto eccellendo negli autoritratti, nelle figure, nei paesaggi e nelle scene di genere. Nel corso degli anni ebbe modo di presentare sue opere all’Esposizione di Saint-Louis, all’Esposizione di Pietroburgo, al Museo d’Arte di Tokio nonché a prestigiose manifestazioni d’arte svoltesi a Milano, a Venezia, a Torino e in altre città. Fu incisore di rara perizia.

Giacomo Bosis

Romeo Bonomelli

Bonomelli was taught by Cesare Tallone at Bergamo's Accademia Carrara school of fine arts and was the recipient of a study grant to visit the Palermo Exposition. He also enjoyed a years-long friendship with Giuseppe Pellizza da Volpedo, his school companion, as witnessed by the fifty or so letters written to Bonomelli by Pellizza through the years. He opened his studio in Bergamo's Porta Dipinta in 1893. An effective fresco painter, he worked in various churches in the Bergamo area, where he also left excellent canvases depicting religious subjects such as the “Holy Family”, painted in 1892 for the parish church of Verdellino. Bonomelli also excelled at easel painting, producing excellent self-portraits, figure painting, landscapes and genre works. During the years he exhibited at the Saint-Louis and St Petersburg Expositions and at the Tokyo Art Museum, as well as at prestigious art shows in Milan, Venice, Turin and other towns.

(Alzano Maggiore, 1861 – Bergamo, 1945) Allievo dapprima dello Scuri e poi del Tallone alla scuola di pittura dell’Accademia Carrara, ottenne premi ed elogi. Nel 1893 compì un viaggio d’istruzione soggiornando a Bologna, a Firenze e a Roma. Si mise ben presto in luce per la sua abilità nel dipingere ritratti. Partecipò alle esposizioni annuali dell’Accademia Carrara e alle mostre collettive del Circolo Artistico “Palma il Vecchio”; fu presente inoltre nel 1897 all’Esposizione Donizettiana di Milano e nel 1898 all’Esposizione Nazionale d’Arte Sacra di Torino. Nel 1930 fece parte della commissione esaminatrice che assegnò a Contardo Barbieri la direzione della scuola della Carrara. Nel 1934 allestì una significativa mostra personale alla Permanente di Bergamo. Pittore di netta intonazione verista ma non insensibile alle innovazioni novecentiste, ebbe alcuni allievi nel suo studio e fu molto richiesto nella ritrattistica per la sua capacità d’indagine psicologica e la sua fedeltà al vero, seppe distinguersi tuttavia anche nelle figure, nelle scene di genere e nell’arte sacra.

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Initially one of Scuri's pupils, he later studied under Tallone at the Accademia Carrara school of art, where he won both prizes and praise. In 1893, he stayed in Bologna, Florence and Rome for reasons of study. His portrait painting skills soon attracted due attention. He took part in the annual Accademia Carrara expositions and the “Palma il Vecchio” Circolo Artistico collectives; he also exhibited in 1897 at the Milan Donizettiana Exposition and in 1898 at the Turin National Exposition of Religious Art. In 1930, he was a member of the examining board that appointed Contardo Barbieri to the Carrara school directorship. In 1934, he held an important one-man show at the Bergamo Permanente. A painter of a clear veristic vein, but not insensitive to twentieth-century innovations, either, he taught pupils in his own studio and was in great demand as a portrait painter due to his psychological insights and his realistic focus. He also excelled in figure painting, genre work and religious subjects, however.


ARTISTS IN THE MIRROR ARTISTI ALLO SPECCHIO

Luigi Brignoli (Palosco, 1881 – Bergamo, 1952) Allievo prima del Tallone e poi del Loverini alla scuola di belle arti dell’Accademia Carrara, ricevette premi e menzioni onorevoli durante gli anni della sua formazione accademica, che completò frequentando a Milano i corsi della Brera. Rivelò fin dalla prima giovinezza doti di ritrattista avvertito e spigliato; nel 1903 un suo autoritratto fu esposto alla Royal Accademy di Londra. Al contempo dimostrò una forte disposizione al paesaggio, nel quale per l’impostazione e per gli effetti coloristici fece tesoro degli insegnamenti del Tallone. Tenne sue mostre personali a Bergamo e a Milano e fu invitato ad esporre sue opere alla Biennale di Venezia e alla Mostra del Novecento di Milano. Nel 1918 una sua tela di grandi dimensioni, esaltante la resistenza del popolo belga all’invasione tedesca nella Grande Guerra, fu premiata con una medaglia d’oro dal ministero della Pubblica Istruzione e venne acquistata dal governo belga. Nel 1927 il Brignoli fu chiamato a succedere al Loverini nella direzione della scuola dell’Accademia Carrara.

nitially taught by Tallone and then by Loverini at the Accademia Carrara school of fine arts, Brignoli received prizes and honourable mentions during the years of his formal academic training, which he completed with the courses at the Brera school of art in Milan. His discerning and self-assured talent as a portrait painter was obvious from early on; his self-portrait was exhibited at the Royal Academy in London in 1903. At the same time he also revealed a talent for landscapes, where his approach and the colour effects he used revealed Tallone's influence. He had one-man exhibitions in Bergamo and Milan and was invited to show at the Venice Biennale and at Milan's Novecento Exhibition. In 1918, he received the gold medal from the Ministry of Education for a large canvas exalting the Belgian people's resistance to the German invasion in the Great War, bought by the Belgian government. In 1927, Brignoli succeeded Loverini as director of the Accademia Carrara school of art.

(Bergamo, 1802 – Roma, 1875) Frequentò la scuola di belle arti dell’Accademia Carrara diretta da Giuseppe Diotti e strinse amicizia con il giovane Piccio. Nel 1821 fu esentato dal servizio militare per aver vinto un concorso di disegno bandito dall’accademia di Brera. Trasferitosi a Roma, si perfezionò frequentando lo studio di Vincenzo Camuccini e osservando i capolavori dell’arte classica e rinascimentale, che assunse a modello della sua pittura. Ricevette manifestazioni di stima dal cardinal Maj e fu in cordiali rapporti con altri illustri bergamaschi soggiornanti a Roma, quali lo scultore Giovanni Maria Benzoni e il musicista Gaetano Donizetti, di cui fece il ritratto. Apprezzato negli ambienti artistici romani, fu accolto nell’accademia di San Luca, che gli offrì la cattedra di pittura. Dipinse una “Presentazione di Gesù al tempio” per la parrocchiale di Almenno San Salvatore, una “Santa Adelaide” per la chiesa di San Michele all’Arco e la grande pala dell’“Assunta” per la parrocchiale di Calcinate.

Beatrice De Gregori

Francesco Coghetti

Coghetti attended the Accademia Carrara school of fine arts under Giuseppe Diotti and became friends with the young Piccio. In 1821, he was exempted from military service as a result of winning a competition organised by the Brera academy. He moved to Rome, where he specialised in Vincenzo Camuccini's studio and also studied classical and renaissance art masterpieces, which became the models for his painting. He was highly regarded by cardinal Maj and was friendly with other distinguished Bergamo people staying in Rome, such as the sculptor Giovanni Maria Benzoni and the musician Gaetano Donizetti, whose portrait he painted. Highly thought of in Rome's artistic circles, he entered the Accademia di San Luca, which offered him the painting professorship. He painted a “Presentation of Jesus in the Temple” for the Almenno San Salvatore parish church, a “St. Adelaide” for the church of San Michele all'Arco and the large altar piece of the “Assumption” for the Calcinate parish church.

(Bergamo, 1939 – 2008) Allieva del maestro Pietro Servalli che le insegnò la perfezione del ritratto, in esso trasfuse la sua forte sensibilità artistica cogliendo istintivamente i fattori psicologici del soggetto. Amò in egual misura la pittura floreale in cui si rivela il gusto raffinato e l'eleganza del tratto e quella paesaggistica in cui all'osservazione integrale del vero si mescola la sensibilità del suo sguardo sulle cose. Carattere nobile, solitario e indipendente schivò i circoli e i salotti Cittadini e viaggiò molto: in Kenia, in Egitto e in Marocco in cerca della qualità della luce e dei colori dell'Africa e nelle capitali d'Europa inseguendo le infinite sfumature della raffinata ricerca pittorica occidentale. Il suo maestro Pietro Servalli sentiva in lei la continuazione della sua opera nel 1968 scriveva: "Presento al pubblico bergamasco le opere della mia allieva Beatrice De Gregori che, venuta nel mio studio per dilettarsi nel dipingere, ha da tempo dato prova di forte sensibilità artistica. Ha potuto realizzare opere significative specialmente nelle nature morte e nei paesaggi. Ora ha dato prova di rendimento anche nella parte figurativa, specialmente nel ritratto. Dedicandosi completamente alla parte figurativa, potrà raggiungere mete molto elevate".

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She was a pupil of the master Pietro Servalli who taught her how to achieve perfection in her portraits, instilling in them her strong artistic sensitivity and instinctively gathering the psychological aspects of the subject. In the same way, she loved floral depictions, in which the refined elegance of her strokes comes out, and landscapes in which her overall observation of reality combines with her perception of things. She was of a noble disposition, solitary and independent who avoided the social and parlour gatherings of the city and travelled a lot: she went to Kenya, Egypt and Morocco in her search for the quality of the light and colours of Africa and to the European capitals pursuing the infinite hues of the exquisite western pictorial research. Her master, Pietro Servalli, felt in her that she was carrying on his work and in 1968 wrote: “I want to introduce my pupil Beatrice De Gregori to the public of Bergamo, she came to my studio to amuse herself with painting but for some time now she has proven to possess great artistic sensitivity. She has produced some important works, especially those of still life and landscapes. Now she has given proof that she is also entirely capable in figurative works and in particular, portraits. If she devotes herself to this she will reach great heights”.


ARTISTS IN THE MIRROR ARTISTI ALLO SPECCHIO

Francesco Domenighini

(Breno in Valcamonica, 1860 – Bergamo, 1950)

Allievo del decoratore Giuseppe Rota, frequentò la scuola di belle arti dell’Accademia Carrara, studiò quindi alla Brera e si perfezionò a Roma presso l’accademia di San Luca. Nel 1888 si recò in Argentina, dove si trattenne fino al 1897 operando con alacrità a Rosario di Santa Fè e a Buenos Aires e decorando chiese, teatri, alberghi, palazzi pubblici e privati (si ricordano in particolare i grandi affreschi del Teatro Colon, del Teatro Odeon e della Facoltà di Medicina); una sua pregevole “Via Crucis” è nella cattedrale della capitale argentina, che al suo nome ha intitolato una via. Ritornato in Italia nel 1898, si stabilì a Bergamo e partecipò a diverse manifestazioni d’arte; nel 1914 ottenne una medaglia d’oro all’Esposizione Nazionale di Torino. Per oltre trent’anni fu maestro di decorazione e ornato presso la Scuola d’arte “Andrea Fantoni” lasciando la cattedra a settantatré anni compiuti. Decorò a fresco i soffitti del Teatro Donizetti e della Sala Piatti.

Apupil of Giuseppe Rota, the decorator, he attended the Accademia Carrara school of fine arts, then Brera and Rome where he specialised further at the Accademia di San Luca. In 1888, he left for Argentina, where he stayed until 1897, working rapidly at Rosario di Santa Fè and in Buenos Aires to decorate churches, theatres, hotels, public and private buildings (such as the large frescoes in the Colon and Odeon theatres and in the Faculty of Medicine); a very fine “Via Crucis” can be seen in the cathedral of the Buenos Aires, where there is a street named after him. Back in Italy in 1898, he lived in Bergamo and took part in various art exhibitions; in 1914 he was awarded the gold medal at the National Exposition in Turin. For over thirty years he was professor of decoration and ornamental design at the Andrea Fantoni Art School, which he left at seventy three years of age. He frescoed the ceilings in the Donizetti Theatre and in the Sala Piatti recital hall.

(Ferrara, 1890 - Appiano Gentile, 1972) Allievo di Cesare Tallone all'Accademia di Brera, si diplomò nel 1910. Aderì nel 1914 al movimento futurista presentando opere ispirate alla scomposizione dinamica dei volumi e delle forme, ottenendo l'approvazione di Umberto Boccioni e i consensi di Ugo Nebbia e di altri critici. Nella Grande Guerra combatté come volontario al fronte italoaustriaco. Con altri reduci si accostò al fascismo partecipando nel marzo del 1919 al raduno milanese di Piazza San Sepolcro. Attento alla lezione di Cézanne e alle esperienze cubiste e metafisiche, si dedicò sempre di più alla pittura e nel 1923 fu fra i fondatori del gruppo del “Novecento”. Affrontò ritratti, nature morte e paesaggi in chiave neoclassicistica ma con notevole libertà d'ispirazione per una intrinseca disposizione all'eclettismo, rinvigorito da molteplici spunti d'interesse culturale. Diede saggi pregevoli della sua abilità di frescante nelle decorazioni per le Triennali che si tennero a Milano dal 1930 al 1940.

Vincenzo Ghirardelli

Achille Funi

He was taught by Cesare Tallone at the Accademia of Brera, where he graduated in 1910. In 1914, he joined the futurist movement. His works, inspired by the dynamic division of volumes and shapes, received the approval of Umberto Boccioni and the consensus of Ugo Nebbia and other critics. He fought on the Austro-Italian front as a volunteer in the Great War. Together with other veterans with fascist sympathies he took part in the Piazza San Sepolcro rally in Milan in March, 1919. Bearing in mind Cézanne's teaching and the cubist and metaphysical experiences, he dedicated himself increasingly to painting and, in 1923, was one of the founders of the “Novecento” group. His approach to portraits, still lifes and landscapes was neoclassicist but, due to an intrinsically eclectic disposition, was open to both considerably free sources of inspiration and numerous cultural interests. Fine examples of his fresco painting could be seen in the decorations for the Milan Triennali from 1930 to 1940.

(Gandino, 1894 – 1967)

Frequentò per un anno i corsi della Scuola d’arte “Andrea Fantoni” e fu poi allievo di Ponziano Loverini alla Accademia Carrara, dove venne più volte premiato e dove si diplomò nel 1924, dopo aver interrotto gli studi per combattere sul fronte italoaustriaco. Alla sua prima mostra personale, tenuta nel 1927 alla Permanente di Bergamo, ne seguirono numerose altre (ne tenne ancora una decina a Bergamo ma espose anche a Milano, a Sanremo, a Brescia, a Crema, a Treviglio e in altre città); vinse diversi premi di pittura e partecipò ad importanti collettive. Soggiornò a Parigi, dove suscitò l’interesse dei collezionisti. Fu in Svizzera per eseguire i ritratti dei componenti della famiglia Berner; Fausto Coppi lo volle a Santa Margherita Ligure per farsi fare da lui il ritratto. Il Ghirardelli coltivò lucidamente la pittura da cavalletto di gusto tradizionale, manifestando sempre un’adesione totale ma equilibrata alla realtà. Apprezzato come ritrattista, dipinse alcuni autoritratti sottilmente ironici.

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Ghirardelli attended the courses at the Andrea Fantoni art school for a year and then became Ponziano Loverini's pupil at the Accademia Carrara, where he won several awards and where he graduated in 1924, after having interrupted his studies to fight on the Austro-Italian front. His first one-man show, in 1927 at the Bergamo Permanente, was followed by numerous others (he had another ten or so in Bergamo, but he also exhibited in Milan, Sanremo, Brescia, Crema, Treviglio and other towns). He won various painting prizes and took part in important collectives. He stayed in Paris, where he aroused the interest of collectors. He was invited to Switzerland to paint the portraits of the Berner family and Fausto Coppi asked him to Santa Margherita Ligure to paint his portrait. Ghirardelli was a cultivator of traditional easel painting, which always stood out for its total but well-balanced adherence to reality. Highly thought of as a portrait painter, he also executed some subtly ironic self-portraits.


ARTISTS IN THE MIRROR ARTISTI ALLO SPECCHIO

Antonio Guadagnini

(Esine di Valcamonica, 1817 - Arzago d'Adda, 1900) Dopo aver frequentato il ginnasio a Lovere, seguì i corsi di delle arti dell'Accademia Tadini e si dedicò alla pittura, operando prevalentemente nella valle natìa ma assolvendo anche a commissioni in varie località lombarde. Fedele alla sua formazione classica, si distinse come buon affreschista nei temi religiosi, affrontati con sensibilità e competenza e risolti con disegno sicuro e armonia coloristica. Suoi affreschi si trovano nelle parrocchiali di Pisogne, di Nadro (nella volta con episodi della vita di Gesù e della Vergine), di Breno (“L'adorazione dei Magi” e “La gloria dell'Eucarestia”), di Santicolo, di Cimbergo (nella quale lasciò ventotto affreschi fra i quali episodi della vita della Vergine). Affrescò con Enrico Scuri una cappella della chiesa di Sant'Alessandro a Milano. Realizzò ad olio pale d'altare per diverse parrocchiali (si ricordano “Il martirio di San Biagio” a Caprino Bergamasco, “Il transito di San Giuseppe” a Pisogne, “La Vergine in trono con Santi” a Gianico, “La conversione di San Paolo” a Esine).

After high school at Lovere, Guadagnini attended the courses in fine arts at the Accademia Tadini and specialised in painting, working mainly in his native valley but also to commission in various places in Lombardy. True to his classical training, his fine frescoes of religious subjects were skilfully and sensitively executed with confident strokes and a harmonic sense of colour. His frescoes can be found in the parish churches at Pisogne, Nadro (“Episodes from the Life of Christ and the Virgin Mary”, on the vault), Breno (“The Adoration of the Magi” and “The Glory of the Eucharist”), Santicolo and Cimbergo (where he left twenty-eight frescoes including “Episodes from the Life of the Virgin Mary”). He and Enrico Scuri frescoed a chapel in St. Alexander's church in Milan. He also used oils for the altar pieces in various parish churches (such as “The Martyrdom of San Biagio” at Caprino Bergamasco, “The Death of St. Joseph” at Pisogne, “The Virgin Enthroned with Saints” at Gianico and “The Conversion of St. Paul” at Esine).

(Bergamo, 1915 - Ivi, 1984) Figlio del frescante Luigi (1883-1928), dal quale apprese i primi rudimenti dell'arte pittorica, frequentò la Scuola d'arte “Andrea Fantoni” e fu allievo di Contardo Barbieri all'Accademia Carrara di Bergamo. Segnalatosi alle mostre sindacali di Bergamo e di Milano e presente al Premio Bergamo fin dal 1939, ottenne una significativa affermazione esponendo un “Cristo deriso” alla Mostra Nazionale d'Arte Sacra del 1946 e conseguendo il primo premio ex-æquo con Aligi Sassu. Partecipò a numerose collettive ricevendo i consensi della critica. Nel 1950 vinse il Premio Michetti per il miglior paesaggio, nel 1959 il primo premio della Famiglia Artistica di Milano e nel 1960 il primo premio del Concorso Necchi. Organizzò numerose personali, fra le quali si ricordano quella dell'esordio alla Galleria Tamanza di Bergamo e quella assai apprezzata che fu allestita nel 1957 dalla Galleria Gussoni di Milano. Compì numerosi viaggi d'istruzione in Francia e in altri paesi d'oltre Alpe studiando le opere degli impressionisti e particolarmente di Cézanne.

Ponziano Loverini

Raffaello Locatelli

Son of the fresco painter, Luigi (1883-1928), who taught him the first rudiments of painting, Locatelli attended the Andrea Fantoni School of Art and was taught by Contardo Barbieri at Bergamo's Accademia Carrara. He distinguished himself at the Bergamo and Milan “mostre sindacali” and had taken part in the Bergamo Prize since 1939, when he came equal first with Aligi Sassu at the1946 National Exhibition of Sacred Art, an important recognition of his exhibited work, a “Christ Derided”. His participation in numerous collectives gained him the consensus of the critics. In 1950, he won the Michetti Prize for the best landscape, in 1959, the first Prize of the “Famiglia Artistica Milanese” and, in 1960, the first Prize in the Necchi Competition. He held numerous oneman shows, such as his debut at Bergamo's Tamanza Gallery and his highly thought of one-man show at Milan's Gussoni Gallery in 1957. He travelled extensively for reasons of study in France and in other countries north of the Alps, where he studied the works of the impressionists and of Cézanne in particular.

