“Ogni persona, per natura, vuole diventare tutto ciò che può; questo desiderio di realizzare le proprie innate potenzialità è parte dell’essenza umana; non possiamo fare a meno di voler essere ciò che possiamo essere. Non c’è nulla di male nel voler diventare ricchi. Il desiderio di ricchezza è, in realtà, l’ispirazione a una vita più ricca, piena e abbondante.”
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Wallace D. Wattles
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L’Editoriale | di michele oggioni
“Suso in Italia bella giace un laco, a piè dell’Alpe che serra Lamagna Sovra Tiralli, c’ha nome Benàco.” Dante Alighieri-Divina Commedia-Canto XX Inferno
Cari lettori, Questo mese abbiamo dedicato una parte del nostro mensile alla storia della splendida località del Lago di Garda, il maggiore lago italiano. Tutto comincio’ alla fine dell’Ottocento, per bontà di clima, per dovizia di acque, per varietà di prodotti, per grandiosità e giocondità di paesaggio, per cortesia di abitanti, a rendere questo territorio una meta turistica. Abbiamo intrapreso questa scelta per dare maggiore visibilità nelle nostre città ai commercianti del luogo, in particolare di Desenzano del Garda. Possiamo considerarla la capitale del Lago per tutti i suoi vantaggi, la posizione geografica e tutto quello che offre. Ma, malgrado ciò anche qui la crisi è molto diffusa e noi, nel nostro piccolo, insieme agli abitanti vogliamo ricordare ai nostri cittadini la fortuna che abbiamo ad avere un bel luogo a pochi chilometri da casa da visitare, da scoprire per divertirsi, passeggiare, svagarsi. Con questo, infatti, vogliamo diffondere varie verità; questo mese, appunto, abbiamo dedicato la nostra attenzione a que-
sto territorio e i prossimi mesi sceglieremo altri luoghi. Abbiamo citato prima “la crisi” e mesi scorsi abbiamo già trattato l’argomento ma da oggi vogliamo informarvi su una nuova iniziativa. Intitoleremo una rubrica “Avvocato Amico”. Siccome buona parte dei problemi di noi italiani riguardano il rapporto con le banche, insieme all’avvocato Cristian Vezzoli, siamo lieti di ricevere qualunque vostra domanda riguardo tutto sulle banche, sui rapporti, ecc. Poiché l’avvocato, da anni, si occupa di tutelare i diritti dei consumatori nei rapporti bancari, finanziari ed assicurativi e collabora con ADUSBEF, una delle maggiori associazioni consumeristiche del nostro paese. Il legale metterà a disposizione la sua esperienza e competenza ai lettori che vorranno esporre i loro dubbi e problemi nel rapporto con le banche, rispondendo alle lettere che perverranno alla nostra redazione. Quindi scriveteci all’indirizzo mail info@bergamoup.it e presto riceverete consigli. Grazie dell’attenzione che ci portate ogni mese..
in copertina bergamoup: M’IO
sommario STORIA DI COPERTINA
pag.
10
Un posto tutto mio
14
Giuseppe Pezzoli Una città in forte espansione
Bellezza
pag.
PERSONE E PERSONAGGI
pag.
42
MIO
11
/12
46
Faschion Ristopub
IN VIAGGIO CON PAMELA
pag.
BOLGHERI
Rigenerare anima e corpo IN CANTINA
pag.
18
SALUTE UP
50
20
MADRID Storia di una rinascita
Tutti in forma con zumba DALLA VOSTRA PARTE
pag.
IN CASO DI VIAGGIO
pag.
Banche
AUTORI E LIBRI UP
pag.
56
Alessandro Barricco
La Banca fa prescrivere assegni per 144mila euro! L’INDIPENDENZA
pag.
22
58
Cani e Gatti
24
Mansel Intervista
Leggi condominiali
BELLEZZA
pag.
TOP SPEED
pag.
EpiLate
DIRITTO DI REPLICA
pag.
60
L’avanguardia della luce pulsata
Ma mi faccia il piacere! Del mese scorso di Stefano Salvi da parte dell’Assessore Claudia Sartirani SPECIALE MODA
pag.
IMMOBILIARE
pag.
26
66
Quando passione e professionalità vestono Cachemire CINEMA UP
NO! Il caso è felicemente risolto
79
Premio città di Treviglio pag.
A SPASSO PER LA CITTA’
pag.
6
Vergine L’oroscopo del mese
TREVIGLIO SPECIALE
pag.
38
OROSCOPO
pag.
un intenso caso giudiziario da Vittorio Salerno
36
CULTURA DEL CAPITALE Nno certo capitale della cultura
NCS LAB
pag.
SISALVI CHI PUO’
pag.
ABBIGLIAMENTO
pag.
33
ADR for H&M
RIZZETTI LA differenza si vede sugli immobili di prestigio
28
66
TREVIGLIO
74
EVENT Foppa Pedretti Presentazione nuova squadra
pag.
76
AB Energie Pensa in verde
VA A O R U U T N R E P A
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anontro C0o2 b l A o Ce le, 1 36 / 14 na
C To 52 4 a i 5 V . 03 negoziotrealbano@gmail.com Tel facebook.com/3albano
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e Benn ’Alm t n Sa m .
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storia di copertina
Un posto tutto M’Io di Greta Nicoletti photo Matteo Mottari
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i chiama M’Io. E il nome dice tutto. L’idea di creare un’attività in proprio, indipendente e personale, ha mosso gli animi dei due giovani soci bergamaschi, Serena Pezzotta e Valentino Donadoni, che a luglio di quest’anno hanno inaugurato il “loro” locale dei sogni. M’Io non è solo un bar… è un winebar, è un negozio di abbigliamento, è un atelier dove è possibile sorseggiare un aperitivo o trascorrere una piacevole pausa pranzo e magari decidere di provare(e poi comprare) uno dei capi di abbigliamento in vendita. Serena è appassionata da sempre di cibo e vini, sommelier professionista, e si occupa direttamente della gestione del bar che da mattina a sera serve sfiziose colazioni, piatti caldi e freddi e aperitivi con taglieri e prodotti di qualità. Un occhio di riguardo è riservato alla lista dei vini e alla cantina, che propone etichette italiane di nicchia, tutte da provare. Dal Brunello di Montalcino di Sasso di Sole all’Amarone Antolini, al Prosecco metodo Classico non filtrato dell’azienda Zanotto col Fondo per fare qualche esempio. Il locale, inoltre, propone in esclusiva le note bollicine dei Franciacorta de La Montina. Qui il connubio tra cibo e vino regna sovrano. Da novembre il locale organizza serate a tema. In collaborazione con la discoteca Oronero, riscuotono particolare successo gli aperitivi con dj-set che animano il winebar quattro volte al mese e che rappresentano un’ottima alternativa per il pre-serata.
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Valentino, dal canto suo, è specializzato nell’abbigliamento e nel corner dedicato alla moda ha deciso di affidarsi a marchi del calibro di Exibit per l’uomo e a Phisique du Role e Annarita N. per la donna. Lo stile per gli abiti femminili è pratico ma originale, ben definito. Per l’uomo si propongono capi casual e sportivi, con un occhio ai dettagli e all’originalità.
M’Io
in copertina: Serena veste Annarita N. Valentino veste Exibit Michela Cumetti make- up artist
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via Locatelli 7/A – Nembro (Bg) per info chiamare il 331 6396391 o cercare la pagina face book del locale Orari: da lunedi a giovedi dalle 7 alle 21 – venerdi e sabato dalle 7 alle 24. Da dicembre aperto anche la domenica
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via Sant’Orsola, 21c – Bergamo Tel: 035 0787269 - www.hamburgheriadieataly.it - bergamo@lagrandapanino.it Orari: martedì-giovedì dalle 11 alle 23, venerdì-sabato dalle 11 alle 24, domenica dalle 11 alle 23 Chiuso il lunedì
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L’HAMBURGHERIA DI EATALY
Il lusso del divertimento
Fashion Risto Pub di Stefania Barcella photo Matteo Mottari
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l divertimento è assicurato al Fashion Risto Pub di Antegnate, un locale che nello stesso spazio di design è ristorante/pub e da settembre torna anche la discoteca. Iniziative e situazioni diverse per offrire alla clientela tutto ciò che desidera. Ambiente accogliente, stile fresco e minimal immersi nell’eleganza del bianco con tutta la luminosità delle grandi vetrate. La sala spaziosa può contare anche su un pergolato esterno. Un angolo è dedicato inoltre agli appassionati del gioco e delle slot machine. Cena a lume di candela, ma anche serate in compagnia di amici per vedere la partita sui maxischermi. Colazioni e servizio bar, pranzi di lavoro e cena fino a tardi. Feste di compleanno, cerimonie, eventi speciali con possibilità di menù personalizzato accompagnato da un’ottima selezione di vini. Su prenotazione è anche possibile usufruire del servizio limousine: una lussuosissima limo verrà a prendervi direttamente a casa vostra e vi porterà al ristorante per un ingresso “Up” che non passerà certo inosservato.
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Fashion Risto Pub Antegnate (BG) – via Marconi, 10 Tel. 0363 905882
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SALUTE UP
Tutti in forma con lo Zumba di Giada Bonacina
La salute è al primo posto negli indicatori di benessere per gli italiani. Ci sentiamo realmente bene quando il nostro corpo ci permette di portare a termine senza limiti qualsiasi progetto e non ci ostacola nel raggiungimento dei nostri obiettivi. “Mens sana in corpore sano” diceva il nostro saggio Giovenale e non aveva torto, ma come ottenere un corpo e una mente sani? In questa rubrica ogni mese ci concentreremo su un aspetto della persona che, se trattato con cura, può portare a quella tipica e tanto desiderata sensazione di benessere. Ci aspetta un viaggio che spazierà dai diversi tipi di attività fisica alle diete più equilibrate, dallo studio delle intolleranze alimentari ai benefici di pietanze particolari, dai rimedi per i problemi fisici quotidiani alle soluzioni più ottimali per ogni elemento del nostro corpo.
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n questi anni è diventato sempre più facile avvicinarsi all’attività sportiva. Allenatori e sportivi si stanno inventando di tutto pur di portare sulla retta via del movimento fisico anche i più accaniti amanti della pigrizia e del comodo e morbido divano: sport sempre più coinvolgenti, balli suadenti che assicurano una pancia piatta per tutte le età e palestre attrezzatissime. L’ultima moda è quella dello Zumba, un’attività fisica ideata dal ballerino coreografo Beto Perez a Miami intorno agli anni ’90 e che oggi viene praticata in ben 125 paesi al mondo e conta circa 12 milioni di praticanti. Muoversi a ritmo di “Ai se eu te pego” e di “Mueve la colita” garantisce un dimagrimento rapido e lo smaltimento di quelle fette di torta di compleanno del figlio o del collega a cui proprio non si poteva rinunciare. In cosa consiste, però, esattamente lo Zumba? Con Zumba si indica una lezione di fitness di gruppo (quindi ci si può anche andare con la migliore amica o la vicina di casa) che unisce i movimenti dell’aerobica con i caldi e accattivanti ritmi della musica afro-caraibica (per sentirsi un po’ come Shakira sul palco di fronte ai milioni di fan). L’obiettivo principale di questo ballo è la perdita di peso, ma ciò che non può mai mancare è il divertimento: lo Zumba è nato per creare un connubio tra fatica e piacere, tra sforzo intenso e svago totale. La musica adrenalinica, la compagnia e il movimento ritmato puntano a far dimenticare al praticante il discreto sforzo fisico che sta compiendo.
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Questo sport non richiede particolari abilità o attrezzature in quanto, secondo lo stesso creatore colombiano, ognuno può
interpretare la danza in maniera diversa: non è necessario che i movimenti siano perfetti perché il praticante può reinventare il ballo seguendo la propria ispirazione. “Praticare lo Zumba Fitness lo vedo come un modo per sciogliermi e per prendere consapevolezza del mio corpo, oltre che per bruciare calorie e divertirmi – ci spiega Viviana, ventottenne bergamasca, che da poco si è avvicinata a questo tipo di ginnastica - L’apprendimento dei movimenti tipici dei balli caraibici mi aiuta a rendere i miei gesti più fluidi e sensuali”.
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Non vi resta far altro quindi che informarvi sui corsi più vicini a voi e lasciarvi trascinare dai ritmi latini che ogni settimana in un attimo e per poche ore vi sapranno magicamente trasportare in riva al mare su una calda spiaggia caraibica, con la promessa a fine lezione di potervi servire al chiosco sulla riva e gustare un fresco e dissetante… analcolico!
dalla vostra parte
La Banca fa prescrivere assegni per 144mila euro! Ottenuta dall’Unione Bergamasca Consumatori la restituzione di Paola Bianchi Cassina
Paola Bianchi Cassina Avvocato Civilista del Foro di Bergamo Presidente Unione Bergamasca Consumatori unioneconsumatoribg@alice.it
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La signora, che chiameremo Luisa si è rivolta nel mese di ottobre 2010 all’Unione Bergamasca Consumatori per segnalare la seguente vicenda . Luisa, quasi ottant’anni, deteneva tutti i risparmi in contanti in una cassetta di sicurezza presso la sua Banca. Nel 2004, su consiglio di un’operatrice di tale Banca, Luisa convertiva i contanti in assegni circolari, per un ammontare di 144mila euro sempre conservati in cassetta di sicurezza, rassicurata sulla possibilità di incassare gli assegni all’occorrenza in qualsiasi momento. Quando nell’aprile del 2009 si reca in Banca al fine di riscuotere parte delle somme depositate, si è sentita dire che ciò non era possibile data l’intervenuta prescrizione degli assegni circolari. Nessuno in Banca Le aveva mai detto che dopo tre anni gli assegni si sarebbero prescritti. Tre mesi dopo la nostra assistita ha chiesto alla Banca, tramite raccomandata, che Le venissero restituiti i suoi soldi, ma si è sentita rispondere che ciò non era possibile in quanto gli importi non riscossi di cui agli assegni circolari caduti in prescrizione erano stati versati al Fondo del Ministero delle Attività Economiche e Finanziarie. Alle rimostranze di Luisa, la Banca si è limitata a ribadire di avere applicato la normativa in vigore, segnalando la possibilità di chiedere la restituzione delle somme direttamente al Ministero. Errato, la Banca avrebbe dovuto: 1-Inserire gli assegni circolari in un elenco messo a disposizio-
ne dei clienti. 2-Inviare una raccomandata di avvertimento alla cliente circa il trasferimento delle somme al Ministero. A questo punto, codesta Unione Consumatori ha avviato la procedura prevista per la restituzione delle somme indebitamente trasmesse a Roma. La domanda di rimborso, presentata alla Società “Consap SpA” è stata protocollata nel giugno 2010 e i tempi previsti per ottenerne il rimborso apparivano eterni così che codesta Associazione ha deciso di presentare ricorso e ha ottenuto un decreto ingiuntivo di pagamento dal Presidente del Tribunale stesso, ma il Ministero ha proposto opposizione instaurando una causa civile. Ed ecco giungere il tanto auspicato lieto fine: la causa è stata vinta, con condanna del Ministero alla rifusione delle spese legali, la “Consap SpA” ha provveduto a restituire l’importo indebitamente trattenuto per oltre due anni. Davvero una signora anziana deve affrontare un simile calvario che le ha lasciato pesanti conseguenze fisiche e morali e uno stato non ancora superato di depressione ed ansia? Naturalmente, la responsabilità di tutto ciò ricade sulla Banca e codesta Associazione provvederà ad avanzare nei confronti della stessa una doverosa richiesta di risarcimento di tutti danni subiti. Siamo a disposizione per chiunque si trovi in situazioni simili, contattateci.
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Via Pietro rovelli,2 Zona borgo palazzo Bergamo Per info e prenotazioni: 035 0770619 – 389 0025051 Sito: www.mexshaan.it Facebook: Shaan Rist
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l’indipendenza
Cani e gatti, anche sugli animali in condominio decide lo Stato di Leonardo Facco
Leonardo Facco è giornalista, editore, musicista e autore teatrale. Ha diretto la rivista “Enclave”, ha collaborato con “Libero”, “Il Foglio”, “il Giornale” ed altre testate italiane. È autore di diversi saggi, tra i quali l’Elogio dell’evasore fiscale (Aliberti), “Elogio dell’antipolitica” (Rubbettino), “Si chiama Rigoberta Menchù” (Rubbettino), “C’era una volta il Che” (Simonelli), “Umberto Magno”, biografia non autorizzata di Bossi e della Lega Nord (Aliberti). È il fondatore del Movimento Libertario.
