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Modello di perfezione e spiritualità
Giotto protagonista al Mart di Rovereto di lucia Garnero
Inaugurata il 6 dicembre 2022 e aperta al pubblico fino al 19 marzo 2023, con la mirabile mostra “Giotto e il Novecento”, il Mart di Rovereto prosegue la sua indagine sul rapporto tra antico e contemporaneo. L’evento nasce da un’idea di Vittorio Sgarbi ed è realizzato a cura di Alessandra
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Tiddia con il contributo di numerosi studiosi. Il percorso segue un ordine cronologico e tematico che evidenzia come Giotto sia sta- to studiato e preso a modello di perfezione e spiritualità da grandi autori dei secoli XX e XXI
Suddivisa in sette sezioni, la rassegna si apre con una grande installazione immersiva che riproduce la Cappella degli Scrovegni di Padova, il capolavoro di Giotto. La videoproiezione, costruita partendo dalle immagini ad altissima risoluzione dell’Università di Padova e messe a disposizione dai Musei Civici di Padova, trasporta i visitatori all’interno del ciclo di affreschi del XIV secolo. Giotto, il Maestro che rivoluziona la pittura medievale e apre al vero con le pecore garfagnine e le lacrime che rigano i volti, peraltro mai usato in senso descrittivo o aneddotico, non solo è stato amato nell’Ottocento, ma, a partire da Carrà, la cui pittura è intrisa della lezione del Maestro, è un punto di riferimento lungo tutto il Novecento; evidente a partire dalle pitture murali di Mario Sironi, le soluzioni plastiche di Arturo Martini, gli spazi sospesi di Giorgio de Chirico, la sintesi formale di Fausto Melotti, le geometrie di Giorgio Morandi, la pittura astratta di Giorgio Griffa e di Serge Poliakoff, per avviarsi alle esperienze di Matisse, Rothko, Albers, Klein e arrivare all’installazione di James Turrell, Thyco Blue, un altro portale esperienziale, che conclude il viaggio. In particolare, a influenzare alcuni tra gli artisti più conosciuti è il suo celebre blu: un colore che diventa spazio ultraterreno, ‘ritratto’ nelle tele bucate di Lucio Fontana e ispirazione delle campiture sfumate di Mark Rothko o dei quadrati di Josef Albers.
“Il fascino esercitato da Giotto – ricorda Alessandra Tiddia – è fon-
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