STURLANEWS 2014

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STURLANEWS GIORNALE SCOLASTICO DELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “DE TONI “DELL’IC STURLA 5 GIUGNO 2014

ANNO VIII

NUMERO SPECIALE


LA REDAZIONE Direttore:

EDITORIALE

Alessio Serra

Vicedirettori Federico Barbano Lorenzo Debernardis Caporedattori Matilde Arnaboldi, Lorenzo Berisso, Daniele Bini, Ruben Cervelliera, Gaia Macassaro, Marcello Maggiolo, Beatrice Matta, Cesare Maura,Francesco Mondillo, Cosimo Montanari, Vittoria Pascale, Giada Romagnoli, Ilaria Saia, Andrea Silvestri, Davide Verdina ———–————————————————————Hanno collaborato III C Febe Ausonia, Daniele Bini, Giulia Bonavera, Mattia Brisighella, Francesca Cama, Mattia Caprotti, Giulio Costi, Martina Degiorgi, Lorenzo Frascolla, Elena Guenna, Nick Piero Lema Valdez, Alessia Mauceri, Gabriele Parisi, Rebecca Orlando, Ajithan Sivantharajah,Sajithan Sivantharajah, Adriano Soddu, Marco Taini, II B Carola Anchieri, Matilde Arnaboldi, Maia Stefania Baldi, Chakaniya Chandran, Matteo D’Atri, Roberto De Dominicis, Mattia Del Bono, Francesco Galletti, Alessio Lugo, Gian Filippo Marano, Beatrice Matta, M. Esther Mwanza, Elena Pallotta, Anis Redjemi, Ilaria Saia, Noemi Sante, Riccardo Solarino, Lorenzo Taverna, Francesco Vagge. Giovanni Parodi, Nicolò Boccalari, Alessandra Repetto della IIC, Andrea Fossa e Niccolò Albi, Arianna Grasso della IB e alunni delle classi 1A ,IG 3A Yari L. Fatma, Mahmud, Lycia, Aris , Davide D. ed altri alunni della scuola ospedaliera del Gaslini. SturlaNews è stato ideato e coordinato dal prof. Maurizio Braggion. Ha collaborato la prof Maria Francesca Rossi.. Si ringraziano, per il contributo all’organizzazione dell’evento la prof. Irene Monaco, per la lettura dei testi l’insegnante e attrice Renata Pisani ed inoltre le prof. Loredana Magi Marina La China , Daniela Olcese, Daniela Cavallin,Rita Garbato, Silvia Parigi , Carla Guglieri e Angela Vernizzi.

Foto retrocopertina Adriano Soddu III C

Anno VIII NUMERO SPECIALE

Il nostro giornale scolastico, ribattezzato lo scorso anno “StrozziNewsSturla”, dopo la nascita, lo scorso settembre, dell’I.C. Sturla, ha assunto quest’anno la denominazione di SturlaNews. Ideato e coordinato dal prof. Maurizio Braggion e realizzato con la preziosa collaborazione di Vittorio De Benedictis, nella foto,caporedattore del Secolo XIX, che ha condotto il laboratorio di giornalismo alla biblioteca De Amicis. La redazione del giornale coinvolge anche quest’anno gli alunni del laboratorio pomeridiano di giornalismo, alcune classi di via Era e allievi della scuola ospedaliera del Gaslini. Gli argomenti di questo numero speciale sono come al solito i più disparati, si parla di grandi personaggi del presente e del passato, ad esempio Nelson Mandela, di John Kennedy di fatti accaduti in Italia e all’estero, di scuola, di bullismo, anche on line,del problema delle dipendenze, di alimentazione, dello sfruttamento del lavoro minorile, di problemi ambientali e giovanili, della Marcia dei valori e di molto altro ancora. C’è anche spazio per la fantasia, con , ad esempio, un’ intervista immaginaria proprio a Nelson Mandela. “SturlaNews” sarà presentato, come già avviene da anni ,nell’Aula magna del Gaslini, il giorno 6 giugno, Gli ospiti di quest’anno dovrebbero essere il prof. Carlo Henriquet, presidente e fondatore della Gigi Ghiotti Onlus, e il campione di pallanuoto Maurizio Felugo. A proposito, tra quelli intervenuti negli anni scorsi si ricordano due sportivi, l’allenatore Novellino e l’arbitro internazionale Farina e due amministratori cittadini, l’allora presidente della provincia Repetto, l’ex Sindaco di Genova, Vincenzi, e il giudice minorile Sansa, l’attrice Carola Stagnaro. Ricordiamo che i nostri redattori sono stati premiati quest’anno dal Secolo XIX., nell’ambito del progetto “Giornale in classe”. Buona lettura!

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UN AEREO SCOMPARSO NEL NULLA Redazione

«Tornate alle vostre case», hanno detto ai primi di maggio le autorità malesi ai parenti, dei passeggeri del Boeing 777 scomparso nel nulla l'8 marzo scorso, «Se ci saranno novità vi informeremo». Il 30 aprile il centro che coordina le ricerche in Australia ha parlato di nuove ricerche, stavolta subacquee, che dureranno non meno di sei mesi, a una distanza tra i 1000 e i 1600 chilometri dalle loro coste, con il robot Bluefin 21. Il costo supererà i i 55 milioni di dollari. Secondo l' australiana «GeoResonance» il relitto del jet potrebbe trovarsi nel Golfo del Bengala, a sud del Bangladesh. In precedenza, i malesi avevano ricevuto da un satellite francese le immagini di oggetti galleggianti a sud-ovest dell’Australia, in una zona in cui era stato

diffuso un allarme ciclone. I resti non appartenevano però al Boeing della della Malaysian Airlines. In precedenza l’India, che con altri 24 paesi è coinvolta nelle ricerche, aveva cercato l'aereo scomparso al largo delle isole Andamane e nella Baia del Bengala. Si era indagato anche su una deviazione “deliberata” della rotta dell’aereo da parte dei piloti o di qualche dirottatore. Secondo l’ex vice segretario di Stato americano Strobe Talbott poteva essere stato compiuto un dirottamento, per compiere un attentato contro l’India. Le indagini, oltre che sul personale di volo, si erano concentrate su quello di terra, tecnici e ingegneri, in contatto con il Boeing.L'ultimo contatto radio era avvenuto all'1 .19, prima che l'aereo scomparisse dai radar. Quasi 20 minuti dopo i controllori vietnamiti avevano domandato ai malesi notizie dell'aereo. Alle 2.03 si segnalava che il volo si trovava nello spazio aereo cambogiano. Alle 5.20, a Kuala Lumpur si erano però resi conto che l'aereo non aveva mai lasciato lo spazio malese. Dieci minuti dopo era scattato l'allarme. C'è la certezza che un radar militare ha tracciato alle 2.22 la rotta di un aereo che, dopo aver virato verso ovest, ha attraversato la penisola malese. Probabile, ma non certo che si trattasse dell'aereo scomparso. Una domanda viene spontanea, Com'è possibile che nel 2014 un aereo sparisca nel nulla?

SUFFRAGETTE E DIRITTI DELLE DONNE Classe II B

La parità tra uomo e donna, nel voto , iniziò con una dura lotta in Gran Bretagna alla fine dell'800 e si concluse nel periodo fra le due guerre mondiali. Nel 1869 John Stuart Mill aveva rivendicato l'uguaglianza di sesso nelle elezioni in uno scritto dal titolo “La soggezione della donna.” La difesa dei diritti delle donne da parte di Mill gettò le basi per la lunga battaglia delle suffragette, in tempi in cui mentre veniva esteso il voto agli uomini,si impediva quello femminile.Tra il 1906 e il 1913 vennero infatti respinte in Gran Bretagna 6 proposte di legge favorevoli alle donne. Le suffragette reagirono con

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manifestazioni di protesta, organizzando comizi, con scritte sui muri , con cartelli contenenti slogan a favore della donna. Sovente queste manifestazioni venivano soffocate con la violenza da parte della polizia e con l'arresto di molte suffragette. Alcune di loro,in carcere, ripresero la protesta con lo sciopero della fame. Una giovane si abbandonò in prigione ad un gesto disperato. Nel 1914 scoppiò il conflitto mondiale e il movimento delle suffragette sospese la sua azione. Nel 1918 il primo ministro David Lloyd George ottenne l'approvazione della legge per il voto alle donne sposate o laureate, con l'età minima di 30anni, poi ridotta a 21, nel 1928, per allinearla con quella maschile. In quell'occasione il suffragio fu esteso a tutte le donne. Le suffragette avevano vinto. Per la cronaca, le donne italiane arriveranno invece al voto solo il 2 giugno 1946, nel referendum popolare per scegliere tra monarchia e repubblica e nell'elezione dell'Assemblea che scriverà la Costituzione.

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LA LISTA DI UN BAMBINO CORAGGIOSO Redazione

persone. Dopo un lieve miglioramento, nel 2010, il bambino è nuovamente peggiorato, a causa di un tumore al fegato. Consapevole della sua malattia, ha deciso di scrivere una lista delle cose che vorrebbe fare prima di morire. Tra i suoi 14 desideri, vi sono questi: - che sua madre impari a guidare in modo da fare un viaggio con lei - incontrare Jonny Deep nei panni di Jack Sparrow nei Pirati dei Caraibi - avere una stanza tutta per sé - possedere la nuova XboxOne - visitare Sun City in Sud Africa. Questo bambino sta dimostrando un coraggio straordinario e grande carattere. Speriamo in un miracolo che lo faccia guarire e Reece Puddington un bambino inglese di 11 anni siamo felici che in tanti lo salutino sulla rete e gli che vive nel Kent a Whitsable , nel 2008 era stato dimostrino il loro affetto, augurandogli di realizzare colpito da un tumore incurabile: il neuroblastoma, tutti i suoi desideri. che in quel Paese uccide ogni anno circa 100

IL PROFESSOR HENRIQUET E LA GIGI GHIROTTI Redazione

l’Associazione intitolata a Ghirotti, che segna il passaggio dall’assistenza dei malati di tumore Il prof. Franco Henriquet, che all’interno dell’ospedale di San Martino, a quella domiciliare nell’area della provincia di Genova. Nel sarà nostro ospite al Gaslini, dopo essersi specializzato in

1994, la Ghirotti garantisce l'assistenza domiciliare

anestesia e rianimazione, ha

anche ai malati di Aids e più recentemente anche a

lavorato negli ospedali di

quelli di Sla (sindrome laterale amiotrofica).Il

Perugia e Bari, per poi tornare professor Henriquet, nominato cavaliere del lavoro, ricopre, dal momento della fondazione della Gigi a Genova, come docente universitario, dopo aver vinto

Ghirotti, la carica di presidente. Di recente su

un concorso. Dal 1980 al 1997, anno in cui è andato Facebook è stata lanciata la proposta di dedicare a Franco Henriquet una strada . Il professore ha detto in pensione, è stato primario di anestesia e rianimazione in cardiochirurgia . Colpito dalla

a riguardo «Mi sembra un po' un'esagerazione, di

lettura di “Lungo viaggio nel tunnel della malattia”

solito si fa alla memoria di qualcuno ma sono

di Gigi Ghirotti negli anni Ottanta decise di creare

comunque lusingato

Secondo uno studio recente gli articoli di Wikipedia riferiti a diabete mellito, ipertensione, mal di schiena, malattie coronariche, cancro ai polmoni, alterazioni del metabolismo, depressione, asma e artrosi evidenziano hanno evidenziato gravi errori rispetto ai principali manuali e alle ultime scoperte scientifiche .

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MORTA DONNA NEL CROLLO DI UNA CASA

Redazione

Sette persone sono state tratte in salvo. Due risultavano disperse. Alle 7 di sabato 11 gennaio , nel Uno di essi, Nicola Oreste, ingepieno centro di Matera, è caduta gnere di 57 anni, è stato trovato una palazzina di tre piani. vivo dai soccorritori, dopo 12 ore di ricerche. Alla partenza dell’ambulanza, c’è stato il grande

applauso della folla. I vigili del fuoco hanno cercato inutilmente di salvare l'altra persona dispersa, una donna di 31 anni, Antonella Favale . Purtroppo, alle 22 .15 tutto è risultato inutile, la giovane , che lavorava come insegnante in un centro per disabili., era morta. Si è invece salvata Anna Maria, disabile di 50 anni, che aveva denunciato per prima le crepe presenti nella palazzina , grazie a un vicino, un romeno, volontario della protezione civile, che l’ha portata giù, in braccio. Dopo la tragedia, pare che lo Stato e il Comune non abbiano fatto nulla per le famiglie che hanno perso la casa, che ,a distanza di mesi, sono costrette a vivere presso parenti o ad affittare a proprie spese un’ altra abitazione.

LA RIVOLUZIONE DELLA PENNY PRESS Redazione

mettersi di pagare gli altri giornali che venivano venduti in abbonamento a non meno di 6 cent. The Sun, il primo quotidiano di New York, con quattro pagine su tre colonne, nacque nel 1833 e in soli due anni passò da 4000 mila a 15 mila copie! Grazie ai costi contenuti di stampa e alla pubblicità, poté essere venduto a un penny, diventando presto popolare. L’anno dopo, sempre a New York, nacquero il New York Transcript, che in poco tempo raggiunse le 9000 copie, e il periodico New Yorker, che nel 1859 diventò un quotidiano, con il nome di New York Tribune. Su di esso furono pubblicate le prime interviste.Nel 1835 uscì, anch’esso al prezzo di un penny, il New Morning Herald. Quest’ultimo fu il primo giornale americano ad avere corrispondenti anche in Europa e ad uscire con Il giornale, come lo intendiamo oggi, nacque negli anni edizioni straordinarie.Da quel momento sarebbero stati Trenta dell’Ottocento, negli Stati Uniti, con quella che fondati moltissimi altri quotidiani e settimanali. Nacquero con la Penny Press la figura del giornalista profu chiamata «Penny Press», cioè la vendita del quotifessionista e le redazioni vere e proprie e cominciarono diano al costo di un solo penny nelle strade e nelle piazze, da parte dei cosiddetti strilloni. Questi giornali, a diventare importanti la concorrenza giornalistica, lo scoop e la corsa alla notizia. anche nei contenuti, erano rivolti alla gente comune che, guadagnando in media 80 cent. ,non poteva per-

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NECKNOMINATION UN GIOCO PERICOLOSO

Redazione La “Neck Nomination” è una gara assurda tra ragazzi a chi beve di più e più velocemente possibile, davanti a una telecamera. Il video viene messo poi sul solito Facebook. In quel momento scatta la “nomination”, cioè il coinvolgimento di altri tre giovani che entro 24 ore devono accettare la sfida, se non vogliono essere presi in giro su internet. Un giornalista ha riferito che ,su internet, un ragazzino di una quindicina d’anni ha bevuto una bottiglia di birra in

meno di dieci secondi. Conclusa la bevuta, davanti alla videocamera del cellulare, ha detto: «Nomino Andrea e Mattia, dovete farlo entro dopodomani». Anche lui in precedenza era stato nominato o meglio aveva avuto la nomination. Questa pericolosa moda arriva dall'Australia, da dove ha raggiunto gli Stati Uniti e poi altri paesi, tra cui il nostro. All’estero ha già ucciso cinque ragazzi. mentre in Italia un giovane è entrato in coma etilico. Ha parlato, con giusto allarme, della diffusione di questo fenomeno tra i giovanissimi il professor Gianni Testino, che dirige nella nostra regione il centro di alcologia, che combatte l’alcolismo, soprattutto quello giovanile. Secondo Testino, l’assurda moda è arrivata pure a Genova. Si sono infatti rivolti a lui alcuni genitori, dopo aver trovato sui pc dei figli i video di alcuni loro amici che bevevano tutto d’un fiato un alcolico soli, davanti alla videocamera del cellulare. In Italia sono 8 milioni e mezzo le persone a rischio di abuso di alcol, tra loro 750mila sono adolescenti . Non solo. La mortalità per incidenti stradali legata al consumo di alcol è tra il 30 e il 50 per cento.

BULLISMO FERMARE I RESPONSABILI Redazione

Qualche tempo fa, in Val di Vara, nello spezzino, un ragazzino appena adolescente è stato picchiato da due coetanei,mentre i compagni guardavano divertiti senza intervenire.Tutti i genitori degli alunni della scuola, ma soprattutto quelli della vittima, si sono preoccupati e hanno chiesto giustamente più tutela per i propri figli. Alcuni di loro sono andati a sporgere denuncia ai carabinieri. Uno di essi

ha detto:”Questa situazione va avanti da troppo tempo,deve essere stroncata al più presto,perché mio figlio,come altri bambini presi di mira da questo gruppo,ha il terrore di andare a suola.Bisogna prendere provvedimenti al più presto! “ Sono d’accordo con questi genitori,questi fatti non devono succedere.

La morte di tre giovani donne nel subcontinente indiano fa riflettere sulla condizione femminile in quella parte del mondo. Nel mese di maggio in India, nello stato di Uttar Pradesh, è successo il primo fatto atroce , due adolescenti sono state stuprate e impiccate da un gruppo di giovani. In Pakistan, invece, una donna è stata lapidata dai familiari, in quello che viene definito un “delitto d’onore.

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SCUOLA OSPEDALIERA DEL GASLINI.

L’AVVENTURA AL GASLINI La mia avventura al Gaslini è iniziata un giorno di febbraio freddo e piovoso, Ero un po’ triste, ma quando ho conosciuto le super mitiche professoresse quella della scuola ospedaliera è diventata un'esperienza appagante e gratificante, sia dal punto di vista culturale che morale. Grazie a loro ho accettato la mia lunga degenza in ospedale. Grazie ai loro preziosi insegnamenti mi sono sentito vicino ai miei professori e ai miei compagni lontani. Con le prof del Gaslini ho avuto la possibilità di imparare con gioia e serenità e con un dolce sorriso che loro non negano a nessuno. Mi sento fortunato ad avere avuto il privilegio di averle conosciute e di essere stato un loro alunno. Con loro ho scherzato e imparato tanto, per me sono state delle muse dolci e affettuose. Non le dimenticherò mai: per me rimarranno per sempre le mitiche insegnanti del Gaslini.

Yari L.

UN CUORE D’ORO

In una casa povera e vecchia, lontana dalla città, abitava uma famiglia composts dal papà, dalla mamma e la dalla figlia, una ragazzina che frequentava la scuola del luogo. Il papà aveva poco lavoro e la madre faceva la casalinga. Un giorno la ragazzina, tornata da scuola, si era sentì male. Il papà, rientrato dal lavoro, l'aveva portata all'ospedale. Il medico, che l'aveva visitata, aveva detto ai

genitori che la loro figlia aveva problemi al cuore e che per guarire doveva essere operata . Loro si sentirono male. Decisero di non dire subito nulla alla figlia. Purtroppo l'operazione costava molto. Il dottore, però, aveva detto loro che avrebbero potuto terminare di pagare anche dopo l'operazione, Il padre prese la decisione di lasciare la città, per andare a lavorare fuori, in modo da guadagnare il denaro necessario. Salutò la figlia, dicendole che doveva andare via per un po' di tempo. Lei gli domandò «Papà, cosa mi regalerai per il mio quindicesimo compleanno?» E lui «Tesoro, è ancora presto per parlarne, c'è ancora tanto tempo».

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VERNAZZOLA STOP AL FUMO IN SPIAGGIA Classe II B

Vernazzola è un caratteristico borgo di Sturla, che si trova vicino alla più nota, almeno fuori Genova, Boccadasse, dal quale la divide la spiaggetta di Capo Santa Chiara. Si trova alla foce di un rio, il Vernazza, che è stato completamente coperto. E’ divisa da Boccadasse dalla piccola spiaggetta di Capo Santa Chiara.

I suoi rimandano alla mitologia greca : ci sono infatti via Icaro, via Urania, via Argonauti, via Tritone, via Giasone. D’estate il borgo è molto frequentato , a differenza dell’inverno e uno dei vicoli più caratteristici è Vico del Pesce, separato da Vernazzola da una piccola collinetta. Vi sbarcarono i martiri cristiani santi Nazario e Celso, che fondarono a Genova quattro chiese. In loro memoria all’inizio del Trecento fu edificata una chiesa diventata poi oratorio.Recentemente Vernazzola è salita agli onori della cronaca per una decisione che abbiamo apprezzato. Quest'estate sulla spiaggia non si potrà fumare . Lo scrive il Secolo XIX, che ricorda il voto a larga maggioranza del municipio Levante. Come è noto il fumo passivo può fare danni anche sulle spiagge . Davvero un'ottima decisione, che speriamo venga allargata a tutte le spiagge genovesi.

INQUINAMENTO UN GRAVE PROBLEMA Classe II B

La contaminazione dell'aria è il fenomeno di degrado ambientale più diffuso nel Continente ed è determinata dagli scarichi delle automobili, dagli impianti di riscaldamento, dalle centrali elettriche, dalle fabbriche e dalle piogge acide,ossia l'acqua piovana carica di sostanze acide e corrosive.Queste piogge hanno già distrutto intere foreste, danneggiato la fauna e la flora dei laghi e corroso gli edifici e i monumenti di molte città.Un altro fenomeno di inquinamento dell'aria è quello delle polveri sottili (dette

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PM10), minuscole particelle prodotte dagli scarichi delle auto e delle industrie. Per la loro leggerezza restano sospese nell'aria che respiriamo e, se penetrano nelle vie respiratorie, possono provocare malattie gravi, perfino mortali.Anche i gas serra inquinano l'atmosfera, e solo l'Europa ne produce circa 1/3 del totale mondiale.Si chiamano così perché si comportano come il vetro di una serra, che lascia passare i raggi del sole, ma ne trattiene al tempo stesso il calore, dopo che sono stati riflessi dalla superficie terrestre. La loro concentrazione eccessiva ha provocato la crescita della temperatura media del pianeta.Un discorso a parte merita l'inquinamento delle acque.I laghi e i fiumi europei presentano un livello di inquinamento molto elevato, anche perché lungo i fiumi sorgono sovente impianti pericolosi che scaricano i residui delle lavorazioni industriali. Anche gli ambienti marini sono diventati una sorta di discarica a cielo aperto: in questo caso i maggiori problemi sono legati all'estrazione o al trasporto dei prodotti petroliferi.I fenomeni di degrado sono ancora più gravi nei mari chiusi, come il Mediterraneo, il Mar Nero e il Mar Baltico.


BREVE BIOGRAFIA DI MANDELA .

Classe II B Quest’anno abbiamo lavorato, per il progetto del Secolo XIX, sul grande Mandela , morto alla fine del 2013, ma già da tempo gravemente malato,. Nelson Mandela era nato il 18 luglio 1918. Il suo vero era Rolihlahla, che significava attaccabrighe. Fu la maestra a chiamarlo Nelson, pare in omaggio al grande ammiraglio che sconfisse Napoleone. La famiglia d'origine era quella reale dei Thembu. Trascorse la sua infanzia a Qunu. Dopo la morte del padre mel 1927, fu adottato dal capo tribù del villaggio. Dopo aver studiato in un collegio coloniale, si iscrisse all'Università di Fort Hare da cui fu espulso nel 1940, per aver guidato una manifestazione studentesca, contro le discriminazioni razziali. Dopo aver rifiutato di sposare la ragazza che gli era stata assegnata dal capotribù, scappò a Johannesburg, dove per mantenersi iniziò a

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lavorare come guardiano, alle Miniere della Corona di Johannesburg, dove lo sfruttamento dei lavoratori neri era terribile. Non potendo più accettare tutto ciò, assieme agli amici Walter Sisulu e Oliver Tambo e ad altri diede vita alla Lega Giovanile dell’ANC (African National Congress), di cui diventò in seguito presidente. Laureatosi in legge, aprì con Tambo uno studio legale per difendere i neri e combattere l'apartheid . La battaglia fu affrontata inizialmente in modo non violento, con la disobbedienza civile. Mandela organizzò scioperi, marce di protesta e manifestazioni, cercando di convincere la sua gente a non obbedire alle leggi che colpivano i neri. Fu arrestato per la prima volta nel 1952, ma venne assolto. Vi furono poi altri arresti. Il 1958 fu per lui un anno importante. Sposò Winnie e, a causa della messa al bando dell’ANC, si convertì alla lotta armata, consapevole che fosse l'unica soluzione rimasta per sconfiggere l'a-

partheid. Nel 1962 lo arrestarono per alto tradimento, condannandolo a cinque anni di carcere. Mentre era in prigione, fu nuovamente accusato di sabotaggio e alto tradimento e condannato con i suoi compagni all'ergastolo. Aveva 46 anni quando lo spedirono a Robben Island, un isolotto nell' Oceano Atlantico , di fronte a Città del Capo), La sua cella era minuscola, al punto che, per dormire, non poteva distendersi completamente, e aveva una piccola finestra con le sbarre. I detenuti, costretti a lavori forzati durissimi, potevano scrivere e ricevere solo una lettera e una visita ogni sei mesi. Durante il lavoro non potevano rivolgersi la parola. A seguito della condanna internazionale del Sudafrica, per l'apartheid e la prigionia di Mandela, il governo sudafricano trattò segretamente con Mandela, che fu finalmente liberato l’11 Febbraio 1990. Un'immensa folla lo aspettava fuori dal carcere. L'ANC, dopo la sua liberazione, decise di sospendere la lotta armata. Mandela, che nel 1992 si separò da Winnie, iniziò a collaborare con il Presidente De Klerk(i due vinsero il Nobel per la pace l'anno dopo), per dar vita a un Sudafrica democratico. Mandela non aveva nessuna volontà di vendetta, di rivincita contro i bianchi, ma desiderava solo una riconciliazione tra bianchi e neri. Nel Maggio 1994, fu eletto Presidente nelle prime elezioni aperte ai neri. La nuova costituzione sudafricana bandì ogni discriminazione nei confronti delle minoranze. A 80 anni Mandela sposò Graca Machel, vedova dell'ex presidente del Mozambico Samora Machel. L'anno dopo si ritirò dalla vita pubblica. Per concludere, una bella frase di Mandela, che esprime bene la sua grandezza « Non sono veramente libero se privo qualcuno della sua libertà. Sia lìoppresso , che l'oppressore sono espropriati della loro umanità.”

