ARMI CORTE
di Francesco Battista francesco.battista@armiebalistica.com
Degni SUCCESSORI
MUNIZIONI
Nel 1972 i revolver in singola azione della Sturm, Ruger & Co, Inc. erano oramai saldamente affermati sul mercato statunitense e assai noti e apprezzati anche nel resto del mondo, perlomeno quello occidentale. Il loro successo aveva spinto addirittura la LEGGE Colt a rimettere in produzione il Model 1873 e convinto altri produttori a realizzare numerose repliche di quest’ultima, più o meno fedeli. Ma Bill Ruger aveva ancora in serbo una novità, e di non poco conto…
Seconda parte: I New Models BALISTICA FORENSE
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ARMI LUNGHE
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COLTELLI
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LETTERE
U
no dei principali accorgimenti al fine di usare e portare in piena sicurezza la Colt Peacemaker e tutte le sue derivate, comprese le rivoltelle Ruger delle serie Single Six e Blackhawk originali, è sempre stato quello di inserire nel tamburo cinque sole cartucce, in modo da lasciare in corrispondenza MUNIZIONI del percussore una camera vuota: a tal fine occorre portare il cane in mezza monta, inserire un colpo, saltare una camera e riempire le quattro rimanenti, per armare poi il cane e abbassarlo – con molta cautela, visto che l’unico modo per farlo è premere il grilletto – sulla camera rimasta vuota. Il motivo di questa operazione, invero un poco rischiosa se non si ha una certa esperienza nel maneggio di questa categoria di armi, è LEGGE la scarsa affidabilità della monta di sicurezza del cane in quanto un forte urto a carico della cresta di quest’ultimo può comunque farlo abbattere con forza sufficiente a percuotere l’innesco della munizione imprudentemente lasciata nel cilindro. Mentre questa prassi era comune nei tempi andati, sin dall’epoca delle rivoltelle ad avancarica, i tiratori della seconda metà del ventesimo secolo erano oramai più avvezzi ai moderni revolver in doppia azione BALISTICA e alle pistole semiautomatiche e spesso tralasciavaFORENSE no di osservarla; i tecnici della Ruger quindi, onde evitare rischi per i propri clienti e problemi legali per l’azienda (non era più l’epoca del vecchio West, in cui se uno sconsiderato si sparava su un piede certo non faceva causa a chi aveva costruito l’arma), si misero al lavoro per trovare una soluzione meccanica che permettesse di maneggiare i revolver SA prodotti
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dall’azienda senza patemi d’animo con tutte le camere piene. La soluzione al problema venne mutuata dalle rivoltelle serie Six con sistema di scatto in singola e doppia azione appena presentate, in cui l’energia cinetiFAI ca del cane viene DA trasmessa al percussore – a grano TE e alloggiato nel castello – tramite una barra che si interpone tra i due solo quando il primo viene armato: si tratta del noto Transfer Bar, sistema brevettato già nel 1896 dalla Iver Johnson e usato da questa azienda in alcuni suoi revolver ma reso celebre proprio dalla Ruger. L’introduzione della nuova meccanica, rapidamente estesa a tutti i modelli in azione singola della Ruger che vennero quindi denominati New Model, oltre a EVENTI comportare un’assoluta sicurezza nel maneggio e nel porto delle armi ne rendeva anche più agevoli le operazioni di caricamento: il cane può infatti assumere in questo disegno due sole posizioni, armato o disarmato. Aprendo lo sportellino laterale il dente di fermo del tamburo viene abbassato e il tamburo stesso può ruotare liberamente, mentre a cane armato lo sportellino è saldamente bloccato; le Ruger New Model, che sono facilmente distinguibili dalle Old Model in quanto le tre viti presenti sul ACCESSORI fianco sinistro del telaio di queste sono sostituite da due perni, sono quindi prive della tradizionale mezza monta del cane. Per alcuni anni, inoltre, la Ruger offrì ai possessori delle sue Single Action di vecchio tipo la possibilità di aggiornarne il meccanismo allo standard dei nuovi modelli, con la sola spesa dell’in-
RECENSIONE
La New Bearcat calibro .22 LR è una ARMI rivoltella in singola azione robusta e al contempo leggera, grazie al teMILITARI laio in lega di alluminio. Per questa ragione è particolarmente apprezzata come Kit Gun da campeggiatori ed escursionisti, ovviamente negli Stati Uniti, soprattutto nella versione con canna e tamburo in acciaio inossidabile
