Sette

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POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C. 1, DCB MILANO - PUBBLICAZIONE SETTIMANALE IL VENERDÌ CON IL CORRIERE DELLA SERA € 1.90 (SETTE € 0.50 + CORRIERE DELLA SERA € 1.40) - NEI GIORNI SUCCESSIVI € 1.50 + IL PREZZO DEL QUOTIDIANO. NON VENDIBILE SEPARATAMENTE

25 luglio 2014— numero 30

Un astronauta al Johnson Space Center della Nasa di Houston, dove si simulano le condizioni di assenza di gravità.

2014

ritorno nello spazio

Le nuove tensioni tra Stati Uniti e Russia risvegliano la sfda. Apparentemente per creare una società multiplanetaria, in realtà...

di Giovanni Caprara

SETTE GREEN L’uomo che ha riportato le mucche nella stalla e la storia di un cavalluccio marino

di S. Rodi e V. Fortichiari

GRaNdE GuERRa. I flm per scoprirne il vero volto di R. Burchielli, F. Pini, L. Cremonesi e G. Scaraffia

HEmiNGway. Così riusciva a scrivere lucidamente in preda agli eccessi di Gian Arturo Ferrari





edItOrIALe

Ma quanto • cheap la vacanza di Pier Luigi Vercesi

P

ossiamo rivelarvi, verifcato sul campo, cosa fa tendenza quest’estate: non parlare di vacanze. Né presenti, né passate, né future. E chi le ha mai fatte? Chi ha il tempo di pensarci? Tutti intenti a costruire, risolvere, riformare. Una fregola adolescenziale, per emulare chi non è mai stanco, chi non spegne la luce. Come se questo Paese si fosse accasciato sotto il peso di due settimane passate a far fanella d’estate. Come se non fosse invece vittima di profttatori, corrotti, mafosi, predicatori dai doppi pesi e dalle doppie misure, imboscati (sì: chi non lavora percependo lo stipendio o va a caccia di raccomandazioni ha le stesse colpe). Eppure così funziona, in Italia: non ci sono mezze misure. In realtà, a parte chi ha perso il lavoro o ha una misera pensione, credo si facciano tuttora, le vacanze, come si sono sempre fatte. Ma non si dice. Parlare di vacanze è cheap, passatista. Da irresponsabili. Peggio: è berlusconiano. Fa venire in mente villa Certosa, le corsette con pantaloncino e maglietta bianca, i vesuvi di cartapesta. Un mondo da dimenticare. Ben risvegliati nel Paese delle apparenze e della doppia morale, dove una pennellata di vernice fa sembrare tutto diverso. Nella nostra storia ci sono state mattine in cui ci siamo svegliati neutralisti e altre in cui eravamo già interventisti; poi eravamo fascisti e d’incanto antifascisti; nessuno votava dc quando il partito aveva il 40% dei consensi; Craxi? L’uomo nuovo e poi il peggior delinquente. Adesso non si parla di vacanze per non apparire edonisti berlusconiani. E chi l’ha mai votato? Vi chiederete come sia giunto a recitare questo sermoncino. Semplice: volevamo realizzare un servizio estivo sulla vacanza che aveva segnato la vita o annunciato il destino di personaggi pubblici e abbiamo dovuto faticare come mai a memoria di giornalista. Ci siamo trovati di fronte a tanti gentili dinieghi con naso arricciato. Non per questo abbiamo desistito e nelle prossime settimane contiamo di raccontarvi storie interessanti. Cercando di capire come gira il mondo, però, non ho potuto esimermi dall’anticipare questa bella scoperta. Si sa mai che a qualcuno venga in mente di magnifcare quanto gli ha fatto bene una settimana di passeggiate in montagna o di bagni al mare, un lungo weekend in una città d’arte o chissà quale lettura in panciolle di fronte a una piscina. Negli ambienti trendy passerebbe per incosciente: incapace di comprendere in che mondo viviamo. Il mondo che stiamo edifcando, dove occorre patire senza una prospettiva, essere fessibili, superfciali, eccetera eccetera. Perché il meglio è nemico del bene e ciò che è bene lo stabilisce il manovratore. Naturalmente chi predica è esentato dalle rinunce ma, siccome ha buon gusto, ostenta sobrietà. Io purtroppo sono antiquato: credo che la vacanza sia una conquista, la tranquillità un obiettivo, il lavoro dignità, la politica altruismo, l’economia un sistema per far prosperare la comunità, l’abbattimento delle ingiustizie sociali un dovere morale. Quindi difendo la vacanza. pvercesi@corriere.it © rIProDUzIoNE rISErvATA

Contenuti/ N°30 — 25 luglio 2014 50

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Gianrico Carofglio

I disegni di Andrew Gilbert

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Al lago Ngami, sulle tracce di Livingstone

Opinioni 9 / Italians di Beppe Severgnini

12 / Check-Point Elle di Ellekappa

10 / Cavalli di razza di Gian Antonio Stella

14 / Flash News di Maria Luisa Agnese

12 / Malintesi di Aldo Grasso

16 / Cose di questo Mondo di Jean-Marie Colombani

Sette è in edicola tutti i giorni Sette del Corriere della Sera è sempre con voi. Oltre al venerdì, con il quotidiano a 1,90 euro, si può comprare nei giorni successivi, sempre in abbinamento con il Corriere, a 1,50 euro più il prezzo del quotidiano. LA NOSTRA CARTA Questo giornale è stampato su carta che deriva da legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta 2014 e responsabile ritorno nello spazio secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

25 luglio 2014— numero 30

Le nuove tensioni tra Stati Uniti e Russia risvegliano la s da. Apparentemente per creare una società multiplanetaria, in realtà... di Giovanni Caprara

SETTE GREEN L’uomo che ha riportato le mucche nella stalla e la storia di un cavalluccio marino di S. Rodi e V. Fortichiari

GRANDE GUERRA. I lm per scoprirne il vero volto

di R. Burchielli, F. Pini, L. Cremonesi e G. Scaraffia

HEMINGWAY. Così riusciva a scrivere lucidamente in preda agli eccessi

17 / Italia sì, Italia no di Aldo Cazzullo 18 / A che Prezzo di Danilo Taino 19 / Tono su tono di Angelo Panebianco 19 / Una scena, un’immagine appena di Roberto Burchielli 20 / Consegna pacchi di Antonio D’Orrico 20 / Parole ritrovate di Alessandro Masi 21 / Blowin’ In The Web di Roberto Cotroneo 22 / Storie (di) note di Umberto Broccoli

di Gian Arturo Ferrari

In copertina,

il Johnson Space Center di Houston in uno scatto di Christoph Otto

23 / Scoperte e rivelazioni di Vittorio Sgarbi 24 / D’Amore e di Altri Disastri di Maria Laura Rodotà Sette | 30 — 25.07.2014

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Contenuti / Nº30 — 25 luglio 2014

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Attualità 26 / 2014, ricomincia

l’avventura dell’uomo nello spazio. Per creare una società multiplanetaria di Giovanni Caprara

La Grande Guerra al cinema 36 / Europa di Donatella Bogo 37 / Il mio eroe di Salvatore Giannella

32 / L’America che trovi di Massimo Gaggi

37 / InVisibili di Claudio Arrigoni

33 / Latinos di Rocco Cotroneo

38 / Il business dell’olio è cominciato in tipografa di Enrico Mannucci

34 / MediOrienti di Stefano M. Torelli 35 / AfrAsia di Edoardo Vigna

38

41 / Per Luzi i versi più belli erano quelli da scrivere di Franca Porciani

L’olio per corrispondenza

SetteGreen

SetteEstate 84 / Viaggio di Ilaria Simeone

97 / Cover di Micaela De Medici

86 / Arte e Oltre di Francesca Pini

98 / L’uomo che ha riportato tutte le mucche nella stalla di Stefano Rodi

88 / BenEssere di Sara Gandolf

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Il petrolio della Franciacorta 43 / Cover di Livia Grossi 44 / Quando il cinema mostrò l’altro volto della guerra di Roberto Burchielli 50 / Quell’eroica “guerra bianca” vista a colori di Francesca Pini 52 / I cannoni fremono ma il Kaiser è in crociera di Lorenzo Cremonesi 54 / Così la scandalosa Colette diventa “mammina cara” di Giuseppe Scaraffa 56 / Quel teatro vuoto che ha reso Bari un luogo da romanzo di Giuseppe Di Piazza 60 / L’arte dell’esuberante Hemingway è nascosta nella sua essenzialità di Gian Arturo Ferrari

88 / Consigli alimentari di Giorgio e Caterina Calabrese

102 / E il cavalluccio solitario incontrò l’amore di Valentina Fortichiari

89 / Dolori addio di Dario Oscar Archetti

106 / Green Lab di Sara Gandolf

90 / Moda a cura di Gianluca Bauzano

108 / Quelli che, nel loro piccolo, ogni giorno vivono green di Stefano Rodi

92 / Moda Uomo di Carlo Ortenzi

64 / Nel regno dei marabù gendarmi delle acque di Matteo Sametti

93 / En vogue di Alessandro Calascibetta

72 / Nelle “corti franche” il vino è un petrolio che non si estingue mai di Camilla Baresani

95 / Cocktail Martini di Paolo Martini

75 / Parola Chiave di Giorgio Dell’Arti

126 / Estate Enigmistica a cura di Domenica Quiz

76 / Libri di Antonio D’Orrico

128 / Oroscopo di Alessandra Paleologo Oriundi

78 / Saggistica di Diego Gabutti

129 / Edicola di Peppe Aquaro

79 / Passato Presente di Lucrezia Dell’Arti 80 / In libreria di Diego Gabutti, Andrea Milanesi, Giovanni Pacchiano

102 Il racconto del cavalluccio che s’innamorò

82 / Tempo al tempo a cura di Manuela Croci

130 Lettere al Direttore la nostra mail è lettereasette@rcs.it

SETTE | 30 — 25.07.2014

110 / Storie ecosostenibili a cura di Manuela Croci

94 / Animalia di Danilo Mainardi e Paola D’Amico

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109 / L’effcienza energetica è una fonte rinnovabile di Andrea Milanesi

Passerelle per nuovi talenti

SetteTv

111 / Telepatici di Paolo Martini

111 / Telescherno di Stefano Disegni



Friuli Venezia Giulia


Beppe Severgnini / Italians www.corriere.it/italians

Una Grande Bellezza senza Grande Effcienza Turisticamente parlando, perdiamo posizioni anno dopo anno. E non c’è nemmeno un ministro dedicato

Gianluigi Melesi gmelesi@hotmail.it

Finirà (forse) quando avremo un ministro del Turismo, una casella che Matteo Renzi – forentino, ex sindaco, competente in materia – ha deciso inspiegabilmente di lasciare vuota. Dario Franceschini, ministro della Cultura con delega, s’impegna: ma ha mille cose cui pensare. La classifcazione degli alberghi, i sistemi di controllo su prezzi e tariffe, un modo di impedire l’umiliante follia degli scioperi in alta stagione (non succede solo a Pompei!), i rapporti con gli albergatori e i grandi operatori online (TripAdvisor, Expedia, Booking. com ecc). La Grande Bellezza italiana serve a poco senza una Buona Effcienza. Stiamo perdendo posizioni, anno dopo anno. Pensate alla fascinosa Calabria. Italians ha ricevuto lettere amareggiate da Tropea e altrove. Incuria, sciatteria, perfno discariche improvvisate lungo le strade. Pensate alla diffcoltà di raggiungere la Sicilia. O ai costi per arrivare in Sardegna. È bastato che la Turchia si organizzasse, la Croazia si svegliasse e la Grecia si risollevasse e per noi è stata notte (turistica). Anche semplifcare il calcio è diffcile Caro Severgnini, seguendo mio fglio sono diventato dirigente di una squadra

MANUELA BERTOLI

C

aro Beppe, ci risiamo. Ogni anno, tra luglio e agosto, mi tocca ascoltare lamentele sul turismo italiano da parte di visitatori stranieri. Firenze. Domenica pomeriggio, al ricevimento dell’albergo sento la sfuriata di una coppia di inglesi: obbligati per lo sciopero dei treni a prendere un taxi da Firenze verso Signa, sono stati truffati dal tassista di turno, che gli ha fatto pagare quasi il doppio della tariffa. L’albergatore si scusa, ma la frittata è fatta. Il giorno dopo al ristorante altre lamentele di turisti francesi: i ristoratori cercano di far cresta sul menù. Un amico russo mi scrive dalla Sicilia, dov’è in vacanza: ineffcienza anche lì. Finirà mai questo strazio?

dilettantistica di calcio, e mi occupo di settore giovanile. Avviare i bambini al mondo del calcio è complicato, i costi di gestione delle società sono altissimi, spesso i Comuni non mettono a disposizione strutture adeguate all’attività. Ma soprattutto si mette di traverso la burocrazia. Parlo ad esempio del tesseramento stranieri. Spesso i genitori dei bambini extracomunitari non hanno né tempo né voglia (né soldi) per valanghe di documenti e permessi necessari a tesserare i propri fgli. Molti bambini potenzialmente bravi non entrano perciò nei circuiti delle squadre. La Figc dovrebbe, prima di tutto, semplifcare l’accesso di tutti i bimbi alla pratica del calcio. Cosa ne pensa? Gianfranco Rebecchi gianfranco_r@tin.it

Penso che lei abbia ragione. “Semplifcare” è una parola fondamentale, l’unica zattera che porterà l’Italia – non solo nel calcio! – fuori dalle rapide. Nemmeno questo governo, ho l’impressione, ha digerito questa verità. Oppure l’ha digerita, ma ha capito che ogni semplifcazione toglie incarichi, ruolo e redditi ai Complicatori di professione, annidati in migliaia di uffci, comitati, autorità di controllo. Non conosco le procedure per i piccoli calciatori extracomunitari. Ma sarei pronto a scommettere: anche lì c’è

qualcuno che, semplifcando, rischia di perdere potere. Berlusconi e i gay, meglio tardi che mai Gentile bsev, fa impressione seguire le evoluzioni di Forza Italia, soggetto ideato, prodotto e musicato da Silvio Berlusconi nel doppio ruolo di registaattore. Se lui e la sua fdanzatina arrivano a prendere una tessera a favore dei gay, signifca aver raggiunto uno stadio di totale confusione, paragonabile all’esultante alleanza fra Beppe Grillo e Nigel Farage. Fermo restando il diritto della libera scelta di ognuno, una parte non lieve d’Italia è omofoba, lontana dai diritti degli omosessuali e vicina a Berlusconi. Mario Sconamila mario.sconamila@elisanet.f

Guardi, Mario, che una moglie, una compagna o una fdanzata ha il potere di modifcare un uomo, a qualunque età. Noi maschi siamo fatti di materiale malleabile, si sa. Silvio B., nel suo ventennio politico (1994-2014), ha quasi sempre deciso in base ai sondaggi; ci ha detto, in sostanza, solo ciò che volevamo sentirci dire. Ha agito in base a convenienze, quindi, non a convinzioni. Se nel suo quarto quarto di secolo ha capito che è bene agire in modo diverso, complimenti, a lui e a chi gli ha fatto cambiare idea. Meglio tardi che mai. © rIProduzIoNe rIServAtA

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Gian Antonio Stella / Cavalli di razza

Onore al sindaco di Locri Ha avviato una battaglia contro l’assenteismo che vale più di certe insurrezioni di indignazione in difesa di un malinteso senso di calabresità

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MANUELA BERTOLI

A

quel punto, visto che non lo faceva nessuno, ha preso la scopa e si è messa a pulire il pavimento del cortile l’assessore alla cultura Anna Sofa. E dalla fnestra c’era perfno qualche impiegato che rideva. Non si fa così. In questa terra dove non c’è lavoro chi ha la fortuna di lavorare per un ente pubblico come il Comune deve sentire il peso della responsabilità». La sera delle premiazioni del concorso di poesia “Giugno Locrese”, nel cortile del Municipio, il sindaco di Locri Giovanni Calabrese ha detto che non ne poteva più di un certo andazzo. E ha raccontato che quando era arrivato la mattina, negli uffci non c’era “quasi nessuno”. Al punto che si era sentito in dovere di chiamare la Finanza per chiudere i varchi e controllare chi c’era e chi non c’era: «Mi hanno raccontato di dipendenti che rientravano dalle fnestre». Il giorno dopo, il giornale on-line Riviera scriveva che “l’attività di monitoraggio sulle diverse disfunzioni e diseconomie che interessavano l’azione amministrativa” era in corso da maggio. E che i risultati della rilevazione sulle assenze per malattia “non erano stati confortanti. Nel corso dell’anno 2013 erano stati goduti dai 125 dipendenti comunali ben 3.624 giorni di malattia”. Facciamo i conti? Ventinove giorni a testa. Il che signifca che, dato che esiste una quota di lavoratori che si ammalano assai poco come Giuseppe Marrara premiato quella sera per fedeltà al lavoro, c’è chi si dà malato mediamente un paio di mesi l’anno o più. Non è tutto. Precisava il giornale, infatti, che “nel computo non venivano ricomprese le assenze per terapie salvavita e per gravidanza”. Altri 2.567 giorni.

Salute fragile Nel 2013 i 125 dipendenti comunali di Locri hanno usufruito di 3.624 giorni di malattia.

Una situazione pesantissima. Inaccettabile con l’aggiunta delle assenze per ferie, per studio, permessi sindacali o per l’uso (o l’abuso) della legge 104 sull’assistenza ai familiari disabili. E aggravata da altre storture: «La metà degli operai che abbiamo sono abili al lavoro ma inabili al lavoro pesante. Dei sette vigili urbani uno è inabile ai servizi esterni, due risulta che non possono stare in piedi per più di tre ore, due godono di permessi per la 104… Purtroppo per anni sono stati abituati male. Anche da medici compiacenti. E adesso è davvero diffcile raddrizzare la situazione». Il sindaco di Locri è lo stesso che mesi fa, dopo la citazione a Sanremo

di una frase dell’ex vescovo Giancarlo Bregantini («Un ragazzo che cresce in un posto brutto è più facile che cresca brutto»), frase che riguardava tutte le periferie più violente e le situazioni di pesante degrado, dal parco saraceno di Castel Volturno al rione Brancaccio di Palermo fno al Corviale di Roma o certe periferie delle grandi metropoli settentrionali, si levò furente a difendere il buon nome di Locri, della Locride e dei locresi. Ecco, battaglie sacrosante come queste contro certe cattive abitudini e contro l’assenteismo che danneggia i cittadini e i dipendenti migliori onorano Locri, la Locride e i locresi molto più di certe insurrezioni di indignazione in difesa di un malinteso senso di calabresità. La razza maLedetta. Leggiamo quanto

ha scritto, dopo lo scandalo dell’«inchino» alla processione di Oppido Mamertina, l’etnologo calabrese Vito Teti, uno con le carte in regola per parlare avendo frmato grandi libri contro il razzismo antimeridionalista come La razza maledetta: «C’è una cappa mediatica e un’opa identitaria angusta sulla Calabria. Te ne accorgi quando vai fuori, in Italia e all’estero, e provi un senso di sollievo, misto ad amarezza, nel non leggere commenti, rifessioni, retoriche identitarie che affossano la nostra regione, ne annullano il senso critico, un vero e problematico, sofferto, sentimento dell’appartenenza, incoraggiano alla lamentela, al rivendicazionismo immotivato, al rifuto di ogni assunzione di responsabilità». Per questo la battaglia pubblica avviata dal sindaco di Locri, se avrà la forza per andare fno in fondo, va salutata come una svolta. In bocca al lupo.

© riproduzione riservata

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Aldo Grasso / Malintesi agrasso@rcs.it

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uesta la notizia: è nata la prima tv italiana delocalizzata. Il suo sogno: bassi costi di produzione, alti ascolti. Ci riuscirà? Mah! Alessio Vinci, direttore editoriale di questa nuova impresa, ha rilasciato al Corriere della Sera un’intervista in cui cerca di defnire il proflo della nuova tv: «Saremo la Ryanair della tv italiana. Quando la compagnia aerea low cost è arrivata facendo viaggiare a poco prezzo, le grandi concorrenti l’hanno quasi derisa. Ora, dopo pochi anni, il risultato è questo: sono le grandi concorrenti che si sono adattate ai prezzi di Ryanair». Spazio leggero. Alessio Vinci (vecchia conoscenza, ex Cnn, un’esperienza non troppo esaltante a Canale 5), la tv albanese Agon Channel, l’imprenditore romano Francesco Becchetti, i bassi costi, come sarà questa nuova tv? Ancora Alessio Vinci: «Un contenitore informativo, sì, ma con un ampio spazio leggero e divertente. Mi piace valorizzare le professioni, nessuna esclusa». E fn qui aria fritta. Andiamo avanti, si parla di fction, il ge-

Check-point elle

nere più costoso: «Ne realizzeremo una interattiva; da casa ci sarà la possibilità di votare l’andamento della serie, dall’uscita di scena di un protagonista alla fne di un amore, alla scoperta del tradimento. Non a caso il nostro slogan è “Il protagonista sei tu”, telespettatore». Agon Channel era già salita, come si dice, agli onori della cronaca perché, mesi orsono, era stata accusata di copiare alcuni programmi italiani (nei bassi costi non è previsto il copyright). In un servizio delle “Iene” veniva mostrata la versione albanese di “Che Tempo Che Fa”: stessa grafca, stesso studio (compatibilmente con i mezzi tecnici disponibili), addirittura stesso stile di inquadratura. Ma se Agon Channel si presenta sul digitale terrestre, può mettere in onda simili programmi? Il protagonista sei tu, ma con i telespettatori non si fa tv. C’è già stato il caso di “Current Tv” a fare scuola. Era il primo canale – così si diceva – che integrava pienamente tv e Internet in una piattaforma attiva 24 ore su 24. Current, la tv voluta da Al Gore, voleva contare sulla partecipazione attiva di un pubblico giovane-adulto (18-35 anni) pronto a

Augusto CAsAsoli/A3/ContrAsto

la sfda della prima tv italiana delocalizzata Sarà in Albania. L’obiettivo? Una cosa da poco: buona qualità, bassi costi di produzione e alti ascolti. Ci riuscirà? Auguri

Scommessa aperta Alessio Vinci sarà il direttore editoriale della tv delocalizzata in Albania.

proporre e fruire informazioni, notizie, curiosità, intrattenimento. Il palinsesto era una play list di brevi video, chiamati “Pod”, piccole pillole d’informazione dai 2 agli 8 minuti di durata. Si parlava di una grande trasformazione costituita dai video creati dalla comunità, ovvero la parte di contenuti ideata, prodotta e realizzata dal pubblico e che avrebbe dovuto costituire circa il 30% della programmazione. Il sogno di “Current”, della tv fatta dai telespettatori ha avuto vita breve. Vinci è sicuro di farcela: «Sono fniti i tempi delle spese folli per realizzare i programmi. In Albania abbiamo investito sulla tecnologia più avanzata, abbiamo realizzato studi di ultima generazione e il personale costa molto meno. Alla fne si riesce a produrre una trasmissione di qualità, ma a un decimo del costo». Auguri! © riproduzione riservata

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LOCMAN ITALY

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Alla faccia/1. L’ex superministro dell’Economia Tremonti fa cose e vede gente per cercare alleanze e ricreare un centrodestra che non c’è. Peccato che, con i suoi soliti occhietti impauriti, fnisca per restare sempre un passerotto solitario.

MARCO LANNI (3)

Flash News / a cura di Maria Luisa Agnese

Occhio alla valigetta. Un attimo, arrivo. Il francese Jean-Baptiste de Franssu è appena stato nominato presidente dello Ior ed è già in partenza. Buon viaggio, basta che non pigli spunto da Prendi i soldi e scappa di Woody Allen.

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REMO CASILLI/SINTESI

L’Highlander risanato e la Bartali del Senato Il Calderoli infortunato ma alfine risanato fa ritorno in Aula con mano impedita a discutere di Riforme e viene accolto con inaspettato sollievo persino dal suo alter ego nello schieramento opposto, Anna Finocchiaro, che lo apostrofa con l’appellativo in fondo non infamante di Highlander, l’immortale, l’uomo che ogni volta rinasce rinvigorito. E in effetti chi l’ammazza il papà della legge più brutta di tutte, il Porcellum? Non va sottovalutato perché con la sua tecnica di imprevedibili stop and go spiazza tutti e soprattutto sopravvive a tutti, anche nella sua Lega, Bossi e Maroni compresi. E ora insieme a Finocchiaro, Maria Elena Boschi & C dovrà affrontare la lunga estate calda dei senatori perché la discussione in aula si annuncia estenuante fra le insidie di 7mila emendamenti e le promesse di ghigliottine, con Grasso il presidente del Senato che si dice pronto a chiudere solo per Ferragosto, e addio ferie. Anche perché tutti vengono aspettati a piè fermo da Paola Taverna, la irriducibile M5S a cui non va mai bene niente, famosa per le sue intemperanze in aula (“Mi date fastidio fisico”), una specie di Bartali fuori tempo massimo. Bonina bonina invece se ne dovrà stare la senatrice e imprenditrice Paola Pelino, quella che avrebbe comprato abiti per 11mila euro in una boutique di Pescara evitando di saldare, e finendo in Tribunale. Ma che bisogno aveva di fare pubblicità negativa all’industria di famiglia e ai pregevolissimi confetti di Sulmona?


@maragnese

Alla faccia/3. «Molti Masaniello, non fosse per “mamma” Berlusconi, sarebbero al massimo assessori comunali. Bisognerebbe proporre l’irriconoscenza come reato penale», sentenzia l’inimitabile, geniale Antonio Razzi. E se proponessimo come reato penale dare aria alla bocca?

RICCARdO ANTIMIANI / EIdON

Alla faccia/2. A forza di fare a fettine il proprio Porcellum, l’Highlander Roberto Calderoli (copyright Anna Finocchiaro) s’è tagliato un ditone. Cose che possono capitare a un salumiere dalla faccetta rosea come la sua.

Sola, sono rimasta sola. Paola Taverna, la 5 stelle degli show in Senato, se n’è uscita con una battuta un po’ pesantuccia rivolta ai colleghi: «Mi date fastidio fsico». Ma non è che sono gli altri a provarlo per lei?

FELIPE dANA / AP

L’apparenza inganna/2. Paola Pelino è una stakanovista del Senato. Informa terremarsicane.it che è stata presente in 4.318 votazioni su 4.496. Onore a miss Confetto, ma non basta essere in aula, bisogna anche stare attenti. Rimandata a settembre causa distrazioni pedestri.

L’apparenza inganna/1. Vladimir Putin e Angela Merkel pare siano, stranamente, in sintonia (“Dobbiamo accelerare il processo di pace in Ucraina”). Così lui le manda un bacio per i suoi sessant’anni. Attenta, Cancellierissima, al bacio della tarantola… © riproduzione riservata

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Jean-Marie Colombani / Cose di questo Mondo

tutti i limiti della banca dei Brics La sua nascita potrebbe rimanere nella storia, ma sicuramente indica che, dopo una fase di unifcazione, il nostro pianeta sembra destinato a frammentarsi

AP Photo/SilviA izquierdo

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uando si parla di Fortaleza, in Brasile, vengono subito in mente alcune grandi partite dei Mondiali di calcio. Ma Fortaleza è anche, e soprattutto, il luogo in cui, subito dopo la fne della Coppa del Mondo, si sono riuniti i capi di Stato dei Brics – Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. È un vertice annuale che si tie­ ne dal 2009, e che questa volta potrebbe rimanere nella storia. I Brics infatti hanno intenzione di costituire una propria Ban­ ca di sviluppo che, se prendesse piede, entrerebbe in concorrenza con la Banca Mondiale e forse anche con l’Fmi. Questo evento può essere letto in due modi: gli si può conferire una portata storica, oppure si può relativizzare. Viene spontaneo pensare all’importanza storica dell’even­ to, perché è la prima volta dalla nascita, dopo la Seconda guerra mondiale, delle organizzazioni internazionali, che com­ pare un’altra organizzazione a vocazione, almeno in parte, planetaria. Per spiegare questa iniziativa di solito si fa riferimen­ to allo scoramento dei Brics per non essere suffcientemente tenuti in conto, nonostante il loro nuovo peso all’interno dell’economia mondiale. In effetti, dalla Conferenza di Bretton Woods, l’Fmi è diretto da un europeo, mentre la Banca Mondiale è guidata da un americano, e la sede di entrambe le organizzazioni è a Washington, capitale di quello Stato di cui i Brics denunciano l’egemonia. Ma soprattutto i Brics rappresentano ormai un quarto del prodotto interno lordo mondiale, ma all’interno dell’Fmi esprimono soltanto il 10% dei voti, e il Congresso degli Stati Uniti si oppone da anni a riconsiderare in loro favore questo equilibrio. Non è quindi illogico né con­

Vertice annuale La presidente brasiliana Dilma Rousseff e il presidente cinese Xi Jinping durante la recente riunione dei Brics a Fortaleza.

trario ai loro interessi che i Brics, stanchi di aspettare che gli venga riconosciuto un ruolo più importante, abbiano deciso di agire per conto loro, e in proprio favore. Questo è vero. Ma è altrettanto vero che quella di Brics è sì una denominazione funzionale e seducente, ma è anche sempre più incompleta – se si vuole considerare l’ascesa dei Paesi emergenti bisognerebbe includere Turchia, Messico, Indonesia, Vietnam, Nigeria – ed è una sigla all’interno della quale convivono interessi discordanti, oltre a una nuova volontà di potenza.

rafforzare la leadership contro “l’egemo­ nia statunitense”, che ha intenzione di indebolire (fra l’altro la sede della futura Banca sarà a Shanghai). E poi è un modo per rispondere alla minaccia rappresen­ tata, agli occhi di Pechino e di Mosca, dalla possibile frma del Trattato Trans­ atlantico di libero scambio fra Europa e Stati Uniti, che permetterebbe sia agli americani che agli europei di aumentare il loro potere economico. La motivazione che spinge la Russia di Putin è ben nota: guai a lasciarsi sfuggire un’occasione per infastidire gli Stati Uniti… Di contro, non si può certo dire che gli interessi del Brasile siano simili a quelli della Cina, per non parlare poi dell’India, che non sembra aver risolto tutti i suoi contenziosi con Pechino. Ciò che emerge da questo scenario è che, dopo una fase di unifca­ zione guidata dal processo di globalizza­ zione, il nostro pianeta sembra di nuovo destinato a frammentarsi. In Francia Arnaud Montebourg è diventato famoso con un libro nel quale sostiene il concetto di “deglobalizzazione”, idea assurda, ma che fa riferimento ai lavori di diversi economisti, secondo i quali avverrà un riassetto degli equilibri mondiali, che saranno defniti da grandi insiemi regio­ nali, non più da un processo di continua unifcazione. La creazione di una Banca di sviluppo dedicata ai Brics va certamente in questo senso. Ed è altrettanto chiaro che dopo una prima fase molto coerente di gestione della crisi fnanziaria interna­ zionale, fra il 2008 e il 2011, è arrivato un periodo nel quale sono tornate alla ribalta le tentazioni protezioniste, gli interessi nazionali o addirittura l’affermazione di potenze nazionaliste, come la Cina di Xi Jinping e la Russia di Putin.

InteressI dIversI. Dal punto di vista politico si tratta soprattutto di un’ope­ razione e di un successo cinese. Per il presidente Xi Jinping è l’occasione di © riproduzione riservata

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Aldo Cazzullo / Italia sì, Italia no

Olimpiadi a Roma? Sì, grazie Il successo del Mondiale in Brasile e la lunga eco dei Giochi di Londra confermano che lo sport globale è una grande occasione di sviluppo

Angelo PAlmA A3

Giustamente, nella primavera scorsa l’attenzione del Paese e dei media di tutto il mondo è stata attratta da Genny ’a carogna, dalla trattativa tra il calcio italiano e la curva del Napoli per consentire la disputa della fnale di Coppa Italia, dalla violenza incombente sullo sport. Si è parlato molto meno, inevitabilmente, del fatto che pochi giorni dopo negli stessi luoghi, al Foro Italico, si sia svolto con uno storico successo di spettatori e di incassi il torneo di tennis che porta il nome del nostro Paese. Del resto, gli impianti costruiti per l’Olimpiade del ’60 sono ancora tutti lì, perfettamente in funzione: atletica, tennis, nuoto avrebbero appena bisogno di un restyling per essere ospitati a Roma (ho qualche dubbio che il centro stampa si possa fare a Saxa Rubra, a meno di avere un mezzo che vi arrivi direttamente e in pochi minuti: nelle ultime quattro Olimpiadi il centro stampa era adiacente allo stadio di atletica). Ma il punto non è la logistica. È l’idea che i grandi eventi sportivi, come sarebbe l’Olimpiade a Roma, non sono una sciagura, ma un grande business e soprattutto un grande volano di sviluppo per la nazione ospitante. Al di là del bilancio in sé, l’impatto sul mondo globale è tale che si crea un rimbalzo in grado di andare ben oltre il tempo della manifestazione. Nel 2012 a Londra si attendevano più visitatori di quelli che in realtà arrivarono. Inoltre molti londinesi si allontanarono dalla folla (anche se furono parecchi di più quelli che si mischiarono all’evento olimpico, con il tennis a Wimbledon, l’equitazione a Greenwich, le gare di nuoto a lunga distanza a Hyde Park, il beach volley a Whitehall). Ma il successo dei Giochi ha contribuito a far sì che Londra sia diventata la città più visitata del pianeta. Roma non è neppure nelle prime dieci.

