BioGuida 36 - Primavera 2012

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PRIMAVERA 2012

N. 36 Trimestrale di ricerca olistica e 2,90

ITINERARI DELLO SPIRITO



BioGuida

ITINERARI DELLO SPIRITO n° 36 primavera 2012 Trimestrale di approfondimento e ricerca olistica. Aut. Reg. Tribunale di Trieste n° 1067 del 26/03/03 Testata iscritta al ROC n.16994. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 CNS TS

Editore: BioGuida Edizioni di Pierpaolo Bon Sede: Piazza Vico 7 B, 34131 Trieste Tel. 040.302110 - Fax 040.9890285 Info-line: 338.8852117 info@bioguida.com - ppbi@bioguida.net Sito web: www.bioguida.com Abbonamenti: info-line 338.8852117 info@bioguida.com CCP 51506707 Pubblicità e Marketing: 338.8852117 ppbi@bioguida.net Impaginazione: Luglio Fotocomposizioni, Trieste Stampa: Mosetti Grafiche, Trieste. La riproduzione anche parziale di immagini o testi deve essere autorizzata dall’editore. La rivista viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale o in punti selezionati e autorizzati. Nessun allegato alla rivista è da considerarsi tale se non esplicitamente autorizzato. L’editore si mette a disposizione degli autori delle cui opere non sia stato possibile risalire alla fonte. I diritti di immagini e loghi pubblicitari sono forniti dai clienti dietro loro autorizzazione e responsabilità.

Direttore responsabile: Pierpaolo Bon Coordinamento di redazione: Mari Valentini

in questo numero La via interiore: Lo stress che fa bene

Gli incontri:

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La distanza tra la mente e il cuore

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Anatomia energetica: il sorriso interiore

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Introduzione all’Ogham

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Ipnosi: un approccio biologico all’attività del sistema nervoso 30

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La via della terra:

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La via delle stelle:

La via della scienza:

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I nomi di questo numero:

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La via degli animali: L’ape: tra dono e sacrificio

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Anelli dell’iride e trasformazioni energetiche

La Bio-Architettura come tessera di un puzzle

Astrologia karmica e percorso evolutivo

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Parole e musica:

Elisabetta Conti, antropologa, iridologa.

Primavera: concerti ed eventi

Rodolfo Carone, Gendai Reiki Italia. Manuela Gatti, consulente in bio architettura. Gianluigi Giacconi, psicologo. Francesco Giordano, critico ed esperto musicale. Roberta Giurissevich, astrologa.

I luoghi: I luoghi della BioGuida

Recensioni CD ............................................

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Recensioni libri

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40 41 42-44

Andrea Sergiampietri, medico veterinario, omeopata. Nadia Sinicco, psichiatra, psicoterapaeuta. Francesco Strano, psicologo, psicoterapeuta. Francesca Tuzzi, Gendai Reiki Italia. Disegni e immagini: Cristina Bernazzani, Manuela Frisone, Moreno Tomasetig, Quing Yue (quando non diversamente specificato)

In copertina: “Raccolto” di Cristina Bernazzani

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EDITORIALE

Cani, gatti e tasse N

on stupisce che la politica abiti da sempre altre dimore rispetto al buon senso, alla sensibilità ed ai bisogni etici degli individui. Né, dunque, che nel delirio di quella attuale si sia pensato ad uniformare ai più tradizionali beni “lussuosi”, anche micio e fido e le cure di cui, come gli umani, necessitano. Il redditometro non perdona e poco distingue sfrenati consumismi da amorevoli forme e gesti di solidarietà. Così chi si occupa dei propri animali da compagnia, o “addirittura” dei randagi di quartiere e strada, deve possedere chissà quali ricchezze per farlo e non, come tante volte accade, sopportare con dedizione ed altissimo senso di responsabilità, tante piccole rinunce

quotidiane pur di garantire cibo, cure e affetto ai nostri amici a quattro zampe. Un provvedimento che può non aver stupito qualcuno ma che ha fatto indignare in tanti. Per queste ragioni siamo felicissimi di condividere e sottoscrivere idealmente la lettera congiunta che l’Enpa, la Lav, la Leidaa, la Lega nazionale difesa del Cane e l’Oipa hanno inviato, fiduciose di un riscontro tempestivo, al Presidente del Consiglio Monti, al Ministro della Salute Balduzzi ed al Sottosegretario alla Salute Cardinale, affinché le spese veterinarie siano tolte dal redditometro, così come è stato reso noto nei giorni scorsi da un comunicato stampa dell’OIPA. Queste associazioni ricordano ai nostri 2

vertici che “l’inclusione delle spese veterinarie tra gli indici di ricchezza abbia trovato il disappunto non solo degli animalisti e di numerosissimi cittadini che convivono con cani e gatti, ma anche quella del mondo della politica e della veterinaria, sottolineando come tali spese non possano e non debbano essere specchio di agiatezza: gli animali, come dal trattato di Lisbona dell’Unione Europea e dal Codice Deontologico dei Medici Veterinari, sono esseri senzienti, non beni di lusso e come tali hanno diritto alla tutela del loro benessere e della loro salute, garanzie queste che devono essere assicurate tanto più in una fase così delicata per l’economia di molte famiglie”. Non va neanche tralasciato, come si afferma nella stessa missiva che moltissimi cittadini che vivono con cani, gatti ed altri animali debbano sostenere sforzi economici tutt’altro che semplici e, soprattutto, coloro che ammirevolmente si battono per la sterilizzazione delle colonie feline e per la lotta al randagismo, realizzano un contributo di attenzione e civiltà, oltre che una concreta forma di risparmio per la collettività stessa. Un altro dato emblematico e tutt’altro che trascurabile, rispetto a questa vicenda, è che nel nostro paese le famiglie che condividono la loro esistenza con un animale domestico sono gravate di un’aliquota Iva pari al 20-21% sui loro alimenti e sulle loro cure e che già questo indice può costringere qualcuno alla rinuncia degli animali stessi ed all’abbandono, come alcuni dati in alcuni canili, non solo nelle regioni del nostro Sud, stanno rilevando. Senza pensare poi a quanto questo provvedimento nuoccia alla serenità ed al benessere emotivo di tutti coloro che vivono in solitudine, soprattutto anziani, e affidano al pro-

prio animale accudimento e attenzione, ricevendone in cambio incondizionata fiducia ed insostituibile compagnia. Al contrario: la prospettiva degli interventi andrebbe ribaltata, e come conclude efficacemente la lettera, andrebbe piuttosto aumentata la soglia di detraibilità delle spese veterinarie per chi adotta un cane, magari non più giovane o malato, per esempio ridotta l’IVA e praticata una politica fiscale in cui non solo gli individui siano “al centro del bene comune”, ma anche gli animali, a tutti gli effetti, anche giuridici, soggetti di incontestabile diritto. Mari Valentini marivalentini@libero.it (Disegni di Antonella Rimbaldo)


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LA VIA INTERIORE

Lo stress che fa bene di Gianluigi Giacconi (psicologo) www.centrodisaluteintegrata.com

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eazione da stress: risposta adattiva e finalistica dell’organismo, che ne potenzia le capacità di sopravvivenza. Tale risposta comprende l’insieme delle variazioni biologiche, psicologiche e comportamentali che si verificano in seguito all’azione di stimoli di varia natura. Parlare di stress, significa entrare in un argomento vasto e complesso, che coinvolge, come sempre, la globalità dell’essere. Attualmente la ricerca mondiale sullo stress annovera oltre 150.000 pubblicazioni. In maniera geniale il filosofo H. Selye lo definì come “la reazione aspecifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso. Ogni stimolo che lo mette in allarme, che allerta i sistemi di vigilanza, che fa tendere i muscoli, accelerare il respiro e la circolazione, è uno stimolo stressorio (stressor). In tal modo ci prepariamo a godere, a combattere o a fuggire.” Semplificando, lo stress è l’insieme delle risposte dell’intero psicosoma (corpo, stati fisiologici, emozioni, intelletto, spirito) alla globalità degli stimoli interni (autoconsiderazione, pensieri, giudizi, doveri, sollecitazioni, paure, ossessioni, desideri, bisogni, urgenze esistenziali, passioni e quant’altro) e degli stimoli esterni (ambientali, sociali, relazionali, professionali, affettivi, sessuali, alimentari). La qualità e la quantità di questi stimoli, l’utilizzo più o meno consapevole e l’orientamento deliberato dell’azione verso una ricerca e una fruizione degli stressors migliori per noi, determinano la qualità e la durata della nostra esistenza. Più benefici, piacevoli e salutari sono questi stimoli e più ci sappiamo al contempo liberare, difendere e purificare da quelli negativi, meglio saremo in grado di vivere. Per chiunque desideri imparare a guidare consapevolmente la propria 4

macchina psicofisica verso ciò che è bene e crea “ben-essere” è molto importante comprendere come gestire produttivamente lo stress: cause e sintomi, reazioni e rimedi. Assumersi la responsabilità del proprio stress è un modo per imparare a gestire lo stress. Le sollecitazioni che ci diamo, che ci creiamo o che subiamo, coinvolgono in maniera diversa ogni aspetto dell’intera persona. Ci sono stress fisici: possiamo logorare organi per cattive abitudini di vita, alcool, fumo, cibo, conflitti, emozioni represse. Portiamo sollecitazioni tossiche al corpo con attività motorie limitate o scorrette, inquinamento, malattie. Sovente il nostro corpo finisce per essere il precipitato organico di tutto ciò che siamo o che rifiutiamo di essere. E’ quindi necessario comprendere e poi mettere in pratica comportamenti saggi e semplici per difenderlo da tutti questi attacchi, provocazioni, richieste e stimolazioni provenienti praticamente da ogni parte. E’ importante imparare a selezionare i nutrienti su tutti i piani, riconoscen-

do quali sono necessari, ben dosati e creano eustress (eustress, dal greco eu = buono, bene. E’ quello stress vitalizzante, necessario per l’esistenza; genera contentezza, salute, motivazione, felicità, a volte addirittura estasi), e quali invece sono tossici e mal dosati, per eccesso o per difetto, e creano distress (di stress = stress negativo), nocivo, distruttivo per l’esistenza, portatore di malattie, depressioni, solitudine e nevrosi funzionali di ogni genere. L’unità psicofisica detta uomo è paragonabile per analogia ad una macchina meravigliosa. Per un’automobile la qualità del carburante e la manutenzione, sommati al dosaggio della performance, all’alternanza di momenti di attività e di riposo, ai percorsi e agli incidenti, ne determinano l’efficienza, la funzionalità e la durata. Tutto ciò è parimenti determinante nell’uomo. In più egli ha una capacità che la macchina non ha: di autostressarsi con i pensieri ed una cattiva gestione emozionale. Bisogna essere in grado di riconoscere i sintomi


fisici, emotivi e mentali dello stress negativo in fase iniziale, per evitare disturbi e patologie conseguanti. E’ utile purificare correttamente il corpo. La comprensione del fatto che siamo una struttura energetica e la ricerca dell’equilibrio fra sovraccarico o azzeramento dell’energia vitale sono importanti per farci star bene. Ci possono orientare verso attività sane di scaricamento (sport, buona sessualità, hobbies, tecniche corporeee e bioenergetiche), di ricarica o di recupero (rilassamento, preghiera, ozio) in base alle necessità. Ho sottolineato “sane” giacchè, spesso, attuiamo azioni e comportamenti distruttivi per sedare o vincere lo stress. Lo stress va compreso, non combattuto. Ma per fare questo è necessario esserci, essere svegli e presenti a sé stessi, avere corretti e sufficienti strumenti e informazioni. Per una buona gestione dello stress è necessaria anche una consapevole ed intelligente gestione dei propri pensieri, delle proprie emozioni e sentimenti, quindi delle proprie relazioni per quanto è possibile, nonché dei propri impegni giornalieri. In quanto anche la testa e il cuore si stressano. I conflitti interiori e la repressione di alcune parti di noi, la negazione dei nostri veri diritti, bisogni e necessità insieme alla vergogna, alle paure inutili e i giudizi di condanna, i risentimenti e la colpa, l’aggressività trattenuta e l’auto-svalutazione sono a volte veleni molto dannosi, stressors potenti. Non solo per il nostro piacere e la soddisfazione di vivere, ma concretamente per la nostra salute. “Un’altra fonte determinante di stress è non seguire i propri talenti e le proprie vocazioni, tradire se stessi, non sentire e non seguire “la leggenda personale”. Lo stress è spesso causato dall’aver chiesto troppo a sé stessi e ad un’eccessiva distanza fra ciò che vorremmo essere e ciò che siamo. La tradizione dell’enneagramma infine, riconosce tre grandi drammatiche passioni nella vita dell’uomo che sono causa di sofferenza: inautenticità, paura e pigrizia psicospirituale. C’è di che riflettere. Come dire: cerchiamo di

non essere ossessionati dai desideri o dalle avversioni, ma di essere piuttosto orientati, con convinzione e consapevolezza, verso ciò che è utile e necessario e – secondo me – piacevole. Senza voler per forza ipotizzare una vita santa e perfetta è auspicabile, in questo momento in cui siamo circondati da stimoli non sempre “buoni”, addestrare lo splendido dono del libero arbitrio per costruire la propria esistenza, andando verso ciò che si merita e non ciò che “si meriterebbe se…” Aiutiamoci ed aiutiamo gli altri in questo viaggio, allora. Ricerchiamo ciò che più nutre, evolve e sostiene la vita, con intuizione, sensibilità, fiducia e buonsenso; perché, come cita un antico proverbio cinese, che chi porta pace nel proprio cuore, porta pace nella propria casa e una casa piena di pace porta pace nel villaggio e così via. Selezionare competenze o consulenti esperti nel settore (medici, psicologi, nutrizionisti, naturopati in generale, guide spirituali ed attività salutari) e prendersi cura della vita in tutte le sue forme, è un dovere personale e sociale. “Il dovere più importante e che più spesso dimentichiamo, è il dovere di essere felici” (Stevenson). Stressiamoci allora sempre più, con tutto quanto ci fa star bene e ci porta luce ed amore, e impariamo a gestire correttamente tutto il superfluo con coscienza.

Vi sono più cose nel cuore degli uomini, di quante non ve ne siano fra il cielo e la terra” Shakespeare, Amleto, atto III Bibliografia:

“Il controllo dello stress”, G. Zaccuri. Ed. Edithink srl, 1998. “The stress of life”, H.Seyle. New York 1954. “Come liberarsi dallo stress”, M.F. Raber e G.Dyck. Ed..Franco Angeli 1994. “Stress & Felicità”, V.F. Birkenbihl. Ed. Franco Angeli 1987. “L’Achimista”, P.Coehlo. Ed Bompiani 1995. “Vincere lo stress”, Bonicelli/Comari. Ed. Il Sole 24 ore 1993. “Carattere e nevrosi”, C. Naranjo. Ed. Astrolabio, 1996. “No Book”, Marcello Bonazzola. Ed. CRS Idea 1977.