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e c è una ragione, tra le tante, per cui questo paese sta colando a picco, questa è la continua intromissione nelle nostre vite, nelle nostre scelte, nei nostri affari da parte del governo. La sacralizzazione dello Stato che nel corso del Novecento è divenuto una specie di moderno dio laico al quale tutto chiedere ha soggiogato il buon senso, la legge di natura, il diritto, facendo strame persino della logica e del ragionamento, dando così a credere che anche il più stupido dei bisogni di una persona (o di un gruppo organizzato di persone) debba essere regolamentato da una norma, fottendosene della giustizia. Un mesetto fa, ho letto questa notizia sul Corriere della Sera: Buon per loro che non pagano l Imu, ma cani e gatti sono ufficialmente dei condomini a tutti gli effetti. Con diritto di residenza nella casa di famiglia. Lo ha deciso ieri la Camera, che ha sancito il principio inviolabile per cui «le norme del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici». La norma va a integrare l articolo 1138 del codice civile, che regola la vita in comune di quei circa 30 milioni di italiani che dividono più o meno litigiosamente lo stesso palazzo. Il testo dovrà tornare al Senato, ma non dovrebbe più incontrare ostacoli. «E un nuovo e concreto passo per porre fine a una discriminazione contro chi vive con animali domestici» esulta Gianluca Felicetti, presidente della Lav. «Una pace sociale che dovrà essere rispettata da tutti» . Inevitabile il commento della megera rossocapelluta in forza al pidielle: Finalmente viene esclusa la possibilità di imporre al proprietario una limitazione che davvero non aveva alcuna ragione d essere , ha dichiarato la deputata Michela Vittoria Brambilla. Il demenziale linguaggio politicamente corretto ad uso e consumo dei maiali che frequentano i palazzi del potere romano definisce questa norma animal friendly , enunciazione rivisitata dell animalismo nazista degli Anni Trenta. Personalmente, preferisco relegarla tra le amenità cervellotiche di un sistema di potere che tutto opprime ormai, persino la libertà di scegliere se vivere in uno stabile con o senza animali da compagnia. C è un libro, scritto parecchi anni addietro da Walter Block, intitolato Difendere l indifendebile , che calza a pennello per decifrare quest ennesimo stupro della libertà individuale. In quel testo, l autore mette a nudo tutte le contraddizioni di una società che, nel rivendicare una pretesa finalità solidaristica (proprio come nel caso del cagnolino o
del gattino di cui sopra), viola costantemente il diritto di ciascuno a concludere liberi e volontari scambi di beni o servizi, anche laddove non ne deriva alcun nocumento a danno dei terzi, come sarebbe nel caso di un bonario regolamento condominiale. In questa società distopica che lo statalismo ha costruito, siamo arrivati al punto che tra i mille e un comma tesi a non discriminare le categorie più disparate, ormai si è giunti al punto da non permettere al signor Rossi di vivere in un palazzo senza avere quadrupedi tra le palle, dimenticandosi che gli unici titolari di diritti sono gli individui stessi autonomamente considerati, e che ogni popolo, collettività, minoranza o gruppo per dirla con Block è in realtà solo la somma di soggetti che dovrebbero essere lasciati liberi di decidere ciò che è meglio per sé stessi, nel limite della non compressione dei diritti altrui . In una comunità libera, meno regolamentata e meno tassata, nessun proprietario di animale avrebbe il problema di trovare un alloggio in cui far vivere anche la propria bestiola. Esisterebbe una domanda ed un offerta in tal senso, che il libero mercato soddisferebbe senza problemi. In una società libera contrariamente alla sesquipedale cazzata approvata in parlamento esisterebbero finanche caseggiati in cui non verrebbero ammessi per regolamento proprietari senza cucciolo a rimorchio. Ormai, la lobotomizzazione statale, ci ha portati dritti al punto di non ritorno, dove siamo costretti ad assistere a discriminazioni al contrario . Aveva ragione Sheldon Richman quando scriveva che il mondo è già abbastanza incerto di suo, per doverci stare a preoccupare anche dei programmi scriteriati e senza capo né coda che dei politici ignoranti decideranno di assumere per il futuro. Dovremmo proprio smetterla di guardare ai politici per sperare nella ripresa: il cammino verso la prosperità va invece trovato nel ridimensionamento, e non di poco, dello Stato: abolendo tasse e regolamentazioni; eliminando la spesa pubblica, i privilegi corporativi e tutte le altre barriere volte ad ostacolare la cooperazione sociale . Più che etico e animalista, questo è uno Stato animalesco! Orwell conclude così la sua Fattoria degli animali: le creature di fuori guardavano dal maiale all uomo, dall uomo al maiale e ancora dal maiale all uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due . Signore e i signori il Parlamento italiano!
CONTESTO RUSTICO TRA DESIGN E STILE
PEDRENGO: in particolare struttura storica di impianto originario del 1100, curato restauro di una torre medievale esaltato dagli elementi caratterizzanti delle varie epoche costruttive . La struttura si sviluppa su 4 livelli con la camera matrimoniale posta in cima alla torre. Un grande valore aggiunto è dato dal giardino esclusivo di 220 mq. Una residenza idonea per chi è in grado di apprezzare la valenza storica di questa soluzione e la sua elegante particolarità. Entrando in questa torre si percepisce un prestigioso sapore antico apprezzabile da chi ama il bello e la storia. Classe Energetica : G Epi 188,02 kwh/m2 anno
BERGAMO :in curato recupero di antico cascinale del 1300, prestigioso e raffinato trilocale di 100 mq caratterizzato dalle finiture originali quali i sassi di fiume con posa a lisca di pesce, le travi a vista e l’antico camino in soggiorno. Il contesto ne garantisce un estrema tranquillità e riservatezza rendendolo ottimo per le esigenze di un piccolo nucleo familiare . Completa la proprietà l’autorimessa e un posto auto assegnato scoperto. Classe Energetica :E - Epi < 145 kwh/m2 anno STONE R.E. SRL - Affiliato Pirelli Re Agency
Tel. 035.23.34.19 - Fax. 035.21.05.67 -bergamocentro@pirellireagency.com
Centro EpiLate
l’avanguardia della luce pulsata di Stefania Barcella photo Matteo Mottari
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naugurato a fine settembre, il centro EpiLate di Bergamo è il top dei trattamenti con luce pulsata per epilazione definitiva e softringiovanimento. Da un’idea di un franchisor esperto nel settore, che sta avendo un grandissimo successo in tutta Italia, il centro di Bergamo è il fiore all’occhiello tra tutti i centri EpiLate del nord Italia. I trattamenti Il centro è specializzato in trattamenti estetici a luce pulsata intensa utilizzando apparecchiature di altissimo livello. I risultati sono eccellenti e sicuri poiché tutti i centri EpiLate utilizzano esclusivamente macchinari prodotti da un’azienda danese specializzata in ambito medico dermatologico, i cui innumerevoli studi clinici provano l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti. Questa è la vera differenza rispetto a tutte le altre proposte di epilazione definitiva in quanto EpiLate si può permettere di innalzare notevolmente il profilo di un risultato generalmente limitato e legato unicamente al mondo estetico.
HighQuality-LowCost
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Oltre all’altissimo livello delle apparecchiature, il centro è orgoglioso di proporre una grandissima innovazione: HighQuality-LowCost. I clienti di EpiLate avranno la più alta qualità di epilazione definitiva e di softringiovanimento disponibile sul mercato ad un esclusivo prezzo fisso di 38 euro a zona e a seduta. E questa non è una promozione limitata, ma la strategia di mercato proposta di EpiLate!
I titolari Fabio e Naomi, una giovane coppia d’imprenditori milanesi “adottata” da Bergamo, sono presenti da anni nel mondo della dermatologia e della dermoestetica e sono state proprio tutte le esperienze maturate in questi anni ad aver fatto nascere la voglia di portare anche nella loro città adottiva gli incredibili risultati di questi trattamenti. Inoltre, gli anni di collaborazione con dermatologi e medici estetici, permettono oggi di poter garantire al centro EpiLate di Bergamo un supporto medico costante, per fornire risposte e spiegazioni clinicamente accurate in merito a qualsiasi necessità specifica di ciascun cliente. «Siamo molto contenti di aver aperto un centro EpiLate in un contesto come quello di Bergamo – dicono i titolari – visto che i clienti di questa città sono estremamente attenti non solo ai prezzi, ma anche all’alto livello di ciò che acquistano. Questo ci sta permettendo di farci apprezzare non solo per la proposta commerciale estremamente competitiva, ma anche per la sicurezza e le garanzie di risultato che i nostri macchinari, nati originariamente per un mondo medico, promettono. È stato molto interessante vedere anche il gran numero di uomini, soprattutto sportivi, che si sono interessati all’epilazione definitiva, in particolare per gambe e torace.» Oltre 100 trattamenti sono stati effettuati nel primo mese di apertura, sia di epilazione che di softringiovanimento. Un successo! In fase di preparazione, ora, le idee regalo di Natale per donare a mamme, amiche e fidanzati una seduta di softringiovanimento. Ormai la bellezza non è più donna... è unisex!
PRIMA
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Bergamo - Via Spaventa, 74a Telefono: 035 0602892 Orari: Martedi-Sabato 9:30 - 18:30 e-mail: bergamo@epiLate.it www.epilate.it
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Centro Epilate
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La differenza si vede
sugli immobili di prestigio
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Dal 1995 Rizzetti Immobiliare fornisce un servizio di consulenza e intermediazione nel settore degli immobili di pregio. Sin dall’inizio l’agenzia di Bergamo si è distinta per la facilità di comunicazione con la clientela e l’offerta di un investimento sicuro e durevole nel tempo di Greta Nicoletti
Di questi tempi anche il mattone è in crisi. La difficoltà economica che ha investito l’Italia da qualche anno non è finita e numerosi immobili rimangono invenduti, anche nella zona della bergamasca da sempre baluardo dell’edilizia. Per tracciare il profilo dell’attuale situazione e capire che aria si respira nel settore immobiliare abbiamo incontrato Enrico Rizzetti, titolare della Rizzetti Immobiliare. “Ritengo che questa crisi sia trasversale e che quindi siano stati colpiti tutti i settori dell’economia in generale – ha esordito Rizzetti -. In ambito immobiliare, il mercato medio basso è in difficoltà, poiché è aumentato il tempo di vendita di ogni singolo immobile, sia per la maggior prudenza e attenzione degli acquirenti, sia per la maggior burocrazia legata alle compravendite e alla maggior difficoltà di ottenere finanziamenti. Tuttavia, dal mio punto di vista, operando in un settore abbastanza ristretto quale quello degli immobili di prestigio, posso dire che ci sono oggetti che esulano da queste dinamiche. Mi riferisco ad immobili nella nostra città che per posizione e tipologia sono da considerarsi quasi dei “beni rifugio” in un’economia difficile. Acquistare un immobile in città alta, sul viale Vittorio Emanuele o nella conca d’oro rappresenta ancora oggi, dopo la crisi degli ultimi anni, un investimento sicuro”. Quindi, il comparto dell’immobile di pregio è “immune” dalla crisi?
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“Come ogni settore di nicchia dell’economia, i comparti ristretti prescindono certamente dalle dinamiche generali
dell’andamento di mercato. Non sto certo parlando di “un’isola felice”, tuttavia è innegabile che le conseguenze della crisi sono state minori rispetto al mercato medio-basso. Le caratteristiche che fanno di un immobile un buon investimento, e non parlo solo della nostra città, ma in generale, sono una buona posizione (centro storico per esempio), la presenza di un box e la presenza di spazi aperti, siano essi terrazzi o giardini”. Cosa ci si aspetta oggi dagli immobili di pregio?
“Una buona posizione, la presenza di box, e spazi aperti sono come ho detto prima caratteristiche imprescindibili per un immobile che voglia definirsi di pregio. L’attenzione al risparmio energetico e una maggiore sensibilità verso l’ambiente hanno portato il cliente ad essere particolarmente esigente, e a ragione, anche relativamente a questi aspetti. Pertanto i nuovi immobili in classe energetica A sono senza dubbio in cima alla classifica dei più richiesti, se così possiamo dire”. Si è sempre più attenti alla tecnologia, anche in casa. Che peso ha dal suo punto di vista?
“La tecnologia è sempre meno un ostacolo e sempre più un aiuto nella vita quotidiana. I nuovi impianti di domotica permettono di ottimizzare i consumi, risparmiare tempo e fruttare appieno quanto la tecnologia può offrire. Soprattutto le coppie giovani sono attenti e attratti da una “casa intelligente” dove da una postazione sola si può gestire tutta l’impiantistica (riscaldamento, tapparelle, musica, luci eccetera)”.
Quali sono le aree geografiche più ambite per una scelta di vita?
“Città alta… anche se ci sono zone e quartieri della città bassa che non sono da meno. Non solo il centro storico, ma anche e soprattutto appartamenti situati all’interno dei palazzi storici a ridosso delle mura, e ville o comunque unità indipendenti sui colli di città alta. Segue, anzi direi allo stesso livello, il Viale Vittorio Emanuele II. Rimanendo in zone centrali, la zona delle poste e la Conca d’oro sono sicuramente molto appetibili e richieste. Allargando il cerchio, quartiere Finardi, Redona, Valtesse sono quartieri che offrono la tranquillità di una zona residenziale unitamente alla comodità e facilità di raggiungere comunque il centro città. Anche la provincia è molto florida, citiamo ad esempio i primi limitrofi diBergamo, come Mozzo, Gorle, Ranica, Torre Boldone, che offrono l’opportunità di splendide ville a due passi dalla città. Gli imprenditori che hanno le loro aziende in provincia spesso preferiscono queste location rispetto al centro città. È certamente un mercato da non sottovalutare”.
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Quando passione e professionalità vestono cashmere di Giada Bonacina photo Matteo Mottari
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iamo a Bergamo, in via XX settembre. Il lavoro aspetta e tra poco dovremo essere nel solito ufficio. Uno sguardo veloce alle vetrine e imbocchiamo la stretta via Borfuro. La mente sempre affollata di pensieri è già concentrata sulle scartoffie che dovremo affrontare di lì a poco quando l’occhio cade sull’inaspettato. Siamo al numero 3 quando la nostra attenzione si sposta
all’interno di un portone dal quale si scorge quella che sembra essere una vera e propria piccola oasi di pace. Una passerella in legno bianco, piante rampicanti e chiare pietre che donano al luogo l’atmosfera di un giardino zen. Sul muro individuiamo una targa: ncs LAB, laboratorio cashmere.
Una fredda brezza autunnale ci sospinge all’interno, attratti dalla particolarità del luogo e dai piacevoli caldi presagi che la parola cashmere ci suggerisce. Entriamo nel negozio e non possiamo che rimanere sorpresi dalla tipicità del luogo. Siamo letteralmente immersi nel cashmere: le pareti spoglie, poche decorazioni e tanti, tanti, tantissimi maglioni, maglie, giacche, sciarpe e berretti. Ci troviamo in una piccola fabbrica, in un posto magico, colorato, bello proprio perché semplice, senza suppellettili, privato di ogni travestimento. Ed infatti “semplicità” è una delle parole chiave di ncs lab, un negozio aperto da poco, da settembre, ma che trova le sue solide fondamenta in 2 anni di gestione di uno spaccio aziendale in via Borgo Palazzo 4a a Bergamo, che tutt’ora rappresenta la sede del marchio. La necessità di maggiore spazio, la volontà di inserirsi in una zona centrale più frequentata e la bellezza del luogo scelto per il negozio hanno convinto Nicola e la compagna Cristina ad avviare questo progetto. “La nostra filosofia è che qualsiasi cosa facciamo, la facciamo perché viene da un’idea e questa idea poi si concretizza. Produciamo direttamente tutto quello che è presente nel nostro negozio. Disegniamo e realizziamo tutto quello che qui potete trovare e acquistare” afferma Cristina. Siamo quindi di fronte a quello che non è il classico negozio che compra il prodotto finito, ma ci troviamo immersi in una realtà di laboratorio in quanto ogni sciarpa e maglione deriva dal genio e dalla personalissima creatività dei proprietari e dei ricercatori; infatti, la quotidianità dell’azienda è rappresentata dalla ricerca: il progetto nasce da un concetto di tecnici di maglieria che ogni giorno propongono nuove soluzioni, sempre originali e creative.
ncs LAB punta sull’originalità, ma anche sul rapporto qualitàprezzo ed offre alla propria clientela uno stile riconoscibile, casual ma con note ricercate. Dopotutto una delle caratteristiche principali della maglieria in generale è proprio quella di non essere pretenziosa, di essere scelta per le sensazioni di piacevolezza, calore e comodità che donano a chiunque la indossi. E Nicola e Cristina con la loro produzione confermano questa tendenza e tengono inoltre a sottolineare come tutti i filati di cui dispongono provengano da filature italiane, senza eccezioni. La loro specializzazione nel cashmere, infatti, li porta a ricercare sempre il meglio e a saperlo riconoscere assicurando in questo modo ai propri clienti l’offerta di un filato di qualità.
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Per chi volesse maggiori informazioni può contattare direttamente il negozio oppure può consultare l’utilissima pagina facebook dedicata che informa i propri clienti sugli eventi in programma, su particolari promozioni e servizi e nella quale è possibile trovare numerose fotografie dei capi comprese di descrizioni e dettagli utili.
