BIMBI BELLI MAGAZINE Novembre/Dicembre 2011

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Numero 14

Novembre Dicembre 2011 Mensile - Anno II

Speciale Natale racconti, scatti ricette, shopping l’atmosfera si fa sentire

Bimbi Belli vi presenta:

i bimbi copertina Patricia Nicola e Filippo

¢

Shopping

Il Natale da Bimbi Belli ¢ Viaggi

Doppia uscitainvernale

Andrea Lehotska

racconta



Numero 14

Novembre Dicembre 2011 Mensile - Anno II

¢

Sport

Karolina Kostner

Lame danzanti

dall’età di 4 anni ¢

Il diario di una Mamma allo sbando alle prese con il Natale

Il ritorno di Laura Pausini ¢

L’uscita di “INEDITO”

Vestire le vostre piccole donne ¢

Fabio Volo

Due nuovi successi ¢

2clickphotography

Panico da regali

Moda

Cucina

Nuove ricette per stupire anche a Natale


Prodotto e distribuito da H-an

Photo: 2Click Photographer - www.2clickphoto.com

www.h-angar93.it - info@

Presso Bimbi Belli abbigliamento

C.so Buenos Aires 75, Milano - Via 25 Aprile 68, Peschiera Borromeo


¢

SOMMARIO

Le copertine

d’inverno

Editoriale 2

Appuntamenti fissi Tinte da’ utunsntore

vo Vestire lele donne picco 42

Spazio Associazioni 10 Menù di Novembre116 La verdura del mese 122 Una mamma allo sbando 158

Servizi Bimbo

Bimba copertina Patricia 22 Bimbi copertina Nicola e Filippo 66

Viaggi

Andrea Lehotska: Vi racconto gli Asili Lager 90

Attualità

Bimba Copertina Patricia

Alice Olimpia Attanaso: HANDLE WITH CARE 82 Fabio Volo: Due nuovi successi 100 Claudia Porta: La mia mamma sta con me 104

22

Salute

Olio extra vergine d’oliva: previene le malattie infantili 112

Sport

Karolina Kostner: Lame Danzanti 94

Musica

Laura Pausini e il suo “Inedito” 106

a r e f s o m At parativi di Bimbi

54

Copertina Nicola e Filippo

Speciale Natale

La magia del natale 136 Pre Natale Il Natale da Bimbi Belli 140 Il Natale nel cassettone 152 Una mamma allo sbando: 126 Oddio è Natale 158 New york sotto le feste: pattinaggio sul ghiaccio e shopping 162 Menù di Dicembre 170


ditoriale

Brindiamo per il grande successo che ha avuto il precedente numero del Bimbi Belli Magazine: OLTRE 10.000 lettrici!

Brindiamo a ciò che abbiamo perché il Natale ci faccia riflettere su chi è meno fortunato di noi. Brindiamo per augurare una pronta guarigione a chi non sta bene. Brindiamo ai Bimbi che nei prossimi mesi nasceranno.

Brindiamo al nuovo anno, che ci auguriamo sia per tutti quello della svolta, delle soddisfazioni e della serenità. Brindo e ringrazio, con tutto il cuore, le tante persone che con grande passione lavorano nel team Bimbi Belli: da chi rende

questo Magazine speciale ogni mese, a chi lavora presso i nostri negozi, ai collaboratori esterni a tutti voi che ci seguite in quanto lettrici e lettori o in quanto clienti.

Voglio ringraziarVi personalmente, perché oggi è sempre più difficile

Brindiamo.


Direttore e redazione

lottare con le diffi- Direttore: Carlo Bello coltà quotidiane, ma no- Realizzazione grafica

nostante tutto, voi continuate a preferire un marchio che fa lavorare principalmente l’Italia con la produzione dei capi di abbigliamento e la realizzazione di questo prodotto editoriale che raggiunge ogni mese numeri di gran lunga superiori rispetto alle riviste ben più “note”. Basta brindisi! Altrimenti mi ubriaco! Ma in fondo, da sempre, siamo tutti “ubriachi” dal grande affetto che ci dimostrate ogni giorno. GRAZIE!

Prima di lasciarvi al nuovo numero, concludo con ultimo pensiero che amo collegare all’immagine qui sopra...

e impaginazione: Valentina Radaelli Collaboratori: Federica Federico, Andrea Lehotska, Manuela Figlia, Maria Rosa, Antonella Cennamo,Chiara Conserva, Valentina Netti, Paolo De Grandis, Lisa Ziri Comitato scientifico: Carmela Giordano: psicologa e psicoterapeuta, esperta in psicodiagnosi, insegnante di massaggio infantile. Carla Gambini: Biologa nutrizionista, esperta in nutrizione e benessere, collabora con centri polifunzionali e sportivi per consulenze ed elaborazione di diete. Federica Federico: Ginecologia ed Ostretricia FOTO COPERTINA: 2 click Photographer - MILANO www.2clickphoto.com Make Up Artist Silvana Guarnaschelli Make Up Artist servizio Natale Paola Bianchera Redazione: via 25 Aprile, 68/1

Ci sono 2 tipi di persone che possono volare grazie ai loro sogni: 20068 Peschiera Borromeo (MI) chi è bambino fuori e chi è rimasto bambino dentro. Telefono: 02 87.28.34.02 Vi auguro un 2012 pieno di Mail: info@bimbibelli.com sogni che possano prendere il volo per realizzarsi. Non smettete mai di sognare. Non permettete che nessuno vi faccia smettere di sognare.

Auguri di cuore.

Carlo


A E R C O T U I A ’ D I N O I Z RELA Associazione Di Promozione Sociale Doron

Il verbo creare ha in comune con il verbo crescere la radice latina “Kar”; ciò sembra sottolineare come la creatività, essendo una caratteristica presente in tutti gli esseri umani, può e deve essere migliorata e sviluppata. La prima e più bella opera d’arte esistente al mondo è “l’Individuo”. L’arte è legata all’individuo e alle sue attività, rappresenta la consapevolezza, dona un fine all’esistenza. In questa prospettiva, l’arte è strumento efficacissimo per realizzare una nuova forma di educazione e comunicazione. Spazio Associazioni si apre all’arte, più nello specifico alla musica.

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In questo numero si descriverà l’importanza della musica in gravidanza, per proseguire, nei numeri successivi, ad altre associazioni e ad altre applicazioni della musica a diversi stadi dello sviluppo individuale. intervista M° Giovanni Casanova

M° Gi ova

ron Presidente dell’Associazione Do

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nni C asan

ova

e, ideatore del metodo “Can Centro Relazioni d’Aiuto Creativ ogetti dell’Associazione leg tingrembo” e coordinatore dei pr esa, in modo da me att lce do in e mm ma e all i olt riv e al canto una fase delicata ed im in a sic mu lla de olo ru il re ea lin glio de portante quale la gravidanza.


ATIVE

M° Casanova, quali sono le principali idee, motivazioni e passioni che hanno reso possibile la nascita dell’Associazione “Doron”?

Migliorare la qualità delle relazioni umane rappresenta la vera sfida del nuovo millennio. Doron, attiva dal 2006, nasce dall’incontro e dalla scelta consapevole di professionisti sensibili a questo tema di dar vita a un Centro che si occupi di Relazioni d’Aiuto e, in particolare, di relazioni creative, le uniche che possono aiutare veramente a crescere e a guardare con nuovi occhi un possibile nuovo mondo. Per questo abbiamo sentito forte il compito di darci una forma associativa e iniziare ad aiutare coloro che si occupano degli altri a ri-scoprire e costruire nuove competenze e risorse. Ci unisce la comune filosofia di impronta sistemica e la scelta strategica

novembre  dicembre 2011

ngati em-

a cura di Carmela Giordano

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di integrare i linguaggi pedagogici e cognitivi del counseling con quelli analogici delle arti visive, della musica, dell’espressione corporea, del teatro e delle artiterapie. Sulla base di queste riflessioni e delle interessanti sinergie lavorative che si sono create in questi anni, abbiamo costruito il nostro modello di riferimento che abbiamo chiamato Re.A.C. Relazioni d’Aiuto Creative.

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In Doron si parla di “Maternità Creativa”. Potrebbe spiegare in maniera dettagliata cosa si intende e quali sono le principali azioni ed attività che rendono possibile la maternità creativa?

Per noi maternità creativa è rinnovare ogni giorno il dono che ogni mamma e ogni papà hanno fatto al proprio piccolo mettendolo al mondo, questo è anche il senso del nome che ci siamo dati, in greco antico “Doron” significa appunto “il dono”. I nove mesi della gravidanza e dell’esogestazione


Cantingrembo ® in particolare, costituisce uno dei punti di forza del progetto Maternità Creativa della nostra associazione. Il metodo integra, rielabora ed approfondisce

in modo originale tecniche di canto, vocalità, espressione corporea, rilassamento, modalità di intervento musicoterapiche e momenti narrativi co-costruiti con tecniche di counseling sistemico.

Il metodo è stato ideato e perfezionato dal sottoscritto a seguito

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rappresentano per ogni mamma un arco di vita ricco di sogni, poesia, aspettative, ma anche di preoccupazioni e fragilità. I nostri percorsi di maternità creativa aiutano le donne a riconoscere le proprie risorse e competenze, a dare spazio alle emozioni, a riorganizzare serenamente gli equilibri di coppia e della nuova famiglia, attraverso la condivisione dei linguaggi analogici dell’arte, della musica, dell’espressività e del contatto affettivo-relazionale integrati dalle narrazioni del counseling sistemico. Entrare in un gruppo di maternità creativa può essere di grande aiuto per superare il senso di solitudine o di lontananza dal proprio paese d’origine e prevenire precocemente disagi e rischi di depressione.

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di un’importante ricerca e sperimentazione di Corsi di Accompagnamento alla Nascita dell’Ospedale S.Raffaele di Milano.

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È un breve percorso di sostegno creativo rivolto a singole coppie o a piccoli gruppi di futuri genitori che utilizza, in particolare, la voce e il canto come mezzo privilegiato di comunicazione tra la mamma, il papà e il nascituro, benefico massaggio sonoro prenatale e risorsa al parto. Per divulgare questo metodo, proponiamo da tempo workshop di coppie e veri e propri corsi speciali di preparazione alla nascita con il supporto di un’ostetrica.

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Insieme al metodo Cantingrembo®, promuoviamo anche i Cori Vocinove® delle mamme in dolce attesa, a Milano e in altre città italiane; entrambi i progetti sono stati presentati al VIII Congresso Europeo di Musicoterapia a Cadiz-Spagna nel maggio 2010 riscuotendo grande interesse. Quali benefici trae la donna in gravidanza e quali il suo bambino?


Cantingrembo® aiuta le coppie ad attivare una nuova consapevolezza delle proprie risorse, a vivere una gravidanza serena e creativa e a prepararsi attivamente e consapevolmente al parto. In particolare, favorisce la capacità di comunicare affettivamente con il proprio bambino attraverso un benefico massaggio sonoro prenatale, imparando ad ascoltare le sue “risposte” al canto.

La ricerca dalla quale è nato Cantingrembo® ha offerto risultati interessanti per quanto riguarda, tra l’altro, l’importanza dell’uso della voce e del canto per la riduzione dei tempi di travaglio correlata ad una minore necessità di somministrazione farmacologica. Infine, vorrei sottolineare l’importanza della valorizzazione della

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Inoltre, la possibilità di utilizzare in travaglio e al parto tecniche dolci di respirazionevoce-canto è un grande aiuto per la donna nella gestione dell’ansia e del dolore e può contribuire alla salute del neonato.

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figura paterna prima, durante e dopo la nascita nella sua funzione di sostegno e il grande aiuto che il canto insieme può dare per contribuire a vivere una buona futura vita familiare

Elisabetta Magni

Oltre alla maternità creativa si fa riferimento ad un “Post – parto Creativo”. Il post – parto, si sa, è un momento molto delicato. Può la musica fungere da prevenzione al baby blues o alla depressione post – partum?

Abbiamo costruito il progetto Mammecomete® per sostenere la nuova famiglia in questo importante momento: quando i riflettori si spengono e inizia il cammino, a volte faticoso, nel quale le neo-mamme si ritrovano a dover ridefinire il loro nuovo ruolo di madri e di donne.

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I nostri percorsi, rivolti a piccoli gruppi, aiutano le donne a ritrovare il giusto equilibrio e una buona armonia con se stesse dopo la nascita del bambino attraverso la condivisione di esperienze artistico-espressive e musicali, migliorando la relazione affettiva col bambino e con il proprio compagno.

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Le esperienze analogiche dell’espressività creativa rappresentano inoltre per il bambino, che le vive con la madre, il nutrimento ideale che gli consente di esprimere fin dalla nascita le proprie potenzialità relazionali, biologicamente preadattate.

Maternità creativa vuole donare alle neomamme con i loro bambini le competenze perché possano vivere autentiche relazioni creative e affettuose nella quali l’espressività artistica, il movimento, il canto delle ninnananne non siano semplici giochi di passatempo ma, grazie anche ai momenti di condivisione Questo progetto di


L’ideatrice e responsabile del progetto Elisabetta Magni, artista, arteterapeuta e art-counselor è sostenuta dal sottoscritto per quanto riguarda il contributo musicale. Il canto della mamma e del papà durante la gravidanza costituisce, nei primi mesi

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narrativa diventino uno strumento importante per costruire una sana ed efficace relazione mammabambino-papà.

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dopo la nascita, il ponte affettivo che consente di tracciare un continuum e prevenire i rischi ai quali Lei alludeva. Si tratta di tematiche molto delicate che ci inducono al massimo grado di attenzione nel segnalare alle donne, al minimo segnale, l’opportunità di rivolgersi a Centri Specializzati.

In cosa si distingue il modello Benenzon dagli altri modelli di musicoterapia?

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Il modello Benenzon si fonda sul concetto di Identità Sonora: ognuno di noi possiede un proprio I.SO. che ha iniziato a formarsi durante la vita prenatale attorno a un piccolo nucleo originario, un archetipo corporeosonoro-musicale plasmato nei millenni e nella storia dei popoli di tutto il mondo dai suoni dell’acqua, del vento, del respiro della terra e del suo battito vitale.

