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Da toghe d’autore ad autori in toga
Prima ancora che dal progetto innovativo di Francesca Molinari, avvocato di Modena, Skémata nasce da una storia antica e piena di bellezza
L’oggetto affonda le radici nel latino, Toga, dal verbo “Tego” che significa ricoprire.
La storia arriva dal greco classico, Skémata, cioè uniformi. Da qui si parte. In queste righe è raccontata una visione d’impresa, un’idea, di un nobilissimo indumento a cui serviva restituire il giusto valore perché trascurato e dimenticato da troppo tempo: la toga. E non ci sono parole migliori di quelle utilizzate da Francesca Molinari, fondatrice di Skémata:
“L’ho indossata per molti anni e a un certo punto mi sono accorta che questo capo, simbolo del diritto e delle professioni forensi era semplicemente rimasto indietro, troppo indietro, a livello di praticità e materiali”. Riavvolgiamo però il nastro.
Con un dottorato in procedura penale, Molinari ha vissuto per anni i tribunali vestendo la toga in qualità di avvocato. Oggi, invece, le produce con la sua azienda, Skémata. “Da startup siamo diventati una struttura ben avviata e siamo felici di essere riusciti a restituire a questo indumento, così ricco di significato simbolico, il suo valore, dando ai giovani il piacere di indossarlo”. Il nome deriva dal greco classico e significa uniformi, modelli. Gli skémata, in passato erano insiemi di valori che delineavano identità e connotavano funzioni e prototipi all’interno della società: il buon cittadino, il guerriero valoroso, la donna virtuosa. “Da qui l’idea di Skémata, a cui si è aggiunto un grande lavoro di squadra con le migliori aziende tessili italiane per soddisfare le esigenze di avvocati e magistrati con una toga che non sia più troppo pesante, troppo calda e non si sciupi”. Dalle riflessioni su questo suo illustre passato è arrivata la spinta a rinnovarla perché non poteva più rimanere così. Filati di classe ma nello stesso tempo pratici in un connubio ideale tra eleganza e funzionalità, senza mai fare venire meno l’accurata attenzione al taglio sartoriale per assicurare a chi le indossa massima vestibilità e uno stile impeccabile. 14 “La nostra mission è proporre una toga che garantisca il comfort di
di Giacomo Spotti
BV
un capo di abbigliamento moderno e lo facciamo utilizzando tessuti di ultima generazione: ad esempio ne realizziamo una in fibra di eucalipto, un’altra in seta bio-tech. Non manca l’utilizzo della lana, ma sempre nel segno dell’innovazione e dell’attenzione per l’ambiente: da quella in finissima lana di Tasmania antipiega e lavabile in lavatrice a quella in lana biologica certificata GOTS e ICEA. Tra i tanti aspetti che ci contraddistinguono c’è sicuramente il voler proporre un indumento green e l’innovare nel segno e nel rispetto dell’ambiente. Le nostre toghe sono leggere e fresche, abbiamo abolito tassativamente tutti i tessuti e i materiali sintetici, frutto di processi produttivi altamente inquinanti”. Skémata però è tanto altro ancora, non è solo alta sartoria forense. “A Modena, nella nostra sede, è stato di recente inaugurato il nuovo atelier dove vengono realizzate e diffuse attraverso Instagram e Facebook le interviste di Skémata Community, un nuovo punto d’incontro dei professionisti della giustizia. E proprio da questi incontri è nata Skémata Libri d’Autore: una collana editoriale, distribuita gratuitamente sul nostro sito web in un pratico ed elegante formato e-book, che raccoglie pièces teatrali e altri testi letterari nati dalle penne di avvocati e magistrati di consolidata esperienza, maestri nell’esporre complesse tematiche giudiziarie con prosa fruibile anche al lettore meno esperto. I primi due testi, già messi in scena durate le giornate del Festival della Giustizia Penale, sono L’Affaire Dreyfus e Rimango in piedi, enframbi ad opera dell’avvocato Chiara Padovani”. Il cardine dell’azienda di Francesca Molinari rimane comunque la toga, innovativa, trasversale, ecosostenibile e tecnologicamente avanzata. “Applichiamo ai nostri prodotti il Filo Tag che consente di rintracciarli. Sembra strano ma le toghe vengono smarrite frequentemente. Tutte uguali e nere, capita vengano dimenticate nei tribunali spesso nella fretta di dover saltare da un’aula all’altra. Tramite il Filo Tag che inseriamo all’interno della toga si attiva un sistema che manda una notifica sul cellulare se ci si allontana troppo dall’indumento permettendo di geolocalizzarlo”. E ancora: “Abbiamo anche ampliato la nostra offerta proponendo, in co-branding con Tucano, azienda leader della valigeria professionale, uno
A fianco, la fondatrice Francesca Molinari. Sopra, lo zaino Skémata e poi modelli di toga e il device per rintracciarli. zaino studiato appositamente per l’udienza. Molto capiente e resistente, in tessuto ecosostenibile realizzato dal riciclo delle bottiglie di plastica, è in grado di contenere, oltre alla toga, il fascicolo processuale, un codice e un laptop”. L’altra chicca, che contraddistingue Skémata nel panorama dell’offerta, è l’innovativa possibilità di rendere unico il proprio capo. “C’è una forte personalizzazione nel ricamo della toga. È possibile inserire al suo interno non solo l’etichetta ricamata con il proprio nome, ma anche il motto desiderato o il logo del proprio studio legale”. Non rimane quindi che acquistarne una. “Se parliamo di online è possibile farlo sul nostro sito internet (skemata.it), se invece si desidera provare l’indumento lo si può fare nel nostro showroom a Modena oppure nei nostri punti vendita, tutti indicati nel nostro sito, presso le principali librerie giuridiche, quali ad esempio: libreria La Tribuna a Milano; libreria del Palazzo di Giustizia a Torino, Petrini a Genova; Scala a Trento e Bolzano; Marchiotto a Verona; libreria del Tribunale a Firenze, Medichini Lepanto a Roma, a due passi dalla Cassazione”.