BioGuida 34 - Autunno 2011

Page 1

Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 CNS TS

In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Trieste per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

AUTUNNO 2011

N. 34 Trimestrale di ricerca olistica e 2,90

ITINERARI DELLO SPIRITO



BioGuida

ITINERARI DELLO SPIRITO n° 34 autunno 2011 Trimestrale di approfondimento e ricerca olistica. Aut. Reg. Tribunale di Trieste n° 1067 del 26/03/03

in questo numero

Testata iscritta al ROC n.16994. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 CNS TS

Editore: BioGuida Edizioni di Pierpaolo Bon Sede: Piazza Vico 7 B, 34131 Trieste Tel. 040.3229773 - Fax 040.9890285 Infoline: 338.8852117 info@bioguida.com - ppbi@bioguida.net Sito web: www.bioguida.com Abbonamenti: 040.3229773 - 338.8852117 info@bioguida.com CCP 51506707 Pubblicità e Marketing: 338.8852117 ppbi@bioguida.net Impaginazione: Luglio Fotocomposizioni, Trieste

La via della terra:

Gli incontri: Speciale “Il cerchio della vita The Circle of Life”: Trieste, 20-23 ottobre 2011

L’architettura BioEcologica

..................

32

La via della scienza:

7

Storia dell’Iridologia: un’analogia “verticale”

La via interiore:

...........................

............................................

36

Stampa: Mosetti Grafiche, Trieste. La riproduzione anche parziale di immagini o testi deve essere autorizzata dall’editore. La rivista viene distribuita esclusivamente in punti selezionati e autorizzati. Nessun allegato alla rivista è da considerarsi tale se non esplicitamente autorizzato. L’editore si mette a disposizione degli autori delle cui opere non sia stato possibile risalire alla fonte. I diritti di immagini e loghi pubblicitari sono forniti dai clienti dietro loro autorizzazione e responsabilità.

Direttore responsabile: Pierpaolo Bon

Lo stress di decidere

.............................................................

Astrologia delle relazioni Bambini del futuro

....................................

.........................................................................

Lo spirito delle parole e la ciotola di luce

........................................................................

La via degli animali:

12 14 28

Animali al fronte

31

.................................................................................

38

Parole e musica:

Coordinamento di redazione: Mari Valentini I nomi di questo numero: Elisabetta Conti, antropologa, iridologa. Rodolfo Carone, presidente associazione Gendai Reiki Italia. Donatella De Colle, psicologa, musicoterapeuta. Manuela Gatti, consulente in bio architettura. Gianluigi Giacconi, psicologo.

Interviste

I luoghi: I luoghi della BioGuida

............................................................................................................

Recensioni CD ............................................

32

............................................................................

Recensioni libri

........................................................................

42 43 44

Francesco Giordano, critico ed esperto musicale. Roberta Giurissevich, astrologa. Luciano Rizzo, medico odontoiatra, posturologo, kinesiologo, naturopata. Andrea Sergiampietri, medico veterinario, omeopata. Roberto Todero, giornalista. Francesca Tuzzi, Gendai Reiki Italia. Disegni e immagini: Cristina Bernazzani, Manuela Frisone, Moreno Tomasetig (quando non diversamente specificato) In copertina: “Cosmo” di Vesna Benedetic.

1


EDITORIALE

Dall’altra parte del vuoto P

uò sembrare che nei nostri sistemi di pensiero le parole ed i concetti di “essenza”e “vuoto” abbiano stentato ad essere associabili se non come contrari. Il filosofo Parmenide ha d’altronde sentenziato “che l’essere è e il non essere non è” e dopo di lui, Aristotele: che il nucleo reale di ogni cosa è “ciò per cui essa è quella che è”. Raramente dunque, in Occidente, l’idea di vuoto ha rinviato al suo contrario, se non come condizione patologica, come l’horror vacui per esempio; viceversa nella tradizione buddhista ‘essenza’ e ‘vuoto’ sono interscambiabili e persino identificabili. Eppure ad un’indagine più sottile e che stupisce, certe interpretazioni anche in Occidente sono argute in proposito: Eraclito e Platone, per esempio, sia pure su posizioni ontologiche e razionali piuttosto che spirituali, possono destare sorprese e mostrare affinità col “Sutra del Cuore della Saggezza Trascendente”. Platone, nel “Sofista”, sostiene le sue argomentazioni sull’identico e l’altro, alludendo al fatto che nulla può essere compreso se non in relazione a ciò che è diverso da sé e dunque rivela un’inedita affinità d’interpretazione al discorso taoista sul vuoto. Va precisato che nella religione e filosofia buddista non può sussistere identità senza relazione ad un’infinita costellazione di “altri”, ed affermare che ogni essenza è “vuota” equivale a sostenere che è priva di esistenza autonoma. Stessa cosa si afferma a proposito del Dharma, termine che rinvia a molti significati, tra cui quello di insegnamento di un sapere sistematico, condotta secondo giustizia, fenomeno, effetto, realtà ultima. Tutti i dharma sono caratterizzati dalla 2

vacuità, recita il “Sutra del Cuore della Saggezza Trascendente”, non nel senso che gli eventi siano vuoti ma nel senso che radicalizzare e praticare il vuoto significa svuotare il corpo e la mente in specchi di elementi interconnessi ed interagenti, nel nome dell’interrelatività universale. Che la forma sia vacuità e la vacuità forma non vuol affatto dire che il vuoto sia assimilabile al nulla, ha anzi

una sua realtà propria in relazione e nei suoi rapporti alle altre forme che abitano l’universo, nel senso che il vuoto agisce come dall’interno per distruggere le sue stesse e false pretese di sussistenza e attaccamento. Vuoto in quest’accezione non è dunque né il Nulla e neppure l’Essere, perché impermanente è l’assenza di un sé duraturo nel tempo. Potrebbe apparire dunque che la letteratura buddista proponga una sofisticata

teoria del relativismo spaziale e temporale ma così non è, perché tale idea non è il frutto di speculazioni astratte, quanto il prodotto di un’attenzione concentrata e che sviluppa nella pratica e nella meditazione la sua massima espressione. L’importanza dell’attitudine meditativa come condizione necessaria del conseguimento del risveglio si fa decisiva nel buddismo zen, il cui termine è l’equivalente giapponese del cinese chan e sanscrito dhyana. In questa disciplina religiosa e filosofica si insiste sull’esperienza immediata della pratica speculativa rispetto alle discussioni speculative. Anche qui si insiste sul bisogno radicale di “fare” vuoto, e togliere sostanzialità e permanenza agli oggetti, all’io, ai pensieri, ai gesti. Ciò naturalmente non vuol dire che il buddismo zen sia ingenuo e primitivo da ignorare speculazioni dialettiche, ma da presupporre il superamento teorico dei problemi a favore della sua propensione meditativa e ritualistica. Nello Zen è il respiro la dinamica del vuoto, di un vuoto fluente che si realizza nei gesti e nella postura, nella posizioni delle mani ( il dorso della sinistra appoggiata sulla destra forma una specie di cavità e i due pollici con le punte si toccano) che formano un ovale vuoto. La meditazione non è, dunque, un azzeramento della coscienza e dei pensieri ma un bisogno di purificazione che si propone di realizzare un vuoto del vuoto. Anche nella ritualità il buddismo zen persegue questa via, nella cerimonia del pasto e del thè, nelle attività e nella pratica delle arti. Nella vita stessa. Mari Valentini marivalentini@libero.it


Dove trovare la BioGuida?

LA BIOGUIDA SI RICEVE SOLO IN ABBONAMENTO POSTALE: conto corrente postale: 51506707 intestato a: BioGuida Edizioni causale: abbonamento BioGuida CONTRIBUISCI ANChE TU AL SUCCESSO DEL PROGETTO BIOGUIDA: SOTTOSCRIVI UN SEMPLICE ABBONAMENTO ANNUALE! Come privato al costo dell’abbonamento di soli 10,00 e annuali, riceverai la BioGuida comodamente a casa tua...

Come associazione / operatore al costo dell’abbonamento di soli 18,00 e annuali, vedrai pubblicati i tuoi dati nella rubrica “I Luoghi della BioGuida”, oltre a ricevere la rivista. Dopo aver pagato il bollettino invia i tuoi recapiti da pubblicare al fax 040.9890285 oppure a info@bioguida.com

INFO LINE: info@bioguida.com 040.3229773 338.8852117



“The Circle of Life” 20 - 23 ottobre 2011, Trieste

Una nuova consapevolezza, un nuovo mondo Vogliamo coinvolgere un vasto pubblico nelle esperienze e negli insegnamenti di personaggi di fama mondiale, liberi da ogni vincolo religioso o culturale trattando discipline diverse, il cui fine ultimo è quello di insegnare e diffondere la visione di una vita vissuta felicemente all’insegna della pace, dell’amore e del rispetto. Tutto nella vita è un Cerchio: vediamo come la vita stessa sia un Cerchio, nel suo modo di esprimersi con le stagioni, i cicli lunari, le nascite e le morti. Il Cerchio è onnipresente in natura: la struttura fisica dell’universo, dalle particelle più piccole ai mattoni che lo compongono, è un Cerchio e tutti assieme fanno parte del grande Cerchio dell’esistenza. Il Cerchio è la figura dell’armonia e non ha punti deboli: la sua forza sta nell’uguaglianza di tutti i punti che lo compongono nell’equidistanza dal centro… Il Cerchio della Vita è un evento suddiviso in quattro giornate di studio e approfondimento, in cui i relatori condurranno ciascuno un seminario sul proprio argomento, per concludersi domenica con un grande intervento collettivo. La sede dell’evento è la Stazione Maritttima di Trieste, un edificio sul mare dal quale si gode di un meraviglioso panorama, in cui si è scelto di utilizzare la Sala Congressi in versione plenaria, in previsione di raggiungere le 700 presenze.

La Piazzetta Olistica Un ampio spazio espositivo verrà allestito nella Hall all’ingresso della grande Sala Congressi, in cui i vistatori potranno trovare proposte utili e coinvolgenti per il proprio percorso di ricerca interiore. Sempre aperto a tutti, accessibile sia nelle pause dell’evento che durante il suo stesso svolgimento, per permettere a chiunque di curiosare tra le varie proposte degli espositori: libri, oggettistica, apparecchiature per il benessere e la salute, strumenti di riequilibrio degli ambienti, integratori alimentari, attivatori energetici, corsi e seminari di alcune tra le più importanti associazioni italiane.

SCONTO PROMOZIONALE

Come partner dell’evento, BioGuida offre la possibilità di usufruire di uno sconto promozionale per accedere al convegno: invece del prezzo intero di 150,00 euro per i 4 giorni da giovedì a domenica, o di quello ridotto di 120,00 euro per sabato domenica, vi diamo la possibilità di partecipare all’intera sessione di 4 giorni al costo di soli 115,00 euro! Come fare? E’ semplicissimo. All’atto dell’iscrizione occorre scrivere nella causale del bonifico bancario “Partecipazione a Circle of Life - Promozione BioGuida” e compilare il modulo CHE TROVATE ALLA PAGINA SEGUENTE Quindi inviare la copia del bonifico e il modulo via mail a: info@gendaireiki.it oppure via fax al numero: 040.946149. La coordinate per il bonifico bancario sono: Associazione Gendai - Circle Of Life - IBAN IT 22 R 02008 02290 000100814417 In questo modo potrete partecipare a tutte e 4 le giornate pagando solo 115,00 euro, meno del costo previsto per il solo week-end !!! PER QUALSIASI INFORMAZIONE SULL’EVENTO COME PUBBLICO O ESPOSITORI: infoline 338.8852117 - 040.3229773 - 333.7240918


Imperdibile!!! Per gli amici di BioGuida il costo di iscrizione è di € 115,00

Trieste 20 - 23 ottobre 2011 MODULO D’ISCRIZIONE

NOME

COGNOME

INDIRIZZO

CAP

CITTà

TELEFONO

PROVINCIA

FAx

E-MAIL

Costo di iscrizione a persona:

Intero: 20 - 23/10/2011 promozione BioGuida e 115,00 (centoquindici/00)

Partecipanti nr.

Totale:

________________

_____________________

Regolamento 1. La quota di iscrizione comprende solo la partecipazione al convegno; 2. Le iscrizioni sono valide se correttamente compilate e firmate e solo dopo che l’Associazione Gendai Reiki Italia avrà ricevuto la quota di iscrizione; 3. L’Associazione Gendai Reiki Italia si riserva il diritto di regolare a propria insindacabile discrezione, l’accesso al convegno e rientra nel suo libero arbitrio la facoltà di accettare o meno l’ammissione del richiedente; 4. E’ obbligatorio registrarsi all’ingresso del convegno; 5. Non sono ammesse né foto, né registrazioni personali audio e/o video durante il convegno; 6. Il convegno potrà essere filmato solo da personale autorizzato e le riprese potrebbero essere utilizzate ad uso documentaristico, commerciale e divulgativo; 7. In conformità al DLGS 196/2003 sulla tutela dei dati personali, Vi informiamo che tutti i dati forniti, saranno trattati con la massima riservatezza, verranno inseriti negli archivi dell’Associazione Gendai Reiki Italia e non ceduti a nessuno. L’interessato ha la possibilità in ogni momento di richiedere la conferma, l’aggiornamento, la verifica o la cancellazione. A norma degli artt. 1341 e 1342 del C.C. il sottoscritto dichiara, previa lettura delle clausole 1,2,3,4,5,6 e 7 del presente modulo di iscrizione al convegno ”Il Cerchio della Vita: Molte voci, una canzone”, di approvarle completamente e rigetta fin d’ora ogni eccezione.

Luogo e data

Firma

__________________________________

_______________________________

Gendai Reiki Italia™ - Via Beccaria, 7 - 34133 - Trieste (Italy) www.circle-of-life.org – www.gendaireiki.it - info@gendaireiki.it – info@circle-of-life.org


GLI INCONTRI

IL CERChIO DELLA VITA

“The Circle of Life” 20 - 23 ottobre 2011, Trieste

Prestigiosi relatori di livello mondiale Albert Rabenstein Nato a Buenos Aires, è il direttore del “Centro di Terapia di Sonido y Estudios Armónicos”, dove sviluppa attività di ricerca, diffusione e docenza. Lavora dal 1987 allo studio del potere terapeutico del suono e la sua utilizzazione come strumento di trasformazione personale e di gruppo. É membro dell’associazione “Music Therapists for Peace” di New York, dedicata all’educazione per la pace, nell’ambito delle Nazioni Unite. Lavora per lo sviluppo e la produzione di ciotole tibetane, diapason, campane tubolari, gong e altri strumenti per la terapia sonora. Ha creato e dirige gruppi di meditazione vibratoria riuniti in rete denominati “Red de Sonadores”. Il suono delle ciotole viene utilizzato come strumento per la meditazione, per liberare la mente, per il rilassamento corporale, per sciogliere i blocchi psico-fisici, equilibrare i centri vitali e aumentare l’energia, propiziando il cammino verso il benessere.

Anton Ponce de Leon Metafisico e terapeuta psicofisico, è nato in Perù, nella Valle Sacra degli Incas, il 14 Settembre 1931. Ha studiato a Cusco ed in Argentina, completando gli studi presso l’Istituto di Agronomia all’Università de La Plata e quindi presso l’Università Monastica di Moravia. Ha ricevuto gli insegnamenti dai Maestri Andini eredi della conoscenza solare muriana, tuttora viventi sulle Ande peruviane. E’ stato direttore generale

della TV Panamericana di Cusco per 16 anni, svolgendo parallelamente l’incarico di Reggente nella municipalità di Cusco. Nel 1984 ha rinunciato ad una vita agiata e a tutti gli incarichi per dedicarsi completamente, insieme alla moglie, al lavoro filantropico con la comunità di Samana Wasi (La Casa del Riposo), facendo di questo luogo una vera famiglia per bambini e anziani in situazioni di abbandono e privi di assistenza materiale e morale. Anton e Regia hanno anche 5 figli naturali, due dei quali collaborano attivamente a Samana Wasi. Anton Ponce è scrittore, profondo conoscitore dell’antica tradizione andina, conferenziere internazionale, metafisico e terapeuta psicofisico. Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti in sei lingue, tra essi in Italiano: “Nina Soncco, Cuore di Fuoco”, “Amaru, dalla Conoscenza alla Saggezza” e “Il Maestro al Lago Sacro”. E’ anche fondatore di: “Hermandad Solar de los Intic Churincuna” (Fratellanza Solare degli Intic Churincuna), “Istituto Internazionale per la Pace attraverso la Cultura”, e di altri istituti culturali di studio e ricerca. Tiene conferenze e interventi in Congressi Internazionali che si svolgono in America, Europa e Asia sull’Indigenismo, sulla Spiritualità e Cosmovisione Andina.

Bob Randall Bob è un anziano della tribù Yankunytjatjara, un custode ufficiale della tradizione di Uluru (la più grande formazione rocciosa del mondo, conosciuta con il nome di Ayers R o ck ) . N a t o nel 1934 nella regione centrale del deserto del Territorio

del Nord, in Australia, è stato uno degli oltre 100.000 bambini aborigeni allontanati con la forza dalle loro famiglie tra il 1910 e il 1970, per essere rieducati e cresciuti secondo la cultura dell’uomo bianco. Il popolo aborigeno chiama questi bambini “La Generazione Rubata”. Dopo gli anni infelici della sua giovinezza, conobbe e sposò Amy, una donna della tribù Amadjera. A metà degli anni ‘60 divenne assistente sociale e sentì il desiderio di adoperarsi per proteggere la cultura aborigena. Nel 1970 Bob ha contribuito alla creazione della “Adelaide Community College”, una comunità di aborigeni in cui ha tenuto le sue prime conferenze su questa cultura. È stato riconosciuto per la sua musica nei primi anni ‘70, quando una sua canzone, “My Baby Brown Skinned (They Took Him Away)” ha catturato l’attenzione di un giornalista della ABC appassionatosi alla questione della “Generazione Rubata”. Tutto ciò ha portato alla creazione dello sconvolgente documentario omonimo, capace di portare alla ribalta internazionale la causa aborigena e di vincere il Premio di Bronzo al Festival di Cannes. Bob Randall appare anche nei documentari “Buried Country”, “Secret Country” e “Kanyini”. Egli opera in diversi modi per le comunità aborigene: è stato direttore del “North Australian Legal Aid Service” e di altri centri per aborigeni; continua a presentare i suoi programmi di sensibilizzazione culturale nelle scuole, istituzioni e luoghi di lavoro. Nel 2004 è stato nominato “Indigeno dell’Anno” ed è stato inserito nel “Northern Territory Music Hall of Fame” per la scrittura di canzoni divenute dei classici. Ha scritto anche due libri: la sua autobiografia “Songman” e un libro per bambini.

Carlos Barrios Nato da una famiglia spagnola in Guatemala. E’ un antropologo, autore del 7


GLI INCONTRI

libro intitolato “Kam Wuj: el Libro del Destino”, che ha avuto un enorme successo e sta per essere tradotto e pubblicato in inglese. Abita a Huehuetenango, anche dimora dei Maya, nella tribù di Mam. Dopo aver studiato per 25 anni con gli “anziani della tradizione”, dall’età di 19 anni è anche un Ajq’ij della tradizione Maya: un prete cerimoniere e guida spirituale del Clan dell’Aquila. Anni fa, con suo fratello Gerardo, Carlos iniziò una ricerca nei vari calendari Maya. La comprensione del tempo dei calendari Maya, delle stagioni e dei cicli ha dimostrato in sè di essere vasta e sofisticata. Il calendario che dal 1987 sta attirando globalmente e costantemente attenzione, viene chiamato Tzolk’in o Cholq’ij: progettato molte epoche fa e basato sui cicli delle Pleiadi è tutt’ora considerato sacro. Dal 1987 ad oggi, dice Barrios, siamo in un tempo in cui il braccio destro del mondo materialistico sta scomparendo, lentamente ma inesorabilmente. Siamo alla cuspide dell’era in cui la pace inizia e le persone vivono in armonia con la Madre Terra. Questo è il tempo di mezzo, il tempo della transizione tra il “quarto” e il “quinto“ Sole, in cui vi è una convergenza colossale e globale di distruzione ambientale, caos sociale, guerra e costanti cambiamenti della Terra: tutto questo fu previsto attraverso la semplice matematica a spirale dei calendari Maya. Barrios sostiene che i Custodi Maya del Tempo vedono il 21 dicembre 2012 come una rinascita, l’inizio del mondo del “quinto sole”, durante il quale il meridiano solare attraverserà l’equatore della galassia e la Terra si allineerà con il suo centro. All’alba del 21 dicembre 2012, per la prima volta in 26.000 anni, il sole sorgerà per congiungersi all’intersezione con la Via Lattea e il piano dell’ellittica. Questa croce cosmica è considerata la personificazione dell’Albero Sacro o l’Albero della Vita. Alcuni osservatori dicono che questo allineamento con il cuore della galassia, nel 2012, aprirà un canale di energia cosmica perché possa fluire sulla Terra pulendola, purificandola ed elevandola a un livello superiore di vibrazione. 8

hiroshi Doi E’ il fondatore del Gendai Reiki Ho e vive ad Ashiya, una piccola cittadina vicino ad Osaka in Giappone. Doi Sensei (“Sensei” in giapponese significa Maestro) è membro della Usui Reiki Ryoho Gakkai, la scuola che fu fondata da Mikao Usui. Hiroshi Doi ha studiato molti stili di Reiki occidentali e, all’interno della Gakkai, è stato istruito dalla Signora Koyama, la prima donna eletta presidente della Gakkai (la signora Koyama fu a sua volta istruita da Taketomi Sensei, allievo diretto di Usui). È proprio grazie alla completezza della conoscenza del Reiki nelle sue varie espressioni che Hiroshi Doi viene considerato uno di più importanti Maestri di Reiki del mondo. Ciò che colpisce di più incontrandolo è la sua semplicità. Quando si ha modo di incontrarlo si nota che non ha nulla del “grande inarrivabile maestro”, anzi ha un aspetto assolutamente normale. In Italia il metodo è rappresentato e diffuso dall’associazione Gendai Reiki Italia®, organizzatori del Cerchio della Vita. Il Gendai Reiki Ho è un sistema per la crescita spirituale, nonchè per il benessere della mente e del corpo. Avendo studiato sia il Reiki Ryoho (metodo Reiki giapponese tradizionale) che il sistema Reiki Occidentale (quello che noi chiamiamo Reiki Usui), Hiroshi Doi ha organizzato le tecniche di entrambi gli stili affinchè il Reiki possa essere praticato nella vita di tutti i giorni. Il motto del metodo Gendai è: “Ayashiku-nai, okashiku-nai, muzukashiku-nai”, cioè: 1 Ayashiku-nai = nulla di sospetto; 2 Okashiku-nai = nulla di insolito; 3 Muzukashiku-nai = nulla di difficile… Il metodo Gendai non ha nulla a che fare col mistero o con l’irrazionale e non vuole rendere complicata la pratica del Reiki. Il Gendai Reiki è solo uno dei tanti modi per farlo. L’energia del Reiki è una vibrazione che conduce verso l’armonia, se siamo in grado di sentirne la vibrazione. Il solo apprendimento delle tecniche o il loro corretto impiego non

è lo scopo finale: l’importante è instaurare il sistema di ricezione ed essere in risonanza con il Reiki.