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Benenzon parla di I.SO o Identità Sonora Universale attorno alla quale si costruisce gradualmente, durante il viaggio intrauterino, la nostra primitiva identità, l’I.SO Gestaltico, essenza unica e irripetibile che si abbevera alla sorgente dei suoni che circondano il corpo della madre, unitamente a quelli che il corpo stesso produce, la voce e il battito cardiaco in primis, e alle energie dirette dall’inconscio della madre a quello del feto in forma di sottili vibrazioni sonore. Gli elementi vitali del nascituro, la termoregolazione, l’ossigenazione, il nutrimento, la crescita sono influenzati e intimamente connessi alla percezione, all’assorbimento delle vibrazioni sonore e alle dinamiche relazionali che le accompagnano.Ognuno di noi è rappresentato da una propria identità sonora, in continua trasformazione e interazione con quella degli altri, ma conserva intatto il proprio nucleo originario: nel viaggio regressivo sonoro verso questa antica sorgente possiamo re-incontrare la relazione perduta con la figura materna o, usando le parole dello psicanalista Franco Fornari, il paradiso perduto.


L’anno scorso, durante una camminata in Val Grande con mia moglie, mia figlia e il cane, stavo chiacchierando a voce alta, come faccio di solito e come non si dovrebbe fare in montagna. Davanti a noi camminava una coppia di genitori e la mamma portava al petto un piccolo di alcuni mesi che se la dormiva beato. A un certo punto, ho visto le manine del bambino che si agitavano velocemente, la mamma si è fermata e, come per istinto, si è voltata indietro: ebbene si, ci siamo riconosciuti, era Serena, una mamma che aveva cantato nel mio Coro Vocinove di Milano, quello delle mamme in dolce attesa, ma non era stata lei a riconoscere il mio vocione ma la sua bimba, che avevo conosciuto soltanto quando era ancora nella pancia. Un po’ridendo, un po’emozionati, abbiamo intonato insieme e senza metterci d’accordo Yemaya, uno dei nostri canti preferiti mentre Giorgia, così si chiama la piccola, non mi toglieva gli occhi da dosso e si allungava sul collo, muovendolo di lato come per ascoltare meglio. Non so, e non saprò mai, se mi avesse veramente riconosciuto dalla voce ma, in quel momento, mi è corso un brivido profondo lungo la schiena e ho preferito pensare che fosse il venticello della montagna. Dopo pochi minuti Giorgia si era riaddormentata. M° Casanova questo aneddoto conclude l’intervista e il Suo contributo in modo magistrale: se imparassimo ad ascoltare, se prestassimo attenzione a ciò che intorno a noi naturalmente è musica, suono, vibrazione e ritmo, riusciremmo molto meglio a creare relazioni armoniche e rapporti che suonino all’unisono.

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Mi potrebbe raccontare un aneddoto divertente, emozionante, significativo?

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Per poter contattare

Doron

La sede è Via B. Croce 8 – Rivolta d’Adda Tel. Verde 8oo-864881 Tel. fisso: 0363-78839 Cell. 348.9030605 e-mail: info@doron.it sito: www.doron.it Su YouTube alcune immagini di Cantingrembo® e del CoroVocinove® http://www.youtube.com/watch?v=SSxDKrRl7qs http://www.youtube.com/watch?v=MfK9Bk3vVGI Cell. 327 1824274 e-mail: info@bambiniincorso.it sito: www.bambiniincorso.it Per info su:

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Corso di preparazione alla nascita

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Coro Vocinove delle mamme in dolce attesa Workshop Cantingrembo Corso Re.A.C. Relazioni d’Aiuto Creative consultare il sito: http://www.doron.it


AutunnoInverno 2011-

istribuito da H-angar 93 s.a.s.

angar93.it - info@angar.it

Presso Bimbi Belli abbigliamento

C.so Buenos Aires 75, Milano - Via 25 Aprile 68, Peschiera Borromeo


BIMBA COPERTINA

di Manuela Figlia

Nome Patricia Data nascita 29 / 01 / 1998 Città di residenza Milano

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b m i B 22

La Rubrica

Co

dei Bimbi Copertina continua e siamo sempre alla ricerca di nuovi protagonisti da poter pubblicare all’interno delle nostre pagine. Se vuoi vedere le foto di tuo figlio all’interno del magazine non devi fare altro che inviarle a: Casting@bimbibelli.com

er


Patricia

Foto http://www.facebook.com/2clickphoto

novembre ď ł dicembre 2011

r tin a

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L

Patricia

avorare con è stato osare fin dall’inizio, abbiamo giocato con la sua età usandola come spartiacque tra l’essere bambina e il diventare adulta. Abbiamo voluto eccedere: l’intero shooting è stato un lavorare attraverso il gioco e la collaborazione con Silvana Guarnaschelli (la make up artist che si è occupata di lei con maestria) con i suoi due volti fino a renderla consapevole della sua bellezza e della sua femminilità, che si intravede già benissimo senza dimenticare di farla divertire, di portare con sé durante tutto il servizio la voglia di scherzare, di mutare, di scommettere su sé stessa senza troppi ragionamenti e con la spontaneità che le era propria. Patricia non è una chiacchierona, tutto quello che fa lo abbiamo scoperto dalla mamma Mirela, il carisma di Patricia non viene fuori attraverso le parole ma dialoga attraverso i suoi lineamenti e la sua gentilezza, Patty è amabile.


Le basta un’immagine, una parola e lei è in grado di interpretare perfettamente quello che le viene richiesto. Le abbiamo chiesto di essere Pippi Calzelunghe, e poi di essere una strega di Halloween, fino ad arrivare a farla essere una metafora del gelo che è ormai arrivato e che lei ha saputo rendere

tremendamente e delicatamente affascinante.


Mirela, dove e quando

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Patricia è nata il 29 gennaio

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Quali sono state le emozion do hai potuto stringerla a

La prima volta che l'ho vista ca: il giorno stesso mi ero pre facendo l'acconciatura ai cap sentirmi pronta ad accoglierla La prima cosa che ho pensat mente tenerla stretta a me è che aveva molti capelli ed infi lungo periodo d'attesa era


o è nata Patricia ?

ni che hai provato quana te per la prima volta?

è stata un’emozione unieparata per l'avvenimento, pelli, e truccandomi, volevo a sotto tutti i punti di vista. to quando ho potuto finalstata che era molto bella, fine ero sollevata perchè il a finalmente terminato.

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1998 in Romania, a Cluj.

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Segni part Patric

Patty sin dalla na sotto il piede sinistr bilmente il

Cosa ama f

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Patricia a 2-3 anni ce indipendente: voleva scarpe da sola, ricor finiva col mettersele rideva tutta soddis tare, è la sua più gra

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ticolari di icia?

ascita ha un neo ro e soffre incredisolletico.

fare di più?

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cercava già di essere a sempre mettersi le rdo che le infilava e e al contrario e poi sfatta. Ama cana passione ande.

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L a pr che l'ho

uni

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rima volta o vista è stata un’ emozione ica:

il giorno stesso mi ero preparata per l'avvenimento, facendo l'acconciatura ai capelli, e truccandomi,


Il suo amore per la come si esplicita

Questa sua passione p era piccolissima e cont approfondire lo studio l’obiettivo prefissato o voci bianche del teatro violino in Cons

A scuola va molto de a puntare semp capacitĂ e sfrutta


musica quando è nato e a nella sua vita oggi?

Come va a scuola?

o bene, è una ragazza molto ambiziosa, tenpre molto in alto utilizzando al massimo le sue a tutte le opportunità che ha a disposizione.

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per la musica è nata quando tinua ancora oggi: ha voluto o del canto ed ha raggiunto ossia cantare nel coro della o alla Scala. Suona anche il servatorio a Milano.

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Cosa dicono di lei gli amici?

Gli amici di Patricia pensano che è una persona molto più matura dell'età che ha, che è estroversa, capace di risolvere situazioni anche difficili con un grande carisma, che è simpatica e sincera.

Che tipo di rapporto ha Patty con voi genitori e con sua sorella maggiore?

Il rapporto che noi genitori abbiamo con nostra figlia è molto buono, ma è ancor più intenso quello che si è creato tra lei e la sorella Ruxandra. Sono legatissime.

I suoi piatti preferiti?

I suoi piatti preferiti sono la carbonara, le lasagne e va pazza per i profiteroles e la millefoglie.

Cosa fa nel tempo libero?

Patty è sempre molto ligia al dovere, nel suo tempo libero cerca di divertirsi: esce con gli amici, gioca e guarda la tv.

Che cosa fa arrabbiare Patricia?

L'ipocrisia, il pregiudizio, la slealtà e la falsità.



A scuola va molto bene, è una ragazza molto ambiziosa, tende a puntare sempre molto in alto utilizzando al massimo le sue capacità e

sfrutta tutte le opportunità


Ă che ha a disposizione.


Come si è avvicinata al mondo dei casting e come ha vissuto questa esperienza per Bimbi Belli? La mia piccola si è avvicinata al mondo dei casting perchÊ era affascinata da questo mondo, le piaceva molto, fin da piccina. Adora essere truccata per gioco.


Il set di Bimbi Belli è stato molto bello, divertente e devo dire che alla fine siamo rimaste molto soddisfatte entrambe, sia lei che l'ha vissuto da protagonista, sia io che l’ho semplicemente accompagnata e ho guardato il lavoro svolto da voi.


siamo m una figli

e di contin le sue pas stessa cu con cui lo

Mirela ti ho c sciuta come un ma molto esigent attenta a tua figlia, c Patricia pensandola n

Noi siamo dei geni spesso siamo molto e ma siamo anche mo di avere una figlia co di essere felice e di coltivare le sue pa la stessa cura e a cui lo fa o


molto orgogliosi di avere ia cosÏ, le auguro di essere felice

inuare a coltivare ssioni con la ura e amore o fa ora.

conona mamte e molto cosa auguri a nel suo futuro?

itori attenti e esigenti con lei olto orgogliosi osĂŹ. Le auguro continuare a assioni con amore con ora.


Foto: http://www.facebook.com/2clickphoto Abiti: Bimbi Belli


Tinte

d’autunno

Vestire le vostre piccole donne












BIMBO COPERTINA

di Manuela Figlia

Nome Nicola e Filippo Data nascita Nicola 14/01/2004 Filippo 15/07/2003 Città di residenza Brescia

La Rubrica

dei Bimbi Copertina continua e siamo sempre alla ricerca di nuovi protagonisti da poter pubblicare all’interno delle nostre pagine. Se vuoi vedere le foto di tuo figlio all’interno del magazine non devi fare altro che inviarle a: Casting@bimbibelli.com

Fi Bi

Co

e


a l o c i N ilippo

mb

e r tin a Foto http://www.facebook.com/2clickphoto


Parola d’or d ine : A Nicola e Filippo

sono il ritratto dell’allegria e della vivacità.

Ma non si dimenticano di essere galanti ed educati. Hanno portato a me e a Silvana Guarnaschelli (che ha collaborato insieme a noi in qualità di make up artist), due rose rosse, una ciascuna, e tantissimi dolciumi. Ci hanno circondato di affetto, soprattutto nei confronti di mio marito Fabio, a cui ogni tanto è toccato metterli in riga, insomma ha "interpretato" la parte del duro!

La loro mamma è accogliente, intensa ed amorevole; in questa intervista ci parla di loro.

Nicola e Filippo

sono stati con noi una intera mattina,

instancabili e disponibili , esuberan


Allegria!Â

nti e di una dolcezza disarmante.


Daniela dove e quando sono nati Nicola e Filippo? Nicola e Filippo sono nati a Brescia. Nicola è nato il 14/01/2004 e Filippo 15/07/2003, 18 mesi e 1 giorno dopo Nicola.



ai h e h c i n io ingerla a z o m e e l te potuto str a t s o n o s Quali to quando hai ? da prova la prima voltalio di una sechoianm a r g c e fi i p s o te glio no prim

o fi ma è il a i m i a l h r c o p c i o o N nte Il mi me l . e o e d c n e e o c i n e r o relaz fratell 1991 dal p l i ( e l Miche è nato nel a esd l e o ) c i o r N lo che io. n e o u ovo q m u i n r n t u a o t m m ire co ito di ques lo stesso d o s Pos ogen suto con m i r p n un s o i o v c d n o o i t e l s di o fig è sta o l m o l i t r r e p n o a rapp di un ventato l' o nato m s È i . a i d e s i l è entu n più, lui famig iuto 42 e u i d fattore zione tra le ena comp motie pp un congi io avevo a l'equilibrio frone o af quand tranquillità aiutato ad ita la o sc anni e tà mi hann che la na e e ol za ll'e vo de la gravidan consapev a. Per iù im ia tare s a in modo p etto alla pr è stata la sp ol di Nic nsiogeno ri agno, Nico tive per p a tta meno , il mio com à e le aspe vivo è t o i ( t r i n r e d e b Ro a pat ra più gran poltrona m i r p la sua state anco berto sulla con o o va lui son ricordo di R ntre dormi che il e o il in me l mio letto m pur sapend ontare a ffr io vicino lo in bracc e dovuto a dei miei io o bb il cucc dopo avre lavoro). Un togliere o di o non rime t mattin a giornata a t s to è le p ur una d i con Rober r lui erano in due o pe iv obiett quello che sie, eravam ntempo n i o nulla d ni le prime a ili ma nel c porim im io emoz i emotive s diverse, era spato on e posizi esperienz i a lui il gius uesta s ue iq con d e io lascias cedendogl i vivere d n ch tante eo papà co do la libertà troppe n a n zio da non toglie e tale senz amma m e m novità paternità co e mia come rt a quest sioni da pa is introm ace". ap già "c



Come e in cosa è cambiata la tua vita e quella di coppia con l’arrivo del primo figlio e poi del secondo in così breve tempo? Diciamo che nella mia vita sono cambiate molte cose in modo velocissimo. Per farti comprendere meglio, Roberto ed io ci siamo conosciuti nel giugno del 2002, con alle spalle entrambi una storia di separazione. Andiamo a vivere insieme nel novembre 2002, e nell'aprile del 2003 scopriamo di essere in attesa di un bimbo. La nostra storia è diciamo ancora in una fase iniziale dove comunque


63

novembre ď ł dicembre 2011


tutte le cose vanno bene perchè su affetti fortissima; l'arrivo di questa in difficoltà e invece ha rafforzato a diventata la conseguenza naturale e Roberto avevamo bisogno di esp dell'altro. Certo è che sono cambia di vista pratico ed emotivo, ma c'è tissima che è sempre rimasta: i no e le piccole abitudini che io non ho a me nemmeno dopo la nascita di La nascita di Filippo dopo appena vista emotivo è stata la giusta con ancora un bellissimo rapporto di c

Il fatto di crescere insie

per loro un nel futur

anc


supportate da un’intensità di gravidanza poteva metterci ancora di più la coppia ed è e di tutto quell'amore che io primere l'uno nei confronti ate tante cose sia dal punto è stata una cosa importanostri momenti, i piccoli spazi o mai negato a Roberto e lui i Nicola. a 18 mesi da un punto di nclusione di questo che è coppia.

eme credo sia na ricchezza che ro li unira'

cora di più.

re un consiglio a a d i s s te o p e s e h c Diciamo ue gravidand r e p i re te p o e m m tutte le ma abbastanza o n o s i tm ri i e i p m te ze vicine: i i tempi di recupero e h c n a i d in u q e ili sim scere insiere c i d o tt fa Il . o ic s del proprio fi na ricchezza che u ro lo r e p ia s o d re me c cora di più. nel futuro li unirà an


Quali sono state le emozioni vato quando li hai stretti a te volta e in cosa sono state div Donare la vi

ta è l'emozione pi ed è il valore che ha ac comun tre le nascite. Ma per o gnuna un aspetto emotivo div erso, n Nicola, ho avuto un par to belli partorito in piedi, una te cnica c va ai tempi delle nostre nonne, un’emozione grandissi ma che tutte le mamme. La prim a sens ho avuto è stata quella di vede forte; è una cosa strana ma è c conoscessi già, è vero che li po

cui li vedi per la in to en om m l ne a m i, es m grembo 9 che il tuo bimce di ti e ch sa co al qu è c' prima volta quell'esatto momento bo sarà quello che tu vivi in comincia veramente. to or pp ra ro st vo il e ch lì è ed stata opposta, saè ne io az ns se la po lip Fi Con ma gravidanza la lti l'u a at st e bb re sa e ch o pend ma chioccia. La am m da a er a iv ot em ne io situaz stinto di protezione l'i a at st è ne io az ns se a im mia pr li, ma per i piccofig i tti tu r pe è c' te en am vi che ov pò più intenso, un o od m in a ut ss vi è sa lini di ca capire che Filippo r pe i es m i ch po i at st ba ma sono anche essere lasciato amava essere protetto ma mbino autoba el qu e ar nt ve di di e re de libero di deci nomo che è ora.


che hai proe la prima verse?

iù grande nato tutte e c'è stato nel caso di issimo, ho che si usae, ed è stata consiglio a sazione che ere un bimbo come se lo ortiamo in

nel momento in cui li vedi per la prima volta

c'è qualcosa che ti dice che il tuo bimbo sarà quello che

tu vivi

in quell'esatto momento

ed è lì che il vostro rapporto comincia veramente.