“Dal cielo è possibile cancellare la luna e le stelle ma nel tuo cuore ci sono ricordi che rimarranno anche oltre la vita”. (Antica fiaba indiana)


LA VIA INTERIORE

Il viaggio più lungo: la distanza tra la mente e il cuore di Rodolfo Carone e Francesca Tuzzi www.gendaireiki.it

“Tra stimolo e risposta c’è uno spazio. In questo spazio si trovano la nostra libertà e il nostro potere di scegliere la risposta. In questa risposta si trovano la nostra crescita e la nostra evoluzione”. (Victor Frankl)

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n antica storia, raccontata in versioni leggermente diverse, ci narra di quando gli Dei decisero di creare l’Universo e di un dilemma che si trovarono ad affrontare… Gli Dei crearono le stelle, il sole, la luna, poi i mari, le montagne, i fiori e le nuvole, infine l’uomo. A questo punto sorse il problema di dove nascondere il segreto più importante dell’Universo, la comprensione della vita stessa, la verità più profonda: la coscienza dell’Unità. “Mettiamola sulla montagna più alta”, disse uno degli Dei, “lì sicuramente l’uomo faticherà a trovarla”… “Mettiamola sulla stella più lontana… Mettiamola nell’abisso più profondo e scuro… Nascondiamola sulla faccia segreta della luna” suggerirono altri Dei. Alla fine il Dio più saggio disse: “metteremo la verità dentro il cuore di ogni uomo, in questo modo egli cercherà in tutto l’Universo, senza rendersi conto di averla dentro di sé”! La nostra evoluzione personale e collettiva dipenderà dalla nostra capacità di compiere il lungo viaggio verso la consapevolezza, coprendo la distanza tra la mente e il cuore. Noi tutti, intesi come umanità, siamo ancora una specie in evoluzione. Rispetto al nostro passato siamo certamente avanzati nel campo della scienza e della tecnologia ma non possiamo dire altrettanto rispetto alla coscienza con cui ci muoviamo nel mondo. Nessuna evoluzione accade senza la ferma volontà di farla accadere. Per ottenerla dobbiamo prestare attenzione al rapporto che abbiamo con la nostra

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vita, alla comunicazione che abbiamo con essa. Tutte le tradizioni, le filosofie e gli insegnamenti spirituali di ogni epoca ci spingono a trovare una comunicazione armoniosa con noi stessi e con il mondo. La comunicazione è guarigione e, per comunicare in modo armonioso, bisogna dapprima imparare a prestare attenzione. L’attenzione è la guaritrice della divisione: quando siamo attenti creiamo una connessione con l’oggetto del nostro interesse, non siamo più dentro il nostro solito brusio mentale, ma ci spostiamo verso l’esterno, creando una relazione, un legame con ciò a cui ci rivolgiamo. L’attenzione ci porta all’esperienza dell’unità e questa è proprio il messaggio della vita. Tutto è profondamente interconnesso, ogni cosa che esiste è in relazione a tutto il resto. Un detto africano recita “io sono perché noi siamo”, un concetto molto simile al pensiero dei nativi americani quando invocano e benedicono la coscienza del fatto che tutto è collegato con la frase “tutte le mie Relazioni”. Perfettamente simili sono i concetti hawaiani di Ohana (famiglia) e quello aborigeno di Kanyni (letteralmente, amore incondizionato con responsabilità), che insegnano a riconoscere tutto ciò che esiste come nostra famiglia e, quindi, responsabilità nostra è prendercene cura. Dove portiamo la nostra attenzione, portiamo il nostro amore e, cos’è l’amore, se non il sentirsi in unità con qualcosa o qualcuno? L’amore è l’informazione stessa dell’unità, la sua esperienza. Amare è

essere felici assieme a qualcosa o qualcuno, condividere con gioia il nostro respiro, la nostra energia vitale, come insegna la parola hawaiana “Aloha” in uno dei suoi molteplici significati. Entrare in comunicazione con la vita vuol dire porre la nostra attenzione ed iniziare la storia d’amore più importante che potremmo avere, quella con la nostra esistenza. Quando siamo attenti, siamo consapevoli, possiamo scegliere di agire invece che di re-agire rispetto agli stimoli del mondo esterno, possiamo decidere chi vogliamo essere, invece che muoverci attraverso il filtro dei nostri schemi di comportamento automatici, dettati dalle nostre memorie e dai programmi inconsci che ci portiamo dietro e che governano la maggior parte della nostra vita, anche se non ne siamo consci, anzi, proprio per questo. L’aspetto più interessante di tutto ciò è che l’uomo è progettato per essere più funzionale quando è in assonanza con questi principi. Il termine stesso con cui ci definiamo, cioè “esseri umani” ad esempio ci dice molto su ciò che dovrebbe essere la nostra naturale inclinazione. Se pensiamo al termine “umano”, quando lo usiamo verso qualcuno, di solito lo utilizziamo per definire qualità come l’empatia, la compassione, la benevolenza, la sensibilità, l’ascolto, la predisposizione verso gli altri, l’altruismo, la gentilezza, l’essere persone amorevoli… Diciamo proprio questo alle persone che manifestano appieno queste caratteristiche, che sono “umane” e non lo diciamo certo a caso. Siamo tutti esseri umani, è la nostra eredità genetica, la forma con cui ci manifestiamo, dobbiamo solo ricordarlo e ritrovare questa informazione dentro di noi. Siamo tutti cellule di un grande corpo, di una grande unità, chiamata Umanità. Gli studi dell’Heart Math Institute, un organizzazione cha da anni si occupa della relazione tra cuore e cervello, ci dicono che quando sperimentiamo sentimenti come l’amore, la compassione, la


gratitudine e l’apprezzamento, il nostro cuore produce un campo elettromagnetico (misurabile in hertz), cinquemila volte più forte di quello del cervello, rilevabile fino a 4 metri attorno alla persona misurata. Gli scienziati dell’Heart Math spiegano inoltre che, per l’effetto conosciuto come “trascinamento”, il cervello tenderà a sincronizzarsi alla frequenza del cuore, creando quella che viene definita coerenza tra cuore e cervello. Questa coerenza fa sì che il cervello dia un segnale di rilassamento all’intero corpo attraverso il sistema nervoso, permettendo alle singole cellule di svolgere l’incredibile numero di funzioni che riescono a compiere in un secondo (circa 1300!), quando non siamo soggetti a stress di vario tipo. In altri termini, al corpo viene dato un segale di armonia, rendendolo così in grado di funzionare al meglio delle sue capacità. Questo fenomeno riesce ad influenzare non solo la persona stessa ma anche, in un qualche modo, chiunque sia nel raggio d’azione del campo elettromagnetico creato. Inoltre è risaputo che, durante il periodo di sviluppo del feto, il cuore inizia a battere prima che il cervello si sia formato e, negli ultimi trent’anni, si è scoperto che il cuore è provvisto di un sofisticato sistema di quarantamila cellule nervose in grado di registrare direttamente le informazioni che provengono dal sistema ormonale e di tradurle in impulsi nervosi, elaborando direttamente le informazioni che riceve. Questa rete nervosa permette al cuore di agire direttamente sulle funzioni del cervello e viene definita “l’intelligenza” o il “cervello” del cuore. Appena tre minuti di permanenza in uno stato di coerenza tra cuore e cervello bastano, secondo varie verifiche, per innescare all’interno del nostro corpo un meccanismo di riequilibrio armonioso. Tre minuti in cui è importante creare all’interno di noi stessi i sentimenti di amore, gratitudine, compassione, intesa come la coscienza che siamo tutti Uno. Il dottor Masaru Emoto spiega invece che, sottoponendo alcuni campioni d’acqua alle parole Amore e Gratitudine e in seguito portando la stessa a temperatura di cristallizzazione, i cristalli che vengono a crearsi sono i più belli e perfetti, evidenziati dalle meravigliose fotografie che lui porta a testimonianza. In una

nostra recente intervista, alla domanda perché secondo lui accadeva questo, la sua risposta è stata: “In questo mondo tridimensionale siamo composti di energia fisica chiamata Yin e Yang. Penso che ‘Amore’ sia Yang e ‘Gratitudine’ sia Yin. Sicuramente questa idea è venuta a Dio o al Divino; Dio, o il Divino, ha creato l’acqua come uno strumento per trasmettere il suo disegno basilare. Ecco perché quando mostri le parole ‘Amore e Gratitudine’ all’acqua, si creano i cristalli più belli. Credo fermamente che in “H2O”, la formula che rappresenta l’acqua, l’H significhi ‘Gratitudine’ e la O significhi ‘Amore’. In altre parole, l’energia che sta alla base dell’Universo è composta da un ‘Amore’ e due ‘Gratitudini’. Non possiamo vivere senz’acqua. Pertanto moriamo quando, come esseri umani, ci dimentichiamo di credere nell’Amore e nella Gratitudine. E lo stesso vale per la Terra.” Queste scoperte sono importantissime e ci danno conferma di ciò che ci è stato insegnato da tante tradizioni antiche, da sempre. Nel Reiki all’interno di quello che può essere considerato il “cuore filosofico” di questa via, cioè il Gokai, o i cinque principi, troviamo questa dicitura (con delle varianti a seconda della traduzione): “Il metodo segreto per invitare la felicità, la medicina miracolosa per tutte le malattie, consiste nel fare Gassho (saluto a mani giunte) mattina e sera, al’inizio e alla fine di ogni giornata, recitando nel cuore e nella mente (“kokoro” è un termine che indica l’unità di cuore e mente, la coerenza tra pensiero ed emozione), i seguenti precetti: Solo per oggi, non arrabbiarti, non preoccuparti, sii grato, lavora con impegno e sii gentile con gli altri. Migliorerai il tuo corpo e il tuo spirito.”

“Il Reiki è Amore”, diceva la signora Kimiko Koyama, una delle figure più importanti nella storia di questa via. Nella medicina tradizionale cinese il cuore è detto l’Imperatore, la sede dello Shen, lo Spirito, l’Intelligenza divina della vita, il principio misterioso non descrivibile ma solo intuibile del grande mistero che tutto genera. “Il cuore è la base della vita e la casa dello spirito”, dicono i testi classici e aggiungono “Se il monarca è lucido, i sudditi (gli altri organi e visceri all’interno del corpo) saranno pacifici e armoniosi (e funzionali, aggiungeremmo noi)”. In sanscrito la parola Hridaya indica il cuore ma anche la realtà ultima, il centro di tutto, il cuore del cosmo, il segreto più intimo dell’Universo, il suo respiro. Lo sciamano della Groenlandia Angaangaq (che sarà presente in Italia in aprile, vedi pag. 29) riporta questi insegnamenti dalla sua tradizione: “La più grande distanza nell’esistenza dell’uomo non è da qui a là, né da lì a qui. La più grande distanza nell’esistenza dell’uomo è quella dalla sua mente al cuore. A meno che non vince quella distanza non potrà mai imparare a volare come un aquila e realizzare l’immensità che ha dentro di sé.” Quando portiamo attenzione alla vita entriamo nello spazio magico del tempo presente, senza filtri, memorie, programmi inconsci e paure. L’amore è la coscienza dell’unità e, quando siamo in questo stato, ogni cellula ne ottiene beneficio, emaniamo un campo che può influenzare gli altri e siamo in uno stato di unità, siamo più intelligenti, più funzionali, più ispirati. La nostra evoluzione personale e collettiva dipenderà dalla capacità di portare coscienza nel nostro quotidiano, nel rapporto con la vita, con gli altri e con il mondo. Noi siamo le cellule di questa unità chiamata umanità. Se solo ci mettessimo in coerenza con noi stessi e gli altri, potremmo riprendere quello che è il nostro ruolo nel mondo, esserne la coscienza, e realizzare ciò che è impensabile alla più fervida delle immaginazioni. Come si dice nella tradizione Tolteca, noi tutti assieme potremmo “cambiare il sogno di questo pianeta”. Certamente è qualcosa per cui vale la pena di impegnarsi e rispondere “presente!” in ogni senso. “L’Amore non è una relazione, l’Amore è relazionarsi con”…

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LA VIA DELLA TERRA

La Bio-Architettura come tessera di un puzzle di Manuela Gatti consulente in bioarchitettura di CNG www.cerchinelgrano.it

La salute naturale dell’uomo e dell’ambiente

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l tema del “naturale”, inteso come modello dinamico esistenziale, non si riduce alla scelta di alimentarsi con prodotti biologici piuttosto che a quella di vivere in un eco-villaggio, non si tratta di curarsi con metodi olistici (che prevedono comunque che ci si debba “curare”) non comprendendo nella malattia stessa il potente mezzo di auto-guarigione a nostra disposizione. Vestirsi in cotone bio con le scarpe in eco-pelle, usare l’henné al posto della tinta per capelli, coltivare l’orto sul proprio terrazzo, acquistare con i G.A.S. (gruppi di acquisto solidale) e fare la spesa in bicicletta: anche se ognuna di queste scelte può rientrare nella categoria ed essere assolutamente condivisibile, è pur sempre solo uno degli aspetti del “biologico”... La visione del progetto-vita nel suo insieme è fondamentale per riuscire ad ottenere risultati consapevoli: agire emotivamente a seconda di ciò che risuona giusto secondo noi, in quel momento e a quel proposito, senza comprenderne il significato nella sua interezza, risulta vano e, alla lunga, demotivante. Quasi chiunque è in grado di capire che è meglio un cibo biologico rispetto ad un altro alimento, ma pochi sanno veramente cos’è il “biologico”, molti di meno sanno qual’è il cibo adatto all’uomo (sulla base dell’anatomia comparata) e pochissimi sanno che il cibo adatto all’uomo, anche se non biologico, è di gran lunga più salutare di un cibo bio ma non adatto alla specie umana. Si tratta di semplici opinioni? Certamente! Ma si tratta di opinioni che non sono basate sull’emotività quanto sulla storia, sull’antropologia, sugli studi “scien-

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tifici” pubblicati e non divulgati dalla medicina ufficiale.

Una semplice suddivisione

Gli esseri viventi si possono dividere in carnivori o mangiatori di carne, erbivori o mangiatori di erba, frugivori, che mangiano frutta, verdure, tuberi, semi e onnivori, che possono mangiare di tutto (orsi, suini, corvi, ratti ecc). Il leone possiede anatomia, mentalità e strumenti per ammazzare (denti uncinati, unghie e artigli) ed enzimi per la digestione delle proteine, nonché un tratto digestivo lungo “solo” tre volte la lunghezza totale del suo corpo (per cui i prodotti di scarto del metabolismo vengono eliminati molto rapidamente senza causare danni irreparabili interni), ha un fegato enorme rispetto al volume del proprio corpo, mangia il suo cibo crudo e il suo ano rimane pulito dopo l’evacuazione. Il bovino ha molari molto grossi adatti a ruminare, possiede quattro stomaci e un apparato digerente lunghissimo, un fegato piccolo. Lo scimpanzé ha incisivi e piccoli canini per mordere, molari per triturare,


mascelle mobili ed indipendenti che sgretolano pazientemente i cibi vegetali riducendoli in poltiglia, un sistema mascellare che non opera in senso verticale e contemporaneo, una masticazione non a morsa di precisione, ma operante in senso verticale-orizzontale, per cui la morfologia dentale va valutata in senso operativo e non in senso statico, un tratto digestivo lungo dodici volte la lunghezza del proprio corpo, un fegato di media grandezza in proporzione al proprio corpo e come per gli altri, la digestione del cibo ideale avviene in maniera tale da preservare la pulizia durante la fase dell’espulsione. A quale di queste categorie appartiene l’uomo? Per la scienza e per i grandi naturalisti, l’uomo, sulle basi della propria struttura, è un mangiatore di frutta e della parte succosa dei vegetali e delle radici: lo prova l’anatomia comparata. Ogni qualvolta una specie viene indotta a nutrirsi con cibi non consoni alla propria struttura costituzionale, si crea la malattia, che prima o poi determinerà la morte: duemila anni di alimentazione umana onnivora non hanno modificato minimamente l’anatomia umana ma hanno ridotto l’aspettativa di vita (da 200 anni a 80). Si tende ad agire per schemi, si tende a parcellizzare, a guardare nel piccolo, senza accorgerci che così facendo stiamo al gioco di chi detiene il potere e vuole controllarci. Gran parte della medicina ufficiale guarda e cura lo spe-

cifico neo, sfornando specialisti in dermatologia, ma non guarda all’insieme perché, da un lato e, nella maggioranza dei casi, ha perso questa forma di conoscenza e, dall’altro, si guarda bene dal divulgarla... Alcuni operatori olistici, del resto, non sono molto diversi nel loro agire: nell’omeopatia, nei cristalli, nel Reiki, nella pranoterapia, nell’iridologia, nella riflessologia ecc., vedono l’unico metodo per risolvere ogni problema. C’è chi è convinto che per vivere a lungo e sani sia invece indispensabile abitare in una casa realizzata in bio-architettura, magari progettata secondo il Feng Shui, con gli impianti elettrici schermati e i pannelli fotovoltaici sul tetto: accade però che progettisti e utenti siano completamente sprovvisti di quel sapere che fa da “ponte” fra le varie discipline. Un vuoto, una mancata visione ed interpretazione della realtà come entità collegata, l’assenza di un vero filo conduttore in grado di dare senso ad esperienze in sé interessanti, che però risultano slegate da un contesto logico d’insieme.

habitat e Abitanti

Il tema è quello della salute naturale dell’uomo e dell’ambiente: ricercatori, scienziati, medici, filosofi, igienisti, fisici, e liberi pensatori stanno giungendo alle stesse conclusioni in quanto il sapere è Uno, sepolto nella storia, che non è millenaria, ma, oltre…Se non fosse per gli esseri umani “civilizzati”, che hanno creato e continuano a creare

disarmonia, il programma “habitat-abitanti” stilato da Madre Natura racchiude in sé e manifesta la perfezione: ma la nostra pseudo-cultura si ostina a voler leggere come “imperfetto” ciò che chiama diversità, calamità, malattia, dolore… senza sforzarsi di vedere, senza comprendere, che queste manifestazioni non sono altro che espressioni di un immenso potenziale di ri-armonizzazione. Cosa ci comunicano, a saperli leggere, segnali quali inondazioni, tsunami, terremoti, eruzioni? Innanzitutto che Madre Terra è viva e, in quanto organismo vivente, scarica all’esterno i prodotti del suo metabolismo interno, probabilmente con tanta più forza quanto più viene oltraggiata. Questi segnali con cui la terra si manifesta, a volte catastrofici, spesso legati all’indiscriminato intervento dell’uomo, ci suggeriscono ad esempio di non disboscare, di non cementificare, di non perforare, di smettere con gli esperimenti atomici sotterranei, o semplicemente che non è saggio costruire ai piedi di un vulcano solo perché la vista è stupenda e potrebbe diventare un business turistico, che non è saggio edificare troppo vicino alla costa, perché con le nostre costruzioni la deturpiamo e il mare potrebbe spazzare via tutto, ci dicono che le abitazioni fatte di polistirolo se ne vanno via con il primo vento e poi il polistirolo non può essere riciclato, che se vogliamo vivere nelle zone a rischio


LA VIA DELLA TERRA

sismico dobbiamo saper edificare, che il trattamento che riserviamo al mare, ai fiumi, al terreno e all’aria, sta facendo ammalare la terra e, insieme ad essa, gli esseri viventi suoi ospiti. “La malattia è il tentativo che la natura mette in atto per liberarsi dalla “materia patogena” e per eliminare i rifiuti in eccedenza dell’organismo. E’ uno sforzo del corpo per eliminare prodotti tossici (tossine), accumulati fin dall’infanzia. Ogni malattia, non importa sotto quale nome sia conosciuta dalla scienza medica, è un intasamento locale e generale del sistema escretore del corpo umano...“ Dr. Arnold Ehret La terra, come essere vivente, può ammalarsi. Se i suoi abitanti inquinano aria, acqua e terreno con prodotti chimici e velenosi, si ammala e, quindi, compie degli sforzi per guarire, per ripulirsi, per purificarsi: a volte, durante questo processo, uccide gli agenti patogeni... nulla di “personale”, ma il prezzo della vita non sembra così alto per gli esseri umani, che continuano imperterriti a non voler capire. “…si toglie il latte alle mucche per darlo ai cuccioli d’uomo e ai cuccioli della mucca si somministra brodaglie a base di proteine derivate da altri animali… si vaccina e crea patologie gravissime a cui viene imposto poi di “curare”con i farmaci prodotti dalle multinazionali… si è dipendenti da cibo spazzatura che è il primo responsabile di scarsa salute e vitalità, si è dipendenti da alcool, droghe, medicine, televisione, shopping e tecnologia e ci si crede liberi… si ha il terrore del dolore e si fa di tutto per anestetizzarsi, ma è un’anestesia solo emozionale…“ Ci stiamo comportando nei confronti del nostro organismo come nei confronti del nostro pianeta e il nostro corpo si sta comportando come il corpo celeste che ci ospita, cercando di eliminare, con grande sforzo, tutte le sostanze con le quali lo insozziamo e che siamo indotti a consumare da coloro che ne traggono vantaggio, cioè il cibo spazzatura, le medicine, le droghe e la paura, (quest’ultima un veleno invisibile e letale, che deriva dal nostro stato di incoscienza di chi siamo veramente). Vegetiamo in una realtà manipolata da pochi che, per il proprio tornaconto, inducono la moltitudine ad uno stato di soggezione paralizzante, di ignoranza terrificante, 10

di pigrizia e di totale apatia: a seconda del livello della scala sociale di appartenenza possiamo godere o soffrire di più ma si tratta solo di apparenza. Nessuno è esente dal dolore, indipendentemente dallo status sociale. Dolore causato dalla paura, paura causata dall’ignoranza, ignoranza causata dalla manipolazione dell’informazione: siamo ad un giro di boa dove è vitale ri-svegliarsi.

