Preview Arco nr 3 - 2017

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ISSN 1593-0386

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Bimestrale n. 3 - Maggio-Giugno 2017 - e 4,30 - Poste italiane SpA - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1- DCB-BO - Contiene I.P.


Campione del Mondo Field Campione Nazionale USAA Campione Nazionale NFAA

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primo piano

Repetita iuvant Visto che ormai siamo nel vivo della stagione agonistica all’aperto approfitto di questo spazio per un editoriale… salutistico. Lo faccio prendendo spunto da un episodio accadutomi qualche settimana fa: ero sul campo di tiro con un’arciera neofita, rimasta sconvolta dal fatto che in quello splendido bosco ci fossero anche creature "poco raccomandabili" come le zecche. In effetti molti arcieri, non solo neofiti, poco sanno o si preoccupano di questo parassita, che invece può rappresentare un serio pericolo, perché veicolo di gravi malattie come la borreliosi (non endemica in Italia ma comunque presente). Le prime indicazioni salutiste sono allora quelle che riguardano le zecche: utilizzate insettorepellenti specifici, facilmente reperibili in farmacia o in alcuni supermercati; indossate pantaloni lunghi, introducendone il fondo all’interno della calze; controllate, una volta a casa, tutto il corpo, alla ricerca degli sgraditi ospiti e nel caso ne riscontraste la presenza consultate un esperto. La seconda raccomandazione riguarda l’avvicinarsi della stagione calda, che mette a dura prova molti arcieri, visto che gare e allenamenti spesso si protraggono anche nelle le ore più calde, quelle da bollino rosso: utilizzate un’adeguata protezione solare per proteggere la vostra pelle; bevete molta acqua, se necessario assumete integratori salini e indossate un cappello durante l’esposizione al sole, magari bagnando ogni tanto la testa, per evitare colpi di calore. Ultimo consiglio, valido per tutte le stagioni: eseguite il riscaldamento prima della gara e lo stretching a fine gara, per preservare al meglio muscoli e articolazioni. Consigli banali? Sicuramente sì, eppure sono tanti gli arcieri che non fanno alcune di queste semplici cose, indispensabili se si vuole gioire appieno del tiro con l’arco, senza incorrere in malori o problemi di salute. Allora mi scuso se vi ho annoiato, ma, come dicevano i latini, repetita iuvant. Buone frecce e buona lettura! Valeria Bellagamba

in questo numero

4 Manifestazioni

26

Tecnica compound

52 Psicologia

L'età dell'abbandono precoce Sara Cappelletto

6 Manifestazioni

28

Dal mercato

54

Medicina sportiva

Allineamento cam: come e perchè Tiziano Xotti

Azzurri mondiali in Romania Ferruccio Berti

L'Europa Indoor di Vittel Ardingo Scarzella

30 Eventi

8 Manifestazioni

La premiere degli Indoor a Bari A.S.

Danilo Fornasier, il veterano del longbow Francesca Capretta

Se la corda tocca il naso dopo il rilascio Vincenzo Scaramuzza

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Arco olimpico L’analisi delle immagini dall’alto Filippo Clini

ANNO XXIX - Numero 3 MAGGIO - GIUGNO 2017 Greentime S.p.A. Via San Gervasio, 1 - 40121 Bologna Tel. 051223327 www.greentime.it - info@greentime.it Editori

44 Racconti

Direttore responsabile: Valeria Bellagamba bellagamba@greentime.it In redazione: Francesca Domenichini domenichini@greentime.it

48

Poletti: battuto solo da se stesso Arianna Biagi

La fiera

Gli ultimi cacciatori primitivi Alessio Cenni

66 Storia

Con la forza del tendine A.C.

71 Tech

Un'arciera contro i robot A.B. a cura di Francesca

Domenichini

77 Aica

Lo stress nello sport: second part Annalisa Avancini

Segreteria generale: Valentina Pezzoli, Miriam Serotti, Danila Tartarini Progetto grafico e impaginazione: Maria Della Rocca Periodicità: Bimestrale Tiratura: 36.000 copie Stampa: MIG srl - Bo Distributore: ME.PE Distribuzione Editoriale Via Ettore Bugatti 15 - 20142 - Milano Pubblicità: Greentime SpA - Tel. 051/223327 danila@greentime.it In copertina: foto Elena Zini

Gli arcieri della Grande Muraglia A.B.

72 Panorama

Expo-Arc anno secondo Flavia Aironi

50 Psicologia

Peter Dark: 2008-2017 Enrico Natali - Andrea Mulattieri

Il trio Gobbi, nel segno dell'arco F.C.

58 Cinema 62 Storia

La Fiarc in Assemblea V.B.

