Be Our Guest Bergamo

Page 1

BG

PEDIA

Ferruccio Arnoldi Editore

PL CIT EA Y B R SE OO EM D K O ON VE ’ T

In Bergamo



A letter from

The Mayor

Welcome to Bergamo E’ con piacere che, dalle pagine di questa pubblicazione, Vi auguro una piacevole e serena permanenza nella nostra città. Spero che Bergamo possa stupirVi con i suoi angoli da visitare, le bellezze architettoniche ed artistiche, la sua cultura e le sue tradizioni. Certo che la città rimarrà nel Vostro cuore, spero possiate portare in valigia i ricordi del Vostro soggiorno a Bergamo e, un giorno, tornare nostri ospiti. Vi aspettiamo. It is with great pleasure that I am able to wish you a pleasant and happy stay in our city via the pages of this book. I hope that Bergamo’s architectural and artistic beauty, as well as its culture and traditions, in store for you around almost every corner of the town, will surprise you. I am certain that our town will find a place in your heart and I hope a memory of your stay in Bergamo will find a place in your suitcase, so that, one day, you will come back and be our guests. We will be expecting you.

Dott. Franco Tentorio


THE AERIAL PHOTOS ARE MADE WITH A DRONE BY

LE FOTO AEREE SONO STATE REALIZZATE CON UN DRONE DA:

Via Cortesi, 1 - 24020 Villa di Serio (BG) Tel. 035.5900497 - Cell. 335.6609078 info@fotoberg.com www.fotoberg.com


TESTI FERRUCCIO ARNOLDI

GUEST Be Our

Fotografie di

FOTOBERG DIMITRI SALVI MARCO DAZZI E

WELCOME

AUTORI VARI

HISTORY

Finito di stampare nel mese di AGOSTO 2013

6 TO

BERGAMO

10 OF

BERGAMO

14

Presso CASTELLI-BOLIS spa

“CITTÀ ALTA” THE

OLD TOWN

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“CITTÀ BASSA” THE LAND BERGAMO

In Bergamo

A

PL CIT EA Y R SE BO EM D O O O K VE N’ T

PEDIA

LAND

OF

IN COPERTINA

THE LAND

AND INVENTORS

56 AND ITS PEOPLE

62

“San Tomaso” Via Borfuro, 3/B - Bergamo

LONG TIME AGO

GENIUS

“CITTA’ ALTA” di Zaccaria Cremaschi si ringrazia Studio d’Arte

ARTIST

48

per

ASSOCIAZIONE CULTURALE

OF

40

Ferruccio Arnoldi Editore

BG

30

TOWN TODAY

LAND

OF GREAT

FLYERS

Edizione 2013 - 2014

©Copyright 2013 BG Pedia Associazione Culturale Bergamo info@bgpedia.it www.bgpedia.it A cura di Ferruccio Arnoldi Editore per

G B

PEDIA

ASSOCIAZIONE CULTURALE

La Banca della Memoria

A

70

GREAT

CUISINE A

COFFEE TRADITION

74 AND ENTERTAINMENT

88 SHOPPING PARADISE



Welcome to Bergamo


E’ con la certezza che questo soggiorno susciterà un’impressione indelebile nella memoria del visitatore che porgiamo il più caloroso benvenuto nella nostra splendida Bergamo. Balzano subito agli occhi come carattere distintivo i suoi due volti: la CITTA’ ALTA, ovvero il nucleo storico che si staglia nella sua maestosa bellezza sul colle, e la CITTA' BASSA, che possiede tutte le caratteristiche di un moderno ed efficiente centro urbano. Due facce quindi di un’identica realtà, in cui vecchio e nuovo si sono armonicamente congiunti, dando vita ad una città inconfondibile e indimenticabile. Gioiello dell’Italia delle meraviglie, che si è conquistata l’appellativo di “perla in un guscio di pietra” protetta com’è dalle sue mura cinquecentesche. Bergamo sorge nella

We welcome you most warmly to Bergamo in the sincere hope your stay in our town will be memorable. Newcomers to Bergamo are immediately charmed by the town’s distinctive atmosphere and dual character. CITTA’ ALTA is Bergamo’s town up on the hill. It is the core of our town’s majestic beauty, standing out against the famous “colli” or hills. They make an ideal frame for the breath-taking panorama of the Italian Alps. CITTA’ BASSA, Bergamo’s town down on the plain has all the conveniences of a modern and efficient urban centre. So with its two faces, Bergamo is the town where old and new blend together in a harmonious and joyful expression of life. The town, which rises up in the borderland between the great plain of the Po Valley and the Alps, has been aptly described as “a pearl 8


Vista delle Mura Venete terra di confine tra la grande pianura Padana e le montagne. Molti illustri poeti e uomini di cultura, da Petrarca a Stendhal, da Hermann Hesse a Gabriele D’Annunzio, da Hemingway a Le Corbusier, hanno dedicato parole d’amore alla nostra città. Una serie di fortunate concomitanze ha reso possibile una conservazione dell’antico centro che poche città possono vantare e con esso le profonde radici della sua tradizione. Allo stesso tempo ha consentito uno sviluppo che ha fatto di Bergamo una città caratterizzata da un’alta qualità della vita. E bene lo sanno i suoi abitanti, gente fiera e ostinata, di profonda fede cristiana, schietta e riservata, ma di cuore, capace di grandi gesti di solidarietà: perfetta custode, come le storiche mura, della propria città, della sua anima, dei suoi tesori.

in a shell of granite.” It is protected by strong, sixteenthcentury walls. Over the years, many illustrious men of culture – Petrarca, Stendhal, Herman Hesse, Gabriele D’Annunzio, Hemingway and Le Corbusier to name just a few have showered praise on the singular beauty of our town. Over the centuries Bergamo has preserved its ancient centre and managed to safeguard its deep-rooted traditions. Bergamo’s rapid economic growth in recent decades has contributed to the high quality of life enjoyed by its citizens. Bergamo’s people belong to a proud and stubborn race, reserved, yet never cold, capable of generous expressions of solidarity. They are deeply committed to their Christian faith. Like their defiant town walls, Bergamo’s people are proud custodians of their town, its soul and its treasures. 9


Il Centro di Bergamo nel 1860


History of Bergamo

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HISTORY OF BERGAMO LA STORIA DI BERGAMO

Bergamo ha alle spalle secoli e secoli di storia: da sempre, si può dire, è una presenza ”forte” della civiltà italiana, che ne ha incarnato e condiviso tutte le principali tappe storiche. La leggenda le attribuisce una lontanissima origine ligure. Successivamente i Celti lasciarono la loro impronta più duratura proprio nel nome della città: “BERGHEM“, città sul monte, che possiamo ritrovare ancora oggi nel difficile ed impronunciabile dialetto bergamasco. La conquista romana, un processo lungo e difficoltoso per via della tenace resistenza della popolazione locale, segna una fase saliente nella storia della città: essa viene eletta a “Municipium” importante della Padania. Dotato di stato giuridico e di particolari diritti: un rango che non perderà più. Flagellata dalle incursioni barbariche dei Goti di Alarico e poi degli Unni di Attila, durante la dominazione longobarda torna ad essere un centro politico importante e sede di un vescovado.

Bergamo’s history stretches back hundreds of years. The town has always played an important role in Italian civilisation. It has embodied and shared all its major historical

developments.

According

to

legend,

Bergamo’s origins are Ligurian. The successive presence of Celts has left its most durable mark in the name of the town which probably derives from Celtic expression “BERGHEM”, which means town of the mountain and still survives in the difficult and hard to pronounce local dialect. After the fall of Rome, Bergamo was blighted by the barbarian raids of the Alaric and Attila. Under Longobard domination, the hill town became an important political centre and bishopric.


HISTORY OF BERGAMO LA STORIA DI BERGAMO

Proprio all’amministrazione longobarda risale la prima divisione del territorio cittadino in due corti separate. Un periodo di grandissima fioritura è quello comunale. Bergamo si emancipa a Comune nel XII secolo; ovunque si ergono dimore patrizie e monasteri, la città consolida il proprio predominio sulla regione circostante e partecipa agli eventi che costellano questo tumultuoso e fecondo momento storico. Tra le sue mura infuriano le contese tra le fazioni cittadine di guelfi e ghibellini, testimoniate dall’edificazione delle torri che ancora sovrastano Città Alta. Bergamo prende poi fieramente le armi contro l’imperatore germanico Federico Barbarossa, associandosi ai Comuni del Nord Italia con il Giuramento di PONTIDA – comune bergamasco – nelle leghe antiimperiali, come quella lombarda. Dopo circa un secolo in cui Bergamo entra nell’orbita della signoria milanese, nel Rinascimento la città diventa limite orientale dei possedimenti della Repubblica di Venezia, uno degli stati più potenti d’Italia, come ben attesta la presenza degli aristocratici leoni di San Marco, simbolo della Serenissima, visibili tutt’oggi su molti monumenti cittadini.

It was during the Longobard years that administration of Bergamo’s territory was first divided between two separate courts. Bergamo flourished during the citystate. It was granted the title of “Comune” in the 12th century. Many elegant patrician residences and monasteries were constructed and the town consolidated its supremacy over the surrounding area by taking a lead role in the many events of the period. The towers that still dominate Citta’ Alta bear witness to the disputes between the citizen factions of Guelphs and Ghibellines. Bergamo proudly took up arms

against

the

German

emperor

Frederick

Barbarossa by joining the Communes of Northern Italy at the Oath of Pontida, a town in Bergamo province. This marked Bergamo’s adhesion to the antiimperialist Lombardy League.



“Città Alta” The old town

Città Alta e le Mura Venete fotografate dal drone


Plainly visible from all corners of Lower Bergamo, Bergamo’s Città Alta is the ideal spot for a relaxing stroll through its shady alleys - an unforgettable experience, where the sweetly rolling hills and the quiet atmosphere of the courtyards and ancient town-houses create a special sensation of beauty. This is enhanced by the luxuriant gardens bursting with nature’s seasonal colours – brilliant hues in springtime and warmer, more melancholy shades in autumn. To make the most of this magical place, we suggest you wend your way quietly along the lanes of the upper town, traverse its squares, descend its steep steps and explore its narrow

Città Alta, sembra volerci invitare a passeggiare per le sue vie ombrose per gustare la dolcezza delle colline che le fanno la guardia, la quieta atmosfera dei palazzi antichi, dei giardini rigogliosi, che si vestono dei colori brillanti della primavera, di quelli caldi e struggenti dell’autunno. Per gustare a fondo questo magico clima è necessario passeggiare tranquillamente per le sue vie, attraversare le piazze, scendere le ripide scalette, perlustrare i vicoli, spiare quanto si cela dietro i portoni di palazzi semichiusi. Quanti gioielli qui custoditi, ognuno dei quali meriterebbe una menzione particolare. E che emozione ci coglie quando siamo accolti dalla superba bellezza di PIAZZA VECCHIA, centro vitale di questa 16


Porta San Giacomo alleyways. The beauty of Città Alta reaches its peak in PIAZZA VECCHIA. Le Corbusier described Piazza Vecchia, the lively centre of the upper town, as “one of the most beautiful town squares in the world”. Opposite stands the PALAZZO DELLA RAGIONE, Bergamo’s ancient Justice Building, on whose façade the Lion of Venice stands out. Here you will also find the DUOMO or Cathedral, a perfect architectural example of the conflict between secular and religious power that characterizes so much of Italy’s past. Alongside Piazza Vecchia soars the CAMPANONE or bell-tower, Bergamo’s very own totem.

splendida Città Alta, che Le Corbusier ha definito “una delle più belle piazze del mondo”. Qui si erge il PALAZZO DELLA RAGIONE, sulla cui facciata campeggia il leone di Venezia; è posto nei pressi immediati del DUOMO, ad esprimere idealmente il secolare, contrastato dialogo tra potere civile e religioso che caratterizza le piazze e la storia di tutta Italia. A fianco svetta il “CAMPANONE”, la torre civica divenuta simbolo della città. L’adiacente piazza Duomo in epoca medievale ospitava le assemblee cittadine, e si evolse successivamente in centro della vita religiosa. Su di essa infatti si affacciano il Duomo, sottoposto a vari rifacimenti sulle ceneri di un’antichissima costruzione longobarda e 17


la splendida basilica di SANTA MARIA MAGGIORE, i cui lavori iniziarono nel lontano XII secolo, per volontà popolare, in seguito a un’epidemia di peste. L’esterno ancora ci documenta lo stile romanico-longobardo che predominava; l’interno custodisce il superbo confessionale in legno realizzato da Andrea Fantoni, la tomba del musicista Gaetano Donizetti, arazzi e quattro magnifiche tavole del Cinquecento, in legno intarsiato in cui sono rappresentate scene dalla Bibbia, testimonianza

In medieval times the adjacent Piazza Duomo hosted the citizen assemblies and later became the centre of religious life. The Duomo has undergone various restorations. It was built on the site of an ancient Longobard construction. Here too is the splendid Santa Maria Maggiore basilica. Its exterior still presents traces of its original Romanic-Gothic style. Inside, visitors can marvel at the superb wooden confessional carved by Andrea Fantoni and the ornate


di come questa tecnica artistica abbia avuto a Bergamo uno

dei

suoi

principali

centri

di

diffusione.

Originariamente monumento funebre, la CAPPELLA DEL COLLEONI, situata nell’incavo esterno della basilica e quasi abbracciata ad essa, ci riporta d’un tratto in quella atmosfera di magico incanto che evoca la storia di Bergamo. Con essa la città celebra le gesta ed il ricordo del suo più famoso guerriero: Bartolomeo Colleoni, capitano di ventura che la Serenissima Repubblica volle a capo

tomb of the celebrated Bergamasco composer Gaetano Donizetti as well as tapestries and four magnificent sixteenth-century paintings. Lorenzo Lotto’s tarsias depicting scenes from the Bible, testify to Bergamo’s importance as a major European centre of religious art. Originally built as a burial monument, the impressive COLLEONI CHAPEL flanks the basilica. It was built to commemorate Bergamo’s most famous soldier Bartolomeo Colleoni who was chosen by the

Piazza Vecchia e Città Alta vista dal cielo


Foto Dimitri Salvi

CITTA’ ALTA: THE OLD TOWN CITTA’ ALTA: IL CENTRO STORICO

Venetians to command their land troops. Leaving behind Piazza Vecchia we proceed towards PIAZZA CITTADELLA. Here, in a sober and compact building constructed by the Visconti rulers of are two fascinating museums: the ARCHEOLOGY MUSEUM and the MUSEUM OF NATURAL SCIENCES. It is worth making the effort to climb up to the PARCO DELLA ROCCA, also called Remembrance Park. The two RISORGIMENTO and RESISTANCE MUSEUMS create an unusual blend of old and new: medieval architecture housing a series of fascinating objects associated with important events in modern Italian history.

delle sue truppe di terraferma. Lasciandoci alle spalle piazza Vecchia, il nostro vagare ci porta in PIAZZA CITTADELLA; qui nel sobrio e compatto edificio costruito per volontà dei Visconti, signori di Milano, sono ospitati due interessanti musei civici: il MUSEO ARCHEOLOGICO ed il MUSEO DELLE SCIENZE NATURALI. Vale la pena di spingerci fino al pittoresco parco della ROCCA, detto anche delle Rimembranze poiché ospita i MUSEI DEL RISORGIMENTO e della RESISTENZA, per gustare un insolito accostamento di strutture medievali e oggetti che rievocano importanti vicende della storia contemporanea, dall’impresa garibaldina al primo conflitto mondiale, alla resistenza partigiana. E’ conservato qui l’aereo di Antonio Locatelli , uno degli “assi” che nella prima guerra mondiale ingaggiarono nei cieli d’Europa epici duelli. Gli amanti della grande tradizione operistica italiana potranno visitare la casa natale del mitico Donizetti e

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CITTA’ ALTA: THE OLD TOWN CITTA’ ALTA: IL CENTRO STORICO

poi passeggiare fino ai luoghi in cui si concluse la vita del celebre musicista. Poco distante, la “CASA DELL’ARCIPRETE”, con la sua possente facciata marmorea, ci ricorda quale fu l’importanza e la raffinatezza raggiunta nei secoli dal clero bergamasco. Sboccando a COLLE APERTO, uno degli angoli più ameni di Città Alta, potremo infine godere un primo assaggio degli straordinari panorami dei colli di Bergamo. Essi delineano il profilo dell’antico borgo, di cui sono coreografica verde corona, scrigno di notevole fascino. In ogni stagione dell’anno, essi dispensano particolarissime sorprese paesaggistiche, invitando chiunque indirizzi loro lo sguardo ad una più appassionata conoscenza. Salendo quello di San Vigilio, godremo di una vista indimenticabile della città antica e della pianura; i resti di un castello che sovrastava il colle, a poco meno di 500 metri di quota, costituiscono uno dei punti più alti dell’intera città.

The park also contains the airplane of Antonio Locatelli, Italy’s WWI ace fighter pilot. Aficionados of Italy’s unrivalled operatic tradition will enjoy hearing the notes of the great composer Donizetti waft over those places where Bergamo’s most gifted musician spent and ended his life. Not far away stands the “CASA DELL’ARCIPRETE” (Archpriest’s House) with its impressive marble façade. It reminds us of the influence and refinement achieved by Bergamo’s clergy over the centuries. As we come out onto COLLE APERTO (Open Hill), one of Citta’ Alta’s loveliest spots, we can savour the extraordinary panorama of Bergamo’s hills. They trace out the profile of the ancient town district in a spectacular green crown of stunning pastoral charm. No matter what the season, these hills provide visitas of beguiling colour and proportion. The view of the old town and the plain below from San Vigilio hill is spectacular. San Vigilio castle, 500 metres above sea level, is one of the highest points of the town. These romantic ruins of an ancient manor were once linked to the town by an underground passage.