Segn i pa rt ic ol ar i di N ic ol a e Fi lip po ?

o n o sramente

vel gior no i e la

. e t t o n

Da un punto di vista caratteriale sono veramente il giorno e la notte. Nicola è solare, si sveglia con il sorriso, è molto allegro e casinista, è un bimbo brillante e fantasioso. Esprime con gesti e parole tutto ciò che prova emotivamente. È molto ben voluto a scuola ed è definito, dalle sue insegnanti, un leader. Filippo è più introverso. È un precisino ed ha un forte senso del dovere. È molto dolce, delicato e premuroso sia nei nostri confronti che in quelli dei suoi fratelli. È un pensatore e nulla passa se non spiegato accuratamente, altrimenti si arrabbia! È difficile conquistarlo, ma se ci riesci diventa il bambino più affettuoso del mondo.

Nico è so si sv sorr allegr è un brillan


ola olare, veglia con il riso, è molto ro e casinista, n bimbo nte e fantasioso.

Cosa amano fare di più?

Amano entrambi fare sport e in particolare nuoto e rugby. Nicola desiderebbe fare boxe, sport che se vorrà potrà affrontare tra qualche anno. Ama disegnare ed esprimersi in tutti i modi, ha una buonissima autostima che a volte lo porta a credere un po' troppo alle sue convinzioni e a non ascoltare i consigli. Ma è giusto che ci sbatta lui il nasino. A Filippo piacciono molto le costruzioni Lego e i cartoni animati e ama molto gli animali. Quando è con Nicola da dottor jekyll si trasforma in Mr. Hide, forte del supporto di suo fratello, si scatena e a quel punto la mia pazienza è messa a dura prova.


Che tipo di rapporto hanno con te?

Hanno un buon rapporto di stima e fiducia. Un punto focale del rapporto è il dialogo aperto e io punto molto su quello, gratificandoli se riescono ad esprimere quelli che sono i loro bisogni, le loro paure, le loro ansie in modo da far capire loro che...

...nel momento del bisogno la loro mamma c'è e facendo sentire che quelle che sono le loro aspettative sono importanti per me nella stessa misura in cui lo sono per loro. Dobbiamo far capire anche con dei piccoli "no" che la nostra forza sarà per loro un sostegno in futuro. A chi potrebbero appoggiarsi nel momento del bisogno se non a noi genitori! Non credo nei rapporti amicali tra genitori e figli, credo nei rapporti sinceri nei quali mettersi in gioco insieme ai propri figli con una certa autorevolezza e con la convinzione che sono persone diverse da noi e che vanno lasciati crescere indicando solo la strada giusta da percorrere ma lasciando a loro la libertà in futuro di decidere quale strada intraprendere.


Dobbiamo far capire anche con dei piccoli

"no" che la nostra forza sarà per loro un

sostegno in futuro. Descrivici il rapporto di Nicola e Filippo con Roberto, il loro papà.

Nicola come ho anticipato è il primo figlio di questa relazione e diciamo che per Roberto, il mio compagno, è stata la scoperta di cosa vuol dire amare a 360 gradi. Ha un rapporto affettivo profondissimo con entrambi e cerca in tutti i modi di passare con loro ogni istante libero che il lavoro gli permette di avere. Come tutti i papà da un punto di vista pratico ha qualche problema organizzativo, e spesso tende a delegare anche gli spostamenti per i casting. La cosa che preferisce di più è stare a casa, magari nel lettone, e vedersi un film insieme a loro.


Ha un rapporto buonissimo con entrambi, è molto attento e si divide bene tra tutti e due. La differenza sostanziale sta nel fatto che con Nicola non ha bisogno di cercare l'approcio perché è più espansivo, Filippo invece lo deve richiamare per ottenere qualche coccola in più. Il lettone la sera è il "loro momento". Il loro gioco in quel frangente è la lotta.

Filippo è più È introverso. h

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È un pensatore e nu

se non spiegato accuratame

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È un precisino ed ha un forte senso del dovere.

dolce , delicato e premuroso sia

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nei nostri confronti che in quelli dei suoi fratelli.

ulla passa

ente,

ia!

Filippo e Nicola più complici o antagonisti?

Domandona! Diciamo che dei due il più antagonista caratterialmente è Nicola. Filippo è tendenzialmente complice di suo fratello. Quando sono soli l'antagonismo prevale. Quando sono in gruppo o a scuola sono complici.

Quali sono i piatti preferiti dei tuoi bimbi? ceNicola: le crepes con succo d'a ro, i ravioli in brodo e i pomodori... Ne mangerebbe a quintali Filippo: prima di tutto l'uovo al tegamino, la pasta alla carbonara o con sugo di carne e la cioccolata.

La favola preferita di Nicola? E quella di Filippo?

Diciamo che hanno una favola in comune preferita ed è quella dei tre porcellini. I nomi dei tre porcellini sono ovviamente Michele, Nicola e Filippo. Filippo essendo il più piccolo si ritrova sempre con la casa di paglia e il lupo alle calcagne.

Cosa li fa arrabbiare?

Nicola si arrabbia quando parlo di lui agli altri. Filippo si arrabbia quando le risposte alle sue domande non sono, secondo lui, esaustive.


Il la vo r

Nicola a molto st ai piane fino a qu il barbo Filippo, cambia

Filippo, vista l'etĂ , cambia molto spesso idea e ogni giorno cambia scelta sul tipo di lavoro.

Oggi voleva fare il postino.

legato fin La cosa è grande e Filippo fr gli appro conoscev La cosa b Al contra che nel b


re? fa i d o n a n g o s e h c ro ca, gli piace me materia scolasti

co ama molto scienze o, dalle stelle rs e iv n u ll' a to a g le eè tudiare tutto ciò ch nziato, ma ie c s lo re fa le o u v e e ch eti e spesso mi dic e voleva fare d n ra g a d e h c a v e i dic qualche tempo fa m one! ea e ogni giorno id o s s e p s o lt o m ia , vista l'età, camb a fare il postino. v le o v i g g O . ro o v la a scelta sul tipo di

I tuoi bimbi e la scuola….

Nicola essendo di gennaio è andato a scuola anticipatamente, è stata una scelta difficile inizialmente non avevo appoggiato. Dopo aver consultato un pedagogista e dopo una serie di colloqui è stata presa la decisione di farlo iniziare con il gruppo di amici al quale era

n dalla scuola materna e dai quali lui non voleva staccarsi. è stata da lui vissuta positivamente, è un bimbo che affronta le novità con entusiasmo e supera facilmente ogni difficoltà. requenta la prima elementare ed essendo il precisino di famiglia per adesso occi scolastici sono positivi. Pur arrivando in una scuola elementare dove non eva i compagni, si è subito avvicinato positivamente ai nuovi amichetti. bellissima è che si organizza i compiti, che desidera svolgere, da solo. ario Nicola, che preferisce la mia presenza, ed è più facile che si distragga o bel mezzo di un'operazione gli venga in mente di raccontare una barzelletta.


Da nie la ra cco nta mi un an ed do to pa rti co lar e di en tra mb i..

Premetto che nella scuola che frequentano i ragazzi essendo un distaccamento, il dirigente è poco presente e partecipa solo alle manifestazioni più importanti. Viene a trovare i bambini all'inizio dell'anno scolastico e durante la festa degli alberi. Nicola in quell'occasione (raccontato dalla sua insegnante di prima elementare), durante la canzoncina, osservava attentamente il dir igente con aria scrupolosa. Alla fine del canto si è avvicinato al direttore e ha esclamato davanti a tutti "bel cappotto direttore, complimenti!" Ecco Nicola ha pochi filtri e non gli manca la faccia tosta! Filippo è un bimbo che mi sorprende sempre molto. Essendo più introverso esprime in modo tutto suo l'amore e l'affetto che prova per noi. A volte la sera, mentre mi rilasso o sistemo casa. si prende la briga di preparare il tavolo e mette dei fiocchetti alle sedie per renderle più belle, oppure sparisce e poi mi chiama ed esclama: "mamma vieni a vedere , ti ho rifatto il letto!" Ovviamente è sistemato a modo suo, ma è per me il letto meglio rifatto al mondo! Una cosa però mi ha colpito in modo particolare, perchè so quanto per lui a volte è difficile esprimersi; era alla scuola materna, i bimbi erano tutti in cerchio e li si stava facendo parlare dei genitori. Tutti esprimevano il loro parere. C'è chi diceva "i miei genitori sono amici", per altri bimbi "i genitori si vogliono bene" e a quel punto si alza Filippo e dice "maestra posso dire che i miei genitori si amano tanto tanto?" La sua maestra dell'asilo, a detta sua, è rimasta molto colpita da questa cosa e quando me l'ha raccontato non posso negare che la cosa mi ha emozionato tantissimo.


Nicola ha pochi filtri e ti al mondo dei na ci vi av no so si e om C non gli manca casting? la faccia tosta! ta mia. È un el sc er p ti na ci vi av no Filippo è un bimbo che Smiosondo che mi ha sempre incuriosito e mi sorprende sempre. come tutte le mamme che comprano-,

Essendo più introverso esprime

in modo tutto suo

l' amore e l' affetto

che prova per noi.

riviste per bim sfogliano e leggono le cosa potesse bi desideravo provare a del genere. significare un'esperienz uno nel setss ne o d en sc no co n o N ualche timore q e ch an o d en av e re to sto mondo così ue q a i m ar ci ro p ap ll' ne vagando su iro g o rn io g un , re la o tic par pagina di facebook ho visto una reparando la un'agenzia che stava p e. sfilata per il Pitti a Firenz esto fatto viGià tranquillizzata da qu rtanza di questo che conosco l'impo rmata tramite sto evento mi sono info esto evento le mamma collegate a qu Ho inviato sulla . tà rie se a su la al o tt pe ris e sono stata po lip Fi di to fo a un na gi pa contatta dalla titolare.

ic o la N e o p ip il F o n o iv v e m Co q u e st a e sp e ri e n z a ? ; come

così La vivono esattamente erienza che un'esperienza! Un'esp in più per offre qualche possibilità ioni e persone vivere momenti, situaz lori non è certo diverse. In termini di va fica. Forse è tra i primi posti in classi dare a loro una : le ca fo to un p il o st ue q sta esperienue q ve o d ri lo va i d a al sc è: un gran bel e ch llo ue q er p a tr en za deve essere gioco e che come tale e opportuno vissuto. E forse sarebb spesso anche che ce lo ricordassimo anche io) che noi adulti (e mi ci metto ! è solo un gran bel gioco


E come vivono l’evenienza in cui per un lavoro o un catalogo viene scelto solo uno dei due?

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Mi è capitato da pochi giorni che per un lavoro è stato scelto Nicola e per un'altro Filippo. Filippo non da per nulla importanza alla cosa. Nicola che è un pochino più competitivo

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si è un po’ risentit sono situazioni do sentito rassicurato Alla fine chi ci rim modo, ma rifletten la pena di stare a


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to ma con l'aiuto di qualche consiglio di altre mamme, e spiegandogli che ci ove cercano bimbi più piccoli e altre dove li cercano più grandi (come lui), si è to. mane più male sono io che vorrei che tutti e due fossero felici allo stesso ndoci bene, se riprendiamo il discorso della scala di valori non vale nemmeno pensarci troppo.

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Cosa vorreste voi genitori per loro?

Forse è retorico dirlo ma vorremmo che fossero persone felici e serene. Quando io e Roberto parliamo, sognando il futuro dei nostri figli, non riusciamo mai a pensare a qualcosa di definito, ma un pensiero ci accomuna: il desiderio che qualsiasi cosa faranno, la possano fare con amore e devozione, con onestà, con passione e che questo possa renderli persone libere e felici. Un augurio che faccio a Nicola, a Filippo ma anche a Michele, il mio primo figlio, è che si esprima il mio desiderio per un futuro nel quale siano in grado

Forse è retorico dirl

fossero persone


lo ma vorremmo che

e felici e serene.

un futuro nel quale siano in grado di crescere come uomini liberi fuori dagli schemi dove il non essere stereotipato diventi segno di unicità e di libertà

di crescere come uomini liberi, fuori dagli schemi dove il non essere stereotipato diventi segno di unicità e di libertà. Gli auguro di essere persone che sappiano ragionare con la loro testa e in grado di sviluppare un senso critico per comprendere la differenza tra il bene e il male, ma soprattutto di amare e di essere amati come io e Roberto amiamo loro e la nostra famiglia.



a cura di Paolo De Grandis


“Handle with care” questo è il titolo della nuova mostra personale di Alice Olimpia Attanasio presso la Giudecca 795 Art Gallery, sull’isola della Giudecca a Venezia, nel cinquecentesco Palazzo Foscari. La galleria fondata nel 2007 da Rosalba Giorcelli è punto di riferimento per collezionisti, artisti affermati ed emergenti.

