2013 / ALDO MOR(T)O

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SPECIALE

ALDO MOR(T)O in occasione della rappresentazione scenica di

“Aldo Morto” di e con DANIELE TIMPANO Ala, Teatro Sartori 14 maggio 2013 ore 20.45

Aggiornamento: 14.05.2013

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Ala, Teatro “Giacomo Sartori” Martedì 14 maggio 2013 – ore 20.45 ALDO MORTO Daniele Timpano/amnesiA vivacE collaborazione artistica Elvira Frosini aiuto regia Alessandra Di Lernia oggetti di scena Francesco Givone disegno luci Dario Aggioli registrazioni audio Marco Fumarola editing audio Marzio Venuti Mazzi elaborazioni fotografiche Stefano Cenci progetto grafico Antonello Santarelli produzione amnesiA vivacE con il sostegno di Area06 in collaborazione con Cité Internationale des Arts,Comune di Parigi si ringrazia Cantinelle Festival di Biella drammaturgia, regia, interpretazione Daniele Timpano Spettacolo vincitore Premio RETE CRITICA 2012 Segnalazione speciale Premio IN – BOX 2012 Spettacolo finalista Premio Ubu 2012 come“migliore novità italiana”

“Un bel mattino ci sveglieremo e capiremo che siamo morti” [ Claudio Lolli, 1973 ] « Desolato, io non c'ero quando è morto Moro. Aldo è morto senza il mio conforto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Quando Moro è morto, non me ne sono accorto. Ma dov'ero io quel 9 maggio? E cosa facevo? A che pensavo? E soprattutto a voi che ve ne importa? È una cosa importante cosa facevo e che pensavo io a tre anni e mezzo? Aldo è morto, poveraccio. Aldo Moro, lo statista. Che un certo Moro fosse morto l'ho scoperto alla televisione una decina di anni dopo, grazie a un film con Volontè. Un film con Aldo morto. Ci ho messo un po' a capire fosse tratto da una storia vera. Oh, mio Dio! Hanno ammazzato Moro? E quando? Perché? E come? Lo hanno trovato nel bagagliaio di Renault 4 rossa, undici colpi sparati a bruciapelo addosso. Oh, mio Dio! Hanno ammazzato Moro! Brutti bastardi. E vabbè, pazienza. Niente di importante. Cose che capitavano negli anni '70. Bisognava fare la rivoluzione. Chi? Brigate rosse. Era il 9 maggio del 1978. Non avevo ancora quattro anni. Brigate rosse, sì. Ma rosse in che senso? » Un attore nato negli anni '70, che di quegli anni non ha alcun ricordo o memoria personale, partendo dalla vicenda del tragico sequestro di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana, si confronta con l'impatto che questo evento ha avuto nell'immaginario collettivo. In scena, assieme al suo corpo e a pochi oggetti, solo la volontà di affondare fino al collo in una materia spinosa e delicata senza alcuna retorica o pietismo.

