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LA BUONANOTTE B.F.
Disegno di Fabrizio Zubani
La più grande saggezza del mondo I
n un piccolo paese, nelle vicinanze di una grande città, in una casa modesta, ma linda e curata, vivevano una vedova con suo figlio. Conducevano una vita semplice. Giorno dopo giorno, la mamma coltivava un orto fertile e allevava una dozzina di galline, lavava il bucato e si occupava della casa. Il figlio era inquieto e un giorno disse: «Voglio migliorare la mia posizione. Per questo ho bisogno di acquistare cultura e soprattutto sapienza. Partirò alla ricerca dei migliori maestri del mondo». Con il cuore pesante, la vedova disse addio a suo figlio. Sapeva di non poterlo trattenere, perché il giovane non si sentiva preparato per la vita e pensava che la scuola non gli avesse insegnato ciò che più gli serviva. Gli preparò un fagottino con tutto l’indispensabile. «Trova un vero maestro, figlio mio, che ti insegni la vera saggezza e la strada per la felicità, ma non dimenticare la tua vecchia madre» gli disse con il viso rigato di lacrime. Il giovane partì baldanzoso e camminò di buona lena per alcuni giorni. Arrivò in una grande città e poi in un’altra e ogni volta frequentava le più famose Università e incontrava i più celebri professori del Regno. Ma nessuno gli insegnava una vera sapienza.
Un giorno, un anziano insegnante in pensione gli disse: «Figliolo, se vuoi la vera saggezza devi andare sulla montagna. C’è un tempio lassù dove i monaci possiedono il segreto della più grande saggezza del mondo». Il giovane partì. Il cammino era aspro e difficile. Era già in viaggio da qualche giorno, quando una sera tardi arrivò alla capanna di un eremita e gli chiese un posto dove sostare. Alla luce di una fioca candela condivisero una magra zuppa. «Dove stai andando?» gli chiese l’eremita. «Voglio andare al tempio sulla montagna per ottenere saggezza e illuminazione». «Hai ancora una strada molto lunga e pericolosa da percorrere. Cosa ti fa sperare di trovare la saggezza lassù e di raggiungere l’illuminazione recitando per anni versi sacri? Torna indietro. Il segreto della più grande saggezza del mondo è posseduto da una persona della tua città. La riconoscerai da due segni: avrà in mano una lanterna vacillante e calzerà le pantofole all’incontrario, la destra a sinistra e viceversa». Le parole dell’eremita sconvolsero il
giovane, ma, siccome aveva promesso di seguire le parole dei saggi, partì la mattina dopo per tornare nella sua città. Dall’alba al tramonto, scrutava tutti quelli che incontrava, ma non incontrò nessuno con la lanterna vacillante e le scarpe all’incontrario. Era notte fonda quando arrivò davanti alla sua casa. Bussò dapprima timidamente. Nessuno rispose. Bussò più forte e un’improvvisa paura per la sua anziana madre lo afferrò. Bussò ancora più forte e gridò: «Mamma, sono io, tuo figlio! Apri la porta!» Finalmente sentì dei passi striscianti, la chiave girò nella serratura, la porta si aprì. Davanti a lui c’era sua madre, aveva in mano una lanterna tremolante, si era infilate le pantofole in gran fretta ed erano “all’incontrario”! Luglio / Agosto 2020
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