Passato glorioso Cerimonia di apertura delle Olimpiadi del 1960 a Roma.

No

Per aver scritto questo dato oggettivo, sono stato sommerso di contumelie: Roma è molto più bella di Londra! Non ne dubito: ma a parte il fatto che a Londra alzi un braccio e si ferma un taxi, mentre a Roma spesso non li trovi neanche in stazione; a parte il fatto che Londra ha da oltre un secolo una fttissima rete di metropolitana, mentre a Roma stanno costruendo da vent’anni la terza linea e ci sono più veicoli privati che in qualsiasi altra capitale europea; a parte il fatto che a Londra ti multano se getti una cartaccia mentre a Roma se giri in moto devi stare attento a evitare i mozziconi di sigaretta che gli automobilisti buttano sistematicamente fuori dal fnestrino; a parte queste e molte altre cose, resta un doloroso fatto: la meravigliosa Roma non è tra le prime dieci

città più visitate al mondo, un po’ per una questione di compagnia aerea e aeroporti (cinesi e indiani continuano a entrare in Europa quasi solo dalla Germania e dall’Inghilterra), un po’ per le lacune del sistema alberghiero, un po’ perché da molto tempo, tra il declino di Cinecittà, l’assenza di un parco a tema sull’antica Roma (in compenso abbondano i falsi centurioni con la scopa in testa che molestano i turisti) e la mancanza di eventi internazionali che non siano legati al Vaticano, non ci sono occasioni per indurre gli stranieri a venirci. Roma è stata a un passo dall’avere le Olimpiadi. Mario Monti, all’epoca molto lodato, disse no. Ora la chance si può ripresentare. Il successo del Mondiale in Brasile conferma che il momento è propizio. L’importante è che non prevalga la linea di chi dice sempre: in Italia no, in Italia non si può; non si può fare un’opera pubblica senza rubare, non si possono fare lavori senza distruggere il patrimonio artistico, non si possono garantire standard di servizi internazionali. Invece no: in Italia si può, e si deve. Anche per incassare fnalmente una parte della grande domanda di Italia che c’è nel mondo globale, e di cui approfttano popoli meno impegnati a piangersi addosso e pronti a trasformarsi, con i loro prodotti, in falsi italiani. A proposito di sport, segnalo un libro bellissimo: Un cuore in fuga (Piemme), di Oliviero Beha. È il racconto, a metà tra il saggio e il romanzo, della storia di Gino Bartali, a cent’anni dalla nascita (18 luglio 1914), con dettagli inediti o comunque poco conosciuti, come il rovescio economico subito da Bartali a causa dello Ior di Marcinkus. Ma il vero grande merito del libro è sottrarre la fgura di Gino all’ombra inquietante del suo presunto alter ego Fausto Coppi.

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Danilo Taino / A che Prezzo dtaino@rcs.it

ma l’italia non difende i propri interessi Lo dimostrano i negoziati tra Ue e Usa sugli scambi e gli investimenti internazionali. Un Paese concentrato su se stesso è un Paese morto

MANUELA BERTOLI

P

er favore non diciamo che l’Italia è un Paese che difende i propri interessi in Europa e nel mondo. Non lo fa. Pensa ad altro. La settimana scorsa, a Bruxelles, si è tenuto un nuovo round, il sesto, di negoziati tra la Ue e gli Usa sulla Ttip, la Partnership transatlantica sugli scambi e gli investimenti. In città c’erano i negoziatori europei e americani, stuoli di avvocati, parlamentari, esperti di commercio, lobbisti. E, attenzione, in forze era presente anche l’arcipelago di entità che chiama se stesso “società civile” e che nelle stanze delle trattative viene indicato come “stakeholders”, cioè coloro che hanno un interesse nella vicenda: organizzazioni non governative, sindacati, associazioni di difesa dei consumatori o dei produttori, ambientalisti, animalisti e così via. Sicurezza alimeNtare. Le trattative

in corso sulla Ttip potrebbero portare a cambiamenti signifcativi in una serie di settori industriali, dall’auto alla chimica; nella defnizione di regole comuni, per esempio sulla sicurezza alimentare; nella difesa degli investitori; e su molto altro. Bruxelles e Washington hanno quindi deciso (con un po’ di restrizioni, a dire il vero) di dare una voce a chi in questi negoziati ha un interesse da portare avanti

Opportunità poco sfruttate L’Italia è il Paese europeo che più ci guadagnerebbe da un’ulteriore apertura del mercato transatlantico.

o da difendere. In sessioni dedicate. Una signora olandese che produce derivati del latte, per dire, ha attaccato l’idea di avere regole transatlantiche comuni sul cibo, perché dice che così si abbasserebbero gli standard sanitari e di qualità in Europa, importando polli trattati con prodotti chimici, carni agli ormoni e altro. Probabilmente non è vero, ma si è fatta sentire. Altri hanno parlato di Ogm, un sindacalista americano ha minacciato azioni dei Teamsters, la Union più famosa d’America, contro il troppo liberismo. Il fatto è che il dibattito sulla Ttip è acceso in Paesi come America, Germania, Francia, Austria. Perché sanno di avere degli interessi in gioco. Anche l’Italia li ha. Per esempio, secondo alcuni calcoli è il Paese europeo che più ci guadagnerebbe da un’ulteriore apertura del mercato transatlantico. Ancora: nei negoziati si parla di Identità Geografca dei prodotti alimentari, tema rilevante soprattutto in Italia. Una parte del governo è impegnata a portare avanti un’agenda di interessi nazionali. Ma, per il resto, totale disinteresse di politica e “società civile”. Probabilmente il commercio internazionale è un tema noioso. Sappiamo però che un Paese concentrato sul proprio ombelico nel mondo d’oggi è un Paese morto. @danilotaino

Numeri a coNfroNto

Gli italiani spendono poco (ma un po’ di più)

-2,6%

calo della spesa per consumi delle famiglie italiane nel 2013 rispetto al 2012

584

punteggio Pisa* degli studenti sudcoreani, in matematica

141 miliardi

-4%

485

85 miliardi

nel 2012 rispetto al 2011

degli studenti italiani

Fonti: Istat, Ansa, Onu *Programma per la valutazione internazionale dell’allievo 18

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stima in dollari del fatturato mondiale annuo della marijuana

Della cocaina

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Angelo Panebianco / Tono su tono

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on c’è certamente da ricordare agli italiani che la politica ha una faccia oscura. Per lunga consuetudine molti italiani pensano della politica tutto il male possibile. L’anti-politica, qui da noi, è sempre stata di casa. Spesso, i giudizi negativi sulla politica sono ingiusti. La politica svolge compiti essenziali. Senza politica non ci sarebbe nemmeno la società. Ciò detto, è vero che la politica, oltre a una faccia chiara e pulita, ne ha anche una oscura. Una causa è ben nota: la politica offre a coloro che la praticano occasioni e possibilità di arricchimento personale a cui solo i forti sanno resistere. I forti, in realtà, sono molti di più di quanto non pensino tanti italiani. Però è vero che l’occasione fa l’uomo ladro e che diversi politici non sanno resistere alla tentazione. Ma la faccia oscura della politica ha anche altre cause. Non sono solo le élite politiche quelle capaci di dare il peggio di sé. Anche i cosiddetti cittadini comuni sono capaci di fare, in politica, cose poco commendevoli. È un punto che è quasi sempre sfuggito ai cantori della “partecipazione politica”. In genere, costoro parlano dei “partecipanti’ come se fossero angeli, integerrimi cittadini interessati alla cosa pubblica, desiderosi di promuovere il bene comune. Non è sempre così. La politica non attira solo

cittadini responsabili, attira anche frustrati di ogni genere. La politica per tutti costoro gode, rispetto a qualunque altra attività, di un vantaggio inestimabile: permette di scaricare la propria aggressività raccontando a se stessi e agli altri che si sta servendo una qualche nobile causa. In realtà l’aggressività di queste persone ha dietro di sé motivazioni personali, individuali, private. Sono aggressive perché hanno accumulato frustrazioni e insuccessi nella loro via privata. Hanno semplicemente voglia di scaricare la loro aggressività sul primo che capita. Ma, in genere, non possono farlo. La politica diventa allora l’alibi perfetto, la politica permette di essere aggressivi nobilitando e giustifcando l’aggressività. In politica i frustrati/aggressivi si riconoscono subito. Combinano ignoranza e arroganza. Fanno affermazioni perentorie su un mondo di cui non sanno né capiscono nulla. Se fossero in politica per occuparsi del bene comune sarebbero molto più umili, cercherebbero di studiare i problemi, si sforzerebbero di capirli. Ma non sono in politica per questo. Sono in politica per dare libero sfogo alla loro aggressività. La nobile causa che sventolano è solo un alibi, un imbroglio, fumo negli occhi. L’idea assai comune secondo cui i cittadini “partecipanti” sono migliori dei non partecipanti non può esse-

UnA scenA, Un’immAgine AppenA

Manuela Bertoli

Attenti ai politici frustrati Sono quelli che scaricano la loro aggressività, accumulata da insuccessi nella vita privata, giustificandola con l’alibi di servire una nobile causa

Miscela esplosiva I politici frustrati uniscono arroganza e ignoranza.

re accettata a scatola chiusa. Ho conosciuto persone totalmente disinteressate alla politica che svolgevano con serietà e impegno il loro lavoro, e che sapevano rendersi utili per gli altri. Nessuno mi convincerà mai che quelle persone siano cittadini peggiori di certi partecipanti di mia conoscenza. di Roberto Burchielli

Un uomo guida lo spazzaneve alla ricerca di un perché Uno spazzaneve viaggia nella notte lungo una strada innevata della Norvegia, come un rasoio che leva la schiuma da barba scivolando lungo la pelle del viso di una persona. Lo guida l’uomo dell’anno, l’essere più mite e indifeso che viva in questo posto isolato e dimenticato dalla civiltà. Come uno scopritore solca le strade, cancellate dalla coltre bianca, e ridisegna i tracciati per coloro che s’inoltrano in questi luoghi. La macchina da presa inquadra da lontano il mostro meccanico che, con le sue grandi luci, si avvicina divorando tonnellate di neve spazzandola in alto come una cascata che vince la forza di gravità. È una notte strana, drammatica, in cui un ragazzo viene ucciso inspie-

gabilmente, un padre perde un fglio e il freddo gelido entra in una famiglia, dilaniata dal dolore e dalla vendetta. Viaggia senza ostacoli possibili uno spazzaneve nell’oscurità in cerca di una spiegazione, di un colpevole. Avanza incessante, scalfendo il bianco candido e portando con sé molte vite che non valgono quella della propria prole. Come una lama che scava troppo in profondità nella schiuma e taglia la pelle facendo scorrere il sangue, così il nostro protagonista guida nella notte in cerca di un fglio che non riavrà. Di quale flm si tratta? - La soluzione a pag. 130

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Antonio D’Orrico / Consegna pacchi adorrico@corriere.it

Totò, Troisi e il “combinato disposto” Scrive un indimenticabile lettore che i due comici andrebbero usati nei corsi di flosofa del linguaggio

A

proposito del dibattito sui comici (specialmente milanesi) che non fanno ridere, interviene Roberta Pellizzari (Vicenza): «Leggo le parole del sedicente ignorante padano che non ama Massimo Troisi o quanto meno non ne riconosce la comicità. Anche io, in quanto “nordica”, non posso dire di apprezzare il grande comico. Grande quanto meno perché così mi dicono che sia visto che dei suoi flm capisco mediamente un decimo dei dialoghi. Idem dicasi per il teatro. Quindi a meno che non mi si fornisca un traduttore simultaneo (che non renderebbe l’effetto delle battute) non posso che comprendere le diffcoltà del lettore bergamasco. Mi fdo di chi apprezza Troisi come grande attore esattamente come mi fdo di chi ritiene tale l’attore comico francese Gad Elmaleh... In entrambi i casi, per evidenti limiti linguistici, non posso esprimere giudizi diretti». Risposta. Non si può essere italiani e non capire la lingua napoletana (la parte migliore della cultura nazionale è stata espressa con quelle parole). Quindi, studiare (io Carlo Goldoni, per esempio, me lo studiai). HUMUS CULTURALE. I lettori si ricorderanno spero (per parte mia non lo dimenti-

PARoLE RiTRovATE

E dopo l’anticamera non resta che l’esclusione di Alessandro Masi

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conversazionali). A me piacciono tutti, ognuno a suo modo. Per quanto riguarda Totò (e Peppino) e Troisi, andrebbero usati nei corsi di flosofa del linguaggio per spiegare il c.d. secondo Wittgenstein (quello che inizia con le Ricerche flosofche e studia i giochi linguistici) e per spiegare agli studenti la pragmatica e la flosofa del linguaggio di Grice. Con Totò e Troisi siamo a quei livelli lì. P.S. Ho visto che è uscito un libro intitolato Mi ricordo. Ma io faccio il tifo, da sempre, Ammetto la mia capitolazione per lo scombinato indisposto, che totale». cherò mai) del lettore Paolo Di Betta che accusò i Mi ricordo, con formula geniale, di sollecitare «la mitopoiesi della mi’ nonna». Di Betta scrive ora sui comici che non fanno ridere. «Mi scusi per la pedanteria (leggasi: rottura di c…), ma non esiste un senso dell’umorismo nelle persone o un comico più bravo di un altro. Il successo della comunicazione del comico (che faccia sbellicare, ridere o sorridere è solo una misura del successo nella sua comunica-

mi sembra la norma che regola le cose italiane (come sapevano bene molti dei comici citati) zione) dipende dal contesto anche sociale fra comico e pubblico. Per esempio, se il pubblico ha familiarità con il comico, se c’è condivisione di esperienze quotidiane, humus culturale, se si capiscono le implicature e i sottointesi e gli ammiccamenti e i tic presenti nel discorso. Per questo molti non apprezzano Bramieri (non più familiare), Chiari (non c’è quel garbo e il gusto per gli eufemismi di una volta), Totò e Troisi (alcuni non ne capiscono gli ammiccamenti o le implicature

CAPiToLAZioNE. Caro Di Betta,

lei possiede la capacità di rimettere ordine, raziocinio e rigore (terminologico e metodologico) nelle mie strampalate e oziose divagazioni e (mio Dio, stavo per scrivere: e/o) provocazioni. Anche questa volta tira fuori la formula magica: quel «c.d.» sta per «combinato disposto»? Se è così, siamo ai livelli della «mitopoiesi della mi’ nonna», ma io faccio il tifo, da sempre, per lo scombinato indisposto, che mi sembra la norma che regola le cose italiane (come sapevano bene molti dei comici citati). Non negozio la sua capitolazione: continui a combattere.

Dal latino ex claudere, “chiudere fuori”. L’escluso è out, direbbe oggi qualcuno per sembrare più giovane. Perdendo però per strada quel sapore di anticamera e di porte sbattute in faccia che il latino, nella sua precisione feroce, riesce a trasmettere così bene.


Roberto Cotroneo / Blowin’ In The Web

L’isola che (in Internet) non c’è David Shing sostiene che troveremo un posto del web dove condividere poche cose con le persone giuste. Ma è un’ingenuità fglia del pensiero analogico

LA PIAZZA DI LUTHER KING. Tutti gli

esperti di web, quelli che cercano di capire come il marketing di un prodotto possa funzionare in rete, quelli che sognano campagne elettorali sui social, quelli che vogliono diventare stelle della musica, o scrittori affermati, sono certi che essere seguiti signifca avere successo. Sono convinti che l’avere un pubblico vasto sia preludio di un lungo cammino, e immaginano i seguaci o gli amici dei social come una piazza identica a quella di Martin Luther King: 250 mila o ancora più persone a guardare tutte in un punto preciso. Ad ascoltare tutte una voce che si rivolga a loro. I non nativi digitali hanno l’abitudine di vestire vecchie abitudini e vecchie convinzioni di un abito digitale che però è tagliato all’antica, e che non ha niente di innovativo. Spostano

MANUELA BERTOLI

D

avid Garrow è un bravo storico, così bravo che ha vinto un premio Pulitzer, ed è un biografo e uno studioso della fgura di Martin Luther King. Nel 2003 Garrow pubblicò un libro dove sosteneva, senza alcun dubbio, che Martin Luther King aveva già usato l’espressione “I have a dream” almeno quattro volte, in quattro discorsi pubblici precedenti a quel 28 agosto 1963 a Washington. Ma l’espressione ebbe l’impatto che conosciamo solo da quel giorno, di fronte a una folla di 250 mila persone. Eppure i media seguivano, riportavano e riferivano dei discorsi che il reverendo King teneva per gli Stati Uniti, e va detto che quelle parole erano suggestive, e avrebbero potuto fare il giro del mondo anche se prounciate in una piazza meno grande.

Falsa partenza Il web è una gigantesca rete ferroviaria di binari morti che non portano da nessuna parte, non ci sono stazioni più piccole.

vecchie idee nel mondo del web. La prima delle quali è: più sono seguito e più sarò ascoltato. Ma i risultati non ci sono. Non bastano migliaia di follower, e non bastano campagne studiate con vecchi metodi di marketing. Come non bastano le visualizzazioni per arrivare a risultati concreti, per giungere ad avere una notorietà. Di tanto in tanto qualche guru della modernità avverte: guardiamo in media un cellulare 150 volte al giorno, siamo imbottiti di notifche di ogni tipo. Bisogna staccare, bisogna imparare a stare sconnessi da internet almeno un’ora al giorno. In realtà funziona in tutt’altro modo. E per capirlo bisogna dimenticare la piazza di Martin Luther King, le 250 mila persone, e i libri di David Garrow.

Dovete entrare in un aeroporto, magari il più grande del mondo, o se si preferisce un gigantesco centro commerciale, di quelli dove ogni giorno passano decine di migliaia di persone, ed è lì che dovete farvi ascoltare da tutti quelli che passano e non hanno tempo per fermarsi. È lì che potete prendere una chitarra e cantare la vostra canzone preferita. E la gente la sente quella canzone, la riconosce, magari è disposta ad ammettere che la cantate anche bene. Ma è rumore. Non è identità. Voi offrite la vostra identità, i vostri sogni, la vostra canzone, la condividete, ma non c’è la folla di 250 mila persone che guarda soltanto voi. E non c’è per nessuno. Neppure per le celebrities. È un passaggio, un caso. In ogni angolo del centro commerciale o dell’aeroporto ci sarà qualcuno che si vorrà far riconoscere, e sarà riconosciuto, o sarà riconosciuta la celebre canzone che sta cantando. Ma non servirà. David Shing, molto noto negli Stati Uniti, è un ragazzone che si defnisce un profeta del web. Dice, come tutti, che siamo in “media overload”, sommersi da informazioni, ma che troveremo un’isola, una piccola isola del web, dove condividere poche cose con le persone giuste. La parola del futuro secondo lui è defolloware, portare ai minimi termini. È un’ingenuità, fglia di un pensiero analogico. Il web non funziona come le isole da sogno dove ritrovare se stessi. Il web è una gigantesca rete ferroviaria di binari morti che non portano da nessuna parte, non ci sono stazioni più piccole. E soprattutto non c’è un pubblico, non c’è una massa che ascolta e ti riconosce, solo passanti che pensano ai fatti loro. Con buona pace dei maghi del marketing digitale.

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Umberto Broccoli / Storie (di) note

Legata a un granello di sabbia Il boom è pronto a diventare sboom. I bambini vogliono fare i pompieri o i vigili urbani. E le ragazze sognano gelosie impossibili ascoltando Nico Fidenco

OLYCOM

1961

Estate. do come inevitabilmente ci sarebbe stato È boom un qualcosa da fare, al punto tale da poter economisognare di scegliere la professione. La più co, tanto gettonata è vigile del fuoco, semplifcato rapido nell’arrivare e altrettanto veloce in “pompiere” nei discorsi fra bambini: nel trasformarsi in sboom. Comunque mai saputo perché e perché si preferisse si guarda al futuro consapevolmente. Il chiamarlo così. Una alternativa è vigile domani esiste. Sedici anni prima si era urbano, restato tale anche nei discorsi fra usciti dalla Seconda guerra mondiale bambini: perché né a Milano né tantomee i discorsi di tutti erano attraversati no a Roma qualcuno avrebbe detto “da dall’angoscia dello ieri. Allora, nel 1945, grande farò il ghisa”, o “sarò un pizzarsi sciamava a piedi lasciando impronte done”. E in quegli anni, sia la divisa da di scarpe rattoppate su strade polverose, pompiere sia quella da vigile urbano sono circondati dalle impronte della follia: tra i giocattoli più regalati a Natale: chissà devastazioni, scheletri di case bombarse qualcuno ricorda quelle scatole/dono date, elenchi di persone sparite. «Solo nelle quali c’era il necessario per travestirsi dall’uno o dall’altro. Travestendosi, me ne vo’ per la citta / passo tra la folla i bambini guardano al domani, mentre che non sa / che non vede il mio dolore per i grandi il domani si nasconde nel / cercando te sognando te / che più non numero due. A sedici anni dalla miseria ho»: è In cerca di te, canzone rivelatrice della guerra il benessere è la seconda dello stato d’animo decostruito. Diventa automobile, la seconda quasi la metafora musitelevisione, la famiglia cale del sentire diffuso: perfetta con due fgli da cercar fra macerie. Nella È la canzone mito, mandare in villeggiatura ricerca c’è già parte della primo motore da giugno a settembre meta: ci si muove con immobile aristotelico nella seconda casa con un obiettivo da raggiundi tutte le canzoni la moglie-mamma. Il gere. Nel 1945 si cerca il domani a partire dallo marito resta in città con estive successive, ieri, parola-sottinteso a la seconda fdanzata ma non piace far da quinta esistenziale nascosta, da portare al ai selezionatori di quasi tutti i discorsi: mare con la prima autofrequentemente, ossessi- di Sanremo mobile, una fuoriserie vamente, con la nostalgia rossa con autoradio, acquistata a rate grazie di un mondo spazzato via al secondo lavoro. La fuoriserie di quegli senza rimedio. anni si avviano a essere santuari intoccabili con i pomelli in fnta radica, il La famigLia perfetta. «Vedi, Rose’… qua c’era la casa di Giulio. La casa non volante sportivo a razze forate, i guanti c’è più e manco Giulio è tornato» e lo si da corridore, l’autoradio con antenna alla dice recuperando inconsciamente tra i quale qualcuno osa legare una zampa di pensieri quel “passo tra la folla che non tigre in miniatura. Sulla strada del mare sa / che non vede il mio dolore”, datato clandestino, lui accende la radio sforanluglio 1945. Sedici anni dopo l’orizzonte do le gambe di lei. E, ammiccante, stona: è cambiato radicalmente: un po’ tutto «Ti voglio cullare, cullare / posandoti su sussurra domani assieme al numero due. un’onda del mare, del mare / legandoti «Cosa farai da grande», si chiedono i a un granello di sabbia / così tu nella bambini a scuola in quel 1961. Ben sapennebbia più fuggir non potrai / e accanto a me tu resterai». Lei, la seconda fdanzata clandestina, preferisce farsi cullare dalla voce di Domenico Colarossi, in arte Nico

Una voce romana Nico Fidenco, nome d’arte di Domenico Colarossi, nel 1961. Oggi ha 81 anni.

Fidenco, compiaciuta da questa gelosia poetica e surreale sognandosi Legata a un granello di sabbia, nonostante la moglie di lui in vacanza. È canzone mito, primo motore immobile aristotelico di tutte le canzoni estive successive. Nel 1961 non piace a chi la seleziona per il festival di Sanremo e vai a capire perché. Anzi, si capisce perché: è troppo bella, con il suo arrangiamento sinfonico, con la sua lunghezza non tradizionale, con il suo testo visionario e con i milioni di copie vendute, complici di altrettanti amori, tentativi di fuga compresi: «Ma tu, tu fuggirai / e nella notte ti perderai / e sola, sola / sola nel buio / mi chiamerai». Segue promessa: «Ti voglio tenere, tenere / legata con un raggio di sole, di sole / così col tuo calore la nebbia svanirà / e il tuo cuore riscaldarsi potrà / e mai più freddo sentirai». Ma alla domanda di lei: «Va bene. E quando lasci tua moglie?», lui risponderà in stile Sessanta (replicabile): «Domani».

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Vittorio Sgarbi / Scoperte e rivelazioni BoB Krieger

press@vittoriosgarbi.it

Dante e Beatrice, coppia garibaldina Due busti in marmo di Giovanni Duprè, simboli nella loro astrattezza di una nuova epoca dopo l’unità d’Italia

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he l’Unità d’Italia sia stata intesa, prima che come una unifcazione geografca, come una questione linguistica, è documentato dal rinnovato rilievo e dal crescente interesse per la fgura di Dante che, nei secoli precedenti, aveva avuto minor favore di Petrarca e di Boccaccio. L’Ottocento lo riscopre, e non solo in Italia. La sua fortuna è comprovata da un artista che lo pone al centro della sua opera, letteraria e pittorica, riprendendone anche il nome: Dante Gabriele Rossetti. Ed è proprio la Vita nova, e cioè il canzoniere di Dante ispirato da Beatrice, che, più della Divina Commedia, stimola la mimetica impresa di Rossetti. Si osservi inoltre che la sua modella e ispiratrice fu la moglie, Elizabeth Siddal, che morì, quasi in coincidenza con l’Unità d’Italia, nel 1862. Ho sottolineato questo riscontro cronologico perché anche, e massivamente, in Italia, dopo anni di disinteresse, Dante diventa soggetto di motivata e rinnovata ispirazione.

Giovanni Duprè Beatrice (marmo, cm. 70x50x29) e Dante (marmo, cm. 70x51x40). Lo scultore Duprè nasce a Siena nel 1817 e muore a Firenze nel 1882.

Ragioni economiche. Ne abbiamo la

prova in due eletti e purissimi busti di Giovanni Duprè, raffguranti, appunto, Dante (marmo, 70x51x40) e Beatrice (marmo, cm70x50x29). L’ispirazione, in quel fervore letterario e patriottico, non è disgiunta da una ragione economica. Dagli scritti autobiografci del Duprè apprendiamo che “le statuette di Beatrice e Dante sopperivano quasi da sé sole al bisogno giornaliero della famiglia, avendone continuamente a fare una o due alla volta”. Duprè aggiunge: «Credo di averne fatte una quarantina». Ne conosciamo due, concepite nel 1843, in alabastro, a fgura intera, di piccole dimensioni per Sansone Uzzielli (Beatrice) e per Giuseppe Tommasi (Dante), i cui modelli in gesso sono in Fiesole, a Villa Duprè. Altre coppie di Dante e Beatrice sono prodotte dall’artista per il granduca di Toscana, per Alessandro Chigi Saracini di Siena e per

il principe Demidoff che commissionò al Duprè anche Petrarca e Laura. Non sappiamo per chi, invece, abbia concepito i due eleganti, e un po’ nazzareni, busti, il Duprè; ma è molto signifcativo che siano entrambi datati 1861, con l’evidente signifcato simbolico evocato in apertura. Dante è giovane, trentenne, come lo era in quello stesso anno Rossetti. È probabile che Duprè abbia fatto qualche ricerca storica per defnirne l’abbigliamento e il copricapo. Beatrice appare, invece, più donna che adolescente, come per armonizzare la coppia. Duprè aveva rappresentato nello stesso anno Dante tra i personaggi del Trionfo della croce, nella lunetta del portale centrale della nuova facciata della Chiesa di Santa Croce, a Firenze, a fanco

di Carlo Magno e di San Francesco. La Beatrice di Duprè porta un velo sui capelli raccolti e, secondo la moda del tempo, ha una cotta leggera, con un bottone centrale, e una sopraveste di tessuto più pesante. Ci si può chiedere perché porti come una corona una ghirlanda di lauro, certamente più un riferimento iconografco che stilistico. Ma le due sculture hanno una severa, sobria solennità, senza alcuna declinazione psicologica e sentimentale. Sono simboli e, per ciò stesso, astratte. Alle soglie di una nuova epoca, nel 1861, come furono alle soglie della lingua e della poesia italiane, nel loro tempo. Mentre le osserviamo, dietro di loro, altrettanto impostati, stanno i busti di Garibaldi e Cavour. © riproduzione riservata

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D’Amore e di Altri Disastri / di Maria Laura Rodotà postacuore@rcs.it

Amici maschi

A cena uno confessa che si è lasciato con la fdanzata dopo cinque anni. I commenti? Inesistenti. Fosse capitato tra donne, le reazioni sarebbero state ben diverse

- Franziska

Sì.

Terapia consigliata

Coltivare buoni amici dell’altro sesso, qualunque esso sia. Sarà l’amico maschio etero altrimenti bastardissimo a sollevare – fsicamente – la disperata abbandonata spiaggiata sul divano, a costringerla a farsi una doccia-vestirsi truccarsi-spingersi insieme a lui almeno fno alla vineria di sotto. Sarà l’amica femmina di media sensibilità a spiegare all’altrui fdanzato in crisi come la crisi si possa risolvere in due mosse, in genere evitando che lui dica cose stupidissime (evitare che le faccia è quasi impossibile). Intanto, tutti, mandiamo un pensiero grato a chi si è speso per noi, per vero affetto, non per mera solidarietà di genere. Dopo di che: la metà più qualcosa delle lettere/post che arrivano a questa rubrica sono di maschi, vabbè.

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ILLUSTRAZIONI DI MANUELA BERTOLI

C

ena tra quattro maschi (uno sposato, due fdanzati, un single), più io a ingentilire il tono testosteronico della serata. A metà serata uno confessa che si è mollato con la fdanzata dopo 5 anni di relazione. Non lo dice con leggerezza, si percepisce che gli pesa. Imbarazzati commenti da parte degli altri: dispiace, peccato, come ti senti. Tempo dieci minuti, e stanno già tutti facendo i pirla e parlando di vacanze. Io, che ero restata in modalità osservatrice silente, faccio notare che la stessa notizia data a un tavolo di sole donne avrebbe provocato come minimo tre ore di discussione, analisi di tutte le fasi evolutive della relazione fno al mesto fnale, lacrime, attestati di solidarietà e recriminazioni contro il genere maschile tutto. All’udire ciò, i miei amici si fanno grasse risate. Secondo me hanno ragione.

Scelte e bombe

C

ontinuerai a farti scegliere o fnalmente sceglierai fra i versi più belli della musica italiana, ma a pensarci un po’: solo un bel cafone Gran Bastardo può dire una cosa del genere alla propria (ex?) donna. Del genere: ti ho scelto, forse ti ho mollato, veditela un po’ tu. Cordialità, - Full Time Equivalent

Il verso è tratto dalla struggente Verranno a chiederti del nostro amore, di Fabrizio De André. Il protagonista della canzone fniva in galera per aver cercato di mettere una bomba al Parlamento. Faceva esplodere un’edicola. Chiediti perché il tuo tizio si stima così poco, e si paragona a un bombarolo inetto. È pure una metafora, dai. Terapia consigliata

Lascia perdere De André, noto maschilista. Ascolta 300 volte di fla Bitch di Meredith Brooks. Impara a memoria il testo. Cantala in auto-bici-motorino. Poi vedrai come scegli. In bocca al lupo.

Bella e normcore

C

ara mia omonima, alla quale porto grandissima stima, per avermi tolto, con la Sua rubrica, un po’ di provincia banale dal modus pensandi. Esco da una dolorosa separazione dopo 12 anni tra convivenza e matrimonio e tanti progetti e condivisione di gioie e


D’Amore e di Altri Disastri

dolori. Un marito, che per sfuggire alla quotidianità e alla fatica che i ritmi familiari con fgli piccoli spesso comportano, si è rifugiato in un vortice di carrierismo e amante 38enne nullipara alla ricerca del maschio inseminatore stile Attrazione fatale. Sono passati due anni, durante i quali la faticosa ripresa della mia vita ha fatto i conti con la rabbia, la depressione, la nostalgia, la solitudine. Ma come si sa: ciò che non ti uccide ti fortifca, e così ho imparato a essere una brava mamma sola e una donna che ha continuato a studiare e a migliorarsi sul lavoro e che ha curato se stessa. Ora che lui, infastidito e annoiato, ha mollato la sua Jessica Lange, ancora nullipara, e vorrebbe tornare all‘ovile, io, fnalmente, mi guardo allo specchio soddisfatta di vedere una bella italiana normcore. E mentre mi chiedo se qualcuno potrebbe mai perdere la testa per me, mi capita di leggere la Sua rubrica e mi trovo fsicamente descritta in modo perfetto da un tipo che si defnisce perplesso... Ma viva tutti i perplessi... allora esistono! Unitevi! Evviva tutte le italiane normcore! Ma sì! Si potrebbe davvero organizzare un ritrovo! Lei, mia stimatissima omonima, potrebbe fare da madrina! - Firmato, ovviamente, Italiana normcore.