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laboratorio cashmere Bergamo - via Borfuro 3 Tel. 035-242531 Facebook: ncs LAB Orari di apertura: Lunedì 15-19.30 Dal martedì al venerdì 9-12,30 e 15-19,30 Sabato 9,30-13 e 15-19,30 Aperto tutte le prime domeniche del mese Realizza anche capi su misura
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No! Il caso è felicemente risolto (1973)
un intenso caso giudiziario da Vittorio Salerno di Davide Comotti
professor Edoardo Ranieri (Riccardo Cucciolla) sulle rive del lago di Bracciano: al delitto assiste Fabio Santamaria (Enzo Cerusico), un impiegato delle ferrovie, ma egli, per timore o forse per quieto vivere, decide di non denunciare l’assassino. È però proprio quest’ultimo, avendo visto a sua volta il testimone, a denunciare il fatto per tutelarsi e a fornire alla polizia l’identikit del Santamaria. Egli passa quindi dalla condizione di testimone a quella di accusato, e quando decide di rivelare la verità, inizia per lui una tragica aggressione giudiziaria e mediatica. I due protagonisti principali funzionano alla perfezione: Enzo Cerusico, noto soprattutto per il telefilm americano Tony e il professore, fu attivo in Italia in numerosi film anche molto differenti fra di loro; Riccardo Cucciolla, grande attore e doppiatore, dedicò la sua carriera cinematografica soprattutto alla recitazione in film d’impegno civile e politico. Numerosi sono i temi trattati, aderenti al panorama italiano di allora e anche di oggi: la sfiducia del cittadino nella legge, le storture del sistema giudiziario, le nevrosi dell’individuo, e anche una riflessione sui rapporti fra le autorità e la stampa. L’inizio del film è un vero e proprio “pugno nello stomaco” per lo spettatore: dopo i titoli di testa (sui quali sentiamo la bellissima e malinconica colonna sonora di Riz Ortolani), assistiamo al crudele e realistico omicidio della prostituta, che viene uccisa a bastonate da Cucciolla sotto lo sguardo paralizzato del testimone. La violenza della scena valse 33
Vittorio Salerno, fratello dell’attore e regista Enrico Maria, è una personalità di rilievo negli anni d’oro del cinema italiano: scrittore e regista, ha diretto uno dei primi thriller del nostro Paese (Libido, 1965, insieme a Ernesto Gastaldi), due polizieschi d’impegno civile (No! Il caso è felicemente risolto, 1973; Fango bollente, 1975) e un thriller paranormale (Notturno con grida, 1982, ancora con Gastaldi). Ha scritto inoltre il soggetto e la sceneggiatura di numerosi film, ha realizzato una ventina di programmi culturali per la RAI ed è stato aiuto regista nel capolavoro Anonimo Veneziano, diretto nel 1970 dal fratello Enrico Maria Salerno. I due polizieschi di Vittorio Salerno sono stati recentemente distribuiti in Dvd: Fango bollente dalla “01 Distribution” e No! Il caso è felicemente risolto dalla “Videa”. Concentrandoci, nello specifico, su quest’ultimo, bisogna dire innanzitutto che la versione distribuita, pur presentando un ottimo master video e audio, presenta il finale alternativo imposto, all’epoca, dalla produzione per accontentare gli spettatori, che preferivano assistere a un “happy ending” piuttosto che a una conclusione drammatica. No! Il caso è felicemente risolto, scritto dallo stesso Vittorio Salerno insieme ad Augusto Finocchi, è un bellissimo film che si colloca a metà fra il poliziesco e il dramma giudiziario. La vicenda, di ambientazione romana, inizia con il brutale omicidio di una prostituta compiuto dal
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al film il divieto ai minori di 14 anni, ma risponde al preciso scopo del regista di inchiodare lo spettatore sulla poltrona rappresentando un cruento raptus omicida. Inizia così una “sfida” a distanza fra il professore e l’impiegato, che fugge in città ossessionato dall’idea di essere seguito dall’assassino: sconvolto da ciò che ha visto, tenta più volte di recarsi alla polizia per denunciare il fatto, ma non ci riesce, e decide di lasciar perdere. Mai scelta sarà più sbagliata perché, come anticipato, è proprio il professor Ranieri a recarsi dalle autorità, affermando di aver assistito a un omicidio e descrivendo l’assassino con l’identikit del Santamaria. Già dalle sequenze iniziali (l’omicidio della donna e la fuga di Cerusico), Salerno dimostra di voler costruire un film che, pur non essendo un classico poliziesco d’azione, possiede un bel ritmo e una forte tensione narrativa: la tensione è sostenuta anche dalle ricorrenti inquadrature in cui vediamo in primo piano il lampeggiante dell’auto della polizia muoversi per le strade, sullo sfondo di un rumore che assomiglia a un battito cardiaco, trasmettendo un senso d’inquietudine che vuole forse rappresentare ulteriormente il timore che la legge incute nel cittadino. La sequenza più movimentata del film arriverà più avanti: il Santamaria, dopo aver scoperto dai quotidiani che qualcuno lo ha accusato dell’omicidio, vede l’assassino salire su un pullman e lo segue in auto, dando vita a un vero e proprio inseguimento per le strade centrali di Roma, al quale partecipano anche due vigili e che è destinato a concludersi con la fuga a piedi del Santamaria. Uno dei paradossi che il film vuole rappresentare è proprio la condizione del testimone, costretto ad essere sempre un “uomo in fuga”, mentre l’assassino si è messo al di sopra di ogni sospetto e porterà il Santamaria alla condanna. Lo sguardo di Vittorio Salerno è realistico e impietoso verso il malfunzionamento del sistema giudiziario italiano, ma il regista non vuole salvare nessuno: anche il testimone, rifiutandosi di denunciare alla legge un omicidio, si è reso, in un certo senso, complice con la sua passività, dimostrando una sfiducia nelle istituzioni che finirà con il rivoltarsi contro di lui. La società italiana rappresentata nel film è dunque piena di paradossi, e questo è un altro elemento di forte attualità che lo rende un capolavoro assolutamente da non perdere.
No! Il caso è felicemente risolto è permeato da un continuo senso di angoscia, amarezza e solitudine, dal punto di vista sia sociologico che psicologico. Il personaggio interpretato da Cerusico è un “uomo qualunque”, un impiegato che conduce una vita mediocre e il cui rapporto coniugale è in crisi: da segnalare, in proposito, l’ottima interpretazione della sempre splendida Martine Brochard nel ruolo della moglie, che recita con intensità e partecipazione. Il Santamaria è un uomo solo, che non riesce a raccontare a nessuno (nemmeno alla consorte) il dramma che sta vivendo. E, alla fine dei conti, anche l’assassino non è un delinquente di professione, ma un pover’uomo: un professore che vive sempre in solitudine, è solito probabilmente frequentare prostitute e (come racconta nel bellissimo dialogo con Cerusico) è stato assalito da un raptus omicida. Naturalmente, la regia non vuole giustificare nessuno: né l’omicida, ma neanche il cittadino che non denuncia alla legge un fatto così grave. La natura del delitto compiuto dal professor Ranieri anticipa un po’ la follia omicida di Fango bollente: crimini ancora più inquietanti perché maturati in uomini “normali”, che non pensavano di diventare assassini, e generati dalle nevrosi della società e dell’individuo contemporanei (un altro tema di forte attualità). Il suddetto dialogo fra Enzo Cerusico e Riccardo Cucciolla è uno dei momenti più intensi di tutto il film: nel faccia a faccia fra i due protagonisti, essi vengono rappresentati, nella loro angoscia e solitudine, più simili fra di loro di quanto si possa pensare. Ranieri afferma di averlo denunciato per potersi difendere, ma lo vuole “aiutare” facendo un patto: se la polizia risalirà a lui, egli, essendo ufficialmente il testimone oculare, dirà che l’assassino aveva un altro volto. I due sono quindi condannati da una sorta di “accordo” a portare un forte peso sulla coscienza, ma alla fine il Santamaria, dopo il suggerimento di un prete (Umberto Raho) finisce col raccontare alla polizia la verità: naturalmente, nessuno gli crede, e per lui si aprono inesorabilmente le porte del carcere. Importantissimo, nel film, è anche il personaggio di Giuseppe Ferdinando Giannoli, caporedattore di un quotidiano interpretato magistralmente dal grande Enrico Maria Salerno, uno dei più grandi attori e doppiatori del cinema italiano (e non solo). Il giornalista (sempre
film (anche nei passaggi televisivi), e che viene quindi presentato pure nell’edizione in Dvd della “Videa”: questo non impedisce comunque di ammirare il film in tutta la sua bellezza (è sufficiente considerare che l’ultima scena è stata aggiunta a posteriori). Il lieto fine, infatti, contrasta con la sensazione di amarezza che il regista vuole trasmettere durante tutto il film, e il finale deve necessariamente essere negativo, per confermare l’assurdità del sistema giudiziario italiano: “il caso è felicemente risolto”, dichiara il questore di Roma (Claudio Nicastro, noto caratterista del poliziesco italiano). Perfettamente funzionale alla vicenda narrata è la triste e malinconica colonna sonora di Riz Ortolani, che sentiamo a volte solo strumentale, altre volte accompagnata dalla canzone Mamma Giustizia (cantata dai “Nomadi”), il cui testo contrasta volutamente con una giustizia in cui non crede nessuno dei personaggi rappresentati.
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elegante e dall’aria furba e sorniona) evidenzia i rapporti, non sempre amichevoli, fra la stampa e le autorità, e sembra quasi fare le veci dell’inefficiente polizia: come un investigatore privato (che riesce a scoprire l’identità di Ranieri nonostante questo voglia rimanere anonimo), si mette sulla pista giusta e, nell’ultima sequenza del film, quando il Santamaria è stato condannato, lascia intendere al professore che proseguirà le sue indagini personali. Questo, nel finale autentico voluto dal regista. Al produttore, come accennato in precedenza, non piaceva però una conclusione così amara, e voleva un “happy ending” che accontentasse gli spettatori: fece quindi girare a Vittorio Salerno una breve scena conclusiva, in cui vediamo Cerusico in carcere sentire alla radio la notizia che il professor Ranieri si è suicidato lasciando scritto di essere lui l’assassino. Un finale posticcio, che non risponde alle intenzioni del regista, ma che è diventato la conclusione “ufficiale” del
Premio Città di TREVIGLIO di Cristiana Ghione photo Matteo Mottari
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ella sala crociera del Centro Civico di Treviglio sabato 6 Ottobre 2012 si è svolta la presentazione e l’inaugurazione del Premio D’Arte “Città di Treviglio” arrivato alla sua seconda edizione, con cadenza biennale, in collaborazione con ALT (Arte Riflessione Territorio) di Alzano Lombardo. Nell’Auditorium del Centro Civico di Treviglio la giuria composta da Giuseppe Pezzoni Sindaco e Assessore alla Cultura, Sara Fontana critica d’arte e curatrice del Premio, Tullio Leggeri collezionista e Presidente di ALT, Don Giuliano Zanchi Segretario Generale della Fondazione “Adriano Bernareggi”, Mauro Zanchi critico d’ arte,
Alessandro Frecchiami collezionista, Riccardi Riganti Direttore del Museo Civico di Treviglio, Ambrogio Franco Forcella architetto hanno presentato le 29 opere esposte, due mostre in realtà: Premio D’ Arte “Città di Treviglio” la prima su invito, dedicata ad artisti ià noti e l’altra un Concorso Giovani Talenti Under 35. La riflessione proposta ai partecipanti e quindi il tema da Sviscerare è stato “Tutta Colpa dell’Amore” tratto da una Citazione cinematografica. Dal concorso Giovani Talenti sono stati selezionati, tra gli oltre cento partecipanti, 18 artisti e due di loro, Matteo Fato (Pescara 1979) con la china su carta Senza titolo (Nu-
vola) e Lorenzo Casali + Micol Roubini (Tradate, Varese 1980 e Milano 1982) con l’installazione Lontano da Dio e dagli uomini - Al crepuscolo (teca con dittico fotografico e audio), completata dal video Green Gold, sono risultati i vincitori di 3.000 euro in premi acquisti ciascuno e la possibilità di allestire una mostra personale nella Sala Crociera del Museo Civico di Treviglio. Le due opere premiate resteranno proprietà del Comune e destinate alle Civiche Raccolte. La giuria ha poi ritenuto meritevoli di una segnalazione Paolo Baraldi (Bergamo 1977) e Maria Francesca Tassi (San Pellegrino Terme, Bergamo 1977). Baraldi verrà ospitato all’ALT di Alzano Lombardo assieme agli artisti invitati, Tassi terrà una personale presso la sede di Sanpaolo Invest a Treviglio nella primavera 2013. Le opere: installazioni, video, fotografie e dipinti sono dislocate all’interno della Sala Crociera e in altri locali interni del Centro Civico e una parte nella sala mostre dell’Ufficio Private Banker San Paolo Invest, gestito da Ermanno Tassi, in via Felice Cavallotti ,31. La mostra, che rimarrà aperta fino all’11 novembre 2012, ha avuto subito dall’apertura un’affluenza massiccia ed un ottimo riscontro. Le 11 opere di artisti del calibro di Emilio Isgrò, Mauro Staccioli, Paola Di Bello, Luca Vitone, Sara Goldschmied, Mario Cresci, Alessandro Verdi, Vedovamazzei, Alessandro Pessoli, Sara Ciracì, Goldiechiari, sono state apprezzate insieme a quelle dei giovani artisti che hanno saputo cogliere lo spunto proposto con grande passione ed entusiasmo, cosa che ha reso difficile per la Giuria la scelta dei vincitori. Da sabato 17 novembre 2012 a domenica 3 febbraio 2013 la mostra verrà replicata all’ALT, il grandioso complesso espositivo dedicato all’Arte Contemporanea, ad Alzano Lombardo.
A spasso per la città
TREVIGLIO di Davide Comotti
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reviglio, con i suoi 29.334 abitanti, è attualmente il secondo comune più popolato della provincia di Bergamo. Situato nella media pianura Padana (circa 20 km a sud della città di Bergamo), vanta una fondazione antica, che risale addirittura al Medioevo, quando tre comuni si unirono a scopo difensivo: Portoli, Pisgnano e Cusarola fondarono un centro fortificato chiamato Trivillium (da Trevillae, cioè “tre comunità rurali”).
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Il territorio (31,54 kmq) è situato nella Gera d’Adda, una porzione della Bassa Bergamasca compresa tra il fiume Adda a ovest, il fiume Serio a est e il fosso bergamasco (canale artificiale) a nord. Il comune comprende quattro frazioni (Geromina, Castel Cerreto, Cascina Pezzoli, Battaglie) e confina con: Arcene, Brignano Gera d’Adda, Calvenzano, Caravaggio, Casirate d’Adda, Cassano d’Adda (provincia di Milano), Castel Rozzone, Fara Gera d’Adda e Pontirolo Nuovo. Nonostante si trovi a pochi kilometri dall’Adda, Treviglio non viene lambita da nessun fiume, in quanto il comune di Cassano d’Adda (con le sue frazioni) si estende anche sull’altra sponda: in compenso, troviamo però numerosi fossi e pozzi.
Treviglio è una città particolarmente interessante dal punto di vista artistico, sia in ambito religioso che civile. Nel corso dei secoli, gli artisti trevigliesi si sono sempre occupati di pittura e scultura, e i principali stili che hanno caratterizzato l’arte cittadina sono il neogotico lombardo e il liberty. La chiesa principale è la basilica di San Martino, in cui sono presenti numerosi affreschi e tele, fra i quali il più celebre è il “polittico” di Bernardo Zenale e Bernardino Buttinone, risalente al 1485 e considerato una delle opere più importanti del Quattrocento lombardo. Edificata nell’anno 1008, la chiesa fu ampliata e rimodellata nel corso dei secoli in base a diversi stili artistici, dal gotico al barocco; accanto ad essa, si può inoltre ammirare la Cappella del Miracolo. Fra le numerose altre chiese, bisogna ricordare: San Carlo ai morti, San Maurizio, San Rocco, San Zeno e il Santuario della Madonna delle Lacrime (che, assieme a San Martino, è il patrono della città). Le due piazze principali della città sono: piazza Manara (la piazza centrale della città, intitolata al patriota milanese Luciano Manara, il quale soggiornò in un edificio posto di fronte
gici sono stati rinvenuti infatti in diversi luoghi: nel campo che circonda la chiesa di San Maurizio; nel centro storico, in particolare alla base della basilica di San Martino; in via Verga; nei campi attorno alla città, soprattutto vicino alle frazioni di Castel Cerreto e Pezzoli e alle cascine Pelizza e San Zeno. A Treviglio c’è un sistema bibliotecario costituito da una biblioteca centrale e da quattro biblioteche periferiche ad essa collegate. La biblioteca centrale fu fondata nel 1861, e attualmente conta 75.000 libri, dei quali 10.000 appartenenti al nucleo storico e conservate in archivio. A partire all’anno accademico 2004-2005, a Treviglio si trova anche una sede distaccata dell’Università degli Studi di Bergamo, con un corso di laurea triennale in Economia e Amministrazione delle imprese. Inoltre, presso l’ospedale cittadino, è attivo (prima ancora del corso in economia), un corso di laurea in assistenza infermieristica tenuto dall’Università di
alla suddetta piazza) e il piazzale del Santuario.
Treviglio è ricca anche di siti archeologici. Reperti archeolo-
Pavia. Tre sono i musei principali: il Museo Civico Teresa ed Ernesto della Torre, il Museo storico del gruppo SAME Deutz-Fahr, e
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Oltre a ospitare una ricca pinacoteca, Treviglio vanta anche una vasta architettura civile. A cominciare dal Bar Milano, caffè storico cittadino situato in piazza Manara: costruito nel 1896, conserva ancora gli arredi originali, compreso il bancone in stile liberty. In piazza Manara, fra la basilica e il municipio, si erge la Casa della Piazza, nota anche come “ospizio dei pellegrini”. Numerosi palazzi storici si trovano poi in via Galliari: Casa Bacchetta, Casa Semenza, Palazzo Galliari, Palazzo Silva. Via Libertà, invece, è un quartiere concepito appositamente per le “case giardino”, costruite sul finire degli anni Venti, e nella parte superiore di via Portaluppi troviamo le vecchie case operaie.
A spasso per la città la Pinacoteca della Cassa Rurale.
di Sant’Anna; la Sfilata storica “Miracol si grida”.