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L’OMAGGIO A MANDELA Redazione

Mi hanno colpito molto le immagini del funerale di Nelson Mandela,ex presidente del Sudafrica , morto a 95 anni, che si è svolto vicino a Qunu, villaggio natale di ‘Madiba’,

c’erano la vedova di Mandela, Graca Machel, che portava un turbante, gli altri familiari, il presidente del Sudafrica Jacob Zuma e grandi personalità sudafricane e La bara è stata avvolta nella bandie- straniere. .La cerimonia ufficiale è ra sudafricana e il coro ha intonato stata seguita da un’altra aperta solo un inno religioso in lingua xhosa, ai familiari e alle persone vicine a l’etnia di Mandela . In seguito si Madiba. C’è stato anche il sacrifisono sentite anche le note di ‘The Prayer’, di Andrea Bocelli e di Ce- cio rituale di un bue, secondo le traline Dion. Ai funerali hanno assisti- dizioni locali. to ben 4.500 persone. In prima fila .”Il tuo lungo cammino verso la libertà si è concluso” ha detto il presidente Zuma rivolgendosi ideal

mente a Madiba. «Noi dobbiamo far vivere la tua eredità, il Sudafrica continuerà a crescere, non ti possiamo deludere».Sotto la gigantografia di Mandela c’erano 95 candele, una per ogni anno d’età. « Dopo il sermone del vescovo della Chiesa metodista sudafricana Zipho Siwa e gli onori militari, la bara è stata presa in consegna da un picchetto di ufficiali, per essere portata verso il luogo di sepoltura, su un terreno di famiglia,

Classe III C

ciuti di più c’è quello in cui Carlin racconta del primo giorno da presidente di Mandela. L’autore scrive : John Carlin, in Sudafrica tra il 1990 e il 1995, come cor- “Appena arrivato...Mandela aveva convocato tutti i dirispondente di un giornale inglese, ha intervistato e inpendenti e, dopo essersi presentato a ciascuno chiedendo contrato più volte Nelson Mandela, i suoi familiari , gli da dove venisse, li aveva pregati di restare, dichiarando amici e molte persone che lo hanno conosciuto e hanno che aveva bisogno della loro competenza perché lui e la lavorato per lui. Carlin , in Ritratto di un sognatosua gente non avevano idea di come andasse condotto un re,racconta come Mandela, scarcerato, sia riuscito a por- ufficio presidenziale."Ora, questo non è un ordine", avetare il Paese all'abolizione delle leggi dell'apartheid, alle va precisato."Voglio che restiate se desiderate restare e prime elezioni democratiche, alla prima Costituzione . condividere con me le vostre conoscenze e la vostra econ il dialogo, pacificamente, evitando il rischio di una sperienza."Rimasero tutti. guerra civile. . Tra gli episodi del libro che mi sono pia-

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BIBLIOTECA DE AMICIS LABORATORIO SU MANDELA n o

Doppio appuntamento riservato alla secondaria di I grado alla Biblioteca De Amicis di Genova con i laboratori di scrittura giornalistica, proposti dal Secolo XIX nell’ambito del progetto del Giornale in classe. Il primo appuntamento ha coinvolto, citiamo dal sito del SecoloXIX, “ gli alunni delle classi 2B e 3B della scuola media “D'Azeglio” dell'I.C. Prato e della classe 3B della media dell'I.C. Burlando. ...Paolo Cavallo, insieme con Francesco Langella, direttore della biblioteca, Alessandra Nasini, coordinatrice del progetto del Secolo XIX e la fotoreporter Silvia Ambrosi, ha condotto i ragazzi in un percorso attraverso la storia della comunicazione, dai graffiti preistorici alle nuove tecnologie. “ E’ seguito un laboratorio giornalistico sulla “figura del grande Mandela” Il secondo e ultimo laboratorio per le medie de “Il tema in forma di articolo”dal titolo di “Il piacere di leggere, il piacere di scrivere articoli”,dedicato alle scuole genovesi medie e superiori, centrato anch’esso su Nelson Mandela,ha visto impegnati gli alunni delle classi 2B della scuola media “De Toni dell'I.C.Sturla e una prima e una seconda dell’Alice Noli di Campomorone. . Questa volta è salito in cattedra Vittorio De Benedictis, che con grande disponibilità, dopo aver tracciato brevemente la sua carriera giornalistica e parlato del lavoro del cronista, si è soffermato sulla redazione del quotidia-

,sulla differenza tra il pezzo giornalistico e il tradizionale testo scritto scolastico e sui vari tipi di articolo, motivando i ragazzi a scrivere in futuro con sapienza quasi da professionisti. Erano presenti, e sono intervenuti brevemente, i docenti Maurizio Braggion, della De Toni, che realizza da anni con i suoi alunni, in collaborazione con il Secolo XIX, il giornale cartaceo e online StrozziNewsSturla presentato annualmente nell'Aula Magna dell'Ospedale Gaslini, e Stefano Piana, dell'Alice Noli,. Hanno preso poi la parola Alessandra Nasini, il life coach Davide Merletto e Silvia Ambrosi. Merletto, assieme a Nasini e ai docenti(oltre a Braggion e Piana, erano presenti Enrica Ponte della De Toni e Gabriele Cenerini della Alice Noli), ha aiutato gli studenti durante la redazione degli elaborati su Nelson Mandela, cercando di coordinare le attività e di far amalgamare al meglio i quattro gruppi formati ciascuno da alunni delle due scuole. Risultato riuscito. Alla fine grande “ola” per la lettura pubblica dei testi su Mandela da parte dei capigruppo e gioiose foto finali Il laboratorio riservato alle scuole di secondarie di II grado, aveva invece coinvolto il Caboto di Chiavari, il Cassini e il Mazzini di Genova,

“Si è chiusa con una giornata di festa al Palazzo della Borsa l'edizione 2014 del Giornale in Classe, il progetto del Secolo XIX per portare i quotidiani nelle scuole.Tantissime le attività proposte agli studenti,diversificate a seconda dei cicli di studio: dall'omaggio del giornale da leggere in classe alle gare di giornalismo, dai quiz sulle notizie sino alla produzione di inserti. Attività che i giovani hanno apprezzato molto e che hanno portato alla riscoperta della lettura del quotidiano.Ma le novità per gli studenti non si sono fermate al progetto del giornale in classe: diverse scuole, come ricordato nella festa, hanno testato per la prima volta anche l'alternanza scuola-lavoro.”(SecoloXIX). Nell’occasione, vedi foto, è stato premiato dal prof. Berti Riboli, di Villa Montallegro, il prof. Braggion, per il progetto sull’alimentazione, realizzato dalle classi III C e II B. Pagina 11 Anno VIII NUMERO SPECIALE


INCONTRO SULL’ALIMENTAZIONE Classe II B

.Classe III C Il giorno 12 Maggio la nostra classe, insieme alla 2°B, ha partecipato ad un incontro sull'alimentazione sana, organizzato nell'ambito del progetto "Il Giornale in classe" del Secolo XIX. Erano presenti vari esperti di alimentazione: un medico nutrizionista , il dottor Luca Spigno, un medico- giornalista specializzato sui temi legati alla salute, che ha fatto il moderatore, Federico Mereta, un famoso chef, Fabio Fauraz, e il professor Francesco Berti Riboli, direttore di Villa Montallegro, che ha introdotto l'evento. Erano presenti anche la responsabile relazioni esterne della clinica, Laura Resasco, e la fotoreporter del Secolo XIX Silvia Ambrosi Dopo aver ricevuto la parola dal prof. Braggion. Berti Riboli ha parlato tra l'altro degli incontri del Ducale , dal titolo di "Più gusto per la vita", organizzati dalla casa di cura Villa Montallegro, nostro sponsor del progetto. E' stato davvero un bell' incontro, anzi, dirò di più, quello che mi ha interessato maggiormente in questi anni di scuola media. Abbiamo parlato, con l'aiuto di filmati e slide, dei vari pasti. I relatori ci hanno fatto, tra l'altro alcuni esempi di pasti sani. E su questo voglio soffermarmi. Ci è stato ricordato che la colazione è il pasto più importante della giornata, perché attraverso essa si assume 1/4 delle calorie di cui abbiamo bisogno, circa 300. I relatori ci hanno spiegato che molti ragazzi tendono a saltarla e questo è sbagliato. La colazione sana è composta da latte e biscotti. Sarebbe giusto però mangiare anche un frutto oppure della marmellata o bere un succo. La classica colazione "italiana", composta da cappuccino e brioche, non va assolutamente bene perché contiene molti zuccheri e pochissime vitamine. Segue a p.23

Lunedì 12 maggio abbiamo partecipato, a scuola, a un incontro davvero interessante sui rapporti tra salute e alimentazione. Non abbiamo solo ascoltato, ma siamo stati fortemente coinvolti, attraverso la visione e il commento di video e grazie alla possibilità di condividere con gli esperti le nostre abitudini alimentari . Dopo l'accurata introduzione del direttore della clinica Montallegro, Berti Riboli , il medico nutrizonista Spigno , lo chef Fauraz e il medico giornalista Mereta ci hanno illustrato qual è la corretta alimentazione, parlandoci tra l'altro dei valori in calorie e grassi contenuti in molti alimenti. E' stato anche dato molto spazio alle domande, il che ci ha permesso di imparare molte altre cose ancora, ad esempio conoscere le straordinarie proprietà del mirtillo. Grazie davvero per l'interessante lezione! ———————————————— Lunedì 12 maggio abbiamo partecipato a un bellissimo incontro sull' alimentazione con il professor Berti Riboli ,responsabile della clinica Montallegro , il dottor Spigno, il cuoco Fauraz e il medico giornalista Mereta. A introdurre il discorso è stato Berti Riboli . L'incontro è durato quasi due ore nelle quali abbiamo acquisito molte nuove conoscenze, ad esempio sull'importanza della colazione e sulle proprietà dei mirtilli. Oltre ad essere molto educativo, questo incontro ha coinvolto tutti. Qualcuno di noi ha imparato che si deve fare colazione e che mangiare può essere davvero piacevole. Abbiamo trovato molto convincente l'alternanza tra ls spiegazione teorica e “la messa in pratica”, con la realizzazione, nei video, di alcune ricette .

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ANDREA UNA MORTE ASSURDA Redazione

Colpisce la tragica morte di uno studente, Andrea De Gabriele, avvenuta lo scorso gennaio a Lecce, in un liceo scientifico. Tutto è nato da uno scherzo. Un compagno ha lanciato il giubbotto di Andrea nel lucernario, dall’altro lato di un’inferriata, per farlo rimanere indietro, mentre la classe usciva da scuola, dopo l'ora di ginnastica. “Sì, sono stato io a lanciare il giubbotto di Andrea oltre la rete di protezione dei campetti” ha detto tra le lacri-

me il compagno. La vittima dello scherzo è corsa immediatamente a prendere il giubbotto. Con una sedia si è arrampicato sull' inferriata, scavalcandola. Appena sceso dall’altro lato ,con cautela, ha appoggiato il piede sul vetro, ma questo si è purtroppo rotto, lasciando cadere il ragazzo nel vuoto. Il ragazzo è giunto in fin di vita , con un’ambulanza, all' ospedale Vito Fazzi, dove i medici hanno tentato inutilmente di salvarlo.

CAMPIONE DI MATEMATICA Redazione

Francesco Sala un giovane studente piacentino del Liceo Gioia , vero geniaccio della matematica, ha vinto nel 2012 e nel 2013 la medaglia d'oro nelle Olimpiadi di matematica di Cesenatico . Lo scorso febbraio ha ricevuto il premio di 1200 euro,dal ministero dell’istruzione. per la vittoria del 2012. Meglio tardi che mai! Quest’anno spera di partecipare alle Olimpiadi internazionali, in Sudafrica. Per questo presto andrà a Pisa, dove ci saranno le selezioni.Francesco, grazie alle gare matematiche, è riuscito a compiere parecchi viaggi. E’ stato due settimane in Inghilterra(vacanza premio), in Turchia, a Cipro. Con questo articolo, vorremmo tramettere ai ragazzi che ci leggeranno la voglia di studiare la matematica. Chissà, tra loro potrebbe esserci qualche fuoriclasse come Francesco Sala, capace di vincere premi e viaggi a raffica.

Redazione

I ladri, specie quelli acrobati, hanno festeggiato a loro modo lo scorso Natale, a Genova, compiendo dalla notte del 16 dicembre, sino alla mattina del 18, ben 11 furti in città. Più che topi d'appartamento, sono, come li ha definiti la polizia, dei “gatti” d’ appartamento . Sono infatti entrati nelle abitazioni , aggrappandosi alle grondaie. Una volta dentro le hanno svaligiate tranquillamente.Non si esclude che tra i 16 albanesi e italiani, arrestati a fine marzo, nelle cui case sono stati trovati orologi, preziosi, tv e pc ,che la polizia pensa siano stati rubati, ci possano essere i responsabili di quei furti.

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BREVE STORIA DEL CAMPIONATO DI BASKET Redazione

passato la massima serie maschile del campionato italiano di pallacanestro aveva nomi diversi. Fino al 1955 si parlava di “Serie A” , mentre nel decennio 1955-1965, di “Campionato Elette” Dal 1974, per molti anni, si è parlato di ”Serie A1″ e “Serie A2″ . Si è tornati a definirla soltanto “Serie A” dal 20012002.Il primo campionato di pallacanestro maschile fu organizzato nel 1920. Fu vinto dalla Società Educazione Fisica Costanza di Milano, ma il primo organizzato dalla FIP fu quello del 1922. Nei primi sei anni vinse il torneo per 5 volte l’ASSI Milano e una volta l’Internazionale, sempre di Milano. Tra gli anni Venti e Trenta, vi fu un alternarsi di vittorie, nel torneo, tra la Ginnastica Roma e la Ginnastica Triestina. Nel 1936 vinse l’Olimpia Milano , col nome Borletti. Questa società in seguito avrebbe vinto ben 25 scudetti . Nel 1939-1940 e nel 1940-1941 vinse la Ginnastica Triestina. Dopo la guerra, si aggiudicò il torneo, per due volte, la Reyer Venezia,poi si affermò la Vir. tus Pallacanestro Bologna, che vinse quattro campioSono nati . Dal 1949-1950 iniziò a dominare il torneo l’Olimpia Milano, che, prima col nome Borletti, poi un gran- con quello di Simmenthal, si aggiudicò fino al 1966de appassionato di basket e mi intendo abbastanza di 1967 ben 14 campionati. A interrompere questa catequesto sport.La serie A italiana è davvero un bel cam- na di successi fu l’Ignis Varese nel 1960-1961 e nel 1963-1964. pionato, e, a differenza del calcio, che naviga negli scandali, è molto pulita. La serie A (attualmente il nome ufficiale, per ragioni di sponsor, è Serie A Beko) è il massimo campionato professionistico italiano Segue a p. 31 di pallacanestro. Viene organizzato, su delega della Federazione Italiana Pallacanestro, dalla Lega Basket, ai cui vertici c'è un nostro ex prof. Pino Gonella..In

Redazione

Maurizio Felugo , centrovasca della Pro Recco e della nazionale italiana, nostro ospite al Gaslini, comincia l’attività nella massima serie con la Rari Nantes Savona, nella quale gioca per quattro anni, esordendo in nazionale a Bari nel 2000 contro la Croazia . L’anno dopo con il Settebello, conquista l’argento agli europei di Budapest. Nel 2002 si trasferi-

sce al Posillipo di Napoli., dove vince quattro scudetti, l’Eurolega e la Supercoppa europea. Nel 2003 conquista con la squadra azzurra l’argento ai mondiali di Barcellona. Nel 2008 torna in Liguria, passando alla Pro Recco, con la quale vince 6 campionati, 5 Coppe Italia, 5 Coppe dei Campioni, e 3 Supercoppe. Con la nazionale partecipa a sei Campionati del Mondo , tre Olimpiadi e cinque Europei. Nel 2010 ottiene l’argento agli Europei di Zagabria e l’anno dopo la medaglia d’oro ai campionati del mondo, In finale mette a segno la rete del decisivo 8-7 contro la Serbia. Alle ultime Olimpiadi svoltesi a Londra segna ben 12 reti, risultando capocannoniere degli azzurri.

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DROGA ARRESTI A GENOVA Redazione

chiamate nuove droghe. Sta anche aumentando il numero dei giovani tossicomani. Di recente, la polizia genovese ha arrestato tre pusher per lo smercio di una nuova droga sintetica dagli effetti simili all’ecstasy. Allarma un rapporto del Dipartimento per le politiche antidroga del Ministero dell’Interno ,secondo il quale tanti tossicomani comprerebbero gli stupefacenti su internet. Tutte queste persone giovani e meno giovani non si rendono conto che stanno rovinando per sempre la Abbiamo letto sul Secolo che, purtroppo, il merca- loro vita, oltre a quella di chi sta loro intorno. to della droga a Genova è molto fiorente, sia per ciò che riguarda l’eroina, che per quelle che vengono

Un rapporto dell’Organizzazione Mondiale del lavoro fa sapere che i disoccupati nel mondo sono 200 milioni.

FORD E LA MITICA LIZZIE Classe II B

La catena di montaggio venne inventata alla fine dell'Ottocento da un americano, Fred Manville Taylor. Fu applicata, però, per la prima volta in una grande industria da un altro americano, Henry Ford, il famoso fondatore dell’omonima casa automobilistica. I principi fondamentali della catena di montaggio erano due:dividere il lavoro da compiere in tante operazioni facili,portare il lavoro agli operai e non gli operai al lavoro.Praticamente, a differenza dell'artigiano, l'operaio non era più tenuto a eseguire un lavoro dall'inizio alla fine, ma compiere sempre la stessa attività. Ford era nato il 30 luglio 1863 nel Michigan. I suoi genitori, di origine irlandese, erano agricoltori.Nel 1888 si trasferì a Detroit, dove venne assunto dalla società dell'elettricità ,del grande T.A. Edison. Nel tempo libero si dedicava alla costruzione di un'automobile con il motore a scop-

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pio.Nel 1899 lasciò l'impiego ed entrò come ingegnere capo nella Detroit Automobile Company, ma dopo tre anni, decise di fondare la Ford Motor Company, consigliato dallo stesso Edison, che aveva apprezzato la sua volontà di costruire un'automobile per la massa, una macchina sufficiente a sé stessa e che trasportasse la sua energia, diversamente da quelle elettriche (che non potevano allontanarsi troppo dalle stazioni di rifornimento) e da quelle a vapore (che necessitavano di fuoco e di una caldaia). Nel 1908 raggiunse questo obiettivo con una macchina che suscitò l'ammirazione di tutti per la sua solidità, la sua semplicità, sicurezza, i suoi vantaggi generali e il prezzo ragione. Era la mitica “Lizzie”, così chiamata dagli americani in quanto la consideravano appunto un'amica con cui andare a divertirsi e a lavorare, piuttosto che un oggetto. Fino al 1927 ne furono costruite ben 15 milioni.


NO ALLO SFRUTTAMENTO DEI M INORI

Classe II B e redazione

Quest’anno a scuola ci siamo occupati del lavoro minorile, sia leggendo dei testi, che guardando film come Iqbal, dedicato a Iqbal Mazih,di cui parliamo a parte,un ragazzo pachistano, nato in una famiglia povera, ucciso dalla mafia pachistana dei tappeti, che aveva avuto il coraggio di denunciare. All'età di quattro anni era stato venduto al proprietario di una fabbrica di tappeti per saldare i debiti del padre. A sei anni lavorava dodici ore al giorno facendo nodi su un telaio. A causa del cibo inadeguato e del lavoro usurante era poco sviluppato per la sua età. A dieci anni è riuscito a fuggire dalla fabbrica e si è informato sui suoi diritti. Nei due anni successivi, Iqbal, con la sua

denuncia, ha contribuito a liberare circa tremila bambini dal lavoro forzato e alla chiusura di dodici fabbriche.Nel 1995 è stato ucciso con un colpo d'arma da fuoco . La sua tragica morte ha sensibilizzato l'opinione pubblica sull'utilizzo dei bambini come lavoratori, Abbiamo letto alcuni dati davvero preoccupanti secondo i quali nel mondo ci sono 306 milioni di bambini costretti a lavorare, di questi 215 milioni tra i cinque e i quattordici anni, sono sfruttati; inoltre 115 milioni di minori sono esposti a lavori rischiosi.Lo sfruttamento del lavoro minorile, che è molto pericoloso per la salute dei bambini che lo subiscono, rappresenta una grave violazione dei diritti dei bambini. Esso è spesso

determinato , come nel caso di Iqbal, dalla povertà delle famiglie, che costringono i figli ad andare a lavorare, anche in tenera età. In Asia troviamo il61% del lavoro minorile , in Africa il 32% e in America Latina il 7% . Se quella dei bambini è una realtà che riguarda prevalentemente i Paesi in via di sviluppo, essa è comunque presente anche altrove, Anche l’Italia non è del tutto immune dal problema. Non è giusto che tanti bambini siano costretti a lavorare in situazione di schiavitù e di sfruttamento da gente senza scrupoli , che impedisce loro di andare a scuola e di poter godere di momenti di divertimento e riposo.

La grande attrice Ornella Muti è testimonial di una delle storie di quest’anno del progetto Home, a favore dei bimbi malati di tumore. Si tratta di “Miracolo a Betlemme”, il racconto di due genitori di fronte alla scoperta della malattia della loro bambina. Da Betlemme giungerà il midollo che salverà la piccola. . Anno VIII NUMERO SPECIALE Pagina 16


IL SOGNO DI AFSON sa e tutte le cose di cui prima ci occupavamo noi?”La madre non sapeva cosa risponderle, Afsoon aveva ragione.“Perché gli uomini sì e le donne no? In fondo non siamo tutti uguali? Diceva lei.A quanto pare, no. Per le donne, c'era il divieto assoluto di uscire, se non accompagnate da un mahram, di lavorare, di studiare, di tutto.Afsoon non andava più a scuola. Quanto lo avrebbe desiderato!La mamma le rispose, con le lacrime agli occhi: “Vedi, Afsoon, ci sono cose che non si possono capire. Alcune persone pensano di essere migliori, che sia giusta la loro visione delle cose. Tu non farlo, quando crescerai. La tolleranza e la libertà sono le cose più belle.Un giorno, vedrai, L'orologio è rotto” disse Afsoon, così, dal nulsaremo libere, andremo sui prati...correremo lontano, la.“Cosa?” chiese la madre.“Dicevo che l'orologio si senza essere coperte fino agli occhi, se non lo vorreè rotto, non lo potremo più vendere”ribatté Afsoon.Sì mo. Riscopriremo com'è la vita là fuori. Ti farò vedeperché, per andare avanti il padre, da qualche tempo, re tanti posti che non conosci. Te lo prometera costretto a vendere anche gli oggetti più cato.”Restarono in silenzio, subito dopo, poi Afsoon ri.Com'erano grigi i giorni, per lei e la madre, chiuse tornò alla finestra e la mamma a lavare i piatin casa, a cercare di immaginare la vita fuori da quel- ti.Passarono le ore e suo padre tornò a casa. Afsoon si le quattro mura. Visioni sempre uguali si sovrapposedette, come spesso succedeva, sulle sulle sue ginevano. Com'era la vita fuori?Com'era la pioggia e il nocchia a sentire le storie del giorno. Forse erano sole sulla pelle? Afsoon non lo sapeva più. I talebani storie inventate, ma a lei piacevano.Quella sera, alla che ormai governavano il suo Afghanistan, avevano finestra, aveva pensato molto. Pensava al presente.al vietato alle donne, ma pure alle ragazzine come lei, futuro, a come sarebbe stata la sua vita.Voleva scapdi uscire, di andare a scuola, di lavorare...tutto! Per pare, ma dove sarebbe andata? L'avrebbero fermata i questo le giornate erano terribilmente lunghe e noio- talebani e punita severamente. se!“Mamma, perché noi dobbiamo stare chiuse in casa tutto il giorno e papà va a lavorare, a fare la speSegue a p. 19

INDAGINE SUL BULLISMO Classe III C

I ragazzi che tornano a casa con un occhio nero, per fortuna, sono ormai pochi. Ma quelli che vengono presi in giro, offesi dai compagni di classe sono moltissimi. Ciò avviene non soltanto nelle aule, nei corridoi, nei bagni, ma anche sui social network, su internet. Il fenomeno del cyber bullismo che si consuma sul web, e sui social come Facebook, Instagram e Twitter, ha raggiunto numeri impressionanti. In Puglia la consulta degli studenti ha avviato un bel progetto, dal titolo “Sbulloniamoci”, contro il bullismo, Da esso risulta che il 90% degli stu-

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denti degli istituti superiori della provincia barese, rispondendo ad un questionario on line, ha ammesso di aver subito comportamenti prevaricatori da coetanei, alcuni di essi sono stati presi di mira per omofobia, altri invece per un abbigliamento non alla moda. Insomma, sia l'orientamento sessuale, che la povertà vengono considerati una colpa! .Il 60% degli intervistati ha detto di essere stato preso in giro, il 57% di essere stato insultato, il 56% denuncia il tradimento della fiducia, il 40,7% parla di pettegolezzi e commenti negativi su di sè, il 31% di pettegolezzi sulla propria famiglia; il 40% ha subito il furto o il danneg-

giamento di oggetti personali, il 31% è stato costretto a fare qualcosa che non voleva; il 25% delle vittime è stato escluso da gruppi o attività. Vi sono altri dati interessanti, che riguardano il ruolo della scuola: il 36% dei ragazzi ritiene che gli insegnanti non intervengano perché inconsapevoli o perché fingono di non accorgersi di quanto accade in classe, il 18% addirittura sostiene(e in questo caso non siamo d'accordo) che i professori giustificano gli autori delle prevaricazioni. Soltanto il 17% ritiene che i docenti siano all'altezza del proprio compito.


GIRAFFINA UCCISA IN DANIMARCA Redazione

giovani giraffe di riprodursi. Lo zoo di Marius partecipa infatti a un programma dell’Associazione Europea di Zoo e Acquari, che vieta la riproduzione tra ‘parenti’ , allo scopo di mantenere sane le specie all’interno della struttura. Secondo la direzione, Marius era nato da due parenti stretti e se si fosse riprodotto con altre giraffe avrebbe portato a una nuova generazione più debole. Marius è stato ucciso nonostante migliaia di firme e tantissime offerte di adozione. Pensiamo proprio che, se anche avessero protestato tutte le persone del mondo, avrebbero ucciso ugualmente quel povero cucciolo di giraffa. Se a chi gestisce quello zoo stesse davvero a cuore la vita degli animali ospitati, lo avrebbero accudito Marius, una giraffina maschio, di soli 18 mesi, per un po’ di tempo ancora, in attesa di darlo in in perfetta salute, è stato ucciso con uno sparo in adozione. Un animale non è un gioco. La sua vita testa, nello zoo di Copenaghen, in Danimarca, per ha senso come la nostra. Crediamo che ci debba poi essere dato in pasto ai leoni. Marius è stato essere più rispetto nei confronti degli animali, sia brutalmente giustiziato, davanti agli occhi inorri- negli zoo che in natura. Certi orrori, come ad editi di visitatori adulti e bambini, a causa di sempio il massacro delle foche, devono finire. un’assurda legge, che ha lo scopo di impedire alle

E’ ARRIVATA LA VESPA VELUTINA Redazione L’ Europa ha un nuovo temibile nemico che veste una divisa scura, con una linea gialla che taglia l’addome. Si tratta della cosiddetta vespa Killer, o velutina, che in un anno, solo in Francia, ha fatto migliaia di vittime tra le le api, dalla cui impollinazione dipende l’84 per cento delle specie di piante in natura, per non parlare del miele. Essa attacca a volo radente, preferibilmente tra giugno e settembre, con una strategia da

commando:uccide le sentinelle dell’obiettivo e fa una carneficina tra i nemici. Arriva dalla lontana Cina, dalloYunnan . Essa è lunga 30mm.ed è originaria dello Yunnan. E’ da qui che nel 2004 sarebbe partita al seguito di un carico di vasi bonsai diretto in Europa. Raggiunta Bordeaux,in Francia,avrebbe trovato il luogo ideale per diffondersi. Dalla Francia, al Belgio, poi l’invasione ha puntato nuovamente a Sud, sulla Spagna, e , dopo Madrid, le vespe killer si sono mosse verso est, verso l’Italia. Nel 2013, a Loano, è stata catturata una di queste vespe Killer. Sempre in Liguria è stato trovato lo scorso luglio un nido di Vespa velutina Lepeletier In località Vallecrosia.

Un falso mito presente nella classifica nella top ten di Mother Nature Network, è che il rosso renda i tori più aggressivi: in realtà, i bovini sono daltonici e non percepiscono il rosso come un colore vivace, nelle corride rispondono solamente al movimento del mantello, che viene percepito come una minaccia.

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MUSIC FOR PEACE E LA SOLIDARIETA’ Classe I G

Abbiamo capito l'importanza della solidarietà grazie a "Music for Peace", un'associazione che aiuta chi ha bisogno attraverso generi alimentari di prima necessità, materiale per l’igiene e per la didattica, farmaci e giocattoli in varie parti del mondo. Visitare la sede e conoscere i volontari di questa realtà ,è stata una delle attività più coinvolgenti di quest'anno scolastico. L’edificio di "Music for Peace", situato nell’area elicoidale Genova Sampierdarena, è già di per sé un esempio di collaborazione solidale: una vecchia rimessa di camion è stata trasformata in un luogo accogliente e polifunzionale, grazie al lavoro di numerosi volontari che hanno impegnato esclusivamente materiale riciclato. La nostra classe ha partecipato alle attività di sensi-

bilizzazione proposte dall'associazione nella sede e ha contribuito con tutta la scuola alla raccolta organizzata ogni anno. Appena giunti nell'edificio siamo stati accolti da alcuni ragazzi che ci hanno diviso in due gruppi. Il primo si è diretto nel magazzino dove s’inscatola il cibo che in questo periodo si manda agli abitanti della Striscia di Gaza, in Palestina e lì ha preparato uno scatolone, mettendoci la quantità di cibo indicato da un cartellino appeso al muro: in tutto 20 Kg! Visto che in Palestina ci sono molte guerre i volontari hanno spiegato che ai bambini non si regalano armi giocattolo perché associabili ad esperienze traumatiche. Il secondo gruppo invece ha visionato un video e delle con le foto delle realtà in cui l'associazione interviene e ha ricevuto una copia della Dichiarazione dei Diritti dell'uomo. Le pareti della sede erano molto colorate, probabilmente per rallegrarla. Prima di andare via ci hanno fatto visitare un autobus variopinto che non a più la funzione di mezzo di trasporto ma va in giro per le piazze di Genova per far conoscere l’associazione; al suo interno ci sono dei cartelli che spiegano quello di cui si occupano i volontari e le foto delle persone che hanno aiutato. Finito ciò siamo tornati a scuola prendendo la metropolitana e l’autobus.

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scarpe e uscì. Sì, non le importava più di niente.La pioggia le cadeva lungo il viso o erano lacrime? Poi non poteva lasciare Il padre, alzatosi nella notte, si accorse che Afsoon soli papà e mamma in non c'era. Lui, l'unico legittimato ad uscire, agitatissiquell'inferno.Come pomo, andò fuori a cercarla.La trovò lì vicino, ferma teva fare? Qualsiasi sua sotto la pioggia a piangere, con negli occhi tutta la mossa, si sarebbe ribaltristezza dei giorni passati davanti a quella finestra a tata contro i suoi genitofantasticare.Non dissero niente. Finalmente Afsoon ri. Era troppo stanca per sentiva la pioggia su di sé.Lei e il padre, si abbracciapensare. Andò a dormire e prese sonno. Quando riarono, con le lacrime agli occhi. prì gli occhi, doveva essere un'ora vicina alle due, Finalmente, anche se per qualche istante, erano liberi. alle tre di notte. Pioveva. Si alzò da letto, si mise le

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SCUOLA OSPEDALIERA DEL GASLINI.

SPAZIO ALLA CREATIVITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA G. GASLINI

I disegni dei bambini, eseguiti durante le attività della Scuola dell’Infanzia all’interno delle varie divisioni pediatriche, sono stati raccolti e successivamente ritagliati ed assemblati. Ne sono risultati tre grandi pannelli: il primo con il tema natalizio, il secondo rappresenta la primavera ed il terzo ha come soggetto il giardinaggio. I pannelli sono stati esposti nel corridoio principale dell’ospedale per dare più visibilità ai lavori dei bimbi e come esempio di collaborazione e di creatività.

Gino Paoli ha portato ai bambini del reparto di ortopedia e traumatologia dell’ospedale Gaslini uncontributo di 10 mila euro per il progetto “Chirurgia oncologica dell’apparato muscolo scheletrico” promosso dalla Siae, di cui è presidente, per gli ospedali pediatrici italiani...Il progetto permetterà di trattare chirurgicamente presso l’unità operativa ortopedia, dove già si eseguono tutte le indagini oltre alla chemio e alla radio terapia, i piccoli pazienti per tumori dell’apparato muscolo scheletrico. (dal Secolo XIX)

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UN NUOVO ROBINSON CRUSOE Redazione

riuscito a sopravvivere ,cibandosi di tartarughe , acchiappando pesci e squali, cacciando uccelli a mani nude e bevendo sangue di tartaruga e la propria urina, quando non pioveva. « Non conoscevo né l’ora, né il giorno. Non sapevo altro che una cosa, che fosse giorno o notte. Non ho mai visto la terra. Solo l'Oceano. Il mare era calmo. Solo per due giorni, ci sono state grosse onde".L’hanno trovato in perfetta salute, con solo un po' di gonfiore sulle labbra e al viso.Dal Messico arrivano notizie confuse sulla sua straordinaria avventura, che potrebbe essere una delle più grandi mai capitate a un uomo in mare. Josè era partito dal Messico, con un altro pescatore, alla vigilia di Natale I medici stentano a credere che José Salvador del 2012, per cacciare gli squali. Nella stessa giornata, Albarengo, un pescatore del Salvador di 37 anni, sia però, ’ imbarcazione era stata trascinata verso ovest, a davvero riuscito a sopravvivere, come lui dice, oltre causa di una tempesta, con venti di oltre 90 km orari. 13 mesi in mare, sperduto nel Pacifico, senza cibo , né Il suo compagno di viaggio, un ragazzo di nome acqua. Albarego è infine sbarcato su un’ isola Xiquel, sarebbe morto dopo quattro mesi, trascorsi in dell’atollo Ebon, nelle Isole Marshall, a 13 mila balia del mare. L’ambasciatore americano alle chilometri di distanza da dove dice di essere partito. Marshall, che ha preso molto a cuore la vicenda, L'uomo, senza cibo sull'imbarcazione, sarebbe crede nelle parole del pescatore.

