BioGuida 37 - Estate 2012

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ESTATE 2012

N. 37 Trimestrale di ricerca olistica e 2,90

ITINERARI DELLO SPIRITO



BioGuida

ITINERARI DELLO SPIRITO n° 37 estate 2012 Trimestrale di approfondimento e ricerca olistica. Aut. Reg. Tribunale di Trieste n° 1067 del 26/03/03

in questo numero

Testata iscritta al ROC n.16994. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 CNS TS

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La via interiore:

Gli incontri:

Sviluppo dell’intelligenza emotiva

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Leonardo e i Numeri dell’Universo

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Pubblicità e Marketing: 338.8852117 ppbi@bioguida.net Impaginazione: Luglio Fotocomposizioni, Trieste Stampa: Mosetti Grafiche, Trieste. La riproduzione anche parziale di immagini o testi deve essere autorizzata dall’editore. La rivista viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale o in punti selezionati e autorizzati. Nessun allegato alla rivista è da considerarsi tale se non esplicitamente autorizzato. L’editore si mette a disposizione degli autori delle cui opere non sia stato possibile risalire alla fonte. I diritti di immagini e loghi pubblicitari sono forniti dai clienti dietro loro autorizzazione e responsabilità.

Direttore responsabile: Pierpaolo Bon Coordinamento di redazione: Mari Valentini

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Una nuova terapia naturale per la cura del Morbo di Lyme Le Mappe Iridologiche

La via delle piante: Al riparo dal sole

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I nomi di questo numero:

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La via degli animali: La salute degli animali tra responsabilità e delega

La via delle stelle: Astrologia e salute

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La via della scienza:

La via del cibo: Pratiche naturali di guarigione

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Sito web: www.bioguida.com Abbonamenti: 040.3229773 - 338.8852117 info@bioguida.com CCP 51506707

Le radici dei cambiamenti

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Parole e musica:

Elisabetta Conti, antropologa, iridologa.

Estate: concerti ed eventi

Rodolfo Carone, Gendai Reiki Italia. Ilaria Frittoli, naturopata. Manuela Gatti, consulente di salute naturale.

I luoghi:

Recensioni CD

Gianluigi Giacconi, psicologo. Francesco Giordano, critico ed esperto musicale.

I luoghi della BioGuida

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Recensioni libri

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40 41 42-44

Roberta Giurissevich, astrologa. Rosalba Matarrese, giornalista. Michele Proclamato, simbolista. Andrea Sergiampietri, medico veterinario, omeopata. Disegni e immagini: Cristina Bernazzani, Manuela Frisone, Moreno Tomasetig (quando non diversamente specificato)

In copertina: disegno di Antonella Rimbaldo

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EDITORIALE

Risposte d’amore S

piritualità e scienza possono apparire ambiti inconciliabili della nostra esistenza di uomini, eppure trovano punti di incontestabile congiunzione nell’umiltà della ricerca e nella tenacia della sperimentazione. Ecco allora che le dinamiche oscure dell’aggressività e della violenza possono aprirsi alla compassione e all’accoglienza, congiungerne gli opposti, smussarne le differenze. Questi temi suggestivi sono stati oggetto di una ricca discussione negli incontri dedicati dal Dalai Lama, Tenzin Gyatso, il 22 e 23 maggio scorso, agli ospiti del Palasport di Udine. Un ritorno prezioso, quello della XIV guida spirituale del popolo tibetano, che si è confrontato con le posizioni del teologo Vito Mancuso, del neurospicologo Franco Fabbro e poi anche con i giovani studenti dell’Università di Udine e Trieste. La violenza è una delle impronte primordiali del nostro essere nel mondo, è citata nei libri sacri, è oggetto di analisi anche in ambito scientifico, ma non va confusa con la forza, con il principio di aggregazione, perché l’una è violazione dell’equilibrio della vita e l’altra ne è invece matrice, legge dell’armonia, originaria stessa del principio vitale. Su violenza e compassione nelle neuroscienze è tornato, con acume di argomentazione ed estrema precisione d’indagine, il neuropsicologo Fabbro, sottolineando innanzitutto la separazione operata nella cultura occidentale tra cervello ed organi di senso, lì dove il primo è sempre stato assunto a metafora della realtà stessa. Nei primati il cervello ha il compito di proteggere la specie, negli uomini è la funzione del linguaggio ad aver assunto un ruolo essenziale per mediare le pulsioni aggressive e violente. Ma le neuroscienze, continua Fabbro, non possono

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svolgere il loro campo d’indagine senza l’apporto della filosofia e delle scienze umane. Il concetto di aggressività che nasce come strumento d’affermazione di potere per avere accesso alle risorse ed alla conquista delle femmine, ma anche come istinto di difesa del sé e dei cuccioli, come può trasformarsi in un percorso che approda ad ideali più alti come la solidarietà e la compassio-

ne? Proponendo dati che fanno riflettere, Fabbro ha sottolineato che i picchi più alti di aggressività si registrano tra i bambini di due anni e che poi vengono man mano mediati dall’acquisizione e l’uso del linguaggio appunto, che diviene strumento di condivisione e non d’esasperazione dei conflitti. La tendenza all’aggressività ritorna poi come attitudine subliminale ed essenziale nelle relazioni dei giovani maschi tra i 15 e 25 anni d’età: è come se il nostro ego primario fosse governato da una sorta di sfiducia ancestrale che alimenta mec-

canismi di difesa. Ma l’attività mentale non è solo cerebrale, come certa parte della cultura filosofica e scientifica occidentale ha radicalizzato, soprattutto a partire dal dualismo cartesiano. Ed ecco che, in questo, l’Oriente ci è maestro, mantenendo un’integrità ed un’ampiezza olistica che ci è ancora di grande esempio. Il Dalai Lama è intervenuto in conclusione del dibattito proprio su questi temi, riflettendo su come può un’azione divenire azione violenta? Qual è allora il limite e la demarcazione tra ciò che lo è o non lo è? Il cuore della vicenda sta nell’intenzionalità: se l’intenzione è buona un’azione può anche essere energica e “cruenta”, così come non si può certo considerare violenta l’operazione di un chirurgo sul corpo di un paziente, perché animata dalla volontà di migliorarne le condizioni di salute. Come discernere quindi ciò che è buono da ciò che non lo è? Buono o cattivo sono in relazione alle sensazioni che questi due principi producono negli uomini e, dunque, non sono assolutizzabili. In particolare, in merito alle neuroscienze, il Dalai Lama ha sottolineato i nessi tra mente e cervello e quali siano le differenze tra civiltà orientale ed occidentale. Tenzin Gyatso ha parlato di mente concettuale e mente non concettuale, di coscienza mentale e coscienza sensoriale, anche se spesso sono diversamente attive, come nella dimensione del sogno. Alcuni scienziati su questo sono molto rigidi e ancora pochi sono coloro i quali, invece, hanno scelto di essere aperti alla ricerca scientifica e alla ricerca spirituale, intesi come a due percorsi complementari nell’incessante indagine sulla natura umana. Mari Valentini marivalentini@libero.it


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LA VIA INTERIORE

Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva di Gianluigi Giacconi (psicologo) www.centrodisaluteintegrata.com

L’

integrazione somato-psichica è una strategia integrata per gestire, condividere, accettare e far pace col mondo e con le emozioni della vita stessa. E’ sempre più evidente che per vivere, adattarsi alle situazioni, affrontare in modo soddisfacente le proprie relazioni con sé, la salute, il partner, la famiglia, gli amici, il lavoro, la morte e per aumentare in generale la qualità della nostra esistenza riducendo le nostre sofferenze, sia necessaria la cosiddetta “intelligenza emotiva”. Per intelligenza emotiva si intende la capacità di scegliere e valutare consapevolmente le strategie per risolvere immediatamente un problema e realizzare un desiderio o un obiettivo, e di comprendere come nascono e come agiscono in noi emozioni, sentimenti e reattività, ed anche come possano essere espressi ecologicamente all’esterno, interagendo con le emozioni e la sensibilità altrui, sviluppando empatia, ed infine liberarci dalla sofferenza superflua grazie alle qualità del cuore come la pace, la gioia, l’amore, il perdono, la gratitudine, la fiducia e il rispetto. Per Hower Gardner, ricercatore presso la Harvard School of Education, esistono sette tipi di intelligenza diversi. Nel suo libro “Frames of Minds”, si elencano non solo le intelligenze più riconosciute, quali quella verbale e quella logico-matematica, ma anche quella spazio-temporale, musicale o ritmica, motoria, interpersonale o sociale e intra-personale, che comprende la gestione del proprio mondo psichico ed emotivo. Quest’ultima sarà poi più approfondita da Goleman, il quale la definisce appunto “intelligenza emotiva” la capacità di utilizzare le proprie emozioni in modo utile, sano, intelligente e saggio. Egli sostiene che le competenze dell’intelligenza emotiva sono, per esempio, la capacità di motivarsi, di perseverare nonostante le avversità e le frustrazioni, di controllare i propri impulsi, di 4

regolare il proprio umore e impedire al malessere, di alterare le nostre capacità di ragionamento, di provare empatia, fiducia ed essere autentici. Sul piano interpersonale questo può significare usare l’intelligenze del “cuore” per alimentare positivamente le relazioni e favorire la collaborazione e il mantenimento dei legami affettivi, la gestione costruttiva dei conflitti e dei disaccordi, la comprensione ed il rispetto dei sentimenti altrui, creando situazioni di sintonia e sincerità emotiva, ed esprimere apertamente i proprii bisogni e desideri. Purtroppo però, modelli culturali educativi limitanti, repressivi, giudicanti, irridenti e la scarsa conoscenza del mondo delle emozioni, hanno fortemente sabotato la possibilità di una buona alfabetizzazione emotiva, di un uso non “sado-masochista” (cioè dannoso per sé e per gli altri) dell’energia emotiva, di una corretta educazione emozionale. Viviamo in un sistema che promuove ed incentiva diverse forme di repressione,

manipolazione e standardizzazione dei vissuti emotivi. E’ più facile reprimere che non conoscere e gestire: due milioni di psicofarmaci venduti, ad esempio, nelle farmacie nel primo semestre del 2000 solo nel Friuli Venezia Giulia, per un totale di 3.000 miliardi di spesa nazionale. Ansiolitici e antidepressivi, che sopprimono la paura dell’ansia, del dolore e della tristezza sono in testa alle classifiche dei prodotti farmaceutici più venduti! Anche l’alcol viene utilizzato ogni giorno per rendere meno estenuante la morsa dell’angoscia (è un vasodilatatore che contrasta la vasocostrizione conseguente alla paura) e al suo fianco sigarette, cibo eccesivo, lavoro indefesso, droghe, vari altri metodi di stordimento e quant’altro serve per non sentire ciò che siamo realmente, la nostra vera emotività... Gli stereotipi, ai quali veniamo costantemente richiamati ad adeguarci dai media, ci vorrebbero sempre più sullo stile “uomo che non deve chieder mai”,


forti, sicuri e senza emozioni. E per i più sensibili - cioè la maggioranza - a volte senza strumenti adeguati, può essere difficile affrontare le proprie sensibilità emotive, rimanere autentici, e non venire gestiti invece di gestire le nostre emozioni. Le emozioni mal vissute, esagerate, negate o represse si esprimono nel corpo con tensioni, blocchi energetici, perdite di energia, somatizzazioni. Ci portano conflitti interiori, disagio, disistima imbarazzo e sofferenza. Sono molte le emozioni che spesso consideriamo negative perché ci fanno soffrire e che tendiamo ad evitare o nascondere: paura, rabbia, tristezza, odio, disprezzo, colpa, vergogna, invidia, gelosia. Giudicandole, rifiutandole, le potenziamo. Relegandole nell’inconscio crescono e diventano più forti di noi, fino a limitare la nostra vita o a dominarci: “ciò a cui resisti persiste”, scriveva C.G. Young. Ma anche certe emozioni considerate “positivamente” su un piano intellettuale, come l’amore, il piacere, la gioia, l’entusiasmo, non sempre ci permettiamo di viverle pienamente. Il primo passo per una vera gestione intelligente delle nostre emozioni è riconoscere che, nella gran parte dei casi, siamo solo noi i responsabili della loro esistenza. Attraverso la nostra immaginazione, i nostri pensieri, spesso automatici, costruiscono sensazioni che si percepiscono somaticamente “reali” ma sono totalmente “virtuali”, come film, sogni autogenerati. L’immaginazione, insieme alla nostra personale interpretazione degli eventi interiori o esteriori, sono le cause principali di ciò che chiamiamo “emozioni” e dipendono completamente da noi. Affermava Epitteto già molti secoli fa: “Non sono le cose della vita che causano le nostre emozioni, ma la nostra opinione ed interpretazione sulle cose della vita causa le nostre emozioni”. Guarire dalla sofferenza emotiva passa attraverso una profonda comprensione della nostra totale responsabilità sulle scelte dei contesti interpretativi dei contenuti della realtà: “La gioia sta negli occhi di chi guarda e nelle orecchie di chi ascolta”. Scoprire i pensieri e le convinzioni che ci creano conflitto, riconoscere la nostra tendenza a reprimere le

emozioni, comprenderne il senso imparando a condividerle amorevolmente e civilmente, scoprire come gestirle e riconoscerle quali energie nel corpo (la parola emozione deriva dal latino “ex movere”, che etimologicamente significa movimento verso l’esterno), imparare a guidarle senza sopprimerle attraverso il respiro, la consapevolezza, il rilassamento, tutto ciò si può apprendere con un il cosiddetto programma di Integrazione Somato-Psichica (I.S.P). Questo progetto, sia in ambito terapeutico che in quello formativo/educativo, ha dato ottimi risultati in diversi settori, grazie ad un protocollo integrato di tecniche naturali, disintossicanti e di potenziamento dell’intelligenza emotiva. E’ stato sviluppato in maniera approfondita negli anni come progetto didattico e preventivo per bambini, ragazzi, adulti. E’ diventato anche un percorso di formazione all’interno della Scuola internazionale di Naturopatia “Human Quality Improvement”, rivolta a medici, psicologi, operatori dei settori socio-sanitari e scolastici, ed è ripartito quest’anno con l’avvio della Scuola di Counseling Naturopatico Integrativo a Udine.

Le emozioni ci informano sul mondo che ci circonda molto più rapidamente del ragionamento logico-deduttivo e ci guidano, se ripulite, ricordandoci ciò che amiamo e ciò che ci fa sentire bene. Oltre a servire alla nostra evoluzione, sono la porta verso la possibilità di sviluppare sentimenti elevati, di estasi, beatitudine, amore incondizionato, compassione, perdono, filantropia e sensibilità etica ed ecologica; possono farci sperimentare l’inferno o farci incontrare il paradiso. In questo modo le emozioni ci danno coscienza di esistere, di vivere e di essere finalmente individui con la nostra unicità. Bibliografia “Intelligenza Emotiva”, Goleman D. “Il fattore emozione”, Cooper R.K. Sawag A. “Il quoziente emotivo, come usare le emozioni in modo intelligente”, Flliozat I. “Come trasformare le emozioni negative”, Rimpoche G. “Imparare ad amare”, Pierrakos E. “Rebirthing, tecniche per integrare corpo, mente e spirito”, Leonard J. Laut P. “Baba Bedi e la via della gioia”, Aprato C. “Amare e lasciar andare la paura” “Addio ai sensi di colpa”, Jampolsky G. “L’amore come terapia”, Paciotti I.