Ma grazie, son mica tanti a darmi della stimatissima. Terapia consigliata

La stimabilissima è lei. Produrrà autostima in qualche donna che ci legge, spero. Perché sono tante, quelle che, come il capitano Macwhirr in Tifone di Joseph Conrad, riescono a pilotare il loro vascello attraverso le tempeste del mar della Cina (meno anaffettivamente, anche). E non se ne rendono conto. E non si rendono conto di essere diventate più forti e pure più belle, come lei. Ps. La sbrasata conradiana non è mia, me la disse uno. Poi mi è toccato pilotare il vascello. Vabbè, ci siamo capite.

Viva tutti i perplessi... allora esistono! Unitevi! Evviva tutte le italiane normcore! Ma sì! Si potrebbe davvero organizzare un ritrovo!

Odiatori di nozze

O

dio i matrimoni. Sono pantomime grottesche e nonostante tutti lo sappiano continuano a venir celebrati. Il primo atto di fede da compiere sul suolo italico sarebbe quello di abolirli. Si può indire un referendum?

- Complottista indefesso

No. Terapia consigliata

Invece di innervosirti per i matrimoni soliti, diventa un attivista pro matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il primo atto di buonsenso da compiere sul suolo italico sarebbe di renderli legali. Quanti soldi porterebbero tante ma tante nozze gay/lelle a Venezia, sui colli incantati di Firenze, e poi a Capri, Taormina, Parma per i melomani? Roma si potrebbe specializzare in matrimoni gay-truzziimperiali, e dare lavoro ai fnti gladiatori piaga del centro storico. Pensaci. Ce lo chiede l’Europa, e molti cittadini/e italiane, anche (si sposerebbero in comuni meno noti, farebbero comunque feste, faremmo festa in molti perché rientreremmo nel mondo civile, tu potresti comunque rifutare gli inviti; per dire).

Soliti crucci

L

a penoplastica è il cruccio del mio uomo incredibile (non nel senso di fantastico). L’unico. A dirla tutta. Ne parla e mi guarda, bisognoso di conferme. Io parto in automatico con l’elenco dei peggio messi, e mentalmente aggiungo la discussione all’elenco degli ottimi motivi per andare via. E non ho capito se è più scemo lui o io che me lo tengo. Ciao

- Fossi F.

Non so perché ho messo in scaletta la tua lettera. Non ho una risposta. Terapia consigliata

Meglio. Non ho una risposta per te. Ma la domanda ha tirato sceme milioni di donne. Ha alimentato miliardi di discussioni, anche tra donne. Che hanno portato all’individuazione di una minoranza non bisognosa di rassicurazione e perciò entrata nella leggenda. Insomma, se ritieni l’intervento di cui sopra davvero necessario, aggiungilo all’elenco. Se non lo è, pensa che fnirai a discutere dello stesso argomento con un altro tizio, magari peggiore. E con le tue amiche, non tutte. Vedi tu. © rIprODUzIONE rISErvATA

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Storia di copertina I nuovi programmi di Usa, Russia, Cina, India, Europa

2014, ricomincia l’avventura dell’uomo nello spazio. Per creare una società multiplanetaria di Giovanni Caprara - foto di Christoph Otto

A

vvolta dal silenzio, l’esplorazione dello spazio sta rinascendo. L’America collauda nuovi razzi e astronavi, la Russia fa volare un nuovo potente vettore spaziale e progetta l’arrivo sulla Luna. Altrettanto la Cina, che sta costruendo una stazione spaziale e organizza spedizioni interplanetarie. La crisi economica internazionale allenta in parte la morsa, e la lunga fase di incertezze muta pelle offrendo segnali di risveglio ricchi di entusiasmo. Le icone della fne di un’era, come l’ultimo volo dello Shuttle nel luglio di tre anni fa, sembrano ormai ricordi sepolti. Le parole pronunciate allora dal commentatore del lancio («l’America continuerà il sogno»), in quei momenti densi di emozione, mentre la prima astronave riutilizzabile della storia si alzava nel cielo di Cape Canaveral per il suo estremo viaggio, trovano ora conferma. Poco lontano da quella rampa, in un hangar del mitico “porto della Luna” in Florida, gli ingegneri della Nasa sono impegnati negli ultimi ritocchi alla nuova astronave Orion che il 4 dicembre debutterà sulla scena spaziale. A bordo non ci saranno astronauti perché, nel suo battesimo cosmico, dovrà dimostrare l’effcacia del sistema di guida e quella dello scudo termico che deve proteggerla quando, al rientro, dopo due giri intorno alla Terra, si tufferà nell’atmosfera alla velocità di oltre 30mila chilometri orari scatenando temperature di 1600 gradi. Un palazzo di 38 piani in volo. Orion ricorda nel disegno la vecchia capsula Apollo con la quale Neil Armstrong ed Edwin Aldrin sbarcarono sulla Luna nel 1969. Ma è solo una superfciale questione di forma: la tecnologia e le capacità (ospita fno a sei astronauti ed è riutilizzabile una decina di volte) sono 26

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in mAre e in CielO SenzA GrAvità La piscina del Johnson Space Center della Nasa, a Houston. Qui si simulano le condizioni di assenza di gravità. A destra, la capsula Dragon di Space-X, senza uomini a bordo, mentre vola verso la Stazione spaziale internazionale con un carico di materiale.

decisamente innovative e garantiscono nuova sicurezza negli ardui viaggi che dovrà affrontare. Con Orion, infatti, l’America ipoteca il successo delle future spedizioni oltre la vicina Stazione spaziale internazionale, proiettandosi verso la Luna, gli asteroidi e Marte. Nel collaudo di dicembre volerà a bordo di un razzo vettore già esistente, il Delta-4, mentre nel successivo, fssato per dicembre 2017, sarà alla sommità del nuovo razzo Sls (Space Launch System), che la Nasa sta ancora costruendo. Alto 115 metri, come un palazzo di 38 piani, più grande del Saturno V per la conquista della Luna, sarà il più potente mai concepito e in grado di lanciare in orbita 130 tonnellate. Tanta capacità è indispensabile per realizzare missioni lontane trasportando, per esempio, veicoli di sbarco sul Pianeta Rosso. Ma anche quello del 2017 sarà un volo di collaudo e bisognerà aspettare il 2021 per veder salire a bordo quattro astronauti impegnati a volare verso un obiettivo. Questo, secondo le ipotesi attuali più ottimistiche, sarebbe l’incontro con un asteroide catturato due anni prima da una sonda-robot e portato intorno alla Luna. Gli astronauti dovrebbero mettere piede sulla sua superfcie, estrarre dei campioni e riportarli sulla Terra. Il tutto in 14 giorni. Tuttavia, viste le diffcoltà dell’intera operazione, all’interno della stessa Nasa la data più credibile per quest’operazione è indicata per il 2025. La meta dell’asteroide è stata una scelta della Casa Bianca, poi


presentata dalla Nasa l’anno scorso e battezzata Asteroid Initiative. La decisione fu presa dopo un aspro confronto tra il Senato e il presidente Obama, poco favorevole a impegnarsi in grandi programmi spaziali. Appena insediato, infatti, cancellò il progetto Constellation del suo predecessore George W. Bush, che stabiliva la costruzione di Orion e del grande vettore Sls, con l’intenzione di insediare prima di tutto una colonia abitata sulla Luna, simile a quella sistemata in Antartide. Il Senato si oppose, costringendo la Casa Bianca ad autorizzare la continuazione dei lavori sia della nuova capsula sia del super-razzo, tanto che il suo acronimo Sls venne scherzosamente tradotto in Senate Launch System, sistema di lancio del Senato. Cresceva nel frattempo la consapevolezza dei rischi degli asteroidi che sforano la Terra, confermati sia da studi della stessa Nasa e della comunità astronomica sia dai due incontri ravvicinati accaduti entrambi il 15 febbraio 2013: il primo, previsto, con un pianetino che transitava a meno di 30 mila chilometri dalla Terra; il secondo, inaspettato, con un piccolo corpo che si sbriciolò nel cielo russo di Celjabinsk e ferì mille persone.

Pochi mesi dopo, l’idea già elaborata dal Keck Observatory di catturare un asteroide e studiarlo direttamente per valutare i rischi correlati (fniti anche sul grande schermo, con flm catastrofci come Deep Impact, per esempio), divenne l’obiettivo uffciale della politica spaziale americana, subito fatta propria dalla Nasa. Charles Bolden, ex astronauta e suo amministratore, affermò che «il piano rappresenta anche il primo passo per sbarcare su Marte». Questo resta infatti l’obiettivo ultimo a cui l’America e le altre potenze spaziali stanno guardando, immaginando una data intorno al 2035. Nel giugno scorso un documento del National Research Council ha tracciato le linee sui futuri passi nel Sette | 30 — 25.07.2014

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cosmo, sostenendo la necessità che l’uomo torni a essere protagonista, questa volta aiutato dai robot. Jonathan Lunine è il direttore del centro per la ricerca spaziale alla Cornell University ed è alla guida dello studio che ha coinvolto l’Accademia nazionale delle scienze, l’Accademia nazionale dell’ingegneria e altre numerose università. «Le valutazioni tecniche che abbiamo compiuto», scrive, «dimostrano che le destinazioni ormai possibili per l’esplorazione diretta dell’uomo sono la Luna, gli asteroidi, Marte e le sue lune. Tutti i progetti, ai quali lavorare con una collaborazione internazionale, convergono verso questi orizzonti». La Nasa già da tempo lavora in questa direzione, con sonde come Spirit e Curiosity spedite sulle sabbie marziane, soprattutto per cercare tracce della vita passata. Per il 2021, inoltre, sta organizzando l’invio di una serra. «Se dobbiamo realizzare una base abitata in grado di autosostenersi per lungo tempo, dobbiamo prima dimostrare che le piante possono crescere su Marte», nota Heather Smith del centro Ames della Nasa in California, alla guida del progetto Mars Plant Experiment. Un’altra tappa verso il futuro è quella fssata nel prossimo novembre quando il centro dei voli umani Johnson a Houston riceverà il primo prototipo della nuova tuta spaziale Z-2 costruita dalla società Ilc Dover e destinata agli sbarchi marziani. Il suo disegno consentirà agli astronauti di muoversi e lavorare con maggior destrezza e soprattutto con minor fatica rispetto agli “abiti spaziali” fn qui adoperati nelle passeggiate intorno alla stazione spaziale o sulla Luna. Il ruolo della politica. La strada da percorrere è ancora lunga, ma certamente più concreta di prima. Resta la necessità di avere appoggi politici per mantenere alti gli obiettivi e per reperire le risorse economiche necessarie. C’è tuttavia una situazione nuova che sta pesando sempre di più sulla scena spaziale. L’imprenditore americano Elon Musk con la sua società Space-X è riuscito a produrre il razzo-vettore Falcon e la capsula Dragon, fornendo con essi un affdabile servizio di trasporto verso la stazione spaziale internazionale per il quale la Nasa si limita a pagare la tariffa pattuita. Altrettanto ha iniziato a fare Orbital Science con la navicella automatica Cygnus realizzata assieme a Thales Alenia Space di Torino. Dragon inoltre, dal 2016, oltre a portare merci ospiterà a bordo gli astronauti, e non solo americani: basterà comprare il biglietto per usufruire del viaggio. E non sarà l’unico veicolo disponibile. Pure Boeing e Sierra Nevada stanno preparando navicelle abitate sempre per i collegamenti con la casa cosmica e di cui possono aver bisogno le varie agenzie spaziali. Tutto ciò sempre fornendo dei servizi indispensabili per la stazione dal momento che l’America vuole mantenerla disponibile almeno fno al 2024, o meglio 2028, data consentita dalla tecnologia utilizzata. E, dal momento che l’impresa ha richiesto l’investimento di cento miliardi di dollari, è improbabile che venga abbandonata prima. Anche perché adesso la Nasa guarda alla grande architettura orbitale come a un luogo dove intensifcare i collaudi di parte dei sistemi da sviluppare per le future missioni abitate verso gli asteroidi e Marte. L’orientamento si manifesta con grande determinazione, nonostante le tensioni politiche emerse negli ultimi tempi a causa dell’Ucraina e dell’atteggiamento di critica assunto da Washington nei confronti di Mosca. La conseguenza è stata la minaccia di fermare la collaborazione da parte russa sulla Stazione spaziale nel 2020 oltre a interrompere la fornitura di propulsori utilizzati su razzi americani. Dopo il ritiro dello shuttle, l’unica navicella che assicura il ricambio degli equipaggi sulla base cosmica sono le navicelle russe Soyuz. «La Russia è dipendente da noi per tenere in vita la stazione quanto noi lo siamo da 28

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Odissea nella vasca A destra, la riproduzione della trave, che è l’ossatura portante della Stazione spaziale alla quale sono agganciati i moduli abitati dagli astronauti, sistemata sul fondo della piscina del Johnson Center. Gli astronauti, a fanco dei sommozzatori di supporto, si esercitano in attività che dovranno poi compiere una volta raggiunta la vera base orbitale. Qui accanto, il torso del Robonaut, un androide costruito dalla Nasa con la General Motors, presente sulla Stazione spaziale, per sperimentare l’interazione con l’uomo.

loro», ha chiarito subito Greg Williams, dell’Offce of Human Exploration alla Nasa. Ma non solo. Le recenti vicende di contrapposizione politica sembrano aver dato una spinta agli Usa verso l’autonomia, recuperando uno spirito di maggior impegno e concorrenza nei programmi già visto nei decenni di Guerra Fredda. «Che cosa manca all’America per esprimere grandi progetti?», chiedemmo un giorno a Charlie Duke, uno degli astronauti sbarcati sulla Luna. «Ci manca l’Unione Sovietica», rispose seriamente, ricordando come la competizione di quelle epoche fosse servita da impulso per affrontare con coraggio grandi imprese. Per certi aspetti quel clima adesso sembra essere riemerso. Ma nella nuova frontiera dello spazio stanno intanto maturando ambizioni di privati, rilevanti e inimmaginabili sino a poco tempo fa. Elon Musk nel suo eclettismo imprenditoriale (fabbrica anche l’automobile elettrica Tesla) afferma di poter orga-

Miliardario e visionario


Nel nuovo scenario spaziale si stanno affacciando anche i privati, una realtà inimmaginabile fino a poco tempo fa. L’imprenditore americano Elon Musk offre già un trasporto alla Stazione spaziale, e sta lavorando per organizzare viaggi turistici verso Marte entro i prossimi 12 anni

nizzare missioni verso Marte per turisti entro 12 anni. «Stiamo valutando la costruzione di una navicella che possa rendere possibile tale prospettiva e diversi fnanziatori privati sono disponibili a impegnarsi. Guardando più lontano», aggiunge con l’entusiasmo di un visionario, «dobbiamo pensare a una città che si autosostiene sul Pianeta Rosso. Così la specie umana diventerà multiplanetaria, andando oltre la Terra». Ma pensieri simili non scorrono soltanto nel cuore del capitalismo americano. «L’esplorazione del vicino pianeta sarà una prerogativa delle società private», ha affermato in un’intervista Andrei Lonin dell’Accademia russa della cosmonautica, ponendo in evidenza un aspetto economico fn qui poco considerato. «Ormai ci sono numerosi progetti», aggiunge, «per una colonia marziana e per ricavare risorse minerarie dagli asteroidi. È impensabile che siano i governi a impegnare ingenti somme per spedizioni del genere quando devono investire risorse per

A sinistra, un test del Merlin, il motore del razzo Falcon. A destra, l’interno della nuova capsula Dragon V2, che dal 2016 trasporterà gli astronauti sulla Stazione internazionale. Entrambi sono prodotti dalla Space-X, dell’imprenditore Elon Musk (nel tondo).

l’assistenza sanitaria dei cittadini, per la formazione scolastica o la difesa. Però i centri di ricerca pubblici dovranno fornire le conoscenze adeguate alle industrie mettendole in condizione di realizzare le complicate operazioni spaziali». Non a caso negli Stati Uniti diversi miliardari tra cui Larry Page ai vertici di Google e il regista James Cameron, hanno fondato la società Planetary Resources proprio per ricavare materie prime preziose dai numerosi pianetini presenti su orbite vicine nel sistema solare. Il richiamo ai privati, comunque, non distoglie Mosca dal sostenere, con ingenti risorse pubbliche, il rilancio delle attività spaziali. Agli inizi di luglio il nuovo razzo-vettore Angara, che permetterà di trasportare grandi carichi lontano nello spazio, ha compiuto con successo il primo volo dalla base militare di Plesetsk, nel Nord della Russia. Il lancio è stato seguito dal Cremlino dal presidente Vladimir Putin che nelle scorse settimane aveva annunciato un’accelerazione (con nuovi fondi) nella costruzione della nuova base spaziale di Vostochny, nell’Estremo Oriente russo, nata per sostituire la vecchia e storica base di Baykonur, da dove partirono il primo Sputnik e il primo cosmonauta Yuri Gagarin. Quest’ultima, rimasta in territorio kazako dopo il crollo dell’Unione Sovietica, costa un lauto afftto che Mosca ha deciso di non voler più pagare. Vostochny sarà la base privilegiata per Angara, il cui primo scopo sarà rendere possibile la realizzazione del nuovo piano di esplorazione presentato nel maggio scorso, elaborato dall’agenzia Roskosmos, dall’Accademia delle scienze e dall’Università statale di Mosca. «Lo scopo prioritario del piano», si legge nel documento, «è la creazione di una base permanente sulla Luna per il 2030 e l’estrazione delle risorse naturali». Sulle colonne della Rossiiskaya Gazeta il vice-primo ministro Dmitry Rogozin precisava sette | 30 — 25.07.2014

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SpaceX Dragon, la prima navicella privata Sviluppata per offrire alla Nasa un servizio di trasporto alla Stazione spaziale, la capsula Dragon (riutilizzabile) è portata in orbita dal razzo Falcon 9. Mentre i primi voli erano destinati al trasporto di materiale, dal 2016 la nuova generazione di Dragon potrà avere a bordo un equipaggio umano. moduLo equIpaggIo La cabina pressurizzata che ospita gli astronauti. Le persone a bordo possono essere al massimo sette.

panneLLI soLarI La stIva Lo spazio non pressurizzato destinato al trasporto di materiale posto nella parte posteriore del mezzo. Ha una capacità di 14 metri cubi.

IL porteLLone Su un lato della cabina c’è la porta per l’entrata e l’uscita degli astronauti. L’agganCIo Il sistema per l’aggancio con la Stazione spaziale

IL naso La protezione aerodinamica che si stacca dopo che il velivolo ha lasciato l’atmosfera.

paraCadute Si utilizzano nella fase di ammaraggio.

propuLsorI a razzo per Le manovre

Usa - Russia, concorrenti a confronto

dragon

soyuz

Costruttore

Space-X (Usa)

Rsc Energia (Russia)

prImo LanCIo

2010

1967

equIpaggIo

Fino a 7

3

razzo dI LanCIo

Falcon 9

Soyuz Fg

Lunghezza

6,2 metri

7,5 metri

che la strategia spaziale del suo Paese era rivolta a riportare la presenza dell’uomo in orbita terrestre, poi a un insediamento lunare e su Marte. Intanto, mentre i rapporti tra Stati Uniti e Cina rimangono impossibili in materia cosmica, Mosca ha invece stretto accordi con Pechino per affrontare le mete più complicate, come Marte. Sulla Luna invece i cinesi hanno avviato un piano agguerrito per arrivarci da soli. Dopo aver spedito lassù due sonde e, l’anno scorso, un robottino su ruote, alla fne dell’anno un veicolo spaziale senza uomini a bordo compirà la circumnavigazione della Luna e poi tornerà sulla Terra. Il viaggio della capsula, secondo una “traiettoria di volo libero”, sarà compiuto con una versione particolare della navicella abitata Shenzhou utilizzata dai taikonauti dal 2003. Uffcialmente sperimenterà i sistemi necessari per riportare sulla Terra dei campioni di suolo lunare prelevati dalla prossima sonda automatica Chang’è-4, ancora in fase di preparazione. Ma è evidente che questo è anche un passo essenziale per una successiva spedizione umana, come è 30

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già stato ampiamente illustrato dai vertici politici e scientifci dell’“Impero celeste” per il prossimo decennio. In maggio, tre volontari, tra cui due donne, sono usciti dal simulatore “Palazzo lunare-1” dopo 105 giorni di segregazione per iniziare i preparativi all’ambita meta. A essa contribuirà anche la nuova stazione spaziale tutta cinese che sarà lanciata nel 2020 facendo seguito alle esperienze condotte con il primo laboratorio Tiangong-1 in orbita dal 2011 e visitato più volte dai taikonauti. L’Italia extraterrestre. L’Asia oggi è protagonista di una vera corsa allo spazio perché anche l’India, sia pure con risorse più


Le tensioni politiche con la Russia hanno dato agli Usa una nuova spinta verso l’autonomia nei progetti spaziali e hanno rinnovato un impegno e una concorrenza che non si vedeva dai decenni della Guerra fredda

Il cielo in una stanza In alto, la sala di controllo della Stazione spaziale del Johnson Space Center di Houston. Un’altra sala analoga è presente a Mosca, gestita da Roskosmos, l’agenzia spaziale russa. A sinistra, due delle tute utilizzate dagli astronauti per le simulazioni nella piscina del centro Johnson.

contenute della Cina, guarda alla conquista della Luna collaudando le tecnologie di una navicella abitata e di un razzo in grado di lanciarla. L’Europa da questo punto di vista ha piani meno ambiziosi e più mirati all’esplorazione automatica dei pianeti anche se realizza per la Nasa il “modulo di servizio” della navicella Orion con i motori e gli impianti generatori di energia. In novembre l’Agenzia spaziale europea Esa compirà una straordinaria impresa sbarcando con il piccolo lander automatico Philae, trasportato dalla sonda Rosetta, sulla cometa Churyomov-Gerasimenko per indagare da vicino l’astro con la coda. Philae si aggrapperà al suolo azionando una trivella costruita a Milano Un libRo Svela i SeGReti Del CoSmo

misteri e fascino di un nuovo mondo Dove ci condurrà il viaggio, appena iniziato, oltre i confni della Terra? Umberto Guidoni, il nostro astronauta per eccellenza, primo europeo a salire sulla stazione spaziale nel 2001, cerca una risposta nel libro Viaggiando oltre il cielo (Bur, 200 pagine, 9,90 euro, in uscita a settembre).

da Selex Es sotto la guida di Amalia Ercoli Finzi del Politecnico. L’eccezionale strumento analizzerà campioni di suolo raccontando in diretta per la prima volta la natura di un cuore cometario. E sempre in quelle settimane un’altra “prima” segnerà lo spazio europeo con la partenza di un piccolo veicolo automatico non abitato per sperimentare le tecnologie del rientro dallo spazio. Costruito anch’esso in buona parte in Italia da Thales Alenia Space a Torino alla guida di una quarantina società di varie nazioni, servirà a maturare conoscenze che l’Europa non possiede e che l’America non cede, ma essenziali per progettare una navicella spaziale come è nei piani più futuri. Nel futuro prossimo, invece, nel 2016 l’Esa avvierà due importanti spedizioni planetarie: partirà la prima delle due sonde Exomars, ideate per sbarcare su Marte e scavare il suolo con una trivella fglia di quella usata sulla cometa; poi toccherà alla sonda Bepi-Colombo, nata per indagare i misteri di Mercurio. Porterà nello spazio il nome del matematico padovano che studiava le orbite interplanetarie per la Nasa e scopriva gli esatti movimenti del pianeta più vicino al Sole. Nella nuova corsa internazionale verso lo spazio l’Italia, attraverso l’agenzia Asi che coordina tutti i programmi, gioca così un ruolo signifcativo sia per le ricerche degli scienziati che per le tecnologie industriali ricche di innovazioni. Infne un mistero: che cosa sta facendo da mesi l’astronave alata X-37B che il Pentagono sta collaudando intorno alla Terra senza astronauti a bordo? Quali sono le sue doti non rivelate e i suoi obiettivi? Passa anche da qui il futuro per i viaggi nello spazio? Giovanni Caprara © riproduzione riservata

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l’America che trovi / di Massimo Gaggi

@massimogaggi

la moda del “gluten free”

Impazza anche tra chi non ha allergie. Così i prezzi salgono. E per i celiaci è un danno

oklAhomA

Shale gas e rischio terremoti Mestiere diffcile quello di Austin Holland, il sismologo capo dell’Oklahoma. Il piccolo Stato a nord del Texas deve la sua ricchezza soprattutto ai giacimenti di idrocarburi (è la quinta regione degli Usa per produzione petrolifera), ma da quando le compagnie di “big oil” utilizzano massicciamente le tecniche del “fracking” per aumentare l’estrazione di gas e greggio (acqua pompata a pressione nel sottosuolo per provocare delle microfratture che liberano gli idrocarburi intrappolati tra i diversi strati geologici), l’Oklahoma è diventato uno Stato a rischio terremoti. Solo dieci anni fa era al 17esimo posto per rischi sismici, ora è peggio della California: i terremoti di intensità superiore al terzo grado della scala Richter, che prima erano in media tre l’anno, l’anno scorso sono stati 109. E ben 238 nei primi sei mesi di quest’anno. Che fare? L’Oklahoma non vuole perdere la sua ricchezza e per l’America lo “shale gas” recuperato col “fracking” è un’arma formidabile: garantisce indipendenza energetica e rende le industrie più competitive grazie all’energia a basso costo. L’Oklahoma esita, anche perché i terremoti che si sono fn qui verifcati non hanno fatto vittime: solo due feriti e 14 case di legno semidistrutte. Ma i numeri delle scosse sono impressionanti e gli altri Stati nei quali il “fracking” è molto diffuso – Colorado, Arkansas e New York – hanno cominciato a porre vincoli e a bloccare i pozzi “sospetti”. © riproduzione riservata

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SeTTe | 30 — 25.07.2014

Menu dei ristoranti delle metropoli Usa che offrono la possibilità di scegliere interi pasti con cibi senza glutine. Mentre, da New York a Los Angeles, spuntano ovunque forni e pasticcerie rigorosamente “gluten free”. Dovrebbe essere una buona notizia per i celiaci, i due-tre milioni di americani affetti da intolleranza al glutine che in questi soggetti produce danni all’intestino tenue e altera la capacità dell’organismo di assorbire le vitamine. Fino a non molto tempo fa faticavano a trovare i prodotti necessari per la loro dieta che ora, invece, sono ovunque. Solo che le regole alimentari rese necessarie da questa patologia sono diventate moda per molti altri che per i motivi più disparati hanno deciso di darsi al “gluten free”, senza nemmeno capire bene di cosa si tratta. Molti di loro pensano genericamente che questa dieta senza glutine sia benefca anche per loro, oltre che per i celiaci, o che aiuti a dimagrire. La moda, cavalcata dalle industrie alimentari che offrono prodotti senza glutine a prezzi molto maggiorati e dalle catene della ristorazione come “Pizza Uno” e “Hooters”, che hanno adattato i loro menu alla nuova domanda, comincia a suscitare reazioni infastidite e un movimento di segno opposto. E ad andarci di mezzo sono proprio i celiaci veri che, a volte, si sentono trattati con suffcienza quando non addirittura derisi, dagli scettici del “gluten free”. Tutto è cominciato quando il comico televisivo Jimmy Kimmel, che ha una sua “striscia” serale sulla rete Abc, ha mandato in giro per Los Angeles una troupe a chiedere ai “fan” di questa dieta se sapessero cos’è il glutine e come agisce sull’organismo: quasi nessuno lo sapeva. Kimmel ha spiegato che tra i modaioli di Hollywood chi consuma glutine viene messo all’indice e trattato come un fanatico di riti satanici. L’attore ha invitato in studio qualche “celebrity” come Charlize Theron che ha deciso di sfdare questo conformismo: «Se non hai intolleranze e allergie», ha chiesto a brutto muso, «perché privarsi di proteine che rendono il cibo più gustoso e nutriente?».

wAShINGToN

Un cyber mulo per i marines In attesa di vedere un “Robocop” o le milizie elettroniche di Star Wars divenire realtà, con gli eserciti composti da reggimenti di robot, il Pentagono si attrezza con Ls3: un mulo cibernetico a quattro zampe capace di seguire i marines in missione su un terreno accidentato trasportando 200 chili di materiale su percorsi fno a 32 chilometri. Se la sperimentazione ora in corso nelle isole Hawaii avrà successo, presto animali come i muli degli alpini che abbiamo visto per tanti anni alla sflata del 2 giugno a Roma, carichi dei pezzi dei cannoni e obici da campo da trasportare tra le vette

alpine dove non si può arrivare con le jeep, verranno sostituiti da questo mulo meccanico sgraziato e senza testa. Comunque una mano santa per i “marines” che, col progresso della tecnologia, hanno visto aumentare la quantità delle attrezzature (computer, armi, laser, visori notturni) che si devono portare dietro: le tecnologie digitali saranno pure impalpabili, ma loro non se ne sono accorti. Tra zaini e altri strumenti distribuiti nella tuta mimetica lungo il corpo, sono arrivati a trascinarsi dietro 45 chili di materiali. Aspettano, quindi, con ansia di poter accudire amorevolmente il loro mulo elettronico.

MATT RAINEY/ThE NEw YoRk TIMEs/coNTRAsTo

hollywood


Latinos / di Rocco Cotroneo

La superbanca dei Brics

È nata dal summit di Fortaleza, ha 100 miliardi di dollari e fnanzierà il loro sviluppo BRASILE

ARGENTINA

450 euro al mese per chi fu arrestato dalla dittatura Le vittime sopravvissute all’ultima dittatura militare argentina avranno diritto a una pensione. La legge voluta dal governo è stata approvata dal Parlamento e prevede un assegno mensile di 5.000 pesos, circa 450 euro, per tutti coloro – dice il testo – «arrestati per ragioni politiche fino al 10 dicembre del 1983, o i loro familiari». Il beneficio non si applica invece ai parenti dei morti e dei desaparecidos. Subito dopo la caduta della dittatura, durante il governo Alfonsin, era stata pagata una indennizzazione agli ex detenuti, ma soltanto come assegno una tantum. Secondo il deputato che ha presentato il testo di legge, Juan Carlos Diaz, la pensione è giustificata dal fatto che molti arrestati per ragioni politiche non riuscirono poi a rientrare nel mondo del lavoro, in quanto marchiati come terroristi e per aver perduto anni di studi.

MESSICO

Combattere l’obesità vietando gli spot Per combattere l’avanzata dell’obesità, in Messico verranno limitati gli spot pubblicitari di bevande gassate e cibi con alto contenuto di calorie. I canali tv non potranno trasmettere spot di questi prodotti tra le 14.30 e le 19.30 dei giorni feriali e quasi tutto il giorno nel fine settimana. Il ministero della Salute ritiene che scompariranno dai teleschermi il 40% delle pubblicità di bevande, dolci e cioccolata. Secondo cifre ufficiali, l’obesità colpisce in Messico il 70% degli adulti e il 30% dei bambini. © riproduzione riservata

PARAGUAY

Proteggete le terre degli Ayoreos Indios isolati dal mondo non esistono solo nella foresta amazzonica. La Ong Survival ha lanciato un allarme sulla situazione degli Ayoreos, l’ultima tribù senza contatti con la civiltà che vive al confine tra il Paraguay e la Bolivia. Sotto accusa una società brasiliana la quale – secondo immagini satellitari – opera nella regione tagliando alberi illegalmente. Secondo gli antropologi il territorio storico degli Ayoreos occupa 550.000 ettari in Paraguay, per i quali si chiede protezione.

AFP/Getty ImAGes

Libertà di stampa in pericolo Un altro pezzo di stampa indipendente dal governo chavista è stato venduto e in Venezuela aumentano le preoccupazioni per la libertà di stampa. L’Universal, quotidiano d’opposizione di Caracas, è il terzo grande organo a passare di mano dopo la morte di Hugo Chávez, seguendo la tv Globovision e il network di giornali della Cadena Capriles, che edita Ultimas Noticias. In un editoriale, il direttore dell’Universal Elides Rojas ha sfidato i nuovi proprietari a mantenere una linea editoriale indipendente, sostenendo che quanto accaduto in altri media non sarà accettato dalla redazione. Resta il mistero sui nuovi proprietari del giornale, una piccola casa editrice spagnola chiamata Epalisticia, dietro la quale si sospetta ci siano persone legate al governo.