(Gandino, 1845 – 1929) Pittore, si rivelò con un quadro storico premiato all’Esposizione Provinciale che si tenne a Bergamo nel 1870. Nel 1875 eseguì un ritratto di Gaetano Donizetti ora allogato al Museo Donizettiano di Bergamo. Attorno agli anni Ottanta incominciò a fornire significativi saggi nel campo della pittura sacra (suoi affreschi si trovano nella parrocchiale di Borgo Santa Caterina, nella parrocchiale di Trescore Balneario e in molte altre chiese, belle pale sono nella chiesa del ricovero di Almenno San Salvatore, nelle parrocchiali di Sant’Alessandro della Croce e di Sant Alessandro in Colonna, nelle parrocchiali di Gandino, di Martinengo, di Nembro, di Peia e di Verdello). Corrispose a numerose e prestigiose commissioni, una ispirata “Santa Grata” esposta a Roma nel 1888 si trova nella Pinacoteca Vaticana, che nel 1903 acquisì anche un “Cantico delle creature”, sei dipinti sacri sono nel santuario della Madonna di Pompei e alcuni affreschi nella chiesa pavese di San Pietro in Ciel d’Oro.

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Apainter, Loverini came to the fore with a historical painting that won a prize at the Bergamo Provincial Exposition in 1870. In 1875, he painted a portrait of Gaetano Donizetti, now at Bergamo's Donizetti Museum. Around the eighties he also began to create important religious works (his frescoes are in the Borgo Santa Caterina and Trescore Balneario parish churches, as well as in many other churches, while the Almenno San Salvatore church del Ricovero, the Sant'Alessandro della Croce and Sant'Alessandro in Colonna parish churches and the Gandino, Martinengo, Nembro, Peia and Verdello parish churches all contain fine altar pieces). He received numerous prestigious commissions (an inspired “Santa Grata” exhibited in Rome in 1888 is in the Vatican Art Gallery, which also bought a “Canticle of the Sun” in 1903). Six religious paintings are in the sanctuary of the Madonna di Pompei and some frescoes can be found in the church of St. Peter in the Sky of Gold in Pavia). In 1899, he succeeded Cesare Tallone as director of Bergamo's Accademia Carrara school.


Fin dai tempi dei fratelli Wrigth, Bergamo ha rappresentato una terra di aviatori e sognatori che l’hanno portata nei decenni successivi a diventare una vera e propria capitale del volo.I due pionieri furono Stefano Minossi e Giuseppe Nosari, due intrepidi meccanici già geniali costruttori di automobili, saranno per sempre ricordati come i due pionieri del volo bergamasco, (siamo nel primo decennio del ‘900) al campo di volo di Osio, il primo nato sul territorio bergamasco. Gli anni a seguire videro cimentarsi nell’aria diversi personaggi, come Enrico Sylva, Enrico Rampinelli, Guido Battaglia, Guido Taramelli, Franco Cattaneo Marco Todeschini e Mario Faccioli. Bergamo è anche la città che ha dato i natali a uno dei più grandi aviatori che l'Italia può vantare: Antonio Locatelli (Bergamo 19 aprile 1895 – Lekempti, 27 giugno 1936) indiscusso protagonista del periodo eroico e pionieristico dell'aviazione italiana, ma anche personaggio storico eclettico, tre volte decorato con medaglia d'oro 38

Since the time of the Wright brothers, Bergamo has been a land of aviators and dreamers which led them to become an important chapter of flight in Italy, and in the years that followed, Bergamo became a focal point in the history of flight through two of its flyers. Their names were Stefano Minossi and Giuseppe Nosari, two brilliant builders of cars who will always be remembered as pioneers of flight in Bergamo in the airfield of Osio (near Bergamo), the first airfield in the area, and we are talking about the early years of the 1900s. Other flyers came to the forefront in the following years, like Enrico Sylva, Enrico Rampinelli, Guido Battaglia, Guido Taramelli, Franco Cattaneo, Marco Todeschini and other heroes of the skies. But, above all, Bergamo gave us one of the most brilliant airmen of all time: Antonio Locatelli (he was born in Bergamo on19th April 1895 and died on 27th June 1936 in Lekempti in Ethiopia 27th). He was an indisputable key player in the heroic and pioneering era of Italian aviation, at the same time, multifaceted.


The fligth Capital

al valor militare, giornalista, scrittore e artista. Bergamo non solo è stata terra di aviatori, ma anche punto nevralgico per una delle più importanti aziende aeronautiche italiane, La Caproni. Nel 1929 Gianni Caproni acquisì i Cantieri Aeronautici Bergamaschi (CAB), una società nata nel 1920 come "Airone" creata per riprese aerofotogrammetriche, ma anche per la gestione di una scuola di volo e progettazione, riparazione e costruzione d'aeroplani civili e militari. Nel 1927 diventa CAB conservando l' immutata sigla anche dopo il nuovo cambiamento di ragione sociale che nel luglio 1938 la trasformò in Caproni Aeronautica Bergamasca. Base operativa della CAB era l'aeroporto di Ponte S. Pietro La Caproni Bergamasca realizzava velivoli della serie 300. Tra questi, quello di maggior successo fu la serie di bimotori progetta da Cesare Pallavicin, Ca. 309, Ca. 310, Ca. 311, Ca. 313, Ca. 314, che trovarono ampio utilizzo commerciale.

He was honoured three times with a gold medal for courage in action. He was also a journalist, writer and artist. Bergamo wasn’t only the birthplace of flyers but was also the nerve centre for one of the most important aircraft industries in Italy, Caproni. In 1929 Gianni Caproni bought the facilities of Cantieri Aeronautici Bergamaschi (CAB) which was a company that started in 1920 with the name of “Airone” and whose mission was that of taking aerial photographs. It also ran a flying school and had an arm for repairing and building civil and military aircraft. In 1927 it was renamed CAB and kept this name, unchanged, until in 1938 it became Caproni Aeronautica Bergamasca. The headquarters of CAB were in the airport of Ponte San Pietro (near Bergamo). The company built planes of the 300 series. The most successful of these were those designed by Cesare Pallavicino – that is the Ca 309, the Ca 310, the Ca 311, the Ca 313 and the Ca 314 which were highly successful in the field of commercial aircraft. 39


THE CHAPTER OF FLIGHT LA CAPITALE DEL VOLO

The first plane of the Caproni brothers, pioneers of the field of aeronautics. Il primo aereo dei fratelli Caproni pionieri dell’aeronautica mondiale.

An air show at the airport of Linate. Una manifestazione aereonautica presso l’aeroporto di Linate.

Antonio Locatelli (he was born in Bergamo on19th April 1895 and died on 27th June 1936 in Lekempti in Ethiopia 27th). He was an indisputable key player in the heroic and pioneering era of Italian aviation, at the same time, multifaceted. He was honoured three times with a gold medal for courage in action. He was also a journalist, writer and artist.

Mario Faccioli the legendary aviator, commander of the 103rd Squadron heroic protagonist of major military operations in the war in Africa. He designed and built the first glider Italian with his friend Napoleon Moltrasio.

Antonio Locatelli (Bergamo 19 aprile 1895 – Lekempti, 27 giugno 1936) indiscusso protagonista del periodo eroico e pionieristico dell'aviazione italiana, ma anche personaggio storico eclettico, tre volte decorato con medaglia d'oro al valor militare, giornalista, scrittore e artista.

Il leggendario aviatore Mario Faccioli, comandante della eroica 103° Squadriglia protagonista di grandi operazioni militari nella guerra d’Africa. Progettò e costruì il primo aliante italiano con l’amico Napoleone Moltrasio.

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THE CHAPTER OF FLIGHT LA CAPITALE DEL VOLO

Antonio Locatelli College of Aeronautics. L’Istituto Aeronautico “Antonio Locatelli”.

Anche dal punto di vista pedagogico, oltre che della cultura, e dell'insegnamento di questa arte, Bergamo è in prima fila annoverando un istituto aeronautico di prim' ordine nel panorama nazionale, dato che può vantare l'Istituto Aeronautico Antonio Locatelli. Un istituto rigoroso che dal 1990 ha visto una crescita esponenziale degli iscritti, da 30 agli attuali 600 studenti, provenienti da tutta Italia, suddivisi fra Istituto Tecnico Aeronautico e Liceo Scientifico ad Indirizzo Aeronautico. Una vertiginosa escalation che premia il dualismo e la continua ricerca sperimentale di questo istituto, dotato di sofisticati strumenti didattici, dai laboratori di informatica al simulatore di volo, e in grado di vantare un ottimo staff di docenti, molti dei quali provenienti da contesti professionali di altissimo profilo in campo aeronautico. Inoltre offre agli studenti non bergamaschi un servizio di campus, dotato di 60 camere e di ogni comfort. La serietà gestionale e organizzativa e il rigore formativo di questo Istituto permette di plasmare i giovani piloti di domani, gli indomiti aviatori che sognano di emulare il grande Antonio Locatelli, o più semplicemente bramano all'idea di poter sorvolare non solo il cielo orobico, ma le sconfinate distese d'aria che sovrastano il mondo come hanno fatto i grandi assi del volo.

Also from an educational point of view and apart from the cultural and academic aspects of this ‘art’, Bergamo is out in front in as much as it has an aeronautical college of highest level in Italy. This title goes to the Istituto Aeronautico Antonio Locatelli. It’s a meticulous organization founded in 1990 and has grown exponentially since then. It started out with only 30 enrollments and now has over 600 which are organized in two distinct areas – the Technical Aeronautical Institute and the Scientific Institute oriented towards Aeronautics. The school has grown very fast and its success is due to the on-going experimental research of the school which is equipped with advanced teaching tools, an IT lab and a flight simulator. Moreover, it has teaching personnel of the highest level, many of which are career professionals with years of experience in the field of aeronautics. The professional organization of this institute and the high level of teaching have allowed it to train the young pilots of the future, those wild aviators who dream of mimicking and equaling the great Antonio Locatelli or who, more simply, crave for the idea of flying, not only over the skies of the area around Bergamo but also all around the world. 41


Bergamo nel 1885 42


Bergamo a long Time Ago

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BERGAMO A LONG TIME AGO C’ERA UNA VOLTA BERGAMO Piazza Mercato delle Scarpe (Shoe-market Square) at the end of the 1800s. Opened in 1887, this is the funicular station in Citta' Alta. The 120-year-old square doesn’t show its age and appears very similar to that of today. The funicular was designed and built by Gabriele Ferretti, the best in his field at the time.

Piazza Mercato delle Scarpe in una fotografia di fine Ottocento. Questa piazza è l'arrivo della Funicolare in Città Alta e venne inaugurata nel 1887. La piazza si è ben conservata nel corso di 120 anni e appare molto simile ad oggi. La funicolare venne progettata e realizzata da Gabriele Ferretti che a quei tempi era considerato il migliore nella progettazione di impianti di risalita. A rare picture of the “Esperia”, the only mass-produced car here in Bergamo at the beginning of the 1900s. It was so state-of-the-art that it won the gold medal in Paris during the 1905 International Exposition. Its also won all the competitions it took part in due to its incredible speed.

Una rara foto della mitica “Esperia” l’unica automobile prodotta in serie a Bergamo nei primi del novecento. Fu talmente all’avanguardia che vinse la medaglia d’oro alla Fiera Internazionale di Parigi del 1905 e vinse anche le poche competizioni a cui partecipò, con velocità medie orarie a quei tempi incredibili. Via Torquato Tasso was a large empty field at the beginning of the 1800s, but was later transformed into a symbol of the elegance and architecture of the time when the development of the Citta' Bassa (Lower Town) in the second half of the 1800s furnished it with government offices and the prefect’s palace.

Via Torquato Tasso fino agli inizi dell’800 era un grande prato, senza costruzioni. Lo sviluppo della città bassa nella seconda metà dell’800 rappresentò l’edificazione degli uffici statali e prefettizi in questa via, che divenne il simbolo e dell’eleganza e dell’architettura del tempo. 44


BERGAMO A LONG TIME AGO C’ERA UNA VOLTA BERGAMO An extraordinary picture of Porta Nuova taken during the celebrations to mark the centenary of the birth of the composer Gaetano Donizetti in 1897. Bergamo’s gifted artist had died almost fifty years before but had left an indelible mark on Bergamo’s heart. The celebrations included exhibitions, conferences and really extraordinary concerts and operas performed by the leading orchestras and conductors of the time.

Straordinaria immagine di Porta Nuova durante i festeggiamenti per il centenario della nascita di Gaetano Donizetti nel 1897. Il geniale artista bergamasco era morto da meno di mezzo secolo, ma il suo ricordo nel cuore dei cittadini era più vivo che mai. Per l’occasione si tennero mostre, conferenze e straordinari concerti e opere con le migliori orchestre e direttori del momento. If it weren’t for the clothes and the old Trade Fair on the right, this photo could have been taken today and not in the twenties as it actually was. The Sunday stroll, a look at the paper, a chat with friends… Timeless. It’s just the same today

Se non fosse per gli abiti e per la vecchia Fiera sul lato destro, questa foto sembrerebbe scattata ai giorni nostri e non, come in realtà è, negli anni Venti. Il passeggio domenicale, la lettura del giornale, quattro chiacchere tra amici: oggi proprio come allora...

An old photograph of the former / deconsecrated Church of S. Agostino (St. Augustine’s) taken in 1903. The St. Augustine monastery was transformed into a barracks by Napoleon causing an enormous historical, artistic and literary / documentary heritage to be lost or plundered. Austrian forces followed on from the French and when the monastery finally fell into Italian hands again it was eventually given back to the town in 1960. It is now part of the local university.

Vecchia immagine di un tempo, siamo nel 1903, della ex-chiesa di S.Agostino. Il monastero agostiniano venne trasformato in caserma da Napoelone con dispersione e razzia di un enorme patrimonio storico, artistico e bibliotecario. Ai francesi subentrarono gli eserciti austriaco e infine italiano che lo restituì alla Città nel 1960. Oggi è sede universitaria. 45


BERGAMO A LONG TIME AGO C’ERA UNA VOLTA BERGAMO An old picture of Piazza Pontida at the beginning of the 1900’s. Known as “Piazza della Legna” (Wood Square) it was through here that the wood was shunted from Milan to Venice.

Una foto di Piazza Pontida nei primi del 900. Già Piazza della Legna per essere stata il centro di raccolta di quello che era l’unica fonte energetica, Piazza Pontida ha rappresentato il cuore di smistamento delle merci più disparate da Milano per Venezia i Grigioni e per il Nord Europa.

Strongly desired by Count Antonio Roncalli, the Thompson, driven by his engineer Angelo Ponzetti, is the first tentative steam bus. It plied almost a year between the station and colle aperto, but technical problems brought the service to an early end.

Fortemente voluta dal Conte Antonio Roncalli, anima intellettuale e mondana dell’ottocento cittadino, la Thompson, qui guidata dal suo tecnico Ing. Angelo Ponzetti nel 1875, rappresenta il primo tentativo di autobus a vapore. Restò in funzione quasi un anno tra la stazione e Colle Aperto, ma problemi irrisolti alla cinghia di trasmissione ne decretarono la fine tra l’ilarità del popolo cittadino. One of the oldest pictures of Bergamo town centre, the only one figuring a horse-drawn bus. Beyond the exhibition centre, the S. Marco hospital, transferred in the 30’s to where it is today. This picture was taken before 1880.

Una delle più antiche foto di Bergamo Bassa, la sola in cui si veda distintamente un tram a cavalli. Alle spalle della vecchia fiera si nota l’ospedale di S. Marco, trasferito negli anni trenta dove oggi si trova. La foto è del 1880.

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BERGAMO A LONG TIME AGO C’ERA UNA VOLTA BERGAMO Via Venti Settembre, the Contrada di Prato of one time, has always been dedicated to trade and commerce. The two recently reconstructed columns were originally erected by the Podesta' Nicolo' Giussoni to mark the customs barrier before the Fiera di Sant Alessandro (St. Alessandro’s Trade Fair). The path through the field then became the present-day Sentierone or Main Path, Bergamo’s favourite public walk still today.

Via Venti Settembre, un tempo Contrada di Prato, fu sempre un luogo dedito al commercio e agli scambi. Da poco ricostruite, si trovano due colonne che anticamente fece collocare il Podestà Nicolò Giussoni e segnavano una barriera daziaria per chi si recava alla Fiera di Sant’Alessandro. La stradina nel campo diede poi origine all'attuale Sentierone, la passeggiata preferita dai bergamaschi ancora oggi. A rare picture taken in 1921 figuring the bus specially designed to access Citta' Alta through the narrow Porta S. Agostino (St Augustine’s Gate) during the two-year period when the funicular system was being renewed.

Rara immagine del 1921 in cui si vedono un autobus appositamente realizzato per accedere nella stretta Porta S.Agostino e servire il trasorto pubblico per e da Città Alta. In quel periodo per due anni si rinnovò l’impianto della funicolare e si rese necessario creare questo trasporto alternativo.

An old photograph of Piazza Vecchia showing the side occupied by today’s University. Old shops / workshops and the post office can also be seen. The only premises that have remained unchanged are those of the "Caffe' Flora", the tobacconist and bar on the corner. The procession in the photo was dedicated to Saints Fermo and Rustico, two of Bergamo’s most historically important saints.

Vecchia immagine di Piazza Vecchia sul lato dell'odierna Università. Si notino le antiche botteghe e l’ufficio postale. Il solo locale rimasto come un tempo è il bar tabacchi sull’angolo che oggi è il “Caffè Flora”. La processione ritratta nella foto era dedicata a San Fermo e San Rustico, due tra i primi santi della storia bergamasca. 47 47


Oltre cent’anni di storia Sono meno di dieci i commercianti della città di Bergamo che hanno compiuto cent’anni di storia. Un esempio per tutti è la leggendaria avventura iniziata da Decio Monti nel 1912, e destinata a diventare una delle più note gioiellerie in campo nazionale e la più antica della città.

There are fewer than ten shops in the city of Bergamo which have a hundred years of history behind them. One such example is the legendary adventure undertaken by Decio Monti in 1912 and destined to become one of the most famous jewellers nationally and the oldest of the city. Born near the Republic of San Marino in 1882, Decio Monti manifested notable talent as a goldsmith early on in life. He subsequently moved to Milan where he learnt the art in one of the most prestigious workshops in the city. At the beginning of the 1900s he moved to Bergamo, to via XX Settembre and, along with his wife, Adelaide, founded his first goldsmith

Decio Monti e amici sulla sua auto del 1910.

Decio Monti davanti al suo negozio nel 1910.

Nato nel 1882 nei pressi della Repubblica di San Marino, Decio Monti fin da ragazzo presentava notevoli capacità nell’arte orafa. In seguito raggiunse Milano dove si formò in uno dei laboratori più prestigiosi. Durante i primi anni del ‘900 si trasferì a Bergamo in via XX Settembre e nel 1912 insieme alla moglie Adelaide fondò la sua bottega orafa, destinata ad una straordinaria e fortunata avventura, e nella quale giovani orafi ed orologiai bergamaschi impararono da Decio Monti e divennero poi noti nel panorama locale. La gioielleria Monti Decio vide alla fine degli anni '40 l’ingresso nell'azienda del figlio Tullio, esperto orologiaio, e di sua moglie Mimma, prestigiosa designer di gioielli e dotata di spiccato senso imprenditoriale. In quegli anni il negozio conobbe un impulso decisivo 48

workshop in 1912. This was to be the beginning of an extraordinary and lucky adventure. Here, budding bergamasch goldsmiths and watchmakers learnt the trade directly from Decio Monti and then moved on to become renowned craftsmen locally, themselves. The jewellers Decio Monti, with their own original creations, have made the shop in via Zambonate famous. At the end of the 1940s, Decio and Adelaide’s son, Tullio, an expert watchmaker, entered the family business along with his wife, Mimma, who was not only a prestigious jewellery designer but had fine business sense, too. In those years, the shop witnessed an impetus that would prove to be decisive in the future. Business relationships, based on esteem and friendship, with members of the most authorative brands of Swiss watch and clockmakers started then and would continue in the decades to follow, names of the calibre of IWC, Audemars Piguet, Gerald Genta, Girard Perregaux, Ulysse Nardin, Varcheron Constantin, Breitling, Corum, Omega and Bulgari. In the 1960s the most important collection of jewels and watches signed by Monti 1912, was displayed alongside the top names on the world scene. In the early 1970s, the company moved along the street, from number 79 (where the shop of rare and sought-after ethnic jewels is nowadays) to number 85, where it still is. The end of that decade witnessed the entry of the third generation of the Monti family, bringing with them highly avant-garde ideas


Over a hundred years of history per quelli che saranno i tempi futuri. Infatti, inizianorono importanti collaborazioni decennali, veri e propri rapporti di stima e amicizia con i marchi più autorevoli dell'orologeria svizzera, nomi del calibro di IWC, Audemars Piguet, Gerald Genta, Girard Perregaux, Ulysse Nardin, Vacheron Constantin, Breitling, Corum, Omega e Bulgari. Negli anni '60, la già grande produzione di gioielli e orologi firmati Monti 1912, viene affiancata dalle top griffes della gioielleria mondiale. Nei primi anni '70 l'azienda si spostò dal civico 79 di via Zambonate (dove oggi si trova il negozio di rara e ricercata gioielleria etnica) al civico 85 nella sua sede attuale. Sul finire di quegli anni entrò nello staff aziendale la terza generazione dei Monti con idee di

Tullio Monti con la figlia del primo ministro Eden, successore di Churchill (1950).

