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CHAN SUK ON

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Greta Schödl

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Nell’ambito di Art City Bologna, fino al prossimo 11 marzo sarà possibile visitare la mostra “Il segno traccia del nostro vissuto”, personale di Greta Schödl, presso LABS

Contemporary Art.

A cura di Silvia Evangelisti, la mostra presenta una selezione di opere inedite dell’artista nata a Hollabrunn, in Austria, nel 1929, che si trasferì a Bologna alla fine degli anni Cinquanta. Nei suoi lavori possiamo trovare lettere e simboli che vengono ripetuti ritmicamente, fino a renderli così, semplicemente astratti. Attraverso la combinazione di rappresentazione linguistica e visiva, la Schödl cancella il significato originale delle parole e degli oggetti: “La mia ricerca è sul segno. Il segno come momento di verifica esistenziale, pensiero che diviene traccia, e la mano dell’artista, come un sismografo, trasmette sulla carta le sensazioni interne, le emozioni, i ricordi, la storia nascosta sotto la superficie del mondo: elementi che, da intermediari tra l’idea e il segno, diventano filtro all’immagine ed il percorso mentale si trasforma in tracciato manuale, luogo della riflessione, del pensiero liberato dalla mente che dilata lo spazio ed il tempo annullando i confini del campo definito (fisico) della superficie”

A destra: Greta Schödl Senza titolo 2022, inchiostro e foglia oro su marmo, 36x12x9,5 cm.

Sotto: Greta Schödl Grigio La Spezia 2022, inchiostro e foglia oro su marmo grigio Portoro, 10,3x10,8x5 cm.

Una tappa da inserire nel tour artistico di ArteFiera Bologna. s l

Renato Rizzi

La

L’Accademia Nazionale di San Luca, nelle sale espositive di Palazzo Carpegna, ospita la mostra “eden-eden. Renato Rizzi”, aperta al pubblico fino al 3 marzo 2023, è composta da centosettanta modelli di luoghi, relativi a trenta progetti. Si è formato così un antro di figure in attesa che sembrano guardarci. Professore di progettazione architettonica, Premio della Presidenza della Repubblica per l’architettura nel 2017, ha tenuto seminari e conferenze in alcune delle principali università di architettura come Harvard e UIC Chicago: “Presentare la propria opera nella sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, a Palazzo Carpegna, richiede un grande pudore oltre ad una duplice consapevolezza. Quella derivante dal suo prestigio accumu-

Greta Sch Dl

Il segno traccia del nostro vissuto

28 gennaio – 11 marzo 2023 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto)

Labs Contemporary Art, Bologna INFO

T. +39 051 3512448

Da martedì a sabato

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.labsgallery.it

EDEN-EDEN.

Renato Rizzi 17 dicembre 2022 - 3 marzo 2023 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto)

Accademia Nazionale di San Luca, Palazzo Carpegna, Roma

INFO

T. +39 06 6798848

Da martedì a sabato 10.00 - 17.30

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.accademiasanluca.it lato nei secoli rispetto all’attuale dissoluzione culturale del nostro tempo. [...] I modelli in gesso presenti nelle tre sale a piano terra affrontano il conflitto che troviamo inscritto, da sempre, nel nucleo della parola della nostra disciplina. Nel binomio del suo nome confluiscono le tensioni oppositive che si trasformano nel fascino e nelle difficoltà del lavoro che non può evitare lo scontro tra le potenze indominabili dell’archè e le potenze dominabili della téchne.”

Giorgia Antonioli e Susanna Pisciella, curatrici della mostra, sottolineano: “Eden-eden segna la distanza, gli estremi entro i quali si muove l’opera di Renato Rizzi. Tra debito e dono. L’eden appartenente a ciascuno di noi nell’infanzia, viene poi dimenticato. Debito da restituire. Il dono, riconquista necessaria attraverso l’opera, è l’eden da trasmettere alle generazioni successive. Questo da sempre il compito dell’arte: riaccendere la meraviglia. Il mondo chiede di essere affascinato. L’eden dell’inizio, l’infanzia. L’eden della fine, la consegna. La formula solenne di ogni Architettura, ossessione semantica e simbolica della sua doppia radice, archè e téchne”. Una mostra da vivere. s l

Roberto Ferri

Tra sacro e profano di carla MarGone

Palazzo Pallavicini, a Bologna, apre le sue sale alla mostra dedicata all’artista Roberto Ferri, curata da Francesca Bogliolo. Fino al 12 marzo 2023 possiamo ammirare gli splendidi capolavori del maestro tarantino, che fin dai suoi esordi tenta di fer-

ROBERTO FERRI

20 ottobre 2022 – 12 marzo 2023

Palazzo Pallavicini,Bologna

INFO

T. +39 331 3471504

Da giovedì a domenica 10.00 20.30

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.palazzopallavicini.com mare l’inesorabile procedere del tempo attraverso l’atto pittorico. Nel 1999 si trasferisce a Roma e dedica particolare attenzione alla pittura dall’inizio del Cinquecento alla fine dell’Ottocento. In particolare, si concentra sulla pittura caravaggesca e accademica, come possiamo ben notare nelle opere che compongono il percorso espositivo di questa mostra. Nelle sue tele notiamo i richiami alla grande arte del passato, ma assolutamente personalizzata dalla sua creatività e dal suo sentire artistico. Si arriva al visionario, all’onirico, è un puro realismo che si sposa con il simbolismo, è passione che si lega alla spiritualità. In esposizione opere come “Le delizie infrante” (elaborata messa in scena di un conflitto interiore) e “L’amore, la morte e il sogno”, indagine personificata degli estremi che reggono le fila della vita. Una buona occasione per ammirare le opere di Ferri e scoprirne sempre nuovi aspetti simbolici. s l

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