AP (3)

VENEZUELA

Primo atto del governo brasiliano dopo i Mondiali di calcio: rilanciare l’asse con gli altri Paesi in via di sviluppo. A Fortaleza un summit dei Brics (sigla che comprende anche Cina, India, Russia e Africa del Sud) ha firmato un accordo per la nascita di una grande banca di investimento, con un fondo di contingenza di ben 100 miliardi di dollari. I cinque Paesi parlano della necessità di muovere verso “una architettura mondiale” e la cifra stanziata è notevole: il capitale è più del doppio di quello a disposizione del Banco Mondiale. La sede sarà a Shanghai e la presidenza del banco a rotazione, iniziando dall’India. L’idea è mettere a disposizione fondi per lo sviluppo nei cinque Paesi fuori dai tradizionali organismi internazionali, «per compensare gli squilibri esistenti nelle forme di credito». I Brics ritengono che la ripresa nei Paesi ricchi è ancora modesta e che le nazioni in via di sviluppo resteranno le locomotive della crescita globale. La cupola di Fortaleza tra i cinque presidenti ha rischiato di naufragare alla vigilia perché il Brasile voleva la prima presidenza. I Brics non hanno escluso aiuti all’Argentina, di nuovo sull’orlo del default per la questione dei rimborsi ai tango bonds negli Stati Uniti.


MediOrienti / di Stefano M. Torelli

Dal petrolio all’acqua

Soprattutto durante il Ramadan, dai proventi dell’oro nero arrivano i fondi per quello bianco

libanO

Un falafel alla conquista dell’Occidente In questione di cibo, le città di tutto il mondo offrono le più variegate scelte, ma un elemento è costante: la diffusione delle catene di fast-food. Dall’Asia alle Americhe, non vi è praticamente posto in cui non siano arrivati i McDonald’s e le altre catene di cibo, tra cui anche quelle di specialità etniche, come insegnano i tanti negozi di sushi, ormai diffusi dovunque. Un cittadino di origine libanese, Fadi Malas, è il presidente di una nuova catena che, dopo aver conquistato gran parte del Medio Oriente, è ora pronta ad arrivare in Europa, in Canada e negli Stati Uniti: la Just Falafel. La compagnia ha sede legale negli Emirati Arabi Uniti, ma propone cucina tradizionale soprattutto libanese e in generale araba, come si intuisce dal suo nome. Al momento ha aperto più di 50 ristoranti in tutto il mondo arabo, dall’Egitto al Qatar, agli altri Paesi del Golfo. Nel 2013 ha inaugurato il suo primo negozio a Londra, a Covent Garden, e punta ad aprire 900 ristoranti nei prossimi anni, tra cui i primi saranno in Olanda, Belgio e Lussemburgo. Una nuova opzione per i mangiatori di fast food. © riproduzione riservata

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sEttE | 30 — 25.07.2014

Il governo di Abu Dhabi, oltre a essere noto per la sua politica di investimenti su larga scala e in tutto il mondo grazie alle rendite delle risorse petrolifere di cui dispone, e oltre a rappresentare il centro fnanziario di tutto il Medio Oriente – uno dei più importanti dell’intero pianeta –, mette anche in campo iniziative benefche per la regione. Soprattutto, lo fa in periodi che sono connotati da una forte valenza simbolica e religiosa, a sottolineare l’adempimento al proprio dovere di promuovere iniziative caritatevoli per i fedeli musulmani. E, dal momento che siamo in pieno Ramadan, è giunta l’ennesima iniziativa. Il tema è sensibilissimo e di immensa attualità per la vita quotidiana di molti abitanti del Vicino Oriente: l’acqua. Questa risorsa, vitale per defnizione, ha già provocato tensioni e conflitti tra Stati dell’area, dal momento che la maggior parte dei Paesi arabi ha carenza di risorse idriche e la loro gestione può facilmente diventare motivo di attrito tra i governi e le loro popolazioni. La “Water Aid Campagne” lanciata dagli Emirati in concomitanza con il mese del Ramadan ha già raccolto circa 40 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture e operazioni di trivellazione per nuovi pozzi in diversi Paesi musulmani, arabi e non. Tra questi, la Somalia, il Sudan, l’Iraq, i campi profughi siriani nel Kurdistan iracheno e l’Afghanistan. Tra i maggiori contributori della campagna, vi sono molte organizzazioni e società di proprietà dello Stato, come la Dubai Holding (che ha donato un milione di euro) e la Zayed bin Sultan Al Nahyan Charitable and Humanitarian Foundation, con più di mezzo milione di euro. Il governo emiratino, direttamente, negli ultimi quattro anni ha stanziato più di 250 milioni di euro per portare acqua a centinaia di migliaia di cittadini nella regione. Il Medio Oriente rappresenta l’area al mondo con meno risorse idriche in assoluto: a fronte di una popolazione che rappresenta il 5% del mondo e di un territorio che costituisce il 10% di quello del pianeta, qui si concentra solo lo 0,4% delle risorse idriche della Terra. Una curiosità: di tutta l’acqua presente nel Vicino Oriente , il 90% è gestita da due Paesi non arabi: Israele e Turchia.

israElE

Una app avverte quando stanno per arrivare i razzi Le ultime settimane, segnate dall’escalation di violenza tra Israele e i militanti palestinesi della Striscia di Gaza, hanno visto la nascita di un nuovo strumento di difesa israeliano. È la application per smartphone creata da una start-up di Gerusalemme. Il suo scopo è quello di avvertire l’utente dell’arrivo imminente di un razzo. Ogni volta che il conflitto israelo-palestinese si intensifca, infatti, i gruppi armati palestinesi hanno come arma prediletta il lancio di razzi verso obiettivi israeliani. L’immagine delle sirene che suonano nelle città israeliane per avvertire la popolazione dell’arrivo dei razzi e della corsa verso i rifugi sarà dunque accompagnata da quella di un telefonino che squilla. La “app”, chiamata “Red Alert”, è stata presentata e pubblicizzata anche sui canali televisivi israeliani ed è stata scaricata da almeno 500.000 cittadini israeliani e anche da 50.000 statunitensi, nella sua versione in lingua inglese. Tecnologia al servizio della sicurezza, dicono gli inventori dello strumento.

Getty ImaGes

EMirati arabi Uniti


AfrAsia / di Edoardo Vigna

@globalista

Il prezzo delle donne

Una app fssa il valore delle mogli. Nata per scherzo, fa molti danni NIgerIA

I senza tetto lasciati senza mense Troppi homeless in centro? A Kuala Lumpur hanno deciso come “risolvere” il problema: affamandoli. «L’immagine della città è pessima», ha detto il ministro federale dei Territori Tengku Adnan Tengku Mansor. «Se non facciamo così, la società non sarà educata». “Così” signifca sfrattare le mense dei poveri dal centro, pena una multa. Nella capitale malese i senza tetto sarebbero 1.500, anche se, per molti volontari, fra coloro che ricorrono a un pasto caldo ci sono anche centinaia di poveri che hanno da mangiare a suffcienza solo per gli altri membri della famiglia. «Sono pigri», replica il ministro, «se troviamo loro un lavoro, dopo due settimane lo lasciano». Affamarli è la soluzione? Intanto è il modo per farli sloggiare dai quartieri alti...

AFP/Getty ImAGes

MAlAysIA

«La misoginia è una parte centrale del sessismo... e si manifesta in molti modi diversi, dagli scherzi alla pornografia e alla violenza», sostiene il sociologo americano Allan G. Johnson. Brandendo le sue parole, c’è chi sta chiedendo – attraverso la piattaforma di petizioni online change.org – la rimozione della app (nata in Nigeria – almeno a sentire la dichiarazione del suo creatore – come uno scherzo) con cui chiunque può calcolare il valore “maritale” di una donna. «Lanciata a maggio, è diventata un fenomeno virale», spiega una blogger famosa, Minna Salami, nota come Ms Afropolitan. «Il sito web dice che è un gioco, ma per le donne nigeriane può essere costoso come un investimento con Bernard Madoff (il finanziere americano colpevole di una megafrode ai danni dei risparmiatori in tutto il mondo, ndr). La app, in effetti, è parecchio sgradevole. Con il pretesto di voler mostrare a sua volta la sgradevolezza dei contratti matrimoniali a cui le donne sono sottoposte, permette di dare loro un valore economico in naira, la moneta nigeriana: chiunque può stabilire – diciamo così – quanti “cammelli” vale una donna, passando attraverso la quantificazione monetaria della sua altezza, della pelle “alla Beyoncé”, di denti bianchi e separati, della pelle (il nero, naturalmente, vince), della casta, del lavoro che fa e del titolo di studio (qui, un master fa salire le quotazioni, ma un titolo ulteriore da ricercatore lo fa scendere, evidentemente apprezzando troppo la “merce”). Come al solito, il politicamente scorretto spariglia e mette a nudo rapidamente i paradossi e l’arcaicità delle tradizioni. Il problema è che altrettanto spesso sono più i danni che provoca dei vantaggi. La diffusione della app sta perpetuando, in fondo, l’idea del valore “economico” delle donne, esponendole (loro, non l’idea che le donne possono essere vendute e comprate) al pubblico ludibrio. Editi Effiong, il giovane nigeriano che sta dietro l’app, si è difeso sostenendo che il sito è stato sviluppato da un team in prevalenza al femminile. Una spiegazione che non spiega nulla. E allora? È come se i terroristi di Boko Haram, per ribadire la bontà della loro lotta contro l’istruzione delle donne, sostenessero che in fondo anche le madri delle ragazze che non si vogliono mandare a scuola sono d’accordo.

sINgApore

AP

la famiglia dei pinguini gay spaventa (come nel Milanese) Cusago, in provincia di Milano, come Singapore. C’è questo libro per bambini, che in originale suona come And Tango Makes Three, e nella sua versione italiana (Edizioni Junior) E con Tango siamo in tre. Non è nuovo: negli Stati Uniti, gli autori Peter Parnell e Justin Richardson, con il disegnatore Henry Cole, l’hanno pubblicato quasi dieci anni fa per raccontare la storia (vera) di una coppia di pinguini maschi – Roy e Silo – che, diventati coppia “uffciale” allo zoo newyorkese di Central Park, avevano cresciuto insieme il piccolo che era stato “donato” loro da un’altra coppia. Tango,

appunto. Polemiche c’erano state allora. E continuano oggi. In Italia, in una scuola materna gestita da una parrocchia, ma con personale laico, un gruppo di genitori è insorto contro l’uso del libro, sollecitando l’intervento della Curia (alcuni genitori però lottano ancora in difesa del testo). A Singapore, il National Library Board ha preso posizione, “pro normalità delle famiglie”, arrivando a bandire dalle biblioteche il volume. Non contento, ha mandato direttamente al macero le copie del pericoloso libro. Certo, nella città-Stato asiatica l’omosessualità è reato. Ma è straordinario come la parola scritta faccia tanta paura a un certo modo di concepire la religione a qualsiasi latitudine. © riproduzione riservata

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europa / di Donatella Bogo

Una risposta all’estremismo

Campi profughi bruciati, filoisraeliani assaliti. Ma contro il razzismo ora c’è una donna SvezIA

Per tutta la sua vita politica è stata sulle barricate a difendere i diritti umani. Ora il governo l’ha nominata coordinatrice di tutte le iniziative contro l’estremismo e a difesa della democrazia. È questo il nuovo compito di Mona Sahlin, già leader del Partito socialdemocratico svedese, e non è un impegno da poco. I movimenti estremisti, soprattutto di stampo neonazista, da qualche tempo stanno alzando i toni, e i ritmi, in Svezia. Due episodi accaduti nelle ultime due settimane la dicono lunga in merito. Vicino a Malmö, un uomo che aveva appeso alla fnestra di casa sua una bandiera israeliana è stato aggredito da una decina di persone armate di spranghe ed è fnito in ospedale con gravi ferite. A distanza di una settimana, a sud di Stoccolma alcuni campi dove vengono ospitati emigrati e senza tetto sono stati devastati da attacchi a sfondo razzista. La Svezia è tra le mete più ambite dai

IrlAndA

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SeTTe | 30 — 25.07.2014

SvIzzerA ap

Sul fondo del mare alla ricerca dell’Invincibile Armata C’è un paese, nella contea di Clare, nell’Irlanda occidentale, che si chiama Spanish Point. Fu proprio qui, lungo la costa frastagliata, che nel 1588 due galeoni spagnoli, il San Marco e il San Esteban, si incagliarono e inabissarono, facendo dubitare della reale potenza dell’Invincibile Armata, la flotta di Filippo II di Spagna. Ora, 426 anni dopo quell’evento, un gruppo di scienziati ritiene di aver localizzato i resti di uno dei due galeoni, il San Marco, il vascello tecnicamente più avanzato dell’epoca, dotato di 33 cannoni in bronzo, capace di trasportare 350 soldati oltre a 140 uomini d’equipaggio. Gli studiosi irlandesi, membri di quello che è stato chiamato San Marco Projects, hanno suddiviso la zona dove pensano si trovi il relitto in aree, in ciascuna delle quali lavora una squadra di 16 sommozzatori che stanno battendo palmo palmo il fondale. Se davvero riuscissero a individuare quel che resta del San Marco, sarebbe il primo ritrovamento di uno dei 130 vascelli spagnoli che andarono perduti mentre cercavano di tornare in Spagna dopo il fallimentare attacco all’Inghilterra nel 1588.

profughi di ogni provenienza, perché ha sempre dimostrato capacità di accoglienza e volontà di integrazione verso tutti gli immigrati. Ma con l’andare del tempo la crescita del numero dei nuovi arrivati e la crisi che, anche se meno che altrove, si è fatta sentire anche in Svezia hanno aperto la strada alle tensioni sociali. Non è un caso, quindi, che il governo abbia sentito il bisogno di nominare qualcuno che si batta per prevenire ogni violenza. E Mona Sahlin aveva il pedigree giusto.

Spogliarelliste in via di estinzione I permessi di soggiorno in Svizzera sono una faccenda seria, si sa. Per esempio, ne esiste uno specifco per lavorare come ballerina e spogliarellista. Ma è un permesso in via di estinzione, spiega Patricia Islas in un’inchiesta condotta per il giornale on line swissinfo.ch. Nel 2005 le ragazze - soprattutto dei Paesi dell’Europa dell’Est e della Repubblica Dominicana - che avevano ottenuto il visto erano 5.000. L’anno scorso solo 800. Non basta. Il Consiglio federale sta meditando di abolire questo tipo di permesso perché, sostiene, oggi la domanda di striptease è in calo e può essere coperta da lavoratrici provenienti dall’Unione europea. Ma le organizzazioni a difesa dei diritti delle spogliarelliste sono insorte, obiettando che fnora questo tipo di autorizzazione ha fornito una base legale per difendere i diritti delle donne. E il rischio è che le ballerine, pur di non perdere i circa 2000 euro netti al mese che guadagnano, scelgano l’illegalità.

grAn breTAgnA

Tre sterline per un pezzo d’antiquariato Un reperto dell’Antico Egitto mimetizzato tra vecchi cacciaviti e martelli rotti in vendita su una bancarella. Si tratta di una mazza usata a Saqqara 4.500 anni fa per intagliare il legno,

scovata da un infermiere appassionato di storia e di simbolismi e dotato di vista acuta. Era in vendita a 6 sterline, se l’è portata via a 3. Poi l’ha fatta vedere agli esperti del Natural History Museum, che l’hanno valutata 4.000 sterline.


Il mio eroe / di Salvatore Giannella

@SGiannella

Vincent van Gogh, una lucida pazzia

«Un uomo in lotta col mondo e in diffcoltà col prossimo», dice Caparezza, «come solo certe persone sanno essere»

GIACOMO GIANNELLA / STREAMCOLORS

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aro Caparezza, visito il Museo van Gogh di Amsterdam e all’uffcio stampa mi dicono che in quelle sale c’è passato da poco un famoso cantautore pugliese, di Molfetta: tu, Michele Salvemini, in arte Caparezza. «Confermo. Io ho fatto di van Gogh la musa ispiratrice del mio nuovo album Museica e gli ho dedicato un pezzo (Mica van Gogh). Il mio spirito guida è proprio lui, pittore geniale, innovatore, rivoluzionario e molto prolifco anche se le sue oltre 800 tele giacciono sepolte dalla storia dell’orecchio tagliato, considerata più interessante, che ne so?, del Ritratto del dottor Gachet». Inserisci nei tuoi prossimi viaggi d’arte anche un grande pittore tuo compaesano, Corrado Giaquinto, che con Tiepolo ha affrescato il Palazzo Reale di Madrid. Torniamo a Vincent: che cosa ti affascina di più in lui? «Il suo continuo tormento: lo immagino come un uomo in lotta col mondo e in diffcoltà col prossimo, come solo le persone lucidissime sanno essere. Le sue pennellate sono decise, vigorose come “plettrate” su una chitarra Diavoletto. E i suoi accostamenti cromatici mi ricordano le creste dei teenager londinesi. Van Gogh per me è una specie di rockstar e lo dimostra la sua popolarità post-decesso. In vita non ha mai ricevuto grandi complimenti e pare abbia venduto un solo quadro (Il vigneto rosso)

Ritratti d’artista In alto, il pittore olandese Vincent van Gogh (1853-1890). Qui sopra, Michele Salvemini, in arte Caparezza (“testa riccia” in dialetto molfettese).

mentre oggi siamo tutti qua a dargli del “genio pazzoide”». Quando ti sei imbattuto per la prima volta nelle sue opere? «Da poco, nel museo a lui dedicato. So che può sembrare una cosa da secchioni ma francamente non ho bisogno di andare fno in Olanda per sentirmi trasgressivo, ma il Campo di grano con volo di corvi lo trovi solo lì. Una volta entrato nel museo ho indossato l’audio-guida in italiano e mi sono subito appassionato al pensiero dell’artista. Ho provato una forte emozione paragonabile all’estasi dei parrocchiani immersi nei fumi dell’incenso. È come se van Gogh mi stesse convertendo tramite le sue tele. Osservando il suo autoritratto ho creduto che stesse piangendo, anche i visitatori accanto a me hanno “visto” e si sono inginocchiati recitando versi tratti dalle Lettere a Theo, suo fratello». Perché può essere utile riscoprire oggi van Gogh da parte degli italiani? «Per prendere atto della nostra condizione di uomini superfciali e avversi alle novità. Van Gogh aveva un sacco di qualità che gli sono state riconosciute quando non potevano più servirgli e forse questo è il destino anche di molti artisti contemporanei. Gli ho dedicato il pezzo per riscattare la sua lucidità e spostare i rifettori sulla nostra follia. Non venitemi a dire che stare ore in coda per andare al centro commerciale la domenica è una cosa da sani di mente».

di Claudio Arrigoni

Sviluppa le abilità senza farti sconfggere dalle disabilità È il buon messaggio di Oscar Pistorius che rimarrà. Comunque vada il processo

Qui non si parla di colpevolezza o innocenza. Quelle saranno decise nei prossimi mesi, chiuso il processo. Si vuole mettere in luce un aspetto che esperti hanno chiarito e fa rifettere ancora su come occorra scindere quel che è stato Pistorius per il mondo della disabilità e quel che è accaduto quando uccise la povera Reeva. «Oscar Pistorius non soffre di alcun disturbo mentale»: le perizie lo hanno accertato. La sua vita era stata improntata a mostrare che la disabilità è una condizione di vita come altre e si deve affrontare cercando le abilità. La difesa ha tentato di mostrare come alla base di un gesto

senza giustifcazioni ci potesse essere uno stato nato dalla condizione di disabilità. Non era questo che Pistorius aveva mostrato al mondo, simbolo per come si dovesse affrontare una condizione di svantaggio iniziale: «Sviluppa le abilità senza farti sconfggere dalla disabilità», diceva. È questo il messaggio che rimarrà, comunque vada il processo. Quella strategia difensiva quasi mostrava che la disabilità, o il malessere psicologico, potesse avere legami con atti di violenza. È stato dimostrato che così non è. Quel messaggio rimane. I giudici stabiliranno cosa accadde quella terribile notte. © riPrOduziOne riservata

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I grandi marchi italiani -54 Fratelli Carli Una passione per i frutti della “Costa Rossa” che li ha portati lontano 1 - La famiglia Carli e alcuni dipendenti della tipografa nel 1914. 2 - L’attestato di “benevola considerazione” frmato da Vittorio Emanuele nel 1937 relativo alla nomina a fornitore uffciale della reale Casa. Il Capo cuoco di Casa Savoia, Cav. Amedeo Pettini, collabora con la F.lli Carli e nasce il Ricettario. 3 - La linea di riempimento delle bottiglie nell’attuale stabilimento di Imperia. 1

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Il business dell’olio è cominciato in tipografia All’inizio del Novecento erano stampatori di successo. Ma anche proprietari di un podere in Liguria. Dove, negli anni, insieme agli olivi è cresciuta rigogliosa anche la nuova attività di famiglia. Basata su un prodotto venduto, ancora oggi, solo per corrispondenza di Enrico Mannucci

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a Liguria di Ponente è terra “ossuta” – defnizione dello scrittore Vittorio G. Rossi – nel senso che è dura da lavorare e anche che i suoi abitanti sono temprati e volitivi. La dinastia Carli porta ottime prove di queste caratteristiche. Carlo Carli è un muratore che nel 1874 rileva una piccola rivendita di tabacchi e poi tenacemente migliora la propria posizione, fno ad acquistare, nel 1908, una tipografa: gli servirà anche a trattenere uno dei fgli, Giovanni, tentato dall’idea di emigrare. La tipografa rende bene, con le commesse 38

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pubbliche per stampare registri amministrativi. È l’olio il destino della famiglia, ma a dedicargli ogni attenzione ci arrivano un po’ per caso. Capita che un rappresentante proponga un affare: acquistarne una partita a prezzo conveniente. La trattativa non si conclude. Ha suscitato, però, l’attenzione di Carli sul prodotto e il suo commercio. In più, arriva una raccolta sensazionale, quella del 1911. Le piante di Costa Rossa, il podere di famiglia, sono stracariche 8

di olive. Il Giovanni che meditava di andare in Australia, si ritrova a girare come un forsennato, però su un raggio più breve. Intendiamoci, l’annata è straordinaria per tutti, chiunque ha un qualche olivo si ritrova un po’ più ricco. Ma Giovanni fa un passo ulteriore: decide di proporre direttamente ai possibili clienti il suo olio, li va a cercare di persona, di casa in casa, battendo in bicicletta (più tardi, coi primi guadagni, si po-


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Una “dynasty” ligure 4 - Da sinistra: Carlo Carli, Lucio Carli, Carlo Carli (fglio del fondatore e presidente), Gian Franco Carli (Ad), Claudia Carli. 5 - Un momento della raccolta delle olive a Costa Oneglia. 6 - I frantoi “a vista” nello stabilimento di Imperia. 7 - Nell’illustrazione, lo stabilimento distrutto dalle bombe nel maggio del 1944. 8 - Il furgone per le consegne, un modello Fiat 1100 del 1946.

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Da Oneglia iniziarono a proporre il loro oro giallo girando di casa in casa in bicicletta

trà permettere una moto, una Indian, oggi conservata nel museo aziendale) la Liguria di Ponente e il basso Piemonte. È nata la ditta Carli. La prima sede è nel centro di Oneglia, in via Amoretti, a due passi dalla tipografa che però, presto, verrà ceduta per concentrarsi sul commercio dell’olio. Verrà tenuta una macchina, con quella saranno stampati i primi listini prezzi (in un certo senso, i Carli torneranno nell’editoria quando decideranno di pubblicare una rivista quadrimestrale per i clienti: arriverà a tirare anche 600.000 copie). Il successo, sia chiaro, non arriva senza ulteriori fatiche. Quasi subito, nel 1914, l’agricoltura conosce una crisi grave, mentre cominciano a circolare i primi oli di semi e intanto rullano tamburi di guerra. Tre dei fratelli di Giovanni andranno al fronte facendosi onore (Ulisse si guadagna

una medaglia d’argento), lui rimane a casa a fronteggiare una situazione tutt’altro che propizia per il commercio. Manifesti d’autore. Uno dei modi per farlo

sta nel curare la comunicazione, la propaganda del prodotto. Qui, bisogna individuare due aspetti che si dispiegheranno nel corso del tempo. Da un lato, la Carli batte strade tradizionali, nel senso che coi primi successi, negli anni Venti, decide di commissionare i manifesti ad artisti affermati. Così, già nel 1920, la copertina del listino è affdata a Mario Borgoni, pittore ancora infuenzato dallo stile liberty che immagina

una prosperosa contadina con una piccola damigiana d’olio e il mare sullo sfondo. Un paio di anni dopo, l’incarico passa a un altro cartellonista, Plinio Codognato, famoso per aver disegnato il logo Pirelli. È lui a creare anche il marchio Fratelli Carli (verrà leggermente modifcato solo nel 2009), inventando poi un’immagine che sarà a lungo simbolo dell’azienda: una bambina che versa l’olio da una damigiana, ricavata da una foto di Angiola, la primogenita di Giovanni. Non meno importante il Ricettario – ancor oggi regalato con la prima ordinazione – dal 1936 affdato ad Amedeo Pettini, “Capocuoco di Casa Savoia”. Ma, da un altro punto di vista, Fratelli Carli è originalissima nel campo della comunicasEttE | 30 — 25.07.2014

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Una produzione degna di un museo 1 - La tipografa Carli nel 1911. 2 - Il primo listino dell’olio venduto dai Fratelli Carli, datato 1912, stampato nella tipografa di famiglia. 3 - La “dama dell’olio” in una celebre pubblicità del 1922 dei Fratelli Carli. 4 - La sala delle oliere al Museo dell’Olivo, realizzato nella palazzina liberty che negli Anni Trenta era la sede dell’azienda. 2

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lia fno a Salerno. Senza contare che, negli ultimi anni, Fratelli Carli ha deciso di aprire anche dei negozi: una specie di esperimento per raggiungere quei potenziali acquirenti che non sono affascinati dalla vendita per corrispondenza.

zione. Dipende dal modo particolare di vendere il prodotto, mai più abbandonato da quel primo peregrinare di Giovanni da una casa all’altra: il rapporto diretto coi compratori, senza passare da negozi o distributori. Per acquistare l’olio Carli bisogna rivolgersi alla ditta. A lungo per posta. L’archivio della corrispondenza era imponente e fondamentale: ogni giorno arrivavano pacchi di ordini. Fu gravissimo il danno quando, durante la II Guerra mondiale, i bombardamenti alleati, mirati sul vicino nodo ferroviario, colpirono anche la sede della Carli, distruggendo l’indirizzario: «Riuscimmo faticosamente a ricostruirlo, via via che i clienti si rifacevano vivi», ricorda Gian Franco Carli, nipote del fondatore, attuale amministratore delegato (ma in azienda lavora già la quarta generazione, rappresentata da Carlo e Claudia), e poi spiega come, ormai, gli ordini arrivino in gran parte via telefono, le lettere si sono ridotte al 10% (e l’ecommerce è già arrivato al 15%). Questo tipo di rapporto con chi compra l’olio Carli crea situazioni curiose: «Ci trattano come amici, a volte ci avvertono che passeranno di qui e ci chiedono di fssargli l’albergo», aggiunge Carli. Ma, soprattutto, suggerisce una strategia comunicativa particolarissima, per non dire unica: non comunicare, o farlo il meno possibile. Si potrebbe chiamare understatement, oppu-

Versatilità infnita. Se fosse un calciatore, l’olivo si dovrebbe defnire un jolly, producendo una delle sostanze più versatili; nel corso dei secoli è stato impiegato nei campi più diversi: dall’illuminazione alla medicina, dallo sport alla cosmetica, dalla cura del legno a quella dei motori, dalla farmacia al riscaldamento, senza contare gli infniti impieghi nell’alimentazione. Come un vero jolly, l’olivo è poi anche volubile, nel senso che, a seconda dell’annata, può essere generoso o avarissimo. Del resto, a quelli che re low profle, in realtà non c’è bisogno di potremmo defnire i “dintorni” dell’olio da usare l’inglese, in italiano si dice accortezza: tavola, i Carli sono stati attenti quasi da su«Già, perché i nostri clienti sono affezionati bito: è del 1925 la produzione dei primi saall’idea di una certa esclusività, un po’ come poni, ma la diversifcazione più importante chi conosce quel tal contadino che fa un verrà dopo gli Anni Settanta, prima con un salame straordinario e non vuole si sappia altro prodotto alimentare, troppo in giro. Così, chi si il tonno, poi con l’ingresrivolge a noi, non credo «I nostri clienti so – Anni Novanta – nel sia contento di sapere che lo fanno in tanti», spiega campo della cosmetica. sono affezionati sorridendo l’Ad. D’altronde, la famiglia all’esclusività, Anche per questo non si è non ha dimenticato mai vogliono ancora mai visto uno spot di Carli a cosa debba la prosperità in televisione: «Anzi, non e così alla cultura dell’oliche il rapporto è vero, un anno abbiamo vo ha dedicato un museo sia personale» fatto gli auguri di Natale, nella palazzina stile liberchissà perché… Abbiamo ty dov’erano negli Anni sempre ritenuto che per il nostro tipo di Trenta gli uffci centrali dell’azienda, non vendita la tv non fosse adatta». lontano dalla sede attuale. Lì entrano ogni A non essere trascurato, invece, è il sistema anno quasi 25.000 visitatori. Ad ammirare con cui far arrivare l’olio ai clienti. La bicipreziosi manufatti, reperti archeologici – da cletta del nonno è solo un dolce ricordo: a questo punto di vista è una delle raccolte lungo si è fatto ricorso alla posta e alle ferprivate italiane più importanti – e ricostrurovie, poi, dal 1970, sono stati introdotti i zioni fedeli che ripercorrono la storia delle furgoni col logo aziendale ben in evidenza, diverse tecniche produttive. oggi la fotta ne conta 130 che coprono l’Ita54 - continua © riproduzione riservata

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Ricorrenze Nel centenario della nascita, la rivista del Pen Club Italia ricorda il grande poeta

Per Luzi i versi più belli erano quelli da scrivere Sebastiano Grasso, direttore della rivista: «Aveva una memoria limpidissima e una vitalità straordinaria». Stefano Verdino, l’amico di sempre: «Per lui la prospettiva era il presente e l’attesa»

«

DONATELLO BROGIONI/CONTRASTO

di Franca Porciani

U

n profumo di fori ascosi sale .... /Argentee stille il ramoscello bruno / Lacrima... Trema il gorgoglio sottile / De l’onda. Ne l’aura celestiale / Ebbri voli di nere ali protese / Con un fremere rapido e gentile». Sono versi di Sera d’Aprile, la prima poesia di Mario Luzi, appena sedicenne (apparsa nel 1931 sul mensile giovanile Il Feroce) che verrà pubblicata per Garzanti, in ottobre, nella raccolta curata da Stefano Verdino. L’anticipa (insieme a un altro inedito assoluto, I Giorni Stringono Già) la rivista del Pen Club Italia, nello speciale dedicato a Luzi nel centenario della nascita, avvenuta a Castello di Firenze nel 1914. Un grande poeta del Novecento, ma anche saggista e drammaturgo, Presidente del Pen Italia dal 1988 al 2002, che non prese mai il Nobel (nonostante varie candidature minate da troppi intrighi, fno a quella in cui gli fu preferito Dario Fo), che fu professore di liceo e poi docente di letteratura francese all’Università di Firenze. Un uomo capace di affrontare il passare degli anni; memoria limpidissima e vitalità straordinaria, ricorda Sebastiano Grasso, attuale Presidente del Pen Club che del poeta, incontrato nella sua casa a Firenze al volgere dei novant’anni (morirà nel 2005) rammenta la frase: «Più ci si avvicina alla vecchiaia e meno ci si pensa, perché si sviluppa con più forza il senso della vita».

Scarso interesse per il passato. Grande

vecchio e grande camminatore. Racconta Stefano Verdino, che a Luzi fu legato da una frequentazione venticinquennale: «La parte più grata della sua giornata erano senz’altro le immancabili camminate, almeno due o tre. Io – da malagevole pendolare in giornata con Genova – capitavo

Due protagonisti. Mario Luzi nel ‘93 a Firenze; a sinistra, più anziano, sulla copertina di Pen Club Italia. Nel tondino, il poeta russo Eugenij Evtushenko, di cui la rivista pubblica un inedito.

in quella mattinale dalle dodici all’una e mezza buone, in vari circuiti a Bellariva (quartiere forentino molto amato anche dai macchiaioli, ndr) , che prima o poi sfociavano in una camminata in riva all’Arno, anche in caso di pioggia moderata. Ricordo una volta, un fne febbraio, la sua letizia nel guardare un’aiuola con una tenera erba, rigenerata da quell’acqua». Un uomo con un tratto perennemente adolescente di cui era segno, dice ancora Verdino, «lo scarsissimo interesse per il passato: per lui le sue poesie più belle erano quelle che aveva appena fatto, o stava rimuginando; la prospettiva era il presente, e l’attesa». Questo numero del-

la rivista ospita anche un testo inedito del poeta e sceneggiatore russo Eugenij Evtushenko, tradotto in settanta Paesi, molto popolare in Italia, dove ha ricevuto diversi premi. Popolarità ricambiata dal suo affetto. Scrive Evtushenko sulla rivista del Pen Club: «Hanno letto i miei versi grandi della scena, come Anthony Hopkins, Vanessa Redgrave e Roberto De Niro, ma a dire il vero il migliore è stato Vittorio Gassman. Abbandonò il suo “classicismo” e avendo compreso che la mia arma principale era la passione, liberò la sua, trasformando il palcoscenico nella sala da scherma di due istrioni. Splendido». © riproduzione riservata

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libri / saggistica / tempo al tempo / viaggi / arte / moDa

Sette estate REPORTAGE — Terza tappa del viaggio africano sulle tracce degli esploratori. Fino al lago Ngami.

