CANNARIGATA La marca americana con il profilo del Capo Indiano elabora diversi allestimenti su una meccanica di base dove affidabilità e robustezza vanno di pari passo con una contenuta richiesta economica: qui osserviamo un modello specifico per il tiro a lunga distanza sia venatorio che di poligono. Testo e foto di Emanuele Tabasso
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a circa un anno e mezzo il marchio Savage ha affidato la distribuzione dei proprio fucili alla Bignami di Ora (BZ) e così abbiamo potuto effettuare prove di tiro scegliendo fra i diversi modelli che la Casa statunitense propone. Un brevissimo ripasso della filosofia progettuale e costruttiva si può riassumere nel concetto di fornire al cliente qualcosa di meglio della concorrenza, a parità di prezzo, oppure qualcosa di analogo, ma a una quotazione più favorevole. Pare una cosa semplicissima anche se non è proprio così: dietro a questi due obiettivi stanno attenzione ai particolari e progetti correttamente finalizzati. La semplicità è alla base di tutto e il metodo costruttivo va di pari passo con la suddivisione dei componenti importanti in diversi pezzi di cui sia più celere e spedita la realizzazione, facile l’assemblaggio per un risultato finale di massima robustezza lucrando insieme qualche nota positiva per l’incremento della precisione. Il disegno realizzato a tavolino dal noto tecnico Nicholas Brewer nel 1958 aveva dato l’avvio al Mod. 110, tuttora un punto fermo nella Casa e del suo stile di fucili, e questo Mod. 11 ne è un diretto
Fianco destro del castello con evidenti le sostanziose misure di anello e ponte, il manubrio di apertura dell’otturatore, corto e funzionale, l’attacco dell’ottica fissato nei fori a vite predisposti.
derivato, a cui naturalmente sono state apportate alcune importanti migliorie sempre tese a perfezionare la produzione e la fruibilità dell’arma, con la diretta conseguenza di vantaggi per il cacciatore. castello e otturatore Il castello d’impostazione classica viene ricavato per operazioni di fresatura da una barra in acciaio al cromo nichel, con anello e ponte chiuso dove i due elementi misurano qualche mm in più della norma per una maggiore rigidità e robustezza; due le misure previste per le classi di cartucce con bossolo tipo .30-06 Sprg. o .308 Win. e qui è in opera la seconda visto che la cameratura è proprio per la filiazione commerciale del 7,62 Nato, esponente di spicco della precisione intrinseca. Sempre in funzione della rigidità si notano le contenute dimensioni delle due aper-
ture, feritoia di inserimento del magazzino cartucce e finestra di espulsione: in quest’ultima si osserva la linea inferiore che sopravanza la sede di scorrimento dell’aletta destra, posizionandosi alla mezzeria del cilindro otturatore facendo intuire una guida migliore nella traslazione e ancora un po’ di materiale resistente in più in un punto dove serve. La giunzione canna castello poi è peculiare e oggi, decaduti i brevetti, la si vede anche su realizzazioni di altre marche, segno che il rapporto costi benefici è tuttora pienamente valido. Nella filettatura interna all’anello si inserisce una parte del lungo passo a vite realizzato all’esterno della culatta della canna: dime apposite consentono di predisporre con estrema giustezza lo spazio di testa; originariamente si frapponeva a questo punto una piastra forata in funzione di prisma di scarico delle forze e si fermava il tutto con un dado sagomato a filetto interno da avvitare sulla parte rimanente del passo ricavato sulla canna. In questi nuovi modelli è stata adottata una miglioria non da poco, Estratto l’otturatore si nota la sezione apicale ribassata, la nocca di armamento sporgente, il pezzo a staffa avvitato al cilindro in funzione di occlusione dello spazio fra base del manubrio e ponte. Dalla finestra di espulsione si nota la testina dell’otturatore con la coppia di alette guida non rotanti e in testa le due rotanti di chiusura con l’estrattore: nella parte alta del cilindro si osserva il piolo di bloccaggio dell’insieme.
