Volume 7, numero 46
Sommario
18.11.2012
Editoriale
Il capitano Achab e il politically correct
Minipost
Politica 11.11.2012
Regala un sorriso - Smile Train
Politica Il capitano Achab e il politically correct
Monti forever Rutelli vuole lo sbarramento del 42,5% per il premio di maggioranza (lui è tranquillo, Api rappresenta lo zoccolo duro dello 0,5%). La Lega e il Pdl, che insieme fanno si e no il 15% ufficiale (ufficioso il 9%), vorrebbero il premio ancora più alto, al 49%, per dare stabilità al Paese. Vanno capiti, sono quasi estinti, per loro ci vorrebbe il premio di minoranza. Il Pdmenoelle, che aveva già lucidato la gloriosa macchina da guerra di Occhetto per la Vittoria di Primavera con il mantenimento del Porcellum Integrale, ha proposto la mediazione Finocchiaro: al posto del 42,5% il 40%. Fondamentale quel 2,5% in meno! Bersani insiste per avere un premiolino, un po' come ottenere la croce alla memoria della governabilità. Vorrebbe un 12% per il primo partito (Gargamella è convinto di vincere almeno una volta per il calcolo delle probabilità). Casini propone l'8%, così per proporre qualcosa anche lui che viaggia al 5%. Si metteranno infine d'accordo per un premiolino al 10%, sbarramento al 40%, che nessuna coalizione supererà, e un bel Monti bis, con Pdl, pdmenoelle e Udc, tutti insieme per un alto senso di responsabilità verso il Paese. Proprio come adesso.
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La nostra lingua, la libertà di parola, è minacciata, castrata da un neo puritanesimo, da un "politically correct" asfissiante che annulla la verità e uccide qualunque confronto. Una "Lourdes linguistica" che edulcora e trasforma le parole, sostituisce la realtà, si pone come sudario sul corpo vivo della società. La verità, nella sua semplice e brutale esposizione è diventata un oltraggio al pudore, al bon ton, uno sfregio alla democrazia compiuta e alle Istituzioni (sempre siano lodate...). In questa calma di palude nulla deve portare turbamento. L'indignazione gridata è una minaccia, ogni giudizio è un'offesa al galateo, alla forma, a una categoria. Il Sistema, nelle sue varie e molteplici forme, diverse, ma protette dal medesimo scudo di perbenismo, da una vernice di merda decennale che non puzza, ma soltanto "odora", usa il politically correct per mozzare le lingue, etichettare, isolare chiunque ritenga altro a sé. "Il male e la sventura svaniscono con un tuffo nelle acque dell''eufemismo. Chi è il capitano Achab? Un portatore di un atteggiamento scorretto verso le balene. Non facciamo fiasco, riusciamo meno bene del previsto. Non siamo drogati, eccediamo nell'uso di sostanze stupefacenti. Non siamo paralizzati, ma affetti da tetraplegia. Un cadavere va chiamato "persona non vivente" e di conseguenza, un cadavere grasso sarà una persona non vivente portatrice di adipe" (*). La verità offende persino quando, per conclamarla, si usano metafore o perifrasi. Se la verità offende, la metafora offende sommamente se riferita alla sfera sessuale. Giordano Bruno oggi non sarebbe più bruciato a Campo dè Fiori con una mordacchia in bocca, ma analizzato nelle sue deviazioni intollerabili, nelle sue enunciazioni eretiche, durante infiniti talk show e con fuori onda di novizi inconsapevoli di essere ripresi. Scrisse Orwell in "Politics and the
English Language": "Se semplifichi il tuo linguaggio, ti liberi dalle peggiori follie dell'ortodossia. Non potendo più parlare nessuno dei gerghi prescritti, se dici una stupidaggine la tua stupidità sarà evidente anche a te. Il linguaggio politico è inteso a far sembrare veritiere le menzogne e rispettabile ogni nefandezza, e a dare una parvenza di verità all'aria fritta." La verità è ormai diventata insulto. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere. (*) Da "La cultura del piagnisteo. La saga del politicamente corretto. Robert Hughes" Ps: Non ho candidato nessuno come sindaco di Roma per il M5S. Chi lo afferma riporta il falso. Il portavoce sindaco sarà scelto, come è sempre avvenuto finora, dagli iscritti al M5S sul territorio.
Regala un sorriso - Smile Train Minipost 11.11.2012
"Smile Train è un’organizzazione non governativa costituita da medici volontari che realizza missioni chirurgiche nei Paesi più disagiati per operare bambini affetti da malformazioni del volto, quali labiopalatoschisi, esiti di ustioni e traumi bellici. Tali patologie sono particolarmente diffuse nei paesi più poveri ed i bambini che ne sono affetti, oltre ad avere il volto completamente deturpato e deformato, sono spesso esclusi dalla vita sociale della comunità. I medici di Smile Train con un intervento chirurgico di soli 45 minuti sono in grado di restituire loro il sorriso e con esso la speranza di un nuovo avvenire. L’intervento di Smile Train ha finora permesso di ritrovare la dignità di un volto normale e la speranza di una nuova vita a migliaia di bambini nel mondo. Smile Train lancia la campagna “Emergenza Sorrisi”: dal 12 novembre al 2 dicembre sarà infatti possibile inviare sms solidali del valore di 2 Euro al 45502 da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, Poste Mobile, Coop Voce e Noverca; oppure donare 2 o 5 Euro chiamando da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e TWT il 45502. La campagna "Emergenza Sorrisi" permetterà a Smile Train Italia Onlus di intervenire in favore dei bambini affetti da gravi malformazioni facciali e ustioni organizzando missioni mediche in paesi come l’Iraq, il Bangladesh e il Benin, dove migliaia di bambini sono in attesa di un gesto di solidarietà per tornare a sorridere e a vivere una vita normale. Alle missioni parteciperanno esclusivamente professionisti volontari: chirurghi plastici e maxillo-facciali, anestesisti, pediatri, infermieri e coordinatori logisti." Smile Train Italia Onlus Dona ora online!