FRANCIACORTA — Alla scoperta

MODA — Il lucido sogno dei

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il carcere come un santuario.

A Volterra il teatro dietro le sbarre redime i detenuti. E la città si interroga

della terra dei vini effervescenti. Che conquistarono anche Sinatra.

CarCere e Città, un unico palcoscenico

dove mettere in scena l’impossibile: il dolore che diventa bellezza, i fori al posto delle catene. Volterra Teatro, il festival nato tra le mura della Fortezza dove Armando Punzo da 26 anni dirige la sua compagnia di attori-detenuti, è tra gli appuntamenti più attesi dell’estate (fno al 27 luglio; volterrateatro.it). Una “chiamata alle arti” che coinvolge la città. Ogni giorno teatro dietro le sbarre con Santo Genet, spettacolo-rito che trasforma i detenuti in devoti e il carcere in un santuario dove celebrare una pos-

giovani creativi, stilisti del futuro in scena tra Trieste e Roma.

sibile rinascita. A credere nel “miracolo”, ospiti del cartellone, moltissimi artisti: tra questi Mario Perrotta, i Sacchi di Sabbia, Balletto Civile e il Teatro delle Ariette. Stasera un evento irripetibile: La Ferita. Logos - Rapsodia per Volterra, vera e propria opera d’arte collettiva itinerante per la città; coinvolge artisti e cittadini, chiamati a legare con 20 chilometri di nastro rosso, oggetti, luoghi-simbolo di Volterra e le persone; un’azione concreta per ricucire rapporti e relazioni tra i luoghi e chi li abita. Livia Grossi © riproduzione riservata

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mico invisibile

Douglas e il ne

Centenario 1914/18 - 1 Dodici flm raccontano il primo conflitto mondiale

olycom (2)

Orizzonti di gloria (Paths of Glory, 1957) è diretto da Stanley Kubrick e tratto dal romanzo omonimo di Humphrey Cobb. Tra gli attori: Kirk Douglas (a sinistra, in primo piano), Ralph Meeker, Adolphe Menjou e Wayne Morris.

Quando il cinema mostrò l’altro volto della guerra Da Chaplin a Kubrick, da Monicelli a Spielberg: così registi e produttori hanno sfdato la censura e la morale comune, raccontando senza retorica la realtà cruda e l’atrocità della vita dei soldati in trincea di Roberto Burchielli 44

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Oscar...

L’illusione dell’

gbb/contra

sto

Firmato da Jean Renoir, La grande illusione (La grande illusion, 1937) è stato nominato all’Oscar per il miglior flm nel 1939. Con Jean Gabin, Pierre Fresnay, Erich von Stroheim, Dita Parlo, Marcel Dalio.

... e la conquist

a di due statue

tte.

Tratto dal romanzo di Erich Maria Remarque Niente di nuovo sul fronte occidentale, il flm All’ovest niente di nuovo (All Quiet on the western front, 1930) di Lewis Milestone, ha vinto l’Oscar per il miglior flm e miglior regista. Nel 1979 ne è stato fatto un remake.

L

a Grande guerra vista attraverso gli occhi di 12 registi che hanno fatto la storia del cinema. Immagini spettacolari, epiche, storie di coraggio e di codardia. Racconti corali e vicende private che s’intrecciano sui vari fronti che hanno visto le vicissitudini drammatiche del confitto mondiale. Un unico grande grido contro la guerra e le sue atrocità. Alcuni di questi artisti sono stati osteggiati, hanno dovuto superare enormi diffcoltà produttive, altri hanno rischiato addirittura la prigione. Primo tra tutti Stanley Kubrick, che riesce a realizzare il suo flm e a non intaccarne il fnale poco hollywoodiano grazie all’intervento di Kirk Douglas, protagonista e produttore della pellicola. Il regista

ha da poco visto la conclusione del confitto con la Corea e incomincia a presagire quello ancora più catastrofco nel Vietnam. ORIZZONTI DI GLORIA. Prima guerra mondiale, 1916, Fronte occidentale. La prospettiva di una promozione spinge il generale francese Mireau a sferrare un attacco al famigerato “formicaio”, strategica e munitissima postazione in mano ai tedeschi. Il colonnello Dax, uffciale coraggioso e onesto, capisce la follia dell’ordine e cerca di evitare la carnefcina, ma, di fronte all’ottusità dei suoi superiori, è costretto a eseguire i comandi. Come previsto, nessun francese riesce a raggiungere le posizioni tedesche e addirittura un terzo dei soldati si rifuta di

uscire dalle trincee, impossibilitato dal ftto fuoco nemico. Mireau interpreta questo comportamento come codardia e ordina di aprire il fuoco contro le proprie retrovie, a modo di esortazione. Il comandante dell’artiglieria si oppone all’ordine, pretendendo che gli venga recapitato per iscritto. Mireau, per dimostrare fermezza e scaricare la colpa dello scriteriato attacco sulle truppe, comanda la fucilazione di 3 suoi soldati presi a caso. Il flm è ispirato alle vicende del 336° Reggimento di fanteria dell’esercito francese, comandato dal generale Géraud Réveilhac, nei primi mesi del 1915. Orizzonti di gloria è un racconto di guerra dove il “nemico” non si vede mai, improntato sullo scontro di classe tra l’antico castello dove gli uffciali dello Stato Maggiore predispongono le mosse dell’azione, rispondendo alle proprie ambizioni, e il caos del “formicaio” in trincea dove l’azione veramente si svolge. Il flm è distribuito in Francia soltanto nel 1975, quasi trent’anni dopo la sua uscita. Kubrick esplicita ai massimi livelli la follia del potere militare, ma non è da meno Jean Renoir che nel 1937 coglie il pericolo incombente del nazismo e convince Jean Gabin, unico divo francese capace di attirare le attenzioni dei produttori d’oltralpe, a prendere parte al suo nuovo flm. LA GRANDE ILLUSIONE. Il capitano Boëldieu e il tenente Maréchal sono abbattuti con il loro aereo dall’uffciale tedesco von Rauffenstein, asso dell’aviazione tedesca, e fatti prigionieri. Portati nel campo di concentramento militare di Hallbach i due sono sul punto di fuggire quando vengono trasferiti. Ripetuti saranno i tentativi di fuga dai tanti campi ai quali saranno destinati, per approdare, infne, alla fortezza di Wintesborn, comandata proprio da Von Rauffenstein. Maréchal, grazie all’amico, riesce comunque a scappare in Svizzera dove trova fnalmente la libertà. Il flm è un’attenta indagine sulla condizione dei prigionieri, sulle differenze di classe, il coraggio individuale e collettivo, sulla solidarietà nazionale e l’antimilitarismo. Racconta Renoir: «Ero uffciale durante la Grande guerra e nessun odio ci animava nei confronti dei nostri nemici. Erano dei buoni tedeschi come noi eravamo dei buoni francesi. Attraverso la rappresentazione di uomini che compiono il loro dovere, secondo le leggi sociali, credo di aver dato il mio umile contributo alla pace mondiale». Lewis Milestone invece ha una visione molto più pessimistica dell’animo umano e della società. ALL’OVEST NIENTE DI NUOVO. Tratto da

Niente di nuovo sul fronte occidentale di Remarque, è uno dei primi “colossal” di guerra del cinema sonoro. La sua forza sta nel realismo della regia, nella spettacolaSETTE | 30 — 25.07.2014

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contrasto

In vetta con i gran

di

Capolavoro di Mario Monicelli, con protagonisti Alberto Sordi e Vittorio Gassman (sopra), La grande guerra è un flm del 1959. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti: il Leone d’oro a Venezia, tre David di Donatello e due Nastri d’argento.

rpretazione

La migliore inte

Gary Cooper e Joan Leslie (sopra) sono i protagonisti di Il sergente York (Sergeant York), flm del 1941 diretto da Howard Hawks. Per questa interpretazione Cooper ha ricevuto la statuetta come miglior attore agli Oscar.

rità delle scene di battaglia e nei dialoghi appassionati. È ambientato nel 1916; in un piccolo villaggio tedesco, un professore di liceo esalta gli ideali bellici e patriottici e convince i propri allievi ad arruolarsi. Ma il loro entusiasmo scema immediatamente di fronte alla cruda realtà delle trincee. I giovani soldati, martellati dalla fame e dagli assordanti colpi di artiglieria nemica, fronteggiano un attacco francese tanto sanguinoso quanto inutile. Quando il protagonista viene ferito e ottiene una licenza, ne approftta per tornare al paese e, chiamato dall’anziano insegnante a testimoniare di fronte agli studenti l’eroismo della retorica uffciale, svolge una dura requisitoria contro gli orrori della guerra. Gli allievi, però, lo trattano da traditore. Lui, disgustato, preferisce tornare al fronte. In una tranquilla giornata del

una mostra a trento

Così l’immagine cambiò la storia 46

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1918, poco prima dell’armistizio, il giovane alza la testa dalla trincea per osservare una farfalla e viene ucciso, freddato da un cecchino francese. Ma c’è un altro flm che spopola Oltreoceano, soprattutto grazie al suo protagonista, Gary Cooper, che vince l’Oscar come miglior attore. IL SERGENTE YORK. Ispirato alla vita dell’eroe statunitense della Prima guerra mondiale Alvin York, l’opera di Hawks riesce a darci un ritratto sincero di un uomo per convinzioni religiose contrario alla guerra e proprio per questo capace di distinguersi per i suoi atti eroici. Molto simbolica la scena in cui York deve decidere se prendere o meno parte al confitto. Mentre rifette, il vento soffa sulla sua Bibbia girando le pagine sul passo del Vangelo che dice: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». Il giovane torna al campo militare e comunica ai superiori che servirà il suo Paese, lasciando la questione nelle mani del Signore. Inviato in Europa, partecipa a un sanguinoso attacco durante la Mosa-Argonne Offensive. York, unico sottuffciale ancora in vita, prende il comando del suo battaglione e lo guida alla vit-

La nascita del cinema, l’inizio di un secolo di modernità, la guerra proiettata per la prima volta in sala. La Fondazione Museo Storico del Trentino presenta una mostra sulla Grande guerra al cinema dal 1914 al 2014 (La Grande

toria. Insignito della Medaglia d’Onore del Congresso, il sergente spiega che il suo non è stato eroismo ma l’unico modo per poter accelerare la fne della guerra e ridurre così al minimo il numero di vittime. È in Italia comunque che viene realizzato uno dei migliori flm sul grande confitto e uno dei capolavori della storia del cinema. Monicelli raggiunge l’apice artistico della sua carriera, aprendo la strada a un nuovo stile cinematografco nelle vicende belliche. LA GRANDE GUERRA. È un affresco iro-

nico e struggente della vita di trincea. Le vicissitudini di un gruppo di commilitoni sul fronte italiano nel 1916 sono narrate con un linguaggio neorealista, attento ai particolari storici, abbinato ai tempi tipici della commedia all’italiana. Il flm è, da un punto di vista storico, uno dei migliori contributi allo studio del primo confitto mondiale. Si pone contro la propaganda retorica divulgata durante il fascismo e nel secondo dopoguerra, in cui persiste il mito di una guerra favolosa ed eroica dell’Italia. Per questo la pellicola è censurata e vietata ai minori di 18 anni. Il flm inoltre va oltre la denuncia dell’assurdità

guerra sul grande schermo, alle Gallerie di Trento, due ex tunnel stradali). Oltre 60 flm e 46 grandi schermi, con il coinvolgimento delle principali cineteche del mondo (da lunedì 28/07 fno al 14/06/2015).


olycom (3)

La tragica battaglia

Il valore della vita e la leggerezza con cui è bruciata dalla ferocia della guerra sono trattate in Gli anni spezzati (1981), diretto da Peter Weir. Con Mel Gibson (sopra).

tto accusa

so Alto Comando

del confitto e delle condizioni di vita miserevoli dei militari. Parla infatti per la prima volta dei forti legami di amicizia nati nonostante le differenze di estrazione culturale e geografca. Mostra come la convivenza obbligata di questi regionalismi contribuisca a formare in parte uno spirito nazionale fno ad allora quasi inesistente. Un altro grande regista italiano ritorna a parlare della Prima guerra mondiale circa dieci anni dopo, facendo nascere nuove polemiche.

Il sadismo del

capitano

Tratto dall’omonimo romanzo di Roger Vercel, Capitan Conan (Capitaine Conan) è un flm del 1996 diretto da Bertrand Tavernier. Ambientato sul fronte balcanico, ha per protagonisti Philippe Torreton, Samuel Le Bihan, Bernard Le Coq, André Falcon. webphoto

Uomini contro è un flm del 1970 con Gian Maria Volonté. Boicottato e tolto dai cinema, ha portato alla denuncia a carico del regista Francesco Rosi per vilipendio dell’esercito. È ispirato al romanzo Un anno sullÕAltipiano di Emilio Lussu.

di Nek

UOMINI CONTRO. Liberamente ispirato

a Un anno sull’Altipiano di Lussu e ambientato sull’Altopiano dei sette Comuni tra il 1916 e il 1917, la pellicola di Rosi ripercorre le vicende della Divisione comandata dal generale Leone, dove presta servizio il sottotenente Sassu, un ex studente universitario interventista. Durante la sua permanenza al fronte, il giovane è testimone dell’impreparazione dell’Alto Comando, dell’inadeguatezza degli armamenti, dei tentativi di ribellione dei soldati, stanchi e stremati dal prolungarsi dei combattimenti. Egli stesso arriva al punto di ribellarsi al fanatismo e alla follia del suo maggiore, rispondendone con la morte per fucilazione. Il flm è accusato di esasperare gli elementi drammatici a discapito dell’eroismo dei soldati italiani. Lo stesso Mario Rigoni Stern ne sottolinea la distanza dalla sua esperienza, commentando «... tu lo sai, in guerra qualche volta abbiamo anche cantato...». Per Uomini contro, Rosi è denunciato per vilipendio

dell’esercito. La pellicola viene boicottata e tolta dai cinema con la scusa di continue telefonate minatorie. Un argomento totalmente nuovo, legato all’utilizzo delle truppe provenienti dalle colonie, viene trattato invece dall’australiano Peter Weir. GLI ANNI SPEZZATI. Il flm narra la sanguinosa battaglia di Gallipoli, nella campagna guidata dall’esercito britannico dove, tra il 1915 e il 1916, persero la vita più di ottomila uomini del corpo di spedizione australiano e neozelandese. Per aiutare un attacco delle truppe britanniche, il comando inglese assegna agli australiani, tra cui i due amici protagonisti, il compito di creare un diversivo che tenga impegnato l’esercito turco. Un’imprecisione nelle operazioni determina un ritardo fatale, lasciando gli australiani sotto il tiro di diverse mitragliatrici turche e trasformando quella che è già un’operazione di puro rischio in un

suicidio di massa. Gli anni spezzati narra una storia di fantasia all’interno di un episodio storico molto documentato riguardante la tragica battaglia di Nek. Il flm, secondo molti studiosi, dà un’immagine dell’esercito britannico non fedelissima, alludendo anche a una pesante responsabilità dello stesso nel massacro degli australiani. Non ci sono prove che avvalorino questa tesi, ma il successo straordinario di questa pellicola in Australia esplicita un sentimento di rancore mai sepolto. Un altro flm, quello di Bertrand Tavernier, mostra come le cicatrici e l’abbrutimento morale causati dalla guerra non possono essere dimenticati. CAPITAN CONAN. La storia è ambientata sul fronte baltico nel 1918; il contingente francese fronteggia l’esercito bulgaro, ormai in rotta e sconftto. A distinguersi tra i francesi c’è il capitano Conan, irriduciSETTE | 30 — 25.07.2014

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contrasto

Le immagini viaggiano al contrario, le esplosioni implodono, i cadaveri dei soldati si rialzano, i proiettili tornano nei fucili e le fanterie arretrano. Quante famiglie avrebbero voluto rimandare indietro le lancette della storia e riabbracciare i propri cari?

Nelle trincee franc esi

Lo sguardo di Sp

È del 2004 la pellicola Una lunga domenica di passioni (Un long dimanche de fançailles), diretta da Jean-Pierre Jeunet e tratta dal libro omonimo di Sébastien Japrisot. Con Audrey Tautou, Dominique Pinon, Chantal Neuwirth, Gaspard Ulliel.

bile e violento, che ha fatto della guerra il suo unico scopo di vita. Costui guida una truppa scelta di spietati guastatori d’assalto ex carcerati, incaricati di aprire la strada a tutti gli altri, con furiosi assalti alle trincee nemiche all’arma bianca. Firmato l’armistizio, l’esercito francese smobilita. Gli uomini di Conan, resi crudeli e abbruttiti dalla guerra, si abbandonano a violenze e saccheggi con efferato sadismo. Indaga sull’accaduto il tenente Norbert e riconosce la colpevolezza dei soldati del capitano, che vengono condannati a lievi pene, anche grazie all’intervento del loro comandante. I lati oscuri dell’animo umano coinvolto in guerra sono raccontati anche nel flm di Jean-Pierre Jeunet, qui però c’è una novità narrativa. Le vicende belliche sono rivissute attraverso le testimonianze dei sopravvissuti raccolte dalla protagonista. 48

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UNA LUNGA DOMENICA DI PASSIONI.

Dal regista di Il favoloso mondo di Amélie, uno dei racconti più spettacolari sulla Grande guerra. Nelle trincee francesi cinque soldati vengono accusati di automutilazione per sfuggire ai propri doveri militari. Condannati a morte, vengono condotti fno a un avamposto chiamato “Bingo crepuscule” e abbandonati al loro destino nella terra di nessuno tra le trincee tedesche e quelle francesi. Tra questi c’è Manech, il giovane fdanzato della protagonista Mathilde, ostinata a non credere al decesso dell’innamorato. Spinta da questa speranza, la donna raccoglie a poco a poco i racconti e gli indizi dai sopravvissuti, fno a ritrovare il suo amato. Pensate a quanti italiani hanno ricostruito le vicende dei propri cari caduti nella Prima guerra mondiale attraverso le lettere

ielberg

Steven Spielberg frma, nel 2011, War Horse, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Michael Morpurgo e dall’omonimo adattamento teatrale del romanzo di Nick Stafford. Il flm ha ricevuto sei candidature ai premi Oscar 2012.

e le cartoline provenienti dal fronte. Sì, perché una sola immagine può raccontare tutto: paura, dolore, rassegnazione e speranza; come quella del flm di Steven Spielberg. WAR HORSE. Fronte occidentale. Un

bellissimo cavallo rimane intrappolato e ferito tra i reticolati che dividono le linee tedesche da quelle inglesi. Siamo ormai arrivati al 1918, alle fasi fnali del confitto, entrambe le milizie sono provate dalla fame e dalle brutali condizioni di vita. Vinte dalla commozione verso l’animale, decidono un armistizio momentaneo per andargli in soccorso. Così, per pochi momenti, la guerra si ferma, sconftta dalla pietà. C’è un altro flm, invece, che racconta il confitto mondiale solo nel prologo. Ma la scena è tanto singolare e


Tedici nominat

olycom (3)

ion e tre premi

Brad Pitt e Cate Blanchett sono i protagonisti di Il curioso caso di Benjamin Button (2008) di David Fincher. Candidato a tredici premi Oscar, ha portato a casa tre statuette: per la scenografa, per i trucchi e per gli effetti speciali.

simbolica da essere entrata nell’immaginario di tutti noi. IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON. È basato su un breve racconto del

1922 di Francis Scott Fitzgerald. Nella sala d’attesa della stazione di New Orleans c’è un grande orologio che viene inaugurato davanti a centinaia di persone. Tutti rimangono senza parole perché le sue lancette vanno al contrario. Un cittadino, infastidito, lo fa notare a chi l’ha progettato. Lui risponde che lo ha fatto apposta: forse così suo fglio caduto in guerra potrà rialzarsi e tornare a casa. D’improvviso siamo su un campo di battaglia della Prima guerra mondiale; le immagini viaggiano al rallentatore e al contrario. Le esplosioni implodono, i cadaveri dei soldati si rialzano correndo all’indietro, i proiettili tornano nei fucili e le fanterie arretrano dal fronte. Dopo le parole dell’inventore, tutti i presenti pensano a quei giovani che non potranno più tornare a lavorare nei campi, a fare fgli, a ritrovarsi con le proprie mogli. Quante famiglie avrebbero voluto rimandare indietro le lancette

La vita brutale

lin

del soldato Chap

Charlot soldato (Shoulder Arms) è interpretato, diretto e prodotto da Charlie Chaplin. Fu proiettato la prima volta il 20 ottobre 1918. Si tratta di un mediometraggio: dura infatti poco meno di 40 minuti.

della storia e riabbracciare i propri cari? Per un attimo David Fincher c’è riuscito. Un altro regista e attore ha raccontato la Grande guerra non con un flm ma con un mediometraggio. CHARLOT SOLDATO. Charlie Chaplin in 35 minuti riesce a dare un’idea forte, convincente e ironicamente sublime di quanto sia stato un confitto ad altezza d’uomo, dove i soldati sono stati costretti a una vita a dir poco brutale, certi di non far ritorno a casa. Conscio di poter far male con la sua visione dissacrante a coloro che sono sopravvissuti alla guerra e

desideroso soprattutto di non infangare la memoria dei milioni di morti, chiude la storia come se tutto fosse un sogno di un soldato poco incline al servizio militare. Questo è anche il senso della nostra lettura del primo confitto mondiale attraverso le opere di alcuni grandi artisti: i flm sono come i sogni, una volta che si riaccende la luce in sala, svaniscono nel nulla. Le vite degli oltre 15 milioni di persone che sono morte tra il 1914 e il 1918 sono vere e riecheggiano nel presente come monito di pace. Roberto Burchielli © riproduzione riservata

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Centenario 1914/18 - 2 Lassù sulle montagne

Quell’eroica “guerra bianca” vista a colori

Al Forte Strino, in Val di Sole, una mostra rievoca i combattimenti fra italiani e austro-ungarici. Sullo sfondo dei ghiacciai

di Francesca Pini

N

on ci furono solo le battaglie sul terzo fronte (Isonzo e Carso), con migliaia di morti. In alta quota, sulle montagne del Trentino, le nevi eterne fecero da scenario ai combattimenti della “guerra bianca”, capitolo estremo della Grande Guerra (1914/18). Lo sci era agli albori, ci si arrampicava con i ramponi, si costruivano teleferiche per portare le armi. La militarizzazione delle cime da parte dei due eserciti, asburgico e italiano, fu l’aspetto inedito di quel confitto combattuto perfno sui ghiacciai. Che hanno conservato la memoria fsica della guerra, e che nel tempo hanno restituito oggetti, salme. E anche postazioni militari intatte come Punta Linke, nella Val di Peio, a 3.629 metri. Avamposto costruito allora dagli Austro-ungarici e oggi un museo (un progetto di recupero avviato nel 2008), inaugurato due settimane fa. Questi scontri sulle Alpi hanno affascinato un artista, Andrew Gilbert (1980), la cui opera è incentrata sui temi delle battaglie storiche. A partire da quelle inglesi (colonialismo compreso),

dall’invasione dell’Afghanistan nel 1830 (penetrando dall’India con 20mila uomini) e dove, nel 1842, subirono la disfatta. Furono costretti al ritiro, di 4.500 soldati e 12mila civili al seguito si salvò un solo uomo. «Non conoscevo quest’epopea eroica della “guerra bianca” in Trentino, e ne sono rimasto impressionato. Ho fatto diverse ricerche sul tema, documentandomi anche con foto d’archivio, per illustrare fedelmente pure le divise», dice l’artista scozzese. Che ha realizzato una serie di lavori su carta incentrati sulla Grande Guerra, ora esposti al Forte Strino a Vermiglio insieme alle sculture di Michelangelo Galliani (una collaborazione fra le gallerie Studio Raffaelli e Buonanno di Trento, fno al 28/09). «Nelle mie opere considero anche l’aspetto propagandistico della guerra, oltre che quello della sofferenza. In Inghilterra l’11 novembre festeggiamo il Poppy Day, la fne della Prima guerra mondiale. Una data molto sentita. Al contrario dei tedeschi, noi inglesi siamo parecchio orgogliosi di celebrare questa ricorrenza, avendo lottato per portare la libertà», affer-

Il passato che rItorna

la madre di tutti i confitti Nella carne del marmo, Michelangelo Galliani incide le tragedie del conflitto. Lo fa partendo dall’idea classica di frammento, per restituirci corpi lacerati. I bossoli sono piccoli totem alla potenza bellica che, ancora oggi, domina molte zone del mondo, Medioriente in testa. E, per ricordarci quanto poco l’Uomo impari dalla Storia, l’artista decora tre diverse valigette (riempite di bossoli, di teste e di un’ala d’angelo) con i simboli della Croce, della mezza luna islamica e della stella di David.

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ma Gilbert. Si riferisce, evidentemente, anche al sangue versato sul fronte occidentale (linea che dai Vosgi arrivava tra Ostenda e Dunkerque), 450mila uomini tra morti e feriti nel 1917. Le truppe inglesi intervennero sulla costa belga laddove i tedeschi avevano creato una base per i loro sommergibili, ma non ebbero la meglio sulla potente macchina bellica della Germania. Neppure i carri armati inglesi impiegati a Cambrai risolsero la situazione. Nel ’18 i tedeschi avanzarono fno a Parigi, poi respinti dal generale Foch. Gracile fortifcazione. La Val di Sole è rin-

serrata fra i gruppi dell’Adamello (3.539 metri) e dell’Ortles Cevedale (ci fu una battaglia su Punta San Matteo a 3.678 metri). A Vermiglio, il Forte Strino (in una posi-


Cartoline dal fronte L’artista scozzese Andrew Gilbert si è ispirato per questi disegni alle lettere che i soldati austriaci e italiani inviavano alle famiglie. La Grande Guerra fu il primo conflitto di portata mondiale, con gli Stati Uniti che rifornivano di armi i Paesi dell’Intesa.

Strenua difesa A sinistra, il Forte Strino a Vermiglio, in Val di Sole. Risale al 1864, e fu costruito dagli Austriaci dopo la seconda guerra d’Indipendenza per sorvegliare l’accesso al Brennero. A destra, un disegno che raffgura due bambini vestiti da soldati inglesi.

zione strategica, a quota 1.537 metri), nella Grande Guerra faticò a resistere all’assedio dell’artiglieria, emblema della potenza industriale che produceva i nuovi armamenti. L’origine di quell’edifcio (completato nel 1864) risale a quando l’Impero asburgico perse la Lombardia in seguito alla seconda guerra di Indipendenza (1859). I confni sud occidentali, tra Trentino e Lombardia, rimasero scoperti. Potenziali invasori erano i soldati italiani che, per via del processo risorgimentale, volevano annettere queste zone, anche con l’appoggio dei movimenti irredentisti molti attivi in Trentino (Garibaldi vi penetrò con il suo esercito nel 1866, ma fu fermato dall’ordine del Re d’Italia). «Questi forti ottocenteschi, durante la prima guerra mondiale, risultarono obsoleti sotto il proflo difensivo e inadatti ad accogliere gli armamenti. Sbarravano solo l’accesso al territorio, impedendo di risalire il Bren-

nero», dice l’architetto Daniele Bertolini, conoscitore della storia locale e autore nella galleria del Passo Paradiso di un allestimento multimediale con suoni e voci della “guerra bianca”. «L’edifcio era circondato da un fossato (archetipo delle fortifcazioni) ed era vecchio nella concezione, con grandi locali adibiti sia a deposito delle armi, che a dormitorio dei soldati». In Trentino il destino delle fortifcazioni dopo il 1918 subì una spoliazione a opera dei “recuperanti” (protagonisti proprio di un flm di Ermanno Olmi), persone del luogo che raccolsero non solo i residuati bellici per fonderli, ma fecero saltare i forti per estrarre metalli e pietre da taglio da riutilizzare per le abitazioni civili. «All’epoca non c’era coscienza del loro valore storico, ed erano comunque relitti del dominio austriaco e in quanto tale dovevano essere rimossi dalla memoria», commenta Bertolini. «Anche il forte Strino

venne ricoperto dal bosco. Solo alla fne del XX secolo, morti tutti i protagonisti della Prima Guerra Mondiale, si è potuto affrontare la questione del recupero. Prima di allora, una locale associazione degli alpini (antichi avversari degli austriaci) l’avrebbe considerato un affronto. Da questa parte, prima, eravamo con l’Austria. Ma quegli alpini, fgli dei combattenti dell’Impero, erano invece diventati orgogliosamente italiani». Sul flo del ricordo e di questi paesaggi, si muove oggi anche un turismo tematico (itinerarigrandeguerra.it). Spostandoci poi in Friuli, in Carnia, si può andare sulle tracce di Maria Plozner Mentil, portatrice di viveri e munizioni ai soldati stremati dalla guerra di trincea. Quelle linee, tra Italia e Austria, sono oggi 15 km di camminamenti di due musei all’aperto (il Freikofel/Cuelàt e il Pal Piccolo). A Timau troviamo invece il Tempio Ossario. Dal 4 ottobre sarà poi il Mart di Rovereto (dove ha sede il Museo Storico Italiano della Guerra) a proporci la sua versione del confitto. © riproduzione riservata


Dal nostro inviato nella Grande guerra / 9 L’illusoria convinzione di un conflitto solo Balcanico

I cannoni fremono ma il Kaiser è in crociera I vertici austro-ungarici, e quelli tedeschi che li appoggiano, non si rendono conto della reazione a catena che stanno scatenando di Lorenzo Cremonesi

I

contrasto / everett

La Grande Influenza Fece più morti della guerra l’epidemia di Spagnola che attraversò l’Europa nel 1918, uccidendo 50 milioni di persone. Il nome deriva dal fatto che le prime segnalazioni della malatttia comparvero sui giornali spagnoli, mentre la stampa dei Paesi in guerra cercò di tenere nascosta la notizia.

l 23 luglio 1914 il governo di Vienna presenta l’ultimatum alla Serbia. Sono trascorsi 26 giorni dall’assassinio di Sarajevo. Nelle ultime settimane si sono confermate vecchie alleanze, stretti nuovi accordi, si è verifcato lo stato di preparazione degli eserciti. Nonostante le vacanze estive siano al loro apice, i regnanti d’Europa si sono febbrilmente parlati. Adesso Vienna sa che Berlino la sosterrà e spera ancora che l’Italia resti nella “Triplice Alleanza”. La Francia nel frattempo ha confermato l’alleanza con la Russia e cerca disperatamente quella con l’Inghilterra. Londra, tuttavia, per ora tace e verrà defnitivamente convinta a intervenire solo quando sarà evidente che la Germania sta violando la neutralità del Belgio e del Lussemburgo per marciare su Parigi. Il lasso di tempo intercorso non è comunque dovuto al fatto che l’Impero di Austria-Ungheria abbia tentennato. Tutt’altro. La decisione imperiale di invadere la Serbia è stata presa quasi subito. E ciò non tanto perché agli Asburgo stia particolarmente a cuore di vendicare la morte di Francesco Ferdinando e della moglie Sofa, considerata comunque “imbarazzante” per il basso lignaggio, non degna di un Imperatore, ma piuttosto per il fatto che proprio quel duplice omicidio costituisce la miglior giustifcazione che essi hanno per far pagare fnalmente i conti ai serbi, che con il loro patriottismo indipendentista, riottoso

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e provocatorio minacciano di destabilizzare l’Impero già pericolosamente minato al suo interno. Nell’intimo sperano ancora che la loro azione possa condurre a un confitto limitato e tutto sommato di semplice risoluzione con i serbi. Ma sono pronti a pagare anche le conseguenze di una guerra più ampia. Un atteggiamento che fa rifettere su quanto gli errori e le cattive previsioni degli uomini di Stato siano stati madornali. Ritenevano che le loro scelte conducessero a eventi controllabili, prevedibili. Ma ben presto si mise in moto un meccanismo gigantesco, non previsto, una reazione a catena dagli esiti impensati. I dettagli dell’ultimatum. Va infatti sottolineato che per buona parte del mese di luglio i massimi responsabili austro-ungarici e tedeschi pensano ancora nei termini di una minicrisi balcanica. In particolare, il cancelliere del Reich, Theobald von Bethmann-Hollweg, trascorre larga parte del periodo nella sua villa di campagna sull’Oder, sebbene compia alcune rapide visite segrete a Berlino per consultare i militari. Il capo di Stato Maggiore, Helmuth Johann von Moltke, ai primi di luglio se ne parte per le sue periodiche cure termali a Karlsbad e torna in sede solo il 25 del mese, giusto in tempo per assistere all’epilogo delle tensioni con Belgrado. Lo stesso Kaiser se ne va in crociera per le vacanze annuali nel Mare del Nord; ci rimarrà sino al 27 luglio. L’ultimatum viene presentato alle 18 del 23 luglio. I termini sono perentori: Belgrado ha 48 ore di tempo per rispondere, non sono ammessi ritardi e va accettato in toto. Guardiamo più da vicino questo storico documento di appena due paginette. Da esso scaturì un confitto che durò 53 mesi (per l’Italia 10 di meno). Vi parteciparono le maggiori potenze mondiali e molti Stati minori di ogni continente. Vide mobilitati alle armi complessivamente 70 milioni di uomini, di cui almeno 10 milioni persero la vita e quasi un quarto rimasero feriti. Seguiti


getty images (2) contrasto

poi dalle vittime di malattie, soprattutto della Spagnola, l’infuenza letale che si diffuse nell’ottobre 1918 nell’Europa debilitata, e che, in tutto il mondo, si calcola abbia ucciso circa 50 milioni di persone. Nel preambolo l’Austria sottolinea che la monarchia serba non aveva “fatto nulla” per combattere il movimento “terrorista e sovversivo” cresciuto nel suo seno e volto a smembrare l’impero austro-ungarico, contravvenendo così alle promesse in tal senso frmate nella dichiarazione del 31 marzo 1909. Tutt’altro, i dirigenti serbi sono accusati di avere tollerato una stampa locale simpatetica ai “terroristi” e persino ammesso che tra i propri funzionari si annidassero le cellule eversive. Compresa la Narodna Obrana, l’organizzazione accusata di avere armato e diretto i responsabili dell’attentato di Sarajevo. Vienna dunque pretende senza mezzi termini che il governo serbo condanni immediatamente la propaganda e le organizzazioni militanti contro l’Austria-Ungheria ed esige che esso si impegni a rispettare una specifca

piattaforma articolata in dieci punti. In sostanza, tutti i punti esigono un impegno preciso e fattuale nel dare la caccia ai nazionalisti serbi. Ma più controversi sono i punti cinque e sei, dove Belgrado è di fatto costretta a rinunciare alla propria sovranità per accettare che rappresentanti del governo di Vienna intervengano sul territorio serbo per partecipare all’inchiesta sull’omicidio di Sarajevo. Dalla risposta serba dipendeva adesso la scelta tra pace e guerra. Ma, come fornire una replica che soddisfacesse il desiderio austriaco di dare una spallata decisa alla sovranità del governo di Belgrado per riportarlo nell’orbita dell’Impero, mantenendo però intatta la propria indipendenza nazionale? La missione era praticamente impossibile. Per 48 ore la diplomazia serba lavorò guardando alle lancette dell’orologio. E la sua risposta fu infne un documento di grande perizia diplomatica, una sorta di accattivante cocktail fatto di piena accettazione di alcune delle condizioni, oltre all’approvazione condizionata di altre, evasione ambigua di altre ancora e rifuto in termini amichevoli delle due più controverse ai punti cinque e sei. Per un attimo nelle cancellerie europee vi fu grande confusione, addirittura parve che il confitto potesse essere evitato. Ma ormai era solo questione di ore. Una volta chiariti gli equivoci, fu evidente che la parola sarebbe passata ai cannoni. 9 - continua

I protagonisti di quella scelta In alto, il Cancelliere dell’Impero tedesco Theobald von BethmannHollweg (al centro) fotografato nel marzo del 1914 a Berlino. In basso, a sinistra, una fontana delle Terme di Karlsbad in quella che allora era la Boemia e oggi è la Repubblica Ceca, luogo prediletto di vacanza del capo di Stato Maggiore, Helmuth Johann von Moltke, ritratto nella foto accanto.