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Nota di regia Lo spettacolo “Aldo morto. Tragedia” non racconta il “Sequestro di Aldo Moro” né tantomeno tenta di ricostruire la fitta nebulosa di ipotesi più o meno probabili o improbabili che sono andate ad innalzare, in oltre 30 anni, la discutibile fortezza denominata “Il caso Moro”. Fortezza inespugnabile fatta di ipotesi, interpretazioni, prove inoppugnabili o oppugnabili, articoli e inchieste giornalistiche, testimonianze attendibili e testimonianze inattendibili, prese di posizione, arroccamenti o accanimenti ideologici. Tutto ciò non ci interessa, se non come sfondo del problema. Ci interessa non l'evento in sé, ma l'impatto che questo evento ha avuto nell'immaginario collettivo di una generazione che non è quella di chi scrive e realizza lo spettacolo: Daniele Timpano è nato nel 1974. Ci interessa tentare di confrontarci con un'epoca che non abbiamo vissuto personalmente e il cui raffronto con l'epoca presente si impone di continuo. Non fosse altro che perché gli ex giovani di allora (gli ex movimentisti, extraparlamentari, ex terroristi di sinistra e destra, ma anche gli ex fascisti, ex democristiani, ex comunisti e persino gli ex cantautori “impegnati” di una volta e le ex femministe che “non tremate non tremate le streghe son scappate”) sono spesso le stesse persone che ci troviamo davanti oggi nelle redazioni dei giornali, in televisione, sugli scaffali in libreria, nelle direzioni artistiche e organizzative dei teatri, in famiglia e naturalmente - in Parlamento. Ma ci interessa anche, e forse soprattutto, indagare un filo tematico molto chiaro (e legato più all'immaginario prodotto da questa storia che alla storia in sé): la lacerazione drammatica tra “immagine” e “verità”, viste naturalmente come polarità opposte. In particolare ci interessa la persistenza dell’immagine a scapito della verità. Per “verità” intendiamo qui quella verità umana che è la propria esperienza, sempre parziale, imprecisa e soggettiva, sempre destinata a restare nascosta nelle pieghe intime della vita di ognuno, la verità fallibile, ma autentica, del ricordo misto all’emozione. In questo caso, ad esempio, i ricordi familiari del Moro privato, che portava i figli al mare a Terracina e sbucciava le arance tutto calmo con cui si apre lo spettacolo. E, al lato opposto, ci interessa l’immagine con la sua forza e la sua carica di verità oggettiva, anche se del tutto illusoria (visto che porta con sé elementi di dubbio e di distorsione del senso: chi ha mai detto infatti che una fotografia, ad esempio, solo perché riproduce fedelmente il reale, non sia in grado di mentire?). Nel caso dello spettacolo il riferimento è all'immagine di Aldo Moro nelle famose polaroid scattate dalle Br durante il Sequestro o alle ancora più famose immagini del corpo di Moro raggomitolato nel bagagliaio di una Reanault 4 rossa, che sono pressocché le prime (se non le uniche) immagini che si affacciano alla testa di qualunque italiano oggi senta nominare Aldo Moro. Senz'altro sono le prime che appaiono cercandolo su Google. Il racconto della dimensione intima dell’uomo, si scontra con l’immagine al quale questa inconoscibile individualità, l’uomo Aldo Moro, è 3


rimasta legata ormai per sempre: l’Aldo moro sequestrato e poi ucciso dalle Brigate Rosse. Snodo centrale del lavoro è il discorso sulla morte. La morte in generale, non quella specifica di Moro. Questo discorso sull’immagine e la verità è direttamente legato al tema della morte: la distruzione dell’umano nel suo diventare immagine è il lavoro della morte esibita e indagata dai mass media, la tragedia di una morte pubblica. Daniele Timpano autore-attore e regista teatrale. Come attore ha lavorato con Michelangelo Ricci, Francesca Romana Coluzzi, Massimiliano Civica. Ha collaborato con diverse compagnie della scena indipendente romana, tra le quali OlivieriRavelli teatro, Circo Bordeaux, Teatro Forsennato, Kataklisma e LABit. Con alcune di queste fonda il “Consorzio Ubusettete” nel 2008. Fondatore del gruppo 'amnesiA vivacE', ha scritto e interpretato Storie di un Cirano di Pezza (1998); Teneramente Tattico (1999); Profondo Dispari (2000); Oreste da Euripide (2001); caccia 'L drago da J. R. R. Tolkien (2004), vincitore della terza edizione del premio Le voci dell'anima incontri teatrali); Gli uccisori del chiaro di luna – cantata non intonata per F. T. Marinetti e V. Majakovskij (2005); dux in scatola. Autobiografia d’oltretomba di Mussolini Benito (2006), finalista al Premio Scenario 2005, pubblicato in volume da Coniglio Editore nel 2006 e sulla rivista di teatro Hystrio nel 2008; Ecce robot! Cronaca di un'invasione (2007), ispirato all'opera di Go Nagai (Jeeg Robot, Goldrake, Mazinga) e pubblicato in volume all'interno dell'antologia "Senza corpo - voci dalla nuova scena italiana" a cura di Debora Pietrobono [Minimum Fax, 2009]; Negative film #1: Teneramente Tattico (2009, in collaborazione con Lorenzo Letizia/Le Chant du Jour); Risorgimento pop - memorie e amnesie conferite ad una gamba (2009, in collaborazione con Marco Andreoli/Circo Bordeaux) e Sì l'ammore no (2009, in collaborazione con Elvira Frosini/Kataklisma), finalista al Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche "Dante Cappelletti" nel 2008. Due suoi testi, Dux in scatola e Risorgimento pop, sono stati selezionati per il progetto "Face à face -paroles d'Italie pour les scènes de France” nel 2011. È stato redattore della rivista on line www.amnesiavivace.it e di Ubu Settete, periodico di critica.