GUERRA IN SIRIA DRAMMA INFINITO Redazione

milioni e mezzo di profughi. L'Onu ha lanciato un appello chiedendo 6 miliardi e mezzo di dollari per aiutare il popolo siriano. Come se non bastasse, c'è il rischio che la guerra si allarghi. Lo scorso marzo la difesa antiaerea turca

ha centrato un caccia siriano, che è successivamente precipitato. Il caccia era impegnato in un bombardamento in una provincia del nord. Quando si trovava sul confine con la Turchia, e’ stato abbattuto dai turchi. L’aereo ha preso fuoco ed è caduto in territorio siriano.Il primo ministro turco Erdogan, congratulandosi con il suo esercito aveva La guerra civile siriana, iniziata nel 2012, tra le forze detto “Un aereo siriano ha violato il nostro spazio governative del presidente Assad e quelle aereo. I nostri F-16 si sono levati in volo e lo hanno abbattuto. Perché, se si viola il lo spazio aereo, la dell'opposizione, ha causato sino ad ora oltre nostra risposta sarà pesante”. centomila vittime, tra cui tantissimi bambini, e 2

Papa Bergoglio, di ritorno dalla Terrasanta ha detto che vuole tenere un vertice di preghiera in Vaticano insieme ai presidenti israeliano, Shimon Peres, e palestinese, Abu Mazen: ""Diventare artigiani di pace, perché la pace si fa artigianalmente. Non ci sono industrie di pace, si fa ogni giorno con il cuore aperto perché arrivi il dono di Dio"

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Anno VIII NUMERO SPECIALE


NOI E IL LABORATORIO DI GIORNALISMO Classe II C

Lunedì 14 aprile la mia classe si è recata alla Biblioteca Internazionale «Edmondo De Amicis», accompagnata dal nostro professore d'italiano Maurizio Braggion, coordinatore per la scuola del Progetto «Giornale in Classe» del Secolo XIX , e dalla prof. Enrica Ponte. Lì avremmo svolto un'attività dal titolo accattivante de «il piacere di leggere, il piacere di scrivere articoli», divisi in gruppi, assieme alla classe seconda e parte della classe prima dell'Istituto Comprensivo di Campomorone, l'altra scuola presente, Più precisamente avremmo scritto vari articoli sul grande uomo che ha saputo dare la libertà al suo popolo e alla sua terra, sconfiggendo l'apartheid, Nelson Mandela. Dopo un'introduzione del nostro prof. e di un insegnante dell'altra scuola, abbiamo assistito ad una chiara e coinvolgente spiegazione del giornalista del Secolo XIX Vittorio Debenedictis su come scrivere al meglio un articolo. Debenedictis ci ha spiegato che il mestiere del giornalista sta nell'informarsi, nell'essere semplici, oggettivi, sicuri di ciò che si scrive, evitando qualunque tipo di discriminazione, diffamazione, pregiudizio.In seguito ci ha dato sia consigli tecnici come comporre una scaletta, scrivere una brutta

,iniziando con un attacco (prime 10-12 righe) catturante, omettere gli aggettivi superflui, scrivere utilizzando termini semplici.... , sia consigli derivanti dalla sua esperienza, come non scrivere tutte le notizie importanti all'inizio dell'articolo, ma cercare di distribuirle per tutta la sua lunghezza, o non «lasciar morire» un articolo dandogli un finale insignificante, ma trovarne uno incisivo per concluderlo al meglio. Come ultimo argomento della spiegazione Debenedictis ci ha parlato proprio di Nelson Mandela, dicendoci che gli articoli sulla sua morte erano già pronti, con tanto di interviste, un anno prima di questo evento. Questo tipo di articolo, ci ha detto il giornalista, è chiamato «coccodrillo». Finita la spiegazione, dopo una pausa durata una ventina di minuti, il prof. Braggion e il professore dell'I.C. di Campomorone hanno formato quattro gruppi, eleggendo un capogruppo per ciascuno di essi. Avevamo 45 minuti per riuscire a scrivere un buon articolo secondo le spiegazioni del giornalista. Ero un capogruppo ed ecco l'articolo che i miei compagni ed io abbiamo scritto. «Mandela: l'uomo che cambiò il mondo». Tendere una mano tra oppressi e oppressori: questo è l'ideale che ha guidato la vita di Nelson Mandela. Tutto il mondo lo ricorda come un uomo speciale che anche di fronte a durissime difficoltà provò, riuscendoci, a liberare il suo popolo e a ricomporre le fratture nel suo Paese, il Sudafrica. Infatti, quando fu eletto Presidente, nel 1994, dopo 27 anni di carcere, si impegnò nella riconciliazione di bianchi e neri, cancellan-

do con una pennellata di pace e colore ogni discriminazione. Mandela amava così tanto il suo Paese e la sua gente che scrisse: « Mai e poi mai dovrà accadere che questa splendida terra conosca di nuovo l'oppressione dell'uomo sull'uomo e patisca l'indegnità di essere la vergogna del mondo.» Parole davvero straordinarie di un grande uomo, che il mondo non dimenticherà mai. Certo non è lunghissimo, ma, grazie anche all'aiuto della coordinatrice del Secolo, la dott.ssa Alessandra Nasini, e del coach Davide Merletto, oltre che ovviamente dei prof.,è uscito un articolo che, secondo la mia opinione, rispecchia molto bene il grande uomo che era Mandela e gli ideali per cui si è battuto. Scaduti i quarantacinque minuti, ogni capogruppo ha letto il suo articolo e il giornalista ci ha spiegato cosa si poteva o si doveva aggiungere o togliere. Il tutto è finito con allegre foto di ciascun gruppo da parte della fotoreporter del Secolo XIX Silvia Ambrosi. Secondo me è stata un'esperienza piacevole, perché abbiamo fatto nuove amicizie, e fortemente istruttiva, in quanto abbiamo appreso molto su Mandela, ma soprattutto abbiamo imparato a scrivere meglio un articolo. Sono sicuro che l'hanno imparato tutti, perché non era una lezione normale, con la solita monotonia di libri e aule, bensì una lezione che, coinvolgendoci tutti, ci ha impedito di annoiarci. Vorrei concludere con un grazie speciale al giornalista De Benedictis, alla coordinatrice Nasini, al coach Merletto, alla fotoreporter Ambrosi e a tutti i professori che hanno collaborato al fine di farci partecipare a questo evento.

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INCONTRO SULL’ALIMENTAZIONE .Segue da p. 12 Gli esperti di Villa Montallegro ci hanno detto che anche il pranzo è molto importante. Il pasto sano è composto da carboidrati (pasta, pane) e proteine (carne, pesce, uova), ma frutta e verdura non devono mancare, ad esempio un contorno di insalata e una macedonia. Alcuni ragazzi ,subito dopo scuola , hanno allenamento. Per chi pratica sport in piscina è consigliato mangiare alimenti facili da digerire, come la focaccia. Dopo l'allenamento è consigliato fare una bella merenda. Il dottor Spigno ci ha parlato del pranzo dell' atleta composto da riso, prosciutto e crostata. Si è parlato anche della merenda, ci è stato detto che essa è importante, ma spesso non viene fatta in modo corretto. Le persone che praticano sport possono fare una merenda più nutriente e abbondante, quella di chi invece non fa attività agonistica non deve invece essere esagerata. Il dottor Spigno sconsiglia assolutamente pane e nutella, andrebbe invece bene anche un frutto. Infine la cena, secondo gli esperti essa, pur essendo importante, non deve essere troppo abbondante perché altrimenti si rischia di non smaltirla. Di solito, se si vuole consumare un primo ,è consigliato mangiare una minestra. Come secondo, a parere dei medici, bisognerebbe mangiare proteine e verdura ed infine la frutta, variando però i tipi di frutta e verdura. Alla fine dell'incontro c'è stata la distribuzione del bellissimo magazine della Montallegro e di alcuni opuscoli sull'educazione alla salute. ———————————————————————————————————————-

Il giorno 12 maggio sono venuti nella nostra scuola per il progetto “Giornale in classe” del Secolo XIX, a parlarci di alimentazione, un cuoco Fauraz, nella foto in alto,un medico nutrizionista, Spigno, nella seconda foto dall’alto, un giornalista Mereta , quarta foto dall’alto, a sinistra,e il prof, Berti Riboli , terza foto dall’alto, amministratore delegato della casa di cura villa Montallegro, che ha introdotto l'incontro, parlandoci dell' iniziativa “Piùgustoperlavita” organizzata da Villa Montallegro a Palazzo Ducale. Per stare in salute e mangiare sano, bisogna iniziare la giornata con una colazione abbondante, perché- ci ha detto Spigno- si tratta del pasto più importante, Ci ha consigliato di mangiare biscotti ,pane e marmellata e un frutto e bere una tazza di latte. La frutta - ha aggiunto- è molto salutare ed è importante variare, perché tutti frutti fanno bene e contengono vitamine diverse . A pranzo, bisogna mangiare cibi contenenti carboidrati, come un piatto di pasta, e proteine, come una fetta di carne o pesce, infine ci vogliono un contorno di verdure e ovviamente la frutta. Siccome in molti praticano attività sportiva dopo la scuola e non possono fare un pasto completo , vanno bene un pezzo di focaccia e un panino, l'importante però è fare una ricca merenda dopo l'attività sportiva. Subito dopo abbiamo visto un video nel quale Fauraz preparava un dolce buono, ma con poche calorie. il rotolo all'arancia in crosta di cioccolato fondente e riso soffiato. A proposito delle arance, ci ha detto che sono un alimento poco calorico, privo di grassi , ma ricco di vitamine e acqua. E' quindi un frutto particolarmente adatto agli sportivi. Poi, sempre Fauraz ci ha spiegato il segreto per un buon impasto, ovvero farlo con un buon olio di oliva, usare meno lievito possibile e farlo riposare in frigo per una notte, il freddo infatti non blocca la lievitazione, ma la rallenta soltanto. Spigno, che è anche il nutrizionista del Genoa ci ha detto che i calciatore prima delle partite mangiano riso , prosciutto e una fetta di crostata. La merenda è importante per chi fa attività sportiva, chi invece sta casa a studiare non è necessario che la faccia, al massimo dovrebbe mangiare un frutto o il gelato. Dopo si è parlato dei mirtilli che sono un frutto davvero molto importante, esso aiuta infatti a combattere i processi di invecchiamento e la perdita di memoria, fa bene alla pelle, combatte la cellulite, fa bene agli occhi. Quanto alla cena, ci hanno detto che l'ultimo pasto non deve essere abbondante, perché c'è il rischio di non riuscire a smaltirla. Si possono mangiare delle proteine, con contorno di verdure. La verdura, come la frutta, è fondamentale. Spigno ci ha detto che bisognerebbe variare le verdure, a seconda dei loro colori , il bianco , il rosso e il verde. Alla fine abbiamo fatto un test sui cibi più calorici. Questo incontro è stato davvero molto interessante e divertente.

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PATRI A PROI BI TA PER I PRETI CI NESI

TORNA LA SEDIA ELETTRICA Redazione

è uno dei 32 Stati americani che prevedono la pena di morte. Sono stati sperimentati altri farmaci, per sopperire alla «crisi dei farmaci letali» , con cui viene preparata la miscela da iniettare ai condannati nel braccio della morte, ma,a causa di una di queste nuove miscele sperimentali, un detenuto dell’Ohio è morto solo dopo 13 minuti, passati tra atroci sofferenze. Lo Stato della Virginia ha pensato allora di utilizzare di nuovo per le esecuzioni la sedia elettrica. Un'esecuzione con la sedia elettrica non avviene dal 2002, quando in Alabama, fu uccisa Lynda Block, una cospirazionista antigovernativa che aveva sparato a un poliziotto, uccidendolo. La In Virginia sta per essere reintrodotta la sedia e- Virginia è il secondo Stato, dopo il Texas, per lettrica, dopo il boicottaggio della pena di morte numero di condanne a morte eseguite. attraverso iniezioni letali, da parte delle aziende La sedia elettrica provoca molte più sofferenze farmaceutiche europee e di una ditta americana, nei condannati, rispetto alle iniezioni letali.. Si che si rifiutano di vendere i preparati. L’ha deciso cominciò a usarla alla fine dell'Ottocento come la Camera di quello Stato. Come si sa la Virginia metodo alternativo all'impiccagione. .

LE GRANDI SCOPERTE DEL 2013 Redazione

La rivista "Science" ha elencato lo scorso dicembre le grandi scoperte in campo scientifico, del 2013 . Sono stati ottenuti importanti risultati nell'immunoterapia contro i tumori, sui raggi cosmici, sulle celle fotovoltaiche a basso costo, a base di perovskite ecc. Tra le scoperte , due ci hanno colpito particolarmente. Quella secondo cui la materia oscura sarebbe presente per il 20 % in più di quanto stimato fino ad oggi , mentre la costante di Hubble (espansione) sarebbe minore . Quindi l’età dell’universo sarebbe di 13,82 miliardi di anni. La seconda scoperta è quella di una stampante 3D capace di riprodurre i tessuti umani. Grazie ad essa si è potuto riprodurre uno strato di 20 cellule di fegato. Interessanti sono comunque altre due scoperte: è stato sequenziato il DNA umano più antico,risalente a 4 mila anni fa ed è stata risolta, dopo 300 anni, la questione di come ruotano il nucleo interno solido e quello esterno liquido della Terra:il primo gira verso est più velocemente della superficie del pianeta.

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LA MARCIA DEI VALORI AL PORTO ANTICO

Redazione

Il 16 aprile,grazie allo straordinario impegno organizzativo di Rita Garbato, docente alla De Toni e nel comprensivo di Quarto, si è svolta, con grande successo, la seconda “ giornata della Cittadinanza Responsabile” , con la “Marcia dei Valori” . Hanno partecipato gli alunni delle seconde e terze, oltre che di Sturla e Quarto, anche di Sori, che nei mesi precedenti avevano realizzato alcuni disegni, appesi nelle vetrine dei negozi del quartiere, sui comportamenti da tenere nei confronti dell'ambiente e degli altri, ad esempio non buttare cartacce a terra o lasciare il posto sul bus agli anziani. I ragazzi, dopo una bella esecuzione musicale diretta dalla prof. Cambrea, sono stati divisi in gruppi nelle diverse postazioni, dove hanno incontrato i vari relatori, importanti personalità cittadine, che hanno parlato loro dei valori della Costituzione, come onestà, pace, istruzione, uguaglianza, giustizia e dello Sport, quest'ultimo capace anche di diffondere valori fondamentali, come lo spirito di gruppo, il rispetto e la solidarietà. E' il caso della “Pace di corsa” , promossa da LaborPace della Caritas e della “Genoa Values Cup” , ideata dal Genoa Cricket and Football Club, nata per offrire opportunità di incontro e studio, educazione e divertimento in nome dello sport e nel rispetto dei

valori. Ad entrambe le iniziative hanno partecipato le scuole aderenti al progetto. Tornando alla marcia, dall'importante valore simbolico, erano presenti per la Giustizia la dott.ssa GiulianaTondina,Giudice del Tribunale dei Minori ,per la Pace il dott.Luca Franchini di Laborpace Caritas, per la Solidarietà il dott. Alberto Mortara della Caritas, per l'onestà Mons. Nicolò Anselm, per l'Uguaglianza il dott. Paolo Parodi, sempre della Caritas, per la Famiglia la dott.ssa Annamaria Panfili, per la Salute il dott. Giorgio Schiappacasse e alcune operatrici della ASL, per l'Istruzione i Dirigenti scolastici Aureliano Deraggi e Piermario Grosso, per lo sport alcuni rappresentanti del Genoa (l'allenatore delle giovanili Andrea Bianchi e i giocatori della Primavera Jara Martinez e Federico Brusacà, nella foto ) e della Samp, l'allenatore degli allievi, Ciccio Pedone e il responsabile dell'area marketing Angelo Catanzano e alcuni Primavera. Ha avuto l'onore di aprire la “Marcia” ,Elena Guenna, collaboratrice del nostro giornale scolastico, arrivata al porto Antico con i compagni della III C, con i prof. Braggion e Bitritto, Erano presenti la Rai e il Secolo XIX che hanno trasmesso un filmato sull'evento. Appuntamento al 2015 con la terza Marcia dei Valori!

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UCCISIONE DI KENNEDY 50 ANNI DOPO

Redazione

Clint Hill(una delle guardie del corpo) si trovava nell’auto che seguiva quella di Kennedy. Dopo il Abbiamo visto sul primo sparo e aver visto Kennedy piegarsi e portaSecolo XIX del 18- re le mani alla gola, saltò giù dalla sua auto e cor/11/13, a pag 12, se verso la limousine del Presidente. Ci furono in l’intervista alla guar- quei momenti un secondo e un terzo colpo. Dopo dia del corpo di John che John fu colpito in testa, Hill, che si rammarica Fitgerald Kennedy. ancora oggi di essere arrivato tardi, si buttò su di L'allora Presidente lui ,per evitare qualche altro sparo, ma ormai non degli Stati Uniti fu c’ era niente da fare. il Presidente era morto. ucciso da un cecchiHill e Gerlad Blaine, un’altra guardia del corpo di no, il 22 novembre Kennedy ,pur senza aver aver avuto alcuna respon1963 . L’assassino, Lee Harvey Oswald, sabilità nella morte del Presidente, si sentono anlo colpì da un palaz- cora oggi in colpa. Dice Blaine “dovevamo protegzo accanto, mentre gere il presidente, e invece è stato ucciso sotto i sulla limousine pre- nostro occhi…Da cinquant’anni mi porto addosso sidenziale, visitava la città di Dallas con la moglie la sensazione che avrei dovuto fare qualcosa di Jacqueline, il governatore Connaly e sua moglie. più, anche se non era possibile”

Con la mia famiglia, il 25 Aprile sono andato a Firenze. Ne ho approfittato per visitare il Forum Nelson Mandela, un palazzetto dello sport dove si svolgono manifestazioni sportive, concerti, mostre.Prima di arrivare all'ingresso, ci sono cartelloni con le foto e le storie di donne a cui è stato assegnato il premio Nobel per la pace, per avere lottato per i diritti umani. Tra queste, c'è Aung San Suu Kyi, che abbiamo nominato anche a scuola quest'anno, leader del movimento per la democrazia e dell'opposizione alla dittatura in Myanmar, a lungo perseguitata e tenuta agli arresti domiciliari. Liberata nel 2010, è diventata un simbolo della lotta non violenta. Le hanno dedicato brani musicali e anche il film "The Lady".Vi sono poi storie di altre donne che hanno lottato per la democrazia e in particolare per i diritti delle donne e dei bambini. All'interno, nel corridoio esterno del palazzetto, ci sono cartelloni con dei percorsi da seguire.Il primo racconta la storia di Nelson Mandela. Mi hanno colpito le foto che lo ritraggono con la sua famiglia, nel cortile della prigione con gli altri carcerati a spaccare pietre, la foto della sua cella. Un percorso è dedicato alla Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo del 1948,con i suoi 30 articoli. Ci sono poi le foto di vari personaggi famosi, da Gandhi a Luther King, leader pacifista per i diritti civili dei neri in America, di cui è celebre il discorso"I have a dream”. Classe III C

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INTERVISTA IMMAGINARIA A MANDELA

. Mi trovavo in classe mentre il professore di lettere stava leggendo alcuni passi dell'autobiografia di Nelson Mandela, detto Madiba, premio Nobel per la pace, nato nel 1918 in un villaggio sudafricano e morto lo scorso dicembre. Mandela, che dopo quasi trent'anni di prigione (il suo numero di matricola era il 46664 aveva ridato al popolo nero la libertà politica, diceva di non essere né un santo né un profeta. Quest'uomo straordinario, diventato leader del movimento contro l'apartheid,che dava solo alla minoranza bianca diritti e potere, non sopportava che lo considerassero una sorta di “semidio”. Per questo parlava dei suoi errori, delle sue insufficienze. Ero affascinata da quelle parole. Conclusa la lezione e la mattinata scolastica, mi avviai verso casa, con ancora nella mente la figura di Mandela. Sapevo che a casa c'era un testo su di lui, ma non mi ero mai interessata ad esso. Rovistando tra i libri, lo trovai. Era impolverato e pieno di sottolineature. Quella sera andai a dormire pensando a Mandela e ...finii con l'incontrarlo in un sogno, che ora vi racconterò. Liberi di crederci o meno. Mi vennero a trovare alcuni compagni e compagne, per chiedermi se volevo andare ai parchi di Nervi. Ac-

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cettai. Arrivati, ci sedemmo sull'erba, a cercare di vedere qualche scoiattolo. Ad un certo punto, sentimmo un rumore e alzammo la testa al cielo. Vedemmo spuntare una macchina volante. Atterrò vicino a noi e ne uscì uno strano tipo (si trattava, ve lo dirò tra poco, di uno scienziato pazzo). L'uomo aveva i capelli bianchi e sparati “Grande Giove!- urlò-Siamo finiti nel futuro! Che schifo il 2014” aggiunse l'uomo al suo cane. Io ora sapevo chi era quell'energumeno. Avete mai visto “Ritorno al futuro?”Beh quello era Doc, ovvero Emmett Brown”, lo scienziato che aveva costruito la Delorean, una straordinaria macchina del tempo. Che bello pensai- avrei potuto usare quella macchina per tornare nel passato e conoscere Mandela. Mentre Doc si era distratto a parlare con i miei amici, io, senza pensarci un attimo, salii sulla Delorean e inserii le coordinate. Ero pratica, perché avevo usato altre macchine del tempo per le mie interviste immaginarie.Volevo andare in Sudafrica, ovviamente, in una data precedente rispetto al dicembre 2013, giorno in cui morì Mandela, ma non così lontano nel tempo. Invece, a causa della fretta, finii col digitare la data di nascita di Nelson: 12 luglio 1918. La macchina prese il volo e sparì a tutta velocità verso il cielo. Arrivai in breve tempo un villaggio del Sudafrica con capanne bianche. Vicino a Umtata, la capitale del Transkei, una terra bellissima, piena di colline e di splendide valli. C'era pace e tranquillità intorno a me, quando mi allontanai dalla macchina spaziale. Gli uccelli posati sugli alberi, cinguettavano al sole.La gente camminava lenta tra la vegetazione. Quel silenzio quasi irreale fu però spezzato da un pianto acuto. Mi avvicinai a una capanna sulla mia destra, dentro c'era una donna che teneva in braccio un bambino. Capivo misteriosamente le sue parole, come solo nei sogni può capitare,

visto che non conosco una parola della lingua Xhosa. “Questo è Rolihlahla”, disse mostrando il bimbo alle altre donne. Mi catapultai nella capanna. Le donne dapprima si spaventarono, il bambino intanto piangeva. “Che bel bambino” dissi. La mamma di Ralillah si calmò e compiaciuta dei miei complimenti, rispose “Grazie, è nato quando meno me lo aspettavo. Stavo raccogliendo acqua sulle rive del fiume. “Non avevo più dubbi. Ero davanti al piccolo Mandela “Sai cosa significa il suo nome, signorina? -mi disse- Nella nostra lingua vuol dire attaccabrighe.”Rimasi ancora un po' lì, per poi risalire sulla macchina del tempo, per tornare nel futuro. Mi spaventava, infatti, proseguire il mio viaggio da sola. Chiaramente però non avrei potuto tornare dove avevo preso la macchina. Lì, di sicuro, lo scienziato pazzo mi stava ancora cercando. In fondo erano passate solo due ore. Mi domandai, cosa avessero pensato di me i miei amici. Dovevo riscattarmi con loro. Dopo un rapido volo nel tempo, atterrai in un luogo deserto di Genova. Il giorno dopo

(fortunatamente, era il tempo delle vacanze estive) ,per farmi perdonare, feci salire sulla macchina anche gli amici del giorno prima: Matilde, Andrea ,Carola e Roberto. In men che non si dica ci ritrovammo in Sudafrica, ma nel 2009, precisamente il 18 luglio, ovvero il giorno del novantunesimo compleanno del leader antiapartheid, liberato, come noto, dopo 27 anni di prigione, nel febbraio del 1990. La città di Johannesburg era in festa, piena di foto di Mandela e di sua moglie, Graca Machel, vedova del presidente del Mozambico, Samara Machel . Segue a p. 65

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GITA DI CLASSE AD ARENZANO Classe II B

Venerdì 23 maggio ci siamo recati ad Arenzano, in gita scolastica, con partenza in treno dalla stazione di Sturla. Ci hanno accompagnato i prof. Braggion e Ponte. Mancavano purtroppo due compagne, Elena e Noemi. Nella mattinata abbiamo partecipato a laboratorio su inquinamento, sostenibilità e impronta ecologica, presso il museo Muvita, che abbiamo raggiunto a piedi con un percorso di un paio di chilometri. Abbiamo visto alcuni video, ad esempio sull’affondamento della petroliera Haven nel 1991, simulazioni , osservato plastici, e partecipato ad un test per calcolare la nostra impronta ecologica, come classe. I risultati sono stati ahimè imbarazzanti. Gli esperti ci hanno parlato anche dello scioglimento dei ghiacci, legato all’effetto serra.E’ stata

un’esperienza davvero bella ed interessante. Dal Muvita, abbiamo raggiunto il Parco di Arenzano, dove abbiamo mangiato e poi giocato a calcio per più di un’ora, con la partecipazione del prof. Braggion, che ha anche segnato un gol. Nel parco c’erano i pavoni ,che facevano versi stranissimi , e le tartarughe. Lasciato il parco, abbiamo raggiunto la passeggiata a mare. Lungo la strada, abbiamo preso il gelato nella più famosa gelateria di Arenzano e l’abbiamo gustato sulla vicina spiaggia . Il mare era calmo, il vento tenue e il calore del sole rendeva l’aria quasi afosa, del resto l’estate è ormai alle porte. Siamo rimasti un po’ sulla spiaggia, imitando tra l’altro la più famosa scena dei Quattrocento colpi di Truffaut, quando il protagonista del film Antoine Doinel, vede per la prima volta il mare. Siccome si stava facendo tardi, su richiesta dei prof. ci siamo avviati verso la stazione, per prendere il treno che ci avrebbe riportato a Sturla., dove siamo arrivati all’ora prevista.Sulla gita ha scritto Lorenzo “Mi sono divertito talmente tanto che il tempo è passato sin troppo velocemente.Di “gita fantastica”, ha parlato invece Carola.

ALLA SCOPERTA DI GENOVA Classe I G

Quest'anno abbiamo avuto l'opportunità di esplorare la nostra superba città grazie al progetto "Genova Scoprendo", organizzato e finanziato dalla Fondazione Garrone. La nostra guida, una studentessa dell'Accademia Ligustica di Belle Arti ci ha accompagnato per un'intera mattinata nel centro storico cittadino. Il primo monumento che abbiamo visto è stata la casa di Cristoforo Colombo.Successivamente abbiamo potuto ammirare la Chiesa di Nostra signora delle Vigne, quindi siamo andati verso la collina di Santa Maria di Castello, dove è nato il primo nucleo di Genova. La chiesa era situata in un punto strategico da cui si potevano osservare i nemici in avvicinamento.Verso mezzogiorno ci siamo recati a Palazzo Ducale: la facciata principale è stata rifatta a causa di un incendio.Il palazzo ospitava un Consiglio Minore e il Consiglio Maggiore. Abbiamo poi

visitato la chiesa di S.Maria delle Vigne, dove un sacerdote ci ha raccontato in breve la storia della struttura.All'interno della chiesa c'è un piccolo chiostro quadrato a cui i lati c'erano le abitazioni dei sacerdoti.In seguito abbiamo assistito ad una breve conferenza all'interno del museo di S.Agostino, il principale museo di scultura della Liguria. Il museo ospita anche una statua di Margherita di Brabante.Al termine della mattinata ci siamo recatii al porto antico dove la prof.ssa Cavallin ci ha mostrato il punto esatto in cui è sorto il primo nucleo del porto di Genova.Nella fase conclusiva della giornata ci siamo recati all'Accademia Ligustica per osservarla dall'interno. Nell'edificio sono presenti diverse stanze dove ognuno può coltivare i suoi talenti. Questa uscita didattica è stata molto istruttiva perché abbiamo potuto conoscere luoghi della città che avevamo già osservato ma senza la stessa attenzione.