La Grande guerra

Dal numero 22 è cominciato il lungo viaggio di Sette sui luoghi della Prima guerra mondiale © riproduzione riservata

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L’ultima estate prima della guerra / 4 I mesi delle attese

La gravidanza, gli amori trasgressivi, un romanzo da fnire. Poi, il 3 luglio, nasce «la piccola larva in fasce». E la scrittrice si chiede se riuscirà mai ad amarla di Giuseppe Scaraffa

C

on “cauta diffdenza”, così Colette aveva accolto la notizia di essere incinta. Aveva già quarant’anni e il concepimento era avvenuto nel modo più casuale tra una lite e l’altra che costellavano ormai il suo rapporto col secondo marito, il seducente, ambizioso Henry de Jouvenel. L’aveva sposato l’anno prima, il 1912, a quarant’anni nell’illusione, presto dissoltasi, di poter avere una vita quasi normale. Quando si era unita con un uomo più anziano di lei, Willy, che l’aveva avviata alla carriera letteraria, Colette sapeva benissimo cosa stava facendo. «La libertà mi pesa, l’indipendenza mi sta larga. Quello che stavo cercando da mesi senza rendermene conto era un padrone». Lo stesso era successo con quel brillante politico del barone de Jouvenel. E ogni volta a staccarla dagli adorati padroni era solo la loro aperta, oltraggiosa infedeltà. Ogni volta però Colette tentava fno all’ultimo di prolungare l’unione, seducendo le rivali che non riusciva a sconfggere e instaurando, se possibile, un ménage à trois. Era la prima volta però che Colette aveva incontrato un uomo al suo livello. All’inizio aveva pensato di poterlo controllare, ma l’illusione si era dissipata rapidamente, lasciando solo l’intesa sessuale. «C’è anche da parte sua una singolare tenacia carnale. Visto che anch’io subisco la stessa tirannia, ho concluso che ci sono dei buoni momenti e dei tremendi quarti d’ora». Troppo impegnata a rincorrere il marito, Colette aveva rifutato l’agonia e poi la morte della madre cui era tanto legata. Non solo non era andata a trovarla se non per qualche giorno, ma si era anche rifutata di assistere ai funerali e di portare il lutto. Lei, si giusticontarsto

Dal music hall a Chérie Colette, pseudonimo di SidonieGabrielle Colette (1873-1954), è stata attrice, scrittrice (L’ancora, La vagabonda, Chérie), e giornalista. Grand’Uffciale della Legion d’onore, fu la prima donna nella storia di Francia ad avere funerali di Stato.

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Così la scandalosa Colette diventa “mammina cara”

fcava, «avrebbe voluto così». Fino al quarto mese la compattezza muscolosa era rimasta inalterata. Poi la scrittrice era stata pervasa da uno strano senso di beatitudine e di orgoglio. Non aveva smesso di salire sul palcoscenico. In tournée gli attori che lavoravano con lei avevano cominciato a riempirla di riguardi. Controllavano che facesse un’abbondante colazione e si spingevano fno a fare il caffè in camera per evitarle la brodaglia dell’albergo schermendosi: «Non è per te, ma per il bambino». Aveva recitato fno ad aprile. «Ogni sera cominciavo a salutare uno dei bei periodi della mia vita». E con il palcoscenico scompariva una quotidianità scandita da abitudini e orari precisi, che la strappava alla frammentarietà dei suoi amori maschili e femminili. Solo una pleuresia l’aveva costretta a lasciare il Ba-Ta-Clan. Allora per combattere la nostalgia per il palcoscenico aveva cominciato a tenere conferenze. Il demone della scrittura. Nelle lettere evitava di

menzionare Castel-Nouvel, il castello da faba dalle torri imponenti e dai tetti aguzzi della famiglia del marito, limitandosi a un riduttivo: «Ci abito e non mi lamento». Abile quanto seducente, il barone de Jouvenel, chiamato da Colette Pascià o Sidi, era molto attaccato al titolo nobiliare, in fagrante contraddizione con le sue opinioni progressiste. Sido, la madre della scrittrice, libera al punto da approvare le sue relazioni lesbiche, aveva temuto che quel viveur facesse troppo soffrire la fglia, già provata dal primo matrimonio. Ma Colette, anche se non riusciva a frenare la sua passione, restava lucida su un rapporto in cui sesso e antagonismo erano strettamente legati. Aveva descritto il marito nel personaggio di un grosso gatto che vorrebbe tutte le femmine «senza preferirne o riconoscerne nessuna». L’alter ego peloso del barone


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miagolava: «Una volta che si sia sottomessa non sento più il suo singhiozzo…. Nessuna amante è inaccessibile per me». La scrittrice evitava di parlare del parto, temendo che fosse troppo tardi per imparare ad amare. Sentiva di avere già troppo sofferto per amore. Non era abituata a pensare al futuro e quella tappa ineluttabile la sgomentava. «Di solito le gatte intelligenti sono delle cattive madri, peccano per eccesso di zelo o di distrazione». A poco a poco tuttavia aveva ceduto a una dolce euforia. Quell’attesa le sembrava una festa senza fne, anche se, verso la scadenza, persino dormire era diventato una fatica che cercava di rimandare immergendosi nella lettura dei giornali. Sembrava, scherzava, «un topo che trascina via un uovo rubato». Continuava a scrivere. «Figlio e romanzo mi incalzavano. Il bambino comunicò che sarebbe arrivato per primo, e io riavvitai il cappuccio della stilografca». Tumultuose abitudini. Quella lunga vacanza fnì in una giornata di luglio dal cielo senza nubi, mentre stava innaffando le piante riarse. «Il seguito è il grido prolungato emesso da tutte le donne che stanno partorendo». Poi «quella piccola larva in fasce» si era diretta istintivamente verso il seno, sotto lo sguardo devastato della cagna che si sentiva tradita. Era «una persona nuova entrata in casa senza venire da fuori». La bambina che nacque il 3 luglio venne battezzata Colette, il cognome della madre diventato poi il suo nome d’arte e il suo nome nella vita. La scrittrice chiese di vederla per sapere «se la bambina era brutta o deforme, se l’avrebbe amata o no». La neonata era

bella, ma Colette non sentì nessun impulso materno. Doveva pensare di essere un mostro? In realtà era preoccupata soprattutto di recuperare in fretta il suo ventre piatto e muscoloso. Si rimise a scrivere energicamente. Tornò alla narrativa lavorando a L’ancora, il seguito de La Vagabonda, il suo primo romanzo dopo tre anni. Avrebbe mantenuto sempre una notevole distanza dalla fglia, arrivando a passare persino sei mesi senza vederla, nel timore di soggiacere al «giogo materno». A tratti i genitori cercavano di restaurare il loro travagliato legame. Tuttavia era troppo tardi per entrambi e la fglia sarebbe cresciuta sola, tra istitutrici e collegi, mentre i due riprendevano le loro tumultuose abitudini sentimentali. Ma un giorno Colette, tornò a casa e vide la fglia in un angolo del salotto, «un piccolo Sidi colorito, autoritario, con un bel corpicino vigoroso», e scoppiò a piangere. continua - 4

Si avvicina il conflitto mondiale

All’insegna della trasgressione Da sinistra a destra, in senso orario: Colette in posa, ancora attrice; nel 1888, a Saint Saveur en Pulsaye, tra il fratello Léo e il fratellastro Achille e (alle sue spalle) la madre Sido e il padre Jules; il secondo marito, barone Henry de Jouvenel; nel 1896, col primo marito Henri Gauthier-Villars (detto Willy) che sfrutterà il suo talento di scrittrice; nel 1918 con la fglia Colette de Jouvenel.

Dal numero 27, Sette racconta l’ultima estate prima della Grande guerra attraverso i suoi protagonisti. © riproduzione riservata

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Le città dei giallisti / 4 Il malinconico avvocato Guerrieri creato dalla penna di un ex magistrato

Quel teatro vuoto che ha reso Bari un luogo da romanzo La strada verso la Procura ha ispirato a Carofiglio la prima delle sue opere letterarie. Tra il centro assolato e le periferie incolori di una città mutevole, equidistante, in movimento. Perfetto sfondo per trame noir

S

ul fnire del secolo scorso c’erano alcune certezze: un western non si girava a Venezia e un romanzo non si ambientava a Bari. Poi apparve Gianrico Carofglio. Per il western non cambiò molto, per Bari sì. Ecco come andò. «Una mattina di quindici anni fa ero in macchina, diretto in Procura. Mi fermai a un semaforo rosso sul lungomare», racconta oggi all’ombra di un patio, distendendo per un attimo i suoi lineamenti da cacciatore di taglie. «Girai la testa e vidi il Teatro Margherita. Era chiuso da anni. Non so cosa mi successe, molti parlano dell’ispirazione, di momenti in cui le cose si formano una dietro l’altra... Scattò il verde e so soltanto che cominciai a fantasticare. Nella mente si compose in pochi minuti un’intera storia, la trama di un romanzo di formazione: un gruppo di ragazzi baresi che si intrufolava dentro gli edifci vuoti. Guardai quelle strade che stavo percorrendo per andare in Procura: capii d’un colpo che Bari sarebbe stata perfetta

per ambientare un romanzo. Mi chiesi perché quasi non ce ne fossero. Provai a dare una risposta cominciando a scrivere. A settembre 2000 buttai giù le prime pagine di Testimone inconsapevole. A maggio 2001 lo fnii». Nacque il quel modo, a un semaforo del centro, l’epopea dell’avvocato Guido Guerrieri e, conseguentemente, di Gianrico Carofglio, ex magistrato, ex senatore, ex ragazzo introverso, oggi tra gli scrittori italiani di maggior successo (per la verità sempre un po’ introverso), autore di best seller tradotti in una trentina di lingue e venduti in quattro milioni e mezzo di copie. A 53 anni, Carofglio è la dimostrazione di quanto l’Io categorico kantiano possa fare se si rivolge all’essere umano giusto. La sua crescita è stata volontà pura, e il suo successo quel cocktail così poco

L’esordio nel 2002, poi successi in serie Tre romanzi di Gianrico Carofglio. Dall’ultimo, Una mutevole verità (Einaudi, 2014), a Né qui né altrove (Laterza, 2008), fno a quello d’esordio: Testimone inconsapevole (Sellerio, 2002).

alamy/olycom

di Giuseppe Di Piazza

italiano tra talento raffnato e disciplina marziale. Cose da americani, da Bary più che da Bari. Uno sportivo mancato. «Ero un sedicen-

ne ai confni dell’asocialità», racconta. «Capii che dovevo affrontare il problema e risolverlo. Mi procurai dei manuali su come diventare simpatici, come farsi degli amici». Manuali? Carofglio, sta scherzando? «Per niente: la mia mansarda è piena di manuali per imparare a fare qualunque cosa, anche il giocoliere (e indica tre palline, tre mazze e tre cerchi, che di lì a poco farà girare in aria). Comunque applicai le regole, e funzionò. Intanto praticavo il karate in una palestra al quartiere Libertà, diretta da Vito Simmi, che fu anche ct della Nazionale. La palestra era oltre il confne


giuseppe di piazza alamy/olycom

Con lo sguardo oltre l’orizzonte Sopra, Gianrico Carofglio (1961) sul lungomare di Bari. A sinistra, il Teatro Margherita, che gli ispirò il primo romanzo. A destra, le strette vie medievali di Bari Vecchia.

ideale della città sicura, compresa tra le strade murattiane. In quegli anni sognavo solo di diventare un campione sportivo». La sua autodisciplina lo condusse nel giro di poco a vincere il titolo italiano a squadre per ben due volte: a 18 anni e a 21. Io categorico, talento e nient’altro. Il Sud non c’entra, Bari non c’entra. «I miei sono libri metropolitani, non troppo caratterizzati», dice. Poi si tuffa in piscina e nuota, battendo un ottimo stile libero. È in perfetta forma, fa quasi rabbia. In piedi dove si tocca, accenna, in una sorta di dialogo con se stesso, alcuni esercizi che per movenze ricordano il Tai-Chi. La sua autodisciplina fsica comprende i pesi, la panca, il sacco da boxe che pende dal sofftto del patio, vicino a dove siamo seduti. Un sacco giallo, maltrattato, con accanto mezzi guanti da

allenamento. Nei suoi romanzi non ci sono giudizi taglienti su Bari. C’è semplicemente la città come quinta teatrale, come sfondo – umano, architettonico – per quel che accade ai suoi personaggi pieni di sensibilità, di insicurezze. Non c’è amore e neanche livore. «Sarà perché sono devoto ad Adorno. La forma più alta di moralità è il non sentirsi mai a casa, ha scritto il flosofo di Francoforte. Si riferiva all’attitudine che alcuni hanno di diventare schiavi delle certezze. Un errore che si può compiere anche indagando. Un buon investigatore non deve sentirsi comodo, a casa, seguendo solo la pista che lo convince di più. Non deve innamorarsi di una tesi investigativa, anche se credibile, per il semplice motivo che rischia di trascurare le altre. Il mio ultimo romanzo è ambientato nel 1989 (titolo: Una mutevole verità, Einaudi) e ha come protagonista un maresciallo dei carabinieri piemontese con un cognome impegnativo, Fenoglio, trasferito dall’Arma a Bari. Fenoglio fa indagini vecchio stile, e ha

davanti una comodissima soluzione per il suo caso. Invece lui non si sente a casa e non si fda della prima verità». Ma che cos’è Bari, nel profondo di questo scrittore? Un’amica o una nemica? Una non-casa o un accogliente set? Nel suo Né qui né altrove, edito da Laterza, scrive che «sulla conformazione della città murattiana una volta ho letto una cosa che mi è piaciuta molto». È di un francese di fne Ottocento, Paul Bourget: «La trovo attraente questa città nuova, con le sue vie larghe ad angoli retti, che consentono di vedere sempre in fondo ad esse il mare, come a Torino si vedono le Alpi». Carofglio è un tipo da piaceri ortogonali, come il maresciallo Gioacchino Murat, viceré del Regno di Napoli, che disegnò quei quartieri con ascisse e ordinate. Facile orientarsi, com’è facile e godibile leggere Carofglio. Tra “non più” e “non ancora”. Adesso sia-

mo davanti a una gelateria di Torre a Mare, pochi chilometri dal centro di Bari, poche centinaia di metri dalla villa con patio che è il rifugio originario di Carofglio, il luogo dove 14 anni fa, nella mansarda dei manuali, ha scritto il suo primo romanzo. «Prima di cominciare Testimone inconsa-

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«Perché ho immaginato il locale di Nadia a Fesca San Girolamo? Nel degrado trovo qualcosa di unico. E questa è una di quelle periferie che piacciono a me, veri e propri non-luoghi» 1

pevole», dice, «a chi m’avesse chiesto qual era il mio desiderio avrei risposto che sognavo di scrivere un solo libro. Un romanzo che m’avrebbe fatto piacere che venisse letto da un po’ di persone a cui tenevo…». Quattro milioni e mezzo di persone? (Sorride). «Infatti sono molto grato alla vita per quanto mi è accaduto. Ma non sono appagato». Carofglio è ghiotto di un gelato che fanno qui, a Torre a Mare. Ne ordiniamo due e passeggiamo guardando il piccolo porto. Ha ragione: questo pistacchio ha qualità divine. Il senso di Sud che si respira a Bari è molto diverso da quello che si può cogliere nelle strade di Napoli, di Palermo. È come se la questione meridionale, in questa riva adriatica, si alleggerisse diventando improvvisamente fou, fatta di delicatezze più che di problemi. «In Una mutevole verità ho voluto dare proprio un senso di sfocatura della città», dice Carofglio. «Solo nelle ultime pagine, quando la storia accelera verso l’epilogo, tutti i dettagli trovano defnizione: tutto va a fuoco». Quanto ama la sua città e quanto ne è amato? «Io adesso sono amico di Bari e credo che Bari lo sia di me. L’italianista Mario Sansone, che qui insegnava letteratura, ha scritto: Bari è senza ironia e senza malinconia. Io invece credo che Bari sia in equilibrio tra non più e non ancora». Ci sono comunque luoghi, in

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questa città equidistante tra più e ancora, che danno coordinate geografche a ogni suo romanzo. Niente di invadente. Pezzi di urbanistica, ritagli di strade, dalla Bari Vecchia alle periferie incolori. Andiamo a vederli? «Certo». E il karate diventa pugilato. Gianrico Carofglio guida piano la sua piccola Fiat lungo via Giovanni Gentile, una provinciale che da Torre a Mare porta in centro. Dodici chilometri, percorsi con cautela. Quest’uomo non eccede, non mostra mai d’aver fretta né frenesie. Ha intensità e pensieri calmi. Mentre guida sembra rifettere anche sul passaggio dalla seconda alla terza marcia, apprezzandone l’innesto. Se non sapessi che ha vissuto cinque anni sotto scorta, che ha passione civica e politica, sembrerebbe di stare in giro per Goa con un monaco buddista. 3

Siamo tornati in città, nei luoghi dove ha ambientato le vite dei personaggi. Cominciamo dall’avvocato. «La casa di Guido Guerrieri è vicino al Teatro Petruzzelli, in pieno centro. Il suo primo studio è sulla parte opposta di via Putignani, sempre quartiere murattiano. Il secondo studio è invece nella città vecchia, in piazza Mercantile. Anch’io ho avuto lì un piccolo appartamento. L’avevo preso per scrivere tranquillo, invece guardavo il mare, mi incantavo, e non scrivevo una parola. Dopo qualche mese l’ho lasciato». L’avvocato Guerrieri frequenta una libreria notturna e l’Osteria del Caffellatte: entrambe sono idealmente in via Abate Gimma, sempre in centro. Mentre la palestra di pugilato è collocata al quartiere Libertà, dove c’è in realtà quella di karate dove il sedicenne Gianrico s’è fatto valere. Chiacchierando di quegli anni mi fa capire che ancora oggi non ha paura dello scontro fsico: è cresciuto così. La conferma – per chi la volesse – è nelle pagine de Il bordo vertiginoso della cose (Rizzoli), in cui racconta del ritorno a Bari di un uomo tormentato, alter ego provvisorio dello scrittore, che nelle notti di cuore nero progetta risse con cazzotti e calci volanti concluse sempre da spietate autoanalisi. «In Ragionevoli dubbi, la mia città sembra invece diventare Tangeri», dice Carofglio. «È il melting pot attuale: quello


Un gelato sotto la torre e lo studio accanto alla colonna 1 -Il quartiere di Torre a Mare, a 12 km dal centro, è dominato da una torre cinquecentesca in una grande piazza affacciata sul porto. Qui Carofglio adora passeggiare gustandosi un gelato al pistacchio. 2 - Il lungomare Starita. 3 - La colonna della Giustizia, in piazza Mercantile, dove Carofglio immagina il secondo studio di Guido Guerrieri. 4 - Il Petruzzelli, quarto teatro italiano per dimensioni. La casa di Guerrieri è a pochi passi da qui.

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Il fascino del brutto. E Nadia? Qual è l’indirizzo del suo locale nelle Perfezioni provvisorie? «L’ho immaginato a Fesca San Girolamo, vicino alla Fiera del Levante. Una periferia di quelle che piacciono a me, veri e propri non-luoghi. Andiamoci». Parcheggiamo lungo una strada che porta a un mercato che sembra abbandonato. Intorno strade deserte. Carofglio si inoltra in una traversa quasi ostruita dall’immondizia. «Ecco, facciamo le foto qui». Perché? «È qui che ho immaginato il locale di Nadia». Ma perché ha scelto un luogo così brutto? «Nel

alamy/olycom

che ho descritto l’ho preso dal quartiere Madonnella, dove c’è la sede della Rai».

degrado trovo qualcosa di unico». Però Bari adesso è in movimento, non sembra per niente una città da degrado meridionale. «È tutta la Puglia che si sta muovendo, e non solo il turismo», dice Carofglio, indicando ora la bellezza di lungomare Nazario Sauro. «C’è una vera new wave regionale. Un risveglio politico, culturale, artistico». A che cosa è dovuto? A Nichi Vendola? «Anche, ma è un insieme di fattori. Pensi a quanti flm vengono

adesso ambientati in Puglia. Questo si deve a scelte politiche, certamente, ma anche all’ottima attività della Film Commission. Per darle un’idea, qui sono venuti a girare anche alcune produzioni indiane». Guardo il lungomare dietro Carofglio, disteso con eleganza nella luce del tardo pomeriggio. Hanno ragione, gli indiani. Barywood è meglio di Bollywood. Giuseppe Di Piazza 4 - continua © riproduzione riservata

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Ritratti di scrittori / 4 Nello specchio di un lettore “speciale”

L’arte dell’esuberante Hemingwayènascosta nella sua essenzialità Una vita di eccessi. E una scrittura che, al contrario, negli anni si fa nitida e scabra. Fino al suo vero capolavoro, I quarantanove racconti di Gian Arturo Ferrari

A

guardarla oggi, cioè da una prospettiva ormai molto allontanata, la vita di Hemingway ci appare come un vasto, disordinato e persin polveroso magazzino teatrale. Quinte e scenografe eterogenee, fondali assortiti, costumi spaiati, attrezzi di ogni sorta, ambientazioni le più varie. L’Hotel Ritz a Parigi, torrenti per la pesca alla trota in Europa e America, innumerevoli ville sulla Costa Azzurra, infnite plazas de toros, assortimento di transatlantici e panfli e barche, numerosi piccoli aeroplani, alcuni dei quali in famme, l’Harry’s Bar e il Gritti a Venezia, tende nella savana africana, riserve di fagiani in Friuli, case aristocratiche a Cortina, reti spionistiche a Cuba, trincee della prima guerra e posti di comando della seconda, retrovie della guerra civile in Spagna, Mussolini e Chiang Kai-shek, Gary Cooper e Ingrid Bergman, Kennedy e Batista e Castro. O anche, se non un magazzimo teatrale, un kolossal cinematografco degli Anni Cinquanta, con i colori troppo accesi e le luci troppo crude, troppo frontali. Senza sfumature, senza ombre. (Con il buio sì, e totale, ma solo alla fne...). Comunque troppo, troppo di tutto. Troppo alcol, troppi fucili (fno all’ultimo...), troppe canne da pesca, troppe trote, pernici, anatre, troppe donne, naturalmente, non di rado troppo giovani, troppe mogli, troppi safari e cacciatori bianchi, troppi miliardari, troppi toreri, troppi attori, troppi medici, medicine,

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operazioni, elettroshock, degenze, ospedali (e infermiere...). Per non parlare, ma questo è ovvio, dei troppi scrittori – tra cui tutta la lost generation in blocco –, dei troppi editori, delle troppe riviste. E delle conseguenti troppe liti, offese, ripicche, querimonie, ingiurie. Troppo di tutto. Un’esistenza “barocca”. Del resto questa, ispirata allo strabocchevole, altro non era un’altra questione. Per certo aveva il senso se non la versione hemingwayana di un della propria parte, la guidava con istinto siprecetto centrale nell’estetica tardo ottocencuro e, quando era il caso, la abbelliva, non tesca e primonovecentesca, quello secondo esitando anche a raccontare vere e proprie il quale la vera opera d’arte che il vero artista fandonie. Non si sfugge mai, osservando la è chiamato a realizzare è la propria stessa sua vita, all’impressione di una accorta revita. Non è facile vedegia della spontaneità, a re in questa luce, che una sceneggiatura La ragione per cui è un è a ben vedere quella dell’irruenza, dell’imgrandissimo scrittore della decadence, una pulsività, persino della fgura così clamorosaperdita di controllo. è la fermezza del polso mente vitale e vitalista, Ma, naturalmente, noi che gli consente con così diretta e sincera non siamo obbligati pochissimi movimenti (o che almeno così a sposare la decadensi proclamava) come ce e a credere che la di ricreare l’immagine, quella di Hemingway. vita stessa dell’artista il racconto. L’arte Ma questo testimonia sia la forma propria e in cui eccelle è quella appunto che Heminsuprema dell’arte sua. gway, costruendo con Sicché, nel caso di Hedel disegno pazienza e anche, c’è mingway, possiamo da crederlo, con faanche sorvolare su tica, il sontuoso e barocchissimo edifcio quella vita, o per meglio dire su quella codella sua vita abbia adempiuto a quel prestruzione di vita, e trascurare il fatto che nel cetto centrale e abbia così cercato di creaNovecento egli abbia più e meglio di ogni re la sua opera d’arte più autentica. Che lui altro impersonato la fgura dello scrittore, il medesimo ne fosse appieno consapevole è mito dello scrittore.


Nato apposta, sembrerebbe, per i mezzi di comunicazione di massa, ma avendone a disposizione solo di rudimentali, Hemingway è egualmente riuscito a diventare fgura di immensa popolarità, polo attrattivo di una vastissima e sincera affezione. Bastano due numeri a comprovarlo. Quando nel 1923 (a 24 anni) pubblica per la Contact Editions il suo primo libro, Three Stories and Ten Poems, la tiratura è di 300 copie. Nel 1952 la prima edizione de Il vecchio e il mare è un numero unico e speciale della rivista Life. Che in 48 ore vende 5.318.650 copie. Ultimo della decadenza o primo del marketing, sta di fatto che Hemingway più di ogni altro sapeva usare vita e scrittura per attirare, affascinare e alla fne catturare pubblici immensi. Solo istrione e manipolatore, di se stesso e degli altri? Solo creatore di bestseller? Solo abilità? La fortuna e la consacrazione a scrittore di popolarità mondiale vengono a Hemingway soprattutto da tre opere. Addio alle

Le avventure e la guerra Dall’alto a sinistra, in senso orario: una pausa durante una battuta di caccia, in uno scatto di Robert Capa. Nel luglio del ’44 in Francia al seguito di un contingente americano (a sinistra, Robert Capa). Ferito nella I Guerra mondiale, all’ospedale della Croce Rossa di Milano. La locandina del flm Gli assassini, tratto da un racconto di Hemingway. Tra gli interpreti anche Ronald Reagan. La locandina del flm Per chi suona la campana. Con Fidel Castro nell’estate del 1960. La copertina di Life del 1952. A Key West, con un marlin come trofeo di pesca.

armi del 1929, Per chi suona la campana del 1940 e appunto Il vecchio e il mare del 1952. Sono tre titoli di straordinaria qualità ed effcacia, essendo Hemingway un titolista straordinario. Ma non si può onestamente dire che alla qualità dei titoli corrisponda quella delle opere. I primi due sono grandi romanzi, o romanzoni, di impianto tradizionale, storie d’amore su sfondi, drammatici se non tragici, di guerra. Il terzo è un assolo, all’origine uno dei racconti che doveva

fgurare nella raccolta caraibica Isole nella corrente, poi ampliato, ma senza modifcare o arricchire l’esile struttura iniziale. Tutti e tre, in sostanza, più che sull’edifcio narrativo vero e proprio, che di per sé non ha novità di rilievo, si reggono sulle peculiarità della scrittura di Hemingway, su quella che si usa chiamare la sua voce. Il “quaderno degli esercizi”. Ma in verità

nessuno dei tre è la fonte, la culla di quella voce. Che non nasce in loro e che in loro non è neppure completamente dispiegata, estesa a mostrare tutte le sue possibilità. L’origine è altrove, in quella ventina d’anni, da ’20 a ’38, che Hemingway ha dedicato a limare, levigare e provare il suo strumento espressivo, la sua voce. L’ha fatto scrivendo racconti, che ha poi raccolto in un libro, I primi quarantanove racconti del 1938. I quarantanove racconti, come sono usualmente noti, sono quindi una sorta di quaderno degli esercizi di Hemingway, ma sono anche – e questo è

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Mogli e mojito i grandi amori dall’alto a sinistra, in senso orario: le nozze nel 1921 con la prima moglie elizabeth Hadley richardson. nel 1954 con l’ultima moglie Mary Welsh. dopo una battuta di caccia con la terza moglie Martha Gellhorn. il suo bar preferito a Cuba. nel 1927 a san sebastian con la seconda moglie pauline pfeiffer.

l’aspetto più inaspettato ed emozionante – il suo capolavoro assoluto, unico, inarrivabile. Per quasi ogni racconto si può leggere, in trasparenza, l’esercizio che Hemingway voleva compiere. Linee secche e pulite. In Su nel Michigan

per esempio, uno dei primi tre pubblicati nel ’23, il tema è la sintesi descrittiva, la capacità di dire tutto con pochissimo. Si tratta di descrivere il primo rapporto sessuale di una ragazza con un fabbro ferraio in un borgo di cinque case, appunto su nel Michigan. (Il racconto venne rifutato più volte e da diverse riviste per la sua crudezza). Oppure il tema è la trama come incrocio di diversi punti di vista. In Omaggio alla Svizzera, un viaggiatore nel ristorante di una stazione offre via via sempre più denaro a una cameriera se lei vorrà salire in camera con lui. La cameriera rifuta sdegnata, ma in un assolo fnale pensa che dopo averlo fatto tante volte gratis lo avrebbe fatto ben volentieri a pagamento, se solo ci fosse

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stata una camera. Il viaggiatore, ormai suldel polso che gli consentono con pochisla banchina, si compiace invece per essersi simi movimenti di ricreare l’immagine, il divertito con poca spesa, dato che sapeva racconto. L’arte in cui Hemingway eccelle è benissimo che non c’era nessuna camera. quella del disegno. È curioso che un uomo I vari esercizi si comcome lui, così esubebinano e culminano in rante, così estrofesso, La consacrazione strutture più complescosì colorato – qualcoarriva soprattutto da se, già quasi romanzi, sa a mezzo tra la pitcome La breve vita fetura veneta e Rubens tre opere. Addio alle lice di Francis Macom– sia invece in letteraarmi del 1929, Per chi ber, del 1938 dove una tura un artista della lisuona la campana bellissima dark lady nea, del proflo inciso. che durante il safari Tutto quello che tocca del 1940 e Il vecchio tradisce il marito persi trasforma in linee e il mare del 1952. Ma ché convinta che sia secche, pulite, come nessuna ha davvero un codardo, quando in una medaglia del scopre che non lo è più Quattrocento forenla voce del suo autore non esita a ucciderlo tino. Mai una parola fngendo un incidente in più. Forse perché di caccia. Ma non sono questi aspetti per nel tumulto e nel roteare confuso dellle così dire tecnici a fare l’arte, non è questa apparenze, la forma della verità è questa. la ragione per cui Hemingway è un grande, Scabra, nuda, inesorabile. grandissimo scrittore. La ragione è la niti4 - continua dezza, l’essenzialità del tratto, la fermezza © riproduzione riservata



PAUL A. SAUDERS/ CORBIS

Sulle tracce degli esploratori / 3

Nel regno dei marab첫, gendarmi delle acque


Il gigante della savana Un elefante africano insegue un gruppo di impala lungo il fume, nel Chobe Park, che con i suoi 10.600 km quadrati è il terzo parco nazionale del Botswana.