Cosa possiamo fare?

Innanzitutto dobbiamo cercare, sotto la montagna di menzogne travestite da scienza e da cultura, quei principi di verità che ci “risuonano”, che appartengono ad un sapere antichissimo, silenziosamente tramandato, che nessuno è riuscito a distruggere e che tutt’oggi è a nostra disposizione. Come possiamo riconoscere se un “sapere” è valido, soprattutto quando si scontra con il sapere ufficiale? Quali strumenti possediamo, per districarci in questa selva di informazioni, disinformazioni, regolamenti, dettami e leggi che costituiscono ciò che è normalmente accettato e che rappresenta la cultura ufficiale? Bene, possiamo affidarci al nostro buonsenso, al nostro intuito, alla nostra intelligenza e al nostro cuore e possiamo usare queste qualità per filtrare le informazioni che attingiamo dalla nostra ricerca. Per mantenerci in buona salute è necessario: • nutrirsi con il cibo che la natura ha previsto per la propria specie • respirare profondamente aria possibilmente pura almeno una ventina di minuti al giorno • stare esposti all’aria e alla luce solare minimo un’ora al giorno • avere una costante attività fisica, meglio se all’aperto • proteggersi da fattori ambientali avversi, quali le radiazioni, di origine naturale e artificiale • abitare in case sane • avere pensieri consapevoli

Per quanto riguarda la scelta di abitare in edifici sani, proteggersi dalle radiazioni naturali ed artificiali utilizzando metodi sicuri e certificati, se ne è parlato diffusamente negli articoli di BioGuida Estate e Autunno 2011: questi aspetti sono di importanza rilevante per la salute delle persone e per la stretta connessione esistente fra edilizia e impatto ambientale, fra ambiente e abitanti. Ogni parte del “costruito” che è attinta dalla terra, dalla natura, viene lavorata e trasformata dall’uomo, che sia l’argilla per i mattoni, la roccia calcarea per la calce, il tronco per il parquet, il petrolio per la plastica… Orientarsi, scegliere nella direzione di un’edilizia e di una tecnologia consapevoli, è un aspetto determinante per la salvaguardia della vita sulla terra, considerando semplicemente che ciò che il nostro sguardo abbraccia durante la giornata è sia natura che “costruito”, vegetazione ed edifici, fiumi e ponti, montagne e strade, automobili e persone. Bibliografia: “The China Study”, T. M. e T.C. Campbell. “Il sistema di guarigione della Dieta senza Muco”; “La tua via verso la Rigenerazione”; “Digiuno razionale”, Arnold Ehret. “Il codice umano”, Nader Butto. “Salute dell’habitat” (seconda edizione), Nicola Limardo. “Storia dell’igienismo naturale”, Valdo Vaccaro. “La luce che cura”, Fabio Marchesi. “Ecocidio”, Jeremy Rifkin. “Il risveglio del leone”, David Icke.


L’ARREDO ECOLOGICO

Con l’esperienza acquisita negli anni produciamo su progettazione e su misura L’ARREDAMENTO NATURALE. Il nostro obiettivo è di creare ambienti alimentando il fluire dell’energia positiva, ottimizziamo gli spazi e soprattutto ascoltiamo le esigenze delle persone che abiteranno i locali da noi arredati. Adoperiamo solo legno massiccio, certificato, le lavorazioni e gli assemblaggi vengono fatte ad incastro, senza uso di colla, i trattamenti sono fatti solo con olio e cere naturali, i colori sono ottenuti con ossidi sciolti nell’olio, otteniamo superfici satinate e piacevoli al tatto. Evitiamo tutte le finiture con spigoli, otteniamo così forme morbide e arrotondate. Dedichiamo una particolare attenzione ai bambini e ragazzi... curando in modo particolare le loro camerette. Adoperando solo LEGNO, OLIO E CERA si evitano tante forme di allergia... non si creano cumuli di cariche elettrostatiche, gli ambienti sono sani, piacevoli, armoniosi... il legno ha la caratteristica di essere termoregolatore: assorbe l’umidità in eccesso per ridarla quando l’ambiente ne ha bisogno. Progettazione per noi vuol dire anche: curare i particolari come il colore delle pareti, la posizione del letto, l’illuminazione data dalle lampade ionizzanti con la loro luce vivificante... Cerchiamo di seguire il nostro cliente con la massima premura e con la nostra professionalità... Via del Lavoro 18, 31013 Codognè (Tv) - tel./fax 0438 777236 - bioliving@libero.it - www.bioliving.it


LA VIA DELLE STELLE

Astrologia karmica e percorso evolutivo di Roberta Giurissevich (astrologa)

K

arma” (dal sanscrito karman) significa “azione”, intesa nel senso del principio orientale di causa e effetto, per cui ogni azione compiuta nel corso di un’esistenza si ripercuote su quelle seguenti fino all’esaurimento del “debito”. E’ un termine che nel suo significato presuppone, come avviene nelle principali religioni orientali, la trasmigrazione dell’anima da un corpo a un altro nel corso delle varie esistenze. Tale cammino si compie attraverso il Samsara, o “ruota della reincarnazione”, che corrisponde al ciclo di vita, morte e rinascita. L’astrologia karmica occidentale trova le sue origini in quella indiana, che risale a più di 6000 anni fa e le cui radici sono nei Veda, le scritture più antiche del mondo. L’astrologia indiana è estremamente complessa, poiché include svariati fattori, calcoli, operazioni e ogni segno si divide in una quantità di sottosezioni. Si basa inoltre sullo Zodiaco siderale invece che su quello terrestre, vale a dire che gli astrologi indiani tengono conto della posizione del cosiddetto punto vernale (o punto gamma), che corrisponde al grado zero dell’Ariete, il quale, a causa del fenomeno della precessione degli equinozi, si è spostato indietro nel corso dei secoli di circa 24° in rapporto alle stelle fisse. Tale differenza viene definita dagli indiani con il termine di ayanamsa. E’ un calcolo che ciascuno può fare sottraendo 24 al grado dei pianeti e dei punti focali del proprio oroscopo. Per fare un esempio, tenendo conto che ogni segno corrisponde a 30°, una persona con il sole a 14° del Leone avrà nell’oroscopo indiano il sole a 20° del Cancro. Di conseguenza nell’astrologia indiana la maggior parte dei pianeti arretra approssimativamente di un segno. La nozione di karma - che nell’astrologia indiana è alla base di qualsiasi previsione - è entrata a far parte del pensiero occidentale verso la fine del 1800

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con la società Teosofica di Madame Blavatsky. Al giorno d’oggi esiste una branca dell’astrologia occidentale che si definisce karmica e che studia gli oroscopi nella prospettiva che ognuno di noi sia il risultato delle esperienze accumulate nel corso delle esistenze passate. Nell’astrologia reincarnativa occidentale tutto in un tema natale fornisce indicazioni sul karma della persona, tuttavia per gli esperti dell’argomento esistono dei fattori significativi. Tra questi si attribuisce particolare rilievo alla posizione ed al significato dei pianeti retrogradi, delle case “intercettate” e dei nodi lunari. I pianeti retrogradi sono quelli in apparente moto all’indietro rispetto alla Terra, dato dal fatto che la Terra nel movimento lungo la sua orbita sembra procedere più velocemente del pianeta considerato. Il moto retrogrado, che si verifica in un 20% circa dei movimenti siderali, determina una situazione di stasi oppure di freno rispetto alle energie che coinvolgono i settori e i pianeti di un oroscopo. Sole e Luna non appaiono mai retrogradi, mentre lo possono essere i pianeti visibili

da Mercurio a Saturno, come anche i pianeti osservabili solo con il telescopio quali Urano, Nettuno, Plutone e gli asteroidi come Chirone, Vesta e Cerere, che forniscono ulteriori interpretazioni karmiche. I pianeti lenti da Giove a Plutone sono quelli che più frequentemente appaiono retrogradi; a livello karmico rappresentano energie bloccate a causa di comportamenti negativi risalenti a esistenze precedenti, che la persona fa fatica ad esprimere in maniera spontanea e naturale in questa vita. Rappresentano fattori evolutivi in quanto il blocco o il freno delle energie di tali pianeti costringe l’individuo a mettere in campo un impegno maggiore per poterle esprimere e sviluppare, in questo senso fungono da spinta per l’evoluzione personale. Per esemplificare, Mercurio è il pianeta che governa l’infanzia, l’intelligenza, la comunicazione e il movimento; tra le ipotesi interpretative plausibili un soggetto con questo pianeta retrogrado è un’anima che non ha usato le qualità ad esso connesse in modo positivo nelle precedenti incarnazioni e di conseguenza nella vita attuale


dovrà superare delle prove relative ai campi di esperienza sopra menzionati, allo scopo di sviluppare un’esperienza più vasta proprio in relazione a quel tipo di energia. Chi scrive ha analizzato da vicino il caso di una persona con Mercurio retrogrado che in tenera età è stata improvvisamente trasferita in un paese straniero con caratteristiche climatiche, culturali e linguistiche molto diverse da quello in cui era nato, il che ha comportato sia una chiusura a livello caratteriale che gravi difficoltà a livello linguistico e comunicativo. Come conseguenza questa persona ha dovuto impegnarsi molto durante l’infanzia per aprirsi all’esterno e comunicare: Mercurio, oltre alla comunicazione, governa la terza Casa, collegata con l’ambiente circostante. Un altro fattore importante per l’astrologia karmica sono le cosiddette Case intercettate, cioè quelle la cui estensione copre più di un segno zodiacale. Il segno che non è toccato da nessuna cuspide, vale a dire nel quale non inizia né finisce alcuna Casa, si definisce intercettato. Anche questi segni “senza cuspide” rappresentano dei settori nei quali per motivi karmici, ovvero sia per atteggiamenti negativi relativi a precedenti esistenze, la persona fa fatica ad esprimersi. Per fare un esempio, se è intercettato il primo segno, e dunque l’intero asse Ariete-Bilancia, si è costretti ad affrontare delle difficoltà nel campo delle relazioni. L’asse tra il primo e il settimo segno rappresenta il rapporto io-l’altro, egocentrismoaltruismo; nella prima Casa troviamo l’Ascendente, uno dei punti cardine della personalità individuale, mentre la Casa settima è il punto del matrimonio, della coppia e corrisponde al modo di relazionarsi con gli altri. Come nel caso dei pianeti retrogradi anche gli sforzi spesi per affrontare e risolvere le problematiche determinate dai segni intercettati servono da spunto e da stimolo a superare i limiti caratteriali e a trasformare in risorse quelle che inizialmente la persona viveva come gravi insufficienze. Il fattore più significativo e allo stesso tempo più affascinante preso in considerazione dall’astrologia karmica sono i Nodi della Luna. I Nodi lunari sono in realtà due punti nel cielo, corrispon-

denti alla posizione in cui l’orbita della Luna incrocia il cerchio dell’eclittica. Sono ai due estremi di un asse che ha un vertice e un fondo, un inizio e una fine, una testa e una coda: il Nodo Nord e il Nodo Sud, uno opposto all’altro, sono chiamati infatti anche la testa e la coda del drago. Rappresentano il cammino personale: il Nodo Sud simboleggia l’eredità del passato, ciò che portiamo con noi come fardello dalle precedenti esistenze, mentre il Nodo Nord rappresenta l’obiettivo da perseguire nella vita attuale, ciò verso cui l’anima dovrebbe tendere per liberare del proprio karma passato. Vengono interpretati in base al segno e alla Casa in cui si trovano alla nascita. Ad esempio una persona con il Nodo Sud in Sagittario e il Nodo Nord in Gemelli ha espresso male in passato le caratteristiche collegate al segno del Nodo Sud in Sagittario, dunque può aver esagerato nel godere della propria libertà in modo egoistico senza darsi pensiero per le ripercussioni che ciò poteva determinare sugli altri, in questa vita farà fatica a strutturare le proprie energie in base a schemi di carattere sociale, ma sarà utile e necessario per questo soggetto apprendere la diplomazia e la capacità di rapportarsi con gli altri tipica dei Gemelli, segno che ospita appunto il Nodo Nord. In seguito all’analisi di molti oroscopi è risultato evidente come nella vita attuale le persone tendano ad aggrapparsi alle esperienze già note, rappresentate dal Nodo Sud e ad “opporre resistenza” rispetto al percorso indicato dal Nodo Nord, quasi

una sorta di “pigrizia” dell’io a staccarsi dagli schemi noti per intraprendere il cammino verso un ampliamento dei propri confini. Un’ultima considerazione va dedicata alla Casa dodicesima, l’ultima delle Case d’Acqua della ruota zodiacale. Sembra che tutte e tre le Case d’Acqua (si intende per Casa uno dei dodici settori nei quali si suddivide un oroscopo; quelle collegate all’elemento Acqua sono la quarta, l’ottava e la dodicesima) abbiano un’importante valenza in senso karmico, poiché offrono indicazioni sulle vite passate, ma la Dodicesima in particolare pare fornisca informazioni sull’esistenza immediatamente precedente quella attuale e per questo influenzi notevolmente la personalità del soggetto a cui si riferisce. Per esempio, una persona con l’Ascendente Vergine, un segno notoriamente piuttosto mite e remissivo, ma che presenta invece un carattere autoritario si ritrova ad avere la dodicesima Casa nel segno precedente, quello del Leone, noto per la sua forte personalità e per la necessita di esercitare sugli altri il proprio potere. Un capitolo a parte meriterebbe la questione delle “relazioni karmiche”, poiché in base all’astrologia karmica non esistono relazioni casuali ma tutte le persone importanti della nostra esistenza sono in realtà individui che abbiamo già incontrato nelle precedenti vite e con le quali abbiamo ancora un debito positivo o negativo da saldare. Ciò si analizza in base ai significati attribuiti dall’astrologia karmica alla posizione e al tipo di energia espressa dai pianeti delle persone coinvolte. Nell’analizzare i temi di molti soggetti è risultato chiaro che la loro vita ruotava proprio attorno alle tematiche simboleggiate dai fattori karmici dell’oroscopo, quasi a voler indicare effettivamente un cammino o un percorso già scritto che l’anima deve intraprendere per imparare le lezioni necessarie alla propria trasformazione. Il valore dell’analisi astrologica in chiave karmica è che considera il percorso dell’anima nell’ambito del viaggio che essa percorre attraverso il Samsara, un tempo incommensurabile, cogliendone in profondità il valore eterno sul piano dell’essenza e le occasioni evolutive su quello dell’esperienza umana. 13


GLI INCONTRI

Introduzione all’Ogham di Maurizio Battistella, Ph.D. www.reiki-trieste.it www.csro-ts.it - www.inochi.it