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LA VIA INTERIORE

Leonardo e i Numeri dell’Universo di Michele Proclamato (simbolista) www.micheleproclamato.it

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utto il lavoro di Leonardo da Vinci è permeato di “misteri”, o presunti tali agli occhi dell’osservatore inconsapevole. Uno di questi, che lo contraddistingue in ogni settore del suo operato, è la continua presenza di una simbologia definita storicamente come “nodi”. E’ utile ricordare che Vasari, primo biografo del Genio, 50 anni dopo la sua morte, affermava: “Leonardo da Vinci? Un genio. Peccato che spesso perdesse tutto quel tempo nella composizione di quegli inutili sghiribizzi”. Ebbene, per parlare proprio di quegli sghiribizzi, oggi chiamati nodi, si deve partire dall’attuale Iraq. Nel 1932, una missione archeologica condotta dal capitano Weld Blundell approda, alla ricerca delle città bibliche, in una zona oggi corrispondente al sud dell’Iraq, l’attuale Bassora. La missione si dimostrò oltremodo fruttuosa in quanto, fra i tanti reperti ritrovati, uno in particolare passò alla storia per la sua estrema originalità. La città di Oxford lo conserva ancora oggi sotto il nome di Prisma di Blundell sul quale sono incise, in caratteri cuneiformi, due “Liste sumere dei Re” in grado, per decenni, di tener viva l’attenzione dell’archeologia ufficiale. Un’attenzione che è stata costretta ad arrendersi di fronte ad una descrizione che vuole attribuire per ogni Re sumero archi di vita temporalmente impossibili per la vita umana. Alle due liste presenti sul Prisma ne venne in seguito aggiunta una terza, verosimilmente presente già da millenni (come le prime due), vista la testimonianza dell’ultimo storico babilonese Beroso (o Berosso). Tornando alla scoperta del capitano inglese, ecco in particolare, una fra le due liste, quella degli otto re:

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Dopo la discesa della regalità dai cieli, La regalità fu a Eridu, In Eridu Alulim divenne re, Egli regnò per 28800 anni. Alalgar regnò per 36000 anni. “Due” re; Essi regnarono per 64800 anni. Poi Eridu cadde E la regalità fu spostata a Bad-Tibira Divenne re a Bad-Tibira Enmenluanna; Egli regnò per 43200 anni. Enmengalanna regnò per 28800 anni. Dumuzi il pastore regnò per 36000 anni. “Tre” re essi regnarono 108000 anni. Bad -ti-bira cadde E la regalità fu spostata a Larak. A Larak, Ensipadzidanna regnò 28800 anni. “Un” re… Egli regnò per 28800 anni. Larak cadde E la regalità fu spostata a Sippar. Sippar Enmeduranna divenne re E governò per 21000 anni Poi Sippar cadde E la regalità fu spostata a Shuruppak. Ubaratutu divenne re, egli governò per 18600 anni “Un” re… egli governò per 18600 anni. In “Cinque” città “Otto”re, essi regnarono per” 241200” anni, Poi il Diluvio “travolse tutto”. A questo punto, focalizziamo per un attimo l’attenzione sulla somma “impossibile” degli Otto Re: 2412 - tralasciando gli zeri - poichè, puntualmente, tale sistema numerico è stato utilizzato nella storia, presso ogni latitudine, attraverso applicazioni e modi completamente inattesi ed analizziamo il primo esempio utile alla nostra analisi, che è quello riguardante il rosone di una delle basiliche più importanti della città dell’Aquila. La basilica di Collemaggio, da settecentoventi anni, è caratterizzata da un rosone centrale, la cui codifica ha costituito l’inizio dei miei studi, alcuni anni fa. Ebbene, osservando con un minimo di

Rosone della Basilica di Collemaggio (L’Aquila).

attenzione, è possibile notare che, partendo da OTTO petali centrali, la struttura costruttiva prosegue attraverso: prima 12 e poi 24 braccia. Le informazioni racchiuse in questo splendido Mandala in pietra meriterebbero molto più spazio ma, in ogni caso, si può notare che le stesse braccia possiedono una doppia ramificazione, che ospita un doppio spazio. Quindi, in corrispondenza delle 12 braccia, vi sono 24 spazi ed in corrispondenza delle 24 braccia, vi sono 48 spazi. A questo punto, è sufficiente sommare braccia e spazi per ottenere due riferimenti: rispettivamente il 36 ed il 72 capaci, se moltiplicati, di simulare, temporalmente, un raffinatissimo movimento assiale terrestre, da millenni conosciuto come: Precessione degli Equinozi, pari a 25920 anni. Proseguendo con egli esempi, vorrei utilizzare due riferimenti egizi piuttosto antichi. Il primo è lo Zodiaco di Dendera ed il secondo, il soffitto di Senmut. TUTTO DIVERSO TUTTO UGUALE Lo zodiaco di Dendera sembra risalire al periodo tolemaico, su di esso molto si è detto e molto si dirà ancora, ma sembra ormai chiaro a tutti che possa essere definito una specie di visione astronomica egizia dei cieli (Fig. 3). In questo caso, le informazioni riguardanti la somma in questione sono molto più pregnanti, infatti, all’esterno della sfera che contiene i corpi celesti (comprensivi di stelle, costellazioni e pianeti) sono posti, come Atlanti, 12 esseri così suddivisi: • 8 uomini (contestualmente, Neter) • 4 donne (umane) Essi utilizzano 24 braccia per svolgere la loro funzione galattica, quindi ritrovia-


mo nuovamente la stessa informazione numerica, che viene utilizzata, in questo caso, per descrivere un contesto astronomico dove, nella sfera sostenuta dalle braccia, vi sono 72 corpi celesti. Basta poi osservare la disposizione dei 12 esseri per vedere come sono posti secondo Otto diverse direzioni. Sostanzialmente si può dedurre che, dietro i numeri in questione, ci siano presunte capacità creative femminili e maschili all’opera ma, soprattutto, viene posto l’accento su un fatto che vede la creazione sotto forma di corpi celesti, “figlia” di una precisa sequenza numerica e, allo stesso tempo, animica. Dall’immagine appare chiaro infatti che, stelle, costellazioni e pianeti vengono rappresentati come un unicum composito e vivente.

Zodiaco di Dendera.

Nuovo salto indietro nel tempo, per affrontare un altro reperto, appartenente a Senmut, l’architetto dell’unico Faraone donna della storia egizia, Hatshepsut. Egli visse all’incirca 1450 anni prima di Cristo e, grazie agli ottimi rapporti intercorsi con il Faraone, ebbe l’opportunità di veder riconosciuta una sepoltura insolita per imponenza, anche per un architetto del suo rango. Pochi decenni fa, durante un restauro delle sue stanze, venne nuovamente alla luce tutto il sistema decorativo a lui dedicato. Anche in questa occasione è sufficiente osservare che alcuni astri, dalla forma umana e non, disposti alla destra ed alla sinistra di un asse, sembrano in attesa di essere disposti nel cielo, secondo 12 ruote contenenti 24 raggi. E’, quindi, la sommatoria ben precisa di raggi frazionati nuovamente in 4 e 8 gruppi di ruote, a rivelare come, anche numericamente, può essere suddiviso lo spazio stellare per gli Egizi, per inserire al suo interno stelle e pianeti.

Chiaramente, anche in questo uso del computo mesopotamico potremo notare una diversa applicazione che, variando completamente latitudine e longitudine, mantiene gli stessi riferimenti numerici, ma con diversi utilizzi. Passiamo, quindi, ad un ulteriore esempio: l’I Ching. Come noto, si tratta dell’applicazione di un’arte divinatoria millenaria appartenente all’antica cultura cinese che appare simbolicamente illustrata attraverso linee unite o spezzate disposte secondo Otto direzioni. Contando le linee spezzate e quelle unite, vediamo nuovamente apparire il computo della lista, questa volta utilizzato per prevedere il futuro, a dimostrazione della sempre più camaleontica capacità di interpretazione di un sistema che solo apparentemente è numerico. Se volessimo poi andare ancora più a ritroso nel tempo, la prima rappresentazione risulta incisa sulla Puerta del Sol a Tiahuanacu, in Bolivia, la cui età difficilmente si potrebbe inserire in parametri accettabili, vista la raffigurazione composita di 24 + 24 animali appartenenti al Pleistocene. E che dire poi della Ruota di Medicina dei nativi americani, composta da 24 pietre sapientemente scelte e disposte secondo Otto direzioni ben precise? Gli stessi “numeri” utilizzati per guarire e per dialogare con gli Spiriti”. Se si volesse obiettare che, quanto finora detto, appartiene e s c l u s iva m e n t e a una conoscenza del passato, si potrebbe agevolmente smentire citando le famose equazioni modulari del genio matematico indiano contemporaneo Srinivasa

Ramanujan, fondatore della Teoria delle Stringhe, l’unica attualmente esistente sulla nascita della materia e per cui a determinati numeri, oggi definiti “magici” dalla stessa scienza ufficiale, siano i veri padri della realtà dimensionale in cui viviamo. Forse è possibile ritenere tutto ciò che ha a che fare con il numero Otto come qualcosa che coinvolge direttamente la creazione ed indirettamente Dio, tanto da essere sempre stato utilizzato praticamente in ogni ambito dello scibile umano. Motivo per cui la famosa Piazza San Pietro di Città del Vaticano condivide gli stessi contenuti conoscitivi di un esempio costruttivo come Castel del Monte (Fig. 10), o della mussulmana Cupola delle Rocce ma, non potendo proseguire con le centinaia di esempi possibili riguardanti tale simbologia torniamo a Leonardo da Vinci e i suoi “nodi misteriosi”. Nel 1495-7 circa, durante l’esecuzione del Cenacolo, il genio toscano viene invitato da Ludovico il Moro ad affrescare una delle sale del Castello Sforzesco di Milano. La sala passata alla storia come Sala delle Asse. I lavori, concomitanti a quelli del Cenacolo, costrinsero Leonardo all’utilizzo di manodopera appartenente alla sua scuola di pittura milanese. Grazie ad un libro pubblicato in USA dal titolo “The Unknown Leonardo” di Ladislao Reti, pochi anni fa ebbi l’occasione di osservare l’affresco in questione e, per deformazione professionale, immediatamente mi accorsi di quelle che erano le matrici numeriche, nonché simboliche, celate in svariati metri quadri di un soffitto coperto, come in una foresta, da una meravigliosa vegetazione di alberi e fiori di gelso. Il genio compiaceva il suo benefattore milanese utilizzando alberi e fiori alla base della sua fortuna, in quanto il fiore di gelso è uno dei cibi preferiti del baco da seta, allevato con profusione da Ludovico. Gelso, la cui etimologia latina è appunto “morus”, così come ”il Moro” era il suo mecenate. Ma, a parte le considerazioni storiche, ciò che preme sottolineare è che, osservando il centro del soffitto, dove spicca l’immagine araldica degli Sforza, si possono vedere tutto attorno

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LA VIA INTERIORE

Stemma centrale.

OTTO lunette che, nell’opera, sono contraddistinte da un celeste piuttosto intenso ed unico. Ponendosi poi al centro della sala, direttamente sotto lo stemma del Moro (Fig.13) e utilizzando una semplicissima macchina fotografica dotata di zoom, è possibile ammirare una fantastica ghiera di OTTO, da secoli definiti Nodi, dai quali se ne diramano moltissimi altri, sotto diverse forme chiaramente simboliche, raggiungendo virtuosismi esecutivi oggi inarrivabili (Fig.16). Leonardo usa 32 OTTO intorno allo stemma sforzesco, un riferimento denso di significati; poi, non contento, dispone 12 OTTO intorno alle OTTO lunette. Tale profusione numerica e simbolica potrebbe superficialmente sembrare un retaggio

Particolare.

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pitagorico di un’ipotetica musica delle sfere ma, forse, sarebbe il caso di documentarsi su quanto denaro pubblico venga impegnato nei laboratori di fisica di tutto il mondo alla ricerca della vera matrice della materia, oggi, come un tempo, di nuovo considerata “vibrazionale”. E’ da notare che quegli stessi numeri nascondono una chiara potenzialità “musicale”, che andrebbe forse ufficialmente sondata, anche alla luce del fatto che il grande genio fu un ottimo musicista e costruttore di strumenti musicali, nonché uno dei primi esecutori di esperimenti di cimatica, una scienza in grado di studiare un fenomeno in cui il suono è in grado strutturare la materia secondo precisi principi geometrici. Ma il punto della ricerca è quello di rivelare che anche Leonardo era un portatore convinto di un sapere, che vedeva nell’immanentismo e nel panpsichismo il giusto divenire di un Dio esprimentesi anche in forma “musicale”, numericamente capace di ispirare chiunque fosse stato abbastanza attento nell’osservare le Sue forme costituenti la Natura. Sarebbe quindi un errore pensare che il genio non traesse da questa struttura conoscitiva gli spunti per creare, secondo canoni “divini” appunto. Intanto, egli pone le OTTAVE (come ritengo corretto chiamarle) in vari modi, in tutti i suoi dipinti. E’ infatti sufficiente osservare i ricami posti in modo più o meno visibile a decorare le vesti della “Donna con l’Ermellino”, o Ritratto di Beatrice d’Este, per poi culminare con l’ordito, collocato a sottolineare il décolleté della magnifica “Gioconda”. Non bisogna poi stupirsi se le sue invenzioni hanno così spesso parti o forme ottagonali, come ad esempio il cuscinetto a sfera, o se gli schizzi delle sue armi terminano sovente con la simbologia dell’Otto. Così come non sorprende che abbia donato alla sua Scuola di Pittura sei tavole, nelle quali l’ordito degli Otto viene portato ai suoi massimi estremi, tanto da rappresentare, tra l’altro, un punto di riferimento per tutte le ricamatrici delle corti europee nell’ornamento di abiti e arredi. E, a dimostrazione di come nelle sue mani la simbologia dell’Ottava avesse l’opportunità di diventare non solo arte, ma anche moda, sarebbe il caso di notare come i suoi schizzi sulla pettinatura della Leda (Fig. 22), nel tempo, rappresentarono un modo unico per “acconciarsi” per tutte le nobil-

Pettinatura della Leda.

donne delle corti più raffinate d’Europa. A questo punto si è pronti ad osservare con i giusto atteggiamento il collo del Cigno della “Leda Stante“ e, soprattutto, comprendere perché quel cigno dalla nascita divina osservi testardamente non il cielo, ma proprio la pettinatura della Leda, chiamata così a rappresentare (come lo Zodiaco di Dendera) quella parte energetica femminile alla base della creazione connessa con il Pensiero. Un Pensiero Divino che diventa cimaticamente, cioè attraverso il suono e il numero, la forma e materia stessa dell’Universo. Suoni e Numeri che creano Forma e Materia: di questo Leonardo sembra essere ben consapevole, a riprova degli “sghiribizzi” disseminati lungo tutta la sua Opera…

La Leda e il Cigno.


L’ARREDO ECOLOGICO

Con l’esperienza acquisita negli anni produciamo su progettazione e su misura L’ARREDAMENTO NATURALE. Il nostro obiettivo è di creare ambienti alimentando il fluire dell’energia positiva, ottimizziamo gli spazi e soprattutto ascoltiamo le esigenze delle persone che abiteranno i locali da noi arredati. Adoperiamo solo legno massiccio, certificato, le lavorazioni e gli assemblaggi vengono fatte ad incastro, senza uso di colla, i trattamenti sono fatti solo con olio e cere naturali, i colori sono ottenuti con ossidi sciolti nell’olio, otteniamo superfici satinate e piacevoli al tatto. Evitiamo tutte le finiture con spigoli, otteniamo così forme morbide e arrotondate. Dedichiamo una particolare attenzione ai bambini e ragazzi... curando in modo particolare le loro camerette. Adoperando solo LEGNO, OLIO E CERA si evitano tante forme di allergia... non si creano cumuli di cariche elettrostatiche, gli ambienti sono sani, piacevoli, armoniosi... il legno ha la caratteristica di essere termoregolatore: assorbe l’umidità in eccesso per ridarla quando l’ambiente ne ha bisogno. Progettazione per noi vuol dire anche: curare i particolari come il colore delle pareti, la posizione del letto, l’illuminazione data dalle lampade ionizzanti con la loro luce vivificante... Cerchiamo di seguire il nostro cliente con la massima premura e con la nostra professionalità... Via del Lavoro 18, 31013 Codognè (Tv) - tel./fax 0438 777236 - bioliving@libero.it - www.bioliving.it


LA VIA DEL CIBO

Le pratiche naturali di guarigione di Manuela Gatti Consulente Sistema di Salute Naturale per l’Uomo e l’Ambiente www.corposophia.it