L

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a mostra, curata da Paolo De Grandis, presenta gli ultimi risultati espressivi di Alice Olimpia Attanasio, giovane talento che si è da poco imposta nel panorama artistico nazionale con numerose mostre personali (Blancha-

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ert Gallery, Galleria San Lorenzo, Maelstrom art gallery) e collettive. Vincitrice di uno dei Premi Speciali Giudecca 795 Art Gallery al Pre-

mio Arte Laguna 2011, ha preso inoltre parte ad OPEN, Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni. Alice Attanasio è sensibile al mondo e a ciò che la circonda, la sua arte è linguaggio di se stessa, della propria individualità; è una esteta dell’immagine, sperimenta l’uso di materiali, note sono le sue installazioni realizzate con caramelle, crea e dà vita all’opera attraverso la fantasia e la perfezione di chi ama la bellezza, la presenza della donna e degli stessi luoghi che le appartengono come essere della natura. In questa occasione l’indagine espressiva si sofferma sul concetto di fertilità quale unica fonte salvifica in una società corrotta e degradata. Le cinque fotografie di grande formato ritraggono donne incinte sorprese nella silente drammaticità quotidiana: la malata, la prostituta, l’operaia, la terremotata, la carcerata divengono qui nuove icone per il necessario riscatto sociale. Sono scatti che vivono costantemente all’interno di una fase figurativa surreale e onirica, linguaggio che accompagna il percorso espressivo dell’artista sin dagli esordi.


Come il cuore, muscolo vitale, fil rouge in continua evoluzione e qui racchiuso in una teca sintetica, quale simbolo del ventre materno. Quello di Alice Olimpia Attanasio è un mondo di favole dove l’incontro delle sensazioni interiori con una realtà efficace e sofferta reagisce ai moti dell’anima con il potere delle sensazioni visive, favole non raccontate ma appena sussurrate nelle quali l’artista mette al bando la sterilità degli effetti speciali, perché la favola non ha bisogno di essi. La sua è sincerità espressiva, stillicidio di pensieri, poesia moderna. Come l’opera epilogo della mostra in cui l’artista estrae scatti montati e ripetuti in loop dove lei stessa è ritratta mentre occupa una fila di sedie. L’immagine replicata e desemiotizzata azzera ogni traccia di senso compiuto, aprendo la narrazione a una dimensione astratta, diluita lungo un movimento a spirale. L’attesa, come il file in fase di progressione senza fine. Crisi di identità degli esseri umani che vivono una vita priva di scopo e di significato e dunque: “Aspettiamo Godot”.




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novembre ď ł dicembre 2011


AutunnoInverno 2011-

istribuito da H-angar 93 s.a.s.

angar93.it - info@angar.it

Presso Bimbi Belli abbigliamento

C.so Buenos Aires 75, Milano - Via 25 Aprile 68, Peschiera Borromeo


di Andrea Lehotska


dei e n io S ocial Madness z a c u d e l’ Da sempre, quella ia s e h c – li nostri fig soin o t n e m a t del compor lastio c s e n io z u r t cietà o l’is ri. o it n e g i a e r o u ca – sta a c a t n u p i r o it n e Certo, alcuni g ece che sull’alv no più sull’una in , e c’è stato a s r e v e ic v e , a r t o in t n e m o m n u addirittura e c lo e v a n u u s cui si puntava a di carriere t crescita in vis sull’insegnare. n o n e e iv t a r c lu emt i t s e u q a n u t r Ma per fo m e s e , o d n ia b pi stanno cam scelgono con i pre più genitor uturo dei fiattenzione il f già dall’asilo. o gli, cominciand e' n io z n e t t a n 'Scegliene co ase alludere b dovrebbe di o t u it t s 'i ll e d a lt solo alla sce necessità dei più adatto alle professionalipiccoli, della ità delle mail tà e affidab ella vicinanza d estre, nonché a ad almer della struttu ghi di lavoro no uno dei luo a da qualche dei genitori. Me parti, l'att anno da ques iore va alle g g a m e n io z n e t ido. n o il s a n u i d folli “rate”


he una mia c o d n e r p o c s a incredula in quanto ha avuto una t s a im r o r e fa esi a sposarsi, azza madre non aveva v e v o d e t n e c s cono me rag o c e amente o ic n g m a o p n o m c o e c a l a iv d n bimba nque non ve n potendosi permetu m o c o , le a t a t s No diritto all'asilo quanto le mamme sposate. ivato ( che costa quanto avvantaggiataby sitter fissa ne un asilo pr entare, prima di settere ne una ba ), si è vista costretta a div la baby sitter … .

M

ora P tembre, la siligfantt o che non

Rimpiangeva lie è possibile a tutte le famig he asilo privato c permettersi un se o che abbia le g in l’ i n g se in cato che sapfi li a u q le a n o pers n i più piccoo c i rs a n io z la pia re e, le loro esigenz li, riconoscere ro talenti. individuare i lo

settembre 2011 novembre dicembre 2011

to finche r o t le r a d Non potevo egli asili d m o o b il to non è scoppia parte r io g g a m he la di orrore c privati ! io r p o r p o n a delle volte er

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iornali, si legg i o d n a li g fo S umane di ingono storie dis ome secondo segnanti che c web-cam lavoro fanno le ogliarelliste, sp x e o n so , ls ir g foto sul proo hanno come k il loro lato filo di Faceboo nza. Da un B bene in evide vata di queri p a it v la to la n dovrebbe ste persone no il loro incariguardarci se ale potesse rico profession peccabile, considerarsi im to, nessun ma dall’altro la rte qualche genitore ( a pa e ) si rallegra papà-marpion aestra che all’idea della m libere allo re o e su le a ss a p


al gura su web d fi te n a c o v ro p me agnatrice o co p m o c c a e m o c pie, itoscambio di cop ificate, dei gen st iu g , e . c e c il a b ti in u em i passato disc ntera banda d re di lamentele ’i n te u in é e h in rc g e a p p o – i lo nid Peggio ancora o a maltrattare pri figli dall’asi n o ro rt p e i iv d re ra si , ti e ri o utiv oppo da ri, che voglion r t mamme sostit r le u p re e o ss n e o d ro a e c b reb el genere ac casi di gravi maltratd i donne che dov t n e v e i, p p o ti, tr fare uscire a i n bambini. Tan n a izzare l'ari il t ib lu s o n v e s o n a o d s e i t c tempo, ma nza allarman n maggiore controllo. Ed a t s a b b a o d o tamenti in m toporre i vari istituti a u di questo e quello, gli stupri gomento e sot e così che tra le notizie di morte di qua e là, si trovavano in

settembre novembre 2011 dicembre 2011

o

di Andrea Lehotska

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settembre 2011 novembre dicembre 2011

prima pagina casi incredibili da tutta Italia distinzione di : senza età, regione, re ligione e appa sociale, titolari rtenenza e giovani maest re sono state so prese a schiaff reggiare i picco li, punirli con e solitudine de il buio gli sgabuzzini, praticando no violenze psicolo n solo giche, ma purt roppo anche q fisiche. uelle

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Il raccapriccia controllata dnte episodio della maestr che lascia un alle telecamere nascostea proprio vom bambino di otto mesi ne , il giro del pae ito, colpendolo, ha fattol il motivo di tse in poche ore, ed è stato errore di tan te famiglie. Ed è un paradoss o dover pensa re che, in quel sarebbe stato caso, meglio, o ‘men o peggio’, avere maestra esibiz una ionista che all oggia in Olgett almeno tratta ina ma i bambini con dovuto affetto .


Q

uando l’uman nasce tutta la catità è arrivata a tanto delle donne in un tiveria, frustrazione e inco? Dove erenza posto che dovreb condo più sicuro b e essere il selo in cui dovrebbper i nostri figli, dopo la fam parare, e andare ero ridere, trovare nuove a iglia ? Quelpensano le donne e uscire con il sorriso in f micizie, imnefreghismo del fuin questione, con quale coraccia ? A cosa scrupoli i più deb turo dei piccoli, osano at aggio e meE anche se pooli, quelli che non si possontaccare senza a distinguere tessero difendersi, c o difendere ? se sono propr il bene dal male ? Soome fanno cui passano l io nell’età in cui la p prattutto insegna il ‘m a maggior parte del l ersona con o ale’ travestit Una volta, la m o da ‘benreo’ ?tempo, amma stava m ale ogni mattin dal figlio, perc a in h

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é le mancava d cui doveva sta ccarsi urante la sua g salinga, nonost iornata lavora ante sapesse d ti v a o da caove il figlio an in cui la mamm dava. Siamo a a, oltre a quest rr iv ati al punto o sentimento n proprio perché aturale, debba sa dove la sua stare male creatura va a p Ricordo benissi assare la giorn mo il mio, di a ata ! silo nido, di cu i mi lamentavo spesso con i miei genitori p erché era ‘all’antica’ com e il comunismo in cui cre scevo: le maestre era no severe e non perdona vano il non-saluto all 'entrata o all'uscita da ll'asilo; esigevano scu se davanti a tutti per un eventuale ritardo e non tolleravano giochi ch e non includessero a nche altri compagni. A p ranzo si mangiavano g li spinaci senza compro messi e le matite andava no condivise con tutti. I litigi tra ragazzi non ve nivano sgridati ma aff rontati. La 'pennichell a' pomeri-

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. re il permesso e d ie h c a v e v o o, d esto co r fruire del bagn p su o u h a v le e le t o v n i e h gatoria e c o le iniziali lam r responsabilizz p o d a diana era obbli m , a m e ist pe

ico come s iliarmi ma t n m a u o r t e n p a o u n a lq evano ben a iv c v a r SĂŹ, f e i s m n o lo n o a s lt n a o a voce , gli spinaci n r e id s t ebbero dat u r grandi, le scuse o v a n i u in e b r a m t a n b e i i div o altr mi e a non farm e dall'altra parte del mond rato che div a p im s o e h t ; n ta e mia preferi poco attra rosa fosse la on era un 'for che la matita on importava ava la lz a i h C . o p p ru g i d equilibrio ivano a dispos e v a e tr s e a m Le i, quelle di ogg i d o p m te o s zione lo stes cate al celc a tt a o n ra e n vama le mie no rsi, non passa ia g g a s s a m r e interlulare p oiate sui siti n n a o p m te n no il loro unghie. Se no le o n a v a m li net, non si evo risposte v e c ri n o n , a s accapivo una co bagliavo ad all s e s ', ta s a b e ome ' E' cosĂŹ iva spiegato c n e v i m , e rp a ciare le sc asso. Ogni p r e p o s s a p , fare il nodo rta-

N

voce con gli altri,

n

el compo e, abianomalialin entazion tte, vemento, a am inada le o r p o i in d tu cussa is d e t n e m a t n niva pro itori, cosĂŹ come un con i gen talento per il dieventualento o altro. Si veniva segno, ca a tutti, cosa importante

lodati davanti ll'autostima, e d a it sc re c la za non solo per re gli altri, sen la o im st r e p e h ma anc mpetizione. o c o a si lo e g i d mai un briciolo tantomeno da e ti a d ri sg a iv Non si ven ssere derisi. e n o n r e p , o p vanti al grup arezzavano c c a i C . e b a fi Ci leggevano le . Ci lavavano le re ta n e rm o d d a . per farci non scottarcele a te n e tt a o d n a manine sta meriggio prim o p i n g o o n a v Ci abbraccia galo' per loro, e 'r ro st o n i n g di salutarci. O , veniva apti n e d a ic zz u st o fatto di foglie ato. vo prezzato e lod o anno, piange im lt 'u ll e d o rn L'ultimo gio re andare via. e v o d i d e n o zi per la dispera so che

mbravano e s i m pen e s o id r r all'afo s a t i, g is g o m a ia r g o lo c n o t A loro deon la le o n riuscite. ig p iÚ p ' a it v i d a96ntiche e e 'scuole ll e d a n u a t a t fetto è s


er i piĂš p o t t e p is r il a e mi insegnav r t s e a lazionare m r e a ll a a v o a t n g lu e a s s in il olto il senso : in ogni attivitĂ i n g a ro colore p lo m il o r c i e e p d lo e o r s e i d ib schifare i c zarmi, l'inclu n o n a esso piatto. o t t s a n lo g e e s r in ia g o n n a n a m ne, ma mi h possibilitĂ di la e r e v a r e p a portava a un to s e g e c to via la gamb li p m e e che un s

, ire rinunciare d l o u v n o n videre to debole.

uca

settembreď ł novembre 2011 dicembre 2011

rte', ma un maled

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C C C E

i si augura che m

ai piĂš venga con indifferen confusa ques za, maltratta ta 'scuola di v menti, pressio leducazione e ita' n i tu p s tt ic i o i lo c o g m ic no esser tolle rati solo in alc portamenti che - se proprio he, mauni quartieri centro di form di malavita, n - possoazione. on in un

i si augura che le

potenziali ma di cambiare p estre abbiano rofessione, in il buon senso quanto posti trattare male d ove cazzeggia le persone, p tanti - il case ur essendo re r llo dell'autos tribuite, ce ne e e trada, gli uffi di alcuni ope sono ci postali, la ratori telefon centralinista ici, ‌

i si augura che m

aestre repres perchÊ gelose se che si sfog della mamma a dal fisico statu no sul bambino le, si iscrivan o a un corso ario e marito la serotonina d i fedeb o x e , c h e oltre a prod di cui hanno u tanto bisogno magari l'allen , le mette pur rre loro atore è anche e in forma e ci si augura, fi l'uomo della loro vita.

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camere messenalmente, che le pros larghi sorrisi negli asili inquadrerasime teledei nostri picc nno solo i filmati non s o l i e fare da esemp rviranno per denunc sdentati e che io. iare, ma per

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Photo: 2Click Photographer - www.2clickphoto.com

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Anche la critica non ha potuto fare a meno di constatare, dopo il suo ultimo grande successo con Il tempo che vorrei, che Fabio Volo è un vero e proprio fenomeno: editoriale, letterario, di costume.

I suoi libri riempiono le classifiche, gli zaini dei ragazzi e le borse da lavoro degli adulti, le mani dei viaggiatori e i comodini dei sognatori. Ma oltre ogni tentativo di spiegazione, oltre la sua notorietà mediatica, rimangono libri pieni di emozioni, di ironia, di intelligenza.

