biancoscuro
Giovanni Segantini I suoi ritratti in mostra a St.Moritz di Vincenzo Chetta
U
n vero e proprio esploratore del volto umano: così possiamo definire Giovanni Segantini dopo aver visitato la nuova mostra a lui dedicata al Museo Segantini di St. Moritz: “Giovanni Segantini, maestro del ritratto”. Sotto la cura di Annie-Paule Quinsac (anche autrice del catalogo ragionato) e Mirella Carbone, Direttrice del museo, sarà possibile ammirare le opere esposte
fino al 20 ottobre di quest’anno. La mostra, interessante e curata, è accompagnata da un catalogo bilingue, e probabilmente è la prima volta che si indaga questo particolare filone, infatti conosciamo tutti almeno una delle scene di vita contadina o un paesaggio di Segantini (trasferitosi nella Brianza rurale, logicamente concentrò il suo studio sulla vita quotidiana dei contadini e dei pastori), minore è stata la ricerca sull’aspetto ritrattistico, nonostante la sua grande importanza.
L’artista considerava il ritratto come il più nobile dei generi pittorici, tanto da affermare: “… Ha come obiettivo l’esplorazione del volto umano […]. Il ritratto è lo studio che colla maggior semplicità di mezzi racchiude la più efficace parola dell’Arte nell’espressione della forma viva”. Lungo il percorso espositivo all’interno del Museo, sono esposti sedici dipinti e sei disegni, ritratti ed autoritratti, provenienti da collezioni pubbliche e private
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