Tullio Monti con la madre Adelaide (1940).

grande avanguardia, senza tradire mai la lunga tradizione. Nel primo decennio del nuovo millennio, e con l'impresa ormai centenaria, si affaccia la quarta progenie, propositiva verso il futuro. Un secolo di impegno, creatività e professionalità che rappresentano un fiore all’occhiello per la storia del commercio bergamasco.

which, nevertheless, never betrayed the long tradition. By the first decade of the new millennium, with the business now a century old, the fourth generation had arrived. Their future is assured. Decio Monti is a living example of commitment, creativity and professionalism which has continued over a century and is a source of pride for the business community of Bergamo.

I coniugi Monti nello studio della gioielleria (1970).

La terza generazione della famiglia Monti negli anni ‘50.

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Foto Dimitri Salvi


Land of Genius and

Inventors


LAND OF GENIUS AND INVENTORS TERRA DI INGEGNO E DI INVENTORI

Giuseppe Murnigotti the genial inventor of the motorcycle and automobile Spesso gli autori delle più stravolgenti invenzioni, che hanno cambiato la storia dell'umanità, vengono dimenticati e i loro meriti attribuiti ad altri. È il caso dell'Ingegner Giuseppe Murnigotti (1834-1903) facoltoso bergamasco di Foto dell’Ing. Martinengo, uno delle menti più geniaGiuseppe Murnigotti li e creative dell’Ottocento lombardo. con la copia del brevetto 10672 del Originario di una ricca famiglia, nel 4 Febbraio 1879 depositato in febbraio del 1879 depositò il brevetto, Bergamo del primo scrupolosamente dettagliato e redatto triciclo-automobile e motocicletta a mano, presso la Camera di della storia. Commercio di Bergamo chiamato: “velocipide o triciclo con motore bicilindrico alimentato da gaz idrogeno”. Senza alcun dubbio Murnigotti risulta storicamente il primo inventore dell'automobile e della motocicletta. Resta il mistero del perché tale invenzione è ancora oggi attribuita a Daimler e Benz, forse perché i due sostituirono l’idrogeno, che é l’elemento più diffuso in natura, con la benzina (da Benz ) assai più remunerativa per le compagnie petrolifere. Daimler brevettò la sua "invenzione" ben sei anni dopo quella di Giuseppe Murnigotti, che pur essendo personaggio a suo tempo molto stimato e noto, oggi é per altro sconosciuto anche agli stessi bergamaschi.Tra le grandi invenzioni di Murnigotti ricordiamo macchine rivoluzionarie per la preparazione e la lavorazione del cemento, il progetto urbanistico del parco Sempione di Milano, progetti per la nuova Fiera del centro di Bergamo, opere idrauliche sui navigli di Milano e progetti di allargamento del Canale di Suez. Ing. Giuseppe Murnigotti (18341903) and the original copy of patent no 10672 dated 4 February 1879, in Bergamo, of the firstmotorcycle of the history.

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Very often it happens that the inventors of the most stunning patents that have changed world history, are forgotten and their credits go to others. This is the story of Giuseppe Murnigotti, brilliant 19th century engineer from Martinengo (Bg). In 1879 he patented the first motorcycle at the chamber of commerce in Bergamo. Without any doubt, Murnigotti is, historically speaking, the first inventor of the automobile and motorcycle. It’s still a mystery, why this patent was attributed to Daimler Benz; maybe because they substituted the quite cheap hydrogen with gasoline and therefore created a much better business for oil companies. Daimler patented his idea 6 years after Murnigotti’s. Murnigotti’s ideas also included equipment for cement works, the Milan urban project, the Bergamo exposition centre and many others. Design of Murnigotti’s motorcycle.


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LAND OF GENIUS AND INVENTORS TERRA DI INGEGNO E DI INVENTORI

Andrea Viterbi, father of digital tecnology mobile telephones, founder of the giant “Qualcomm”, with his wife Erna. Giulio Natta Nobel 1964 for discovery of the polymer “Polypropylene”.

Gente geniale i bergamaschi, come

The chamber of commerce of Bergamo is full of

riprovano le migliaia di brevetti depo-

registered ideas and patents and many of those gave

sitati

birth to very important companies known all over the

presso

la

Camera

di

Commercio, molti dei quali hanno

world. Around the end of the first millennium a group of

generato imprese di importanza stori-

people from Bergamo organized the first fair in history,

ca e mondiale. Già sul finire del

the St. Alexander fair, where shepherds came down

primo millennio un anonimo o più

from the mountains with their herds and silk merchants

anonimi bergamaschi inventarono la

with their fabrics and spices crossed the Alps to get to

FIERA DI S. ALESSANDRO, la prima fiera della storia, un appuntamento di fine estate in cui i pastori scendevano dagli alpeggi con il loro bestiame e i mercanti di sete, stoffe e spezie risalivano le Alpi per entrare in

central Europe. It became such an important date that in the first half of the 1700s it was decided to build the first exposition centre ever made in Bergamo.

centro Europa. Un appuntamento fieri-

Early in the 1500s, the abbot Ambrogio

stico talmente importante che alla metà

Da Calepio, who was a man of vast

del ‘700 si decise di costruire il primo polo

knowledge, had one of the most

fieristico interamente in muratura. Il

revolutionary of ideas: the Vocabulary

primo della storia. Nei primi anni del

or dictionary, which was to catalogue

Cinquecento l’Abate AMBROGIO DA

the universe in alphabetic order.

CALEPIO, uomo di innarivabile sapere

Carlo Mastini created the first mobile

ebbe una delle più semplici ma rivoluzio-

telephone (1939) that connected Como,

narie idee: il VOCABOLARIO, cioé la

Milano, Bergamo, Brescia and

catalogazione dell’Universo secondo l’or-

Cremona, all by placing an antenna on

dine alfabetico.

San Vigilio. 54


LAND OF GENIUS AND INVENTORS TERRA DI INGEGNO E DI INVENTORI

CAMILLO GOLGI premio nobel per la medicina 1906.

Camillo Golgi, Nobel Prize

Golgi inventò un metodo di ricerca neurologica che rivolu-

winner for medicine in 1906.

zionò la storia della medicina.

Golgi invented an anatomical

L’ingegner CARLO MASTINI che nel 1939 collaudò con

research method which was to

successo il primo telefono portatile, collegando Como,

revolutionize the history of

Milano, Bergamo, Brescia e Cremona con una antenna

medicine.

posta sul colle di San Vigilio. Nel 1925 l’ingegnere

In 1925 the engineer Francesco Cassani

The first diesel tractor: “Il Cassani” (1925). Camillo Golgi Nobel Prize in Medicine in 1906.

FRANCESCO CASSANI ebbe una grande idea montan-

had a great idea and built a diesel gear on a tractor for

do per la prima volta un motore diesel su un trattore e

the first time, setting off a revolution in the world of agri-

segnando una svolta nella storia dell’agricoltura. Ne

culture.

nacque la SAME, industria di trattori famosa in tutto il

Same is the result of that stunning idea, one of the most

mondo. Ligure di nascita ma bergamasco

famous tractor industries in the world.

d’adozione fu GIULIO NATTA, premio

Giulio Natta, born in Liguria but adop-

Nobel per la chimica nel 1964 per aver

ted by Bergamo, won the Nobel Prize in

scoperto il polimero del POLIPROPI-

Chemistry in 1964 for the discovery of

LENE.

the polymer, POLYPROPYLENE.

Bergamasco di nascita, anche se natura-

Born in Bergamo, but emigrated to the

lizzato

United States, on the other hand,

americano,

è

il

professor

ANDREA VITERBI, a cui si devono le

is professor Andrea Viterbi, who

basi tecniche ed applicative del SEGNA-

developed the basic techniques and

LE DIGITALE e la nascita della QUAL-

applications for Digital Signals,

COMM, il gigante mondiale della telefo-

and gave birth to Qualcomm, a world

nia mobile.

giant in mobile phones. 55


LAND OF GENIUS AND INVENTORS TERRA DI INGEGNO E DI INVENTORI

Le profonde radici cattoliche della cultura bergamasca hanno dato i frutti migliori come personaggi di elevatissime qualità morali. Tra i tanti spicca ANGELO GIUSEPPE RONCALLI, PAPA GIOVANNI XXIII. il “papa buono”, come lo ricordano le genti di tutto il mondo, rigoglioso germoglio di un cristianesimo del quale ha incarnato gli aspetti più umani ed evangelici. La ricchezza umana di Bergamo si rivela nei molti personaggi che ha consegnato alla storia, ingegni tra i più svariati, che hanno conferito alla propria città un’aurea di prestigio internazionale. Uomini politici o condottieri come BARTOLOMEO COLLEONI che ripercorreva con la mente la sua vita avventurosa dalle fine-

Perhaps even more influential is Bergamo’s deep-rooted Christian faith which has produced personalities of the highest moral qualities. The most striking example is, of course, Angelo G. Roncalli who became POPE JOHN XXIII. The Good Pope as he is affectionately remembered throughout the world is our town’s most famous son. Pope John is the embodiment of the Christian faith in its most human and evangelising form. Bergamo will always remember its military leaders such as BARTOLOMEO COLLEONl who must have reflected on his adventurous life as he gazed out from the windows of Malpaga castle where he died in 1475. MICHELANGELO MERISI CARAVAGGIO, a tortured soul as seen in his paintings, but one of the most important artists of all time was also born in the Bergamo area. The TASSO family, a leading component of the highly refined series of literary figures that enlivened 16th century

Italian life with BERNARDO and the great TORQUATO, was also responsible for organizing Europe's first postal system. The German Emperor of the time recognized the genius of the family by conferring on them the title of Thurm und Taxis. This is the origin of the word TAXI. GlACOMO OUARENGHl was the architect commissioned by Catherine II, Empress of Russia in 1779 to rebuild St. MICHELANGELO MERISI CARAVAGGIO, one of the most important artists of all time was born in the Bergamo area.

Petersburg. Then we have PlETRO PALEOCAPA, the hydraulic engineer who played a significant role in two of the

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LAND OF GENIUS AND INVENTORS TERRA DI INGEGNO E DI INVENTORI

nineteenth century's most prestigious projects - the stre del castello di Malpaga, dove si spense nel 1475. La terra bergamasca a dato i natali anche a MICHECenisio Tunnel and the Suez Canal; LORENZO LANGELO MERISI detto il CARAVAGGIO, uno dei MASCHERONl who in the eighteenth century gave a massimi artisti della storia dell’arte, geniale e tormenlively contribution to scientific thought with "New tato come i suoi quadri e le sue opere. La FAMIGLIA research into the equilibrium of vaults"; COSTANTlNO TASSO, cui appartenevano due famosi letterati del BELTRAMI, the eighteenth century lndiana Jones, Cinquecento, BERNARDO e il figlio TORQUATO, who carried out important studies into the American grande autore della “Gerusalemme liberata”. Sempre Indians and discovered the sources of the Mississippi. la famiglia Tasso diede i natali a uomini di grande Finally there’s the noted philologist ANGELO MAI, a genio imprenditoriale che organizzarono il primo sisteprefect at the Vatican Library to whom Leopardi dedima postale europeo, traendone gloria e denaro. cated a poem for having edited Cicero's "De L’imperatore germanico riconobbe a loro il titolo nobiRepubblica”. liare di THURM UND TAXIS. Da qui l’attuale parola mondiale TAXI. Esimie personalità nel campo dell’architettura e dell’ingegneria, come GIACOMO QUARENGHI, l’architetto degli zar di Russia, chiamato nel 1779 alla corte di Caterina II. L’uomo che più di ogni altro modellò in forme neoclassiche il volto della grande Pietroburgo. PIETRO PALEOCAPA, ingegnere idraulico, che fornì un decisivo contributo alla realizzazione di due tra le più importanti opere dell’Ottocento, il traforo del Cenisio e il Canale di Suez. LORENZO MASCHERONI che nel ‘700 diede un vivace contributo al pensiero scientifico con le “Nuove ricerche sull’equilibrio delle volte”. COSTANTINO BELTRAMI, l’Indiana Jones dell’800: a lui si devono importanti studi sulla cultura indiana d’America e la scoperta delle sorgenti del Mississippi. Infine il famoso filologo ANGELudovico Tassis was responsible for LO MAJ, prefetto della biblioorganizing Europe's first postal system. teca Vaticana, al quale lo stesso The German Emperor conferring on him Leopardi dedicò una canzone the title of Thurm und Taxis. This is the origin of the international word TAXI. per aver curato l’edizione del ciceroniano “De Repubblica”. 57



Ancient Proverbs of our Land


ANCIENT PROVERBS OF OUR LAND ANTICHI PROVERBI DELLA NOSTRA TERRA

Umberto Zanetti

Umberto Zanetti

Già dirigente pubblico, è accademico dal 1981 dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo, del quale è vicepresidente dal 2012 dopo aver diretto per ventiquattro anni la Classe di Lettere e Arti. Ha pubblicato più di cinquanta opere monografiche, fra le quali numerose raccolte di poesie bergamasche. Scrittore e saggista, ha collaborato a quotidiani, periodici e riviste, ha curato programmi culturali per stazioni radiofoniche e televisive, ha tenuto conferenze e letture di versi presso sedi universitarie, accademie, biblioteche, sodalizi, club e circoli culturali, ha svolto relazioni a convegni di studio in varie città italiane. Fa parte di giurie letterarie nazionali. Suoi testi poetici sono apparsi su riviste italiane e straniere e in antologie a diffusione nazionale. Mario Dell’Arco ha scritto di lui: “Appartiene all’élite dei poeti italiani che scrivono in dialetto”. Ha fatto parte della commissione amministratrice della Biblioteca “Angelo Maj”di Bergamo, del consiglio d’amministrazione dell’Accademia Carrara, della consulta giovanile, del comitato sanitario di zona e della commissione per la toponomastica del Comune di Bergamo. è socio onorario dell’Associazione di Mutuo Soccorso di Bergamo, degli Amici delle Mura di Bergamo e della Libera Università di Rho. è socio dell’Accademia Tiberina di Roma, fa parte del Centro di Studi Tassiani ed è “benemerito” della Società Dante Alighieri. è stato per vent’anni consigliere regionale della Lombardia dell’Associazione Nazionale Poeti Dialettali. Nel 2003 la Camera di Commercio di Bergamo gli ha assegnato una medaglia d’oro per meriti culturali. Altrettanto ha fatto nel 2009 il Comune di Bergamo. Nel 2011 è stato insignito della commenda della Repubblica.

A public official, he has been an academic since 1981 at the university of Bergamo in the faculty of science and arts, of which he has been vice president since 2012 after a period of twenty four years in which he directed the arts classes.

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He has published more than fifty monographic works, among which are numerous collections of poems from the area of Bergamo. A writer and essayist, he collaborated with numerous newspapers, periodicals and magazines, oversaw various cultural radio and television programmes, held conferences and readings in many universities, academies, libraries and cultural centres as well as conventions in many Italian towns. He is also on many literary juries in Italy. His writings have been published in many Italian and foreign magazines and in many Italian textbooks. Mario Dell’Arco wrote of him: “He is part of the elite of Italian poets who write in dialect”. He was on the management committee of the ‘Angelo Maj’ library in Bergamo, the management of the Carrara Academy, the youth council, the local health commission and that of place names of the municipality of Bergamo. He is an honorary member of the Mutual Aid Association of Bergamo, Friends of the Walls of Bergamo and the Free University of Rho. He is a member of the Tibertin Academy of Rome, and the Tassian Study Center as well as a benemeritous member of the Dante Alighieri Society. For twenty years he was an advisor for the Lombardy Regional Association of Poets of Italian Dialects. He was awarded a gold medal for cultural merits by the Bergamo Chamber of Commerce in 2003. He received the same award from the town council of Bergamo in 2009. In 2011 he was awarded the order of merit of the Republic of Italy.


ANCIENT PROVERBS OF OUR LAND ANTICHI PROVERBI DELLA NOSTRA TERRA

La bóa la lassa töt come la tróa.

I òmegn i è töcc fradèi ma i scarsèle i è mia sorèle.

La nebbia lascia tutto come trova.

Gli uomini sono tutti fratelli ma le tasche non sono sorelle.

When the fog lifts, Everything is as it was before.

Men are all brothers but the pockets aren’t sisters.

Parécc e amìs in cà dòpo tri dé i taca a spössà.

La dòna che la stà a la sò cà la tróa sèmper del defà.

Parenti e amici in casa dopo tre giorni incominciano a puzzare.

La donna che sta in casa propria trova sempre faccende da sbrigare.

The stay-at-home woman always finds something to do.

Friends and relatives, as staying guests in your house, Begin to “smell” after three days.

Chi gh’à ’l nas che àrda in sö l’è bösiér che l’ ne pöl piö. Chi ha il naso all’insù è tanto bugiardo da non poterne più.

The ones with upturned noses Are the biggest liars of all.

Ai dòne bisògna mai parlàga de agn. Alle donne non si deve mai parlare dei loro anni.

You should never speak to women about how old they are.

Chi öl ol póm, bate la rama; chi öl la s-cèta, carèsse la mama.

Sólcc e amicìssia i rómp ol còl a la giöstìssia.

Chi vuole la mela, scuota l’albero; chi vuole la figlia, accarezzi la madre.

Soldi e amicizia rompono il collo alla giustizia.

Whoever wants an apple shakes the tree Whoever wants a child caresses the mother.

Money and friends break the neck of justice.

L’èrba se la conòss de la soméssa.

L’amùr l’è come ’l vì növ: se l’è bu a deentà ècc al’ migliura ma se l’è gram a l’ và ’n malura.

Dalla semente si riconosce l’erba.

L’amore è come il vino nuovo: se è buono invecchiando migliora ma se è gramo va in malora.

You can tell the grass from its seed.

Love is like new wine: if it’s good it will get better as it ages If it’s not it will go bad.

Ol cóld di lensöi a l’ fà mia bói la pignata.

Àrdet di épere e di biss e di fómne coi barbìs.

Il caldo delle lenzuola non fa bollire la pentola.

Guàrdati dalle vipere e dalle bisce e dalle donne coi baffi.

The heat of the bedsheets doesn’t boil the water.

Beware of snakes and vipers and of women with moustaches. 61


ANCIENT PROVERBS OF OUR LAND ANTICHI PROVERBI DELLA NOSTRA TERRA

Per consà zó l’insalata ghe öl ü sapiènt, ün avaro, ü generùs e ü mat. Per condire l’insalata occorrono un saggio (per distribuire bene il sale), un avaro (per versare poco aceto), un generoso (per non lesinare l’olio) e un matto (per rimestare energicamente).

To dress a salad, you need a wise man (to spread the salt evenly) A miserly one (to use very little oil) A generous one (to not skimp on the oil) A crazy one (to mix it briskly).

L’è mèi pagà öna buna sunada che mantègn öna catìa orchèstra. È meglio pagare una buona sonata che mantenere una cattiva orchestra.

It’s better to pay for a good sonata Than to maintain a bad orchestra.

La coscènsa l’è come ’l gatìgol: gh’è chi l’la patéss e chi l’ la patéss mia.

Se se n’ völ caà bisogna dàghen.

La coscienza è come il solletico: c’è chi lo patisce e chi no.

Se si vuole ottenere, occorre dare.

Conscience is like tickling: some suffer from it, others don’t.

If you want to receive You have to give.

Fómne, pàssere e óche i è tante a’ quando i è póche.

Chi l’ gh’à la pansa piéna a l’ pènsa mia a chi l’ ghe l’à öda. Chi ha la pancia piena non pensa a chi l’ha vuota.

Donne, passere e oche sono tante anche se son poche.

Those with a full stomach don’t think about those with an empty one.

Women, sparrows and geese Are too many even when there are a few.

Chi dórma fò de misüra a l’ và prèst in malura.

I mai i vé in caròssa e i và vià a pè.

Chi dorme troppo va presto in rovina.

Le malattie arrivano in carrozza e se ne vanno a piedi.

Whoever sleeps too much will soon end up in ruin.

Illnesses come in carriages but leave on foot.