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Volume 7, numero 45
Sommario
12.11.2012
Passaparola - Un imprenditore sul cupolone Marcello Di Finizio
Ecologia ENEL a carbone
Economia 05.11.2012
Economia Passaparola - Un imprenditore sul cupolone - Marcello Di Finizio
Informazione Grillo for dummies
Minipost Un uomo di parola Di-partita iva Il parlamento greco sotto assedio "La mia prospettiva è che dopo avere creato la mia azienda, che funzionava molto bene, e dopo avere contratto dei debiti facendo una ipoteca su casa mia, domani mi prendono l’azienda, la mettono all’asta, non mi riconoscono un soldo,ì e non ho nessuna possibilità di vincere contro l’’amichetto del politico di turno. I giochi si stanno allargando in Europa, gli interessi più grossi delle concessioni demaniali sono europei. La cosa che interessa di più all’Europa e alle multinazionali sono le coste italiane. Se una multinazionale deve venire in Italia a prendersi qualcosa si prende le coste italiane,che cosa si deve prendere?" Marcello Di Finizio, imprenditore balneare triestino Il Passaparola di Marcello Di Finizio, imprenditore balneare triestino Dov' è il buonsenso e ragionevolezza? Sono Marcello Di Finizio, saluto tutti gli amici del blog di Beppe Grillo, per chi non mi conosce sono il titolare della "Voce della Luna" di Trieste nonché quel matto che è salito sulla cupola di San Pietro per protestare contro la direttiva Bolkestein e il governo Monti e le sue politiche di austerity.Il tema della direttiva Bolkestein non è facile da spiegare però tenterò di farlo cogliendo i punti essenziali. Bolkestein è una direttiva europea recepita nel 2006 con il governo Prodi. La direttiva Bolkestein è una direttiva che riguarda tutti i servizi che si gestiscono in Europa. Come categoria turistico – balneare siamo finiti in questa direttiva europea che non fa altro che prendere le nostre aziende e metterle all’asta. Vi faccio il mio esempio. Mi sono occupato di bar e ristorazione tutta la vita, questo è il mio mestiere e la mia passione, io vivo di questo e vorrei possibilmente continuare a viverci. Ho gestito per dieci anni un jazz club e dopodiché mi è capitata l'occasione di un locale su una concessione demaniale.Ho fatto quello che avrebbe fatto chiunque. La cosa più banale è informarsi su quali siano le garanzie. Prendi un negozio e vai dal
Il M5S Sicilia per l'acqua pubblica Nuove candidature al Parlamento per il M5S Donne in MoVimento: oltre le stelle c'è di più Lettera aperta delle cittadine a 5 Stelle elette in Sicilia
Politica La maggioranza siamo noi - di Michael Moore Il Lodo Grillo - Sen. Carlo Vizzini Porci senza ali - Sen. Elio Lannutti C'è del marcio a Bruxelles
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proprietario delle mura, in base ai tempi di affitto pianifichi il tuo investimento, altrimenti, se il contratto di affitto non è adeguato al tuo investimento non lo accetti. In quel caso il mio interlocutore era la Regione e chiesi: “Scusi un attimo, ma se faccio degli investimenti su questo posto non è che domattina voi mi mandate via, devo essere in qualche maniera tutelato e garantito”. Normalmente chiedo quali sono le garanzie e a questo deve seguire un contratto perché altrimenti come giustifico gli investimenti con le banche? E così è stato. Mi dissero che assolutamente sì, che c’erano i presupposti per avere delle garanzie affinché questi investimenti venissero tutelati. Se sei nel rispetto delle regole e continui a pagare l’affitto, puoi rimanere là quanto vuoi e nessuno ti caccia via. Io dissi va bene, firmai questo contratto. Subentra nel 2006 questa “direttiva servizi”la quale dice che per garantire la concorrenza in Europa bisogna mettere allasta tutte le concessioni demaniali. "Ma come scusa? Mi sono assunto dei debiti in virtù di un contratto che ho firmato con lo Stato” e qui cominciano le cose allucinanti. Ho avuto fiducia dello Stato, in virtù di quel contratto ho impegnato casa mia, l' ho ipotecata, dopo avere creduto in un contratto, questo è stato tradito. Se avessi fatto quel contratto con un privato probabilmente avrei potuto andare a finire su un banco di Tribunale e avrei vinto, contro lo Stato o contro l’Europa per me è impossibile vincere, diventa una lotta titanica! La mia prospettiva di domani è che dopo avere creato la mia azienda e avere contratto dei debiti con un'ipoteca su casa mia, mi prendono l’azienda, la mettono all’asta, non mi riconoscono un soldo. I giochi si stanno allargando in Europa gli interessi più grossi delle concessioni demaniali sono europei. La cosa che interessa di più all’Europa e alle multinazionali sono le coste italiane, che cosa abbiamo di bello e di buono in Italia?Abbiamo le coste. Io non sono nessuno, io sono un "Mario Rossi"che ha costruito la sua piccola azienda credendo in un contratto, non ho inciuci, non ho ammanicamenti, non ho contatti politici, sono solo uno che ha aperto il suo negozio e il suo negozio se lo vede falciato via, mangiato dai più grossi. Le banche mi hanno già mandato un avviso di ingiunzione e quindi a breve si portano via casa mia perché io non sono più in grado di pagarla perché, con la mia azienda ferma, le banche la prima cosa che faranno è di aggredire la casa, dopodichè mi portano via il locale, poi mi mettono un bel timbro di fallimento sulla schiena e mi sbattono in mezzo a una strada. Può essere giusta una cosa del genere? Dov'é il buonsenso e ragionevolezza in tutto questo? Famiglie in mezzo alla strada La giustizia dov’è in tutto questo? E' possibile che la mia vita deve essere cancellata in nome di questa Europa? Perché questo ce lo chiede l’Europa? O ce lo chiede qualche amichetto di qualche politichetto locale? Io sono salito sulla cupola per portare all’evidenza questo fatto che si cercava di sommergere in tutti i modi, persino la stampa non ne parlava o ne parlava poco o niente e in maniera varia, variegata e spesso avariata. Spesso l'argomento veniva trattato in maniera molto faziosa per cui i messaggi erano