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CANNA RIGATA Il tasto rigato della sicura a due posizioni è inserito nel codolo di culatta: si raggiunge facilmente con l’arma impugnata, l’azionamento è silenzioso e a sicura inserita si può manovrare l’otturatore.
un bedding tridimensionale chiamato Accustock™ che sostituisce piastra e relativa tasca nel fusto. La braga cilindro conica di serraggio, dotata di filettatura interna, si avvita sul restante passo esterno della canna spingendo su di un anello collegato a un minuscolo quadrello di base fissato a un profilato in lega di alluminio dalla curiosa sezione a W, inserito nella calciatura, fusto e asta si intende, con la parte anteriore simile a una rotaia a cui è agganciata la base dell’anello, fissata poi con una vite. Le parti laterali dell’inserto presentano una sezione rastremata verso l’alto fungendo da supporto per i fianchi del castello, pressati al contrasto dall’avvitamento della vite centrale. La Casa assicura un incremento della precisione di circa il 20% rispetto a quanto si ottiene da un consueto pillar bedding, mantenendo il pregio della canna flottante anche montando un bipiede di appoggio anteriore.
Il coperchio del magazzino fisso delle cartucce è incernierato anteriormente e si apre grazie alla pressione sul tasto rigato inserito in una fossetta e defilato agli urti accidentali. Dal rebbio della guardia sporge il tasto di svincolo dell’otturatore.
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Dopo un simile approccio al castello ci si attende qualcosa di particolare anche dall’otturatore: quanto a soluzioni inconsuete e funzionali non è secondo a nessuno. Il gioco dei piccoli pezzi per la composizione di un insieme qui ha un esempio lampante e vediamo inserita nel corpo centrale cilindrico una coppia di alette con supporto centrale a tubetto e spaziatura di una rondella elastica; su queste si inserisce, grazie a un piccolo prolungamento, la testina dell’otturatore con le solite prerogative della faccia ribassata, foro del percussore, nottolino elastico di espulsione e unghia prismatica di espulsione con movimento ortogonale e molla di registro interna che insiste su una sferetta. Il piolo di base della testina inserito nella coppia di alette posteriori e nel corpo cilindrico viene bloccato da un traversino rotondo e da un sistema ad incastro in cui gioca anche l’asta del percussore.
Un breve esame fa apprezzare la scomposizione del lavoro sui diversi pezzi singoli dove la coppia di alette posteriori non ruota con il corpo e serve unicamente da ottima guida al movimento rettilineo dell’insieme, il distanziale mantiene costante il rapporto fra i pezzi, il carico di punta si distribuisce sulle diverse entità ben unite fra loro con specifico lavoro delle altre due alette, quelle che operano la chiusura inserendosi nelle mortise ricavate nell’anello, che hanno la prerogativa della maggior dimensione in assoluto fra le chiusure a due alette anteriori. I costi sono certamente sminuzzati anch’essi e la quotazione di vendita ne risente con ampio beneficio visto che la funzionalità è davvero all’altezza di esigenze particolari. Proseguendo l’esame osserviamo la parte posteriore del cilindro con sezione ribassata in cui viene inserito un tubetto da cui sporge un bottone rotondo che funziona da nocca di armamento; segue un pezzo a ferro di cavallo, fermato da una vite, per chiudere il vano fra ponte e manubrio: migliora la linea e si arresta l’ingresso alla sporcizia. Il comodo manubrio è un pezzo unico microfuso con la propria base a disco rastremato, braccetA sinistra, nella guardia spicca il grilletto del sistema di scatto Accutrigger™ provvisto di una lamina centrale con punto di arresto interno e molla di contrasto in funzione di sicura e di vantaggio nell’impostare il peso di sgancio. Sotto, alternanza di lamiera di acciaio imbutita, microfusione e sintetico per ottimizzare funzione e costi: così è il magazzino aperto con coperchio, suola elevatrice e molla di spinta.