Ròba esibida, ròba avilida.

Mèi fà i dèbecc col mülinér che col spissiér.

Merce offerta con insistenza è deprezzata.

Meglio fare i debiti col mugnaio che col farmacista.

Goods forced upon you are degraded.

It’s better to have a debt with the miller than with the pharmacist.

Ol Signùr a l’ m’à fàcc du öcc: ü per nóter e ü per i óter.

Mèi öna méca a la sò cà che ’l ròst in cà d’ü siòr.

Dio ci ha dato due occhi: uno per badare a noi e uno per vedere gli altri.

Meglio una michetta di pane a casa propria che l’arrosto in casa di un ricco.

God gave us two eyes: One to look after ourselves, the other to look at others.

A loaf of bread in your own home Is better than a roast in a rich man’s house.

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ANCIENT PROVERBS OF OUR LAND ANTICHI PROVERBI DELLA NOSTRA TERRA

Pianta che fà mia fröt tàiela e mètela söl föch.

Murusa del Cümü, spusa de nissü.

Pianta che non dà frutto tagliala e mettila sul fuoco.

Morosa del Comune nessuno la sposa.

If a tree doesn’t bear fruit cut it down and burn it.

A girl in arrears with the Municipality will never get married.

Ol tép a l’ passa anche per chi l’ cönta mia i ure.

La mórt del lüf l’è la sanità di pégore. La morte del lupo è la salvezza delle pecore.

Il tempo passa anche per chi non conta le ore.

The death of the wolf is the salvation of the sheep.

Quando la pianta l’è a tèra töcc i gh’è adòss co la sgür. Quando l’albero è a terra tutti gli sono addosso con la scure.

When a tree falls everyone jumps on it with their axes.

Time goes by even for those who don’t count the hours.

La cavra del Cümü töcc i la öl móns ma nissü i la öl pastürà. La capra del Comune tutti la vogliono mungere ma nessuno la vuole nutrire.

Everyone wants to milk the Municipal goat but nobody wants to feed it.

Ü pàder a l’ manté dés is-cècc ma dés is-cècc i manté mia ü pàder.

Contadì piöcc a l’ deenterà mai siòr.

Un padre mantiene dieci figli ma dieci figli non mantengono un padre.

Contadino tirchio non diventerà mai ricco.

A father can maintain ten children but ten children don’t maintain a father.

A tight-fisted farmer will never become rich.

La parentéla l’è stèssa di scarpe: con piö l’è strécia con piö la fà mal.

Casa granda, gran borlanda.

La parentela è paragonabile alle scarpe: più è stretta e più fa male.

Casa grande, gran dispendio.

Relationships are like shoes: the tighter they are the more they hurt.

Big house, big expenses.

Öna cà sènsa ècc l’è come öna cà sènsa tècc.

No stà dàga ol tò fantulì i ésse che te pödet mia mantegnì.

Gli uomini parlano male delle donne ma corrono dietro a loro (le cercano).

Non dare al tuo bambino vizi che non puoi mantenere.

Men speak badly about women But they still run after them.

Don’t teach your child bad habits you can’t afford. 63


ANCIENT PROVERBS OF OUR LAND ANTICHI PROVERBI DELLA NOSTRA TERRA

Ol mülinér a l’è l’öltem a mör de fam.

Mèi ü siòr iscàrs che ü poarèt bondànt.

Il mugnaio è l’ultimo a morire di fame.

Meglio un ricco scarso che un povero abbondante.

The miller will be the last to die of hunger.

Better an inadequate rich man than a generous poor man.

Quando la fómna la fà de òm la cà la và töta a l’andòm.

L’è mèi ü rat in bóca al gat che ü cliènt in mà de l’aocàt.

Quando la donna vuol fare da uomo la casa va tutta a catafascio.

È meglio un topo nelle fauci del gatto che un cliente in mano a un avvocato.

When a woman wants to be the man the household falls to pieces.

A mouse in the mouth of a cat is better off than a client in the hands of a lawyer.

Quando i dòne i porterà i braghe e ’l capèl töt ol mónd a l’ sarà ü bordèl.

Chi gh’à la fómna bèla l’è mia töta sò. Chi ha la moglie bella, non è tutta sua..

Quando le donne porteranno i pantaloni e il cappello tutto il mondo sarà un bordello.

The man with a beautiful wife should know she isn’t only his.

When women start to wear pants and a hat The world will be a mess.

Tri laùr a s’ pöl mia fà: fà cór i ècc, fà stà férmi i s-cècc e fà tasì i fómne. Tre cose non si possono fare: far correre i vecchi, far stare fermi i ragazzi e far tacere le donne.

Three things you can’t do: make old people run, make children sit quietly, make women shut up.

Ü brao aocàt a l’è ü catìv visì. Un bravo avvocato è un cattivo vicino.

A good lawyer is a bad neighbou.

Tusa sènsa gràssia la àl come la minèstra sènsa sal.

Chi l’è mia bu per ol re, l’è mia bu gna per la regina.

Ragazza senza grazia vale come la minestra senza sale.

Chi non è valido (esonerato dal servizio militare) per il re, non è valido nemmeno per la regina (come marito).

A girl without grace is like soup without salt.

Whoever doesn’t serve the king isn’t worthy of the queen (as a wife).

Dòpo la quarantina ü dulùr ògne matina.

Chèl che s’impara de s-cèt, l’rèsta sèmper in del servèl.

Dopo i quarant’anni un dolore ogni mattina.

Ciò che s’impara da ragazzi, rimane sempre in testa.

After forty you feel a new pain every morning.

What you learn as a child you never forget.

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ANCIENT PROVERBS OF OUR LAND ANTICHI PROVERBI DELLA NOSTRA TERRA

S’ gh’à mia de mèt la gata a fàga la guàrdia al lard.

Di ólte l’è mèi öna catìa giöstassiù che öna buna sentènsa.

Non si deve incaricare la gatta di fare la guardia al lardo.

A volte è preferibile un cattivo accordo ad una buona sentenza.

Don’t charge the cat with guarding the lard.

At times, a bad agreement is better than a good sentence.

A s’ và mia a domandàga a l’ostér se l’è bu ol sò ì.

Chi l’à ’nventàt ol laurà l’à ’nventàt a’ ’l possà.

Non si domanda all’oste se è buono il suo vino.

Chi ha inventato il lavoro ha inventato anche il riposo.

You don’t ask the host if his wine is good.

Whoever invented work also invented rest.

I röse piö bèle i gh’à i spì piö dür.

La consolassiù di disperàcc l’è de èd i óter a ’ndà in malura.

Le rose più belle hanno le spine più dure.

La consolazione dei disperati è di vedere altri che vanno in rovina.

The most beautiful roses have the sharpest thorns.

The consolation for destitutes is seeing others fail.

Ol nasì che l’ varda in tèsta l’è piö catìv de la tempèsta.

S’ gh’à de crèd metà de chèl che s’ vèd e negót de chèl che s’ sènt.

Il nasino all’insù è più cattivo della tempesta.

Si deve crede la metà di ciò che si vede e niente di ciò che si sente.

A turned up nose is worse than a storm.

You should believe half of what you see and none of what you hear.

Ü past bu e ü mesà i manté l’òm sà.

A s’ rìa piö prèst ü bösiér che ü sòp.

Un pasto abbondante e uno leggero mantengono l’uomo sano.

Si raggiunge più presto un bugiardo che uno zoppo.

A hearty meal and a light one keep you healthy.

It’s easier to catch up with a liar than a lame man.

I prim sólcc guadegnàcc i è chèi risparmiàcc. I primi soldi guadagnati sono quelli risparmiati.

Chi ofènd l’iscrìv l’ofésa ’n de la pólver; chi l’ ricév l’ofésa a l’ la scriv in del màrmor. Chi offende scrive l’offesa nella polvere; che riceve l’offesa la scrive nel marmo.

The first money you earn is that which you save.

Those who offend others write their deeds in dust; those who are offended write the deeds in marble. 65


ANCIENT PROVERBS OF OUR LAND ANTICHI PROVERBI DELLA NOSTRA TERRA

Töcc i paìs i gh’à la sò üsansa e chi i a disprèssa l’è pié de gnoransa.

La scarpa granda l’è ’l paradìs di pé.

Tutti i paesi hanno la loro usanza e chi li disprezza è pieno d’ignoranza.

La scarpa larga è il paradiso dei piedi.

Every place has its customs who despises them is full of ignorance.

Wide shoes are paradise for the feet.

La àl de piö la pràtica de la gramàtica. Vale di più la pratica della grammatica.

Practice is worth more than grammar.

Anche a èss poarècc, s’ gh’à de portà ’l capèl fò di öcc. Anche se si è poveri, si porta il cappello senza coprire gli occhi.

Even if your poor You don’t cover your eyes with your hat.

L’è malfà tirà i cheèi a ü che l’è pelàt.

Poarèt chèl òm che l’ sà a la matina cosa l’à guadegnàt a la sira.

È difficile tirare i capelli a un calvo. (Non chiedere a chi non ha).

Povero quell’uomo che sa al mattino che cos’ha guadagnato la sera.

It’s difficult to pull a bald man’s hair

It’s a poor man who knows in the morning what he will have earned in the evening.

(don’t ask for anything from those who have nothing).

L’amùr l’è mia polènta.

Pènsa bé per mia pecà, pènsa mal per mia sbaglià.

L’amore non è polenta.

Pensa bene (del prossimo) per non peccare ma pensa male per non sbagliare.

Love isn’t corn mush.

Think well of others so as not to commit a sin but think badly of them so as not to make a mistake.

La zoentü l’è öna entada: a s’ se rincórs quando l’è passada.

La libertà gh’è mia sólcc che i la paghe.

La gioventù è un colpo di vento: ci se ne accorge quando è passata.

La libertà non c’è denaro che la paghi.

Youth is like a blast of wind: You notice it when it has already gone.

Freedom Money can’t buy it.

Àrdet sèmper de la tóss e de chèi che i gh’à ’l pél róss.

Chi lauruna mangina, chi laurina mangiuna.

Guàrdati sempre dalla tosse e da quelli che hanno il pelo rosso.

Chi lavora molto mangia poco, chi lavora poco mangia molto..

Beware of a cough and of those with red hair.

Who works a lot eats a little, who works a little eats a lot.

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ANCIENT PROVERBS OF OUR LAND ANTICHI PROVERBI DELLA NOSTRA TERRA

Ol lècc l’è ’l paradìs di poarècc.

Chi tö moér per deentà siòr a l’ mangia la sal per scödes la sit.

Il letto è il paradiso dei poveri.

Chi prende moglie per diventare ricco mangia il sale per togliersi la sete.

The bed is the paradise of poor people.

The man who takes a wife to get rich eats salt to quench his thirst.

Se ’l zùen a l’ saèss, se ’l vècc a l’ pödèss, che bèl mónd a l’ sarèss!

Chi l’à ü vècc in cà a l’è siòr e no l’ la sà. Chi ha un vecchio in casa è ricco e non sa di esserlo.

Se un giovane sapesse, se un vecchio potesse, che bel mondo sarebbe!

Who has an old person in his house is rich but doesn’t know it.

If a young man knew and an old man could what a wonderful world it would be.

Tace có, tate crape.

L’amùr l’imbènda i öcc.. L’amore fascia gli occhi con una benda.

Tante teste, altrettante opinioni.

So many heads, so many opinions.

Love Blindfolds you.

Fìdes de l’aqua e del vènt ma mia de chi che parla lènt.

Matrimòne e macarù se i è frècc no i è piö bu.

Fidati dell’acqua e del vento ma non di chi parla lentamente.

Matrimoni e maccheroni se sono freddi non sono più buoni.

Trust the water and the wind but a not a person who speaks slowly.

Marriages and macaroni aren’t good if they’re cold.

’Ndo gh’è ’l fregù gh’è ’l leperù.

La mà buna apéna de ciapà l’è de teà.

Dove c’è la fragola c’è la vipera..

La mano capace soltanto di prendere è da tagliare.

Where there are strawberries, there are also snakes.

The hand that can only take should be cut off.

A s’ fà gran prèst a ’ndà ’n tèra ma s’ fà fadiga a leà sö.

Se i sólcc i dà mia la felicità, chi sà la miséria…

Si fa presto a cadere a terra ma si fatica a risollevarsi.

Se il denaro non dà la felicità, figuriamoci la miseria!

It’s easy to fall over but not so easy to get up again.

If money doesn’t make you happy, imagine what misery does. 67


RITRATTO ALLA POLENTA di Vittorio Bellini La polenta gialla, nata a Costa Volpino nel 1650 per merito di Pietro Gaioncelli, è stato il piatto povero dei contadini bergamaschi. Oggi è sulle tavole dei migliori ristoranti del mondo.

PORTRAIT POLENTA di Vittorio Bellini The polenta was born in Costa Volpino in 1650 thanks to Pietro Gaioncelli, was the dish of the poor paesants of Bergamo. To day it is currently on the boards of the best restaurants in the world.


The land of good food 24 historys of great chefs


LAND OF GREAT CHEFS TERRA DI GRANDI CUOCHI

Giampiero Semperboni - (Ristorante Roof Garden - Bergamo) Nato nel 1974, originario di Lizzola e residente a Bonate Sopra, ha frequentato la scuola alberghiera di Clusone. Nel 1990, approda giovanissimo al ristorante dell’Hotel Excelsior San Marco, ai tempi “Ristorante Colonna”, cominciando come Commis di cucina sotto al guida dei vari Chèf di allora, tra cui Pinnacoli . Negli anni, ha appreso da diversi “Maestri” della cucina lombarda, nazionale ed internazionale, tra gli altri, lo Chèf Federico Coria, Marco Rossoni e non ultimo Fabrizio Ferrari, dal quale eredita le redini di una cucina “Stellata” e della sua consolidata brigata di cucina. Accetta la nuova sfida, stilando la nuova Grand Carte, basandosi sulla valorizzazione della qualità della materia prima e della cucina del territorio. Amante della genuinità Semperboni, punta a far riscoprire i sapori semplici, valorizzando i cibi con cotture che risaltano il sapore originario del cibo. La sua cucina infatti è frutto di esperienze e culture diverse che negli anni ha assimilato, ma non è solo tecnica, la sua ispirazione nell'arte culinaria è la soddisfazione del cliente, la filosofia di Seperboni è cercare di superare le aspettative della gente, con piatti semplici e innovativi all'insegna dell'equilibrio e del gusto.

He comes from Lizzola but lives in Bonate Sopra and went to the catering school in Clusone. In 1990, at a very young age, he started working at the Hotel Excelsior San Marco in the restaurant which was then called “Ristorante Colonna”, initially as a commis chef under the watchful eye of various Chefs, among which was Pinnacoli. Over the course of some years he learned about regional, domestic and international cuisine from several successful Chefs like Federico Coria, Marco Rossoni and, last but not least, Fabrizio Ferrari from whom he took over the reins of the esteemed kitchen and its tightly managed team. He took up the challenge and created his menu around the high quality of the ingredients and local dishes. Semperboni has always loved authenticity and he aims to help people rediscover simple flavours by using techniques that make the original taste of the food stand out. His cuisine is the result of different experiences and different cultures which he acquired through the years, but it is not only technique: his main ambition is to satisfy the customer. Semperboni’s philosophy is to always try to exceed people’s expectations with simple, innovative and well balanced dishes.

(Ristorante Posta - Sant’Omobono Terme) Cuoca autodidatta con il gene dello chef nel DNA, lavora da sempre al ristorante “Posta di Sant’Omobono Terme” prima aiutando la nonna e successivamente seguendo gli insegnamenti della mamma. Petronilla Frosio fa parte della terza generazione di una famiglia tutta dedita alla ristorazione a all’accoglienza. Tre generazioni di donne che cucinano con amore, passione e devozione non solo per il loro lavoro, ma anche per i propri clienti. E' questo il segreto tramandato da madre in figlia che porta al ristorante “Posta” quel qualcosa in più che rende ogni piatto particolarmente ispirato, non solo per la modalità di preparazione ma anche per la presentazione di ciascuno di essi. Niente viene lasciato al caso e come la tradizione della famiglia Frosio insegna, molte ore di lavoro vengono dedicate alla ricerca dei prodotti valorizzando il territorio, pretendendo la qualità, cercando di coniugare sempre gusto e tradizione. È apprezzata per gli abbinamenti insoliti e convincenti, crea piatti calibrati ma innovativi con il giusto equilibrio tra ispirazioni classiche e influenze nettamente contemporanee, portando un valore aggiunto assolutamente personale tra cucina innovativa e voglia di casa.

- Petronilla Frosio

She is a self-taught cook with the DNA of a Chef in her veins. She has always worked in the restaurant “Posta di Sant’Omobono Terme”, initially helping her grandmother then following the teachings of her mother. Petronilla is part of the third generation of the family that has dedicated its life to the restaurant and hospitality business. Three generations of women who have cooked with love, passion and devotion not only for themselves but, more importantly, for their clients. This is the secret that has been handed down from mother to daughter and which has turned the restaurant “Posta” into something that renders every dish singularly inspired, not only for the way it is prepared but also for the way it is presented to the client, each with its own character. Nothing is left to chance and, in the tradition of the Frosio family, a lot of time is spent on the search for ingredients that endorse local produce from which they expect high quality fare and they do their utmost to merge taste with tradition.The cuisine is highly appreciated for its unusual but impressive combinations which include well balanced but innovative dishes which go from the classical and traditional to the latest contemporary tastes, bringing with it a personal touch that borders on innovation and the desire for home cooking.

Paolo Benigni - (Osteria della Brughiera - Villa d’Almè) Respira la magia dell'arte culinaria fin dal primo giorno che mette piede sulla terra nel 1962, dato che il padre era il patron de “Trattoria da Mario”, storico locale in via Previtali a Bergamo, da anni ormai chiuso. Figlio d'arte quindi, va incontro felicemente al suo destino compiendo gli studi nella scuola alberghiera di S. Pellegrino, diplomandosi in quello che è considerato uno dei mestieri più belli al mondo. Si cimenta in diverse esperienze più e meno significative tutte indispensabili perchè temprano il suo virtuoso talento con tecnica e raffinatezza. Approda nel 1996 all'Osteria della Brugheria un matrimonio che si rivela felice sotto molti punti di vista, uno su tutti grazie a quel suo tocco unico e inconfondibile che premierà il lui e ristorante non solo con il riscontro dei clienti, ma anche dei critici, infatti la guida Michelin conferisce al locale la famosa e ambita stella. Propone piatti molto creativi e curati, ottimi al palato come alla vista. Il suo obiettivo è di offrire alla propria clientela una cucina “rassicurante” sia per le preparazioni che gli abbinamenti degli ingredienti, con una certa propensione verso piatti sufficientemente ricchi da soddisfare anche i più consistenti appetiti.

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He has been breathing the magic of culinary art since he came into the world, as his father was the owner of the “Trattoria da Mario”, a legendary restaurant which was situated in via Previtali but is now closed. Paolo followed in his father’s footsteps and began studying at the catering school in San Pellegrino where he graduated and took up one of the finest professions in the world. He gained proficiency through several experiences, some more important than others but all of them indispensible in reinforcing and refining his expertise and talent. He started working at the Osteria della Brughiera in 1996 and it turned out to be a happy matrimony from many points of view – above all was his unique and unmistakable touch which has brought rewards to both him and the restaurant. He is highly acclaimed by clients and critics alike and the restaurant was awarded a coveted star by the Michelin guide. His dishes are creative, well prepared and satisfying to the palate and to the eye. His aim is to make sure his customers get a reassuring feeling both with regard to the preparation and to the combination of the ingredients. He is inclined to serve up dishes which are abundant and able to satisfy the healthiest of appetites.


LAND OF GREAT CHEFS TERRA DI GRANDI CUOCHI

(Ristorante Colleoni dell’Angelo - Bergamo) Figlio d'arte, è cresciuto nell'ambiente gastronomico e della ristorazione, a stretto contatto con numerosi e bravissimi chef che hanno ruotato nelle cucine del ristorante di famiglia il "Colleoni Dell'Angelo" in piazza Vecchia a Bergamo Alta . Terminati gli studi, compie una serie di stages nelle cucine di mezza Europa, dove arricchisce il suo già buon bagaglio tecnico e professionale, traendo dalle maturate esperienze nozioni e concetti che segneranno il suo stile condito (è proprio il caso di dirlo) con personale inventiva. Dopo un proficuo apprendistato di quasi cinque anni a Berlino, Pierangelo nel 1976 decide di rilevare il padre nella conduzione del Ristorante. È stato tra i primi in Italia che ad orientarsi verso la cosiddetta "cucina creativa", giusto trait-d'union fra cucina regionale e ristorazione attuale. Nel 1980 viene invitato, primo ed unico italiano, a New York, al più importante concorso gastronomico di quegli anni "La jeune Gastronomie", sotto il patrocinio del Food & Wine Institute of America, destando sulla stampa americana e internazionale notevole interesse nei riguardi della cucina italiana e delle sue ricette. Chef Cornaro è un vanto della cucina italiana.