“Città Bassa” The Town today


CITTA’ BASSA: THE TOWN TODAY CITTA’ BASSA: LA CITTA’ MODERNA

The urban appearance of the L’antica Fiera di Bergamo, centre of the town has under- la prima al mondo costruita in muratura gone radical transformation (1740-1910) over the past century. Not even so long ago, the space in the centre was largely countryside which hosted various monasteries. Here, the dominant feature was the FAIR, built in the 1600s but demolished in the 1920s. The great urban transformation which took place in 1924, was the work of the architect, Matteo Piacentini. Where the Fair, with its shops and artisans’ workshops and its characteristic alleys once stood, one now sees a residential and trading complex which includes the Torre dei Caduti (the Tower in honour of the fallen), the Banca Popolare di Bergamo, the Court and the Chambers of Commerce. The only original structure which has remained intact is the “Fontana”, nowadays known as Piazza Dante. The history of Bergamo on the flat (the lower city) is linked to the construction of the world’s first walled fair. Given the name San Alessandro’s Fair, it was, until the mid- 1800s, the most important trade fair in Europe. Proof

L’aspetto urbanistico del centro cittadino ha subito nel corso del Novecento radicali trasformazioni. Un tempo, neanche troppo lontano, lo spazio centrale era per gran parte dominio della campagna, in cui si distribuivano alcuni monasteri. Qui dominava l’area della FIERA costruita nel ‘600 e demolita negli anni Venti. La grande trasformazione urbanistica avvenne nel 1924 ad opera dell’architetto Marcello Piacentini: dove un tempo si ergeva la Fiera, con le sue botteghe e le sue “tresende”, le caratteristiche viuzze, fu costruito l’attuale complesso residenziale e commerciale che comprende la TORRE DEI CADUTI,la BANCA POPOLARE DI BERGAMO il TRIBUNALE e la CAMERA DI COMMERCIO. La sola costruzione rimasta intatta è la FONTANA, oggi detta di PIAZZA DANTE. La storia di Bergamo Bassa è legata alla costruzione della prima fiera in muratura del mondo, essendo stata la Fiera di Sant’Alessandro, fino a metà dell’Ottocento, la fiera espositiva più importante 24


Il Centro di Bergamo visto dall’alto.

of its importance was the statistic of 1840 when it was calculated that more than 60,000 visitors arrived from every part of Europe. It took from 1734 to 1740 to construct the building of the fair and at the end the construction was big enough to include 540 shops and workshops. In 1740 the fountain designed by Giovan Battista Caniana, and still visible in Piazza Dante today, was placed in the middle. In order to have an idea of the importance of Bergamo’s fair in the 1800s, one need only reflect on the fact that practically half of the workshops were rented out to merchants who came from outside Bergamo, in particular to those from Trento, Brescia and Verona; but not only, because for example, Swiss merchants, long aware of the potential that Bergamo’s production and trading system offered, fully exploited the reduction in customs charges offered during the fair. In fact, during the fair period, Bergamo was, to all intents and purposes, a free port. The life of Bergamo’s fair continued uninterruptedly, alternating moments of profound recession - also caused by political events of the time - with moments of recovery

d’Europa. Un dato per tutti: nel 1840 si calcolarono più di 60.000 visitatori provenienti da ogni parte d’Europa. I lavori di costruzione del fabbricato della Fiera di Sant’Alessandro durarono dal 1734 al 1740, alla fine dei lavori la costruzione si estendeva su un perimetro quadrato all'interno del quale si trovavano 540 botteghe. Al centro del fabbricato venne eretta nel 1740 la fontana disegnata da Giovan Battista Caniana e che ancora oggi è visibile in Piazza Dante. Per avere un'idea dell'importanza che la fiera di Bergamo aveva nel Ottocento, basta ricordare che circa la metà delle botteghe venivano date in affitto a mercanti provenienti da fuori Bergamo, in particolare da Trento, Brescia, Verona, ma non solo, ad esempio i mercanti svizzeri, che da tempo conoscevano le potenzialità offerte dal sistema produttivo e commerciale bergamasco, utilizzavano le facilitazioni daziarie offerte in tempo di fiera. In pratica in periodo di fiera, Bergamo era un porto franco. 25


CITTA’ BASSA and even prosperity until 1848 when, due to patriotic La vita della fiera di Bergamo continuò ininterrotIL CENTRO PIACENTINIANO rebellion, it was cancelled for a year. Unfortunately, the tamente alternando momenti di profonda crisi, definitive crisis was not far off - and would, in fact, reach causati anche dalle vicende politiche del tempo, ad its climax in 1861, when with the unification of Italy and altri di ripresa e di prosperità fino al 1848 quando the subsequent dismantlement of customs barriers, the a causa dei moti patriottici fu sospesa per un anno. question of the need for the existence of the fair was raiPurtroppo la crisi definitiva non era lontana e sed, given that the customs advantages no longer exiinfatti raggiunse l'apice quando, nel 1861, con sted. The city council of the time was split in two factions: l'Unità d'Italia e l'abbattimento delle barriere there were those who wanted to give a new face to the doganali, si pose in questione l'esistenza stessa city centre by gradually dismantling the fair building, della fiera, venendo meno i vantaggi daziari che while others hoped that San Alessandro’s Fair would be essa rappresentava. able to return to its original splendour. In 1907 tenders All'interno dell'amministrazione cittadina si creò were called for a project to create a new city centre. The allora una frattura tra coloro che volevano dare un winner of the competition was a young, Roman architect, volto nuovo al centro cittadino, con il conseguente Matteo Piacentini who was to go on and enjoy a brilliant graduale abbattimento del fabbricato della fiera, e chi sperava che la fiera di S. Alessandro potesse tornare agli antichi splendori. Nel 1907 venne bandito un concorso per la realizzazione di un nuovo centro cittadino. Vinse ilgiovane architetto romano Marcello Piacentini, destinato ad un glorioso avvenire. Marcello Piacentini recuperò un idea di Giuseppe Murnigotti, mantenendo tutti gli

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edifici alla stessa altezza. Questa soluzione permetteva una eccellente visuale verso Città Alta, salvando la veduta panoramica da Porta Nuova e dal futuro centro. La prima guerra mondiale determinò la sospensione e il rinvio di quasi quindici anni della realizzazione del progetto che venne completato solo nel 1927. Si venne così a creare uno dei centri urbani più belli d’Italia, in cui conversero le straordinarie capacità dei migliori artisti, artigiani e costruttori del tempo, come Luigi Angelini, gli scultori Alfredo Faino e Nino Galizzi.

future. Matteo Piacentini took up the idea which had previously been put forward by Giuseppe Murnigotti. By maintaining all the buildings at the same height, one had a fine view of the city on the hill, the upper city, and at the same time, maintained the panoramic view of Porta Nuova and of the future centre. World War I and its aftermath caused the project to be put on hold and it was only in 1927 that it was finally completed. What resulted, however, was one of the most attractive urban centres in Italy, a happy confluence of the extraordinary abilities of the best artists, artisans and builders of the time, Luigi Angellini, Nino Galizzi and the sculptor, Alfredo Faino to name just a few.

La Torre dei Caduti e la sede della BANCA POPOLARE DI BERGAMO, cuore economico della terra bergamasca.

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L’A.T.B. POINT in Porta Nuova

For over a century, the A.T.B. (Bergamo Transport Company) has been the motor of urban mobility. Through a referendum held in 1907, the people expressed a strong wish to have a public system of transport. Now, thanks to the variety of means of transport it offers (funicular railway, bus and tram) combined with a high quality of service in areas such as bike-sharing, car parks, clarity of street signs, limited traffic zones, road education and efficient planning, thereby insuring sustainable mobility, the A.T.B. has become a source of pride for the entire city. Its ATB POINT, the information centre in Porta Nuova, is of vital importance, allowing the population to take full advantage of all the services on offer. Bergamo is one the very few places in the world to boast two funicular railways in working order. One links Low Town and High Town and the other, the San Vigilio funicular, departs for San Vigilio from Colle Aperto. The former dates back to 1887 and was designed by the Emilian

Da oltre un secolo ATB, acronimo di Azienda Trasporti Bergamo, è il motore della mobilità urbana della città. Nata per volontà dei cittadini, che indissero un referendum nel 1907, l’ATB è oggi un fiore all’occhiello dei bergamaschi e offre servizi a decine di migliaia di persone al giorno, sia nell’ambito dei trasporti (funicolari, autobus e tram), sia dei servizi per la mobilità (bike-sharing, sosta, segnaletica stradale, zone a traffico limitato, educazione e pianificazione alla mobilità sostenibile. Di grande importanza il punto informativo in centro città, ATB POINT, in Porta Nuova, dove ottenere tutti i servizi e le informazioni per sfruttare al meglio i vantaggi di ATB, che rappresentano un punto di orgoglio dell’intera città. Bergamo è una delle poche città a disporre di due funicolari funzionanti: quella che collega Città Bassa a Città Alta e quella cosiddetta di “S. Vigilio”, che parte da Colle Aperto. Il primo impianto di questa duplice cerniera risale al 1887 su progetto dell’Ingegnere 28


La funicolare di Città Alta

emiliano Alessandro Ferretti: la funicolare scivola attraversando le magiche mura venete fin nel cuore dell’antica città. Il percorso della funicolare di S. Vigilio si arrampica tra giardini e scorci panoramici che già affascinarono Herman Hesse, consentendo una rapida ascesa al colle di San Vigilio e ai resti del suo antico castello. Tra il 1987 e il 1991 subì una radicale ristrutturazione per opera dell’A.T.B., che venne incontro alla domanda dei bergamaschi e dei numerosi turisti attratti verso questo splendido sito, di disporre di un mezzo di trasporto pubblico efficiente e confortevole, senza recare danno allo straordinario contesto paesaggistico circostante.

La funicolare di San Vigilio

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engineer Alessandro Ferretti to traverse the Venetian walls and penetrate the heart of the High Town. The second funicular, also designed by Ferretti, allows us to mount the hill with speed and convenience. It recently reopened after some years of closure. This romantic structure hoists us smoothly over picturesque gardens and visitors will surely appreciate the panoramic views that captivated Herman Hesse. Between 1987 and 1991 Bergamo’s second funicular was radically overhauled thanks to the A.T.B. The overhaul was carried out to satisfy the demand of both locals and tourists for an efficient means of transport to this unique spot.


Foto Dimitri Salvi


Land of Artists

The greatest musician of Bergamo Gaetano Donizetti and some friends of them, in villa on Bergamo’s hills, in a painting by Luigi Deleidi (1840)


SELF-PORTRAITS

OF

GREAT MASTERS

32

OF

BERGAMO


ARTISTS IN THE MIRROR ARTISTI ALLO SPECCHIO

Ermenegildo Agazzi (Mapello, 1866 – Bergamo, 1945) Iniziato alla pittura dal fratello Rinaldo, dopo un breve tirocinio presso Giovanni Cavalleri frequentò la scuola di pittura dell’Accademia Carrara diretta da Cesare Tallone. Diede subito ottima prova delle sue qualità nei ritratti, nei paesaggi e nelle scene di genere e dimostrò di poter affrontare senza difficoltà l’esecuzione di tele di grande formato. Conseguì medaglie d’oro alla Mostra Universale di Parigi del 1900 e all’Esposizione Internazionale di Bruxelles del 1910. Vinse nel 1928 il Premio Baragiola, ottenne nel 1935 la medaglia d’argento al Premio Internazionale di Parigi e nel 1938 la medaglia d’oro del ministero dell’Educazione Nazionale. Fu invitato ad esporre a ben otto edizioni della Biennale di Venezia. Peregrinò per le valli alpine, nella laguna veneta, nei sobborghi liguri, lungo i laghi lombardi, in Bretagna, dove dipinse le sue celebri marine. Tenne apprezzate mostre personali a Milano. Ritornato a Bergamo morì nel 1942.

Introduced to painting by his brother Rinaldo and briefly apprenticed to Giovanni Cavalleri, he attended the Accademia Carrara school of painting under the direction of Cesare Tallone. His outstanding skill as a portrait, landscape and genre painter was immediately obvious, as was the ease with which he painted large-sized canvases. He won the gold medals at the Paris Universal Exposition and at the Brussels International Exposition in 1900 and 1910, respectively. In 1928, he won the Baragiola Prize, the silver medal at the Paris International Prize in 1935 and the Ministry of National Education gold medal in 1938. He was invited all of eight times to the Venice Biennale. He was fond of wandering through Alpine valleys or around the lakes of Lombardy and Brittany, the site of his celebrated seascapes, or visiting the Venetian Lagoon and small towns in Liguria. His one-man shows in Milan were highly thought of. Back in Bergamo died in the year 1942.

(Seriate, 1883 – Bergamo, 1969) Allievo di Ponziano Loverini all’Accademia Carrara, frequentò a Roma la scuola di nudo dell’Accademia di San Luca. Nel 1907 un suo olio su tela esposto alla Biennale di Venezia suscitò i favorevoli commenti di Ugo Ojetti e di Vittorio Pica. Aperto uno studio a Bergamo in Palazzo Marenzi, nel 1910 l’Alebardi fu nuovamente invitato ad esporre alla Biennale veneziana ed elesse a sua principale fonte d’ispirazione la città lagunare, dove soggiornò innumerevoli volte. Alle vedute veneziane l’Alebardi alternò la produzione di paesaggi montani, che dipingeva en plein air nei suoi soggiorni estivi a Vilmaggiore di Scalve. Ebbe come allievo il giovane Arturo Bonfanti. Aperto uno studio a Milano, lo abbandonò durante la guerra a causa dei bombardamenti angloamericani rifugiandosi a Vilmaggiore. Artista di temperamento forte e impetuoso, eccelse nei paesaggi e nei ritratti distinguendosi per il suo cromatismo.

Contardo Barbieri

Angiolo Alebardi

Taught by Ponziano Loverini at the Accademia Carrara, Alebardi also attended the school of nude studies at the Accademia di San Luca in Rome. In 1907, an oil painting of his on show at the Venice Biennale received favourable reviews from Ugo Ojetti and Vittorio Pica. After opening a studio in Bergamo's Palazzo Marenzi, Alebardi was once again invited to the Venice Biennale in 1910 and took the town on the lagoon, where he stayed numerous times, as his main source of inspiration. Alebardi alternated his views of Venice with mountain landscapes, which he painted en plein air during his summer holidays at Vilmaggiore di Scalve. The young Arturo Bonfanti was his pupil. Forced to abandon the studio he had opened in Milan as a result of the allied bombings, he escaped to Vilmaggiore. An impetuous, temperamental artist, he excelled at landscapes and portraits that stood out for their emphasis on colour.

(Broni [Pavia], 1900 – Milano, 1977) A Milano fu allievo di Cesare Tallone e di Ambrogio Alciati all’accademia di Brera, dove si diplomò nel 1921 vincendo il Premio Mazzola. Seppe presto inserirsi nel movimento artistico del “Novecento” esponendo alla Biennale di Brera, partecipando a Milano alla seconda Esposizione del Novecento Italiano e a manifestazioni nazionali d’arte a Genova, a Firenze, a Napoli e a Roma. Nel 1928 conseguì il Premio Barcellona. In quello stesso anno fu invitato ad esporre alla Biennale di Venezia, partecipando anche alle edizioni successive fino al 1940. Insegnò alla Scuola d’Arte del Castello Sforzesco e alla Scuola degli Artefici di Brera. Nel 1930 vinse la cattedra di direttore della scuola dell’Accademia Carrara di Bergamo, dove lasciò una traccia profonda del suo insegnamento formando numerosi allievi. Lasciata la cattedra della Carrara nel 1945, si trasferì a Milano, dove aprì uno studio. Nel 1957 fu chiamato ad insegnare all’accademia di Brera.

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Barbieri was taught by Cesare Tallone and Ambrogio Alciati at the Accademia di Brera in Milan, where he graduated in 1921, with the Mazzola Prize. He soon became part of the “Novecento” artistic movement exhibiting at the Brera Biennale, at the second Novecento Italiano Exposition in Milan and in national art shows in Genoa, Florence, Naples and Rome. In 1928, he won the Barcellona Prize. In the same year he was invited to exhibit at the Venice Biennale and exhibited in all the following editions up to 1940. He taught at the Castello Sforzesco school of art and at the Brera Scuola degli Artefici. In 1930, he was appointed director of the Accademia Carrara school of art in Bergamo, where his teaching left a profound mark on numerous pupils. After leaving the Carrara in 1945, he moved to Milan, where he opened a studio. In 1957, he was invited to teach at the Brera school of art.


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Natale Bertuletti

(Mapello, 1915 – Bergamo, 1994) Allievo di Contardo Barbieri alla scuola di pittura dell’Accademia Carrara di Bergamo, dove si diplomò nel 1934, tenne la sua prima mostra personale nel 1937 al Circolo Artistico di Vicenza. A questa fece seguire nel corso degli anni numerose personali a Bergamo presso la Galleria Lorenzelli, la Galleria della Torre, il Centro Culturale San Bartolomeo e la Garitta. Altre personali tenne a Como e a Milano. Partecipò a numerose esposizioni collettive in Italia e all’estero segnalandosi in Spagna, in Sudafrica, in Brasile e negli Stati Uniti d’America. Nel 1982 presso la chiesa romana di Santa Maria della Pietà presentò una serie di disegni che illustrarono un volume riguardante Giovanni XXIII. Si espresse soprattutto nella pittura da cavalletto rimanendo rigorosamente fedele alla visione figurativa della realtà ma ottenendo nei ritratti a busto e a figura intera, negl’interni, nelle scene di genere, nei temi sacri, nei paesaggi e nelle nature morte effetti di luminosità e di freschezza grazie ad una stesura cromatica ricca d’inventiva.

Bertuletti was one of Contardo Barbieri's pupils at Bergamo's Accademia Carrara school of art, where he graduated in 1934. His first one-man exhibition, hosted by the Vicenza Circolo Artistico in 1937, was followed through the years by numerous one-man shows in Bergamo at the Lorenzelli Gallery, the Gallery della Torre, the San Bartolomeo Centro Culturale and the Garitta. Other one-man exhibitions were held in Como and Milan. He exhibited in numerous collectives in Italy and abroad, in particular in Spain, South Africa, Brazil and the United States of America. 1982 saw a series of drawings illustrating a volume on Giovanni XXIII presented at the Romanesque Santa Maria della Pietà church. His main focus was on easel painting strongly adhering to a figurative view of reality, but his highly creative use of colour lent effects of light and freshness to his half-length and full-length portraits, interiors, genre works, religious subjects, landscapes and still lifes.

(Bergamo, 1871 – Ivi, 1943) Allievo di Cesare Tallone alla scuola di belle arti dell’Accademia Carrara, vinse una borsa di studio che gli consentì di visitare l’Esposizione di Palermo. Strinse amicizia con Giuseppe Pellizza da Volpedo, suo compagno di studi, con il quale rimase a lungo in cordiali rapporti, documentati da una cinquantina di lettere scritte nel corso degli anni dal Pellizza al Bonomelli.Questi aprì nel 1893 il suo studio a Bergamo in Porta Dipinta. Buon affreschista, lavorò in diverse chiese della Bergamasca, dove lasciò anche tele sacre di pregevole fattura, ad incominciare dalla “Sacra Famiglia” dipinta nel 1892 per la parrocchiale di Verdellino. Il Bonomelli seppe distinguersi anche nella pittura da cavalletto eccellendo negli autoritratti, nelle figure, nei paesaggi e nelle scene di genere. Nel corso degli anni ebbe modo di presentare sue opere all’Esposizione di Saint-Louis, all’Esposizione di Pietroburgo, al Museo d’Arte di Tokio nonché a prestigiose manifestazioni d’arte svoltesi a Milano, a Venezia, a Torino e in altre città. Fu incisore di rara perizia.

Giacomo Bosis

Romeo Bonomelli

Bonomelli was taught by Cesare Tallone at Bergamo's Accademia Carrara school of fine arts and was the recipient of a study grant to visit the Palermo Exposition. He also enjoyed a years-long friendship with Giuseppe Pellizza da Volpedo, his school companion, as witnessed by the fifty or so letters written to Bonomelli by Pellizza through the years. He opened his studio in Bergamo's Porta Dipinta in 1893. An effective fresco painter, he worked in various churches in the Bergamo area, where he also left excellent canvases depicting religious subjects such as the “Holy Family”, painted in 1892 for the parish church of Verdellino. Bonomelli also excelled at easel painting, producing excellent self-portraits, figure painting, landscapes and genre works. During the years he exhibited at the Saint-Louis and St Petersburg Expositions and at the Tokyo Art Museum, as well as at prestigious art shows in Milan, Venice, Turin and other towns.

(Alzano Maggiore, 1861 – Bergamo, 1945) Allievo dapprima dello Scuri e poi del Tallone alla scuola di pittura dell’Accademia Carrara, ottenne premi ed elogi. Nel 1893 compì un viaggio d’istruzione soggiornando a Bologna, a Firenze e a Roma. Si mise ben presto in luce per la sua abilità nel dipingere ritratti. Partecipò alle esposizioni annuali dell’Accademia Carrara e alle mostre collettive del Circolo Artistico “Palma il Vecchio”; fu presente inoltre nel 1897 all’Esposizione Donizettiana di Milano e nel 1898 all’Esposizione Nazionale d’Arte Sacra di Torino. Nel 1930 fece parte della commissione esaminatrice che assegnò a Contardo Barbieri la direzione della scuola della Carrara. Nel 1934 allestì una significativa mostra personale alla Permanente di Bergamo. Pittore di netta intonazione verista ma non insensibile alle innovazioni novecentiste, ebbe alcuni allievi nel suo studio e fu molto richiesto nella ritrattistica per la sua capacità d’indagine psicologica e la sua fedeltà al vero, seppe distinguersi tuttavia anche nelle figure, nelle scene di genere e nell’arte sacra.

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Initially one of Scuri's pupils, he later studied under Tallone at the Accademia Carrara school of art, where he won both prizes and praise. In 1893, he stayed in Bologna, Florence and Rome for reasons of study. His portrait painting skills soon attracted due attention. He took part in the annual Accademia Carrara expositions and the “Palma il Vecchio” Circolo Artistico collectives; he also exhibited in 1897 at the Milan Donizettiana Exposition and in 1898 at the Turin National Exposition of Religious Art. In 1930, he was a member of the examining board that appointed Contardo Barbieri to the Carrara school directorship. In 1934, he held an important one-man show at the Bergamo Permanente. A painter of a clear veristic vein, but not insensitive to twentieth-century innovations, either, he taught pupils in his own studio and was in great demand as a portrait painter due to his psychological insights and his realistic focus. He also excelled in figure painting, genre work and religious subjects, however.