Dopo la demolizione del teatro sociale nel 1964, l’unico teatro pubblico della città è il Filodrammatici, situato nel Piazzale del Santuario: realizzato all’inizio del Novecento in stile liberty, fu inaugurato il 15 luglio 1905.
Uno dei punti di forza di Treviglio è costituito dalle attività economiche, già in epoca antica: lo testimonia il fatto che nel 1081 fu denominata Trivillium Grassum da un diploma imperiale di Enrico IV, proprio per evidenziare la sua prosperità. Storicamente, l’economia trevigliese è sempre stata legata all’agricoltura e all’artigianato, fino al termine della Prima Guerra Mondiale, quando vennero fondate le due grandi imprese destinate a rivoluzionare il sistema economico della città: la Baslini (industria chimica) e, soprattutto, il gruppo
Spostandoci sul versante della natura, Treviglio ospita due importanti aree naturali: il Parco del Roccolo, un giardino naturale di circa 45.000 mq, e il Parco della Gera d’Adda, un parco locale d’interesse sovracomunale che si estende anche in alcuni comuni limitrofi. Dal punto di vista gastronomico, la cucina di Treviglio è quella tipica della pianura lombarda: gnocchi di pane, minestra e “pestàda de lart”, minestra e gnocchetti, oltre a prodotti tipici bergamaschi, come la polenta, il salame, i casoncelli, tinche, lepre in salmì, stracotto d’asino, coniglio. Fra i prodotti tipici ricordiamo, fra i dolci, la “Turta de Trei”, e, fra i formaggi, il quartirolo lombardo, il caprino e la torta orobica. La vita trevigliese è animata da periodici eventi annuali: Trevigliopoesia, un festival di poesia e video-poesia che si tiene a fine maggio; la Cena medievale, che si svolge a fine giugno nel
SAME Deutz-Fahr, quarto produttore al mondo di trattori e primo in Europa. A tutto ciò, si è aggiunto nel corso del tempo lo sviluppo del settore terziario (assicurazioni, scuole guida e banche) e del commercio al dettaglio. La promozione turistica di Treviglio è affidata alla Proloco Treviglio, fondata il 18 ottobre 1982.
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chiostro della biblioteca; i Concerti d’Autunno e i Concerti di Primavera; la Fiera agricola della Bassa Bergamasca; la Sagra
Treviglio costituisce inoltre un punto nevralgico della circolazione stradale e ferroviaria della Lombardia: troviamo infatti numerose strade statali e provinciali e due impianti ferroviari, cioè la stazione di Treviglio e la stazione di Treviglio Ovest. La mobilità urbana è garantita da alcune linee di autobus che collegano le stazioni cittadine, le frazioni e le principali scuole presenti sul territorio.
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persone e personaggi
Treviglio:
una città in forte espansione di Stefania Barcellae photo Maura Lorenzi
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Tra innovazioni e migliorie, ci lasciamo guidare da Giuseppe Pezzoni, sindaco in carica dal 30 maggio 2011, in un percorso che ci porta a scoprire il volto della maggiore città della Gera d’Adda, situata nella fertile pianura padana: Treviglio.
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La viabilità La novità più importante è quella di Bre.be.mi., l’asse pedemontano che avrà ben due caselli (est e ovest) sulla nostra città. Sicuramente ciò porterà un maggiore sviluppo delle attività e del turismo. La nostra programmazione, purtroppo, sconta il non aver tenuto conto da subito l’impatto delle infrastrutture: è mancata negli ultimi anni un’operazione di marketing territoriale, tuttavia esiste un preciso piano di governo del territorio. Per quanto riguarda, invece, i pendolari, stiamo subendo la difficoltà a fronte della chiusura di alcune fermate che stiamo chiedendo di ripristinare: bisogna incentivare la mobilità sulla rete pubblica. Confido, alla luce delle valutazioni tecniche, nella possibilità di garantire un servizio migliore per l’hinterland trevigliese.
L’assistenza sanitaria Punto di forza di questa amministrazione comunale è il non aver venduto la società farmaceutica e di aver quindi mantenuto il controllo dei servizi che sono di primaria importanza per la città. Inoltre, sottolineerei il sistema di assistenza infermieristica gratuita, che è stato attivato mediante l’apertura di uno sportello con libero accesso presso il centro diurno, gestito da Ygea Spa presso l’ambulatorio del Centro Idrokin di Viale XXIV Maggio n. 11. Più trasparenza Il nuovo sito internet del Comune di Treviglio punta alla totale trasparenza degli atti amministrativi e alla leggibilità dell’amministrazione comunale: tutta l’attività del Comune passa, infatti, attraverso l’informazione sul web con strumenti di democracy, il consiglio comunale in streaming e l’archivio multimediale online con i testi indicizzati. In tal modo si permette ai cittadini di esercitare al meglio un’azione di controllo sull’attività amministrativa, oltre a
risultare di grande utilità per l’attività degli organi d’informazione a presidio dell’esercizio del diritto di cronaca e di stampa. Entro cinque giorni dalla data di ciascuna riunione sarà reso disponibile sul sito del comune, oltre al resoconto cartaceo, anche il resoconto multimediale delle sedute di consiglio. Le riprese video, già trasmesse in streaming, saranno sincronizzate con la sbobinatura dei contenuti, così da poter offrire la trascrizione completa, indicizzata per parole chiave, nell’archivio multimediale delle sedute. Tale modalità è stata pensata anche per consentire alle persone non udenti e non vedenti di poter seguire, seppur in differita, i lavori del consiglio. Più cultura Si vuole creare con un Caffè Letterario uno spazio nuovo che dà spazi alla programmazione culturale, oltre che essere un punto di ritrovo per chi ha bisogno di tranquillità per studiare. Le iniziative dei giovani trevigliesi sono tante e bisogna fare in modo che le diverse personalità abbiano la possibilità di esprimersi, di confrontarsi, crescere e migliorarsi. Una nuova scuola L’anno prossimo arriverà nella frazione di Cerreto la scuola per lavorare nell’agricoltura, che accoglierà circa 240 studenti. Ci sarà del verde che sale sul tetto, dove verrà fatta anche parte dell’attività di coltivazione. Sarà una scuola nuova e bella, che crede nel futuro dei suoi studenti.
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in viaggio con pamela
Bolgheri: tra storia, paesaggio e poesia “I cipressi che a Bolgheri alti e schietti...” di Pamela Zonca
Pamela Zonca assistente alla comunicazione di una importante testata giornalistica ha trascorso parecchi anni della propria vita girovagando il mondo per lavoro.
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osì recitava Giosuè Carducci nella poesia “Davanti a San Guido” incantato, come chiunque lo percorra, dal lungo viale di cipressi, considerato tra i più suggestivi e che conduce a Bolgheri, un piccolo borgo medievale, circondato dalle mura del castello cinquecentesco. All’inizio del viale si trova un piccolo obelisco posto per commemorare il poeta Carducci che proprio grazie alla sua poesia ha fatto conoscere Bolgheri al mondo intero e tra i 2.500 cipressi, si scorge la chiesa di San Sebastiano, di recente costruzione, in stile tardo-gotico, con la facciata di mattoncini rossi, edificata per dare sepoltura ai conti Della Gherardesca, gli allora proprietari del feudo, e alla fine del viale, appena prima dell’accesso a Bolgheri, si trova la cappella di San Guido risalente al 1686, voluta da Simone Maria Della Gherardesca per commemorare la liberazione di Budapest dai Turchi. Oltrepassata la torre del castello, unica porta di accesso al paese, si ha la sensazione di entrare in un’altra realtà fatta di case in pietra adornate da coloratissimi fiori, di piccole e poche botteghe sparse qua e là, con insegne in ferro battuto, in cui fanno bella mostra oggetti in legno, tegole dipinte a mano, gastronomie che vendono confetture, salumi locali e il pregiatissimo Sassicaia,
vino prodotto dalle vigne di San Guido, dal negozio di “Aqua di Bolgheri” dove è possibile acquistare creme, profumi ed essenze che evocano i profumi proprio di Bolgheri, come le note marine e agrumate, il profumo dei cipressi e del muschio. Giunti nella piazza ci si imbatte in una vecchietta seduta su un muretto: è la statua di Maria Lucia Galleni, nonna di Carducci, citata in molte sue poesie, poco più avanti una terrazza panoramica offre una vista unica della campagna sottostante fatta di ulivi e vigneti. Uscendo dal paese, merita una visita l’interno del Castello che ospita la chiesa dei SS Jacopo e Cristoforo edificata nel 1505 utilizzando le pietre del vecchio castello distrutto nel 1492 dalle truppe dell’imperatore di Germania Massimiliano I.
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Non solo movida a Madrid, ma tanta natura e gustose tapas
La capitale della Spagna è una città cosmopolita che affianca moderne infrastrutture e la sua condizione di centro economico, finanziario, amministrativo e di servizi a un grande patrimonio culturale e artistico di Ginevra Savino
Girare l’Europa “formato week end” si può. Proprio da Bergamo, dall’Aeroporto di Orio al Serio, partono tutte settimane voli accessibili a gran parte delle tasche, dai giovani alle coppie, alle famiglie. Un’ottima opportunità per prendere in mano la carta geografica e decidere la destinazione, poi basta prenotare volo e alloggio e iniziare a programmare il viaggio. Dal mio punto di vista anche il treno rimane comunque un mezzo di trasporto molto interessante per intraprendere simili avventure. Al viaggiatore l’ardua sentenza! Il mio viaggio europeo ci porta in cinque note capitali. A cominciare da Londra, che merita una visita a inizio priin caso di mavera per la gradevolezza del clima e il fascino della natura che esplode in città, passando per Parigi, all’insegna di un viaggio romantico in stile bohemienne, e poi per Berlino, la città dai mille volti, per Lisbona, da visitare in estate quando il sole si riflette sui bellissimi azuleios e si può anche godere dell’immenso spettacolo dell’Oceano Atlantico. Per giungere infine a Madrid, che andrà a chiudere questo tour entusiasmante.
L’
elemento caratteristico di Madrid è una profonda e contagiosa passione per la vita, che si riflette nel carattere amichevole dei suoi cittadini. Concerti, esposizioni, balletti, opere teatrali, prime cinematografiche, la migliore gastronomia spagnola e internazionale e il fascino dei suoi bar e delle sue taverne, rappresentano solo alcune delle possibilità di svago offerte dalla città, oltre alle proposte commerciali e per lo shopping nei negozi tradizionali o nei prestigiosi negozi delle migliori firme e marche internazionali.
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Anche l’animata vita notturna di Madrid è un’attrattiva importante della capitale spagnola, grazie alla varietà e all’atmosfera di bar, pub, discoteche e locali di flamenco che possono essere alternati, durante il giorno, a feste tradizionali, feste popolari o alla festa taurina di San Isidro, considera la più importante del mondo.
Energia, dinamismo e cultura Strategicamente situata nel centro geografico della penisola iberica, Madrid conserva uno dei centri storici più importanti tra quelli delle grandi città europee, in cui si integrano in modo armonioso le infrastrutture più moderne e comode, un’offerta alberghiera e di servizi completa, e un’avanzata tecnologia relativa a mezzi audiovisivi e di comunicazione. Queste condizioni, associate all’energia di una società dinamica e aperta, allegra e accogliente, hanno trasformato questa metropoli in una delle grandi capitali del mondo occidentale. L’arte e la cultura occupano un posto importante nell’agenda degli eventi cittadini. La capitale ha 73 musei che abbracciano tutti gli aspetti del sapere umano. Si distinguono fra questi il Museo del Prado, una delle pinacoteche più importanti del mondo; il Museo Thyssen-Bornemisza, con più di 800 quadri, sculture, arazzi che includono opere dei maestri fiamminghi e opere dei movimenti avanguardisti; e il Centro Nazionale
Madrid vanta numerosi spazi naturali di grande varietà paesaggistica, dalla Sierra di Madrid, montuosa e costellata di begli scenari dove praticare sport di neve e di montagna, alla zona della fertile pianura di Aranjuez o del paesaggio tipico della Mancia nei pressi di Alcalá de Henares. Golf, vela, windsurf, equitazione, voli in mongolfiera e trekking sono solo alcune delle alternative disponibili. I madrileni amano prendersi cura dei numerosi parchi e giardini pubblici, alcuni dei quali detengono una meritata fama storica, come i giardini del Real Sitio di Aranjuez, il Parco del Retiro di Madrid e quello della Casa de Campo. Altri, come il Parco Juan Carlos I o il Parco di Terno Galván, sono di recente realizzazione. Tutti questi parchi, distribuiti in diverse aree urbane, rappresentano spazi verdi di grande bellezza.
d’Arte Reina Sofía, dedicato all’arte contemporanea spagnola con opere di Picasso, Joan Miró, Salvador Dalí e Juan Gris. Grandi parchi e giardini ben curati come il Parco del Retiro, antico luogo di svago dei re spagnoli, la Casa de Campo, il Parco Juan Carlos I, permettono di godere delle giornate di sole, passeggiare, remare nei laghetti o dare da mangiare agli scoiattoli in una delle capitali più verdi d’Europa. Inoltre, l’importanza dell’aeroporto internazionale, dove ogni settimana arrivano più di mille voli da tutto il mondo, i due palaz-
zi dei congressi, il moderno recinto fieristico del Campo de las Naciones e più di 80mila posti in altri centri riunione, fanno di Madrid uno dei centri d’affari più interessanti d’Europa. Tempo libero e divertimento 24 ore su 24 La città è in grado di offrire ai giovani attività di svago e divertimento no-stop. Le possibilità sono infinite. La festa del Due Maggio, l’Estate in città e il Festival d’Autunno sono solo alcune proposte del fitto programma di eventi culturali e per
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i viaggi
Un ambiente naturale da scoprire
il tempo libero distribuiti nel corso dell’anno, che prevedono numerose attività rivolte a un pubblico giovane, come concerti, cinema, teatro e danza. E sempre con tutti i vantaggi che solo una grande città può offrire: è possibile assistere, ad esempio, a concerti di artisti internazionali o vedere giocare il Real Madrid nel suo stadio. Madrid gode di una vivace vita notturna, in particolare durante il fine settimana. Discoteche, bar, caffetterie, sale e locali alla moda, distribuiti in diverse zone di svago e nei vari quartieri madrileni, consentono di vivere l’atmosfera notturna più gradevole. E quando arrivano i primi caldi, niente di meglio che sperimentare l’animazione e le chiacchierate fino a tarda notte in uno dei numerosissimi locali all’aperto estivi che popolano le strade e i viali della città. Il quartiere di Malasaña e la piazza Dos de Mayo sono una delle principali zone della notte madrilena. L’ambiente universitario gravita intorno ai quartieri di Argüelles e Moncloa, mentre lungo il Paseo de la Castellana e nelle vie limitrofe si trovano numerosi locali alla moda. Gli amanti dello sport a Madrid troveranno straordinari impianti per praticare la loro disciplina preferita ai più alti livelli. Per chi preferisce la cultura, Madrid apre i suoi musei e le sue mostre ai giovani a prezzi speciali.
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Largo ai più piccoli! La città dispone di una grande offerta per il tempo libero dedicata ai bambini. Gli amanti degli animali e della natura vivranno esperienze indimenticabili nello Zoo Aquarium della Casa de Campo e nel parco tematico del “biodivertimento” Faunia, che unisce svago e contatto con la natura. I più dinamici potranno divertirsi nel parco giochi di Madrid e nel parco tematico Warner Bros Madrid. A Madrid, i musei non sono solo per gli adulti. Il Planetario, con il suo schermo cinematografico tridimensionale, Acciona, il museo interattivo delle scienze, e il museo Cosmo Caixa di Alcobendas ne sono buoni esempi. Vi sono inoltre molti altri musei e mostre che organizzano visite guidate specifiche per scolaresche e pubblico di bambini in generale. La tessera turistica Madrid Card Niños è un’ottima scelta per dare ai bambini la possibilità di sfruttare appieno questa offerta: consente infatti l’ingresso ai musei della città dedicati a un pubblico infantile, nonché alle tre grandi pinacoteche (Museo del Prado, Museo Thyssen-Bornemisza e Centro d’Arte Reina Sofía). Comprende anche tutte le visite guidate del programma “Scopri Madrid”, l’uso illimitato dell’autobus turistico Madrid Visión, la visita allo stadio Santiago Bernabeu, l’ingresso nello Zoo-Aquarium e sconti per altri centri di svago, spettacoli, ristoranti e negozi. Info su www.madridcard.com. Anche il programma culturale di Madrid pensa ai più piccoli
e prevede rappresentazioni teatrali destinate ai bambini, oltre ad altre attività in base al periodo dell’anno, come la famosa Cavalcata dei Re Magi, sfilata che si svolge la sera del 5 gennaio, o Juvenalia, la Fiera annuale dell’Infanzia e della Gioventù che si tiene presso l’area fieristica Juan Carlos I. Inoltre la maggior parte delle sale cinematografiche proietta film per bambini di mattina, nei fine settimana e nei giorni festivi. Durante la stagione estiva, i bambini possono divertirsi nelle magnifiche strutture delle piscine comunali e dei parchi acquatici presenti nella Comunità di Madrid, come quelli di Villanueva de la Cañada e San Fernando de Henares. Mentre la sierra madrilena, situata a nord di Madrid, è un’ottima scelta per godersi la neve con i più piccoli nei mesi invernali.