P

arte della nostra cultura dominante si ostina a voler leggere come imperfetta la Natura e, di conseguenza, si ostina a tentare di rimuovere i sintomi di ciò che si definisce malattia, senza sforzarsi di vedere, e senza comprendere, che queste manifestazioni non sono altro che l’espressione di un immenso potenziale di riarmonizzazione: la malattia esprime in sé il meccanismo della guarigione. Buona parte delle cause della malattia sono da ricercare nell’errata alimentazione, la restante percentuale è da attribuirsi a cause ambientali e a cause insite nella sfera emozionale, come è stato trattato nell’articolo “Salute Naturale dell’Uomo e dell’Ambiente” nel numero precedente. Una volta che si è compreso che organismo ospitante e organismo ospite sono un tutt’uno indivisibile ed imprescindibile, che il programma “habitat abitanti” stilato da Madre Natura racchiude in sé e manifesta la perfezione, si pongono le basi di un sistema che trova conferma anche nella fisica quantistica che ha svelato il collegamento esistente fra ogni infinitesimale parte dell’Universo con il Tutto: non può esserci un ben-essere isolato, non può esistere un concetto di salute isolato o riservato a pochi. Si può così riscoprire un sistema indirizzato a ripristinare l’interazione armonica fra gli esseri viventi e l’ambiente ospitante per permettere che la vita e le relazioni sul pianeta Terra siano improntate nel rispetto e nella conoscenza delle leggi di Natura. Per attuare un progetto simile è necessario comprendere il senso profondo di queste leggi talvolta volutamente occultate e strumentalizzate nel corso della nostra storia come forme ed esercizio di potere. Se l’ambiente che ci ospita è ammalato, noi ci ammaleremo, se la terra è inquinata, noi ci nutriremo con cibo inquinato, se le alcune fonti di infor10

mazione della scienza e della medicina talvolta diffondono, attraverso i media, informazioni che amplificano la paura della malattia, proponendo come unica soluzione farmaci e vaccini, si finisce per affidarsi a soluzioni che non risolvono a fondo il senso ed il significato della questione. L’obiettivo che si intende raggiungere è dunque la Salute Naturale dell’Uomo e dell’Ambiente, come unità indivisibili, attraverso la promozione delle competenze innate e la restituzione del potere personale di ognuno, e svincolarci l’umanità dalla dipendenza assoluta dalla medicina ufficiale, in generale, dal concetto univoco di terapia medicalizzata, lì dove occorre una visione più ampia e aperta a saperi complementari di cura degli individui. Alla luce di queste considerazioni è necessario che vengano re-interpretati i segnali che invia l’organismo quando è sottoposto a stress, ad abuso, incuria, sia che si tratti dell’organismo umano che più in generale. Questi segnali, che in ambito medico vengono definiti sintomi, sono sostanzialmente le manifestazioni esteriori della malattia, sia che si tratti di raffreddore o influenza, polmonite o diabete, infarto o tumore. Per la medicina ufficiale la disattivazione o

“remissione” dei sintomi, corrisponde alla guarigione. Ma, se i sintomi vengono disattivati con l’utilizzo di farmaci, si determina solo una guarigione apparente: il corpo reagisce all’introduzione di queste sostanze farmaceutiche, predisponendosi a neutralizzarli e bloccando il suo processo di disintossicazione. Se il paziente si salva, il sintomo può ricompare senza risolvere. Se si somministra della droga ad un tossicodipendente, si determina uno stato apparente di benessere, se gliela si toglie, gli si crea una crisi d’astinenza, tanto più dolorosa quanto più il suo corpo è intossicato. Allo stesso modo, se si interrompe l’assunzione di sostanze nocive quali cibo insano, medicine superflue, alcool e fumo in eccesso, sostanze nervine - può sembrare un paradosso ma non lo è - si permette al corpo il processo di eliminazione delle tossine accumulatesi, che avvelenano il flusso sanguigno e l’intero organismo: vere e proprie crisi di guarigione (che la medicina definisce “malattia”). Nelle persone intasate da cibo non sano ed eccessivo, per esempio, che dopo il digiuno notturno sentono la lingua patinosa, l’alito pesante e un senso di stanchezza - sintomi di eliminazione - si


verifica al risveglio una brama di cibo, anche se in realtà non hanno fame: mangiano e si sentono meglio! Questo si spiega con il fatto che l’introduzione di cibo blocca il processo di espulsione delle sostanze tossiche derivate da cattive abitudini, non solo alimentari, per cui si sente il bisogno di mangiare per arrestarne il processo, fino ad arrivare a dover mangiare durante la notte per riuscire a per potere riposare. Non è la malattia che si deve curare, ma il corpo, che deve essere ripulito e liberato da tutto ciò che di nocivo si è accumulato fin dall’infanzia. In questo ambito la posizione della scienza è duplice: quella delle multinazionali farmaceutiche e dagli apparati della medicina ufficiale che “medicalizzano” la gravidanza e il parto, producono il latte artificiale per le madri che “non hanno latte”, inducono a vaccinare i neonati, allo svezzamento precoce e, quindi, ad una sorta di dipendenza dalla pediatria e dalle medicine, e quella più difficile da scoprire, che non viene divulgata in modo così massiccio. Ma pur sempre di scienza ufficiale si tratta, seppure non così nota, come per esempio, lo studio condotto da due medici coraggiosi che lo hanno pubblicato in un libro, intitolato “The China Study”(tradotto in italiano), in cui si indica che la via da seguire per prevenire e curare il cancro, le cardiopatie, gli ictus, l’obesità, il diabete, le malattie auto-immuni, l’osteoporosi, il morbo di Alzheimer, i calcoli renali, la cecità e gran parte delle malattie è quella di un’alimentazione basata su vegetali freschi e cereali integrali, mentre l’apporto di proteine

animali, zuccheri e cereali raffinati è invece strettamente correlato all’insorgere di queste patologie. Il dr. T. Campbell, che ha condotto questo studio durato quasi trent’anni, pubblica i risultati relativi alle singole malattie esaminate e presenta un quadro allarmante di tutti quei poteri forti (scienza farmaceutica, medicina, industria e media) che promuovono il profitto ai danni della salute, la tecnologia ai danni del cibo sano e la confusione ai danni della chiarezza. Buona parte, anche se non la totalità, di questa confusione in fatto di nutrizione, viene alimentata in modo legale e trasparente anche da chi è in buona fede, che si tratti di ricercatori, politici o giornalisti. Un nemico silenzioso che pochi sembrano individuare e comprendere.

“Resta il fatto che informazioni scientifiche, tali da giustificare un cambiamento radicale nella dieta a favore dei cibi di origine vegetale, che mettono in relazione quasi ogni malattia con la dieta e negano l’efficacia dei farmaci, non vengono divulgate, in quanto la stessa medicina americana si occupa di curare la malattia con i farmaci e con la chirurgia dopo la comparsa dei sintomi”, scrive sconsolatamente T. Campbell. Questa indagine è stata la più vasta mai attuata nel suo genere: il New York Times, in un servizio di primo piano nella sua sezione dedicata alle scienze, ha definito questo studio il “Grand Prix” degli studi epidemiologici. La corretta alimentazione umana si basa sull’apporto di frutta e verdura cruda, semi, tuberi, germogli, opportunamente combinati: lo dimostra l’anatomia comparata che pone l’uomo, sulle basi della propria struttura fisica, nella categoria dei primati. E’ necessario eliminare gradualmente ma definitivamente dalla propria dieta gli alimenti e le sostanze dannose e diminuire la quantità di alimenti cotti e caldi, riservandoli per i momenti di necessità, maggiormente nella stagione fredda. Carne, pesce, latte e derivati, uova, farine raffinate sotto forma di prodotti da forno, pasta raffinata, zucchero raffinato e dolci, sono alimenti dannosi, il cui processo di cottura determina nel tubo digerente la produzione di una enorme quantità di muco che, nel tempo, determina sulle pareti dello stomaco e del colon uno strato acido e appiccicoso che non permette più l’assorbimento dei principi nutritivi. Ma è l’assunzione di farinacei cotti, soprattutto se raffinati, a creare la maggior quantità di muco: per questo motivo i vegani sono, paradossalmente, svantaggiati, in quanto il loro consumo di questi prodotti è spesso notevole in proporzione all’apporto di vegetali crudi e freschi che spesso rimane molto basso. Quindi, per ripristinare la fisiologia, è necessario innanzitutto impostare uno schema alimentare che preveda, come regola generale, che almeno l’80% degli alimenti che ingeriamo siano rappresentati da frutta e verdura crude, germogli, semi oleosi, frutta secca non tostata 11


LA VIA DEL CIBO

ma fresca, che verrà consumata diverse volte nell’arco della giornata, lontano dai pasti o mezz’ora prima dei pasti e la verdura cruda in insalata precederà ogni pasto (mai alla fine!) Con questo schema alimentare, tendenzialmente non si avrà sete! Ma è possibile che i primi mesi, durante il processo di purificazione del corpo, la sete si faccia sentire perchè il muco si stacca dalle pareti del tubo digerente, in parte viene eliminato quando ci si scarica e in parte, attraverso il circolo ematico, diffondendo tossine e sale, di cui questo muco è ricco. Siccome gli enzimi digestivi vengono diluiti quando si beve mangiando, per rimuoverlo facilmente e senza fatica sarà sufficiente bere dell’acqua un quarto d’ora prima del pasto per non sperimentare più il senso della sete a tavola, che comunque, per effetto della disintossicazione dell’organismo dovuta ad un nuovo regime alimentare corretto, tenderà a scomparire. E’ importante tenere presente che il passaggio a questo sistema alimentare deve avvenire gradualmente e deve necessariamente tenere conto dello stato di salute della persona,

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della sua vitalità e del suo stile di vita: infatti, il processo purificazione che il corpo mette in atto attraverso l’eliminazione delle tossine accumulate nel corso degli anni, potrebbe essere molto violento e causare “crisi di guarigione” che un fisico poco reattivo potrebbe non essere in grado di sostenere o che semplicemente potrebbero “spaventare” chi ha deciso di intraprendere questo percorso e farlo desistere, imputando i sintomi della purificazione ad un segno di patologia. Proprio per questi motivi si consiglia un supporto, nella fase iniziale, di persone esperte, in grado di fornire il corretto sostegno e le corrette indicazioni mirate in grado di gestire autonomamente la propria salute. Ecco un breve elenco di pratiche naturali, imprescindibili dal ripristino della

corretta alimentazione, che hanno la funzione di sostenere e velocizzare il processo di guarigione • digiuno • lavaggi del colon, clisteri di pulizia • bagni di aria • bagni di sole • trattamenti fisici: massaggi, riflessologia, chiropratica, applicazioni locali fredde • esercizio fisico Bibliografia “The China Study”, T. M. e T.C. Campbell “Il Sistema di Guarigione della Dieta senza Muco”, “La tua via Verso la Rigenerazione”, “Digiuno razionale”, Arnold Ehret “Il codice umano”, Nader Butto “Salute dell’habitat” (seconda edizione), Nicola Limardo “Storia dell’igienismo naturale”, Valdo Vaccaro “La luce che cura”, Fabio Marchesi “Ecocidio”, Jeremy Rifkin “Il risveglio del leone”, David Icke.


LA VIA DELLE PIANTE

Al riparo dal sole di Ilaria Frittoli (naturopata)

Proteggiamo la vista dei bambini dal sole L’estate è alle porte, i nostri figli passano molte ore del giorno all’aperto e sono esposti alle insidie dei raggi ultravioletti, sappiamo inoltre che il riverbero è altrettanto dannoso per i loro occhi; l’acqua, la sabbia, la neve, ma anche il cemento delle nostre città, riflettono la luce solare come uno specchio, aumentandone l’intensità del quindici, venti percento circa. E’ importante abituare i bimbi ad indossare gli occhialini da sole proprio come fanno gli adulti. Per proteggere in modo corretto la vista, è importante acquistare occhiali con lenti polarizzate in grado di bloccare il riflesso e di colore marrone scuro, non con lenti colorate. Per i più piccoli, la protezione la può dare anche un semplice cappellino con la visiera. Gli occhiali vanno indossati anche quando vediamo il cielo coperto, perché i raggi, penetrando attraverso le nuvole, danno luogo ad un riverbero dannoso. Se, alla sera, a causa del cloro delle piscine, dell’acqua salata o dell’eccessiva esposizione al sole, notiamo che gli occhi del nostro bambino, specialmente se di colore chiaro, sono arrossati e infiammati, lo possiamo aiutare con un rimedio naturale molto semplice ma altrettanto efficace: l’impacco di camomilla con petali di rosa. Il potere antinfiammatorio e antiallergico della camomilla, associato alla proprietà antibatterica della rosa, rendono questo impacco utile per alleviare in breve tempo i fastidiosi sintomi di bruciore e infiammazione oculare. I petali di rosa contengono inoltre vitamine del gruppo B, vitamina C e vitamina K, sali minerali, calcio, potassio, rame e iodio. Le proprietà curative delle rose sono molteplici, rendendole così delle vere e proprie medicine naturali. Preparazione Mettiamo in una tazza d’acqua bollente quattro grammi di petali di rosa non trattata appena raccolti, oppure essiccati, reperibili in erboristeria e quattro o cinque grammi di camomilla, lasciamo in infusione per dieci minuti a recipiente coperto, dopo di che possiamo filtrare e lasciare raffreddare il tutto. Imbeviamo nell’infuso delle garze

sterili e applichiamole delicatamente sulle palpebre del bambino per dieci minuti circa. Un consiglio Durante tutto il periodo estivo, consiglio di dare ai bambini succhi di frutta o centrifugati a base di vegetali rosso-arancioni, per esempio carote, albicocche, pesche, per rafforzare in maniera generale la vista. Un ottima bevanda può essere il succo di mirtillo: questi piccoli frutti sono ricchissimi di antociani, pigmenti molto utili per l’organismo umano, che agiscono sui capillari della retina, rendendola meno sensibile alla luce. Lo si può acquistare già pronto al supermercato, meglio se da agricoltura biologica, oppure lo si ottiene centrifugando i frutti freschi, con l’aggiunta di una carota.

Per abbronzarsi senza scottature, servono i cibi giusti… Durante i mesi estivi la pelle è l’organo più esposto all’azione degli agenti atmosferici, in questo caso a quella dei raggi solari ultravioletti. Le principali problematiche che vengono frequentemente riscontrate sono: irritazione, eritema solare e vere e proprie scottature. L’eritema solare è un arrossamento della cute, molto frequente nella zona delle spalle ma anche del viso e del decoltè, originata da una dilatazione dei vasi capillari, a causa di un’inadeguata esposizione al sole. Può presentarsi in forma lieve, oppure in maniera molto intensa, frequentemente nelle persona con carnagione, occhi e capelli chiari. I sintomi che lo caratterizzano sono, prurito e bruciore nella parte interessata, nelle forme gravi possono comparire anche bolle e vescicole, con conseguente desquamazione nella zona interessata. Le manifestazioni tendono e regredire e risolversi nel giro di quattro o cinque giorni. Al mare o in montagna è sempre consigliabile non esporsi direttamente al sole nelle ore centrali della giornata, che vanno dalle undici alle sedici, momento in cui i raggi solari sono più intensi e aggressivi. Applicare sempre, anche se il cielo è

coperto o si sta all’ombra, creme protettive. La vitamina E svolge un ruolo fondamentale nella rigenerazione cutanea, proteggendoci dal danno dei radicali liberi: possiamo utilizzare quindi creme con basi naturali, per esempio all’aloe vera o burro di karitè, oppure applicare degli oli, per esempio l’olio di monoi o l’olio di jojoba. Per tutta l’estate, soprattutto prima delle vacanze, è importante fare scorta di betacarotene o vitamina A. Questa, oltre ad essere nota per i suoi effetti benefici a carico di tutto il sistema visivo, è particolarmente importante e necessaria per la struttura della pelle. Il betacarotene è presente in alte quantità nelle carote, che si possono consumare grattugiate, oppure brevemente cotte al vapore, ma viste le temperature alte di questa stagione, consiglio di centrifugarle e consumarle subito per evitare la perdita dei nutrienti, magari associandole con albicocche o pesche, quest’ultime indicate in caso di sete eccessiva o bocca asciutta. Infine un altro frutto da consumare in questo periodo è il mango, che si può gustare in macedonia, magari abbinato sempre a pesche ed albicocche, anch’esso è molto ricco di betacarotene, oltre che di quasi tutte le vitamine del gruppo B, sali minerali ed alcuni amminoacidi. L’alto contenuto di oligoelementi lo rendono un frutto leggermente lassativo e diuretico, adatto quindi in caso di ritenzione idrica, disturbo che può verificarsi in estate così come la stitichezza, frequente quando si soggiorna fuori casa.

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LA VIA DELLE STELLE

Astrologia e salute di Roberta Giurissevich (astrologa) fly_free@tiscali.it

I

n base a una tradizione molto antica, che risale fino agli antichi egizi, ai dodici segni dello zodiaco corrispondono, dall’alto verso il basso, altrettanti segmenti del corpo umano, includendo ciò che contengono. Più precisamente: l’Ariete governa la testa, il Toro il collo, i Gemelli i polmoni e gli arti superiori, il Cancro lo stomaco, il Leone il cuore, la Vergine l’intestino, lo Scorpione i genitali, il Sagittario le cosce, il Capricorno le ginocchia, l’Acquario le caviglie e i Pesci sono associati con i piedi. Oltre a questa suddivisione vi sono ulteriori corrispondenze che seguono le analogie tra la funzione dell’organo e la simbologia zodiacale. Ad esempio il Leone influenza la circolazione del sangue, la Vergine il sistema nervoso, il Sagittario è posto in analogia con il fegato e i polmoni (in quanto parte dell’asse Gemelli-Sagittario), il Capricorno influisce su ossa e pelle e l’Acquario sul sistema nervoso e sulla circolazione (essendo sullo stesso asse

del Leone). Secondo Tolomeo, uno dei più eminenti rappresentanti della tradizione astrologica antica, autore del celebre “Tetrabiblos”, i pianeti sono indicatori delle cause e della natura delle malattie, mentre i segni indicano la parte del corpo o l’organo che viene colpito. Passando in rassegna i pianeti e le loro corrispondenze, al centro del nostro sistema si trova il Sole, che produce l’energia vitale, il calore e la luce: tali fattori sono riconducibili all’astro diurno anche sul piano anatomico.