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Luigi Brignoli (Palosco, 1881 – Bergamo, 1952) Allievo prima del Tallone e poi del Loverini alla scuola di belle arti dell’Accademia Carrara, ricevette premi e menzioni onorevoli durante gli anni della sua formazione accademica, che completò frequentando a Milano i corsi della Brera. Rivelò fin dalla prima giovinezza doti di ritrattista avvertito e spigliato; nel 1903 un suo autoritratto fu esposto alla Royal Accademy di Londra. Al contempo dimostrò una forte disposizione al paesaggio, nel quale per l’impostazione e per gli effetti coloristici fece tesoro degli insegnamenti del Tallone. Tenne sue mostre personali a Bergamo e a Milano e fu invitato ad esporre sue opere alla Biennale di Venezia e alla Mostra del Novecento di Milano. Nel 1918 una sua tela di grandi dimensioni, esaltante la resistenza del popolo belga all’invasione tedesca nella Grande Guerra, fu premiata con una medaglia d’oro dal ministero della Pubblica Istruzione e venne acquistata dal governo belga. Nel 1927 il Brignoli fu chiamato a succedere al Loverini nella direzione della scuola dell’Accademia Carrara.

nitially taught by Tallone and then by Loverini at the Accademia Carrara school of fine arts, Brignoli received prizes and honourable mentions during the years of his formal academic training, which he completed with the courses at the Brera school of art in Milan. His discerning and self-assured talent as a portrait painter was obvious from early on; his self-portrait was exhibited at the Royal Academy in London in 1903. At the same time he also revealed a talent for landscapes, where his approach and the colour effects he used revealed Tallone's influence. He had one-man exhibitions in Bergamo and Milan and was invited to show at the Venice Biennale and at Milan's Novecento Exhibition. In 1918, he received the gold medal from the Ministry of Education for a large canvas exalting the Belgian people's resistance to the German invasion in the Great War, bought by the Belgian government. In 1927, Brignoli succeeded Loverini as director of the Accademia Carrara school of art.

(Bergamo, 1802 – Roma, 1875) Frequentò la scuola di belle arti dell’Accademia Carrara diretta da Giuseppe Diotti e strinse amicizia con il giovane Piccio. Nel 1821 fu esentato dal servizio militare per aver vinto un concorso di disegno bandito dall’accademia di Brera. Trasferitosi a Roma, si perfezionò frequentando lo studio di Vincenzo Camuccini e osservando i capolavori dell’arte classica e rinascimentale, che assunse a modello della sua pittura. Ricevette manifestazioni di stima dal cardinal Maj e fu in cordiali rapporti con altri illustri bergamaschi soggiornanti a Roma, quali lo scultore Giovanni Maria Benzoni e il musicista Gaetano Donizetti, di cui fece il ritratto. Apprezzato negli ambienti artistici romani, fu accolto nell’accademia di San Luca, che gli offrì la cattedra di pittura. Dipinse una “Presentazione di Gesù al tempio” per la parrocchiale di Almenno San Salvatore, una “Santa Adelaide” per la chiesa di San Michele all’Arco e la grande pala dell’“Assunta” per la parrocchiale di Calcinate.

Giuseppe Diotti

Francesco Coghetti

Coghetti attended the Accademia Carrara school of fine arts under Giuseppe Diotti and became friends with the young Piccio. In 1821, he was exempted from military service as a result of winning a competition organised by the Brera academy. He moved to Rome, where he specialised in Vincenzo Camuccini's studio and also studied classical and renaissance art masterpieces, which became the models for his painting. He was highly regarded by cardinal Maj and was friendly with other distinguished Bergamo people staying in Rome, such as the sculptor Giovanni Maria Benzoni and the musician Gaetano Donizetti, whose portrait he painted. Highly thought of in Rome's artistic circles, he entered the Accademia di San Luca, which offered him the painting professorship. He painted a “Presentation of Jesus in the Temple” for the Almenno San Salvatore parish church, a “St. Adelaide” for the church of San Michele all'Arco and the large altar piece of the “Assumption” for the Calcinate parish church.

(Casalmaggiore, 1779 – 1846) Fu allievo di Gaetano Calliani alla accademia di Parma; soggiornò a Roma, dove conobbe il Camuccini e ammirò il David, completando poi la sua formazione a Milano, dove fu notato dall’Appiani, il quale lo propose alla commissaria dell’Accademia Carrara per la direzione della scuola di belle arti annessa alla stessa istituzione. Il Diotti assunse l’incarico nel 1811 e lo mantenne fino al 1846, anno della sua morte, formando numerosi allievi, alcuni dei quali di grande talento, come il Piccio, il Trécourt, il Coghetti, il Rillosi e lo Scuri, che lo affiancò per qualche tempo succedendogli poi nell’incarico di direttore della scuola. Il Diotti lasciò a Cremona tracce notevoli della sua arte (si ricordano le decorazioni di Palazzo Bolzesi e gli affreschi del duomo, realizzati con l’intervento degli allievi) ma corrispose a molte commissioni sacre e profane che gli pervennero dal Bergamasco. L’Accademia Carrara serba di lui un olio intitolato “Morte di Antigone”.

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Taught by Gaetano Calliani at the Accademia in Parma, Diotti stayed in Rome, where he met Camuccini and came to admire David. He then completed his studies in Milan, where he was noticed by Appiani, who proposed him as director of the Accademia Carrara to the board of the institution's school of fine arts. Diotti took up the appointment in 1811 and kept it until 1846, the year he died, He was responsible for the training of numerous students, some of great talent, such as Piccio, Trécourt, Coghetti, Rillosi and also Scuri, who collaborated with him for some time before succeeding him as the director of the school. Diotti left fine traces of his artistic production at Cremona (such as the decorations in the Palazzo Bolzesi and the frescoes in the cathedral, executed together with his students), but also painted many “sacred and profane” commissions which were in demand in the Bergamo area. The Accademia Carrara has one of his oil paintings entitled “The Death of Antigone”.


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Francesco Domenighini

(Breno in Valcamonica, 1860 – Bergamo, 1950)

Allievo del decoratore Giuseppe Rota, frequentò la scuola di belle arti dell’Accademia Carrara, studiò quindi alla Brera e si perfezionò a Roma presso l’accademia di San Luca. Nel 1888 si recò in Argentina, dove si trattenne fino al 1897 operando con alacrità a Rosario di Santa Fè e a Buenos Aires e decorando chiese, teatri, alberghi, palazzi pubblici e privati (si ricordano in particolare i grandi affreschi del Teatro Colon, del Teatro Odeon e della Facoltà di Medicina); una sua pregevole “Via Crucis” è nella cattedrale della capitale argentina, che al suo nome ha intitolato una via. Ritornato in Italia nel 1898, si stabilì a Bergamo e partecipò a diverse manifestazioni d’arte; nel 1914 ottenne una medaglia d’oro all’Esposizione Nazionale di Torino. Per oltre trent’anni fu maestro di decorazione e ornato presso la Scuola d’arte “Andrea Fantoni” lasciando la cattedra a settantatré anni compiuti. Decorò a fresco i soffitti del Teatro Donizetti e della Sala Piatti.

Apupil of Giuseppe Rota, the decorator, he attended the Accademia Carrara school of fine arts, then Brera and Rome where he specialised further at the Accademia di San Luca. In 1888, he left for Argentina, where he stayed until 1897, working rapidly at Rosario di Santa Fè and in Buenos Aires to decorate churches, theatres, hotels, public and private buildings (such as the large frescoes in the Colon and Odeon theatres and in the Faculty of Medicine); a very fine “Via Crucis” can be seen in the cathedral of the Buenos Aires, where there is a street named after him. Back in Italy in 1898, he lived in Bergamo and took part in various art exhibitions; in 1914 he was awarded the gold medal at the National Exposition in Turin. For over thirty years he was professor of decoration and ornamental design at the Andrea Fantoni Art School, which he left at seventy three years of age. He frescoed the ceilings in the Donizetti Theatre and in the Sala Piatti recital hall.

(Ferrara, 1890 - Appiano Gentile, 1972) Allievo di Cesare Tallone all'Accademia di Brera, si diplomò nel 1910. Aderì nel 1914 al movimento futurista presentando opere ispirate alla scomposizione dinamica dei volumi e delle forme, ottenendo l'approvazione di Umberto Boccioni e i consensi di Ugo Nebbia e di altri critici. Nella Grande Guerra combatté come volontario al fronte italoaustriaco. Con altri reduci si accostò al fascismo partecipando nel marzo del 1919 al raduno milanese di Piazza San Sepolcro. Attento alla lezione di Cézanne e alle esperienze cubiste e metafisiche, si dedicò sempre di più alla pittura e nel 1923 fu fra i fondatori del gruppo del “Novecento”. Affrontò ritratti, nature morte e paesaggi in chiave neoclassicistica ma con notevole libertà d'ispirazione per una intrinseca disposizione all'eclettismo, rinvigorito da molteplici spunti d'interesse culturale. Diede saggi pregevoli della sua abilità di frescante nelle decorazioni per le Triennali che si tennero a Milano dal 1930 al 1940.

Vincenzo Ghirardelli

Achille Funi

He was taught by Cesare Tallone at the Accademia of Brera, where he graduated in 1910. In 1914, he joined the futurist movement. His works, inspired by the dynamic division of volumes and shapes, received the approval of Umberto Boccioni and the consensus of Ugo Nebbia and other critics. He fought on the Austro-Italian front as a volunteer in the Great War. Together with other veterans with fascist sympathies he took part in the Piazza San Sepolcro rally in Milan in March, 1919. Bearing in mind Cézanne's teaching and the cubist and metaphysical experiences, he dedicated himself increasingly to painting and, in 1923, was one of the founders of the “Novecento” group. His approach to portraits, still lifes and landscapes was neoclassicist but, due to an intrinsically eclectic disposition, was open to both considerably free sources of inspiration and numerous cultural interests. Fine examples of his fresco painting could be seen in the decorations for the Milan Triennali from 1930 to 1940.

(Gandino, 1894 – 1967)

Frequentò per un anno i corsi della Scuola d’arte “Andrea Fantoni” e fu poi allievo di Ponziano Loverini alla Accademia Carrara, dove venne più volte premiato e dove si diplomò nel 1924, dopo aver interrotto gli studi per combattere sul fronte italoaustriaco. Alla sua prima mostra personale, tenuta nel 1927 alla Permanente di Bergamo, ne seguirono numerose altre (ne tenne ancora una decina a Bergamo ma espose anche a Milano, a Sanremo, a Brescia, a Crema, a Treviglio e in altre città); vinse diversi premi di pittura e partecipò ad importanti collettive. Soggiornò a Parigi, dove suscitò l’interesse dei collezionisti. Fu in Svizzera per eseguire i ritratti dei componenti della famiglia Berner; Fausto Coppi lo volle a Santa Margherita Ligure per farsi fare da lui il ritratto. Il Ghirardelli coltivò lucidamente la pittura da cavalletto di gusto tradizionale, manifestando sempre un’adesione totale ma equilibrata alla realtà. Apprezzato come ritrattista, dipinse alcuni autoritratti sottilmente ironici.

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Ghirardelli attended the courses at the Andrea Fantoni art school for a year and then became Ponziano Loverini's pupil at the Accademia Carrara, where he won several awards and where he graduated in 1924, after having interrupted his studies to fight on the Austro-Italian front. His first one-man show, in 1927 at the Bergamo Permanente, was followed by numerous others (he had another ten or so in Bergamo, but he also exhibited in Milan, Sanremo, Brescia, Crema, Treviglio and other towns). He won various painting prizes and took part in important collectives. He stayed in Paris, where he aroused the interest of collectors. He was invited to Switzerland to paint the portraits of the Berner family and Fausto Coppi asked him to Santa Margherita Ligure to paint his portrait. Ghirardelli was a cultivator of traditional easel painting, which always stood out for its total but well-balanced adherence to reality. Highly thought of as a portrait painter, he also executed some subtly ironic self-portraits.


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Antonio Guadagnini

(Esine di Valcamonica, 1817 - Arzago d'Adda, 1900) Dopo aver frequentato il ginnasio a Lovere, seguì i corsi di delle arti dell'Accademia Tadini e si dedicò alla pittura, operando prevalentemente nella valle natìa ma assolvendo anche a commissioni in varie località lombarde. Fedele alla sua formazione classica, si distinse come buon affreschista nei temi religiosi, affrontati con sensibilità e competenza e risolti con disegno sicuro e armonia coloristica. Suoi affreschi si trovano nelle parrocchiali di Pisogne, di Nadro (nella volta con episodi della vita di Gesù e della Vergine), di Breno (“L'adorazione dei Magi” e “La gloria dell'Eucarestia”), di Santicolo, di Cimbergo (nella quale lasciò ventotto affreschi fra i quali episodi della vita della Vergine). Affrescò con Enrico Scuri una cappella della chiesa di Sant'Alessandro a Milano. Realizzò ad olio pale d'altare per diverse parrocchiali (si ricordano “Il martirio di San Biagio” a Caprino Bergamasco, “Il transito di San Giuseppe” a Pisogne, “La Vergine in trono con Santi” a Gianico, “La conversione di San Paolo” a Esine).

After high school at Lovere, Guadagnini attended the courses in fine arts at the Accademia Tadini and specialised in painting, working mainly in his native valley but also to commission in various places in Lombardy. True to his classical training, his fine frescoes of religious subjects were skilfully and sensitively executed with confident strokes and a harmonic sense of colour. His frescoes can be found in the parish churches at Pisogne, Nadro (“Episodes from the Life of Christ and the Virgin Mary”, on the vault), Breno (“The Adoration of the Magi” and “The Glory of the Eucharist”), Santicolo and Cimbergo (where he left twenty-eight frescoes including “Episodes from the Life of the Virgin Mary”). He and Enrico Scuri frescoed a chapel in St. Alexander's church in Milan. He also used oils for the altar pieces in various parish churches (such as “The Martyrdom of San Biagio” at Caprino Bergamasco, “The Death of St. Joseph” at Pisogne, “The Virgin Enthroned with Saints” at Gianico and “The Conversion of St. Paul” at Esine).

(Bergamo, 1915 - Ivi, 1984) Figlio del frescante Luigi (1883-1928), dal quale apprese i primi rudimenti dell'arte pittorica, frequentò la Scuola d'arte “Andrea Fantoni” e fu allievo di Contardo Barbieri all'Accademia Carrara di Bergamo. Segnalatosi alle mostre sindacali di Bergamo e di Milano e presente al Premio Bergamo fin dal 1939, ottenne una significativa affermazione esponendo un “Cristo deriso” alla Mostra Nazionale d'Arte Sacra del 1946 e conseguendo il primo premio ex-æquo con Aligi Sassu. Partecipò a numerose collettive ricevendo i consensi della critica. Nel 1950 vinse il Premio Michetti per il miglior paesaggio, nel 1959 il primo premio della Famiglia Artistica di Milano e nel 1960 il primo premio del Concorso Necchi. Organizzò numerose personali, fra le quali si ricordano quella dell'esordio alla Galleria Tamanza di Bergamo e quella assai apprezzata che fu allestita nel 1957 dalla Galleria Gussoni di Milano. Compì numerosi viaggi d'istruzione in Francia e in altri paesi d'oltre Alpe studiando le opere degli impressionisti e particolarmente di Cézanne.

Ponziano Loverini

Raffaello Locatelli

Son of the fresco painter, Luigi (1883-1928), who taught him the first rudiments of painting, Locatelli attended the Andrea Fantoni School of Art and was taught by Contardo Barbieri at Bergamo's Accademia Carrara. He distinguished himself at the Bergamo and Milan “mostre sindacali” and had taken part in the Bergamo Prize since 1939, when he came equal first with Aligi Sassu at the1946 National Exhibition of Sacred Art, an important recognition of his exhibited work, a “Christ Derided”. His participation in numerous collectives gained him the consensus of the critics. In 1950, he won the Michetti Prize for the best landscape, in 1959, the first Prize of the “Famiglia Artistica Milanese” and, in 1960, the first Prize in the Necchi Competition. He held numerous oneman shows, such as his debut at Bergamo's Tamanza Gallery and his highly thought of one-man show at Milan's Gussoni Gallery in 1957. He travelled extensively for reasons of study in France and in other countries north of the Alps, where he studied the works of the impressionists and of Cézanne in particular.

(Gandino, 1845 – 1929) Pittore, si rivelò con un quadro storico premiato all’Esposizione Provinciale che si tenne a Bergamo nel 1870. Nel 1875 eseguì un ritratto di Gaetano Donizetti ora allogato al Museo Donizettiano di Bergamo. Attorno agli anni Ottanta incominciò a fornire significativi saggi nel campo della pittura sacra (suoi affreschi si trovano nella parrocchiale di Borgo Santa Caterina, nella parrocchiale di Trescore Balneario e in molte altre chiese, belle pale sono nella chiesa del ricovero di Almenno San Salvatore, nelle parrocchiali di Sant’Alessandro della Croce e di Sant Alessandro in Colonna, nelle parrocchiali di Gandino, di Martinengo, di Nembro, di Peia e di Verdello). Corrispose a numerose e prestigiose commissioni, una ispirata “Santa Grata” esposta a Roma nel 1888 si trova nella Pinacoteca Vaticana, che nel 1903 acquisì anche un “Cantico delle creature”, sei dipinti sacri sono nel santuario della Madonna di Pompei e alcuni affreschi nella chiesa pavese di San Pietro in Ciel d’Oro.

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Apainter, Loverini came to the fore with a historical painting that won a prize at the Bergamo Provincial Exposition in 1870. In 1875, he painted a portrait of Gaetano Donizetti, now at Bergamo's Donizetti Museum. Around the eighties he also began to create important religious works (his frescoes are in the Borgo Santa Caterina and Trescore Balneario parish churches, as well as in many other churches, while the Almenno San Salvatore church del Ricovero, the Sant'Alessandro della Croce and Sant'Alessandro in Colonna parish churches and the Gandino, Martinengo, Nembro, Peia and Verdello parish churches all contain fine altar pieces). He received numerous prestigious commissions (an inspired “Santa Grata” exhibited in Rome in 1888 is in the Vatican Art Gallery, which also bought a “Canticle of the Sun” in 1903). Six religious paintings are in the sanctuary of the Madonna di Pompei and some frescoes can be found in the church of St. Peter in the Sky of Gold in Pavia). In 1899, he succeeded Cesare Tallone as director of Bergamo's Accademia Carrara school.


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Daniele Marchetti

(Bergamo, 1900 – 1979) Pittore, si formò dapprima alla Scuola d’arte “Andrea Fantoni” e poi all’Accademia Carrara sotto la guida di Ponziano Loverini. Dal 1922 al 1927 visse a Roma frequentando l’Accademia d’arte di Francia e Inghilterra e fu allievo di Felice Carena alla scuola di nudo. Per due anni fu quindi a Parigi seguendo le lezioni di storia dell’arte al Louvre. Fu perito d’arte presso il tribunale di Bergamo, conservatore delle opere artistiche del Museo Donizettiano, consulente della commissione d’arte sacra della diocesi di Bergamo, titolare per ventiquattro anni della cattedra di storia dell’arte alla scuola dell’Accademia Carrara, componente di giurie di concorsi di pittura e di comitati organizzatori di mostre importanti. Espose sue opere a tre Biennali veneziane (1930, 1940 e 1942), alle Biennali di Brera, alla Permanente di Milano e nelle gallerie d’arte di varie città vincendo premi- acquisto e ottenendo il favore del pubblico e della critica. Giovanni XXIII posò per lui.

Marchetti was a painter who was initially taught at the Andrea Fantoni school of art and then at the Accademia Carrara, under the directorship of Ponziano Loverini. From 1922 to 1927 he lived in Rome, where he attended the Accademia d'arte di Francia e Inghilterra and Felice Carena's life study classes. He then spent two years in Paris attending history of art lessons at the Louvre. He was appointed as an art expert by the Bergamo law courts, was the curator of the works of art at the Museo Donizettiano, and advisor to the religious art committee of the diocese of Bergamo, he had a twenty-four year tenure in history of art at the Accademia Carrara school and was a member of painting competition juries and the organising committees of important exhibitions. He exhibited three times at the Venice Biennale (1930, 1940 and 1942), at the Brera Biennale, at the Milan Permanente and in art galleries in various towns where he won purchase awards and the praise of the public and critics alike. Giovanni XXIII sat for him.