L

e prime luci del mattino è il nuovo romanzo di Fabio Volo, disponibile in libreria dal 14 ottobre 2011. Ena non è soddisfatta della sua vita. Il suo matrimo-

nio si trascina stancamente, senza passione né curiosità. Suo marito è diventato ormai come un fratello: “Non viviamo insieme, insieme ammazziamo il tempo. Abbiamo stupida


Uscirà il prossimo 2 dicembre nei cinema nostrani

Il giorno in più, ritorno in sala di Fabio Volo.

Oggi, aspettando il primo trailer, ecco arrivare la locandina.

L

a trama? Questa: Giacomo Bonetti è bravo nel lavoro, con le donne e soprattutto nell’evitare accuratamente ogni sorta d’impegno affettivo e sentimentale. La sua

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Tratto dal romanzo dello stesso Volo, e diretto da Massimo Venier, il film vedrà al fianco dell’ex Iena Isabella Ragonese, Stefania Sandrelli, Camilla Filippi e Roberto Citran.

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Fabio Volo è nato nel 1972.

± Voce del programma di Radio Deejay “Il Volo del mattino”, è stato uno dei presentatori del programma televisivo “Le Iene” ± ha condotto ‘Ca’ Volo’ su MTV ± ha scritto Esco a fare due passi (Mondadori 2001), È una vita he ti aspetto (Mondadori 2003) Un posto nel mondo (Mondadori 2006) Il giorno in più (Mondadori 2007) ± nel 2002 ha condotto programma ‘Il Volo di notte’ su La7, ha interpretato il suo primo film, Casomai.

M

ente pensato che due infelicità unite potessero dar vita a una felicità”. Ha sempre deciso in anticipo come doveva essere la sua vita: la scuola da fare, l’università, l’uomo da sposare... perfino il colore del divano. È diventata moglie prima di diventare donna. Finché un giorno sente che qualcosa inizia a scricchiolare. La passione e il desiderio si af-

facciano nella sua quotidianità, costringendola a mettersi in discussione. Elena si rende conto che un altro modo di vivere è possibile. Forse lei si merita di più, forse anche lei si merita la felicità. Basta solo trovare il coraggio di provare, di buttarsi, magari di sbagliare. “Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io.”


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Guarda il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=SE9obdhSbkc

vita cambia quando incontra una ragazza su un tram: un’apparizione improvvisa in mezzo ai passeggeri, uno scambio di sguardi, una bellezza sfuggente che divengono presto una vera e propria ossessione. La incontra tutte le mattine andando a lavorare sul trenta barrato che attraversa la città. Quando finalmente riesce a parlarle e passare una serata con lei viene a sapere che si chiama Michela e che è il suo ultimo giorno in Italia; sta per andare a vivere a New York dove le hanno offerto un incarico in una prestigiosa casa editrice. Un bacio lunghissimo e poi più niente, solo un saluto dal finestrino di un taxi. Si sono incontrati troppo tardi. A Giacomo propongono un grosso affare in Sud America, lui accetta, ma durante il trasferimento l’aereo fa scalo in una città non troppo distante da New York. È un attimo, un impulso irresistibile. È il cuore a comandare. Giacomo scende dall’aereo e la va a cercare…

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L a mia mamma

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sta con

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me

di Manuela Figlia

Conciliare famiglia e lavoro grazie a internet.

L

’autrice del libro Claudia Torino ora vive in Provenza, ha tre Porta è prima di tutto una bimbi Leonardo, Gloria e che io personalmenmamma e una moglie, e an- Chiara che una brava imprenditrice. Da te ho imparato ad amare tramite il


“http://www.lacasanellaprateria.com”

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allo Yoga.

a mia mamma edito da il Leone Verde nasce dalla volontà di informare e sostenere tutte quelle mamme che desiderano reinventare la propria vita adattando alle necessità della propria famiglia. laudia è una donna comune, si rivolge a tutte quelle donne per le quali l’arrivo di un figlio ha coinciso con la fine della propria vita professionale, a quelle donne che hanno scelto non potendo e non volendo delegare ad altri la cura dei propri figli, di restare a casa. Claudia parla durante il libro in modo quasi materno, con pazienza, chiarezza e intuitività, facendo sentire le lettrici non solo comprese, ma guidate nei propri ragionamenti, dando luce allo spirito di iniziativa e la creatività che risiede in ognuna di loro, offrendo non solo spiegazioni e notizie pratiche sulle possibili fonti di finanziamento, su

C

come sviluppare un business plan, come capire se un’idea può essere vincente o meno, lei ci illustra i social network chiarendo l’utilità che possono avere nell’ambito di un’attività lanciata via web, ci spiega come scegliere la piattaforma ideale e come ottimizzare il posizionamento del proprio sito o del proprio blog ed offre degli spunti sinceri su come gestire il proprio lavoro al meglio pur essendo in casa senza nulla togliere ai nostri affetti, al nostro riposo, a noi stesse, raccontando la sua giornata condividendo con le lettrici anche quelli che sono stati i suoi errori ed intervistando altre mamme come lei che hanno deciso di reinventarsi partendo dalle proprie passioni (ci sono anche io e sono stata onoratissima della sua richiesta). laudia ci parla del potere delle mamme del web, le

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mamme che condividono cio’ che amano, che si fanno sentire, che si offrono sostegno a vicenda e che sono ambiziose, piene di passioni ed affidabili.

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suo blog HYPERLINK www.lacasanellaprateria.com uesto è il suo secondo libro, Claudia è autrice anche del libro Giochiamo

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Laura Pausini si rituffa, in tutti i sensi, tra la folla e, nel giorno della presentazione del progetto 11-11’11, che comprende il nuovo cd Inedito e il tour, che la vedrà su 100 palchi di tutto il mondo (partenza a Roma il 22 dicembre), mette in scena un mini-show in Piazza Duomo, a Milano, proponendo tra decine di ballerini Non ho mai smesso, brano scritto da Niccolò Agliardi.

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Rieccola, vestita da Cavalli, in gran forma e dimagrita, pronta a riprendere in mano il suo mondo dopo due anni di assenza dalle scene.

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Inedito, e’ stato presentato nel Muzik-Show di Piero C

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Tra le 14 canzoni Pausini-style ci sono duetti con Iv (la rockettara Inedito) e persino con la sorella Silvi venzionale che venderà bene e soddisferà i fan. U aspetto che Laura non ha volutamente ricercato, mai in passato.

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Io e Inedito. «Sono tornata alla musica con un album che doveva essere esattamente così nei miei progetti. Non si vive di sola Pausini, è vero, ma a chi mi ha aspettato in questi due anni ho voluto regalare un cd innegabilmente mio. Ho pensato per un attimo: cambio genere. Poi mi sono ricreduta». Io e Fossati. «Sognavo da tempo di interpretare una sua canzone. Farlo in duetto proprio con Ivano, che è un poeta, mi ha convinto di un fatto: la canzone perfetta esiste. Ed è questa, prodotta dal maestro Celso Valli».


Chiambretti su Italia 1,e’ un lavoro gioioso e lineare.

vano Fossati (l’intensa Troppo tempo), Gianna Nannini ia (Nel primo sguardo). Un disco piacevolmente conUn po’ meno chi si attendeva maggiore versatilità, un , come confessa toccando tasti della sua vita come Io e i figli. «Mi sono un po’ stufata di leggere nei gossip che sono disperata perché non riesco a rimanere incinta. Non è così. Mi sono fermata due anni non per fare un figlio ma per fare la figlia di due genitori che non mi hanno più vista da quando avevo 18 anni. Un figlio mio? Se verrà bene, anzi benissimo».

Io e mamma. «A Solarolo, dove sono nata, in questi mesi di ritiro ho ritrovato un rapporto stupendo con mamma. Scherzavo sempre e un giorno le ho chiesto: mà, ma come sei riuscita, per 40 anni, a fare all’amore soltanto con un uomo, con

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Io e la musica. «L’amo follemente. Da bambina sognavo di diventare una star. Ma mi sentivo tale anche quando facevo piano-bar e nessuno mi filava. Ora desidero soltanto una cosa: tornare a cantare dal vivo. Lì sono me stessa».

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C’è trasparenza in que che faccio Sono sempre autobiografica quando canto»


Io e la spesa. «In questo periodo ho dormito nel mio letto. Ho fatto la spesa. Sono uscita a cena con i miei compagni di classe. E, tornando a casa, tessevo un rapporto più maturo con papà e mamma». Io e l’amore. «Con Paolo (Carta ndr) va benissimo. Però ho voluto inserire nell’album un brano sulla crisi della coppia. Si intitola Come vivi senza me e consiglio di accettare, in un rapporto, anche le difficoltà». Io e la politica. «Mi hanno chiesto: accetterebbe di diventare ministro, magari del prossimo governo Monti? Io: per niente, tuttalpiù a Monti potrei cantare una canzone… Siamo nel casino più totale, questa è la verità, ma la politica mi ha deluso: non ha mai concesso nulla alla musica, soltanto allo sport. Quando l’Italia vince un mondiale o un atleta si mette in luce fioccano riconoscimenti». Io e la morte. «L’ultima canzone dell’album si intitola Ti dico ciao ed è dedicata a Giuseppe. Era il mio migliore amico, è morto. La vita

Io e Phil Collins. «L’attacco di batteria di Benvenuta è un chiaro omaggio al grande Phil che ha deciso di non suonare più». Io e mia sorella. «Direte voi: che c’entra mia sorella Silvia in un disco, a duettare con me? C’entra, eccome. Fa parte della mia vita, quando eravamo bambine la costringevo a giocare a fare la cantante nella nostra cameretta. Poi è pure intonata, ascoltatela in Nel primo sguardo, la canzone che Nicolò Fabi aveva scritto per una giovane promessa di Sanremo Lab, poi bocciata all’Ariston. Ho sentito per caso quel brano e l’ho voluto subito incidere per questo album». Io e Laura. «Sono me stessa soprattutto nella musica, in queste 14 canzoni. Come in tutte le altre che ho interpretato in carriera. C’è trasparenza in quel che faccio. Sono sempre autobiografica quando canto». Io e Laura 2. «Chi mi conosce sa che ci sono due Laura, quella elegante che veste bene e quella tamarra che dice le parolacce. Molte!».

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a el o. o e a o ».

papà? Io ho provato differenti non è soltanto sorrisi, yeah! situazioni!». o stupidaggini».

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Secondo appuntamento con il Consorzio di Garanzia dell’olio Extra Vergine di Oliva di Qualità

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Gli esperti sono sempre più concordi: l’olio extra vergine di oliva ha un ruolo di primo piano nell’alimentazione, soprattutto per via dei suoi lipidi. Ma non va sottovalutato il suo apporto nell’ambito della salute. Secondo diversi studiosi è decisivo nella prevenzione nelle malattie infantili.


extravergine di oliva:

L’olio di oliva previene le malattie

“G

li acidi grassi polinsaturi essenziali sono contenuti nell’extra vergine d’oliva in proporzioni percentuali simili a quelle del latte materno” ha dichiarato il Professor Giuseppe Caramia, Primario Emerito di Pediatria e Neonatologia. “Con i numerosi costituenti minori, quali squalene, fenoli, polifenoli, tocoferoli, clorofilla e le diverse vitamine (A, D, E, K) influisce in maniera determinante sul benessere del bambino. Ecco perché, ha aggiunto, l’elemento basilare della dieta

mediterranea è considerato un alimento nutraceutico, il miglior regalo che possiamo offrire al nostro organismo per godere di una buona salute e renderci, con gli alimenti, la vita gustosa e piacevole” ha concluso. Ovviamente non tutti gli oli sono uguali. Per beneficiare dell’apporto salutistico dell’olio extra vergine d’oliva, è necessario acquistare una bottiglia tracciata che ne garantisca la qualità. “Il Consorzio è impegnato sin dalla sua nascita in una battaglia sul

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infantili

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controllo della qualità dell’olio” ha dichiarato Elia Fiorillo, Presidente del Consorzio di Garanzia dell’Olio Extra Vergine di Oliva di Qualità (CEQ). “I nostri soci rispettano linee guida che fissano standard molto restrittivi sui diversi passaggi della produzione.

La nostra battaglia è prima di tutto culturale: da un lato è infatti necessario che le persone conoscano le proprietà nutrizionali dell’olio, di modo che possano avvantaggiarsene; dall’altro è decisivo che tali proprietà vengano preservate attraverso controlli scrupolosi”.

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Il professor Caramia ha inoltre ricordato che anche la FDA americana riconosce le caratteristiche salutiste dell’olio extra vergine di oliva, consigliandone un uso quotidiano di due cucchiai da tavola (23g). Secondo gli esperti infatti, l’olio di oliva è utile nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

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l Consorzio di Garanzia dell’Olio Extra Vergine di Oliva di Qualità (CEQ) da anni porta avanti una battaglia finalizzata alla realizzazione di un prodotto di categoria superiore. I soci, appartenenti alle diverse categorie della filiera olivicola, rispettano linee guida definite dal Consorzio che assicurano la qualità e il rispetto di standard molto restrittivi dalla produzione in campo, passando per il confezionamento e l’esposizione nel punto di vendita, fino alla tavola dei consumatori. Tutti i passaggi dalla produzione al confezionamento e alla esposizione nella distribuzione, sono fondamentali per la garantire un olio di alta qualità: Se ben conservato infatti, l’olio extra vergine si difende bene dal fisiologico processo di ossidazione e mantiene intatte le sue proprietà nutrizionali e salutiste, il suo vero valore aggiunto.


AutunnoInverno 2011-

istribuito da H-angar 93 s.a.s.

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o m a n n e C la l e n o nt A di ďż˝

Suggerimenti per una cena con gli amici

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uando le giornate si accorciano e il freddo si fa sentire, non si ha tanta voglia di uscire la sera. Piuttosto che andare al cinema, si noleggia un DVD e lo si guarda accoccolati sul divano, magari insieme a dei cari amici e dopo una gustosa cena in compagnia, ma cosa preparare?

Ecco qualche suggerimento! Primo

Zuppa di carote con boule Mettere il pane raffermo in una ciotola di acqua e quando è morbido, strizzarlo ben bene e lavorarlo con il macinato. Per rendere il composto ancora piĂš morbido, aggiungere un paio di cucchiai di latte, salare ( anche no) e formare delle piccole polpette -boulettes-. In un tegame, far appassire la cipolla tagliata sottile con 2 cucchiai d’olio,


Me n ù d i n ovembre

Primo Zuppa di carote, con boulettes di manzo Secondo Spezzatino con patate Dolce Lamponi golosi

P e r i p iù p ic c o li Merenda

M a ia l in i

da m an gi ar e

2 carote grandi 1 patata grande brodo vegetale 1/2 cipolla 50 gr di macinato di manzo latte q.b e pane raffermo parmigiano sale e pepe salvia

ingredienti

poi aggiungere la patata e la carota, precedentemente lavate, pelate e tagliate a pezzettoni. Aggiungere del brodo vegetale caldo in modo che copra di un dito abbondante le verdure e lasciar cuocere a fiamma medio bassa per una decina di minuti e coperto. Nel frattempo rosolare in una padella le polpettine per pochi minuti. Quando le verdure sono a metà cottura, passarle al mixer così da rendere il composto ben liscio; aggiungere le polpettine e la salvia, regolare di sale. Continuare la cottura a fiamma molto bassa e nel caso aggiungere ancora del brodo vegetale. Quando è pronto, cospargere generosamente di listarelle di parmigiano e una spolverata di pepe.