(Ristorante La Caprese - Mozzo) -

Pierangelo Cornaro

Following in the family tradition, he grew up in the culinary and restaurant sector and worked side by side with many excellent chefs who came and went in the “Dell’Angelo” restaurant. After completing his studies, he gained a lot of work experience in many restaurants around Europe, where he enriched his already good technical and professional knowledge, benefitting from the experience and acquiring ideas and concepts that mark his style today. After a fruitful apprenticeship of five years in Berlin, he decided to take over the running of the restaurant from his father in 1976. He was one of the first in Italy to move towards the so-called “creative cuisine”, an excellent union between regional cooking and the then current restaurant business. In 1980 he was the first and only Italian to be invited to New York for the most important gastronomic contest of the time, “La Jeune Gastronomie”, sponsored by the Food and Wine Institute of America, where he aroused great interest by the American press in Italian cuisine and in his recipes.

Federico Bruno Figlio di pescatori respira la cultura del pesce oltre al profumo di Capri, sua terra d'origine, in ogni sua sfaccettatura fin dalla tenera età. Un mondo complesso fatto di conoscenza e rispetto per la materia, sono i cardini attorno al quale ruota il successo di Bruno Federico, cultore della cucina marinara che negli anni ha scritto un pezzo di storia nella ristorazione in Lombardia, con menù che profumano di freschezza e genuinità. Una cucina semplice ed al contempo d'eccellenza quella del Ristorante La Caprese "Da Bruno": fatta di ineccepibile integrità che esalta il gusto autentico del mare nostrum. Bruno, ogni giorno da trentotto anni propone con passione e accuratezza il menù del giorno, sempre diverso a seconda del pescato, facendo riscoprire il più genuino senso della ristorazione marinara. “Capri è in provincia di Bergamo”, così scriveva senza esitazione Luigi Veronelli, il compianto giornalista ed editore gastronomico, amico di Bruno Federico che apprezzava il piacere dell'arte culinaria partenopea, e chiaramente non era il solo, altre personalità della politica e dello sport, famosi e illustrissimi hanno omaggiato e omaggiano la cucina di Bruno.

Born a fisherman’s son, he has been breathing the culture of fish far from his homeplace, Capri, since he was very young. It’s a complex existence based on knowledge and respect for the subject matter. This is what Bruno Federico’s success hinges on. He is an enthusiast of seafood and over the years he has become a part of catering history in the region of Lombardy. His menus smell of fresh and genuine food. The cuisine is simple but at the same time achieves excellence. The restaurant La Caprese “Da Bruno” serves exemplary dishes that enhance the genuine tastes of the Italian seas. Every day for thirty eight years Bruno has served up a menu-of- the-day with passion and precision and it varies depending on the fish available, allowing guests to rediscover the meaning of seafood cuisine. Luigi Veronelli, the late and famous journalist and culinary editor, once wrote “Capri is in the province of Bergamo”. He was a friend of Bruno’s and loved the Neapolitan cuisine - and he wasn’t alone. Other celebrities from the world of politics and sport have honoured and continue to honour Bruno’s cuisine.

(Ristorante Ambulatorio Gastronomico - Bergamo) Nasce a Bergamo 1 marzo 1969, frequenta liceo scientifico e successivamente si laurea in economia e commercio sempre nella città orobica. Il suo ingresso nel mondo dell'arte culinaria comincia nel 1997 quando conosce per motivi lavorativi Gaspare Buscemi, famoso enologo e Gino Veronelli notissimo giornalista ed editore. Un incontro dal quale rimane folgorato, da quel momento non potrà fare a meno che considerarli Maestri di vita con il quale lo Chef Benigni condivide passione e amore per la professione. Da Buscemi eredita professionalmente la tenacia e vitalità valori senza tempo, consuetudini che trasmette anche nella sua selezione di etichette di vini. Da Veronelli segue i paterni consigli: il valore della terra e dei suoi prodotti come veri strumenti per identificare la qualità migliore, la ricerca di quest' ultima come modo di vivere e soprattutto rispetto e intelligenza di ogni attività umana volta a risultati di valore. Il dogma imprescindibile di queste lezioni è la qualità del cibo, sintesi perciò di scrupolosa dedizione che si evolve e diventa anche e soprattutto qualità della vita. La sua cucina è liberamente ispirata dal mercato con predilezione per i prodotti d'eccellenza del territorio.

He was born in Bergamo on 1st March 1969 where he went to the college of science and graduated from university in economics and business studies. He became acquainted with the culinary arts in 1997 when, for professional reasons, he met the famous wine expert, Gaspare Buscemi, and Gino Veronelli, a well known journalist and editor. He was particularly stricken by this meeting and from then on he considered them “Maestri”, sharing with them the passion and love of the profession. He inherited perseverance and dynamism from Buscemi, tradition which he carries forward in his choice of wines. He has followed the paternal advice of Veronelli: the love of the earth and its fruits as a way of picking those of the best quality, and striving for this quality is a way of life and shows the greatest respect and the excellent use of human intelligence aimed at achieving valued results. The essential faith in the lessons he has learned is principally the quality of the food which is the outcome of his dedication to his work which evolves and becomes, above all, quality of life. His cuisine is freely inspired by the market with a preference for the highest quality ingredients from the surrounding territory.

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- Andrea Benigni


LAND OF GREAT CHEFS TERRA DI GRANDI CUOCHI

Nino Gandolfi - (Ristorante il Pianone - Bergamo) Classe 1966, Executive Chef al ristorante “Il Pianone”, prima di arrivare a Bergamo ha maturato un'esperienza all'estero davvero di tutto rispetto: ha lavorato al “Zebra Square”, uno dei ristoranti più famosi e rinomati di Montecarlo, a Singapore, San Francisco, a New York e a Palm Beach. Ha lavorato inoltre per la stilista bergamasca Krizia al “K Klub Krizia” a Barbuda nei Caribi. Anche in Italia Gandolfi ha potuto interagire con ristoranti importanti passando da: Madonna di Campiglio, a Gardone Riviera e da Milano, dove ha fatto esperienza sotto la guida del Maestro Gualtiero Marchesi. Instancabile giramondo per due anni è stato chef per Yamaha, nel campionato mondiale di Moto Gp, cucinando per il team di Valentino Rossi in tutte le competizioni europee, riuscendo a coniugare due sue grandi passioni, cucina e moto. Appassionato evidentemente ai viaggi oltre che di diving, è sempre pronto a nuove sfide culinarie e a mettersi alla prova con piatti innovativi. La sua cucina è fatta di piatti che uniscono elementi e prodotti della tradizione locale, valorizzando il territorio, ma felicemente contaminata da divagazioni di origine toscane perfettamente riuscite.

He was born in 1966 and is the Executive Chef at the restaurant “Il Pianone”. Before coming to Bergamo he worked abroad and gained impressive experience; he worked at “Zebra Square, one of the most famous and well known restaurants in Montecarlo, as well as Singapore, San Francisco, New York and Palm Beach, Florida. He also worked for the Bergamo born fashion designer Krizia in the Barbados based club “K Klub Krizia” in Barbuda in the Caribbean. In Italy too, Gandolfi worked with some important restaurants in places like: Madonna di Campiglio, Gardone Riviera and Milan where he worked under the eyes of the Maestro, Gualtiero Marchesi. Unable to keep his feet in one place, he was also the chef for the Yamaha motorbike team during the world Moto GP championship. He prepared the meals for Valentino Rossi’s team throughout all the European races which gave him the chance to unite his two great passions: cooking and motorcycling. He also loves travelling and as well as diving he is always ready for new challenges in the culinary field and is always ready to take up new challenges with new dishes. His dishes combine traditional, locally produced ingredients which appraise the local surroundings but which are also nicely ‘contaminated’ by perfectly harmonious touches from Tuscany.

(Ristorante One - Dalmine) Federico Coria nel corso delle sue esperienze di lavoro in Italia e all’estero ha sviluppato una particolare destrezza nell'arte della cucina per l'incredibile talento che lo contraddistingue, ma anche grazie al tempo che ha dedicato alla ricerca della scelta della materia prima di ottima qualità, elemento indispensabile per dare al piatto creato l' equilibrio dei sapori, l'alchimia tra cibi diversi, La curiosità e la capacità di rinnovarsi sono elementi caratteristici del carattere di Chicco Coria, che non si è mai sottratto nel ricercare e proporre nuove varietà di proposte gastronomiche per corrispondere in modo naturale alle richieste della clientela. Celiaci, intolleranti, vegetariani ricevono nei suoi locali un’accoglienza di qualità non solo di materie prime ma soprattutto di gusto. La sua capacità di creare piatti armonici e calibrati accostamenti è stata il motore per ideare una serie di portate secondo l’etica Vegana, che gli sono valse la certificazione VeganOK per il suo ristorante “ONE” di Dalmine e la partecipazione alla stesura di un ricettario di cucina vegana. Ha partecipato a numerose competizioni con la Nazionale Italiana Cuochi, distinguendosi sempre per creatività e talento fino a diventare coach del candidato bergamasco al Bocuse d’Or.

Federico Coria

Throughout his career in Italy and abroad he developed a special touch and an incredible talent in the kitchen which makes him stand out among others, thanks to the time he dedicated to the research of prime quality ingredients, an important element in giving his dishes an equilibrium of tastes and an alchemy of different flavours. His curiosity and capacity to renew himself have of always been fundamentals of the character of Chicco Coria and he has never backed off from seeking and proposing new gastronomic creations in line with the natural needs of the customers. People who have allergies or intolerances or are vegetarians are welcomed into his restaurant and they can be sure they will find the highest quality of foods and with the utmost flavor. His ability to produce well balanced and well calibrated dishes was the stimulus to create new dishes especially for vegan customers and this led to him being certified as ‘Vegan OK’ for is restaurant ONE in Dalmine and being asked to take part in the setting out of the vegan recipe book. He has also taken part in a number of contests with the Italian National Chef’s team (Nazionale Italiana Cuochi) and was always considered outstanding for his creative talent and later became the coach for the candidature of Bergamo for the Bocuse d’Or.

Giorgio Falconi - (Trattoria Falconi - Ponteranica) Giorgio Falconi nasce e cresce in un ambiente dove l'amore per la cucina e il cibo sono fondamentali, infatti la famiglia Falconi dal 1963 è proprietaria della Trattoria Falconi a Ponteranica, 50 anni di attività trascorsi con devozione, professionalità e passione. Chef Giorgio fin da piccolo respira l'aria dei fornelli, grazie anche a mamma Maria, allora regina incontrastata della cucina della Trattoria, decide quindi di iscriversi all'Istituto Alberghiero di San Pellegrino Terme, per imparare tutti i segreti e poter così intraprendere il mestiere che ha sempre sognato di fare. Da allora tante cose sono cambiate ma non l'amore per la cucina, la qualità e le materie prime, anzi, Chef Giorgio Falconi, con i suoi 37 anni è un cuoco che dedica la sua vita alla cucina con totale dedizione e amore, infatti frequenta costantemente corsi di aggiornamento riguardanti la macelleria, la pasticceria e la panetteria. La sua cucina è semplice ma curata con estrema attenzione in tutti i particolari, alla Trattoria Falconi ogni cliente viene coccolato in ogni sua scelta, grazie anche a Marco Falconi, fratello dello chef, sommelier professionista e degustatore ufficiale della A.D.I.D.

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Giorgio Falconi was brought up in an environment where love of the kitchen and food are basic elements. The Falconi family has effectively been the owner of the Trattoria Falconi in Ponteranica since 1963, 50 years spent with devotion, passion and competence. From a young age, the chef Giorgio was immersed in the world of food and kitchenranges thanks to his mother Maria, who was considered the unchallenged queen of the kitchen in the trattoria. Thus he decided to enroll in the prestigious catering school in the town of San Pellegrino Terme to learn the secrets of the trade, embarking on a career he had always dreamed of and felt in his DNA. Many things have changed since then but not his love of the kitchen, the highest quality and the top ingredients. Moreover, the 37 year old chef, Giorgio Falconi, has devoted his life to the kitchen with great passion and strives to learn even more by taking courses on butchering and pastry and bread making. His cuisine is unpretentious but extreme care and attention are paid even to the smallest detail. In the Trattoria Falconi, every single guest is pampered to in their choice of dishes. This is also thanks to the chef’s brother, Marco Falconi, who is a professionally qualified sommelier.


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(Ristorante Collina - Almenno San Bartolomeo) Cuoco e ristoratore, un’ unica filosofia per due professioni. Un solo pensiero che permette un’azione integrata e omogenea che nasce dalla scelta della materia prima e culmina proponendo il piatto finito al cliente, senza interferenze che ne sviliscano la purezza, coerente con l’idea iniziale. La sua cucina è frutto di un cammino di ricerca non solo tecnica, ma soprattutto di “pensiero”, nella quale la centralità dell’idea è una condizione dominante. La terra lombarda con i suoi allevatori, produttori e la stagionalità, sono il filo conduttore di una cucina che si prefigge innanzitutto di esaltare il prodotto. Questo è possibile grazie ad una conduzione ai fornelli che non tratta l’ingrediente come mero elemento da trasformare ed assemblare, ma come preziosa essenza da rispettare e valorizzare singolarmente. E’ la stagione che determina i suoi menu ed è la reperibilità dei prodotti locali nei determinati periodi dell’anno che suggeriscono i piatti, quindi le sue proposte cambiano in continuazione. Però non cambia mai le ricette, che a volte richiedono molte prove, mentre a volte sono il frutto spontaneo di una felice intuizione, già perfetta fin dal suo primo tentativo. Una volta che la ricetta è definita e ogni ingrediente ha la sua perfetta collocazione, la ricetta però non muta più.

- Mario Cornali

Cook and restaurateur, a single philosophy for two professions. A single way of thinking that leads to integrated and harmonious action, starting from the choice of the basic ingredients and culminates with placing the client’s plate before him with no interference which could devalue the purity and is coherent with the original idea. His cuisine is the result not only of research into techniques but above all of the way of thinking whereby the central position of the idea is the dominant condition. The land of Lombardy, its farmers and the seasonal fare are the guiding thread of a cuisine that aims to enhance the product. This is possible thanks to the way he uses the stove and he doesn’t treat the ingredients as mere things to transform and assemble but as a precious essence to respect and improve. The menu various with the changing seasons and the availability of local produce means that the dishes are constantly changing. However he never changes the recipes, which sometimes require many attempts to perfect them and other times they are the result of sudden intuition which turn out perfect the very first time. Once the recipe has been finalized and each ingredient is in position, the recipe doesn’t change.

Samuel Perico - (Ristorante Sant’Ambroeus - Bergamo) Nato nel ‘73 a Chignolo d’Isola in una famiglia di bergamaschi doc, inizia sin da piccolo a darsi da fare, sia sui campi di calcio, con lodevoli risultati, che tra i fornelli di casa. La passione per il cibo è forte e intensa, tanto che la scelta per la scuola superiore viene presa come una vocazione : si diploma a pieni voti all’Istituto Alberghiero di San Pellegrino Terme. Immediato il riscontro nel mondo del lavoro, Giancarlo Pedruzzi lo nota e grazie a lui inizia la sua carriera da “Charly” ad Osio Sotto, successivamente approda in quel di Bergamo da Pierangelo Cornaro al ristorante “Dell’Angelo” in Borgo Santa Caterina. Diverse importanti esperienze sia in Italia che all’estero formano Perico in maniera completa, ma il richiamo del proprio territorio ha la meglio sulla possibilità di continuare la carriera presso il famoso “Harrys Bar” di Londra. La sua cucina si orienta verso realizzazioni di piatti tipici regionali rivisitati in chiave moderna, durante tutto l'intero anno, viene proposta la scoperta e la riscoperta dei piatti della tradizione tipica bergamasca e milanese abbinate ai grandi vini italiani ed esteri proposti dal socio Stefano Canziani, sommelier professionista.

Samuel was born into an authentic family from Bergamo 40 years ago and was very active right from the start, both on the football field, where he achieved praiseworthy results, and on the home cooking range. His passion for food is remarkable and intense and the choice of high school for him was a vocation: he graduated from the San Pellegrino catering school with top marks. His skills were noted by Giancarlo Pedruzzi and thanks to him, Perico began his working career in the restaurant “Charly” in Osio Sotto. After this he moved to Pierangelo Cornaro’s restaurant “Dell’Angelo” in Borgo Santa Caterina. Many important experiences followed, in Italy and abroad, which rendered his training complete. He could have continued his career in the famous “Harry’s Bar” in London but preferred to return to his homeland. His dishes have a typically regional flavour but he has added a decidedly modern touch. Throughout the year he comes up with traditional dishes from the areas around Bergamo and Milan and matches them with some of the most important Italian and foreign wines chosen by his partner, the sommelier, Stefano Canziani.

(Ristorante Vox) Enrico Corna si era già distinto alla scuola alberghiera “ Sonzogni”di Nembro come una delle più brillanti promesse della ristorazione bergamasca. Da studente modello a chef di successo il passo è stato relativamente breve. Assunto da un noto ristorante stellato ha appreso velocemente i segreti professionali del grande chef che dirigeva le cucine. Perfezionatosi poi con altre esperienze a fianco di alcuni dei migliori chef internazionali oggi Enrico Corna ha trovato il giusto proscenio delle sue capacità nelle eleganti sale del ristorante “ Vox” in centro città, proprio a pochi passi da diversi hotel cittadini e quindi frequentato e apprezzato da turisti provenienti da ogni angolo del pianeta. Nonostante i suoi trent’anni Enrico Corna sta facendosi spazio anche fuori dai confini bergamaschi e sempre più numerosi sono i buongustai ammiratori delle sue doti e della qualità dei prodotti freschi da lui scrupolosamente selzionati e scelti. In particolare Enrico Corna si distingue sui piatti di pesce che rappresentano il suo “cavallo di battaglia”, ma anche sui piatti tipici della terra bergamasca, e anche della cucina internazionale. Insomma oggi si può certamente dire che quel brillante studente di un tempo ha soddisfatto le promesse e le aspettative e che si sono aperte per lui le porte della fama e del successo.

Enrico Corna had already distinguished himself as one of the most promising students while attending the “Sonzogni” catering school in Nembro. Going from a model student to a successful chef was a relatively short journey for him. He was taken on by a well known restaurant with Michelin stars and quickly learned the professional secrets of the great chef running the kitchen. He perfected his skills working alongside some of the best international chefs and has now found the perfect stage to demonstrate his ability in the restaurant “Vox” in the city centre just a few steps away from various hotels and so frequented and appreciated by tourists from all over the world. Even though he is only a thirty year old, he is making a name for himself outside Bergamo and has many admirers of his culinary ability and the quality of the products that he personally and scrupulously chooses. Enrico Corna stands out for his fish dishes, which are one of his major strengths, but also for his preparation of local dishes from Bergamo as well as international specialities. All told, it can certainly be said that that brilliant student of a few years ago has satisfied the promises and expectations that opened for him the doors to fame and success.

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Enrico Corna


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Filippo Cammarata - (Ristorante Cece e Simo - Bergamo) Da ragazzo si iscrive all’istituto alberghiero di San Pellegrino Terme seguendo quello che è il suo sogno, qui si diploma nel 2003. Dopo la scuola inizia a lavorare come aiuto cuoco nell’allora Oktoberfest Stube di via 4 novembre a Bergamo e porta avanti collaborazioni con numerosi ristoranti e catering della provincia. Il ristorante cresce, grazie anche alla continua ricerca e passione del giovane cuoco, in breve tempo prende in mano le redini della cucina, che dirige, diventando quello che tutti a Bergamo ormai conoscono come “ristorante da Cece e Simo”. Nel 2009 lascia Bergamo per intraprendere un’avventura come ristoratore, dopo 3 anni torna in via 4 novembre, come Chef di “Cece e Simo” e per seguire in prima persona lo sviluppo del progetto “Love Banqueting”, società di catering nata come ramo d’azienda del ristorante ormai affermato. Realizza diversi menù personalizzati per eventi privati e pubblici sempre con il suo marchio di chef eclettico e passionale. La sua cucina inventiva e generosa, frutto di 15 anni di esperienza nel settore gastronomico, soddisfa i palati più sofisticati e di chi ama la cucina legata alla tradizione, sviluppando una particolare sensibilità rispetto alle preparazioni di paste e lievitati.