(Silvano d’Orba, 1885 – Martinengo, 1947) Frequentò la scuola di belle arti dell’Accademia Carrara di Bergamo sotto la guida di Ponziano Loverini meritandosi una medaglia d’oro e un premio in denaro, che gli permise di frequentare la scuola di nudo dell’accademia di belle arti di Roma. Nel 1912 partecipò all’esposizione nazionale di Brera e nel 1916 alla Permanente di Milano. Attorno al 1920 accentuò la sua propensione all’uso di tinte monocrome e si diede a raffigurare realisticamente nelle sue tele persone umili, diseredate, miserabili e sofferenti, ravvolte in un’atmosfera di poesia spoglia ma intensa. Condusse per alcuni anni vita errabonda e fu non di rado afflitto da difficoltà economiche che lo avvilirono condizionandone la carriera artistica e inducendolo quasi ad isolarsi. La sua mostra personale tenuta a Milano nel 1926 destò solo l’interesse della critica; eguale esito ebbe la mostra allestita nel 1927 al Quirino di Roma. Nel 1928 fu invitato ad esporre alla Biennale veneziana. Negli anni Trenta, oltre a dipingere autoritratti, figure e scene di ambiente.

Giulio Vito Musitelli

Natale Morzenti

Morzenti attended Bergamo's Accademia Carrara school of fine arts directed by Ponziano Loverini, and was the winner of a gold medal and a cash prize, which enabled him to attend the nude classes at the Accademia of fine arts in Rome. In 1912 he exhibited at the Brera national exposition and 1916 saw him at Milan's Permanente. Around 1920, his preference for the use of monochrome colours accentuated and he began the realistic depiction of the humble, dispossessed, wretched and suffering on his canvases, which were enveloped in a simple but intense poetic atmosphere. He led a vagabond life for some years and often found himself in financial difficulty, which depressed him by conditioning his artistic career and led him to live in near isolation. His one-man exhibition in Milan in 1926 aroused exclusively the interest of the critics; as did the exhibition in 1927 at the Rome Quirino. In 1928, he was invited to show at the Venice Biennale. In the thirties, besides painting figures, ambients and self-portraits.

(Bergamo, 1901 – Milano, 1990) Fu allievo di Ponziano Loverini alla scuola di belle arti dell'Accademia Carrara di Bergamo. Conobbe poi il pittore Ermenegildo Agazzi e ne frequentò per diverso tempo lo studio milanese. Stabilitosi nel 1927 nella metropoli lombarda, il Musitelli non tardò a mettersi in luce acquisendo fama di buon ritrattista. Nell'anteguerra concorse alla cattedra di pittura dell'Accademia Carrara e ne fu dichiarato vincitore ma rinunziò al posto essendogli stato richiesto di aderire al partito fascista. Allestì mostre personali, vinse premi, si segnalò in concorsi e in prestigiose manifestazioni artistiche nazionali ed espose per invito alla Quadriennale romana del 1951. Dotato di perspicacia compositiva, seppe reggere spazi ampi e dominò scene vaste e grandiose affrontando temi non solo profani ma anche religiosi. Pittore dal segno vigoroso, lasciò notevoli testimonianze nel disegno, nell'acquaforte e nella grafica. Non poche opere sue si trovano in varie collezioni d'arte nonché in gallerie pubbliche e private.

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Taught by Ponziano Loverini at Bergamo's Accademia Carrara school of fine arts, Musitelli later met the painter Ermenegildo Agazzi and was a regular visitor to his Milan studio for some time. Once living in Milan in 1927, it was not long before Musitelli's portrait painting attracted attention. Before the war he successfully competed for the professorship of painting at the Accademia Carrara, but declined the position rather than join the Fascist Party, as was then demanded. He had one-man shows, won prizes, was an important presence in competitions and in prestigious national art shows and was invited to exhibit in Rome at the 1951 Quadriennale. His talent for composition allowed him to dominate large spaces and paint vast and grandiose scenes, not only of profane but also of sacred subjects. A painter known for his vigorous brushwork, he also left remarkable examples of his drawing, etching and graphic work. Many of his works can be found in various art collections and in public and private galleries alike.


ARTISTS IN THE MIRROR ARTISTI ALLO SPECCHIO

(Bergamo, 1805 – 1884) Iscrittosi nel 1819 alla scuola di belle arti dell’Accademia Carrara, espose nel 1835 alla Brera. Fu allievo prediletto del Diotti, al quale subentrò nel 1841 come supplente e cinque anni dopo come titolare. Esponente del romanticismo, del quale fu strenuo difensore fino agli ultimi esiti visionari, dotato peraltro di una buona cultura letteraria ed incline ad affrontare scene storiche e religiose, fu esperto affreschista e decorò le chiese parrocchiali di Solza, di Stezzano e di Oltre il Colle. Affrescò anche la cupola del santuario dell’Incoronata a Lodi. Sue tele si trovano nelle parrocchiali di Seriate, di Calolzio, di Urgnano, di Cologno al Serio nonché in chiese milanesi e bresciane. Nel suo insegnamento quasi quarantennale alla Carrara ebbe fra i suoi allievi Ponziano Loverini, Giovanni Pezzotta e Vespasiano Bignami. Come didatta rimase rigorosamente fedele agli schemi accademici a costo di essere considerato passatista e di subire critiche e contestazioni.

Giacomo Trécourt

Enrico Scuri

Enrolled in 1819 at the Accademia Carrara school of fine arts, in 1835 Scuri exhibited at Brera. Diotti's favourite pupil, in 1841 he substituted him temporarily and five years later succeeded him as full professor. An exponent of romanticism, which he defended strenuously right up to its final visionary results, he was also a man of letters with a preference for historical and religious scenes. An expert fresco painter, he decorated the parish churches at Solza, Stezzano and Oltre il Colle. He also frescoed the dome of the Santuario dell'Incoronata at Lodi. His canvases can be found in the parish churches at Seriate, Calolzio, Urgnano and Cologno al Serio, as well as in churches in Milan and Brescia. Ponziano Loverini, Giovanni Pezzotta and Vespasiano Bignami were some of his pupils during his almost forty-year long teaching tenure at the Carrara. As a teacher, he strictly adhered to academic norms at the cost of being considered traditionalist and the butt of criticism and protest.

(Bergamo, 1812 – Pavia, 1882) Figlio di un funzionario napoleonico stabilitosi a Bergamo, lavorò da ragazzo in un negozio di telerie. Iscrittosi a sedici anni alla scuola di belle arti dell’Accademia Carrara, nel 1834 espose alla prima rassegna annuale degli allievi un quadro raffigurante “Daniele nella fossa dei leoni”. Salutato come uno dei migliori seguaci del Diotti, se ne distaccò per una maggiore attenzione al vero. Nel 1835 ottenne una medaglia d’oro per aver dipinto una originale tela riproducente due fanciulli intenti a disegnare. Legatosi di amicizia con il Piccio, che contava otto anni più di lui, ne trasse qualche insegnamento per il luminismo; insieme si recarono a piedi a Roma ma si crede che nel 1845 si fossero recati ancora a piedi fino a Parigi. Nel 1837 il Trécourt fu invitato a partecipare alla rassegna annuale dell’accademia di Brera, dove espose una pala d’altare destinata alla parrocchiale di Zanica e raffigurante “San Nicola di Bari nell’atto di liberare tre innocenti condannati a morte”, pala richiesta nel 1861 per l’Esposizione Nazionale di Firenze.

The son of one of Napoleon's officers moved to Bergamo, as a boy he worked in a draper's shop. Enrolled at sixteen at the Accademia Carrara school of fine arts, in 1834 Trécourt exhibited a painting depicting “Daniel in the Lions' Den” at the first annual students' show. He was recognised as one of Diotti's best pupils, but distanced himself as a result of his greater interest in realistic painting. In 1835 he won a gold medal for an original canvas showing two children drawing. He was a close friend of Piccio, who was eight years older than him and who gave him some lessons on luminism; they walked to Rome together and in 1845 they also made their way to Paris on foot. In 1837 Trécourt was invited to exhibit at the Accademia di Brera annual show, where he exhibited an altar piece made for the parish church at Zanica which depicted “St. Nicholas of Bari and his deliverance of three innocent youths condemned to death”, the altar piece requested in 1861 for the National Exposition in Florence.

(Gandino, 1913 – Bergamo, 1992) Studiò al Collegio Dante Alighieri di Bergamo. Incoraggiato da Ponziano Loverini, che lo fece iscrivere alla scuola di belle arti dell’Accademia Carrara, si diplomò con Contardo Barbieri dopo sette anni di studi. Più volte chiamato alle armi, partecipò alla campagna di Etiopia, alla conquista dell’Albania e quindi al secondo conflitto mondiale. Per esercitarsi ottenne di essere nominato pittore di guerra presso lo stato maggiore dell’esercito. Dopo l’8 settembre 1943 raggiunse Bergamo e si rifugiò sulle montagne seriane unendosi per qualche tempo ad una formazione partigiana. Dopo la guerra aprì uno studio a Bergamo e vendette una partita di suoi quadri a un gallerista di San Paolo del Brasile. Visitò le più importanti pinacoteche del mondo soffermandosi ad ammirare le opere di Tiziano, di Tintoretto e di Raffaello, suoi maestri prediletti. Definito dalla critica “impressionista solitario”, Urbani fu affascinato non solo dagl’impressionisti francesi ma anche da Courbet e da Délacroix.

Originally a student at Bergamo's Collegio Dante Alighieri, encouraged by Ponziano Loverini he enrolled at the Accademia Carrara school of fine arts, where he graduated seven years later under Contardo Barbieri. Called up more than once, he fought in the Ethiopia campaign, in the conquest of Albania and also the second world war. In order to keep his hand in he managed to be officially appointed as war artist to the General Staff of the army. After September 8, 1943 he reached Bergamo and fled to the Val Seriana mountains where he joined the partisan troops for some time. Following the war, he opened a studio in Bergamo and sold a number of his paintings to a San Paolo gallery owner in Brazil. He visited the most important art galleries in the world where he particularly admired the works of Titian, Tintoretto and Raffaello, his favourite masters. Defined by the critics as a “solitary impressionist”, Urbani was not only fascinated by the French impressionists but also by Courbet and Délacroix.

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Piero Urbani


Bergamo nel 1885


Bergamo a long Time Ago


BERGAMO A LONG TIME AGO C’ERA UNA VOLTA BERGAMO An old photograph of the former / deconsecrated Church of S. Agostino (St. Augustine’s) taken in 1903. The St. Augustine monastery was transformed into a barracks by Napoleon causing an enormous historical, artistic and literary / documentary heritage to be lost or plundered. Austrian forces followed on from the French and when the monastery finally fell into Italian hands again it was eventually given back to the town in 1960. It is now part of the local university.

Vecchia immagine di un tempo, siamo nel 1903, della ex-chiesa di S.Agostino. Il monastero agostiniano venne trasformato in caserma da Napoelone con dispersione e razzia di un enorme patrimonio storico, artistico e bibliotecario. Ai francesi subentrarono gli eserciti austriaco e infine italiano che lo restituì alla Città nel 1960. Oggi è sede universitaria. If it weren’t for the clothes and the old Trade Fair on the right, this photo could have been taken today and not in the twenties as it actually was. The Sunday stroll, a look at the paper, a chat with friends… Timeless. It’s just the same today

Se non fosse per gli abiti e per la vecchia Fiera sul lato destro, questa foto sembrerebbe scattata ai giorni nostri e non, come in realtà è, negli anni Venti. Il passeggio domenicale, la lettura del giornale, quattro chiacchere tra amici: oggi proprio come allora...

An extraordinary picture of Porta Nuova taken during the celebrations to mark the centenary of the birth of the composer Gaetano Donizetti in 1897. Bergamo’s gifted artist had died almost fifty years before but had left an indelible mark on Bergamo’s heart. The celebrations included exhibitions, conferences and really extraordinary concerts and operas performed by the leading orchestras and conductors of the time.

Straordinaria immagine di Porta Nuova durante i festeggiamenti per il centenario della nascita di Gaetano Donizetti nel 1897. Il geniale artista bergamasco era morto da meno di mezzo secolo, ma il suo ricordo nel cuore dei cittadini era più vivo che mai. Per l’occasione si tennero mostre, conferenze e straordinari concerti e opere con le migliori orchestre e direttori del momento. 42


BERGAMO A LONG TIME AGO C’ERA UNA VOLTA BERGAMO

Via Torquato Tasso was a large empty field at the beginning of the 1800s, but was later transformed into a symbol of the elegance and architecture of the time when the development of the Citta' Bassa (Lower Town) in the second half of the 1800s furnished it with government offices and the prefect’s palace.

Via Torquato Tasso fino agli inizi dell’800 era un grande prato, senza costruzioni. Lo sviluppo della città bassa nella seconda metà dell’800 rappresentò l’edificazione degli uffici statali e prefettizi in questa via, che divenne il simbolo e dell’eleganza e dell’architettura del tempo. A rare picture of the “Esperia”, the only mass-produced car here in Bergamo at the beginning of the 1900s. It was so state-of-the-art that it won the gold medal in Paris during the 1905 International Exposition. Its also won all the competitions it took part in due to its incredible speed.

Una rara foto della mitica “Esperia” l’unica automobile prodotta in serie a Bergamo nei primi del novecento. Fu talmente all’avanguardia che vinse la medaglia d’oro alla Fiera Internazionale di Parigi del 1905 e vinse anche le poche competizioni a cui partecipò, con velocità medie orarie a quei tempi incredibili. Piazza Mercato delle Scarpe (Shoe-market Square) at the end of the 1800s. Opened in 1887, this is the funicular station in Citta' Alta. The 120-year-old square doesn’t show its age and appears very similar to that of today. The funicular was designed and built by Gabriele Ferretti, the best in his field at the time.

Piazza Mercato delle Scarpe in una fotografia di fine Ottocento. Questa piazza è l'arrivo della Funicolare in Città Alta e venne inaugurata nel 1887. La piazza si è ben conservata nel corso di 120 anni e appare molto simile ad oggi. La funicolare venne progettata e realizzata da Gabriele Ferretti che a quei tempi era considerato il migliore nella progettazione di impianti di risalita. 43


BERGAMO A LONG TIME AGO C’ERA UNA VOLTA BERGAMO An old photograph of Piazza Vecchia showing the side occupied by today’s University. Old shops / workshops and the post office can also be seen. The only premises that have remained unchanged are those of the "Caffe' Flora", the tobacconist and bar on the corner. The procession in the photo was dedicated to Saints Fermo and Rustico, two of Bergamo’s most historically important saints.

Vecchia immagine di Piazza Vecchia sul lato dell'odierna Università. Si notino le antiche botteghe e l’ufficio postale. Il solo locale rimasto come un tempo è il bar tabacchi sull’angolo che oggi è il “Caffè Flora”. La processione ritratta nella foto era dedicata a San Fermo e San Rustico, due tra i primi santi della storia bergamasca. A rare picture taken in 1921 figuring the bus specially designed to access Citta' Alta through the narrow Porta S. Agostino (St Augustine’s Gate) during the two-year period when the funicular system was being renewed.

Rara immagine del 1921 in cui si vedono un autobus appositamente realizzato per accedere nella stretta Porta S.Agostino e servire il trasorto pubblico per e da Città Alta. In quel periodo per due anni si rinnovò l’impianto della funicolare e si rese necessario creare questo trasporto alternativo.

Via Venti Settembre, the Contrada di Prato of one time, has always been dedicated to trade and commerce. The two recently reconstructed columns were originally erected by the Podesta' Nicolo' Giussoni to mark the customs barrier before the Fiera di Sant Alessandro (St. Alessandro’s Trade Fair). The path through the field then became the present-day Sentierone or Main Path, Bergamo’s favourite public walk still today.

Via Venti Settembre, un tempo Contrada di Prato, fu sempre un luogo dedito al commercio e agli scambi. Da poco ricostruite, si trovano due colonne che anticamente fece collocare il Podestà Nicolò Giussoni e segnavano una barriera daziaria per chi si recava alla Fiera di Sant’Alessandro. La stradina nel campo diede poi origine all'attuale Sentierone, la passeggiata preferita dai bergamaschi ancora oggi. 44


BERGAMO A LONG TIME AGO C’ERA UNA VOLTA BERGAMO

One of the oldest pictures of Bergamo town centre, the only one figuring a horse-drawn bus. Beyond the exhibition centre, the S. Marco hospital, transferred in the 30’s to where it is today. This picture was taken before 1880.

Una delle più antiche foto di Bergamo Bassa, la sola in cui si veda distintamente un tram a cavalli. Alle spalle della vecchia fiera si nota l’ospedale di S. Marco, trasferito negli anni trenta dove oggi si trova. La foto è del 1880.

Strongly desired by Count Antonio Roncalli, the Thompson, driven by his engineer Angelo Ponzetti, is the first tentative steam bus. It plied almost a year between the station and colle aperto, but technical problems brought the service to an early end.

Fortemente voluta dal Conte Antonio Roncalli, anima intellettuale e mondana dell’ottocento cittadino, la Thompson, qui guidata dal suo tecnico Ing. Angelo Ponzetti nel 1875, rappresenta il primo tentativo di autobus a vapore. Restò in funzione quasi un anno tra la stazione e Colle Aperto, ma problemi irrisolti alla cinghia di trasmissione ne decretarono la fine tra l’ilarità del popolo cittadino. An old picture of Piazza Pontida at the beginning of the 1900’s. Known as “Piazza della Legna” (Wood Square) it was through here that the wood was shunted from Milan to Venice.

Una foto di Piazza Pontida nei primi del 900. Già Piazza della Legna per essere stata il centro di raccolta di quello che era l’unica fonte energetica, Piazza Pontida ha rappresentato il cuore di smistamento delle merci più disparate da Milano per Venezia i Grigioni e per il Nord Europa.

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Un successo lungo un secolo There are fewer than ten shops in the city of Bergamo which have a hundred years of history behind them. One such example is the legendary adventure undertaken by Decio Monti in 1912 and destined to become one of the most famous jewellers nationally and the oldest of the city. Born near the Republic of San Marino in 1882, Decio Monti manifested notable talent as a goldsmith early on in life. He subsequently moved to Milan where he learnt the art in one of the most prestigious workshops in the city. At the beginning of the 1900s he moved to Bergamo, to via XX Settembre and, along with his wife, Adelaide, founded his first goldsmith

Sono meno di dieci i commercianti della città di Bergamo che hanno compiuto cent’anni di storia. Un esempio per tutti è la leggendaria avventura iniziata da Decio Monti nel 1912, e destinata a diventare una delle più note gioiellerie in campo nazionale e la più antica della città.

Decio Monti e amici sulla sua auto del 1910.

workshop in 1912. This was to be the beginning of an extraordinary and lucky adventure. Here, budding bergamasch goldsmiths and watchmakers learnt the trade directly from Decio Monti and then moved on to become renowned craftsmen locally, themselves. The jewellers Decio Monti, with their own original creations, have made the shop in via Zambonate famous. At the end of the 1940s, Decio and Adelaide’s son, Tullio, an expert watchmaker, entered the family business along with his wife, Mimma, who was not only a prestigious jewellery designer but had fine business sense, too. In those years, the shop witnessed an impetus that would prove to be decisive in the future. Business relationships, based on esteem and friendship, with members of the most authorative brands of Swiss watch and clockmakers started then and would continue in the decades to follow, names of the calibre of IWC, Audemars Piguet, Gerald Genta, Girard Perregaux, Ulysse Nardin, Varcheron Constantin, Breitling, Corum, Omega and Bulgari. In the 1960s the most important collection of jewels and watches signed by Monti 1912, was displayed alongside the top names on the world scene. In the early 1970s, the company moved along the street, from number 79 (where the shop of rare and sought-after ethnic jewels is nowadays) to number 85, where it still is. The end of that decade witnessed the entry of the third generation of the Monti family, bringing with them highly avant-garde ideas

Decio Monti davanti al suo negozio nel 1910.

Nato nel 1882 nei pressi della Repubblica di San Marino, Decio Monti fin da ragazzo presentava notevoli capacità nell’arte orafa. In seguito raggiunse Milano dove si formò in uno dei laboratori più prestigiosi. Durante i primi anni del ‘900 si trasferì a Bergamo in via XX Settembre e nel 1912 insieme alla moglie Adelaide fondò la sua bottega orafa, destinata ad una straordinaria e fortunata avventura, e nella quale giovani orafi ed orologiai bergamaschi impararono da Decio Monti e divennero poi noti nel panorama locale. La gioielleria Monti Decio vide alla fine degli anni '40 l’ingresso nell'azienda del figlio Tullio, esperto orologiaio, e di sua moglie Mimma, prestigiosa designer di gioielli e dotata di spiccato senso imprenditoriale. In quegli anni il negozio conobbe un impulso decisivo 46


A century of success per quelli che saranno i tempi futuri. Infatti, inizianorono importanti collaborazioni decennali, veri e propri rapporti di stima e amicizia con i marchi più autorevoli dell'orologeria svizzera, nomi del calibro di IWC, Audemars Piguet, Gerald Genta, Girard Perregaux, Ulysse Nardin, Vacheron Constantin, Breitling, Corum, Omega e Bulgari. Negli anni '60, la già grande produzione di gioielli e orologi firmati Monti 1912, viene affiancata dalle top griffes della gioielleria mondiale. Nei primi anni '70 l'azienda si spostò dal civico 79 di via Zambonate (dove oggi si trova il negozio di rara e ricercata gioielleria etnica) al civico 85 nella sua sede attuale. Sul finire di quegli anni entrò nello staff aziendale la terza generazione dei Monti con idee di

Tullio Monti con la figlia del primo ministro Eden, successore di Churchill (1950).

