ARMI CORTE
di Paolo Tagini
LETTERE paolo.tagini@armiebalistica.com
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I S E L G IN I L G A E H C N A
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La Glock 17 Gen4 è stata adottata dall’esercito britannico, che ha accantonato LEGGE EVENTI la storica Browning Hi-Power: l’impegno delle numerose missioni all’estero ha finalmente indotto a una scelta in linea con i tempi
L
a notizia, tutto sommato, è passata sotto tracBALISTICA cia: nel gennaio 2013 l’esercito britannico anFORENSE
nunciò l’adozione della nuova arma da fianco, la Glock 17 Gen4 in 9 Parabellum in sostituzione della L9A1 (alias Browning Hi-Power), camerata per lo stesso calibro. L’ottantenne creazione di Dieudonné Saive, il progettista belga degno prosecutore dell’opera di John Moses Browning, dopo mezzo secolo al servizio di Sua Maestà Britannica (solo James Bond è più longevo...) si guadagnava ARMI finalmente una meritata pensione e, noi le auguCLASSICHE riamo, una futura nuova vita come protagonista nel mercato delle armi ex-ordinanza. L’esercito britannico acquistò i primi esemplari di Hi-Power proprio mezzo secolo fa (lo “Standard Model of 1965” con cane con cresta arrotondata), che nel corso dei decenni integrò con esemplari della successiva variante con cane con la cresta pronunciata e quindi con i modelli Mk II e Mk III, che conservarono comunque la denominazione militare ufficiale diARMI “Pistol, Automatic, L9A1”. LUNGHE Il passaggio dalla Hi-Power alla Glock ha rappresentato un indubbio ammodernamento dell’armamento britannico: la Glock è più leggera del 30% rispetto alla Hi-Power nonostante i 17 colpi nel caricatore della prima contro i 13 della seconda (gli inglesi evidentemente non credono nella cabala), ma soprattutto la pistola austriaca è di impiego più rapido. Test condotti dal British Army hanno
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dimostrato che con la Glock 17 si può estrarre e sparare ACCESSORI ingaggiando un bersaglio in meno di un secondo, mentre la Browning richiede quattro secondi o più. La differenza abissale, evidentemente, è data dalla possibilità di portare la Glock in condizioni di sicurezza con il colpo in camera, al contrario della Browning. Si sa che la nuova frontiera su cui si scontrano tutti i costruttori di armi portatili destinate all’equipaggiamento delle forze militari e di polizia è la concezione modulare, vale a dire la creazione di una RECENSIONE piattaforma che offra la possibilità di variare determinate caratteristiche anche al singolo utente. In particolare, nel campo delle pistole semiautomatiche si nota, fra l’altro, la crescente possibilità di montare gli accessori più disparati, di variare la taglia dell’impugnatura, di sostituire facilmente le mire o di cambiare il tipo di meccanismo di scatto (ad azione mista, solo a doppia azione, con o senza leve della sicura eccetera). Proprio quest’ultima ARMI un limite invalicabile caratteristica rappresenta MILITARI per la Glock, che ha costruito la propria fortuna sul meccanismo di scatto Safe Action, ossia una semi-doppia azione che non contempla alcuna sicura manuale (o altro comando di disarmo del percussore), ma che ha il pregio fondamentale di riportare automaticamente l’arma, fra un colpo e l’altro, in condizioni di sicurezza. Non solo: l’utilizzatore delle Glock spara tutti i colpi nella stessa
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Glock 17 Gen4 calibro 9x21 IMI
51 Giugno 2015 â—?
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La Browning Hi-Power, dopo mezzo secolo è stata “pensionata” dal British Army in favore della Glock 17 Gen4: non si tratta però di un record, se si pensa che la 1911 (includendo anche la variante A1) è stata in servizio nell’esercito USA per tre quarti di secolo
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identica modalità, senza differenze, al contrario di quanto avviene negli scatti ad azione mista con il passaggio dalla lunga e dura doppia azione del primo colpo alla corta e leggera singola di quelli successivi. La filosofia Glock ha sempre fermamente rifiutato la presenza sull’arma di comandi manuali: sotto stress è facile “combinare qualche pasticcio”, azionandoARMI inopinatamente o la cresta del cane, o la CLASSICHE sua leva di disarmo o la sicura manuale. Con la Glock è sufficiente mettere una cartuccia in camera e, se si vuole sparare, basta tirare il grilletto: niente altro.