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LA NOSTRA GITA A MILANO Classe III C

Il 21 marzo la nostra classe, la 3 C, si è ritrovata con i prof. in Piazza Sturla, alle 5.40, per partire in pullman per Milano, dove avremmo trascorso una bellissima giornata. Siamo arrivati alle 8 e30 e , siccome era ancora presto per la visita al Museo Manzoniano, abbiamo raggiunto. con i prof. Braggion e Bitritto, l'adiacente via Montenapoleone, dove abbiamo intervistato alcuni passanti. Subito dopo ci siamo diretti in via Rovani, dove, di fronte al museo, abbiamo incontrato la guida. Ci ha fatto visitare dapprima lo studio di Manzoni,, al pian terreno, che dà sul giardino, con le pareti piene di libri, la scrivania di fronte al camino e alcune poltrone. Lì Manzoni scrisse i Promessi Sposi e il Cinque maggio e riceveva i suoi visitatori, salvo che fosse presente una donna. In quel caso li riceveva al piano superiore, in una stanza molto più accogliente. Lo testimoniano le parole scritte da Manzoni e lette dalla guida «… Mi nasce il dubbio che quel signore il quale intende di favorirmi oggi con Lei, possa forse venire in compagnia di qualche signora. S’ella fosse così, La pregherei di condurlo di sopra […] perché questo luogo di dove scrivo, Ella sa come sia da ricever signore». Il professore, in classe, ci aveva detto che in quello studio gli fecero visita grandi personaggi come lo scrittore francese Balzac, Cavour, Garibaldi, Verdi e Don Pedro II, Imperatore del Brasile. Sulla scrivania, abbiamo visto, tra l'altro, il calamaio e due cannucce,. La guida ci ha detto che Manzoni, per scrivere, più che quella scrivania utilizzava il tavolino pieghevole, vicino alla finestra, dove arri-

vava la luce naturale. Lo studio aveva un indubbio fascino, ma non è piaciuto a tutti, Martina O. ad esempio ha scritto “Quello studio era inquietante, faceva paura. Non capisco, poi, come Manzoni potesse scrivere su quella scrivania(intendeva forse il tavolino) da elfi. “Abbiamo poi visitato il piano superiore . Prima abbiamo visto quella che un tempo era la sala da pranzo., con alle pareti ritratti di Manzoni e della sua famiglia , poi la Sala Rossa dove lo scrittore trascorreva tutte le serate con i familiari. Tra i vari ritratti ci sono quello di Goethe, con dedica, e l'illustrazione dell’episodio della madre di Cecilia dei Promessi sposi ,di Carlo Belgioioso. Abbiamo visto anche il gesso che ricorda la visita di Giuseppe Garibaldi del 1862. Visto che non si poteva entrare, a turno, abbiamo dato una sbirciatina anche alla stanza da letto in cui lo scrittore morì il 22 maggio 1873 . Oltre al letto in ferro, si vedevano un comodino, un divano, due armadietti, e un tavolo rotondo con alcune sedie. Nella galleria c'erano , alle pareti, illustrazioni di episodi e personaggi dei Promessi sposi. Usciti dalla casa di Manzoni, e scattate alcune foto all'esterno, abbiamo iniziato il nostro percorso , seppur al contrario, sulle tracce di Renzo, quando , nei Promessi Sposi,si recò per la prima volta a Milano. Se Renzo da Porta Orientale era arrivato sino a Cordusio, noi , in oltre due ore, ci siamo recati da Piazza Cordusio a Porta Orientale, percorrendo via Mercanti, Piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele, corso Venezia e piazza Oberdan. La guida, nei luoghi più significativi, leggeva alcuni passi tratti dai Promessi Sposi.Ad esempio, arrivati in via dei Mercanti, ha letto questo passo: “Dalla piazza de’ Mercanti, la marmaglia insaccò, per quell’altro arco, nella via de’ Fustagnai, e di lì si sparpagliò nel Cordusio”. La visita guidata è terminata, come detto, a Porta Orientale. A questo punto, sono doverose due parole sulla guida, per dire che ha scontentato sia

noi che i professori. L'abbiamo trovata scorbutica e insofferente. Probabilmente poco abituata a lavorare con le scuole, non è riuscita a motivarci più di tanto. Tra l'altro, all'inizio non si è neppure presentata e alla fine non ci ha nemmeno salutato! Ma torniamo a noi. Da Porta Orientale ci siamo recati al vicino Parco Montanelli. Lì ci siamo fermati a mangiare al sacco. Purtroppo, sono arrivati quasi subito alcuni venditori abusivi che hanno insistito per farci comprare bracciali, cappellini e altre cianfrusaglie. Subito dopo aver mangiato, abbiamo ripreso la strada dirigendoci verso Piazza Duomo. C'era con noi anche l'attore Enrico Bonavera, padre di Giulia, una nostra compagna, che in quei giorni era impegnato a Milano con il suo lavoro teatrale “L'affaire Picpus”. Arrivati nelle vicinanze del Duomo, i prof ci hanno permesso di girare per conto nostro per un'oretta. Ci siamo poi ritrovati in Piazza Duomo, splendida sotto il sole, dove abbiamo scattato tantissime foto e abbiamo trascorso un po’ di tempo. Successivamente abbiamo percorso la famosa Galleria Vittorio Emanuele II, che collega piazza Duomo e Piazza della Scala. In Galleria- su indicazione di una compagna, che viene spesso a Milano- molti di noi hanno provato a ruotare su se stessi per tre volte stando col tallone del piede destro sui genitali del toro di un mosaico. Si dice che porti fortuna e che, compiendo i tre giri, si possa realizzare un desiderio. Alcuni ce l'hanno fatta. Dopo il gelato di rito, qualcuno invece ha preferito il cioccolato fuso da “Gelati Italiani, ci siamo diretti verso il Castello Sforzesco. Lì, alcuni si sono riposati nel parco, altri hanno giocato a pallone, in attesa di risalire sul pullman che ci aspettava nei dintorni . E' stata una giornata davvero fantastica. Siamo tornati a casa stanchi, ma felici.

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SI PARLA DI NOI SUL SECOLO XIX

Che differenza c’è tra il latte e lo yogurt? Si può fare merenda con un panino con Nutella? Quali sono i danni che provoca l’assunzione di alcolici, anche se occasionale? È stato un vero turbinio di domande quello cui sono stati sottoposti Luca Spigno, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione, e Fabio Fauraz, ospiti della Scuola DeToni dell’Isti- tuto Comprensivo Sturla in occasione dell’incontro tenutosi con gli allievi delle classi seconda B e terza C. L’animata chiacchierata tra gio- vanissimi ed esperti, organizzata nell’ambito dell’iniziativa di Villa Montallegro di Genova “Più gusto per la Vita”, ha permesso di ripercorrere i diversi passaggi dell’alimentazione nel corso della giornata, dal quantitativo di calorie necessarie al corpo di un adolescente fino ai fabbisogni particolari, come quello del calcio o di altri minerali utili per la crescita. Le difficoltà principali,sul fronte di una dieta sana ed equilibrata che ricalchi le regole dell’alimentazione mediterranea, sembrano legate soprattutto all’assunzione delle cinque porzioni quotidiane di vegetali, ovvero frutta e verdura. È vero che in termini generali l’attenzione al tema esiste,tanto che uno studente ha ricordato come il succo di mirtillo fosse assunto dai piloti della Raf per aumentare l’acutezza visiva nel corso della seconda guerra mondiale, ma è al-

trettanto innegabile che, se per la frutta ci sono giovani che iniziano correttamente la mattina a assumerla, magari sotto forma di spremuta o di succo,per le verdure c’è più rifiuto .“Questi alimenti sono invece fondamentali non solo per la ricchezza in fibre ma anche per il contenuto in vitamine e sali minerali che possono offrire”, ha spiegato Spigno. «È importante -ha proseguito il medico- abituarsi a consumarli nor-malmente, magari usando per la verdura la semplice regole dalle “bandiera”italiana.Ogni giorno dovremmo sforzarci di assumere cereali di almeno tre colori diversi, bianco rosso e verde al fine di ottenere una giusta miscela di vitamine». I giovanissimi della De Toni, peraltro,si sono dimostrati molto precisi anche nelle conoscenze legate ai “macronutrienti”, ovvero proteine, carboidrati e lipidi. Competenze che vengono anche dai testi e dagli ipertesti prodotti dalle due classi sull’alimentazione: i primi andranno ad accrescere il materiale presente sul web, mentre i secondi saranno parte integrante del giornale cartaceo e digitale“SturlaNews”,realizzato in collaborazione con Il Secolo XIX,che verrà presentato per l’ottavo anno consecutivo nell’aula Magna dell’Ospedale Gaslini di Genova. Forti delle conoscenze che vengono anche dagli innumerevoli programmi dedicati alla cucina realizzati in tv, gli studenti si sono fatti poi “ammaliare” dalle videoricette di Fabio Fauraz,che ha anche svelato alcuni piccoli segreti per una cucina salutare che si concili con il gusto. Federico Mereta

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CAROLINA MITO DEL PATTINAGGIO SU GHIACCIO Redazione

allena , seguita dal tedesco Michael Huth. La Kostner ha spiegato che non poteva rimanere a casa sua se voleva continuare a pattinare e che se non si fosse spostata avrebbe dovuto smettere. "Mio padre mi disse che se volevo andare da qualche parte per pattinare, allora avrei davvero dovuto prendere la decisione giusta circa il posto. Così sono andata ad Oberstdorf e ho sentito che quello era davvero il posto giusto dove andare, per me" Dal 2000 al 2002 ha gareggiato nello Junior Grand Prix e ai mondiali juniores e vinto il titolo nazionale in quella categoria. Dopo aver vinto lo Junior Grand Prix in Francia, ha ottenuto il bronzo ai campionati mondiali juniores.

Carolina Kostner, nata a Bolzano l'8 febbraio 1987, inizia a

pattinare all'età di 4 anni spinta dai genitori, il padre Erwin Kostner , ex giocatore di hockey e capitano della nazionale italiana,, e la madre Maria Patrizia, ex pattinatrice. Carolina inizialmente pratica a livello agonistico lo sci alpino, gareggiando nella discesa libera, come la cugina del padre, la ex campionessa Isolde Kostner. Inizia a pattinare "solo per divertimento" , sono sue parole e fino ai 12 anni, pratica sia questo sport che lo sci. Finisce poi con lo scegliere il pattinaggio. Nel 2001 , a causa del crollo della pista di Ortisei, per una frana, appoggiata dai genitori, si trasferisce in Germania, a Oberstdorf, dove continua gli studi e si

Passata nei senior, ha conquistato il suo primo titolo nazionale e ha ottenuto un quarto posto ai campionati europei e un decimo posto ai campionati mondiali.Nel 2008, oltre al titolo europeo, ha ottenuto il secondo posto ai mondiali ed è arrivata terza nel Grand Prix ISU. Nella stagione successiva è giunta quarta al Grand Prix Skate Canada.Agli Europei di Helsinki del 2009 è arrivata seconda, mentre nel 2010 ha vinto la medaglia d'oro ai Campionati Europei di Tallinn, in Estonia. Nel 2011 è arrivata di nuovo seconda agli Europei di Berna e ai mondiali di Mosca del 2011. Nel 2012 ha vinto la medaglia d'oro ai Campionati Europei di Sheffield in Inghilterra e ai Mondiali di Nizza, in Francia. Alle Olimpiadi di Sochi, disputate quest'anno, ha vinto la sua prima medaglia olimpica, quella di bronzo, ha ottenuto l'argento anche agli Europei di Budapest in Ungheria. Questi risultati dimostrano il grande valore di Carolina, che purtroppo non è mai riuscita a salire sul podio che conta alle Olimpiadi.

BREVE STORIA DEL CAMPIONATO DI BASKET Segue da p. 14

sponsorizzata dalla Benetton. Sempre negli anni Novanta vinsero l’Olimpia Milano , la Virtus Bologna e Dopo la vittoria della Pallacanestro Cantù nel 1967due volte le squadre di Treviso e Varese.Il campiona1968, la Pallacanestro Varese iniziò il suo dominio to 1999-2000 fu invece vinto dalla Fortitudo Pallacad'oro , vincendo 7 campionati in 10 anni, tra il 1968nestro Bologna. Da allora, fino al 2005, vinsero la 1969 ed il 1977-1978. Negli anni Ottanta tornò a vinVirtus Bologna di Treviso, la Fortitudo Bologna e, per cere l’Olimpia Milano; poi ancora la Pallacanestro la prima volta, la Mens Sana Basket Siena. Da allora Cantù, e nel 1982-1983 ,per la prima volta , la Pallacaè iniziato il ciclo di vittorie:della Montepaschi Siena nestro Virtus Roma. La Victoria Libertas Pesaro vinse che ha conquistato 7 scudetti consecutivi, fino al due campionati successivi.Nel 1990 -91 si aggiudicò il 2012-2013,Tre anni fa alcuni atleti di questa società titolo, unica squadra del sud, la Phonola Caserta. hanno premiato a Siena i redattori del nostro giornale L'anno dopo vinse invece la Pallacanestro Treviso Pagina 31


GOVI BIBLIOTECA E PALESTRA RINNOVATE Articolo pubblicato sul SecoloXIX

«Mamma, è ancora più bello perché l’hai fatto tu». Un orto, una palestra sicura e una piccola biblioteca: tutto a misura di bambino. Anzi, di 350 bambini. Questo risultato, alla scuola elementare“Gilberto Govi” di Albaro, è stato raggiunto grazie all’impegno, alla generosità e al lavoro volontario di genitori e docenti, che hanno coinvolto nel progetto il Municipio Medio Levante e alcune aziende disposte a fornire materiali e colori gratis o a prezzi stracciati.La piccola biblioteca per gli allievi della scuola è stata ricavata in una sala prima quasi inutilizzata, e dispone ora di mobili nuovi, pareti ridipinte con disegni e colori vivaci, un bel computer e tanti libri donati dagli stessi bimbi. In palestra i muri sono stati intonacati grazie al contributo del municipio e i piccoli ginnasti non hanno più motivo di temere gli scontri con i caloriferi, ora che sono abbracciati da variopinte protezioni in plastica e gomma. «I lavori in palestra sono cominciati dopo Pasqua – racconta la maestra Angiola Bavoso, che è anche consigliera municipale – mentre in biblioteca ci siamo messi all’opera quest’estate. Ci sembrava doveroso rendere più accoglienti queste sale, visto che i bambini, con il tempo pieno, passano a scuola anche otto ore al giorno».La palestra, naturalmente, è acces-

sibile dall’inizio dell’anno scolastico, mentre in biblioteca la ristrutturazione sta giungendo a termine proprio in questi giorni e le attività didattiche partiranno dopo l’inaugurazione, che si svolgerà mercoledì 11 dicembre con la partecipazione della dirigente scolastica e del presidente del Municipio 8 Alessandro Morgante.«Sono molto soddisfatta – afferma la direttrice Alba Benvenuto – e ovviamente sono pronta ad appoggiare e incoraggiare altri progetti di questo genere. I bambini passano qui molte ore ed è quasi un obbligo cercare di farli sentire a casa anche da noi». Lo spunto che ha dato origine a questa virtuosa catena di interventi, tuttavia, risale a più di un anno fa, quando da un terreno incolto e scosceso — grazie alla collaborazione tra i genitori e i dipendenti di una ditta che ristrutturava un palazzo nelle vicinanze — è stato ricavato l’orto della scuola.Nell’orto, i volontari e i giovanissimi studenti hanno piantato zucchine, colture varie e un piccolo ulivo, battezzato “Oliviero” nel corso della Festa dell’albero di Legambiente, per poi pubblicare un vero e proprio diario scolastico ispirato all’esperienza. «I miei figli, soprattutto il più piccolo – spiega divertita una madre, coordinatrice dei genitori – sono contentissimi e mi dicono sempre: “È ancora più bello perché l’hai fatto tu, mamma”».E la storia non finisce qui, perché alcuni volontari continueranno l’opera anche dopo l’inaugurazione della nuova sala di lettura. Tra giardini, mura e terrazzi, c’è sempre qualcosa da fare, e non sono poche oggi le scuole che si convertono al “fai da te”.Dove i finanziamenti e gli interventi infrastrutturali “standard” non possono arrivare, entrano in gioco la solidarietà, la fantasia, l’impegno e la voglia di fare di chi, poco alla volta, decide di donare un po’ del suo tempo per una buona causa. A volte, con qualche colore in più.

Mercoledì 28 maggio 2014 dalle ore 09,30 si è tenuto presso il Teatro della Gioventù di Genova lo spettacolo “Music for Memory Two – Terezin’s Voices” che ha portato in scena i laboratori di teatro e musica realizzati da alcune scuole di Genova e provincia nell’ambito del progetto europeo curato e prodotto da Nemo geie. e finanziato dall’Unione Europea. Era presente anche la De Toni , con due classi , guidate dal prof. Rinaldo Marti, nella foto. Il titolo del progetto: “NOI POSSIAMO”

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LO STRAORDINARIO CORAGGIO DI IQBAL MAZIH Redazione

un’altra fabbrica , ma, ripreso, fu punito pesantemente, addirittura obbligato a stare in una cisterna sotterranea senza aerazione. Nel 1992 , fuggito, partecipò, insieme ad altri bambini, ad una manifestazione del “Fronte di liberazione del lavoro schiavizzato”. Dall’anno dopo, iniziò a tenere conferenze, in vari paesi del mondo, sulle condizioni degli schiavi bambini e sui diritti dell’infanzia. Grazie alla sua battaglia furono chiuse numerose fabbriche di tappeti nella città di Latore e liberati oltre 3.000 piccoli schiavi. A scuola, il professore ci ha fatto vedere un film su questa terribile vicenda, dal titolo “Iqbal”. Alla fine del film mi stavano per lacriIl 16 aprile del 1995 il dodicenne mare gli occhi. E’ scandaloso che Iqbal Masih, pakistano,fu ucciso mentre con la sua bici stava andan- tutto ciò sia potuto accadere ai nodo verso la chiesa. Iqbal, all’età di 5 stri giorni. E’ scandaloso venire venanni, fu venduto dalla famiglia a un duti dai propri genitori a degli scofabbricante di tappeti che lo obbli- nosciuti, sopratutto se non si sa cosa potrebbe accadere. Se i miei genitori gava a lavorare, incatenato ad un l’avessero fatto,non mi sarei arrabtelaio, per 14 ore al giorno. Cercò biata,ma avrei semplicemente penpiù volte di fuggire da questa e da

sato che loro non tengono a me,perchè un bravo genitore, accudisce il proprio figlio e gli vuole bene,lo protegge al costo della vita! Una notte, dopo aver visto il film, ho sognato che vivevo in Pakistan e che la mia famiglia vendeva me e il mio fratellino per farci lavorare in una fabbrica di tappeti.Io non sapevo usare il telaio,e venivo ripresa in continuazione dal mio padrone.Così,iniziai ad aiutare le altre ragazze a portare l’acqua e a potare il cortile. I secchi li portavamo sulla testa,che sembrava spaccarsi in due, i fili d’erba dovevano essere falciati tutti alla stessa altezza e le erbacce andavano strappate con le mani con cautela,per non rovinare il terreno. Che brutto incubo! Mi sarebbe piaciuto conoscere Iqbal,un bambino coraggioso e audace,che si è preoccupato di salvare non solo se stesso, ma tutti i bambini del mondo!

BASTA BAMBINI IN CARCERE Redazione

Un bambino di soli tre anni si è trovato rinchiuso in prigione con la madre. E' accaduto nel carcere di Pontedecimo. A segnalare il caso è stato il sindacato della polizia penitenziaria.Il segretario generale aveva ricordato che sono molti i bambini dietro le sbarre, vittime di errori di cui non hanno colpa. Il carcere non è un posto per i bambini, eppure ogni giorno molti di loro aprono gli occhi dentro una cella. Da più di due anni è stata approvata una legge secondo cui le mamme detenute non dovrebbero più stare chiuse in cella, salvo situazioni particolari.Si è poi parlato della necessità di prevedere una custodia attenuata per quelle con bimbi fino a sei anni di età. L’allora ministro ,Cancellieri, nel corso di un’audizione alla commissione Diritti umani del Senato, dedicata ai minori in carcere,aveva annunciato che il Dipartimento della Giustizia Minorile stava valutando la necessità di elaborare proposte di legge per la tutela dei figli di donne detenute.

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E LA VITA,LA VITA Redazione

« E, la vita, la vita / E la vita l’è bela, l’è bela / Basta avere l’ombrela, l’ombrela / Ti ripara la testa, sembra un giorno di festa », cantava un duo in voga nato negli anni Sessanta. Il brano,che avevamo sentito cantare a casa,l'avevamo trovato,malgrado gli anni davve-

ro divertente, così ci siamo documentati sui cantanti. Si tratta di Cochi e Renato che avevano formato un duo comico molto conosciuto, dalla metà degli anni Sessanta agli anni Settanta.I due erano(si potrebbe forse usare il presente, visto che di recente hanno ripreso a lavorare insieme) i cabarettisti Renato Pozzetto, che sarebbe diventato in seguito un noto attore di cinema, e Cochi Ponzoni. Dicono gli esperti che ci sapevano davvero fare e avevano una comicità, oltre che originale, poetica e quasi surreale. Certe loro canzoni, scritte con Enzo Jannacci, sono diventate famose, ad esempio “ La gallina”, “Canzone intelligente” ed appunto “ E la vita, la vita”. Hanno anche reinterpretato alla loro maniera canzoni popolari, ad esempio : “Come porti i capelli bella bionda”. I due, da ragazzi, frequentavano un istituto tecnico e d’estate si trovavano a Gemonio, sul Lago Maggiore. Esordirono nel cabaret all’Osteria dell’Oca di Milano, ma a renderli famosi fu la televisione, grazie alla partecipazione alla trasmissione: “Quelli della domenica” ,nel 1968

GENOVA SMART CITY Redazione

Vivere in una città furba,intelligente è comodo,piacevole ed è più semplice.. La tecnologia può migliorare la qualità della vita.Una forte pioggia o , magari, un’ alluvione di quelli che spesso colpiscono Genova,stravolgono i fiumi,i torrenti e mettono a rischio la vita della gente e la tenuta del suolo ,possono fare meno paura grazie alla tecnologia. In

una Smart City,grazie a una serie di sensori nell’alveo dei fiumi,si può conoscere in tempo reale la situazione dei vari corsi d'acqua,per poter lanciare allarmi o tranquillizzare la popolazione. E’un futuro non molto lontano. Infatti, Genova già da anni sta lavorando per diventare “Smart”,anzi, anche se può sembrare strano, è all’avanguardia tra le città italiane che si sono date questo obiettivo. Anche a livello europeo, Genova gode di un’ottima fama. L’Associazione Genova Smart City è nata nel 2008. La guida il Comune, che ha come soci, Regione,Autorità portuale ,Università , l’Iit e imprese come Ansaldo Energia.Nel 2011 Genova è stata l’ unica città in Europa a assicurarsi tutti e tre i bandi della Comunità europea, inoltre sei dei tredici progetti spediti al ministero sono stati ammessi alla fase successiva Al momento, anche in collaborazione con Milano e Torino, si sta lavorando sulla tutela del suolo, la mobilità elettrica,e l’energia,a partire dei condomini intelligenti.

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SCUOLA OSPEDALIERA DEL GASLINI.

ALBANIA RISO CON IL POLLO Sezione ospedaliera del Gaslini

PREPARAZIONE: Pulite e lavate bene il pollo e mettetelo a cuocere in acqua salata. abbondante Bisogna calcolare che servono 2 litri di brodo di pollo per cuocere il riso (una parte di riso,due parti di acqua). Nel frattempo tritate la cipolla finemente e mettetela a rosolare con il burro, poi aggiungete il riso e lo fate tostare. Poi spegnete il fuoco. Quando

il

pollo

sarà

pronto,

dividetelo

a

pezzi.Tenete da parte il brodo ed eventualmente allungatelo con acqua. Il piatto preferito dell'Albania è il riso con il pollo. INGREDIENTI:per 6 persone

In una teglia, con bordi alti ,versate il riso, poi il brodo di pollo e regolate di sale. Aggiungete il finocchietto selvatico tritato finemente e i pezzi di

1 kg di riso parboiled ,1 pollo di circa 1 kg e mezzo 1 cipolla grande, del finocchietto selvatico,sale

pollo. Inserite il tutto nel forno già preriscaldato al massimo, finché l'acqua non evapora.

2 cucchiai di burro

GLI STRUFFOLI NAPOLETANI Sezione ospedaliera del Gaslini

Ingredienti.4 uova,8 1/2 cucchiai d'acqua,300 gr miele,100 gr zucchero,1/2 kg farina,4 cucchiai d'olio.1/2 cucchiaino di bicarbonato, del limone grattugiato Preparazione: preparare un impasto con tutti gli ingredienti (farina-uova-acqua-olio-limone-sale-bicarbonatozucchero), creando un rotolo a forma di serpente. Tagliarlo a dadini e friggerli in olio caldo. Sciogliere in una pentola il miele con 2 cucchiai di zucchero, poi versare gli struffoli amalgamandoli bene a fuoco lento. La decorazione è a piacere

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LA FUGA DI UN SERIAL KILLER Redazione

Marassi a dicembre dopo un permesso premio per andare a trovare la madre. L'uomo , per scappare, aveva costretto, minacciandolo con la pistola, un panettiere savonese a farsi accompagnare a Genova. Da lì era fuggito verso Mentone, dove era stato riconosciuto e catturato. Per quella fuga l'allora ministro della Giustizia, Non sono evaso perché non mi Annamaria Cancellieri aveva avevano concesso un permesso deciso il trasferimento del diretper Natale, è stato un colpo di testa”. Lo ha detto al pm Landol- tore del Carcere di Marassi Salfi, durante l'interrogatorio, avve- vatore Mazzeo. Il provvedimento nuto nel carcere di Sanremo, Bar- era stato però annullato a gennaio tolomeo Gagliano, il pluriomici- dalla stessa Cancellieri. Gagliada savonese evaso dal carcere di no, noto serial killer, era stato

arrestato dalla polizia francese, dopo che la Procura di Genova aveva spiccato per lui un ordine di cattura internazionale. La fuga l'avrebbe decisa all'improvviso. Posti di blocco e controlli non erano serviti a rintracciarlo.Prima dell’arresto in Francia, l’uomo era stato comunque visto a bordo di una Fiat Panda verde. Considerata la sua pericolosità, era stata diffusa una nota di ricerca in tutta Italia.Gagliano è sospettato di avere ucciso due prostitute e un uomo tra il 1981 ed il 1989.

BULLI PRESA DI MIRA UNA RAGAZZA DOWN Redazione

Mi ha colpito molto un fatto di cronaca accaduto in provincia di Belluno, dove tre bulli hanno accerchiato e deriso una ragazzina down, L’obiettivo dei tre era farle prendere l’autobus sbagliato per tornare a casa da scuola. L’ultimo atto di bullismo,l’altro giorno, è però fallito grazie alla inaspettata reazione della giovane,stanca di subire,e all’intervento di un autista, a sua volta aggredito a parole dalla mini-gang.Per far cessare l’aggressione, sono dovuti intervenire altri due autisti,a loro

volta insultati. Lo scopo dei tre bulli era divertirsi alle spalle della povera ragazza.. Quando sono intervenuti gli autisti, secondo I giornali, la banda non ha smesso di ingiuriarli, dimostrando una sfrontatezza sconvolgente. I tre avevano già altre volte preso di mira la ragazzina e perciò erano stati richiamati numerose volte,questa volta,però è scattata anche la denuncia penale

L’ex pugile americano Rubin Carter è morto nel mese aprile, a 75 anni di età, per un peggioramento delle sue condizioni di salute a causa di un tumore di cui soffriva da tempo. Fu soprannominato "Hurricane"., “Uragano”. Carter , nel suo Paese ,è diventato il simbolo dell'ingiustizia per aver trascorso 19 anni in carcere per due omicidi che non aveva commesso. Bob Dylan nel 1975 scrisse, in suo onore, la canzone "Hurricane" .

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AL GELO SULTRENO RISARCITI I PASSEGGERI Redazione

Dopo 7 anni c’è stata la sentenza. I passeggeri di un treno, il Roma-Latina , dovranno essere risarciti da Trenitalia per il freddo preso in uno scompartimentofreezer, dal quale non potevano spostarsi perchè le porte elettriche erano bloccate, Ognuno di loro riceverà 350 euro. Il presidente di Codacons,Carlo Rienzi, che aveva fatto causa a Trenitalia, è contento della sentenza. Il fatto era successo nel lontano 2006 . Per le spese legali, Trenitalia dovrà pagare altri 750 euro. “Trenitalia- ha detto Rienzi- si è fatta seguire da due fior di avvocati che finiscono poi pagati da tutti noi utenti”. E' una sentenza davvero importante per chi viaggia sui treni italiani.

ATTENTI AI LADRI DI BICICLETTE Redazione

Non voglio parlare del famoso film, ma di un articolo davvero interessante sui furti di biciclette in Italia. Pare che i nuovi ladri di biciclette si aggiornino, girino indisturbati per le città e spaventino il popolo delle due ruote. Lo segnala con preoccupazione la F.I.A.B,Federazione Italiana Amici della Bicicletta, che ha fatto il punto sul fenomeno dei furti di bici, mai così esteso. Pare infatti che ne vengano rubate almeno 320 mila all’ anno, cioè quasi 900 al giorno! Dall’indagine, si scopre che il numero di denunce presentate alle forze dell’ ordine è decisamente inferiore al numero di furti. In particolare, se a Bolzano,dove quasi un cittadino su tre si sposta in bicicletta, le denunce sono state ben 1200, a Reggio Calabria, l’ anno scorso, solo un cittadino ha sporto denuncia

Classe I B

Una ricetta che arriva dal Giappone, segnalatami da mia nonna, il brodo di riso. Ingredienti: per una porzione 1 cucchiaio di riso fermentato,alghe marine (Wakame, nella foto): 1 pezzo da 10 cm,1 cipollotto verde 30 gr tofu,2-3 pezzetti di funghi. Preparazione: far bollire 180 ml di acqua, sciogliere 1 cucchiaino di riso fermentato, unire le alghe tagliuzzate e i funghi. Cuocere per 3 minuti, quindi aggiungere tofu e cipollotto a pezzi e continuare a cuocere per altri 3 minuti. Servire in una ciotola e consumare tiepido.

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Anno VIII NUMERO SPECIALE


FALSI D’AUTORE SGOMINATA GANG Redazione

lala

I militari del reparto operativo del nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri della nostra città hanno sgominato una banda di pittori, falsari e galleristi, che si dedicava alla produzione di falsi. Il laboratorio si trovava in provincia di Genova, a Lumarzo. Lì, venivano riprodotti perfettamente, da professionisti, i dipinti. Si trattava di capolavori e di quadri meno noti, di artisti come De Chirico, Schifano e Angeli. Questi quadri venivano poi immessi sul mercato, sia italiano che straniero, ad esempio spediti in Francia, Inghilterra e Stati Uniti.I quadri erano talmente ben realizzati che avevano ingannato importanti istituti e fondazioni che li avevano autenticati. Il commercio aveva fruttato ai truffatori milioni di euro. Nell’organizzazione c’era chi aveva il compito di realizzare le opere, chi di farle conoscere sul mercato, con i cataloghi on line e infine chi era incaricato della vendita Sono finiti in sei: agli arresti domiciliari. Secondo i giornali genovesi si tratta di volti noti nel mondo dell’arte e con un passato o da artisti o da galleristi. Ad esempio, i due fratelli di Lumarzo, Francesco e Paolo Masnata, di 72 e 68 anni, che realizzavano i falsi d’autore. C'erano tra gli altri, i titolari di una nota galleria del centro storico.

BARRILI TORNEO PER I PC RUBATI

Redazione

La scuola media Barrili-Paganini ha subito qualche mese fa il furto di tutti i portatili,in precedenza i ladri avevano scassinato una macchinetta delle merendine, portando via solo alcuni spiccioli. La segnalazione del furto è arrivata la mattina di lunedì 9 dicembre,quando due collaboratori scolastici riaprendo la scuola ed entrando nell’aula computer, senza allarme,si sono accorti della mancanza dei computer, subito dopo hanno visto una portafinestra con tre vetri rotti. “E’ stato un duro colpo” aveva detto la

dirigente Anna Gorrino.Da quel momento, per cercare di risolvere il grave problema, si è dato il via a una serie di iniziative volontarie da parte di genitori e studenti. La più significativa è stata la disputa di un torneo di calcio, per aiutare la scuola a comprare altri computer.L’idea, è nata dalla fantasia dei ragazzi.Le squadre erano una ventina e un centinaio i giovani giocatori-studenti, che si sono tassati, versando 5 euro a partita. I soldi ricavati sono stati consegnati all’ istituto comprensivo di Albaro.

Le scuole italiane sono messe proprio male. Secondo il Censis, ben 9mila hanno gli intonaci a pezzi, in 7.200 scuole occorrerebbe rifare tetti e coperture; 3.600 necessiterebbero di interventi sulle strutture portanti . Non è tutto, 2mila espongono quasi 350 mila alunni al rischio amianto.