Alcuni autori fanno corrispondere la Luna con l’occhio sinistro.

Il SOLE incide sulla vitalità e sulla capacità di recupero, influenza l’azione nella fase di veglia, la produzione ormonale, viene associato al cuore, alle arterie e agli occhi; la tradizione fa corrispondere il Sole all’occhio destro.

VENERE, dea della bellezza e dell’amore presso gli antichi, corrisponde alla femminilità, influenza la fertilità, attraverso la produzione di ormoni femminili, è collegata ai reni, alla circolazione venosa, agli organi genitali femminili e alla pelle.

La LUNA, simbolo dell’archetipo femminile, governa il ciclo mestruale e la gestazione, rappresenta il mondo dell’acqua e della notte, nel nostro corpo governa i liquidi, la loro circolazione e influenza la digestione, che avviene attraverso lo “scioglimento” delle sostanze ingerite; in quanto astro notturno, è associata al sonno, al mondo onirico e, più in generale, all’inconscio.

MERCURIO, che nella mitologia era il messaggero degli dei, governa la comunicazione e gli scambi nel corpo, quali quello che avviene attraverso i polmoni, il sistema nervoso e quello cellulare. Gli organi sensoriali, essendo deputati allo scambio con il mondo esterno, sono governati da questo pianeta. In quanto influente sul segno della Vergine, viene posto in analogia anche con l’intestino e il cervello.

MARTE, che nella mitologia greco-latina era il dio della guerra, corrisponde alla forza, all’aggressività e alla virilità, viene associato al sangue e alla cistifellea; tra le affezioni genera la febbre e la comparsa di fenomeni fisici di carattere eruttivo, incide sulla predisposizione a contrarre infezioni e infiammazioni, sulla capacità del corpo di difendersi attraverso il sistema immunitario e infine influenza la carica sessuale nell’uomo, ovvero la produzione di ormoni maschili. La tradizione associa GIOVE al fegato, alla circolazione arteriosa, al sistema muscolare, ai processi di metabolizzazione delle sostanze nutritive del corpo, quali zuccheri e grassi e, a seconda della posizione e degli aspetti del pianeta, ai fenomeni fisici di espansione e di crescita sia naturali che patologici. Il pianeta governatore del Sagittario viene posto in analogia anche con gli eccessi, soprattutto legati ai piaceri della tavola: è quindi il principale responsabile della tendenza a ingrassare.


Già presso gli antichi egizi SATURNO era collegato con le affezioni provocate dal freddo e dall’invecchiamento, nella sua moderna interpretazione esso è in corrispondenza con le ossa, con i denti e con i legamenti. Saturno, per i greci Kronos, il tempo, può avere anche valenza positiva, poiché se si trova in una buona posizione all’interno di un oroscopo è sinonimo di longevità. In particolare i cicli di Saturno influenzano notevolmente la salute e determinano in modo cruciale l’avvicendarsi delle varie fasi della vita umana. Dei cosiddetti “pianeti lenti”, Urano, Nettuno e Plutone, non vi è menzione negli studi astrologici della tradizione antica, in quanto scoperti in epoca relativamente recente. URANO, simbolicamente connesso alle reazioni violente e improvvise, alla velocità, ai fenomeni inaspettati, all’elettricità, alla tecnologia e alla meccanica, è collegato a livello fisico ai fenomeni reattivi, alle accelerazioni e a situazioni “fuori controllo”, come incidenti e interventi chirurgici improvvisi o a terapie che utilizzino macchinari e metodi tecnologicamente avanzati. Non a caso Urano, governatore del segno dell’Acquario, il cui simbolo viene rappresentato da due onde sovrapposte, corrisponde a tutte le terapie che si avvalgono di “onde”, come ad esempio l’elettricità, le onde elettromagnetiche e i raggi x. Presiede infine alla trasmissione degli impulsi nervosi e a tutti i fenomeni fisici regolati da processi di pressione. NETTUNO, che era il dio del mare per gli antichi, è in analogia con l’inconscio, inteso come tutto quanto rimanga al di sotto della soglia di coscienza; sul piano conscio corrisponde all’intuito, all’ispirazione e all’immaginazione. Se Nettuno si trova in un punto sensibile dell’oroscopo, influenza l’equilibrio psichico della persona, determinando, in cattivo aspetto, disturbi mentali e squilibri psichici. E’ inoltre collegato alle difese, alla capacità di trasformazione del corpo e alla tendenza ad instaurare meccanismi di dipendenza. L’ultimo pianeta, PLUTONE, associato all’energia radioattiva, corrisponde alla

carica erotica nella sua espressione più inconscia e primitiva. Dio degli inferi per gli antichi, Plutone si associa alla morte, è collegato con gli stadi di decadimento sul piano fisico e con i processi e i comportamenti autodistruttivi. Le terapie che utilizzano radiazioni e le patologie connesse con queste ultime sono in analogia con Plutone. L’oroscopo è suddiviso in dodici sezioni, dette Case, che corrispondono ad altrettanti settori della vita, sui quali vanno a influire le simbologie dei segni e dei pianeti, a seconda della loro collocazione. In astrologia medica anche questi campi acquistano una valenza, che si ricava dall’analogia della Casa con il segno ad essa corrispondente. Per esempio, la seconda Casa è analoga al secondo segno, il Toro, e si associa quindi con la gola, il collo, la faringe. La presenza di un segno o di un pianeta “favorevole” in una Casa indica l’assenza di patologie in quel segmento del corpo, la vitalità e la resistenza dell’organo o della parte del corpo corrispondente. Viceversa, se un settore dell’oroscopo ospita un segno o un pianeta poco favorevole l’organo o la zona anatomica relativa risulta debole o vulnerabile.

Un discorso a parte merita l’Ascendente, che coincide con la cuspide della prima Casa e che, essendo per molti versi uno dei punti chiave dell’oroscopo, racchiude in sé importanti significati riguardanti la costituzione corporea, la salute, la forza fisica e le eventuali predisposizioni patologiche. L’analisi astrologica consente attualmente di delineare in un quadro complessivo e di porre in relazione all’ambiente circostante le caratteristiche psicologiche individuali, il temperamento, le zone più deboli a livello fisico e la tendenza a contrarre eventuali malattie. Da tempi antichissimi l’astrologia è stata affiancata da valenti studiosi alla scienza medica, per determinare un modo più completo e approfondito di valutare lo stato di salute delle persone. L’abbinamento delle conoscenze nei due campi appare una risorsa, nella prospettiva di ampliare la possibilità di affrontare gli squilibri che stanno alla base delle malattie nel “sistema” umano, anche ampliando lo scenario ad altri rami della medicina “energetica”, in un’ottica di riconoscimento delle discipline cosiddette “complementare” quali validi metodi di supporto alla cura dell’uomo. 15


I Luoghi della BioGuida Percorsi ed itinerari per viaggiatori dello spirito

Associazioni, scuole, istituti, centri, terapeuti, seminari, corsi, conferenze ed altre proposte Per informazioni su come venire inseriti nella rubrica: info@bioguida.com - 040.302110 - 338.8852117

PIEMONTE TORINO Centro Buddha della Medicina Via Cenischia 13, Torino. Tel. 011.3241650, 011.355523. Centro Milarepa Largo Beato Umberto 8, Avigliana (TO). centro.milarepa@tiscali.it CENTRO STUDI CLOROPhYLLA Associazione Tecniche Naturali Via Settimo 1, San Mauro Torinese (TO) Tel. 338.5979532 www.centrostudiclorophylla.org csc.clorophylla@virgilio.it Centro Studi Maitri Buddha Via A. Guglielminetti 9, Torino. Tel. 011.359649. IL CERChIO VUOTO associazione religiosa per la pratica e lo studio del Buddhismo Zen Soto (responsabile spirituale rev. Dai Do Massimo Strumia) Via Massena 17, Torino. Tel. 333.5218111. www.ilcerchiovuoto.it dojo@ilcerchiovuoto.it

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DOJO ZEN MOKUShO Via Principe Amedeo 37, Torino (TO). Tel. 011.883794. Scuola di Yoga Kalpa Vriksha Satyananda Str. Campetto 43, Piossasco (TO) Tel/Fax: 011.9042534, yogasatyananda@virgilio.it

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Centro “il Fiore Del Tao” Via Felice Casati 8, Milano. Tel. 02.29537223 www.fioretao.com CIRCOLO OM ShANTI Via Piave 23, Motta Visconti (MI). Tel. 02.90001188 lucilla.disomma@tin.it Kunpen Lama Gangchen Via Marco Polo 13, Milano. Tel. 02.29010263. Monastero Zen Il Cerchio Via dei Crollalanza 9, Milano. Tel. 02.8323652, www.monasterozen.it ThE NEW YUThOK INSTITUTE PER LA MEDICINA TIBETANA Corsi, meditazioni e seminari. Prof. dr. Pasang Yonten Arya T. Sherpa. Viale Spagna 77, Sesto S. Giovanni, (MI). Tel. 02.2536266, www.newyuthok.it OIPA - Organizzazione Internazionale Protezione Animali Via Passerini 18, Milano. Tel. 02.6427882, www.oipaitalia.com info@oipaitalia.com ROBERTO FACINCANI Naturopatia Aura-Soma® Cranio-Sacrale PMT e Intolleranze Alimentari A Milano, Como e Bergamo. Cell. 340.3641193, www.astrobenessere.net info@astrobenessere.net SOCIETà ITALIANA AGOPUNTURA VETERINARIA S.I.A.V. - It. V.A.S. www.siav-itvas.org segreteria@siav-itvas.org

BERGAMO CENTRO YOGA MANDALA Via Borgo Palazzo 3, Bergamo (BG). Tel. 035.215395, 333.4576099. GRUPPO ZEN BERGAMO Pratica di zazen c/o Ho Sha Do Via San Bernardino 18, Bergamo. Tel. 333.4400313, zazenbg@yahoo.it

BRESCIA Karma Cio Ling Centro Buddhista della Via di Diamante V.le Venezia 198, Brescia. Tel. 030.301515. www.buddhism.it

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I LUOGhI

IKSEN Via F. Bianchi 3, Tosc. Maderno (BS). Tel 0365.641898.

COMO EDOARDO AMATO KOFLER Tel. 338.9310834 x1idea@hotmail.com www.armoniaesaggezza.com

CREMONA Istituto per l’Evoluzione Armonica dell’Uomo Via Carso 2, Cremona. Tel. 0372.433239.

PAVIA Ass. Scuola Soto Zen Centro Studi Zen Komyoji Loc. Costapelata-Fortunago Fortunago (PV). Tel. 0383.875584. ASSOCIAZIONE ZERO Associazione per il recupero e la trasmissione della tradizione interiore nello Hata Yoga. Sede sociale: via C. Marx 3, Voghera. Sedi di pratica: Pavia e Voghera. Tel. 328.4833411.

VARESE Associazione Maggio Via Sanvito Silvestro 40, Varese. Tel. 0332.235555.

VENETO

Erboristeria VERDEACQUA Dott.ssa Marinella Camera Iridologia, Naturopatia, Fiori Di Bach, Alimenti, Intolleranze Alimentari, Bio-Oggettistica, Cosmesi Naturale. Via Scapacchiò 32B 35030 Selvazzano Dentro (PD) Tel. 049.8056956, cell. 348.4417556 www.verdeacquaerboristeria.com info@verdeacquaerboristeria.com SCUOLA MEKONG Ayurveda e Massaggi Orientali Via Monte Cengio 26 B, Padova. Tel. 049.8716235 www.mekong.it

UShIDA REIKI CLINIC Tel. 347 5386600 ushida@centrostudiobioenergie.it

ASSOCIAZIONE LE QUERCE BIANChE Via Toti dal Monte - Cal del Bosco Barbisano di Pieve di Soligo (TV) Tel. 0438.987178, info@lequercebianche.org Fabio: 347.6202071, fabio@lequercebianche.org

VERONA

ISTITUTO OLISTICO Via Savallon 15, Anzano di Cappella Maggiore (TV). Tel. 0438.941457, info@istitutolistico.it www.istitutolistico.it ASSOCIAZIONE CULTURALE NAShIRA Discipline bio naturali dal 1990 - Shiatsu, Yoga, Fiori di Bach Via Cavour int. 34/C, Conegliano (TV). Tel./Fax 0438.22530, cell. 346.0346404 centro.nashira@libero.it SCUOLA KINERGIA Via Malan 59/2, Borso del Grappa (TV). Tel. 0423.910304, cell. 349.8834096. www.kinesiologiaviva.it info@kinesiologiaviva.it

VENEZIA

ASSOCIAZIONI PROGETTO BENESSERE Viale Stazione 134. Montegrotto Terme (PD) Tel. 049.8910706 - 335.6745856 www.associazioniprogettobenessere.it www.gioiabertha.it

CENTRO YOGA DhARMA Via Napoli 52, Mestre (VE). Tel. 041.5311954. www.yogadharmamestre.it info@yogadharmamestre.it

Centro Tara Cittamani Via Lussemburgo 4, Padova. Tel. 049.8705657.

METODO CALLIGARIS Ass. culturale “STELLA POLARE 999” Via Val Pusteria 9, San Donà di Piave (VE). Cell. 348.3027711, info@metodocalligaris.org www.metodocalligaris.org

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ASSOCIAZIONE CULTURALE MAYA Salute e benessere per il corpo e lo spirito. Corsi di Formazione. Seminari. Consulenze individuali Vicolo San Francesco d’Assisi 1 31032 Casale sul Sile (TV) (presso Hotel Claudia Augusta) Tel. 335.8752254 beppe.maya@libero.it

TREVISO

PADOVA

Centro Studi Syn per l’Educazione Biocentrica Via Chiesanuova 242/B, Padova. Tel. 049.8979333, assocsyn@tin.it

ASS. ENERGY DARShAN OShO YATRILAND VENEZIA Via Alberoni 41, Lido di Venezia (VE). Tel. 041.5261853, 339.1199317, info@oshoyatrilandvenezia.com www.oshoyatrilandvenezia.com

Centro Ming Men Corte Convento 28, San Michele ex. (VR). Tel. 045.8921109, www.centromingmen.com Centro Studi e Meditazione Buddista Karma Tegsum Tasci Ling Contrada Morago 6, Mizzole - Cancello (VR). Tel. 045.988164.

VICENZA Centro Studi Syn Via Villa Glori 22, Vicenza. Tel. 0444.922682, assocsyn@tin.it ERBERIA Prodotti eroboristici selezionati. C.so SS. Felice e Fortunato 5, Vicenza. Tel 0444.322814.

TRENTINO ALTO-ADIGE BOLZANO CreativEvolution - Walter Sebastiani Frazione Albes 50, Bressanone (BZ). Per informazioni: tel. 0472.851163. ELEONORA BRUGGER & PAUL KIRChER S. Pietro Mezzomonte 40, Velturno (BZ) Tel. 0472 802228 info@eleonorapaul.com www.eleonorapaul.com


JING TAO® Essenza in movimento di Sonia Rizzi fondatrice ed ideatrice del metodo. Tel. 338.7592945 www.jingtao.it info@jingtao.it

Corso Libertà, 85 - MERANO (BZ) Cell. 393.7209012 - biodir@aliceposta.it www.biodinamicitriveneto.org

TRENTO ASSOCIAZIONE PRANIC hEALING Trentino Alto Adige - Via Perini 43, Trento. Tel 328 7065165, cell. 348 2399999. ASSOCIAZIONE SAMTEN ChÖLING ONLUS L’isola del Dharma per gli esseri di buon cuore. Centro Buddhista nelle 10 Direzioni Corso Alpini 4, Trento. Tel e Fax 0461.038510, cell. 348.2601969 www.samtencholing.eu info@samtencholing.eu CASA DI SALUTE RAPhAEL Piazza De Giovanni, Roncegno (TN). Tel. 0461.772000, www.casaraphael.com mail.info@casaraphael.com CENTRO KUShI LING Centro di meditazione residenziale, organizza ritiri di gruppo e individuali Laghel 19, Arco (TN). Tel. 347.2113471 www.kushi-ling.com Centro Vajrapani P. S. Giuseppe 5, Bosentino (TN). Tel. 0461.848153, www.vajrapani.it

FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE ACCADEMIA CRANIO SACRALE Metodo Upledger Piazza S. Antonio Nuovo 6, Trieste. Tel. 040.3476191. www.accademiacraniosacrale.it

ANTONELLA ChIURCO - IBCLC Consulente Professionale in Allattamento Materno DESIDERI VIVERE AL MEGLIO E IN MODO NATURALE L’ESPERIENZA DELL’ALLATTAMENTO AL SENO? Telefona per una consulenza: cell. 338 9058904. Si riceve per appuntamento presso Stare Bene Pilates, Via Battisti 1 a Trieste. AShRAM NATABARA - DAS GIORGIO GADDA Bakti Yoga, Psicologia Transpersonale, Yoga Nidra, Meditazione. Via Imbriani 2, 4° piano. Trieste. Tel. 328.1839881, 347.9648358.