Konstantin Korotkov E’ professore di Fisica al Politecnico di San Pietroburgo in Russia. Ha pubblicato oltre 70 lavori sulle principali riviste di fisica e biologia e detiene 12 brevetti su invenzioni di biofisica. Korotkov ha condotto una carriera di ricerca per oltre 25 anni, coniugando un rigoroso metodo scientifico con una curiosità insaziabile per lo spirito e un profondo rispetto per tutta la vita. E’ anche uno studioso di filosofia e un alpinista con 20 anni di esperienza. Autore di quattro libri, ha tenuto lezioni, seminari e sessioni di formazione in 24 paesi, presentando il suo lavoro in congressi internazionali. E’ noto per aver sviluppato la Tecnologia della Visualizzazione a Scarica di Gas Computerizzata, basata sull’effetto Kirlian. Ha creato uno strumento che permette di visualizzare la distribuzione del campo energetico umano e di renderlo facilmente riproducible e stampabile: per mezzo di uno speciale sistema di elettrodi viene creato un campo elettrico ad alta intensità intorno ad un oggetto, producendo una scarica di gas la cui luminescenza può essere rilevata e misurata. Tale scarica appare indipendentemente dal tipo di oggetto e può far “risplendere” qualsiasi cosa, compresi metalli, sassi e piante. Ogni organismo biologico modifica questo bagliore secondo le sue caratteristiche particolari, portando a cambiamenti nella luminosità, nella dimensione e nel colore. La scarica rivela informazioni non registrabili con altre metodologie, da cui si può misurare ogni più piccolo cambiamento e le reazioni complesse di un organismo sottoposto a influenze differenti, come l’assunzione di farmaci, il cibo, l’ambiente, ecc. Ogni organo fisico, ogni funzione del corpo e della mente ha un preciso effetto sull’aura umana, è possibile quindi indagare sulla salute e sullo stato psico-emozionale di una persona, sia in


un dato momento che nella sua evoluzione nel tempo. In particolari applicazioni GDV, lo studio dei campioni di sangue ha evidenziato le differenze tra soggetti sani e pazienti affetti da tumori o disfunzioni cardiache. Nel 1993 Korotkov e i suoi collaboratori hanno raccolto importanti prove sperimentali dell’esistenza di energia vitale umana fino a 6 giorni dopo la morte fisica. L’abilità di leggere l’aura permette indagini anche al di là del corpo fisico: si è potuto procedere a esperimenti innovativi nei campi della telepatia, telecinesi e guarigione energetica. Già dal 1998 la telecamera e il software GDV sono note in tutto il mondo. Molte istituzioni scientifiche ed esperti in medicina convenzionale o complementare di Australia, Gran Bretagna, Finlandia, India, Germania, Messico, Perù, USA e Russia beneficiano dei vantaggi di questa tecnologia.

Masaru Emoto Il professor Masaru Emoto, nato in Giappone nel 1943, è un ricercatore internazionale che ha ottenuto fama mondiale per aver dimostrato come l’acqua sia profondamente connessa alla nostra coscienza individuale e collettiva. Il suo messaggio è semplice, profondo, e lungimirante. Laureatosi all’università di Yokohama, sua città natale, Emoto ha fondato l’IHM Co nel 1986 e ha conseguito il dottorato in medicina complementare presso l’Open International University nel 1992. Dopo aver studiato il fenomeno degli ammassi di stelle sparse, i suoi studi si sono orientati sui misteri dell’acqua, dall’uso quotidiano all’acqua presente sulla Terra o all’interno del corpo umano - da un punto di vista più personale che scientifico - convinto che i cristalli d’acqua ne riflettessero l’essenza. Egli è conosciuto per il suo controverso pensiero sulla “memoria dell’acqua”, riguardo al rapporto tra i pensieri umani e l’acqua. Documenta i suoi studi ed esperimenti con delle foto dei cristalli d’acqua, considerata a una temperatura

convenzionale di -4 °C, che permette loro di assumere una forma armonica o, al contrario, caotica, in conseguenza del fattore espositivo di energia, sia esso un suono (voce, musica), una scritta (per esempio un’etichetta applicata ad una bottiglia) o un pensiero, positivo o negativo. È facile immaginare come sul nostro corpo composto per il 75% di acqua, l’introduzione di alimenti o liquidi trattati con energie positive (pensieri, parole, musica) possa favorire una disposizione armoniosa dei cristalli e quindi un’ottimizzazione dei processi cellulari alla base della vita. Attualmente Masaru Emoto conduce la sua ricerca in Giappone e tiene seminari in tutto il mondo. Nel 2003 Emoto ha creato un’organizzazione mondiale no-profit che si chiama “Acqua internazionale per la vita” alla quale dedica la sua ricerca sull’acqua finalizzata alla pace nel mondo. Ha scritto numerosi libri su questo originale argomento, che hanno venduto oltre tre milioni di copie a livello internazionale e sono stati tradotti in venti lingue. Per saperne di più, il sito ufficiale del dr. Masaru Emoto è www. masaru-emoto.net.

Susan Floyd Magiche mani e cuore amorevole. Susan insegna Huna e sciamanesimo hawaiano dal 1987. Quando ha applicato i principi Huna che le sono stati insegnati nel 1986 da Serge Kahili King, ha sperimentato grandi cambiamenti nella sua salute e gran felicità. Grazie a questi cambiamenti ha lasciato la professione contabile e si è trasferita a Kauai per lavorare con Serge e diventare un Alakai del progetto “Aloha International”. Da allora le tecniche Huna sono diventate espressione del suo spirito: “alcune cose sono semplicemente troppo belle per tenerle per se stessi!”. Ha studiato il massaggio Lomi-Lomi di Kahu Aua’ia Maka’ delle Isole Kawaii. Questo ha aiutato il suo processo di trasformazione e,

infatti, è stato come piantare un seme (Lomi) che negli anni ha iniziato a crescere. Ha sviluppato i corsi Kino Mana per fondere lo studio e l’applicazione della filosofia Huna con lo studio e l’applicazione del massaggio hawaiano creando classi piene di divertimento. Ne deriva “Spiritual Hula” che è diventato un successo nella sua vita, un modo giocoso per applicare e fondere i vari principi. I suoi primi insegnanti sono stati Kalena Mande e Willie Pulawa a Kauai, poi il maestro di Hula, “zio” George Naope da Kaona e per gli ultimi otto anni, quando il suo lavoro l’ha portata a Kauai, ha appreso il canto e la danza di Kawaikapuokalani Hewett: “quando vi sentite tristi, malati o solo con poca energia, provate Hula e guardate il passaggio dal mondo di dentro a quello di fuori…” Attualmente è il vice direttore esecutivo di “Aloha International”, insegna Huna, Kino Mana e Advanced Kino Mana a Kauai, in Europa e in Giappone, conduce gruppi e seminari intensivi in tutto il mondo.

Estrella Apolonia E ’ u n a n a t iva d e l lignaggio degli Indiani Messicani della discendenza Chichimeca e Karankawa, nonché guaritrice del C u ra n d e r i s m o . H a ricevuto il titolo onorifico di Teopxque o “sacerdotessa” (Xicanindia) da un amato Anziano e parente spirituale della Turtle Island. Estrella è stata influenzata anche dalla conoscenza di sua madre come erborista. Per oltre 30 anni ha collaborato nel servizio sociale della gestione del Temezcalli (il bagno di vapore messicano) nelle prigioni, scuole e centri di recupero dalle dipendenze. Alla fine degli anni 70 è stata iniziata alla Danza Azteca. Circa venti anni fa ha cambiato il suo secondo nome Ann in Apolonia (nome di sua bisnonna). Per un periodo della sua vita ha ricevuto aiuto spirituale dal popolo Lakota e introdotta alle loro tradizioni e cerimonie. Nel 1980 ha partecipato ad alcune tappe della “Long Walk” (da S.Francisco a Washington), 9


GLI INCONTRI

successivamente si è trasferita con sua figlia minore a Taos in Nuovo Messico dove attualmente risiede. Durante gli ultimi anni ha sviluppato la capacità dei viaggi in astrale, per mandare preghiere all’interno della Madre Terra e nelle sfere celesti, aprire portali e creare relazioni spirituali. L’invito a visitare l’Europa è una risposta a questa chiamata. Estrella è estremamente grata per la conoscenza proveniente dalla tradizione orale e per la benevolenza degli spiriti che ci hanno condotti qui, in questo posto, al tempo giusto. “Ci è stato insegnato che in questa vita non esistono le coincidenze, specialmente per quelli di noi che si incontreranno. I sacri insegnamenti ed i rituali servono anche a costruire relazioni e ad allinearsi alle forze che lavorano per la vita”. Preghiere, cerimonie, rituali di purificazione, lavoro con le piante, viaggi onirici, creatività, canto, danza, digiuno e profezia, sono alcune delle attività svolte da Estrella. E’ allineata con la forza femminile rappresentata dalla Madre Terra, nota come Tonantzin (Azteca) o Nostra Madre. Per oltre trenta anni, ha lavorato a contatto con i leader spirituali indigeni del Nord, Centro e Sud America per conservare, guarire ed onorare la vita e lavorare per la riconciliazione, il perdono, la pace e l’armonia di tutti gli esseri viventi. Nei fine set-

timana Estrella conduce cerimonie ed iniziazioni, che aiutano a connettersi con il mondo degli spiriti e con il sé spirituale: la guarigione, la Capanna Sudatoria o di Purificazione, i riti di passaggio, le offerte, sono cerimonie di unità spirituale che includono l’uso dei tamburi, i canti, le danze e i rituali sacri di amore e pace.

IN VIDEOCONFERENZA: Rollin McCraty E’ il direttore di Ricerca del Centro Ricerche all’HeartMath Institute, un’organizzazione di ricerca ed educazione no-profit, situata a Boulder Creek, California. La ricerca dell’Istituto ha posto le basi per lo sviluppo delle emozioni positive incentrate su interventi che hanno dimostrato di ridurre lo stress, migliorare la salute e le prestazioni, promuovere stabilità emozionale, aumentare il benessere spirituale ed innalzare la qualità della vita. McCraty ha una vasta esperienza professionale nella ricerca e sviluppo in ingegneria dei sistemi e progettazione strumentale. Nel 1989 ha venduto la sua compagnia e ha assunto

PARTECIPANO ALL’EVENTO COME ESPOSITORI:

10

un ruolo guida nella fondazione del Centro Ricerche HeartMath. Qui ha applicato le proprie conoscenze sull’ingegneria dei sistemi allo studio della fisiologia emozionale, con particolare attenzione al meccanismo con cui le emozioni positive possono promuovere la salute e ottimizzare le prestazioni. Sono perfino stati applicati allo sviluppo di interventi pratici per la riduzione dello stress e l’ottimizzazione della salute individuale e di gruppo, per il benessere, la creatività ed il servizio. Il dr. McCraty e la sua squadra di ricerca partecipano regolarmente a studi in collaborazione con altri Stati USA ed istituzioni internazionali scientifiche, mediche ed educative. Ha prestato la sua opera come ricercatore per numerosi studi di laboratorio esaminando gli effetti delle emozioni positive sulle interazioni cuore-cervello e sulla funzione dei sistemi autonomo, cardiovascolare, ormonale ed immunitario. E’ intervenuto in una serie di studi sul campo per determinare i risultati degli interventi di intenzioni positive e di risposte del ritmo cardiaco in diversi contesti organizzativi e didattici, così come in svariate popolazioni cliniche.


“Il Reiki è Amore, praticare Reiki significa iniziare un rapporto d’amore con la propria Vita” Kimiko Koyama, 6°presidente della Gakkai

A Trieste in via Beccaria 7 e Cormons in via Zardini 4/4

Propone periodicamente corsi di:

Reiki sistema Gendai Shiatsu Sciamanesimo huna Se hai voglia di conoscerci vieni, senza impegno, ai nostri incontri di scambi aperti a tutti:

Per informazioni puoi contattarci ai seguenti numeri:

a Trieste: il 1° martedì del mese dalle 18.00 alle 20.00 il 3° giovedì del mese dalle 20.00 alle 22.00

Rudy 333 7240918, Francesca 349 3604929, Paolo 347 4182363

a Cormons: il 2° martedì del mese dalle 20.30 alle 22.30

Oppure scrivici a: info@gendaireiki.it

Cos’è Gendai Reiki? Il sistema Gendai Reiki nasce dal lavoro del Maestro Hiroshi Doi, membro della “Usui Reiki Ryoho Gakkai”, il quale oltre ad aver approfondito la pratica del Reiki tradizionale, ha voluto studiare anche molti degli altri sistemi occidentali divenendo così probabilmente il più esperto conoscitore di Reiki del mondo. Hiroshi Doi ha voluto creare un ponte tra la praticità del Reiki tradizionale e l’efficacia dei sistemi occidentali ottenendo così un metodo Reiki con la purezza delle origini e la maturità dell’esperienza. 11


LA VIA INTERIORE

Lo stress di decidere di Luciano Rizzo (medico, kinesiologo, naturopata)

Q

uante decisioni prendiamo nella nostra giornata? Al volante della nostra auto impostiamo direzione, rischi da correre, prudenza, velocità, percorso. Arriviamo sul lavoro e ci confrontiamo con il capiufficio, i clienti, i pazienti, i compratori, i venditori, i colleghi… Poi torniamo a casa e ci dedichiamo a coniugi, figli, amanti, genitori. Tante situazioni che, continuamente, ci fanno decidere se muoverci in una direzione o in un’altra. Il nostro cervello prende decisioni con una rapidità ed una frequenza che non si è mai vista nella storia dell’uomo, che nessun nostro antenato ha mai sperimentato. Ma è un bene o un male? In realtà, la necessità di “portare a casa la pagnotta quotidiana”, la tensione di usare bolidi che sfrecciano ad alta velocità, scegliere strategie che ci portino vantaggi economici, tutto questo modo decisionista di vivere, è altamente stressante. “La strada del successo è lastricata di decisioni. E quindi di fatica. Nella (decisionista) società americana ci si è accorti che il potere logora, e non solo chi non ce l’ha”, afferma Michela Proietti, in un suo articolo sul Corriere della Sera. Anche secondo il New York Times, le decisioni sono tanto più stressanti quanto più sono frequenti, e conta anche quante se ne sono prese in precedenza: in una ricerca svolta in una prigione israeliana, è stata valutata la qualità delle sentenze pronunciate da un giudice durante una giornata. Gli imputati giudicati la mattina presto erano stati rilasciati sulla parola nel 70% dei casi, mentre quelli ascoltati nei pomeriggio erano stati rilasciati in meno del 10%. Per stanchezza, erano stati ascoltati in fretta e nervosamente. Le nostre decisioni creano stress anche perché sono influenzate da innumerevoli fattori. Oltre all’ora del giorno, sempre per il New York Times, conta la quantità di zucchero a disposizione del cervello, un serbatoio che si esaurisce quando prendiamo troppe decisioni. Un altro fattore che influisce in maniera 12

importante è la nostra struttura mentale. Secondo la Programmazione NeuroLinguistica, in molte situazioni il nostro cervello agisce in base alle memorie della vita passata. Questi schemi si attivano nel momento in cui un avvenimento riporta alla consapevolezza un ricordo in qualche maniera affine a quello attuale, facendoci agire come già avevamo sperimentato con successo la prima volta. Ma, conferma la Psicologia Strategica, molte volte nella nuova situazione le “tentate soluzioni” utilizzate in passato non funzionano. Sempre secondo la PNL, la nostra capacità di scelta è influenzata dalla cornice. Mentre un certo contorno ci può far decidere di vivere in un determinato modo, il “cambiare cornice” può farci scegliere in maniera molto diversa. Ben lo sanno certe coppie che, dopo aver funzionato benissimo per anni, si separano solo pochi mesi dopo essersi sposate… Abbiamo visto in un articolo precedente che anche le emozioni sono in grado di influenzare la nostra capacità decisionale. “Chiodo che spicca è il primo ad essere battuto” dice un proverbio

giapponese. Un’emozione sgradita ci può far agire in due modi molto diversi: nel primo caso, pur di liberarcene al più presto, agiremo impulsivamente invece di pensare alle conseguenze della nostra decisione. Nel secondo caso ci bloccheremo, resteremo paralizzati, incapaci di decidere per la paura di sbagliare. Anche i nostri sensi possono farci sbagliare. Per un meccanismo atavico legato alla sopravvivenza siamo attratti dalle immagini in movimento, dai colori, dalle situazioni inusuali. Può accadere così che, distratti da ciò che ci attira, non si sia capaci di vedere fattori più importanti ma meno evidenti. Ben lo sanno i prestigiatori, capaci con sorrisi e mosse veloci di indirizzare la nostra attenzione, nascondendoci la vera realtà. Oltre al non guardare nella direzione giusta, possiamo sbagliare anche per mancanza di dati. Come quelle persone, disperse nella jungla amazzonica, morte di fame perché non sapevano che intorno a loro avevano moltissime piante e radici commestibili. Certe volte possiamo sbagliare per trop-


pa fretta, non diamo il tempo alla nostra mente perché possa elaborare i dati e trovare la soluzione migliore. Perciò “la notte porta consiglio” è un proverbio molto utile: ponderare bene può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. A influenzare le nostre decisioni può esserci anche un eccesso di informazioni. È questo un problema fondamentale per l’uomo contemporaneo. Infatti “troppe informazioni equivalgono a nessuna informazione”, vivere immersi in maree di dati ci può impedire di capire quali sono quelli utili. Un pò come quando spiego ai miei pazienti che devono informarsi, studiare l’alimentazione. “Dottore, esce una dieta al mese, e spesso dice l’opposto della precedente. Come si fa a raccapezzarsi?” Mi ha risposto più di uno… Forze di tutti i tipi influenzano le nostre decisioni senza che ce ne rendiamo conto, compresi gli eventi atmosferici. Possono essere eventi grandi come le macchie solari o la Corrente del Golfo (che sembra pare influenzino la nostra tendenza alle guerre), oppure piccole ma decisive, come quella farfalla che, secondo la fisica quantistica, sbattendo le ali a Tokio scatena una cascata di eventi che crea un tornado a New York. Prendere decisioni è sempre più stressante anche per i nostri conflitti interiori. Per una persona sottoposta allo stress della vita di oggi, una sigaretta può essere un momentaneo calmante, ma il fumarla innesca un conflitto interiore, dovuto al pericolo per la salute. Ecco quindi che si perde gran parte del sollievo. Come evitare lo stress da decisione? Una soluzione può essere diventare “meno decisionisti”. Ad un convegno alcuni scienziati discutevano sulla necessità di seppellire l’anidride carbo-

nica nei pozzi vuotati dal petrolio. Ho fatto presente che non sapevo nulla di geologia ma che conoscevo i meccanismi del corpo umano. “Ogni volta che do una terapia ad un paziente - ho spiegato - provoco in lui delle reazioni, talvolta imprevedibili. Ho imparato quindi a eliminare ciò che ritengo sbagliato nel suo stile di vita, prima di aggiungere terapie che possono provocare effetti collaterali. Allo stesso modo ritengo che la vostra idea possa avere degli effetti ancora sconosciuti, che possono creare ulteriori problemi indesiderati. Meglio non agire sul sistema, diminuire il nostro impatto ambientale; come un aereo cui si lasci il timone al pilota automatico, il Pianeta riprenderà la giusta rotta”. Secondo gli scienziati, conosciamo solo un’infinitesima parte dell’Universo che ci circonda. Meglio muoverci con prudenza allora in un territorio che non si conosce. “Agisci in modo da muovere il meno possibile” diceva Lao Tze. Oltre ad essere più prudenti possiamo usare modelli migliori, capaci di indirizzare al meglio la nostra mente e di renderci più efficienti. Essi possono essere molto complicati come quelli della fisica dell’atomo, che si arricchisce di sempre nuove particelle. Oppure possono puntare a semplificare, a dare con pochi tratti un’idea, una visione comprensibile ai più. “Whymap” (www. whymap.com) parla di un modello di questo tipo. È una mappa il cui scopo

principale è aiutarci a decidere tenendo conto anche degli altri. Questa visione può essere considerata utopistica, come è stato commentato da alcune persone ad un convegno. Per fortuna, alla fine della mattinata, una dozzina di alunni di una scuola superiore mi ha circondato ed ha cominciato ad applaudirmi: la Whymap aveva chiarito loro le idee molto più dei tanti discorsi precedenti. Whymap è un’idea che, per molti, può aiutare a decidere meglio e più in fretta, e dunque può far vivere con meno stress. Il che, in definitiva, significa essere più felici. Certamente non è l’unica idea per migliorare le cose. Puntando sulla creatività ognuno di noi può dare il suo contributo all’evoluzione del Pianeta, alla sua salvezza. Non bisogna mai disperarsi, mai credere di non essere grandi abbastanza. Diceva un saggio: “Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara…”. Bibliografia: “ D o Yo u S u f f e r F r o m D e c i s i o n Fatigue?” John Tierney, http://www. nytimes.com/2011/08/21/magazine/ do-you-suffer-from-decision-fatigue. html?pagewanted=all “Si può soffrire di fatica per le (troppe) decisioni prese?” Michela Proietti, Corriere della Sera, 5 settembre 2011. “Whymap: la vita in un diagramma”, Luciano Rizzo, Tipografia Adriatica 2011.