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MEDICO UCCISO DA BOMBA D’ACQUA Redazione

vera bomba d’acqua. La disgrazia è successa perché l’uomo, quella domenica, si era recato a casa di un suo paziente che non si sentiva bene, nella frazione di Sessarego, vicino a Bogliasco. Al giorno d’oggi,non è facile trovare un medico che faccia visite a domicilio nel fine settimana, tanto più con l’allerta meteo, ma Elias era andato dal paziente nel giorno di festa. Erano le 15 quando il dottore ha raggiunto la casa, assieme al padre del malato . Dopo la visita, i due, mentre stavano tornando a prendere l’auto, sono stati travolti dalla furia delle acque. Mentre il padre del malato è stato salvato da un gesto di eroismo di una persona, il medico è stato traElias Kassabji, un medico della mutua genovese di scinato via dalla corrente. Insomma, il povero Elias è origine siriana, di 66 anni, è stato trovato morto nella stato tradito dalla sua grande generosità. piena del rio Poggio del 17 gennaio, ucciso da una

TRENO DERAGLIATO AD ANDORA Redazione

nell’imperiese dove le frane hanno colpito la viabilità. Una , in particolare, ha interessato la linea ferroviaria che porta in Francia e su cui viaggiano i pendolari. La frana , con un fronte di 300 metri, ha fatto deragliare un treno, nei pressi di Andora. Solo un miracolo ha impedito che il treno finisse in mare con i suoi 200 passeggeri.A distanza di molto tempo il convoglio non era ancora stato rimosso e pareva quasi appeso a un filo. Vi è stato infine l'intervento di un'impresa che con due speciali gru, sistemate su una gigantesca chiatta, trainata via mare da Genova, ha sollevato il locomotore del treno e lo ha riposizionato sui binari. La procura, che ha aperto un fascicolo per disastro colposo, sta indagando su chi abbia , alla fine degli Oltre 100 frane, 200 sfollati in via precauzionale, anni ’60, dato l’autorizzazione a costruire in quella torrenti esondati, l’Aurelia interrotta in più punti lungo zona alcune case e villette. Secondo il procuratore tutto l’arco ligure, fango, acqua. Questi sono i dati capo di Savona Francantonio Granero la frana è infatti delle alluvioni di metà gennaio. La situazione è stata opera dell’uomo grave soprattutto sulle strade dello spezzino e

VITA DA SOCIAL Classe III C

Riteniamo molto valida la campagna di prevenzione della Polizia di Stato e del Ministero dell'Istruzione, dl titolo di

Genitori e studenti verranno guidati dalla Polizia Postale nel mondo dei social network. 'Una vita da socia, per l'uso consapevole Testimonial della campagna, sono stati dei social network e di internet . E'iniziata lo un calciatore del Livorno, Federico scorso gennaio a Livorno e farà tappa in 34 Ceccherini, e un gruppo di dj. E' nostra città italiane. opinione che le famiglie debbano stare Al centro dell'iniziativa vi è il rapporto accanto agli adolescenti nell'uso dei dei bambini e degli adolescenti con i social network e rivolgersi alla polizia social network che hanno una potenzia- in caso di situazioni poco chiare lità enorme, ma vanno usati con consapevolezza.

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LA NOSTRA VISITA ALL’IST Classe III C

Mercoledì 14 maggio le classi terze e seconde della nostra scuola si sono recate nell'Aula Magna dell'Ist all'ospedale di San Martino per un incontro sulle dipendenze, organizzato con l'obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sulle conseguenze del consumo di droga, fumo , alcol e gioco d'azzardo. Si è cominciata e conclusa la prima parte dell'incontro, parlando della dipendenza dall'alcol con gli interventi di Lina Orsino, caposala, e del prof. Testino. Proprio riguardo all'alcol, ci è stato detto che la quantità di etanolo contenuta in una bevanda alcolica è molto alta e che l'alcol è una sostanza tossica,

cancerogena , che crea una dipendenza addirittura maggiore rispetto a quella provocata dalle droghe. Non è un alimento, contiene infatti solo 7 kilo calorie per grammo e, oltre ad essere cancerogeno, provoca danni cerebrali, problemi alla vista , gola irritata, malattie cardiache e problemi all'apparato riproduttivo. I suoi effetti dipendono dalla concentrazione di alcool nel sangue. E' un sedativo del sistema nervoso centrale. Assumendolo durante la gravidanza, si rischia che il bambino nasca con dei problemi di apprendimento, malattie ossee, deformazioni. Ci hanno parlato anche dell'assurda moda della Neck nomination , una sorta di catena di Sant'Antonio nella quale un ragazzo nomina altri coetanei i quali devono realizzare dei video, da postare sul web, nei quali bevono un boccale di birra in una volta sola. Alcuni di questi ragazzi sono finiti in coma etilico.Ci hanno poi mostrato delle immagini di alcuni fegati, da quello normale, di una persona che non beve, a quelli di bevitori, che , se smettessero, potrebbero tornare ad avere un organo sano, a quelli cirrotico e tumorale. Negli ultimi due casi non si può purtroppo più tornare indietro.Subito dopo ci hanno mostrato un video in cui un ragazzo ubriaco causa un incidente mortale in cui perde la vita una ragazza. A seguire, uno psichiatra ha trattato il tema del gioco d'azzardo, parlandoci di abilità e caso. Nel gioco sportivo, ad esempio il tiro con l'arco, provando e riprovando, si può migliorare, avvicinandosi sempre di

più al centro del bersaglio, non nel gioco d'azzardo. In quello l'abilità non conta, non esiste il ruolo attivo del giocatore, di cui parla la pubblicità.anche se provi e riprovi, non vincerai mai, se non per caso. Lo scopo del giocatore è quello di guadagnare ma l'unico modo per farlo è smettere di giocare. Concluso l'intervento, dopo una breve pausa in cui ci siamo recati al bar, si è parlato di droga. Il medico, dopo aver nominato le varie sostanze stupefacenti, ci ha parlato dei gravissimi rischi legati all'assunzione di droga, la dipendenza più grave. Essa ha una funzione distruttiva sia dell'organismo che del sistema nervoso, Provoca infatti incapacità a reagire agli stimoli, a valutare e controllare le proprie azioni, sdoppiamento della personalità, alterazioni mentali, distorta percezione dello spazio e del tempo.Inoltre causa danni irreversibili a diversi organi , tumori e spesso la morte. . Si è parlato infine dei danni all'organismo causati del fumo. Quella legata al fumo è un'altra dipendenza gravissima. Esso penetra ovunque e può provocare problemi gravissimi ai polmoni e al cuore. Sono state mostrate alcune immagini di polmoni, di cui uno di persona affetta da tumore. Alla fine c'è stato spazio per le nostre domande. Ha scritto Marco “ L'esperienza è stata importante ed ho appreso parecchie informazioni interessanti”.

Non tutti sanno che il 25-30% di tutti i tumori e’ correlato al fumo. Ogni anno, nel mondo, tre milioni di persone muoiono a causa di esso. E’ stato calcolato che i fumatori muoiono mediamente otto anni prima dei non fumatori. Secondo gli studiosi è comunque molto pericoloso anche il fumo passivo, corresponsabile di un aumentato rischio di tumori broncopolmonari e, nei bambini, di disturbi allergici e respiratori.

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SALMO RAP D’AUTORE Redazione

Salmo, all’anagrafe Maurizio Pisciottu, nato a Olbia nel 1984 è il rapper del momento. Dicono che sia

l’erede di Fabri Fibra. Salmo ha iniziato l’attività musicale giovanissimo, all’età di 13 anni, nel 1997, e, due anni dopo ha realizzato e pubblicato il demo “Premeditazione e dolo” con due altri rapper sardi, Bigfoot e Sciascio. Nel 2004 è stato il turno del primo demo da solista, “Sotto pelle” e l’anno dopo del secondo “Mr. Antipatia”. Il suo primo album realizzato in studio, dal titolo “The Island Chainsaw Massacre”, uscito nel 2011, ha ottenuto un grande successo. Nel 2012 ha realizzato il secondo album Death USB, con brani come “Il pentacolo”, “Negative Youth”, “Death USB”, “Doomsday” e “Demons to Diamonds”, di cui è uscito il videoclip. Lorenzo Jovanotti dopo aver ascoltato “Death usb” ha detto” «C’è vita nella musica italiana». Salmo, agli MTV Hip Hop Awards 2012, ha avuto l’onore di vincere nella categoria “Best Crossover”.

ROBERTO CLOWN DI STRADA A MILANO Redazione

Terminata ragioneria, aveva fatto diversi lavori, nella sua Milano,tra cui il gestore di bar e lo spazzino. Poi la svolta. A oltre trent'anni ,ha deciso di rifarsi una vita, diventando un clown di strada . Per questo ha frequentato la scuola per clown di Milano, diretta da un amico. Ha cominciato la sua attività con gli spettacoli in strada, ma da anni si esibisce anche nelle case. La città lo apprezza

Roberto Radaelli,52 anni, milanese, è un

molto e , dice , gli offre opportunità. Troviamo la

sua scelta di inseguire i sogni e assecondare la ammirare. Già da piccolo amava mascherarsi e gli sua passione molto bella, anche se certamente non facile. piaceva organizzare spettacoli per gli amici. personaggio particolare, ma sicuramente da

Il saluto di fine anno su Twitter del ciclista Fabrizio Macchi , grande campione paralimpico, ai redattori della II B . @FabrizioMacchi un forte abbraccio ai ragazzi e buon 2014

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Redazione

stato creato dal contabile dell'azienda Frank Mason Robions, utilizzando il carattere Spencerian Script ,molto comune in America in quegli anni. Nel 1886, ad Atlanta la Coca Cola era basata sull'uso di ingredienti come l’alcool , il vino, e le foglie di coca, tanto che era chiamata il 'vino di cola'. Col tempo gli ingredienti sono cambiati : al posto dell'alcool viene usato un

In questo articolo vogliamo parlare della Coca Cola, la famosa bevanda che viene consumata

estratto di noci di cola, una pianta tropicale, mentre dalla coca si estrae un alcaloide.A

comunemente tutti i giorni da milioni di persone proposito di ingredienti, la Coca Cola ha in tutto il mondo.La Coca Cola, una bevanda anal- annunciato che rimuoverà dalla bevanda il Bvo colica di tipo soft drink, è stata inventata ad Atlanta (Brominated vegetable oil, in inglese), ritenuto nel 1886 dal farmacista statunitense John Stith dagli esperti pericoloso per la salute e forse Pemberton, inizialmente come rimedio contro il cancerogeno. Si tratta di un derivante di oli mal di testa .Allora si chiamava "Pemberton's french wine coca". La bevanda non ebbe lo sperato bromurati vegetali, utile per amalgamare gli aromi successo e i diritti per la produzione della coca cola di natura grassa con la bibita analcolica. Le polevennero venduti ad Asa Candler. Il famoso marchio ,che oggi tutti sappiamo riconoscere, è

miche non mancano.

I VIDEOGIOCHI BREVI NOTE SUL PASSATO Redazione

quegli anni. Il Giappone divenne subito il primo produttore mondiale di videogiochi. Le aziende che li producevano si moltiplicarono, alcune, come la Commodore, li costruivano per computer, altre vendevano invece le console. Tra gli anni Ottanta e Novanta, si affermarono Nintendo,con il famoso idraulico Supermario, e Sega. Sembrava che la prima fosse destinata a vincere la battaglia, ma Sony, negli anni Novanta, lanciando la Playstazion, sbaragliò la concorrenza. Il resto è storia recente. Sapete come sono nati i videogiochi’ ... Sono nati per gioco! Li inventarono alcuni giovani scienziati statuniNegli anni Ottanta, i videogiochi si diffusero in tutto il tensi per divertirsi e scoprire quali fossero le capacità mondo, diventando una vera e propria mania per i ra- del computer. Mai avrebbero immaginato di scatenare gazzi. Il primo personaggio di un videogioco fu una una rivoluzione nel mondo del divertimento. pallina gialla, chiamata Pac-Man (La pallina aveva la bocca e veniva inseguita dai fantasmini.Questo videogioco ebbe un grande successo nelle sale giochi di


PATRI A PROI BI TA PER I PRETI CI NESI

FEMMINICIDIO DATI DA BRIVIDI Ckasse III C

sua ex fidanzata. La violenza contro le donne è comunque un'emergenza mondiale. Il primo passo per sconfiggerla è, secondo me, parlarne, come si sta facendo in Italia solo da qualche tempo.. Finalmente qualcosa si muove. Le percentuali sono da brividi. Secondo i dati mondiali il 35% delle donne ha subito violenze sia fisiche sia sessuali e il 38% dei femminicidi è avvenuto per mano del compagno. Nel 30% dei casi i maltrattamenti iniziano in gravidanza.In Italia nel 2013 vi sono stati 34 casi di femminicidio. L’età media delle vittime è di 47 anni, 89 di loro erano italiane, le altre straniere. Sono stati invece 83 i casi di tentati omicidi ai danni delle donne. Tutto questo è spaventoso. La scorsa estate mi aveva colpito leggere due arti- Va dato merito alla città di Bari di essere stata la coli che parlavano di altrettanti femminicidi avve- prima in Italia ad aver dedicato una via ad una nuti nel giro di due giorni. Il 12 agosto ad Avola, vittima di un femminicidio, a Santa Scorese, ucciun uomo aveva ucciso la moglie davanti al figlio sa nel 1991. di 4 anni. Lei lo aveva denunciato più volte. Il giorno dopo un avvocato di Roma aveva ucciso la

E. A. D’ALBERTIS UN GRANDE GENOVESE Classe II C

Nel Castello d'Albertis , oggi sede del museo delle culture del mondo e museo delle musiche dei popoli, viveva in passato il capitano di mare Enrico Alberto d'Albertis, viaggiatore ed esploratore . Fu lui a idearlo sulle alture di Castelletto, quartiere che domina Genova.,tra il 1886 e il 1892.Alla sua morte nel 1932,donò il castello con le sue collezioni, alla città di Genova.Ci sono alcune leggende sulle stanze del castello. Pare che a volte una porta sempre di notte, sbatta violentemente e si apra, costringendo i

custodi a tornare a chiuderla a chiave. Si parla poi di un tunnel sotterraneo, capace di condurlo dalle stanze al porto, alla sua nave, nel caso avesse dovuto fuggire all'improvviso. Così un cronista del Caffaro parlò di D'Albertis “. è una delle più belle figure di marinaio che io m'abbia conosciuto...Grande, magro, la pelle abbronzata dalle lunghe crociere, la barba folta ed ispida, i capelli abbandonati in una simpatica noncuranza, folte le sopracciglia alla cui ombra brillano due intelligentissimi occhi. » D’Albertis, che fondò il primo Yacht Club Italiano nel 1879,compì tre giri del mondo e il periplo dell’Africa,utilizzando a seconda delle necessità navi, cavalli, treni,cammelli,barche a v e l a e i d r o v o l a n t i . Nel 1872, andò da Genova a Torino con un velocipede in legno a ruote metalliche. In quegli anni si recò anche a piedi da Genova a Nizza. La figura del capitano d'Albertis mi ha molto colpito, in quanto fu sicuramente una persona originale, animata dal gusto per le sfide, della scoperta e dell'esplorazione: un uomo che amava il mare, la navigazione e l'esplorazione che sono tre cose che mi affascinano molto.

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L’ADDIO DI PAUL WALCHER Redazione

successo mentre stava recandosi a Santa Clarita per una mostra d’auto di beneficenza a favore dei sopravvissuti del tifone Haiyan, nelle Filippine. Nel 2010, dopo il terremoto di Haiti, l’attore aveva fondato un’organizzazione benefica per aiutare le vittime di disastri naturali. L’annuncio della sua morte è arrivato su Facebook dal suo portavoce. In Fast and Furious, centrato sulle corse clandestine di auto, Paul interpretava, come è noto, Brian O’Connor, un agente infiltrato nel mondo delle gare illegali. Tutti noi abbiamo il cuore spezzato – ha scritto la Universal Pictures, la casa di produzione dell’attore – Paul è stato uno dei membri più amati e rispettati della nostra famiglia per 14 anni e questa perdita è devastante per noi, per tutti quelli che hanno lavorato a Paul Walcher, tra i protagonisti di Fast and Furious, ‘Fast&Furious’ e per tutti i fan’. L’attore stava giranè morto a dicembre in un tragico incidente stradale, do il settimo capitolo della famosa serie cinematosulla sua Porsche Carrera ,guidata da un amico.Paul, grafica. Io ho seguito ed apprezzato tutta la serie e oltre che un valido attore, era una persona con un penso che non sarà facile sostituire Walcher grande cuore . L’incidente che gli è costato la vita è Addio Paul.

ERA UN ACROBATA SOLO PER FINTA Redazione

meo. Nella vita, invece, non amava correre in auto. Padre di una figlia quindicenne,Walker era califormiano. Ho letto che l’alta velocità ha mietuto spesso vittime nel mondo dello spettacolo e non solo negli Stati Uniti, a partire da James Dean(foto sotto). Io non sono mai stato un grande appassionato di ” Fast and Furious “, ma ammiravo molto Paul Walker e sono molto dispiaciuto per la sua morte prematura. Un addio da parte di Ruben Cervellera al mitico Paul Walker, che si unisce a tutti quelli che gli hanno voluto bene anche una sola volta

Di recente, è morto carbonizzato, in un terribile incidente stradale, Paul Walker, il quarantenne protagonista della saga cinematografica delle corse clandestine Fast and Furious, nella quale interpretava Brian O’Conner, agente infiltrato nel mondo delle gare. L’ultimo “Fast and Furious” era uscito a maggio ed era stato uno dei maggiori successi del 2013. Sullo schermo Paul era un acrobata del volante, fingeva di prodursi in pazzesche acrobazie, facendo letteralmente volare una Giulietta Alfa Ro-

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ROGO DI CAMPER A SAN DESIDERIO Redazione

San Giorgio di Bavari hanno udi- splosioni erano state numerose to numerosi scoppi e visto alzar- ed è risultato pericoloso intervesi le fiamme. nire e fronteggiare l’incendio, Uno di noi recatosi sul posto era per i vigili. Erano bruciati oltre venuto a conoscenza che a pren- 40 camper, ma il lavoro dei vigili del fuoco aveva permesso di saldere fuoco era stato un camper all’interno di un deposito. I vigi- varne altrettanti, oltre a un deposito di solventi che si trova nelle li del fuoco erano intervenuti pochi minuti dopo il fatto, pro- vicinanze.

Lo scorso 25 settembre c’è stata grande paura, nella notte, a San Desiderio, dove all’improvviso gli abitanti di via alla Chiesa di

venienti dal centro. Era stato un intervento difficile, per spegnere il terribile rogo, c'erano infatti volute diverse ore. Ogni camper , aveva a bordo bombole del gas , quindi le e-

La strada era stata chiusa al traffico per diverso tempo e le operazioni di bonifia erano durate alcuni giorni. Restano da accertare le cause del rogo.

UCCISO PER IL VOLUME TROPPO ALTO Redazione

dopo, alle 14, in ospedale. E' stato ucciso per la musica a tutto volume che veniva dalla sua auto. A colpirlo con un cacciavite al polmone è stato un indiano di 57 anni, senza fissa dimora, che dormiva in una roulotte poco lontano,furioso per essere stato svegliato dalla musica troppo alta. Pare che la vittima, che era in auto con il fratello, dopo aver trascorso la serata in un locale,si sia fermata vicino alla roulotte credendola disabitata.

Un romano, di 33 anni, Carlo Macro, nella foto, è stato pugnalato con un cacciavite lo scorso febbraio, di notte, a Roma. E' morto il giorno

Uno studio condotto da un gruppo di scienziati tedeschi dell’’Istituto di Dinamica del Volo dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera, sta verificando la possibilità di pilotare un aereo con il pensiero, senza toccare la cloche ne il quadro comandi. La ricerca diretta dal professor Florian Holzapfel è finanziata dall’Unione Europea.

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UN NUOVO CALL OF DUTY Redazione

re 4, ma l’azienda ha rivelato di avere abbandonato la serie Call of Duty: Modern Warfare, sostituendola con una nuova , chiamata Call of Duty: Ghosts. La conseguenza è stata che il sito ufficiale di “Call of Duty” è stato modificato ed è apparsa l’immagine di un teschio È uscito poi su YouTube il trailer “Guerrieri Mascherati”, con persone mascherate ed armate da combattimento, tra loro un gruppo di soldati che indossavano Il 7 Febbraio 2013, Mark Rubin una maschera con raffigurato un della Activision aveva confermato teschio. Il gioco, che gira su Plache un nuovo Call of Duty era in yStation 4 e sulla nuova console sviluppo. Si pensava che si riferis- Microsoft, l’Xbox One, è uscito a se a Call of Duty: Modern Warfa- novembre 2013.La storia è am-

bientata negli Stati Uniti , attaccati dalla "Federazione", una coalizione formata dai vari Stati sudamericani, dotata di satelliti militari armati e guidata negli Usa da Rorke, un traditore che ora guida le truppe della Federazione di stanza negli Stati Uniti. I protagonisti sono i "Ghosts", un'unità speciale statunitense, quel che rimane dell'esercito Usa, impegnati con altre forze a sconfiggere la Federazione e a riconquistare i territori perduti. Li guida Logan Walker, affiancato dal fratello David detto "Hesh" e da Riley, un cane da guerra.

BERARDI QUATTRO GOL PER LA STORIA Redazione

tutte e quattro le reti del suo Sassuolo che ha battuto 4-3 il Milan, di Allegri, esonerato dopo quella sconfitta . Dopo il doppio vantaggio rossonero con Robinho e Balotelli, l’attaccante neroverde si è scatenato, infilando per quattro volte il povero Abbiati. Nella ripresa il Milan non è riuscito a riequilibrare la gara, anche se ha ridotto le distanze con un gol di Montolivo. Berardi aveva iniziato a giocare nelle giovanili del Cosenza. Un colpo di fortuna ha cambiato la sua vita, Un giorno andè a trovare il fratello che faceva l'operaio in Emilia. Lo videro giocare alcuni dirigenti del Sassuolo che decisero di acquistarlo per la squadra Primavera. Finchè, nel 2012 (a 18 anni), Berardi ha esordito in serie B. Nel campionato, vinto dal Sassuolo, ha segnato 11 gol. Le sue capacità non sono sfuggite alla Juve che ha acquistato la metà del suo cartellino per A soli 19 anni e 5 mesi il calciatore del Sassuolo Do- 4,5 milioni di euro, lasciandolo però ancora un anno menico Berardi , nato a Cariati (Cosenza) è entrato al Sassuolo. Quest'anno Berardi ha segnato segnato nella storia. E' il più giovane calciatore ad aver seben undici gol nel solo girone di andata, un po' meno gnato quattro gol in una partita , dopo un grande del in quello di ritorno, solo 5. Il suo futuro è sicuramente passato, Silvio Piola, che aveva allora poco più di 18 a Torino. anni . Berardi ha dato spettacolo nel posticipo dell’ultima giornata d’andata di Serie A realizzando

Una bella notizia che riguarda la nostra scuola. Gli alunni della classe II B hanno deciso di regalare un borsone ad un’alunna della scuola ospedaliera del Gaslini, utilizzando, nel caso di alcuni di loro, quei soldi che sarebbero serviti ad acquistare uova ,farina, magari petardi, da utilizzare in modo sbagliato l’ultimo giorno di scuola. Un’iniziativa la loro che dovrebbe ...fare scuola.

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IL CINEMA DAI LUMIERE A HOLLYWOOD Redazione

dato nel 1886 dall'imprenditore H.J. Whitley, significa "bosco di agrifogli" . A Hollywood,un distretto di Los Angeles nello stato della California, tra il 1907 e il 1908, si trasferirono molti produttori importanti, attirati dalla manodopera a basso costo. Scrive Wikipedia che «Il villaggio venne scelto sia per le favorevoli condizioni climatiche sia per la vicinanza al mare, alle montagne e al deserto (quello di Mojave), ambienti che si prestavano chiaramente come ottimi sfondi naturali per girare gli "esterni" per i vari filoni cinematografici.» Il cinema hollywoodiano aveva regole molto preciI fratelli Lumière il 28 dicembre 1895 presentarono se: al Grand Café di Parigi un apparecchio, chiamato - un'efficiente organizzazione e una grande profescinematografo, capace di girare, sviluppare e proiet- sionalità, tare una pellicola, considerato superiore a tutti gli -una definizione dei generi, altri. Il successo fu superiore alle previsioni, la folla -la creazione, a partire dagli anni Venti, del divismo, si accalcava per vedere "la meraviglia del secolo". cioè l'esaltazione di attori e attrici,trasformati in fiMan mano che si svilupparono i miglioramenti tec- gure "mitiche" nici,il cinema si trasformò in un' industria sempre -un grande equilibrio, sia nei contenuti dei film, sia più importante e redditizia. In Europa, grandi case nella narrazione. cinematografiche francesi, come Pathè, fondata nel Superata la crisi economica del 1929,il cinema ame1895 da Charles Pathè, e Gaumont, fondata dal suo ricano dominò quello mondiale, attirando grandi concorrente Leon Gaumont, curavano sia la fase di talenti europei: si pensi solo al grandissimo successo realizzazione dei film che la loro distribuzione. Esse di Charlie Chaplin (attore e poi regista inglese) e del lanciarono diversi generi. La capitale mondiale del suo personaggio, il mitico Charlot, e dell'italiano cinema, divenne poi, una località statunitense dal Rodolfo Valentino. nome accattivante, Hollywood. Il nome, che le fu

LEGO UNA STORIA LUNGA UN SECOLO Redazione

zati solo a partire dal 1958. Il nome dell'azienda deriva dall’unione delle parole danesi “leg godt” il cui I lego, pro- significato è “gioca bene”. Cristiansen nel 1916 nel rogo della sua falegnameria, aveva perso anche i dotti dalla figli. Malgrado il terribile dolore, non si perse d'aninota casa mo e ricostruì una bottega più grande della preceomonima, dente. Dopo la crisi del 1929, decise di abbassare i come si sa costi, rendendo più veloce la produzione, A metà sono dei degli anni Trenta, la moda dello yo-yo lo fece guamattoncini assemblabili, dagnare parecchio. Tra i lego più famosi, ci sono quelli della linea Lego City, nota anche come Legodei cubetti, che da anni land, Lego Town e Lego World City, una serie basata sulla vita cittadina, con numerosi set riferiti a popermettono a bambini e ragazzi di dar sfogo alla lizia, vigili del fuoco, guardia costiera, ospedali e propria fantasia e creatività. treni. L’azienda fu fondata da Ole Kirk Christiansen, un falegname di Billund, nel 1916,ma cominciò a pro- Tra i più recenti e apprezzati vi sono Lego Marvel durre i famosi mattoncini, inventati da Ole, solo nel Super Heroes, un gioco d’azione , e “Lego signore 1949. Essi erano però diversi da quelli d'oggi, realiz- degli anelli”

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LUTHER KING MITO CHE NON TRAMONTA Redazione

Un tempo esistevano negli Stati Uniti f o n t a n e l l e pubbliche separate per bianchi e neri.E così per tante altre cose. Martin Luther King ,uno dei più grandi pacifisti del secolo scorso, si batté per anni per eliminare le discriminazioni che colpivano la gente di colore. La sua scelta fu quella di raggiungere questo risultato con la non violenza. Solo così, secondo lui, si sarebbe potuta ottenere la parità dei diritti di fronte alla legge per i cittadini di qualsiasi razza. King nacque nel il 15 gennaio 1929 ad Atlanta, avrebbe quindi compiuto lo scorso gennaio 85 anni. .Suo padre era un predicatore della chiesa battista e la madre una maestra. Nel 1948 Martin andò a Chester dove studiò teologia. La borsa di studio gli permise di conseguire il dottorato di filosofia, a Boston . Lì conobbe Coretta Scott, che sposò nel ’53.A partire da quell’ anno, fu pastore della chiesa battista, a Montgomery.Nel anni ’55 ’56, organizzò le iniziative per il voto ai neri e per la parità nei diritti civili e sociali, abolendo ad esempio le forme legali di discriminazione che erano ancora presenti negli Stati Uniti. Nel dicembre del 1955 scoppiò il caso Rosa Parks. Rosa, una giovane sartina nera di Montgomery , impiegata in un grande magazzino, salì su un autobus a Montgomery,per tornare a casa. Avendo lavorato tutto il giorno , era molto stanca. Visto che tutti i posti riservati ai neri erano occupati, si sedette in uno riservato, per legge , ai bianchi. Quando salirono sul

bus sei passeggeri bianchi, l’autista le ordinò di lasciare il posto.Lei rifiutò. L’autista , allora, fermò l’autobus e chiamò la polizia .e Rosa fu arrestata. King, chiedendone la liberazione, lanciò l’idea che i neri non salissero più sugli autobus sino a che non fosse stata eliminata l’assurda divisione dei sedili tra bianchi e neri. Il suo appello ebbe successo. Nei giorni seguenti i bus erano quasi vuoti. Anche tanti bianchi non vi salirono. Stavano per processare King per aver danneggiato l’azienda dei trasporti pubblici, quando la Suprema Corte degli Stati Uniti d’America dichiarò “illegale” la segregazione sugli autobus. La moglie Coretta lo abbracciò, Avevano vinto! Nel 1957 King fondò la “Southern Christian Leaderschip Conference” , un movimento che si batteva per i diritti di tutte le minoranze e che si fondava sulla non violenza di Gandhi. Il 28 agosto 1963, davanti a 250 mila persone, King pronunciò il famoso discorso che iniziava con le parole “I have a dream…” In quel discorso egli disse tra l'altro” . Io ho davanti a me un sogno che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere assieme al tavolo della fratellanza.” Nel 1964, a Oslo, King ricevette il premio Nobel per la pace.Nell’aprile del 1968 egli andò a Memphis per partecipare ad una marcia a favore degli spazzini della città che erano in sciopero. Mentre si trovava sulla veranda del motel Lorraine, fu colpito a morte da alcuni colpi di fucile sparati dalla casa di fronte. Ai funerali di King parteciparono migliaia di persone. Del delitto fu accusato un certo James Earl Ray, che aveva una camera nello stesso motel. Arrestato in Inghilterra,Ray ,interrogato, confessò di aver sparato a King per odio razziale. Parlò di una vendetta in proprio, senza complici. Tre giorni dopo, ritrattò, chiamando in causa un certo Raoul, ma alla fine accettò di dichiararsi colpevole per evitare la sedia elettrica. Fu infine condannato a 99 anni di carcere. Negli anni successivi ritrattò la propria confessione e tentò inutilmente di far riaprire il suo processo.

Si sta girando tra Atlanta, Georgia e Montgomery e Selma, in Alabama un film su Martin Luther King, titolato Selma, con King impersonato da David Oyelowo, il 38enne attore inglese di The Butler. La regia è di Ava Duvernay . Si parla della campagna per il diritto al voto dei neri, culminata con la marcia da Selma a Montgomery , del 1965 che costrinse il Presidente Johnson a firmare il Voting Rights Act .

