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La mano per voltare pagina
Cfc Legal è un’azienda che si occupa di gestire le posizioni debitorie con il Fisco per conto delle imprese, aiutandole a ripartire. Fondata oltre 20 anni fa da Carlo Carmine e Simone Forte, oggi conta una rete di 368 professionisti tra avvocati, commercialisti e difensori patrimoniali e durante la pandemia ha inventato perfino un format televisivo
di Marcello Astorri
Oggi è alla guida di una realtà che ha come obiettivo quello di aiutare le imprese a gestire e risolvere le proprie posizioni debitorie con l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Il suo network di professionisti conta 368 avvocati, commercialisti e difensori patrimoniali in tutta Italia e la sua sede milanese, nel cuore di piazza San Babila, è operativa in un ufficio di 600 metri quadrati. Il dottor Carlo Carmine, presidente del Gruppo CFC, ha scritto quattro libri e durante la pandemia ha ideato un format televisivo chiamato TaxShowLive. Il core business dell’azienda, che ha l’appoggio di una rete di commercialisti, è aiutare gli imprenditori a tutelare il proprio patrimonio, anche attraverso lo strumento del trust, e a gestire il debito fiscale per poter tornare a fare impresa ed essere di nuovo contribuenti sani. Cfc Legal, che Carlo ha fondato insieme a Simone Forte oltre 20 anni fa, si occupa pertanto di gestire e risolvere le posizioni debitorie, fino a scongiurare istanze di fallimento e annullare avvisi bonari, avvisi di accertamento, cartelle di pagamento e intimazioni di pagamento. Ad oggi, Cfc Legal ha aiutato oltre 700 aziende a ritrovare slancio. “Noi amiamo definirci la prima azienda legale in Italia. E il segreto del nostro successo è stato l’utilizzo efficace dei nuovi strumenti di comunicazione”, racconta Carlo a Forbes. “A un certo
punto ho deciso di trasformarmi da professionista super specializzato quale ero a imprenditore, ragionando per delega. Io mi definisco un tuttologo esperto, tradotto: invece di essere esperto di una sola materia, ho voluto comprendere tutte le dinamiche di un’azienda per poi saper delegare e arrivare a creare un qualcosa che potesse rimanere nel tempo”. Tutto è partito quando, a 18 anni, “Amiamo definirci Carlo si trasferisce da Napoli a Milano per frequentare l’Università la prima azienda Bocconi. Era il 1993. Il suo obiettivo era diventare un esperto fiscalilegale in Italia. sta internazionale. “I miei genitori non avevano la prima media e la
E il segreto professione di commercialista e di avvocato era vista come un punto del nostro successo di arrivo. Mio padre era un piccolo commerciante e compresi fin è stato l’utilizzo da ragazzo che il tema delle tasse toccava in maniera importante la efficace dei nuovi vita degli imprenditori, così decisi di specializzarmi in questo campo”. strumenti di Gli anni dell’università passano veloci, con una formazione affinacomunicazione” ta con un master del Sole 24 Ore: “La mia prima esperienza è stata in Kpmg e nei primi sei mesi guadagnavo 600mila lire. In quel periodo, iniziai a scrivere sulle riviste e fui chiamato da Deloitte per entrare nel settore della fiscalità internazionale”. Una carriera avviata che tuttavia conosce lo sgambetto della storia: “Nel 2001, esattamente il 10 settembre, facemmo l’inaugurazione del mio studio di fiscalità internazionale. Il giorno
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“È un periodo dopo caddero le Torri Gemelle e il di opportunità mondo non fu più lo stesso. Iniziò quindi un periodo complesso e mi per gli imprenditori, accorsi che i risultati economici non erano in linea con tutti gli sforzi che anche grazie avevo fatto per formarmi”. La prima svolta arriva nel 2017, a un intervento quando la moglie, Alina Quintana, del governo che gli consiglia di partecipare a un corso di scrittura per libri. “In quel corso ha introdotto nuovi ho capito l’importanza di scrivere un libro e, uscito da lì, avevo già in strumenti per la crisi testa tre lavori. Mi sono detto: il primo libro lo scriverò su Equitalia e su fiscale d’impresa” come gestire il debito tributario per gli imprenditori. Il secondo sarà sul trust, in memoria di mio padre che adorava questo strumento in grado di salvare la vita degli imprenditori. E il terzo descriverà il mio percorso di trasformazione da professionista a imprenditore. Con l’uscita dei miei libri iniziai anche a cambiare la mentalità, mettendo al centro il cliente e non più il professionista che ero”. Così nel 2018 uscirà Liberati da Equitalia, nel 2019 arriva Difendi i tuoi soldi per sempre con il trust e nel 2020 è il turno di Da professionista a imprenditore - In 24 Ore con la formu-