38 Racconti

16 L'intervista 20 Coaching

La macchina organizzativa del Wbhc 2017 Arcieri della concordia - 09Fred

34 Federazioni

12 L'intervista

Equilibrio? Questione di allenamento Domenico Bonsignore

V.B.

Danilo Rosini

78 I professionisti dell’arceria

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manifestazioni

La premiere degli Indoor

N

on è mai facile raccontare un evento come un Campionato Italiano. Troppo spesso si finisce per perdersi in una lunghissima elencazione di medaglie e sono davvero tantissimi i titoli assegnati: tre archi, cinque classi, due sessi, individuale e squadra. Senza contare gli Assoluti, fanno sessanta campioni italiani e più di 180 atleti a podio - anche

Strano per certi versi trovarsi in un palcoscenico sportivo come la Fiera del Levante, dopo anni in cui il Campionato è stato ospitato a Rimini. Non strana invece la quantità di titoli assegnati… Dall'alto: le finali a squadre, maschili e femminili di Compound, Arco nudo e Olimpico.

se qualcuno più di una volta, ma cambia poco il concetto - in soli due giorni di gara. Un elenco quindi che non solo perde di significato, ma che diventa ancor più assurdo se si considerano i tempi di una rivista, lunghissimi soprattutto in relazione all’immediatezza con la quale ci siamo ormai abituati a seguire le gare. Le classifiche sono online in tempo reale, ogni 3 frecce sostanzial-

mente, i social condividono qualsiasi successo dei nostri amici in tempo zero e, se non bastasse, anche YouArco ci accompagna, per chi vuole seguire da casa quello che accade in gara, per tre giorni senza pausa. Proprio su YouArco vale la pena di spendere due parole: certo gli ascolti non sono quelli di un canale televisivo, ma i 700.000 contatti ormai raggiunti


a Bari e superati - considerando anche che la maggior parte degli appassionati più affezionati di riffa o di raffa ai Campionati sono presenti di persona e non seguono online - con l’obiettivo 1 milione in vista è davvero entusiasmante. Certamente qualcuno potrebbe far notare che un solo video di uno youtuber affermato sotterra questi numeri anche a costi drasticamente inferiori. E tutta-

via YouArco non deve far concorrenza ai canali televisivi - peraltro vi invito a confrontare il livello del prodotto con tanti servizi mandati in onda anche dalla Rai nel corso degli anni a suon di “c’è il compound che ha le carrucole, c’è l’olimpico che va alle Olimpiadi (ma davvero?)” - ma vuole esclusivamente essere uno strumento per gli appassionati, un modo per condividere l’amore per questo sport, uno strumento unico - nessun altro vi farà mai essere lì sul campo di qualifica di un evento, nemmeno in un Mondiale o un’Olimpiade - che pian pianino, anche col crescere della qualità, è entrato nel cuore di tanti ascoltatori, assieme all’inconfondibile cadenza di Guido Lo Giudice, di Matteo Oneto, di Gabriele Giovine e a volte del sottoscritto. Ed è vero, tant’è che qualche ragazzino inizia a chiedere l’autografo al buon Guido - nell’ilarità generale - al suon di “ma tu sei quello di YouArco!”. Come raccontare quindi questo Campionato? Voglio farlo usando un termine che vorrete perdonarmi - o meglio vorranno farlo le persone coinvolte - che è la parola “strano”. Strano, sì, perché dopo tanti anni trovarsi ad un Campionato Indoor e non essere a Rimini è strano. Strano perché trovare 126 paglioni uno a fianco all’altro e non essere alla Fiera (di Rimini) e nemmeno a Las Vegas è strano. Strano

perché il “dlin dlon” del sistema microfono della Fiera del Levante sembra davvero troppo da esposizione di settore più che da nostra gara. Gara seguita peraltro anche dai partecipanti sì ad una fiera, quella fotografica del padiglione a fianco, sottoposti alla voce di chi vi scrive - si poteva escludere quella zona dall’interfono? Si, ma perché farlo - loro malgrado. Strano perché ti aspetteresti quasi di vedere i soliti volontari 9

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coaching

Figure 4 e 5. Un esempio di come la corda può essere posizionata troppo all’interno del naso.

lo toccherà (figure 4 e 5). A questo punto ci posizioneremo davanti all’allievo, gli diremo di aprire l’arco senza la freccia, naturalmente, e di girare leggermente la testa verso destra, a quel punto la corda si allontanerà dal naso e sarà così fuori dalla traiettoria. Nello stesso momento l’allievo dovrà intravedere la corda proiettata in un punto ben definito dell’arco, quello d’ora in poi sarà il riferimento per allineare la corda (figure 6 e 7). Nel momento in cui l’arciere dimenticasse di effettuare questa operazione, in fase di rilascio sarà la corda rammentarglielo. A prescindere dalla postura assunta dovrete in tutti i casi suggerire ai vostri allievi di applicare sul naso un cerotto, perché vi assicuro che la corda sul naso fa male. Il punto di incocco può anche graffiarlo, una ragione in più per non montare punti di incocco di metallo. La mano dell’arco