13


LA VIA DELLE STELLE

Astrologia delle relazioni di Roberta Giurissevich (astrologa)

U

na delle domande più frequentemente poste all’astrologo riguarda la compatibilità tra individui e in particolare l’affinità sul piano amoroso. Di conseguenza, il campo delle relazioni è uno dei settori più classici dell’esperienza umana ai quali si applica lo studio astrologico. L’argomento ha fornito il tema a una serie vastissima di pubblicazioni ed è stato affrontato in ogni chiave possibile. Due sono le tecniche per effettuare l’analisi di coppia (che ovviamente si può estendere anche a relazioni di altra natura ed applicare a un numero variabile di persone), quella di base, definita “sinastria”, mette in relazione gli oroscopi delle due persone e ne esamina le caratteristiche, sovrapponendo il tema di un individuo a quello dell’altro e quella cosiddetta del “tema integrato” (o anche di Robert Hand, dal nome del celebre studioso che l’ha approfondita e diffusa), che studia un terzo oroscopo ricavato dall’unione dei temi di nascita dei due soggetti. Per ogni tema natale è possibile stabilire un’atmosfera di fondo data dalle posizioni dei pianeti nei segni a loro volta facenti capo a un elemento. Già dall’analisi dei quattro elementi è possibile indicare con buona approssimazione il grado di compatibilità tra le due persone; ognuno è caratterizzato maggiormente da un elemento a seconda del numero di pianeti in cui vi si trova. In linea generale i segni di Fuoco (Ariete, Leone, Sagittario) sono compatibili con quelli d’Aria (Gemelli, Bilancia, Aquario), quelli di Terra (Toro, Vergine, Capricorno) hanno affinità con i segni d’Acqua (Cancro, Scorpione, Pesci). Due soggetti si sintonizzano bene nel senso classico se vi è somiglianza o affinità, oppure, all’opposto, se vi è complementarietà, nel senso che l’uno è in grado di sopperire alle carenze dell’altro (quest’ultimo esempio è il caso dei segni opposti, come ad esempio ArieteBilancia). 14

Una coppia con una preponderanza della combinazione Fuoco-Aria sarà più aperta e dinamica, apprezzerà fare insieme nuove esperienze, quali ad esempio intraprendere viaggi o avventure (elemento Fuoco), fare conoscenze e scambiare idee (elemento Aria), mentre una coppia maggiormente influenzata dalla combinazione Terra-Acqua sarà più riservata e incentrata sull’acquisizione di sicurezze in campo materiale (elemento Terra) o sentimentale-emotivo (elemento Acqua). Va osservato che ciascuno di noi presenta caratteristiche di almeno tre, se non addirittura di tutti e quattro gli elementi. Di norma in ogni individuo vi è una prevalenza dell’energia combinata di due elementi e una presenza meno consistente di un terzo elemento; il quarto può essere assente. Nella pratica, se ad esempio un individuo è caratterizzato da una combinazione Terra-Acqua, con presenza di Fuoco ma totale assenza di Aria, egli ha soprattutto affinità con chi presenta la sua stessa combinazione di base ed è in grado di relazionarsi con i segni di Fuoco, ma quasi sicuramente i segni

d’Aria o gli risultano completamente estranei o sono in grado di esercitare su di lui un fascino estremo, proprio in virtù di quelle qualità che sono per lui totalmente ignote; nella fattispecie la carenza di Aria può determinare eccessiva densità a livello energetico, con conseguenti problemi di comunicazione e difficoltà di socializzazione a livello superficiale, poiché il soggetto fa fatica a destreggiarsi nella dimensione dell’aria, dove predomina la leggerezza e la velocità negli scambi. Nell’astrologia di coppia, dopo una prima lettura degli elementi, si passa allo studio dei pianeti. L’analisi della posizione del Sole e della Luna fornisce indicazioni cruciali sui tratti fondamentali della personalità, più in particolare il Sole riguarda le caratteristiche individuali che determinano il senso di identità, ciò in cui l’individuo si riconosce, mentre la Luna attiene alla parte più intima e sensibile (anche inconscia), quella che non sempre l’individuo riconosce o mette in mostra. Quanto appena affermato merita una distinzione dal momento che l’essere umano di sesso maschile, se sintonizzato sul lato maschile della


propria natura, si identifica con le qualità del Sole e ha la tendenza a non riconoscere pienamente il proprio lato lunare mentre la donna, sempre se prevale in lei la componente femminile, tende a identificarsi principalmente con le qualità della propria Luna. Tale meccanismo sfocia in un gioco di proiezioni determinante nelle relazioni, poiché ciò che in sé non viene riconosciuto, viene proiettato sul partner. Per esemplificare, un uomo con una Luna in Toro in parte sarà in grado di esprimersi, ma proietterà in buona misura sulla compagna le qualità tipiche del segno, quali ad esempio la solidità, la compattezza di carattere, il senso organizzativo, lo spirito lavorativo, l’istinto materno, la sensualità, il buon gusto, l’amore per l’estetica, la cucina, la casa e una particolare sensibilità nei confronti della Terra, in tutte le sue valenze, ma soprattutto intesa come natura. I due pianeti che si analizzano successivamente a Sole e Luna sono gli astri classicamente associati all’amore anche nella mitologia, vale a dire Venere e Marte. Dalla posizione di questi due pianeti si desumono i tratti riguardanti il comportamento in campo amoroso. Venere è per definizione il pianeta dell’amore, dell’arte e della bellezza. Una forte presenza di questo pianeta nell’oroscopo personale determina gradevolezza nell’aspetto e nei modi, eleganza, sensualità, grande fascino, simpatia (e spesso anche fortuna), senso estetico, leggerezza, scarsa costanza e una forte influenza del campo sentimentale nella vita della persona, che necessità di ricevere attenzioni e affetto. Nell’oroscopo personale la posizione di Venere determina il gusto, ovvero ciò che piace. Per fare un esempio, una Venere in segno d’Aria sarà attratta dalla bellezza più astratta, legata alle forme e alle idee, apprezzerà situazioni sociali e mondane e assocerà la seduzione al campo concettuale, dunque potrà sedurre o essere sedotta dalle parole e le piacerà filtrare attraverso una certa elaborazione mentale anche l’espressione della propria carica libidica. Nel tema maschile la posizione della Luna e di Venere forniscono indicazioni sul tipo di donna che attrae il soggetto, più nello specifico Venere rappresenta per l’uomo l’amante e la Luna la compagna (oltre che la madre).

Marte rappresenta l’azione, l’energia, la sessualità, il fuoco e la passione. Un individuo con un Marte forte nel proprio tema esprime i tratti tipici dell’elemento Fuoco: sarà ardente, passionale, sensuale, irruento, con forti istinti e, al negativo, tenderà alla gelosia e alla collera. Anche in questo caso nel tema femminile si guarda al Sole e a Marte per cogliere il tipo di uomo dalla quale è attratta la donna e, anche in questo caso, Marte rappresenta l’amante e il Sole più in generale il marito o il compagno (e anche il padre). Volendo esemplificare, una donna con un Marte in Cancro non ricercherà l’uomo forte, sportivo e prestante, ma apprezzerà soprattutto nel compagno qualità femminili quali la sensibilità, la dolcezza, la disponibilità, l’attenzione per l’altro, unite a una sensualità intensa, a capacità sensitive e a una notevole energia psichica. L’analisi astrologica della compatibilità tra due persone si basa, oltre ai fattori appena espressi, su un’ampia varietà di ulteriori elementi, quali l’Ascendente e il suo opposto, detto Discendente, l’analisi delle Case, o settori dell’oroscopo (in particolare la Casa Quinta) e gli altri pianeti, soprattutto quelli lenti, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone, i quali determinano le influenze inconsce che operano nelle dinamiche relazionali.

Saturno in particolare è decisivo nella scelta del partner poiché mette in moto i meccanismi inconsci che ci spingono a ricercare l’altro e, in questo senso, si analizza sempre anche perché dalla sua posizione si desume la durata di un legame. Un’analisi dettagliata implica dunque lo studio approfondito di molteplici fattori concomitanti, i quali si influenzano reciprocamente. C o m e , i n s e g u i t o a l l e s c o p e rte di Heisenberg, celebre teorico del Principio di Indeterminazione, si giunse alla conclusione che la posizione di un elettrone non è oggettivamente determinabile, in quanto il solo atto di osservarlo ne modifica il moto, e dunque il mondo materiale non è altro che una rete interconnessa di manifestazioni di energia di diversa densità, così nella prospettiva dell’astrologia umanistica in chiave evolutiva non esiste vita né evoluzione possibile in mancanza di relazioni. E’ solo grazie all’altro che le nostre energie si attivano prepotentemente verso un percorso di conoscenza e di crescita e che le miriadi di specchi che l’amato-a riesce ad attivare in noi si trasformano in altrettante opportunità di arricchirci di risorse inesplorate, in virtù delle quali diventare individui più completi.

15


I Luoghi della BioGuida Percorsi ed itinerari per viaggiatori dello spirito

Associazioni, scuole, istituti, centri, terapeuti, seminari, corsi, conferenze ed altre proposte Per informazioni su come venire inseriti nella rubrica: info@bioguida.com - 040.302110 - 338.8852117

PIEMONTE TORINO Centro Buddha della Medicina Via Cenischia 13, Torino. Tel. 011.3241650, 011.355523. Centro Milarepa Largo Beato Umberto 8, Avigliana (TO). centro.milarepa@tiscali.it CENTRO STUDI CLOROPhYLLA Associazione Tecniche Naturali Via Settimo 1, San Mauro Torinese (TO) Tel. 338.5979532 www.centrostudiclorophylla.org csc.clorophylla@virgilio.it Centro Studi Maitri Buddha Via A. Guglielminetti 9, Torino. Tel. 011.359649. IL CERChIO VUOTO associazione religiosa per la pratica e lo studio del Buddhismo Zen Soto (responsabile spirituale rev. Dai Do Massimo Strumia) Via Massena 17, Torino. Tel. 333.5218111. www.ilcerchiovuoto.it dojo@ilcerchiovuoto.it

16

DOJO ZEN MOKUShO Via Principe Amedeo 37, Torino (TO). Tel. 011.883794. Scuola di Yoga Kalpa Vriksha Satyananda Str. Campetto 43, Piossasco (TO) Tel/Fax: 011.9042534, yogasatyananda@virgilio.it

ALESSANDRIA Buddhadharma Center Via Galimberti 58, Alessandria. Tel./ Fax 0131.226322, penpa.tsering@tin.it

NOVARA AURA Associazione per la ricerca e lo studio delle filosofie orientali. Centro studi terapie naturali, Scuola di massaggio Via Maggiate 45, Borgomanero (NO). Tel. 0322.846011, www.aurauniversalmente.com

ASS. AMICI DEL VILLAGGIO VERDE Località San Germano - Cavallirio (NO). Tel. 0163.80447, 333.7639262 www.villaggioverde.org info@villaggioverde.org

SONDRIO CENTRO STUDI TIBETANI - SANGYE CIOELING Associazione culturale per la pace, l’armonia e lo sviluppo interiore, per la pratica del Buddismo Mahayana Vajrayana Via Vanoni 78/B, Sondrio. Tel 0342.513198, sangye@libero.it

LIGURIA LA SPEZIA ON ZON SU SChOOL Via Gaggiano 24, Arcola (SP). Tel. 0187.955456, 347.5826327, riflessologia@onzonsu.com www.riflessologiaplantare.org Ass. NATURALMENTE Via D. Manin 35, La Spezia (SP). Tel. 0187.20218 , Fax 0187.29547 natural.mente2006@libero.it www.naturalmente-sp.it


I LUOGhI

Comunità Bodhidharma Eremo Musangam, Monti San Lorenzo 26, Lerici (SP). Cell. 339.7262753.

Buddismo Zen Soto - Ufficio Europeo (Imamura Genshu Roshi) Via San Martino 11/C, Milano. Tel. 02.58327569. Centro Dharmadhatu Via Venezuela 3, Milano. Tel. 02.38005575 www.dharmadhatu.it

GENOVA CENTRO MUDRA Yoga e Danza Indiana. Via Ponterotto 90/A, Genova. Tel. 010.8394229, cell. 338.3385219. www.centromudra.it ENNEAGRAMMAINTEGRALE Consulenza individuale, seminari, laboratori e ritiri per esplorare chi siamo. Tel. 333.8477054, www.enneagrammaintegrale.it info@enneagrammaintegrale.it Ass. FIUME AZZURRO ARTI PSICOFISIChE Studio pedagogico olistico per la crescita personale. Responsabile Didattico: Anna Mango Via W. Fillak 6, Genova. Tel/Fax: 010.413721, cell. 349.8096336, www.artipsicofisiche.it info@artipsicofisiche.it SCUOLA SUPERIORE DI NATUROPATIA Scuola di formazione in Naturopatia e Floriterapia, corsi monografici e di approfondimento. Via Pisa 23/13, Genova. Tel/fax: 010.366494, www.scuolasuperioredinaturopatia.it scuola.naturopatia@libero.it

SAVONA Zen Savona Piazza del Popolo 5/7, Savona. Pratica Zazen: tel. 019.484956, www.zensavona.it IL CUORE DELLE COSE Via Montegrappa 43G/7, Varazze (SV). Tel. 019.9399443, Cell. 377.1889346 www.ilcuoredellecose.com

IMPERIA Centro Kalachakra Via Verrando 75, Bordighera (IM). Tel. 0184.252532.

On-line oggettistica del ben-essere ed orientale, cristalli e pietre dure, simbologia celtica, gioielli dell’anima, libri e video di crescita interiore, prodotti naturali per la cura del corpo, detersivi ecologici e tanto altro... con il Cuore! A Varazze (Savona) www.ilcuoredellecose.com info@ilcuoredellecose.com Tel. 019 9399443

LOMBARDIA MILANO ABYANGAM - MASSAGGIO AYURVEDICO Corso teorico-pratico di massaggio ayurvedico Milano, Firenze e in altre città italiane Cell. 328.1928818, www.abyangam.it info@abyangam.it Accademia Ayurveda Yoga Ananda Ashram Milano Via Prandina 25, Milano. Tel. 02.2590972, www.yogamilano.it ACCADEMIA DI KINESIOLOGIA Via Rutilia 22, Milano. Tel. 02.533634, info@accademiadikinesiologia.it www.accademiadikinesiologia.it Associazione culturale Onyhana Via Venezian 18, Milano. Tel. 02 70127984, www.assonyhana.it Associazione Culturale VEGA Via della Repubblica 16, Paullo (MI). Tel. 335.7065167, vega@vega2000.it www.vega2000.it

Centro “il Fiore Del Tao” Via Felice Casati 8, Milano. Tel. 02.29537223 www.fioretao.com CIRCOLO OM ShANTI Via Piave 23, Motta Visconti (MI). Tel. 02.90001188 lucilla.disomma@tin.it Kunpen Lama Gangchen Via Marco Polo 13, Milano. Tel. 02.29010263. Monastero Zen Il Cerchio Via dei Crollalanza 9, Milano. Tel. 02.8323652, www.monasterozen.it ThE NEW YUThOK INSTITUTE PER LA MEDICINA TIBETANA Corsi, meditazioni e seminari. Prof. dr. Pasang Yonten Arya T. Sherpa. Viale Spagna 77, Sesto S. Giovanni, (MI). Tel. 02.2536266, www.newyuthok.it . OIPA - Organizzazione Internazionale Protezione Animali Via Passerini 18, Milano. Tel. 02.6427882, www.oipaitalia.com info@oipaitalia.com ROBERTO FACINCANI Naturopatia Aura-Soma® Cranio-Sacrale PMT e Intolleranze Alimentari A Milano, Como e Bergamo. Cell. 340.3641193, www.astrobenessere.net info@astrobenessere.net SOCIETà ITALIANA AGOPUNTURA VETERINARIA S.I.A.V. - It. V.A.S. www.siav-itvas.org segreteria@siav-itvas.org

BERGAMO CENTRO YOGA MANDALA Via Borgo Palazzo 3, Bergamo (BG). Tel. 035.215395, 333.4576099.

17


I LUOGhI

GRUPPO ZEN BERGAMO Pratica di zazen c/o Ho Sha Do Via San Bernardino 18, Bergamo. Tel. 333.4400313, zazenbg@yahoo.it

BRESCIA Karma Cio Ling Centro Buddhista della Via di Diamante V.le Venezia 198, Brescia. Tel. 030.301515. www.buddhism.it IKSEN Via F. Bianchi 3, Tosc. Maderno (BS). Tel 0365.641898.

ASSOCIAZIONE ZERO Associazione per il recupero e la trasmissione della tradizione interiore nello Hata Yoga. Sede sociale: via C. Marx 3, Voghera. Sedi di pratica: Pavia e Voghera. Tel. 328.4833411.

VARESE Associazione Maggio Via Sanvito Silvestro 40, Varese. Tel. 0332.235555.

VENETO

ISTITUTO OLISTICO Via Savallon 15, Anzano di Cappella Maggiore (TV). Tel. 0438.941457, info@istitutolistico.it www.istitutolistico.it ASSOCIAZIONE CULTURALE NAShIRA Discipline bio naturali dal 1990 Shiatsu, Yoga, Fiori di Bach Via Cavour int. 34/C, Conegliano (TV). Tel./Fax 0438.22530, cell. 346.0346404 centro.nashira@libero.it SCUOLA KINERGIA Via Malan 59/2, Borso del Grappa (TV). Tel. 0423.910304, cell. 349.8834096. www.kinesiologiaviva.it info@kinesiologiaviva.it

COMO

PADOVA

VENEZIA

EDOARDO AMATO KOFLER Tel. 338.9310834 x1idea@hotmail.com www.armoniaesaggezza.com

ASSOCIAZIONI PROGETTO BENESSERE V.le Stazione 134. Montegrotto Terme (PD) Tel. 049.8910706 - 335.6745856 www.associazioniprogettobenessere.it www.gioiabertha.it

CENTRO YOGA DhARMA Via Napoli 52, Mestre (VE). Tel. 041.5311954. www.yogadharmamestre.it info@yogadharmamestre.it

CREMONA

Centro Tara Cittamani Via Lussemburgo 4, Padova. Tel. 049.8705657.

METODO CALLIGARIS Ass. culturale “STELLA POLARE 999” Via Val Pusteria 9, San Donà di Piave (VE). Cell. 348.3027711, info@metodocalligaris.org www.metodocalligaris.org

Istituto per l’Evoluzione Armonica dell’Uomo Via Carso 2, Cremona. Tel. 0372.433239.

PAVIA Ass. Scuola Soto Zen Centro Studi Zen Komyoji Loc. Costapelata-Fortunago Fortunago (PV). Tel. 0383.875584.