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EDLIRA- MEDEA UCCIDE I TRE FIGLI Redazione

In una domenica d’inizio marzo, a Chiuso di Lecco, in una casa popolare, una madre, in preda a una grave crisi depressiva, ha accoltellato a morte le sue tre figlie con due grossi coltelli da cucina. La prima vittima è stata la più piccola,Sidny, di soli tre anni, che, da quando il padre se n’era andato, dormiva con lei nel lettone. La piccola si era già addormentata, quando la mamma l’ha accoltellata ferocemente. Dopo averla uccisa, la donna si è diretta verso la camera delle figlie più grandi, dove ha ucciso prima la secondogenita,

Kesi, poi, seppur con qualche difficoltà la figlia più grande, Simona, di 13 anni. La donna, che si chiama Edlira Dobrushi, 37enne, albanese, dopo i delitti ha tentato inutilmente di uccidersi. Poi. tutta imbrattata di sangue,ha bussato alla porta di una vicina, la quale ha subito chiamato i carabinieri. La donna, che pur viveva in non buone condizioni economiche, non si trovava in una situazione di degrado. Era però una donna ferita, tradita e abbandonata qualche mese prima dal marito, tornato in Albania. La madre della donna ha rivelato che Edlira ,da quando il marito l’aveva lasciata, non era riuscita a trovare un lavoro e vendeva orecchini alle amiche, per guadagnare qualcosa. Lui, Baskim, in questo momento vive in Albania con la sua nuova compagna. Ha saputo della tragedia accaduta alle figlie mentre era in viaggio. La donna, dopo essere stata ricoverata nell’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, è stata trasferita nel carcere di Como. E' stata disposta per lei una perizia psichiatrica.

DROGA CONDANNATI DUE CARABINIERI Redazione

I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Cagliari hanno condannato l' ex responsabile dell’antidroga della Procura di Cagliari, il carabiniere Umberto Solvi a 13 anni, e il suo collaboratore, l’appuntato Luigi Cecere,a 15 anni. I due carabinieri sono stati condannati anche a pagare un risarcimento danni di 100 mila euro al Ministero della Difesa, Assieme a loro sono stati condannati i componenti di un’organizzazione criminale specializzata nel traffico e nello spaccio di droga. I due ex carabinieri sarebbero stati coinvolti in un traffico di droga gestito da un’organizzazione criminale.

Il 16 maggio , in occasione del bicentenario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri, avvenuta nel 1814, si è svolto al Castello di Nervi un incontro dal titolo “I Carabinieri e la Resistenza”, organizzato dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia e dall'Arma, per ricordare i militari che scelsero di combattere contro la dittatura nazifascista e l'occupazione.

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YOUTUBE E DINTORNI Redazione

altri. Per questoYouTube è stato spesso al centro di contestazioni, legate soprattutto all'inserimento di filmati coperti da diritto d'autore o per la violazione della privacy. La maggior parte dei contenuti di YouTube viene caricata come detto dai singoli utenti, ma grandi società televisive come la CBS e la BBC, concedono parte del loro materiale .Alcuni video di Youtube hanno raggiunto il milione di visualizzazioni, ad esempio il super-tormentone Gangnam style, di cui ci siamo occupati lo scorso anno. Il primo video fu caricato alle 20:27 del 23 aprile 2005, era intitolato “Me at the zoo” ed aveva una durata di 19 secondi. Era stato girato di fronte alla gabYoutube , il terzo sito web più visitato al mondo dopo bia degli elefanti dello zoo di San Diego. Fu proprio il Google e Facebook, fu fondata il 15 febbraio del 2005 suo autore, Jawed Karim, il primo a registrasi sul sida tre ex dipendenti di Pay Pal, Chad Hurley , che ne to, con l’user-name di “Jawed”. Dal 14 maggio 2007 il diventò l'amministratore delegato, Steve Chen , diret- sito è disponibile non solo in inglese ma anche in altre tore tecnico e Jawed Karim, consigliere. Dal 2006 è lingue, tra cui l'italiano. proprietà di Google Inc. L’azienda ha sede a San BruChe dire, per concludere? Beh, il Tubo è fantastico, no (California),Il suo sito Internet è il più importante ma state attenti, su YouTube si vedono anche cose strumento di condivisione di filmati della rete. Ogni brutte o paurose, parola di YouTuber! utente può mettere on-line, senza controllo da parte del sito, i propri filmati e visionare quelli inseriti dagli

TRENO DERAGLIA NEL BRONX Redazione

conoscono le cause dell’incidente, ma i passeggeri hanno spiegato che il convoglio viaggiava molto veloce. Domenica 1 dicembre, tra il fango grigiastro, l’acqua sporca del fiume Hudson e le sterpaglie, si vedeva un elemento estraneo al paesaggio fluviale, il treno appunto. Esso era diretto alla Grand Central Station. Essendo le 7 di mattino della domenica, c’era poca gente e questo spiega il numero basso di vittime. Se l’incidente fosse successo in un giorno lavorativo il numero di morti e feriti sarebbe stato altissimo.Il presidente statunitense Barack Obama appena saputo l’ accaduto si era messo in contatto con le autorità locali. Ultimamente c’erano stati altri incidenti che aveUn treno passeggeri, un convoglio della Metro -North vano fatto discutere. Ad esempio, un treno che traRailroad, è deragliato lo scorso dicembre a New sportava spazzatura era deragliato; vi era stata anche York, nella zona del Bronx, finendo nelle acque del la sospensione del servizio per ben 12 giorni a causa fiume Hudson. Nell’incidente, sono morte 4 persone e di un cavo di alimentazione tagliato. 67 sono stati i feriti, di cui una decina gravi. Non si

A Caninde, nello Stato brasiliano del Cearà., lo scorso maggio, un autobus è finito fuori strada per una manovra del conducente che voleva evitare una moto. L’incidente, avvenuto a cicra 120 km da Fortaleza, capitale dello Stato, ha causato 23 morti e 18 feriti. gravi I 18 feriti sono stati ricoverati in diversi ospedali della zona e versano tutti in gravi condizioni.

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UN MITO TUTTO NOSTRO L’ORIGINE DEL BASILICO

Classe I A

tornato presto e si mise in viaggio sulla sua nave. La notte guardava il cielo stellato e illuminato dall’astro lucente che lo faceva pensare a colei che lo aspettava. Dopo alcuni giorni approdò sulla coste della grande isola, si inoltrò nella boscaglia e ben presto trovò l’abitazione della maga, seguendo il suo canto melodioso. La maga era stata informata del suo arrivo dagli uccelli del bosco e, ancora prima di veder arrivare il principe, tramutò il suo aspetto da vecchia e rugosa in una donna bella e sensuale. Nel suo corpo rinnovato albergava però un cuore malvagio e assetato di potere che le suggerì un crudele inganno. Quando il giovane giunse davanti alla sua dimora lei lo accolse con un inchino e gli disse: “Benvenuto, principe Alessandro. Il mio nome è Gertrude e sono pronta ad esaudire ogni tuo desiderio”. Il giovane, stupito nel sentirsi chiamare per nome, pensò che si trattasse di una maga veramente potente e le raccontò della malattia di sua madre, dicendole che la regina aveva bisogno delle sue arti per guarire. Le raccontò anche della fanciulla amata che non poteva sposare finché la madre non fosse guarita. Senza alcun indugio Gertrude partì insieme a lui e in breve tempo avvistarono l’isola del principe. Durante il viaggio preparò una bevanda profumata a base di fiori di loto che fece bere ad Alessandro per offuscargli la mente e fargli dimenticare la donna che amava. Nel frattempo Luna, che ogni giorno scrutava ansiosa l’orizzonte, vide le bianche vele della nave reale e quasi impazzì per la gioia. Corse a casa, abbracciò suo padre e si mise ad aspettare il suo amato. Il tempo passava ma lui non venne mai a bussare alla sua porta. Il terzo giorno, disperata, Luna mandò suo padre in città per raccogliere notizie.

In un’isola del Mar Egeo, soleggiata ma arida e brulla, viveva nel suo bel palazzo bianco il re con la sua famiglia, cioè la regina e il loro figlio Alessandro. Un giorno, per celebrare il ritorno della primavera, il re diede una grande festa con un meraviglioso banchetto al quale furono invitati tutti i sudditi che abitavano nell’isola. Tra questi c’era anche una dolce fanciulla di nome Luna, dai lunghi capelli neri odorosi di mora selvatica e gli occhi profondi come il mare. Luna, che era la figlia di un povero tessitore, si innamorò perdutamente del figlio del re ed anche lui, al solo vederla, capì di aver incontrato la donna dei suoi sogni. Purtroppo il re si oppose con tutte le sue forze a quel matrimonio e così i due giovani decisero di fuggire ma, il giorno prima della partenza, la regina madre si ammalò gravemente. Il medico di corte la visitò ma non riuscì a capire quale fosse il suo male. Un giorno, recatosi al suo capezzale, Alessandro disperato le chiese cosa potesse fare per aiutarla. La regina allora gli disse: “Figlio mio, va’ a cercare la maga dei boschi che vive lontano, sulle coste dell’isola più grande del nostro mare. Si dice che con le erbe sappia curare tutti i tipi di male e che sia la prediletta del dio Esculapio. Portala qua in modo che, dopo avermi vista, possa creare il farmaco adatto al caso mio” Il giovane Alessandro, sebbene a malincuore, diede un bacio alla sua Giunti al palazzo reale Alessandro e Luna promettendole che sarebbe Gertrude si recarono subito nelle

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stanze della regina che era sempre debole e pallida; solo si rianimò un poco vedendo il figlio prediletto. “Madre mia, questa è Gertrude, una maga potente quanto bella, lei ti guarirà!” Gertrude si inchinò rispettosamente poi prese le mani della regina, le toccò la fronte e promise che il giorno dopo le avrebbe portato la medicina miracolosa. Infine chiese il permesso di ritirarsi. La sera stessa mandò a chiamare Alessandro, lo fece sedere e gli comunicò che, avendo interrogato gli dei come era sua abitudine fare prima di creare le sue pozioni, questi le avevano risposto che non esisteva nulla in grado di salvare la regina e che solo potevano aiutarla a morire dolcemente. Il giovane pianse e si disperò ma alla fine dovette rassegnarsi alla volontà divina. Gertrude lo consolò, tenendolo tra le sue braccia per tutta la notte, promettendogli che non l’avrebbe lasciato solo in un momento tanto difficile. Il suo piano, che lentamente stava prendendo forma era quello di eliminare la regina, sposare Alessandro e diventare la nuova sovrana dell’isola che sarebbe stato solo il primo passo per estendere il suo potere su tutta la Grecia. Quella sera stessa il padre di Luna, triste e addolorato, riferì alla figlia quello che aveva saputo: si diceva che il principe fosse tornato dal viaggio insieme a una donna bellissima che poteva curare la regina e che i due fossero innamorati. Presto si sarebbero anche sposati. La fanciulla non poteva credere a questa notizia e pianse tanto fino a quando si addormentò. Ma Luna non era sola perché dalle vette dell’Olimpo la dea Venere vegliava su di lei e quella notte le fece fare uno strano sogno.

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CORNELIUS GURLIT E IL TESORO DI HITLER Redazione

erano state sequestrate 1.280 opere di svariati artisti, fra cui Pablo Picasso, Henri Matisse e Marc Chagall, rappresentanti di quella che i nazisti consideravano “arte degenerata”. La scoperta era avvenuta precisamente il 28 febbraio del 2012, in una perquisizione scattata per evasione fiscale(l'uomo non pagava le tasse, in pratica non esisteva), dopo che, durante un controllo casuale su un treno Zurigo-Monaco , Cornelius Gurlitt, era stato trovato con 9000 euro in contanti. Alcuni dei capolavori sequestrati, di Matisse, Chagall e Otto Dix erano fino a quel momento sconosciuti e dunque non risultavano nei cataloghi realizzati dagli esperti d'arÈ morto a maggio, a Monaco di Baviera, , all'età di te. Queste opere, negli anni ’30 e '40, erano state 81 anni, Cornelius Gurlitt, nella foto, il collezioni- comprate dal padre di Cornelius, Hildebrand, mersta tedesco nella cui casa venne ritrovato il cosidcante d'arte, dai nazisti , che le avevano confiscate detto tesoro di Hitler. La storia di Gurlitt era emer- agli ebrei, Circa duecento di questi quadri furono sa a novembre scorso. Allora, a seguito delle rivela- ceduti dal ministro della Propaganda nazista, Jozioni del magazine tedesco Focus, si era saputo seph Goebbels, per la modesta somma di 20 franche nel 2012 in un tugurio di Gurlitt, a Monaco, chi a dipinto.

ORRORE IN PIEMONTE

Redazione

stagnola serviva a

mantenere la temperatura.

L’abitazione si trova

a pochi passi dal centro di

Borgomanero. Recentemente la De Vecchi si era sentita male ed aveva chiamato il 118. All’arrivo dei soccorsi, la

porta era sbarrata. Sono allora

intervenuti i vigili del fuoco che dopo aver spaccato la finestra sono entrati. La donna era stata portata in ospedale e curata. Un vigile,

Fabrizio Bertone,

Abbiamo letto una notizia davvero sconvolgente, prima di andare via da casa, aveva staccato la luce. accaduta in Piemonte, Da quattro anni, il corpo di Avendo notato un gran freezer, ha verificato che una donna era “sepolto” in un congelatore, Ce non vi fosse cibo.Alzando il coperchio, ha trovato il l’aveva messa la figlia, Tiziana De Vecchi, 52 cadavere. I carabinieri hanno eseguito i rilievi di anni,nella foto, per continuare a ricevere la pensione. rito. La salma è stata trasferita all’obitorio di Novara Il cadavere era stato avvolto in teli di plastica e per l’autopsia. nascosto in un angolo, Una superficie di carta

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IN LIGURIA SPESA IMPOSSIBILE Redazione

Qualcuno ha osservato che per fare la spesa perfetta in Liguria ci vorrebbe il tappeto volante. Anche perché i prezzi sono diversi da una parte all’altra della Regione. Nelle stesse Ipercoop ,troviamo differenze di prezzo in-

concepibili. Il latte fresco ad esempio oscilla da meno di un euro a 1,29 euro! La differenza è quindi del 30%.Lo stesso vale per tantissimi altri prodotti. Non solo, considerati tutti i supermercati, a La Spezia ,in media, i prezzi calano del 15-20% rispetto a Genova, che è la seconda città più cara d’Italia. Alcuni fanno notare che ci sono alcune eccezioni, magari interessanti per noi ragazzi. La Coca cola, ad esempio, è più economica qui a Genova, anche se di poco,così come i crackers e le merendine. Facendo i conti, pare che i genovesi spendano in media 400 euro in più rispetto agli spezzini Tutto ciò sarebbe dovuto alla scarsa concorrenza tra supermercati e ipermercati. Sarà, il fatto è che ci devono rimettere sempre i poveri consumatori.

RAGAZZI PRODIGIO CRESCONO Classe II B

Gli esperti ritengono che diventerà un genio. Un altro ragazzo prodigio è il tedesco Akim Camara, nato nel 2000, che ha cominciato a suonare il violino a due anni. Dopo soli sei mesi di lezioni, nel 2003. dunque a soli tre anni, si è esibito nel concerto di Natale organizzato dalla Scuola di musica Marzahn-Hellersdorf. Un famoso violinista olandese, Andre Rieu, decise di invitarlo quello stesso anno,nel suo studio. Akim si esibì lasciando tutti, Rieu per primo, a bocca aperta. Vogliamo palare di alcuni straordinari ragazzi Nell'estate del 2004 Akim suonò con Rieu in prodigio, di varie parti del mondo.Cominciamo concerto, davanti ad un pubblico di 18.000 perda Tanishq Matthew Abraham, statunitense. Na- sone. Negli anni successivi si è esibito con imto nel 2003, è entrato piccolissimo nell'associa- portanti artisti internazionali.L'indiana Priyanshi zione internazionale “Mensa”,che si propone di Somani, nata nel 1998,a undici anni era la partescoprire e incoraggiare l’intelligenza umana a cipante più giovane alla Coppa del Mondo di beneficio dell’umanità. Vi è entrato dopo aver calcolo mentale, che ha vinto. Pensate che è riusuperato il 98% della popolazione in un test scita a calcolare correttamente la radice quadrata d’intelligenza specifico. Tanishq aveva di dieci numeri a sei cifre, nel tempo record di 6 raggiunto il 99.9% nel test. minuti e 51 secondi. A proposito di radice quaA cinque anni, ha terminato i corsi di matemati- drate mentali, da due anni Priyanshi, che ha vinca basati su cinque livelli offerti dalla Stanford to tra l'altro le Olimpiadi Internazionali matemaUniversity per i giovani, in soli sei mesi.A sei tiche del 2008, detiene il record mondiale. Era anni, frequentava già corsi di scuola superiore e stata nominata l’ambasciatrice indiana per il precorsi universitari.A otto anni Tanishq ha frestigioso evento World Maths Day 2011. quentato corsi di astronomia all’università con C'è infine March Tian Boedihardjo, anch'egli un studenti di almeno dieci anni più grandi di lui, genio della matematica divenuto il più giovane ottenendo il punteggio più alto nel suo gruppo. studente universitario di Hong Kong.

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INTERVISTA IMMAGINARIA A BABBO NATALE

Il professore di recente ci aveva detto di scrivere un testo di fantasia, nel quale dovevamo immaginare di incontrare Babbo Natale. Il mio Babbo Natale si era rivolto a me così: ” Ragazzo mio sappi che molti bambini e molti adulti dimenticano il vero valore del Natale che è l’amore, un amore che non si dimostra facendo o ricevendo costosi regali bensì con l’affetto e con la forza di riuscire a mettere da parte quei sentimenti negativi che spesso s’impadroniscono di noi facendoci compiere azioni che possono ferire nel profondo gli altri. Quindi non importa se io esisto o no, non importa se davvero i folletti fabbricano giocattoli, importa solo la solidarietà che deve esserci tra tutti noi perché solo così ognuno sarà in pace anche con se stesso! Io non sono altro che un vecchio ciccione ma la mia anima è alimentata da amore e altruismo ed è questo che conta!”

nostro tempo. Secondo me, la colpa di tutto ciò è anche della televisione, dominata dalla pubblicità che ci bombarda continuamente, ma specialmente in vista del Natale, con offerte tanto costose, quanto solitamente poco utili. Il Natale, come ogni festività, religiosa e non, è diventato solo un pretesto per vendere dei prodotti. In tal modo si è fatto perdere al Natale il suo valore originario. Causa del consumismo è anche il nostro relativo benessere, malgrado la crisi di cui si parla tanto. Ma non sempre è stato così. Basta ascoltare gli anziani, per scoprire il vero valore del Natale . Ricordo ad esempio i racconti di mia nonna sul Natale, Ai suoi tempi contava di più, anzi contava soltanto l’aspetto religioso, a partire dalla Santa Messa della mezzanotte. Quello della sua infanzia era il periodo del secondo dopoguerra in cui, essendoci molta povertà, si apprezzava di più il tal dolce o la torta, che era magari unico regalo che si riceveva. Il consumismo si è sviluppato in seguito ed è aumentato con il passare degli anni. Me lo ha detto mia madre che mi racconta spesso che lei, ogni Natale, riceveva , oltre che una bambola di pezza, con vestitini cuciti a mano dalla nonna, un regalo costruito in legno, che, essendo mio nonno falegname, non veniva a costare nemmeno troppo. Eppure era felice, forse più di tanti Francesco Vagge

Babbo Natale oggi non rappresenta più i valori natalizi, ma una specie di simbolo del consumismo dilagante del

LE GRANDI INVENZIONI Classe II B

Il telegrafo, che fu inventato dallo statunitense Morse nel 1837, permetteva di trasmettere a grandi distanze dei messaggi attraverso un codice di punti e linee. Poi venne sostituito dal telefono, brevettato dall'americano Graham Bell nel 1876, su invenzione di Antonio Meucci , che ebbe un enorme successo in America e in Europa.

Nel 1901 Guglielmo Marconi diede vita alla prima trasmissione radiotelegrafica attraverso l'Oceano Atlantico. Il radiotelegrafo, a differenza del telegrafo e del telefono che utilizzavano i fili, funzionava grazie alle onde elettromagnetiche. La radio non ebbe subito funzione di intrattenimento, ma venne utilizzata per comunicazioni di servizio.

In Cina, un contadino, He Liangcai, ha inventato la valigia elettrica che diventa uno scooter. He ha montato su due ruote il classico portabagagli ed ha aggiunto manubrio, freni, acceleratore e luci. Una piccola batteria ricaricabile fa funzionare il motore. Può caricare due persone e viaggiare per circa 59 chilometri.

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PROCESSATA PER AVER SALVATO UN GATTO Redazione

gravata e continuata, per non aver obbedito alla prescrizione di non avvicinare animali randagi. . La dottoressa era finita nei guai per aver salvato una povera gatta randagia che stava morendo di parto, nel maggio del 2012. Solo per questo, è stata sottoposta a un anno di indagini e interrogatori. « Quella poverina rischiava la vita per le difficoltà del parto. Come potevo abbandonarla in quelle Una buona notizia. Lo scorso feb- condizioni?» aveva detto giustabraio nel tribunale militare di Ro- mente la donna. Ebbene, per quel ma, il procuratore Marco De Pao- gesto , il medico riservista, una trentanovenne bolognese, con la lis ha chiesto e ottenuto l’assoluzione del tenente medico passione dei gatti e dei cani, è finita indagata per oltre un anno. Barbara Balanzoni , di 39 anni, dall'accusa, durante una missione L'accusa, fortunatamente caduta, in Kosovo, di disobbedienza ag- era di “disobbedienza aggravata

«perché in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, disobbediva all' ordine scritto, datato 6 maggio 2012, a firma del comandante della Base, riguardante il divieto di avvicinare o farsi avvicinare da animali selvatici, randagi o incustoditi, venendo così morsa. “ Insomma, per qualcuno, non certamente per il procuratore De Paolis, salvare un gatto è un «disegno criminoso»!

IO ALLA MARCIA DEI VALORI classe II C

Il 16 Aprile 2014 ho avuto la fortuna di partecipare alla Marcia dei Valori presso al Porto Antico di Genova. Esperti e volontari del modo dello sport, della solidarietà, della salute, dei rapporti sociali erano lì, a nostra disposizione per condurci a riflettere sui valori, fondamento di ogni società civile.I valori,che mi sono interessati di più sono stati:Salute,Calcio Sport Genoa e Pace. La persona che ci ha parlato della salute,ci ha detto che nel mondo o in Italia c’è gente che si rovina la vita bevendo, usando sostanze stupefacenti o diventando dipendente da un’altra forma di schiavitù, non meno terribile:l’azzardo, coinvolgendo le loro fami-

glie. Oggi hanno una vita magnifica,scherzano,giocano e domani si ritrovano in miseria, a frugare fra i cassonetti.. Nella sezione dello Sport ci hanno parlato del Fair Play,che si può descrivere così:”Gioco Giusto”. Invece, parlando di Pace ho capito che adesso non è la pace che domina il mondo,ma è la guerra. Recentemente nella nostra scuola,sono venute due volontarie della Caritas, Federica e Laura che ringrazio, che ci hanno fatto vedere delle foto della guerra in Siria e dei campi profughi. Che tristezza! Una cosa terribile, a cui penso sempre, sono i volti innocenti dei bambini che muoiono ingiustamente ! Un accenno anche dell’ambiente. Io e la mia classe insieme alla nostra professoressa di tecnologia, la prof Garbato abbiamo prodotto dei disegni, con l’intento di far capire che il mondo si sta ammalando per colpa dell’uomo,tra fabbriche,smog ecc ATTENTO NON FARE AMMALARE IL MONDOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!! Ringrazio: La prof Garbato, e tutti gli altri prof che ci hanno coinvolto in queste attività,

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SCHUMI E LA GARA PIU’ DIFFICILE Redazione

Gran Premi vinti, di pole position, di giri veloci in gara.Schumacher è stato anche il primo tedesco a diventare campione del mondo di Formula 1.Egli debuttò nel 1991 al volante della Jordan, una squadra irlandese che doveva sostituire nel Gran Premio del Belgio, a Spa-Francorchamps, un certo Bertrand Gachot, arrestato a Londra. Nel 2003 Schumi divenne il più titolato pilota di Formula 1 (con la vittoria del sesto titolo mondiale, superando il record di Juan Manuel Fangio), mentre nel 2004 ottenne un altro record vincendo il suo quinto titolo consecutivo (il precedente era di Fangio, con quattro titoli consecutivi).

Ma torniamo all'incidente, il 29 dicembre 2013 Schumacher stava sciando in un fuoripista a Meribél Michael Schumacher ,ex pilota di Formula 1 è sempre in coma per un gravissimo incidente sugli sci. nell’Alta Savoia.Al momento dell’incidente, si trovava tra 3 e 6 metri di distanza dalla pista Secondo Hutchinson, noto neuroscienziato inglese, “finirà per risvegliarsi”, ,ma la sua vita – principale. In seguito all’urto contro una roccia, ha una volta uscito dal coma – non potrà più essere perso lìequilibrio ed è caduto, sbattendo la testa la stessa. “Vivrà in un mondo per lui diverso.Mi contro un’altra roccia posta a pochi metri di distanza. pare che Schumacher abbia vinto la sua battaglia contro la morte, ma credo che dovrà ancora Da allora l’ex pilota di formula 1 è in condizioni battersi per la vita che lo aspetta. Vivrà in una critiche all’ospedale di Grenoble . realtà alla quale non è per niente abituato. E La nostra speranza, che è quella di tanti sportivi di Michael Schumacher non sarà mai più Michael tutto il mondo è che Schumi vinca la sua gara più Schumacher”..Schumacher detiene la gran parte dei difficile. record della Formula 1, avendo conseguito, oltre ai sette titoli mondiali, anche il maggior numero di

UNA MADRE CORAGGIO PER TERESIO Classe II B

Teresio R. ,un bimbo di 5 anni, venne colpito, nel 1947, dalla poliomielite alle gambe.La prima che se ne accorse fu sua madre: le gambe di Teresio non sarebbero mai più tornate normali. L'anno successivo il bimbo doveva iniziare ad andare a scuola e la mamma era costretta ad accompagnarlo da Mexi, la frazione di Zoagli in cui viveva a Sant'Ambrogio,prendendolo in spalla. Il viottolo su cui camminava era in uno stato pietoso e alla fine del percor-

so la mamma aveva delle cicatrici sui fianchi. Teresio portava un busto per sostenere il torace e le gambe erano imprigionate in armature metalliche. Ogni giorno lo stesso percorso e la stessa sofferenza. Maria Raggio diventava sempre più stanca. Gli anni passarono. Finite le medie, il giovane si era guadagnato una borsa di studio dell'Istituto Maremonti di Ruta. I genitori lavoravano dall'alba alla sera per comprare gli apparecchi di Teresio e per consentirgli di studiare, di diventare ragioniere e forse anche, un giorno, dottore. Ma come

farlo andare a scuola? Sarebbe servita una strada di collegamento fra Mexi e la via Aurelia, ma per realizzarla occorrevano tanti soldi. Il 18 luglio del 1958 arrivò una lettera al direttore del Secolo XIX. Era di un tal Manlio Pietrafaccia, ingegnere, e conteneva tantissimi soldi, un milione di lire, la cifra sufficiente a costruire la strada di Mexi. L'ingegnere chiedeva, se possibile, che la via fosse intitolata alla memoria di suo padre. E così fu. Tra Rapallo e Zoagli c'è ancora oggi via Enrico Pietrafaccia.

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LA STORIA GLORIOSA DEL CAVALLINO ROSSO Redazione

I primi due modelli, famosissimi e sognati dai collezionisti ogni notte, sono la “Auto Avio Costruzioni 15″ e la “Ferrari 125 s”. La prima auto non porta il nome Ferrari perché il contratto con l' Alfa Corse le impediva di dare il nome alle proprie auto. Il famosissimo logo con il cavallino rampante era un portafortuna di Enzo Ferrari, oltre che di Francesco Baracca, asso aereo della prima guerra mondiale; da allora è il logo di una delle più famose case automobilistiche.

Il colore con cui oggi tutti immaginiamo una Ferrari è sicuramente il rosso, ma perché proprio il rosso? A quei tempi, tutte le auto sportive che partecipavano a La Ferrari, la famosissima casa automobilistica italia- corse prestigiose erano rosse e la Ferrari è rimasta fedele a quel colore. na è considerata da molte persone (me compreso) la più importante casa automobilistica italiana e mondia- La casa di Maranello ha collaborato spesso con le. Essa deve la sua fama alle sue vetture apprezzate l’azienda “Pininfarina”, fondata da Battista Farina per in tutto il mondo, note soprattutto per la loro velocità, gli amici “Pinin”, che ha lavorato anche per altre case i loro interni pregiati, la potenza del motore e il loro automobilistiche, ad esempio Maserati, Lancia e Fiat. design raffinato e sportivo (credo che si capisca che Enzo Ferrari fu uno dei primi ,insieme a Vincenzo sono un appassionato della Ferrari!). Lancia , a credere in questa piccola, piccolissima azienda. Ancora oggi molti modelli Ferrari sono proLa fabbrica fondata da Enzo Ferrari, a Modena, nel 1929, inizialmente non produceva automobili proprie, gettati in collaborazione con Pininfarina. ma si occupava della messa a punto delle Alfa Rome- Sotto la guida di Luca Cordero di Montezemolo, la o, per le competizioni. Ferrari ha vinto come non mai: addirittura sei titoli La “vera nascita” della Ferrari avvenne nel 1939. Al- mondiali di Formula 1 consecutivi . lora, comunque, costruiva e progettava non solo auto- Auguro a questa grande fabbrica anni di successo, che mobili, ma anche velivoli. Solo nel 1947, la costruzio- merita davvero. ne di automobili divenne l’attività principale.

FURTO IN BANCA IN VALPOLCEVERA Classe III C

In Valpolcevera giovedì 10 aprile un rapinatore inesperto, identificato poi in un disoccupato di Begato, ha rapinato :una filiale della Banca Carige, portando via solo un misero bottino, poi ha tentato di rapinare una filiale della Banca Intesa San Paolo, non riuscendo a portare via nulla, e un ufficio postale, peraltro chiuso.Tutto questo è accaduto nel primo pomeriggio di quel giorno.