Sopra, le scritte aziendali sulla canna e il sistema di fissaggio della stessa al castello con il dado cilindro conico che serra anche l’anello del bedding Accustock™ corresponsabile della precisione del fucile. A destra, l’ottica Weaver SuperSlam Euro-Style 4-20x50 si è dimostrata perfettamente adeguata allo stile e alle prestazioni dell’arma: prezzo contenuto, lenti adeguate, meccanica sempre affidabile. to corto a sezione quadra e poi cilindrica, con nocca tonda zigrinata: viene fermato da un dischetto a vite in cui passa il codolo del percussore per avviso di meccanica armata. Ancora una particolarità nel codolo di culatta anch’esso ricavato singolarmente e poi giuntato alla base del ponte: è la sede del tasto rigato per la sicura a due posizioni, con possibilità di aprire l’otturare quand’è inserita così da estrarre la cartuccia senza timori. canna e Calciatura La canna ha una lunghezza di 61 cm (24”) che media le esigenze di cartucce commerciali e ricariche abbinate al freno di bocca applicato all’origine. L’anima viene eseguita per rotomartellatura e il pas-
so delle quattro righe è pari a 1/10”: all’esame visivo tutto pare ben a norma e le prove di tiro rendono bossoli senza sfiancature o deformazioni di sorta, insieme a fori ben vicini sul bersaglio, segno che la qualità delle nervature e la coassialità fra anima e camera sono una certezza e non solo un’ipotesi. Il freno di bocca di questa Savage è un doppio cilindro di circa 5 cm dotato di sei ranghi di fori di sfiato sfalsati fra loro: la parte esterna ruota a frizione su quella interna occludendo o aprendo i fori; il diametro esterno poco superiore a quello della canna non appesantisce la linea del fucile. Può apparire superfluo questo accessorio, ma su calibri tenui come il .308 Win. serve, eccome, specie se si considera come il fucile non si utilizzi solo per tiri un po’ speciali a caccia, ma ugualmente per divertenti sedute di tiro in poligono, propedeutiche a conseguire risultati sempre migliori nel tempo: proprio in tale caso la diminuita sen-
sazione di rinculo aiuta nella concentrazione, anche in una competizione con i classici 60 colpi. La calciatura in sintentico nero presenta le linee consone al tiro mirato in appoggio con un appoggia guancia formato da una sella mobile, regolabile in altezza e fissato da due galletti posti sul lato destro. La pistola molto allungata e con sezione a campana offre un buon sostegno alla mano e favorisce il posizionamento del dito sul grilletto mentre l’asta sottocanna leggermente arrotondata sta ben ferma sull’appoggio, sia lo zaino, sia un rest predisposto per la bisogna. Uno spesso calciolo in morbida gomma nera attutisce già in maniera evidente il rinculo sulla spalla; due pioli assicurano l’ancoraggio delle magliette porta cinghia staccabili. nel tunnel del tiro Sulla base dei 100 m proviamo diversi colpi con questo fucile apprezzando l’equilibrio e la confortevolezza: comodo l’inserimento delle cartucce nel magazzino fisso, apribile per il prelievo delle cartucce non sparate premendo il tastino posto davanti alla cerniera del coperchio pivotante. Proviamo anche a sfilare A sinistra, Vista del vivo di volata con il freno di bocca aperto e quindi in funzione: decisamente vantaggiosa questa opzione, specie se si decide di sparare molti colpi. Sotto, il semplice sistema del freno di bocca apribile: un cilindro esterno mobile con ghiere di presa ruota su quello interno aprendo o chiudendo una serie di fori sfalsati: qui i fori sono occlusi e quindi manca l’effetto freno.
Semplice ed efficace il dorsalino mobile del calcio: due guide e due galletti a vite, sul lato destro, consentono di regolare la postura dell’occhio rispetto all’asse del cannocchiale. Il calciolo in gomma morbida smorza bene il rinculo.