È possibile che al momento del rilascio, istintivamente la mano dell’arco si contragga, stringendo l’impugnatura, per il timore che esso cada, pur essendo munito di dragonne. Il longbow

Il tiratore longbow normalmente effettua l’ancoraggio piuttosto in basso ed è moto raro che possa toccarsi il naso con la corda, in quanto la sua mano è Figure 6 e 7. In questa posizione, con la testa leggermente scostata dalla corda, essa non toccherà il naso.

Grazie di cuore Dico la verità, mi sento molto onorato di far parte delle persone prescelte per comunicare informazioni tecniche arcieristiche attraverso questa rivista professionalmente preparata. È doveroso riconoscere la bravura e la preparazione della sua responsabile, è superfluo nominarla, ma siccome è molto giovane, qualcuno non ha avuto la fortuna di conoscerla personalmente. È un piacere vi assicuro, parlare con lei e chiederle consigli, insomma, una gran bella persona. Intendiamoci, non mi sto ruffianando, non credo di averne bisogno, espongo semplicemente le qualità indiscusse e la cordialità di una persona che merita il nostro pubblico elogio. Volevo anche aggiungere che, a parte l’onore di scrivere offertomi, mi rivolgo al popolo dei lettori arcieri e non, io metto nero su bianco sempre con grande entusiasmo tutto quello che penso, dettatomi essenzialmente dall’esperienza personale, trasmessami da bravi allenatori che ho seguito più o meno con grande interesse e tanta voglia di apprendere. Pertanto molte cose che dico a volte possono apparire opinabili o ripetitive e, immagino che succeda un po’ a tutti, spesso mi assalgono forti dubbi: di non essere stato chiaro o del tutto comprensibile. Ed è per questo che chiedo a voi pareri, critiche o chiarimenti (sono ammessi anche elogi). Sono convinto che tutto questo ci permetta di migliorare il servizio. Grazie Valeria. Vincenzo Scaramuzza

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Non tutti i tipi di ancoraggio permettono di controllare la corda, come nel caso dell’ancoraggio tipico del longbow.

molto scostata dal naso. In molti casi il tipo di ancoraggio non permette di vedere dove è posizionata la corda e in questi casi il suo allineamento non andrebbe neanche preso in considerazione. Vincenzo Scaramuzza


Torna anche quest’anno il concorso fotografico promosso dalla Fiarc, che per il 2017 avrà come titolo “Quell'attimo... prima del volo”. Partecipa anche tu con le tue immagini più belle. I primi tre classificati al concor-

so, per ogni categoria, saranno premiati durante il Campionato Indoor 3D 2017 e le loro opere verranno pubblicate sulla rivista “Arco”, che darà spazio all’autore e al racconto dietro all’immagine. Ecco come partecipare.

REGOLAMENTO Anche quest’anno la Fiarc ripropone il concorso fotografico che avrà come tema “Quell'attimo... prima del volo”. Quest'anno la Fiarc ha pensato di chiedervi la foto, lo scatto, la rappresentazione di quella frazione di secondo in cui l'arciere diventa la sua freccia e la lascia andare, verso il bersaglio. Possono partecipare tutti i tesserati Fiarc. I genitori dei minorenni che intendano partecipare dovranno compilare un apposito modello per il consenso dei dati. Il termine ultimo di consegna sarà il 30 Settembre. Le immagini dovranno pervenire in formato Jpeg, i partecipanti dovranno essere in possesso di tutti i diritti sulle immagini fotografiche e saranno responsabili del contenuto delle stesse. Gli autori delle immagini cederanno tutti i diritti di uso e riproduzione alla Fiarc. La valutazione delle immagini sarà effettuata da una giuria qualificata che sceglierà i tre scatti più significativi, il loro giudizio sarà inappellabile. La partecipazione al Concorso Fotografico comporta l’accettazione di questo regolamento. Una volta dichiarati i vin-

citori tutte le immagini saranno pubblicate sulla pagina Facebook ufficiale della Federazione. Gli autori dei tre migliori scatti saranno premiati in occasione del Campionato Indoor 2017 e le foto saranno pubblicate sulla rivista “Arco”, che raccoglierà i racconti degli autori dedicando loro uno spazio apposito. Gli autori degli scatti dovranno far pervenire la o le foto in allegato tramite e-mail, unitamente al modulo di partecipazione debitamente sottoscritto. La e-mail dovrà essere indirizzata a: concorsofotografico@fiarc.it. Se l’autore dell’immagine è un minore il modulo di adesione dovrà essere firmato dai due genitori (se entrambi presenti).