Tullio Monti con la madre Adelaide (1940).

grande avanguardia, senza tradire mai la lunga tradizione. Nel primo decennio del nuovo millennio, e con l'impresa ormai centenaria, si affaccia la quarta progenie, propositiva verso il futuro. Un secolo di impegno, creatività e professionalità che rappresentano un fiore all’occhiello per la storia del commercio bergamasco.

which, nevertheless, never betrayed the long tradition. By the first decade of the new millennium, with the business now a century old, the fourth generation had arrived. Their future is assured. Decio Monti is a living example of commitment, creativity and professionalism which has continued over a century and is a source of pride for the business community of Bergamo.

I coniugi Monti nello studio della gioielleria (1970).

La terza generazione della famiglia Monti negli anni ‘50.

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Foto Dimitri Salvi


Land of Genius and Inventors


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LAND OF GENIUS AND INVENTORS TERRA DI INGEGNO E DI INVENTORI

Giuseppe Murnigotti the genial inventor of the motorcycle and automobile Spesso gli autori delle più stravolgenti invenzioni, che hanno cambiato la storia dell'umanità, vengono dimenticati e i loro meriti attribuiti ad altri. È il caso dell'Ingegner Giuseppe Murnigotti (1834-1903) facoltoso bergamasco di Foto dell’Ing. Martinengo, uno delle menti più geniaGiuseppe Murnigotti li e creative dell’Ottocento lombardo. con la copia del brevetto 10672 del Originario di una ricca famiglia, nel 4 Febbraio 1879 depositato in febbraio del 1879 depositò il brevetto, Bergamo del primo scrupolosamente dettagliato e redatto triciclo-automobile e motocicletta a mano, presso la Camera di della storia. Commercio di Bergamo chiamato: “velocipide o triciclo con motore bicilindrico alimentato da gaz idrogeno”. Senza alcun dubbio Murnigotti risulta storicamente il primo inventore dell'automobile e della motocicletta. Resta il mistero del perché tale invenzione è ancora oggi attribuita a Daimler e Benz, forse perché i due sostituirono l’idrogeno, che é l’elemento più diffuso in natura, con la benzina (da Benz ) assai più remunerativa per le compagnie petrolifere. Daimler brevettò la sua "invenzione" ben sei anni dopo quella di Giuseppe Murnigotti, che pur essendo personaggio a suo tempo molto stimato e noto, oggi é per altro sconosciuto anche agli stessi bergamaschi.Tra le grandi invenzioni di Murnigotti ricordiamo macchine rivoluzionarie per la preparazione e la lavorazione del cemento, il progetto urbanistico del parco Sempione di Milano, progetti per la nuova Fiera del centro di Bergamo, opere idrauliche sui navigli di Milano e progetti di allargamento del Canale di Suez.

Very often it happens that the inventors of the most

Ing. Giuseppe Murnigotti (18341903) and the original copy of patent no 10672 dated 4 February 1879, in Bergamo, of the firstmotorcycle of the history.

stunning patents that have changed world history, are forgotten and their credits go to others. This is the story of Giuseppe Murnigotti, brilliant 19th century engineer from Martinengo (Bg). In 1879 he patented the first motorcycle at the chamber of commerce in Bergamo. Without any doubt, Murnigotti is, historically speaking, the first inventor of the automobile and motorcycle. It’s still a mystery, why this patent was attributed to Daimler Benz; maybe because they substituted the quite cheap hydrogen with gasoline and therefore created a much better business for oil companies. Daimler patented his idea 6 years after Murnigotti’s. Murnigotti’s ideas also included equipment for cement works, the Milan urban project, the Bergamo exposition centre and many others. Design of Murnigotti’s motorcycle.

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LAND OF GENIUS AND INVENTORS TERRA DI INGEGNO E DI INVENTORI

Gente geniale i bergamaschi, come

The chamber of commerce of Bergamo is full of

riprovano le migliaia di brevetti deposi-

registered ideas and patents and many of those gave

tati presso la Camera di Commercio,

birth to very important companies known all over the

molti dei quali hanno generato imprese

world. Around the end of the first millennium a group of

di importanza storica e mondiale. Già

people from Bergamo organized the first fair in history,

sul finire del primo millennio un anoni-

the St. Alexander fair, where shepherds came down

mo o più anonimi bergamaschi inventa-

from the mountains with their herds and silk merchants

rono la FIERA DI S. ALESSANDRO, la prima fiera

with their fabrics and spices crossed the Alps to get to

della storia, un appuntamento di fine estate in cui i

central Europe.

pastori scendevano dagli alpeggi con il loro bestiame e

It became such an important date that in the first half of

i mercanti di sete, stoffe e spezie risalivano le Alpi per

the 1700s it was decided to build the first exposition

The first diesel tractor: “Il Cassani” (1925). Camillo Golgi Nobel Prize in Medicine in 1906.

entrare in centro Europa. Un appunta-

centre ever made in Bergamo.

mento fieristico talmente importante

Early in the 1500s, the abbot Ambrogio

che alla metà del ‘700 si decise di

Da Calepio, who was a man of vast

costruire il primo polo fieristico intera-

knowledge, had one of the most

mente in muratura. Il primo della sto-

revolutionary of ideas: the Vocabulary

ria. Nei primi anni del Cinquecento

or dictionary, which was to catalogue

l’Abate AMBROGIO DA CALEPIO,

the universe in alphabetic order.

uomo di innarivabile sapere ebbe una

Carlo Mastini created the first mobile

delle più semplici ma rivoluzionarie

telephone (1939) that connected Como,

idee: il VOCABOLARIO, cioé la cata-

Milano, Bergamo, Brescia and

logazione dell’Universo secondo l’ordi-

Cremona, all by placing an antenna on

ne alfabetico.

San Vigilio. 52


LAND OF GENIUS AND INVENTORS TERRA DI INGEGNO E DI INVENTORI

CAMILLO GOLGI premio nobel per la medicina 1906.

Camillo Golgi, Nobel Prize

Golgi inventò un metodo di ricerca anatomica che rivo-

winner for medicine in 1906.

luzionò la storia della medicina.

Golgi invented an anatomical

L’ingegner CARLO MASTINI che nel 1939 collaudò

research method which was to

con successo il primo telefono portatile, collegando

revolutionize the history of

Como, Milano, Bergamo, Brescia e Cremona con una

medicine.

antenna posta sul colle di San Vigilio. Nel 1925 l’inge-

In 1925 the engineer Francesco

gnere FRANCESCO CASSANI ebbe una grande idea

Cassani had a great idea and built a

montando per la prima volta un motore diesel su un

diesel gear on a tractor for the first time, setting off a

trattore e segnando una svolta nella storia dell’agricol-

revolution in the world of agriculture.

tura. Ne nacque la SAME, industria di trattori famosa

Same is the result of that stunning idea, one of the most

Andrea Viterbi, father of digital tecnology mobile telephones, founder of the giant “Qualcomm”, with his wife Erna. Giulio Natta Nobel 1964 for discovery of the polymer “Polypropylene”.

in tutto il mondo. Ligure di nascita ma

famous tractor industries in the world.

bergamasco d’adozione fu GIULIO

Giulio Natta, born in Liguria but adopted

NATTA, premio Nobel per la chimica

by Bergamo, won the Nobel Prize in

nel 1964 per aver scoperto il polimero

Chemistry in 1964 for the discovery of

del POLIPROPILENE.

the polymer, POLYPROPYLENE.

Bergamasco di nascita, anche se natu-

Born in Bergamo, but emigrated to the

ralizzato americano, è il professor

United States, on the other hand,

ANDREA VITERBI, a cui si devono le

is professor Andrea Viterbi, who

basi tecniche ed applicative del

developed the basic techniques and

SEGNALE DIGITALE e la nascita

applications for Digital Signals,

della QUALCOMM, il gigante mondiale

and gave birth to Qualcomm, a world

della telefonia mobile.

giant in mobile phones. 53


LAND OF GENIUS AND INVENTORS TERRA DI INGEGNO E DI INVENTORI

stre del castello di Malpaga, dove si spense nel 1475. La terra bergamasca a dato i natali anche a MICHELANGELO MERISI detto il CARAVAGGIO, uno dei massimi artisti della storia dell’arte, geniale e tormentato come i suoi quadri e le sue opere. La FAMIGLIA TASSO, cui appartenevano due famosi letterati del Cinquecento, BERNARDO e il figlio TORQUATO, grande autore della “Gerusalemme liberata”. Sempre la famiglia Tasso diede i natali a uomini di grande genio imprenditoriale che organizzarono il primo sistema postale europeo, traendone gloria e denaro. L’imperatore germanico riconobbe a loro il titolo nobiliare di THURM UND TAXIS. Da qui l’attuale parola mondiale TAXI. Esimie personalità nel campo dell’architettura e dell’ingegneria, come GIACOMO QUARENGHI, l’architetto degli zar di Russia, chiamato nel 1779 alla corte di Caterina II. L’uomo che più di ogni altro modellò in forme neoclassiche il volto della grande Pietroburgo. PIETRO PALEOCAPA, ingegnere idraulico, che fornì un decisivo contributo alla realizzazione di due tra le più importanti opere dell’Ottocento, il traforo del Cenisio e il Canale di Suez. LORENZO MASCHERONI che nel ‘700 diede un vivace contributo al pensiero scientifico con le “Nuove ricerche sull’equilibrio delle volte”. COSTANTINO BELTRAMI, l’Indiana Jones dell’800: a lui si devono importanti studi sulla cultura indiana d’America e la scoperta delle sorgenti del Mississippi. Infine il famoso filologo ANGELO MAJ, prefetto della biblioteca Vaticana, al quale lo stesso Leopardi dedicò una canzone per aver curato l’edizione del ciceroniano “De Repubblica”.

Le profonde radici cattoliche della cultura bergamasca hanno dato i frutti migliori come personaggi di elevatissime qualità morali. Tra i tanti spicca ANGELO GIUSEPPE RONCALLI, PAPA GIOVANNI XXIII. il “papa buono”, come lo ricordano le genti di tutto il mondo, rigoglioso germoglio di un cristianesimo del quale ha incarnato gli aspetti più umani ed evangelici. La ricchezza umana di Bergamo si rivela nei molti personaggi che ha consegnato alla storia, ingegni tra i più svariati, che hanno conferito alla propria città un’aurea di prestigio internazionale. Uomini politici o condottieri come BARTOLOMEO COLLEONI che ripercorreva con la mente la sua vita avventurosa dalle fine-

Ludovico Tassis was responsible for organizing Europe's first postal system. The German Emperor conferring on him the title of Thurm und Taxis. This is the origin of the international word TAXI.

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LAND OF GENIUS AND INVENTORS TERRA DI INGEGNO E DI INVENTORI

Perhaps even more influential is Bergamo’s deep-roo-

nineteenth century's most prestigious projects - the

ted Christian faith which has produced personalities

Cenisio Tunnel and the Suez Canal; LORENZO

of the highest moral qualities. The most striking exam-

MASCHERONl who in the eighteenth century gave a

ple is, of course, Angelo G. Roncalli who became

lively contribution to scientific thought with "New

POPE JOHN XXIII.

research into the equilibrium of vaults"; COSTANTlNO

The Good Pope as he is affectionately remembered

BELTRAMI, the eighteenth century lndiana Jones,

throughout the world is our town’s most famous son.

who carried out important studies into the American

Pope John is the embodiment of the Christian faith in

Indians and discovered the sources of the Mississippi.

its most human and evangelising form.

Finally there’s the noted philologist ANGELO MAI, a

Bergamo will always remember its military leaders

prefect at the Vatican Library to whom Leopardi dedi-

such as BARTOLOMEO COLLEONl who must have

cated a poem for having edited Cicero's "De

reflected on his adventurous life as he gazed out from

Repubblica”.

the windows of Malpaga castle where he died in 1475. MICHELANGELO MERISI CARAVAGGIO, a tortured soul as seen in his paintings, but one of the most important artists of all time was also born in the Bergamo area. The TASSO family, a leading component of the highly refined series of literary figures that enlivened 16th century

Italian life with BERNARDO and the great TORQUATO, was also responsible for organizing Europe's first postal system. The German Emperor of the time recognized the genius of the family by conferring on them the title of Thurm und Taxis. This is the origin of the word TAXI. GlACOMO OUARENGHl was the architect commissioned by Catherine II, Empress of Russia in 1779 to rebuild St. Petersburg. Then we have

MICHELANGELO MERISI CARAVAGGIO, one of the most important artists of all time was born in the Bergamo area.

PlETRO PALEOCAPA, the hydraulic engineer who played a significant role in two of the 55


Valbrembana: panorama della conca del “Rifugio Calvi�


A magic land and its people


Foto Dimitri Salvi

Bergamo people are hardworking, stubborn, loyal and so proud of their own cultural legacy that they do not always reveal their treasures willingly to outsiders. A people of deep emotions, who keep themselves to themselves, careful not to betray their feelings, they need to be won over with patience. They are devoted to their families above all, and then to their own homes, built through sacrifice, and to their communities. A long tradition of Catholicism has contributed to their makeup. They are a dynamic people capable of forging their own destinies. The enterprise of Bergamo people is not confined to their area alone. The famous dock workers of Genoa and the Venice “bastazi” traditionally originated from Bergamo. The Bergamo region is famed for the hard-working nature of its inhabitants and the ingenuity of its business community. A quality which in the wake of the years of Italy’s economic boom has transformed this Lombard town into one of Italy’s richest. The Bergamo region is one of Europe’s top areas for exports.

I bergamaschi sono operosi, caparbi, fedeli, tanto orgogliosi del proprio retaggio culturale da mostrare quasi malvolentieri i propri tesori; sono persone da conquistare con pazienza, come chi, il cuore colmo di grandi emozioni, sia trattenuto nell’espressione, e non lasci trapelare che un assaggio del proprio universo di sentimenti. La loro dedizione va alla famiglia, prima di tutto, e poi ai propri luoghi, alla casa costruita con sacrificio, alla comunità, cui ha contribuito una lunga tradizione di cattolicesimo. Essi sono anche gente intraprendente, capace di scegliere la propria sorte. Il lavoro dei bergamaschi non si è espresso solo nella loro terra: basti pensare che i famosi “camalli”, gli scaricatori del porto di Genova, e gli altrettanto famosi “bastazzi”, nel porto di Venezia, furono per secoli bergamaschi, lavoratori uniti da rituali di corporazione e dalla solidarietà. Una regione di grande operosità, quella di Bergamo, e di grandi ingegni imprenditoriali. Una miscela di qualità che, 58


Foto Dimitri Salvi

Lago d’Iseo sulla scia degli anni del miracolo economico, ha contribuito a rendere questo capoluogo lombardo uno dei più ricchi d’Italia e uno dei primi dieci quanto a volume delle relazioni commerciali con il resto del mondo. Sono tre i fattori fondamentali che più caratterizzano il quadro socio-economico bergamasco: un tessuto industriale particolarmente diffuso e dinamico; una produzione segmentata, che a più riprese ha consentito di resistere alle ondate di crisi economica; una forte vocazione esportatrice. La gente bergamasca è molto fiera del suo dialetto, anche se il vero DIALETTO, con tutte le sue variabili delle diverse zone del territorio, è parlato correttamente solo dal popolo minuto, custode inconsapevole di un patrimonio culturale di straordinario valore linguistico. Una delle frasi più conosciute del dialetto bergamasco è la famosa: “Berghèm de sùra, Berghèm de sòta”, Bergamo di sopra (alta), Bergamo di sotto (bassa) espressione utilizzata per evidenziare le tipologie di chi vive in montagna e di chi vive in pianura.

Three fundamental factors underpin Bergamo’s economic success story: an intense and dynamic industrial complex, segmented manufacturing which has helped the region resist economic recession, and a strong and vibrant export record. The dynamism of the Bergamo region owes much to the flourishing financial resources of its main town which numbers many banks of prime importance. Perhaps the most striking characteristic of the Bergamo area is its DlALECT - out and out a language of incredible complexity which people born elsewhere find practically incomprehensible. One of the most famous sayings in the Bergamo dialect is "Berghem de sura. Berghem de sota" which means upper Bergamo and lower Bergamo and serves to differentiate between mountain and plain dwellers. Unfortunately Bergamo 's dialect and all its local variations are now spoken only by simple working people. One wonders if these good folk realise they are the unconscious guardians of a cultural heritage of extraordinary linguistic value. 59


A MAGIC LAND AND ITS PEOPLE UNA TERRA E IL SUO POPOLO

With its mountains, hills, lakes, rivers and a chunk of flat plain, nature has been more than generous to Bergamo province - and even more so with those who make the effort to get to know the area’s natural treasures. An unending choice of excursions awaits the hiker and many beauty spots are well worth a visit. Among these, the little village of SOTTO IL MONTE, famed as a centre for pilgrims from all over the world, attracts thousands of people every year. They come to visit the birthplace of that extraordinary personality and beloved pope, John XXlll. A few kilometres away lies the fascinating and ancient ABBEY OF FONTANELLA. Built in the Xl century, the famous abbey is located in glorious countryside. One of Italy’s most important spa towns, SAN PELLEGRINO is full of charm. It still retains its “belle époque” atmosphere evoked by the stucco effects and mirrors of the Palazzo della Fonte, the Casino and its splendid Grand Hotel. There you can sip its healthgiving waters that are bottled and exported all over the world. CLUSONE, the lively “capital” of the VAL SERIANA is also a delightful health resort. For many years now Clusone’s citizens have been proud of their amazing planetarium and the Fanzago Clock positioned on one fa façade of the ancient Council Building. Not far off in the Oratory are the acclaimed frescoes“Disciplini” and “Danza Macabra”. The latter work with its metaphysical enchantment, is one of the oldest of its kind in Europe. There are many delightful spots alongside LAKE ISEO ideal for walks. The lake is fed by the River Oglio which reaches it after running along the VAL CAMONICA, ancient homeland of prehistoric tribes that have left us a series of important rock carvings. Silvery MONTISOLA, Europe’s largest lake island, rises up in the middle of the lake. Surprisingly, the flora of Montisola is dominated by that most Mediterranean of plants, the olive tree. When it comes to natural beauty, Bergamo Province’s most impressive boast is its mountains, which may be enjoyed all year. The leading winter ski resorts of FOPPOLO and SAN SIMONE are equipped with modern lifts and are ideal for fun weekends on the snow. In summertime the REGIONAL PARK has many walkways for long hikes through its lovely, natural beauty. Here committed hikers or just friends out for a delightful Sunday picnic, can experience absolute peace.