Invoca, o Popolo del Mare, invoca il poeta, possa egli comporre per te un incantesimo. Giacché io, il Druido, dispongo le lettere secondo l’Ogham. (Da: La Canzone di Amergin)

L’

OGHAM (pronunciato “Owam”, oppure “Ogam”) è l’alfabeto celtico sacro. Secondo la tradizione esoterica fu creato dai leaders spirituali Celtici ed usato come un metodo segreto per comunicare determinate conoscenze. Secondo molti, era anche usato come un metodo per memorizzare e trasmettere conoscenze specifiche riguardanti i poteri insiti in alcuni alberi ed arbusti. Il suo uso e i suoi segreti potevano essere compresi solo dagli iniziati che fossero stati introdotti alla sua profonda conoscenza e tali segreti potevano essere utilizzati a fini magici o divinatori. In quest’ottica, la connessione dell’OGHAM con gli alberi ed in generale con la natura è estremamente forte, soprattutto grazie al profondo legame che le popolazioni celtiche avevano con essa in tutti i suoi aspetti, credendo che determinati alberi fossero abitati da spiriti, o possedessero un loro proprio spirito. La versione base dell’OGHAM consiste di 20 lettere suddivise in 3 gruppi di 5 consonanti ed un gruppo di 5 vocali a cui successivamente è stato aggiunto un quinto gruppo formato principal14

Vediamo un esempio: 1. Beith (pronunciato “Beh”) lettera corrispondente “B”.

mente da dittonghi. Ognuna di queste lettere è connessa ad un albero o ad una pianta specifica. Sebbene sia difficile stabilire storicamente quando ebbe effettivamente inizio la scrittura “oghamica”, la tradizione narra che l’alfabeto OGHAM fu inventato dal Dio Ogma soprannominato “Viso di Sole”, il quale utilizzò questa scrittura per scrivere un messaggio al Dio Lug su di un bastoncino di betulla. Tra l’altro, tale aneddoto ci ricorda che la betulla è l’albero tradizionalmente collegato alla prima lettera dell’alfabeto OGHAM. Nell’utilizzo pratico dell’alfabeto Ogham i caratteri sono tracciati lungo una linea che costituisce la falsariga principale sulla quale essi vengono tracciati e letti. I caratteri sono sempre in contatto su questa linea e possono essere scritti a lato, sopra, sotto o sopra la stessa, a seconda del tipo di carattere e di dove la linea sia collocata. In molti testi antichi, come ad esempio nel “Book Of Ballymote”, è possibile rinvenire informazioni ed indicazioni precise sul significato, anche metaforico e simbolico degli specifici simboli OGHAM, ricevendone suggerimenti non solo tecnici sull’utilizzo di quest’antica scrittura, ma anche sulle possibili interpretazioni per scopi divinatori, esoterici o di crescita personale. Ovviamente, l’unica vera fonte di conoscenza è, in ogni caso, l’esperienza del praticante, in quanto in questo, come in altri sistemi divinatori o esoterici, il mezzo fisico altro non è che l’attivatore delle capacità intrinseche del veggente.

Beith è la Betulla e ci aiuta nel lasciar andare i vecchi schemi, le credenze e le energie negative o non più appropriate al nostro stadio evolutivo. La Betulla è considerata il Bianco Albero della Purificazione. Essa è nota per essere un albero colonizzatore, ovvero uno dei primi alberi ad insidiarsi in zone prive di vegetazione ad alto fusto. E’ credenza popolare che la Betulla, sia come albero che come simbolo dell’alfabeto OGHAM, abbia la capacità di proteggere da qualsiasi pericolo fisico o meno fisico mettendo l’individuo in condizione di gestire, eliminare ogni fastidio in maniera che una nuova fase della sua vita possa iniziare. Purificare e lasciar andare, sono due elementi chiave di questo simbolo/energia. Beith, la Betulla, è anche molto utile nell’aiutarci a trovare il giusto motivo all’inizio di ogni nuovo processo.

Quindi: Betulla = vitalità, nuovi inizi.

Celtic Ogham Reiki® Seminario di primo livello (a numero chiuso): 19-20 Maggio 2012 Info: 338 7592945 segreteria@csro-ts.it



I Luoghi della BioGuida Percorsi ed itinerari per viaggiatori dello spirito

Associazioni, scuole, istituti, centri, terapeuti, seminari, corsi, conferenze ed altre proposte Per informazioni su come venire inseriti nella rubrica: info@bioguida.com - 040.302110 - 338.8852117

PIEMONTE TORINO Centro Buddha della Medicina Via Cenischia 13, Torino. Tel. 011.3241650, 011.355523. Centro Milarepa Largo Beato Umberto 8, Avigliana (TO). centro.milarepa@tiscali.it

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Centro Studi Maitri Buddha Via A. Guglielminetti 9, Torino. Tel. 011.359649.

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ACCADEMIA DI KINESIOLOGIA Via Rutilia 22, Milano. Tel. 02.533634, info@accademiadikinesiologia.it www.accademiadikinesiologia.it

BERGAMO

Associazione culturale Onyhana Via Venezian 18, Milano. Tel. 02 70127984, www.assonyhana.it Associazione Culturale VEGA Via della Repubblica 16, Paullo (MI). Tel. 335.7065167, vega@vega2000.it www.vega2000.it

CENTRO YOGA MANDALA Via Borgo Palazzo 3, Bergamo (BG). Tel. 035.215395, 333.4576099. GRUPPO ZEN BERGAMO Pratica di zazen c/o Ho Sha Do Via San Bernardino 18, Bergamo. Tel. 333.4400313, zazenbg@yahoo.it

BRESCIA

Buddismo Zen Soto - Ufficio Europeo (Imamura Genshu Roshi) Via San Martino 11/C, Milano. Tel. 02.58327569.

Karma Cio Ling Centro Buddhista della Via di Diamante V.le Venezia 198, Brescia. Tel. 030.301515. www.buddhism.it

Centro Dharmadhatu Via Venezuela 3, Milano. Tel. 02.38005575 www.dharmadhatu.it

IKSEN Via F. Bianchi 3, Tosc. Maderno (BS). Tel 0365.641898.

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I LUOGhI

COMO EDOARDO AMATO KOFLER Tel. 338.9310834 x1idea@hotmail.com www.armoniaesaggezza.com

CREMONA Istituto per l’Evoluzione Armonica dell’Uomo Via Carso 2, Cremona. Tel. 0372.433239.

PAVIA Ass. Scuola Soto Zen Centro Studi Zen Komyoji Loc. Costapelata-Fortunago Fortunago (PV). Tel. 0383.875584. ASSOCIAZIONE ZERO Associazione per il recupero e la trasmissione della tradizione interiore nello Hata Yoga. Sede sociale: via C. Marx 3, Voghera. Sedi di pratica: Pavia e Voghera. Tel. 328.4833411.

VARESE Associazione Maggio Via Sanvito Silvestro 40, Varese. Tel. 0332.235555.

VENETO PADOVA ASSOCIAZIONI PROGETTO BENESSERE Viale Stazione 134 . Montegrotto Terme (PD) Tel. 049.8910706 - 335.6745856 www.associazioniprogettobenessere.it www.gioiabertha.it Centro Tara Cittamani Via Lussemburgo 4, Padova. Tel. 049.8705657. Centro Studi Syn per l’Educazione Biocentrica Via Chiesanuova 242/B, Padova. Tel. 049.8979333, assocsyn@tin.it

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Erboristeria VERDEACQUA Dott.ssa Marinella Camera Iridologia, Naturopatia, Fiori Di Bach, Alimenti, Intolleranze Alimentari, Bio-Oggettistica, Cosmesi Naturale. Via Scapacchiò 32B 35030 Selvazzano Dentro (PD) Tel. 049.8056956, cell. 348.4417556 www.verdeacquaerboristeria.com info@verdeacquaerboristeria.com SCUOLA MEKONG Ayurveda e Massaggi Orientali Via Monte Cengio 26 B, Padova. Tel. 049.8716235 www.mekong.it

ASS. ENERGY DARShAN OShO YATRILAND VENEZIA Via Alberoni 41, Lido di Venezia (VE). Tel. 041.5261853, 339.1199317, info@oshoyatrilandvenezia.com www.oshoyatrilandvenezia.com ASSOCIAZIONE CULTURALE MAYA Salute e benessere per il corpo e lo spirito. Corsi di Formazione. Seminari. Consulenze individuali Vicolo San Francesco d’Assisi 1 31032 Casale sul Sile (TV) (presso Hotel Claudia Augusta) Tel. 335.8752254 beppe.maya@libero.it

TREVISO

UShIDA REIKI CLINIC Tel. 347 5386600 ushida@centrostudiobioenergie.it

ASSOCIAZIONE LE QUERCE BIANChE Via Toti dal Monte - Cal del Bosco Barbisano di Pieve di Soligo (TV) Tel. 0438.987178, info@lequercebianche.org Fabio: 347.6202071, fabio@lequercebianche.org

VERONA

ISTITUTO OLISTICO Via Savallon 15, Anzano di Cappella Maggiore (TV). Tel. 0438.941457, info@istitutolistico.it www.istitutolistico.it ASSOCIAZIONE CULTURALE NAShIRA Discipline bio naturali dal 1990 - Shiatsu, Yoga, Fiori di Bach Via Cavour int. 34/C, Conegliano (TV). Tel./Fax 0438.22530, cell. 346.0346404 centro.nashira@libero.it SCUOLA KINERGIA Via Malan 59/2, Borso del Grappa (TV). Tel. 0423.910304, cell. 349.8834096. www.kinesiologiaviva.it info@kinesiologiaviva.it

Centro Ming Men Corte Convento 28, San Michele ex. (VR). Tel. 045.8921109, www.centromingmen.com Centro Studi e Meditazione Buddista Karma Tegsum Tasci Ling Contrada Morago 6, Mizzole Cancello (VR). Tel. 045.988164.

VICENZA Centro Studi Syn Via Villa Glori 22, Vicenza. Tel. 0444.922682, assocsyn@tin.it ERBERIA Prodotti eroboristici selezionati. C.so SS. Felice e Fortunato 5, Vicenza. Tel 0444.322814.

VENEZIA CENTRO YOGA DhARMA Via Napoli 52, Mestre (VE). Tel. 041.5311954. www.yogadharmamestre.it info@yogadharmamestre.it METODO CALLIGARIS Ass. culturale “STELLA POLARE 999” Via Val Pusteria 9, San Donà di Piave (VE). Cell. 348.3027711, info@metodocalligaris.org www.metodocalligaris.org

TRENTINO ALTO-ADIGE BOLZANO CreativEvolution - Walter Sebastiani Frazione Albes 50, Bressanone (BZ). Per informazioni: tel. 0472.851163. ELEONORA BRUGGER & PAUL KIRChER S. Pietro Mezzomonte 40, Velturno (BZ) Ttel. 0472 802228 info@eleonorapaul.com www.eleonorapaul.com


TRENTO

JING TAO® Essenza in movimento

ASSOCIAZIONE PRANIC hEALING Trentino Alto Adige Via Perini 43, Trento. Tel 328 7065165, cell. 348 2399999.

di Sonia Rizzi fondatrice ed ideatrice del metodo. Tel. 338.7592945 www.jingtao.it info@jingtao.it

ASSOCIAZIONE SAMTEN ChÖLING ONLUS L’isola del Dharma per gli esseri di buon cuore Centro Buddhista nelle 10 Direzioni Corso Alpini 4, Trento. Tel e Fax 0461.038510, cell. 348.2601969 www.samtencholing.eu info@samtencholing.eu

CENTRO STUDI E RICERCHE OLISTICHE di Maurizio Battistella Shiatsu, Kinesiologia, Reiki ed altro ancora. Via Palestrina 8, Trieste. Cell. 338.7592945. www.csro-ts.it www.inochi.it - bat@riversintooceans.it

CASA DI SALUTE RAPhAEL Piazza De Giovanni, Roncegno (TN). Tel. 0461.772000 mail.info@casaraphael.com www.casaraphael.com CENTRO KUShI LING Centro di meditazione residenziale, organizza ritiri di gruppo e individuali Laghel 19, Arco (TN) Tel. 347.2113471 www.kushi-ling.com Centro Vajrapani P. S. Giuseppe 5, Bosentino (TN). Tel. 0461.848153, www.vajrapani.it

FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE ACCADEMIA CRANIO SACRALE Metodo Upledger Piazza S. Antonio Nuovo 6, Trieste. Tel. 040.3476191. www.accademiacraniosacrale.it ANTONELLA ChIURCO - IBCLC Consulente Professionale in Allattamento Materno DESIDERI VIVERE AL MEGLIO E IN MODO NATURALE L’ESPERIENZA DELL’ALLATTAMENTO AL SENO? Telefona per una consulenza: cell. 338 9058904. Si riceve per appuntamento presso Stare Bene Pilates, Via Battisti 1 a Trieste. AShRAM NATABARA - DAS GIORGIO GADDA Bakti Yoga, Psicologia Transpersonale, Yoga Nidra, Meditazione. Via Imbriani 2, 4° piano. Trieste. Tel. 328.1839881, 347.9648358.

A.s.d. YOGA JAY MA Via A. Emo 2, Trieste. Cell. 347 8461831 vie.vanna@yahoo.it

Associazione culturale NATURALMENTE Oli Essenziali, Fiori di Bach, Cosmesi fai da te, le Ferite dell’Anima e Sentire l’Intuito (Metamedicina), Chakra e Numerologia, Via Cumano 4, Trieste. Info: 347.9842995, naturalmente@libero.it http://digilander.libero.it/naturalmenteit/ Associazione Culturale e Sportiva ALMA PSICOCORPOREA Via Tor San Piero 16/A, Trieste. Tel. 040.412304 www.psicocorporea.it Ass. Cult. INFINITA ESSENZA DELL’AMORE Via Mazzini 30, Trieste. Cell. 347/1404116 (Ylenia Harrison) Cell. 328/2160210 (Paola Bernetti) www.infinitaessenzadellamore.it

Dott.ssa

AYURVEDA E BENESSERE Trattamenti e Massaggi Ayurvedici. Massaggi per gestanti, Yoga, seminari di massaggio ed aromaterapia. Via Milano 18, Trieste. Si riceve per app.: Cristiana Simoni, cell. 347.0354846 BUQI INSTITUTE TRIESTE Discipline praticate: Taijiwuxigong, Taiji37, Massaggio Buqi, Meditazione. Via Del Veltro 43,Trieste. Tel. 340.6535664, www.buqi.net CENTRO BUDDISTA TIBETANO SAKYA KUNGA ChOLING Corsi gratuiti di introduzione al buddhismo tibetano e programmi di adozione a distanza. Via Marconi 34, Trieste. Tel. 040.571048, www.sakyatrieste.it sakyatrieste@libero.it

Lucia Rigo

NLP Counsellor e Trainer - Personal e Light-coach Operatrice Olistica Riceve su appuntamento Trieste - Via Vittorino da Feltre, 6 - Tel. 333 6023567 luciarigo@gmail.com - www.luciarigo.it

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I LUOGhI

Ass. Int.le SWAMATEh ® a.s.d. Tel. 040.350114, 333.7229821. A Trieste. www.swamateh.org INSTITUTE OF YOGIC CULTURE Via San Francesco 34, Trieste. Tel. 040.635718 (segr. tel. 24 h.), yogaway@tin.it STUDIO ESSENYA Via del Marcese 57, Trieste. Tel. 040.381410 www.vivianasossiessenya.it vivianaessenya@yahoo.it JOYTINAT YOGA AYURVEDA “Scuola ayurveda massaggi, yoga, trattamenti.” Via Felice Venezian 20, Trieste Tel. Fax 040.3220384 Cell. 339.1293329 www.joytinat-trieste.org info@joytinat-trieste.org

GORIZIA LAM - Il Sentiero Piazza Benco 4, Trieste. Tel. 040.0642281, cell. 328.5629546 lamilsentiero@gmail.com NEW AGE CENTER Via Nordio 4/C, Trieste. A disposizione la Saletta Argondia per seminari, conferenze, presentazioni, mostre ed altre iniziative. Tel 040.3721479, www.newagecenter.it SINERGIE Centro Shiatsu, CranioSacrale, movimento e tecniche posturali. Via Lazzaretto Vecchio 9, Trieste. Tel. 339.1998074, 040.631398, gianspes@libero.it STUDIO MAGIKA - GYROTONIC Via del Monte 7, Trieste. Tel. 040.3480797, www.magikasudio.com

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ASSOCIAZIONE ERRASTRANA Sosta, riposo, cibo con erbe spontanee, baratto, auto-costruzione, due sale a disposizione per seminari e corsi. Via Vicenza 9, Località S. Martino del Carso (GO) Tel. 0481.92411, Cell. 393.1068591 errastrana@gmail.com ASSOCIAZIONE SATYA Corsi di Yoga e QiGong Presso Palestra Spazio, Lucinico. Via Arcadi 4/B, Gorizia. Tel. 0481.32990. AGEAC - Associazione Gnostica di Studi Antropologici, Culturali e Scientifici Corsi per l’Autoconoscenza volti alla Realizzazione dell’Essere Sede di Monfalcone (GO). Tel. 0481 484626, www.ageac.org

Emporio Erboristico “IL FIORE DELL’ARTE” Via G. Carducci 21, Ronchi dei Legionari (GO). Tel. 0481.475545.