I dati raccolti sono stati forniti o individuati da elenchi pubblici e sono trattati in ottemperenza alla legge 675/96 con particolare riferimento agli articoli 12 e 20. Agli interessati è riconosciuta la facoltà di esercitare i diritti di cui all’art.13. Il titolare del trattamento dei dati è l’editore.

www.bioguida.com

18

Centro Studi Syn per l’Educazione Biocentrica Via Chiesanuova 242/B, Padova. Tel. 049.8979333, assocsyn@tin.it Erboristeria VERDEACQUA Dott.ssa Marinella Camera Iridologia, Naturopatia, Fiori Di Bach, Alimenti, Intolleranze Alimentari, Bio-Oggettistica, Cosmesi Naturale. Via Scapacchiò 32B 35030 Selvazzano Dentro (PD) Tel. 049.8056956, cell. 348.4417556 www.verdeacquaerboristeria.com info@verdeacquaerboristeria.com SCUOLA MEKONG Ayurveda e Massaggi Orientali Via Monte Cengio 26 B, Padova. Tel. 049.8716235, www.mekong.it

TREVISO ASSOCIAZIONE LE QUERCE BIANChE Via Toti dal Monte - Cal del Bosco Barbisano di Pieve di Soligo (TV) Tel. 0438.987178, info@lequercebianche.org Fabio: 347.6202071, fabio@lequercebianche.org

ASS. ENERGY DARShAN OShO YATRILAND VENEZIA Via Alberoni 41, Lido di Venezia (VE). Tel. 041.5261853, 339.1199317, info@oshoyatrilandvenezia.com www.oshoyatrilandvenezia.com ASSOCIAZIONE CULTURALE MAYA Salute e benessere per il corpo e lo spirito. Corsi di Formazione. Seminari. Consulenze individuali Vicolo San Francesco d’Assisi 1 31032 Casale sul Sile (TV) (presso Hotel Claudia Augusta) Tel. 335.8752254 beppe.maya@libero.it UShIDA REIKI CLINIC Tel. 347 5386600 ushida@centrostudiobioenergie.it

VERONA Centro Ming Men Corte Convento 28, San Michele ex. (VR). Tel. 045.8921109, www.centromingmen.com


Centro Studi e Meditazione Buddista Karma Tegsum Tasci Ling Contrada Morago 6, Mizzole - Cancello (VR). Tel. 045.988164.

VICENZA Centro Studi Syn Via Villa Glori 22, Vicenza. Tel. 0444.922682, assocsyn@tin.it ERBERIA Prodotti eroboristici selezionati. C.so SS. Felice e Fortunato 5, Vicenza. Tel 0444.322814.

TRENTINO ALTO-ADIGE BOLZANO CreativEvolution - Walter Sebastiani Frazione Albes 50, Bressanone (BZ). Per informazioni: tel. 0472.851163. ELEONORA BRUGGER & PAUL KIRChER S. Pietro Mezzomonte 40, Velturno (BZ) Tel. 0472 802228, info@eleonorapaul.com www.eleonorapaul.com

TRENTO ASSOCIAZIONE PRANIC hEALING Trentino Alto Adige - Via Perini 43, Trento. Tel 328 7065165, cell. 348 2399999. ASSOCIAZIONE SAMTEN ChÖLING ONLUS L’isola del Dharma per gli esseri di buon cuore Centro Buddhista nelle 10 Direzioni Corso Alpini 4, Trento. Tel e Fax 0461.038510, cell. 348.2601969 www.samtencholing.eu info@samtencholing.eu CASA DI SALUTE RAPhAEL Piazza De Giovanni, Roncegno (TN). Tel. 0461.772000, mail.info@casaraphael.com www.casaraphael.com CENTRO KUShI LING Centro di meditazione residenziale, organizza ritiri di gruppo e individuali Laghel 19, Arco (TN) Tel. 347.2113471 www.kushi-ling.com

Centro Vajrapani P. S. Giuseppe 5, Bosentino (TN). Tel. 0461.848153, www.vajrapani.it

FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE ACCADEMIA CRANIO SACRALE Metodo Upledger Piazza S. Antonio Nuovo 6, Trieste. Tel. 040.3476191. www.accademiacraniosacrale.it AShRAM NATABARA - DAS GIORGIO GADDA Bakti Yoga, Psicologia Transpersonale, Yoga Nidra, Meditazione. Via Imbriani 2, 4° piano. Trieste. Tel. 328.1839881, 347.9648358. Associazione culturale NATURALMENTE Oli Essenziali, Fiori di Bach, Cosmesi fai da te, le Ferite dell’Anima e Sentire l’Intuito (Metamedicina), Chakra e Numerologia, Via Cumano 4, Trieste. Info: 347.9842995, naturalmente@libero.it http://digilander.libero.it/naturalmenteit/

JING TAO® Essenza in movimento di Sonia Rizzi fondatrice ed ideatrice del metodo. Tel. 338.7592945 www.jingtao.it info@jingtao.it

CENTRO STUDI E RICERCHE OLISTICHE di Maurizio Battistella Shiatsu, Kinesiologia, Reiki ed altro ancora. Via Palestrina 8, Trieste. Cell. 338.7592945. www.riversintooceans.it www.inochi.it - bat@riversintooceans.it

Associazione Culturale e Sportiva ALMA PSICOCORPOREA Via Tor San Piero 16/A, Trieste. Tel. 040.412304, www.psicocorporea.it Ass. Culturale INFINITA ESSENZA DELL’AMORE Via Mazzini 30, Trieste. Cell. 347/1404116 (Ylenia Harrison) Cell. 328/2160210 (Paola Bernetti) www.infinitaessenzadellamore.it A.s.d. YOGA JAY MA Via A. Emo 2, Trieste. Cell. 347 8461831 vie.vanna@yahoo.it

19


I LUOGhI

DOTT.SSA DONATELLA DE COLLE PSICOLOGA, MUSICOTERAPEUTA, OPERATORE OLISTICO Riceve per appuntamento in Viale XX Settembre 24 a Trieste, presso lo studio Therapeia, cell. 331.9077565

www. doamisol.it

“La malattia è il segnale che l’anima ci dà sul fatto che non siamo in risonanza con la nostra missione di vita. Con fiducia, puoi comprendere anche tu quale sia la tua strada”

AYURVEDA E BENESSERE Trattamenti e Massaggi Ayurvedici. Massaggi per gestanti, Yoga, seminari di massaggio ed aromaterapia. Via Milano 18, Trieste. Si riceve per appuntamento: Cristiana Simoni, cell. 347.0354846

BUQI INSTITUTE TRIESTE Discipline praticate: Taijiwuxigong, Taiji37, Massaggio Buqi, Meditazione. Via Del Veltro 43,Trieste. Tel. 340.6535664, www.buqi.net CENTRO BUDDISTA TIBETANO SAKYA KUNGA ChOLING Corsi gratuiti di introduzione al buddhismo tibetano e programmi di adozione a distanza. Via Marconi 34, Trieste. Tel. 040.571048, www.sakyatrieste.it sakyatrieste@libero.it LAM - Il Sentiero Piazza Benco 4, Trieste. Tel. 040.0642281, cell. 328.5629546 lamilsentiero@gmail.com NEW AGE CENTER Via Nordio 4/C, Trieste. A disposizione la Saletta Argondia per seminari, conferenze, presentazioni, mostre ed altre iniziative. Tel 040.3721479, www.newagecenter.it SINERGIE Centro Shiatsu, CranioSacrale, movimento e tecniche posturali. Via Lazzaretto Vecchio 9, Trieste. Tel. 339.1998074, 040.631398, gianspes@libero.it STUDIO MAGIKA - GYROTONIC Via del Monte 7, Trieste. Tel. 040.3480797, www.magikasudio.com Ass. Int.le SWAMATEh ® a.s.d. Tel. 040.350114, 333.7229821. A Trieste. www.swamateh.org INSTITUTE OF YOGIC CULTURE Via San Francesco 34, Trieste. Tel. 040.635718 (segr. tel. 24 h.), yogaway@tin.it STUDIO ESSENYA Via del Marcese 57, Trieste. Tel. 040.381410 www.vivianasossiessenya.it vivianaessenya@yahoo.it JOYTINAT YOGA AYURVEDA “Scuola ayurveda massaggi, yoga, trattamenti.” Via Felice Venezian 20, Trieste Tel.Fax 040.3220384 Cell. 339.1293329 www.joytinat-trieste.org info@joytinat-trieste.org

20

DOTT. SSA LAURA MULLICH PSICOTERAPEUTA AD ORIENTAMENTO PSICOANALITICO Interventi di: psicoterapia individuale, familiare, di gruppo, consulenza tecnica in cause civili e penali, mediazione familiare, terapia dei disordini alimentari. Presso: Studio Therapeia Viale XX Settembre 22 a Trieste. Tel./fax 040.9880619 laura.mullich@hotmail.it www.obiettivopsicoanalisi.wordpress.com

GORIZIA ASSOCIAZIONE SATYA Corsi di Yoga e QiGong Presso Palestra Spazio, Lucinico. Via Arcadi 4/B, Gorizia. Tel. 0481.32990. Emporio Erboristico “IL FIORE DELL’ARTE” Via G. Carducci 21, Ronchi dei Legionari (GO). Tel. 0481.475545.

UDINE ASPIC UDINE Via F. Dormish 7, Udine. Tel. 0432.547168. ASS.OPE.A. Associazione Operatori Ayurveda Tutela e Aggiornamento Professionale Operatori Iscrizione al Registro Regionale delle Professioni non Ordinistiche Legge 22/04/2006 n. 13 art. 5 Tel. 0432.1721329 Cell. 328.3919462 info@assopea.it www.assopea.it


Ass. Regionale Cranio Sacrale Metodo Biodinamico Dott.ssa Leonarda Majaron

Kung Fu: martedì-venerdì 18.30-20.00 Tai Chi: lunedì-giovedì 19.30-21.00

ATTIVITà Corsi di formazione

Associazione Sportiva Dilettantistica

Cranio Sacrale Integrato metodo biodinamico con riconoscimento A.CS.I. (Ass. Cranio Sacrale Italia)

Trieste - Via Carducci 12 (4° p.) - Tel. 338.8704978 info@avvolgere.it - www.avvolgere.it

TRATTAMENTI

BIODANZA Corso settimanale per principianti aperto a tutti. A Collalto di Tarcento (UD). Giovanni Ceschia, cell. 349.3314962, Centro “ES”, tel. 0432.791619, 339.8907819.

DEBORA SBAIZ Master in Danza/Movimento Terapia e Professional Counselor. Udine, Portogruaro e Lignano. Tel. 0431.422147 www.deborasbaiz.it info@deborasbaiz.it

IL CENTRO DEL CUORE Associazione di promozione sociale Via Leonacco 19, Udine. Tel. 0432.482215, 320.3265696, info@ilcentrodelcuore.it www.ilcentrodelcuore.it

EQUILEARNING di Sonia Struggia Horse Assisted Education Via Cortona 17, Fiumicello (UD). Tel. 0431.91437, Cell. 335.6816129 www.equilearning.it sonia.struggia@equilearning.it

IL CENTRO DI INTEGRAZIONE Associazione culturale per lo sviluppo integrato dell’essere. Via Stiria 36/A, Udine. Tel. 0432.602530, info@centrodintegrazione.it

ESPRESSIONESEGNO della Prof.ssa Erika Celotti, Arteterapeuta Membro dell’Assoc. Prof.le Italiana Arteterapeuti® Iscrizione Registro n°120/2003 P.IVA 02357220306 Viale Tricesimo 101/A - int. 5, Udine. Riceve per appuntamento cell. 338. 3344705 info@espressionesegno.it www.espressionesegno.it

CENTRO RAShMI AYURVEDA YOGA Massaggi Abyangam - Trattamenti Ayurvedici e Reiki Via Roma 50, 33010 Magnano in Riviera (UD). Tel. 0432.782063, cell. 328.3919462, centro.rashmi@yahoo.it http://sites.google.com/site/centrorashmi/

Dott. GERMANA PONTE Trainer di Focusing, riconosciuta dal Focusing Institute di NewYork Cell. 338.7812626, germana.ponte@libero.it www.focusing-consapevolezza.org

Dott.ssa

...cervicale, emicrania, mal di schiena, ansia, depressione, insonnia, colite, allergie... sono solo alcuni dei disturbi che possono essere dolcemente risolti con l’applicazione dei metodi: Cranio sacrale integrato, Cromopuntura, Fiori di Bach, Dieta psicosomatica, Test Intolleranze Alimentari PER INFORMAZIONI: VIA SAN LAZZARO 7, TRIESTE Tel. 347 6910549 - www.bcstrieste.it

ThE EXPRESSIVE hEALING ARTS STUDIO Counseling a mediazione artistica, arteterapia, ricerca interiore. Corsi e sessioni individuali. A Udine. Cell. 340.3706330 mceharts@gmail.com IL FORNO ARCANO Via del Cristo 8, Rive d’Arcano (UD). Tel. 0432.809348, forno.arcano@libero.it GRUPPO ZEN UDINE Via Cormor Alto 218, Udine. Ogni mercoledì alle 21.00 appuntamento di meditazione Za-Zen. Per informazioni: Maurizio KoGyo Florissi, cell. 348.3071667.

Lucia Rigo

NLP Counsellor e Trainer - Personal e Light-coach Operatrice Olistica Riceve su appuntamento Trieste - Via Vittorino da Feltre, 6 Tel. 333 6023567 luciarigo@gmail.com - www.luciarigo.it


I LUOGhI

CENTRO DI SALUTE INTEGRATA

DOTT. GIANLUIGI GIACCONI Psicologo e Naturopata Medicina Naturale Psicologia Integrativa Attività educative e terapeutiche per famiglie, bambini e ragazzi

CENTRO DI SALUTE INTEGRATA del Dott. Gianluigi Giacconi Via Stiria 36A, Udine. Tel. 0432.602530 www.centrodisaluteintegrata.com gianluigigiacconi@centrodisaluteintegrata.com

22

TECNIChE ARTI ORIENTALI asd

Tecniche e pratiche dell a tradizione cinese per vivere meglio Via Cormor Alto 218, Udine. Mario Antoldi: 338.5074523, www.t-a-o.it info@t-a-o.it

Dr. CRISTIANA SCOPPETTA Sociologa, Analista BioEnergetica Via XXIV Maggio, 21 Cervignano del Friuli (UD). Tel. 349.8606782 www.cristianascoppetta.it taodao@libero.it

PORDENONE ASSOCIAZIONE MIRA Corsi e seminari yoga, attività di sostegno umanitario. Pordenone, Via della Ferriera 22. Tel. 347.9455220, info@associazionemira.org www.associazionemira.org


I.P.

PROMUOVERE LA POSITIVITÀ GLOBALE E’ sempre più sentita oggi l’esigenza di conoscenze, mezzi, strumenti e competenze, che possano essere d’aiuto alle persone, alle famiglie ed alle organizzazioni per potenziare quei processi che favoriscono: salute e ben-essere psichico e fisico da una parte, buone ed efficaci relazioni interpersonali dall’altra, aumentando il potenziale di focalizzazione ed autorealizzazione di scopi, obiettivi autentici ed ecologici.

La qualità dei nutrienti e degli stimoli che riceviamo e ci procuriamo a livello organico, a livello psicoemotivo, a livello di relazioni interpersonali e di scelte di vita, abbinata alla buona capacità di eliminazione di ciò che invece ci intossica, ci appesantisce, ci limita su tutti i piani è alla base del nostro stato di salute, vitalità, ben-essere e felicità.

Molte persone stanche di approcci eccessivamente farmacologisti ed impersonali, sono alla ricerca di vie possibilmente naturali ed olistiche, che sappiano leggere l’individuo nella sua globale originalità individuale e lo sappiano orientare al potenziamento delle proprie risorse e talenti ed al riordinamento degli squilibri organici, energetici e psicologici che possono causare disagio, sofferenza ed insoddisfazione. Di questo, da anni, si occupa la metodologia Human Quality Improvement, che portiamo avanti a Udine, presso il Centro di Salute Integrata, con un’equipe di professionisti (medici, psicologi, educatori, naturopati, counsellor etc.) che operano in sinergia tra di loro, così come avviene in altre città italiane, in Spagna e in Francia. Il frutto del lavoro di ricerca, sperimentazione ed applicazione di questi 25 anni di attività professionale come psicologo, formatore e naturopata, mi ha spinto a decidere di realizzare una Scuola per operatori della relazione d’aiuto, rivolta a professionisti del settore che vogliano approfondire ed acquisire nuove competenze, ed a chiunque desideri conseguire una formazione reale ed efficace per operare come promotore della POSITIVITÀ GLOBALE, costruendosi così una nuova prospettiva di lavoro con e per gli altri. Il postulato di base della positività globale, dalla monocellula all’individuo, è riassumibile in: BUON NUTRIMENTO - BUONA EVACUAZIONE.

utilizzo di pensieri ed emozioni, al fine di favorire successo, autorealizzazione ed una migliore qualità di vita e di relazione con gli altri, in ogni ambito. L’INTELLIGENZA EMOTIVA, la VISUALIZZAZIONE CREATIVA ed il potere dell’IMMAGINAZIONE, l’arte della comunicazione efficace, anche al fine di promuovere correttamente le proprie attività, saranno elementi centrali della formazione. Inoltre, per chi volesse operare anche con bambini, ragazzi e famiglie ci sarà una sezione specifica: YOUNG & FAMILY. La Scuola H.Q.I. (riconosciuta come Counseling dalla F.A.I.P., Federazione delle Associazioni Italiane di Psicoterapia e Counselling e, dopo il 4° anno, anche dalla F.E.N.N.A.P. Federazione Nazionale Naturopati Professionali), comprenderà 9 week end all’anno, più una settimana di workshop residenziale ed una parte di lavoro individuale personalizzato.

La Scuola di Counselling Naturopatico Integrativo H.Q.I. prevista in 3 anni di base più 1 di tirocinio, supervisione e specializzazione, ha come obiettivo formare una nuova figura di operatore, con conoscenze e competenze approfondite su tutti questi aspetti. Una squadra di docenti esperti, tutti professionisti H.Q.I., da Gennaio 2012, si occuperà di guidare gli studenti nell’ apprendimento degli elementi base di questa metodologia: l’EUCITOTROFISMO, cioè il corretto nutrimento e funzionamento organico e cellulare, imparando ad agire attraverso gli elementi vitali essenziali: il CIBO, l’ARIA cioè attraverso le tecniche di respirazione terapeutica H.Q.I., nucleo primario della metodologia, l’ACQUA e la detossificazione. La LUCE ed i colori. Il SUONO, la voce ed il MOVIMENTO connesso alle tecniche di rilassamento. L’EUPSICOTROFISMO, il corretto

La Scuola è frequentabile da chi possiede un diploma si scuola superiore. Molta importanza sarà dedicata alla formazione personale degli operatori, non solo nel campo del sapere e del fare, ma specialmente dell’Essere. Una grande opportunità di crescita nella positività globale, con una metodologia di comprovata efficacia, naturale ed estremamente semplice ed essenziale.

CENTRO DI SALUTE INTEGRATA Dott. Gianluigi Giacconi Via Stiria 36/A - 33100 UDINE INFO: 0432.602530 info@centrodisaluteintegrata.com

CONFERENZE DI PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA: martedì 18 ottobre 2011 giovedì 3 novembre 2011 giovedì 1 dicembre 2011 Con inizio alle ore 20.30, presso la sede in Via Stiria 36/A a Udine


I LUOGhI

Ass. IL SOFFIO - Scuola di Shiatsu Via Rotate 10, Pordenone. Tel. 347.5102713, 338.9075470, ilsoffio@yahoo.it Ass. TERRAUOMOCIELO Qi Gong e Percorsi di salute Tel. 0434.20389 (Laura Guerra), info@terrauomocielo.it www.terrauomocielo.it STUDIO EQUILIBRYA MASSAGGI OLISTICI Trattamento Cranio Sacrale, Shiatzu, Linfodrenaggio Via Martiri della Libertà 18 Prata di Pordenone (PN) Tel. 0434.611282 333.7466849 manucanziani@virgilio.it CENTRO “TESIS” Centro Olistico e Culturale Sessioni individuali, Corsi e Seminari Tel. 0434.72782, Cell. 329.2399184. LE NUOVE RISORGIVE Piazzale San Lorenzo 14, Pordenone. Tel. 0434.551424. Dott.ssa Doriana Mimma DE VIDO Naturopatia & Bilanciamento Somatico. Riceve per appuntamento a Sacile (PN): Tel. 0434.72782, Cell. 329.2399184. A.P.S. CENTRO OLOS Percorsi per migliorare la qualità della vita Accademia Olistica, Massaggi, Trattamenti Olistici, Tantra. Via Oberdan 3, Pordenone. Tel. 334.9161.209 www.centrolos.it SANITARIA Del PUP Via Molinari 38/40, Pordenone. Tel. 0434. 28897.