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Sturm, Ruger & Co. New Models SA
La capostipite: ecco l’attuale versione della storica Single Six calibro .22 LR, la New Model, qui nella variante Convertible con cilindro di ricambio in calibro .22 WMR (Winchester Magnum Rimfire). Costruita interamente in acciaio brunito o inossidabile e con canne di varia lunghezza
vio delle armi alla fabbrica. L’introduzione dei New Model, tra il 1972 e il 1973, comportò un’altra importante innovazione: sino ad allora le rivoltelle in singola azione a percussione centrale della Ruger erano infatti costruite su due distinti castelli, quello della Blackhawk in .357 Magnum – di dimensioni analoghe alla Colt Single Action Army – e quello più robusto riservato alla Super Blackhawk, nato per il .44 Magnum e impiegato per i calibri .41 Magnum, .45 Colt e .30 Carbine. Da quel momento, invece, entrambi i modelli furono impiantati sul telaio più grande, e realizzati anche in acciaio inossi-
Oltre che nel classico .22 LR, la New Model Single Six è disponibile anche nel velocissimo .17 HMR (Hornady Magnum Rimfire), solo con canna lunga 6,5” e in versione brunita
La New Model Single Six Convertible è disponibile anche in versione con mire i fisse, solo brunita e con canna da 5,5 o 6,5” con rigatura a sei principi destrors e passo di 14”
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Come le sorelle maggiori a percussione centrale anche la New Model FAI Single Six è da qualche anno prodotta anche nella particolare versione DA one TE in acciaio inossidabile e dalla Hunter, caratterizzata dalla costruzi di bindella con basi integrali per gli a provvist 7,5” lunga canna ia massicc anelli Ruger, onde montare l’ottica di mira
LEGGE
EVENTI
BALISTICA FORENSE
pochissimo la famiglia Single Six è cresciuta, e DaACCESSORI non solo per il numero di modelli. I nuovi Single Ten e Single Nine infatti, camerati rispettivamente per i calibri .22 LR (canna da 5,5”) e .22 WMR (canna da 6,5”), sono equipaggiati con tamburi capaci di ben dieci e nove cartucce. Entrambe sono realizzate solo in acciaio inossidabile e vantano congegni di mira regolabili Williams con inserti in fibra ottica
ARMI dabile; opzione quest’ultima estesa anche ai Single SixCLASSICHE in .22, provvisti della nuova meccanica ma rimasti ovviamente inalterati sotto il profilo dimensionale. LA SERIE BISLEY Negli anni Ottanta dello scorso secolo Bill Ruger decise di offrire ai numerosissimi estimatori delle sue Single Action qualcosa di nuovo, o meglio di antico, rivisitando e reinterpretando i concetti di uno dei nomi più famosi e amati dagli appassionati di revolARMI ver di grosso calibro d’oltreoceano, Elmer Keith. Tra LUNGHE le numerose iniziative del padre della cartuccia calibro .44 Magnum vi era anche la ricerca della rivoltella in singola azione ideale, tradottasi in diverse versioni modificate e migliorate della classica Colt SAA; tra queste la n. 5, camerata per la munizione feticcio di Keith, ovvero la .44 Special, univa il telaio dell’impugnatura della Colt Bisley Model – cioè la versione sportiva del Modello 1873, prodotta a
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cavallo dei secoli diciannovesimo e ventesimo – RECENSIONE alla normale guardia della Peacemaker, coronando il tutto con una tacca di mira regolabile. Nel 1986 venne quindi presentata la Ruger Bisley Model, sostanzialmente una Super Blackhawk (o Blackhawk, vista l’unica misura di castello oramai impiegata per entrambi i modelli) munita di impugnatura, cane e grilletto tipo Bisley. Inutile dire che il nuovo modello divenne un Instant Classic, come usano dire gli americani, sia per l’originalità sotto il profilo estetiARMI co sia perché il profilo dell’impugnatura stile Bisley aiuta in effetti MILITARI a gestire le reazioni delle cartucce più potenti. Originariamente offerta nei calibri .357 Magnum, .41 Magnum, .44 Magnum e .45 Colt, la Bisley Model oggi viene prodotta solo negli ultimi due, con finitura brunita e canna lunga 7,5”. Parimenti fuori catalogo, sino dal 1996, è la versione Bisley della Single Six, che fu realizzata in .22 Long Rifle e .32 H&R Magnum.