Fonte: comunicato stampa di Daniele Filosi e Marco Pellitteri Lo spettacolo è stato selezionato per il progetto TRENTINO ITALIA STORIE POP ideato da Marco Pellitteri per la Fondazione Museo Storico del Trentino, patrocinato dalla Fondazione CARITRO. Al progetto partecipano la biblioteca della Fondazione Museo Storico del Trentino e le biblioteche comunali di Ala, Brentonico e Lavarone. Buona visione!

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Bibliografia di approfondimento In ordine di data di pubblicazione, dal 1978 ad oggi, le opere presenti nella Biblioteca comunale di Ala. Altre opere sono disponibili nelle biblioteche aderenti al Sistema bibliotecario trentino, attraverso il prestito interbibliotecario.

1978 Silj, Alessandro Brigate rosse-Stato : lo scontro spettacolo nella regia della stampa quotidiana. Firenze : Vallecchi, 1978. - 243 p. ; 23 cm. ALA a.M i 160 1982 Moro, Maria Fida La casa dei cento Natali / prefazione di Leonardo Sciascia. - Milano : Rizzoli, 1982. - 128, [1] p. ; 22 cm. ALA a.M h 1367 1983 Pietra, Italo Moro, fu vera gloria?. - Milano : Garzanti, 1983. - 245 p. ; 21 cm. - (Memorie documenti biografie). ALA a.M g 1312 1985 Moro, Maria Fida In viaggio con mio papĂ . - Milano: Rizzoli, 1985. - 120, [1] p., [8] c. di tav. ; 22 cm. ALA a.M h 997 1988 Aldo Moro : a dieci anni dal suo discorso ai gruppi parlamentari dc : 28 febbraio 1978/28 febbraio 1988 / [interventi di Arnaldo Forlani ... et al.]. - [S.l. : s.n.], [1988?] (Roma : Abete grafica). - 110 p. : ill. ; 24 cm. Il 2. compl. del tit. precede il tit. ; In calce al front.: Gruppi dc, Senato-Camera. Suppl. a: Il Popolo. - N. 79 (13 apr. 1988). ALA a.M j 207 Flamigni, Sergio La tela del ragno: il delitto Moro.- Roma: Edizioni associate, 1988.- 302 p.; 21 cm. ALA a.945.092 7 FLA 1