EMILIA ROMAGNA BOLOGNA CENTRO NATURA Discipline psico-fisiche, Centro benessere, Formazione, Ristorante BioVegetariano. Via degli Albari 6, Bologna. Tel. 051. 235643, 051.223331 www.centronatura.it info@centronatura.it

24

CENTRO STUDI CENRESIG Centro per lo studio e la meditazione Buddista Mahayana Via Meucci 4, Bologna. Telefoni: Maddalena 347.2461157, Giovanni 349.6068534. www.cenresig.org info@cenresig.org CENTRO YOGA “LE VIE” Via M. D’Azeglio 35, Bologna. Tel. 051.19982056, www.yogalevie.it info@yogalevie.it Istituto himalayano di ricerca in Ayurveda Via De Leprosetti 2/A, Bologna. Tel. 051.262823, www.ayurveda.bo.it Scuola/Fondazione Matteo Ricci Via A. Canova 13, Bologna. Tel. 051.531595, www.fondazionericci.it SCUOLA DI YOGA CENTRO NATURA Via degli Albari 6, Bologna. Tel. 051.223331, 051.235643, sport@centronatura.it www.centronatura.it

PARMA Ass. LA GROTTA DI CRISTALLO Shiatsu, Tai Ji, Danze Orientali, Voice Dialogue, Reiki, Diapason Terapia, Naturopatia., Meditazione Guidata. Fidenza (PR). Tel. 0524.84450, 0524.62315. Ass. NAMASTE - Parma Per la promozione e la diffusione della meditazione. Via Mascagni 25, Rivarolo di Torrile (PR). Tel. 0521.810138, cell. 335.6713405. www.oshonamaste.it maprem@libero.it LIBERA ACCADEMIA SCIENZE UMANE Scuola di counseling professionale accreditata Cncp - Incontri di crescita e formazione in ambito umanistico e transpersonale Via Sella 31/A (laterale Via Orlando), Parma. Tel. 0521.944410, www.lasu.it www.alchimia.org Monastero Zen Fudenji Bargone 113, Salsomaggiore Terme (PR) Tel. segreteria: 0524.565667. Monastero Zen Sanbo-ji Pagazzano, loc. Pradaioli 27, Berceto (PR). Tel. 0525.60296.

Associazione di promozione sociale SPAZIO ShIATSU Corsi di shiatsu professionali e amatoriali, meditazione za-zen, seminari di approfondimento. Via Dalmazia 71, Parma. Tel. 0521.533831 www.studishiatsu.it info@studishiatsu.it

MODENA CENTRO YOGA ShIVA Via Silvati 12, Modena. Tel. 059.364625, Cell. 338.5332728, yogash00@centroyogashiva.191.it www.centroyogashiva.191.it

RIMINI Ass. Culturale MANAGER ZEN Via San Giovenale 86, Rimini. Tel. 0541.736362, www.managerzen.it

UMBRIA, MARChE, ABRUZZI ANCONA LA CITTÀ DELLA LUCE Associazione di Promozione Sociale Centro Studi Discipline Olistiche e Bionaturali - Associazione Conacreis Marche. Reiki. Ayurveda. Yoga. Costellazioni Familiari. Via Porcozzone 17, Ripe (AN). Tel. 071.7959090, www.reiki.it LAURA ELCE FABBRETTI Operatrice Reiki, iscritta al CONACREIS, trattamenti personalizzati su appuntamento A Jesi (Ancona). Tel.328.6543327 elce-laura@gmail.com info@lauraelcefabbretti.net www.lauraelcefabbretti.net

MACERATA TARA CENTER C.da Ricciola, Recanati (MC). Tel. 071.7575847, cell. 393.9755533, www.taracenter.it info@taracenter.it


IL LUOGO DEL RITIRO SPIRITUALE www.nuova-era.net

Nuova Era è un sogno diventato realtà: il luogo dove l’uomo può iniziare il cammino verso sé stesso,ritrovando la pace interiore attraverso “la corretta” relazione con la natura e le leggi universali. E’ il modo per trasformare una vacanza in un “VIAGGIO” all’interno di te stesso grazie al Metodo XiuZhenDao ® che ti permetterà di apprendere nel modo più semplice e naturale una filosofia complessa come quella orientale, la quale a sempre considera l’uomo come risultato dell’incontro tra terra e cielo. In un contesto straordinario, camere confortevoli ed accoglienti vi ospiteranno durante il vostro soggiorno ed il ristorante “Il Rifugio” vi delizierà con i suoi piatti semplici e genuini. Prossimi eventi a cui puoi partecipare: 8/9 OTTOBRE

CORSO DI QI GONG: “Forma dell’Armoniosa Primavera” 12/13 NOVEMBRE

SEMINARIO: “Il Karma e le sue leggi” www.nuova-era.net contatti@nuova-era.net Enrica: cell. 348.6974557

Nuova Era si trova nel Parco delle Foreste Casentinesi a Chiusi della Verna (Arezzo) www.nuova-era.net


I LUOGhI

PESARO

ShINNYO-JI TEMPIO ZEN FIRENZE Via Vittorio Emanuele II 171, Firenze. Tel. 339.8826023, www.zenfirenze.it

ASSOCIAZIONE ERBAMOLY Centro Kundalini Yoga secondo gli insegnamenti di Yogi Bhajam Trattamenti di Sat Nam Rasayan Yoga in gravidanza. Via C. Baronio 90, Roma. Tel. 333.3236981 associazioneerbamoly@libero.it

ASD LIBERA UNIVERSITÀ OKI DO MIKKYO YOGA Oki do Yoga, Meiso Shiatsu, Naturopatia Sede Legale: Via Nazionale 238/A, Colbordolo (PU), www.okido.us Sede Corso Naturopatia: Viale Monza 16, Milano c/o www.naturopatiaokido.it

SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALE DI FIRENZE del dott. Nello Cracolici. Via San Giusto 2, Firenze. Tel. 055.704172.

PERUGIA

PISA

ASSOCIAZIONE ShAKTI Centro di Kundalini Yoga e Sat Nam Rasayan Via dei Brusati 30, Roma. www.kundaliniyoga.it

ANANDA ASSISI Via Montecchio 61, Nocera Umbra (PG). Tel. 0742.813620, www.ananda.it

ISTITUTO LAMA TZONG KhAPA Via Poggiberna 15, Pomaia (PI). Tel. 050.685654, 050.685009, info@iltk.it segreteria@iltk.it www.iltk.it

BUPPO DOJO praticare il Buddhismo Zen Soto Via Ferento 5, Roma. Tel. 06.70032022 buppodojo@gmail.com www.buppodojo.it

PUNDARIKA CENTRO RITIRI MEDITAZIONE Loc. Cordazingoli 18, Riparbella (PI) Tel. 0586.699077, 338.6759340 (Erica).

CEDIFLOR Centro Diffusione e Didattica Floriterapia di Bach Via R.Fauro 82, Roma. Tel. 06.8074385, 333.4243663 www.cediflor.it info@cediflor.it

PRATO

CENTRO NIRVANA Associazione Spirituale per la Meditazione Chan e Zen Via A. Bono Cairoli 15, Roma. Tel. 338.7021800, 328.6848780, www.centronirvana.it centronirvana@libero.it

CASAYOG (Yogi Gyanander) Strada San Marino 21, Perugia. Tel 075.5899339, www.casayog.com

TOSCANA AREZZO AMO Accademia Massaggi Olistici ads Associazione Dilettantistica Sportiva Scuola Accreditata SIAF Via Teofilo Torri 22-28, 52100 Arezzo (AR). Responsabile: Andrea Marini: 388.9334692 www.massaggiohotstone.it andrea.marini@teletu.it

GROSSETO Comunità Dzog-Chen Merigar, Arcidosso (GR). Tel. 0564.966837.

FIRENZE Ass. Cult. “L’ALBERO DELLO YOGA “ L’associazione si occupa della diffusione dello Yoga e di alcune delle principali discipline olistiche attraverso incontri, trattamenti, corsi. Via della Libertà 61/65, Matassino Reggello (FI). Cell.333.3807726, www.lalberodelloyoga.it info@lalberodelloyoga.it Centro Terra di Unificazione Ewam Via R. Giuliani 505/A, Firenze. Tel. 055.454308.

26

CRONOGENETICA di Mario e Domenica Grilli Via Compagnetto da Prato 37, Prato. Tel e fax 0574 33306 Cell. 331 9724607 prenota@cronogenetica.it www.cronogenetica.it

SIENA AGRITURISMO GLI ARCANGELI Azenda Agricola Podere Avere Azienda biologica con 5 camere con bagno, sauna, jacuzzi, saletta meditazione, piscina all’aperto. Località Pievescola, Casole d’Elsa - Siena. Cell. 335.7072131, 338.1402493. www.gliarcangeli.com info@gliarcangeli.com

LAZIO ACCADEMIA DI YOGA Via XX Settembre 58 A, Roma. Tel. 06.4742427, accademiayoga@tiscali.it www.accademiayoga.it AMRITA CENTRO YOGA E AYURVEDA Via C. Colombo 436, Roma. Tel. 06.5413504, 06.5081202, www.amritayoga.it

CENTRO YOGA ED OLISTICO VIPAShYANA Channelling, regressioni karmiche, yoga, meditazione, cristalloterapia, mass. ayurvedico, riflessologia plantare, pranoterapia, reiki. Via Venezia 48/50, Ciampino - Roma. Tel. 347.8360990 www.vipashyanayoga.com Centro Olistico Take Off Via L.Perna 51, EUR-Montagnola, Roma. Tel. 06.54225603, 347.3706437. www.floriterapia.com CENTRO TARA BIANCA Danza Creativa, Arti Terapeutiche, Meditazione. Via Ettore Rolli 49, Roma. Tel. 06.5811678, www.centrotarabianca.it CENTRO ZEN ANShIN Buddhismo Zen Soto. Sotto la guida di Annamaria Gyoetsu Epifanìa e Guglielmo Doryu Cappelli. Via Ettore Rolli 49,(Stazione Trastevere), Roma, Tel. 06.5811678, 328.0829035, 320.9671624, www.anshin.it guglielmo1@interfree.it


Associazione Sportiva Dilettantistica DhARMA - SPORT E DISCIPLINE BIONATURALI (Coni Fijlkam Uisp) Via Cimone 12 , Roma. Tel 339.1286955 www.asddharma.ning.com asddharma@alice.it Fondazione Maitreya Via della Balduina 73, Roma. Tel 06.35498800, www.maitreya.it PIACERI UNICI EcoShop per appassionati di prodotti biologici, tipici, del commercio equo e solidale e dell’agricoltura sociale. Via Orvieto 30/34 (San Giovanni), Roma. Tel. 06.45443234, www.piaceriunici.it SCUOLA YOGA ROMA Via Cechov 83 - F6, Roma. Tel. 06.51530068, cell. 335.6571924 segreteria@scuolayogaroma.it eleonora.fiorini@scuolayogaroma.it www.scuolayogaroma.it

YOGA, SCIENZA E ARTE Ass. Culturale Yoga-Meditazione-Medicina integrata - Viale A. Magno 192, Roma. Cell. 339 1279335 www.albertacorsiyoga.it info@albertacorsiyoga.it DOTT. GIOVANNI MONTANARO ODONTOIATRIA E TERAPIE NATURALI Omeopatia, Posturologia, Agopunutra, Test e rimozione dei metalli pesanti. Via Vitruvio 70, Formia (LT). Tel. 0771.24831, cell. 340.1495053 Omeo57@hotmail.it TAO CENTRO DI RICERCA OLISTICA c/o “CULTURA YOGA” Via Tuscolo 1, Latina. Tel. 349.5100190 - 348.0401281 www.culturayoga.it www.taocenter.org

CAMPANIA TAO - CENTRO DI RICERCA OLISTICA SCUOLA ITALIANA REIKI Via F. Cilea 91, Napoli (NA). Tel. 338.8495996 taocenter@tiscali.it www.taocenter.org

DOTT. GIOVANNI MONTANARO ODONTOIATRIA E TERAPIE NATURALI Omeopatia, Posturologia, Agopunutra, Test e rimozione dei metalli pesanti. Via A. Scarlatti 126, Napoli Tel. 081.5786956, cell. 340.1495053 Omeo57@hotmail.it

PUGLIA Centro Buddhista della Via di Diamante Via Gaetano Postiglione 14/E, Bari. Tel 349.7751145, 368.575880, bari@diamondway-center.org

SICILIA Dott. RENATO IUDICA Rappresentanze Prodotti Naturali Via G. Arimondi 48, Palermo. Tel. 392.6893370, 347.6215339.

27


LA VIA INTERIORE

Bambini del futuro di Donatella De Colle (psicologa, musicoterapeuta), www.doamisol.it

S

embra ormai innegabile che tutti noi stiamo andando o necessitiamo di andare verso un grande cambiamento. Appare sempre più scontato che il mondo in cui viviamo è in sofferenza, depredato, offeso, inquinato, alienato da se stesso. Possiamo ipotizzare che qualche strumento di rinnovamento, qualche nuova potenzialità per il recupero delle nostre coscienze, qualche possibilità di mutamento possa esserci. Sì ma quale? E come? Dalla sempre si dice che i bambini sono il nostro futuro e che, da loro, dalla loro educazione, dal rispetto, dal riconoscimento, dallo spazio dato alle loro possibilità, sogni e speranze, può nascere un mondo migliore. Quanto tempo però ci soffermiamo a guardare l’infanzia con investimento e rispetto, e quanto ne dedichiamo a parlare dei bambini in maniera costruttiva nel nostro quotidiano? I problemi dei bambini sono molti, sicuramente moltiplicati rispetto ad una volta. La velocità della vita, la velocità del “fare”, del dover “mostrare e mostrarsi”, dell’apparire, del produrre, crea uno “zapping” frenetico nelle loro vite. La velocità dei tempi che dedichiamo ai nostri figli è, il più delle volte, ristretto, pieno di sensi di colpa sedato con “giocattoli” più o meno costosi. Mentre la povertà di tempi dedicati al gioco, all’ozio, al guardare il soffitto è indiscutibilmente importante. Il rischio di un tale atteggiamento di vita si può tradurre sotto il nome di disturbi comportamentali, deficit di attenzione, iperattività e via dicendo, quando questi bimbi, indiscutibilmente intelligenti, sensibili e vivaci, non riescono ad integrarsi in un sistema che, non solo non li

28

valorizza ma, addirittura, non li riconosce. Perché questi bambini richiedono soprattutto all’ente educativo, famiglia e scuola che sia, un cambiamento radicale nel modo di educare. Sì ma quale? E chi lo insegna? Quali attività formative per la famiglia e per la scuola ci sono, soprattutto in questi tempi di crisi, in cui l’unico investimento appare essere quello dei progetti per i tagli? E, quel che è peggio, in caso di richiesta di diagnosi comportamentale, questa viene poi eseguita da un sistema più o meno standardizzato che categorizza, in maniera omogenea e limitativa, a volte screditante, in categorie prede-

finite, quello che una volta si chiamava “l’argento vivo” dei bambini. Che diventa così una patologia e, quel che è peggio, una patologia necessitante di cure farmacologiche. Allucinante? Sì , ma reale. Questi bambini, spesso vivacissimi, bisognosi di stimoli nuovi, facilmente distraibili e incapaci di concentrarsi, necessitanti di continuo movimento,vengono categorizzati con la sindrome di ADHD: Deficit di Attenzione con Iperattività. Questa patologia dai confini difficilmente definibili crea problemi nella successiva

gestione di questi piccoli “pazienti” da parte dei genitori e della scuola che, al di là della categorizzazione e del farmaco, non sono istruiti su come gestirli, se non a trattarli come malati. Che non sono! L’OMS denuncia che un bimbo su cinque è affetto da tale sindrome e questa percentuale è prevista raddoppiata entro il 2020. Questo disturbo viene gestito con il Ritalin, uno psicofarmaco che è uno dei farmaci di punta della Ciba-Giga e Sandoz, la più grande multinazionale svizzera e si utilizza in toto nella cura di questo disturbo. In Italia, rispetto ai paesi europei le cose vanno un po’ meglio, nel senso che esiste un filtro che permette uno screening ulteriore, vale a dire che la prescrizione del Ritalin può essere fatta solo da centri specialistici e non dal medico di base. Però molti (la Società Italiana di Psicopatologia in primis) si lamentano del basso numero di diagnosi dell’ADHD e invitano a non sottovalutare il problema. In Germania sembrano essere più bravi, perché un bambino su tre assume psicofarmaci. In Francia una ricerca effettuata su 609 scuole elementari ha evidenziato che il 12% dei bambini riceveva psicofarmaci al loro ingresso a scuola. A sei anni! Il Ritalin è catalogato insieme a una bella lista di stupefacenti come morfina, LSD, anfetamine, eroina, ecc. ed ha una buona serie di effetti collaterali. Il punto nodale è il modo per cui le indubbie difficoltà di questi bambini nell’adattamento e nella concentrazione vengono “risolte” con un farmaco che, per sua natura, inibisce altri elementi quali la personalità, la spontaneità, la creatività. Ma perché questi bimbi reagiscono così? Che cosa ci vogliono dire? Cosa vogliono dagli adulti? L’adulto è quello che dovrebbe fornire un ambiente caldo e amorevole, fiducioso, rassicurante, ma anche e soprat-


tutto ricco di buoni divieti e regole per formarsi. E i bambini avrebbero bisogno che le loro potenzialità vengano riconosciute, accresciute e curate. Avrebbero bisogno di adulti che sappiano fare gli adulti perché, se i bambini sono in tali difficoltà, forse è il mondo in cui vivono ad avere problemi… I Bambini Cristallo La premessa doverosa è che, a prescindere, tutti i bambini, indipendentemente dalla frequenza del loro campo elettromagnetico (il colore dell’aura che definisce la loro natura superiore; ) sono un bene prezioso per l’umanità e richiedono un investimento attento, responsabile e rispettoso. Nessun bimbo, se non riceve le cure adeguate, può esprimere le proprie potenzialità e può quindi diventare un sano individuo. In questo sta la responsabilità della famiglia e delle istituzioni educative. La denominazione “indaco” e “cristallo”, come si diceva, ha a che fare con il colore dell’aura. Questi “bambini delle stelle” o “bambini della luce” sono venuti al mondo con una frequenza vibratoria più veloce e quindi più luminosa del solito e il loro compito, a detta di chi sta studiando questo fenomeno, sarebbe quello di portare nuova energia e contribuire al progetto di rinascita della Terra elevandone il livello di coscienza e restituendone la sua bellezza. Le situazioni sono scontate ma la consapevolezza non lo è mai abbastanza, quindi vale la pena ricordare lo stato di inquinamento in cui abbiamo ridotto la Terra, lo sfuttamento delle risorse, i disastri ecologici, i cambiamenti del clima, le moltissime specie animali e vegetali a rischio di estinzione, i conflit-

ti bellici, le situazioni di morte e dolore quotidiane in ogni parte del mondo, la povertà senza aiuti, il degrado sociale, il problema della migrazione di popoli poveri, la politica corrotta e umiliante per il cittadino, le bassezze degli uomini che governano… tutto all’ordine del giorno e quasi giustificato, scontato. Le dipendenze da uso di sostanze stupafacenti, di alcool, l’AIDS, la disgregazione della famiglia, la perdita di valori, la mancanza di regole. In tutto questo, l’evento fortissimo è proprio l’apparizione di questi bambini: i piccoli Indaco, apparsi nel decennio degli anni ‘80, e i Cristallo dagli inizi del 2000. Gli Indaco sono stati caratterizzati da carattere grintoso e spesso ribelle, determinato e combattivo; per questo, spesso, sono stati definiti come affetti da ADHD. Precoci e consapevoli, molto regali, dotati di volontà forte, non accettano la guida di persone che non stimano. Orgogliosi ed emotivi, ansiosi e tendenti alla depressione se non adeguatamente sostenuti da adulti stabili, sensibili ed intuitivi verso la sensitività, ipersensibili anche nei confronti del cibo, allergici, necessitanti di regole precise all’interno di cui muoversi, desiderosi di conoscere, autentici e leali, anticonformisti, cittadini del mondo, collaborativi e protettivi, anime antiche. Il primo indaco in assoluto sembra sia stato Ghandi, nel suo essere non violento, sostenitore degli oppressi, sosteni-

tore del vegetarianismo. Un bellissimo esempio a cui tendere. Gli aspetti limite di questi bambini possono farli apparire eccentrici ed un pò strani: ipersensibili, con la testa fra le nuvole, idealisti e sognatori, poco concentrati, impazienti, molto pretenziosi verso se stessi, vulnerabili, amanti della solitudine. Tratti noti questi, soprattutto parlando di sindrome di ADHD… I piccoli Cristallo invece sembrano rappresentare il passo successivo: sono più tranquilli, sereni, amorevoli e accomodanti, amanti dell’armonia e della pace, hanno occhi che incantano, che emanano saggezza e mettono a nudo l’anima, sono tolleranti, creativi, perdonano volentieri. Telepatici e sensitivi, amano la natura, tendono a non mangiare carne o pesce se possono scegliere, iniziano a parlare più tardi, sono molto energetici e coraggiosi, carismatici, perseguono la via del cuore. In “Sternkinder”, di G. Kuelehnwind, si legge : ”Appena nata , Hannah mi fissò con i suoi occhi scuri e penetranti, cercando i miei occhi e la mia anima. Non era uno sguardo che metteva a disagio, certo era uno sguardo molto profondo. Fin dal primo minuto Hannah era piena di consapevolezza. Il suo sguardo intenso stupisce tutti. Hannah vede dentro le persone e legge i loro pensieri”... Da alcuni studi effettuati sembra che l’attività celebrale di questi bambini sia diversa in quanto non ci sarebbe una lateralità conclamata rispetto alla 29


LA VIA INTERIORE

prevalenza dell’emisfero sinistro (logico e razionale) sul destro (intuitivo e creativo), quanto piuttosto una vivace attività di entrambi. Non c’è prevalenza ma lavoro sinergico e collaborazione degli emisferi, con una leggera tendenza alla prevalenza del destro. Una buona armonia quindi fra creatività e razionalità, fiducia ed approccio critico. Al di là di tutto, sicuramente un buon modello di funzionamento. Questi bimbi potrebbero essere il potenziale umano per il cambiamento del nostro attuale mondo, per quell’elevazione delle coscienze e il rinnovamento di questa umanità ormai in crisi. Forse sono qui per salvarci ma hanno bisogno di essere riconosciuti per aiutarli a farlo.

nel rispetto degli altri. La Montessori credeva che il bambino avesse, di suo, un preciso impulso all’autoeducazione e all’espressione dei suoi interessi ed esigenze. Completamente opposta all’ottica che voleva il bambino come una “tabula rasa” su cui scrivere e segnare la sua esperienza con il “riempimento educativo”. Da ciò consegue la necessità di un ambiente stimolante, accogliente, non interferente, ma che fornisca proposte di possibilità in cui cimentarsi. Scopo finale della pedagogia montessoriana erano l’elevazione e il perfezionamento morale ed etico dell’umanità.