Tutto ciò limita però la costruzione modulare dell’arma, almeno per quel che riguarda il meccanismo di scatto: la Safe Action è e rimane un punto fermo delle pistole austriache, che trovano però un adeguato sbocco verso una maggiore versatilità d’uso con le modifiche introdotte con la quarta generazione (Gen4), presentata nel 2010. La più evidente è l’introduzione dei dorsalini aggiuntivi all’impugnatura per variarne la lunghezza: senRECENSIONE za dorsalino montato l’impugnatura di una Glock Gen4 è più piccola rispetto alle precedenti versioni, con il dorsalino Medium è uguale, con il Large diventa più grossa. Oltre alla possibilità di variar-
DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE...
Appartiene alla prima generazione il solo modello 17 (foto); la seconda, inaugurata con l’avvento del modello 19, prevede la quadrettatura delle porzioni anteriore e posteriore del fusto ARMI nella zona dell’impugnatura. LUNGHE Con la terza generazione è stata aggiunta, nel corso degli anni, una serie di modifiche: la base tipo Weaver sul fusto (non per i modelli sub-compatti), gli incavi per le dita sull’impugnatura, il carrello rifinito mediante verniciatura che ricopre il trattamento Tenifer, l’estrattore con uno “scalino” che funge da indicatore di cartuccia in camera e una nuova valigetta un po’ meno spartana
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Glock 17 Gen4 calibro 9x21 IMI
Un’altra caratteristica della versione Gen4 è la diversa texture dell’impugnatura, più grippante rispetto a quella adottata in passato
SCHEDA TECNICA Produttore: Glock GmbH – A-2232 Deutsch-Wagram (Austria) – www.glock.com Importatore: Bignami spa – Via Lahn, 1 – 39040 Ora (BZ) – Tel. 0471/803000 – Fax 0471/810899 – www.bignami.it Modello: 17 Gen4 Tipo: pistola semiautomatica Calibro: 9x21 IMI (9x19 Parabellum negli altri stati) Funzionamento: a sfruttamento del rinculo con chiusura stabile a corto rinculo di canna Canna: lunga 114 mm; rigatura destrorsa a profilo esagonale con passo di 250 mm Sistema di percussione: diretto, a mezzo percussore lanciato Alimentazione: caricatore bifilare da 17 colpi Meccanismo di scatto: ad azione continua (Safe Action) Peso dello scatto: ca. 2,5 kg Estrattore: a gancio, fulcrato al carrello Espulsore: a lamina, solidale al pacchetto di scatto Mire: mirino fisso, tacca di mira spostabile in senso laterale; linea di mira lunga 165 mm Meccanismi di sicurezza: automatico che a grilletto non premuto blocca il percussore, automatico che impedisce l’arretramento del grilletto se la pressione non è esercitata al centro, automatico che impedisce lo svincolo del percussore a grilletto in posizione di riposo Impugnatura: integrale al fusto con dorsalini aggiuntivi applicabili nella parte posteriore Peso: 710 g Dimensioni: lunghezza 202 mm, altezza 138 mm, spessore 30 mm Materiali: canna, carrello e minuterie d’acciaio, il resto di polimero Finitura: Tenifer sulle parti d’acciaio Prezzo indicativo al pubblico: 658,00 euro
Le Glock Gen4 mantengono l’eccezionale compattezza e l’assenza di appigli sporgenti che hanno sempre contraddistinto queste pistole austriache
I due dorsalini sono contraddistinti dalle lettere M (Medium) e L (Large). Il dorsalino M replica le misure dell’impugnatura delle Glock delle generazioni precedenti
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I caricatori della Gen4 hanno ben tre sedi per i denti di ritegno del loro comando di sgancio e possono così funzionare regolarmente anche con le vecchie Glock
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Altra novità degna di nota delle Gen4 è la doppia molla di recupero; peraltro questa soluzione era già disponibile da anni nell’aftermarket per le vecchie versioni. Le due molle, vincolate stabilmente all’asta di guida, hanno il filo tondo anziché piatto, come si trovava nell’unica molla di recupero adottata in passato