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ettes di manzo

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o m a n n e C la l e n o nt A di

Secondo

Spezzatino co Tagliare una cipolla a rondelle molto sottili, dorarla in una casseruola con dell’olio evo, qualche fogliolina di salvia e aghetto di rosmarino. Quando è pronta aggiungere parte della passata di pomodoro (quantitĂ sempre secondo i propri gusti ) e lasciar insaporire qualche minuto. Infine

Dolce

Lam

golosi


on patate 500 gr di spezzatino di manzo 3 patate medie passata di pomodoro cipolla Brodo caldo rosmarino e salvia sale olio evo

ingredienti

aggiungere la carne a pezzettoni e coprire a filo con del brodo caldo. Lasciate cuocere per circa un paio di ore a fuoco lento e coperto, poi aggiungete le patate tagliate a tocchetti e fate cuocere sempre nelle stesse modalità per circa un’ora, se ce n’è bisogno aggiungete ancora del brodo. A fine cottura controllate la morbidezza della carne e ne caso, regolate di sale; se c’è ancora molto brodo, lasciate sobbollire ancora un pò di tempo, alzando di poco la fiamma e lasciando scoperto. Quando il sughetto è abbastanza asciutto, spegnere e servire caldo.

Lamponi freschi Cioccolato fondente Cioccolato bianco

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Il lamponi non sono certo di stagione, ma una volta tanto ci si può concedere un piccolo lusso! Questo fine pasto è ottimo e facilissimo da preparare, basta lavare bene i lamponi, asciugarli delicatamente e riempirli con pochissimo cioccolato fuso. Quale abbinamento è più buono? Io li adoro entrambi!

ingredienti

poni

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o m a n n e C la l e n o nt A di

Merenda

Maialini

da mangiare

PER I BISCOTTI Sbriciolare il burro freddo a pezzettini, insieme alla farina, al cacao e allo zucchero a velo, fino ad ottenere una consistenza simile alla sabbia leggermente bagnata. A questo punto aggiungere l’uovo e la vaniglia e amalgamare, si formerà una palla che andrà avvolta nella pellicola e tenuta in frigo almeno un’ora. Stendere la pasta alta circa 1 cm e ricavarne dei cerchi della dimensione che si preferisce. Cuocere in forno caldo per circa 10/12 min a 170°. Far raffreddare bene su una gratella.

PER LA PASTA DI ZUCCHERO(DA PREPARARE IL GIORNO PRIMA) Mettere in ammollo la gelatina nell’acqua per una decina di minuti. Nel frattempo setacciare lo zucchero direttamente in un robot da cucina. Pesare il miele in un pentolino, aggiungere l’acqua e la gelatina e far sciogliere dolcemente e a fuoco lento senza mai portare a ebollizione. Una volta pronto, continuare a girare e versare sullo zucchero a velo. Lavorare col robot fin quando non si addensa (servirà meno di un minuto) e infine trasferire il tutto su un piano da lavoro, impastare a mano con dello zucchero a velo o amido di mais fino a formare Ti aspetto su http://bastaunsoffiodivento.blogspot.com/ una palla morbida ma soda.

Se trovi interessanti

le mie ricette, vieni a sbirciare nel mio mondo, fatto di cose

belle e buone!


La merenda genuina ma divertente!

I

bambini, si sa, adorano i biscotti e a noi mamme piace che la loro merenda sia sana, oltre che gustosa. Spesso non si ha tempo di prepararli in casa, ma se avete un pomeriggio libero e vi va di pasticciare con i vostri piccoli, che ne dite di realizzare questi simpatici maialini?

Potrebbe essere divertente e inoltre servono pochi ingredienti, un pizzico di tempo da passare insieme e tanta, tanta fantasia. Per i biscotti: 230 gr farina 20 gr di cacao amaro 125 gr burro 70 gr zucchero a velo 1 uovo qualche goccia di essenza di vaniglia Per la pasta di zucchero 30 gr di acqua 2 fogli e mezzo di gelatina 50 gr di miele (meglio acacia o millefiori) 450 gr di zucchero a velo setacciato Ricordate, le parole

Conservare in una scatola di latta, dopo averla ben chiusa in uno strato di pellicola. Quando è bella soda, lasciarne una piccola parte bianca e la restante, colorarla di rosa con una goccia di colorante alimentare rosso e un pezzettino di nero, sempre con del colorante alimentare. Stendere la pasta di zucchero rosa abbastanza sottile, ricavarne dei dischi poco piÚ piccoli dei biscotti. Spennellare la superficie del biscotto con della marmellata e applicare il dischetto di pasta di zucchero rosa, dopo di che aggiungere i vari dettagli, modellandoli a mano e aiutandosi con qualche utensile.

d’ordine devono essere

RELAX E DIVERTIMENTO!

ingredienti

e

Per i piĂš piccoli


La verdura del mese

Nome: Cavolfiore o

cavolo bianco

Verdura tipicamente invernale il cavolo bianco è una delle varietà più comuni di cavolo. Grazie al perfetto equilibrio dei suoi componenti il cavolo esercita un’azione benefica sulla salute di tutto l’organismo e contiene poche calorie. Ne viene utilizzato anche il succo per scopi terapeutici.

Descrizione Si presenta di forma tondeggiante e colore bianco ha infiorescenza compatta di peso variabile tra 1 e 1,5 chilogrammi.

Utilizzo principale

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Si consuma come contorno, lessato e condito con olio e aceto (o limone), conservato sottaceto, gratinato con la besciamella, fritto con la pastella, come condimento per la pasta o nelle minestre. Quando è particolarmente tenero e fresco, il cavolfiore è ottimo anche crudo: tagliato a fettine molto sottili e unito ad altre verdure in insalata. Crudo è anche più digeribile e salutare, perché conserva inalterate tutte le sue sostanze benefiche.

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Varieta’

Cavolfiore bianco “Precoce Iesino”, il “Gigante di Napoli”, il “Tardivo di Fano”; altre varietà prendono il nome dal periodo di maturazione: “Natalino”, “Gennarese”, “Marzatico” o “Aprilatico”.

La pianta

I cavoli appartengono alla famiglia delle crucifere, varietà Brassica oleracea. La parte edibile di queste piante è rappresentata dalle inflorescenze


(dette anche rosette) ancora immature denominate pomo, cespo, capolino, corimbo.

Origine

Originario dell’Europa il cavolo è oggi una coltivazione diffusa in tutto il mondo. L’Italia (8% della produzione mondiale) è il quarto paese produttore al mondo, dopo la Cina (39%) l’India (13%) e la Francia (10%). Principalmente coltivato in Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia

Stagionalita’

Novembre, Dicembre, Gennaio. I cavoli sono tipici ortaggi invernali, quando la qualità è migliore e i prezzi scendono notevolmente. Tuttavia sono disponibili tutto l’anno, a prezzi maggiori.

Come scegliere

Le foglie esterne devono essere croccanti ed aderenti alla testa, che a sua volta deve essere grossa e priva di macchie scure. Un fiore sodo e compatto, con le cimette ben chiuse, è indice di freschezza del cavolfiore; la superficie del fiore leggermente annerita è indice di una cattiva e prolungata conservazione.

Come pulirlo

Per pulirlo, si staccano le foglie esterne. Se lo si cuoce intero, si fa un taglio a forma di croce alla base del torsolo. Poi si immerge in acqua acidulata con succo di limone, per eliminare tutto il terriccio nascosto tra le cimette. Se invece lo si deve cuocere a pezzi, bisogna eliminare il torsolo e con un coltellino affilato tagliare le cimette, lasciando attaccata a ciascuna un pezzetto di gambo.


su tu di p Suggerimenti vita Per evitare che l’odore piuttosto forte del cavolfiore durante la cottura si propaUtili ghi per tutta la casa, mettete all’interno della pentola una fetta di pane prin con tanta mollica imbevuta di aceto o limone. Il modo migliore per manpura tenerne tutte le proprietà nutrizionali è quello di cuocerli stufati o a vapore, per non più di venti minuti. La cottura in acqua, specialmente se prolungata, distrug- anc orta ge gran parte delle vitamine, li rende poco digeribili e di odore sgradevole. usan Calorie La c Basso contenuto di calorie: per 100 gr 25 calorie. Essendo molto sazianti sono utili in per una dieta ipocalorica. L’inf E’ m Proprieta’ Grazie al perfetto equilibrio dei suoi componenti il cavolo esercita un’azione benefica sent

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Pasta con cimette di cavolfiore, e pancetta

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-Cuocere le cimette di cavolfiore a vapore, con un pizzico di sale, per una decina di minuti. -Mettere in un capiente tegame il filetto di alice, i pomodorini spellati e tagliati a pezzetti, lo spicchio di aglio schiacciato, le olive spezzettate, la pancetta, 1 cucchiaio di olio, un pizzico di pepe e origano e lasciare insaporire per qualche minuto a fiamma moderata. -Aggiungere, quindi, il cavolfiore ed insaporirlo con l’intingolo, a tegame coperto, scuotendo senza rimescolare, per dieci minuti circa. -Lessare la pasta molto al dente e trasferirla, poi, con l’aiuto di una schiumarola nel tegame lasciandola mantecare per alcuni minuti con il condimento preparato. -Aggiungere solo a fine cottura un altro cucchiaio di olio. -Rimescolare bene e comporre i piatti decorandoli con la rucola spezzettata ed alcuni riccioli di ricotta salata grattugiata.


utto l’organismo. Il cavolfiore ha un basso contenuto calorico e presenta ottimi livello potassio, è molto ricco di minerali, acido folico, fibre, calcio, ferro, fosforo e amina C. izzato da sempre per prevenire, curare o alleviare numerosissime malattie, infatti contiene ncipi attivi anticancro, antibatterici,antinfiammatori, antiossidanti eantiscorbuto. Sono deativi erimineralizzanti e favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Possono essere consumati che in caso di diabete. Secondo alcuni studi americani tra le principali proprietà di questo aggio vi è anche quella di prevenire il cancro al colon e l’ulcera. Per uso terapeutico si no di solito il cavolo cappuccio e il cavolo verza. clorofilla in essi contenuta favorisce la produzione dell’emoglobina ed è utile r curarel’anemia. fuso di cavolo e miele è utile in caso di malattie dell’apparato respiratorio. molto utile contro bronchiti, coliti, congiuntivite, contusioni, sinusite, diabete, diarree e disterie, dolori gastrici ed intestinali, dolori muscolari e reumatici e influenza.

Ingredienti per 2 persone 120 g di pasta corta (formato eliche) 1 filetto di alice sott’olio (7 g) 1 spicchio di aglio 2 pomodori ciliegini (40 g) 2 olive nere denocciolate (15 g) 20 g di pancetta dolce a dadini 200 g di cimette di cavolfiore a vapore 2 cucchiai di olio extravergine di oliva (20 g) 1 pizzico di origano sale e pepe q.b. 1 ciuffo di rucola (o prezzemolo tritato) qualche ricciolo di ricotta salata grattugiata (5 g)












Natale… la festa più attesa da tutti i bam Mancano ancora diversi giorni, ma già le vetrine sono un’esplosione di luci e colori. Nei supermercati già da tempo hanno fatto la loro comparsa panettoni e pandori. Tutto è pronto, anche in casa c’è un’atmosfera gioiosa: è arrivata la magia del Natale! Abbiamo addobbato l’albero e sistemato tutte le decorazioni natalizie, la casa è un tripudio di colori, c’è aria di festa. I nostri bimbi hanno scritto la letterina a Babbo Natale e fatto una lunga lista di regali desiderati, non manca nulla: Cicciobello, la cucina di Hello Kitty, l’Ipad, l’Iphone, l’ultima consolle e molto altro ancora!

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M

festa e l Natale è da sempre una ata dai casione speciale, la più am ssiamo d bini e per questo non po era a svaligi deluderli. E allora via lib zi di elettroni centri commerciali e nego al mega-ne quando si ar riva davanti re nel pallo di giocattoli, eccoci anda riusciamo rando tra gli scaf fali non mai hann vare nulla di originale, or casioni v tutto! Tra compleanni, oc e, abbi i capricci, la nonna e le zi in u trasformato la cameretta im toys-store, che stress! C c remo una settimana a de è cosa comprare, già non trovare il tempo per and negozi, tra il lavoro, la c s bambini, la danza e la pi li da fare per ma sono così tanti i rega e quelli per i n rito, l’amica, la mamma ona per i neg at ar m la o m ia iz In . bi m bi cosa di vera fin quando troviamo qual


La

mbini, quanta magia nell’aria!!!!

Magia del

un’oci bamdi certo iare ica, ma egozio one: gio a trono già varie, iamo un mettecidere è facile dare nei casa, i scina, r il manostri gozi, amen-

di Maria Rosa

Natale

te carino, peccato che sul cartellino in questo periodo c’è riportata sempre una cifra esorbitante, la stessa dopo le festività come per magia, si riduce, ma presi dal rimorso per tutti i pomeriggi in cui li lasciamo in lacrime con la baby-sitter e per le sgridate mentre la mattina li accompagnamo a scuola, e visto che a Natale si è tutti più buoni, diamo fondo ai nostri risparmi, pensando alla gioia e allo stupore appena scarterà il nostro regalo.