confusi. Gli aspetti essenziali è che si prendono delle aziende esistenti italiane dove c’è gente che ha investito dei soldi, ha creduto in un contratto che viene stracciato letteralmente, non conta più, e le aziende vengono messe all’asta a un bando di gara internazionale in nome delle liberalizzazioni. Attenzione. In nome delle liberalizzazioni si sta falciando tutto, si stanno portando via pezzi di sovranità di questo Paese, attenzione al nome "liberalizzazione" perché è una parola che piace molto alla gente. Liberalizzazione non vuole dire niente..Intanto cerchiamo di capire: liberalizzazione per chi? Sicuramente non per il Mario Rossi italiano. Stiamo parlando di liberalizzazione soltanto per chi si può permettere di comprare: le grandi holding finanziarie europee, le multinazionali e le banche, per cui che nessuno si illuda quando queste parole vengono dette pubblicamente, sembrano delle grandi cose e magari la "signora Rosa" che ascolta le sembra anche una cosa bella e invece non lo è. Ormai l’hanno capito anche i bambini che si tratta semplicemente di fare a pezzi il Paese per metterlo nelle mani delle multinazionali, punto e fine, questo è l’argomento. La nostra categoria e quella più appetibile. Stiamo parlando della costa italiana. Se c’è una cosa interessante dell’Italia è la costa, interessa alla Germania e interessa alle multinazionali. Le attività turistico - balneari sono uno dei pochi comparti economici del Paese che ancora regge botta a questa grande crisi. Questo dà la dimensione che è un comparto ancora sano, non è stato ancora fatto a pezzi dalla crisi, ma si cominciano a registrare cali del 20% , del 30%, in alcuni casi anche del 50%. Per cui la crisi arriva, qui si tratta di portarli allo stremo. Il 2015 è la data in cui tutte le concessioni demaniali andranno a scadere, e dopodichè tutte le concessioni in teoria dovrebbero andare in bando di gara, per cui potete immaginare come arriveranno queste aziende al 2015, già ora sono con il boccaglio, arriveranno già morte. Per cui sarà un lavoro facile per le multinazionali prelevare tutto quanto! Questo è un lavoro certosino che hanno fatto: prima ci mettono in ginocchio e poi arrivano le multinazionali, noi non avremmo neanche la forza di reagire. È chiaro che questo è un bene prezioso per chi avrà intenzione di creare il grande business e là sì che ci saranno seri problemi e poi una volta che entreranno le multinazionali faranno quello che vorranno, detteranno legge. Le coste italiane diventeranno, nella migliore delle ipotesi, un enorme Mc Donald’s, tutti uguali e tutti standardizzati; si perderanno le caratteristiche di tipicità del nostro Paese perché molte di queste aziende hanno una storia di cento anni e oltre, nessun Paese in Europa ha una tipicità di questo tipo. Nessuno è mai intervenuto, non l’ha fatto il governo Prodi, non l’ha fatto Berlusconi e men che meno lo sta facendo Monti e il suo governo. Tutti quanti in qualche modo avevano i loro interessi su queste attività produttive. Berlusconi probabilmente doveva fare un po’ gli interessi dell’Europa e un po’ gli interessi suoi e dei suoi amichetti, perché un po’ se le doveva mangiare l’Europa le coste italiane e un po’ se le doveva mangiare lui con i suoi amichetti. Era evidente che i giochi sarebbero andati così. Soltanto
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un altro esempio: oggi (venerdì 2 novembre 2012, ndr) mi trovo qua a Torvaianica con un gruppo di ragazzi che gestiscono uno stabilimento balneare, questi ragazzi sono cinque soci che si sono presi come me, hanno firmato lo stesso tipo di contratto ed erano ex-operai, rimasti in mezzo a una strada perché la fabbrica ha chiuso. Si sono tirati su le maniche, hanno fatto dei debiti in banca per potersi prendere questo stabilimento balneare e si tirano fuori cinque paghe e hanno fatto una marea di debiti per potersi inventare un lavoro, perché le fabbriche chiudono, la loro fabbrica ha chiuso, che facciamo? Va bene ci inventiamo un lavoro e l’hanno portato per dieci anni e anche bene. Arrivata la direttiva Bolkestein adesso che si sono inventati il lavoro, hanno fatto i debiti, si ritroveranno anche loro in mezzo alla strada con i debiti da pagare delle banche senza più la loro attività in cui hanno creduto e hanno portato avanti. È una cosa allucinante, ci sono famiglie con bambini che hanno costruito delle vite sulle loro attività e questa gente verrà messa tutta in mezzo alla strada per far spazio alle multinazionali".
Un uomo di parola
Grillo for dummies
Minipost 05.11.2012
Informazione 06.11.2012
"C'è solo una cosa che credo che dovrebbe farci riflettere. A me piacerebbe che quando qualcuno si candida fosse in grado di non lasciare a mezzo il lavoro. Credo che quando uno è stato eletto 8 mesi fa in Parlamento, avrebbe fatto meglio a finire il lavoro in Parlamento, o viceversa a non candidarsi in Parlamento e a candidarsi direttamente per il Comune di Firenze perchè: finiamo un mandato e poi preoccupiamoci del resto." Matteo Renzi, 2009. 3 anni dopo si candida, da sindaco di Firenze, alle primarie del pdmenoelle per il candidato Premier. Un uomo di parola. Guarda il video!