La vetrina della cucina spagnola Nelle tapas di Madrid è rappresentata quasi tutta la gastronomia spagnola. Ottimi frutti di mare, prosciutto e insaccati di maiale iberico, sottaceti vari, piatti tipici come gamberi in pastella, trippa o lumache, affumicati, eccellenti formaggi, stuzzichini e stufati, e ancora tutti i tipi di vino della varia geografia della Spagna, fanno di Madrid la capitale delle tapas.
Come muoversi in città Madrid è una città dalle grandi dimensioni, ma con un vantaggio: la maggior parte dei monumenti, musei e punti di interesse si trova in centro, e questo permette di conoscerli camminando. Se si percorresse questa zona turistica a piedi, senza fermarsi e con un buon passo, sarebbero necessarie all’incirca due ore per realizzare il tragitto. Tuttavia, grazie all’ampia rete di trasporti pubblici, è possibile raggiungere in modo comodo ed efficiente qualsiasi punto della capitale. La metropolitana collega in modo rapido il centro storico con l’aeroporto di Barajas (per sapere come raggiungere la città dall’aeroporto, consultate la sezione Come arrivare) e con le principali stazioni ferroviarie e di autobus di Madrid. Anche gli autobus sono una buona opzione. Tuttavia molte persone di notte preferiscono muoversi in taxi. Per raggiungere i dintorni di Madrid, ol-
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il trimestrale a casa e i loro siti web; pertanto è richiesta una spiccata propensione alle relazione interpersonali, meglio se già collaudata in precedenti esperienze di lavoro. Positività caratteriale e conoscenza del territorio costituiscono, oltre a un titolo universitario a un indirizzo economico, commerciale o editoriale, il bagaglio che preferiremmo per il candidato o la candidata ideale.
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AUTORI E LIBRI UP
Alessandro Baricco di Giada Bonacina
Entrare in contatto con la cultura di un paese e con la sua produzione letteraria significa conoscere la storia di una nazione e comprendere le motivazioni dei grandi cambiamenti che hanno portato alla creazione di ciò che siamo oggi, risultato di anni di guerre, rivoluzioni, battaglie culturali e importanti rivendicazioni sociali. Ogni scrittore ha a suo modo prodotto una parte di storia incidendo in un periodo di incertezza e indottrinando lo stolto, accompagnando il viaggiatore nei suoi lunghi itinerari e intrattenendo il lettore nelle ore di svago. Apprendere la vita e le opere di uno scrittore non è semplicemente immagazzinare informazioni, ostentarsi con gli amici o snocciolare una serie di opere e date ad un esame universitario, ma anche conoscere qualcosa in più di noi stessi, indagare nella nostra interiorità e attuare un continuo confronto con l’altro. È impossibile negarlo: il libro ci cambia, la lettura ci fa crescere, la conoscenza ci migliora.
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lessandro Baricco, nato a Torino nel 1958, è quello che ci può definire un vero e proprio personaggio eclettico in quanto può vantare diverse e svariate professioni perché oltre ad essere un noto scrittore, è anche saggista, critico musicale, conduttore televisivo, pianista, sceneggiatore e regista. La sua carriera di romanziere inizia nel 1991 quando con Rizzoli pubblica Castelli di rabbia, un libro delineato da un intreccio di storie umane, che si divide tra realtà e fantasia e che ingloba elementi grotteschi, drammatici e surreali, caratteristica tendenzialmente comune a tutte le opere di Baricco. Il secondo romanzo entra nelle librerie due anni dopo, nel 1993 con il titolo Oceano mare, considerata una delle sue opere migliori e forse la più famosa. Con tre anni di distanza l’uno dall’altro pubblica, sempre per Rizzoli, Seta (1996), City (1999), Senza sangue (2002), romanzi che non raggiungono il pieno consenso della critica, mentre nel 2004, con un passaggio a Feltrinelli, scrive Omero, Iliade, un lavoro sulla traduzione di Maria Grazia Ciani dell’Iliade. L’anno seguente pubblica Questa storia e poi ancora nel 2009 scrive Emmaus, ma nel 2010 si rinnova partecipando ad un interessante progetto chiamato “Save the story” che prevede la riscrittura in un linguaggio moderno e più sintetico dei grandi classici della letteratura: rappresenta un modo per avvicinare maggiormente i più piccoli alle grandi opere del passato, come fa Baricco, insieme all’artista Alessandro Maria Nacar, con La storia di Don Giovanni, un libro illustrato in cui viene riletta la storia del noto e controverso cavaliere.
Nel 2011 l’autore torinese si distingue per l’efficace scrittura e l’originalità di Mr Gwyn il cui protagonista è un importante scrittore nel quale alcuni critici hanno potuto riconoscere la figura dell’autore stesso. Questo libro si lega inoltre all’ultima fatica di Baricco: Tre volte all’alba, pubblicato nel marzo del 2012: infatti, il romanzo è citato in Mr Gwyn e viene scritto subito dopo la pubblicazione di quest’opera, creando un’intensa connessione tra le due opere, le quali possono in ogni caso essere comprese singolarmente. OCEANO MARE (1993) Pagine 212
Il mare, che per secoli è stata la cura ad ogni male e la risposta all’indisposizione fisica, rappresenta però qualcosa che va ben oltre la pura guarigione fisica dell’uomo: è la fonte delle Risposte, la sorgente di quei messaggi che dalle profondità dell’immensa distesa d’acqua sfociano e si versano nella nostra anima, nel nostro piccolo e personale pozzo che sempre necessita di essere rinvigorito e colmato. Baricco prova a mostrarci in cosa consista realmente questo “Oceano mare”, cosa celi quella sconfinata fonte di vita e quali benefici l’uomo possa trarne. E’ attraverso l’esperienza di vita dei protagonisti del
MR GWYN (2011) Pagine 158 Può accadere a chiunque di svegliarsi una mattina e scoprire come da anni la propria vita si ripeta nello stesso identico modo, con le medesime aspettative da parte di tutti, gli impegni di sempre, le continue richieste da esaudire per gli altri e per se stessi: il mondo ti conosce per quello che dimostri di saper fare e per la professione che eserciti. Quella mattina in particolare, però, decidi di compiere un gesto che cambierà la tua vita: scrivi una lettera ad un importante quotidiano in cui componi una lista dettagliata delle cose che ti riproponi di non eseguire per tutto il resto della tua vita. E’ esattamente ciò che Mr
Gwyn decide di fare: è uno scrittore famoso, conosciuto in diverse parti del mondo, e con quell’articolo consegnato al “Guardian” promette a se stesso e ai suoi lettori di non dedicarsi mai più alla stesura di un qualsiasi libro, oltre ad altre 51 attività. Però ben presto il protagonista diventa consapevole del fatto che evitare la scrittura significa negare se stesso, eliminare la sua persona, perdere un punto di riferimento e il più perfetto espediente per sentirsi realizzato. Tuttavia l’orgoglio e l’ossessiva necessità di coerenza lo portano a fare qualcosa di straordinario: Mr Gwyn si reinventa, supera i limiti del conosciuto per esplorare un campo completamente nuovo e mai prima pensato giungendo a elaborare una nuova professione e quindi un nuovo mezzo di espressione. L’ex-scrittore non si lascia condizionare da ciò che gli altri pensano, nemmeno dal suo migliore amico Tom: Gwyn investe tempo e denaro in un sogno, in un progetto che non tutti riescono a comprendere, ma che per lui significa dare un nuovo senso alla sua vita.
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romanzo che l’autore ci spiega la doppia essenza dell’oceano: così ci presenta l’inquieto pittore Plasson che dipinge il mare con la stessa acqua salata che lo compone; la piccola e dolce Elisewin, la ragazza insicura, perennemente travolta dal timore per tutto ciò che le sta intorno; o ancora, Bartleboom, l’eccentrico professore che si muove in una perenne ricerca dei limiti di ogni cosa che lo circonda e che tra un’onda e l’altra tenta in tutti i modi di trovare i confini del mare. Questi non sono gli unici protagonisti del romanzo, ma altri vengono dipinti dall’abile penna dell’autore: personaggi che convivono in una stessa piccola casetta sulla spiaggia, che si confrontano in continuazione e si svelano l’un l’altro al cospetto dell’immensità oceanica, una distesa d’acqua che tutt’oggi, se consultata, prova a fornirci delle risposte alle questioni quotidiane e non, come lo stesso Baricco tenta di fare.
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Intervista ad
Mansel:
di Stefano D’aste
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a dove proviene la tua passione per le corse? Pensi di essere nato con lei già dentro? Assolutamente, Io sono certamente nato con lei e lei è cresciuta attraverso gli anni guardando le corse, gareggiando e diventando uno sportivo a 360°. Avrai molti ricordi della tua carriera nelle corse, ma ne puoimenzionare uno solo: il più bello? Senza dubbio stare sul gradino più alto del podio dopo aver vinto il Campionato del Mondo del 1992 Qual’è il richio più grande che hai corso? Il più alto rischio che ognuno di noi prende è quando mette se stesso in posizione di pericolo e con le corse negli anni passati si sapeva che, se qualcosa andava storto con alcune della macchine che si guidavano in alcuni circuiti, la tua vita sarebbe stata in pericolo. Ciò nonostante per diventare il migliore al mondo devi metterlo in conto.
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Quali macchine da corsa ti hanno appassionato di più e perchè? La Williams FW14 è una di quelle ma per me la più divertente è stata la FW11turbo con motore Honda. In configurazione prove ufficiali la potenza andava ben oltre i 1300hp e la spinta era sconvolgente!! Riuscire a far pattinare le gomme in sesta a 270Km/h è semplicemente un’esperienza entusiasmante e noi ci divertivamo un
mondo. Com’è guidare una F1 per le vie di Monaco specialmente nell’era del turbo? In una sola parola, impressionante (terrificante). Nel 1985 ha fatto un 360° a metà tunnel viaggiando a 320km/h, mi sono appoggiato alle barriere e ho continuato. Guidare un turbo a Montecarlo è semplicemente elettrizzante!
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di Giada Bonacina
Diritto di replica
Risposta all’articolo Ma mi faccia il piacere! Del mese scorso di Stefano Salvi da parte dell’Assessore Claudia Sartirani di Claudia Sartirani
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arebbe molto facile per me rispondere al Sig. Stefano Salvi con lo stesso metodo che con un certo stupore ho trovato sull’ ultimo numero della vostra rivista. Non lo farò per vari motivi tra i quali c’è il rispetto che ho per me stessa, per il vostro periodico e per tutti coloro che hanno lavorato e lavorano senza sosta alla candidatura per il 2019. . Capisco che oggi il giornalismo urlato e populista paga, e capisco che sollevare polveroni cavalcando un vento di antipolitica che rischia di fare altrettanti danni della politica se non tradotto in propositivo sarà una costante per un po’ di tempo. Del resto è un film che questo Paese ha già visto, esiti inclusi. Ma c’è, Salvi fa finta di non saperlo, perfino gente che nelle Amministrazioni lavora, sgobba, progetta e realizza. Che ottiene risultati, non chiacchiere. Nei tre anni del mio lavoro all’Assessorato, ogni iniziativa nuova che abbiamo messo in campo si è replicata anno dopo anno con crescente successo. Ma ci sono anche problemi che ancora non siamo riusciti a risolvere, ma non esistono bacchette magiche: ad esempio, il restauro della Carrara tarda. Ma non si riapre con le chiacchiere, occorre superare giorno dopo giorno, problemi, problemi, problemi. Qualsiasi cittadino dotato di buon senso ed onestà intellettuale sa che la burocrazia è una palude nel nostro paese, e qualsiasi cittadino sa che già solo per fare la ristrutturazione della propria casa, servono certificati, autorizzazioni, e poi controllare che i lavori procedano, e che puntualmente questi si protraggono più di ogni previsione… Immaginiamo questo moltiplicato per mille…questo è il restauro della Carrara, cui si aggiungono scelte architettonico-artistiche che coinvolgono una specifica Commissione museografica, che giustamente va interpellata, stimolata, ascoltata. Ma io normalmente non vado sui giornali a spiattellare i miei problemi, tra leggi di stabilità e finanziamenti che si assottigliano quotidianamente per ogni attività. A volte si tratta di una massacrante gara probabilmente persa in partenza, ma una persona chiamata a soddisfare questo compito al servizio della Cittá ha due scelte. La prima é nascondersi e traccheggiare, la seconda é impegnarsi con tutta se stessa e onorare il proprio impegno, dedicando il cento per cento
del proprio tempo a trovare soluzioni, districandosi in un mare di lacci e lacciuoli che schiacciano la Cittá, ogni città. Offrendo il fianco a facili critiche, come tutti quelli che lavorano. Condivido pienamente che un certo degrado civile rischi di inquinare l’immagine di Bergamo. Sono altrettanto convinta che emettere divieti serva a poco. Uno degli esempi riportati nell’ articolo é la stazione ferroviaria, che in questi mesi sarà ristrutturata. E poi? Il vestito é importante se la persona che lo indossa é degna di utilizzarlo. Come ci si impegna per sensibilizzare, educare e risolvere il fatto che l’utilizzo di una struttura é determinante molto più della struttura stessa. Quale sarebbe la soluzione, uno Stato di Polizia permanente? Un getto d’acqua lava anche la stupidità, l’inciviltà, la maleducazione? E questo ci porta alla “cultura” ,magica parola evocata come un mantra, “questa non è cultura” “questa non è cultura”… Parola magica da cui forse devo cominciare a diffidare se chi la utilizza spesso si autocertifica per la citazione a verità assoluta, a insindacabile giustizia. Mettete la parolina magica in un articolo di giornale, in una trasmissione televisiva o anche solo in una chiacchiera al bar e darete spessore a quello che state dicendo, qualsiasi sia l’argomento in discussione. Io non mi arrogo, come dice l’articolo, la divina scelta di candidare Bergamo a Capitale della Cultura Europea del 2019. Non animata da rancore, la informo su alcuni dati che non sono evidentemente noti, e non solo a lei, pur dopo i tanti articoli che varie testate hanno dedicato al tema. Già la fase iniziale della candidatura bergamasca, parliamo di fine 2010, nasce anche da un forte stimolo dell’opposizione ( vedo che maggioranza ed opposizione sono da lei equamente strapazzate, come da manuale) alla partecipazione della città al Bando per diventare nel 2019 Capitale della Cultura Europea. Quindi la Giunta incarica l’Assessorato alla Cultura su un mandato ampio e condiviso di procedere ai passi necessari. Da qui due fasi, una prima, di ascolto attraverso l’allestimento di tre diversi workshop, Cultura, Istituzioni, Economia e Sviluppo, i quali interpellano quante più delle realtà territoriali che potrebbero essere interessate, e ne traggono
risultati, come le gradite espressioni di favore nei confronti della candidatura di Bergamo di tre ministri della Repubblica,(di cui uno solo bergamasco), di molte personalità della cultura e dello spettacolo a livello nazionale. Si delinea anche un importante dibattito sul territorio tra due schieramenti “trasversali”, i favorevoli e gli scettici della candidatura, che, data la frequente imprecisione degli argomenti addotti, mette però in luce la necessità di una maggiore informazione sullo stato della candidatura a tutt’oggi. Cosa che cerchiamo, approfittando anche di questa sede, di fare, a 360 gradi. Quale sarà l’esito della candidatura, questa ha a tutt’oggi richiesto un qualificante lavoro di tanti professionisti e volontari, sottolineo volontari, che mi permetto in questa sede di ringraziare per il loro prezioso lavoro. Il che non mette al riparo L’Amministrazione, le Opposizioni, e le altre Istituzioni citate da possibili critiche. Di sicuro però obbliga chi si occupa del dibattito sulla candidatura al rispetto per il lavoro positivo e propositivo di tante persone. Insomma sarebbe una bella prova di civismo, caro Salvi, che il dibattito si svolgesse tra critiche anche aspre, ma senza sconfinare nell’insinuazione o peggio in attacchi personali. La tesi secondo quale a seguito di un elenco delle magagne storiche della nostra città, (Bergamo è comunque in buona posizione nell’annuale graduatoria sulla qualità della vita dei capoluoghi di provincia italiani) rendono ridicola la nostra intenzione di concorrere come capitale della cultura non regge. E’ vero il contrario! La candidatura è un potenziale forte strumento per accelerare la risoluzione dei problemi della città. Va considerato che rinunciare a migliorare la città in nome di una stazione sporca o di qualsiasi altro “difetto” della Bergamo di oggi non è una scelta, è una resa della città. Perchè senza la collaborazione anche di chi critica, la nostra città è condannata a restare uguale a se stessa mentre tutto intorno cambia. E’ importante che, come ben evidenzia il suo articolo, ci sia quel cambio di mentalità, di abitudini, di consolidate referenze. Tutti devono essere consapevoli che la candidatura deve servire a Bergamo e alla sua provincia a chiudere i conti con i problemi che si sono trascinati fin qui, attraverso tante Amministrazioni. E che gli Amministratori, oggi al governo della città e della Provincia, e quelli che verranno, capiscano che la Candidatura va oltre i loro mandati, serve ai giovani. È a loro, e non a chi non sarà più Amministratore nel 2019, che dobbiamo i nostri sforzi. È a loro che dobbiamo una Bergamo aperta, europea, che dia prospettive serie e qualificate di lavoro, che dia l’orgoglio di far parte di una città moderna, funzionale e funzionante, la città che non costringa i giovani ad emigrare per trovare il qualificato impiego che meritano, ma a viaggiare per scelta, per scambi di idee e opportunità. C’è la crisi? Certo, quindi è proprio forse ora che bisogna rilanciare, è questa l’ora del coraggio di percorrere nuove strade sconosciute dall’esito non garantito. Claudia Sartirani Assessore alla Cultura Comune di Bergamo
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stimoli e suggerimenti. A questo proposito è necessario specificare che i dati economici che si trovano riportati nel suo articolo su Bergamo up sono relativi a quella fase ed erano presuntivi e preliminari, ( parliamo di 2011). Dopo la fine di quest’esperienza, il lavoro preparatorio che l’Assessorato ha preso in carico continua attraverso una seconda fase della candidatura, che vede una modalità più collegale, e a seguito di una accurata analisi di quanto richiesto dall’Unione Europea alle Città Candidate, si allarga ad una condivisione con professionisti dell’Università, e ad una consultazione più stretta di altri Assessorati. Si perfeziona il lavoro di raccolta e analisi dei dati degli workshop, si recepiscono ulteriori dati dalle Istituzioni che analizzano il Turismo, si prendono in esame dati del Piano del Governo del Territorio,e le diverse iniziative sulla Smart City, nonchè si monitorizza analiticamente tutto quanto realizzato dalle città che sono già state Capitali in passato, quelle che sono in procinto di diventarlo, e l’attività di tutte le candidate italiane. Scoprendo peraltro che a tutt’oggi Bergamo non è affatto indietro nella road map della candidatura rispetto a buona parte delle sue competitrici. Il tutto converge in una prima bozza di documento progettuale, un pre dossier. Questo pre dossier, che vede già al suo interno delle prime linee guida espresse da quanto analizzato, è sottoposto preliminarmente alla Giunta, alle Opposizioni, alle realtà (Provincia,maggioranza ed opposizione, Regione, Università, Diocesi, Camera di Commercio) Alle quali contestualmente si propone una bozza di Comitato della Candidatura che li vedrà protagonisti. Qui inizia la terza fase della candidatura, nella quale l’Assessorato consegna il lavoro di pre-candidatura alla condivisione del Comitato e da qui in poi si rimette alle sue decisioni in modo formale. Sono iniziate a settembre le riunioni settimanali del Consiglio Direttivo,espresso da tale Comitato. La meta obbligata dall’Unione, se la città mostrerà di volerlo, è la produzione di un Dossier di Candidatura nell’ autunno 2013, forte, ricco di idee, innovativo, originale, di reale respiro europeo. Che sancirà l’ingresso nella fase calda della candidatura, che porterà la Commissione europea, costituita da 13 membri, 6 espressi dal Mibac, 7 dalla Commissione europea, ad esprimere nel tardo 2014 la città candidata. Invito tutti ad analizzare i dettagli nel sito che si aprirà a breve. Nella convinzione che una candidatura non ha senso in assenza di una forte condivisione popolare,l’Assessorato consegna al Comitato degli info point operativi nella città, una prima pagina facebook, molto utile a recepire umori e suggerimenti, un sito della candidatura approntato, che è in procinto di essere operativo, un progetto di comunicazione più ampio. Si apportano collaborazioni strategiche, ad esempio con Bergamo Scienza. E la condivisione alla monitorizzazione di ogni stimolo, proveniente dai media, come quello di Bergamo up. Ma non solo, la attività di Pubbliche Relazioni incassa degli importanti
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Speciale moda
ADR for H&M Il 4 ottobre, a milano e nel mondo, a debuttato la Capsule Collection della chiacchiarata fashion editor: eccentricità low cost. di Laura Santoro
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ontinuano le collaborazioni con i protagonisti del mondo della moda per il colosso svedese. Nome d’eccezione: Anna Dello Russo. Sì, proprio lei. La più celebre trend setter degli ultimi tempi, colei che qualsiasi abito o accessorio indossi diventa in “men che non si dica” una mania. Da fashion editor si inventa stilista di una capsule collection per H&M, fatta di accessori: dalle clutch scintillanti agli stivali inguinali, dai bracciali a forma di serpente agli occhiali stile under-ground. Oro, pietre colorate e fantasie barocche, gli ingredienti della collection.