Quale educazione? Quale educazione per i genitori e per gli stessi educatori? Proviamo a ispirarci ad alcune grandi figure della pedagogia e della filosofia. Rudolf Steiner, per esempio, fondatore dell’antroposofia, scienziato e letterato, sosteneva che il bambino deve essere considerato nel suo essere costituito da corpo, mente, anima e spirito e ogni programma educativo deve tenere conto di queste parti, avendo come obiettivo lo sviluppo delle doti artistiche, sentimentali, intellettuali, spirituali, manuali e ginniche dell’allievo. Tutto ciò all’interno di un sistema dove il principio vige anche nell’arte, nell’agricoltura, nella medicina, nella pedagogia e nella spiritualità. Maria Montessori, medico e pedagogista, ambasciatrice di pace, ambientalista e paladina dei diritti della donna. Il suo punto centrale era il concetto di autonomia del bambino. Nel senso di poter sperimentare e poter provare da solo, insieme alle regole da rispettare. Ad esempio la libertà di prendere l’oggetto che desidera, sapendo però che poi deve essere rimesso a posto perché è di tutti. Parliamo quindi di vera libertà che non è, come erroneamente qualcuno crede, la possibilità di fare tutto ciò che passa per la mente, ma la capacità di scelta all’interno di regole predefinite 30

Mihail Aivanhov, filosofo, pedagogista, pioniere dell’educazione prenatale. La sua pedagogia era rivolta, in primis, ai genitori e quindi ai piccoli ancora nel grembo materno. Questi, secondo lui, scelgono consciamente o inconsciamente i genitori stessi che lo hanno attirato. E’ importante quindi ciò che i genitori chiedono all’universo prima del concepimento, che si rendano conto di doversi preparare a tale “sacro atto”, prendendo coscienza delle proprie responsabilità per essere all’altezza di un compito così importante. Consapevoli soprattutto che il loro atteggiamento influenzerà l’anima che si incarnerà. ...“Non è importante per quell’entità venire a far parte di una famiglia ricca o famosa, l’importante è ricevere dai genitori presso cui si incarnerà, condizioni tali che non intralcino il lavoro spirituale per il quale ha deciso di scendere sulla terra”. Spesso, invece,

i genitori sono inconsapevoli e la madre inizia a prendersi cura del piccolo solo alla nascita. Ma, già nel tempo della gestazione, la madre dovrebbe proteggere il suo piccolo, parlargli, creare un’atmosfera di protezione, luce ed armonia, attraverso pensieri, visioni, compagnie e cibi adeguati. Poiché l’anima entra nel corpo solo alla nascita col primo respiro, secondo la sua visione, se i piccoli corpi sono stati concepiti o crescono nell’impurità, nella cattiveria, nel disordine, non possono incarnarsi come spiriti evoluti e quindi l’umanità non migliora. Secondo Aivanhov l’umanità può migliorare solo a condizione che si cominci dalla volontà delle donne di unirsi a contribuire a migliorarla, proprio perché la natura ha affidato a loro la capacità di influenzare il bambino che deve nascere (e oggi sappiamo che è così a livello biochimico e ormonale). Il maestro parla della consapevolezza che le donne devono acquisire rispetto alla capacità di influenzare il mondo e il futuro, attraverso caratteristiche energeticamente femminili, quali la sensibilità, l’intuizione, l’accoglienza, la cooperazione, al contrario di quelle qualità che dominano in questo momento storico, tipicamente maschili, come la competizione, l’individualismo, l’arrivismo, il materialismo. Il concetto di “nuova genitorialità” sta quindi a significare la necessità di passare dalla vecchia energia dell’autoritarismo a una posizione di autorità intesa come fermezza e presenza realizzate nell’ascolto, nella comprensione, nel rispetto di altri da sé. La vecchia concezione infatti trattava i bimbi come inferiori e non in grado di capire. Ora la questione è cambiata: i bambini capiscono talmente tanto da avere il compito di insegnare a noi come cambiare, aiutandoci a vedere quale è la nostra missione del mondo. E potranno farlo solo se, con il loro riconoscimento da parte nostra e aiutati a incanalare positivamente la propria energia; potranno diventare finalmente creativi, dei “creativi culturali“, citando F.N. Montecucco.


LA VIA INTERIORE

Lo spirito delle parole e la ciotola di luce di Rodolfo Carone e Francesca Tuzzi (Gendai Reiki Italia)

S

econdo la tradizione hawaiana, le parole contengono “mana”, energia vitale, creativa , ed è molto importante il modo in cui vengono usate. Non a caso esiste un detto importante che recita così: “aia ke ola i ka waha, aia ka make i ka waha”: la vita è nelle parole, la morte è nelle parole. Concetti simili si trovano anche nella cultura giapponese, che crede che le parole contengano uno spirito, e se recitate con coscienza come un mantra ad esempio, abbiano potere e possono influenzare la realtà. Questa arte si chiama kotodama e, scomponendo i 2 kanji, gli ideogrammi che compongono questo termine, troveremo proprio un ideogramma che significa “spirito” e l’altro “parola”, lo spirito della parola. Gli Hawaiani salutano tipicamente con la parola Aloha, che ha molteplici significati, tra cui condivisione del proprio respiro, o della piena presenza, con l’essenza della vita. Quando si pensa o si dice la parola aloha, secondo tradizione, si crea un contesto di armonia e amore, inteso come la gioiosa coscienza dell’unità. Oltre alle parole secondo il pensiero indigeno, anche le ossa contengono mana, e molto importante è l’osso frontale, che contiene la vera essenza del nostro essere. Quando si condivide un saluto tradizionale hawaiano con qualcuno, si pone delicatamente la propria fronte contro la sua, e questo gesto apre la nostra vera essenza senza maschere gli uni agli altri. Unendo le nostre fronti, prendiamo un bel respiro assieme, condividendo così l’essenza della vita e la coscienza della connessione con la sorgente unica che ci lega. Questo tipo di saluto permette di fermare la mente, e di essere totalmente presenti a se stessi, con la persona che si sta salutando, e con la vita che si sta condividendo. Il saluto aloha è spesso seguito dalla frase “Pehea la ka?”, oppure “Pehea Piko kou?”. “Pehea la ka?” (come sta il tuo Sole?), ma questa frase ha anche un significato simbolico. Si riferisce a quella che alle Hawaii è definita la propria ciotola di luce, ed è una richiesta premurosa e attenta che concentra l’attenzione sulla

condizione della luce dentro di noi. Per capire bene questo concetto, bisogna conoscere la storia che tradizionalmente viene raccontata ai bambini hawaiani, per insegnare loro l’importanza di una vita “pono”, corretta, giusta, armoniosa. Questa semplice parabola, racconta che ogni bambino alla nascita è una meravigliosa ciotola di luce perfetta. Se lui nel corso della sua vita farà scelte che tenderanno alla luce, con pensieri, parole e azioni, potrà avere la forza per fare molte cose, nuotare con lo squalo, volare con il falco, comprendere e conoscere tutto. Se invece cederà alla rabbia, alla paura,al risentimento, all’invidia, lascerà cadere nella sua ciotola una pietra. La Luce e la pietra non possono condividere lo stesso spazio, per cui un po’ di luce si spegnerà. Se continuerà a mettere pietre nella ciotola, la luce alla fine uscirà, e diventerà lui stesso una pietra, e la pietra non cresce, e non si muove. Ma se in qualsiasi momento si stuferà di essere una pietra, tutto quello che dovrà fare è “huli”, girare, capovolgere la ciotola, pulirsi dalle pietre, e la sua luce tornerà, brillando ancora nel mondo, e potrà così crescere di nuovo. Quindi chiedere “Pehea la ka?” vuol dire “come sta la tua ciotola di luce”? La stai facendo brillare, o ci sono delle pietre che ne offuscano il suo splendore? Ancora una volta non si possono non osservare le similitudini con la cultura giapponese, dove esiste il concetto dei “kami”, esseri di luce, l’essenze divine dell’Universo, che sottendono tutte le manifestazioni della vita, i pionieri, coloro che siamo destinati ad essere. L’uomo si dice è il bambino dei kami, ne contiene in sé l’essenza e l’informazione, e suo compito è vivere una vita alla ricerca dell’armonia e della bellezza per percorrere il suo “michi”, la sua strada verso la luce. Anche nella cultura giapponese viene insegnato che l’essenza dell’uomo è pura e limpida come uno specchio, possiamo solo dimenticarcene, e allora si depositerà della polvere, della sporcizia

che ne coprirà la superficie, (“kegare”, sporcizia appunto), che può essere pulita, attraverso riti, preghiere, atti a riportare la giusta coscienza, e far risplendere nuovamente lo specchio. E ancora nella cultura hawaiana: “Pehea piko kou?” (come sta il tuo ombelico?). Anche qui abbiamo un profondo significato simbolico, il Piko qui è inteso come ombelico, ma può voler dire anche sommità del capo, o genitali. Nell’intenderlo come “ombelico”, si vuole evidenziare il legame che l’ombelico ha come centro di energia spirituale che ci unisce ai nostri genitori, fratelli e parenti in vita sulla terra in questo momento. Quindi nel chiedere “pehea piko kou?”, chiediamo “come sta la tua famiglia?”. Curiose anche qui le connessioni con il pensiero taoista, che individuano nella zona dell’ombelico (due o tre dita sotto), il Seika Tanden, ovvero il centro energetico dell’individuo, il punto di raccolta del Qi, dell’energia. Esistono anche altri due Tanden, superiore e inferiore che non si discostano di molto dalle descrizioni delle posizioni delle zone chiamate Piko dagli hawaiani. Il linguaggio è molto importante nella lingua hawaiana, così come in altre tradizioni, perché contiene al suo interno la saggezza e la connessione amorevole con il creato, le parole contengono uno spirito e il potere di portarci verso la luce. Concludiamo con questa domanda allora: “pehea la ka?”, per augurare così di aiutarci a ricordare, se ce ne sarà bisogno, di pulirci dalle pietre, e far risplendere la nostra luce.

31


LA VIA DELLA TERRA

L’architettura bio-ecologica: importanza dei materiali naturali e tipologia costruttiva di Manuela Gatti (consulente in bioarchitettura di C.N.G.) www.cerchinelgrano.it

Uno sguardo al passato

dei boschi circostanti, al piano terreno erano posizionate la stalla e la cucina con la stufa a legna, al piano superiore le stanze da letto, il tetto in legno con il deposito del fieno per l’inverno aveva anche funzione di coibente. Pietra e

N

ello scorso articolo dedicato all’architettura bioecologica (BioGuida n. 33), è stato fatto un breve excursus sulle tipologie costruttive e abitative dell’uomo, nella nostra area geografica, dalla preistoria ad oggi: un tempo si viveva prettamente all’esterno e ci si ricoverava per la notte, si edificava utilizzando materiali locali, naturali, non si richiedevano alle abitazioni prestazioni particolari, nelle case comuni durante l’inverno faceva freddo come nei palazzi nobiliari e questo era normalmente accettato. I requisiti fondamentali, accuratamente valutati prima di procedere con i lavori, riguardavano la scelta del luogo, il rapporto con la natura circostante, la corretta esposizione alla luce del sole, la forma, le decorazioni, il colore… Laddove prevalevano condizioni climatiche estreme, con persistenza di temperature che nell’arco dell’anno erano frequentemente al di sotto dello zero o in zone dove invece prevaleva il clima caldo, la tradizione e la sapienza del buon costruire indicavano l’ utilizzo di quei materiali e l’applicazione di quelle tipologie costruttive che consentivano di proteggersi dai climi più avversi non solo per trovare riparo durante la notte ma anche per permettere lo svolgimento delle attività quotidiane all’interno delle abitazioni al riparo dal freddo o dal caldo eccessivi. Un tempo l’uomo edificava con senso e con sentimento: le abitazioni in alta montagna erano fatte con il legno 32

cotto invece per i climi caldi, terra battuta e paglia, argilla cruda e calce idraulica, porticati, sempreverdi, murature perimetrali massicce… E uno al presente Sono cambiate le esigenze abitative, ma sono cambiati soprattutto i bisogni dei costruttori e conseguentemente quelle dei progettisti, che hanno preferito chinare il capo alle leggi di un mercato scellerato che produce case alla catena di montaggio, con il minimo sforzo e

al maggior prezzo. Case decontestualizzate, forme e materiali edili senza rapporto con l’ambiente circostante, senza consistenza con un’anima che è una gabbia di ferro, senza spessore, realizzate con gli isolanti artificiali previsti dalla legge che le posizionano paradossalmente in Classe A, senza dignità perché pensate per la vendita e non per l’abitare, senza uno scopo, che affidano esclusivamente agli impianti - termici, elettrici, domotici - il compito di proteggere, climatizzare, illuminare, senza amore, perché portatrici di agenti tossici e quindi potenzialmente pericolose per la salute di chi vi abiterà, senza tempo, perché un tempo le case erano fatte per durare … Da qui la nascita di un movimento spontaneo, composto di singoli ricercatori, di persone comuni, padri e madri cui sta a cuore la salute dei propri figli e la salute del pianeta che ci ospita e ci da la vita, da qui la comprensione che salvaguardare la terra equivale a salvaguardare il nostro presente e il nostro futuro, da qui la chiara visione che è compito nostro preoccuparci di noi stessi, acquisire competenze, trovare soluzioni, saper leggere la storia e ipotizzare nuovi scenari, prenderci la responsabilità della nostra esistenza e della nostra salute, senza esitare a scavalcare professionisti senza passione o senza competenza, baroni anchilosati, senza esitare a pretendere risposte concrete alle nostre reali necessità e a quelle del pianeta che ci ospita e che rappresenta la nostra grande “casa”. Un movimento ancora non completamente definito nei suoi molteplici aspetti, che riguarda e investe tutti gli ambiti della salute, intesa come salute degli abitanti e dell’habitat. Un movi-


mento che nasce da una comprensione, quella di salvaguardare il tutto per la salvezza del singolo, e da un’esigenza, quella di prendere decisioni autonome in tema di benessere, dalla scelta dei materiali che costituiscono la propria casa fino alla scelta del modo in cui curarci in caso di malattia. Il significato della malattia Per intraprendere questo percorso è necessario essere consapevoli del fatto che noi, come individui, e il nostro ambiente, la Madre Terra, siamo profondamente ammalati. Sovvertiti i ritmi naturali e delle leggi della natura, pediatri “moderni” hanno stabilito nuove regole per una nuova generazione consegnata al mondo senza più quel legame generato dall’imprinting di specie… Ma, se non si stabilisce il legame profondo con la propria madre, se i ritmi naturali vengono ostacolati, se l’intimità viene preclusa, se le braccia e il seno vengono sostituite da un’incubatrice e un biberon, allora non si sancisce l’unione. E, se questa non avviene, non può esserci neanche la separazione. Non può avvenire il taglio definitivo di quel cordone ombelicale reciso anzitempo in una sala parto medicalizzata: figli e genitori mai uniti, quindi figli e genitori mai separati, in un “limbo” che dura una vita. Come alberi senza radici abbiamo dimenticato come siamo fatti e quale è il rapporto armonico con la nostra Madre Terra,

quel rapporto che ci consente di evolvere ancorché di involvere, che ci rende adulti in grado di accudire, piuttosto che bambini capaci solo di chiedere e prendere. Siamo fatti, dentro e fuori, per nutrirci di frutta, semi, tuberi, verdure. Lo dicono le nostre mani, che non sono artigli, lo dice la nostra bocca e la nostra dentatura, che non sono fatte né per sbranare né per ruminare, lo dicono il nostro stomaco, il nostro fegato e il nostro intestino, fatti per digerire e assimilare lentamente, lo dice la nostra indole, che di fronte ad una preda sventrata e palpi-

tante di sangue, si ritrae… E, se è vero che ciò che siamo è (anche) ciò che mangiamo, possiamo riconoscere proprio nel cibo la maggiore causa della malattia nell’uomo, che si nutre e si “costruisce” con cibo inadatto e possiamo altresì riconoscere nella malattia il tentativo e lo sforzo messi in atto dalla Natura nel tentativo di eliminare gli errori e le scorie prodotte da un’alimentazione errata. Questo stesso meccanismo, più in grande, avviene nella Terra: l’uomo ha sovvertito i ritmi, ha dimenticato gli antichi insegnamenti, coltiva i campi con metodi intensivi, utilizza sementi provenienti da ogm, raccoglie senza più tener conto delle fasi lunari, realizza allevamenti intensivi inducendo atroci sofferenze agli animali di cui si nutre e che sfrutta, non gode quasi più della vita all’aria aperta, costruisce selvaggiamente, edifica, asfalta, trafora, inquina, dissesta e determina, con un’edilizia ignorante e selvaggia, catastrofi che di naturale non hanno nulla. La Terra, così come il nostro organismo, manifesta all’esterno il proprio disagio attraverso eventi quali inondazioni, smottamenti, crolli, alluvioni, terremoti. La “malattia”, l’evento fisico spesso catastrofico messo in atto dalla Terra così come dal nostro corpo, è anche in questo caso il tentativo di porre fine agli errori e di ristabilire una situazione di equilibrio. Ciò che non possiamo permetterci di scordare che in ogni malattia 33


LA VIA DELLA TERRA

vi è un punto di non ritorno: se l’organismo è troppo debilitato dalla malattia, soccombe. Il nuovo capitolo di una storia antica Questa ricerca dell’armonia tra abitante e habitat si è sviluppata, in ambito architettonico, soprattutto con la ricerca dei materiali da costruzione naturali e lo studio della tipologia costruttiva, compiendo una rilettura della tradizione del buon costruire, che restituisce spessore ad una sapienza spesso sepolta, riprendendo con strumenti contemporanei un percorso interrotto, per riscoprire il senso di un’abitazione sana, armonica, fatta per durare … legno, terra, acqua, fuoco, metallo, silice, calcare, aria: questi elementi presenti in natura, opportunamente combinati e lavorati, danno origine ai manufatti che l’uomo da sempre utilizza per edificare Così è scritto sul muro in mattoni all’in-

34

terno dello spazio espositivo realizzato a Milano, inaugurato nell’ottobre 2008: il primo showroom realizzato secondo i principi dell’Architettura Bio Ecologica e del Feng Shui, su un’estensione totale di 2.500 mq. Ottenuto dalla ristrutturazione radicale di un vecchio magazzino in Eternit e trasformato nel simbolo della Bio Architettura: pareti perimetrali dello spessore di oltre 50 cm. in termolaterizio, intonaci esterni in calce idraulica naturale, intonaci interni in argilla cruda, pitture naturali alle pareti, pavimenti in pietra e legno Europeo proveniente esclusivamente da zone di riforestazione certificata. Impianti di riscaldamento e raffrescamento ad acqua e senza l’ausilio di condizionatori, impianto centralizzato di aspirazione dell’aria, vasca esterna di recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione, tetto in legno ventilato di 40 cm. di spessore, un impianto fotovoltaico da 10 KW. sulla falda di tetto esposta a sud. Uno spazio progettato secondo i principi del Feng Shui: gli spazi interni, decorati con idropitture completamente naturali, suddivisi e definiti dai colori corrispondenti al loro aspetto energetico, a scopo decorativo e didattico: blu per la zona acqua, rosso per la zona fuoco, grigio per zona metallo, avorio per la zona terra, verde per la zona legno. Dal soffitto pendono grandi lampade Feng Shui, triangolare quella nella zona fuoco, quadra quella nella zona terra, tonda nella zona metallo, rettan-

golare nella zona legno, ondulata quella nella zona acqua… Una struttura di nuova concezione che parla in realtà di una storia antica: dal passato, interpretato in chiave moderna, proviene la scelta dei materiali, sempre gli stessi, quelli che abbondano nelle regioni circostanti, il legno, l’argilla, il calcare, la silice, la pietra in un mix di sapienza e tecnologia, materia ed energia, terra e cielo. Materiali naturali, sani, traspiranti, provenienti da fonti rinnovabili o comunque abbondantemente presenti in natura abbinati ad una tipologia costruttiva il più possibile “passiva”, cioè mirata a realizzare un’abitazione che da sola, attraverso la sua

struttura e lo spessore delle sue pareti, la coibentazione e la ventilazione del tetto, attraverso la sua forma e il corretto orientamento, possa essere in grado di garantire sostanzialmente la climatizzazione interna, oltre che comfort e resistenza al tempo e alle intemperie. L’utilizzo di fonti di energia disponibili quali il sole, che per mezzo di pannelli solari consente la produzione di acqua calda sanitaria, la luce, che per mezzo di pannelli fotovoltaici consente la produzione di energia elettrica, la temperatura costante del sottosuolo, che consente di climatizzare gli ambienti interni per mezzo di impianti geotermici, sono esempi tipici di impianti a corollario di un progetto in Bio Architettura, che non rappresentano in sé e per sé la sintesi e il valore del progetto. Sbandierando domotica, pompe di calore e pannelli solari, il mercato delle vendite spaccia per bio edilizia abitazioni spesso scadenti da un punto di vista strutturale e materiale così come spaccia per benessere, maquillage, botulino e vestiario firmato su corpi mal fatti o, peggio, malati.