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SCHEDA TECNICA
canna rigata Costruttore: Savage Arms Inc. – Westfield (Mass. U.S.A.) – sede legale 118 Mountain Road – USA Suffield (Conn) – www.savagearms.com info@savagearms.com Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (BZ) – tel. 0471/803000 Fax 0471/810899 – www.bignami.it – email@bignami.it Modello: 11 Long Range Hunter Tipo: fucile a canna rigata a ripetizione ordinaria Calibro: .308 Winchester (7,62x51) Funzionamento: otturatore girevole scorrevole Castello: blocco in acciaio fresato Otturatore: a due alette anteriori con testa riportata e spinata Canna: lunga 61 cm – 24” con 4 righe destrorse, passo 1/10”, rotomartellata Percussore: lanciato, interno all’otturatore, con molla elicoidale Alimentazione: magazzino fisso da 2 cartucce Congegno di scatto: sistema Accutrigger™
l’otturatore agendo sul tasto inserito nella guardia, premendo contemporaneamente il grilletto: è bene documentarsi poi tutto funziona. Regolari prelievo e cameratura della cartuccia come l’estrazione e l’espulsione, grazie all’ottima manovrabilità dell’otturatore. L’ottica Weaver SuperSlam Euro-Style 4-20x50 si abbina bene concettualmente e tecnicamente al fucile: anch’essa fa della quotazione contenuta e delle rassicuranti prestazioni il proprio punto di forza. Con questo binomio abbiamo sperimentato due tipi di cartucce Hornady, le Superformance con palla GMX da 150 gr e le Match con palla BTHP da 168 gr: sono preferite queste ultime con diminuzione del diametro di rosata di oltre il 50% e ugualmente si evidenzia un leggero vantaggio a freno
Una rosata di tre colpi a 100 m con le cartucce Hornady Match e freno di bocca aperto, quindi con deflusso dei gas di scarico attraverso i fori dei due manicotti concentrici: diametro di 35 mm.
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regolabile con grilletto singolo e lamina interna in funzione di ulteriore sicura e di precarico sullo scatto Estrattore: prisma con unghia - movimento ortogonale su coulisse Espulsore: bottone a molla nella testa dell’otturatore Linea di mira: non sono previste mire aperte Sicurezza: a due posizioni con tasto rigato nella coda del castello Calciatura: in pezzo unico di sintetico con bedding Accustock™ – appoggia guancia regolabile, calciolo in gomma morbida - impugnatura a pistola e fusto sottocanna arrotondato Finiture: meccanica con brunitura opaca – otturatore cromato e finito a bastoncino Lunghezza: 116 cm - 45,75” Peso: 3.820 g - 8,4 lbs circa senza ottica Ottica: Weaver SuperSlam Euro-Style 4-20x50
di bocca chiuso, cioè disattivato, con miglioramento della rosata di alcuni mm e centraggio con + 2 cm in alto. Lo scatto è del tipo Accutrigger® con grilletto robusto e ben arcuato in cui sporge una lamina, dotata di molla di contrasto, che a riposo impedisce al grilletto di arretrare: la pressione vince la forza della molla e sposta il dente interno di vincolo quanto basta perché il grilletto arretri liberando i piani di scatto. Il sistema funge da ottima sicura aggiuntiva e da precarico per lo sforzo del dito che giunge al punto critico con parte del lavoro già fatto. La taratura garantita dalla fabbrica copre un ambito fra 6 once e 6 libbre che in valore metrico
Seconda rosata di tre colpi sempre a 100 m e con le cartucce Hornady Match, ma con freno di bocca chiuso, quindi escluso: diametro di 17,1 mm (0,61 di MOA).
Sopra, l’esemplificazione fornita dalla Savage per il sistema di fissaggio Accustock® fra meccanica e calciatura: l’anello legato alla struttura a W viene investito fra castello e canna con bloccaggio tramite il manicotto a vite. Sotto, le cartucce Hornady Match™ con palla BTHP da 168 gr sono assai gradite dalla Savage e realizzano rosate interessanti anche senza alcun rodaggio della canna.
stanno tra 170 e 2725 g, quindi con una scelta davvero per tutti i gusti. La messa a punto curata dal saggio Werner della Bignami e i suoi oculati consigli hanno permesso un bel divertimento nelle prove di tiro e la resa dell’insieme arma, ottica e cartuccia convince chiunque sulla resa a cui si aggiunge, per buona misura, una quotazione davvero invogliante.
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