UDINE ASPIC UDINE Via F. Dormish 7, Udine. Tel. 0432.547168. ASS.OPE.A. Ass. Operatori Ayurveda Tutela e Aggiornamento Professionale Operatori Iscrizione al Registro Regionale delle Professioni non Ordinistiche Legge 22/04/2006 n. 13 art. 5 Tel. 0432.1721329 - Cell. 328.3919462 info@assopea.it - www.assopea.it BIODANZA Corso settimanale per principianti aperto a tutti. A Collalto di Tarcento (UD). Giovanni Ceschia, cell. 349.3314962, Centro “ES”, tel. 0432.791619, 339.8907819. IL CENTRO DEL CUORE Associazione di promozione sociale Via Leonacco 19, Udine. Tel. 0432.482215, 320.3265696, info@ilcentrodelcuore.it www.ilcentrodelcuore.it IL CENTRO DI INTEGRAZIONE Associazione culturale per lo sviluppo integrato dell’essere. Via Stiria 36/A, Udine. Tel. 0432.602530, info@centrodintegrazione.it CENTRO RAShMI AYURVEDA YOGA Massaggi Abyangam - Trattamenti Ayurvedici e Reiki Via Roma 50, 33010 Magnano in Riviera (UD). Tel. 0432.782063, cell. 328.3919462, centro.rashmi@yahoo.it http://sites.google.com/site/centrorashmi/



Il livello di Coscienza dell’Anima oltre alla psicologia della personalitĂ

Seminario in 3 weekend con Viviana Sossi Essenya Seminario di PRIMAVERA 2012: Primo livello: sabato 10 - domenica 11 marzo Secondo livello: sabato 21 - domenica 22 aprile Terzo livello: sabato 26 - domenica 27 maggio

Seminario di AUTUNNO 2012: Primo livello: sabato 15 - domenica 16 settembre Secondo livello: sabato 13 - domenica 14 ottobre Terzo livello: sabato 10 - domenica 11 novembre Orario: 9,30 - 13,00, 15,00 - 19,30 c/o Accademia Cranio-Sacrale Piazza S. Antonio Nuovo 6 a Trieste Costo: 150 euro ogni livello Info e iscrizioni: Viviana S. - cell. 333 9766538 vivianaessenya@yahoo.it - www.vivianasossiessenya.it


L’anima non è un concetto filosofico astratto o legato alle professioni religiose ma è un aspetto della nostra interiorità che quotidianamente può interferire con la vita quotidiana, anche se comunemente non si è coscienti di ciò. È un vero e proprio livello più profondo della nostra coscienza, che, al di là del tempo o dello spazio comunemente percepiti, può letteralmente “animare” in un certo modo la nostra vita. Il seminario propone un metodo innovativo di lavoro su tale livello della coscienza umana. Non utilizza regressioni ipnotiche o coscienti perché, spesso, tali strumenti possono essere respinti dai cosiddetti “guardiani della soglia”, veri e propri “auto protettori dell’interiorità”. Si utilizzano piuttosto tecniche specifiche di visualizzazione, tecniche meditative ed altri strumenti quali le “costellazioni animiche-spirituali”, ai fini di appianare eventuali conflitti tra l’Anima e l’Io attuale, per migliorare la vita attuale. Non è un andare a “curiosare” nelle cronache delle Memorie passate, registrate in quel grande Archivio della Coscienza che è l’Akasha, ma è una ricerca finalizzata a rendere ogni individuo cosciente della provenienza da un “gruppo o raggio d’Anima”. Gruppo o raggio d’Anima che crea attitudini ed inclinazioni in ogni essere umano, aneliti e volontà specifiche, percezioni della vita e “direzioni” verso cui tale “discendenza” anima (o anche disanima) ognuno di noi, incontri e reincontri di costellazioni animiche similmente a quelle familiari. Il seminario è adatto a tutti coloro che vogliono accostarsi a questo livello transpersonale della propria Coscienza, oppure a coloro che, malgrado abbiano fatto un grande percorso interiore, mirato all’analisi della propria personalità, del bambino interiore, dell’albero psicogene alogico, della famiglia , sentono ancora qualche blocco o interferenza, per cui ci si sorprende a dire “ho capito ma non riesco”, “c’è qualcosa di più forte di me che mi impedisce di fare quello che pur ho capito essere utile fare”. TEMI AFFRONTATI NEI 3 LIVELLI: ✔✔ L’Anima non è un concetto filosofico o religioso astratto ✔ Ogni essere umano discende da uno dei 7 raggi dell’Anima ✔ Costellazioni animiche e di popoli ✔ Influenze ed interferenze dei ricordi dell’Anima nella vita quotidiana ✔ Il karma non è punitivo ✔ Chiarimenti sulle memorie dell’Akasha: perché non tutti ricordano? ✔ Utilità e non utilità dei ricordi animici nella vita attuale ✔ Reincontri karmici nelle relazioni attuali: loro funzione e finalità ✔ Coppie karmiche: vincoli sacri, sani e malsani ✔ Malattie e problematiche karmiche: dalla medicina alla metamedicina ✔ Il potenziale dell’Anima nelle cure della medicina ufficiale e in metamedicina ✔ Le memorie dell’Anima nei bimbi: considerazioni nel campo dell’educazione


I LUOGhI

Ass. Regionale Cranio Sacrale Metodo Biodinamico Dott.ssa Leonarda Majaron ATTIVITà Corsi di formazione

Cranio Sacrale Integrato metodo biodinamico con riconoscimento A.CS.I. (Ass. Cranio Sacrale Italia)

Kung Fu: martedì-venerdì 18.30-20.00 Tai Chi: lunedì-giovedì 19.30-21.00

Associazione Sportiva Dilettantistica

Trieste - Via Carducci 12 (4° p.) - Tel. 338.8704978 info@avvolgere.it - www.avvolgere.it

TRATTAMENTI

...cervicale, emicrania, mal di schiena, ansia, depressione, insonnia, colite, allergie... sono solo alcuni dei disturbi che possono essere dolcemente risolti con l’applicazione dei metodi: Cranio sacrale integrato, Cromopuntura, Fiori di Bach, Dieta psicosomatica, Test Intolleranze Alimentari PER INFORMAZIONI: VIA SAN LAZZARO 7, TRIESTE Tel. 347 6910549 - www.bcstrieste.it

DEBORA SBAIZ Master in Danza/Movimento Terapia e Professional Counselor. Udine, Portogruaro e Lignano. Tel. 0431.422147 www.deborasbaiz.it info@deborasbaiz.it EQUILEARNING di Sonia Struggia Horse Assisted Education Via Cortona 17, Fiumicello (UD). Tel. 0431.91437, Cell. 335.6816129 www.equilearning.it sonia.struggia@equilearning.it

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ESPRESSIONESEGNO della Prof.ssa Erika Celotti, Arteterapeuta Membro dell’Assoc. Prof.le Italiana Arteterapeuti® Iscrizione Reg. n°120/2003 P.IVA 02357220306 Viale Tricesimo 101/A - int. 5, Udine. Riceve per app. cell. 338. 3344705 info@espressionesegno.it www.espressionesegno.it

Dott. GERMANA PONTE Trainer di Focusing, riconosciuta dal Focusing Institute di NewYork Cell. 338.7812626, germana.ponte@libero.it www.focusing-consapevolezza.org


ThE EXPRESSIVE hEALING ARTS STUDIO Counseling a mediazione artistica, arteterapia, ricerca interiore. Corsi e sessioni individuali. A Udine. Cell. 340.3706330 mceharts@gmail.com IL FORNO ARCANO Via del Cristo 8, Rive d’Arcano (UD). Tel. 0432.809348, forno.arcano@libero.it GRUPPO ZEN UDINE Via Cormor Alto 218, Udine. Ogni mercoledì alle 21.00 appuntamento di meditazione Za-Zen. Per informazioni: Maurizio KoGyo Florissi, cell. 348.3071667.

CENTRO DI SALUTE INTEGRATA

DOTT. GIANLUIGI GIACCONI Psicologo e Naturopata Medicina Naturale Psicologia Integrativa Attività educative e terapeutiche per famiglie, bambini e ragazzi

CENTRO DI SALUTE INTEGRATA del Dott. Gianluigi Giacconi Via Stiria 36A, Udine. Tel. 0432.602530 www.centrodisaluteintegrata.com gianluigigiacconi@centrodisaluteintegrata.com Dr. CRISTIANA SCOPPETTA Sociologa, Analista BioEnergetica Via XXIV Maggio, 21 Cervignano del Friuli (UD). Tel. 349.8606782 www.cristianascoppetta.it taodao@libero.it

Ass. IL SOFFIO - Scuola di Shiatsu Via Rotate 10, Pordenone. Tel. 347.5102713, 338.9075470, ilsoffio@yahoo.it

LE NUOVE RISORGIVE Piazzale San Lorenzo 14, Pordenone. Tel. 0434.551424.

Ass. TERRAUOMOCIELO Qi Gong e Percorsi di salute Tel. 0434.20389 (Laura Guerra), info@terrauomocielo.it www.terrauomocielo.it

Dott.ssa Doriana Mimma DE VIDO Naturopatia & Bilanciamento Somatico. Riceve per appuntamento a Sacile (PN): Tel. 0434.72782, Cell. 329.2399184.

STUDIO EQUILIBRYA MASSAGGI OLISTICI Trattamento Cranio Sacrale, Shiatzu, Linfodrenaggio Via Martiri della Libertà 18 Prata di Pordenone (PN) Tel. 0434.611282 333.7466849 manucanziani@virgilio.it CENTRO “TESIS” Centro Olistico e Culturale Sessioni individuali, Corsi e Seminari Tel. 0434.72782, Cell. 329.2399184.

A.P.S. CENTRO OLOS Percorsi per migliorare la qualità della vita Accademia Olistica, Massaggi, Trattamenti Olistici, Tantra. Via Oberdan 3, Pordenone. Tel. 334.9161.209 www.centrolos.it SANITARIA Del PUP Via Molinari 38/40, Pordenone. Tel. 0434.28897.

PORDENONE ASSOCIAZIONE MIRA Corsi e seminari yoga, attività di sostegno umanitario. Pordenone, Via della Ferriera 22. Tel. 347.9455220, info@associazionemira.org www.associazionemira.org

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I LUOGhI

EMILIA ROMAGNA BOLOGNA CENTRO NATURA Discipline psico-fisiche, Centro benessere, Formazione, Ristorante BioVegetariano. Via degli Albari 6, Bologna. Tel. 051. 235643, 051.223331 www.centronatura.it info@centronatura.it CENTRO STUDI CENRESIG Centro per lo studio e la meditazione Buddista Mahayana Via Meucci 4, Bologna. Telefoni: Maddalena 347.2461157, Giovanni 349.6068534. www.cenresig.org info@cenresig.org CENTRO YOGA “LE VIE” Via M. D’Azeglio 35, Bologna. Tel. 051.19982056, www.yogalevie.it info@yogalevie.it

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Istituto himalayano di ricerca in Ayurveda Via De Leprosetti 2/A, Bologna. Tel. 051.262823, www.ayurveda.bo.it Scuola/Fondazione Matteo Ricci Via A. Canova 13, Bologna. Tel. 051.531595, www.fondazionericci.it SCUOLA DI YOGA CENTRO NATURA Via degli Albari 6, Bologna. Tel. 051.223331, 051.235643, sport@centronatura.it www.centronatura.it

PARMA Ass. LA GROTTA DI CRISTALLO Shiatsu, Tai Ji, Danze Orientali, Voice Dialogue, Reiki, Diapason Terapia, Naturopatia., Meditazione Guidata Fidenza (PR). Tel. 0524.84450, 0524.62315.

Ass. NAMASTE - Parma Per la promozione e la diffusione della meditazione. Via Mascagni 25, Rivarolo di Torrile (PR). Tel. 0521.810138, cell. 335.6713405. www.oshonamaste.it maprem@libero.it LIBERA ACCADEMIA SCIENZE UMANE Scuola di counseling professionale accreditata Cncp - Incontri di crescita e formazione in ambito umanistico e transpersonale Via Sella 31/A (laterale Via Orlando), Parma. Tel. 0521.944410, www.lasu.it www.alchimia.org Monastero Zen Fudenji Bargone 113, Salsomaggiore Terme (PR) Tel. segreteria: 0524.565667. Monastero Zen Sanbo-ji Pagazzano, loc. Pradaioli 27, Berceto (PR). Tel. 0525.60296.


Associazione di promozione sociale SPAZIO ShIATSU Corsi di shiatsu professionali e amatoriali, meditazione za-zen, seminari di approfondimento. Via Dalmazia 71, Parma. Tel. 0521.533831, www.studishiatsu.it info@studishiatsu.it

PERUGIA ANANDA ASSISI Via Montecchio 61, Nocera Umbra (PG). Tel. 0742.813620, www.ananda.it CASAYOG (Yogi Gyanander) Strada San Marino 21, Perugia. Tel 075.5899339, www.casayog.com

MODENA CENTRO YOGA ShIVA Via Silvati 12, Modena. Tel. 059.364625, Cell. 338.5332728, yogash00@centroyogashiva.191.it www.centroyogashiva.191.it

RIMINI Ass. Culturale MANAGER ZEN Via San Giovenale 86, Rimini. Tel. 0541.736362, www.managerzen.it

UMBRIA, MARChE, ABRUZZI ANCONA LA CITTÀ DELLA LUCE Associazione di Promozione Sociale Centro Studi Discipline Olistiche e Bionaturali Associazione Conacreis Marche. Reiki. Ayurveda. Yoga. Costellazioni Familiari. Via Porcozzone 17, Ripe (AN). Tel. 071.7959090, www.reiki.it

MACERATA TARA CENTER C.da Ricciola, Recanati (MC). Tel. 071.7575847, cell. 393.9755533, www.taracenter.it info@taracenter.it

PESARO ASD LIBERA UNIVERSITÀ OKI DO MIKKYO YOGA Oki do Yoga, Meiso Shiatsu, Naturopatia Sede Legale: Via Nazionale 238/A, Colbordolo (PU) www.okido.us Sede Corso Naturopatia: Viale Monza 16, Milano c/o www.naturopatiaokido.it

TOSCANA AREZZO AMO Accademia Massaggi Olistici ads Associazione Dilettantistica Sportiva Scuola Accreditata SIAF Via Teofilo Torri 22-28, 52100 Arezzo (AR). Responsabile: Andrea Marini: 388.9334692 www.massaggiohotstone.it andrea.marini@teletu.it

GROSSETO Comunità Dzog-Chen Merigar, Arcidosso (GR). Tel. 0564.966837.

FIRENZE Ass. Cult. “L’ALBERO DELLO YOGA” L’associazione si occupa della diffusione dello Yoga e di alcune delle principali discipline olistiche attraverso incontri, trattamenti, corsi. Via della Libertà 61/65, Matassino Reggello (FI). Cell.333.3807726, www.lalberodelloyoga.it info@lalberodelloyoga.it Centro Terra di Unificazione Ewam Via R. Giuliani 505/A, Firenze. Tel. 055.454308. ShINNYO-JI TEMPIO ZEN FIRENZE Via Vittorio Emanuele II 171, Firenze. Tel. 339.8826023, www.zenfirenze.it SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALE DI FIRENZE del dott. Nello Cracolici. Via San Giusto 2, Firenze. Tel. 055.704172.