Montagne, colline, laghi, fiumi, e tanta pianura. La natura è stata assai prodiga con la provincia di Bergamo, ed essa lo è con chi voglia conoscerla meglio. La scelta tra le numerose possibili escursioni è davvero ampia: molte località meritano senza indugi una visita. Tra queste, SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII, una tradizionale meta di pellegrini che da tutto il mondo affluiscono a migliaia ogni anno, attratti dalla terra natale di quella straordinaria personalità che fu il Papa Buono. A pochi chilometri, inoltre, è di grande interesse la storica ABBAZIA DI FONTANELLA dell’XI secolo, immersa in un incantevole paesaggio agreste. Piena di fascino è SAN PELLEGRINO, una delle più importanti stazioni idrotermali d’Italia, in piena atmosfera “Belle Epoque”. Tra gli stucchi e gli specchi del Palazzo della Fonte, del Casinò e del bellissimo Grand Hotel si può gustare la benefica acqua, la stessa che, in bottiglia, è bevuta in tutto il mondo. CLUSONE, centro vitale della VAL SERIANA, è una deliziosa stazione climatica. I suoi abitanti da secoli vantano un bellissimo planetario, l’orologio del Fanzago collocato sulla facciata dell’antico Palazzo comunale; poco distante il celebre affresco dell’Oratorio dei “Disciplini”, la “Danza Macabra”, opera che nel suo genere è tra le più antiche d’Europa, ci comunica suggestioni metafisiche. Da conoscere anche i paesaggi del LAGO d’ISEO, alimentato dal fiume Oglio che qui giunge dopo aver percorso la VAL CAMONICA, culla delle famose popolazioni preistoriche che hanno lasciato importantissime incisioni rupestri. Al centro del lago sorge MONTISOLA, la più grande isola lacustre d’Europa, sulla quale regna sorprendentemente l’albero mediterraneo dell’ulivo. Altro vanto della bergamasca sono i suoi monti, godibili in tutte le stagioni. D’inverno, le stazioni sciistiche di FOPPOLO e SAN SIMONE, dotate di moderni impianti di risalita, offrono i più divertenti week-end sulla neve. In estate il PARCO REGIONALE DELLE OROBIE è attrezzato con sentieri segnalati per lunghe passeggiate nella natura, trekking più impegnativi o deliziosi pic-nic domenicali. Non a caso Bergamo è considerata “l’anticamera” delle Alpi, con una posizione geografica ambita da tutti i grandi potentati della storia italiana. 60


A MAGIC LAND AND ITS PEOPLE UNA TERRA E IL SUO POPOLO

The famous Bergamasco sheep-dog Val Taleggio La frazione di Fraggio

Un capitolo a parte merita poi il

Another typical inhabitant of our region is the

“PASTORE BERGAMASCO”, un

BERGAMASCO SHEEP-DOG. This dog has an ancient

cane di antichissima e nobile origi-

and noble pedigree and the details of its origins are lost

ne, tra le 13 razze canine italiane.

in the mists of time. It is a direct descendant of the

La sua genesi si perde nella notte

long-haired breeds that reached Europe from the

dei tempi. Discendente diretto dei cani a pelo lungo

Eastern Steppes during the migrations of nomad

giunti in Europa dalle steppe orientali nel corso di

shepherds. The Bergamasco sheep-dog breed had

secolari migrazioni dei pastori nomadi, il pastore ber-

already spread throughout the Alps by Roman times.

gamasco era diffuso in epoca romana e conosciuto per l’intelligenza e l’instancabilità con cui svolgeva il suo compito di guardiano e conduttore delle

Foto Dimitri Salvi

tutto l’arco alpino già in

The breed is noted for the intelligence and tireless stamina with which it carries out its duties as a guard and sheep-dog. The breed which we know today has hardly changed

greggi. Grazie alla posizio-

from that of its ancestors.

ne marginale delle monta-

It is the forefather of breeds

gne bergamasche, la razza

that are better known and

giunge a noi ben poco dis-

more fashionable such as

simile da quella di molti

the French Brie sheepdog

secoli fa.

and the English Bobtail. 61



land of great Flyers


LAND OF GREAT AVIATORS TERRA DI GRANDI AVIATORI

Since the time of the Wright brothers, Bergamo has been a land of aviators and dreamers which led them to become an important chapter of flight in Italy, and in the years that followed, Bergamo became a focal point in the history of flight through two of its flyers. Their names were Stefano Minossi and Giuseppe Nosari, two brilliant builders of cars who will always be remembered as pioneers of flight in Bergamo in the airfield of Osio (near Bergamo), the first airfield in the area, and we are talking about the early years of the 1900s. Other flyers came to the forefront in the following years,

Fin dai tempi dei fratelli Wrigth, Bergamo ha rappresentato una terra di aviatori e sognatori che l’hanno portata nei decenni successivi a diventare una vera e propria capitale del volo.I due pionieri furono Stefano Minossi e Giuseppe Nosari, due intrepidi meccanici già geniali costruttori di automobili, saranno per sempre ricordati come i due pionieri del volo bergamasco, (siamo nel primo decennio del ‘900) al campo di volo di Osio, il primo nato sul territorio bergamasco. Gli anni a seguire videro cimentarsi nell’aria diversi

An air show at the airport of Linate. Una manifestazione aereonautica presso l’aeroporto di Linate.

The first plane of the Caproni brothers, pioneers of the field of aeronautics. Il primo aereo dei fratelli Caproni pionieri dell’aeronautica mondiale.

like Enrico Sylva, Enrico Rampinelli, Guido Battaglia, Guido Taramelli, Franco Cattaneo, Marco Todeschini and other heroes of the skies. But, above all, Bergamo gave us one of the most brilliant airmen of all time: Antonio Locatelli (he was born in Bergamo on19th April 1895 and died on 27th June 1936 in Lekempti in Ethiopia 27th). He was an indisputable key player in the heroic and pioneering era of Italian aviation, at the same time, multifaceted. He was honoured three times with a gold medal for courage in action. He was also a journalist, writer and artist. During the first world war, he excelled as a pilot in the Royal Military Aeronautics corps of the Italian army and his daring feats won him world wide acclaim. He built his reputation on a number of incursions into Austria and Germany and was especially courageous in the area of arial reconnaissance. To do this you had to fly low over enemy lines with no protection whatsoever. During one of these flights, he was wounded but carried on flying, subject to enemy fire, but brought home valuable photographic information. He was shot down and taken prisoner on 15th September 1918 but escaped dressed as an Austrian soldier after a few weeks. At the end of the war he was awarded the bronze medal for military valour, which was subsequently upgraded to gold. Under the lead of Gabriele D’Annunzio, he took part in the famous flight over Vienna.

personaggi, come Enrico Sylva, Enrico Rampinelli, Guido Battaglia, Guido Taramelli, Franco Cattaneo Marco Todeschini e Mario Faccioli. Bergamo è anche la città che ha dato i natali a uno dei più grandi aviatori che l'Italia può vantare: Antonio Locatelli (Bergamo 19 aprile 1895 – Lekempti, 27 giugno 1936) indiscusso protagonista del periodo eroico e pionieristico dell'aviazione italiana, ma anche personaggio storico eclettico, tre volte decorato con medaglia d'oro al valor militare, giornalista, scrittore e artista. Durante la prima guerra mondiale si distinse come pilota nel Corpo Aeronautico Militare del Regio Esercito tanto che le sue audaci imprese lo resero celebre in tutto il mondo. Costrui' la sua reputazione su una serie di azioni in Austria e Germania e fu particolarmente ardito nella ricognizione aerea, funzione allora possibile solo volando a bassa quota senza protezioni sulle linee nemiche. Durante una di queste azioni, pur ferito, continuo' il sorvolo esponendosi al fuoco nemico e acquisendo preziose documentazioni fotografiche. Abbattuto e fatto prigioniero il 15 settembre 1918 riuscì a fuggire travestito da soldato austriaco dopo poche settimane. Alla fine della guerra ricevette la medaglia di bronzo al valor militare, poi commutata in oro. Sotto il comando di Gabriele D'annunzio partecipò al celebre volo su Vienna. 64


LAND OF GREAT AVIATORS TERRA DI GRANDI AVIATORI

The A1 Balilla plane built by Ansaldo and piloted by Antonio Locatelli. L’aereo Ansaldo A1 Balilla pilotato da Antonio Locatelli.

Terminata la guerra, come pilota veterano condusse After the war and as a veteran pilot, he led the expedition nel 1919 la spedizione di transvolata delle Ande in South America to fly over the Andes (Buenos Aires (Buenos Aires-Santiago-Buenos Aires). Nel 1924 tentò Santiago – Buenos Aires). In 1942 he attempted the first la prima trasvolata italiana non Italian non-stop trans Atlantic flistop dell'Atlantico, pur senza ght but didn’t succeed because of successo per problemi con il problems with his Dornier plane. suo Dornier. When war broke out in Ethiopia in Allo scoppio della guerra in 1935-1936, he went back into serEtiopia nel 1935-1936 ritornò vice in the Airforce and, during the in servizio nell'Aviazione campaign he was decorated with Militare, e durante la campaa second gold medal. gna riuscì a guadagnarsi una Antonio Locatelli died in a treaseconda medaglia d’oro. cherous ambush after the end of Antonio Locatelli morì a guerra the war while he was staying at an conclusa vittima di un'imboscaItalian religious mission and soon ta meschina mentre pernottava thereafter he was awarded his in una missione italiana, poco third gold medal – this time in his dopo ricevette la sua terza memory. Gabriele D’Annunzio medaglia d'oro, alla memoria. wanted him to be buried in the Gabriele D’Annunzio volle che Vittoriale of the Italians in fosse seppellito al Vittoriale Gardone Riviera (Brescia) so he degli Italiani presso Gardone had a funeral arch prepared for Riviera (BS) e per questo motihim. The remains of one of the two vo mise a disposizione un’arca Ca 133 planes, built by Caproni funeraria. I resti di uno dei due and subsequently retrieved, was Ca.133 (di fabbrica Caproni), transformed into a war memorial. Antonio Locatelli, a hero from Bergamo and the only successivamente recuperati, Ironically the “Eagle of Bergamo” Italian to be decorated with three gold medals for valour. furono trasformati in un monudidn’t die in his preferred surrounAntonio Locatelli eroe bergamasco e unico avviatore italiano ad aver ricevuto tre medaglie d’oro. mento ai caduti. ding: the sky, but just like an ordi65


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Mario Faccioli with three pilots from Bergamo from the legendary 103rd Squadron. Mario Faccioli in compagnia di tre bergamaschi della mitica 103° Squadriglia.

nary person with his feet on the ground, he, the couraParadossalmente “l’Aquilotto di Bergamo” non trovò geous flyer and a hero of memorable deeds. Bergamo la morte nel suo elemento preferito: l’aria ma come wasn’t only the birthplace of flyers but was also the nerve una persona qualunque, con i piedi per terra, lui, centre for one of the most important aircraft industries in aviatore ardito ed eroe di imprese memorabili Italy, Caproni. In 1929 Gianni Caproni bought the facilities Bergamo non solo è stata terra di aviatori, ma anche of Cantieri Aeronautici Bergamaschi punto nevralgico per una delle più (CAB) which was a company that started importanti aziende aeronautiche italiain 1920 with the name of “Airone” and ne, La Caproni. whose mission was that of taking aerial Nel 1929 Gianni Caproni acquisì i photographs. It also ran a flying school Cantieri Aeronautici Bergamaschi and had an arm for repairing and building (CAB), una società nata nel 1920 come civil and military aircraft. In 1927 it was "Airone" creata per riprese aerofotorenamed CAB and kept this name, grammetriche, ma anche per la gestiounchanged, until in 1938 it became ne di una scuola di volo e progettazioCaproni Aeronautica Bergamasca. The ne, riparazione e costruzione d'aeroheadquarters of CAB were in the airport plani civili e militari. Nel 1927 diventa of Ponte San Pietro (near Bergamo). CAB conservando l' immutata sigla The company built planes of the 300 anche dopo il nuovo cambiamento di series. The most successful of these were ragione sociale che nel luglio 1938 la those designed by Cesare Pallavicino – trasformò in Caproni Aeronautica that is the Ca 309, the Ca 310, the Ca Bergamasca. Base operativa della CAB 311, the Ca 313 and the Ca 314 which era l'aeroporto di Ponte S. Pietro The legendary aviator were highly successful in the field of comLa Caproni Bergamasca realizzava Mario Faccioli mercial aircraft. velivoli della serie 300. Tra questi, 66


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After some ups and downs in the thirties, Caproni became a consolidated industrial group but it was bought out by Agusta in 1980. To this day, Bergamo is still a place for those who have the passion of flight. In fact there are two important non-commercial airstrips in Bergamo, one is the Aero Club in Orio al Serio and the other is in Valbrembo. The former is a well known establishment and is well equipped with the most modern systems of radio guidance and navigation. The gliding club (Aeroclub Volovelistico Alpino) AVA, has been actively operating for over thirty years at the airport of Valbrembo and is considered to be at an excellent level. It is in a magnificent setting in the pre-alpine area of Bergamo, covering the area of Bergamo from the Roncola Albenza to the monte Ubione and the point where the river Brembo leaves the valley which carries its name, as well as the Bruntino area, Canto Alto and the other hills of Bergamo. The aim of these two clubs is to give people the chance to try flying and appreciate flying in its most pristine form. Also from an educational point of view and apart from the cultural and academic aspects of

quello di maggior successo fu la serie di bimotori progetta da Cesare Pallavicin, Ca. 309, Ca. 310, Ca. 311, Ca. 313, Ca. 314, che trovarono ampio utilizzo commerciale. Dopo alterne vicende durante gli anni trenta La Caproni assunse le dimensioni di un vero e proprio gruppo industriale, ma venne rilevata negli anni 1980 dalla Agusta.Ancora oggi Bergamo continua a nutrire un sentimento particolare per tutti coloro che hanno un debole per il volo e l'aviazione tanto da avere due importanti Aero Club Guido Taramelli a Orio al Serio e uno a Valbrembo. Il primo con la sua scuola rappresenta un importante punto di riferimento dato che è dei piÚ moderni sistemi di radioguida e navigazione. Anche l' Aeroclub Volovelistico Alpino (AVA), da oltre trent' anni, svolge la sua attività sportiva di volo a vela presso l' aeroporto di VALBREMBO, contraddistinguendosi per l'alto livello. Inserito in una magnifica cornice prealpina dalla Roncola/Albenza, al monte Ubione, all' uscita del Brembo dalla valle che ne prende il nome, al Bruntino, 67


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Training on the flight simulator at the Antonio Locatelli College of Aeronautics. Esercitazione al simulatore di volo presso l’Istituto Liceo Aeronautico Antonio Locatelli.

this ‘art’, Bergamo is out in front in as much as it has an aeronautical college of highest level in Italy. This title goes to the Istituto Aeronautico Antonio Locatelli. It’s a meticulous organization founded in 1990 and has grown exponentially since then. It started out with only 30 enrollments and now has over 600 which are organized in two distinct areas – the Technical Aeronautical Institute and the Scientific Institute oriented towards Aeronautics. The school has grown very fast and its success is due to the on-going experimental research of the school which is equipped with advanced teaching tools, an IT lab and a fli-

al Canto Alto, alle colline di Bergamo. Obiettivo di questi club è dare a tutti la possibilità di provare, coltivare e perfezionare la passione per il volo nella sua forma più pura. Anche dal punto di vista pedagogico, oltre che della cultura, e dell'insegnamento di questa arte, Bergamo è in prima fila annoverando un istituto aeronautico di prim' ordine nel panorama nazionale, dato che può vantare l'Istituto Aeronautico Antonio Locatelli. Un istituto rigoroso che dal 1990 ha visto una crescita esponenziale degli iscritti, da 30 agli attuali 600 studenti, provenienti da tutta Italia, suddivisi fra Istituto Tecnico Aeronautico e Liceo Scientifico ad Indirizzo Aeronautico. Una vertiginosa escalation che premia il dualismo e la continua ricerca sperimentale di questo istituto, dotato di sofisticati strumenti didattici, dai laboratori di informatica al simulatore di volo, e in grado di vantare un ottimo staff di docenti, molti dei quali provenienti da contesti professionali di altissimo profilo in campo aeronautico.Inoltre offre agli studenti non bergamaschi un servizio di campus, dotato di 60 camere e di ogni comfort. La serietà gestionale e organizzativa e il rigore formativo di questo Istituto permette di plasmare i giovani piloti di domani, gli indo68


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miti aviatori che sognano di emulare il grande A n t o n i o Le mitiche Frecce Locatelli, o più Tricolore punto di arrivo e sogno di tutti i semplicemente futuri piloti. bramano all'idea di poter sorvolare non solo il cielo orobico, ma le sconfinate distese d'aria che sovrastano il mondo come hanno fatto i grandi assi del volo da Locatelli fino al Top Gun bergamasco Colonello Enrico Foresti (1943-2012) che durante gli anni della guerra fredda ha contribuito a mettere in sicurezza, con il suo straordinario 87° Gruppo Antisom, i cieli e i mari d’Europa. Alla memoria del Colonnello Enrico Foresti l’Istituto Aeronautico dedica ogni anno due borse di studio per i migliori studenti, nell’ambito di una straordinaria cerimonia alla presenza di migliaia di persone, tra cui alte autorità civili e militari. The legendary Frecce Tricolore, where all future pilots would like to get to.

Colonel Enrico Foresti (1943-2012) was an ace and commander of the glorious 87th Antisom Group. Il Colonello Enrico Foresti (1943-2012) asso dell’aviazione e comandante del glorioso 87° Gruppo Antisom.

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ght simulator. Moreover, it has teaching personnel of the highest level, many of which are career professionals with years of experience in the field of aeronautics. The professional organization of this institute and the high level of teaching have allowed it to train the young pilots of the future, those wild aviators who dream of mimicking and equaling the great Antonio Locatelli or who, more simply, crave for the idea of flying, not only over the skies of the area around Bergamo but also all around the world, like at the end of the nineties, the top gun Colonel Enrico Foresti (1943 - 2012) who helped to keep the European skies safe during the cold war with his exceptional squadron 87° Antisom. In memory of him every year the Aeronautic Institute awards two scholarships to the best students and presents them during a ceremony which is followed by thousands of people and by many dignitaries.


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A great coffee tradition

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A GREAT COFFEE TRADITION UNA GRANDE TRADIZIONE DEL CAFFÈ

There is an indelible link between coffee and Bergamo. C'è un filo che lega indissolubilmente il caffè a Bergamo. Un filo che si dipana nel tempo svelando The link becomes clear with the passage of time and it tells un'affascinante trama di storie, di personaggi. Come a riveting tale of history and people. Like that of Giovanni quella di Giovanni Pedrocchi, bergamasco di Rovetta, Pedrotti, who came from Rovetta in the high reaches of the alta valle Seriana, emigrato con la famiglia a Padova Serio valley in the province of Bergamo. He emigrated to dove divenne prima collaboratore e quindi socio del Padua with his family, where he first became an associate caffettiere Pietro Zigno aprendo, nel 1772, un caffè and then a partner of the coffee magnate, Pietro Zigno, destinato a entrare nella leggenda quando, mezzo secowith whom he opened a café in 1772, which later became lo abbondante più tardi, sotto la guida di Antonio famous. The café became a legend half a century later Pedrocchi, diventò la meta di artisti e poeti, patrioti e studenti provenienti da tutta Europa. E perfino di when it was managed by Antonio Pedrotti and was the Stendhal che non esitò a definire quel caffè letterario favourite haunt of poets and artists, patriots and students “il migliore del mondo”. Oggi a tenere saldamente from all over Europe. It was also one of the preferred plaannodati la storia del caffè e quella di Bergamo è una ces of Stendhal, who called this literary café ‘the best in torrefazione capace di miscelare uno dei migliori caffè the world’. del mondo: la torrefazione Esserre, di Brusaporto, alle Today it is tightly tied to the history of coffee and to that of porte di Bergamo, che in quasi 25 anni di attività è Bergamo through a toasting plant which is able to mix one diventata l'insostituibile fornitrice di centinaia di bar in of the best grade coffees in the world. The plant, called Italia, ma anche in Arabia, Giappone, Korea, Kosovo, Esserre, is situated in the town of Brusaporto, near Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Svizzera, Taiwan, Ucraina, Ungheria. Una Bergamo, and in the space torrefazione dove i moderof 25 years it has become a nissimi macchinari fatti unique supplier of coffee to installare nel 2013 da hundreds of coffee bars in Sergio Ravasio, che contiItaly but also in Saudi nuando la tradizione di Arabia, Japan, Kosovo, famiglia iniziata nel 1923 Poland, the Czech Republic, dal nonno Pietro è subenRussia, Switzerland, Ukratrato al padre Lorenzo alla guida dell'azienda, conine, Taiwan and Hungary. sentono di lavorare con Sergio Ravasio, carrying on precisione 140 chili di the family tradition started caffè per volta, rispetto ai by his grandfather Pietro in 60 chili del passato. 1923 and further developed Ovvero migliaia di prezioThe Pedrocchi Cafe, founded in 1831 by Giovanni Pedrocca is an by his father Lorenzo, instalsissimi chicchi provenienti internationally renowned historic cafe, located in the center of led ultra-modern equipment dalle migliori piantagioni Padua. Open day and night until 1916 is also known as the "Coffee without doors", for over a century prestigious meeting in 2013 which enables them del Brasile, della Colomplace of intellectuals, students, academics and politicians. bia e della Repubblica to process 140 kilos of cofIl Caffè Pedrocchi, fondato nel 1831 dal bergamasco Giovanni Dominicana, ma anche del fee at a time, compared to 60 Pedrocca è un caffè storico di fama internazionale, situato nel pieno Messico e del Guatemala, kilos previously. That means centro di Padova. Aperto giorno e notte fino al 1916 è noto anche del Nicaragua, dell'Honcome il "Caffè senza porte", per oltre un secolo prestigioso punto millions of coffee beans, d'incontro di intellettuali, studenti, accademici e uomini politici. duras e del Perù, della coming from the best plantaEtiopia e dell'India, che tions of Brazil, Colombia, the Sergio Ravasio si assicura visitando personalmente le Dominican Republic, Honduras, Peru, Ethiopia and India are piantagioni e avvalendosi della collaborazione di fornivisited and inspected personally by Sergio Ravasio and, tori selezionatissimi che hanno costruito una leadership with the collaboration of his trusted suppliers, he has built mondiale nella selezione dei caffè. Montagne di chicchi che, una volta macinati e preparati, emanano aromi up a world leadership in the choice of coffee. impagabili, ognuno diverso dall'altro perché, come When these mountains of beans are ground and processed, spiega Sergio Ravasio, “ogni caffè ha il suo bouquet, la they give off a priceless aroma, each one different from the sua struttura. La vera abilità sta nell'abbinarli, prepanext, as Sergio Ravasio explains: “Every kind of coffee has rando miscele capaci di regalare emozioni uniche a ogni its own organic structure and bouquet. The real skill is in sorso, o anche solamente avvicinando le narici al bordo matching them, creating blends that stir emotions with della tazzina". Miscele che rievocano, nel profumo e every sip or even only smelling it from the cup”. Blends that, nell'aroma, il fascino dell'altopiano di Kaffa, in 72


A GREAT COFFEE TRADITION UNA GRANDE TRADIZIONE DEL CAFFÈ

Lorenzo Ravasio with his son Sergio architects of Roasting Esserre of Brusaporto, today a supplier of thousands of customers worldwide. Lorenzo Ravasio con il figlio Sergio artefici della Torrefazione Esserre di Brusaporto, oggi fornitrice di migliaia di clienti nel mondo.

