I NOSTRI EROI F.B.
Carlo Crespi Vero genio, vero santo Eccezionale figura di missionario e scienziato dalla personalità poliedrica, per quasi 60 anni operò in Ecuador, tenacemente radicato e inculturato nell’ambiente e nella società ecuadoriana. È ufficialmente riconosciuto come “il miglior regalo fatto dall’Italia dei grandi esploratori all’Ecuador”. E la città di Cuenca lo ha dichiarato “il Cuencano più illustre del xx secolo”.
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el suo luogo di nascita, Carlo Crespi amava dire: «Sono nato a Legnano, famosa città Lombarda dove l’imperatore germanico Federico Barbarossa subì una
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Aprile 2020
storica sconfitta». Terzo di tredici figli, era nato il 29 maggio 1891. Gli anni della fanciullezza, che passò con i fratelli e le sorelle scorrazzando per i campi amministrati dal padre, inebriandosi di sole, di luce, di contatto con la natura, contribuirono ad influenzare le sue inclinazioni: l’amore e lo studio della natura. Sia lui che il fratello Delfino (entrambi diventeranno missionari salesiani), impararono da questo habitat familiare ad amare i fiori e le piante che tanta parte avranno negli anni passati nelle foreste amazzoniche l’uno, e in quelle tailandesi l’altro. Sempre in famiglia venne preparato il terreno perché attecchisse, poi, il seme della vocazione sacerdotale in Carlo e Delfino. Infatti, dopo cena, la madre Luisa riuniva attorno a sé lo sciame dei suoi figli per la recita del S. Rosario, abitudine che contribuirà a permeare a fondo le pratiche religiose di Carlo e non lo abbandonerà sino all’ultimo giorno di vita; con il rosario in mano chiuderà gli occhi per aprirli sull’eternità. A dodici anni incontrò i salesiani presso il Collegio sant’Ambrogio di Milano, che fu per lui come una