CENTRO STUDI E RICERCHE OLISTICHE di Maurizio Battistella Shiatsu, Kinesiologia, Reiki ed altro ancora. Via Palestrina 8, Trieste. Cell. 338.7592945. www.csro-ts.it www.inochi.it - bat@riversintooceans.it

Associazione culturale NATURALMENTE Oli Essenziali, Fiori di Bach, Cosmesi fai da te, le Ferite dell’Anima e Sentire l’Intuito (Metamedicina), Chakra e Numerologia Via Cumano 4, Trieste. Info: 347.9842995, http://digilander.libero.it/naturalmente.it naturalmente.it@libero.it Associazione Culturale e Sportiva ALMA PSICOCORPOREA Via Tor San Piero 16/A, Trieste. Tel. 040.412304 www.psicocorporea.it Ass. Culturale INFINITA ESSENZA DELL’AMORE Via Mazzini 30, Trieste. Cell. 347/1404116 (Ylenia Harrison) Cell. 328/2160210 (Paola Bernetti) www.infinitaessenzadellamore.it A.s.d. YOGA JAY MA Via A. Emo 2, Trieste. Cell. 347 8461831 vie.vanna@yahoo.it AYURVEDA E BENESSERE Trattamenti e Massaggi Ayurvedici. Massaggi per gestanti, Yoga, seminari di massaggio ed aromaterapia. Via Milano 18, Trieste. Si riceve per appuntamento: Cristiana Simoni, cell. 347.0354846

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I LUOGhI

BUQI INSTITUTE TRIESTE Discipline praticate: Taijiwuxigong, Taiji37, Massaggio Buqi, Meditazione. Via Del Veltro 43,Trieste. Tel. 340.6535664, www.buqi.net CENTRO BUDDISTA TIBETANO SAKYA KUNGA ChOLING Corsi gratuiti di introduzione al buddhismo tibetano e programmi di adozione a distanza. Via Marconi 34, Trieste. Tel. 040.571048, www.sakyatrieste.it sakyatrieste@libero.it LAM - Il Sentiero Piazza Benco 4, Trieste. Tel. 040.0642281, cell. 328.5629546 lamilsentiero@gmail.com NEW AGE CENTER Via Nordio 4/C, Trieste. A disposizione la Saletta Argondia per seminari, conferenze, presentazioni, mostre ed altre iniziative. Tel 040.3721479, www.newagecenter.it SINERGIE Centro Shiatsu, CranioSacrale, movimento e tecniche posturali. Via Lazzaretto Vecchio 9, Trieste. Tel. 339.1998074, 040.631398, gianspes@libero.it STUDIO MAGIKA - GYROTONIC Via del Monte 7, Trieste. Tel. 040.3480797, www.magikasudio.com Ass. Int.le SWAMATEh ® a.s.d. Tel. 040.350114, 333.7229821. A Trieste. www.swamateh.org

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INSTITUTE OF YOGIC CULTURE Via San Francesco 34, Trieste. Tel. 040.635718 (segr. tel. 24 h.), yogaway@tin.it STUDIO ESSENYA Via del Marcese 57, Trieste. Tel. 040.381410 www.vivianasossiessenya.it vivianaessenya@yahoo.it JOYTINAT YOGA AYURVEDA Scuola ayurveda massaggi, yoga, trattamenti Via Felice Venezian 20, Trieste Tel.Fax 040.3220384 Cell. 339.1293329 www.joytinat-trieste.org info@joytinat-trieste.org

GORIZIA ASSOCIAZIONE ERRASTRANA Sosta, riposo, cibo con erbe spontanee, baratto, auto-costruzione, due sale a disposizione per seminari e corsi. Via Vicenza 9, Località S. Martino del Carso (GO) Tel. 0481.92411, Cell. 393.1068591 errastrana@gmail.com ASSOCIAZIONE LA QUE SABE Via San Francesco 13 34070 Turriaco (GO)

Emporio Erboristico “IL FIORE DELL’ARTE” Via G. Carducci 21, Ronchi dei Legionari (GO). Tel. 0481.475545.

UDINE ASPIC UDINE Via F. Dormish 7, Udine. Tel. 0432.547168. ASS.OPE.A. Associazione Operatori Ayurveda Tutela e Aggiornamento Professionale Operatori Iscrizione al Registro Regionale delle Professioni non Ordinistiche Legge 22/04/2006 n. 13 art. 5 Tel. 0432.1721329 - Cell. 328.3919462 info@assopea.it - www.assopea.it BIODANZA Corso settimanale per principianti aperto a tutti. A Collalto di Tarcento (UD). Giovanni Ceschia, cell. 349.3314962, Centro “ES”, tel. 0432.791619, 339.8907819.

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IL CENTRO DEL CUORE Associazione di promozione sociale Via Leonacco 19, Udine. Tel. 0432.482215, 320.3265696, info@ilcentrodelcuore.it www.ilcentrodelcuore.it

AGEAC - Associazione Gnostica di Studi Antropologici, Culturali e Scientifici Corsi per l’Autoconoscenza volti alla Realizzazione dell’Essere Sede di Monfalcone (GO). Tel. 0481 484626, www.ageac.org

Ass. Cult. INTEGRA-AZIONE Associazione culturale per lo sviluppo integrato dell’essere. Via Stiria 36/A, Udine. Tel. 0432.602530, info@centrodintegrazione.it



I LUOGhI

I dati raccolti sono stati forniti o individuati da elenchi pubblici e sono trattati in ottemperenza alla legge 675/96 con particolare riferimento agli articoli 12 e 20. Agli interessati è riconosciuta la facoltà di esercitare i diritti di cui all’art.13. Il titolare del trattamento dei dati è l’editore.

www.bioguida.com

CENTRO RAShMI AYURVEDA YOGA Massaggi Abyangam Trattamenti Ayurvedici e Reiki Via Roma 50, 33010 Magnano in Riviera (UD). Tel. 0432.782063, cell. 328.3919462, centro.rashmi@yahoo.it http://sites.google.com/site/centrorashmi/ DEBORA SBAIZ Master in Danza/Movimento Terapia e Professional Counselor. Udine, Portogruaro e Lignano. Tel. 0431.422147 www.deborasbaiz.it info@deborasbaiz.it EQUILEARNING di Sonia Struggia Horse Assisted Education Via Cortona 17, Fiumicello (UD). Tel. 0431.91437, Cell. 335.6816129 www.equilearning.it sonia.struggia@equilearning.it ESPRESSIONESEGNO della Prof.ssa Erika Celotti, Arteterapeuta Membro dell’Assoc. Prof.le Italiana Arteterapeuti® Iscrizione Registro n°120/2003 P.IVA 02357220306 Viale Tricesimo 101/A - int. 5, Udine. Riceve per appuntamento cell. 338. 3344705 info@espressionesegno.it www.espressionesegno.it Dott. GERMANA PONTE Trainer di Focusing, riconosciuta dal Focusing Institute di NewYork Cell. 338.7812626, germana.ponte@libero.it www.focusing-consapevolezza.org

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ThE EXPRESSIVE hEALING ARTS STUDIO Counseling a mediazione artistica, arteterapia, ricerca interiore. Corsi e sessioni individuali. A Udine. Cell. 340.3706330 mceharts@gmail.com IL FORNO ARCANO Via del Cristo 8, Rive d’Arcano (UD). Tel. 0432.809348, forno.arcano@libero.it GRUPPO ZEN UDINE Via Cormor Alto 218, Udine. Ogni mercoledì alle 21.00 appuntamento di meditazione Za-Zen. Per informazioni: Maurizio KoGyo Florissi, cell. 348.3071667. CENTRO DI SALUTE INTEGRATA del Dott. Gianluigi Giacconi Via Stiria 36A, Udine. Tel. 0432.602530 www.centrodisaluteintegrata.com gianluigigiacconi@centrodisaluteintegrata.com

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TRATTAMENTI

...cervicale, emicrania, mal di schiena, ansia, depressione, insonnia, colite, allergie... sono solo alcuni dei disturbi che possono essere dolcemente risolti con l’applicazione dei metodi: Cranio sacrale integrato, Cromopuntura, Fiori di Bach, Dieta psicosomatica, Test Intolleranze Alimentari PER INFORMAZIONI: VIA SAN LAZZARO 7, TRIESTE Tel. 347 6910549 - www.bcstrieste.it

SCUOLA DI COUNSELING NATUROPATICO INTEGRATIVO Via Stiria, 36/A - UDINE Tel. 0432 602530 www.scuolacounselingnaturopaticoudine.it info@scuolacounselingnaturopaticoudine.it

Dr. CRISTIANA SCOPPETTA Sociologa, Analista BioEnergetica Cervignano del Friuli (UD). Tel. 349.8606782 www.cristianascoppetta.it taodao@libero.it

PORDENONE Ass. IL SOFFIO - Scuola di Shiatsu Via Rotate 10, Pordenone. Tel. 347.5102713, 338.9075470, ilsoffio@yahoo.it


Il livello di Coscienza dell’Anima oltre alla psicologia della personalità

Seminario in 3 weekend con Viviana Sossi Essenya Seminario di AUTUNNO 2012: Primo livello: sabato 15 - domenica 16 settembre Secondo livello: sabato 13 - domenica 14 ottobre Terzo livello: sabato 10 - domenica 11 novembre Orario: 9,30 - 13,00, 15,00 - 19,30 c/o Accademia Cranio-Sacrale Piazza S. Antonio Nuovo 6 a Trieste Costo: 150 euro ogni livello Info e iscrizioni: Viviana S. - cell. 333 9766538 vivianaessenya@yahoo.it - www.vivianasossiessenya.it Il seminario propone un metodo innovativo di lavoro su tale livello della coscienza umana. Non utilizza regressioni ipnotiche o coscienti perché, spesso, tali strumenti possono essere respinti dai cosiddetti “guardiani della soglia”, veri e propri “auto protettori dell’interiorità”. Si utilizzano piuttosto tecniche specifiche di visualizzazione, tecniche meditative ed altri strumenti quali le “costellazioni animiche-spirituali”, ai fini di appianare eventuali conflitti tra l’Anima e l’Io attuale, per migliorare la vita presente.


I LUOGhI

CENTRO “TESIS” Centro Olistico e Culturale Sessioni individuali, Corsi e Seminari Tel. 0434.72782, Cell. 329.2399184. Dott.ssa Doriana Mimma DE VIDO Naturopatia & Bilanciamento Somatico. Riceve per appuntamento a Sacile (PN): Tel. 0434.72782, Cell. 329.2399184. A.P.S. CENTRO OLOS Percorsi per migliorare la qualità della vita. Accademia Olistica, Massaggi, Trattamenti Olistici, Tantra. Via Oberdan 3, Pordenone. Tel. 334.9161.209 www.centrolos.it ASSOCIAZIONE MIRA Corsi e seminari yoga, attività di sostegno umanitario. Pordenone, Via della Ferriera 22. Tel. 347.9455220, www.associazionemira.org Ass. TERRAUOMOCIELO Qi Gong e Percorsi di salute Tel. 0434.20389 (Laura Guerra), info@terrauomocielo.it www.terrauomocielo.it

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STUDIO EQUILIBRYA MASSAGGI OLISTICI Trattamento Cranio Sacrale, Shiatzu, Linfodrenaggio Via Martiri della Libertà 18 Prata di Pordenone (PN) Tel. 0434.611282 333.7466849 manucanziani@virgilio.it SANITARIA Del PUP Via Molinari 38/40, Pordenone. Tel. 0434.28897.

EMILIA ROMAGNA BOLOGNA CENTRO NATURA Via degli Albari 6, Bologna. Tel. 051. 235643, 051.223331 www.centronatura.it info@centronatura.it


CENTRO STUDI CENRESIG Centro per lo studio e la meditazione Buddista Mahayana Via Meucci 4, Bologna. Telefoni: Maddalena 347.2461157, Giovanni 349.6068534. www.cenresig.org info@cenresig.org CENTRO YOGA “LE VIE” Via M. D’Azeglio 35, Bologna. Tel. 051.19982056, www.yogalevie.it info@yogalevie.it Istituto himalayano di ricerca in Ayurveda Via De Leprosetti 2/A, Bologna. Tel. 051.262823, www.ayurveda.bo.it Scuola/Fondazione Matteo Ricci Via A. Canova 13, Bologna. Tel. 051.531595, www.fondazionericci.it SCUOLA DI YOGA CENTRO NATURA Via degli Albari 6, Bologna. Tel. 051.223331, 051.235643, sport@centronatura.it www.centronatura.it

PARMA Ass. LA GROTTA DI CRISTALLO Shiatsu, Tai Ji, Danze Orientali, Voice Dialogue, Reiki, Diapason Terapia, Naturopatia, Meditazione Guidata. Fidenza (PR). Tel. 0524.84450, 0524.62315. Monastero Zen Fudenji Bargone 113, Salsomaggiore Terme (PR) Tel. segreteria: 0524.565667. Monastero Zen Sanbo-ji Pagazzano, loc. Pradaioli 27, Berceto (PR). Tel. 0525.60296. Ass. NAMASTE - Parma Per la promozione e la diffusione della meditazione. Via Mascagni 25, Rivarolo di Torrile (PR). Tel. 0521.810138, cell. 335.6713405. www.oshonamaste.it maprem@libero.it

LIBERA ACCADEMIA SCIENZE UMANE Scuola di counseling professionale accreditata Cncp Incontri di crescita e formazione in ambito umanistico e transpersonale Via Sella 31/A (laterale Via Orlando), Parma. Tel. 0521.944410, www.lasu.it www.alchimia.org Ass. di prom. soc. SPAZIO ShIATSU Corsi di shiatsu professionali e amatoriali, meditazione za-zen, seminari di approfondimento. Via Dalmazia 71, Parma. Tel. 0521.533831, www.studishiatsu.it info@studishiatsu.it

MODENA CENTRO YOGA ShIVA Via Silvati 12, Modena. Tel. 059.364625, Cell. 338.5332728, yogash00@centroyogashiva.191.it www.centroyogashiva.191.it

RIMINI Ass. Culturale MANAGER ZEN Via San Giovenale 86, Rimini. Tel. 0541.736362, www.managerzen.it

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I LUOGhI

UMBRIA, MARChE, ABRUZZI ANCONA LA CITTÀ DELLA LUCE Associazione di Promozione Sociale Centro Studi Discipline Olistiche e Bionaturali. Associazione Conacreis Marche. Reiki. Ayurveda. Yoga. Costellazioni Familiari. Via Porcozzone 17, Ripe (AN). Tel. 071.7959090, www.reiki.it

MACERATA TARA CENTER C.da Ricciola, Recanati (MC). Tel. 071.7575847, cell. 393.9755533, www.taracenter.it info@taracenter.it

PESARO ASD LIBERA UNIVERSITÀ OKI DO MIKKYO YOGA Oki do Yoga, Meiso Shiatsu, Naturopatia Sede Legale: Via Nazionale 238/A, Colbordolo (PU), www.okido.us Sede Corso Naturopatia: Viale Monza 16, Milano c/o www.naturopatiaokido.it

FIRENZE Ass. Cult. “L’ALBERO DELLO YOGA “ L’associazione si occupa della diffusione dello Yoga e di alcune delle principali discipline olistiche attraverso incontri, trattamenti, corsi. Via della Libertà 61/65, Matassino Reggello (FI). Cell.333.3807726, www.lalberodelloyoga.it info@lalberodelloyoga.it Centro Terra di Unificazione Ewam Via R. Giuliani 505/A, Firenze. Tel. 055.454308. ShINNYO-JI TEMPIO ZEN FIRENZE Via Vittorio Emanuele II 171, Firenze. Tel. 339.8826023, www.zenfirenze.it SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALE DI FIRENZE del dott. Nello Cracolici. Via San Giusto 2, Firenze. Tel. 055.704172.