When he was a young man he enrolled in the catering school of San Pellegrino Terme and began following his dream. He graduated in 2003. After studying, he began to work as assistant cook in what was then called the Oktoberfest Stube in via 4 novembre in Bergamo and collaborated with various restaurants and catering companies in the province. The restaurant developed thanks to the endless effort and unyielding passion of the young cook who, in a short time, took over the running of the kitchen. During his management the restaurant changed name and is now known in all of Bergamo as the restaurant “da Cece e Simo”. In 2009 he left Bergamo to begin a career as restaurateur but came back after three years and took up service as the Chef at “Cece e Simo” and to personally follow the project named “Love Banqueting” which is a catering company and a branch activity of the restaurant. It creates many personalized menus for both private and public events wherein his trademark is that of the versatile and passionate chef. His cuisine is inventive and abundant which is the result of fifteen years of experience in the field of gastronomy. His dishes totally satisfy the needs of whoever loves traditional cuisine and he is particularly sensitive when preparing pasta and pastry dishes.

(Ristorante Makkaroni - Bergamo) Vittorio Nasti, classe 1953, proviene da una famiglia di origini amalfitane che vanta una tradizione culinaria di tutti rispetto. La cucina mediterranea, con i suoi primi piatti ineguagnabili e il pesce di prima qualità, sono quindi le specialità che Vittorio Nasti, fin da giovanissimo ha imparato, coltivato e perfezionato nel corso della sua brillante carriera. Maestro pizzaiolo, capace di sfornare pizze gigantesche per soddisfare fino a sei persone,Vito Nasti è uno dei riferimenti della cucina mediterranea e internazionale. Ogni giorno il menù del suo ristorante Makkaroni in viale Papa Giovanni nel centro di Bergamo viene aggiornato a seconda dei migliori prodotti reperibili sul mercato così da soddisfare le aspettative del più esigente dei buongustai. Il segreto della sua cucina sta infatti nella capacità e competenza di Vittorio Nasti di scegliere sempre prodotti di alta qualità e di saperli cucinare con semplicità, ma al tempo stesso con grande esperienza ed attenzione. Ovviamente, da grande chef qual è, Vittorio Nasti porta in tavola anche piatti della tradizione bergamasca, seguendo i ritmi e i frutti delle stagioni come ad esempio funghi e cacciagione accompagnati dalla tipica polenta bergamasca, e della cucina internazionale.

Vittorio Nasti

Vittorio Nasti was born in 1953 and comes from a family originally from Amalfi with a long and highly respected culinary tradition.The cuisine is Mediterranean; the first dishes are incomparable to others and the fish is of the highest quality. These are the specialities that Vittorio Nasti learned from a very young age and has perfected over the course of his brilliant career. He is an expert pizza chef and can turn out giant sized pizzas big enough to feed six people. Vittorio Nasti is also a leading light of the Mediterranean cuisine at an international level. The menu in his restaurant Makkaroni in viale Papa Giovanni in the centre of Bergamo is updated every day based on the best and freshest ingredients available so as to satisfy the needs of the most demanding gourmet. The secret of the success of his cuisine lies in his ability to always choose high quality products and to cook them in a simple manner but with care and attention. Naturally being the great chef he is, Vittorio Nasti is also able to serve up traditional local dishes from the area of Bergamo following the rhythm of seasonal fruits and vegetables, for example mushrooms with wild game accompanied by the typical polenta of Bergamo, as well as dishes from the international cuisine.

Didier Garrein - (Ristorante La Marianna - Bergamo) Nato a Bruxelles nel 1962, ha completato gli studi nella scuola alberghiera della capitale belga. Nel 1984 abbandona la natia patria trasferendosi in Italia, dove, dopo qualche esperienza in alcuni famosi locali di Bergamo, tra cui il ristorante Lio Pellegrini, diventa chef de “La Marianna”, per il quale lavora da oltre 15 anni, un matrimonio culinario raro, accompagnato da successo e devozione costante nel tempo. La stessa devozione gli è riservata a sua volta, dalla clientela del ristornate che nei lunghi anni lo ha seguito fedelmente, apprezzandone l'abilità rara di Garrier capace di coniugare tradizione e innovazione, un mix vincente fatto di passione per il proprio lavoro e genuinità dei prodotti utilizzati: scelti con cura con ricerca e studi legati al territorio. Per Garrein la cucina è poesia, espressione di un sentimento, di un bisogno prezioso della sua anima che nell' amalgamare sapore e gusto trova soddisfazione e realizzazione, tanto quanto nel creare nuove alchimie gastronomiche. Tra le sue mani i profumi, le composizioni, l'armonia degli accostamenti tra i sapori ed i colori esprimono la sapiente abilità nella ricerca dell' alimento quale nutrimento dell'anima oltre che del corpo.

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He was born in Brussels in 1962 and completed his studies in the catering college of the Belgian capital. In 1984 he left his native country and moved to Italy where, after some experience working in a few of the most well known restaurants in Bergamo, including Lio Pellegrini, he became the chef at “La Marianna” and has been there for more than 15 years. A rare culinary match combined with success and constant dedication over time. That same dedication has been shown by the clientele of the restaurant which has followed him loyally and admired the rare skills of Garrein, who is able to combine tradition with innovation, a winning mix made up of the love of his job and the genuineness of the ingredients he uses: all chosen with care and following careful research of the surrounding region. To Garrein, cookery is poetry, the display of an emotion, a priceless craving in his soul which when blending taste and flavour results in the achievement of pleasure as much as producing new gastronomic alchemies. In his hands the smells, the arrangements, the harmony of the combination of flavours and colours demonstrate his ability to find in food, nourishment for both the body and the soul.


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(Ristorante Gennaro e Pia - Mozzo) Nasce a Bergamo il 26 gennaio del 1965, terzo degli otto figli di Gennaro e Pia. Stefano mastica da subito l'ambiente della ristorazione perchè papà Gennaro, sulla base dell'esperienza maturata presso uno dei locali più noti della città, decide di avviare una sua attività nel dicembre del 1972. Stefano ha solo sette anni in quel periodo, ma fin da subito tende a dimostrare un certo interesse e predisposizione ai fornelli, infatti si muove con dimestichezza in cucina e con naturalezza comincia a cucinare pietanze. Termina le scuole dell'obbligo e subito entra di prepotenza nella cucina dell'allora già avviata attività dei genitori, infatti affianca immediatamente il padre grazie al quale acquisisce tutte le nozioni necessarie per diventare un bravo cuoco. Negli anni seguenti papà Gennaro lo affianca a un suo carissimo collega e amico, Piero Gilardoni, capo cuoco di lunga esperienza che aveva lavorato a lungo sulle grandi navi da crociera, anche da lui imparerà moltissimi nozioni e raffinatezze del mestiere. Per anni assorbe tutti i segreti trasmessi dai suoi maestri fino a diventare lui stesso capo cuoco all'interno del " Gennaro e Pia". A tutt'oggi con i fratelli gestisce uno dei locali più noti della Città .

Stefano Magiarulo

Was born in Bergamo on 26th January 1965, the third of the eight children of Gennaro and Pia. Stefano got into the restaurant business early because his father, Gennaro, after working in some of the more notable restaurants in the city, decided to open his own business in December of 1972. Stefano was only seven then, but he was already beginning to show interest in cooking and was quite at home in the kitchen and started preparing some of the dishes. When he finished school he began to work in earnest in the establishment that his parents had started. Thanks to his father, he learned the tricks of the trade and became a good cook. After this his father, Gennaro, encouraged him to work alongside a colleague and an old friend, Piero Gilardono. Piero had worked for years as the head cook on large cruise ships and Stefano learned a lot of subtleties and further tricks of the trade. For many years thereafter he continued to learn the secrets from his “Maestri” and he finally became the master Chef of “Gennaro e Pia”. To this day, with his brothers and sisters, he manages one of the most important restaurants in the town.

Carmine Nasti - (Ristorante Pizzeria Capri - Bergamo) Originario di Tramonti, un incantevole paesino della costa Amalfitana, Carmine Nasti è considerato il Re della Pizza che propone non solo come piatto sbrigativo ed economico, ma anche come vera e propria delizia gourmet in oltre 200 varianti.La storica "Pizzeria Capri da Nasti", conosciuta anche ben oltre i confini bergamaschi, è meta di numerosi appassionati del piatto italiano per eccellenza i quali restano ogni volta esterefatti dal connubio tra tradizione e continua ricerca gastronomica arrivando a proporre pizze come vere opere d'arte. Alla base di tutto una farina ricavata da grani italiani selezionati, macinati a pietra (Petra) che insieme alla lunga lievitazione con lievito madre e naturale, costituiscono il fondamento della pizza "dorata", fragrante e morbida "biglietto da visita" di Carmine Nasti. Le sue tecniche di lievitazione naturale, la continua ricerca di materie prime d’eccellenza sono gli ingredienti e i segreti essenziali della sua maestria e della famiglia Nasti, che è entrata a pieno titolo nella storia di Bergamo per aver portato in città la cultura gastronomica partenopea e mediterranea.

Carmine Nasti was born in tramonti, a lovely little town on the amalfi coast; he is considered to be the "king of pizza" and he can deliver it on your table not only as a simple meal but also as a real gourmand delight in more than 200 varieties. The historic "Pizzeria Capri da Nasti" also well known outside bergamo city limits, it's a place that gathers many lovers of this typical italian dish, and every time they are stunned by the research, love and art that one can find in a pizza. A good quality italian flour, natural yeast and a long levitation, are at the base of a fragrant, golden pizza that one can find at carmine nasti's; and with it's secrets of the perfect pizza, the nasti family it's part of the history of bergamo also because they brought in town the mediterranean and partenopean food culture.

Salvatore De Rosa - (Ristorante Bistrò Le Iris) Lo chef Salvatore De Rosa è uno dei pochi casi di maestri dei fornelli autodidatta. Avviato fin da giovane al lavoro di barista, supportato da una rara simpatia e da una grande curiosità e tenacia, lavorando fianco a fianco con chefs di fama internazionale Salvatore De Rosa ha appreso in anni e anni di lavoro i trucchi e segreti del mestiere tra i più belli del mondo fino all’incontro con Antonio Foini, mitico titolare del noto bistrò “Le Iris”che gli ha dato fiducia poi ampiamente ripagata dalla soddisfazione della sua clientela tradizionalmente esigente e raffinata. E così oggi Salvatore De Rosa è acseso meritatamente nell’olimpo dei grandi e il bistrò “Le Iris” ha mantenuto e avvalorato il suo prestigio internazionale. I piatti preparati da Salvatore sono improntati essenzialmente sulla più tradizionale cucina italiana. Straordinari i suoi risotti e le sue paste, preparate con semplicità e servite con maestria, così come da non perdere i suoi piatti di bresaola, di prosciutti tipici e il suo leggendario roastbeef all’inglese, le sue carni e le sue cruditeè di mare. Il tutto accompagnato dai migliori vini selezionati da Antonio Foini tra i più noti barman del Paese.

Salvatore De Rosa is one of the few self-taught chefs in the business. He started out working in a bar and through his geniality, curiosity and tenacity and by working alongside well known international chefs he learned many tricks and secrets of the trade. At a certain point he met Antonio Foini, the well known owner of the bistro “Le Iris” who gave his trust to Salvatore De Rosa and was amply repaid by the satisfaction of his traditionally elegant and refined clientele. Thus Salvatore De Rosa deservedly rose to the heights of the great and the bistro “Le Iris” has maintained and increased its international prestige. The dishes that Salvatore De Rosa prepares are essentially based on typical Italian cuisine. His risotto and pasta are extraordinary, prepared in a simple way and served with class. Dishes not to miss out on are his bresaola, local hams and his legendary “English” roastbeef, his meats and seafish. All the dishes are served with some of the best wines chosen by Antonio Foini, one of the best known barman in the country.

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Ristorante Pianone Via Pianone 路 Bergamo Alta 路 Tel. 035.216016


Cuisine and Entertainment


CUSINE AND ENTERTAINMENT CUCINA E DIVERTIMENTI

IL PIANONE You really must take the time to enjoy a tasty meal at “IL PIANONE”, run by Marzio Panattoni. The variety of the menu and the delicate flavours of its dishes owe much to ancient Tuscan recipes. Here fish is a real treat and you’ll find all of Italy’s most famous dishes. There is also a wide selection of international fare. There is also a veranda where patrons can enjoy a spectacular view of Città Bassa.

Questo locale è conosciutissimo per la varietà e i sapori dei suoi piatti: dalla carne cucinata secondo gli antichi crismi dell’arte culinaria toscana, al pesce, a tutti i piatti famosi della cucina nazionale e internazionale. Questo ristorante si trova sui colli di Città Alta e possiede una bellissima veranda con una splendida vista di Città Bassa. Il suo grande e curatissimo giardino lo rende adatto anche per cerimonie importanti. Via Pianone - Bergamo Alta Tel. 035 216016

DA MIMMO Though far removed from local culinary tradition, pizza is a dish you can order at “DA MIMMO” in Città Alta’s Via Colleoni, doyen of Bergamo’s top pizza-makers and one of the town’s most famous gastronomic institutions. As well as mouth-watering pizzas, guests can also enjoy Mimmo’s fine Mediterranean and international proposals.

Anche un piatto lontano dalla tradizione locale come la pizza può essere gustato DA MIMMO in via Colleoni, in Città Alta, decano dei pizzaioli bergamaschi e autentica “istituzione” cittadina. Ma vale la pena sedersi al tavolo di questo ristorante non solo per mangiare una buona pizza, ma anche per assaggiare le sue specialità di cucina mediterranea e le proposte internazionali. Via Colleoni, 17 - Bergamo Alta Tel. 035 218535

SANT’ABREOEUS Situata nella suggestiva cornice di Piazza Vecchia, la Trattoria Sant’Ambroeus è il luogo ideale dove poter gustare la cucina tipica lombarda e creativa, infatti le tradizionali ricette vengono rielaborate con fantasia e ricercatezza dallo chef Perico, che con maestria amalgama sapori non convenzionali a quelli classici dando vita a piatti squisiti e mai banali. Nel periodo primavera-estate è particolarmente gradevole pranzare e cenare all'aperto su Piazza Vecchia, una delle più belle piazze d'Italia.

Piazza Vecchia, 2 - Bergamo Tel. 035 237479

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The restaurant is situated in the picturesque square, Piazza Vecchia. It’s one of the best places to savour typical and creative cuisine from Lombardy. The old recipes have been updated, with a touch of imagination and a bit of research, by the Chef Perico. Through his virtuosity he has been able to combine unconventional flavours with more classical ones, thus creating exquisite dishes. In Spring and Summer it’s pleasant to dine outside in Piazza Vecchia, one of the most beautiful squares in Italy.


CUSINE AND ENTERTAINMENT CUCINA E DIVERTIMENTI

ROOF GARDEN Il ristorante panoramico all’ottavo piano dell' Hotel San Marco è probabilmente uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti della città bassa. Enormi vetrate affacciate sulle Mura e a 360 gradi sulla città sono la degna cornice di un ristorante ai limiti della perfezione per quanto riguarda sapienza culinaria e professionalità del servizio. Il ROOF GARDEN è un locale da non perdere per chi ama la buona tavola e al tempo stesso una scenografia degna di un film, per una serata romantica o d'affari che resterà indelebile nella vostra memoria.

Piazza della Repubblica, 6 - Bergamo Tel. 035 366159

This panoramic restaurant located at the 8th floor of Hotel San Marco is perhaps one of the most evocative and charming places of Bergamo downtown. Its huge windows face towards the walls and the old town. The restaurant is close to perfection for culinary knowledge and highly professional service. ROOF GARDEN is a place that can’t be missed by lovers of good eating and outstanding locations, worthy of a movie set, of a romantic or a business dinner that you’ll never forget.

GENNARO E PIA Situato nello storico quartiere di Borgo Palazzo, a pochi passi da piazza sant’Anna, il ristorante GENNARO E PIA da oltre trent’anni vanta una delle migliori tradizioni di cucina mediterranea con specialità di pesce ineguagliabili per la loro freschezza e la semplicità magistrale con cui vengono preparate e servite. GENNARO E PIA, oltre ad essere un ristorante mediterraneo segnalato dalle guide, è considerato anche una delle migliori pizzerie della città e un appuntamento da non perdere per gli amanti di questa specialità partenopea.

Located in the historical quarter of Borgo Palazzo, just a few steps from piazza sant’Anna, for more than thirty years the GENNARO E PIA restaurant has been offering the best of traditional Mediterranean cuisine, with special fish dishes, unique for their freshness and simple preparation and serving. GENNARO E PIA is famous as one of the best pizzerias in town, and is a place you can’t miss if you’re fond of Neapolitan cooking. Via Borgo Palazzo, 41 - (Piazza S. Anna) Bergamo - Tel. 035 242513

CECE E SIMO Un locale tipico, famoso per le sue carni e per le sue specialità non solo altoatesine, lo potete trovare da CECE E SIMO in via Quattro Novembre a Bergamo bassa. La bravura dei proprietari Cece e Simo, la perfezione del servizio, la classe dei cuochi e l’utilizzo di prodotti alimentari di primissima scelta e i prezzi ragionevoli, hanno fatto di CECE E SIMO un ristorante molto ben frequentato in cui è consigliabile la prenotazione e dove la sicurezza di trascorrere una bella serata o un pranzo d’affari ben riuscito è certa.

Via IV Novembre, 65/67 - Bergamo Tel. 035 400008

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A typical restaurant, famous for its meat dishes and its special recipes from Alto-Adige, CECE E SIMO is in Bergamo, in via Quattro Novembre. The skill of owners Cece and Simo, the perfect service, the class of the cooks, the top-quality of food and the prices, which are very reasonable, all make CECE E SIMO a very popular restaurant. Reservations are advisable; in this restaurant you’ll surely enjoy a nice dinner or a delicious business lunch.


Ristorante e Pizzeria

Via Guglielmo D’Alzano, 1 - Bergamo - Tel. 035 221265


CUSINE AND ENTERTAINMENT CUCINA E DIVERTIMENTI

LA MARIANNA The Marianna was established in 1953 when Oriana and Enrico Panattoni, who owned an ice cream parlour in Via Colleoni, bought an old dairy shop in the area of Colle Aperto beside the Sant’Alessandro gate. It is a unique location both for the splendid view and its natural and architectural beauty. The couple transformed the old dairy into a bar and ice cream parlour then, in 1961, added a restaurant which has been going for over 50 years now and is considered a landmark of the restaurant business in Bergamo and very famous all around the country.

La Marianna nasce nel 1953, quando Oriana ed Enrico Panattoni, già proprietari di una gelateria in Via Colleoni, acquistano una vecchia latteria situata in Colle Aperto, accanto alla storica Porta Sant’Alessandro. Una location unica per panorama e bellezza naturale oltre che architettonica, i coniugi Panattoni trasformano il vecchio locale da latteria, in bar gelateria, e nel 1961 aggiungono il ristorante, che oggi da oltre 50 anni è considerato punto di riferimento della ristorazione bergamasca. Largo Colle Aperto, 2 - Bergamo Tel. 035 247997

LA BRUSCHETTA A homely and discreet atmosphere awaits diners at La Bruschetta just a minute’s walk from downtown 's hotels in Via Guglielmo d'Alzano. Exquisite dishes and a wideranging international menu explain why this is a favourite haunt for tourists and locals alike. Excellent wine, tropical fruit, a range of meats and fish dishes as well as pirras and pasta make La Bruschetta iust the place for a working dinner or an evening out.

In un ambiente caldo e discreto, ricavato da una vecchia cantina, si possono gustare piatti squisiti scelti da un ricco menu tipico e internazionale. La BRUSCHETTA, ristorante e pizzeria molto frequentata dai turisti, è situato in Via Guglielmo D’Alzano, a pochi passi dagli alberghi del centro città. La BRUSCHETTA è il locale ideale sia per una cena d’affari sia per trascorrere una bella serata. Via G. D’Alzano, 1 - Bergamo tel. 035 221265

IL GOURMET Nelle sale del ristorante IL GOURMET, una incantevole villa ai piedi del Colle di San Vigilio , da molti lustri gli amanti dell’alta cucina e dei locali di classe trascorrono ore indimenticabili, sia per pranzi o cene d’affari,sia per romantiche serate a lume di candela, sia per feste o banchetti di sicuro successo. La leggendaria bravura degli chef, la ricca possibilità di scelta nella sua cantina di vini, la professionalità del personale ai tavoli, ha fatto del GOURMET uno dei migliori locali non solo della città, ma anche meta di turisti in visita a Bergamo, proprio per conoscere questo ristorante.