la Wiac. Il quarto lavoro, scritto a quattro mani con il socio Simone Forte, è uscito nel 2022 e si intitola Gestisci e Risolvi con Agenzia delle Entrate. “Nel 2018 ho frequentato corsi sul funnel marketing negli Stati Uniti d’America e altri nell’ambito della comunicazione con persone che, per me, sono i più grandi, come Roberto Re, Mirko Gasparotto, Michele Tampieri, Gianluca Lo Stimolo e Giacomo Bruno. La cosa incredibile è che, nel giro di due anni, siamo passati da un fatturato annuo di studio di 2-300mila euro ad accordi per oltre 10 milioni in un anno grazie all’applicazione delle strategie di Funnel Social Marketing coordinate da Giovanni Perilli. Avevamo scalato il mercato e, nel giro di cinque anni, siamo passati da essere in 5-6 a circa 80 persone”. All’apice del successo, l’azienda affronta le difficoltà della pandemia. Cfc Legal investe da subito per avere la possibilità di mantenere una piena operatività in smart working. Carlo Carmine insieme alla moglie Alina Quintana. “Siamo stati talmente precoci che, ironia della sorte, abbiamo finito di acquistare le
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attrezzature appena prima che il governo varasse le agevolazioni”. Poi, però, sono arrivate nuove difficoltà, con la moratoria dell’esecutivo per le cartelle del Fisco che di fatto ha paralizzato l’attività principale di Cfc Legal: dall’8 marzo 2020, infatti, nessun imprenditore era obbligato a pagare i debiti con Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate Riscossione. Una moratoria che si è prolungata diverse volte, fino a 18 mesi. “È stato un periodo difficile a livello emotivo, e non solo finanziario, però noi ne abbiamo approfittato per investire, trasformando l’azienda e preparandola alla ripartenza”, ricorda il dottor Carlo. Questo è il periodo dove nasce l’intuizione di TaxShowLive, un format Tv a cadenza bisettimanale trasmesso in diretta BFC Forbes che ospita importanti nomi del mondo della politica, del giornalismo e dell’economia italiana. È stato un modo per mantenere la nostra azienda al centro della scena, anche nella prospettiva di un 2022 dove il lavoro è destinato a tornare importante, dal momento che il Fisco riprenderà l’attività di riscossione con l’obiettivo di recuperare 18 miliardi di euro, praticamente la stessa cifra del 2019 che, di fatto, dal 2020 è stata bloccata dalla moratoria. “A nostro avviso ci sarà un periodo di grandi opportunità per gli imprenditori, anche grazie a un intervento governativo che ha introdotto nuovi strumenti per gestire la crisi fiscale d’impresa levando l’etichetta del fallito a titolari di aziende in difficoltà”, osserva il presidente di Cfc Legal. “Fino a dicembre 2020, infatti, chi aveva debiti con fornitori e Fisco poteva andare in Tribunale e proporre un concordato preventivo, con il saldo del 30-40% verso i fornitori, e poteva ottenere il loro assenso. Molto difficilmente, invece, poteva ottenere l’assenso da parte dell’amministrazione finanziaria, con la conseguenza che, per molte aziende, il tribunale finiva con il dichiararne il fallimento. Ora, però, pur senza l’assenso dell’Agenzia delle Entrate, basta l’ok del giudice per ridurre i debiti anche verso il fisco, così l’imprenditore può ripartire. Ecco perché noi di Cfc Legal abbiamo definito questa opportunità come il vero saldo e stralcio per le aziende”. “In seguito alla pandemia - prosegue Carlo - ci sono filiere distrutte, come per esempio la ristorazione, l’edilizia e il turismo. Però crediamo che ora, con le giuste indicazioni e strumenti, avremo davanti a noi 3-5 anni davvero importantissimi durante i quali molti imprenditori riusciranno a rialzarsi”. Da crisi a opportunità, Carlo, oltre a curare la trasformazione da professionista a imprenditore nel suo terzo libro e creare un percorso di mentoring, ha anche strutturato un nuovo impegno. La voglia di fare del bene, in un mondo in difficoltà, lo ha spinto nell’ultimo triennio a pensare a una nuova sfida. Quella di TrustMeUp, piattaforma internazionale basata sulla blockchain che ha lo scopo di raddoppiare le donazioni nel mondo e aiutare chi, anche a causa delle sfide economiche che caratterizzano questo tempo, ha bisogno dell’aiuto dell’uomo. TrustMeUp, ideato insieme al ceo Angelo Fasola, già presentato e attenzionato da grandi stakeholder, stampa e associazioni non profit, è in forte crescita che “ricompenserà ogni donazione al 100% in sconti digitali per acquisti online” e trasformerà “ogni acquisto online in donazione”.
Carlo Carmine con Simone Forte, cofondatore di Cfc Legal.