Non tutti capiscono, non tutti vogliono capire, i più disinformano a pagamento sui giornali e nei salotti televisivi controllati dai partiti. E' quindi indispensabile una "guida for dummies" per tutti coloro che hanno dubbi interpretativi, dietrologie, necessità di chiarimenti. D come Di Pietro: Antonio Di Pietro ha la mia amicizia, ma il M5S non si alleerà nè con l'IDV, nè con nessun altro. Il M5S vuole sostituire il Sistema dei partiti con la democrazia diretta. In sostanza vuole la fine dei partiti basati sulla delega in bianco E come Elezioni: chi sta svolgendo un qualunque incarico elettivo non può dimettersi per concorrere ad altre cariche elettive (es. chi è consigliere non può candidarsi a deputato, chi è senatore non può candidarsi a sindaco) E come Emolumenti: gli eletti del M5S tratterranno per sé una parte degli emolumenti, oggi fissata in un massimo di 5.000 euro lordi, e restituiranno la rimanenza allo Stato E come Euro: la decisione di rimanere nell'euro spetta ai cittadini italiani attraverso un referendum, questa è la mia posizione. Io ritengo che l'Italia non possa permettersi l'euro, ma devono essere gli italiani a deciderlo e non un gruppo di oligarchi o Beppe Grillo M come Mandati: il M5S non candida chi ha svolto due mandati anche se interrotti M come Movimenti: il M5S supporta e appoggia le istanze dei movimenti con obiettivi comuni, come è avvenuto per il no al nucleare, l'acqua pubblica, il No Tav e il No Gronda, eccetera P come Primarie: nel M5S non ci saranno primarie (non si votano leader o leaderini) per le elezioni politiche, ma la scelta di portavoce per la Camera e per il Senato. Il loro compito sarà l'attuazione del Programma elettorale in stretta collaborazione attraverso la Rete con gli iscritti P come Programma: Il Programma del M5S esiste (chi dice il contrario mente) ed è visibile sul blog. Prima delle elezioni politiche sarà integrato e migliorato dagli iscritti al M5S attraverso una piattaforma on line R come Remissione del mandato: il consigliere, il sindaco o il parlamentare non ha alcun obbligo di rimettere il mandato periodicamente (ad esempio ogni sei mesi). Nel caso questo avvenisse deve essere preceduto da un'informazione pubblica e dettagliata del suo operato sul portale del M5S con una votazione estesa a tutti gli iscritti del Comune e della Regione di rifermento, o dell'intero corpo elettorale in caso del Parlamento R come Rimborsi: il M5S non ha incassato alcun rimborso elettorale per le regionali e non lo incasserà per le prossime politiche T come Televisione: non sono "vietate" interviste di eletti del M5S trasmesse in
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televisione per spiegare le attività di cui sono direttamente responsabili. E' fortemente sconsigliata (in futuro sarà vietata) la partecipazione ai talk show condotti abitualmente da giornalisti graditi o nominati dai partiti, come è il caso delle reti RAI, delle reti Mediaset e de La7 V come Votazioni: il M5S vota nei consigli comunali e regionali, e in futuro voterà in Parlamento, le proposte che aderiscono al Programma anche se presentate dai partiti (continua...)
Di-partita iva Minipost 06.11.2012
"Sono un ingegnere libero professionista. Io e i miei colleghi siamo costretti ad esborsi impensabili e tutele pari a zero. Quelli che guadagnano cifre a cinque zeri per ogni prestazione sanno bene come evitare la mannaia dello studio di settore o di qualsiasi redditometro si voglia; di contro la "manovalanza professionale" (cioè noi piccoli liberi prof.) è tartassata in ogni modo possibile. Per fare un esempio basti pensare all'acconto IVA sui futuri guadagni che versiamo a dicembre. Noi che non abbiamo tredicesime di sorta paghiamo la tredicesima allo Stato. E poi gli evasori saremmo noi? Mentre chi ci governa gode di privilegi impensabili e non ne vogliono sapere di rinunciarci. Mi auguro che questo sistema di cose cambi altrimenti personalmente chiudo la partita IVA, smetto di lavorare e di pagare le tasse e vari balzelli e comincio a vivere alla giornata così vediamo a chi torchiate più." un ingegnere dell'Ass. UPIAL
La maggioranza siamo noi di Michael Moore Politica 07.11.2012
"Complimenti a tutti! Questo paese è veramente cambiato, e credo che non ci sarà modo di tornare indietro. L'odio oggi ha perso. Questo è di per sè sorprendente. E tutte le donne che sono state elette stasera! Un rifiuto totale di quegli atteggiamenti da uomo di Neanderthal. Ora comincia il vero lavoro. Milioni di noi devono unirsi in coro per ribadire il fatto che il presidente Obama e i democratici devono alzarsi e combattere e, se l'Assemblea non vorrà giocare la palla, fare un gigantesco "end run" intorno a loro. Allo stesso modo, dobbiamo coprire le spalle a Obama. Non appena verrà bloccato o attaccato dalla destra noi dovremo essere lì con lui. La maggioranza siamo noi. Agiamo come tale. E per favore Signor Presidente, faccia pagare le banche e Wall Street. Sei tu il capo, non loro. Guida la lotta per cacciare i soldi fuori dalla politica: la spesa per queste elezioni è stata vergognosa e pericolosa. Non aspettare fino al 2014 per riportare a casa le truppe: portali a casa ora. Ferma gli attacchi dei droni sui civili. Ferma la guerra insensata alla droga. Fai quello che farebbe una madre quando si parla di cambiamento climatico: ignora le sciocchezze e risolvi il problema subito. Fai tuo il motto che ogni paese civile adotterebbe: "questo