Etiopia, che secondo alcuni avrebbe dato il nome al caffè; oppure nello Yemen, dove un monaco dell'antichissimo monastero Chehodet, avendo saputo da un pastore che le sue capre e i suoi cammelli erano vivaci anche di notte quando mangiavano alcune particolari bacche, avrebbe preparato con queste una bevanda per restare sveglio e pregare più a lungo. Straordinarie storie che emergono dal passato, mentre il presente offre un altro affascinante racconto: quello di un'impresa che dalla periferia di Bergamo è partita alla conquista del mondo presentando il marchio Caffè Ravasio ad un pubblico sempre più vasto di estimatori del caffè di qualità. Con l’apertura del nuovo sito internet, www.cafferavasio.it e l’importante partecipazione al Salone Internazionale del Caffè ( Milano Rho 18-22 Ottobre 2013 ) l’Esserre ha voluto celebrare nel migliore dei modi i 90 anni di storia del marchio Ravasio. Novant’anni che rappresentano, da soli, la miglior garanzia di qualità che ci possa essere, e devono essere il trampolino di lancio per moltiplicare il numero dei Paesi dove Esserre/Caffè Ravasio è già oggi il nome del caffè. Molti Paesi sparsi sul mappamondo ai quali negli ultimi mesi si sono aggiunti altri Stati dai quali sono partite telefonate, e mail, indirizzate a Brusaporto. Messaggi inviati da grandi intenditori e amanti del caffè curiosi di scoprire perché, da tre secoli, quella straordinaria bevanda nera come la notte, calda come l'inferno e dolce come l'amore, intrecci indissolubilmente la sua storia con quella di Bergamo...

after smelling their aroma, remind you of the uplands of Kaffa in Ethiopia which, according to some experts, gave the name to coffee. Or of Yemen, where a monk in the ancient monastery of Chehodet learned from a shepherd that his camels were restless at night after eating some particular berries and he derived a drink made from these berries to keep him awake and allow him to pray longer. These are some of the amazing stories that are brought to us from the past but here is another one straight from the present: that of a company which began on the outskirts of Bergamo and set out to conquer the world with its brand Caffè Ravasio and a vast public of people who appreciate high quality coffee. With the release of the new internet site www.cafferavasio.it and their presence at the International Coffee Fair (Fiera Internazionel del Caffè) in the Milan trade fair center in Rho from 18th to 22nd October 2013, Esserre intends to celebrate 90 years of history of the Ravasio brand in the best possible way. Ninety years which alone represent the finest guarantee of quality and will lead to introducing the brand to many other countries, many of which have already been in touch by phone and email with the company in Brusaporto. Messages coming from connoisseurs of coffee eager to understand why, for over three centuries, the history of coffee, that strange drink as dark as night, as hot as hell and as sweet as love, is permanently linked to the history of Bergamo... 73


RITRATTO ALLA POLENTA di Vittorio Bellini La polenta gialla, nata a Costa Volpino nel 1650 per merito di Pietro Gaioncelli, è stato il piatto povero dei contadini bergamaschi. Oggi è sulle tavole dei migliori ristoranti del mondo.

PORTRAIT POLENTA di Vittorio Bellini The polenta was born in Costa Volpino in 1650 thanks to Pietro Gaioncelli, was the dish of the poor paesants of Bergamo. To day it is currently on the boards of the best restaurants in the world.


The land of Polenta



Cuisine and Entertainment


Ristorante Pianone Via Pianone

路 Bergamo Alta 路 Tel. 035.216016


CUSINE AND ENTERTAINMENT CUCINA E DIVERTIMENTI

IL PIANONE You really must take the time to enjoy a tasty meal at “IL PIANONE”, run by Marzio Panattoni. The variety of the menu and the delicate flavours of its dishes owe much to ancient Tuscan recipes. Here fish is a real treat and you’ll find all of Italy’s most famous dishes. There is also a wide selection of international fare. There is also a veranda where patrons can enjoy a spectacular view of Città Bassa.

Questo locale è conosciutissimo per la varietà e i sapori dei suoi piatti: dalla carne cucinata secondo gli antichi crismi dell’arte culinaria toscana, al pesce, a tutti i piatti famosi della cucina nazionale e internazionale. Questo ristorante si trova sui colli di Città Alta e possiede una bellissima veranda con una splendida vista di Città Bassa. Il suo grande e curatissimo giardino lo rende adatto anche per cerimonie importanti. Via Pianone - Bergamo Alta Tel. 035 216016

DA MIMMO Though far removed from local culinary tradition, pizza is a dish you can order at “DA MIMMO” in Città Alta’s Via Colleoni, doyen of Bergamo’s top pizza-makers and one of the town’s most famous gastronomic institutions. As well as mouth-watering pizzas, guests can also enjoy Mimmo’s fine Mediterranean and international proposals.

Anche un piatto lontano dalla tradizione locale come la pizza può essere gustato DA MIMMO in via Colleoni, in Città Alta, decano dei pizzaioli bergamaschi e autentica “istituzione” cittadina. Ma vale la pena sedersi al tavolo di questo ristorante non solo per mangiare una buona pizza, ma anche per assaggiare le sue specialità di cucina mediterranea e le proposte internazionali. Via Colleoni, 17 - Bergamo Alta Tel. 035 218535

IL GOURMET Nelle sale del ristorante IL GOURMET, una incantevole villa ai piedi del Colle di San Vigilio , da molti lustri gli amanti dell’alta cucina e dei locali di classe trascorrono ore indimenticabili, sia per pranzi o cene d’affari,sia per romantiche serate a lume di candela, sia per feste o banchetti di sicuro successo. La leggendaria bravura degli chef, la ricca possibilità di scelta nella sua cantina di vini, la professionalità del personale ai tavoli, ha fatto del GOURMET uno dei migliori locali non solo della città, ma anche meta di turisti in visita a Bergamo, proprio per conoscere questo ristorante.

Via S. Vigilio, 1 - Bergamo Alta Tel. 035 4373004

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IL GOURMET is a restaurant located in a very charming villa at the start of the Colle di San Vigilio. Whether for business lunches or dinners or for romantic candlelight dinners or for prestigious parties and banquets lovers of good-cooking and high class locations have spent unforgettable hours in its dining rooms for many decades. The skills of its chefs is legendary, together with the wide choice of wines of its cellar and the flawless service at the tables. These outstanding features have made IL GOURMET not only one of the best appreciated restaurants in town but also for the many tourists coming to Bergamo.


BEACH HOTEL

RESTAURANT CLUB

★★★★

ARNOLDI ROAD 1/5 MALINDI - KENIA www.melinde.it - info@melinde.it


CUSINE AND ENTERTAINMENT CUCINA E DIVERTIMENTI

ROOF GARDEN Il ristorante panoramico all’ottavo piano dell' Hotel San Marco è probabilmente uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti della città bassa. Enormi vetrate affacciate sulle Mura e a 360 gradi sulla città sono la degna cornice di un ristorante ai limiti della perfezione per quanto riguarda sapienza culinaria e professionalità del servizio. Il ROOF GARDEN è un locale da non perdere per chi ama la buona tavola e al tempo stesso una scenografia degna di un film, per una serata romantica o d'affari che resterà indelebile nella vostra memoria.

Piazza della Repubblica, 6 - Bergamo Tel. 035 366159

This panoramic restaurant located at the 8th floor of Hotel San Marco is perhaps one of the most evocative and charming places of Bergamo downtown. Its huge windows face towards the walls and the old town. The restaurant is close to perfection for culinary knowledge and highly professional service. ROOF GARDEN is a place that can’t be missed by lovers of good eating and outstanding locations, worthy of a movie set, of a romantic or a business dinner that you’ll never forget.

GENNARO E PIA Situato nello storico quartiere di Borgo Palazzo, a pochi passi da piazza sant’Anna, il ristorante GENNARO E PIA da oltre trent’anni vanta una delle migliori tradizioni di cucina mediterranea con specialità di pesce ineguagliabili per la loro freschezza e la semplicità magistrale con cui vengono preparate e servite. GENNARO E PIA, oltre ad essere un ristorante mediterraneo segnalato dalle guide, è considerato anche una delle migliori pizzerie della città e un appuntamento da non perdere per gli amanti di questa specialità partenopea.

Located in the historical quarter of Borgo Palazzo, just a few steps from piazza sant’Anna, for more than thirty years the GENNARO E PIA restaurant has been offering the best of traditional Mediterranean cuisine, with special fish dishes, unique for their freshness and simple preparation and serving. GENNARO E PIA is famous as one of the best pizzerias in town, and is a place you can’t miss if you’re fond of Neapolitan cooking. Via Borgo Palazzo, 41 - (Piazza S. Anna) Bergamo - Tel. 035 242513

CECE E SIMO Un locale tipico, famoso per le sue carni e per le sue specialità non solo altoatesine, lo potete trovare da CECE E SIMO in via Quattro Novembre a Bergamo bassa. La bravura dei proprietari Cece e Simo, la perfezione del servizio, la classe dei cuochi e l’utilizzo di prodotti alimentari di primissima scelta e i prezzi ragionevoli, hanno fatto di CECE E SIMO un ristorante molto ben frequentato in cui è consigliabile la prenotazione e dove la sicurezza di trascorrere una bella serata o un pranzo d’affari ben riuscito è certa.

Via IV Novembre, 65/67 - Bergamo Tel. 035 400008

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A typical restaurant, famous for its meat dishes and its special recipes from Alto-Adige, CECE E SIMO is in Bergamo, in via Quattro Novembre. The skill of owners Cece and Simo, the perfect service, the class of the cooks, the top-quality of food and the prices, which are very reasonable, all make CECE E SIMO a very popular restaurant. Reservations are advisable; in this restaurant you’ll surely enjoy a nice dinner or a delicious business lunch.



CUSINE AND ENTERTAINMENT CUCINA E DIVERTIMENTI

LE IRIS Situato nel centralissimo Viale Vittorio Emanuele, “LE IRIS” è il bistrò preferito dagli amanti della buona tavola e del bere bene. Magistralmente condotto da Toni Foini, è frequentato da manager, imprenditori, belle signore dell’alta borghesia, artisti ed editori. Trascorrete piacevoli serate, con piatti di alta cucina accompagnati dai migliori vini e dagli impareggiabili drink che Toni preparerà con la sua abilità. E’ un locale molto amato dai turisti per il suo stile internazionale, di alta classe e a prezzi ragionevoli.

Viale Vittorio Emanuele, 12 - Bergamo Tel. 035 217037

Located in central Viale Vittorio Emanuele, “LE IRIS” is the favourite bistrò for lovers of the perfect food and cocktail or long drink. Expertly run by owner Toni Foini, “LE IRIS” is a haunt for business people, fashionable women, artists and publishers. Come here for pleasant evenings and the unsurpassable dishes and cocktails Toni prepares with such style. The food here is also first-rate and incredibly tasty.

ANTICO RISTORANTE DEL MORO L’ANTICO RISTORANTE DEL MORO si trova in centro città presso l’Hotel “Cappello d’Oro”. La cucina di Chicco Coria, Patron Chef del Ristorante, e' fatta di tradizione, creatività e massimo rispetto per la qualità. Potrete trascorrere momenti piacevoli, sia per i vostri pranzi d’affari, sia per eleganti e indimenticabili cene, coccolati da uno staff di professionisti e dalla straordinaria qualità delle specialità, vera gioia del palato.

Viale Papa Giovanni XXIII, 12 - Bergamo Tel. 035.2289200

The Antico Ristorante del Moro is located in the city centre within the “Cappello d’Oro” Hotel. Executive Chef Chicco Coria’s cooking is a winning combination of tradition, creativity and outstanding quality. Indulge in their business lunches, or their elegant and unforgettable dinners, with the expert attention of their excellent staff and the extraordinary quality of their dishes.

LA CANTINA LA CANTINA è uno dei locali più caratteristici e suggestivi in centro città, per chi ama le migliori specialità del territorio e le eccellenze alimentari scelte da Eugenio Monzio Compagnoni, noto produttore di vini di Franciacorta e di Valcalepio. La Cantina, di nome e di fatto, è un romantico locale con una bellissima boiserie in noce massiccio di fine ‘800, pieno zeppo di bottiglie, dove allegria e intimità vi accompagneranno per un pranzo o una cena indimenticabile.

Via Ghislanzoni 3 Bergamo tel.3358534584

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LA CANTINA is one the most distinguished and striking places in the centre of the city. It is for those who delight in the very special local dishes and appreciate the perfect choice of foods by Eugenio Monzio Compagnoni, a well known vintner with vineyards in both the Franciacorta and Vacalepio areas. La Cantina is elegantly romantic and has wonderful wood paneling, in solid walnut, which dates back to end of the 1800s. It is crammed full of bottles of wine and is a place where cheerfulness and intimacy will keep you company during an unforgettable lunch or dinner.


Ristorante Birreria

Marienplatz Via Pignolo, 37 - Bergamo Tel. 035.238964


CUSINE AND ENTERTAINMENT CUCINA E DIVERTIMENTI

ARRI’S Questo locale, creato da Stefano Arrigoni e da Paolo Benigni, due simboli dell’alta ristorazione italiana, e dal noto pasticcere Alberto Maggi, è situato nel cuore di Bergamo bassa. ARRI’S è un kitchen-bar con accurato e raffinato servizio che offre sfiziosi aperivi, antipasti, delicati primi piatti, gustosi piatti di carne e pesce, insalatone, il tutto condito da un’ottima ed ampia carta dei vini. Ideale per un pranzo di lavoro o per una pausa di piacevole relax.

Via Piccinini, 10 - Bergamo tel. 035.237026

This café, situated in the heart of the lower city near the new Court rooms, was created by two symbols of high class Italian catering. Arri’s is a barrestaurant which offers fine service combined with a wide variety of food, from finger food to tickle your appetite, to starters, delicate first courses to tasty meat or fish dishes, or big, mixed salads - and all this accompanied by an excellent and extensive wine list. It is an ideal venue for work lunches or for simply enjoying a moment of relaxation.

MARIENPLATZ Agli amanti della birra e della spensierata allegria non serve andare fino a Monaco per scoprire la calda atmosfera dei sapori bavaresi e delle migliori specialità gastronomiche. Il ristorante birreria MARIENPLATZ, nel cuore di Bergamo, vi farà rivivere l’emozione di un angolo di Baviera gustando le migliori birre e specialità tipiche servite da un staff simpatico con abiti tipici e musica tradizionale per una serata indimenticabile. MARIENPLATZ: la felicità a tutta birra.

Via Pignolo, 37 - Bergamo tel. 035.238964

For beer and fun lovers you don’t need to go to Munich to enjoy the warm atmosphere of Bavarian flavours and their finest gastronomic specialties. Marienplatz is a beer hall and restaurant in the heart of Bergamo which will bring back memories of a corner of Bavaria by offering you the chance to taste some of the best beers and local dishes you can find in Bavaria served up by wonderful and friendly staff and other personnel, dressed in traditional costumes and playing traditional music, which provide for an unforgettable evening. Marienplatz: all the happiness you need.

LA BRUSCHETTA A homely and discreet atmosphere awaits diners at La Bruschetta just a minute’s walk from downtown 's hotels in Via Guglielmo d'Alzano. Exquisite dishes and a wideranging international menu explain why this is a favourite haunt for tourists and locals alike. Excellent wine, tropical fruit, a range of meats and fish dishes as well as pirras and pasta make La Bruschetta iust the place for a working dinner or an evening out.

In un ambiente caldo e discreto, ricavato da una vecchia cantina, si possono gustare piatti squisiti scelti da un ricco menu tipico e internazionale. La BRUSCHETTA, ristorante e pizzeria molto frequentata dai turisti, è situato in Via Guglielmo D’Alzano, a pochi passi dagli alberghi del centro città. La BRUSCHETTA è il locale ideale sia per una cena d’affari sia per trascorrere una bella serata. Via G. D’Alzano, 1 - Bergamo tel. 035 221265

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Enjoy our characteristic Victorian Pub Midday Meals

Tipica atmosfera del pub Vittoriano Colazioni di lavoro

aperto da martedì a venerdì dalle 12,00 alle 15,00 e dalle 19,00 alle 02,00 sabato domenica e lunedì dalle 19,00 alle 02,00 open from Tuesday to Friday from 12.00 to 15.00 and from 19.00 to 02.00 Saturdays, Sundays and Mondays from 19.00 to 02.00

Via San Francesco d’Assisi, 1 - Bergamo - Tel. 035.231259


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BIIF Nell’elegante e antica Piazza Pontida, è nato un nuovo format di ristorante pizzeria grill, che spettacolarizza la carne e la sua lavorazione, ma non solo. BIIF, un gioco di parole, è sottotitolato “grill e pizza”. L'idea è quella di una griglieria all'italiana, che prolunga la filiera della macelleria tradizionale per abbinarla alla pizzeria, al piatto veloce e all'happy hour. L’attenta selezione dei prodotti unita alla maestria dei cuochi e alla simpatia dello staff hanno in breve tempo portato BIIF ai vertice della notorietà cittadina e luogo preferito dai turisti e buongustai.

Piazza Pontida, 27 - Bergamo Tel 035 218524

It’s situated in the antique Piazza Pontida in Bergamo and gives rise to a new type of restaurant of grilled foods and pizza, which exalts meat and its preparation. It doesn’t finish there. Biif, a play on words, is sub-titled “grill and pizza”. The idea is to start from the traditional Italian grill, extending the typical process to encompass the pizza and end up on the plates of the happy hour customers. The careful choice of ingredients together with the expertise of the chefs and the friendliness of the staff have, in a short time, taken Biif to the peak of notoriety in Bergamo and is one of the preferred places for both tourists and food lovers alike.

THE RITUAL PUB L’atmosfera di questo locale nel centro Città è la stessa di un autentico pub irlandese di epoca vittoriana: calda e stimolante. Entrare al “RITUAL PUB”, unico nel suo genere, vuol dire vivere il cuore internazionale di Bergamo,essendo il “RITUAL PUB” uno dei locali preferiti sia dalla gioventù bergamasca, sia dai turisti in visita a Bergamo per lavoro, studio o in viaggio di piacere. La colazione di lavoro e la cena gustando le tipiche specialità accompagnate dalle migliori birre del mondo renderanno indimenticabili le ore trascorse al “RITUAL PUB” tra persone simpatiche desiderose di star bene.