Eccoci così alla vigilia ogni anno ci sembra tini colorati e sbrillud

to Il cenone prenota oi… sa della vigilia e p tiv Sfinite dai prepara s riflettere sul vero es i nostri bambini lo diavoleria tecno tto di pane, nè un le ro Tor niamo al nost l gioiosa, tra luci co si lo stupore mentre d Ogni anno, presi m Natale. Per un ba z tutto, le loro stan

finito il frastuono gno di un regalo e non lo si può ac della vostra atten

sempre meno tem a qualche tempo alza e le prime p che è tardiiii… i minuti contati nonni o con la lagne e i capri viste nelle pub parare la cena e furibonde. Che parole san tempo di ascol abbraccio o di le: un gior no dell’Avvento, ami, è regalar

Buon Natale


namente ra st e h c , ro e lb a l’ o tt in bellavista so li a g re i , to n ro p e paccheti o n tt lo to a sc i d tà ti n a di Natale: tu a u r l’enorme q e p e rs fo rà sa , lo o c ic mare? e a sempre più p st si e rt a p e h c a d o più m ia i andare alla mesp d p o sa p n m o te n il e h o c st ti iu n uccica rimane g rante più carino,

sto da un mese nel ri rdote ci invita a ce steggiamenti! fe sa i il a e, ra n e io ib z l ra ia b v … senta per ppensiero la cele re ra p v p a so r ’ o e p h c n u iò o c i m d vi, ascoltia della famiglia e ri lo a v i o “l’ultima d su n , ta le is ta u a q N c l a e o d m a to significa sato, mentre stav n e p o m meno un pe zzo ia m b e b n a o o n n im a h tt a n o n u n se per nti bambini che ta i a , li g fi ri st o n ogica” per i da un’atmosfera ti a d . n e o ir rc m ci r , o lì d i e o v n o od siasmo in meno: l’entusiasmo e tu a n tr e , i a d ’ m o te p a n u te n en o Natale, co i musicali prettam d n fo o tt o fortunati. so en e, m it i d b n a im b b i im a le a o v v lorate , ta mente , il pensiero a is v v ro gnificato del p si im ro e, e v li il a g o re m i ia o n ch i scarta rmai hanno ltima ora, dimenti o ’u i, ll e im d ss co si o ti e st n e co fr li dallo shopping non sono i rega te n a rt o p im rena, te se n e te m n e ra e m v A è . e tv ch in ò ci to o is mbin olo e di gadget v tt ca io g o p ti i o bison n g n o a i h d li e g fi lm ri co st ra o v st o “I n : ze so role del sacerdote

nso alle pa e p ri , ti n e ova in vendita m tr ia g si g e n o st n fe e h c , o dei so io z un regalo pre , le ta a MPO, N E o T st e ro u st q o v r e l p e d e d o n n g ra o g is più abile, hanno b im st e in re o lo a v l a d ni gior no abbiam g o e ci ti e n e cquistare, un regalo fr i ò che fino na società dai ritm ci u ri in lt a o li m g ia a iv o v m , ia ro h ffetti. Deleg nzione”. È ve si ri figli, ai nostri a ere: la mattina ci

ai nost tinuo corr n co n u o tt u mpo da dedicare t È i. no per no a sono: “sbrigati a z v z ce re fa ca a ri o n u it n o e o g ci o fa i nostri ranza con iorno” con un ba p g n si , o u la o “B u n sc u i d re a e it , di corsa all’usc parole, anziché ess ro o v la l a o i figli dai a m rs ia g co g i e d h , la rc o a u p i sc o a …”, poi di corsa e, velocemente p n io n u ri sentire le la n o o n o r tr e n p e e ri st il u o sa m e i perché abbia rno, stanche ed to ri l a e ggine di quelle a ra id p se u a st ll a a n o u n fi re r baby-sitte iamo a compra rm fe i c ri i, il tempo di prea o g P a . .. m ti , li ra g u fi sc a ri tr st icci dei no a e farli sentire mo furiose lp ia o d c ri in sg i li rc o ti n n a g se ti a consolle, e se li bblicità, per non ic g a m a ll a o tv a anti all e li mettiamo dav il nostro TEMPO, il o n n a h n o n a il tempo di un gli hanno tutto, m fi e, m ri e st si o n in i a , ll te u o n r rd nte quel sace iocare e stare a fa g i d , ro alcosa di specialo u q n li co g fi re i ra ie ie m h i a cc ia ltarli, di ch o Natale regalerò calendario il im ss ri a ro g p a il m r o e d p n , ra so a ci a e serenità, prep i un bacio. Ho de ri g e ll a in o tempo a chi ri e, p m e ro p si il in re re e la a rr g o magico da trasc l’attesa, perché re te n a sm a si tu n e ra più per rendere anco inestimabile. re lo a v l a d sa o lc a re qu

e a tutte le m

i. in b m a b i s o li ig v a amme e ai loro mer


Il Natale da Bi Anche l’occhio vuole la sua parte, i nostri cuccioli sono sempre più vanitosi, l’inverno si fa sempre più sentire, ecco cosa propone Bimbi Belli per ogni occasione che questo mese ci porta, cenoni, pranzi, feste, correre, saltare .....

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Il Natalne osfera, al-i tm a a u s a ll a , le ata cchie, allm’auti n ensate aal N le e e n o p m a regali, ecozrato e al presepe, lalcalore. bero d al vischio, alle luci, a quei sacschio e giorno dopo, a

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C

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i di carn E pensate al ie p , ta r o p a ll davanti a tica chetti allineati ile, confezioni, piatti di plas difta non riciclabndo sono puliti vanno nell’in rtache anche qua luci fulminate che vanno pouelferenziato, alle logica. Poi voltatevi verso qrati, te all’isola ecoammobili rossi bianchi e do inala pila di sopr litterati, di regali non indov chidi angioletti g i tortellini, lenticchie e coteeggi ti, di avanzi do per una settimana, di agg bili no che bastan ione, di pasticcini immangiaiete di dubbia funz ono un componente a cui slard perché contengri poco interessanti, di fou non allergici. di lib ove diavolo li metto? Ecco, sse sì, carini, ma dche il giorno dopo Natale foella sarebbe bello non la festa del superfluo e d nto ancora Natale, co qualche piccolo suggerimeiuti. spazzatura? Ec aldo, lussuoso e parco di rif per un Natale c

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A


leel

o t t e n o s Cas E

’ festa, bisogna trattarsi bene, offrirsi il meglio: ben vengano quindi uova di galline ruspanti nutrite con mangimi bio, tortelloni e tortellini, croccanti verdure biologiche, pandoro e panettone, frutta secca. Il mio proposito per quest’anno sarà ridurre la quantità e puntare sulla qualità. Non siamo più nei tempi in cui le feste erano l’unica occasione di mangiare fino a togliersi realmente la fame. Pensare ai propri ospiti significa anche pensare al loro benessere, quindi invece di puntare su varietà e quantità, scegliere pochi piatti, ma eccelsi, possibilmente non confezionati ma, se giustamente non si vogliono

passare le giornate precedenti a cucinare, acquistati da bravi artigiani, pasticcerie, rosticcerie, gastronomie, visionando per tempo la lista degli ingredienti e non comprando mai nulla che abbia ingredienti che normalmente non sono presenti in una dispensa casalinga. E’ un trucco ottimo per evitare cibi con componenti chimiche o fortemente manipolati. Anche sulle quantità, non vi preoccupate, non ci sarà nessuno che si alzerà da tavola con la fame anche se non preparate il doppio della capienza dello stomaco dei commensali. Questo per varie ragioni, le più importanti delle quali riguardano la salute: anche nel caso che le

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A tavola

di Lisa Ziri

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persone si regolino da sole, vi rimarranno avanzi e avanzi che vi impediranno di ritornare ad una dieta quotidiana decente subito dopo le feste. Ricordiamoci che non si ingrassa per il panettone mangiato a Natale, ma per tutti quelli che continuano a girare per casa fino alla Befana. Sarebbe molto bello trovare anche il tempo di preparare insieme i piatti tipici natalizi della propria tradizione. Anche per chi non è portato internet offre persino dei video per imparare a fare gli struffoli o i tortellini. Infatti oltre all’aspetto divertente e conviviale, preparare in casa questi piatti permette di investire sulla qualità degli ingredienti e minimizzare gli imballi. Ancora, meno rifiuti

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I regali

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e confezionate i regali alla vecchia maniera, munitevi di scotch di carta, l’unico che permette di riciclare interamente la carta da regalo. E nel sceglierla attenzione alle carte laminate, decorate con applicazioni che non possono andare nella raccolta differenziata. L’ideale sarebbe confezionare i pacchetti con scatole decorate che sa-

per Santo Stefano. Un discorso molto importante merita la tavola. Assolutamente da bandire piatti e bicchieri di plastica, anche se rossi e dorati. Meglio tirare fuori il servizio della nonna, o far portare alla nonna il suo servizio buono per completare il vostro se i piatti non bastano. E’ anche una questione di qualità del pasto: il vino è più buono se bevuto nel bicchiere di vetro, l’arrosto si taglia meglio con un vero coltello. Idem per tovaglie e tovaglioli. Se non sono sufficienti, basta uno scampolo di tessuto natalizio da tagliare con la forbice a zigzag. E il tempo di metterli in lavatrice è paragonabile a quello di buttarli nella spazzatura.

ranno reimpiegate per altri utilizzi, oppure con scampoli di tessuto, magari utilizzando la tecnica giapponese del furoshiki che viene da un popolo che di confezionare i regali se ne intende. Un’altra idea può essere quella che abbiamo usato l’anno scorso nella nostra famiglia: abbiamo realizzato dei sacchi di tessuto verde, in parte panno, in par-


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te raso, in parte velluto, di varie dimensioni. Sono serviti per impacchettare i regali di famiglia e sono ancora lì quest’anno, aspettano solo di essere chiusi da nastri di tessuto. Sotto l’albero fanno un figurone e durano nel tempo.


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er quanto riguarda cosa mettere dentro il pacchetto, l’ideale in questi tempi di case piene di oggetti è regalare esperienze: un buono per una vacanza, una cena fuori, un massaggio. Sono ricordi più gradevoli di un gioiello. Oppure puntare su regali da consumare: fave di cacao con zucchero di canna grezzo, una briciola di tartufo ma anche oli aromatizzati e marmellata fatta in casa. O ancora saponi, creme, bagnoschiuma, l’importante è che non siano per tipi di pelle particolari o dai profumi improbabili. Di questi tempi sono comunque un risparmio e un piccolo lusso che forse non ci si permetterebbe altrimenti. Facciamo solo attenzione agli imballaggi, che siano semplici e in materiali riciclabili, quindi vetro, legno, carta. Anche plastica, certo, ma ricordiamoci che la plasti-

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ca da imballaggio può essere riciclata solo una volta, poi rimane nell’ambiente. E poi non può competere con la matericità del naturale. Perfetti anche i regali fatti a mano, ma solo se sono utili. Il soprammobile in pasta di sale è un futuro rifiuto, la decorazione natalizia in trucioli e brillantini pure, molto probabilmente. E in ogni caso, meglio poco, utile e di qualità, ad esempio un berrettino in lana (magari tinta naturalmente, magari nostrana) che un maglione in acrilico.

E alla fine ringraziate per tutto, conservate tutto, tenete quanto vi è utile e per il resto e organizzate segretamente tra gli amici più cari, rigorosamente fuori dal giro con cui passate il Natale, la festa post festiva del regalo riciclato in cui vi scambierete tutto quanto non è azzeccato o risulta superfluo.

E magari così eviterà di finire in fondo ad un armadio o un garage e quindi, alla fine, in un cassonetto.


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Oddio è

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Natale!!!

unque ci sono due tipi di persone, quelle che amano il Natale e quelle che non lo amano, io sarei per la seconda ipotesi è una festa che non ho mai sentit o più di tanto... È che se hai un nano per casa il Natale viene amplificato al l'ennesima potenza!

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Certo perché i piccoletti non si accontentano dell’alberello a fibre ottiche che tiri fuori il 24 e rimetti via il 26 giusto per dire che hai fatto l’albero… NO!

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I nanetti vogliono il mega alberone raso di palline, nastrini, campanelli e stelline, vogliono il presepe, ma mica per ammirarlo nooo, lo vogliono per spargere pecorelle e Re Magi per tutta la casa! Poi vogliono le vetrofanie, le ghirlande e vogliono luci, luci e luci che devi chiamare l’Enel e farti alzare i kilowatt del contatore! Ecco per una che non ama molto il Natale questo è un po’ pesante… Ma son bambini, vuoi non accontentarli? In tutto questo circo del Natale un posto di prim’ordine lo hanno i regali , quelli scritti nella famosa letterina. Ora io non conosco (per fortuna) regali da maschi, ma da femmine ormai ho preso una laurea dalla Mattel, il problema è che tutti hanno un ingombro simile a un monolocale. La mia bimba è nel tunnel delle principesse Disney, quindi oltre a sorbirmi letture e film inerenti mille volte a settimana, c’è anche tutto il merchandise che va dai semplici pannolini (mia figlia vuole solo quelli di cenerentola mentre nella confezione ci sono anche quelli di Biancane-


Mi chiamo Chiara C. abit o a Monza, sono mamma un po’ per caso e sopratt utt o sono una “mamma allo sbando”, ogni gior no mi arrabatt o tra il mio lavoro di mamma, quello di mar keting manager e quella di blogger! Seguimi su facebook ve e mi devo inventare un modo per farle mettere anche quelli, se non voglio aprire un negozio di pull-up di Biancaneve) alle bambole e al MONUMENTALE castello delle Principesse. A parte il fatto che costa come un motorino, il castello delle Principesse ha un ingombro di 40mq con ascensore, garage, scuderia, darsena, mansarda, biblioteca, piscina, SPA, centro fitness, etc etc… Adesso io voglio sapere che cosa se ne fanno le Principesse (che sono notoriamente delle sfigate) di quel mega castello??? Dunque, Biancaneve non ha ancora capito che non si devono accettare cibarie dagli sconosciuti men che meno dalle vecchie streghe. Cenerentola è l’apoteosi della bassa stima, ma non può cacciare di casa matrigna e sorellastre visto che è lei la padrona? Ariel la sirenetta: ma sei li felice nel mare e tu per un uomo rinunci alla tua coda da sirena? Sei Matta!!! Bella, va bene che non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace ma la bestia è orrenda ed è un dato di fatto. La bella addormentata, morte apparente e risveglio (sembra un horror). Poi ci sono Mulan e Pocahontas che non se le fila praticamente nessuno! Ecco, per chi ha delle figlie femmine o è nel tunnel delle Principesse, (o ci sta per entrare o -beate loro- ci è già uscita), sappiate che è per tutte una tappa obbligata, mettiamoci pure il cuore in pace! Poi abbiamo tutta la serie dei cavalli (io non so proprio dove possa aver preso questa fissa),

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dicembre 2011 ma la Camy è pazza per i cavalli quindi nella lista c’è il Pony Toffee (come potrebbe mancare visto che in tv ogni due spot, uno è quello del pony toffee) e c’è il cavallo elettrico rocky anche quello con un ingombro pari a un cavallo in carne e ossa! E per non farci mancare nulla arriva anche la cucina IKEA che occupa un’intera parete! E per ultima, nota dolentis-

sima, la bambola di Dora l'Esploratrice che in Italia è praticamente inesistente, a questo punto vorrei fare un appel lo al produttore, perché non si trova la bambola di Dora l'Esploratrice? Quindi ricapitolando una povera

donna, che come me non ama il Natale, è costretta a trovare pecorelle nei cuscini del divano con conseguenti sproloqui, è costretta a recarsi al toy center e fare un mutuo per compare il castello delle Principesse Disney, è costretta a ridisegnare la piantina di casa per far posto alla cucina IKEA, è costretta ad addobbare la casa come l’Ipercoop, è costretta a cantare jingle bells, tutto ciò per vedere un meraviglioso sorriso e gli occhi che brillano di una piccola ricciolina bionda la mattina di Natale…

forse ne vale la pena!