Dopo aver rapinato l' agenzia Carige di via Fasciotti, a Rivarolo, il malvivente, armato di pistola, si è diretto verso lo sportello della Banca Intesa S. Paolo di via Rossini. Il cassiere, con molto sangue freddo, ha allargato le braccia e gli ha detto che, a causa della cassa temporizzata, non poteva dargli il denaro. Il rapinatore allora è scappato e si è diretto verso l’ ufficio postale, ma inutilmente in quanto, come detto,

Nel 2013 i furti d'auto in Italia sono stati circa 112mila e solo il 41% delle auto è stato ritrovato. Se per rubare un’auto nel 1993 servivano ai ladri 9 minuti, necessari per la rottura del vetro e lo scassinamento della serratura, oggi bastano loro 14 secondi, grazie ai dispositivi hi-tech che permettono di riprogrammare la centralina e clonare i codici criptati con cui si autorizza l'apertura delle portiere.

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P AGIN A 5 8

CELEBRATO CALIMERO A MILANO Toni Pagot. Abbiamo saputo che, sia ai grandi che, ovviamente ai piccini, guardare Calimero piaceva tanto. Lo si vedeva in divertenti sketch con vari attori oppure da solo. Calimero ha compiuto ben cinquant’anni (sì, mezzo secolo). Per ricordare questo storico evento si è tenuta una mostra al museo milanese della Permanente. Calimero, per chi non se lo ricordasse, era figlio della gallina Cesira che non l’ aveva mai accettato per il suo colore nero. Un giorno ,dopo una bella lavata, finalmente tornò bianco. Questo super eroe della TV, è nato dall’ idea dei fratelli Pagot (Nino e Toni). La mostra, che s’intitolava “Calimero,è ingiusto però” ,aveva una sezione riservata al lavoro dell’animazione, con tavole originali e story board. Alcune statuette del pulcino sono state messe all’ asta a favore di “Save the children”. Il primo episodio con Calimero è andadato in onda su rai2. Calimero era piccolo e fragile, ma contemporaneamente anche tenero e ingenuo. Gli anziani lo ricordano come un compagno di avventure leale,simpatico e sensibile. La mostra ne ha ripercorso la storia fin dalla sua prima apparizione, il 14 luglio 1963. A Milano si è svolta a fine anno una mostra dedicata Calimero oggi si può vedere anche in 3D. al mitico Calimero. Erano esposti, in varie sezioni, i video, gli oggetti e le tavole originali di Calimero, di Redazione

UNO SPLENDIDO SCHIACCIANOCI Redazione

Con la nostra scuola abbiamo avuto l’occasione di andare a vedere (di sera) lo “Schiaccianoci” di Tchaikovsky , rappresentato al Carlo Felice. Il bel-

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lissimo spettacolo è stato danzato sul ghiaccio da ballerini professionisti, provenienti da San Pietroburgo. Ce lo immaginavamo come uno splendido balletto classico, con bravissimi danzatori su ghiaccio. Ed è stato così. Per noi è stata una nuova esperienza e non siamo state deluse. Questo balletto narra di un 24 dicembre, in cui si festeggia a casa di una bambina, di nome Clara. Dopo la festa, un amico di famiglia le regala uno schiaccianoci al quale lei si affeziona molto. E qui inizia l’avventura (la seconda parte). Finita la festa, Clara, si addormenta ed inizia a sognare: Il balletto fu rappresentato per la prima volta i il 6 dicembre 1892 a Pietroburgo. Esso è ispirato a una favola di Hoffmann.

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L’EUROPA E L’AMBIENTE Redazione

Un po' di anni fa l'Unione Europea aveva emanato una Direttiva per prevenire i danni diretti e indiretti causati dalle attività professionali ai suoli, agli animali, alle piante, agli habitat naturali e alle risorse

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idriche ed obbligare a ripararli. ad essi. Per far ciò si deve seguire il principio di responsabilità : “Chi inquina paga”. Esso si applica nel caso sia possibile stabilire un rapporto di causa ed effetto tra il danno e l’attività professionale. Si applica comunque, per le attività agricole e industriali pericolose che comportino ad esempio lo scarico di metalli pesanti nell’acqua o nell’aria, o di sostanze chimiche. In tali casi si può essere considerati responsabili anche se non sono stati commessi

errori. Se i danni interessano i suoli, chi ha inquinato deve decontaminare il terreno fino ad eliminare qualsiasi rischio significativo per la salute umana. Se interessano l’acqua o le specie e gli habitat naturali protetti, chi ha causato il danno deve ripristinare le condizioni dell’ambiente, rendendole com'era in precedenza. Sono buone leggi che vanno però applicate.

L’ORIGINE DEL BASILICO

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Le apparve sotto le sembianze di una bianca colomba e le parlò così: “Mia cara fanciulla, ombre oscure minacciano il tuo amato e la sua famiglia. Se farai quello che ti dico riavrai il tuo amore e salverai la regina. Per questo dovrai salire sul promontorio più alto che si sporge sul mare; là cresce una piccola pianta dai fiori bianchi che ha bisogno di molto sole. Cogli la pianta, ma privala dei fiori e degli steli. Con le verdi foglie odorose ed acqua calda prepara un infuso nel quale immergerai un telo di lino bianco. Questo sarà il tuo dono per la regina malata che dovrai consegnare nelle mani del principe. Trova tu il modo, seguendo il tuo cuore”. Quando Luna si svegliò la sua mente era lucida e le lacrime ormai evaporate. I suoi passi, guidati dalla dea, la condussero nel luogo indicato e fece tutto quello che le era stato detto, senza timore né indugio. Quindi nascose il suo bell’aspetto sotto un pesante mantello con cappuccio che le copriva anche il volto e si recò a corte con

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il dono per la regina. Per non essere costretta a parlare al cospetto del principe, scrisse la sua dedica su di un pezzo di pergamena, intingendo una piuma di uccello nel succo di una mora succosa. Chiese dunque di poter vedere il principe Alessandro e, con la protezione degli dei, fu subito esaudita. Non appena il giovane la ricevette lei si inchinò e gli porse il dono, facendo segni di non poter parlare. Per un attimo il dolce effluvio del frutto schiarì la mente del principe che, ricevuto il telo, tentò di fermare la fanciulla ma lei era già scomparsa con rapidi passi e il cuore in fiamme. Allora Alessandro andò da sua madre per recarle l’omaggio e subito la regina, respirando quell’aroma pungente e fresco, riprese colore e vivacità. Gertrude entrò in quel momento, recando la pozione del dolce sonno ma fu fermata dalla regina madre e da suo figlio, ormai liberato dall’incantesimo del loto grazie a quel profumo che si sprigionava dal telo di lino. E poi non riusciva a dimenticare quell’effluvio di mora… E all’improvviso tutto gli

fu chiaro.Ordinò alle guardie di arrestare la maga, abbracciò sua madre, comunicò la bella notizia al padre insieme a quella del suo matrimonio e poi fece quello che avrebbe dovuto fare molto tempo prima: corse in cerca di Luna. La raggiunse sulla soglia di casa e il loro bacio, benedetto da colei che protegge gli amori infelici, sciolse ogni residuo di dolore e di tristezza.L’indomani furono celebrate le nozze con i piccoli fiori bianchi che adornavano ogni casa e i capelli della sposa. Durante il banchetto fu servito un nuovo piatto, inventato dal cuoco di corte, a base di una salsa verde come lo smeraldo che dava bellezza e sapore a qualunque cibo le si accompagnasse. La pianta che ne costituiva l’ingrediente principale, la stessa che aveva guarito la regina e liberato il principe dal maleficio di Gertrude, fu da quel giorno chiamata “Basilico”, che significa degno di un re, proprio per ricordare i servigi resi alla felicità della famiglia reale.

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LA SCUOLA IN PILLOLE Redazione

Dopo l’istituzione della scuola elementare nel 1859,una legge, del 1877, rese obbligatoria la frequenza scolastica fino all’età di nove anni.L’obbligo fu portato a 14 anni nel 1923.Solo nel 1999, l’età dell’obbligo fu portata a 15 anni e successivamente a 16 .Negli ultimi decenni dell’ Ottocento, ma anche nella prima parte del XX secolo, in molti luoghi non era facile andare a scuola, sia per le difficoltà nei trasporti,sia perché,nelle campagne,i bambini dovevano aiutare le famiglie nel lavoro dei campi.Dal censimento del 1951 risultava che oltre metà della popolazione non aveva la licenza elementare. Di quelli che proseguivano gli studi,solo pochi concludevano le medie, per poi proseguire,con grande sforzo delle famiglie , con gli studi superiori. L’istruzione di base iniziò a diffondersi soltanto dopo

l

a

riforma scolastica del 1962 , che introdusse la scuola media , obbligatoria e gratuita . Ancora oggi , comunque, l’abbandono scolastico è purtroppo diffuso. Recentemente molte scuole elementari e medie sono state accorpate fra loro in istituti comprensivi. E’ il caso della nostra scuola. Nell’ ordinamento scolastico attuale, è previsto per tutti un percorso scolastico di 10 anni di istruzione e formazione.Dopo la scuola primaria e la secondaria di primo grado si affronta l’ esame di stato.Chi vuole proseguire gli studi nella secondaria di secondo grado,sceglierà il sistema dei licei , oppure un istituto tecnico o professionale per 5 anni. Alla fine del percorso, si deve sostenere l’esame di maturità. I corsi superiori di durata quinquennale danno diritto a iscriversi all’università.

LA DE TONI AGLI STUDENTESCHI DI RUGBY Da anni la nostra scuola partecipa al torneo di rugby tra scuole o per essere precisi ai campionati studenteschi.Il torneo è diviso in tre fasi provinciali e regionali che si disputano allo stadio Carlini, seguomo i regionali,e i nazionali sulle rive dell’Adriatico, a Jesolo. All'inizio di aprile, nella fase finale provinciale, la nostra squadra guidata dal professor Volpi, dopo aver vinto la prima gara, ha affrontato la scuola San Giovanni Battista di Sestri Ponente. Purtroppo abbiamo rimediato una secca sconfitta e non siamo stati ammessi alla finale regionale di martedì 8 aprile.che permetterà di accedere alle finali nazionali, in programmna a Jesolo.

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ARISA TRIONFA AL FESTIVAL DI SANREMO posto, con il

Redazione

Arisa la trionfatrice di Sanremo 2014, che si chiama in realtà Rosalba Pippa, nasce a Genova,il 20 agosto del 1982, da una famiglia di Pignola, in provincia di Potenza, ma ci rimane, sono sue parole, «solo sei giorni». Il padre , autista, si trasferisce allora da una città all'altra, fino a che si stabilisce definitivamente a Potenza, dove la cantante vive. Una volta ottenuto il diploma al liceo pedagogico, Rosalba-Arisa svolge i più svariati mestieri , cameriera, cantante di piano bar, baby sitter, parrucchiera, donna delle pulizie ed estetista La fortuna di Arisa è quella di vincere nel 2007 una borsa di studio al Cet, il centro che il grande Mogol, autore dei più importanti

successi di Lucio Battisti, ha allestito vicino a Roma. Nel 2008 vince SanremoLab e viene ammessa fra le “Nuove proposte” del Festival di Sanremo 2009. La sua canzone «Sincerità» vince il Festival delle nuove proposte e ottiene anche il premio della critica. L'album con lo stesso titolo ha un buon successo di vendita. L’anno dopo, Arisa torna a Sanremo con Malamorenò, cui segue l’omonimo album. In televisione, in seguito, partecipa su La7 a «Victor Victoria – Niente è come sembra» e, come giudice, alla quinta e sesta edizione del talent show X Factor. Debutta anche al cinema, come attrice, a fianco di Christian De Sica, nel film “Colpi di fulmine». Al Festival di Sanremo 2012 si classifica al secondo

brano “La notte”. La cantante,tra album e singoli, ha venduto oltre 240.000 copie. Una curiosità, il suo nome d'arte, è l’acronimo dei nomi dei componenti della sua famiglia. Ecco la classifica di Sanremo 2014 1 – Arisa 2 – Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots 3 – Renzo Rubino 4 – Francesco Renga 5 – Noemi 6 – Perturbazione, 7 – Cristiano De Andrè, 8 – Frankie Hi Nrg 9 – Giusy Ferreri 10 – Francesco Sarcina 11 – Giuliano Palma 12 – Antonella Ruggiero 13 - Ron

Secondo la rivista Rolling Stone queste sono le 10 più belle canzoni di tutti i tempi 1 Like a Rolling Stone - Bob Dylan 1965 2 (I Can't Get No) Satisfaction - The Rolling Stones 1965 3 Imagine - John Lennon 1974 What's Going On - Marvin Gaye 1971 5 Respect - Aretha Franklin 1967 6 Good Vibrations - The Beach Boys 1966 7 Johnny B. Goode - Chuck Berry 1958 8 Hey Jude - The Beatles 1968 9 Smells Like Teen Spirit - Nirvana 1991 10 What'd I Say - Ray Charles 1959

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SPAZIO ALLA LETTURA paio di pattini d’argento, .Hans e Gretel sono ragazzi molto buoni che aiutano la loro mamma a sopravvivere , perché il loro papà, Raff, e’ malato, ha perso la memoria in seguito ad un incidente sul lavoro avvenuto dieci anni prima.La famiglia non ha soldi a sufficienza per curare l’uomo, ma Hans non si perde d’animo e, dopo aver incontrato per caso il famoso medico Dottor Boekman, gli chiede di visitare il padre pur non potendolo pagare.Il medico accetta, affascinato dal giovane. Il medico riesce ad operarlo, guarendolo. C’è da dire che la famiglia Brinker possedeva mille fiorini, che il padre aveva nascosto Pattini d'argento di Mary Mapes in una buca del giardino, ma , avendo perso la memoria, nessuDodge Genere: Classici no poteva sapere dove fossero i soldi, tranne lui. Una volta recuQuesto libro narra la storia di due perata la memoria, il padre ricorda il fatto e Hans ritrova il denabambini poveri, Hans e Gretel Brinker, che vivono in un piccolo ro, anche con l’aiuto dell’amica villaggio dell’Olanda e sono ap- Annie .C’è poi un altro mistero passionati di pattinaggio.Questo da risolvere quello dell’orologio che un giovane aveva dato a Raff passione li spinge a partecipare in custodia, da riconsegnare al ad una gara, il cui premio è un Classe II C

Classe II B

giorno di scuola, all'arrivo della Andrea Hirata nuova giovanissima insegnante,Bu “La scuola ai Mus, ci sono solo nove bambini. confini del E' un problema, perché il governo mondo” ha fissato un limite minimo di dieci alunni per tenere aperta la scuoIl racconto è la. Fortunatamente arriva Harun.Tutte le mattine i dieci ragazzi ambientato nella piccola appartenenti a etnie diverse e con abitudini differenti,percorrono scuola Muhammadiyah decine di chilometri, tra coccodrildi Belitung, nell’arcipelago indo- li e fiumi da attraversare, pur di imparare a scrivere e istruirsi. Si nesiano. Una scuola con il tetto rotto in cui è sempre mancata ogni definiranno i guerrieri dell’arcobaleno, sono piccoli socosa, dai soldi per pagare i maestri, ai gessi, alle matite, alle carti- gnatori , con tante speranze per il ne geografiche, ai bagni. Il primo futuro. Malgrado tutto. Il libro mi

padre. Ma questo e il resto della storia dovrete scoprirlo voi. leggendo questo bel romanzo per ragazzi. Questo libro ha un inizio piuttosto triste poiché mette in evidenza i problemi di una famiglia povera, che fatica a sopravvivere, a causa della malattia del capofamiglia.Sono sorprendenti il coraggio e la forza di volontà di Hans, che ci mostra come nonostante i dispiaceri si possano realizzare sogni e desideri. Nella società attuale, con tutti i problemi di lavoro e di vita frenetica, può essere d’insegnamento l’esempio di questo ragazzo che, anche con un po’ di fortuna, riesce a ridare gioia alla sua famiglia e a farsi benvolere da tutti, soprattutto dal dottore, senza prendere strade sbagliate come invece accade a molti giovani di oggi. Consiglio la lettura di questo libro anche per i contenuti di amicizia e solidarietà che contiene.

è piaciuto tantissimo e mi ha fatto molto riflettere sulla fortuna che abbiamo noi ad andare a scuola senza fatica, cosa che spesso non capiamo. Ho provato tristezza nel leggere le condizioni in cui vivono ragazzi come questi, ma pure ammirazione nei loro confronti,. Questi ragazzi coraggiosi, nonostante tutto, lottano per i diritti, loro e degli altri bambini, come quello di studiare in condizioni migliori e di poter andare a scuola, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza.

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MORTE DI MARTINA A UN GIALLO Redazione

amiche più care ,Alessia e Isabella, la verità era un’altra, Martina che , secondo loro, una ragazza solare, di sicuro non aveva motivi per compiere un gesto così estremo. La ragazza, dopo essersi diplomata al Liceo D’Oria si era iscritta al Politecnico di Milano, Aveva -dicono-un talento straordinario nel disegno e nella scrittura. Un testimone ha rivelato che la sua morte è stata preceduta da urla fortissime, provenienti dalla camera . Questo, come il fatto che i pantaloni e le scarpe di Martina fossero stati trovati sul terrazzo dell’albergo, ha fatto pensare agli investigatori italiani che la ragazza stesse fuggendo a causa di un tentativo di violenza. La conseguenza dell'indagine è che due ragazzi della provincia di Arezzo, conosciuti dalla giovane durante quella vacanza, sono stati accusati di tentata E’ stata aperta, dopo le rivelazioni di un testimone, violenza sessuale, omicidio colposo e omissione di un’indagine sulla morte di una ragazza genovese, soccorso. Martina Rossi, avvenuta in Spagna il 3 agosto 2011. La ragazza, di vent’anni, era precipitata dal balcone del sesto piano dell’albergo “Santa Ana”di Cala Mayor ,a Palma de Mayorca, nelle Baleari.La guardia civile spagnola, l’equivalente dei nostri carabinieri, aveva sin da subito ritenuto che si fosse trattato di un suicidio, ma per i genitori e le sue

BULLISMO FERMARE I RESPONSABILI Redazione

Qualche tempo fa, in Val di Vara, nello spezzino, un ragazzino appena adolescente è stato picchiato da due coetanei,mentre i compagni guardavano divertiti senza intervenire.Tutti i genitori, ma soprattutto quelli dell’interessato si sono preoccupati e hanno chiesto giustamente più tutela per i propri figli. Alcuni di loro sono andati a sporgere denuncia ai carabinieri. Uno di essi ha detto:”Questa situazione va avanti da troppo tempo,deve essere stroncata al più presto,perché mio figlio,come altri bambini presi di mira da questo gruppo,ha il terrore di andare a suola.Bisogna prendere provvedimenti al più presto! “Sono d’accordo con questi genitori,questi fatti non devono succedere.

“Picchiavo, umiliavo, insultavo poi col tempo ho capito che lo facevo perché io stesso ero umiliato, avevo un padre alcolizzato e una madre inesistente, sfogavo la mia rabbia su chi si mostrava più felice di me” Sono le parole scritte a un giornale da un ex bullo, pentito, ora adulto.

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FACEBOOK UN SUCCESSO MONDIALE Redazione

Oggi vi parlerò di Facebook il social network più famoso al mondo, secondo solo a Google, tra i siti, per numero di visite,che lo scorso febbraio ha compiuto 10 anni, raccontandone in breve la storia. L’inizio è narrato bene in "The Social Network", film del 2010. Nell'ottobre del 2003, uno studente di Harvard, Mark Zuckerberg, decise di creare un sito su cui caricare le foto degli studenti del college. Accedendovi, sarebbe stato possibile votare la preferita tra due foto scelte a caso dal sistema. In poche ore Zuckerberg riuscì a estrarre, da hacker provetto, i nomi e le foto di tutti gli studenti dai database di Harvard . Il

successo fu straordinario. In poche ore ci furono 22.000 click sulle foto. A causa di tutto quel «traffico», saltarono i server dell'università e Facemash (era il nome del sito)fu fatto chiudere. Zuckerberg venne punito con sei mesi di sospensione, anche per la violazione della privacy. Facebook, servizio di rete sociale, come fu definito,fu lanciato nel febbraio 2004, dallo stesso Mark Zuckerberg e dai suoi compagni di università Eduardo Saverin, Dustin Moskovitz e Chris Hughes. Il nome deriva dall’ elenco, con nome e fotografia degli studenti, che alcune università statunitensi distribuiscono all’inizio dell’anno per aiutare gli iscritti a socializzare tra loro. Facebook , progettato all'inizio esclusivamente per gli studenti dell’Università di Harvard, fu presto aperto anche agli studenti di altre università della zona di Boston, dalla Ivy League e dalla Stanford University. Successivamente, anche agli studenti delle scuole superiori e poi a chiunque dichiarasse di avere più di 13 anni di età. Nel corso degli anni Facebook raggiunse l'enorme successo che conosciamo in tutto il

mondo.In Italia ci fu un gran boom di iscrizioni nel 2008. Nel marzo 2010 Facebook superò per una settimana Google, per numero di visite negli Stati Uniti. Oggi lo troviamo in oltre 70 lingue, e gli utenti, più di un anno fa, erano circa 1 miliardoCompletata la registrazione, è possibile creare un profilo personale, aggiungere altri iscritti come amici e scambiare con loro messaggi, anche via chat, fondare gruppi o unirsi a gruppi formati da altri, utilizzare le applicazioni. Quando gli amici aggiornano i loro profili, compaiono le notifiche automatiche.. Tra gli aspetti negativi di Facebook, c'è il mancato rispetto della privacy. Tutti i dati personali sono infatti venduti da Facebook alle multinazionali, interessate a sapere con precisione cosa vi piace e cosa no. Su Facebook e Zuckemberg, ecco il parere del gornalista David Kirkpatrick. "E' la società più interessante che abbia mai visto, e Mark Zuckerberg la persona più visionaria che abbia mai incontrato",

STORIE DI ORDINARIA FOLLIA Classe I G

Cade una leggera pioggerellina sui bassifondi di Brooklyn e i ragazzi si affrettano ad entrare a scuola. Sam jr. è sempre l’ultimo. Vive con suo padre, Sam Genovese, un uomo d’affari poco raccomandabile e con la madre Mary, una povera donna sempre sottomessa dal marito. Ore 8:00 lezione di Matematica. La professoressa House entra il classe come tute le mattine con il suo IPAD sottobraccio. E’ una donna di

mezza età, severa ma un’ottima insegnante. Mentre fa il consueto appello Sam jr. apre la porta della classe e la rilascia sbattendola. “Sempre in ritardo Sam!” “Ma vaff…..” sbraita Sam.

Il seguito lo potete leggere su internet

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INTERVISTA IMMAGINARIA A MANDELA .Segue da p. 27

La sera dello stesso giorno(nei sogni tutto è possibile) ci recammo a casa di Mandela. Arrivammo, devo confessarlo, un po' intimiditi. Matilde arrossì. Ci aprì proprio Graca e ci fece accomodare. Era una casa meravigliosa, quella di Madiba. Ci sedemmo e Graca, dopo averci detto che il marito era un po' debole, sia per l'età, sia per il brutto male che l'ha colpito qualche anno prima, ci mostrò alcune foto che ritraevano Mandela durante la sua vita, in molte c'era anche lei. Dopo un po' arrivò arrivò Nelson. Che emozione! Gli facemmo subito gli auguri. Ci ringraziò. Era un uomo distinto che portava bene i suoi tanti anni. Eravamo seduti su un divano e su alcune poltrone. Ci fu subito offerta una bevanda tipica, il roiboos, chiamato anche "tè rosso", dal gusto di nocciola e miele. Rotto il ghiaccio, Mandela , in risposta alla nostra prima domanda, incominciò a parlare. “Sono nato nel 1918 in un piccolo villaggio di capanne. La mia famiglia apparteneva all'etnia Xhosa. (noi sapevamo che era nato dalla famiglia reale dei Thembu, ma questo, forse per modestia, Nelson non lo disse). Mia madre mi partorì lungo la riva di un fiume, allora si usava così. Appena nato mi chiamarono Rolihlahla, nome che la maestra del collegio coloniale mi cambiò

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in Nelson, forse pensando al grande ammiraglio inglese. Il mio nome, come quello dei compagni era troppo difficile per lei”. Gli chiedemmo quando cominciò la sua lotta contro l'apartheid. Lui ci disse che si rese conto sin da bambino delle ingiustizie nei confronti dei neri, ma che la sua lotta cominciò all'università, allora iniziò davvero a indignarsi e a lottare. “Nel 1940 mi cacciarono da Fort Hare, perché avevo organizzato con il mio amico Oliver Tambo una manifestazione di studenti. Gli chiedemmo se era vero che aveva rifiutato un matrimonio combinato. “Sì, disse, quando fui cacciato dall'università, tornai nel mio villaggio e scoprii che avrei dovuto sposare una ragazza del mio rango e che addirittura era stata già pagata la dote. Sono sempre stato un uomo libero e ribelle, perciò quando lo seppi, scappai a Johannesburg”.“Come si manteneva laggiù, l'aiutavano i suoi”, chiedemmo forse un po' sfrontatamente. “No-rispose- loro erano arrabbiati per la mia decisione. Avevo 22 anni allora. Oh com'ero giovane”- aggiunse, sorridendo- Trovai lavoro come guardiano delle miniere della corona. Il passaggio dalla vita al villaggio a quella nelle miniere fu traumatico. Verificai subito quanto erano ingiuste le leggi nei confronti dei neri. Estrarre l'oro lì, era costoso, perché lo si trovava in bassa concentrazione e a grande profondità. I bianchi ci guadagnavano solo perché migliaia di neri lavoravano in miniera sottopagati e senza diritti. Mi colpì molto il grande sciopero del 1946, di migliaia di minatori, che durò una settimana. Ci fu una repressione terribile da parte dei bianchi. Due anni prima avevo formato, con Tambo e il grande amico Walter Sisulu, la Lega giovanile dell' ANC, l'African National Congress.” . Sapevamo che Nelson ne sarebbe diventato il Presidente, quindi non glielo chiedemmo.Mandela ci disse

poi di aver completato in quegli anni la facoltà di legge e fondato poi il primo studio legale per neri. Parlando di nuovo dell'ANC disse: “Cominciai a condurre una battaglia non violenta, perché, allora , ritenevo la lotta armata inutile, pensavo che avrebbe creato solo scompiglio nel Paese. Incoraggiavo i neri ,discriminati, ghettizzati, a protestare e a disobbedire alle leggi contro di loro. Nel 1952, l'anno in cui sposai Winnie, fui arrestato per la prima volta, ma fui assolto. Mi arrestarono altre volte prima del processo di Treason, nel 1958, dove fui giudicato non colpevole. L'ANC fu comunque messa al bando. Non restava a quel punto che passare alla lotta armata. Non sono mai stato un non violento, come Gandhi o King, ma da quel momento ero diventato un guerrigliero, pronto a uccidere il nemico per la libertà. Nel 1962 fui arrestato per alto tradimento e condannato a 5 anni.Al processo andai con un abito tradizionale africano. Sapevo di non avere nessuna colpa e che la mia lotta era giusta. Ero in prigione, quando si tenne un altro processo, quello di Rvonia. “ La moglie lo fece riposare un po' e ci mostrò una foto del processo, con Mandela che si difendeva da solo. Ci ricordammo in quel momento le parole pronunciate al processo da Mandela, che il professore ci aveva lette. Facevano venire in mente quelle di M.L. King e il suo “I have a dream “ “Ho nutrito l'ideale -disse Mandela-di una società libera e democratica in cui tutte le persone vivono assieme in armonia...questo è un ideale per cui vivo e che spero di realizzare . Ma, se è necessario, è un ideale per il quale sono pronto a morire.”Arrivò infine la condanna, per lui e per gli altri capi dell'ANC, ma non alla pena di morte, come si temeva, ma all'ergastolo, nell'inferno di Robben Island, un'isoletta di fronte a Città del Capo,. Segue a p. 66

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INTERVISTA IMMAGINARIA A MANDELA .Segue da p. 65

Nelson aveva allora 46 anni.Mandela riprese a parlare “ Arrivati nel penitenziario, ci diedero un paio di calzoni corti, una maglietta leggera e una giubba di tela. Ogni cella aveva una finestrella di un metro quadro, protetta da sbarre d'acciaio e una doppia porta.La cella era così piccola che se facevo tre passi l'avevo percorsa tutta in lunghezza. Pensate che quando mi coricavo non potevo distendermi completamente. “ Ci raccontò subito dopo altre cose sul lungo periodo trascorso in quell'inferno “ In sei mesi potevamo ricevere solo una visita e scrivere e ricevere una lettera. Dovevamo spaccare durante la giornata enormi pietre con grando mazze, per trasformarle in ghiaia e lavorare come cani, sotto il sole cocente, nella vicina cava, senza poter mai parlare. Eppure, non ci crederete, riuscii anche a studiare l'Afrikaans, la loro lingua, diritto, letteratura.”Mentre ci parlava, la moglie Graca, sposata 11 anni prima, lo guardava con affetto. “Per quanto tempo è stato in prigio-

ne? “ chiedemmo, anche se lo sapevamo. Per 27 anni,ma non trascorsi tutta la pena lì. A Robben Island ho lottato per migliorare le condizioni dei prigionieri.Ottenni ad esempio, per me e i compagni, di poter portare i pantaloni lunghi.” “Ti piace il mondo oggi?” domandò Riccardo. E lui. “Sì, siete fortunati, il mondo in cui vivete voi ragazzi è molto migliore di quello dei miei tempi. Per sfortuna, il razzismo esiste ancora, ma nulla a che vedere con quello del Sudafrica o degli Stati Uniti ai tempi di M.L. King” Tornando al carcere, ci raccontò che nel 1982 lo trasferirono a Pollsmoor. In quegli anni promisero di liberarlo, se avesse rinunciato alla sua battaglia. Lui ovviamente rifiutò. Infine, nel febbraio del 1990, grazie alle sanzioni contro il Sudafrica e alle pressioni di tutto il mondo, Mandela fu liberato, senza condizioni. La decisione fu del presidente de Klerk. “Fu uno shock vedere tutta quella folla all'uscita del carcere. I miei bambini di allora erano diventati adulti ed erano lì ad accogliermi. La cosa importante allora era il perdono, il rispetto dell'altro. Non ci doveva essere alcuna vendetta nei confronti dei bianchi.” Proprio in quel momento suonò la sveglia. Capii che, purtroppo, era stato solo un sogno. Non avevo incontrato Nelson Mandela. Avrei voluto ascoltarlo parlare delle prime libere elezioni multirazziali e della sua prima elezione a Presidente

il 5 maggio del 1994 , quando, sollevando il braccio di de Klerk, suo nuovo vice disse “Il passato è il passato”, del premio Nobel assegnato l'anno prima a lui e de Klerk , del divorzio con Winnie, che l'aveva atteso tutti quegli anni, ma mi svegliò prima il trillo della sveglia. Era stato, purtroppo, solo un sogno. Sogni a parte, concedetemi un po' di spazio per alcune frasi di un compagno. “Tra i valori che Mandela ci ha lasciato, c'è sicuramente la speranza di un mondo nuovo, un mondo solidale, dove la diversità è considerata un valore e dove l'arma più potente è il perdono. Non ci doveva essere nessuna vendetta contro i persecutori. Mandela fu di parola, istituendo i Tribunali per la riconciliazione , che sostituirono alla vendetta la giustizia, e prendendo il té con la vedova di uno dei più terribili esponenti dell'apartheid.” La riconciliazione- diceva spesso. Mandela- non significa dimenticare o cercare di seppellire il passato, ma camminare insieme come un'unica nazione. Perché provare risentimento è come bere il veleno sperando che ciò uccida il nemico.Nessuno deve essere più discriminato per il colore della propria pelle. Matilde Arnaboldi, Beatrice Matta,, Andrea Silvestri , con la collaborazione di Riccardo Solarino  

Nel 1993 fu assegnato ,il Nobel per la Pace, fu assegnato,oltre che a Mandela, al presidente de Klerk, per avere evitato un bagno di sangue in Sudafrica, accettando il negoziato con la maggioranza nera e il principio di un paese multirazziale. Oggi de Klerk, ritiratosi dall’attività politica nel 1997, vive in una fattoria nelle campagne di Paarl a circa 60 km da Città del Capo. Nel 2005 egli aveva denunciato il tradimento delle promesse da parte dell'ANC sul rispetto delle minoranze, per la volontà di cambiare il nome di Pretoria, a maggioranza bianca, in Tshwane, senza consultare i residenti,

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JAN KARSKI E LA DENUNCIA DELLA SHOAH Redazione

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Jan Karski, vero nome Kozielewski, morto nel luglio del 2000, è stato definito «l’uomo che da solo tentò di opporsi alla Shoah». Era il più giovane degli otto figli di una famiglia polacca di Lodz. Giovane soldato, nella cavalleria, nel settembre del 1939 dopo l’aggressione alla Polonia, fu fatto prigioniero prima dall’Armata rossa e poi dai nazisti. Riuscì a eva-

dere durante un trasferimento in treno ed entrò in clandestinità, diventando con la sua denuncia testimone dell’orrore nazista e simbolo importante dell’opposizione al nazismo. Dal luglio 1942 iniziarono le deportazioni nei campi di sterminio. Jan, diplomatico clandestino del governo polacco in esilio a Londra, iniziò una missione segreta per portare informazioni dalla Polonia in Inghilterra e negli Stati Uniti. Prima della partenza da Varsavia incontrò due capi della Resistenza ebraica, che erano riusciti a fuggire dal ghetto. Essi gli raccontarono che più di 1,8 milioni di ebrei erano stati uccisi dai nazisti e che circa 500 mila altri erano stati i portati in un campo di sterminio . Nell'agosto del 1942 , per rendersi conto personalmente di quanto stava succedendo, entrò travestito nel ghetto. Nel 1943 cercò inutil-

mente di far capire al mondo qual era il tragico destino degli ebrei polacchi, facendo conoscere le atrocità che aveva visto con i propri occhi . Si è parlato di lui di recente, perché è stato tradotto in italiano il libro ”La mia testimonianza davanti al mondo” che scrisse in esilio.Questo testo ‘importante è stato pubblicato dalla casa editrice

Adelphi, ha 512 pagine e costa 32 euro. A Jan Karski,il testimone inascoltato, è stata dedicata a Torino, presso la Fondazione Camis De Fonseca, una giornata di studi, in cui si è parlato della resistenza al nazismo e dello sterminio degli Ebrei in Europa, nel silenzio degli Stati democratici.