è per il bene comune." Rendi l'istruzione più accessibile a tutti e non permettere che ragazzi di 22 anni abbiano già un debito. Ordina una moratoria sui pignoramenti delle case e sugli sfratti. Ci sono tanti modi per creare lavori ben retribuiti (ho alcune idee, se hai un minuto). Devi fare del tuo secondo mandato un evento storico! Infine un grazie al movimento Occupy, che, un anno fa, ha impostato il tono di queste elezioni su "l'1% contro tutti gli altri", ispirando Obama e la sua campagna a rendersi conto che vi era un forte sentimento popolare contro quello che i ricchi hanno combinato. E che ha portato al famoso "47%" di Romney che è stato l'inizio della fine della sua campagna. Grazie a Mother Jones per aver reso pubblico quel nastro segreto e grazie a quel lavoratore con salario minimo che quel nastro lo ha realizzato. Grazie a Sandra Fluke per aver resistito agli insulti scagliati contro la sua persona ed essere diventata la leader di un movimento importante. Grazie Todd Akin per ... bè, semplicemente per esistere. Grazie al CEO di Chrysler e GM per essersi schierato con forza contro un candidato repubblicano, dicendo che viveva in un "universo alternativo", quando ha mentito sulla Jeep. Grazie al
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governatore Cristie per essere stato di fatto l'ultimo chiodo che ha serrato la bara. E grazie a Madre Natura, in tutti i terribili danni che ha causato la scorsa settimana, tu sei diventata, per ironia della sorte, il disfacimento di un Partito che non credeva in te o in questo clima di cambiamento di potere. Adesso, forse, ci credono." Michael Moore
Il parlamento greco sotto assedio
Il Lodo Grillo - Sen. Carlo Vizzini
Il M5S Sicilia per l'acqua pubblica
Minipost 07.11.2012
Politica 07.11.2012
Minipost 08.11.2012
"Il Parlamento greco si appresta ad approvare un pacchetto di misure restrittive da 13,5 miliardi di euro. In questo momento, i cittadini lo stanno assediando nel silenzio dei media. Entro stasera si dovrebbe decidere della sorte del nuovo piano, che prevede tagli al bilancio di 13,5 miliardi di euro per il biennio 2013-2014, necessari per sbloccare una nuova tranche di aiuti da 31,5 miliardi. Per le strade di Atene proseguono le proteste dei lavoratori, in sciopero generale per la quarta volta dall'inizio del 2012. Lo sciopero indetto dai due principali sindacati, Adedy e Gsee, ha già interrotto i servizi della pubblica amministrazione, i trasporti pubblici, dagli autobus ai traghetti. Scioperano anche tassisti, impiegati di banca, avvocati, insegnanti, personale ospedaliero, farmacisti, commercianti e altri professionisti partecipano in segno di protesta contro il terzo round di tagli alle pensioni e agli stipendi. Iil nuovo pacchetto di austerità e riforme sarà un onere insopportabile per i più poveri, aumentando ulteriormente disoccupazione, recessione e quindi miseria." Cadoinpiedi
Sen. Carlo Vizzini, Presidente Commissione Affari Costituzionali: "Sono il Presidente della Commissione Affari Costituzionali, la Commissione che sta seguendo la legge elettorale. Sono anche, voglio ricordarlo, il Presidente di Commissione che ha ospitato Beppe Grillo in audizione sulla legge di iniziativa popolare che era stata presentata con 350 mila firme, ritenendo che allora fosse giusto ascoltare la voce di chi aveva raccolto il consenso di tanta gente per presentare una legge popolare. Adesso stiamo discutendo la legge elettorale e il mio pensiero è che una legge elettorale debba essere fatta per migliorare il rapporto tra elettori e eletti e non per danneggiare o favore qualcuno, per avere un risultato trasparente, che rispecchia la volontà popolare. Questa è la vera democrazia che va difesa nel nostro Paese, perché da Presidente della Commissione ritengo che qualunque discorso che nasca dall’idea che se si fa una certa cosa potrebbe favorire l'ascesa del MoVimento 5 Stelle, è un ragionamento politicamente sbagliato. Perché le leggi elettorali non si fanno il funzione di chi bisogna favorire o sfavorire, ma semplicemente per ripristinare un rapporto corretto tra gli elettori e gli eletti, questo è l’unico principio a cui dobbiamo ispirarci. Quando qualcuno dice: “Attenzione al premio, perché se poi lo prende Grillo…” vuol dire che se noi abbiamo fatto un premio, la lista di Grillo arriva alla soglia per avere quel premio. Democraticamente se lo prendono loro, quindi non possiamo costruire una legge elettorale in danno di qualcuno o per favorire qualcuno d’altro. Quando sento dire: “Attenzione che la soglia a questo punto la potrebbe superare anche Grillo”, mi disturba dal punto di vista della mia formazione culturale, nel senso che, non è che Grillo se la prende perché fa la marcia su Roma, ma perché si prende i voti degli elettori! Riguardo a ciò che sta succedendo qui, altro che Terza Repubblica! Stanno rimettendo i collegi della prima Repubblica. Il proporzionale è un premio che non può prendere nessuno, sostanzialmente perché in questo momento non c’è né partito né coalizione che arrivi al 42,5 %. Tre voti di preferenza, una parte di liste bloccate, che sarà più alta di quello che è scritto nella legge, per motivi tecnici, che approfondendo si vedono subito. Per cui gli eletti della parte porcellinica saranno più di quelli che sono scritti nella legge, e se questa è la Terza Repubblica oggettivamente meglio mettere Andreotti Presidente del Consiglio e ripartire dalla Prima!"