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Buon Natale fottute pecorelle !!!

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New York sotto le feste di Natale è da sempre uno degli immaginari natalizi piÚ comuni quando si pensa ad un viaggio sotto le feste. Chi non ha mai desiderato sentir cantare Santa Claus is coming to town, pattinare sul ghiaccio a Central Park o affrettarsi assieme a tutti quei newyorkesi in ritardo per i regali di Natale?

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New Y sotto le feste

pattinaggio sul gh e shopping


hiaccio

Dove pattinare sul ghiaccio.

A Central Park il Wollman Rink per i newyorkesi è una vera e propria tradizione invernale, qui durante il giorno e durante la sera si ritrovano tantissimi pattinatori, sportivi, ma anche turisti che vogliono solo fare un giro in uno dei luoghi invernali più belli della Grande Mela. Un’altra grande pista di pattinaggio sul ghiaccio è quella del Rockefeller Center che si trova nel cuore di Manhattan da oltre settant’anni. Tra la quarantanovesima e la cinquantesima strada un meraviglioso albero di natale qui si riflette nella grande pista di ghiaccio e con le sue luci fa sognare tutti i pattinatori e i turisti.

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York e:

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fortunati che quest’anno passeranno le giornate del Natale a New York potranno raccontare al ritorno se questi consigli sono stati utili, per tutti gli altri (me compresa) non rimane che sognare. C’è poi una terza categoria, quelli che letto questo articolo decideranno di prenotare New York così su due piedi, a loro riservo questo indirizzo, per i voli lastminute ; ) Con Air Europa fino al 15 novembre potete pagare un volo per New York a “soli” 400 euro partenza da Milano, chi può ne approfitti!

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Da vedere: Top of the Rock

Una volta arrivati fin qui è impossibile non andare a vedere il Top of the Rock. Recentemente restaurato offre ai visitatori sky shuttle con tetto in vetro per vedere tutti i 70 piani della scalata al Terrazzo di New York, così come lo chiamano gli abitanti della Grande Mela.

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Il Top of the Rock dai suoi 259 metri d’altezza regala una New York a 360°, con tramonti e panorami dai colori unici e le scintillanti luci del Natale della

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Avenue e Lord & Taylor. Anche i piccoli negozi possono incantare e offrire oggetti di tendenza o semplici ricordi di una città fuori dall’ordinario. Un consiglio per le famiglie con bambini che vogliono portare i propri figli a “conoscere” Babbo Natale.

Da fare: shopping a New York.

Io personalmente se fossi in questa città nel periodo natalizio con gli addobbi suggestivi e l’atmosfera giusta credo che comprerei di tutto. La magia delle luci e una città così affascinate, piena di negozi e grandi magazzini non possono che dare l’impulso ad uno shopping sfrenato. Tra i grandi magazzini che ogni anno si vestono a festa molti sono quelli che vale la pena visitare. Da non perdere ovviamente Macy’s, ma anche Bloomingdale’s, Bergdorf Goodman, Barneys, Saks Fifth

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Grande Mela. Una curiosità: il podcast con la storia, i consigli e le informazioni sul Top of the Rock è disponibile sul sito a 1.99$.

Di sicuro infatti incontrerete in strada tantissime persone vestite da Babbo Natale ma se quello che volete far divertire ma soprattutto far sognare i vostri figli (e magari tornare bambini un po’ anche voi) l’unico vero Babbo Natale di New York è al Macy’s. Il progetto lanciato dal grande magazzino si chiama infatti A million reasons to Believe e offre la possibilità a tutti i bambini di scrivere lettere ma anche conoscere di persona Santa Claus. Qui è possibile incontrare il vero Babbo Natale all’8 °


Il pa

Tutti sanno che non c’è per Ma dalle mille luci che illu nue, un incontro magico co hattan da oltre settant’anni la pista d per tornare nella nostra amata Italia mondo è Carolina Kostner. Ed eccoci qua, dopo aver fantastica di questa pattinatrice artistica dal s

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piano di Macy’s Herald Square, dal 24 novembre al 24 dicembre tutti i giorni dalle 9 alle 21.

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attinaggio tutto made in Italy

riodo migliore del Natale per visitare la città che non dorme mai.. uminano la Grande Mela, lo shopping dell’ultimo minuto sulla Fifth Aveon Babbo Natale al Macy’s non può macare come tappa nel cuore di Mandi pattinaggio del Rockefeller Center, ed è da qua che vogliamo partire a, sempre alta la bandiera quando a rappresentarci sulle piste di tutto il

ato su un soggiorno natalizio a New york, vogliamo ripercorrere la carriera suo primo incontro con i pattini da ghiaccio alla tenera età di 4 anni.

Lame danzanti

dall’età di 4 anni.

1987. Inizia a indossare i pattini da ghiaccio fin dalla tenera età di quattro anni, spinta dai genitori. Il padre Erwin Kostner è un ex giocatore (difensore) di hockey su ghiaccio che in carriera è stato capitano della nazionale italiana (212 presenze tra il 1976 e il 1992) ed allenatore della nazionale azzurra under 18; la madre Maria Patrizia è un ex pattinatrice (da giovane la sua allenatrice era la madre, nonna di Carolina) ed allenatrice delle giovanissime ragazze della squadra di pattinaggio “Ice Club Gardena”. Isolde ha due fratelli, Martin e Simon. Ha anche una parente famosa: l’ex sciatrice azzurra Isolde Kostner è cugina del padre, ma anche sua madrina di cresima. Sviluppa il proprio talento artistico e sportivo a Ortisei (in provincia di Bolzano), dove risiede. Nel 2001 crolla la pista e Carolina non ha più un allenatore che la può seguire. Grazie all’appoggio dei genitori la giovane Carolina coglie l’opportunità di trasferirsi in Germania, a Oberstdorf, dove continua gli studi linguistici e si allena sotto la guida dal tedesco Michael Huth. Per tutta la sua carriera sportiva si dividerà tra Ortisei e la Germania.

Dopo le prime gare del 2001 in categoria junior, arriva la sua prima vittoria importante a Oberstdorf nel settembre 2002: è la sua prima gara senior e subito vince. Giun

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La pattinatrice italiana Carolina Kostner nasce a Bolzano il giorno 8 febbraio

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ge quindi ai campionati Europei del 2003 dove presenta un programma lungo e di grande prestigio; sulle note del tema del film “Schindler’s List” commette un errore, toccando il ghiaccio con una mano: arriva al quarto posto.

Ai mondiali che si svolgono lo stesso anno a Washington presenta un programma corto. Pattina sulle note di George Winston ed il suo

“Variations on Canon in D” e ottiene il terzo posto.

Ai mondiali di Dortmund del 2004 presenta di nuovo un programma corto sulla canzone “Song from a Secret Garden”. Ini-

zia molto bene, ma commette poi alcuni errori che sarebbero da giudicare gravi: sorprendentemente i punteggi dei giudici rimangono alti e Carolina si aggiudica il quinto posto.

Nel 2005 vince la medaglia di bronzo ai Campionati mondiali di pattinaggio di fi-

gura che si svolgono a Mosca. Presenta un programma corto che entusiasma il pubblico: sulle note di “Sunday” di George Winston esegue senza problemi tutti gli elementi previsti: al collo le viene posta una medagli di bronzo.

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Arrivano le Olimpiadi invernali di Torino 2006: il 22 novembre 2005 il presidente del

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CONI nomina la giovane Carolina Kostner portabandiera dell’Italia nella cerimonia di apertura della XX Olimpiade Invernale. Prende il testimone proprio dalla cugina Isolde che fu portabandiera nell’ultima Olimpiade quattro anni prima a Salt Lake City. A meno di un mese dall’inizio delle Olimpiadi, il 19 gennaio 2006 Carolina si classifica al terzo posto ai Campionati europei di pattinaggio di figura di Lione sulle note dell’Inverno di Vivaldi. Intanto tutti i media la cercano: Carolina diventa testimonial di numerose marche in vari campi (Lancia, Biotherm, Dainese, Grissin Bon, Asics/ Onitsuka Tiger...) e lo stilista italiano Roberto Cavalli, crea appositamen-


te per lei - prima volta di Cavalli in ambito sportivo - gli abiti da gara per l’importante evento Olimpico. Purtroppo le tanto attese Olimpiadi casalinghe le riservano solo un nono posto, complice sicuramente la tensione e la pressione mediatica che gravava sulla sua persona. Agli impegni sportivi intanto affianca il percorso di studi che continua al DAMS di Torino. Dopo essersi ripresa da un infortunio torna

nel 2007 vincendo i Campionati Italiani: poi ai Campionati Europei di Varsavia si aggiudica la tanto attesa medaglia d’oro di specialità; a livello europeo il miglior risultato italiano risaliva all’argento di Rita Trapanese, 35 anni prima.

Arrivano poi i campionati del mondo di Tokyo dove Carolina presenta un programma

corto perfetto aggiudicandosi il terzo posto parziale. Complice però la tensione, sbaglia molto nel programma lungo e scivola in sesta posizione.

Il 2008 si apre qualificandosi alla finale di Grandprix e vincendo la medaglia di bronzo

All’inizio del 2010 vince la medaglia d’oro nella prova individuale di figura agli Europei di pattinaggio artistico a Tallinn, in Estonia. Poche settimane dopo vola a Vancouver per le Olimpiadi invernali canadesi, dove però non riesce a brillare.

Torna sul podio mondiale ai campionati che si svolgono alla fine di aprile 2011 a Mosca (Russia), conquistando una meritatissima medaglia di bronzo.

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con un programma sulle musiche di Antonin Dvorak “Dumky Trio op.90”. A Zagabria conferma poi il titolo europeo con un buon programma. Alla fine del mese di marzo, ai mondiali di Goteborg (Svezia), è medaglia d’argento dietro la giapponese Mao Asada.

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o m a n n e C la l e n o nt A di �

Lo sentite? Ormai è nell'aria! on nz ca , ta fes a o an in um ill di ttà ci le o, or e sso e vetrine si tingono di ro o insistentemente. Non c’è nulla da fare, e vecchie melodie risuonansi odia, ma che per tutti resta sinonimo di fa periodo dell’anno che o si ama o lore, regali e golosità. lia ha i suoi piatti della tradizione, di quelli che se A Natale ogni famig i non avrei mai potuto suggerirvi un menù, ma v sarebbe Natale! Quindi vostri bambini... scommettiamo che gradirete anc qualche spunto goloso per

L

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Morsetti di mortadella

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Tagliate la mortadella a dadini, poi passatela velocemente in un mixer insieme al rosmarino fresco e ai pistacchi. Devono essere sbriciolati, con una consistenza granulosa. In una ciotola, setacciate la farina con il lievito chimico. In una terrina,


ncine gioiose , questo è un amiglia, caenza... non voglio offrirvi che voi?

Me n ù di dicembre Morsetti di mortadella, pistacchi e rosmarino Stelline filanti Alberelli di pandoro Omini di neve

100 gr di farina 2 cucchiaini di lievito chimico 2 uovo 100 gr di yogurt naturale non zuccherato 40 ml di olio d’oliva 50 gr parmigiano grattugiato 200 gr di mortadella 20 gr di pistacchi – pepe rosmarino

ingredienti

mescolate le uovo con lo yogurt, il sale e l’olio. Quando è ben amalgamato, aggiungere la farina setacciata e infine il parmigiano, il pepe e il mix di mortadella, pistacchi e rosmarino. Amalgamare bene il tutto e dividerlo in pirottini piccoli. Cuocere in forno caldo, a 180° per circa 15/20 minuti.

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a, pistacchi e rosmarino

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o m a n n e C la l e n o nt A di

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230 gr di farina 120 gr di acqua tiepida 9 gr di lievito fresco 1 cucchiaino di sale cucchiaino di zucchero 3 o 4 pomodorini mozzarelline prosciutto cotto basilico

ingredienti

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Steline

filanti

Sciogliere in una parte di acqua tiepida il lievito e lo zucchero e lasciarlo attivare qualche minuto. Mettere la farina a fontana in una ciotola ampia, aggiungete il sale, l’acqua e il miscuglio a base di lievito e impastate fino a formare una palla. Infarinate leggermente e lasciate lievitare al caldo e coperto per un’ora. Tagliare in quarti i pomodorini, salarli e aggiungere il basilico spezzettato e le listarelle (o dadini di prosciutto). Quando la pasta è ben lievitata, prenderne una piccola parte, stenderla, riporre al centro il ripieno di pomodorini, mozzarella, prosciutto e basilico e richiudere bene, ripetere l’operazione il numero di volte necessario a terminare l’impasto. Posizionare le palline ottenute in uno stampo in silicone a forma di stella, spennellare la superficie di olio d’olivo e cuocere in forno caldo a 180° per circa 25/30 minuti.


di pandoro

ingredienti

Alberelli

1 Pandoro 1panna montata oppure marmellata pasta di zucchero verde, rossa, bianca e gialla

Tagliare delle fette molto spesse di Pandoro (preferire la parte centrale) e da queste ricavare dei triangoli. Cospargere la superficie di un lieve strato di panna o di marmellata. Stendere molto sottile la pasta di zucchero verde e ricoprire i triangoli di pandoro, inserire lo stecco e infine decorare secondo la vostra fantasia.

Infilare due marshmallows su un bastoncino, con una pallina di pasta di zucchero arancione, formate il naso. Con quella nera formate gli occhietti, la bocca e un cappello. Continuate dando libero sfogo all’immaginazione e alla creatività .

1Marshmallows bianchi pasta di zucchero nera e arancio

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Omini

di neve

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Le ultime due pagine le dedichiamo a vo

I

piĂš sinceri auguri per un sereno felice Natale dalla redazione del

Bimbi Belli Magazine

a tutti i lettori che continuano a seguirci ogni mese... e che ogni mese diventano sempre piÚ Doveroso per noi ringraziarVi, è merito Vostro se ogni mese aumenta

il nostro entusiasmo.

Non ci resta, a questo punto, che uno splendido Natale e felice anno L' arrivederci è per il 2012!


oi

e

첫 numerosi!

augurarVi o nuovo! Bimbi Belli Magazine


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