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Così, il 4 ottobre, Anna Dello Russo ha debuttato in ben 140 store sparsi in tutto il mondo, addobbandosi a festa per l’occasione con un packaging da favola: piccole e grandi scatole intarsiate d’oro su sfondo bianco, quasi degli scrigni per i gioielli firmati ADR.
In Italia, la collezione è disponibile presso i punti vendita di Bari, Firenze, Milano, Palermo, Roma e Venezia. Lo stile sontuoso ed eccessivo della fashion editor, però, non ha mietuto le solite vittime da “collezione esclusiva” di H&M. Non si sono registrate, infatti, le consuete code chilometriche fuori dagli stores, dalle prime luci dell’alba, come, ad esempio, quelle viste in occasione della collaborazione del brand low-cost con il marchio italiano Marni. ADR propone diversi pezzi decorati con pietre turchesi: gli orecchini pendenti, la clutch in metallo dorato e il bracciale rigido, anche questo completo di turchese al centro. Ma il pezzo forte della ricca selezione è il trolley, quasi fiabesco, azzurro con intarsi dorati nel mezzo. E poi, ancora, lucertole, coccodrilli e zebre ricoperte di strass e pietre colorate che impreziosiscono gli occhiali da sole in nero, i bracciali rigidi e la pochette tutta dorata con smeraldi. Non è finita qui: a
sopra le righe. Effettivamente, la visione del video potrebbe scatenare un leggero sorriso per l’inglese un po’ maccheronico e il balletto kitsch. Piccola curiosità: il pezzo da lei cantato non è inedito, ma una versione simile veniva utilizzata come sigla della rubrica tenuta dalla Dello Russo su Radio Deejay. Ovviamente, Anna canta e balla, accessoriata solo dalle sue creazioni per H&M. A prescindere dalle varie battute al vetriolo, l’obiettivo è stato raggiunto: pubblicizzare l’esclusiva collezione al grande pubblico, comunicandone la data ufficiale del debutto presso i negozi. Come per tutte le collezioni ad edizione limitata firmate Hennes&Mauritz, i prezzi non sono sempre low cost. Si va da un minimo di 19.90 euro per un paio di orecchini ad un massimo di 299 euro per il paio di stivali in pelle. Spendere, poi, anche “soli” 49 euro per un braccia-
completare la parata di accessori in salsa barocca, ci sono gli stivali in pelle con tacco altissimo lunghi fin sopra il ginocchio e il sandalo tutto strass e luccichii da sfoggiare nelle serate più glamour.
le, non si può certo dire essere una mossa economica. La presentazione ufficiale della collezione, però, avvenuta il 4 ottobre, ha rappresentato soltanto il culmine di una mirata operazione pubblicitaria della collaborazione con Anna Dello Russo. A Parigi, infatti, proprio durante le sfilate della
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Una vera e propria “fashion shower”. Sì, proprio quella che ha scatenato il popolo del web, che si è lasciato andare a commenti sarcastici e poco lusinghieri per la regina della moda, Anna Dello Russo, protagonista del video di lancio della collezione, in cui balla e canta come una vera popstar. Uno short movie in cui la direttrice di Vogue Japan detta le dieci regole per essere una perfetta fashion icon. Il pubblico si è diviso in due fazioni: una che la venera come esempio di stile, da imitare a tutti i costi; un’altra che la giudicata esagerata e troppo
Speciale moda “Fashion Week”, è stato organizzato un grande evento per la presentazione degli accessori. Un party eccezionale ed esagerato, manco a dirlo, nella città più romantica del mondo. Sfondo d’eccezione: il night club Paradis Latin di Parigi, dove è andato in scena il “Paradis Ball”, in cui, Anna Dello Russo è stata madrina ufficiale della tanto discussa “fashion shower”, stretta nel suo abito azzurro e accessoriata con le sue stesse creazioni per H&M.
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Il famigerato video, nonostante le critiche e lo stupore, è frutto di un’idea geniale. La direttrice più fashion del mondo è riuscita per un’ennesima volta a far parlare di sé, a stupire il suo pubblico, divertendosi e divertendo. La forza del suo personaggio risiede proprio nel suo non prendersi troppo sul serio, contagiando tutti con la sua spensieratezza ed ironia.
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Si salvi chi può
Bergamo sarà sempre Capitale dell’intrallazzo e delle banche, cioè
Cultura del Capitale non certo Capitale della Cultura
di Stefano Salvi
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Con queste parole terminavo l’articolo del mese scorso anticipando per filo e per segno lo scoppio degli scandali della Bergamo “Bene”, della Bergamo “Bianca” e della Bergamo “Cattolica” che con grande stupore, meraviglia e sconcerto apprende di essere anch’essa una città identica alle altre, dove accordi sottobanco, tangenti, mazzette, la fanno da padrona senza guardare in faccia a nessuno. In tutto questo lo stupore è mio, perché non capisco come ci si possa meravigliare degli scandali emersi quando è proprio questo “Mondo Cattolico”, messo sotto accusa dalle inchieste milanesi, che spadroneggia a suo piacere in questa città da almeno un cinquantennio. Lo stupore di cui parlavo non è altro che la sana, imperturbabile, comune ipocrisia che caratterizza da anni l’atteggiamento dei “Benpensanti” della città. Per essere definitivamente chiari, non ce l’ho con il “Mondo Cattolico” a prescindere, ma con quelle persone che, facendosi vanto di farne parte, lo hanno saccheggiato, depredato, umiliato, rendendolo un comunissimo comitato d’affari. “Il Comitato d’Affari” senza il quale, in città e provincia, non si muoveva e non si muove foglia. E’ arrivata l’ora di aprire definitivamente le finestre. E’ arrivata l’ora che il badile della Procura di Milano, che fin qui ha solo sfiorato certi comportamenti, affondi senza paura, e quando ciò avverrà si leverà una puzza insopportabile, ma almeno sarà fatta pulizia. La Procura di Bergamo in tutto questo dov’è? Se dagli “amici” degli “amici” non arrivano denunce, è impossibilitata ad affiancare i colleghi milanesi; infatti si è creata anche a Bergamo una sorta di omertà che ripara i propri e gli altrui intrallazzi e finché non si avrà il coraggio di spezzare questo “Cerchio magico”, saranno sempre e solo le altre Procure a farci sapere quello che a Bergamo succede sotto la cenere, ma di cui ogni bergamasco pensante è ben consapevole.
Per testimoniare quanto sopra, vorrei ricordare che: la “Compagnia delle Opere” è una Associazione tra imprenditori che fa capo al movimento di Comunione e Liberazione. La sezione di Bergamo era presieduta, fino a pochi giorni fa, da Rossano Breno, già sindaco di Mornico al Serio e sempre fino a pochi giorni fa anche consigliere di amministrazione della Ubi Banca -Banca Popolare di Bergamoe della Camera di Commercio di Bergamo. Indagato per corruzione dalla Procura di Milano.
Prima di Breno, il presidente della C.d.O. di Bergamo era Guglielmo Alessio, determinante era negli anni scorsi il ruolo di Alessio nella fondazione “Maddalena di Canossa” che gestisce a Bergamo la scuola IMIBERG in via
I posti vengono invece assegnati agli “amici degli amici”, ovviamente quasi tutti facenti parte di Comunione e Liberazione. Partono immediatamente dei ricorsi da parte dei non ammessi che hanno avuto i seguenti esiti: -2008 T.A.R. della Lombardia sentenzia nullo il concorso del 2006 per la non pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e quindi certifica l’illegalità dei 31 dirigenti ad occupare quei posti. -2009 Il 3 aprile il Consiglio di Stato sentenzia nullo il concorso del 2006 per la non pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e quindi certifica l’illegalità dei 31 dirigenti ad occupare quei posti. Il 3 agosto Formigoni, non contento, promulga una legge regionale per la quale i bandi di concorso lombardi possono non essere pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. -2010 Corte di Cassazione di Roma sentenzia nullo il concorso del 2006 per la non pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e quindi certifica l’illegalità dei 31 dirigenti ad occupare quei posti. -2011 Corte di Cassazione di Roma sentenzia la “Palese Illegittimità” della legge promulgata da Formigoni il 3/8/2009. Come si evince da quanto sopra Formigoni, passo dopo passo, ha perso su tutta la linea e i 31 dirigenti, che sarebbero dovuti essere licenziati immediatamente, viste le tre sentenze, godono ottima salute e occupano tranquillamente e abusivamente i loro 31 posti da dirigente, che sono costati all’erario, cioè a noi, 14milioni di euro e per quanto riguarda il valore totale annuo delle retribuzioni vi rimando alla tabella: pagina sucessiva.
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S.Lucia, polo scolastico di Comunione e Liberazione, con scuola dell’infanzia, elementari, medie e superiori. Indagato dalla Procura di Padova per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche dal Fondo sociale europeo per corsi di formazione (nel campo dell’istruzione) “fantasma” giustificati da fatture emesse per prestazioni, ma mai eseguiti. Attualmente, il presidente della IMIBERG è Ettore Ongis, fino a pochi mesi fa direttore de “L’Eco di Bergamo”. IMIBERG è il “quartier generale” di Comunione e Liberazione e della C.d.O. a Bergamo; vi fanno riferimento, oltre a Ongis, Rossano Breno e Marcello Raimondi. Marcello Raimondi, assessore regionale all’ambiente, avrebbe favorito l’imprenditore Locatelli accelerando l’iter amministrativo per l’approvazione di una discarica ad uso dell’imprenditore per rifiuti tossici e pericolosi, in particolare amianto. Il Locatelli pare si sia rivolto a Breno e Raimondi per le necessarie autorizzazioni e sembra che per averle abbia pagato Breno e Raimondi e abbia anche eseguito importanti lavori gratuiti per 1milione di euro a favore dell’istituto IMIBERG. Indagato per corruzione dalla Procura di Milano. Per meglio capire il “Sistema” di Comunione e Liberazione è fondamentale sapere che nel 2006 la Regione Lombardia, nella persona del suo presidente Roberto Formigoni, ciellino D.O.C., bandisce un concorso per 31 dirigenti senza la necessaria pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che avrebbe garantito la possibilità di avere tra i concorrenti persone veramente idonee e preparate a quei ruoli.
Si salvi chi può
Elenco e costi dei Dirigenti di “Regione Lombardia” assunti dal concorso del 2006 annullato nel 2008-2009-2010 N.
Nominativo
Retribuzioni annuali Incarichi attuali
1
Carabelli Marco
€ 220.061,83
-Vice Segretario Generale
2
Camisasca Michele
€ 185.086,10
-Direttore del Personale Regionale
3
Mora Paolo
€ 162.052,08
-Direttore Generale (Digitalizzazione)
4
Capitanio Enrico
€ 126.264,93
-Direttore Vicario (DG.Commercio)
5
Pilloni Marco
€ 118.697,72
-Segretario della Giunta
6
Lambicchi Roberto
€ 102.368,60
-Direttore Vicario (DG. Digitalizzazione)
7
Silvestri Lucia
€ 101.012,82
-Dirigente UO. Turismo (Commercio) - Dirigente (interim) Imprese Turistiche
8
Iacone Viviane
€ 98.109,92
-Dirigente Struttura (DG. Ambiente) - Pianificazione Acque
9
Sovani Oscar
€ 97.604,53
-Dirigente UO. (DG.Semplificazione) -Agenda digitale, Digitalizzazione
10
Milani Franco
€ 96.717,07
-Dirigente struttura (DG Famiglia) - Politiche di Conciliazione
11
Negroni Paola
€ 96.058,73
-Dirigente UO. Program (DG. Famiglia)
12
Nardo Alessandro
€ 92.161,1 2
-Dirigente UO. STER Sondrio
13
Chinaglia Valeria
€ 91.531,5
-Dir. Infrastrutture Ferrov. (DG. Infrast) -Interim: Navigazione e Intermobilità
14
Colombo Marina
€ 89.537,42
-Dirigente Struttura (DG. Presidenza) Comunicazione con il cittadino
15
Muci Monica
€ 89.276,24
-Dirigente Struttura (DG. Presidenza) Personale, Disciplinare e Contenzioso
16
Ambrosini M.Carla
€ 88.607,30
-Dirigente Struttura (DG. Industria) Sistema Informativo-Competitività
17
Reverberi Brunella
€ 87.952,56
-Dirigente Struttura (DG. Presidenza) Sviluppo e Controllo Strategico
18
Vaghi Luca Ambrogio
€ 87.049,40
-Dirigente Struttura (Protezione civile) Gestione delle Emergenze
19
Galimberti Irene
€ 86.922,03
-Dirigente Struttura (DG. Infrastrutture) Legale del Trasporto Pubblico
20
Cerretti Roberto
€ 84.928,87
-Dirigente Struttura (Protezione Civile) Pianificazione Emergenza
21
Longoni Guido
€ 83.467,29
-Dirigente Struttura (Digitalizzazione) Attuazione Agenda di Semplificazione
22
Gori Marina
€ 83.275,60
-Dirigente Struttura (DG. Industria) Agevolazioni per le Imprese
23
Gamba Claudio
€ 82.390,67
-Dirigente Struttura (DG. Istruzione) Musei, Biblioteche, Archivi
24
Lombardi Fabio
€ 79.383,55
-Dirigente Struttura (DG. Presidenza) Ser.Tecnico Autorizzazione Pagamenti
25
De Ponti Rita Cristina
€ 79.010,75
-Dirigente Struttura (DG. Industria) Innovazione, Reti, d'Impresa
26
Galbiati Enzo
€ 73.960,70
-Dirigente Struttura (DG. Commercio) Promozione e Organiz. Turistica
27
Perini Riccardo
€ 120.139,65
-Direttore del Settore Sicurezza Integrata
28
Barbara Salvatore €
€ 84.288,11
-Direttore del Settore Parcheggi
29
Boscagli Giacomo
(Non Disponibile)
-Dir. S.C. Ris. Economiche e Finanziarie e Libera Professione e S.C. Controllo di Gestione
30 Negriolli Alessandra
€ 79.620,98
-Dirigente U.O.C. Relazioni Istituzionali, Comunicazione e Educazione Ambientale
31
€ 94.179,61
-Segreteria del Presidente (Ex Dirigente Attuazione Programma)
Scalise Maria Luisa
Valore totale annuo delle retribuzioni indebitamente corrisposte da “regione lombardia” : 2.683.489,34 72
( a cui deve essere aggiunto circa il 34% di “ oneri riflessi” a carico della regione
CREDIAMO NEL GENIO CHE C’è IN TE.