LUCCA

ANANDA ASSISI Via Montecchio 61, Nocera Umbra (PG). Tel. 0742.813620, www.ananda.it

ASS. CULT. OLISTICA OMSAIRAM CENTRO VILLA DELLE ROSE B & B - CASA VACANZE Via della Pergola 2 - Località Palleggio Bagni di Lucca Terme (LU) Tel 0583 85599 - 3476011312 centrovilladellerose@alice.it www.associazioneomsairam.it

TOSCANA AREZZO

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Comunità Dzog-Chen Merigar, Arcidosso (GR). Tel. 0564.966837.

PERUGIA

CASAYOG (Yogi Gyanander) Strada San Marino 21, Perugia. Tel 075.5899339, www.casayog.com

Istituto Lama Tzong Khapa Via Poggiberna, Pomaia (PI) tel. 050.685654 www.iltk.it iltk@iltk.it

GROSSETO

AMO Accademia Massaggi Olistici ads Associazione Dilettantistica Sportiva Scuola Accreditata SIAF Via Teofilo Torri 22-28, 52100 Arezzo (AR). Responsabile: Andrea Marini: 388.9334692 www.massaggiohotstone.it andrea.marini@teletu.it

PISA ISTITUTO LAMA TZONG KhAPA Via Poggiberna 15, Pomaia (PI). Tel. 050.685654, 050.685009, info@iltk.it segreteria@iltk.it www.iltk.it PUNDARIKA CENTRO RITIRI MEDITAZIONE Loc. Cordazingoli 18, Riparbella (PI) Tel. 0586.699077, 338.6759340 (Erica).


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I LUOGhI

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GLI INCONTRI

Le radici dei cambiamenti di Rosalba Matarrese (giornalista) Per il decimo anno consecutivo il Castello Svevo di Trani, in Puglia, ha fatto da cornice a “I Dialoghi di Trani”. Ed anche quest’anno la manifestazione, luogo simbolico di contaminazioni e di scambio tra esperienze e saperi, ha ospitato scrittori, filosofi, intellettuali, artisti e giornalisti di diversa provenienza e formazione, che hanno animato dibattiti e confronti sul tema dei cambiamenti, in un contesto non solo socio-economico di profonda trasformazione qual’è quello che viviamo, ma anche politico, di sfiducia, distanza e disincanto rispetto alla cosa pubblica, segnato da modelli e valori in una fase di radicale nichilismo e di un’epocale precarietà dell’esistenza. Tanti i protagonisti per discuterne in forma di dialogo appunto, un modello antico e caro alla filosofo greco Platone, maestro indiscutibile di percorsi di ricerca interiore e di pensiero della cultura dell’Occidente. Uno degli incontri più interessanti è stato quello con Umberto Galimberti, scrittore, filosofo, professore di antropologia culturale all’Università Ca’ Foscari di Venezia che è salito in questa inusuale “cattedra” per discutere del “Cambiamento dell’uomo nell’età della tecnica” a collo-

quio con il giornalista Pietro Del Soldà. La crisi economica che stiamo vivendo, la presunta neutralità della tecnica, i repentini cambiamenti tecnologici, l’uso dei social network e le mutazioni antropologiche delle forme e delle modalità della nostra comunicazione, sono stati tra i temi affrontati. “Com’è cambiato il ruolo della ragione e il suo rapporto con le passioni che si agitano dentro ciascuno di noi? La filosofia come ricerca di senso ha ancora un compito da svolgere? Il dialogo come forma privilegiata di comunicazione è agevolata o ostacolata dall’egemonia delle “reti sociali” in cui il corpo è sostituito da immagini digitali?” (cit.). Su questo punto Galimberti ha ricordato che “dialogo” in greco significa “conflitto” e la sua radice “dia” implica contrasto, opposizione. Nulla di più lontano dal compiacimento insito nell’utilizzo dei mezzi di comunicazioni che trovano e conferiscono senso ad esistenze esibite e condivise solo in una spettacolarizzazione esasperata. E quindi “il vero cambiamento – ha detto Galimberti - oggi sta nel ruolo ancillare della politica rispetto alla tecnica che decide le sorti del mondo. Perché in tempi di “cambiamenti” la ricchezza dell’uomo dipende, a suo avviso, dal possesso degli strumenti.” Galimberti ha ricordato inoltre che “la relazione tra gli uomini del nostro tempo accusa un progressivo spostamento dell’identità sul piano della funzionalità”. E la libertà finisce per dipendere da quanti ruoli sociali riusciamo a ricoprire. “La rivoluzione tecnologia - è stato ribadito a più voci nel corso dei Dialoghi - porta con sé grandi ed epocali trasformazioni, spinti da una vorticosa velocità. In un sistema in rapidis-

simo divenire che, sulla spinta di fattori contingenti, chiede mutazioni continue alla nostra quotidianità ed identità, che cosa vuol dire allora autenticamente cambiare e quanto siamo disposti a farlo? Mentre mutano le nostre idee e ciò che credevamo del mondo, degli altri e di noi stessi, giovani ‘indignati’, a partire da istanze diverse, usano la piazza fisica e virtuale, rivendicando una società più giusta e sostenibile. Con quali energie, quali risorse, a partire da quali modelli? Le trasformazioni che si stanno verificando prendono direzioni inattese e questo provoca un disorientamento generale riguardo al futuro e a ciò che si deve fare nel presente. Quale l’approdo? La rivoluzione tecnico-informatica e in particolare la digitalizzazione del nostro universo, che ha globalizzato il mondo negli ultimi decenni, ha modificato profondamente il rapporto dell’uomo con l’ambiente, del nostro sè con gli altri, con il lavoro e con il bisogno di senso che si fa sempre più acuto e diffuso” (cit.). Autore di numerosi lavori su questi temi, tra cui, Psiche e techne, Orme del sacro, Il viandante della filosofia, Galimberti, ha individuato alcune modalità fondanti del nostro essere contemporaneo, in una società in cui la nostra identità sembra consegnata agli oggetti che possediamo ed in cui il non-essere duraturo diviene fondamento stesso del bisogno di possesso e superabilità. In un orizzonte dunque in cui tutte le cose possedute hanno un’insita data di scadenza ed il loro uso coincide con la loro usura, dove trovare lo spazio per il sacro, per il trascendente, per il bisogno di ulteriorità a cui gli uomini da sempre ambiscono per superare il timore del tempo e della morte? Lo scenario del cuore e del sacro nell’età della tecnica ci vede, secondo il filosofo, sopraffatti dal vuoto, da una freddezza razionale che colpisce soprattutto i giovani e le loro anime incapaci di trovare risposte d’amore.


LA VIA DELLA SCIENZA

Una nuova terapia naturale per la cura del Morbo di Lyme a cura di R.Sancin L’infezione Il Morbo di Lyme è una grave infezione batterica trasmessa dalla puntura di zecca, un parassita comune largamente diffuso su tutto il territorio nazionale, con dei picchi in alcune regioni come il FVG e in territori limitrofi (Slovenia e Austria). E’ una malattia molto difficile da curare ed anche da diagnosticare. Questo perchè Il Morbo di Lyme è un perfetto “imitatore” di altre patologie e si manifesta attraverso un’incredibile varietà di sintomi, comuni a più di 200 patologie diverse! Infatti nella fase cronica del morbo di Lyme, determinata spesso da una diagnosi tardiva o peggio da una diagnosi errata, sono stati segnalati i sintomi di malattie come sclerosi multipla, fibromialgia, acufene, aritmia cardiaca, reumatismi, deficit di attenzione, sclerosi amiotrofica laterale (ALS), depressione, schizofrenia, insonnia, attacchi di panico, stato confusionale, anoressia e autismo! L’agente patogeno del Morbo di Lyme è la Borrelia burgdorferi. Una volta introdotta nell’organismo, questa spirocheta tende a “nascondersi” nelle cellule di qualsiasi organo, dove può sopravvivere per anni causando la varietà di sintomi descritti e rendendosi “invisibile” alle normali terapie antibiotiche e ai test diagnostici più comuni. La diagnosi La capacità del batterio di “nascondersi” all’interno della cellula ne rende difficile l’identificazione con i normali test di laboratorio. I test diagnostici più utilizzati nella routine sono i test sierologici ELISA e Western-Blot per l’identificazione degli anticorpi anti-Borrelia eventualmente presenti nel paziente che ha contratto l’infezione. Il Western-Blot è un test più specifico e sensibile del test ELISA, e i due test andrebbero eseguiti sempre in parallelo. Entrambi però presentano un limite diagnostico: non sono in grado di stabilire se l’infezione è effettivamente in corso, visto che gli anticorpi anti-Borrelia eventualmente identificati da un test sierologico positivo possono dipendere da un’infezio-

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ne contratta e già risolta da anni. Inoltre sono stati osservati casi di Morbo di Lyme senza produzione di anticorpi anti-Borrelia. Per ovviare a queste evidenti lacune, l’Associazione Tedesca per la cura della Borreliosi raccomanda il test “LTT- Lymphocyte Transformation Test”, con cui si determina la reazione immunitaria specifica delle cellule T alla Borrelia. Perchè citiamo un’associazione tedesca come riferimento diagnostico? Perchè in Germania il Morbo di Lyme, con un’incidenza di circa 60.000-100.000 casi all’anno, è considerata la malattia infettiva più diffusa e, di conseguenza, la più studiata sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico. Un altro test utilizzato in Germania per la diagnosi della Borreliosi è quello della “Biorisonanza Energetica” che misura il campo energetico del paziente e che viene considerato uno dei test diagnostici più affidabili e completi. La terapia classica La terapia classica utilizzata per la cura del Morbo di Lyme è quella antibiotica, che presenta però dei limiti notevoli: gravi effetti collaterali dovuti ai farmaci utilizzati e alla durata molto lunga del trattamento, un’elevata percentuale di recidive e l’inefficacia della terapia nel trattamento di casi cronici di Borreliosi, peraltro molto diffusi (ricordate la capacità della spirocheta di “nascondersi” all’interno della cellula per anni e di rendersi “invisibile”?...). La nuova terapia naturale (senza antibiotici) con il Bionic 880 L’innovativa terapia naturale per il Morbo di Lyme con il Bionic 880 , è stata sviluppata 15 anni fa in Germania dal dr. I. Woitzel. Durante questo periodo, egli ha trattato con successo più di 1.000 pazienti, ottenendo il 95% di guarigioni complete, con una remissione totale dei sintomi spesso invalidanti associati all’infezione e già descritti. Qual’è il principio su cui si basa questa nuova terapia naturale, denominata anche terapia fotonica?

E’ semplicemente... l’energia della luce, ovvero dei “fotoni” che la costituiscono secondo la teoria quantistica. I recenti studi del biofisico Popp sull’interazione tra i fotoni e l’attività cellulare hanno dimostrato che la luce, ad una determinata lunghezza d’onda e con una frequenza specifica, può stimolare l’attività cellulare e ormonale compromesse da una determinata patologia e riportarle in equilibrio, ovvero “guarire” il paziente. Il Bionic 880, prodotto in Germania e di cui siamo distributori per l’Italia, è proprio il generatore di fotoni di determinate lunghezza d’onda e frequenze che sono alla base di questa innovativa terapia. In tutte le terapie eseguite con il Bionic 880, i fotoni vengono diretti su alcuni punti specifici del corpo e da qui diffusi in tutto l’organismo. Nel caso particolare della terapia per il Morbo di Lyme, in ogni seduta vengono trattati 10 punti determinati in sequenza, ciascuno per un tempo e ad una frequenza prefissati. L’azione dei fotoni generati dal Bionic 880 stimola l’attività cellulare del paziente e determina una vera e propria “espulsione” della Borrelia dalla cellula, dove si annida, come suddetto, ben mimetizzata e quasi invisibile. La guarigione completa si ottiene normalmente dopo 67 sedute. Alcune note sul Bionic 880 Il Bionic 880 è un apparecchio medicale professionale di classe II A, brevettato e prodotto in Germania, dove nel 2008 ha ricevuto il premio “Apparecchio Medicale dell’Anno”. Per informazioni dettagliate sui campi di applicazione del Bionic 880 e sulle varie terapie possibili, si consulti il sito: www.bionic-italia.com



LA VIA DELLA SCIENZA

Le Mappe Iridologiche di Elisabetta Conti (iridologa) www.adacqua.net

L’

iridologia è una disciplina olistica che puo’ fornirci una valutazione di tipo generale (aspetti energetici/emozionali/ fisici ereditari, costituzionali ed acquisiti) del soggetto preso in esame. In ogni caso, uno squilibrio energetico iniziale puo’ provocare nel corpo fisico alterazioni a livello funzionale e organico. Nel numero precedente, prendendo in considerazione la topografia anulare dell’iride, abbiamo accennato a come le dimensioni degli anelli e le loro interrelazioni possano riflettere diversi “bilanciamenti” di energia Yin e Yang. Per visualizzare funzioni, apparati ed organi sono state elaborate, nell’ambito delle varie scuole iridologiche, diversi tipi di “topografie iridee”: in base all’osservazione di segni di squilibrio in una particolare zona dell’iride, si può risalire alla funzione o all’apparato alterato. Va sottolineato che nuovi tipi di lettura, che comprendono lo “psichismo” degli organi e l’interazione con le energie

sottili, sono stati presi in considerazione solo da alcune scuole contemporanee, recuperando la visione “olistica” delle antiche tradizioni Vedica, Ayurvedica, Taoista, Induista, della M.T.C. , di scuole medico/esoteriche occidentali, integrate con nuove scoperte scientifiche . Inizialmente, sull’onda della scienza illuminista, la moderna iridologia scientifica Occidentale si è basata sulla ricerca di una ubicazione prettamente anatomica di organi e apparati attraverso la costruzione sempre più dettagliata e approfondita delle mappe topografiche dell’iride. E già questa è un’ innovazione rivoluzionaria! Ignaz von Peczely, medico omeopata (1826-1911), che ebbe il merito di aver ripreso e divulgato questa antica scienza (si veda Storia dell’Iridologia, in BioGuida n. 34), fu ostacolato e denigrato dall’Ordine dei Medici , che lo denunciò come “persona poco attendibile, ridicola e di pessima reputazione”. Le continue vessazioni lo portarono ad uno stato di profonda depressione e di isolamento fino alla morte. Solo successivamente le sue ricerche, rese pubbliche, interessarono scienziati e studiosi di tutto il mondo.

LA TOPOGRAFIA SETTORIALE La maggior parte degli autori classici considera il corpo proiettato sull’iride in posizione eretta; la metà destra sull’iride destra, la metà sinistra sull’iride sinistra; le parti superiori in alto, quelle inferiori in basso. • Organi doppi (reni, polmoni ecc.): quello destro sull’iride destra, il sinistro sull’iride sinistra. • Organi unici, mediani e simmetrici (vertebre, midollo spinale, vescica, utero ecc.) la metà destra nell’iride destra, la metà sinistra nell’iride sinistra. • Organi unici non simmetrici che si estendono sia nella parte destra sia in quella sinistra del corpo (cuore, fegato, stomaco, intestino, pancreas) sono rappresentati bilateralmente: la metà destra nell’iride destra, la metà sinistra nell’iride sinistra. • Organi semplici localizzati solo a destra (colon ascendente, appendice) o solo a sinistra (milza) rispettivamente nell’iride destra e nell’iride sinistra. Viene rispettato un ordine spaziale per cui gli organi più estesi sono più ampiamente rappresentati e le aree di proiezione conservano tra loro relazioni spaziali simili a quelle delle corrispondenti parti del corpo.

IRIDE DESTRA

IRIDE SINISTRA Mappa topografica secondo Siegfried Rizzi (1915 -1987).