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Sturm, Ruger & Co. New Models SA
LE VAQUERO La popolarità sempre crescente della disciplina sportiva del tiro dinamico Western, il Cowboy Action Shooting, portò sin dagli ultimi due decenni del secolo passato a un rinnovato interesse nel settore delle repliche delle armi della frontiera americana, in primo luogo ovviamente della Single Action Army Model of 1873. Ben presto Bill Ruger realizzò che la sua azienda si trovava in posizione di svantaggio in questo importante comparto: sin dalle origini infatti tutti i revolver in singola azione a percussione centrale prodotti dalla Sturm, Ruger & Co. erano muniti di mire regolabili, non ammesse nelle competizioni di tiro dinamico Western ove è obbligatoria la massima veridicità storica per armi e abbigliamento. Non potendo tollerare che la ditta che aveva fatto rinascere il revolver SA fosse esclusa da uno sport che era su di questo basato, Ruger prese la decisione più logica: tornare alle origini, eliminando la tacca di mira regolabile dei modelli Blackhawk/Super Blackhawk, arrotondando il ponte del telaio e fresando in esso la tipica tacca di
Il leggendario Blackhawk, qui naturalmente nell’attuale New Model – in livrea sia brunita sia inox – introdotto nel 1972-73 e riconoscibile dai due perni sul fianco destro del telaio. Questi hanno sostituito le tradizionali tre viti (usate sin dalla leggendaria Colt M1873 ma disposte diversamente nelle SA Ruger Old Model) e indicano la presenza della nuova meccanica con Transfer Bar
mira fissa della SAA. Battezzata Vaquero, la nuova rivoltella in singola azione fece il suo debutto nel 1993 e, tanto per cambiare, iniziò subito a essere venduta a vagonate, totalizzando in dieci anni una produzione di oltre 750.000 esemplari. Offerta originariamente – e non poteva essere altrimenti – in .45 Colt e nelle classiche tre lunghezze di canna pari a 4 ⅝, 5 ½ e 7 ½”, la Vaquero venne in seguito camerata in .44/40 WCF (1994), .44 Magnum (1994) e .357 Magnum (1997), in versione sia brunita sia inox. E anche, dal 1999, nella configurazione Bisley. Estremamente robusta e affidabile, la Vaquero aveva però un difetto, almeno per molti praticanti del tiro dinamico Western: essendo infatti costruita sul castello unificato nato per il calibro .44 Magnum – ovvero quello del modello Super Blackhawk – essa poneva qualche problema di maneggio ai tiratori con mani di taglia medio-piccola. Così nel 2004 la Vaquero fu abbandonata e sostituita l’anno seguente
Il New Model Super Blackhawk si differenzia dal Blackhawk solo per la cameratura in .44 Magnum e per il profilo della guardia del grilletto, in quanto le due armi sono da decenni costruite sullo stesso castello (quello del Super Blackhawk originale, più massiccio)
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La possente versione Hunter del Super Blackhawk, nata proprio agli appassionati di caccia con l’arper questo modello onde offrire FAI senza problemi un cannocchiale re DA TE ma corta la possibilità di installa rità sono le stesse di quelpeculia Le di puntamento a lunga focale. della Single Six e variant le illustrate sopra per l’omonima