L’ARREDO ECOLOGICO

Con l’esperienza acquisita negli anni produciamo su progettazione e su misura L’ARREDAMENTO NATURALE. Il nostro obiettivo è di creare ambienti alimentando il fluire dell’energia positiva, ottimizziamo gli spazi e soprattutto ascoltiamo le esigenze delle persone che abiteranno i locali da noi arredati. Adoperiamo solo legno massiccio, certificato, le lavorazioni e gli assemblaggi vengono fatte ad incastro, senza uso di colla, i trattamenti sono fatti solo con olio e cere naturali, i colori sono ottenuti con ossidi sciolti nell’olio, otteniamo superfici satinate e piacevoli al tatto. Evitiamo tutte le finiture con spigoli, otteniamo così forme morbide e arrotondate. Dedichiamo una particolare attenzione ai bambini e ragazzi... curando in modo particolare le loro camerette. Adoperando solo LEGNO, OLIO E CERA si evitano tante forme di allergia... non si creano cumuli di cariche elettrostatiche, gli ambienti sono sani, piacevoli, armoniosi... il legno ha la caratteristica di essere termoregolatore: assorbe l’umidità in eccesso per ridarla quando l’ambiente ne ha bisogno. Progettazione per noi vuol dire anche: curare i particolari come il colore delle pareti, la posizione del letto, l’illuminazione data dalle lampade ionizzanti con la loro luce vivificante... Cerchiamo di seguire il nostro cliente con la massima premura e con la nostra professionalità... Via del Lavoro 18, 31013 Codognè (Tv) - tel./fax 0438 777236 - bioliving@libero.it - www.bioliving.it


LA VIA DELLA SCIENZA

Storia dell’Iridologia: un’analogia “verticale” di Elisabetta Conti (antropologa, iridologa)

U

n approccio scientifico- razionale, per quanto valido, non è sufficiente per comprendere l’iridologia nel suo significato più autentico e profondo. A questo scopo risulta più efficace (e questo vale per numerose antiche discipline cui ci si vuole avvicinare) ricorrere anzitutto al nostro “vecchissimo” pensiero analogico. Il pensiero analogico-intuitivo-reticolare non nega l’esistenza di catene causali orizzontali ma evidenzia anche un collegamento “verticale” di similitudine tra sistemi solo apparentemente scollegati. Di fatto l’analogia è un pensiero verticale che mette in evidenza la simultaneità di fenomeni che si attuano su piani diversi. Per quanto riguarda la parola iride, si sono evidenziati nel numero scorso di BioGuida i collegamenti analogici più significativi. Alcuni sono riferiti al sistema energetico dei chakra, tra i più conosciuti e applicati, se pure spesso in modo “semplificato”, anche in Occidente. Sinteticamente: • IRIS (in greco antico ιʹρις) è la parte colorata dell’occhio al centro della quale si apre la pupilla. • IRIS è anche l’Arcobaleno (è interessante notare come la stessa sequenza dei 7 colori dell’Arcobaleno si ritrova nel sistema energetico dei 7 chakras principali del corpo umano) • IRIS nella Grecia antica è l’alata Messaggera degli dei (molto simile alla Libellula-Dragonfly - drago volante-, regina del Tempo del Sogno), che lascia una scia iridescente al suo passaggio. Anche l’occhio assorbe e trasmette messaggi provenienti dal Cosmo e li passa al nostro inconscio, e viceversa. • IRIS è il fiore noto per la varietà di colori con cui appare in natura. Anche intorno alla pupilla talvolta le lacune del tessuto irideo assumono non di rado l’aspetto della corolla di un fiore: secondo alcune scuole iridologiche la corolla è il “registro” di un cammino iniziatico

36

verso una evoluzione spirituale. Similmente i chakra (“trasmettitori” energetici, disposti lungo la colonna vertebrale fino alla sommità del capo, secondo una “scala evolutiva”) possono essere immaginati come dei fiori dai petali vibranti e colorati. Vengono assimilati al fiore del loto, “nato dal fango ma non macchiato da esso” (Vedanta), bellissimo e candido. Il bianco è in realtà composto dai sette colori dello spettro solare. • IRIS è anche l’alone che si vede attorno alla luna, il bagliore che emana dal fuoco e, più in generale, da ogni cerchio vaporoso e colorato, è l’Aura -Aureola degli esseri divini e dei santi. • la pupilla, al centro dell’iride, pulsa con un ritmo che non è assimilabile nè a quello delle pulsazioni cardiache, e neppure a quello della respirazione. E’ associabile piuttosto alla frequenza vibrazionale del nostro corpo “sottile”, è la somma delle pulsazioni dei chakra (ognuno ha una propria velocità di pulsazione, alcuni vibrano molto velocemente, altri più lentamente): la pupilla ha una pulsazione regolare e armonica se i chakra sono bene aperti, irregolare se alcuni sono chiusi o parzialmente “bloccati”. Non è difficile comprendere, in base a queste analogie (e se ne potrebbero aggiungere molte altre) che, fin dall’antichità, è stato attribuito all’iride il valore di centro di raccolta ed emanazione energetica, con caratteristiche vibrazionali identificabili in base a determinate peculiarità di colore/luce/forma/movimento e, come vedremo, suono. Questa identità poi si è dispersa nel tempo, soprattutto per l’intervento dell’interpretazione strettamente scientifica/

razionale che ha contraddistinto la medicina Occidentale. Tuttavia, tale identità sembra stia riemergendo nelle ultime scuole iridologiche, intrecciando interessanti integrazioni con quelle nate in Europa fin dall’inizio dell’800.

STORIA LOGICA ”ORIZZONTALE” Il pensiero logico-razionale-lineare è un pensiero orizzontale: una catena di cause ed effetti ci porta da un elemento all’altro in una serie consequenziale. In base alla classica visione “storica”, possiamo distinguere nel percorso dell’iridologia tre periodi fondamentali: iridologia antica, moderna e contemporanea (si veda per approfondimenti: Birello-Lo Rito, “Iridologia- la salute degli occhi”, Xenia 2007).


IRIDOLOGIA ANTICA Antichissimi libri di scienza, opere di medicina indiana e cinese riportano le prime osservazioni note sull’occhio e sull’iride. L’interesse di questi studi era rivolto all’individuazione delle relazioni tra gli esseri umani, le cose della natura e il cosmo. In antiche opere di medicina indiana (ayurvedica), tibetana e cinese, risalenti al 2000 a.C., sono presenti osservazioni sistematiche sull’occhio. L’imperatore cinese Chen Lung propone la suddivisione dell’iride in cerchi concentrici. Tale impostazione sarà poi ripresa dalla moderna topografia anulare. Nella cultura egizia, l’occhio è per l’uomo ciò che il sole è nell’universo (“papiro di Ebers”); nel mito e nel culto l’Occhio di Horus, figlio di Iside e Osiride, è uno dei motivi più frequenti e significativi. Nel I millenio a.C. gli astronomi mesopotamici vedevano nell’iride una rappresentazione della volta stellare e da essa studiavano il tema natale e la sua correlazione con i vari organi e apparati. Nel libro astrologico di “Libra” si legge: “Tutto ciò che succede nel cosmo si riflette nell’uomo. Tale riflesso ha luogo nell’intero organismo e l’iride è fatta per farcelo riconoscere.” Nella medicina ellenistica : basta ricordare Anassagora e Ippocrate (libro Epidemie: “Tali sono gli occhi, tale è il corpo”), ed ancora Aristotele (nella “Scienza della Fisiognomica”, osserva i colori diversi delle macchie dell’iride). Nella cultura Paleocristiana (I Sec.) e nei Vangeli si legge: “Se il tuo occhio è sano (puro), anche il tuo corpo è tutto nella luce, ma se è malato, anche il tuo occhio è nelle tenebre (Lc.11, 34). Così Matteo: “La lucerna del corpo è l’occhio... (Mt. 6, 22) Per la Medicina Monastica Medioevale e in particolare Ildegarda di Bingen (10981170), la celebre mistica tedesca (“visionaria del Reno”), descrive cinque tipi di occhi: blu, rosso fuoco, misti, verdi, marroni, per esempio “Le persone con gli occhi verdi sono instabili, spensierate e astute...”. Propone rimedi per i vari tipi di occhio: per gli occhi azzurri, sensibili all’aria, il “farmaco universale”, a base di semi,

succo e bagni di finocchio. Paracelso (1493-1541) invece suggeriva: “Considerate l’occhio e come il corpo ha impresso la sua anatomia in quest’organo e vi ha lasciato la sua impronta...” G.Battista Della Porta (1535-1615) nella sua opera “Della fisiognomica dell’uomo” (1586), in vari volumi, dedica un intero volume all’osservazione dei segni evidenti negli occhi. In Philippus Meyens (XVII sec.): “Quando si vuole sapere quale parte del corpo si trova in debolezza, bisogna dividere gli occhi in 4 parti…La prima parte in alto significa la testa…”. (Phisiognomica medica). Hyeronimus Bosch (1453-1516) nella tavola ad olio “i sette peccati capitali e i 4 novissimi”, come nota l’iridologo dott. Sponzilli, struttura il tondo centrale come un’iride, col Cristo risorto e benedicente (“Cristo pupilla suprema”).

IRIDOLOGIA MODERNA “Guida allo studio delle alterazioni dell’occhio”, è questo il titolo dell’opera del medico pratico Ignàcz Von Pèczely (1826-1911), stampata in 7 quaderni dalla tipografia reale ungherese a Budapest nel 1880. La tradizione vuole che nel 1837 Ignatz Von Peczely, ancora bambino, catturasse nel giardino della sua casa in Ungheria un gufo che, cercando di liberarsi dalla mano che lo aveva catturato, finì col rompersi una zampa. Il giovane Von Peczely notò prontamente come, in seguito a questo infortunio, fosse apparsa una macchia nella parte inferiore dell’iride del gufo. Dopo alcuni anni Von Peczely ebbe modo di osservare un fenomeno analogo in un’iride umana e lo associò all’episodio del gufo: fu quindi in seguito a questo episodio che ebbe inizio l’iridologia moderna, di cui è considerato il “padre”. Al di là della “leggenda”, è significativo notare l’attualità dei principi della sua ricerca, espressi nella “Premessa generale” ai 7 quaderni di ricerca da cui sono nati i successivi studi iridologici a livello europeo. Anzitutto Peczely rassicura i lettori che il linguaggio e l’esposizione degli argomenti trattati saranno semplici ed elementari: anche il profano della scienza medica potrà leggerli senza difficoltà. Questa

affermazione lo avvicina alla filosofia e metodologia di Edward Bach (18861936), il noto medico floriterapeuta che ebbe molto da fare per proporre il suo metodo anche a non medici, dichiarando e dimostrando a fatti che considerava un onore insegnare a chiunque come guarire se stesso. L’attualità della figura di Peczely è dimostrata anche dal pragmatismo della sua ricerca, condotta in accordo con le leggi della Natura, come sottolinea nella già citata premessa: “Presentiamo in quest’opera metodi elaborati non sulla base di singole osservazioni, bensì sui dati di numerose esperienze che trovano il loro fondamento nella Natura stessa, al fine di promuovere il benessere e attenuare le sofferenze...”

IRIDOLOGIA CONTEMPORANEA Nei primi anni ‘80 il dott. Sigfried Rizzi dava inizio a una serie di lezioni di iridologia che dovevano poi influenzare il movimento iridologico italiano fino ai giorni nostri . “L’iridologia - affermava durante la prima lezione - è una scienza giovane, nata circa 100 anni fa, tuttavia come tecnica diagnostica è la più importante (oltre alla diagnosi clinica che non potrà mai essere sostituita) e si sta affermando come la migliore, la più rapida. Dall’occhio si riesce a vedere quasi istantaneamente da che cosa deriva il sintomo che la persona accusa...” Ci fermiamo qui per ora! I nomi significativi della ricerca iridologica contemporanea sono numerosi e li prenderemo in considerazione di volta in volta, a seconda del tema trattato.

37


LA VIA DEGLI ANIMALI

Animali al fronte di Roberto Todero (giornalista, scrittore)

G

oethe, sommo poeta, saggio. Critico severo dei suoi conterranei, uomo di mondo e viaggiatore, sostenne che “se si impone una scelta fra ingiustizia e disordine, il tedesco sceglie l’ingiustizia”. Una strana asserzione forse per iniziare un discorso sul rapporto tra uomo e cavallo, o forse più correttamente ancora tra cavallo e uomo in una esperienza particolare: quella della guerra: aborrita, terribile, onnipresente, parola che non riusciamo, vogliamo o possiamo cancellare e quindi dobbiamo studiare, conoscere come ogni altra attività umana. Conoscerla per amarla? Per prevenirla? Oppure per cercare di capire il fenomeno così ben analizzato da James Hillman nel suo studio dal provocatorio titolo “Un terribile amore per la guerra”? Pure le conclusioni di Hillman sono pessimistiche “ma la guerra rimarrà finché gli dei stessi non se ne andranno”. In quale guerra s’inseriscono quindi questi pensieri, queste riflessioni? Potremmo spaziare nel tempo dell’uomo, sempre scandito da avvenimenti che hanno visto gli animali presenti, involontari comprimari, talvolta protagonisti di fatti e storie tramandate. Due approcci sono possibili per cercare di raccontare queste vicende: il punto di vista dell’uomo e quello dell’animale, del

Un recinto di cavalli in sosta. La fotografia del 1917 ci mostra i soldati intenti a mantenere puliti e in ordine i cavalli.

cavallo, in questo caso. Una cosa possibile da fare analizzando un filone di letteratura tardo gotica, certamente romantica e infine mitteleuropea. Un racconto breve di Alexander LernetHolenia porta il titolo di “Maresi”, affettuoso diminutivo usato in famiglia per l’Imperatrice Maria Theresia d’Austria. Ma la guerra? I cavalli? Maresi è, in questo racconto, una cavalla. Una cavalla che potremmo descrivere come nata tra gli agi ma con un destino segnato sin dal momento del parto avvenuto durante una delle grandi manovre imperiali di prima della grande guerra. Fuggita dall’allevamento la madre - fattrice supera e infine

Ultimo saluto. Una tipica cartolina di propaganda: la tomba sulla quale prega un cavaliere accompagnato dal cavallo del compagno caduto in battaglia.

38

guida una carica di cavalleria, fermandosi solo una volta giunta tra i generali raccolti all’accampamento. E qui dà segno di come sia giunto il momento del parto, assistita, data la particolarità delle circostanze dell’evento, da ben tre veterinari militari. Così viene alla luce Maresi, la protagonista del racconto. Andrà alla guerra Maresi, a quella guerra che avrebbe dovuto essere l’ultima; a quella guerra alla quale si andò con i piani sbagliati, con le idee sbagliate, persino con le uniformi sbagliate: “nei primi mesi la cavalleria combatté ancora nelle sue uniformi variopinte. Noi indossavamo calzoni rossi e rossi erano pure i nostri guanti alla moschettiera, portavamo giberne dorate e alti elmi con lucenti rilievi raffiguranti leoni ai due lati della cresta… i reggimenti avevano un aspetto splendido e noi pensavamo che avremmo combattuto a cavallo… ovunque si mostrassero i nostri cavalieri dai colori smaglianti venivano sommersi dal fuoco dei Russi”. Così Lernet-Holenia nel suo veridico racconto ci dipinge con poche parole un preciso quadro che non riguarda solo la splendida cavalleria austro-ungarica, fiore all’occhiello dell’armata, ma tutte le cavallerie degli eserciti partecipanti al grande macello del 1914 - 1918. Macello, altra parola tratta dal mondo legato allo sfruttamento degli animali, il luogo deputato per trasformarli in qualcosa di diverso, fettine bistecche, salsicce. In eroi invece, gli uomini destinati al macello. In breve la cavalleria verrà appiedata, i cavalli destinati ai servizi logistici,



LA VIA DEGLI ANIMALI

ha in qualche modo seguito le sorti del suo paese. Di area diversa invece la storia della seconda cavalla, meno nobile, meno fortunata di Maresi. E’ infatti una Stute, una giumenta di oscure origini contadine coinvolta come cavallo da tiro nel primo conflitto mondiale nell’esercito dell’impero tedesco. La sua storia viene raccontata nel 1929 da Ernst Johannsen, più noto forse Cartolina di propaganda con le figure simboliche per il suo “Westfront 1918 vier di Austria-Ungheria e Germania della Lega contro la vivisezione - sede di Graz nel 1915. von der Infanterie”; pubblicato nel 1928 e tradotto in Italia nel al traino delle artiglierie e più raramente a 1930 con il titolo di “Quattro Fanti”. Da servire quale mezzo di trasporto per gli uffiquesto libro verrà pure tratto nel 1930 il ciali delle retrovie. Anche Maresi, la cavalla film di Georg Wilhelm Pabst “Westfront”. nata dalle manovre. Persa di vista dal suo Di poco successivo (1929) il più celebre proprietario durante il conflitto, fortunosa“Niente di nuovo sul fronte occidentale” mente ritrovata e riconquistata nel difficile di Erich Maria Remarque libro dal quale dopo guerra verrà venduta con tanti altri verrà tratto nel 1930 il notissimo film di beni per tentare un impossibile salvataggio Lewis Mileston “All’ovest niente di nuovo”. della tenuta di famiglia. Sparirà Maresi, fino Potenza della propaganda, il film di Mileston al momento in cui l’antico proprietario già esce negli Stati Uniti, e rimarrà ben impresso possidente, già ufficiale della cavalleria, la nella memoria dei cinefili a scapito dell’opeincontrerà nel giorno in cui aveva deciso ra di Johannsen e Pabst, quest’ultima di una di uccidersi non riuscendo più a trovare potenza travolgente tanto nello svolgersi la forza per superare la crisi economica della vicenda quanto nelle immagini finalegata alle condizioni del dopo guerra, alla li: la trasfigurazione del volto dell’ufficiamentalità moderna subentrata all’antico le impazzito in un teschio, effetto ottenuordine. L’incontro avviene nel cuore di to sfruttando magistralmente le ombre e il Vienna e Maresi la ritroviamo aggiogata ad chiaro-scuro, oltre a una mimica fortemenun carro, accoppiata a un vecchio ronzino. te accentuata, grande retaggio del cinema Il carro è stracolmo e il vetturino frusta muto. Più semplice a dirsi che a farsi… senza pietà i due vecchi, macilenti animali, Nell’opera di Johannsen sono ben presenti evidentemente anche malnutriti. Non serve gli animali, in “Quattro fanti” i cani in modo rivolgersi alla polizia, non serve cercare di particolare e le righe che dedica a questi denunciare i maltrattamenti. Giorno per fanno trasparire la sua conoscenza e la sua giorno Maresi viene seguita dall’ufficiale, passione per i quattrozampe. Appare così giorno per giorno il vetturino spiato. Sarà il suo “Fronterinnerungen eines Pferdes” un momento, estratta la pistola d’ordinanza, (“Ricordi di guerra di un cavallo”). Il volume quella che voleva rivolgere contro se stesso è oggi quasi sconosciuto, non tradotto in Franz von Hübner, questo il nome del protaaltre lingue e difficilmente reperibile se non gonista umano del racconto, la scarica sulla sul mercato antiquario. Porta una dedica cavalla, concedendole il meritato riposo e dell’autore: “In ricordo dei 9.586.000 cavalli una fine rapida: “in fin dei conti ero un ufficaduti nella guerra mondiale”. Sin dall’inciciale della cavalleria austriaca. So bene che pit il racconto colpisce con un’introduzione era il mio dovere fare quello che ho fatto”. che vale da sé tutto il libro, ecco la traduNel nostro mondo non saremmo stati comzione: ”Alcuni anni orsono, mentre facevo presi e assolti dal giudice, forse però avremvisita a un contadino renano, incontrai nella mo infierito sul vetturino. Ma Maresi rende sua stalla una vecchia, debole cavalla con la nel racconto un ultimo servizio al suo cavaquale avevo convissuto in guerra dal 1917 liere: scaricando la pistola sull’animale von fino a dopo l’armistizio e la ritirata, quando Hübner non può più suicidarsi ed è costretvenne venduta all’asta. Ci riconoscemmo to a guardare avanti, a continuare a vivere. subito. ‘Il mio tempo è finito, muoio’, disse E Maresi può finalmente riposare in pace. la giumenta nell’oltremodo complesso e per Un racconto Mitteleuropeo, una cavalla che noi così difficilmente comprensibile linguag-