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UN PO’ DI PRATICA Sono oggi in uso molte mappe (cito, tra le più aggiornate, quella di Birello/Lo Rito), ma consiglierei di attenervi, per questo primo approccio di osservazione delle vostre iridi, alla mappa di Jensen, molto utile per un orientamento sintetico. La mappa che segue è riprodotta secondo il modello di Bernard Jensen (1908-2001) di scuola americana. LEGENDA: ABDOMINAL REGION: regione addo-

minale ARM: braccio BACK: schiena BRAIN: cervello CHEST: torace EAR: orecchio EYE: occhio FOOT: piede GALLBLADDER: cistifellea HAND: mano HEART: cuore LARGE INTESTINE: intestino crasso LEG: gamba

LIVER: fegato LUNG: polmone MOUTH: bocca NECK: collo NOSE: naso PANCREAS: pancreas PELVIC REGION: regione pelvica RECTUM: retto SHOULDER: spalla SMALL INTESTINE: intestino tenue SPLEEN: milza STOMACH: stomaco THROAT: gola

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LA VIA DELLA SCIENZA

ALTERAZIONI NELLA TRAMA DELL’IRIDE A LIVELLO FISICO Dopo aver osservato la localizzazione dei vari organi sulla mappa proposta, cercate sulle vostre iridi “segni” che in qualche modo evidenzino una o più zone (e quindi gli organi ad esse corrispondenti). Non abbiamo ancora preso in considerazione la semeiotica iridologica, vale a dire i segni morfologici e cromatici che indicano alterazioni in corrispondenza di un determinato organo o apparato. Tuttavia per una “macchia” attenzione! Sarà importante distinguerne successivamente il colore: gialla, rossa, marrone? O un segno a forma di foglia, rombo, scaletta, raggio solare o arco in una determinata zona dell’iride (destra o sinistra) , potrebbe già darvi utili indicazioni: ad esempio, segni a forma di ”foglie” nella zona dei polmoni vi segnalano alterazioni nella funzione respiratoria (forse dovute al fumo?). Piccoli rombi nella zona pelvica indicano cisti in formazione o di cui risentite da tempo. Una macchia color ruggine? (attenzione: non necessariamente nella zona corrispondente alla locazione del fegato) Disfunzioni / intossicazioni epatiche! ...E A LIVELLO EMOZIONALE/ENERGETICO Secondo la M.T.C. ad ogni organo corrisponde un’energia psichica che ha caratteristiche analoghe al rispettivo movimento (Acqua – Legno – Fuoco – Terra – Metallo). Possiamo notare che le alterazioni emozionali degli organi nascono sempre da un eccesso di una polarità rispetto a quella opposta della stessa energia. Le preoccupazioni e lo stress mentale, inteso come eccessivo lavoro intellettuale, sono determinanti nell’indebolire le funzioni della milza (Terra), che rappresenta la capacità di organizzare e memorizzare i dati che possediamo . 34

La tristezza si ripercuote in modo particolare a livello del polmone (Metallo) che raccoglie il passaggio dall’energia vitale alla materia, e rappresenta la capacità di interiorizzazione. L’emozione legata al rene (Acqua) è la paura con tendenza a sindromi depressive. Infatti, sono proprio la paura e l’angoscia che bloccano la volontà di lasciare fluire la vita: le disfunzioni renali si manifestano in soggetti tendenzialmente molto volitivi.

Della capacità di immaginare, pianificare, programmare si fa carico il fegato (Legno). Se questa pianificazione avviene con saggezza, il fegato è in buone condizioni. Se, invece, avviene in modo squilibrato l’emozione prevalente è la collera, che si accentua assieme al risentimento e ad un senso di frustrazione. Nel cuore (Fuoco), che è il maestro sovrano di tutti gli organi e visceri, alloggia lo Shen, che esprime il dinamismo tipico del movimento Fuoco. L’emozione legata al cuore è la gioia, il suo stato psichico patologico è quello delle sindromi prevalentemente ansiose. Ogni organo riceve lo Shen dal cuore e lo accoglie secondo caratteristiche proprie e secondo il movimento d’appartenenza. Se l’energia del cuore è in equilibrio, l’attività mentale è equilibrata, il pensiero è ben organizzato, la sfera affettiva è bilanciata, le emozioni sono ben con-

trollate, lo stato di coscienza è chiaro, il sonno è riposante. Lo Shen permette all’individuo di prendere coscienza della propria esistenza, è ciò che assicura la forza di coesione delle varie parti del nostro organismo; permette di situare ogni individuo nell’ambito spazio-temporale suo caratteristico. La morte e la decomposizione del corpo sono le conseguenze del suo separarsi dal corpo fisico. Anche i raggi solari, o solchi radiali e gli archi o spasmanelli, che possono essere localizzati in un’unica zona dell’iride, o diffusi in tutta l’area del cerchio irideo, rappresentano un conflitto interiore o col mondo esterno. Molti conflitti sono dati dallo scontro fra le diverse parti della propria personalità: emotività / razionalità / creatività / logica, perfezionismo /indifferenza, ecc. Il conflitto fra le parti può essere veramente forte, tale da creare una sorta di stasi nello sviluppo della persona, come se due forze egualmente potenti giocassero al tiro alla fune. Parlando in termini junghiani (secondo la sua visione “taoista”), ci troviamo di fronte a un Tipo psicologico intuitivorazionale. Si può immaginare la parte bianca del Tao come un fascio di luce che permette a ciò che viene illuminato di essere percepito, conosciuto, controllato, utilizzato. Mentre la parte nera rappresenta l’ombra, l’inconscio o semplicemente ciò che è meno sviluppato poiché poco conosciuto e utilizzato. L’equilibrio psicologico sta appunto nel riuscire a ruotare il Tao portando in luce le risorse (Talenti) in ombra. Basta ruotare il Tao in senso antiorario per creare un’altra tipologia di personalità o di funzionamento psichico. Facile a dirsi... Fortunatamente dalle antiche tradizioni spirituali abbiamo ereditato tecniche efficaci che possono aiutarci in questo intento. Si tratta “solo” di imparare o reimparare a utilizzarle.



LA VIA DEGLI ANIMALI

La salute degli animali tra responsabilità e delega di Andrea Sergiampietri (medico veterinario)

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uò capitare, anche più volte in un giorno, di non essere soddisfatti di quello che abbiamo o di quello che siamo: l’insoddisfazione genera un problema e questo deve essere in qualche modo risolto per poter così rapidamente tornare al nostro stato fondamentale di tranquillità. Qualsiasi conflitto presenta due aspetti. Il primo è tutto ciò che riguarda i processi di ricerca della soluzione. Il secondo invece è costituito dall’insieme di emozioni che l’avere quel problema genera in noi. Credo che un compito in classe di matematica possa essere un esempio più che esaustivo per gustare i due aspetti di questa questione: un’equazione da risolvere prevede una serie di regole matematiche da applicare in sequenza per giungere al risultato, allo stesso tempo di fronte a questo quesito matematico viviamo una serie di emozioni, anche molto diverse, come ansia o anche felicità, autostima oppure senso di inadeguatezza fino alla rassegnazione, che influenzano la nostra capacità di risolvere l’equazione. Un problema di scelta Apparentemente il problema matematico in ambito scolastico ha sostanziali differenze rispetto ad una qualsivoglia difficoltà della vita quotidiana. Durante il compito di matematica ci siamo noi, il foglio con l’equazione, la penna, la nostra mano e l’insegnante. Non ci sono vie di fuga ed è necessario il nostro pieno coinvolgimento nell’azione per arrivare ad una soluzione che sarà valutata. Nella vita quotidiana invece sembra esserci una scelta: possiamo delegare la soluzione a qualcun altro o a qualche strumento e limitarci a gestire le emozioni come più ci aggrada, oppure possiamo tenere il nostro ruolo di autori o anche coautori della soluzione e di 36

gestori, coadiuvati o meno, delle nostre emozioni. Come sempre ogni scelta avrà le sue conseguenze; stabilire la bontà della scelta e dei suoi effetti rimarranno comunque appannaggio dell’autore della stessa. La relazione uomo-animale: dov’è il problema? Ma vediamo ora come questo meccanismo si riflette nella relazione uomoanimale, riportando storie realmente accadute e rispettando l’anonimato dei protagonisti. Lucia vuole prendersi cura di un cane, va in un canile rifugio e tra tutti sceglie Lilli, femmina nera slanciata con due occhi scuri che quasi brillano, è molto timida. Lucia vuole un cane con cui andare a correre, al mare, nuotare assieme, stare anche con le persone. Però Lilli si dimostra presto molto intimidita dal mondo e ogni attività, ogni novità, introdotta

nella vita del cane aumenta l’ansia di questo animale finché non inizia cercare distanza e protezione anche rispetto la nuova proprietaria. In effetti nemmeno Lucia si sente così sicura nel mondo, anche lei ha sviluppato un certo grado di diffidenza verso gli altri; è una cosa che si percepisce, non viene mai dichiarata apertamente. Lucia avverte un problema: non può fare quello che desiderava con il cane. La signora comprende di non avere gli strumenti per risolvere il problema, inoltre non riuscendo a comunicare con Lilli vive uno stato di inadeguatezza, fallimento e frustrazione. Vengono quindi contattati un educatore e poi un veterinario per far si che Lilli divenga un cane più sicuro. Il risultato non è soddisfacente, il percorso prevede diverse tappe (mancato rispetto di “ora e subito!”) e nessuno dei due professionisti è in grado di servire la soluzione per Lucia senza la sua compartecipazione al processo terapeutico (tradimento del mandato di delega).


Quindi Lilli viene rinunciata e affidata ad un’altra persona (allontanamento del problema) tutto apparentemente è così risolto. Fortunatamente Lilli incontra una situazione speciale e in meno di un anno supera quasi tutti i suoi limiti, riuscendo a stare in luoghi anche molto affollati a patto che il suo spazio venga rispettato. Ma non tutte le storie sono, per gli animali, a lieto fine. A volte il risultato dell’equazione non torna nemmeno apparentemente.

A volte in casi come questo, viene preso in sostituzione del cane “difettoso” un altro cane oppure il cane rinunciato finisce in canile a gestire da solo i traumi di abbandoni ripetuti che alimentano il malessere di questa creatura innocente, riducendo le possibilità di poter finalmente trovare un contatto umano speciale e duraturo soprattutto se manca un percorso riabilitativo condotto da un buon professionista. E nessuna di queste storie è a lieto fine per l’umano.

Figura e sfondo Di fronte ad un disturbo comportamentale o anche fisiologico, la prima grossa resistenza alla ricerca della soluzione sono proprio le emozioni che il problema genera nel proprietario. Ponendo in primo piano l’evento non desiderato, l’animale con la sua totalità di vissuti, emozioni, difficoltà e desiderio di contatto/accoglimento, passa sullo sfondo fino ad essere non visto e poi rifiutato. Ricordo a tal proposito una bella espe-

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LA VIA DEGLI ANIMALI

rienza con un piccolo volpino e il suo nuovo amico umano, nella quale il cane scompariva agli occhi del proprietario dietro al problema della dissenteria cronica. In quel caso è stato molto più terapeutico aiutare l’uomo a vedere e accogliere il cane, attraverso il gioco e il contatto, che prescrivere il giusto rimedio omeopatico. L’espressione del cane è passata dalla rassegnazione alla vivida felicità e fierezza, del tutto simile alla trasformazione del suo riscoperto amico bipede! Soluzioni a responsabilità condivisa Un’ultima storia evidenzia come un buon gioco di squadra tra proprietari, paziente e terapeuti si rivela fruttifero rispetto alla scelta di delegare. Birillo è un boxer di 4 anni, ogni volta che rimane da solo in casa si ingegna per fare a pezzi qualcosa. E’ molto intelligente, riesce ad aprire le porte scorrevoli, gli armadi, la lavatrice per prendere quello che vuole. I suoi proprietari sono disperati, comprendono che il loro cane vive una situazione di disagio ma non riescono a trovare una soluzione soddisfacente, la loro ansia aumenta e vivono una situazione di impotenza. Lo affidano quindi ad un centro di addestramento così che il cane venga rieducato e torni a casa senza questo odioso problema (delega ad un’altra persona). Dopo due settimane il cane torna a casa con il consiglio di tenerlo chiuso nel kennel quando lasciato da solo. Birillo riesce a forzare la porta del kennel in meno di mezzora e festeggia la libertà strappando via la guarnizione della porta del frigorifero. I proprietari si rivolgono quindi ad un veterinario comportamentalista che pro38

pone di “mettere il cane sottofarmaco” somministrando giornalmente compresse di clopramina cloridrato, il primo psicofarmaco registrato per i problemi di ansia da separazione del cane, e così viene fatto (delega ad un farmaco). Effettivamente il farmaco funziona, il cane ogni tanto distrugge qualcosa ma non più tutti i giorni. Si tratta di una “soluzione” a vita. Però Birillo è un pò strano, dorme tanto e quando è sveglio sembra in trance, tutte le cose belle che faceva assieme ai proprietari non hanno più alcun interesse per lui. Tra gli effetti collaterali di questa molecola farmacologica c’è anche la depressione (strano effetto collaterale per un antidepressivo!). Questa nuova condizione del cane porta i suoi compagni umani a sentirsi quasi in colpa e finalmente si rendono conto che il loro cane non si identifica annullandosi nel problema. In termini gestaltici prima il cane era sullo sfondo, interamente in secondo piano rispetto alla distruzione degli oggetti, mentre adesso, avvertendo la mancanza di Birillo e desiderando recuperare il rapporto, il cane torna ad essere in figura. Sospeso il farmaco viene chiesto l’intervento di un veterinario ed un educatore. Attraverso lo sforzo di “entrare” nel modo di pensare e di sentire del cane vengono provati dei rimedi omeopatici e, pur essendo un comportamento ormai cronico, la tendenza distruttiva dell’animale si ridimensiona, concedendo periodi di pace e permettendo un miglioramento del benessere del cane e dei suoi compagni umani. Il merito del risultato dipende proprio dal volontario coinvolgimento dei proprietari nella terapia del cane, ognuno fa la sua parte. Anche questa storia per gli esiti non è tra le più comuni.

L’irretimento psichiatrico nell’educazione del cane Il ricorso al farmaco per risolvere il comportamento non desiderato dell’animale sta divenendo, in maniera preoccupante, la prima scelta anche in situazioni appena in essere e non solo in quei casi cronici inveterati, dove una lunga serie di traumi subiti dall’animale in conseguenza di scelte umane hanno prodotto situazioni così squilibrate da poter richiedere l’uso temporaneo di uno psicofarmaco. Mi sono state riportate situazioni in cui cuccioli di pochi mesi classificati come iperattivi (!!!) sono stati messi sotto farmaco…sotto la tutela di ansiolitici, antidepressivi, calmanti ecc... L’istituto della delega ringrazia commosso. Accogliere senza giudizio Qualsiasi problema ha due aspetti e una domanda: “cosa fa si che io veda in questo il problema?”. Lilli alla fine ha trovato casa, Lucia rinunciando al cane si è in qualche modo sacrificata e immagino che questa privazione ancora suoni note dolenti. L’istanza vera, quella per cui Lilli avrebbe collaborato alla risoluzione, stava nel vissuto di Lucia. Le loro storie di abbandono e diffidenza erano molto simili. Forse questa donna ha creduto di non avere le risorse necessarie per fare questo lungo passo assieme e quindi ha operato una scelta che al cane, per lo meno, ha giovato. Chissà come sarebbero andate le cose se fosse stato possibile chiedere se quello che voleva trovare nel cane non fossero le attitudini che non trovava più in sé stessa. Quando le emozioni del disagio prendono il sopravvento, le cause, apparenti, che le hanno generate gridano per una soluzione immediata. A quel punto è un pò come affogare in un bicchiere d’acqua; numerose àncore di salvezza, dal dubbio coefficiente di galleggiabilità, saranno gettate dai professionisti del “me ne occupo io”. Se il problema coinvolge un animale, il delegare totalmente la soluzione ad un soggetto esterno sarà un pò come prendere le distanze dal nostro animale, da ciò che manifesta e… da noi stessi, da quella parte di noi che in quel momento chiede solo di essere accolta, senza giudizio.