Istituto Lama Tzong Khapa Via Poggiberna, Pomaia (PI) tel. 050.685654 www.iltk.it iltk@iltk.it

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I LUOGhI

PISA

SIENA

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ASSOCIAZIONE ERBAMOLY Centro Kundalini Yoga secondo gli insegnamenti di Yogi Bhajam Trattamenti di Sat Nam Rasayan - Yoga in gravidanza. Via C. Baronio 90, Roma. Tel. 333.3236981, associazioneerbamoly@libero.it ASSOCIAZIONE ShAKTI Centro di Kundalini Yoga e Sat Nam Rasayan Via dei Brusati 30, Roma. www.kundaliniyoga.it BUPPO DOJO praticare il Buddhismo Zen Soto Via Ferento 5, Roma. Tel. 06.70032022 buppodojo@gmail.com www.buppodojo.it CEDIFLOR Centro Diffusione e Didattica Floriterapia di Bach Via R.Fauro 82, Roma. Tel. 06.8074385, 333.4243663 www.cediflor.it info@cediflor.it


CENTRO NIRVANA Associazione Spirituale per la Meditazione Chan e Zen Via A. Bono Cairoli 15, Roma. Tel. 338.7021800, 328.6848780, www.centronirvana.it centronirvana@libero.it

SCUOLA YOGA ROMA Via Cechov 83 - F6, Roma. Tel. 06.51530068, cell. 335.6571924 segreteria@scuolayogaroma.it eleonora.fiorini@scuolayogaroma.it www.scuolayogaroma.it

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I dati raccolti sono stati forniti o individuati da elenchi pubblici e sono trattati in ottemperenza alla legge 675/96 con particolare riferimento agli articoli 12 e 20. Agli interessati è riconosciuta la facoltà di esercitare i diritti di cui all’art.13. Il titolare del trattamento dei dati è l’editore.

www.bioguida.com

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GLI INCONTRI

L’ipnosi: un approccio biologico all’attività del sistema nervoso di Francesco Strano (psicologo, psicoterapeuta) www.francescostrano.it

“E voglio che tu scelga un momento nel passato in cui eri… e la mia voce ti accompagnerà. E la mia voce si muterà in quella di… e voglio che ti ritrovi…”

I

n questo passaggio di una nota induzione ipnotica di Milton H. Erickson (1901-1980) si può cogliere la poliedricità, la plasticità, l’originalità e anche la novità del modello ipnotico ericksoniano. La magia, il mistero e l’imprevedibilità hanno sempre accompagnato, non senza una dose di paura, questa pratica, che ha conosciuto più zone d’ombra che lo splendore della luce. Eppure la trance ipnotica fa parte della nostra vita, o meglio dell’attività del nostro Sistema Nervoso, però, man mano che cresciamo, mal sopportiamo le novità, gli imprevisti, non poter esercitare il controllo, ovvero siamo più rassicurati se possiamo riconoscere piuttosto che conoscere. Ernest L. Rossi scrive: “sembra che la natura abbia costruito il ciclo lavorativo vitale precedentemente menzionato ogni 90-

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120 minuti, un ‘ritmo ultradiano’ naturale ma flessibile ed altamente adattativo di attività, di riposo e di guarigione”. Va sottolineato che il termine “guarigione” va inteso come qualità emergente di interazione e di reciproca influenza tra mente e corpo. È tra un ciclo e l’altro, di questo ritmo ultradiano, che trovano spazio i momenti di trance naturalistica che Milton

Erickson sospettava esistere e dei quali è diventato maestro nel crearli per utilizzarli durante una seduta terapeutica. La sua personale modalità terapeutica è, in parte, frutto degli svantaggi che madre natura gli ha elargito, ma il suo genio ha saputo vedere con “altri” occhi la realtà, per regalarci oggi una modalità d’intervento ad ampio raggio, veramente raffinata. L’ipnosi ericksoniana pone la persona nello scalino più alto del podio della propria vita, creando uno “stato di coscienza ipnotico” in cui il soggetto è vigile e attento e dove l’ipnotista, sensibile ai “minimi dettagli”, guida verso la costruzione di una nuova realtà più funzionale, ai bisogni della persona stessa. Se per Freud il sogno è “la via regia per l’inconscio” per Milton Erickson lo stato ipnotico è una particolare veglia attentiva ottenuta interrompendo uno “schema”, ovvero agendo sulle continue previsioni degli eventi che costantemente facciamo; il soggetto ora, con l’aiuto dell’ipnotista, può inserire nuovi elementi per correggere modalità di condotta disfunzionale. Durante una seduta terapeutica, la persona in trance ipnotica, contrariamente a tanti luoghi comuni, non è alle dipendenze dell’ipnotista, bensì è un protagonista,


in stretta collaborazione con il terapeuta, per raggiungere l’obiettivo concordato. Ora è facile immaginare quanto amplificato risulta essere il controllo della persona sul lavoro terapeutico, ora non c’è spazio per gli “imbrogli” o gli “inganni” che a volte vengono abbinati a questa modalità, tanto complessa ma tanto gratificante in termini terapeutici. Dalla seconda metà del secolo scorso, il modello ipnotico di Milton Erickson ha influenzato il panorama della terapia psicologica mondiale, tanti studiosi hanno frequentato la sua casa per cogliere dalle sue lezioni la magia dell’approccio e l’originalità delle curiose prescrizioni dai lui stesso raccontate. La figlia Betty Alice, in una recente pubblicazione dal titolo “Milton Erickson un guaritore americano”, ha realizzato una raccolta dei momenti particolari dell’uomo M. Erickson. Va sottolineato che lei, tra i suoi numerosi figli, è quella che meglio incarna il modello del padre, infatti, lo accompagnava spesso nel suo lavoro e, nei casi difficili, in cui il paziente mostrava una scarsa fiducia ad entrare in trance, Milton Erickson utilizzava proprio lei,

particolarmente abile nell’entrare rapidamente in “trance sonnambulica”, per avviare il lavoro terapeutico. È grazie a M. Erickson se oggi possiamo dire che l’ipnosi occupa il meritato posto nel panorama scientifico, infatti è con l’uso di questo modello che si indagano gli effetti sull’attività del Sistema Nervoso, sia attraverso tecniche di neuroimaging come la “FMRI” (Functional

Magnetic Resonance Imaging), capace di valutare la funzionalità di un organo durante un trattamento ipnotico, sia con l’analisi bispettrale e il BIS Index, di recente utilizzo nel campo dell’ipnosi che, come sottolinea Giuseppe De Benedittis, risulta essere “un innovativo, oggettivo e affidabile strumento di valutazione e di monitoraggio della profondità della trance”. Se dunque è possibile misurare e quantificare gli effetti di una trance ipnotica, allora essa è una stella capace di brillare di luce propria! Parlare di ipnosi eriksoniana quale modello terapeutico vuol dire prendere le distanze dal tutto e dal di più che oggi si cerca di far passare come equivalente. Infine, non si può non ricordare un pioniere della psicologia sperimentale ipnotica, il triestino Vittorio Benussi (18781927), ingiustamente dimenticato che, agli inizi del ‘900, con strumenti spesso da lui inventati e costruiti, sperimentava con l’ipnosi ciò che oggi le neuroscienze stanno confermando. “Tutti i grandi avvenimenti avvengono nella nostra mente” Oscar Wilde

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LA VIA DELLA SCIENZA

Anelli dell’iride e trasformazioni energetiche di Elisabetta Conti (iridologa) www.adacqua.net

P

er comprendere il significato delle discipline olistiche, di cui fa parte anche l’iridologia, il presupposto fondamentale è quello di essere consapevoli della continua interazione tra materia ed energia, che contraddistingue ogni forma di vita. Scorrendo molto velocemente le più significative correnti scientifiche e spirituali di diverse epoche, ritroviamo evidenziato con chiarezza il continuo scambio materia/energia. La Fisica Quantistica e Albert Einstein Gli esseri umani vivono in una dimensione specifica: lo spazio-tempo. Tale dimensione è formata di materia ed energia. La fisica quantistica ed Eistein ci hanno dimostrato che queste due entità sono strettamente correlate, al punto che non può esistere alcuna forma di materia non accompagnata da energia: E=mc 2 (m rappresenta la massa, c rappresenta la velocità della luce), posseduta da qualunque corpo o sistema fisico a qualsiasi livello, microscopico, macroscopico, cosmico. Induismo Negli insegnamenti Indù tale energia viene chiamata “prana” (“pra”, fuori = vita; “an” = respiro). Il prana è il soffio vitale di cui si parla anche nella Bibbia, è l’energia che costituisce il substrato di tutto l’Universo e molti altri nomi si sono susseguiti nel corso dei secoli per definirla. Nella cultura tradizionale Cinese e Giapponese il termine con significato corrispondente è il Ki. Uno dei modi più evidenti attraverso cui gli esseri viventi ottengono pra-n.a è dato dalla respirazione, che veicola, oltre l’ossigeno (elemento grossolano) anche la vitalità (elemento sottile) che traiamo dall’aria. E’ risaputo che nello Yoga e nelle tecniche di guarigione indiane saper padroneggiare il respiro assume un ruolo fondamentale, poiché questa funzione viene posta sotto un controllo consapevole. Tutti gli esseri viventi, in quanto tali, sono dotati di pra-n.a, la cui 32

conservazione deriva dal corretto svolgimento di tutte le funzioni psicologiche, emotive e fisiologiche necessarie al mantenimento armonico dell’equilibrio. Durante la vita le cellule del nostro corpo muoiono ogni giorno a migliaia e morendo liberano i vari elementi che le compongono. Atomi di sodio , potassio, azoto, calcio, magnesio ed altro, che sono stati organizzati secondo la nostra energia vibrazionale. Questi elementi, unendosi in vario modo (come quando si uniscono due atomi di idrogeno e uno di ossigeno si ottiene l’acqua), creano le differenziazioni dei nostri organi e delle loro funzioni specifiche. Il Pensiero Taoista-Confuciano La Via che uno enuncia, non è la Via. Il nome che uno pronuncia, non è il Nome. (Lao Tzu) La visione dinamica dello scambio e della trasformazione dei livelli energetici viene analizzata con estrema chiarezza anche nel pensiero cinese taoista confuciano: la materia è condensazione di energia e può dissolversi liberandone quella potenziale, dato che energia e materia sono continuamente in movimento e passano dall’una all’altra. Il grado di energia, come quello di materia, non è mai stabile. Questo principio trova la sua visualizzazione più efficace nel simbolo del TaiJi o più comunemente TAO. “Osservando il simbolo del Tao - la Via -, si ha l’impressione che Yin (il lato in ombra della collina) e Yang (il lato soleggiato della collina) non siano statici. Il loro movimento si esprime in un ciclo continuo. Lo Yin e lo Yang sono come due carpe che si inseguono in uno stagno circolare: non è possibile capire chi è l’inseguitore e chi l’inseguito”. I due principi si fondono l’un l’altro senza che nessuno dei due perda la sua identità. Come il giorno e la notte, la luce e l’ombra, l’alto e il basso, uno non esiste senza l’altro. Quando lo Yang raggiunge il suo massimo, si ritrae in favore dello Yin; quando lo Yin raggiunge il suo massimo, si ritrae in favore dello Yang. Il concetto espresso dallo Yin/Yang è la dualità.

Notiamo i due cerchi più piccoli, gli occhi delle due Carpe nello stagno: uno chiaro (Lao Yang, l’Antico Yang) in campo scuro sta in basso, nel cuore dello Yin, ed uno scuro (Lao Yin, l’Antico Yin), in campo chiaro, sta in alto, nel cuore dello Yang, ad evidenziare che la radice dello Yin è nel cuore della massima espansione dello Yang e viceversa. Non meno importante è la linea curva che divide e identifica le due forze, le due Carpe: la sua forma esprime un movimento, un’onda; richiama la potenza dell’oceano, il flusso e il riflusso delle onde sulla spiaggia, la pulsazione che pervade l’Universo dall’inizio dei tempi.” (Paolo Raccagni, “Considerazioni sul simbolo TaiJi”). Nel corpo umano gli organi Yin sono deputati all’immagazinamento, alla trasformazione; gli organi Yang sono responsabili dell’assimilazione, dell’assorbimento, dell’eliminazione. Tutti funzionano associati gli uni agli altri e l’insieme è un equilibrio dinamico tra le forze Yin e Yang che circolano nel corpo. COME VIENE ESPRESSA NELL’IRIDE L’INTERAZIONE MATERIA/ENERGIA? La lettura “pluridimensionale” dell’iride (che evidenzia gli scambi energetici) può essere effettuata seguendo vari criteri. Iniziamo dai più “classici”. Topografia anulare dell’iride La topografia (dal greco topos, luogo e graphein, scrivere) si occupa della rappresentazione grafica di una superficie, o di una parte di essa. Nel numero precedente avevamo osservato come nel corpo dell’uomo e degli animali più “evoluti” l’iride appare come una corona tra due circonferenze concentriche, che hanno cioè lo stesso centro (la pupilla). La corona circolare interna alla siepe (chiamata anche Bordo della Corona) è detta zona pupillare. La seconda corona circolare, esterna alla Siepe, è detta zona ciliare.



LA VIA DELLA SCIENZA

SIEPE O BORDO DELLA CORONA

ZONA CILIARE

ANELLI 1 e 2 (STOMACO E INTESTINO)

L’orlo interno della pupilla (OPI) rappresenta il livello energetico della persona e la sua riserva vitale. La ricerca e la scelta del cibo /energia può essere “collocata” nell’OPE (orlo pupillare esterno). Seguono l’anello dello STOMACO (anello 1) e dell’INTESTINO (anello 2): il cibo scelto viene scomposto per essere digerito dall’intestino; rappresenta la capacità di “digerire” le difficoltà della vita.

SIEPE, o BORDO DELLA CORONA

Corrisponde all’equilibrio neurovegetativo, comportamentale ed emotivo. Il cibo viene ulteriormente elaborato elaborato ed ed assimilato, assimilato, perciò perci introdotto introdotto nel sangue. Corrisponde all’intelligenza pratica, alla capacità capacit didi selezionare selezionare ee fare fare proprie proprie nuove esperienze. La sottozona della flora intestinale indica un’ulteriore scomposizione del cibo/esperienza per “tollerarli” “tollerarla”meglio. meglio.

ANELLO 3 ZONA NEURO ENDOCRINA

Il lato Sul lato ciliare ciliare, iniziainizia con la con sottozona la sottozona delle numedelle numerosissime rosissime piccole piccole ghiandole ghiandole disseminate disseminate nel tubo nel tubo gastrointestinale gastrointestinale, per per migliorare migliorare la la digestione digestionee - rappresentalalacapacità rappresenta capacitàdididosare dosare le le proprie forze ed utilizzare al meglio le proprie qualità nell’attività quotidiana.

ANELLO 4 AREA DELLA NUTRIZIONE CELLULARE

Comprende gli organi addetti al rifornimento energetico della batteria cellulare e l’apparato circolatorio. E’ la capacità di ricordare e rendere proprie le esperienze vissute, per vivere con il minimo sforzo ed il massimo risultato.

ANELLO 5 ZONA DELLE OSSA

Se a livello fisico l’apparato osseo rappresenta la nostra “impalcatura”, con funzione protettiva dei vari organi: organi -Strutturale, Strutturale;Motoria Motoria; e Sensoriale, Sensoriale a- alivello livello emotivo emotivo rappresenta rappresenta la capacità la capacità di indidi indirizzare rizzare consapevolmente consapevolmentelalapropria propriavita vita verso verso scopi “strutturati” “strutturali” come un lavoro ben fatto, la famiglia...

ANELLO 6 AREA DEL MOVIMENTO O ZONA MUSCOLARE

Rappresenta i muscoli con e la la loro loro capacità capacità di di utilizutilizzo ee trasformare zare trasformazione grandiparte gran dell’energia parte dell’energia accuaccumulata mulata dalledalle cellule cellule degli degli organi. organi. E’ la capacità E’ la capadi cità dimantenendo agire, agire, mantenendo l’autocontrollo. l’autocontrollo.

ANELLO 7 7a) ZONA DELLA PELLE E DELLA CIRCOLAZIONE PERIFERICA b) ZONA DEL CERVELLO (la parte più esterna dell’anello 7):

a) rappresenta Rappresenta il confine il confine tra iltra deposito il deposito delle scorie delle provenienti scorie provenienti dal metabolismo dal metabolismo cellulare cellulare e la facoltà e la di eliminarle facoltà di eliminarle attraverso attraverso feci, urine, feci, urine, sudore,sudore, respirazione. E’ la E’ respirazione. possibilità la possibilità di eliminare di eliminare dalla mente dalla esperienze mente esperienze spiacevoli spiacevoli e ormaie inutili. ormai inutili. b) Èè noto che la forma del cervello ricorda quella dell’intestino e in effetti il cervello elabora e assimila emozioni e pensieri come l’intestino fa con gli alimenti. E’ la capacità di liberarsi da emozioni e forme mentali negative, apertura senza preconcetti alla vita. Spesso questa zona viene assimilata con l‘AURA: passaggio necessario per la lettura delle energie sottili.

PUPILLA ZONA PUPILLARE

Le varie scuole iridologiche hanno ulteriormente suddiviso queste 2 aree in anelli, a loro volta divisi in sottozone, in genere 2 nell’area pupillare e 5 nell’area ciliare. Nella zona pupillare la suddivisione nelle due zone degli organi digestivi (stomaco e intestino) è fisicamente ben visibile; nella zona ciliare la suddivisione in zone è “da interpretare”. Agli anelli 3, 4, 5, 6 degli apparati, con le loro funzioni, segue la zona 7 (anello irideo esterno), variamente denominato e suddiviso: Circolazione periferica e linfatica / Pelle/Cervello /Aura, a seconda delle scuole…

Come nota l’iridologo A. Zampieri (Nozioni di iridologia), procedendo dalla pupilla verso la periferia dell’iride, s’incontra il completo ciclo dei processi vitali. L’eliminazione dei residui organici è necessaria quanto la generazione dei nuovi tessuti che dovranno prendere il posto di quelli logorati. I materiali “di scarto” devono essere rimossi dal sangue non appena si formano: in caso contrario si accumuleranno nell’organismo che ne sarà “avvelenato” e risulterà quindi indebolito. 34


te circostante a chiudersi in sé stesso. Queste contrazioni e dilatazioni sono il risultato dell’interazione tra il muscolo dilatatore e il muscolo costrittore della pupilla, in connessione col sistema simpatico e parasimpatico, o anche dell’assunzione di farmaci con effetto stimolante o inibitore.