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"Uno dei nostri impegni prioritari è la ripubblicizzazione effettiva dell’acqua. E' fondamentale dare voce ai 27 milioni di italiani che con il referendum hanno detto no alla privatizzazione. Non può essere il mercato a gestire beni e servizi essenziali come l’acqua. La gestione attraverso società private (con o senza la partecipazione pubblica) ha tutelato l’interesse dei soci ai dividendi. Non possono essere i cittadini a pagare il debito e la cattiva gestione dovuta alla incapacità e noncuranza dei nostri amministratori. Occorre prefigurare un disegno di ripubblicizzazione di tutti i servizi locali prevedendo strumenti per la partecipazione diretta ed effettiva dei cittadini nelle scelte gestionali, di pianificazione e programmazione. Ci rivolgiamo quindi a tutti i movimenti, associazioni e singoli cittadini che negli anni si sono battuti per l’acqua pubblica. Invitiamo tutti e tutte a collaborare insieme affinché si possa riprendere il disegno di legge di iniziativa popolare nella sua versione originaria, precedente alle modifiche peggiorative subite in IV Commissione. Occorre lavorare insieme per far approvare in Assemblea della Regione Siciliana una legge che assicuri la tutela della risorsa idrica e la sua ripubblicizzazione. L’appuntamento è fissato per domenica 18 novembre alle 10.30 a Caltanissetta. La sede dell’incontro sarà specificata nei prossimi giorni." Gruppo M5S all'ARS
Porci senza ali - Sen. Elio Lannutti Politica 08.11.2012
Intervento di. Elio Lannutti, senatore indipendente Italia dei Valori "Ciao a tutti gli amici del Blog di Beppe Grillo e faccio un grande in bocca al lupo, io ritengo e penso che la forza del cambiamento sarà più forte delle resistenze di palazzo. Io sono Elio Lannutti, Presidente dalla Adusbef. Beppe Grillo ha fatto la prefazione a un mio libro: “La Repubblica della Banche”, ho partecipato al primo V Day, quello sul Parlamento pulito nella raccolta delle firme per raccogliere 350.000 mila firme che poi sono rimaste lettera morta. Beppe Grillo è venuto anche in Commissione Affari Costituzionali a presentare un sollecito a quella legge, ma non c’è stato nulla da fare. Sono senatore indipendente dell’Italia dei Valori e soprattutto ho partecipato, con Beppe Grillo a tantissime assemblee degli azionisti, dalla a Torino alla Telecom, a molte assemblee degli azionisti dove c’era anche l’azione di responsabilità verso il tronchetto dell’infelicità, come lo aveva ribattezzato Beppe Grillo, che era Marco Tronchetti Provera. Questi fanno le cose contro Beppe Grillo, tra l’altro anche questo aumento al 42,5% è in funzione anti Grillo, uno non può fare una legge Anti Grillo! Uno fa la legge nell’interesse della governabilità, del Paese, non anti Grillo. La paura che io ho colto (poi nei resoconti le cose scomode vengono tolte), ho sentito con le mie orecchie, ero presente. Io non faccio parte della Commissione Affari Costituzionali, però ogni senatore può andare in tutte le commissioni, sono andato a ascoltare, e ci sono senatori che hanno detto una volta: “Noi pensavamo di aumentare dal 4% al 5% la soglia per accedere al Parlamento, quando abbiamo iniziato questa legge per, diciamo, fare uno sbarramento anti Grillo”, questo testualmente. “Attualmente invece poiché l’area di voto di Grillo è intorno al 30% ci dobbiamo attrezzare per evitare quanto più possibile che Grillo possa andare al governo”, perché se dovesse restare questa legge elettorale il MoVimento 5 Stelle diventa il primo partito, con il premio di maggioranza va al governo del Paese! Quindi questa è la situazione. Più volte in aula ho affermato che i Movimento 5 Stelle non rappresenta l’antipolitica, ma il bisogno di milioni di cittadini di liberare l’Italia da cricche, da faccendieri, da un ciarpame di lestofanti e affaristi, combriccole che hanno occupato le istituzioni e hanno prodotto uno dei più grandi debiti pubblici del mondo, quasi duemila miliardi di debito pubblico. Questa politica che ha portato il Paese sull’orlo del precipizio e della
bancarotta, al punto da avere avuto bisogno di un commissario, di un tecnocrate, che risponde al nome di Monti, un commissario scelto dalle tecnocrazie, da Goldman Sachs, nel gruppo Bildeberg, per commissariare l’Italia e cedere quella residua sovranità. Voglio ricordare che la sovranità in Italia, lo prevede la Costituzione, appartiene al popolo, invece noi la cediamo ai tecnocrati, agli oligarchi, ai cleptocrati europei e i cittadini restano in balia di se stessi, i giovani non trovano lavoro, abbiamo una disoccupazione che è la più elevata, soprattutto a livello giovanile, abbiamo un Paese allo sbando e come si può fare per rimediare? Solo al basso, solo dai cittadini che si organizzano, perché la gente non crede più ai ladri, ai mariuoli, ai faccendieri. Quello che è accaduto ieri è grave. Questa paura, questo terrore sacro per gente pulita, che vuole sostituire gli indagati, i condannati, i trafficanti da parte di chi viene qui semplicemente non per essere al servizio dei cittadini, ma di qualche cricca e combriccola, amicale. Mi auguro che il popolo saprà valutare anche quello che il Palazzo sta facendo. L’Italia dei Valori si è opposta, e anche il Partito Democratico non era d’accordo su questo sbarramento al 42 e mezzo per cento. C’è una ricostruzione molto interessante che ha fatto Repubblica e che chiama in causa anche il Presidente della Repubblica, fa insinuazioni, io però queste cose non sono in grado di confermarle. Probabilmente non era d’accordo (il PD) perché aveva fatto degli accordi in precedenza con Casini e con il Popolo della Libertà e questo accordo non è stato mantenuto, perché è rientrata in gioco la Lega e hanno la maggioranza in commissione, con l’UDC , e quindi si sono approvati un “porcellinum”: il 42,5 %, ma chi ci arriva per avere il premio? Oggi nell’attuale “porcellum” se una coalizione prende il trenta per cento, e potrebbe essere anche il MoVimento di Beppe Grillo, con la attuale legge, prende il premio di maggioranza e governa il Paese! Con questa riforma invece bisogna arrivare al 42,5 % per il premio di maggioranza e adesso stanno discutendo se dare un piccolo premio dal 7 al 10% al primo partito. Questa è la situazione. Si sono compattati, è rinata la maggioranza del porcellum, ossia UDC di Casini, che qui il capogruppo è D’Alia, Lega Nord rappresentata da Calderoli, autore della prima porcata e allora c’era Forza Italia e adesso è Popolo della Libertà, con l’aggiunta di Api, Rutelli, che ha proprio affermato, anche alla stampa, che bisogna fermare Beppe Grillo. C’è un clima di paura, terrore verso liste pulite, verso un Parlamento pulito! Verso la possibilità che come dice Beppe Grillo: "Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere !" non è solo un auspicio, ma sarà la realtà, quando si voterà a aprile. Io lo dico spesso ai miei colleghi, Beppe Grillo esoderà, per utilizzare il linguaggio della Fornero, l’80% dell’attuale Parlamento. Non è vero come dice Cesa, abbiamo messo una soglia alta perché la stessa Corte Costituzionale sta lavorando sul premio di maggioranza del Porcellum e non si può prendere un bonus del 25%. “Un tetto va messo, è necessario”, dice Cesa. A me non risulta che la Corte Costituzionale abbia messo alcuna soglia. Monti sprona i partiti all’intesa, dice “Non costringetemi a intervenire,
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perché potrebbe essere tecnicamente possibile una nostra iniziativa, ma politicamente non è auspicabile.” Qui o si vuole eliminare i nominati in Parlamento, quindi il porcellum, o fare una riforma a uso e consumo dell’attuale potere politico, dell’attuale casta politica. Io non so se Monti vorrà intervenire, ma in quel caso non dovrebbe farlo per ricostituire quella alleanza che c’era e che ha fatto il porcellum, ma invece per offrire anche alle nuove forze che non sono mai state presenti in Parlamento stesse possibilità e opportunità".