Via S. Vigilio, 1 - Bergamo Alta Tel. 035 4373004

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IL GOURMET is a restaurant located in a very charming villa at the start of the Colle di San Vigilio. Whether for business lunches or dinners or for romantic candlelight dinners or for prestigious parties and banquets lovers of good-cooking and high class locations have spent unforgettable hours in its dining rooms for many decades. The skills of its chefs is legendary, together with the wide choice of wines of its cellar and the flawless service at the tables. These outstanding features have made IL GOURMET not only one of the best appreciated restaurants in town but also for the many tourists coming to Bergamo.



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LA CANTINA LA CANTINA è uno dei locali più caratteristici e suggestivi in centro città, per chi ama le migliori specialità del territorio e le eccellenze alimentari scelte da Eugenio Monzio Compagnoni, noto produttore di vini di Franciacorta e di Valcalepio. La Cantina, di nome e di fatto, è un romantico locale con una bellissima boiserie in noce massiccio di fine ‘800, pieno zeppo di bottiglie, dove allegria e intimità vi accompagneranno per un pranzo o una cena indimenticabile.

Via Ghislanzoni 3 Bergamo Tel. 035 237146

LA CANTINA is one the most distinguished and striking places in the centre of the city. It is for those who delight in the very special local dishes and appreciate the perfect choice of foods by Eugenio Monzio Compagnoni, a well known vintner with vineyards in both the Franciacorta and Vacalepio areas. La Cantina is elegantly romantic and has wonderful wood paneling, in solid walnut, which dates back to end of the 1800s. It is crammed full of bottles of wine and is a place where cheerfulness and intimacy will keep you company during an unforgettable lunch or dinner.

LE IRIS Situato nel centralissimo Viale Vittorio Emanuele, “LE IRIS” è il bistrò preferito dagli amanti della buona tavola e del bere bene. Magistralmente condotto da Toni Foini, è frequentato da manager, imprenditori, belle signore dell’alta borghesia, artisti ed editori. Trascorrete piacevoli serate, con piatti di alta cucina accompagnati dai migliori vini e dagli impareggiabili drink che Toni preparerà con la sua abilità. E’ un locale molto amato dai turisti per il suo stile internazionale, di alta classe e a prezzi ragionevoli.

Viale Vittorio Emanuele, 12 - Bergamo Tel. 035 217037

Located in central Viale Vittorio Emanuele, “LE IRIS” is the favourite bistrò for lovers of the perfect food and cocktail or long drink. Expertly run by owner Toni Foini, “LE IRIS” is a haunt for business people, fashionable women, artists and publishers. Come here for pleasant evenings and the unsurpassable dishes and cocktails Toni prepares with such style. The food here is also first-rate and incredibly tasty.

OSTERIA DELLA BRUGHIERA In un minuscolo borgo nel verde fondovalle nella ridente cittadina di Villa D' Almè in una casa rurale magnificamente ristrutturata troviamo il ristorante “Osteria della Brugheria”. Una delle location più suggestive dell’intera bergamasca: l’aia trasformata in curatissimo giardino con tanto di romantica pergola, scalini in pietra, pavimenti in cotto e dentro una sinfonia di cromatismi caldi e terrosi, il tutto impreziosito da una notevole raccolta di opere d’arte contemporanea, l'ambiente ideale dove sapore e bellezza si ritrovano esaltando i sensi.

Via Brughiera, 49 - Villa d’Almè Tel. 035 638008

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In a small hamlet situated at the bottom of a green valley in the small town of Villa D’Almè, there is a country house which has been wonderfully renovated. It is here that you will find the “Osteria della Brugheria”. It is one of the most striking locations of the whole region: the yard has been transformed into a well looked after garden complete with a romantic bower, stone steps, terracotta floor tiles and inside, a symphony of warm, earthy colours and a precious collection of contemporary art – the ideal place for flavours and beauty to come together to enhance the experience.


Ristorante Birreria

Marienplatz Via Pignolo, 37 - Bergamo Tel. 035.238964


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ARRI’S Questo locale, creato da Stefano Arrigoni e da Paolo Benigni, due simboli dell’alta ristorazione italiana, e dal noto pasticcere Alberto Maggi, è situato nel cuore di Bergamo bassa. ARRI’S è un kitchen-bar con accurato e raffinato servizio che offre sfiziosi aperivi, antipasti, delicati primi piatti, gustosi piatti di carne e pesce, insalatone, il tutto condito da un’ottima ed ampia carta dei vini. Ideale per un pranzo di lavoro o per una pausa di piacevole relax.

Via Piccinini, 10 - Bergamo tel. 035.237026

This café, situated in the heart of the lower city near the new Court rooms, was created by two symbols of high class Italian catering. Arri’s is a barrestaurant which offers fine service combined with a wide variety of food, from finger food to tickle your appetite, to starters, delicate first courses to tasty meat or fish dishes, or big, mixed salads - and all this accompanied by an excellent and extensive wine list. It is an ideal venue for work lunches or for simply enjoying a moment of relaxation.

MARIENPLATZ Agli amanti della birra e della spensierata allegria non serve andare fino a Monaco per scoprire la calda atmosfera dei sapori bavaresi e delle migliori specialità gastronomiche. Il ristorante birreria MARIENPLATZ, nel cuore di Bergamo, vi farà rivivere l’emozione di un angolo di Baviera gustando le migliori birre e specialità tipiche servite da un staff simpatico con abiti tipici e musica tradizionale per una serata indimenticabile. MARIENPLATZ: la felicità a tutta birra.

Via Pignolo, 37 - Bergamo tel. 035.238964

For beer and fun lovers you don’t need to go to Munich to enjoy the warm atmosphere of Bavarian flavours and their finest gastronomic specialties. Marienplatz is a beer hall and restaurant in the heart of Bergamo which will bring back memories of a corner of Bavaria by offering you the chance to taste some of the best beers and local dishes you can find in Bavaria served up by wonderful and friendly staff and other personnel, dressed in traditional costumes and playing traditional music, which provide for an unforgettable evening. Marienplatz: all the happiness you need.

BAR DUSE Tra le storie legate a questo locale un tempo caffè del teatro Duse, pare sopravvivere la più romantica: le coppie di innamorati che si danno il loro primo appuntamento al Bar Duse non si lasceranno più. A questa leggenda si aggiunge oggi la bravura di Pietro Scainelli, di Ivano e del suo staff di giovani barman. I loro favolosi aperitivi con trenta diversi tipi di stuzzichini sono un appuntamento fisso con la clientela più simpatica della città.

Rotonda dei Mille - Bergamo Tel. 035 242679

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There is a romantic legend associated with a stylish cafe which once served patrons of the nearby Duse Theatre. Courting couples who fix their first date at Bar Duse are destined to stay together forever. Keen proponents of the Bar Duse legend are expert barman Pietro Scainelli and his team. Fabulous aperitifs and over thirty mouth-watering snacks make Bar Duse one of Bergamo’s preferred watering-holes for the local in-crowd.



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BIIF Nell’elegante e antica Piazza Pontida, è nato un nuovo format di ristorante pizzeria grill, che spettacolarizza la carne e la sua lavorazione, ma non solo. BIIF, un gioco di parole, è sottotitolato “grill e pizza”. L'idea è quella di una griglieria all'italiana, che prolunga la filiera della macelleria tradizionale per abbinarla alla pizzeria, al piatto veloce e all'happy hour. L’attenta selezione dei prodotti unita alla maestria dei cuochi e alla simpatia dello staff hanno in breve tempo portato BIIF ai vertice della notorietà cittadina e luogo preferito dai turisti e buongustai.

Piazza Pontida, 27 - Bergamo Tel 035 218524

It’s situated in the antique Piazza Pontida in Bergamo and gives rise to a new type of restaurant of grilled foods and pizza, which exalts meat and its preparation. It doesn’t finish there. Biif, a play on words, is sub-titled “grill and pizza”. The idea is to start from the traditional Italian grill, extending the typical process to encompass the pizza and end up on the plates of the happy hour customers. The careful choice of ingredients together with the expertise of the chefs and the friendliness of the staff have, in a short time, taken Biif to the peak of notoriety in Bergamo and is one of the preferred places for both tourists and food lovers alike.

VOX “VOX” è un locale dal tono internazionale e dall’atmosfera ideale per relax ed eleganza. LA CUCINA È APERTA NON STOP DALLE 12 ALLE 24. A mezzogiorno: colazione di lavoro. Dalle 17,30 cocktails e aperitivi fanno da cornice a questo locale dove continuare la serata gustando una fragrante pizza o le proposte dello chef in grado di soddisfare i palati più esigenti, il tutto accompagnato da un’ampia selezione di vini. La sua location, proprio tra gli alberghi del centro città fa del “Vox” uno dei locali preferiti dai turisti.

Via Papa Giovanni XXIII, 94 - Bergamo Tel. 035 4284353

“VOX” is an establishment with an international flavour and the atmosphere is that of relaxation and elegance. THE KITCHEN IS OPEN FROM MID-DAY UNTIL MIDNIGHT. At mid-day: a business lunch. From 17:30 on there are cocktails and aperitifs that set the scene for continuing your evening tasting a fragrant pizza or the chef’s suggestions, which will satisfy the most demanding pallets, all accompanied by a vast selection of excellent wines. It is located under the trees in the city centre and that makes it one of the preferred destinations of tourists.

BENIGNI AMBULATORIO GASTRONOMICO In questo bistrò di gran classe, ma molto intimo e caldo, i fratelli Benigni vi daranno l'occasione per godere di una cena o di un aperitivo molto gradevoli, con piatti studiati per soddisfare il palato e la curiosità. In una delle zone più romantiche di Bergamo, a pochi passi dall’Accademia Carrara, troverete una magica tranquillità, dove il tempo sembra fermarsi. Da non perdere gli antipasti e le prelibatezze dello chef. Via S. Tommaso, 74 - Bergamo Tel. 035 248696 - 348 1539839

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Here, you will be welcomed into an unconventional ambience of class which is warm and intimate by the Benigni brothers. Whether you come for an aperitif or a full meal, your eye and palate will certainly be satisfied. This bistrò is situated in one of the most romantic areas of Bergamo, close to the Accademia Carrara, it offers a magical tranquillity where time seems to have stopped. The hors d’oeuvres and exquisite specialties of the chef are not to be missed!


RISTORANTE PIZZERIA

MAK K KARONI Enjoy our food! from 12,00 to 02,00

Viale Papa Giovanni XXIII, 66 Bergamo Tel. 035 242308


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PIZZERIA CAPRI DA NASTI Probabilmente nel Guinness dei Primati, potrebbe trovare una citazione la mitica PIZZERIA CAPRI DA NASTI, che nel suo menù vanta una lista di oltre 200 qualità di pizze diverse. Dalla “Margherita” alla pizza “Pere e formaggio”, dalla “Quattro stagioni”, alla “Pizza alla diavola”; chi ama il piatto italiano più famoso del mondo non può perdere l’occasione di conoscere ed apprezzare la PIZZERIA “CAPRI DA NASTI”, grandi pizze per intenditori.

In all probability the legendary "CAPRI DA NASTI PIZZERIA" could find a place in the Guinness Book. Its menu boasts over 200 different quality pizzas ranging from a simple "Margherita" to "Pizza with pear and cheese", from the classic "Quattro Stagioni" (Four Seasons) to the spicy "Pizza alla Diavola " (Devil's Pizza). Those who love Italy's most famous dish should hurry along to "CAPRI DA NASTI PIZZERIA", a real paradise for pizza gourmets. Via Zambonate, 23 - Bergamo Tel. 035 247911

MAKKARONI Nel cuore di Bergamo bassa, a pochi passi da Porta Nuova, il ristorante "MAKKARONI" propone nelle sue fresche sale, piatti tipici della tradizione mediterranea con appetitose delizie a base di pesce freschissimo e squisite carni sapientemente cucinate con ingredienti di prima scelta. Ma anche chi desidera assaggiare piatti tipici bergamaschi o lombardi o una pizza tra le migliori della città, ovviamente a forno a legna, dalla " MAKKARONI" resterà entusiasta e sicuramente ritornerà.

Try typical Mediterranean or Bergamo or Lombard dishes or just one of the best pizzas in town in the cool "MAKKARONI" restaurant in the heart of lower Bergamo, just a few steps away from Porta Nuova. Whatever you choose the delicious fresh fish and meat dishes or the woodfired pizzas, it will make you want to return to the "MAKKARONI" . Viale Papa Giovanni xxiii, 66 - Bergamo Tel. 035 242308

TRATTORIA FALCONI Dal 1963 alle pendici di Ponteranica è la classica Trattoria dei tempi lontani dove si bada più alla sostanza che alla forma. Appena entrati chiedete di Marco il Patron che Vi enuncerà i tipici piatti della cucina Tosco\Bergamasca e internazionale. In cucina il fratello e Chef Giorgio sforna le diverse pietanze, aiutato dallo Chef Lorenzo Zambelli. Marco e Giorgio infine si preoccupano di produrre e controllare i salumi e le carni, di ordinare e selezionare funghi e i 50 tipi di formaggi. Marco e Giorgio propongono piatti della tradizionale cucina Bergamasca e Toscana, seguendo sempre la stagionalità.

Via Valbona, 81 - Ponteranica Tel. 035 572236

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On the gentle slope of the hills of Ponteranica you will find this classical Trattoria of times gone by where substance counts more than form. As soon as you go into the trattoria ask for Marco, the owner, who explain the different dishes available on the menu, both typical dishes hailing from Tuscany and the Bergamo area as well as international ones. In the kitchen, his brother and Chef Giorgio turns out a variety of dishes helped by the Chef Lorenzo Zambelli. Marco and Giorgio personally oversee the production of salami and meats and order and choose the mushrooms and the more than 50 kinds of cheeses.



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ODISSEA La Grecia è tornata di gran moda e così le sue tradizioni gastronomiche. A Bergamo, in Via Previtali potrete ritrovare un angolo del Paese degli Dei e gustare in un’atmosfera amichevole e romantica le specialità della autentica cucina ellenica, accompagnate dai migliori vini e drink della Terra di Ulisse. L’accurata scelta dei prodotti e un ottimo rapporto qualità/prezzo fanno del nuovo ristorante “ ODISSEA” il luogo ideale per un pranzo di lavoro e una serata indimenticabile.

Via Andrea Previtali, 43 - Bergamo Tel. 035 400374

Greece has come back into fashion along with its gastronomical traditions. In Bergamo, in Via Previtali you can find a corner of the country of Gods and taste the genuine specialities of the Hellenic cuisine in a friendly and romantic environment while savouring the best wines and drinks from the land of Ulysses. The careful choice of the ingredients and an excellent price to quality ratio makes the new restaurant “ODISSEA” the ideal place for a

VELVET PUB Considerato uno dei locali più divertenti della Città, il VELVET PUB é strategicamente posizionato nel centro di Bergamo. Punto di ritrovo per la sana gioventù studentesca e straniera, il VELVET PUB offre serate a tema di grande successo. Ad esempio ogni martedì sera party per gli studenti di Erasmus e per gli stranieri, con discoteca, noti DJ e Karaoke, il tutto gustando ottimi cocktails, birre, vino, pizza e sandwiches in allegria, musica e spensieratezza. Sono gratuitamente disponibili sale private per feste di ogni occasione.

Via Camozzi, 32 - Bergamo Tel. 035 240998

VELVET PUB, one of the town’s most fun places, is strategically located in the centre of Bergamo. One of the favourite hangouts of foreign and local students, the VELVET PUB’s theme evenings are a constant success. Such as the Erasmus student party every Tuesday night, with discotheque, famous DJs and Karaoke, pizzas and sandwiches, all washed down with the best cocktails, beers and wines, in a lively and care-free atmosphere with lots of music. Free private rooms are also available for all kinds of parties.

VARADERO JAZZ CAFÉ Laddove mille anni fa nacque la prima fiera campionaria della storia, la mitica Fiera di Sant Alessandro, oggi potete gustare cocktails, vini e birre artigianali attentamente selezionate e piatti preparati per voi da chefs e barman professionisti. Il VARADERO, in via Sant Alessandro numero 31/a a pochi passi dalla omonima Basilica, è ormai un appuntamento fisso per la gioventù della città, per i turisti più attenti e per gli amanti del bere bene. Si possono gustare le delizie di VARADERO dal mattino fino alle 2 di notte

Via S. Alessandro, 31/A - Bergamo

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In the same place where more than a thousand years ago started the first sample fair of the world, the wellknown Fiera di Sant Alessandro, now you can sit and sip cocktails, wines from a very accurate and selective list, and have snacks made for you by professional barmans . Il VARADERO, located close by the homonymous Basilica, is a very popular place for young people, nice tourists and for those fond of good wine. You can taste the delights of VARADERO from morning until 2 am


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A SHOPPING PARADISE IL PARADISO DELLO SHOPPING

N C S LAB Da una lunga esperienza e un grande talento creativo, nasce la storia di NCS LAB. L’eccellenza del cashmere, delle sete e dei cotoni assolutamente lavorati in Italia, unito a uno stile di gran classe e semplicità con un rapporto qualità prezzo ineguagliabile, fanno di NCS LAB, non solo uno straordinario laboratorio di cashmere, ma anche un luogo di antica storia e di raffinata eleganza come sono i modelli delle maglie NCS LAB. Qui si possono trovare pezzi unici, capi preziosi a prezzi contenuti in uno stile senza tempo.

Via Borfuro, 3 - Bergamo - tel. 035 242531 Via Ruggeri da Stabello, 86 - Bergamo - tel. 035 211630

NCS LAB started its life on the back of years of experience and exceptional creative talent. The excellent quality of the cashmere, silk and cotton, which are all produced in Italy, combined with style, high class and simplicity render NCS LAB’s products highly sought after. The price to quality ratio is incomparable making NCS LAB not only an extraordinary laboratory for cashmere but also a place of antique traditions and refined elegance, like the models it creates. Here you can find unique and prized items at reasonable prices in an environment which is timeless.

PAGANO PAGANO is synonymous with stylish women and men. This is now internationally known as one of the most refined furs and clothing shops. Very demanding customers go to PAGANO in order to find the timeless stylishness that is simply the result of extraordinary class and professionalism which transforms a fur or a dress into a work of art.

PAGANO è sinonimo di eleganza femminile e maschile, Pagano è considerato a livello nazionale e internazionale uno dei negozi di pellicce e abbigliamento più raffinati. Alla sua maison di moda si rivolge la clientela più esigente che cerca quel tipo di eleganza capace di vincere la fragilità delle mode superficiali, grazie ad una classe e ad una professionalità semplicemente straordinaria che trasforma una pelliccia o un abito in un opera d’arte. Via Sant’Orsola, 10/E - Bergamo tel. 035 212342

HARRISON R Recentemente rinnovato HARRISON OSCAR EDITIONS, dal 1983 simolo di uomo elegante, ha iniziato una seconda vita. Il primo passo e un remake degli spazi guidato da un innovativo concept di customer service. Uno spazio aperto, non solo in termini di leggerezza ma soprattutto in termini di mente, con brand blasonati e sempreverdi come: Aspesi Barba - Boglioli - Caruso K Way -Offine Slowear Polo Ralph Lauren - Tonello Metrico - Care Label John Smedley - Barbour Filson - Shneider’s

Via G. Paglia, 3/e - Bergamo Tel. 035 249204

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Harrison Oscar Editions has recently been renovated and is beginning a new chapter in life after being considered the symbol of the elegant man since its founding in 1983. The first step was to redesign the layout of the space to create an enhanced concept of customer service. An open space not only in terms of levity but also in terms of the mentality, with both noble and well known brands like: Aspesi – Barba – Boglioli – Caruso – K Way – Offline Slowear – Polo Ralph Lauren – Tonello – Metrico – Care Label – John Smedley – Barbour – Filson – Schneider’s


Via Petrarca, 6 - BERGAMO - Tel. 035 249900 - E-mail: leilabali@leilabali.191.it


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LEILA BALI FINE JEWELS “La preziosità affascina, unita alla fantasia può conquistare”: è questa la filosofia che sta dietro alle splendide creazioni della signora LEILA BALI, orafa stilista, che espone in via Petrarca gioielli unici e raffinati, realizzati appositamente per lei da una scuola orafa artigiana. Questi gioielli sono per lo più creazioni uniche e personalizzate, pubblicate su riviste specializzate, destinate alle signore di gran classe e dal gusto sobrio ed esclusivo.