SABATO 1 dicembre
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LIM E IPAD IN TUTTE LE CLASSI PRIME E TERZE.
event
Foppa Pedretti La nuova squadra! di V.B. photo Maura Lorenzi
della Foppapedretti, non hanno trascurato niente nell’organizzazione di questo evento: alla serata molto significativa per la squadra della Foppapedretti hanno partecipato anche i media che, dopo la presentazione, hanno avuto la possibilità di intervistare le giocatrici mentre gli ospiti si gustavano il buffet offerto dai padroni di casa del centro benessere di via XX settembre 115. La serata si è conclusa con i ringraziamenti da parte del Presidente Bonetti e del Direttore Generale Panzetti che hanno sottolineato l’importanza del sostegno che i tifosi dimostrano alla squadra. Inoltre un ringraziamento particolare anche a tutti gli sponsor che hanno sempre supportato e continueranno a supportare la squadra accompagnandola nei suoi successi, e al centro benessere Sabaithai che ha ospitato l’evento. Il titolare del Centro Benessere Roberto Teti ha ringraziato a sua volta gli ospiti omaggiandoli con un trattamento viso alla torba, ultimo ritrovato tra le novità del Sabaithai.
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rande successo per le atlete della Foppapedretti che sabato 13 ottobre hanno girato tra le vie del centro di Bergamo, accompagnate dallo staff Tecnico, da quello Dirigenziale e dal Presidente Luciano Bonetti. Le ragazze sono arrivate a Palazzo Frizzoni con il pullman rossoblù firmato Volley Bergamo, grazie a Autotrasporti Noris, dove le aspettava l’Assessore allo Sport del Comune di Bergamo Danilo Minuti e l’Assessore allo Sport della provincia di Bergamo Alessandro Cottini, e, con il sostegno dei tifosi accorsi, hanno raggiunto il centro benessere SabaiThai, presso la Galleria Mazzoleni. La rosa rossoblù è stata presentata all’interno della Galleria da Andrea De Sabato di RTL 102.5 di fronte a più di 400 persone tra tifosi, simpatizzanti e semplici curiosi che sono stati conquistati fin da subito dall’allegria e dalla spensieratezza della rosa rossoblù. Gli organizzatori, Roberto Teti, titolare del Centro Benessere SabaiThai, e Stefano Calvo, Responsabile Marketing
event
ABenergie Pensa in Verde di V.B. photo Matteo Mottari
ABenergie s.p.a Via Tasca , 3 - 24122 Bergamo Tel. 035 2819211 - Fax 035 2819222 www.abenergie.it
vincitori, che sono stati premiati durante la serata condotta dal noto comico attore Omar Fantini: Per la categoria ”passione” lo scatto che ha colpito l’interesse del pubblico e della giuria è stato “La passione e la natura si amano sotto un tetto verde” di Rosita Giulianelli da Perugia; per la categoria “rispetto” si è aggiudicata il premio Alejandra Mencias di Milano con “Orto”, mentre per la categoria “innovazione” ha vinto lo scatto intitolato “L’uomo non ha speranze di vincere contro la natura” di Elena Pedron di Padova. Dopo la premiazione, il pubblico è stato deliziato dalla straordinaria performance del writer e artista multimediale Verbo, il graffitti – mapping. Forme e colori della natura hanno preso vita in tre dimensioni, in un gioco di ombre e luci che si sono diffuse nel teatro facendo vivere al pubblico un’incredibile ed emozionante esperienza visiva. Il progetto ha ottenuto molto successo e il Presidente dell’azienda Abenergie Alessandro Bertacchi è soddisfatto dei risultati ottenuti con il “Pensa in Verde tour” che si proponeva di stimolare le persone sul tema del rispetto dell’ambiente e di renderlo concreto nella vita di tutti i giorni.
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iovedì 25 ottobre è andata in scena presso il teatro sociale di Bergamo la serata conclusiva del tour “Pensa in Verde” organizzato dall’azienda ABenergie. Il progetto realizzato per promuovere l’azienda sul territorio e per sensibilizzare le persone all’importante tema dell’ambiente, ha fatto tappa in diverse città, tra cui Brescia e Monza. L’artista di fama internazionale Christiane Jessen-Richardson ha realizzato opera di 3D Street – painting: una forma d’arte famosa in tutto il mondo, che è sbarcata per la prima volta in Italia a Bergamo. L’artista ha realizzato una serie di opere pavimentali a tre dimensioni, degli squarci di natura nel bel mezzo delle città che hanno sorpreso e incuriosito i passanti e posto l’attenzione sulla sostenibilità dell’ambiente e su uno stile di vita e di consumo responsabile. Il tour è stato seguito da un concorso fotografico aperto a tutti: I partecipanti avevano il compito di rappresentare con uno scatto fotografico”squarci” di verde o altri soggetti che simboleggiano i diversi temi della passione, innovazione e rispetto per la natura. I lavori sono stati giudicati attraverso i social network da oltre 3000 votanti e, una giuria di esperti ha poi decretato i
OROSCOPO UP
Oroscopo di Giazzi Marina
Scorpione 24 ottobre 23 novembre
Se un individuo dovesse scegliere di riposarsi in questa vita non si incarnerebbe certo nel segno dello Scorpione. Dominato da Marte e Plutone, il nativo dello Scorpione è misterioso, affascinante, intelligente, magnetico, potente, sempre in lotta con se stesso e i propri istinti pìù profondi. Questo segno che ama la vita più di chiunque altro, che vive di pathos travolgente e di passione pura non è poi cosi antipatico, cattivo, bastian contrario, malvagio e perfido, come si dice. Semplicemente lui ama cercare, nel buio, nel inquietante e nel notturno, la vita e il suo segreto che per lui è cambiamento, movimento, trasformazione e conoscenza.Per questo attacca, perché l’attacco è un modo di muovere la staticità e vi assicuro non è bello averlo come nemico, perché non cede, non si arrende, sa nascondersi, celarsi fino a quando l’attenzione del nemico non si allenta. Allora ricompare, per portare come un cobra il morso letale e definitivo. Lo scorpione mette alla
prova, perchè ricerca complicità e alleanze, e vuole essere ben sicuro di chi ha scelto di avere al suo fianco. Lo si vede bene in amore, dove lo Scorpione mette l’amato sotto una pressa e lo tortura. Non lo fa per semplice sadismo. Semplicemente mette alla prova. Anche nell’amicizia, nelle relazioni di lavoro e nelle associazioni, mette alla prova per valutare se l’altro è davvero forte, resistente, intelligente, profondo, in grado di sostenere la lotta, la battaglia e la guerra. Ma quando poi crede, crede fino in fondo, di una passione lucida, intensa, incontrollabile. Segno astuto, abile nel gestire l’ombra, che non ama farsi vedere, perchè è inutile esporsi ai colpi e alle mosse altrui magari per stupido esibizionismo, lo Scorpione sa essere crudele e vendicativo, ma anche appassionato, totalmente dedito all’oggetto d’amore, fino a perdersi ed eventualmente anche a vivere la follia della passione.
Curiosa e poliedrica, sin da piccola studia l’astrologia moderna prima frequentando il CIDA, Centro Italiano di Astrologia e successivamente seguendo le lezioni di Luisa Morpurgo. L’incontro con l’alchimia e la spagiria la avvicina all’astrologia classica e all’astrodiagnosi. Master Reiki e Terapeuta Spagirica ed Olistica si dedica ormai da anni all’alchimia, alla cristalloterapia e alle terapie egizio essene, mettendo appunto un suo personale metodo di guarigione alchemica.
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Per informazioni: giazzi.marina@gmail.com
Con Urano nel segno grandi sconvolgimenti per te Ariete, improvvisi, inaspettati e fulminei. Finalmente la lunga opposizione di Saturno è giunta al termine e tu hai potuto tirare un sospiro di sollievo. Urano non metterà a dura prova la tua pazienza, anzi ti aiuterà a realizzare tutto ciò che negli ultimi due anni è stato ostacolato dal pianeta del rigore. Ormai più saggio e paziente ti godrai la spinta in avanti che il Dio della trasformazione porterà nella tua vita. In quale ambito accadrà, dipende dalla posizione dei pianeti nel tuo cielo personale, ma sicuro che nessuno rimarrà fermo al punto in cui si trova. Grandi obiettivi, grandi progetti, grandi sogni pronti per essere realizzati che a Novembre inizieranno a concretizzarsi. Per cogliere le occasioni occorrerà avere coraggio e una forte predisposizione al rischio, che a te non mancano certo. Fai solo attenzione a valutare tutte le carte messe in gioco, Plutone dal segno del Capricorno sta ancora creando qualche oscurità e qualche ambiguità che è meglio valutare per tempo.
TORO 21 APRILE I 21 maggio
Amici del Toro, è giunto il tempo di uscire da quel limbo di comodità in cui da sempre vi trovate a vostro agio. Saturno da ottobre è entrato nel segno opposto al vostro e vi spinge a non dare niente per scontato. Il pianeta del rigore impone sempre impegno in ogni cosa, dedizione e costanza, doti che possedete, ma che a volte accantonate per troppa pigrizia. Nel mese di Novembre, specie per i nati nella prima decade, bando alla pigrizia! Iniziate da subito a far emergere quella parte di concretezza che vi appartiene e lasciate che sia lei a guidare i vostri passi in ogni ambito della vostra vita. Via i rami secchi, le amicizie che hanno fatto il loro tempo, gli amori che ormai non vi soddisfano più a pieno, le occupazioni in cui da tempo vi sentite stretti. È il tempo della pulizia di tutti gli ambiti della vita, pulizia lenta e costante che porterà ordine in quegli aspetti ancora poco gratificanti. Nel corso del mese dovrete attuare un severo sistema di verifiche in ordine alle scelte compiute negli ultimi 7 anni. Trattasi di un severo collaudo, che porterà guai solo se continuerete a mantenere incongruenza tra gli obiettivi del cuore e quelli della mente. Bando all’ansia, smettete di preoccuparvi delle cose e iniziate ad occuparvene.
gemelli 21 maggio I 21 GIUGNO
Sostenuti dal vento del cambiamento viaggiate con le vele spiegate alla ricerca del nuovo, dell’inaspettato e del travolgente. Mai fermi e sempre in movimento desiderate ora più che mai avere qualcosa in cui credere fermamente. D’ora in avanti cogliete al volo le occasioni, lavorative, sociali e affettive, che giungono alla vostra porta. Potrebbero essere fonte di grande crescita e darvi quella spinta in avanti che da sempre desiderate. Cielo sereno senza nuvole, se non qualche pensiero inutile che potrebbe rovinarvi la giornata solo per il gusto di farlo. Chiudetelo in un palloncino colorato e lasciatelo andare. Giove stabile nel vostro segno vi offre la possibilità di dare effettiva espansione ad ogni vostra reale potenzialità. Solo un consiglio, non commettere l’errore di cimentarvi in qualcosa che non vi appartiene, ma spingete l’accelleratore sulla forza dei vostri desideri. Ricordate sempre che chi riesce a mettersi in sincronia con la propria reale essenza ha sempre una marcia in più su gli altri. Possibile concretizzazione di rapporti sentimentali insoliti, colpi di fulmine, e amori improvvisi con persone fino adesso mai considerate. Non fatevi accecare da sensazioni immediate, o dalla necessità di spettacolari sfoghi.
cancro 22giugno I 22 luglio
Lentissimi Cancro, per il mese di Novembre vi consiglio di appendere sulla porta di casa o sulla vostra scrivania un cartellino con la scritta” Non stressatemi”, affinche il mondo, le persone che amate, i vostri colleghi e capi capiscano una volta per tutte che voi avete bisogno di rispettare i vostri tempi lenti. Lenti come lento è il tempo di cui necessitate per ripulire il dubbio, la paura e l’incertezza, lenti come il tempo della fioritura che non può avvenire se non con i suoi ritmi. Se così farete sarete in grado di realizzare qualunque tipo di progetto Sgomberate la vostra casa dall’inutile, liberate i vostri armadi e così i vostri cassetti dall’inutilizzato, dall’inservibile, dovete fare spazio al nuovo che bussa, che vuole entrare alla vostra porta. Nelle trasformazioni del cuore sarete forti e delicati. Marte, in compagnia di Plutone vi aiuterà a far sentire le vostre ragioni nei rapporti contrattuali con gli altri, fate attenzione a non esagerare: in dicembre potreste subirne alcune conseguenze. Date spazio alle tue visioni più audaci e grandiose.
Leone 23 luglio I 22 Agosto
Con Novembre finisce la sensazione di girare a vuoto. Di parlare senza essere ascoltati. Vi sentire meglio, più inseriti nel vostro ambiente e sintonizzati sulle frequenze del cuore. Basta stare fermi in questo mese, chiudete gli occhi e ricominciate ad esplorare il vostro dentro e il vostro fuori. Novembre sarà una specie di lunga festa del fuoco, un periodo in cui dovrete alimentare regolarmente la fiamma che arde dentro di voi, lo splendore dei vostri occhi e la lucentezza del vostro cuore. Il grande idealismo di Nettuno, in moto diretto dal 12 novembre, aiutato dal rigore e dalla razionalità Saturnini, propizierà nuovi inizi e su basi maggiormente solide. Ricostruirete una nuova famiglia, incontrerete un nuovo amore, deciderete di cambiare casa o troverete il coraggio di vivere per conto vostro Siete pronti a dare tutto il calore e la luce possibile alla prossima fase del vostro progetto di vita? Spero di sì. Spero che il vostro fuoco torni ad ardere come da tempo non faceva per aiutarti a realizzare i tuoi sogni
vergine 23 agosto I 22 settembre
Nel mese di Novembre avrete la sensazione, dovuta alla quadratura di Giove e Marte, di essere ad un punto di svolta. Il passo rallenta e lo sguardo esige correzioni, piccoli aggiustamenti per non trovarsi sbilanciati davanti ai contrattempi. E voi che tendete a filtrare e controllare, a sopportare e ragionare, cercate di capire cosa correggere per fare il salto. E li potreste essere secchi e decisi come la lama di una spada nello scansare da voi ogni vecchia conoscenza non in linea con il vostro attuale sentire. Qualche momento di fastidio e intolleranza verso chi non capisce. Mentre cercate le risorse necessarie per realizzare i vostri sogni, preparatevi ad andare oltre quello che già sapete e quello che è immediatamente disponibile. Tenete sempre gli occhi sempre ben aperti oltre il visibile. Con Plutone che ammicca dal segno del Capricorno, l’Eros tende a svilupparsi in maniera più avventurosa e così la “Seduzione” diviene padrona e regina della vostra vita, sciogliendo i lacci alla terza decade. Urano dai pesci potrebbe portare un inaspettato aumento delle vostre potenzialità creative.