Privacy

Vi informiamo, ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” (nel prosieguo, per brevità, il “Codice”), che i dati personali forniti nell’ambito del premio fotografico di Fiarc saranno raccolti e registrati da Fiarc su supporti, elettronici e/o informatici e/o telematici protetti e trattati con modalità idonee a garantire la sicurezza e la riservatezza nel rispetto delle disposizioni del Codice. I dati fornitici verranno utilizzati unicamente per finalità strettamente connesse e strumentali all’iniziativa (il conferimento dei dati è necessario al fine di poter partecipare al concorso). Vi informiamo che potranno essere esercitati i diritti previsti dall’articolo 7 e seguenti del decreto legislativo n. 196/2003 (tra cui, a mero titolo esemplificativo, i diritti di ottenere la conferma dell’esistenza di dati che vi riguardano e la loro comunicazione in forma intelligibile, la indicazione delle modalità di trattamento, l’aggiornamento, la correzione o l’integrazione dei dati, la loro cancellazione) mediante richiesta rivolta senza formalità al Titolare del trattamento dei dati. Titolare del trattamento dei dati è Fiarc, con sede legale in Gianluigi Banfi, 4 a Milano (Mi) tramite il proprio presidente.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti visitare il sito www.fiarc.it o scrivere a concorsofotografico@fiarc.it


racconti

basta l’entusiasmo e la voglia di fare. Detto, fatto, si vola! Andrea Mulattieri: “Partimmo per varie direzioni, verso tutti quegli arcieri che sapevamo avevano organizzato, o partecipato, a questa tipologia di gara in passato. Toscana, Lombardia e naturalmente Emilia-Romagna. Abbiamo trovato davvero tanti amici che ci hanno dato suggerimenti, consigli, incoraggiamenti”. La prima edizione fu una gara amichevole patrocinata Fiarc, così anche l’edizione successiva. Poi nel 2010 la prima ufficiale, ma fu “declassata” ad amichevole la mattina stessa dai Cc in quanto il terreno ricoperto da 30 cm di neve fresca non era ritenuto sicuro per la manifestazione ufficiale. “Era marzo 2008 ed era una splendida giornata di sole, abbiamo fatto una gara in maglietta e fu una delle gare più belle a cui abbia mai partecipato ci dice ancora Mulattieri - Nel nostro immaginario volevamo solo fare esperienza come organizzatori di eventi e pensavamo che l’anno successivo saremmo stati maturi per poter organizzare una delle gare Fiarc tra le quattro canoniche, ma dopo tutto quanto era successo decidemmo di proseguire sul 40

tiro al volo e alla sagoma mobile”. Finalmente maturi e forti del successo di anni di Tav, nel 2013 la 08Dark organizza i Campionati italiani di tiro al volo a cui hanno partecipato oltre 140 arcieri di tutti gli stili e in cui sono stati effettuati più di 6000 voli. Domenica 9 aprile 2017 la 08Dark ha festeggiato la sua 10ª edizione di tiro al volo con una gara affollata per la tipologia: i partecipanti, oltre 60, ricoprivano tutte le categorie e si sono dati battaglia su sagome mobili molto più impegnative di quelle che si trovano abitualmente nelle gare di Campionato e su palloni lanciati, palloni a caduta, su piattelli tecnologicamente evoluti lanciati dalla macchina “La Porte”, o mandati in orbita da collaudate e preistoriche lanciapiattelli in legno ad elastici. L’accoglienza “nell’isola che non c’è“ del campo della Compagnia è ormai una certezza, ci si sente a casa anche se si viene da lontano e, come succede per ogni sogno, si cerca di restare il più possibile e non è mai ora di svegliar-

si per tornare a casa. La felicità di chi per la prima volta lascia volare l’istinto e riesce a prendere anche un solo piattello, l’esultanza di chi in una piazzola sola ferma a mezz’aria tre dischi su tre, la spensieratezza di una gara in cui oltre alla bravura conta molto la buona sorte e non ci si arrabbia se si fanno pochi punti (se si sfiora un lanciato imprevedibile non ci si reputa incapaci di tirare, solo un po’ sfortunati), sono il carburante che alimenta i sogni di Peter e dei bimbi sperduti che già stanno pensando all’edizione 2018 del tiro al volo ed alla sagoma mobile. E come abbiamo scritto sulle nostre magliette, “Vola solo chi osa farlo”. Enrico Natali - Andrea Mulattieri (Foto Elena Zini)



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