Via San Francesco D’Assisi, 1/3 - Bergamo TEL. 035 231259

The “Ritual Pub” atmosphere is the same of an authentic Irish pub in Victorian times. Warm and welcoming, it is one of the favourite haunts of both Bergamo’s young people and visitors to the town, whether on business, studying or tourists intent on having a good time. So when you enter the unique “Ritual Pub”, you are entering the international heart of Bergamo. Try the “Ritual Pub” business lunches and dinners based on typical specialities along with the best beers in the world - an unforgettable experience surrounded by friendly people who are just intent on feeling good.

BENIGNI AMBULATORIO GASTRONOMICO In questo bistrò di gran classe, ma molto intimo e caldo, i fratelli Benigni vi daranno l'occasione per godere di una cena o di un aperitivo molto gradevoli, con piatti studiati per soddisfare il palato e la curiosità. In una delle zone più romantiche di Bergamo, a pochi passi dall’Accademia Carrara, troverete una magica tranquillità, dove il tempo sembra fermarsi. Da non perdere gli antipasti e le prelibatezze dello chef. Via S. Tommaso, 74 - Bergamo Tel. 035 248696 - 348 1539839

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Here, you will be welcomed into an unconventional ambience of class which is warm and intimate by the Benigni brothers. Whether you come for an aperitif or a full meal, your eye and palate will certainly be satisfied. This bistrò is situated in one of the most romantic areas of Bergamo, close to the Accademia Carrara, it offers a magical tranquillity where time seems to have stopped. The hors d’oeuvres and exquisite specialties of the chef are not to be missed!


From twenty years the eyes of the world over us


CUSINE AND ENTERTAINMENT CUCINA E DIVERTIMENTI

PIZZERIA CAPRI DA NASTI Probabilmente nel Guinness dei Primati, potrebbe trovare una citazione la mitica PIZZERIA CAPRI DA NASTI, che nel suo menù vanta una lista di oltre 200 qualità di pizze diverse. Dalla “Margherita” alla pizza “Pere e formaggio”, dalla “Quattro stagioni”, alla “Pizza alla diavola”; chi ama il piatto italiano più famoso del mondo non può perdere l’occasione di conoscere ed apprezzare la PIZZERIA “CAPRI DA NASTI”, grandi pizze per intenditori.

In all probability the legendary "CAPRI DA NASTI PIZZERIA" could find a place in the Guinness Book. Its menu boasts over 200 different quality pizzas ranging from a simple "Margherita" to "Pizza with pear and cheese", from the classic "Quattro Stagioni" (Four Seasons) to the spicy "Pizza alla Diavola " (Devil's Pizza). Those who love Italy's most famous dish should hurry along to "CAPRI DA NASTI PIZZERIA", a real paradise for pizza gourmets. Via Zambonate, 23 - Bergamo 035 247911

BAR DUSE Tra le storie legate a questo locale un tempo caffè del teatro Duse, pare sopravvivere la più romantica: le coppie di innamorati che si danno il loro primo appuntamento al Bar Duse non si lasceranno più. A questa leggenda si aggiunge oggi la bravura di Pietro Scainelli, di Ivano e del suo staff di giovani barman. I loro favolosi aperitivi con trenta diversi tipi di stuzzichini sono un appuntamento fisso con la clientela più simpatica della città.

Rotonda dei Mille - Bergamo Tel. 035 242679

There is a romantic legend associated with a stylish cafe which once served patrons of the nearby Duse Theatre. Courting couples who fix their first date at Bar Duse are destined to stay together forever. Keen proponents of the Bar Duse legend are expert barman Pietro Scainelli and his team. Fabulous aperitifs and over thirty mouth-watering snacks make Bar Duse one of Bergamo’s preferred watering-holes for the local in-crowd.

AL VARADERO Laddove mille anni fa nacque la prima fiera campionaria della storia, la mitica Fiera di Sant Alessandro, oggi potete gustare cockteils, vini attentamente selezionati e piatti preparati per voi da Sabrina Spagnoli, una dei migliori barman della città. Il suo locale, il VARADERO, in via Sant Alessandro numero 31/a a pochi passi dalla omonima Basilica, è ormai un appuntamento fisso per la gioventù della città e per gli amanti del bere bene. Via S. Alessandro, 31/A - Bergamo

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In the same place where more than a thousand years ago started the first sample fair of the world, the wellknown Fiera di Sant Alessandro, now you can sit and sip cocktails, wines from a very accurate and selective list, and have snacks made for you by Sabrina Spagnoli, one of the best barman in the city. Her bar, called VARADERO, located in via Sant Alessandro 31/a close by the homonymous Basilica, is a very popular place for young people and for those fond of good wine.



A shopping Paradise


Bergamo - Via Borfuro, 3 Tel. 035.242531


A SHOPPING PARADISE IL PARADISO DELLO SHOPPING

Da una lunga esperienza e un grande talento creativo, nasce la storia di NCS LAB. L’eccellenza del cashmere, delle sete e dei cotoni assolutamente lavorati in Italia, unito a uno stile di gran classe e semplicità con un rapporto qualità prezzo ineguagliabile, fanno di NCS LAB, non solo uno straordinario laboratorio di cashmere, ma anche un luogo di antica storia e di raffinata eleganza come sono i modelli delle maglie NCS LAB. Qui si possono trovare pezzi unici, capi preziosi a prezzi contenuti in uno stile senza tempo.

N C S LAB

NCS LAB started its life on the back of years of experience and exceptional creative talent. The excellent quality of the cashmere, silk and cotton, which are all produced in Italy, combined with style, high class and simplicity render NCS LAB’s products highly sought after. The price to quality ratio is incomparable making NCS LAB not only an extraordinary laboratory for cashmere but also a place of antique traditions and refined elegance, like the models it creates. Here you can find unique and prized items at reasonable prices in an environment which is timeless.

Via Borfuro, 3 - Bergamo tel. 035 242531

SACERDOTE Dal 1926, SACERDOTE è il simbolo di massima eleganza, dove classe e distinzione si fondono a capi di abbigliamento che non conoscono le fatue tendenze stagionali, ma durano nel tempo come i grandi capolavori. Da SACERDOTE si possono trovare capi di rara fattura artigianale di abbigliamento, calzature, pelletteria e pellicce di gusto classico che hanno fatto di SACERDOTE un nome di prestigio nazionale. L’attenta ricerca e selezione dei fornitori esclusivi di SACERDOTE, si unisce a griffes internazionali come Burberry, Church, Ferretti, Armani Donna.

Piazza Matteotti, 30 - Bergamo - Tel. 035 248275

Founded in 1926, SACERDOTE has always been associated with the extreme elegance that derives from timeless clothing, from clothes of distinction that actually outlast time as do any masterpieces. SACERDOTE's uniquely crafted classically styled garments, shoes, leatherwear and furs are the reason for its prestige nationwide. The careful and accurate selection of SACERDOTE's exclusive suppliers include international names such as Burberry, Church's, Ferretti and Armani Collezione.

HARRISON R Recentemente rinnovato HARRISON OSCAR EDITIONS, dal 1983 simolo di uomo elegante, ha iniziato una seconda vita. Il primo passo e un remake degli spazi guidato da un innovativo concept di customer service. Uno spazio aperto, non solo in termini di leggerezza ma soprattutto in termini di mente, con brand blasonati e sempreverdi come: Aspesi Barba - Boglioli - Caruso K Way -Offine Slowear Polo Ralph Lauren - Tonello Metrico - Care Label John Smedley - Barbour Filson - Shneider’s

Via G. Paglia, 3/e - Bergamo - Tel. 035 249204

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Harrison Oscar Editions has recently been renovated and is beginning a new chapter in life after being considered the symbol of the elegant man since its founding in 1983. The first step was to redesign the layout of the space to create an enhanced concept of customer service. An open space not only in terms of levity but also in terms of the mentality, with both noble and well known brands like: Aspesi – Barba – Boglioli – Caruso – K Way – Offline Slowear – Polo Ralph Lauren – Tonello – Metrico – Care Label – John Smedley – Barbour – Filson – Schneider’s


Via Carducci, 13/C - 24127 BERGAMO - Tel. 035.403530 - Fax 035.403534 E-mail: info@passatempo.it - awww.passatempo.it


A SHOPPING PARADISE IL PARADISO DELLO SHOPPING

LEILA BALI FINE JEWELS “La preziosità affascina, unita alla fantasia può conquistare”: è questa la filosofia che sta dietro alle splendide creazioni della signora LEILA BALI, orafa stilista, che espone in via Petrarca gioielli unici e raffinati, realizzati appositamente per lei da una scuola orafa artigiana. Questi gioielli sono per lo più creazioni uniche e personalizzate, pubblicate su riviste specializzate, destinate alle signore di gran classe e dal gusto sobrio ed esclusivo.

It’s worth crossing the street into Via Petrarca to visit Leila Bali, the top jewellery designer. She’s a local legend for her refined gold and precious stone creations. Achoice blend of beauty, fantasy and luxury personal designs often embellish the pages of speciialized publications. Ideal for that special gift. LEILA BALI is the best place in Bergamo to buy the best jewels. Via Petrarca, 6 - BERGAMO Tel. 035 249900AA

CICOGNA Considered the elegant place for children and kids, CICOGNA has reached every spot beyond the city limits and not just in and around Bergamo but all around Italy, too. You’ll be able to find the best selection of famous labels here at “CICOGNA”. It’s a must for anyone interested in teaching class and taste to their children; the variety of textiles, colours or its items will satisfy any of your needs and most of all will highlight the natural elegance and vivacity of your young people.

Tradizionalmente noto per essere il tempio dell’eleganza per bambini e ragazzi, la CICOGNA ha vestito fin dai primi giorni di vita i bimbi e i ragazzi più eleganti della città. Troverete infatti alla CICOGNA un assortimento di marche e di prodotti unici nel settore. Un punto di riferimento per chi vuole educare al buon gusto e alla classe i propri figli, con abbinamenti di linee, tessuti e colori capaci di valorizzare con eleganza e sobrietà la personalità e la vitalità propria della giovane età. Via Sant'Orsola, 10, - 24122 Bergamo Tel. 035 239320‎

LIBRERIA ARNOLDI Fondata nel 1913 da Mario Arnoldi e da trent'anni guidata dal nipote Pierpaolo, la LIBRERIA ARNOLDI, sul Sentierone a pochi passi dal Municipio, da un secolo rappresenta il cuore della cultura e salotto dei bibliofili bergamaschi. Un vero gioiello della storia di Bergamo che ha generato nel tempo tre generazioni di librai ed editori. La LIBRERIA ARNOLDI, specializzata in romanzi, guide turistiche, saggistica, strenne e volumi d’arte, è da sempre la prima libreria per testi scolastici di ogni scuola e grado.

The Arnoldi bookshop was opened by Mario Arnoldi in 1913 and has been managed by his grandson, Pierpaolo, for the last thirty years. It is situated on the Sentierone very close to the Municipal buildings and for over a century has been considered the centre of culture and the parlor of booklovers in Bergamo. It’s a true gem in the history of Bergamo and has produced three generatio ns of booksellers and editors. The Arnoldi bookshop specializes in novels, tourist guides, essays, books written for Christmas and about art and it has always been know as the prime bookshop for schoolbooks at every level. Piazza Matteotti, 22 (Sentierone) - 24122 Bergamo Tel. 035 243462‎

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Via Zambonate, 85 - 24122 BERGAMO - Tel. 035 238154 - www.montidecio1912.it


A SHOPPING PARADISE IL PARADISO DELLO SHOPPING

MONTI DECIO In via Zambonate ha sede la più antica gioielleria ed orologeria della città: “MONTI DECIO”. Fondata nel 1912, la maison rappresenta per Bergamo e provincia i marchi più prestigiosi di orologi e gioielli quali: Vacheron Constantin, Bulgari, Audemars Piguet, IWC, Girard Perregaux, Gerald Genta, Breitling, Ulysse Nardin, Corum. Un lungo e prezioso elenco che testimonia la serietà e la tradizione di questa antica gioielleria.

Via Zambonate, 85 - BERGAMO Tel. 035 238154 - Fax. 035 238154

“MONTI DECIO” in Via Zambonate is the name of Bergamo’s best-known jewellery and watches centre. Founded in 1912, “Monti Decio” represents the world’s most prestigious brands of watches and jewels: Vacheron Constantin, Bulgari, Audemars Piguet, IWC, Girard Perregaux, Gerald Genta, Breitling, Ulysse Nardin or Corum. A long and prestigious list that testifies to the longstanding professionalism of this revered treasure house.

OTTICA TIRONI Fondata oltre cent'anni fa L'OTTICA TIRONI in via Tasso n. 1, alle spalle della bellissima chiesa di San Bartolomeo, assicura la migliore professionalità ed esperienza nei controlli optometrici ed un vasto assortimento di lenti e montature adatte ad ogni problema visivo. L'OTTICA TIRONI serve la migliore clientela bergamacsa perchè è riconosciuta come l'indirizzo migliore per proteggere e migliorare la tua vista e i tuoi occhi. Via T. Tasso, 1 - BERGAMO Tel. 035244169

Tironi Opticians was founded over a hundred years ago and is situated in Via Tasso N. 1, just behind the beautiful church of San Bartolomeo. They guarantee the highest level of professional skills and experience in carrying out accurate eye tests. There is an ample choice of both lenses and frames which are suitable for any problem of sight. Tironi Opticians are suppliers to the finest clientele in Bergamo because they are considered the best for the protection of the eyes and improvement of sight.

REGAZZONI TAPPETI REGAZZONI TAPPETI is surely one of the Bergamo region 's oldest commercial centres for the sale of Persian and Caucasian carpets. lndeed connoisseurs of carpets come here from far and near to admire its superb collection of woven masterpieces Regazzoni Tappeti is also a reference point for collectors of fine antique English silver, especially Sheffield.

Il negozio “REGAZZONI TAPPETI” è la più antica attività commerciale della bergamasca e forse della Lombardia. Ha infatti sede in via Zambonate, proprio sull’angolo con le “Cinque Vie”, dal lontano 1820. E da allora è un punto di riferimento per arredatori e appassionati di tappeti persiani e caucasici, nonché di collezionisti di argenti antichi inglesi e sheffields, che qui trovano oggetti di grande interesse. Bergamo - Via Zambonate, 64 Telefono 035248356

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A SHOPPING PARADISE IL PARADISO DELLO SHOPPING

CENTRO COMMERCIALE AUCHAN BERGAMO in Via Carducci, the first shopping mall in Bergamo, from 1976

Oltre trentacinque anni fa, nel 1976, in via Carducci, venne inaugurato il primo centro commerciale della storia di Bergamo. Per quel tempo era una novità assoluta: venti negozi distribuiti su una lunga galleria di accesso al primo grande supermercato alimentare dell’epoca. Fu immediatamente un grande successo, diventato oggi un luogo di incontro e di tradizione dello shopping bergamasco. Tra le scelte di marketing di allora, quella di non sovrapporsi alle realtà dei commercianti della città e una politica di qualità/prezzo sui beni di largo consumo senza confronti. Oggi nonostante la nascita di altri centri commerciali, il Centro Auchan, che dopo un radicale restyling ha cambiato denominazione in CENTRO COMMERCIALE AUCHAN BERGAMO, continua ad essere il punto di riferimento per chi cerca ogni genere di prodotti al prezzo migliore e sempre di qualità certificata e dove il cliente non si sente solo un consumatore, ma soprattutto un cittadino. Infatti il CENTRO COMMERCIALE AUCHAN BERGAMO risulta essere il luogo più frequentato della Città con oltre 4.000.000 di visite annue. Partendo da questo primato al CENTRO COMMERCIALE AUCHAN BERGAMO si sono tenute nell’ultimo decennio straordinarie mostre culturali a temi diversi: dalla storia di Papa Giovanni 23° in occasione della sua beatificazione nel Settembre del Duemila, a mostre video fotografiche sulla storia dell’emigrazione bergamasca a titolo “Bergamaschi nel Mondo” dove si sono ricordate e celebrate centinaia di storie di successi orobici in ogni angolo del pianeta. Il CENTRO COMMERCIALE AUCHAN BERGAMO ha poi ospitato mostre ad alto contenuto civico a cura dell’Amministrazione Comunale per presentare ai cittadini quanto di meglio realizzato negli ultimi anni per migliorare la Città e la vita dei suoi cittadini, ed altre iniziative a carattere educativo-sociale, dando un esempio poi imitato da molti altri centri commerciali in Italia. 96

The first shopping mall in the history of Bergamo was opened in via Carducci more than thirty years ago in 1976. An absolute novelty at the time, over twenty stores lined a long corridor providing access to the first large food supermarket of the time. It was an immediate success and today is one of Bergamo’s traditional shopping venues. Its marketing policies excluded direct competition with the town traders and were based on unrivalled quality/price ratios for large-scale consumer goods. Today, despite the great number of shopping malls, ever bigger or more impressive, the Centro Commerciale Auchan Bergamo is still the place for anyone looking for all kinds of products with guaranteed quality and the lowest prices. A recent survey of the town’s most visited venues ranked the Centro Commerciale


A SHOPPING PARADISE IL PARADISO DELLO SHOPPING

Il CENTRO COMMERCIALE AUCHAN BERGAMO: 1 Ipermercato, 20 Negozi, 1100 posti auto

Benvenuto al Centro Commerciale Auchan Bergamo! In un contesto totalmente rinnovato, ti aspettano tanto shopping in negozi di qualità e il migliore assortimento nelle nostre aree di ristorazione. Gli eventi e le animazioni della galleria sapranno poi trasformare la tua spesa in un momento di svago e divertimento, per te e per tutta la tua famiglia. Troverai inoltre tanti servizi per i bambini: carrelli dedicati, giostre e giostrine… Questo centro commerciale è uno delle 46 gallerie gestite da Gallerie Commerciali Italia Spa, società del gruppo Auchan e facente capo ad Immochan. Le Gallerie Auchan mettono sempre al centro il cliente. Per questo viene rivolta la massima attenzione allo studio e alla presenza di servizi che soddisfino al meglio le sue esigenze e lo facciano sentire una persona amica.

Auchan Bergamo first with over 4.000.000 visits per year. This record also includes the extraordinary exhibitions based on cultural themes organised by the Centro Commerciale Auchan Bergamo management in the past decade, ranging from the life of Pope John XXIII at the time of his beatification in September 2000, to photographic exhibitions on the history of Bergamo’s emigratants, such as "Bergamo people throughout the world", which recall and celebrate the hundreds of success stories of Bergamo people in all the corners of the world. The Centro Commerciale Auchan Bergamo has also hosted exhibitions with a high civic involvement on behalf of the town administration that illustrate the efforts undertaken in recent years to improve the town and its quality of life, as well as other initiatives of a socio-educational nature, which set an example later imitated by many other Italian shopping malls. Welcome to the Centro Commerciale Auchan Bergamo! Plenty of top-quality shops and the greatest possible variety of restaurants. The events and entertainment organized by the shopping mall will make your and all your family’s shopping a relaxing and fun experience. Centro Commerciale Auchan Bergamo: top quality shopping and fun, too…! This Galleria is one of the 45 centers run by Gallerie Commerciali Italia SpA, an Auchan Group company owned jointly by Immochan and the Simon Property Group. Customers are always the focus of the Gallerie Auchan’s attention. And consequently the utmost care has been dedicated to designing special services to meet just their needs. Here you find 1 Hypermarket, 20 Shops, 1100 parking spaces. 97


SAB ACCUMULATORI Fondata da Nazzareno Roberti nel 1953, la SAB è l’unica azienda bergamasca produttrice di batterie e accumulatori di corrente. Lo sviluppo di questo mercato ha portato la SAB in mezzo secolo a diventare una realtà nazionale e oggi internazionale. La gamma di prodotti è a 360°, dalla più piccola pila agli impianti aeroportuali, passando per accumulatori moto, auto, camion, e carrelli elevatori. Da SAB si trova, ai prezzi competitivi ogni prodotto, anche se di difficile reperibilità.

Established by Nazzareno Roberti in 1953, SAB is Bergamo's only producer of batteries and power storage devices. Market developments in this sector in the last fifty years have projected SAB into a leading position on the domestic and now international scene. SAB is the car battery market leader which also supplies a whole range of batteries for boats, caravans, computers, cell phones and any other possible kind of use, right up to aeroplanes. Nothing's too hard to find for SAB - and also at the right price.

Via Grumello, 49/C - 24127 Bergamo Tel. 035 252473 - www.sabaccumulatori.it





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