UN PO’ DI PRATICA Secondo alcune scuole iridologiche (O. Sponzilli: “Iniziazione all’iridologia” e “Iniziazione alla guarigione esoterica”) dal punto di vista energetico tradizionale gli anelli più interni, fino alla Siepe, corrispondenti alla zona “nutritiva”e all’apparato digerente, possono essere considerati Yin. Questa è la zona più mobile dell’iride. La zona tra il 3° e il 7° anello corrisponde alla circolazione di energia Yang ed è più ricca di segni diagnostici. In particolare nell’Aura circolerebbe energia immunitaria di difesa. Questa suddivisione energetica è sovrapponibile alla storia embriologica dell’iride. Ci soffermiamo per ora all’aspetto psico/emotivo: Yin/Yin Se la pupilla è piccola (miosi) e la Siepe contratta in entrambe le iridi destra, la zona digestiva è contratta, il soggetto è fortemente introverso, le emozioni sono interiorizzate (prevale una forte forza

Yang/Yin La pupilla è dilatata (midriasi) e la Siepe contratta? L’individuo sarà molto ricettivo, e tuttavia “inibito” nell’azione, vive avvolto dalle proprie sensazioni: ha conservato un “animo bambino“ (questa situazione Yang /Yin è tipica del bambino nei primissimi anni di vita).

centripeta - Yin - comune, ad esempio, nell’anziano). Yin/Yang Se la pupilla è piccola (miosi) e la Siepe dilatata il soggetto sta vivendo un momento di conflitto, di natura estroverso (Yang), è costretto dall’ambien-

Yang/Yang Se la pupilla è dilatata (midriasi) e la siepe dilatata, il soggetto è ricettivo, curioso di conoscere, apprendere, ma anche pronto ad agire. Potrebbe a volte essere dispersivo, volendo fare troppe cose, spinto dalla curiosità e dallo spirito di avventura. Dovrà cercare di concentrarsi meglio su un solo obiettivo per volta.

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LA VIA INTERIORE

Anatomia energetica: il sorriso interiore di Anita Bencich

“A tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della splendida macchina di luce, l’uomo, che assorbe e trasforma, tutte le energie del cosmo, per splendere in tutta la bellezza dell’essere, nelle sue varie manifestazioni”.

L

e labbra posizionate nel sorriso producono un elisir di lunga vita, una secrezione dolce che nutre tutto il corpo mantenendolo in buona salute. E’ un maccanismo straordinario della nostra macchina-corpo. Posizionare le labbra nella posizione del sorriso apre i canali alfa, situati sotto la pianta dei piedi, salgono lungo gli arti inferiori, proseguono il percorso lungo il tronco per fuoriuscire sopra il capo. (Negli affreschi di alcune chiese troviamo dipinto Mosè e sopra il suo capo si notano i due canali che fuoriescono). Le labbra nella posizione del sorriso aprono i meccanismi dei chakra, permettendo all’energia della terra di congiungersi a quella del cielo. Con le labbra nel sorriso si collegano tutti i chakra al sistema nervoso, mettendo in movimento un’energia di alta qualità. Questo porta un abbondante flusso energetico che irrora tutti gli organi e le ghiandole che sono così

vitali in noi. Il sorriso ci aiuta a combattere gli stress della vita, il meccanismo del sorriso riattiva la ghiandola del timo e ne potenzia l’attività. Nel Taoismo il timo è la sede dell’illuminazione più grande, la sede dell’amore e dell’energia vitale Qi. Nell’antica Cina, i Maestri Taoisti riconobbero il potere del sorriso. Essi praticavano il Sorriso Interiore, con cui mettevano in

movimento l’energia Qi di alta qualità, che consentiva loro di vivere sani e felici. Sorridere a se stessi è come bearsi d’amore e, l’amore, può guarire e ringiovanire... I saggi Taoisti affermano che, quando sorridiamo, i nostri organi producono secrezione dolce che nutre tutto il corpo. Quando siamo arrabbiati, tristi o sotto stress, essi producono una secrezione velenosa che provoca il blocco dei canali energetici, pervadendo tutto il corpo e causando vari disturbi: inappetenza, indigestione, aumento della pressione sanguigna, tachicardia, insonnia ed emozioni negative. Il sorriso distende gli organi, li fa diventare più morbidi e più efficienti. Verifica: • disponetevi davanti allo specchio e guardate i vostri occhi prima di posizionare le labbra nel sorriso • quindi sorridete, le labbra poste leggermente all’insù, senza forzature (come nella Monnalisa di Leonardo) • dopo un pò gli occhi diventeranno brillanti e noterete una luce diversa, assieme ad una sensazione di calore nella zona del timo, questo significa che è avvenuta la congiunzione.


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LA VIA DEGLI ANIMALI

L’ape: tra dono e sacrificio di Andrea Sergiampietri (medico veterinario)

O

sservare le api muoversi assieme su un prato in tarda primavera è come assistere ad uno spettacolo di danza. Armoniosi, quasi ipnotici volteggi seguiti da pause, lunghe il necessario, su capolini di fiori, foglie e fusti d’albero, piccoli specchi d’acqua. Alternanza incessante dal primo sole del mattino a poco prima del tramonto, mentre il calore della bella stagione sprigiona le sue essenze aromatiche. In questo movimento avviene uno scambio equilibrato tra le api dell’alveare e la natura circostante. Dalla natura vengono prese le sostanze utili a produrre il miele, la pappa reale, propoli e cera. Alla natura già la sola distribuzione di polline (impollinazione entomofila) in modo non casuale è parte di ciò che l’ape da in cambio, contribuendo a mantenere in equilibrio l’ecosistema ..la casa della salute. Sovente viene detto che le api sono le principali responsabili dell’impollinazione delle piante, azione fondamentale attraverso cui si perpetua la vita sul pianeta Terra. La frase apocrifa di Albert Einstein secondo cui la vita sul pianeta cesserebbe di esistere entro 3 anni dalla scomparsa delle api non è assolutamente priva di fondamento soprattutto se consideriamo con il termine ape non solo apis mellifica, la nostra “ape domestica” produttrice di miele, ma tutta la superfamiglia cui appartiene (apoidea). Apoidea comprende diversi generi di api come la Megachile rotundata, in Canada fondamentale per le colture di legumi-

nose e in special modo per i campi di erba medica, i bombi, che escono in volo anche quando fa freddo e che per la “vibrante” modalità di alimentazione e la lunga lingua sono in grado di prelevare polline da fiori con calice lungo o da fiori le cui antere necessitano di essere “scosse” (pomodoro, more, lamponi), le solitarie osmie, che vivono anche in montagna e in climi freddi, oltreché le numerose e poco note specie di api selvatiche. Una grande biodiversità di generi e specie da cui dipende quasi l’80% dell’impollinazione fatta dagli insetti. E’ ormai raro trovare un alveare in natura, costruito non all’interno di razionali e squadrate cassette di legno ma nell’incavo di un albero, o appeso ai suoi rami, ed è impossibile non rimanere stupiti dalla sua vera forma: un cuore umano. Non un cuore stilizzato da fumetto, ma un vero e proprio cuore anatomico. Intensa e laboriosa collaborazione, come un’orchestra perfettamente accordata, l’alveare è qualcosa di più della casa delle api, nel suo insieme è un essere coerente e determinato. In una recente ricerca viene stimato che sommando la sostanza nervosa di tutte le api di un alveare, per peso

questa non differisca da quella del cervello di un uomo. In questo dato scientifico risuona l’eco delle conferenze di R. Steiner del 1923. In quel ciclo di conferenze, raccolto nel libro Le Api (ed. Antroposofica Milano), Steiner suggeriva di considerare l’alveare un tutt’uno con le api, con caratteristiche di individualità uniche nel regno animale ed equiparabili a quelle dell’uomo. La forza del pensiero di un individuo compenetrandone il cuore; metaforicamente nell’alveare si realizza quel famoso pensare con il cuore meta di molte tradizioni filosofiche e spirituali, ovvero l’incontro tra la corrente dei Magi e quella dei Pastori.. L’apicoltura moderna nasce con il ‘900, in quegli anni si inizia a parlare di arnia razionale, una cassetta di legno con telaietti di cera facile da costruire, controllare, pulire e trasportare. Il cuore dell’alveare viene così messo in scatola. Un’arnia può contenere anche 40.000 api, prendete 5 alveari e avrete la popolazione di una città grande come Trieste! Di queste circa un quarto hanno la mansione di esplorare i 7 km quadrati attorno all’alveare per raccogliere nettare, polline, propoli e melassa. Ognuna delle 10’000 api bottinatrici/impollinatrici si allontana dall’alveare anche di 13 km effettuando ogni giorno più di dieci viaggi visitando, per esempio, un centinaio di fiori di melo ad ogni viaggio. Una volta che lo stomaco è pieno di


nettare o melata l’ape può tornare all’alveare, superare il controllo all’entrata e deporre il raccolto che, passando di ape in ape, continua la sua trasformazione in miele. Durante il viaggio di raccolta, l’ape bottinatrice può fermarsi presso fonti d’acqua naturali o create dall’uomo per abbeverarsi. Inoltre il corpo di questa ammirevole creatura è coperto da una fine peluria, nella quale possono rimanere imprigionate particelle disperse nell’aria, altrimenti difficili da campionare e analizzare. Comprendiamo quindi che l’ape entra in contatto con tutti gli elementi del territorio: l’acqua delle fonti, l’aria attraverso cui vola, la terra tramite le piante, il calore del sole; di questo contatto poi porta memoria in sé e all’alveare. Per questo motivo, fin dai primi decenni del 900, entomologi e altri ricercatori hanno iniziato a considerarla un prezioso e sensibile alleato per comprendere la qualità dell’ambiente. Per esempio, analizzando i prodotti dell’ape, nel 1962 (J. Svodoba e coll.) venne riscontrato un sensibile aumento di composti radioattivi nell’atmosfera dovuto all’intensificarsi degli esperimenti atomici. La capacità dell’ape di mostrarci lo stato di salute dell’ambiente è stata valorizzata in Italia dal gruppo di ricercatori del prof. Giorgio Celli, scomparso l’anno scorso. Il gruppo di Celli (Istituto di Entomologia dell’Università di Bologna) si occupa da 40 anni di api e bioindicatori e mentre preparavo un intervento per l’ISDE (International Society of Doctors for Environment http://www.isde.org/ ) ho potuto consultare alcuni delle loro pubblicazioni oltre a quelle di altri studiosi come Bogdanov o Porrini. Da questa lettura emerge con chiarezza quale elevata sensibilità abbiano le api verso i contaminanti ambientali (piombo, alluminio, mercurio, pesticidi e insetticidi d’ogni generazione, antibiotici...), quanto ne possono soffrire e morire (colony colapse disorder ovvero la popolazione italiana di api dimezzata nel 2008 in seguito all’effetto diretto e indiretto dell’uso di alcuni “nuovi” insetticidi, dati ufficiali EFSA) e infine, controllando i valori dei contaminanti nel miele, le dimensioni del sacrificio dell’ape. Sorprendentemente il miele è, e rimane, uno dei prodotti più salubri anche quando viene raccolto in ambienti con-

taminati. Infatti, a dispetto di livelli insalubri di contaminazione ambientale, nel miele i residui restano quasi sempre al di sotto della soglia di sicurezza (limite massimo di residuo < 0,1 mg/kg) e questo è possibile perché nel processo di trasformazione del nettare l’ape funziona come un filtro biologico in grado di sottrarre le sostanze tossiche trattenendole nel suo corpo. L’ape sacrifica la sua vita per produrre miele e la pappa reale di qualità. Certo se tutta la produzione agricola fosse di tipo biologico questo sacrificio sarebbe meno necessario. Al di là di ciò che è ritenuto il bene o il male, possiamo osservare acriticamente due modalità di rapportarsi con l’ambiente esterno (l’altro) e quello interno (il sé). La modalità dell’ape è caratterizzata da uno scambio equilibrato ed equilibratore, in un continuum tra dare e avere che preserva e mantiene il benessere ambientale e dell’alveare. In questo rapporto la natura è alleata e non viene depredata; un rapporto responsabile tra l’individuo alveare e ciò che lo circonda, quei 7 km quadrati. L’altra modalità prevede un rapporto con l’ambiente finalizzato esclusivamente alla produzione forzata di risorse private; l’ambiente in questo tipo di relazione non è partner ma contenitore... scatola razionalizzata, da riempire a inizio processo per poi svuotarla completamente al momento del raccolto. Gli effetti delle azioni di riempimento vengono valutati solo in uno stretto presente, pochi di fatto sono gli studi su effetti tossici da accumulo nel lungo periodo per antiparassitari, fungicidi, antibiotici, ecc. I prodotti vengo versati nella scatola, lontano dagli occhi... lontano dal cuore. Questa però non è chiusa ermeticamente. Al di là di irrealistiche pretese di coesistenza, il territorio non conosce confini invalicabili e le api frequentandolo inevitabilmente s’indeboliscono e, in fine, muoiono. Alla lunga, anche noi, che dovremmo essere in grado di prenderci cura di almeno 7 km quadrati e invece indirettamente ne deprediamo molti di più, ci indeboliamo e il nostro destino segue quello delle api.

Bibliografia: “Honey bees as bioindicators of environmental pollution”, di Giorgio Celli, Bettina Maccagnani, Bulletin of Insectology 56 (1): 137-139, 2003. In memory of Giorgio Celli (1935 - 2011), Bulletin of Insectology 64 (2): 279-287, 2011 “Contaminants of bee products” di Stefan Bogdanov, Apidologie 37 (2006) 1-18 “Honey bees and bee products as monitors of the enviromental contamination”, di C. Porrini et al., Apiacta 38 (2003) 63-70 “Aspects of Bee Biodiversity, Crop Pollination, and Conservation in Canada”, di K.W. Richards and P.G. Kevan (2002) “Bees and Pesticides”, di Róbert Chlebo, Slovak Agricultural University in Nitra, Slovakia “East learns from West: Asiatic Honeybees can understand dance language of European Honeybees” (review), di Songkun Su, Fang Cai, Shenglu Chen (Cina), Jurgen Tautz (Germania), Shaowu Zhang (Australia). “Bioindicatori Ambientali”, a cura di Francesco Sartori per la Fondazione Lombardia per l’Ambiente “Nosema + insetticidi sistemici = cocktail letale per le api”, di F. Panella e M. Valleri, pubblicato su Mieliditalia. “Le Api”, di R. Steiner, ed. Antroposofica Milano (1923) “Se fossi una pecora verrei abbattuta?” Di L. Cori, ed. Scienza express.

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PAROLE E MUSICA

Primavera: tempo di concerti ed eventi a cura di Francesco Giordano

L’

arrivo della primavera porta con sé anche un interessante calendario di eventi musicali caratterizzato dalla presenza di numerosi tour di artisti italiani e internazionali che nei prossimi mesi si esibiranno nei teatri, palasport e stadi italiani. A cominciare da Laura Pausini, forse l’artista italiana attualmente più amata all’estero, ora impegnata sui palcoscenici di tutto il mondo per un anno intero di concerti. Cavalcando l’onda del successo di Inedito, album pubblicato lo scorso autunno, Laura ha predisposto 14 date

Genova), per concludersi all’Hallenstadion di Zurigo. La tournee, che si preannuncia già come uno degli appuntamenti più importanti della primavera, farà tappa il 7 maggio al Palaverde di Treviso, ‘location’ che si arricchisce di un nuovo significativo

evento, in aggiunta a quelli della già citata Pausini, cioè quello dei Litfiba in concerto il 13 aprile e a quello di Biagio Antonacci previsto il prossimo 20 maggio.

italiane che si aggiungono agli 11 concerti evento già previsti che hanno preso il via lo scorso 22 dicembre. Dopo i due appuntamenti al Palaolimopico di Torino del 27 e 28 marzo, l’artista si sposta al palaverde di Treviso con ben tre date venerdì 30, sabato 31 marzo e lunedì 2 aprile 2012. Originariamente a Treviso erano state fissate due date ma l’incredibile richiesta dei fan dell’artista ha indotto l’organizzazione Azalea a portare a quattro gli appuntamenti per Laura Pausini. Il tour seguirà quindi in Europa con i concerti in programma a Zurigo, Ginevra, Parigi, Madrid, Barcellona, Vienna, Monaco, Amsterdam, Londra, per tornare in Italia a Verona il 4, 5 e 6 giugno e quindi proseguire per Bari, Lucca, Assago e Palermo. Altro nome italiano apprezzatissimo a livello internazionale è quello di Tiziano Ferro. Il tour 2012 L’amore è una cosa semplice prende il via il 10 aprile e porterà l’artista, tra aprile e maggio, nelle principali città italiane (Torino, Bologna, Caserta, Firenze, Milano, Treviso, Verona, Perugia e

40

Per i Litfiba dopo Treviso sono in programma i concerti in aprile il 14 a Rimini, il 17 a Genova, il 20 a Torino, il 21 a Bologna, il 26 a Napoli, quindi Acireale e la tappa conclusiva di Verona del 1° maggio. Per quanto riguarda Antonacci, reduce dal successo di Colosseo suo primo album interamente dal vivo, il cantautore partirà con il suo tour il prossimo 5 maggio da Bari per poi risalire l’Italia da Acireale, Eboli, Roma, Firenze e dopo l’appuntamento del 7 maggio a Treviso, approderà martedì 22 maggio al PalaTrieste di Trieste, unico

appuntamento in Friuli Venezia Giulia. Il tour proseguirà quindi a Trento, Genova, Torino, Rimini e Perugia. Ancora a Trieste è in programma un concerto evento di richiamo straordinario: il capoluogo giuliano ospiterà infatti ‘the

Boss’ Bruce Springsteen lunedì 11 giugno allo stadio Nereo Rocco. In totale sono tre gli imperdibili appuntamenti che il grande artista americano terrà in Italia: il 7 giugno allo Stadio Meazza di Milano, il 10 allo Stadio Franchi di Firenze e l’11 giugno appunto al Rocco di Trieste, unica data prevista nel Nordest della Penisola e che richiamerà migliaia di fedelissimi del Boss da tutta Europa. Un’altra star internazionale che sarà protagonista in Italia è Loreena McKennitt. E’ dal

2008 che la McKennitt manca dall’Europa; ora il suo Celtic Footprints Tour partito da Zurigo il 17 marzo arriva anche in Italia con quattro date: lunedì 16 aprile a Padova al Teatro Geox, quindi a seguire con le tappe del 17 a Bologna, 18 a Firenze e 19 a Roma. “Non vedo l’ora di portare nuovamente la mia musica al pubblico europeo. E’ sempre un piacere incontrare così tante persone che hanno trovato un posto per la mia musica nella loro vita”, commenta l’artista in relazione al suo ritorno sui palcoscenici europei. Nei concerti sarà affiancata da alcuni fedelissimi, come il chitarrista Brian Hughes, musicista smooth jazz dal grandissimo talento, il violinista Hugh Marsh e la violoncellista Caroline Lavelle, oltre a nuovi nomi.