It’s worth crossing the street into Via Petrarca to visit Leila Bali, the top jewellery designer. She’s a local legend for her refined gold and precious stone creations. Achoice blend of beauty, fantasy and luxury personal designs often embellish the pages of speciialized publications. Ideal for that special gift. LEILA BALI is the best place in Bergamo to buy the best jewels. Via Petrarca, 6 - BERGAMO Tel. 035 249900AA

CICOGNA Considered the elegant place for children and kids, CICOGNA has reached every spot beyond the city limits and not just in and around Bergamo but all around Italy, too. You’ll be able to find the best selection of famous labels here at “CICOGNA”. It’s a must for anyone interested in teaching class and taste to their children; the variety of textiles, colours or its items will satisfy any of your needs and most of all will highlight the natural elegance and vivacity of your young people.

Tradizionalmente noto per essere il tempio dell’eleganza per bambini e ragazzi, la CICOGNA ha vestito fin dai primi giorni di vita i bimbi e i ragazzi più eleganti della città. Troverete infatti alla CICOGNA un assortimento di marche e di prodotti unici nel settore. Un punto di riferimento per chi vuole educare al buon gusto e alla classe i propri figli, con abbinamenti di linee, tessuti e colori capaci di valorizzare con eleganza e sobrietà la personalità e la vitalità propria della giovane età. Via Sant'Orsola, 10, - 24122 Bergamo Tel. 035 239320‎

M & M Da quasi un secolo, M&M Macconi & Mazzoleni è il simbolo di eleganza, dove classe e distinzione si fondono a capi di abbigliamento che non conoscono le fatue tendenze stagionali, ma durano nel tempo come i grandi capolavori. Da M&M Macconi & Mazzoleni si possono trovare capi di abbigliamento di rara fattura artigianale, calzature, pelletteria e accessori di gusto classico che hanno fatto di M&M Macconi & Mazzoleni un nome di prestigio nazionale. Via Sant’Orsola, 15 - Bergamo tel. 035237948

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For nearly a century M&M Macconi & Mazzoleni, has always been associated with the extreme elegance that derives from timeless clothing, From clothes of distinction that actually outlast time as do any masterpieces. M&M Macconi & Mazzoleni uniquely crafted classically styled garments, shoes, leatherwear and furs are the reason for its prestige nationwide. The careful and accurate selection of M&M Macconi & Mazzoleni exclusive suppliers include international names, are the secret of a century of success.


Via Zambonate, 85 - 24122 BERGAMO - Tel. 035 238154 - www.montidecio1912.it


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MONTI DECIO In via Zambonate ha sede la più antica gioielleria ed orologeria della città: “MONTI DECIO”. Fondata nel 1912, la maison rappresenta per Bergamo e provincia i marchi più prestigiosi di orologi e gioielli quali: Vacheron Constantin, Bulgari, Audemars Piguet, IWC, Girard Perregaux, Gerald Genta, Breitling, Ulysse Nardin, Corum. Un lungo e prezioso elenco che testimonia la serietà e la tradizione di questa antica gioielleria.

Via Zambonate, 85 - BERGAMO Tel. 035 238154 - Fax. 035 238154

“MONTI DECIO” in Via Zambonate is the name of Bergamo’s best-known jewellery and watches centre. Founded in 1912, “Monti Decio” represents the world’s most prestigious brands of watches and jewels: Vacheron Constantin, Bulgari, Audemars Piguet, IWC, Girard Perregaux, Gerald Genta, Breitling, Ulysse Nardin or Corum. A long and prestigious list that testifies to the longstanding professionalism of this revered treasure house.

OTTICA ISNENGHI La storia di questa azienda è antica come l’Italia stessa. OTTICA ISNENGHI nacque nell’anno 1860 per opera di un eroe garibaldino: Enrico Isnenghi. Da allora ben cinque generazioni si sono succedute fino ad arrivare a Laura e agli attuali Giuliana e Paolo. Gli Isnenghi sono oggi una dinastia di ottici che hanno conquistato e mantenuto la fiducia dei cittadini bergamaschi che vedono in questo negozio la loro stessa storia percorsa di pari passo con i progressi dell’industria ottica a servizio della vista e del benessere degli occhi.

P.zza Matteotti, 21 - Bergamo Tel. 035 249611

The company’s history is as old as that of Italy itself.. OTTICA ISNENGHI was opened in 1860 by one of Garibaldi’s heroes: Enrico Isnenghi. Since then all of five generations have run the business right up to Laura and Giuliana and Paolo at the present day. Today, the Isnenghis are an optician dynasty who have not only won the trust of Bergamo’s inhabitants and but have also kept it. So while the shop’s history is an illustration of the progress made in optician history and in eye health, it also reflects the history of the Bergamo’s people.

REGAZZONI TAPPETI REGAZZONI TAPPETI is surely one of the Bergamo region 's oldest commercial centres for the sale of Persian and Caucasian carpets. lndeed connoisseurs of carpets come here from far and near to admire its superb collection of woven masterpieces Regazzoni Tappeti is also a reference point for collectors of fine antique English silver, especially Sheffield.

Il negozio “REGAZZONI TAPPETI” è la più antica attività commerciale della bergamasca e forse della Lombardia. Ha infatti sede in via Zambonate, proprio sull’angolo con le “Cinque Vie”, dal lontano 1820. E da allora è un punto di riferimento per arredatori e appassionati di tappeti persiani e caucasici, nonché di collezionisti di argenti antichi inglesi e sheffields, che qui trovano oggetti di grande interesse. Bergamo - Via Zambonate, 64 Tel. 035248356

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CICOGNA EVERY DAY CICOGNA è da oltre mezzo secolo sinonimo di eleganza per bambini dalla nascita ai 16 anni di età. Da poco ha aperto CICOGNA EVERY DAY un negozio che abbina alla classe della maison anche combinazioni di prezzo assolutamente accattivanti con settimanali arrivi di prodotti firmati sia per maschietti che femminucce.CICOGNA EVERY DAY porta così alla portata di tutte le tasche l’eleganza dei bambini e la soddisfazione di tante mamme, orgogliose delle loro creature.

Via Broseta, 16 - Bergamo Tel. 035 234156

For over half a century CICOGNA has been the symbol of elegance for children, from when they are born up to 16 years of age. CICOGNA EVERY DAY was opened recently and matches the class of the house with a combination of very captivating prices. There are new weekly arrivals of designer clothes for both boys and girls. Thus, CICOGNA EVERY DAY renders elegance affordable to everyone and will satisfy many mothers who are proud of their little ones.

FRANCO CALZATURE FRANCO è un negozio di lunga tradizione considerato il numero uno per competenza e professionalità nel settore della calzatura. Il negozio, una vera e propria bomboniera della scarpa, da oltre 50 anni è il riferimento dell’alta società bergamasca che vede nella calzatura di classe l’accessorio fondamentale per potersi considerare eleganti e distinti. I migliori artigiani del settore forniscono in esclusiva FRANCO da molti anni e mai vorrebbero perderlo come ambasciatore della moda.

Via S. Orsola, 2 - Bergamo Tel. 035 239752

FRANCO is a shop with a long tradition and is considered the number one for competency and professionalism in the footwear sector. The shop is truly a centre of delight for shoe enthusiasts and for over 50 years has been the reference point for the high society of Bergamo who consider high class shoes to be the utmost accessory in order to be thought of as distinct and elegant. The best artisans in the sector have been exclusive suppliers of FRANCO for years and would never want lose it as the ambassador of fashion.

LIBRERIA ARNOLDI Fondata nel 1913 da Mario Arnoldi e da trent'anni guidata dal nipote Pierpaolo, la LIBRERIA ARNOLDI, sul Sentierone a pochi passi dal Municipio, da un secolo rappresenta il cuore della cultura e salotto dei bibliofili bergamaschi. Un vero gioiello della storia di Bergamo che ha generato nel tempo tre generazioni di librai ed editori. La LIBRERIA ARNOLDI, specializzata in romanzi, guide turistiche, saggistica, strenne e volumi d’arte, è da sempre la prima libreria per testi scolastici di ogni scuola e grado.

The Arnoldi bookshop was opened by Mario Arnoldi in 1913 and has been managed by his grandson, Pierpaolo, for the last thirty years. It is situated on the Sentierone very close to the Municipal buildings and for over a century has been considered the centre of culture and the parlor of booklovers in Bergamo. It’s a true gem in the history of Bergamo and has produced three generatio ns of booksellers and editors. The Arnoldi bookshop specializes in novels, tourist guides, essays, books written for Christmas and about art and it has always been know as the prime bookshop for schoolbooks at every level. Piazza Matteotti, 22 (Sentierone) - 24122 Bergamo Tel. 035 243462‎

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CALDARA GIOCATTOLI Intere generazioni di bergamaschi hanno lasciato in questo negozio di giocattoli i ricordi più belli della loro infanzia. Infatti la antica tradizione della famiglia Caldara ha fatto sognare i bimbi bergamaschi con un assortimento di giochi e giocattoli che ha fatto storia. Di questi tempi invasi da “cineserie”anche la scelta di un giocattolo può essere problematica. Da Caldara Giocattoli troverete l’esperienza e la serietà di una azienda sicura che farà crescere felici i vostri piccoli.

Viale Papa Giovanni Xxiii 49 - Bergamo Tel. 035242476

Entire generations of locals from Bergamo have left their fondest memories in this toy shop. Cardara family, with its own tradition, has made children's dream come true with their toys for decades. During times where Chinese manufacturing dominates our lives, choosing a toy can sometimes be difficult; Caldara Toys will offer you their long-term quality and experience to satisfy the needs of your beloved little ones.

STELIO I negozi di abbigliamento, camicie, cravatte e accessori STELIO, sono veri e propri simboli dell’eleganza maschile e femminile. STELIO è una catena di negozi nel Nord Italia, creata dallo stilista e imprenditore bergamasco Stelio Bombardieri che è riuscito a creare e produrre capi di grande eleganza e di alta fattura artigianale, in tiratura limitata, con un rapporto qualità/prezzo assolutamente imbattibile. STELIO: l’eleganza è nata con la camicia!

Viale Papa Giovanni 50/52 - Bergamo - Tel. 035 249618 Via S. Alessandro - Bergamo

STELIO, a very famous and elegant chain of shops in northern Italy, created by the stylist-entrepreneur. Stelio Bombardieri from Bergamo is a symbol of elegance for both men and women. here, one can find shirts, ties and accessories of high quality, handmade in limited numbers and get unbeatable value for your money. STELIO. where elegance begins with the shirt you wear!

LANDISPORT In via XX Settembre, nel cuore di questa fortunata area del centro città ha sede LANDISPORT, versione moderna di un antico negozio di articoli sportivi fondato ad inizio secolo dalla famiglia Lorandi. LANDISPORT è per i bergamaschi sinonimo di sport, classe ed eleganza, La grande passione che si è tramandata da tre generazioni, e un assortimento di straordinaria varietà si completa con un elenco di marchi prestigiosi che fanno di LANDISPORT il paradiso dello sport e dell’eleganza. Via XX Settembre 10 - Bergamo TEL. 035 249041

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LANDISPORT is located in via XX Settembre, in the very centre of Bergamo. The shop has a long tradition – it was founded at the beginning of the 20th century by the Lorandi family– and sells sports articles. LANDISPORT is one of Bergamo’s synonyms for sport, class and elegance. The great passion handed down through three generations and an extraordinarily rich sports clothes assortment, including all the most prestigious brands, is what make LANDISPORT a paradise dedicated to casual elegance.


Via Carducci, 13/C - 24127 BERGAMO - Tel. 035.403530 - Fax 035.403534 E-mail: info@passatempo.it - www.passatempo.it


A SHOPPING PARADISE IL PARADISO DELLO SHOPPING

SEEDS: Made in Italy, nasce per dedicarsi ai bambini e ai ragazzi da 0 a 16 anni, e unisce la passione per i tessuti e i filati al desiderio di creare capi di abbigliamento comodi e raffinati, selezionando tessuti e colori, privilegiando materie prime come il cashmere e il lambswool biellesi, il lino, il cotone e il velluto. I capi di maglieria sono rifiniti a mano da artigiani di grande esperienza. L’obiettivo di SEEDS è di vestire con stile e passione i vostri bambini. Come se fossero i propri. SEEDS è situato in via Borfuro, 5 nel cuore del centro cittadino, in un’antica dimora medioevale.

SEEDS

Via Borfuro, 5 - Bergamo Tel. 035 236666

SEEDS: Mde in Italy, was founded to cater to the needs of children from 0 to 16 years old and combines the passion for textiles and yarns with the desire to create comfortable and refined clothes by allowing clients to select the textiles and colours and giving importance to the raw materials like cashmere and lambswool from Biella, linen, cotton, and velvet. The knitted goods are finished by hand by artisans with years of experience.The aim of SEEDS is to dress your children in style and with passion, just as if they were their own. SEEDS is located in via Borfuro,5 – in the heart of the city centre in an old medieval building.

CASA DELLA RENNA In via Torquato Tasso, nel cuore della città, è possibile scegliere in un vastissimo assortimento, la pelliccia, il capo di abbigliamento e l’accessorio in pelle che meglio risponde alle proprie esigenze. Sebbene i suoi prezzi siano ritenuti da molti i migliori in assoluto, si può essere sicuri di trovare alla “CASA DELLA RENNA” centinaia di pellicce e capi in pelle solo di alta fattura artigianale. Anche per i turisti è una meta che non si lasciano sfuggire per uno shopping da sogno.

At this store in central Via Torquato Tasso, you’ll find perfect furs and leatherwear items for all your needs. Shop from a vast assortment, all at reasonable and competitive prices and considered the best value in town. The “Casa della Renna” has hundreds of quality hand-made leather fashion items. Tourists who drop by will be amazed by the range of goods on offer and should not let this opportunity for leatherwear shopping slip them by. Via T. Tasso, 26 - Bergamo Tel. 035 240387

BOTTEGA DELLA MUSICA Gli appassionati dell’elettronica mondiale troveranno alla “BOTTEGA DELLA MUSICA”, in Rotonda dei Mille, hifi, tv-color, impianti di videoregistrazione, cellulari, cordless oltre ad un fornito reparto di compat disc e video cassette. Alla “BOTTEGA DELLA MUSICA” è possibile visionare tutta la produzione della casa “SONY” di cui questo negozio è punto vendita specializzato per serietà, cortesia e competenza. La BOTTEGA DELLA MUSICA è la vetrina del futuro per tutti i bergamaschi appassionati di tecnologia.

Bergamo’s mecca for fans of the latest electronic wizardry is the “BOTTEGA DELLA MUSICA” at Rotonda dei Mille. Hi-Fis, colour TVs, VCRs, mobile and cordless phones and well stocked cd and video sections will not fail to satisfy you as will the latest SONY proposals at the “BOTTEGA DELLA MUSICA”. A specialized store with a reputation for courtesy, professionalism and excellent value. Rotonda dei Mille, 2 - BERGAMO Tel. 035 244427

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SAB ACCUMULATORI Fondata da Nazzareno Roberti nel 1953, la SAB è l’unica azienda bergamasca produttrice di batterie e accumulatori di corrente. Lo sviluppo di questo mercato ha portato la SAB in mezzo secolo a diventare una realtà nazionale e oggi internazionale. La gamma di prodotti è a 360°, dalla più piccola pila agli impianti aeroportuali, passando per accumulatori moto, auto, camion, e carrelli elevatori. Da SAB si trova, ai prezzi competitivi ogni prodotto, anche se di difficile reperibilità.

Established by Nazzareno Roberti in 1953, SAB is Bergamo's only producer of batteries and power storage devices. Market developments in this sector in the last fifty years have projected SAB into a leading position on the domestic and now international scene. SAB is the car battery market leader which also supplies a whole range of batteries for boats, caravans, computers, cell phones and any other possible kind of use, right up to aeroplanes. Nothing's too hard to find for SAB - and also at the right price.

Via Grumello, 49/C - 24127 Bergamo Tel. 035 252473 - www.sabaccumulatori.it


A SHOPPING PARADISE IL PARADISO DELLO SHOPPING

Nelle due gallerie PATRICK SERRA situata rispettivamente in Via S. Orsola e in Via Paglia, entrambe nel centro città, gli amanti dell’arte e delle cose belle potranno trovare stampe incise tra il XVI e il XX secolo: carte geografiche, vedute di città italiane ed estere, incisioni di antichi maestri, battaglie, erbari, manifesti pubblicitari e stampe decorative per ogni gusto ed esigenza. Patrick Serra e il figlio Paolo, saranno lieti di mostrarvi nelle loro gallerie veri e propri pezzi d’arte a volte introvabili e proposti sempre a condizioni ragionevoli.

PATRICK SERRA

In the two art galleries PATRICK SERRA located in via S.Orsola and in via Paglia, both in the centre, lovers of art and beautiful things can find prints that range from the 16th to the 20th centuries: geographic maps, views of Italian and foreign cities, engravings from ancient masters, battles, herbalists, advertisements and decorative prints that cater to every taste and need. Patrick Serra and his son Paolo will be happy to guide you round their galleries and show you some pieces of art that can’t be found anywhere else and, by the way, at reasonable prices.

Via Sant'Orsola, 37 - Bergamo - Tel. 035217145 Via G. Paglia, 5 - Bergamo - Tel. 035243055

GALA STORE In this Store you will find wear's products from the 60's and 70's - the golden age of racing sport-with the GRANDPRIX ORIGINALS' brand. GPO reflects the spirit of these times with its authentic collection of racing and leather jackets,shirts, and travel gear with original sponsor logos. Gulf - Heuer - Steve McQueen - Grand Prix - Aston Martin Racing. - Original Race Emanuele Curci etc..... situated in Sentierone Street 48, the ancient lounge of the city center.

In questo negozio troverai i prodotti d'abbigliamento degli anni 60’ e 70’ - l' eta' d'oro del racing sportivo con il marchio GPO Grand Prix Originals. che riflette lo spirito di questi tempi passati con la sua autentica collezione da racing, giacche di pelle, camicie, polo, t-shirt, e accessori da viaggio con i loghi sponsor originali. Gulf - Heuer - Steve McQueen Grand Prix - Aston Martin Racing. - Original Race Emanuele Curci etc..... GALA STORE, è situato a Bergamo in Via Sentierone, 48 l'antico salotto del centro citta'. Via Sentierone, 48 - Bergamo

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OROLOGI SAN MARCO Gli investimenti in orologi da collezione rappresentano il meglio delle opportunità di risparmio. Soprattutto se il prezzo d’acquisto è interessante e la qualità degli orologi garantita da Maurizio Guarneri, noto commerciante del settore e considerato un esperto di primo piano. Nel suo negozio SAN MARCO in via Zelasco potrete ammirare orologi da collezione, alcuni introvabili altrove, che Maurizio Guarneri vi proporrà con rara competenza e affabilità. Da OROLOGI SAN MARCO troverete anche orologi a prezzi accessibili al grande pubblico.

Via Zelasco, 14 - 24122 Bergamo Tel. 348 9383963 - E-mail: Ma.guarneri@tiscali.it

Investment in vintage clocks and watches is one of the best opportunities of saving for the future. It is even more interesting if the prices are affordable and the quality is guaranteed by Chicco Guarneri, a well known businessman in the sector and considered a leading expert. In his shop SAN MARCO in via Zelasco you can admire collectors’ pieces, some of which can only be found here, that Chicco Guarneri will show you and speak about with great competency and trustworthiness. You can also find watches in SAN MARCO at prices affor-


GUEST Be Our

TESTI FERRUCCIO ARNOLDI Fotografie di: FOTOBERG DIMITRI SALVI MARCO DAZZI SERGIO LOMBI

WELCOME

Finito di stampare nel mese di NOVEMBRE 2014

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BERGAMO

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28

TOWN TODAY

IN COPERTINA

“CITTA’ ALTA”

BERGAMO

42

A

di Zaccaria Cremaschi si ringrazia Studio d’Arte

“San Tomaso”

LAND

LONG TIME AGO

50

OF

GENIUS

AND INVENTORS

Via Borfuro, 3/B - Bergamo

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Edizione 2014 - 2015

ACIENT PROVERBS ©Copyright 2014 Ferruccio Arnoldi In collaborazione con:

THE LAND CUISINE A

Thae Srl e

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ASSOCIAZIONE CULTURALE

La Banca della Memoria

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93 SHOPPING PARADISE





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BERGAMO - Via per Curnasco, 70/72 0 - Tel. e 035.26.10.92 ALBANO LBANO S.A. (BG) - Via Dantte e, 35 - Tel. e 035.58.31.11 SORISOLE (BG) - Via Marconi, 59 - Tel. e 035.04.00.148 Autociceri

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