Nuove candidature al Parlamento per il M5S Minipost 08.11.2012
Per avere piena rappresentanza di tutte le circoscrizioni in Parlamento per le votazioni on line è stata estesa la possibilità di candidarsi a tutti coloro che risultano iscritti al MoVimento 5 Stelle al 31-12-11 con un profilo certificato (con documento inviato e verificato) nelle seguenti regioni: - Basilicata - Calabria Molise - Trentino Alto Adige - Umbria Tutti coloro i cui profili rispettano le condizioni sopra riportate possono accedere al proprio profilo al cui interno troveranno la domanda di adesione per candidarsi. Per le altre circoscrizioni le candidature sono state acquisite. Nel caso qualcuno ritenga di avere i requisiti per candidarsi, ma non ha trovato la richiesta di candidatura all'interno del proprio profilo nel portale del MoVimento 5 Stelle, può compilare questo form (è necessario effettuare il login). Una volta acquisite tutte le candidature, verranno comunicate le date della presentazione al pubblico dei candidati e la data delle votazioni.
C'è del marcio a Bruxelles Politica 09.11.2012
L'euro è il dito, ma la UE è la luna, la sua parte nascosta, di cui si sa poco o nulla. L'italiano è più a conoscenza dei dibattiti del Senato americano che delle decisioni prese a Bruxelles. Forse perché non c'è molto da dire di un luogo che assomiglia a un club Med, a un dolce esilio dei trombati alle elezioni nazionali come Mastella. L'annullamento della politica europea, sostituita nei fatti da un'unione bancaria europea, non è quello che volevano i padri fondatori Adenauer, De Gasperi, Monnet e Schuman. L'Europa non è una banca, ma una somma di popoli e di civiltà millenarie. Prima dell'euro era necessario creare le fondamenta di regole comuni, ad esempio di politiche per la Difesa e per la fiscalità. Siamo passati dall'Europa di Giulio Cesare e Carlo Magno all'Europa dello spread. I partiti italiani usano la UE come un alibi, alla bisogna, quando serve, come per la Tav in Val di Susa, che in realtà non vuole più nessuno in Europa, oppure la ignorano completamente, come avviene per il falso in bilancio, la legge anti corruzione (che ci viene chiesta dal 1999), il conflitto di interessi, l'elezione di condannati in Parlamento e per tutte le immani porcate per le quali siamo "calpesti e derisi". Il potere della UE è sanzionatorio: se non applichi le sue direttive paghi la multa. Se, ad esempio, non si ottempera alle direttive in materia di ambiente, il cittadino italiano (incolpevole) paga multe salatissime. L'Italia è sanzionata ogni anno per centinaia di milioni di euro per truffe ai danni della UE. Primatista assoluta. Multare il cittadino incolpevole (le tasse alla fine le paga lui) a causa dell'inefficienza e della corruzione della politica è come bastonare un asino sfinito dalla mola. Il "Dio lo vuole" delle Crociate è stato sostituito dai partiti con "L'Europa lo vuole", anche quando quest'ultima non vuole proprio nulla, come nel caso degli inceneritori nati come i funghi (specie amanita falloide) in Italia, ribattezzati "termovalorizzatori" dai pdimenoellini, che alla forma ci tengono. I soldi dell'Europa, mitici e inesistenti. I fondi europei, grande presa per i fondelli. Ogni anno destiniamo alla UE circa 12 miliardi di euro, ne ritornano, quando va bene, nove che, in prevalenza, finiscono alle Regioni dove le mafie sono più presenti: Campania, Calabria e Sicilia. I tre miliardi di differenza vanno altrove. E' l'Italia a finanziare la UE, non il contrario. E ora, di fronte al colpo di Stato del cambiamento della legge elettorale in corsa e al tetto del 42,5% per il premio di maggioranza per impedire a tavolino la possibile vittoria del M5S e replicare il Monti bis, la UE tace. Chissà forse ci farà una multa per divieto di sosta a Montecitorio. La Commissione Europea
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per la Democrazia attraverso il Diritto ha sancito nel 2003 che "gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale, la composizione delle commissioni elettorali e la suddivisione delle circoscrizioni non devono poter essere modificati nell’anno che precede l'elezione, o dovrebbero essere legittimati a livello costituzionale o ad un livello superiore a quello della legge ordinaria". C'è del marcio a Bruxelles. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.