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1991 Sofri, Adriano L'ombra di Moro. -2.ed.- Palermo: Sellerio, 1991. - 238 p. ; 17 cm. - (La memoria). ALA a.945.092 7 SOF 1 1994 Sciascia, Leonardo L'affaire Moro : con aggiunta la Relazione Parlamentare. - Milano : Adelphi, 1994. - 196 p. ; 18 cm. - (Piccola biblioteca Adelphi ; 332). ALA a.945.092 7 SCI 1 1998 Biscione, Francesco M. Il delitto Moro : strategie di un assassinio politico. - Roma : Editori riuniti, 1998. XXVI, 307 p. ; 22 cm. - (Il caso italiano). ALA a.945.092 7 BIS 1 Braghetti, Laura con Paola Tavella Il prigioniero. - Milano : Mondadori, 1998. - 187 p. ; 23 cm. - (Frecce). ALA a.945.092 709 2 BRA 1 Moro, Aldo Ultimi scritti : 16 marzo-9 maggio 1978 / a cura di Eugenio Tassini. - Casale Monferrato (AL) : Piemme, 1998. - 217 p. ; 22 cm. ALA a.945.092 7 MORO 1 Moro, Alfredo Carlo Storia di un delitto annunciato : le ombre del caso Moro. - Roma : Editori riuniti, 1998. - XV, 294 p. ; 22 cm. - (Primo piano). ALA a.945.092 7 MOR 1 2003 Baliani, Marco Corpo di stato : il delitto Moro. - Milano : Rizzoli, 2003. - 108, [1] p., [8] c. di tav.v ; 20 cm. - (La scala. Sintonie ; 22). ALA a.945.092 709 2 BAL 1 Fasanella, Giovanni e Giuseppe Rocca Il misterioso intermediario : Igor' Markevišc e il caso Moro. - Torino : Einaudi, 2003. - 264 p., [5] c. di tav. ; 20 cm. - (Gli struzzi ; 556). ALA a.945.092 7 FAS 1 6


Moro, Agnese Un uomo cosĂŹ. - Milano : Rizzoli, 2003. - 108, [1] p. ; 20 cm. - (I mandorli). ALA a.945.092 092 MOR 1 2006 Clementi, Marco, 1965La pazzia di Aldo Moro. - Milano : Rizzoli, 2006. - 408, [1] p. ; 23 cm. ALA a.945.092 CLE 1 Galli, Giorgio Il decennio Moro - Berlinguer : una rilettura attuale. - 2. ed. - Milano : Baldini Castoldi Dalai, 2006. - 312 p. ; 21 cm. - (I Saggi ; 299). ALA a.945.092 GAL 1 2007 De Lutiis, Giuseppe Il golpe di via Fani / prefazione di Rosario Priore. - [Milano] : Sperling & Kupfer, 2007. - XL, 316, [1] p. ; 21 cm. - (Saggi). ALA a.945.092 709 2 DEL 1 2008 Grassi, Stefano Il caso Moro : un dizionario italiano. - Milano : Mondadori, 2008. - 829 p. ; 21 cm. - (Strade blu). Bibliogr.: p. [799]-806. - Cronologia.

ALA a.945.092 709 2 GRA 1 Moro, Aldo Lettere dalla prigionia / a cura di Miguel Gotor. - Torino : Einaudi, 2008. - XLV, 400 p. ; 21 cm. - (Gli struzzi ; 636). ALA a.945.092 7 MORO 2 Salerno, Andrea Radio Moro. - Milano : Rizzoli, 2008. - 1 kit (1 v., 1 DVD) ; in contenitore, 22 cm. (Bur. Senzafiltro) (Teatro Ambra Jovinelli). [1] : 136 p. [2] : 1 DVD (61') : son., color. ; 12 cm

ALA a.945.092 709 2 SAL 1 + DVD

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Biblioteca comunale di Ala Via Roma 40 – 38061 ALA (TN) Tel. 0464.671120 Fax 0464.671320 Email ala@biblio.infotn.it Sito web: www.comune.ala.tn.it/biblioteca.htm Pagina Facebook: Biblioteca comunale di Ala Blog: http://biblioala.wordpress.com Dal 2013 le nostre bibliografie e proposte novità le trovi su: http://issuu.com/bibliotecacomunalediala ORARIO DI APERTURA INVERNALE Da metà settembre a metà giugno Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

Mattino 9.30-12.00 9.30-12.00 9.30-12.00 9.30-12.00 9.30-12.00*

Pomeriggio 14.00-18.00 14.00-18.00 14.00-18.00 14.00-18.00 14.00-18.00

Sera

20.00-21.00

*fino al 16 giugno 2013

ORARIO DI APERTURA ESTIVO Da metà giugno a metà settembre Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Mattino 9.30-12.00 9.30-12.00 9.30-12.00 9.30-12.00

Pomeriggio 15.00-19.00 15.00-19.00 15.00-19.00 15.00-19.00 15.00-19.00

Sera

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