STORIE DI GIOVANI Claudia Gualtieri
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“Bruciare sempre, spegnersi mai” Sara, 19 anni «A questa età i tuoi pensieri non dovrebbero mutarsi in un ‘Sopravviverò?’. A 18 anni non si dovrebbe provare questa paura. Dopo un anno, sono ancora in piedi. Ma non è stato per niente facile».
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ennaio 2019. Un ricovero d’urgenza, una biopsia ad un linfonodo gonfio ed ecco la risposta a quei segnali che il mio corpo mi stava già dando da un po’. Dimagrimento, sudorazioni notturne, svenimenti. Tutto ciò aveva un senso ma soprattutto un nome: Linfoma di Hodgkin. Si tratta di un tumore maligno del sangue, in particolare una riproduzione di globuli bianchi tumorali. Scoprire di avere il cancro a 18 anni non è facile. A questa età i tuoi pensieri dovrebbero girare intorno ad un esame di guida, ad una facoltà o un lavoro da scegliere. A questa età i tuoi pensieri non dovrebbero mutarsi in un ‘Sopravviverò?’. A 18 anni non si dovrebbe provare questa paura. Una vita davanti, dei sogni da realizzare. Non so cosa mi passò per la testa, nel momento in cui ricevetti questa notizia, ma una cosa è certa: la
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Aprile 2020
vita sarebbe incominciata davvero da quel momento. Credo che si impari a vivere solo con determinati avvenimenti. Credo si impari a vivere davvero quando sulla strada si ritrovano ostacoli inaspettati, dolorosi e complicati da superare. Da quel giorno tutto è cambiato. Cambia il modo di osservare il mondo. Ci si accorge della bellezza che ci circonda, forse troppo sottovalutata quando invece le giornate si svolgono nei migliori dei modi. Una bellezza che sta nelle piccole cose, come il sorriso di un passante, un abbraccio di un infermiere, il ‘ti voglio bene’ detto da tua madre. Sono cose che diamo per scontate, ma nel momento in cui non sai se il giorno dopo potrai risentirle ancora, allora incominci davvero a dare loro valore. Perché hanno da sempre valore. In questo ultimo anno ho saputo rialzarmi ad ogni caduta, ho raccolto i pezzi ogni volta che le cattive notizie mi distruggevano. Dopo un anno, sono ancora in piedi. Ma non è stato per niente facile.
Possiamo bruciare, possiamo consumarci ma l’importante è non spegnersi, non mollare. Possiamo continuare ad ardere per quanto doloroso sia ma mai ridurci in cenere.
Chemioresistenza: credo che il momento più doloroso si riassuma in questa parola. Il significato? Tutti i cicli di chemio affrontati per il tuo corpo risultano inutili. Il tuo cancro aumenta e le cure non servono. Fortunatamente si ha una speranza nel trapianto di midollo. Si spera sia il passo che possa condurmi alla guarigione, il passo conclusivo per poi riprendermi la mia vita in mano. In una