LA TRAGICA ALLUVIONE IN SARDEGNA Redazione

Ci sono polemiche in Sardegna dopo la tragica alluvione dello scorso novembre. Il ciclone Cleopatra ha distrutto tutto, causando 20 morti, un disperso e oltre 2.000 sfollati. Un po’ come nel caso dell’alluvione di

Genova, si è detto che spesso si è costruito senza tener conto del territorio. Va ricordato che l’allarme burrasca era stato lanciato già la domenica , alle 14.12. Alle 16 era stato spedito un fax agli uffici comunali, dove però non c’era nessuno. Alle otto, i sindaci dei paesi interessati avevano ricevuto un sms, ma solo 12 ore dopo, alle otto del mattino i municipi hanno iniziato a organizzarsi per l’emergenza. Secondo noi, la tragedia è stata causata dall’unione di tanti fattori negativi , a cominciare ovviamente dalle eccezionali condizioni meteo, ma ci sono anche responsabilità, per i ritardi. Comunque, tutti i volontari venuti da ogni parte della Sardegna e da altri luoghi, sono stati molto bravi e coraggiosi nell’aiutare la gente dei paesi devastati dall’alluvione. Ci ha colpito tra le tante, la storia di un carabiniere che, pur essendo fuori servizio, ha perso la vita, per aprire la strada ad un’ambulanza

Pare ormai certo che il relitto della Costa Concordia sarà smantellato nel porto di Genova. La decisione sarebbe stata presa a fine maggio in una riunione tenutasi nel palazzo di Costa Crociere. In precedenza si era pensato di smantellare la nave nel porto turco di Smirne. Anno VIII NUMERO SPECIALE

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MUNCH A GENOVA UNA GRANDE MOSTRA Redazione

Si è svolta a Genova un’importante mostra dedicata al grande Edvard Munch, pittore norvegese nato a Løten nell’Hedmark il 12 dicembre 1863 e morto a Oslo il 23 gennaio 1944. La sua opera più conosciuta, l’Urlo del 1893 non era però purtroppo presente a Genova. . Munch ne ha dipinte molte versioni, tra cui una esposta alla Galleria nazionale di Oslo ed una al Museo Munch della stessa città. Entrambe le opere, insieme aa un'altra denominata “Madonna”, furono rubate anni fa e poi recuperate. Ma veniamo a una breve biografia. Il padre, Christian, medico da campo dell’esercito, sposa la giovane Laura Catherine Bjostald, di origini contadine, sofferente di tubercolosi.Dalle nozze nascono cinque figli, Sophie, Edvard, Andreas, Laura e Inger. I genitori, nel 1864, si trasferiscono a Christiania, vecchia denominazione di Oslo. La madre muore dopo l’ultimo parto il 29 dicembre del 1968. Edvard ha solo 5 anni. Le condizioni familiari peggiorano, , anche per l’incapacità del padre a gestire il denaro. Nel 1877 un’altra tragedia colpisce la famiglia, la morte, sempre a causa della tubercolosi, di Sophie, a soli 15 anni. Scrive qualche anno dopo l'artista “Nella casa della mia infanzia abitavano malattia e morte. Non ho mai superato l’infelicità di allora…Così vissi con i morti”I drammi familiari lo renderanno il pittore dell’angoscia, i temi che lo interesseranno saranno soltanto la passione, la vita e la morte. Munch frequenta l’Accademia di belle arti di Christiania, anche grazie a una borsa di studio vinta per le sue capacità tecniche . Finita l’Accademia, si reca a Parigi (1885), dove approfondisce la tecnica pitto-

rica, imparando da Gauguin, Van Gogh, ToulouseLautrec e Degas. Famosa è la serie della Madonna (intesa come “donna”) che alla prima mostra parigina scandalizza l’ opinione pubblica, attirando però alcuni giovani artisti. Egli è considerato il precursore dell’espressionismo, se non il primo espressionista per l’uso dei colori, la potenza dei suoi rossi, i temi e la maniera con cui li tratta. Munch esprime le sue angosce esistenziali dovute anche ai lutti familiari con l’uso di colori violenti e irreali, immagini deformate, il senso incombente della morte. Nel 1892 Munch espone a Berlino una cinquantina di suoi dipinti , che influenzano i secessionisti berlinesi, ma il giudizio della critica è così negativo he dopo una sola settimana la mostra viene sospesa. Munch , che compie un breve viaggio a Parigi nel 1895, rimane a Berlino fino al 1908. Malgrado la fama, non è felice. Si rifugia nell’alcol. Anni dopo scrisse ” L’influenza dell’alcol spinse fino all’estremo la separazione tra la Mente e l’Anima” Nel settembre del 1908 ha un crollo psichico, con manie di persecuzioni e allucinazioni che gli provocano una paralisi agli arti. Decide di farsi ricoverare in una casa di cura per malattie nervose a Copenhagen, dove rimane per 8 mesi. E’ di quel periodo una foto con lui intento a sferruzzare la lana in un giardino, una cura distensiva per chi soffriva di malattie nervose.Tornato in Norvegia, si stabilisce a Kragero, sulla costa, dove si mette subito al lavoro. Dal 1914 la sua arte viene accettata anche dalla critica. Munch, diventato membro dell’ Accademia tedesca delle arti e socio onorario dell’ Accademia bavarese di arti figurative di Monaco di Baviera, conosce nel 1937 le prime persecuzioni naziste. Il regime hitleriano definisce degenerate 82 delle sue opere, esposte in vari musei pubblici della Germania e ne dispone la vendita. Nel 1940, il suo Paese viene invaso dai nazisti. Alla sua morte, nel 1944, Munch lascia al municipio di Oslo oltre 1100 quadri (molti dei quali rovinati, perché Munch li teneva volutamente all’aperto per un trattamento che egli chiamava “cura da cavalli”). La capitale norvegese, nel 1963, per il centenario della nascita, gli dedica un museo: il Munch Museet, nel quartiere di Tøyen. Altri suoi dipinti si trovano nella Galleria Nazionale, sempre a Oslo.

Munch ,nel 1893, parlando dell’Urlo,scriveva:«Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue.Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad un recinto.Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura.»

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BADANTE DI CONDOMINIO UN SUCCESSO Redazione

Abbiamo trovato davvero interessante un articolo che abbiamo letto sul Secolo su quella che è stata chiamata la badante di condominio. Parliamo di Irina, una giovane ucraina. Quando si è sposata erano presenti tutti i condomini, vestiti a festa e commossi .Per tutti i nonni e le nonne di un palazzo nei pressi del centro di Bologna,l’Irina è una nipote più che la “governante di

condominio”. Per questo lei li ha invitati tutti al suo matrimonio. Sì, perché in un condominio di Bologna è partita la sperimentazione di una badante condivisa da più persone. Grazie a questa idea, è possibile dividere tempo e spese tra più persone dello stesso stabile. Irina è sia badante, per qualche ora al giorno, che baby sitter, in attesa del ritorno delle mamme dal lavoro.Dopo la riuscitissima esperienza bolognese, si pensa a esportare la “governante di condominio” nel resto d’Italia. Se ne occupa la cooperativa “AssistiAmo”,di Verona, che sta già aiutando un numero importante di famiglie in tutto il Nordest a trovare persone di

fiducia per gli anziani di casa.La governante di condominio è una specie di Mary Poppins degli adulti, tornati bambini,ma molto più soli e indifesi di loro e soprattutto più fragili. Si pensa in futuro di far condividere la badante di condominio tra quattro famiglie, che potranno averla a casa loro per un paio di ore al giorno, tutta la settimana. Tornando a Irina, c è da dire che è elastica sugli orari:se una persona un giorno ha bisogno di ancora un po’di tempo, l’altra recupererà in un secondo momento.Troviamo tutto questo molto bello.Davvero sembra di essere tornati indietro nel tempo! Nei condomini potrà forse tornare la qualità della vita.

KOMBO KOLOMBIA STERMINATI IN MESSICO perciò, probabilmente, la storia dei Kombo Kolombia sarà dimenticata in fretta. Lo scorso 24 gennaio il gruppo era stato invitato in un locale. Alla fine del concerto, una squadra era entrata nel locale e aveva rapito, armi in pugno, tutti i componenti del gruppo e i loro assistenti. Sembrano spariti nel nulla. I parenti li chiamavano al telefono, ma nessuno rispondeva, né chiedeva un riscatto. Due giorni dopo si era presentato alla polizia un musicista del gruppo dei Kombo, sopravvissuto non si sa come alla strage. Era stato soccorso, scalzo e ferito, da un contadino. Il sopravvissuto aveva detto che lui e i suoi 12 compagni erano stati portati in un ranch abbandonato, torturati al viso e sul corpo e poi uccisi Redazione uno alla volta. I loro corpi erano stati quindi abbanSi chiamavano Kombo Kolombia, ed erano nati co- donati in un pozzo. L'uomo non aveva mentito.La me gruppo nel 2010. Sapevano far ballare e divertire polizia, recandosi in quel luogo, aveva trovato i 17 cadaveri . la gente, esibendosi nelle feste di paese e nei locali della provincia messicana. Sono stati uccisi , uno ad Secondo un pentito, l'unica colpa dei Kombo Kolomuno, da un commando armato di una sanguinosa or- bia sarebbe stata quella di essersi esibiti nei locali del Cartello del Golfo, e quindi di aver cantato davanti ganizzazione criminale messicana, che controlla il ad un pubblico di nemici dei loro sequestratori. narcotraffico. In Messico, dall'inizio dell'anno, ci sono stati già 4000 omicidi, negli scontri tra gruppi criminali rivali,

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S TR OZZ I NE WS

SARA MORGANTI UN ESEMPIO PER TUTTI Redazione

agosto, in Francia. Sara, che era arrivata quarta alle Olimpiadi di Londra, nelle gare paralimpiche, è affetta da una grave malattia, la sclerosi multipla. La sua passione per l’equitazione l’aiuta a superare i momenti difficili della sua vita. A 19 anni le venne comunicato che era affetta da quella terribile malattia, che da tempo la costringe a rimanere sulla sedia a rotelle. Lei, comunque, non molla, grazie anche al marito Stefano con cui si era fidanzata a 15 anni. Nella vita di tutti i giorni ,Sara è impiegata come segretaria. I suoi pregi sono volontà, passione e grinta che l’aiutano ad andare avanti, vincendo la stanchezza che la sclerosi multipla le provoca. Sara ha detto che a volte le sembra difficile non solo cavalcare, La campionessa paralimpica italiana di equitazione ma persino montare a cavallo, ma, una volta in sella, si chiama Sara Morganti ed ha 37 anni. E' giunta ter- l’energia le scorre dentro le vene e la spinge a miza agli europei in Danimarca, risultato che le ha per- gliorarsi sempre di più. Grande Sara, siamo tutti con messo di qualificarsi per i Mondiali del prossimo te!

BULLISMO AL FEMMINILE A CINISELLO Classe III C

interviene una sedicenne che ordina alle ragazze di rappacificarsi. L'attenzione del gruppo si sposta quindi su di lei, di nome Carla, che, accerchiata da dieci ragazze incitate da due compagni, viene presa a pugni, calci e insultata. Le gridano «Cicciona, fatti i fatti tuoi!» Il pestaggio sarebbe continuato se alcune persone, fra cui un vigile urbano fuori servizio, non fossero intervenute. Carla viene portata in ospedale con ferite guaribili in pochi giorni. Dimessa,si reca con i genitori al posto di Pubblica

Una studentessa di 16 anni è stata picchiata e insultata da un gruppo di dieci ragazze incitate da due amici tredicenni. I fatti risalgono al pomeriggio dell'11 ottobre scorso: nei pressi del Municipio di Cinisello un gruppo di ragazze sui 13-14 anni comincia a litigare, per colpa di un commento ironico da parte di un ragazzo del gruppo. C'è troppa gente nei dintorni e così il gruppo si sposta dietro il «Pertini», un centro

Sicurezza di Cinisello per sporgere denuncia. Per le forze dell'ordine è stato facile risalire alle protagoniste dell'aggressione, grazie ai filmati delle telecamere. Tre di loro (fra cui una ragazza rumena che in passato aveva già preso parte ad un fatto analogo) sono state segnalate al Tribunale dei Minori. Per 5 ragazze la denuncia è di lesioni, percosse e minacce. Per un'altra e i due giovani fiancheggiatori la denuncia è per ingiurie.

inaugurato di recente dal Comune. A quel punto

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VIRUS INFORMATICI STORIA IN BREVE Redazione

un altro file . In Israele un programmatore creò i virus Suriv-01 (virus al contrario), Suriv-02, Suriv-03 e Jerusalem. Quest’ultimo si diffuse in poco tempo al di fuori dei confini di Israele. In Nuova Zelanda, un altro programmatore creò il virus Stoned,In Italia, a Torino, venne creato un nuovo virus che fu detto Ping Pong virus. Era Simpatico e per fortuna innocuo!!! Nel 1987, un programmatore tedesco creò il virus Cascade. Il nome era dovuto all’effetto che provocava sul testo presente sullo schermo. Nel 1988 apparvero sul mercato i primi prodotti antivirus,.in genere inglesi, il prezzo era basso.

Come sono nati i virus informatici? Spesso me lo sono chiesto anch’io. Recentemente, mi sono voluto documentare. E’ il caso di tornare un po’ indietro nel tempo. Nel 1948 Jhon Von Neumann dimostrò matematicamente la possibilità di costruire una macchina o un programma in grado di replicarsi autonomamente. Nel 1959, un programma auto-replicante venne inserito in un gioco ideato da un gruppo di programmatori. Molti anni dopo, nel novembre del 1983, in un seminario sulla sicurezza dei computer, fu mostrato il primo esempio di virus. Nel gennaio di tre anni dopo, due fratelli, che gestivano un negozio di computer a Lahore , nel Pakistan, dopo aver capito che i floppy disk contenevano un codice eseguito ogni volta che il computer veniva avviato, scrissero un programma e lo sostituirono al codice normalmente presente nel settore di boot del floppy. Il programma era scritto in modo tale da riprodursi, ricopiando se stesso nel settore di boot di ogni floppy disk utilizzato. Un tale Ralf Burger, programmatore, sperimentò la possibilità di un programma di replicarsi, attaccando una sua copia a

Nel 1989 anche Bulgaria e Unione Sovietica cominciarono a produrre virus. Fu creato un nuovo virus, temibile, chiamato Datacrime, prima e poi Columbus Day, che preoccupò la IBM, che realizzò un programma anti-virus. Nel 1990 Mark Washburn creò un nuovo virus, con l’intero codice crittografato in modo variabile, mentre Dark Avenger colpì con i suoi virus i computer di numerose nazioni, infettando anche i programmi anti-virus shareware. Con lui la Bulgaria diventò il primo paese nella produzione di virus. Nel 1991 vennero venduti nuovi anti-virus, spesso non in grado di riconoscere nuovi virus ottenuti modificando alcune istruzioni di un virus già esistente. Il numero di virus aumentò in continuazione . Nel gennaio del 1992 sempre Dark Avenger rilasciò il suo Self Mutation Engine (MtE): con un file oggetto (.OBJ) e il codice sorgente di un semplice virus. Esso viene considerato il padre di tanti virus che hanno infettato in seguito i computer di tutto il mondo.Il resto è storia recente.

DIWAN L’ESSENZA DEL REALE Redazione

Il famoso musicista siciliano Franco Battiato ha tenuto una serie di concerti in Liguria , prima dell’uscita del suo nuovo disco, “Del suo veloce volo ” realizzato con Antony and the Johnsons. A Genova , si è esibito sabato 24 novembre, alle 21 al Carlo Felice. Un evento che era davvero da non perdere. I prezzi andavano dai 50 euro della poltronissima, ai 20 della galleria. Franco Battiato ha proposto nel suo concerto, chiamato ”Diwan, l’essenza del reale”oltre ad alcuni dei suoi brani più noti, canzoni scritte proprio per questo spettacolo, per dare visibilità alle opere di un’importante scuola poetica araba, fiorita in Sicilia attorno all’anno Mille.

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SCUOLA OSPEDALIERA DEL GASLINI.

SCUOLA AL GASLINI PER SAPERNE DI PIU’ Puoi andare a scuola anche quando sei in ospedale. Nell'Istituto Gaslini, infatti, ci sono tanti insegnanti che seguono i bambini di tutte le età. Nella sala giochi ti aspetta una maestra con la cappa gialla. Conoscerai gli altri bambini, con cui potrai fare giochi divertenti. Ascolterai le favole, farai disegni, pitture e altre attività per imparare tante cose nuove. Se non puoi andare in sala giochi, la maestra gialla verrà a giocare con te in camera. Oltre a giocare, in ospedale potrai continuare a studiare senza restare indietro con le lezioni. Se frequenti la scuola primaria e dell'infanzia potrai fare una lezione originale con le maestre con la cappa verde. Se invece frequenti la scuola secondaria le tue professoresse saranno vestite con la cappa a quadretti.Grazie al computer potrai anche collegarti in videoconferenza con i tuoi compagni di classe, andare su Internet e scrivere lettere agli altri bambini.(sito del Gaslini)

UN CUORE D’ORO Segue da p. 7

chè non vedeva da tanto, tantissimo tempo il suo amato papà. La mamma piangeva e diceva sempre Il papà aveva camminato giorno e notte per andare che sarebbe tornato presto dal lavoro. La ragazza fuori a lavorare. Finalmente, qualche tempo dopo un giorno aveva trovato una lettera in cui c'era aveva trovato il lavoro. scritto:» Tesoro mio, ti ricordo che un giorno mi Dopo essere rimasto via due mesi era tornato in hai chiesto cosa ti avrei regalato al compimento città ed era andato subito all'ospedale. Aveva i sol- dei15 anni?Il mio regalo per te è il mio cuore. So di e l'aveva detto al dottore.Il medico gli aveva det- che è difficile crederlo. Io purtroppo non sono più to che la figlia era ancora viva grazie all'operazio- con voi, ma voi dovete andare avanti ed essere feline, ma che stava ancora molto male. ci» Lei inizò a piangere. L'uomo, troste, se n'era andato. Tempo dopo la raPassò altro tempo e la giovane trovò l'amore, si gazza era stata operata di nuovo e stavolta era tor- sposò, ebbe dei figli e visse felice. nata normale. Malgrado ciò non era contenta, perAurel S.

Al Gaslini ho conosciuto delle Muse/ belle, buone e non presuntuose,/ ma molto preziose/ e profumate come le rose./ Se al Gaslini tu andrai le incontrerai / e la tua cultura arricchi-

rai. /Son loro che ogni giorno/ fan la crociata contro l'ignoranza/ e portano la speranza. /Son le professoresse del Gaslini/ ricche di sapere come gli indovini. /Sono e saranno le muse del/ Gaslini/e resteranno per sempre/ nel mio cuore Yari

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SCUOLA OSPEDALIERA DEL GASLINI.

SCUOLA NEL KURDISTAN

Tutte le mattine, nel mio Paese, il Kurdistan, vado a scuola con un'amica, Miraban, che mi aspetta in giardino. Insieme prendiamo poi la strada per andare a scuola e lungo il tragitto ridiamo e scherziamo. Arrivate a scuola, aspettiamo che ci aprano il portone e successivamente entriamo in classe ed aspettiamo gli insegnanti. Ogni lezione dura 45 minuti, poi suona la campanella. Noi femmine indossiamo una divisa: pantaloni e scarpe bianchi e giacca nera. E' vietato portare gioielli. I maschi indossano una divisa diversa. Do-

po i 12 anni maschi e femmine vanno in scuole separate. Il primo anno di scuola l'ho frequentato a Diala, ma per poco, perché c'era la guerra. Poi mi sono trasferita in un'altra città, Alabgia, e ho recuperato il tempo perso. Ma anche vicino ad Alabgia c'è ancora il pericolo delle bombe. Nonostante i pericoli, mi mancano il mio paese e i miei amici. Fatma

FILASTROCCA DELLA SETTIMANA Lunedì andrò pianino Martedì sarò vicino Mercoledì me ne andrò Giovedì ritornerò Venerdì non so che farò Sabato me la riderò Domenica mi riposerò. Davide D.

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SCUOLA OSPEDALIERA DEL GASLINI.

FESTA DELLA BANDIERA E CENTENARIO DA GRANDE

L’AMICIZIA E’

L'amicizia è speranza, spera! L'amicizia è vita, vivila! L'amicizia è allegria, gioisci! L'amicizia è condivisione, condividi! L'amicizia è comprensione, comprendi! L'amicizia è saper perdonare, perdona! L'amicizia è tendere la mano, tendila! L'amicizia è regalare un sorriso, sorridi! L'amicizia è l'amicizia, proteggila!

Da grande farò il gladiatore e gladierò con i gatti del mio vicino Gino. Danzerò con le muse e farò il cacciatore di sogni tristi, l'istruttore dei delfini del vento. Accompagnerò i fiocchi di neve sulle cime delle montagne. Farò il pescatore di sogni e sarò il folletto dei sogni felici.

Yari L. Yari L.(dedicata alle mie professoresse del Gasli-

CI SONO PERSONE CHE

DALL'OSPEDALE

Dalla piccola finestra Ci sono persone che sono sane e non apprezzano questo dono, ubriacandosi, drogandosi e così via. Ci sono persone che invece questo dono non ce l'hanno e quel poco di salute che hanno se la tengono ben stretta, con cure di ogni tipo e la forza di vivere. C'è chi ha la salute e non la sa apprezzare chi invece non ce l'ha se la tiene ben stretta con cure e forza di vivere

si vede un bel mare così trasparente che vien voglia di nuotare. Far dei bei sogni coi miei compagni, quei simpaticoni a volte birboni. Bambini e bambine coi loro genitori dalle panchine con bellissimi cori: «Oh com'è bello essere al mare, qui non mi stanco mai di giocare!»

Yari L.

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Lycia


LA SCUOLA GIUSTINIANI SI RACCONTA Alunni VB Giustiniani

che le giornate più uggiose. Vi sono locali adibiti a refettorio, infermeria, aula computer biblioteca e uno destinato ad aula recupero o a laboratorio di scienze, a seconda della necessità … C’è una palestra molto piccola , ma ben attrezzata che, in certi momenti dell’ anno, diventa anche teatro di canti e balli. Nei giorni di sole, è facile vedere correre e giocare nel cortile bambini di tutta le età, gruppi seduti a raccontarsi storie sotto le palme ,ormai diventate il “simbolo”della nostra scuola. Quasi tutti gli insegnanti sono di ruolo e in servizio da molti anni alla Giustiniani, organizzano uscite didattiche, feste, incontri con i professori della scuola media De Toni (dove andremo alla fine dei 5 anni di elementari), e molto, molto altro ancora... Questo aspetto,unito alle ridotte dimensioni dell’edificio al numero degli alunni, alla presenza di un’accogliente scuola dell’infanzia, favorisce e rende possibile un clima familiare ed una condivisione La scuola primaria Agostino Giustiniani è un edifieducativa e didattica tra tutti i docenti, anche tra cio storico a tre piani, circondato da un ampio giarquelli dei diversi gradi d’istruzione. dino recintato, piantumato ad alberi e piante di vario vario genere. La scuola è una struttura vecchiarella ma , come una nonna, accoglie i bambini con gioia ed affetto. Gli alunni che ogni anno arrivano,non trovano muri nuovi fiammanti, ma sicuramente un ambiente familiare caldo e motivante. Lì tutti si conoscono e le vecchie mura potrebbero davvero raccontare tante storie interessanti, che hanno fatto S della Giustiniani una scuola “diversa”! Poche sono le classi che ospitano gli alunni, non molto ampie, ma luminose e con le pareti che, grazie alla fantasia e alla buona volontà degli insegnanti, colorano an-

Il punto interrogativo

Agli esami fu messo in fondo a un problema

C’era una volta un punto

così complicato

interrogativo, un grande curiosone

che nessuno trovò il risultato.

con un solo ricciolone,

Il poveretto, che

che faceva domande

di cuore non era cattivo,

a tutte le persone,

diventò per il rimorso

e se la risposta

un punto esclamativo.

non era quella giusta sventolava il suo ricciolo

Gianni Rodari

come una frusta.

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SCUOLA OSPEDALIERA DEL GASLINI.

IL BASBOUSA DOLCE ARABO Sezione ospedaliera del Gaslini

Ingredienti e preparazione per lo sciroppo: 200 gr zucchero + 200 ml acqua + il succo di 1/2 limone Si mescolano gli ingredienti e si mette il tutto sul fuoco per 20 minuti. Poi si aggiunge qualche goccia di acqua di rosa: a questo punto lo sciroppo è pronto. Preparazione del dolce: in un piatto fondo mescoliamo gli ingredienti secchi (farina, semolino, cocco, zucchero, lievito, sale). Poi aggiungiamo il burro e mescoliamo con un

Ingredienti per il dolce:

cucchiaio di legno, versiamo il latte e continuiamo a

250 gr semolino

mescolare finché l'impasto sia amalgamato. Versiamo l'impasto in una teglia imburrata e lo mettiamo in un forno già preriscaldato a 180° C, finché diventa di colore dorato.A questo punto lo togliamo dal forno e aggiungiamo sopra lo sciroppo già precedentemente preparato. Poi tagliamo il dolce a quadretti e lo serviamo freddo.

200 gr farina di cocco 100 gr farina 00 100 gr zucchero,100 gr burro (a temperatura ambiente).200 ml latte ,un cucchiaino di lievito per dolci.un pizzico di sale

LE MIGNOLATE SICILIANE Sezione ospedaliera del Gaslini

lissima tondeggiante. I condimenti sono:olive nere,salsiccia piccante, cipolle tagliate sottilissime lasciate dorare nell'olio di oliva. Poi si spargono gli ingredienti sulla sfoglia e si arrotola a forma di una grande lumaca, infine si spennella con albume un po' di olio d'oliva. Si mette nel forno preriscaldato a 200 ° fino a cottura effettuata. Buon appetito!

Si prepara lo stesso impasto base della pizza, poi con il mattarello si stende una sfoglia di pasta sotti- Yari

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Il piatto preferito dell'Albania è il riso con il pollo. INGREDIENTI:per 6 persone 1 kg di riso parboiled ,1 pollo circa 1 kg e mezzo 1 cipolla grande,finocchietto selvatico,sale 2 cucchiai di burro PREPARAZIONE: Pulite e lavate bene il pollo e mettete a cuocerlo con abbondante acqua salata.Dovete calcolare che servono 2 litri di brodo di pollo per cuocere il riso (una parte di riso,due parti di acqua). Nel frattempo tritate la cipolla finemente e mettetela a rosolare con il burro, aggiungete il riso e lo fate tostare. Poi spegnete il fuoco. Quando il pollo sarà pronto lo dividete a pezzi .Tenete da parte il brodo ed eventualmente fatelo allungare con acqua. In una teglia con bordi alti versate il riso, poi il brodo di pollo e


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