dalla New Vaquero, il cui telaio ritornò alle dimensioni originali della Blackhawk .357 (denominato dalla fabbricaLEGGE XR-3), sovrapponibili a quelle della Colt Single Action Army. Questo modello, apprezzato come e più di quello precedente, è tuttora in produzione, nei calibri .357 Magnum e .45 Colt. In acciaio brunito o inossidabile e nelle tre lunghezze di canna sopra menzionate, tranne che per la versione Bisley disponibile solo con canna da 5,5”. NOTE CONCLUSIVE BALISTICA A oltre sessant’anni dal loro debutto, le rivoltelle in FORENSE singola azione Ruger sono vieppiù popolari e apprezzate, costituendo una parte sostanziale della produzione dell’azienda al fianco delle armi corte di più moderno disegno. Nel corso della loro lunga e luminosa carriera sono state offerte in una miriade di calibri e versioni, finiture e lunghezze di canna: a caso
ARMI CLASSICHE
possiamo citare le Super Blackhawk Hunter Model, con canna pesante da 10,5” e bindella provvista di basi integrali per gli anelli di montaggio di ottiche a lunga focale, o i modelli commemorativi degli originali apparsi nelEVENTI 2005, 2006 e 2009 in occasione dei cinquantenari rispettivamente delle Blackhawk .357 e .44 e della Super Blackhawk. Il costante successo di queste armi testimonia da una parte l’estremo tradizionalismo di una buona parte degli appassionati americani e, dall’altra, la loro paritetica apertura alle innovazioni di carattere meccanico, finalizzate a rendere più sicure e affidabili armi conformi sotto il profilo estetico agli stilemi di un’epocaACCESSORI mitizzata e costantemente rimpianta. E, a ben vedere, il merito di aver dato nuova linfa a questi sentimenti va a un uomo di nome William Ruger, che tanti anni fa ebbe la forza di dare sostanza ai propri sogni e di interpretare con sagacia quelli di tanti appassionati in tutto il mondo.
RECENSIONE
La Vaquero è una delle beniamine degli apdi tiro dinamico Western. La versioARMI passionati risale al 2004 ed è stata per diversi ne attuale MILITARI anni denominata New Vaquero in quanto sostituì quella originale, apparsa dieci anni prima e costruita sul telaio Blackhawk/Super Blackhawk, adottando un castello di dimensioni analoghe a quelle del Blackhawk primo tipo, sovrapponibile a quello della Colt Single Action Army
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Sturm, Ruger & Co. New Models SA
Anche il Vaquero, come tutti i revolver Ruger in singola azione, è stato prodotto in diverse varianti. Qui vediamo la Montado, una versione con canna da 3,75” prodotta qualche anno fa in serie limitata per un particolare tipo di competizione Western in cui il tiratore spara da cavallo
Il New Model Super Blackhawk Hunter è prodotto anche in versione Bisley: qui alla canna da 7,5” predisposta per gli anelli da ottica e alla realizzazione in acciaio inossidabile si aggiungono l’impugnatura derivata dal tipo Number 5 disegnato da Elmer Keith – e ispirato a quello della Colt Bisley dei primi anni del 900 – e la guardia del grilletto arrotondata in luogo di quella stile Dragoon. Queste caratteristiche sono comuni a tutte le varianti Bisley dei revolver Ruger SA
Particolarmente elegante la versione Bisley della Vaquero, offerta nei calibri .357 Magnum e .45 Colt ed esclusivamente in acciaio inossidabile, con canna lunga 5,5” e guancette in avoriolina. Notare la cresta del cane abbassata, ripresa direttamente dalla Colt Bisley
La SASS è un’edizione speciale della Vaquero Inox, dedicata alla Single Action Shooting Society (la principale federazione di tiro dinamico Western) e venduta solo in cofanetto comprendente due armi con matricole consecutive e prefisso SASS. Le canne possono essere lunghe 4,6 o 5,5”
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