Bilancia 23 settembre I 23 ottobre
Con l’uscita di Saturno dal vostro segno e Marte e Giove dalla vostra parte vivrete sicuramente un Novembre positivo, anzi direi ricreativo, pieno di baldanza piacevole e rilassata. Per molti è il momento di rivalutare un progetto rimasto per troppo tempo sospeso, in attesa di una risposta chiara. Tutto quello che accadrà in questo periodo rivoluzionerà la vostra vita. Prendete le decisioni “giuste” (dove vi sia sincronia perfetta tra gli obiettivi della mente con quelli dell’anima) senza perdere tempo; se non avete già cominciato ad adoperarvi in tal senso gli eventi vi forzeranno inesorabilmente la mano. L’energie del cambiamento dovranno esser canalizzate senza esitazioni. Mese profittevole per annullare quelle limitazioni di minor significato, sia che siano state imposte dagli altri o da voi stessi. Spazzate i vecchi schemi. Vanno intrapresi nuovi corsi La vostra natura riflessiva vi impedirà di cadere vittime di qualche illusione, anche se in questo mese vi è concesso di essere più leggeri del solito.
scorpione 24 ottobre I 23 novembre
Con la mente più serena e il corpo più rilassato, non sentite più l’esigenza di attizzare il fuoco ad ogni istante per spiazzare gli altri. Non vi sentite più minacciati e anche chi vi è vicino si rilassa.Approfittate di questo momento di pace per comprendere realmente quale siano le cose di cui avete effettivamente bisogno, evitando di identificare il vostro desiderio di sicurezza e il vostro essere con l’avere. Con il “Ritorno” di Saturno nel vostro segno si apre una nuova fase fondamentale della vostra vita. Saturno potrebbe spingere alcuni di voi ancor più verso l’interno, in un’avvincente calata nei meandri e segreti della mente per vedere la realtà di fuori con contorni definiti, infallibili, senza mancare il minimo dettaglio. Qualcuno potrebbe forse spaventarsi di questa vostra precisione, ma l’oggettività che presentate, priva di proiezioni, dovrebbe far gioire, inquietando solamente chi teme il vero. Per sfruttare al massimo un transito di Saturno dovete innanzitutto organizzarvi. L’alleanza di Plutone in Capricorno vi aiuterà ad affrontare coraggiosamente ogni scelta.
sagittario 22 novembre I 21 dicembre
Anima passionale che a volte sfuma verso la malinconia per consolarvi in questo mese reciterete la leggerezza. Ormai avete sistemato un sacco di cose, oltrepassato tutte le difficoltà, gli ostacoli e gli sbandamenti di un anno fa. Avete fatto tutto senza mai indietreggiare, senza mai perdere l’entusiasmo, ma nonostante le conquiste ottenute non vi sentite ancora perfettamente realizzati. Perché per voi e per la vostra visione ideale non esiste mai conquista assoluta, ma solo sfide e rilancio continuo di obiettivi. A novembre nuova consapevolezza di direzione, nuovi traguardi, grande fiducia e carica di vitalità. Bando alle tensioni degli ultimi periodi. Nei rapporti invece alternerete momenti di aggressività a remissività, di passività ad attività. Vi sentirete attratti da un amicizia particolare e anche se tenterete di resisterete alla passione e alle gioie dei sensi, Urano in moto diretto vi aiuterà a superare quelle inibizioni che vi frenavano nella vita affettiva Maggiormente favoriti i nati della terza decade che vedranno realizzati i loro progetti più antichi. Grande sviluppo della vostra vena spirituale.
capricorno 22 dicembre I 20 gennaio
Nel mese di Novembre, lasciatevi sfuggire il bisogno di tenerezza che nascondete in fondo al cuore, sentitelo vostro, lasciate che anche gli altri colgano la vostra sensibilità, la vostra tenerezza, la vostra dolcezza. Lasciate che l’altro comprenda quanto siete pronti a donarla e a riceverla, lasciatevi abbracciare e abbracciate, certo sempre alla vostra maniera, senza stucchevoli smancerie e salamelecchi. Eccellenti le posizioni dei pianeti rapidi, che ammorbidiscono i vostri approcci, sempre duri, resistenti ed inossidabili e vi aiutano ad essere più solari ed allegri. Ormai liberi da Saturno sarete alleggeriti dal senso del dovere e potrete approfittare dei transiti favorevoli di Giove e Marte che vi aiuteranno a ritrovare forza, desiderio e volontà in voi stessi, per affrontare qualunque tipo di battaglia ed occasione, godervi opportunità professionali, aumentare il vostro potere seduttivo e vivervi una storia d’amore. Quindi in quest’inizio d’inverno vi do un compito: superare l’inibizione e iniziare a godere della vostra bellezza più profonda, intensa, sorprendente e capace di trasformarvi.
acquario 21 gennaio I 19 febbraio
Con Marte in sestile, finalmente vi sentirete liberi e pieni di quell’energia frizzante che vi appartiene per DNA. Mercurio nel segno del Sagittario vi rende realistici, ispirati, appassionati, erotici e sociali, pronti a godervi i piaceri della vita. Una sontuosa Venere in Bilancia ti offrirà ottime novità in amore, si tratterà forse di un’amicizia divenuta piccante e in modo frizzante. Il vostro fascino sarà amplificato e reso ancor più struggente dalla dolcezza con la quale saprete conquistare le vostre prede. In tutto questo carillon di emozioni da montagne russe il vostro fisico potrebbe essere messo a dura prova. In novembre, infatti, potreste avvertire un pò di stanchezza. Ginseng e ferro potrebbero aiutarvi a ritrovare l’energia necessaria per affrontare un dicembre di nuovo ricco di novità e di un lavoro che amerete perchè vi amerà! Grandi avanzamenti di carriera. siete ispirati e sicuri dei mezzi da utilizzare, ma non abbiate fretta e non date troppa fiducia a chi non conoscete ancora abbastanza. Con Giove in ottimo aspetto comprenderete la necessità di alcuni cambiamenti per srotolare il futuro…In fondo voi siete noti per essere originali: lanciatevi.
pesci 20 febbraio I 20 marzo
Ottobre si è chiuso all’insegna della polemica e delle tensioni, con la famiglia, il partner, gli amici i figli. Ma già dai primi giorni di Novembre tutte le questioni che le hanno scatenate vi scivoleranno addosso, presi come sarete a realizzare solo ciò che davvero desiderate. La tristezza verrà accantonata e i pensieri negativi, masochisti e contorti e la maschera dell’inconsolabile verranno riposti nell’armadio perché ormai inutili. Con Marte favorevole non avete più tempo per essere tristi. Vi divertirete insieme ai vostri amici, sempre più numerosi e stimolanti e vi sentirete più sicuri di voi stessi, tanto da chiedere ed ottenere tutto ciò che desiderate. Sarete al top delle vostre capacità seduttive e l’amore vi sorriderà. Anche la forma fisica sarà al top e potrete concedervi qualche strappo alla regola, ma sempre senza eccedere. Il lavoro vi richiederà concentrazione e forza di volontà, non abbattetevi di fronte a qualche ostacolo e date slancio ed entusiasmo alle vostre iniziative. Beati e felici attraverserete Novembre con leggerezza, infischiandovene di quanti proveranno a mettervi i bastoni tra le ruote.
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A CACCIA DI SAPORI... Un accogliante locale sulle rive del Garda ALLA STELLA ĂŠ un ristorante presente sulla piazza di Desenzano del Garda a pochi passi dalla piazza principale che offre, oltre ad un luogo totalmente accogliente con il sapore di casa, colazioni con deliziosi cappuccini, cornetti freschi, marmellate fatte in casa, torte, pranzi e cene dove si possono assaporare prelibatezze sempre con la base del pane e salame, vino, birra artigianale e la â&#x20AC;&#x153;pizzaâ&#x20AC;?.
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di Barbara Epis photo Michele Oggioni
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ra virgolette perché l’unica cosa che questa pizza ha in comune con quella tradizionale è l’impasto. La particolarità consiste nel tempo di cottura e la lievitazione di 30 ore. Usando il forno elettrico si ottiene una focaccia leggera e facilmente digeribile che costituisce, appunto, la base del prodotto arricchita poi dagli ottimi ingredienti come patanegra, gamberi rossi di Sicilia, mortadella e stracchino, burrata e pomodorini pachino e tanti altri. Un’altra particolarità, inoltre, è che la pizza la servono al tavolo una alla volta, divisa a spicchi per il piacere di condividere.
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Alla Stella si possono degustare anche ricette con sapori molto delicati a base di ingredienti sempre di stagione, anche biologici. Primi piatti e secondi a base di fantasia e genuinità con una massima attenzione ai particolari, il bello e il buono.
E se si volesse anche fare un regalo per far conoscere i prodotti o portarli nelle proprie case è possibile acquistare, nel negozio sottostante al locale, gli alimenti che più piacciono. Il dono di ospitare e l’amore per la cucina sono i principali ingredienti presenti nella tradizione di questa famiglia che ha fatto nascere e sta facendo splendere LA STELLA. Per mantenere l’attività sempre sulla “scia luminosa” c’è una continua ricerca di prodotti di alta qualità. La filosofia su cui si basano, infatti, è sulle materie prime ricercate, ma ricercate nel senso di andare a cercarle in prima persona. Per questo motivo sono cacciatori ma di raffinatezza perché la loro attività è piacere, è un sogno realizzato che vuol diffondere il vero significato di mangiar bene.
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vicolo Molini,6 25015 Desenzano del Garda Tel 030 9911187 www.allasella.it - info@allastella.it
Ventennale esperienza nella ristorazione e viscerale passione per l’arte hanno portato Roberta Gandini, “lady of the house”, a creare 133 SUSHI CLUB. Cucina giapponese OLD STYLE & FUSION, un’accurata selezione di VINI, MUSICA e ARTI VISIVE si fondono in una continua ricerca ed evoluzione, per far si che una cena o un semplice aperitivo possano trasformarsi in un viaggio emozionale. “ConceptArea” dall’anima plasmabile e camaleontica è 133 Art Gallery, che si occupa di produzione musicale, fotografia, moda, mostre d’arte e spettacolo. Molteplici sono le esposizioni organizzate, da artisti emergenti, per cui la galleria è talent scout e produttrice, a nomi noti nel panorama contemporaneo dell’arte. “Ticket to LOVE” è il titolo della doppia mostra personale di Massimo Balestrini e Daniele Liguori che accoglierà gli avventori al club dall’ otto di novembre, “tripla” si potrebbe dire, aggiungendo il nome NEJA che incanterà gli ospiti con la sua voce, presentando in contemporanea dal vivo, l’ultima produzione musicale targata 133SushiClub.
Prenotazioni e ordinazioni dirette al numero +39 030 5310377 oppure +39 335 265910 APERTO TUTTI I GIORNI 12:30 > 15:00 – 19:00 > 24:00 CONSEGNE A DOMICILIO : 133 SUSHI CLUB – Via Guglielmo Marconi, 133 – 25015 DESENZANO del GARDA (BS) INDICAZIONI STRADALI GOOGLE MAPS
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In una sola serata arte culinaria, ottima musica ed alcuni spunti per importanti riflessioni sull’amore suggerite dalle opere pittoriche. Come non fare di questo un vissuto personale?
Vela Places
Un oasi di relax, comfort & natura
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La famiglia Polettini, dopo quasi un secolo vissuto in questa storica e magnifica villa adagiata sulle sponde del Lago di Garda ha voluto trasformarla in unâ&#x20AC;&#x2122;oasi di serenitĂ e metterla a disposizione di chi ama ritrovarsi in un ambiente accogliente e raffinato... lasciarsi accarezzare dalla leggera brezza del mattino mentre passeggia sul Lungolago... o fermarsi e leggere un buon libro in tutta tranquillitĂ .
I
laghi, come altri luoghi peculiari della nostra penisola, sono intrisi di secoli di storia. Se si pensa al lago più grande d’Italia, il Lago di Garda, il passato si fa ancora più interessante. “sulle pacate onde di questo lago hanno navigato milioni di persone” ricorda Marco Polettini, direttore e proprietario dell’Hotel Piccola Vela. “Su queste sponde si sono fermati ad ammirare il panorama uomini e donne senza storia, personaggi illustri, re e regine di altre epoche. L’atmosfera che si respira sulle sue rive è quella di allora, scatta ancora quella scintilla che affascina e ci fa innamorare di un luogo infinito e accogliente come può essere il Lago di Garda”.
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Ed è qui che, per raccogliere sensazioni magiche e atmosfere vibranti, nasce Piccola Vela, un hotel lontano dalle frenesie cittadine ma non troppo distante dalle vie mondane di Desenzano e dalla raffinata Sirmione. I ritmi della giornata scorrono senza fretta, scanditi dalla quiete e dal relax. “Il vero charme di questa casa risiede nei suoi angoli appartati, dove si può assaporare tranquillità e privacy. Una piccola sala lettura, uno scorcio di giardino fra limoni e ulivi: tutto concorre a regalare attimi di intimità. La Maison Piccola Vela è un crocevia silenzioso di persone dalle passioni più disparate, dagli interessi
più vari, che ricercano nella loro soggiorno momenti di splendido isolamento dalla frenesia di tutti i giorni”.
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Il Lago di Garda si offre quindi in tutta la sua ricchezza naturale, con la possibilità di visitare in giornata affascinanti città d’arte quali Brescia, Mantova, Verona e Venezia. Panorami splendidi, vedute mozzafiato, eventi internazionali, per un intreccio interessante fra storia, cultura e natura.
Hotel Piccola Vela Viale T. Dal Molin, 36 25015 Desenzano del Garda (BS) Tel e Fax +39 030 9914666 www.piccolavela.it
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a passeggio per la cittĂ
Desenzano del Garda
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di Davide Comotti
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esenzano del Garda (circa 25.000 abitanti per 60 kmq di estensione) è una vivace cittadina situata in provincia di Brescia, sul basso Lago di Garda. Collocata all’estremità sud-ovest del suddetto lago, si trova al centro di un ampio golfo delimitato ad ovest dall’altura del Monte Corno e ad est dalla penisola di Sirmione.
timologia più colta, secondo la quale “Desenzano” deriva dal latino Decentius (nome proprio del presunto proprietario del podere e della villa del IV secolo di cui ancora oggi si possono visitare gli scavi); e un’etimologia più popolare, secondo cui il toponimo “Desenzano” è collegato alla parola “discesa” (in quanto il borgo si distende lungo il declivio collinare). Numerosi sono i monumenti e i luoghi d’interesse. In ambito religioso, la chiesa più importante è la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena: consacrata nel 1611, riveste un grande valore anche dal punto di vista artistico, in quanto al suo
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I primi insediamenti risalgono addirittura all’epoca preistorica, per poi svilupparsi durante l’epoca romana, il Medioevo, l’epoca veneta, napoleonica, austriaca, nel periodo dopo l’Unità d’Italia e nel corso del Novecento. Fino al 1862, il comune si chiamava semplicemente Desenzano: in quell’anno, fu ribattezzato Desenzano sul Lago, mentre la denominazione attuale fu assunta nel 1926, durante il riordino delle amministrazioni locali; con quel decreto, fu inoltre aggregato il territorio del soppresso comune di Rivoltella. Attualmente, il comune di Desenzano del Garda comprende due frazioni (Rivoltella del Garda e San Martino della Battaglia) e confina con cinque comuni: Lonato del Garda, Padenghe sul Garda, Peschiera del Garda (provincia di Verona), Pozzolengo e Sirmione. Il Santo Patrono di Desenzano del Garda è Sant’Angela Merici. Riguardo all’origine del nome, ci sono due ipotesi: un’e-
interno si trovano affreschi di Andrea Celesti e Gian Battista Tiepolo. Ma bisogna ricordare anche la chiesa di San Biagio, collocata al di sopra del porticciolo di Rivoltella. In ambito civile, celebre è innanzitutto il Castello: costruito nell’Alto Medioevo, fu ampliato nel Quattrocento, svolgendo anche la funzione di rifugio per la popolazione; parzialmente restaurato nel 2007, d’estate ospita spettacoli teatrali all’aperto. Il Castello è l’edificio più caratteristico della cittadina, da qualunque punto la si guardi (dall’entroterra, dal porto o dal lago). Piazza Malvezzi, costruita nel Cinquecento, è opera dell’architetto Giulio Todeschini. Della Villa Romana di Desenzano (anticamente disposta ai piedi di un declivio collinare e vicina alla spiaggia), oggi si possono ammirare solo i resti. Sulla collina di San Martino si può invece ammirare la Torre di San Martino della Battaglia, un’alta torre costruita nel 1878 in stile neo-gotico e destinata a celebrare il Risorgimento italiano.
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Trattandosi di una località lacustre, bisogna poi menzionare: il Porto Vecchio (edificato durante la Repubblica di Venezia) e le spiagge, che sono principalmente tre, e tutte sassose (la spiaggia del Desenzanino, la Spiaggia d’Oro e la spiaggia di Rivoltella). Il più importante parco cittadino è stato costruito nel 2002, nell’area retrostante le piscine comunali. Desenzano del Garda non è solo una rinomata località turistica, ma anche un importante centro culturale. Il comune può vantare infatti l’apertura della prima mediateca pubblica italiana (nel 1997); il Monastero di Santa Maria del Carmine ospita la Biblioteca comunale e il Museo
Archeologico “G. Rambotti”, dedicato alle popolazioni primitive locali e al cui interno è custodito il più antico aratro rinvenuto al mondo. Fra le numerose scuole, bisogna ricordare soprattutto lo storico liceo “Girolamo Bagatta”, fondato nel 1792, e che attualmente ospita diversi corsi di studio (liceo classico, scientifico, linguistico, delle scienze umane). All’interno del teatro Paolo VI si trova il cineforum; come già accennato in precedenza, durante l’estate il Castello diventa sede di rappresentazioni teatrali ed eventi culturali all’aperto, che in inverno proseguono nel teatro “Alberti”. Tre sono gli eventi principali che animano la vita desenzanese. Due sono legati alla natura lacustre del comune, il terzo è invece il “Gran Premio TV”, che si tiene al teatro “Alberti” ed è la più importante manifestazione italiana nell’ambito della televisione indipendente. Le due gare che si svolgono sul lago di Garda sono invece la Centomiglia del Garda e la Regata delle Bisse. La Centomiglia
è un appuntamento importante per i velisti, organizzata dal “Circolo Vela di Gargnano”: Desenzano ospita la boa di passaggio sud, quindi gli appassionati possono seguire i passaggi delle imbarcazioni sia dall’acqua che dalla terraferma. La Regata delle Bisse, che si svolge fra giugno e agosto di ogni anno, è invece una gara remiera, organizzata dalla “Lega Bisse del Garda”: le bisse sono tradizionali imbarcazioni da voga alla veneta, che gareggiano in un campionato di cui Desenzano è solo una tappa.
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Desenzano del Garda è ottimamente servita da numerose infrastrutture: l’uscita sull’autostrada A4, la stazione ferroviaria di Desenzano del Garda – Sirmione (sulla linea Milano – Venezia) e, a breve distanza, l’aeroporto di Verona Villafranca e l’aeroporto di Brescia – Montichiari. Il comune è inoltre attraversato da diverse linee di autobus urbane ed extraurbane.
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