PAROLE E MUSICA

Un’estate all’insegna della musica a cura di Francesco Giordano

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nche per questa estate è prevista una nutrita serie di appuntamenti con la musica. Rassegne rock, jazz e di musica d’autore si alternano lungo tutta l’Italia. Per gli amanti del ballo e della pop-dance arriva il 23 luglio a Vigevano il “golden boy” Mika. Appuntamento con l’hip hop il 3 luglio a Roma, per l’esibizione del leggendario rapper della West Coast Snoop Dogg. Se preferite sonorità più rock-oriented troviamo una serie di importanti eventi: il 5 luglio i Red Hot Chili Peppers si

esibiscono a Rho, i Garbage l’11 luglio a Vigevano e il 12 a Roma, ed ancora i Soundgarden il 4 giugno a Milano per l’unica data italiana. Il rock di Ligabue sarà invece protagonista nelle serate del 7 luglio a Cividale del Friuli, del 17 a Taormina e del 20 a Napoli. Il rock dei Kasabian sarà di scena a Tarvisio il 20 luglio, in occasione della prestigiosa rassegna “No Borders Music Festival” che accoglie migliaia di presenze ogni anno provenienti da tutta Europa. Il giorno successivo l’enfant prodige italo scozzese Paolo Nutini sarà anch’egli a Tarvisio per un altro importantissimo appuntamento con la grande musica. Ancora Slash il 23 a Rho, Blink 182 il 3 luglio, a Milano, e 4 a Lucca, e Green Day il 2 settembre a Bologna per le atmosfere punk. Non mancano nomi storici di assoluto richiamo: Joan Baez il 3, 4 e 6 luglio a Milano, Piazzola sul Brenta e Roma; The Cure il 5 a Rho; Sting il 10 a Piazzola sul Brenta, il 13 a Taormina e il 40

15 a Perugia; Bob Dylan il 16 a Barolo; i Duran Duran a Verona il 16, a Roma il 18, a Cattolica il 20 e a Lucca il 21; i Beach Boys il 26 e 27 luglio a Milano e Roma. Ancora i Radiohead, che si esibiranno il 30 giugno a Roma, il primo luglio a Firenze, il 3 a Bologna e il 4 a Codroipo. Per non parlare del rock irlandese dei Cranberries il 30 a Piazzola sul Brenta,

afflato libertario e allergico alle regole, incarna perfettamente l’essenza del jazz. Anticipato da una performance a Londra al fianco degli Incognito, Mario Biondi offre alcune esclusive date esti-

o ancora della grinta di Dave Grohl e dei suoi Foo Fighters il 13 agosto a Codroipo. Sempre a Codroipo nella straordinaria cornice di Villa Manin arriva il 12 luglio Anastacia: la cantante bianca con la voce nera, sarà protagonista di un tour europeo che la vedrà approdare ai maggiori festival (il 10 luglio al Montreux Jazz Festival) e in alcune tra le più suggestive location del Vecchio Continente. Fra le rassegne dedicate al Jazz spicca indubbiamente la rinomatissima Umbria Jazz che fra il 6 e il 15 luglio ospiterà alcuni fra i più grandi esponenti internazionali del genere fra cui basta citare Herbie Hancock (7 luglio) John Scofield ed Esperanza Spaldin (9 luglio), Joe Lovano (10 luglio), Al Jarreau (11 luglio), Melody Gardot (14 luglio), Kenny Barron e Sting (15 luglio). Da non perdere la ventunesima edizione di Udin & Jazz che offre un cartellone particolarmente dinamico e articolato dove trovano spazio tutte le linee espressive della contemporaneità: dalle geometrie vocali di Nina Zilli (30 giugno), che trasforma il vintage in lingua del futuro, al freestyle metropolitano di Marracash (10 luglio) che, nel suo

ve: Como (8 luglio), Lignano Riviera (4 agosto), Laurino in provincia di Salerno (8 agosto), Pescara (11 agosto). Fra i grandi cantautori Fabio Concato, tornato dopo una lunga assenza discografica, sarà il 29 giugno a Napoli, il 19 luglio a Vico del Gargano, e il 25 luglio ad Aosta. Antonello Venditti sarà a Verona il 9 luglio, quindi il 16 a Piombino, il 25 a Sarzana (La Spezia), il 1° agosto a Cassino, e il 26 a Taormina. Non va dimenticato il 25 giugno a Bologna, dove si tiene il Concerto per l’Emilia in favore delle popolazioni terremotate e al quale intervengono Ligabue, Caterina Caselli, Laura Pausini, Zucchero, Francesco Guccini,Cesare Cremonini, Samuele Bersani, gli Stadio e Nek. Fiorella Mannoia il 25 luglio sarà a Milano e due sere dopo a Roma; il 9 agosto a Lecce, il 3 settembre a Verona, il 9 a Carrara e il 15 a Lamezia


Terme. Francesco De Gregori si esibirà il 5 luglio a Tortona, il 6 a Gardone Riviera, il 17 a Prato, il 16 agosto a Potenza e il 1° settembre a Ravenna. Franco Battiato sarà protagonista il 19 luglio a Piazzola sul Brenta (Padova), il 20 a Lucca, il 22 a Roma e il 23 a Napoli. Infine un appuntamento che in questi ultimi anni ha assunto importanti dimensioni: “Grado Festival Ospiti d’Autore” che sullo splendido lungomare sulla diga Nazario Sauro della

celebre “Isola del Sole” vede alternarsi il 13 luglio Morrissey, il re dell’indie pop rock nonché voce dei mitici The Smiths, il 17 luglio Al Jarreau, uno degli artisti più acclamati dalla critica e unico cantante al mondo ad aver vinto tre Grammy Award in tre diverse categorie: jazz, pop e r&b, infine il 25 luglio il noto cantautore irlandese Damien Rice, e il 28 luglio i Simple Minds, la band scozzese che ha scritto alcune tra le migliori pagine della storia del rock.

Bruce Springsteen: The Wrecking Ball Tour 2012

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ne, two… One, two, three, four… Milano, 21 giugno 1985. Erano da poco passate le sette e mezza del primo pomeriggio d’estate, quando la voce roca di Bruce Springsteen per la prima volta squarciava l’aria afosa di una città italiana. Ottantamila persone, giunte da ogni parte con la propria storia di sudore, stanchezza ed entusiasmo, esplodevano tutte assieme. Un’incredibile vibrazione montava sotto le gambe, come un terremoto improvviso, scuotendo le gradinate di quella parte di stadio che sarebbe poi diventato il secondo anello della Scala del Calcio. L’epicentro? Il prato di San Siro. L’evento era iniziato. Il tour di Born in the USA era finalmente atterrato in Italia e, sin dalle prime note, ognuno dei presenti si rese conto di essere entrato a far parte di un piccolo pezzetto di storia. Ancora oggi, qualsiasi persona interpellata che fosse stata presente a quella incredibile notte, non può evitare di lasciarsi sfuggire un sospiro, un sorriso, uno sguardo verso l’alto, come a dire “c’ero anch’io”. Del resto, dopo quella serata, la leggenda vuole che il Boss pronunciasse la frase “mai più in tour senza passare per l’Italia”… e la promessa è stata ampiamente mantenuta. Oggi ormai è inutile aggiungere altre parole a quanto già è stato detto o scritto su di lui e la sua band, vere icone viventi nell’empireo dei mostri sacri del Rock, forti di quarant’anni di onorata carriera alle spalle. Giova però ricordare che, proprio quel tour, 27 anni fa, legittimò la sua

consacrazione planetaria, portando in giro la sua musica lungo le strade di tutto il mondo. One, two… One, two three, four… Trieste, 11 giugno 2012. Uno Springsteen in forma strepitosa, fresco dei suoi 63 anni, con una E -Street Band ampliata, potente e trascinante, nonostante i lutti insostituibili di “big man” Clarence Clemmons e Danny Federici, suona ininterrottamente per tre ore e mezza. Senza una pausa, una sbavatura, un tentennamento. Solo musica, energia, emozioni. Lui stesso invoca la potenza dello spirito mentre intona un arrangiamento gospel assieme alle sue coriste. E lo Spirito del Rock discende e si diffonde su tutti i presenti. Pezzi vecchi e nuovi, veloci e lenti, trascinanti e struggenti, cantati a memoria dal pubblico. E, se è vero che tra i fan del Boss l’età media si

aggira attorno ai 40 anni, così come la stragrande maggioranza del pubblico ha assistito almeno ad un altro concerto in precedenza, allo stesso tempo trovano posto nel prato anche i ragazzi, eredi della passione trasmessa loro da anni di ascolto della musica di genitori e fratelli maggiori. Ma, quello che colpisce, guardando soprattutto i due megaschermi posti a fianco del palco, è il sorriso stampato sul volto di Bruce mentre canta. E’ gioia, entusiasmo, divertimento, voglia di suonare e far ballare, voglia di trasmettere emozioni, voglia di dare, senza riserve. Così alla fine, quando si accendono i riflettori che illuminano a giorno lo stadio e le ultime note si sono ormai disperse nel cielo, sono magari gli spettatori ad essere più stanchi degli stessi musicisti. Ma, questa volta, davanti alla solita domanda su quale possa essere il segreto di tanta forza, la risposta sembra trovarsi proprio in quel sorriso. Da cool rocker. Uno che si diverte, uno fatto di una certa pasta: “because tramps like us, baby, we were born to run”. Come 27 anni fa. Pierpaolo Bon

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NOVITà EDITORIALI: ESSERE UMANO NON ESSERE USATO

PAROLE E MUSICA

a cura di Mari Valentini

Franco Fabbro

Neuropsicologia dell’esperienza religiosa (Astrolabio)

Un libro per non perdere la speranza di cambiare il mondo, cominciando da... noi stessi

LE 22 GEMME MESSAGGERE E LA RUOTA DEI CRISTALLI

Uno strumento naturale e potente ispirato dalla sacra conoscenza delle pietre e dei cristalli. BioGuida Edizioni pubblica libri a tema spirituale, naturale, filosofico, esoterico e di ricerca interiore

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le sui meccanismi che regolano il nostro bisogno di uomini di trascendere i confini della finitudine, per tentare di rispondere ad un bisogno di ulteriorità individuale, collettiva e condivisa, cosmica. Il volume ha il pregio di illustrare le tecniche mistiche che vanno dallo sciamanesimo all’induismo, dalle religioni monoteiste dell’Occidente sino alle nostre tradizioni più antiche, non meno ammalianti per coloro che, come l’autore, ne condividano l’interesse e la curiosità d’esplorarne i misteri.

Carlos Barrios

Il libro del destino L’astrologia Maya (Verdechiaro edizioni)

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i è soliti pensare alla scienza ed alla spiritualità come a due ambiti separati e talvolta inconciliabili della nostra esistenza, come a vettori antitetici tra l’ umano e il divino. Eppure si tratta di due percorsi che di incontestabile terreno comune hanno la ricerca e la sperimentazione. Questo libro ne è uno straordinario esempio, perché traccia, con esemplare nitore, le basi neuropsicologiche del misticismo e delle esperienze religiose: ne illustra le connessioni con estrema precisione, con competenza e rara sensibilità. L’autore infatti, che è uomo di scienza, neurologo e docente di neuropsichiatria infantile all’Università di Udine, possiede un’innata propensione verso il sacro, come spiega nell’introduzione, per le “cose religiose”, per l’interiorità. Da giovane ha studiato appassionatamente, seppure in maniera sotterranea, filosofia e teologia, continuando a mantenere, com’egli stesso dichiara, una sorta di doppio binario, che viene consigliato per esempio ai rabbini: da una parte svolgere una professione, dall’altra coltivare lo studio delle sacre scritture. Oltre questo condivisibile o contestabile dualismo, la storia evolutiva del cervello, in relazione a fenomeni di estasi e meditazione, rappresenta un ambito di studio estremamente affascinante per coloro che vogliano cercare una spiegazione razionale e meta-raziona-

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on l’annuncio di una fine ma l’auspicio di una trasformazione e di un nuovo inizio. E’ quanto l’autore, come storico ed antropologo, e soprattutto sacerdote officiante della tradizione e civiltà Maya, sostiene a proposito del prossimo 21 dicembre 2012 in questo libro tradotto da Ari Lusenti. Si tratta di un passaggio epocale che, a suo avviso, segnerà l’inizio del Quinto Sole, del giorno in cui, dopo ventiseimila anni esso sorgerà congiungendosi all’intersezione tra la via Lattea e il piano dell’ellittica. Come erede della tribù Mam - I custodi del Tempo - Barrios ricostruisce le matrici profonde della spiritualità Maya, costretta dalla storia e dalle imposizioni europee a vivere in modo discreto e quasi sotterraneo. Nella prima parte di questa pubblicazione vengono illustrati gli elementi essenziali dell’astronomia Maya ed i saperi acquisiti nell’ambito dei calendari sacri, passando


NOVITà EDITORIALI BioGuida Edizioni

ANATOMIA DELLA MENTE ESPLORANDO LA NASCITA E LO SVILUPPO DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE L’EDIZIONE ORIGINALE INTEGRALE IN ITALIANO DEL LIBRO

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PAROLE E MUSICA

poi alla descrizione dei segni affini ed armonici che, grazie all’uso di una tavola particolare, consentono ad ognuno di conoscere il proprio segno in relazione al Calendario Sacro. E’ interessante come la spiritualità Maya intrecci tutti gli aspetti delle esistenze individuali e collettive, né mai interpreta come in una dimensione separata la Natura e il Cosmo. Al contrario, ogni forma di vita ne è parte e radice comune. La visione tramandata dai saggi anziani, di cui l’autore si sente profondo tramite, non applica differenze tra gli uomini e le stelle, al contrario coniuga il destino di ognuno a quello di un unico grande padre che è il Cosmo, in questo senso ogni frammento d’esistenza è geloso custode della sua preziosa trascendenza.

smo, dell’Ayurveda, l’Induismo. Si tratta di una delle più singolari forme di collegamento tra Oriente e Occidente, dell’originale dimostrazione che la “Legge dell’Ottava” è alla base non solo di tutto l’universo, ma anche della storia delle nostre civiltà. Un’emozione continua che percorre i perché della creazione in tutti i suoi aspetti, compresi quelli più sottili e sconosciuti. Michele Proclamato, simbolista, ha iniziato i suoi studi con la riscoperta misterica di alcuni monumenti della sua città: L’Aquila. Dopo aver individuato nel “Sapere dell’Ottava” il cuore della scienza esoterica, ha proseguito la sua attività di scrittore e divulgatore, attraverso libri, conferenze e seminari.

Michele Proclamato

Lezioni di Alchimia

Oriente

(Io Sono Edizioni)

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Io sono Immortale

(Io Sono Edizioni)

(Melchisedek Edizioni)

ltre le incursioni nell’archeologia, nella storia, nella fisica, nell’astronomia, tramite la riscoperta della divina “Legge dell’Ottava” che governa il mondo, l’autore affronta i segreti dell’Oriente e delle sue dottrine. Per farci conoscere il filo sottile che accomuna il Rosone di Collemaggio alla Gioconda di Leonardo, lo Zodiaco di Dendera ai Sigilli di Giordano Bruno, ed è anche alla base di saperi e religioni antichissimi come lo Yoga, il Taoismo, l’agopuntura, il Buddi-

A.M. King, Arcangelo Miranda

Gerardina Cesarano Albano Monti

Scienza medica, arti marziali e filosofia delle culture orientali, in linea con la Legge dell’Ottava

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“scienza sperimentale”, motivo per il quale l’autrice ha scelto alcuni autori, piuttosto che altri, per dimostrare che i testi antichi, se debitamente interpretati alla prova sperimentale, danno risultati sorprendenti.

in da tempi immemori sull’Alchimia è stato scritto molto ed oggi questo libro svela ai suoi lettori dati, procedure, osservazioni e segreti della Divina Scienza. Ciò che è sempre passato per leggenda è stato scoperto essere verità: l’Alchimia è la scienza che sa come trasmutare una sostanza in un’altra e diversi esperimenti hanno dimostrato che le trasformazioni atomiche sono possibili in laboratorio senza l’intervento di grandi e sofisticate apparecchiature, usando solo gli strumenti che gli alchimisti hanno a disposizione da migliaia di anni. Sono innumerevoli le prove scientifiche che dimostrano i mutamenti atomici grazie ad energie deboli: il libro Lezioni di Alchimia dimostra che si tratta di una

orse è stato scoperto l’anello mancante dell’immortalità psico-fisica? Dopo molti anni di studi ed elaborazione questo libro è un compendio sull’immortalità potenziale. Gli autori, supportati da decine di esperimenti e ricerche dimostrano come il corpo umano sia in grado di vivere molto più dei consueti anni dell’esistenza, ed è in grado di prendersi cura e controllo della vita di ognuno. Gli alchimisti sapevano che il nostro corpo produce preziose sostanze, che anche la Pietra Filosofale apportava, se bevuta come Elixir di Lunga Vita. Nel testo si spiega cosa esse siano: i metalli in Stato-M, una dimensione della materia da poco scoperta dagli scienziati in grado di aumentare l’energia vitale, di scomparire, di levitare. L’Alchimia d’altronde è sempre stata descritta come Scienza dei metalli. In questo lavoro si indica come produrli, ma specialmente si spiega come l’apertura del cuore possa attivare quei meccanismi interiori capaci di autoprodurre queste sostanze. Chimica, fisica, medicina e PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia), alimentazione ed etica sono solo alcuni degli argomenti descritti in modo dettagliato per fornircene un’efficace comprensione.




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