… MA LA FONDINA È UNA RADAR BALISTICA Anche il made in Italy ha contribuito all’ammodernamento FORENSE
del British Army con la fondina Radar modello 6657 per la Glock 17 Gen4, un vero e proprio concentrato di tecnologia che presenta tre livelli di sicurezza. Il primo è l’innovativo L.E.P. (Locking on the Eject Port), attivato automaticamente con l’inserimento dell’arma in fondina, grazie all’esclusivo dispositivo di blocco interno formato da una leva in polimero autolubrificante che interagisce con lo “scalino” presente sul carrello della pistola in corrispondenza della finestra di espulsione; impedisce ARMIl’uscita della pistola anche se viene tirata fortemente. Il secondo sistema di sicurezza è denominato CLASSICHE R.L.L. (Rotating Locking Lid), un “cappuccio” posto in alto sulla fondina che, se arretrato, chiude la via di uscita alla pistola bloccandola in fondina. Quest’ultima è infine dotata di un ulteriore dispositivo di sicurezza costituito da una vite di ritenzione, posta nella parte inferiore, che può essere utilizzata per regolare il movimento della pistola all’interno della fondina stessa. L’azienda di Fucecchio (FI) realizza questa fondina con un’iniezione di Poliform, un tecnopolimero di ultima generazioARMI ne leggero, indeformabile e resistente anche agli sforzi più brutali; ha le pareti a spessore differenziato per irrobustire LUNGHE le parti più sollecitate. La fondina è disegnata esattamente sulle dimensioni della pistola che dovrà contenere e ne protegge completamente il carrello e gli organi di mira. Il corpo fondina della 6657 è associabile al sistema di passanti e supporti di vario tipo del sistema Multilink II e RDC, in modo da adattare la portabilità in funzione delle varie esigenze operative
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Glock 17 Gen4 calibro 9x21 IMI
Non è cambiato lo smontaggio ordinario delle Gen4, né è aumentato il numero dei pezzi che le compongono. Le uniche modifiche di questo esemplare sono state apportate dal proprietario e riguardano le mire con riferimenti combinati trizio/fibra ottica: il meglio che si possa desiderare per un’arma da difesa
ne la taglia, l’impugnatura ha ora i pannelli laterali più grippanti (altra modifica introdotta nel recente passato sugli allestimenti RTF2). Caratterizzano ancora la Gen4 il bottone di sgancio del caricatore reversibile (si può spostare facilmente dal solito lato sinistro al destro); per ottenere questa caratteristica è stato necessario modificare i caricatori. Tuttavia i caricatori forniti con le pistole della Gen4 funzionano senza problemi su tutte le Glock precedenti. Infine, altra modifica tesa a migliorare il comportamento allo sparo è la doppia molla di recupero: non una novità in assoluto (nell’aftermarket si trovava già da anni) ma sicuramente un miglioramento apprezzabile. Rivoluzione in casa Glock? No, si è trattato della normale evoluzione di un prodotto industriale che deve fronteggiare una folta concorrenza e deve pertanto mantenersi al passo con i tempi. Non solo i militari inglesi, ma i mercati internazionali dimostrano tuttora di apprezzare la grande affidabilità della pistola austriaca: delle volte una solida certezza è preferibile a un eccesso di versatilità.
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Nel tiro meditato a due mani dalla distanza di 25 metri la nostra Glock 17 Gen4 calibro 9x21 ha dimostrato di possedere ottime doti di precisione, pur nascendo come arma concepita per uso di servizio. Qui i dieci colpi sono contenuti in un diametro di 67 mm; cartucce Fiocchi con palla da 123 grani Full Metal Jacket