Gli amanti del metal non potranno invece mancare all’appuntamento con i Metallica: per loro è prevista un’unica data italiana domenica 13 maggio allo stadio Friuli di Udine. In tale occasione la band celebrerà il ventennale del Black Album, vero pilastro e riferimento nella storia del rock internazionale. Per concludere con un artista che oramai si è guadagnato il massimo rispetto e apprezzamento internazionale, il siciliano Mario

Biondi, crooner che fra i tanti meriti ha quello di aver fatto conoscere a un vasto pubblico un repertorio di assoluta qualità, che attinge al jazz e al soul. Le tappe previste in aprile vedono Biondi il primo del mese al Politeama Rossetti di Trieste, quindi il 3 a Bergamo, il 4 a Milano e il 10 a Roma per il concerto conclusivo all’Auditorium Parco della Musica. In tale occasione l’artista catanese porterà sul palco l’inedito progetto Due, album di duetti realizzato per la prima volta nella storia della

discografia italiana da un artista affermato con giovani artisti, alcuni dei quali ancora non conosciuti dal grande pubblico, trasformando il progetto musicale in vero e proprio “trampolino di lancio” per giovani talenti. Per Biondi le cifre parlano chiaro: in poco meno di cinque anni, con soli due album di inediti e due raccolte live, ha venduto oltre 600mila copie, conquistato 9 dischi di platino e il primo posto con ‘’If’’ della classifica iTunes come miglior album del 2012.

Ben Williams

Patrick Yandall

Jeff Lorber Fusion

State of Art

Acoustic Dreamscape

Galaxy

(Concord/Universal)

(Zangi)

(HeadsUp/Egea)

I

I

B

en Williams si è guadagnato in pochissimo tempo l’attenzione di critica e pubblico in ambito jazz grazie a una personalità e doti non comuni: vincitore nel 2009 del prestigioso Thelonious Monk Institute International Jazz Competition è attualmente uno dei contrabbassisti più richiesti da nomi come Wynton Marsalis, Herbie Hancock, Pat Metheny, Terence Blanchard, Nicholas Payton, Paquito D’Rivera, Cyrus Chestnut, Benny Golson, George Duke, Eric Reed, Dee Dee Bridgewater, Roy Hargrove, Jacky Terrasson e Stefon Harris. Nel suo ultimo lavoro State of Art il bassista si dedica a un repertorio musicale che fuoriesce dai territori tipici del jazz per attingere a generi come hip-hop, gospel e R&B; in questo senso può essere visto come un vero rappresentante della nuova generazione della fusion, intesa come musica che partendo dal jazz si muove in direzioni distinte senza mai perdere in fase di improvvisazione e creatività. In questo lavoro Williams presenta undici pezzi che spaziano dai riferimenti pop/rock di Home, che apre l’album, al rap di The Lee Morgan Story, alle influenze funk di Moontrane, al contemporary jazz di Dawn of a New Day nella quale si apprezza l’assolo di chitarra di Matthew Stevens. Fra le cover scelte dal repertorio pop-soul si apprezzano Little Susie di Michael Jackson, e Part Time Lover di Stevie Wonder, qui rilette dal contrabbassista in morbida chiave intimista. Williams che suona contrabbasso e basso elettrico, è affiancato da solisti di grande talento come il già citato Stevens alla chitarra, Gerald Clayton al piano, Etienne Charles alle percussioni, Jaleel Shaw al sax oltre ad alcuni ospiti come Christian Scott alla tromba e John Robinson al canto.

l cinquantaduenne chitarrista della Nord Carolina, Patrick Yandall ha al suo attivo 14 album, nei quali ha sviluppato uno stile molto fluido e gradevole esordendo come solista a livello discografico nel 1994. Si è cimentato nei territori del rock, del blues e dello smooth jazz, genere nel quale ha ottenuto i maggiori riconoscimenti e attraverso il quale riesce a offrire e creare le cose migliori. Autore, fra l’altro di pezzi musicali per il cinema e la televisione, muove i primi passi con due importanti storici riferimenti della sei corde come Jimi Hendrix e Carlos Santana. Il suo stile è stato descritto come vibrante, delicato ed espressivo e nel suo ultimo lavoro Acoustic Dreamscape a tutti gli effetti racchiude questi tre aggettivi aggiungendo una intensa carica solare. Per l’occasione il chitarrista ha imbracciato l’acustica per proporre tutte tracce scritte di suo pugno ad eccezione di due cover: All Along the Watchtower composta da Bob Dylan nel 1968 e che divenne a sua volta una celebre cover di Hendrix, e Mood for a Day incisa a suo tempo dagli Yes. In entrambi i brani Patrick mostra tutta la sua versatilità e capacità interpretativa. Nel disco Yandall si cimenta suonando vari strumenti, mixando i brani e dimostrando di essere un vero e proprio one-man-show. La title track iniziale regala una potente e positiva carica solare grazie all’acustica di Yandall che vola in alto. Bello il riff che caratterizza la successiva Full Moon, mentre le più intimiste Only You e Steal Your Heart sono una vera carezza per l’anima. Elegante e raffinato, Acoustic Dreamscape è un disco che offre relax ed energia positiva, com’è nelle migliori produzioni smooth jazz.

l tastierista di Filadelfia Jeff Lorber è uno dei più apprezzati esponenti della fusion e dello smooth jazz. Attivo dal 1977, quando a 25 anni firma il suo debutto con The Jeff Lorber Fusion, ha realizzato complessivamente nella sua carriera 23 album di cui i primi 5 come leader del gruppo a lui intestato. Lorber inizia a suonare il piano a soli quattro anni e dopo aver partecipato in vari gruppi r&b da adolescente, si iscrive al Berklee College of Music, dove sviluppa il suo amore per il jazz. Sul finire dei Settanta crea uno stile improntato sul funk suonando pianoforte, piano Rhodes e vari sintetizzatori analogici. Dal 1982 incide come solista diventando uno dei musicisti di riferimento del panorama fusion e smooth jazz. Il progetto Jeff Lorber Fusion è riproposto con successo nel nuovo Galaxy, che vede il tastierista affiancato dal bassista degli Yellowjackets Jimmy Haslip, dal sassofonista Eric Marienthal, dal trombettista Randy Brecker, dal percussionista Lenny Castro, dai chitarristi Paul Jackson Jr. e Larry Koonse, e dai batteristi Vinnie Colaiuta e Dave Weckl, tutti nomi di primissimo livello nel panorama contemporary e smooth jazz internazionale. Haslip inoltre è intervenuto alla produzione dell’album e ha firmato a quattro mani con Lorber cinque pezzi. “Mi piace lavorare con Jimmy perché è molto intuitivo”, afferma Lorber, “Ho molta fiducia in lui. Ha una buona visione d’insieme e ama davvero l’intero processo di registrazione, proprio come me”. Galaxy propone complessivamente 11 brani, tutti strumentali, che spaziano attraverso un ampio spettro jazz fusion elettrico. Fra i pezzi, come già accaduto nel precedente Now Is The Time, che gli è valso una nomination ai Grammy Award, figurano anche delle riletture di alcune composizioni del passato dello stesso Lorber come Wizard Island, City, The Samba e The Underground qui rielaborate con nuova linfa e grinta.

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PAROLE E MUSICA

a cura di Mari Valentini

Enzo Decaro legge Il Tao

Tao Te Ching di Lao Tse Testo allegato a cura di Paola Giovetti Ambientazioni sonore e musiche originali di Riccardo Cimino (Verdechiaro Audiobook Libri di vivere)

schile e del femminile, dei sensi e la mente che governano l’universo. Un capolavoro senza tempo, che ci è ancora prezioso ed insostituibile compagno di viaggio.

hélène Lassere, Gilles Bonotaux

A

scoltare i libri e leggerli. E’ il progetto di una collana che Verdechiaro edizioni mira a realizzare con alcuni dei classici della cultura universale. Tra i titoli di questo percorso vi è il Tao, la “via”, che l’autore, Lao Tse, ci indica con poche ma essenziali massime. Un testo millenario, che appartiene a tutte le civiltà e le scavalca. In questa edizione, recitata e supportata dal testo a fronte, curata da Paola Giovetti, le indicazioni del filosofo sono rese più vive e pregnanti dalla voce dell’attore, e curatore dell’intera collana, Decaro e le musiche di Cimino, in un’interpretazione che spazia da Oriente a Occidente, dall’antichità fino alla contemporaneità. Siddharta e Il gabbiano Gionathan Livingston, Il Principe sono stati fin’ora alcuni tra i testi scelti dalla casa editrice per immortalare un viatico di conoscenza basato sulla percezione delle opere letterarie e filosofiche, oltre che sulla più consueta riflessione e la lettura. Il Tao illustra la sequenza da cui hanno avuto origine tutte le cose del mondo, tra cui l’uomo. Il libro descrive le energie che muovono l’esistenza e la realtà, del ma42

Il mio cane è un fifone, un furbastro e un testardo…

disinteressate, la furia vandalica con cui si accanisce su pantofole, scarpe e divani non è casuale, l’ossessione per il postino di turno, l’odio per i gatti del vicino, e l’amore-odio per il felino di casa è un sentimento difficile da decifrare, ma tant’è. La voracità insaziabile che lo spinge ad escogitare tutti gli stratagemmi possibili per ottenere cibo, o il terrore insuperabile per la visita del veterinario, o il bagno…le innumerevoli dimostrazioni d’affetto, le conquiste amorose, tutto ciò che ci appassiona e diverte dei cani è detto, scritto e illustrato in queste settantanove, incredibili, velocissime pagine.

Simon Tofield

Simon’s cat e la piccola peste (In casa è arrivato un gattino) (TEA S.p.A.)

(ma è sempre il mio cane) (Edizioni L’Età dell’Acquario)

D E

d ecco accontentati gli amici di Fido. A illustrarne le manie, le furbate, le piccole e grandi ossessioni, i due autori e disegnatori, reduci dalla strepitosa e precedente pubblicazione Il mio gatto è un ipocrita ed è pure grasso, sempre per quelli dell’Età dell’Acquario, replicano con un lavoro divertente e dissacrante, com’è nella loro tradizione ed abitudine. Un piccolo grande libro, che tra vignette, didascalie e fumetti, dimostra qualità e difetti dell’amico a quattro zampe più fedele dell’uomo. Le sue manifestazioni d’affetto non sempre sono

ifficile recensire una pubblicazione senza parole. Fatta solo d’immagini e scenette. Eppure è possibile. Se si amano i gatti, le loro manie, e le loro piccole e grandi ossessioni, e se, soprattutto, si conosce l’autore, disegnatore geniale che ci racconta della sua vita da quando aveva nove anni, e tratteggiava, per immagini, di sé e del suo gattino trovatello, fonte d’ispirazione primaria ed irripetibile. Difficile non sfogliare d’un colpo l’ultima sua pubblicazione che ci illustra del cucciolo Teddy accolto tra le quattro mura domestiche, e le risse con il più vegliardo felino di casa, le beffe per la conquista del posto sul divano ed il letto, delle buffe manovre nella lettiera, del rito quotidiano per l’assegnazione del cibo. Difficile ma non impossibile per Simon Tofield, dopo



NOVITà EDITORIALI: ESSERE UMANO NON ESSERE USATO

PAROLE E MUSICA

gli incredibili successi passati su YouTube, visitabili e visitati da un numero enorme di curiosi, non solo gattofili, ma amanti dei suoi tratti esilaranti, essenziali e veloci, di un universo che abbraccia uomini ed animali in un unico, grande e circense insieme, di emozioni ed abitudini di vita.

Lou Marinoff

ABC - Aristotele Buddha Confucio Per essere felici ora (Piemme Bestseller)

Seneca

L’arte di non adirarsi Un libro per non perdere la speranza di cambiare il mondo, cominciando da... noi stessi

(Cura e traduzione di Mario Scaffidi Abbate) Edizione integrale con testo latino a fronte (Newton edizioni)

L

LE 22 GEMME MESSAGGERE E LA RUOTA DEI CRISTALLI

U Uno strumento naturale e potente ispirato dalla sacra conoscenza delle pietre e dei cristalli. BioGuida Edizioni pubblica libri a tema spirituale, naturale, filosofico, esoterico e di ricerca interiore

SE hAI UN MANOSCRITTO, UN PROGETTO, UN SOGNO NEL CASSETTO, PERChé NON PROVARE A REALIZZARLO? Prendi contatto con noi: info@bioguida.com ppbi@bioguida.net info-line: 338.8852117 BioGuida Edizioni Piazza Vico 7B, 34131 Trieste www.bioguida.com

na pubblicazione classica che ci insegna a ripensare le ragioni delle nostre pulsioni profonde. I sentimenti e le passioni che accecano la ragione e la mente, tra cui l’ira. Nessuna, tra le nostre emozioni conserva radici tanto antiche, rese immortali della nostra tradizione culturale come l’ira del pelide Achille, nessuna è talvolta più giustificata nelle sue manifestazioni impetuose, talvolta burbere, rozze, becere, ingiuste, e, allo stesso tempo, perfidamente raffinate e sagge, “purchè si riesca ad eliminarne gli eccessi, purchè l’uomo che la vive, tempera e subisce, sappia ondeggiarne i confini, in bilico tra la ragione ed il cuore”. Lucio Anneo Seneca, condivise la sua esistenza con impeti ascetici ed un più immediato bisogno di concretezza, ma non vi è parola, in questa pubblicazione, che non sappia ricondurci all’audacia dei caratteri più vivi e intensi della nostra esistenza, tra cui l’ira appunto, che “quando appare, sul nostro volto non solo si manifesta su di esso, ma vi risalta e, a suo modo, lo esalta”.

a virtù sta nel mezzo e così anche la pratica della felicità quotidiana. Questa è la massima a cui si sono riferiti Aristotele nella Grecia classica, Buddha nella cultura indiana e Confucio nella civiltà cinese. I tre grandi filosofi dell’antichità ci hanno insegnato come vivere nel presente e cercare il sacro nella nostra stessa natura umana, e così l’equilibrio e l’armonia interiori. L’autore di questo lavoro ne analizza analogie e differenze sottolineando la loro radice comune ed il loro insegnamento ultrasecolare, valido fino ad oggi. Ognuno di questi indiscutibili maestri infatti, ha indicato negli estremismi l’ostacolo al perseguimento della felicità. Quello che ribadisce Marinoff nel saggio, divenuto famoso alla ribalta mondiale per la pubblicazione “Platone è meglio del Prozac”, è il suo ABC filosofico, acronimo dei tre pensatori presi in considerazione. E’ la permanenza del nostro qui e ora, il raggiungimento della nostra giusta via: null’altro che la Via Media. Edito per quelli di Piemme bestseller con il titolo originale “The Middle Way” e tradotto da Evelyse de Luca e Fabrizia Fossati, questo prezioso manuale ci invita a non preoccuparci di illusioni consolatorie, scostate dall’immediato, in un improbabile passato ed altrettanto mistificatorio futuro, per radicarci, istante dopo istante, nella nostra coscienza individuale e collettiva e nel suo divenire storico. Una pratica che, a suo avviso, non è mai stata ed è così vitale per il benessere dell’umanità, quanto oggi nel villaggio globale.


NOVITà EDITORIALI BioGuida Edizioni

ANATOMIA DELLA MENTE ESPLORANDO LA NASCITA E LO SVILUPPO DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE L’EDIZIONE ORIGINALE INTEGRALE IN ITALIANO DEL LIBRO

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