Da Muan al lago Ngami, scoperto da Livingstone nel 1849. Attraversando il deserto del Botswana e immense distese di sale, prima di orientarsi grazie al fume Zouga. Tra ippopotami, coccodrilli e pellicani, fno agli uccelli “guardiani”. Per fnire al dito di Caprivi, lo sbocco della Namibia sul fume Zambesi di Matteo Sametti Sette | 30 — 25.07.2014

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chris jackson frans lanting

Guardia di frontiera. Da Maun al lago Ngami ci sono un centinaio di chilometri. Siamo ancora un po’ rintronati dalle quattro ore scarse di sonno e la colazione frugale da un benzinaio. Lungo la strada incontriamo molte donne con un copricapo colorato che le rende simili a pesci martello vestiti da 66

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carnevale. Sono della tribù herero, originaria della Namibia: la loro presenza qui è una delle tante testimonianze di confni segnati dalle potenze coloniali, senza tener conto delle popolazioni. La stradina che gira a sinistra per il lago Ngami è per noi impraticabile, dunque proseguiamo a piedi. Sono curioso di vedere com’è, perché ho raccolto informazioni disparate: dalla sua scoperta sembra che si sia quasi completamente prosciugato assorbito dalla sabbia, per poi autorigenerarsi quarant’anni fa. Così ho letto e in effetti me lo confermano anche i pescatori. Quando arriviamo all’acqua, il lago si presenta come una laguna paludosa, la scenografa è arricchita da alberi secchi che spuntano dall’acqua come dopo un’alluvione. Dei marabù presidiano la zona sperando di scroccare del pesce avariato ai tanti pescatori che affollano il canale d’ingresso su barche di vario tipo. Non sono qui all’inizio del lago per caso, infatti qualcuno gli affbbiò questo nome che deriva dall’arabo “marubit”, che signifca guardia di frontiera, perché questi uccellacci dal gozzo rosa pallido e peloso, ricordavano nell’aspetto e nel portamento i gendarmi di confne. Ci sono imbarcazioni tradizionali di legno spinte da pertiche, come quando le trovò Livingstone, ma pure motoscaf a motore. Anche qui non può mancare un carretto trainato da asini che trasporterà il pesce fresco in un lodge vicino. Perché, i carretti trainati da asini non ci sono solo in Zambia? Qui Livingstone arrivò nell’agosto del 1849

oliver polet

M

aun, Botswana: «Questo bancomat parla in setswana!». Mentre la Bibbia tradotta da Moffat non potrei proprio leggerla, col bancomat me la sbrigo discretamente. Ai tempi di Livingstone la moneta corrente in Africa era rappresentata da perline colorate e rotoli di stoffa: ogni tribù ne prediligeva un tipo diverso. Stanley scriveva «una tribù vuole le perle bianche, un’altra le preferisce scure, o verdi. La mia ansietà su questo punto era davvero penosa. Alla fne supposi che 25.000 fle di perle mi avrebbero tratto d’impaccio e che undici varietà sarebbero state suffcienti». Chissà se un giorno ci sarà mai la moneta unica africana? Standard & Poor’s dà al Botswana una bella A-, l’Italia ha BBB e lo Zambia B-. L’economia di questo paese, il meno corrotto in Africa secondo Transparency International, si basa principalmente sull’estrazione dei diamanti. Il Botswana ha il quarto Pil pro capite dell’Africa e circa 1.600.000 abitanti distribuiti su un territorio grande come la Francia. Che la densità per chilometro quadrato non sia un granché lo si percepisce subito, di gente se ne incontra poca e concentrata in piccole città molto distanti.

a capo di una spedizione composta dagli amici William Cotton Oswell e Mungo Murray, 8 ottentotti, poi 20 cavalli, 80 buoi, due carrozze, viveri e polvere da sparo suffcienti a una dozzina di persone per un anno. In più Sechele gli diede 30 uomini con il compito di aiutarlo, e di portare indietro tutto l’avorio che avessero trovato intorno al lago. All’ultimo si unì a loro J.H. Wilson, un commerciante di Kuruman anche lui interessato all’avorio. Il suo stipendio di missionario di


Alla ricerca dei diamanti Da sinistra, in senso orario: Il delta dell’Okavango, quarto fume più lungo dell’Africa, a Maun; un camaleonte tra le saline di Makgadikgadi Pan; l’estrazione di diamanti, principale risorsa economica del Botswana.

Un cartello ci segnala la presenza di elefanti per 5 chilometri, ma ci dobbiamo accontentare di impala, struzzi, gemsbok e un unico lecwe che si mette in posa per noi

gnavano. Di Livingstone, Oswell scriveva «il migliore, il più intelligente e il più modesto dei missionari». Anche se i maligni dicono che alla fne convertì un’anima sola e male, Sechele, sicuramente molti non sarebbero mai stati convertiti senza le vie da lui aperte. Dal canto suo Livingstone ne apprezzava la resistenza, l’integrità morale e l’approccio gioioso di fronte alle avversità. Tutte qualità fondamentali per viaggiare bene anche al giorno d’oggi.

100 sterline l’anno non sarebbe mai stato suffciente per organizzare una spedizione di questo tipo senza la generosità di Oswell, un aristocratico inglese appassionato di viaggi e caccia, il quale, oltre che generoso e modesto, era totalmente privo di ambizioni personali e questo probabilmente fu decisivo nel successo del loro lungo sodalizio. Perché nella maggior parte dei casi Livingstone non riuscì proprio a gestire i rapporti personali con gli altri europei che lo accompa-

I disegni dell’epoca. Per la scoperta del lago Ngami, Livingstone ricevette in premio dalla Royal Geographical Society 25 guinee, che investì subito nell’acquisto di un orologio che gli permetteva di calcolare la latitudine attraverso la posizione della luna e delle stelle. Mary ne fu contenta nonostante non navigassero nell’oro, e David ridendo sotto i baff le disse che «dovevano aver omesso uno zero nell’assegno». L’elemento chiave nel successo di questa spedizione fu la partenza in giugno, quando le angurie sono abbondanti e mature (lo posso confermare), ma nonostante ciò il viaggio non fu una passeggiata, i buoi pote-

vano camminare solo nel tardo pomeriggio e al mattino presto, e volte dovevano andare indietro di venti miglia per abbeverarsi. Livingstone e i suoi non sapevano individuare l’acqua sotto terra per poi succhiarla fuori con una cannuccia come facevano i boscimani. Persero la strada più volte e furono salvati da una donna che Oswell scambiò per un leone; questa, terrorizzata di essere fnita in mano a dei mercanti di schiavi, offrì loro dei cesti fatti con corde, e cosa più importante li portò all’acqua. Furono ingannati dalle immense distese di sale che apparivano acqua sotto la luce del sole: il miraggio non colpiva solo gli esseri umani, ma anche i buoi e i cavalli che si precipitavano verso l’acqua che non c’era. E fu proprio risalendo una salina che s’imbatterono nello Zouga, un fume che le tribù locali dissero provenire dal lago Ngami, ma per raggiungerlo bisognava camminare più di una luna. Noi abbiamo camminato molto meno, ma guardando i disegni dell’epoca il lago sembra proprio lo stesso. In una delle poche foto che mi è riuscita bene, un African darter, il “dardo africano”, sta per spiccare il volo da un albero spettrale come in un quadro sette | 30 — 25.07.2014

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dell’epoca di Thomas Baines. Vederlo decollare e tuffarsi in picchiata è spettacolare, ma la cosa che più mi colpisce è come si asciuga al sole e al vento con le ali spalancate. L’acqua piuttosto calma ha un colore carta da zucchero sporco, tendente al verdastro melmoso in prossimità delle rive. Oltre agli ippopotami, che abbiamo solo sentito grugnire non lontano da noi, e i coccodrilli, vi è una moltitudine di uccelli, dai facilmente riconoscibili pellicani ai colorati martin pescatori, dai vivaci buceri dal becco giallo agli inquietanti marabù. Tutti hanno trovato qui il loro ecosistema ideale. Tornando indietro, il nostro traghettatore Derrick ha scovato un nido di gabbiani, ma non ne sarei così sicuro viste le grandi dimensioni, con due bei piccoli incastrati nel nido in senso opposto con il becco dell’uno vicino alla coda dell’altro. C’è pesce in abbondanza: tilappie, lucci, pesci gatto e barbi vengono pescati ogni giorno e spesso essiccati perché, ci spiegano i pescatori, in Botswana l’offerta di pesce è molto superiore alla domanda. Tant’è che poi quando torniamo sulla strada principale

frans lanting

Furono ingannati dalle immense distese di sale che sembravano acqua sotto la luce del sole: il miraggio colpiva gli esseri umani ma anche i buoi e i cavalli, che così si precipitavano verso l’acqua che non c’era vedo due camion provenienti dallo Zambia: stanno caricando pesce secco da vendere, udite udite, in Congo! Sidney, il giovane e simpatico imprenditore zambiano che mi spiega questo commercio, parte cinque volte al mese da Livingstone col suo camion da dieci tonnellate, viene qui, carica pesce secco che paga poco e si conserva a lungo, e lo porta su fno in Congo a quasi duemila km di distanza, dove il suo prodotto va a ruba e lui ha un buon proftto. Imprenditoria e commercio transafricano! Livingstone ne sarebbe fero: in fondo questa era una delle cose che voleva maggiormente. Livingstone non diede grande importanza a questa scoperta, perché le tribù locali gli avevano detto che a nord del lago Ngami c’erano terre fertili e corsi d’acqua in abbondanza; ed era lì che voleva arrivare. Inoltre moriva dalla voglia di incontrare Sebituane. Ma non era arrivato il tempo giusto. Lechulatebe, un capo villaggio scorbutico che aveva paura di Sebituane, si rifutò di fornirgli guide e cibo, così dovette tornare a Kolobeng, felice ma non troppo.

dea picture library

Una cura per la malaria. Un anno dopo, il

Nel deserto di sale Sopra, David Livingstone con la moglie e i fgli sulle rive del lago di Ngami. In alto, la luna si specchia nel deserto salato del parco nazionale di Makgadikgadi Pan. 68

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26 aprile 1850, Livingstone era pronto per ripartire, questa volta senza Oswell, ma con Sechele in persona e tutta la sua famiglia, la moglie incinta e tre dei quattro fgli. Tra lasciare la famiglia a Kolobeng, dove i boeri lo volevano morto a causa del suo impegno contro lo schiavismo, e portarseli dietro in questo viaggio estenuante e pericoloso, scelse la seconda opzione, che non gli risparmiò critiche da più parti e anche gravi conseguenze familiari. Questa volta Lechulatebe si innamorò di un bel fucile a cui Livingstone era particolarmente affezionato, regalo del luogotenente Arkwright, tanto da volerlo obtorto collo barattare in cambio

ano Sechele, ultimo sovr rd no indipendente del tswana Kwena, odierno Bo


“Dardi”, elefanti e compagni di viaggio

La pulizia delle scarpe per non trasmettere l’afta epizootica al bestiame

Il cartello stradale che indica il passaggio di elef anti, nella riserva naturale di Moham bo, in Namibia

Alcuni “africa n darter” tra i rami secchi che spuntano dall’acqua del lago Ngami

i, il marabù E sul lago Ngam acque. elle è il gendarme d


roy toft

delle guide. La mattina che avrebbe dovuto incontrare Sebituane, due dei suoi fgli e molti membri della spedizione si ammala­ rono di malaria. Non c’erano ancora Mala­ rone e Coartem, e il dottor Livingstone spe­ rimentò, con successo sembrerebbe, una cura basata sulla somministrazione di resi­ na di gialappa e cloruro mercuroso, con ra­ barbaro e chinino, seguita da frequenti dosi di chinino fno alla scomparsa della febbre. Anche per merito di queste cure riuscì a riportare indietro tutti a Kolobeng, dove la moglie partorì una bambina che contrasse subito una seria infezione ai polmoni, e pre­ sto morì. Mary che poco dopo il parto ebbe anche un infarto, che le causò una paresi facciale temporanea, rimase presto incinta nuovamente, ma questo non le impedì di seguire il marito nella terza missione oltre il lago Ngami. I sogni vanno inseguiti al limite della pazzia se ci si crede veramente! Questa volta Oswell era di nuovo con loro. 70

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All’inzio rischiarono di morire di sete quan­ do Shobo, una guida volontaria boscimane a cui si erano affdati, scomparve all’improv­ viso dopo che un membro della spedizione sprecò molta dell’acqua che avevano a di­ sposizione. Fortunatamente, quando ormai erano rimasti con acqua suffciente solo a bagnare le labbra ai bambini, grazie a degli uccelli trovarono delle tracce di un rinoce­ ronte che li portarono dritti a un fume. Suole e gomme disinfettate. Finalmen­

te incontrarono Sebituane su un’isola in mezzo al fume Chobe: ed è proprio lì che andremo attraverso la Caprivi Strip in Na­ mibia, passando poi da Linyanti, una base importante per i viaggi successivi di Living­ stone, e da Katima Mulilo, al confne con Sesheke, dove Livingstone vide per la prima volta lo Zambesi. Dal lago Ngami al confne di Mohembo con la Namibia ci sono circa 300 km, la strada costeggia la parte ovest

del delta dell’Okavango prima e l’Okavan­ go poi. Appena partiti ci dobbiamo fer­ mare a un posto di blocco speciale, dove per prevenire delle malattie del bestiame, si disinfettano le gomme della macchina, spruzzate da un dipendente del ministero dell’agricoltura, e le suole delle scarpe che vanno appoggiate bene su uno straccio quadrato impregnato di disinfettante. Ci avventuriamo un paio di volte all’interno, vogliamo vedere l’Okavango da vicino, ma siamo sempre costretti a desistere quando incontriamo l’acqua che non ci lascia pas­ sare. Quando arriviamo a Shakawe, il con­ fne è già chiuso e dobbiamo restare lì per la notte, l’Okawango è vicino e lo si capisce anche dalle zanzare che non danno tregua. Al mattino vorremmo fare un giro in ca­ noa sul fume, ma il pescatore che aveva­ mo trovato probabilmente sta cercando il bastone­pagaia ancora adesso. Entriamo in Namibia che fa ancora freddo, il conf­

martin harvey

joe mcdonald

Lungo la strada incontriamo molte donne con un copricapo colorato, che le rende simili a pesci martello vestiti da carnevale. Sono della tribù herero, originaria della Namibia


ne di Mohambo sbuca direttamente in un parco, un cartello ci segnala la presenza di “elefanti per 5 km” e poi per altri 5, ma ci dobbiamo accontentare di impala, struzzi, gemsbok e un unico lecwe maschio che si mette in posa per noi, forse per ricordarci che fu proprio Livingstone a scoprire que­ sta specie di antilope, insieme al poku, du­ rante i suoi viaggi al lago Ngami. Al posto di frontiera un cartello ricorda che si pos­

george steinmetz tom nebbia

Abitanti del Botswana Dall’alto a sinistra, in senso orario: il balzo di un impala; un gruppo di aironi guardabuoi segue una mandria di bufali nel Delta dell’Okavango, sperando di trovare sciami di parassiti per nutrirsi; due donne della tribù Herero indossano i tradizionali abiti introdotti dai missionari; una ragazza pesca con un cesto di vimini; una giraffa si abbevera nei pressi dello stagno di Savuti, nel Chobe Park.

sono importare solo veicoli con meno di 8 anni, che non è male considerando che in Zambia arrivano molte macchine giappo­ nesi usate immatricolate prima del 2000. Un dito nell’occhio. Più che una striscia,

strip, Caprivi è un “dito”. Un dito nell’oc­ chio nell’autoderminazione dei popoli, grazie alla quale Botswana e Angola non confneranno mai più. Von Caprivi era il

cancelliere tedesco che negoziò il trattato di Helgoland­Zanzibar frmato il 1° luglio 1890 tra l’Impero tedesco e quello Britan­ nico, che ha aggiunto all’attuale Namibia questo strano lembo di terra, di 450 km per 30, che le assicura uno sbocco, inuti­ le, sullo Zambesi. La nostra macchina ha solo un anno ma consuma abbastanza se si pigia sull’acceleratore, così quando en­ tra in riserva dobbiamo andare pianissimo per non restare appiedati in mezzo a iene ed elefanti che affollano la striscia. Andare piano con la paura di potersi fermare da un momento all’altro è snervante. Quando arriviamo festanti dal benzinaio a Kongola scopriamo che il bancomat eroga dolla­ ri namibiani e rands sudafricani insieme perché hanno lo stesso valore. Puntiamo decisi e corroborati dal pieno verso Lin­ yanti; la strada è bellissima, nuova, ma solo per trenta chilometri. Matteo Sametti continua - 3 © riproduzione riservata

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Come nascono i prodotti italiani / 5 Il Franciacorta

Nelle “corti franche” il vino è un petrolio che non si estingue mai In quella porzione di quarto collinare descritta da Piovene, gli autarchici bresciani sono riusciti a farsi lo champagne da soli. Raggiungendo l’eccellenza in soli cinquant’anni

di Camilla Baresani

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ra le prime nozioni di un’ipotetica educazione del bon vivant, c’è sicuramente quella relativa alla denominazione dei vini effervescenti. Non può mancargli, per esempio, il termine Franciacorta. Uno e trino, come per lo Champagne e il Cava, gli altri due vini rifermentati in bottiglia che indicano contemporaneamente prodotto, metodo e zona (fatte salve queste analogie, si tratta comunque di vini che non vanno né confusi né confrontati: origini, storia, terroir, clima e numeri portano a ritenere che il paragone sia privo di senso). Il Franciacorta è stato il primo vino italiano prodotto tramite rifermentazione in bottiglia a ottenere la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, nel 1995. Nello stesso anno è arrivato il riconoscimento del “metodo di produzione Franciacorta”, che gli ha permesso di abbandonare l’uso dell’espressione “vino spumante”. Per chi non parla la lingua del vino, il nome Franciacorta è quello di un territorio disteso tra il lago d’Iseo e Brescia. Provando a spiegare lo specifco carattere dei bresciani, nel suo impareggiabile reportage Viaggio in Italia, del 1957, lo scrittore Guido Piovene fa dire a un anonimo interlocutore: «La nostra provincia per oltre metà è montanara, per quasi un quarto collinare, per poco più di un quarto è piana. I caratteri ne risentono. Hanno un fondo aspro, chiuso. In buona parte noi bresciani discendiamo da agricoltori di una terra dura, diffcile, com’era fno a tempi abbastanza recenti, la pianura compresa. D’accordo che adesso è diventata ricca, ma dopo le bonifche e le irrigazioni della fne dell’Ottocento. Solo allora si è popolata, vi sono sorte le cascine e vi si è fssato il bestiame. Prima era una distesa vuota, con poche case, in cui scendevano a far pascolare il bestiame i pastori nomadi provenienti dalla montagna». E aggiunge: «Brescia è autarchica istintivamente,

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il grande principio è “voglio fare da solo”». Ecco allora che in una porzione di quel quarto collinare, appunto la Franciacorta, i bresciani hanno deciso di farsi da soli lo champagne, ma non una copia o una sottospecie, bensì un vino effervescente frutto di una vera e propria specifca eccellenza enologica e agricola, con un risultato eccezionale in termini di qualità, produzione e immagine, ottenuto in soli 50 anni. Il Franciacorta è il petrolio dei bresciani, una risorsa del territorio, un pozzo non destinato a estinguersi e anzi passibile di incrementi della produzione e di futuri sviluppi commerciali. L’inizio in un’ordinanza. Il nome di questa porzione collinare della provincia di Brescia è bizzarro e diffcile da dimenticare: secondo alcune ipotesi va ricondotto al detto “a curt de franc” (a corto di franchi) e indicava dunque la povertà degli abitanti della zona; altri ne fanno una questione patriottica e si riferiscono al grido «Qui la Francia sarà corta» che guidò l’insurrezione popolare contro le truppe di Carlo d’Angiò, colpevoli di furti e violenze. Ma l’ipotesi più accreditata è legata all’esistenza delle “corti franche”, quelle curtes francae che in seguito all’insediamento di monaci cluniacensi,

Fino a Palm Springs Dal XVI secolo in Franciacorta si producono vini di prestigio. A metà del Settecento Lady Mary Wortley Montagu (a fanco) diventò la prima “operatrice turistica” di questo territorio e dei suoi frutti. Alla fne dell’Ottocento Giosuè Carducci (a destra) si fermava in Franciacorta per il cibo e i vini del luogo. Mentre Frank Sinatra (a sinistra), nel 1992 si fece portare a Palm Springs un Cabochon, il Franciacorta più prestigioso di Monte Rossa.


La vigna sul lago Nella foto grande, un vigneto con affaccio sul lago d’Iseo. A sinistra, bottiglie di Franciacorta brut del 1996 in cantina e una vecchia mappa della zona. Nell’altra pagina, la copertina del Libellus de vino mordaci di Gerolamo Conforti.

nel X e XI secolo, sancirono il libero scambio di merci. Fatto sta che il nome comparve per la prima volta in un’ordinanza dell’Ottavo Libro degli Statuti di Brescia del 1277, nella quale si legge un’ingiunzione fatta ai comuni di Gussago e Rodengo per riparare il ponte sul fume Mella «pro utilitate Sua propria et omnium amicorum Franzacurta». Nel corso dei secoli quel territorio diventa un vero e proprio laboratorio enologico, dove sin dal XVI si producono vini di rilievo e dove nel 1570 viene stampata una delle prime pubblicazioni tecniche sui vini a fermentazione naturale in bottiglia. A frmare il Libellus de vino mordaci fu il medico bresciano Gerolamo Conforti che, qualche anno prima che alle stesse intuizioni giungesse l’abate francese Dom Pérignon, de-

fnì i vini là prodotti «dal sapore piccante o mordace che non seccavano il palato, come i vini acerbi e austeri, e che non rendevano la lingua molle come i vini dolci. Alcuni di loro provocavano il singhiozzo e facevano giungere la loro azione al cervello e agli occhi, i quali spesso lacrimavano». Passano poco più di due secoli e il Catasto Napoleonico ricostruisce le colture presenti al 1809 nei singoli comuni della Franciacorta: quasi mille ettari di vigneti per una popolazione attorno ai 40mila abitanti. Si evidenzia così che la pratica vitivinicola non è solo volta all’autoconsumo ma ha precisi fni commerciali. Se la vocazione enologica della zona è antica, si deve però aspettare l’inizio degli Anni Sessanta, e precisamente il 1961, perché un produttore della zona, Guido Berlucchi, imbottigli le prime tremila bottiglie di “Pinot di Franciacorta”, cambiando il destino del territorio. Nel 1967 la Franciacorta viene riconosciuta zona a Denominazione di Origine Controllata. E negli anni a venire è tutto un susseguirsi di conquiste per difendere nome e prodotto, con una crescita formidabile in termini di produzione, di export e soprattutto di reputazione. Il risultato è ancor più meritevole se pensiamo che il segmento occupato dal Franciacorta, nel mercato e nell’immaginario, è lo stesso dove abitano Prosecco e Champagne. Non per fnire nella trappola del paragone imparagonabile, ma i due vini registrano rispettivamente 307 milioni e 304 milioni di bottiglie vendute nel mondo nel corso del 2013. Lo stesso anno sono state vendute 14.070.552 bottiglie di Franciacorta. Come sostiene Emanuele Rabotti SeTTe | 30 — 25.07.2014

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Un’ottima annata Sopra e a destra, vigneti in Franciacorta. Sotto, in una stampa del 1821 i diversi strumenti per il trattamento del vino e l’imbottigliamento. In basso, in una cantina le botti per la fermentazione.

contrasto

di Monterossa, che nel 1992 è riuscito a portare il suo Cabochon persino a Palm Springs a casa di Frank Sinatra, la Franciacorta non ha voluto crescere in termini quantitativi e ha preferito puntare sulla qualità e sulla salvaguardia del territorio, mentre i produttori di champagne e prosecco si sono buttati sui numeri. La zona di produzione del Franciacorta oggi si estende sul territorio di 19 comuni della provincia di Brescia, in cui 109 produttori difendono oltre 2.800 ettari di vigneti. Sì, li difendono dalla vampirizzazione in forma di svincoli e tangenziali, condominietti e capannoni da cui è traftto il paesaggio racchiuso tra Brescia e Milano, una sorta di insediamento urban-industriale diffuso, non fosse per questo baluardo collinare tappezzato di vigneti, pievi, abbazie, ville settecentesche, palazzi signorili, cantine, ristoranti e trattorie, piste ciclabili, scorci lacustri e persino un’affascinante torbiera. La crisi che ha colpito duramente i settori produttivi tradizionali della pianura padana non si è intrufolata tra i vigneti. Una bella rivincita per chi ha scommesso sui tempi lunghi del vino quando l’acciaio, l’edilizia, il commercio e l’industria sembravano i settori su cui investire. In occasione della scorsa vendemmia, in Franciacorta ha avuto luogo la Vendemmia della Solidarietà e Legalità: Coldiretti, La produzione Demetra e Cisl si sono accordati per risi estende su servare a lavoratori disoccupati 400 posti di lavoro. La risposta è stata massiccia, un territorio di ben superiore ai posti effettivamente di19 comuni, con sponibili e, stando alle cifre di Coldiretti, 109 produttori il 40% di quelli che si sono fatti avanti proveniva dal mondo dell’edilizia. e oltre 2.800 Ma la vendemmia 2013 sarà ricordata anettari di vigneti che per altri motivi, ossia per essere stata settembrina. La raccolta è cominciata intorno al 25 agosto ed è proseguita fno a metà settembre. Una maturazione molto lenta che ricade in un mese più mite sembra essere il preludio a basi di eccezionale livello qualitativo, in termini sia analitici sia di “corredo aromatico”, come dicono gli enologi. Oltre che un territorio, dicevamo, Franciacorta è un metodo che prevede alcune regole, poche ma inappellabili: impiego esclusivo di vitigni nobili e uve Chardonnay, 74

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Pinot nero e Pinot bianco raccolte obbligatoriamente a mano, rifermentazione naturale in bottiglia e successiva lenta maturazione con affnamento sui lieviti. E in base ai tempi di riposo sui lieviti in bottiglia (i più lunghi imposti da un disciplinare di vini effervescenti) si distinguono le tipologie di Franciacorta: dai 18 mesi dei Satèn ai 60 mesi dei Franciacorta Riserva Satèn, Franciacorta Riserva Rosé e Franciacorta Riserva. Attività manuali. Per garantire e controllare il rispetto del disciplinare di produzione e tutelare il corretto uso del nome, nel 1990 è nato un apposito Consorzio che oggi conta 109 cantine associate che – mentre starete leggendo queste righe – si staranno preparando alla vendemmia. La vendemmia è fatta a mano, come si è detto: i grappoli raccolti vengono adagiati in cassette e trasportati in cantina dove il raccolto di ogni vigneto è vinifcato separatamente. Altra attività squisitamente manuale è il remuage o scuotitura: avviene dopo il periodo di affnamento con le bottiglie poste su cavalletti, ruotate giornalmente di 1/8 di giro e inclinate progressivamente per veicolare verso il collo della bottiglia il sedimento con i lieviti. Questa rotazione è praticata da personale specializzato, che ruota fno a 15mila bottiglie al giorno. Non possiamo certo farvi mancare la defnizione di Luigi Veronelli: «Questi Franciacorta partecipano per virtù di terra, clima e uomini a una magica armonizzazione e possiedono – per quanto diversi, secondo Casa e Casa, cru e cru – le prime doti di un grande vino: l’individualità e il riconoscimento». E, tornando all’educazione enologica del gaudente, bisogna che si corredi anche del lessico specifco per decantare, per esempio, un Franciacorta Satèn: «Perlage fnissimo e persistente, colore giallo paglierino, sfumato ma deciso profumo di frutta matura, accompagnato da delicate note di fori bianchi e di frutta secca tostata». Sconsigliabile parlare di “bollicine”, pena l’essere redarguiti personalmente da Maurizio Zanella, direttore del Consorzio di tutela, che taccerebbe di usare una «dicitura abusata, obsoleta e senza futuro», inadatta a valorizzare il prodotto nella sua personalità. Ripetiamo insieme: vado in Franciacorta, bevo un Franciacorta. 5 - continua © riproduzione riservata


Parola Chiave / di Giorgio Dell’Arti

Usura

In Campania ne è vittima un commerciante su tre. John Rockefeller la praticò a 7 anni. Secondo Jacques Le Goff il concetto di Purgatorio nacque grazie a lei Ogni trimestre la banca d’italia pubblica una tabella con il tasso d’usura. Lo calcola così: fatta la media dei vari tassi effettivi globali offerti dalle banche sul mercato, lo rivaluta di un quarto e poi vi aggiunge ancora quattro punti percentuali. Liberali «I liberali che non sono tutti usurai, dovrebbero spiegarci perché gli usurai sono tutti liberali» (Ezra Pound). Conti Correnti Tasso di usura dei conti correnti oggi: dal 18,35% in su per aperture di credito fno a cinquemila euro; 16,57% per aperture di credito superiori.

Usurai Sul volume di denaro che è capace di muovere l’usura manca il dato complessivo. Per avere un’idea: nel 2013 la Finanza ha sequestrato agli usurai italiani 168,8 milioni di euro. Rispetto all’anno precedente questa cifra è cresciuta del 1.250%. CamPanIa

Si calcola che in Campania i commercianti soggetti a usura siano 26mila (uno su tre), per un giro di affari di 1,8 miliardi di euro all’anno. Imprese Dal 2010 al 2012, 245mila imprese hanno chiuso a causa del sovraindebitamento e dell’usura. Circa 200mila commercianti sono rimasti coinvolti in rapporti usurai. Quasi raddoppiato il numero degli usurai, passati, nel giro di pochi anni, da 25mila a oltre 40mila. Solo nel 2013 le denunce di persone vittime di azioni di usura sono state circa 600mila ma tanti altri non trovano il coraggio di farlo.

Tassi Tra i tassi d’interesse applicati dagli usurai, spiccano quelli di Roma, dove ci sono state richieste fno al 1.500 per cento annuo. A Firenze siamo al 400 per cento, in Puglia i clan chiedono il 240, in Calabria si arriva al 257 nel Vibonese. Un po’ meno nel nord: 180 per cento nel Padovano, 120-150 del modenese. Indagini il 70% delle indagini per il reato di usura viene archiviato. GiOTTO Gli Scrovegni, ricchi mercanti padovani del XIII secolo. Dante mise il padre Rainaldo nel girone degli usurai. Il fglio Enrico spese un sacco di soldi per far affrescare una cappella da Giotto. Al pittore diede istruzioni di occultare qualsiasi raffgurazione del denaro, per allontanare il più possibile il collegamento con la sua attività fnanziaria. Enrico stesso si fece rappresentare nel lato degli eletti. Del resto, lo stesso Giotto era un cinico strozzino, che prestava soldi e telai a usura.