Donne in MoVimento: oltre le stelle c'è di più Minipost 09.11.2012
"Le donne italiane lavorano, sono madri di famiglia, amministrano la casa e si prendono cura dei loro uomini. Questi ritmi rendono difficile avere spazi da dedicare alla vita privata, figuriamoci alla partecipazione politica.Il problema delle pari opportunità e dei diritti civili infatti, ha le sue radici nella struttura della società italiana e non ha una soluzione immediata ma deve essere affrontato proprio partendo da una ricostruzione delle basi etiche del nostro paese. Eppure le donne del MoVimento trovano il tempo di partecipare e sono ben liete di farlo con generosità e altruismo. Va detto che la Rete in questo aiuta (e non solo le donne!). Chi non può muoversi perché ha bimbi piccoli ad esempio può sempre scrivere le sue idee nel forum, che di fatto è una specie di riunione continua tra centinaia di persone. Si può partecipare a sondaggi e richiederli, convocare riunioni, fare proposte. Tutto si può dire fuorché che il MoVimento imponga limiti di partecipazione a chicchessia. Anzi forse oggi, per la prima volta, proprio grazie alla Rete e alla grande idea di utilizzarne gli strumenti per incentivare la democrazia diretta, tutti iniziamo ad essere più vicini alla politica e abbiamo un mezzo in più per partecipare. Le riunioni sono tante e aperte a tutti e i giornalisti vanno a caccia di scoop facili, guardandosi bene dal parlare di progetti seri o dei risultati già raggiunti: come il "Progetto Equal", sulle pari opportunità e diritti civili lanciato in Piemonte dal gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle o il Palazzo dei Normanni che lentamente in Sicilia sta iniziando a tingersi di rosa anche grazie alle elette del Movimento). Certo la strada è lunga, ma percorribile da tutti. Ci vedremo in Parlamento e sarà un orgasmo femminile!" Cittadine in MoVimento
ENEL a carbone Ecologia 10.11.2012
" Il 72 per cento dell'elettricità prodotta in Italia con il carbone è fatta da ENEL; che con questo combustibile fossile produce il 41 per cento del prodotto nazionale." Greenpeace "Care amiche, cari amici, Enel torna a minacciare legalmente Greenpeace con una diffida, e annuncia nuove azioni in sede civile e penale. Ancora una volta Enel reagisce alla campagna di informazione di Greenpeace chiedendo di censurarne il sito web. È l’atteggiamento arrogante di chi non sa rispondere sui contenuti mentre fa profitti utilizzando la fonte più sporca, il carbone, scaricandone i costi ambientali e sanitari sui cittadini. Motivo della lettera di diffida di Enel è la presentazione del cortometraggio “Uno al giorno”, realizzato da Greenpeace per denunciare gli impatti sanitari della produzione elettrica col carbone di Enel. Il cortometraggio evidenzia le “due anime” di Enel che produce energia verde, ma fa grandi profitti col carbone, dal quale viene il 41% della sua produzione elettrica in Italia. Dire questo, per Enel, è calunnia.Già lo scorso luglio il giudice civile di Roma ha respinto un analogo ricorso di Enel contro il sito di Greenpeace che ha lanciato la campagna nel 2012. Successivamente, con la chiusura del sito (www.facciamolucesuenel.org) era stato ritirato un secondo ricorso, ma i contenuti essenziali sono sempre stati presenti sul sito di Greenpeace. Infatti, Greenpeace aveva annunciato che la campagna non era finita. “E questo perché Enel, ‘energia che ti ascolta’, è sorda dinanzi alle nostre denunce, anche quando sono sostenute dal talento di molti artisti. Non ci sposteremo di un millimetro”, conclude Boraschi di Greenpeace Italia. Enel vuol rimuovere il cortometraggio di Calopresti, perché ritenuto “calunnioso, diffamatorio e lesivo”. Ma i contenuti sono gli stessi del sito del quale era stata chiesta la chiusura a luglio, e che il Tribunale Civile di Roma non aveva invece censurato con motivazioni chiare: “il nucleo essenziale della notizia riportata da Greenpeace è conforme a verità…”. Ricapitoliamo: 1. le emissioni da carbone provocano un impatto sanitario valutabile, secondo il modello utilizzato dall’Agenzia Ambientale della UE, in un certo numero di “morti premature” 2. Greenpeace ha commissionato un rapporto a un istituto indipendente per valutare l’impatto delle centrali Enel. Il rapporto prima della pubblicazione è stato presentato a Enel. I risultati sono di oltre 360 casi all’anno sui dati di emissione 2009. Nel frattempo la produzione da carbone di Enel è aumentata
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3. Enel è il principale produttore di elettricità da carbone in Italia e vuole costruire altre centrali a carbone. Greenpeace chiede di non farlo e di prevedere una progressiva riduzione dell’uso di carbone. “I vertici di Enel, che hanno promosso il nucleare e poi il carbone, andrebbero rimossi”, commenta Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace Italia: “Il futuro non è quello che loro disegnano. Prima se ne accorgono i nostri politici, visto che Enel è ancora pubblica al 31 per cento, meglio è per tutti gli italiani”. Luigi Lingelli www.greenpeace.it www.facebook.com/GreenpeaceItalia
Lettera aperta delle cittadine a 5 Stelle elette in Sicilia Minipost 10.11.2012
"Per la prima volta nella storia entreranno all’Ars 15 donne, 6 delle quali del MoVimento 5 Stelle. Insomma il MoVimento che viene a più riprese tacciato da TV e giornali di maschilismo rappresenta il 40% delle donne di tutto il parlamento regionale. Se poi consideriamo i gruppi parlamentari, siamo quello con maggiore rappresentanza femminile. Che ci possiamo fare? Il MoVimento è il futuro. Questa è senza dubbio una risposta importante all’attuale scenario politico che vede purtroppo ridotta al minimo la presenza e la partecipazione delle donne. In più, il risultato dai noi ottenuto è lo specchio delle tante le attiviste che da anni si spendono in prima linea per portare avanti questo coraggioso progetto di Cambiamento. Le donne che vogliono essere protagoniste, nel MoVimento troveranno un luogo dove le barriere sono abbattute. Noi vogliamo andare oltre: in Piemonte il M5S sta promuovendo il Progetto Equal (proposto da Dejanira Piras), che parla anche di una Rete di Donne per le Pari Opportunità. Nella nostra terra, in cui lavora solo il 34,7% delle donne, sicuramente è importante contestualizzare e promuoverne le linee guida per la Sicilia. Noi faremo della nostra terra l'eccellenza della partecipazione delle donne grazie al nostro lavoro al parlamento regionale e a quello esemplare di migliaia di attiviste in tutta l'isola...e sarà un piacere!" Lettera aperta firmata da Claudia La Rocca, Valentina Palmeri, Angela Foti, Gianina Ciancio, Vanessa Ferreri, Valentina Zafarana
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