40

gio dei cavalli, ‘Lasciaci ricordare i tempi nei quali stavamo assieme’ “. Il contadino promise di lasciar morire la cavalla di una morte naturale. Chi ha servito fedelmente merita anche di trascorrere serenamente i suoi ultimi giorni. Gli ultimi due giorni prima della fine la cavalla non si reggeva più in piedi, non accettava né zuccherini né pane, beveva solo un pò, sognava; nelle ultime ore posò la testa a terra e poi morì, con gli occhi chiusi. Il contadino mise sulla sua tomba una pietra con la dedica: Liese, un camerata del fronte occidentale”. Il racconto prosegue con la narrazione di molti episodi di guerra che videro Liese quale protagonista. Prova paura, terrore agli scoppi delle prime granate, così come i soldati di fronte a un evento improvviso e imprevisto, piange il primo cavallo che vede morire al suo fianco, ricorda i vari compagni che le cadono accanto mentre tirano i pesanti carri della sussistenza o dell’artiglieria, fa l’esperienza dell’ospedale veterinario. Riesce persino ad essere l’unica superstite di un trasporto colpito dal fuoco avversario e tocca persino il tema delle nevrosi di guerra, applicato in questo caso a un cavallo che esorcizza la paura con un continuo muovere delle labbra, movimento che provoca un fastidioso suono descritto da Liese come un klapp - klapp - klapp. Impossibile non collegare questo racconto alle drammatiche immagini degli ospedali psichiatrici militari del primo dopo guerra, immagini che riprendono impietosamente soldati colpiti dallo shock da bombardamento mentre ripetono di continuo e ossessivamente gli stessi gesti, come automi guasti. Liese sopravvive a tutto ma il “suo” ultimo racconto, pur avendo un cavallo quale protagonista, riporta il lettore alle miserie umane. La cavalla dopo tanti anni di guerra è in grado di filosofare, di capire e di ironizzare. La scena si svolge in una stalla, durante le giornate dell’asta per la vendita dei cavalli da guerra e le parole finali del libro le pronuncia un cavallo che è stato, in termini umani, un imboscato: “non so perché parli tanto male degli uomini e della loro guerra - disse il mio nuovo compagno di stalla - io sono diventato grasso, era bello! Ho portato ogni giorno in giro gli ufficiali e il personale femminile dei comandi di tappa. Ora vorrei appena possibile riprendere servizio. No, mia cara, viva la guerra!”. Parole che ci riportano al presente, a tutte le guerre che ancora si combattono per il profitto, con o senza uso di animali. Ma un animale è sempre presente: l’uomo.



PAROLE E MUSICA

intervista di Francesco Giordano

Enrico Gottardis

A

circa un anno dal precedente “Immagini Preziose”, il chitarrista triestino Enrico Gottardis pubblica ora “Fuori dal Tempo”, suo terzo lavoro, che conclude idealmente il trittico musicale iniziato con l’album d’esordio “Ricordando Voi…” del 2007. Fuori dal Tempo offre numerosi spunti compositivi che rincorrono idee, ispirazioni e intensità emotive non identificabili cronologicamente ma rintracciabili nel quotidiano, e in quanto tali, appunto ‘fuori dal tempo’. Per l’occasione abbiamo incontrato l’artista per saperne di più su questo nuova fatica. Enrico come si colloca questo tuo terzo progetto musicale? E’ l’ideale continuazione dei miei precedenti lavori, alla costante ricerca di soluzioni che, pur nella linearità di un lessico musicale che certo non pretende di sorprendere da un punto di vista esclusivamente tecnico-strumentale, è sempre tesa a costruire paesaggi e situazioni che spero comunque gradevoli a diversi livelli di ascolto: sia quello distratto, che ti accompagna mentre stai facendo qualcos’altro, sia quello più attento ed assorto. “Fuori dal Tempo” vorrebbe ora veder chiuso un mio primo ciclo musicale che ad oggi si compone di tre dischi, guidati tutti da un medesimo sentire. Ed un tanto è così vero i mpegno che, nonostante le diverse date di pubblicazione, gli stessi titoli dei CD sono assolutamente intercambiabili: Ricordando voi…, Immagini Preziose, Fuori dal Tempo; ma anche Immagini Preziose, Fuori dal Tempo, Ricordando voi… od ancora Fuori dal Tempo, Ricordando voi… Immagini Preziose, e così via. Ho già iniziato a scrivere altri brani; chissà che in un futuro prossimo… 42

Come nelle stesse note di copertina dichiari, “Fuori dal Tempo” si ispira al quotidiano e ciò lo si percepisce anche nell’andamento di alcuni brani con improvvisi cambi di ritmo: come trasferisci il quotidiano in musica? Il periodo di realizzazione del disco è coinciso con un anno particolarmente difficile sul fronte lavorativo. Queste difficoltà, pur senza del tutto eliminare ispirazioni più “romantiche” o distese, hanno fatto emergere la mia prima anima, quella evidentemente Rock, elettrica, che comunque mi appartiene e continua a divertirmi moltissimo. Nelle composizioni ho cercato di trasferire questo mio quotidiano, lasciando fluire liberamente ogni percorso creativo. Qualche volta riesco a fissare un’idea, ci lavoro un po’ sopra e, se continua a piacermi, ne registro la relativa traccia. In questo disco mi piacerebbe si ritrovassero quelle persone che vivono la loro esperienza lavorativa evitando di essere “Messi alle corde”, “Nelle Alte Sfere”, dove magari vi sono “Ragnatele” o si registrano dei pericolosi “Blackout”; titoli questi di alcuni brani del CD. Anche in quest’occasione hai pescato fra la tua ricca collezione di chitarre per esprimere i tuoi pensieri musicali: com’è nata la scelta di utilizzare un tipo di chitarra piuttosto che un altro strumento ? Ho utilizzato il suono grasso e pigro della “Gibson Les Paul” standard per le sezioni in distorsione mentre, per qualche trama più armonica, ho registrato con una bella “Gibson ES 175” da jazz; strumento di meraviglioso timbro ed intonazione. Una “Fender Telecaster” american standard ha caratterizzato qualche passaggio elettrico, mentre tutto il resto, soli inclusi, è stato ripreso con una recente “Fender Stratocaster” american special; una

chitarra tutto sommato economica, ma a mio sommesso avviso superba anche nel look. Di più particolare, nel brano che apre il disco lo strumming ritmico l’ho affidato ad una Fender Stratocaster a 12 corde; non se ne vedono tante in giro, ma l’effetto che riesci a tirar fuori, se ben compressa, è straordinario e naturale. I due pezzi acustici sono stati registrati l’uno con una “Crafter” elettrificata, l’altro con una “Takamine EF 340”, vista spesso in mano ad artisti “da palco”; una buona chitarra, affidabile soprattutto in registrazione. Ogni strumento ha delle caratteristiche sue proprie, la scelta dipende dal risultato che ci si prefigura di ottenere da quelle peculiari caratteristiche e naturalmente dal feel. Vuoi parlarci della Farace Records presso la quale hai realizzato i tuoi tre lavori? Il mio amico, il maestro Giuseppe Farace, ci ha messo oltre 40 anni di inesauribile passione, cospicue risorse ed indefessi studio ed impegno per avviare progressivamente la sua etichetta indipendente, la Farace Records. Egli è prima di tutto musicista, compositore e polistrumentista. Esegue personalmente registrazioni audio professionali con attrezzature di altissimo livello delle quali conosce perfettamente ogni profilo, che continua a testare con mai sopita soddisfazione. Non si ferma mai: è alla continua ricerca della “pulizia” in musica, dell’ambiente, della riproduzione “naturale” del suono. La sua non è tuttavia una ricerca maniacale, beninteso, credo invece sia la costante di chi utilizza la tecnica, anche di recording, con la sensibilità propria di un autentico Artista. E la sua musica, quella che fa parte della sua produzione quale compositore di complesse partiture per orchestra sinfonica (Imaginary Journeys), ne costituisce la prova più tangibile. Per me, in quattro parole, la Farace Records è niente meno che “La Fabbrica dei Sogni”. Ehm, ottimo titolo per un mio prossimo brano…(Visitabili sul sito: www.faracerecords.com)


NOVITà EDITORIALI Cyrille Aimée & Diego Figueiredo

Just the two of us (Venus/Egea)

I

l background stilistico di Cyrille Aimée corre fra i ritmi dominicani e lo swing dei gitani francesi. Questa giovane interprete è nata infatti da padre francese e madre dominicana e si è quindi trasferita negli States nel 2005 dove ha seguito gli studi sull’improvvisazione presso il conservatorio jazz Purchase di New York studiando con Pete Malinverni, Jon Faddis e Jimmy Greene. Vincitrice del Montreux Jazz Festival Voice Competition nel 2007, è stata finalista della Thelonious Monk Vocal Competition nel 2010 e all’età di 26 anni ha già realizzato tre album a livello internazionale e ora si presenta al fianco dell’emergente chitarrista brasiliano Diego Figueiredo con “Just the two of us” , dopo aver già duettato con lo stesso chitarrista nel precedente “Smile”. Il ventinovenne Figueiredo dal canto suo è nato nello stato di Sao Paulo in Brasile, e si è trasferito a New York nel 2006 dopo aver ottenuto numerosi premi e riconoscimenti fra cui i successi al Visa Prize e al Montreux Jazz Competition quando George Benson disse di lui: ‘è uno dei più grandi chitarristi che abbia visto in tutta la mia vita’. Fra lavori da solo e in duo vanta già 11 pubblicazioni ove fonde jazz, classica e fusion. In “Just the two of us” , realizzato per sola voce e chitarra e prodotto dal giapponese Tetsuo Hara per la Venus Records, apprezziamo il talento dei due artisti che attraverso l’incontro di jazz, pop, samba, chanson francese, bolero cubano rileggono alcuni standards come “Tea for two”, ”Samois a moi”, “Dos Gardenias”, “Paper moon”.

Marcus Miller

Tutu Revisited (Dreyfus/Egea)

I

l cinquantaduenne newyorchese Marcus Miller, icona del basso jazz, ha preso parte a più di 500 registrazioni di album di importanti musicisti ed è considerato uno dei maestri del funk grazie al suo stile originale e personalissimo di suonare il basso. Nel 1986 ha scritto la musica per l’album “Tutu” nel gruppo di Miles Davis del quale Miller era il bassista. In tale occasione Miller suonò la maggior parte degli strumenti di quello storico album. A 25 anni da quella pubblicazione esce ora il doppio CD + DVD “Tutu revisited” nel quale omaggia il genio di Davis affiancato da quattro giovani straordinari talenti. A partire dal trombettista americano

Christian Scott che a 28 anni e con quattro album all’attivo (di cui uno nominato per il Grammy) è universalmente apprezzato per il suono ottenuto dalla tromba con la tecnica ‘whisper’ come lui stesso l’ha definita. Alla batteria troviamo invece il dinamico Ronald Bruner Jr., già conosciuto per le sue collaborazioni con Stanley Clarke e George Duke. Alle tastiere Federico Gonzalez Peña, artista dalla lunga gavetta che ha collaborato in carriera con il gruppo di Meshell Ndegeocello. Al sax il giovane Alex Han, che lo stesso Miller ha scoperto durante una masterclass presso la scuola Musicale Berklee di Boston. In Tutu Revisited la formazione capitanata da Miller rilegge tutti i brani del disco originario ad eccezione di “Perfect Way”. A questi si aggiungono altri pezzi come “Hannibal” (originariamente incluso in Amandla), “JeanPierre” (contenuto in We Want Miles) e la celeberrima “So What”.

Gordon Goodwin & Big Phat Band

ESSERE UMANO NON ESSERE USATO

Un libro per non perdere la speranza di cambiare il mondo, cominciando da... noi stessi.

ANATOMIA DELLA MENTE

That’s how we Roll (Telarc/Egea)

I

l pianista e compositore Gordon Goodwin arriva dal Kansas negli States. Sin dalla più giovane età ha seguito con particolare attenzione le Big Band formandone una già ai tempi degli studi musicali. Entrato a far parte della Louie Bellson’s Big Band, dove ha suonato al fianco di Pete Christlieb e Don Menza, ha successivamente collaborato con Les Hooper e Grant Geissman. In carriera ha inciso al fianco di artisti come Mel Tormé, Ray Charles e Christina Aguilera. Nel 2000 ha creato la sua band, la Big Phat Band nella quale suona il piano e occasionalmente il sax soprano e tenore. Goodwin ha inoltre scritto molte colonne sonore per la televisione e il cinema e ha ottenuto in carriera ben 5 nomination ai Grammy Award oltre a quello vinto in occasione dell’arrangiamento del film Disney “Gli Incredibili”. Nel nuovo “That’s How We Roll”, pubblicato dalla prestigiosa Telarc e distribuito in Italia da Egea, troviamo 9 brani originali a firma dello stesso Goodwin oltre a una particolare rivisitazione di Rhapsody in Blue di George Gershwin. Fra gli ospiti intervenuti nel disco che si affiancano ai 18 elementi della Big Phat Band troviamo il gruppo vocale dei Take 6, i sassofonisti Gerald Albright e Dave Koz, e il bassista Marcus Miller. Come lo stesso Goodwin afferma “l’ispirazione di questo disco è molto semplice, e in linea con quella dei nostri dischi precedenti. Facciamo musica che ci piace e sembra piacere ad un sacco di altra gente”. E questo piacere di fare musica lo si percepisce sin dal primo ascolto.

Traduzione italiana dell’originale “A Brain is Born” di John E. Upledger, fondatore della Terapia Cranio-Sacrale: un testo imperdibile per ogni terapeuta. BioGuida Edizioni pubblica libri a tema spirituale, naturale, filosofico, esoterico e di ricerca interiore.

SE hAI UN MANOSCRITTO, UN PROGETTO, UN SOGNO NEL CASSETTO, PERChÉ NON PROVARE A REALIZZARLO? Prendi contatto con noi: info@bioguida.com ppbi@bioguida.net info-line: 338.8852117 BioGuida Edizioni Piazza Vico 7B, 34131 Trieste www.bioguida.com


PAROLE E MUSICA a cura di Mari Valentini

Teodoro Brescia

Olos o logos Il tempo della scelta Scienza, bioetica e biopolitica per il terzo millennio (Nexus edizioni)

U

n vento nuovo sembra spingere i paradigmi intellettuali ed emotivi dell’Occidente. Al modello culturale scientifico e razionalistico, che per secoli ha condizionato la nostra modernità e che si è soliti definire logos, è subentrata da qualche decennio, sebbene con grande fatica, un’interpretazione innovativa che nel nostro mondo è stata, non tanto sconosciuta, quanto allontanata e rimossa, come in una penombra comoda e voluta, in parte, da certi ambienti accademici. Per millenni la capacità di vedere l’insieme delle cose e dei processi, e non il singolo particolare di ogni meccanismo, è stata legata all’Oriente, tanto nella scienza medica quanto nella filosofia: come in cielo così in terra, come in alto, così in basso, l’uomo e la natura in un circolo che si specchia e non oppone. E’ dunque necessario, continua l’autore, in questo corposo e documentato lavoro, che anche in Europa e nei paesi industrializzati occidentali, l’olismo non sia visto come una semplice appendice delle medicine e delle terapie complementari, o una categoria abusata in alcuni percorsi spirituali ed in certa tendenza stravagante e New Age, ma che si ritorni con rigore alle radici di un pensiero più ampio e comune, non più prigioniero degli specialismi e dei tecnicismi esasperati che hanno contraddistinto la scienza dualistica della nostra cultura post galileiana. L’auspicio è quello invece che ci si apra, con coraggio e determinazione, ad una concezione nuova, al passo col terzo millennio, qui ed ora, nella nostra civiltà dell’Occidente. In questa radicale prospettiva, l’uomo e la vita, il suo essere sociale e la coscienza divengono tutt’uno con il destino e la civiltà di tutti gli uomini della terra, in un abbraccio che scavalca le differenze tra storia, culture e abitudini differenti. Per queste ragioni l’autore del

44

libro, che studia e lavora all’Università degli Studi di Bari, illustra con estrema precisione questi passaggi, augurandosi una rivoluzione epocale dei nostri paradigmi di pensiero.

Paolo De Benedetti

Teologia degli animali A cura di Gabriella Caramore (Morcellania edizioni)

Edoardo Boncinelli

La vita della nostra mente (Laterza)

L

a mente è l’orizzonte in cui muoviamo il corpo, l’esperienza fondante da cui parte il nostro primo respiro: il primo vagito, una spinta d’ossigenazione nel sangue, una serie irreversibile di processi che ci spingono alla vita. A partire da questo momento tutto ciò che accade ci rende unici ed irripetibili, testimoni e protagonisti del nostro destino di uomini e donne. L’autore ci conduce in questo viaggio alla scoperta del funzionamento della nostra mente, passando tra i primi episodi che ci caratterizzano e strutturano nel profondo: dal riconoscimento dei primi volti e voci, dai primi ricordi ai primi pensieri, dai processi di funzionamento del nostro cervello a quelli di comunicazione, percezione e memoria….. passando per le emozioni che interrompono la linearità razionale della mente pur strutturandone il senso. Percorrendo una linea d’analisi che spazia dalla neurologia alla biologia, dalla filosofia all’antropologia, l’autore, che insegna Neuroscienze all’Università Vita-Salute di Milano, ci conduce passo a passo nell’avventura di cento miliardi di cellule che compongono il nostro cervello ed in cui si articolano i pensieri ed i processi della nostra mente, spiegandoci come nasce, cresce, evolve, si struttura e invecchia. Rispondendo alle domande che da sempre ci poniamo sul perché e cos’è la nostra mente? Come cambia nel corso della nostra vita? Perché corpo e mente vanno di pari passo? Perchè pensiamo, desideriamo, sentiamo questo o quel gesto, parola, azione, ricordo, nostalgia…

Q

uesta pubblicazione ci richiama alla grave e comoda dimenticanza degli uomini rispetto a quegli antichi e silenziosi compagni di viaggio, avventure e disavventure che sono gli animali nella nostra esistenza terrena. Se infatti nella Genesi (1,24), vengono celebrati e plasmati come creature che appaiono nello stesso giorno degli umani, e nel libro di Isaia (11,8), le creature più feroci saranno assieme ai cuccioli d’agnelli ed ai bambini, di fatto gran parte del nostro percorso storico è segnato da un antropocentrismo che ci ha abituati a trascurare l’idea che animali e piante costituiscono un indispensabile e prezioso alito di vita e spiritualità. Il pensiero dell’autore elabora in questa pubblicazione, nella forma di una lunga intervista, questo pensiero, e si articola attorno al bisogno sentito di una nuova teologia degli animali che recuperi l’antico messaggio delle Sacre Scritture e ne riformuli l’attualità e l’indiscutibile verità di fatto. Non più creature minori, testimoni d’eventi quotidiani, emozioni e dolori dei nostri percorsi personali e dei grandi eventi della Storia, ma compagni di viaggio e parte integrante del nostro orizzonte emotivo ed intellettuale. De Benedetti ci ricorda dunque un ruolo fondante di estrema cura e responsabilità nei riguardi di cani, gatti, tartarughe, leoni e serpenti, elefanti ed asini… Ci ricorda che degli animali siamo chiamati a cogliere la loro intrinseca fragilità, e talvolta dipendenza, dal nostro stesso destino, che guardare gli animali con attenzione e amore vuol dire non ridurre la nostra relazione con loro a puri gesti e pensieri sentimentali, ma elevarli per riconoscerne la preziosità e la presenza, spogliandoci di antiche ed abusate superbie.


ANATOMIA DELLA MENTE L’EDIZIONE ORIGINALE INTEGRALE TRADOTTA PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIANO DEL LIBRO

“A BRAIN IS BORN”

di John Upledger il fondatore della Terapia Cranio-Sacrale Metodo Upledger

PER INFORMAZIONI: Tel. 040.3476191 - 040.3229773 - 338.8852117 info@accademiacraniosacrale.it - info@bioguida.com



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.