EbREi Perché l’immagine dell’usuraio è stata legata spesso a quella dell’ebreo. Fino al XII secolo il prestito a interesse non metteva in gioco somme considerevoli e riguardava quasi sempre grano, vestiti, materiale: alla fne si riceveva una maggior quantità delle stesse cose prestate. Era essenzialmente nelle mani degli ebrei perché a questi venivano proibite molte attività produttive. Non restava loro altro che far rendere il denaro, che era cosa vietata per i cristiani. Nel Deuteronomio c’è scritto che gli ebrei non possono prestare a interesse ai fratelli, cioè alle persone della loro stessa comunità. Ma possono farlo con gli stranieri. roCkefeller John Rockefeller fece il primo affare a 7 anni, catturando e vendendo tacchini selvatici, e con il ricavato prestando soldi a usura ai compagni di scuola.

Purgatorio Jacques Le Goff sostiene che il concetto di Purgatorio fu elaborato nel Xii secolo (sulla base della distinzione scolastica tra peccati “veniali” e “mortali”) per attenuare la condanna ecclesiastica della pratica dell’usura. Parenti e conoscenti dell’usuraio potevano con preghiere, offerte, suffragi, abbreviare il periodo di sofferenza del condannato, aprendogli le porte del Paradiso. A condizione che l’usuraio, sul punto di morte, si fosse pentito manifestando l’intenzione di restituire il maltolto o quanto meno le eccedenze. AnimA Fenus pecuniae, funus est animae (Il proftto del denaro è la morte dell’anima), Papa Leone Magno. © RiPRODUziOnE RiSERVATA

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Piaceri Libri / di Antonio D’Orrico

un uomo chiamato Locomotiva

Vita (e imprese) di Emil Zatopek, il ragazzo che non amava correre e diventò una leggenda dell’atletica mondiale

Q

uando i nazisti occupamentali nuove e insospettabili. Un rono la Cecoslovacchia po’ sarà perché, visto quanto è forte, organizzarono per mola gente prende a interessarsi di lui tivi di propaganda una e gli danno, arrivato al traguardo da corsa campestre. Tra i partecipanti trionfatore, dei premi: fette di pane c’era un ragazzo del posto al quale spalmate di burro, per esempio, una non piaceva correre e si chiamava cORRERE sciccheria a quei tempi. Emil Zatopek. Tra le ragioni per cui di Jean echenoz Se ci fate caso le storie dei grandi Emil non amava correre c’erano an- (Adelphi) campioni sportivi del passato sono che le condizioni economiche della storie di fame, di affamati. Per molto famiglia. Con un padre falegname tempo, lotte sociali a parte, la liberae sette tra fratelli e sorelle, correre zione e l’emancipazione individuale comportava una serie di risuolature delle scardai bisogni di prima necessità sono state cercape non previste che facevano saltare il già diffte e trovate nello sport. Un campione è un uomo cile bilancio domestico. che sfugge al destino gramo assegnatogli. La Comunque ai nazisti non si poteva dire di no cosa valeva molto per i pugili (e in maniera e il ragazzo Zatopek partecipò alla gara. Senza quasi esageratamente darwiniana: c’era da fare impegnarsi più di tanto, arrivò facilmente sea cazzotti per farsi largo), ma ha avuto riscontri condo con grande dispetto degli organizzatori anche in discipline più lievi, più aeree, come che non vedevano nulla in lui dei requisiti pro(lo dice la parola stessa) l’atletica leggera. pri degli appartenenti alla razza ariana. Emil Zatopek era un personaggio fatto, già conEmil Zatopek (1922-2000), colui che sarebbe fezionato, e Jean Echenoz ha avuto buon gioco diventato una leggenda dell’atletica mondiale a farne il protagonista di un libro che ha il pasnelle corse di fondo (vincitore in serie di Olimso del documentario, delle storie vere. piadi, abbattitore a ripetizione di record monIl paesaggio in cui si svolge l’avventura della Lodiali) cominciò così come in quella canzone di comotiva umana (il suo soprannome, quanto Luigi Tenco in cui il protagonista si innamora mai calzante) è da terra desolatissima: bombardi una donna perché non aveva niente da fare. damenti, gelo, miseria, processi politici. E lui Però poi a correre comincia a prenderci gusto. che corre, corre incessantemente, ogni giorno, Un po’ sarà perché come ha raccontato stuspesso calzando pesanti stivali militari (così pendamente Alan Sillitoe in La solitudine del quando disputava la gara con le scarpette da maratoneta, correndo uno è libero di pensare competizione si sentiva le ali ai piedi, e non è a quello che gli pare e scattano associazioni una frase fatta). Emil studiò scrupolosamente

Ritratto d’autore Lo scrittore francese Jean Echenoz, 66 anni. Nell’altra pagina, Donna Tartt. Con Il cardellino ha vinto il Premio Pulitzer 2014.

IN 25 PAROLE

IL cAsO TONy VEITch di William McIlvanney Feltrinelli

Giallo inglese, anzi scozzese. Di sinistra più che sinistro. Piaciuto allo Spectator, al Guardian, al Telegraph, al Daily Express, al Venerdì. Ma a me no.

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A PROPOsITO dI cAPOLAVORI di Charles Dantzig Archinto

Don Chisciotte è un capolavoro ma anche «un’analisi dei pericoli cui la letteratura espone le menti fragili». Quello che succede a Emma in Madame Bovary.

FAuLkNER. IL gIOcO dELL’APPRENdIsTA Dieci interviste con William Faulkner Medusa

L’intervistatrice domanda a Faulkner: «Lei legge gialli?». Risposta di Faulkner: «Beh, me ne piace uno, I fratelli Karamazov». L’intervistatrice, una francese, ci resta quasi secca.


le tecniche di allenamento elaborate dai santoni della specialità. Ci sono quelli che dicono che in allenamento bisogna correre a una velocità minore di quella massima raggiungibile che va gelosamente riservata alla gara e non sprecata in preparazione. E quelli che sostengono che bisogna alternare scatti a camminate per recuperare. Il metodo Zatopek era semplicissimo: darci dentro come un dannato spingendo al massimo per battere continuamente se stesso, infrangere ogni volta i suoi limiti. Ovviamente la Locomotiva umana fu studiata attentamente alla ricerca del suo segreto. Una capacità polmonare che gli assicurava più ossigeno? Un cuore ipertrofco che batteva perciò lentamente senza stancarsi mai? La verità, probabilmente, fu che Emil fece della corsa una questione personale, privata. Correva contro se stesso e, dopo aver macinato chilometri, sprintava nell’ultima parte della gara come un centometrista, forse per la gioia di sapere che era fnita e se ne poteva tornare in santa pace a casa. Ovviamente il comunismo staliniano e la sua fliale cecoslovacca sfruttarono in ogni modo la formidabile arma di propaganda rappresentata da Zatopek. Ma lui, fno in fondo, corse da solo.

I cENTO LIbRI di Piero Dorfles Garzanti

Gironi di qualifcazione della Champions dei romanzi (basata sulla selezione effettuata da Dorfles nel suo bel libro). 1) Mary Shelley, Frankenstein; 2) Philip K. Dick, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?; 3) Wolfgang Goethe, I dolori del giovane Werther; 4) Lev Tolstoj, Anna Karenina. Non ci crederete ma chi dà più fastidio all’inarrivabile Tolstoj in questo bel girone di eliminatorie non è Goethe ma sono Mary Shelley con la sua Creatura e Dick con i suoi replicanti (quelli poi resi celebri da Blade Runner). Però vince Anna K. e vincerà sempre.

chAMPIONs. Il commento di Silvano Calzini al turno precedente della Champions dei romanzi. «Lewis Carroll era portato per il calcio giovanile, dove ha fatto grandi cose, ma la Champions non è il Torneo di Viareggio. Wilde sembrava Cristiano Ronaldo. Sempre lì a guardarsi allo specchio e a mettersi il gel. Peccato perché aveva dei tocchi geniali. Stoker ha lasciato il segno, era l’incubo dei suoi avversari che se lo sognano ancora adesso, ma Dickens triturava tutti. Era un diesel come la Germania. Passa lui». Calzini aggiunge: «Un girone interbritannico. Che ne dice di dedicarlo a Beniamino Placido? Scommetto che gli sarebbe piaciuto». Dedicato. TARTT MANIA. Scrive Alexandra Navarra. «Sono una delle tante persone che il venerdì mattina ignora la prima pagina del Corriere per buttarsi prima a capoftto nella lettura della sua rubrica. “Cosa avrà da segnalarci questa settimana?” mi chiedo sempre mentre sfoglio febbrilmente Sette. A onor del vero lei non mi ha dato mai una delusione. Mi ha fatto scoprire Anthony Trollope (ma Orley Farm non è all’altezza della Vita oggi) e Gaetano Cappelli (ma nessuno dei suoi libri è paragonabile a Parenti lontani). Le letture mi hanno accompagnato tutta la vita (ho 47 anni) nei momenti belli (molti) e in quelli brutti (abbastanza). Quando entro in libreria provo le stesse emozioni di numerose amiche il giorno dell’apertura dei saldi. Il cardellino di Donna Tartt mi sembra il romanzo-romanzo del 2014. Dopo averlo divorato mi sono precipitata a cercare i precedenti romanzi della scrittrice, Dio di illusioni (bellissimo) e Il piccolo amico, un piccolo gioiello. La prego quest’anno di prendersi meno vacanze o di preparare in anticipo le settimane di agosto! P.S. Magari non le interessa ma il mio libro preferito rimane Pastorale Americana». Risposte. 1) Legga, la prego, per prima la prima pagina del Corriere per il semplice e insuperabile motivo che, senza di quella, non ci sarebbe nemmeno il resto. Consideri questa rubrica come un dessert. 2) A dirle la verità, sarei in vacanza ma come vede la rubrica continua a uscire. Quindi può stare tranquilla (io un po’ meno e non posso neanche mangiare dessert). TARTT MANIA 2. Bruno Perlasca (Como) scrive: «Donna Tartt è una grandissima scrittrice. Cominciai ad amarla vent’anni fa per il bellissimo Dio di illusioni (titolo italiano cervellotico, come da tradizione), e ho continuato con Il piccolo amico ritrovato un anno fa da un remainder (1 euro e 50, il più

grande affare della mia vita), che andrebbe letto anche solo per il capitolo che descrive la morte e il funerale della prozia della protagonista: 80 pagine di pura perfezione, come non se ne leggevano in USA dai tempi di Flannery O’Connor.

TARTT MANIA 3. Caterina Lanza: «Sento l’urgenza di condividere l’entusiasmo che ha suscitato in me la lettura di Il cardellino. Di solito non inseguo

le novità editoriali, ma questa volta lei si è espresso in toni così entusiastici che mi sono fondata in libreria. L’ho amato e ci sono caduta dentro sin dalle prime battute come non mi capitava da tempo. La prosa di Donna Tartt è veramente strepitosa: ricca, ed al tempo stesso, sobria, non ti annoia mai, nemmeno per una delle quasi novecento pagine del romanzo. Indimenticabile. adorrico@rcs.it © rIProDuzIone rIservata

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FRED R. CONRAD/ThE NEw YORk TimE/CONTRAsTO

JP GUiLLOTEAU/L’ExPREss-REA/CONTRAsTO

Cammeo / La lettrice che ha scoperto Donna Tartt e non vuole farmi andare in vacanza


Piaceri&Saperi Saggistica / di Diego Gabutti

Lytton Strachey, lo storico come artista

Amico di Virginia Woolf e membro dell’esclusivo BIoomsbury Group, fece della biografa un mix tra storia e romanzo

R

ecensendo, nel 1909, Grandezza e decadenza di Roma di Guglielmo Ferrero per lo Spectator, e chiamando Tito Livio a testimone, Lytton Strachey scrisse che «il primo dovere d’un grande storico è quello d’essere un artista». Era il progetto – enunciato di passaggio, in due parole – al quale avrebbe dedicato la vita. Grande artista, raccontò da storico e da biografo vite e tranche de vie memorabili, compresi i tre brevi saggi su Voltaire che escono in questi giorni, dopo un lungo oblio editoriale, in edizione Castelvecchi (nel cui catalogo trovate anche Elisabetta e il conte di Essex, La regina Vittoria e a breve i Ritratti in miniatura). Omosessuale, snob, grande amico delle sorelle Stephen, Virginia Woolf e Vanessa Bell, fu tra i soci del più esclusivo club artistico e intellettuale londinese, il Bloomsbury Group, che prese il nome dal quartiere del British Museum e dell’università nel quale vivevano le due sorelle e gli altri membri del sodalizio, da John Maynard Keynes a E.M. Forster. Romanzieri, economisti e storici, pittori e critici d’arte, gl’intellettuali anticonformisti e liberali del gruppo di Bloomsbury si raccoglievano intorno alla Hogarth Press, la casa editrice modernista fondata da Virginia e Leonard Woolf nel 1917. Hogarth Press – che prese un buco clamoroso rifutando di pubblicare l’Ulisse di Joyce («prima c’è un cane che piscia, poi un uomo che caca: si può essere monotoni anche su questi argomenti», commentò la Woolf dopo aver letto le prime pagine del manoscritto) – si riscattò pubblicando in prima edizione inglese La terra desolata di T.S. Eliot. Lytton Strachey e gli altri non erano però soltanto un catalogo editoriale o un’accademia

VoLtaIRe

di Lytton Strachey Castelvecchi 2014, pp. 120, 12 euro ◆

Lytton StRachey. L’aRte dI VIVeRe a BLoomSBuRy

di Michael Holroyd il Saggiatore 2011, pp. 443, 35 euro ◆

SoReLLe e compLIcI. VaneSSa BeLL e VIRgInIa WooLf,

di Jane Dunn Bollati Boringhieri 1995, pp. 440, s.i.p. da leggere inoltre... eLISaBetta e IL conte dI eSSex

di Lytton Strachey Castelvecchi 2014, pp. 320, 17,50 euro; ebook, 8,99 euro ◆

La RegIna VIttoRIa

di Lytton Strachey Castelvecchi 2014, pp. 229, 18,50 euro ◆

emInentI VIttoRIanI,

di Lytton Strachey Bur Rizzoli 1988, pp. 336, s.i.p. ◆

RItRattI In mInIatuRa

di Lytton Strachey Sellerio 2002, pp. 192, 8,50 euro

d’artisti eccentrici ed elitari. A dispetto del loro pacifsmo, erano anche dei combattenti, nemici dichiarati dell’ordine vittoriano. Lo dimostrò Lytton Strachey col suo primo lavoro di biografo, Vittoriani eminenti, del 1918, che fu insieme una dichiarazione di guerra ai capisaldi culturali dell’età vittoriana e un inno in onore delle «creature umane», che sono «troppo importanti per essere trattate soltanto come sintomi del passato». Avrebbe presto riservato lo stesso trattamento biografco, tra storia e romanzo, a personaggi forse più noti, anche se non necessariamente più rappresentativi, come la Regina Vittoria, mentre di Voltaire e del suo soggiorno in Inghilterra, dove l’autore di Candide e delle Lettere flosofche perse la testa per le istituzioni inglesi e si rese ridicolo sbertucciando l’opera di Shakespeare, Lytton Strachey s’era occupato tempo prima, poco dopo la laurea, all’epoca del suo apprendistato di biografo. Fu un paladino della libertà sessuale e dell’obiezione di coscienza ai tempi in cui non si poteva pensare a niente di più antivittoriano (Oscar Wilde fu condannato per sodomia e Bertrand Russell arrestato per il suo pacifsmo). Sposò la pittrice Dora Carrington. Morì cinquantunenne, nel 1931, per un tumore allo stomaco, che all’epoca non poté essere diagnosticato. Innovatore. Se lui cambiò, con le sue opere, la natura e gli scopi del racconto biografco, fece lo stesso Virginia Woolf, magari con minor successo, con la tradizione del romanzo inglese. Nel 1919, poi, Le conseguenze economiche della pace di John Maynard Keynes cambiarono una volta per sempre la direzione di marcia dell’economia classica, restituendola alle sue origini di sottogenere della ragion pratica.

ILLuStRatI

chiesa e potere, l’eterno dilemma tRa ceSaRe e dIo di Corrado augias, Rizzoli, pp. 158, 15 euro

Reduce dalle sue indagini moderniste sulle fgure di Gesù e di Maria, Corrado Augias compie una nuova escursione in campo teologico ragionando del conflitto tra povertà e ricchezza, dunque tra dominio e servizio, nella storia recente e meno recente della Chiesa. Francesco I, teologo più sottile di quel che appaia, rivendica già nel nome la tradizione francescana e pauperista. È un innovatore (nella storia circolare della Chiesa se ne contano moltissimi, un giorno nella polvere, un giorno sull’altare) e Augias spiega di quale metamorfosi nei rapporti tra Chiesa e potere (in Italia tra Chiesa e Stato) il magistero del nuovo papa sia l’annuncio. Anche un altro libro recente, Per la cruna d’un ago di Peter Brown, Einaudi 2014, si occupa della dialettica tra povertà e ricchezza. © riproDuzione riServata

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Passato Presente / di Lucrezia Dell’Arti

Quando Alberto diventò Moravia

27 luglio 1929: pubblicando Gli indifferenti, il grande scrittore cambia il proprio cognome. Il motivo? Tal professor Pincherle di amministrazione con un autore nuovo e sconosciuto (…). Concludeva che dovevo pagare le spese, cinquemila lire. Allora io andai da mio padre e dissi: “Guarda che loro vogliono che io paghi”. Disse: “Quanto?”. “Cinquemila lire”. Ta, ta, ta… Pagò subito, senza dire una parola».

MorAviA

Alberto Pincherle divenne Alberto Moravia il 27 luglio del 1929, pubblicando Gli indifferenti presso la casa editrice Alpes, perché tre anni prima, nel 1926, frmando un articolo su La Fiera Letteraria col suo primo cognome gli arrivò la lettera di un professor Alberto Pincherle, cortese ma decisa, che negava di essere l’autore del pezzo e chiedeva un chiarimento.

edizione

La prima edizione, 1.300 copie, andò esaurita in poche settimane. Prezzo di copertina: 12 lire.

PunteggiAturA

Alberto Pincherle Moravia, nato a Roma il 28 novembre del 1907, scrittore, giornalista, saggista, scrisse Gli indifferenti a letto per via di una tubercolosi ossea che lo lasciò per sempre zoppicante. La prima stesura senza punteggiatura, aggiunta solo in un secondo momento.

Bionde

«Moravia, fresco del gran successo degli Indifferenti, venne a casa nostra a Torino. C’erano mia madre, mia zia e mia nonna, tutt’e tre bionde. Lui, senza farci caso, da tipico gaffeur, prese a fare tutto un discorso, un giro di parole, la cui conclusione era che le donne bionde non le sopportava...» (Antonio Debenedetti).

insAlAtA

osPedAle

«In ospedale aveva nascosto il calamaio sotto il lenzuolo, intingeva la penna e scriveva un rigo. Bastava questo a renderlo esausto per la fatica. Però il contatto con la letteratura lo tenne in vita» (Alain Elkann).

A3/ contrAsto

«Leggendo ad alta voce le righe, mettevo la punteggiatura un po’ a caso, come si mette il sale nell’insalata, regolandomi con la musica e le pause del parlato» (Moravia). Malattia vitale. Alberto Moravia (1907-1990), qui in una foto del 1934, scrisse Gli indifferenti mentre era a letto colpito da tubercolosi.

PicAsso

Moravia scrisse Gli indifferenti un poco ogni giorno. «Da quella volta il suo rapporto giornaliero col lavoro non è mai cambiato. Lui ha capito che un artista vive del suo lavoro e non del successo che ottiene. Se gli chiedi: come va il lavoro?, lui ti risponde: Picasso diceva che il lavoro deve andare sempre bene. Cita sempre una frase di Baudelaire: “Il talento è lavorare tutti i giorni”» (Alain Elkannn). indifferenti

Quando Moravia si presentò alla casa editrice Alpes con il suo primo romanzo, Gli indifferenti, il direttore Cesare Giardini lo prese e lo mise da parte. Ricorda Moravia: «Io, ingenuamente, pensai che mi avrebbe dato

subito la risposta e andai ad aspettarla a Stresa, mi ricordo, in un albergo davanti alle Isole Borromee. Un albergo molto elegante, forse lo stesso che aveva ospitato Hemingway (…). Aspettai un mese (…). Finalmente capii che la risposta non sarebbe venuta tanto presto e me ne tornai a Roma. Dopo due o tre mesi, mi arrivò una lettera di Giardini nella quale mi diceva che avevo scritto un bel libro e che gli faceva molto piacere pubblicarlo (…). Dopo altri tre mesi mi arrivò una lettera di Giardini, nella quale mi diceva che la casa editrice non aveva soldi e perciò non poteva presentarsi al consiglio

Borgese

Subito dopo la pubblicazione del libro, Cesare Giardini prese da parte Moravia e gli disse: «Faccia almeno qualche cosa, porti il libro a G.A. Borgese». «G.A. Borgese era il massimo critico letterario del Corriere della Sera. Mi accolse molto gentilmente, però feci un’enorme gaffe, perché, sul punto di scrivere la dedica, gli chiesi: “Lei come si chiama? Anton Giulio o Giuseppe Antonio?”. Lui mi rispose: “Lei è così avvenirista da permettersi di ignorare il mio nome?”. Io non dissi niente, ma quella sera stessa, forse per reazione alla vanità letteraria di Borgese, volli rituffarmi nella vita» (Alberto Moravia). BorghesiA

«Essendo nato e facendo parte di una società borghese ed essendo allora borghese io stesso, Gli indifferenti furono tutt’al più un modo per farmi rendere conto di questa mia condizione (…). Che poi sia risultato un libro antiborghese è tutta un’altra faccenda. La colpa o il merito è soprattutto della borghesia» (Alberto Moravia). Le altre notizie della giornata su www.cinquantamila.it © riproduzione riservata

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In libreria L’inventore di Cronaca Bizantina, il Sud degli inganni, la musica sacra la vita sPericolata di angelo sommaruga

l’editore e la roma di de Pretis

C

ronaca Bizantina arriva in edicola il 15 giugno 1881. Non ci resterà a lungo, solo fno al marzo del 1885, quando il suo editore, il trentenne Angelo Sommaruga, che a vent’anni era già l’editore degli scapigliati milanesi, viene arrestato per bancarotta. Ma i pochi numeri usciti bastano per lasciare una traccia nella storia del giornalismo italiano. Dopo la caduta di Sommaruga (ne racconta la storia Carlo M. Fiorentino in un bel libro, Angelo Sommaruga 1857-1941, un editore milanese tra modernità e scandali) nessuno osa raccogliere la bandiera di Cronaca Bizantina. Malgrado una tiratura al di sopra delle 10mila copie, malgrado la grande notorietà conquistata dai suoi redattori e collaboratori in tutta la nazione, non c’è editore che si proponga di rilevare la testata. Cronaca Bizantina non è soltanto la testata del giornale (nelle cui pagine prende forma anche una vera e propria rivoluzione grafca). È anche il programma di lavoro di Sommaruga e dei suoi gazzettieri, poeti, demagoghi e scrittori spericolati, votati a raccontare con passione Roma e il suo tempo: una capitale languida e sfbrata come le romanze di Francesco Paolo Tosti, il maestro di canto di Margherita di Savoia, futura Regina d’Italia. Ma soprattutto è la Roma delle allegre fnanze, che tuttora affliggono il Paese e che proprio allora vanno in scena per la prima volta sotto l’abile regia del politico più volpino e manovriero dell’Italia unita: Agostino De Pretis, inventore del trasformismo. Sommaruga crea nuove testate giornalistiche, promuove collane librarie, mette in pista gli autori emergenti (D’Annunzio vi esordisce imberbe, anzi “ancora vergine”, appena diciottenne). È dalle pagine di Cronaca Bizantina che prendono il volo Carlo Dossi, Luigi Capuana, Giovanni Verga. Vittorio Imbriani vi pubblica Dio ne scampi dagli Orsenigo e Petruccelli Della Gattina le sue novelle licenziose. Appaiono sulla Bizantina le poesie di Giovanni Pascoli e quelle d’Evelina Cattermole (più nota come Contessa Lara, versifcatrice mediocre ma famosa adultera). Nume tutelare del giornale è Giosué Carducci. Proprio un verso di Carducci, che appare nella testata, ha ispirato il titolo del giornale: «Italia Roma chiedeva, Bisanzio le fu data». Nelle edizioni Sommaruga il poeta delle Odi barbare pubblica i suoi libelli più popolari: il Ça Ira nel 1883, le tre serie di Confessioni e battaglie tra il 1882 e il 1884. L’ascesa di Sommaruga sembra inarrestabile, ma proprio il suo futo di editore, la sua capacità d’inventare libri di successo, d’innescare polemiche, di trovare alleati politici e di lanciare nuove riviste utilizzando

trame femminili

Parole amate, a volte perdute orse, dico forse, bisognerebbe avere accanto qualcuno che ti vuole «F veramente bene». Pronunciata da un etilista, che partecipa a un

gruppo d’ascolto in Nel giardino dell’ospedale, è la frase chiave per entrare nel senso profondo del libro di racconti di Nicoletta Mondadori, Donne che sanno ballare e altre storie. Perché accade che, di fatto, nelle trame narrate dall’autrice, il voler bene trovi quasi immancabilmente la sua frustrazione nell’assenza di un altro su cui proiettarlo, o nelle ambiguità amorose dell’altro stesso, o ancora in ripulse o abbandoni improvvisi. Ciò che avviene non solo nell’ambito più passionalmente coinvolgente del sentimento d’amore non ricambiato o di colpo respinto, ma anche nell’amicizia fra uomini o fra donne, una tenace amicizia che all’improvviso si sfalda, distrutta per sem-

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modernissimi sistemi di pubblicità e di promozione che solo anni dopo saranno teorizzati e praticati in America, provocano la sua rapida e catastrofca caduta. Sono i due libri di maggior successo delle edizioni Angelo Sommaruga a provocare la rovina: Re travicello o re costituzionale? e Regina o Repubangelo blica? Autore dei due pamphlet è Pietro Sbarbaro, sommaruga professore di flosofa del diritto e legislazioni com1857-1941 parate nella Regia università di Parma, che fno di Carlo M. all’incontro con Sommaruga non è che un oscuro Fiorentino polemista di provincia. «Un vero grafomane», racLe Monnier conterà poi l’editore. Monarchico ultrà, Sbarbaro 2014; pp. 322; nutre una speciale avversione per l’allora trionfan24 euro. te Sinistra, ed è un attaccabrighe. Non esita ad aggredire per strada il ministro Bocelli, per esempio. Ma Bocelli, che a sua volta è un collaboratore della Bizantina, non la prende sul ridere, come vorrebbe Sommaruga, e manda al giornale una lettera di dimissioni, subito imitato da Dossi, D’Annunzio ed Edoardo Scarfoglio (che qualche anno dopo, insieme a Matilde Serao, sua moglie, fonderà il Mattino di Napoli). Sommaruga ha affdato la direzione di un’altra sua rivista, Le forche caudine, a Sbarbaro, che scrive pressoché da solo ogni numero del giornale. Le forche caudine – che esce nel giugno del 1884 e rapidamente raggiunge una tiratura di 140mila copie – è sospesa dalle regie autorità all’inizio del 1885. Sbarbaro viene arrestato. Sommaruga, se fosse furbo come dice, a quel punto chiuderebbe la rivista, ma non è poi così furbo: decide d’avviare una seconda serie. Errore ulteriore: lancia anche un quotidiano d’opposizione, Nabab, che esce il 21 dicembre del 1884. Sotto la testata c’è un motto tratto da Renan: «Nel discutere, sento sempre che sono sempre, un poco, dell’opinione del mio contraddittore». Quando le banche, su mandato degli onnipotenti, gli chiudono i fdi, Sommaruga si trasforma da grande editore in criminale. L’amico degli scapigliati, il giovanissimo che dieci anni prima era già l’editore di riferimento di poeti e artisti d’avanguardia, viene arrestato. Poi prende la via dell’esilio, come capita spesso agl’italiani sfgati e traffconi, da Mazzini a Craxi, mentre i suoi amici, altra scena italiana originaria, gli si rivoltano contro. Carducci, che notoriamente ama le scene palloccolose, è il solo che agita il fazzoletto in segno di saluto quando “Angiolino”, solo, senza il becco d’un quattrino, transita per la stazione di Bologna, diretto a Genova, dove s’imbarca per il Sudamerica. Ne tornerà una guerra più tardi. Muore a Milano, mercante d’arte, nel 1941. Tra i suoi ultimi fan, Arnoldo Mondadori. Diego Gabutti

pre da un drammatico, inatteso gesto. Come in uno dei racconti più belli del libro, L’errore, o in Nel cortile un coniglio. O semplicemente per colpa di quella signora crudele che è appunto l’assenza. Persone amate che muoiono o scompaiono dalla nostra vita, lasciando un vuoto che nulla può colmare. O fgure care e anni passati tormentosi ma insieme decisivi che è dolceamaro rievocare, come fa la protagonista di L’eredità del pittore, tornando dopo molto tempo alla casa di campagna paterna, abbandonata anch’essa e invasa «da erbacce scomposte». Tanto che il ricordo diventa la chiave per aggrapparsi con «allegra malinconia» alla vita ma insieme la lama che ferisce. C’è nel libro il fascino della nostalgia di rapporti fusionali impossibili, e c’è il suo inevitabile rovescio, la sofferenza della solitudine. Sicché capita che la caratteristica principale dei personaggi, in prevalenza donne offese dagli imprevisti dell’esistere, sia quella del continuo ruminare con la mente. Sminuzzare il passato, cercarne la trama che non tiene: si veda L’orizzonte e la buca, storia terribile della lenta presa di coscienza di una malattia catalo-


buttafuoco fa il ritratto alla sua terra “laboratorio”

una sicilia senza santini «A

buttanIssIma sIcIlIa di Pietrangelo Buttafuoco; Bompiani 2014; pp. 206; 12 euro; ebook 6,99.

chi piace la politica», scrive Pietrangelo Buttafuoco in Sicilia buttanissima, «deve piacere per forza la Sicilia. È il famoso laboratorio». Famoso laboratorio per politici, gangster e demagoghi, come Buttafuoco illustra con allegra casistica, la Sicilia è un laboratorio anche per letterati e moralisti, come sempre Buttafuoco illustra con la sua opera di romanziere, giornalista e fne dicitore. Come i dialoghi del Padrino, che secondo Tom Hanks in C’è posta per te «contengono tutto», sono «l’I Ching», non c’è prosa siciliana, da Pirandello a Tomasi di Lampedusa, dai polar volteriani di Leonardo Sciascia ai memoir di Tommaso Buscetta, che non si trasformi con un alé op in citazione e massima da cioccolatino. Spesso, per non dire quasi sempre, c’è qualcosa di stropicciato, come un letto da rifare, in questa flosofa sicula, tutta gran metafore e allegorie, scetticissima, sempre leggermente minacciosa, che brama le virgolette come il movimento pentastellare smania per lo streaming. Non fa eccezione lo smagliante pamphlet di Buttafuoco, che spande intorno frasi sonore e memorabili, pronte per un’immediata virgolettazione. Ma Buttafuoco, a differenza dei moralisti siciliani correnti, è un nemico giurato della seriosità e non fa della sua Sicilia buttanissima, come capita di solito, un modello cui portare rispetto, come alla mammasantissima delle comunità sventurate. Buttafuoco sa che in Sicilia non c’è niente da salvare. Proprio come nel resto del mondo. Buttafuoco, poi, è in particolare uno specialista di ritratti, meglio se spietati. È qui che dà il meglio di sé, e ne ha per tutti. Prendete Rosario Crocetta, «splendido come un’idea brillante», «il Pappagone di Sicilia», uno «che adora le eccentricità, improvvisa, impapocchia, fa giochi di prestigio, allude e illude perché la fase estrema dell’antimafa non è più il professionismo, bensì l’illusionismo». Oppure prendete Antonio Ingroia, anzi «il dottore Ingroia», «il più potente dei luoghi comuni in innesto di fcodindia», il cui «abuso sui martiri», Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, «sta diventando profanazione». O Pietro Grasso, uno «straordinario professionista» dell’antimafa che «non frequenta il distinguo, perciò non prende posizione» e «così come non aiutava i suoi magistrati più facinorosi ma neppure li smentiva, ieri come oggi, Grasso “annaca” la sua capacità di dire e non dire» (dove «annaca» sta per ondivagare, barcamenarsi). Quella di Buttafuoco non è la Sicilia dei santini politically correct che ci apparecchiano gli opinionisti blasé, i magistrati in carica e i talk show timorati di dio e dell’audience. È una Sicilia “buttanissima”, dove agiscono due «tipi di mafa, e l’unica fabbrica operosa è quella dell’antimafa fatta mafa. È la madre di tutte le imposture. Un teatrino la cui regia è la malafede e il cui pezzo forte - orgoglio del cartellone - è la pantomima degl’inganni». Molta letteratura, questo sì, ma speranze poche: «Traversando con superbe bracciate lo Stretto, il capo di Cinque stelle ha defnitivamente convinto tutti della vanità chimerica del Ponte». Cosa resta? Aforismi. D.G.

gata tra quelle che spesso non perdonano, assieme al vano palliativo della «voglia di dimenticare il tuo corpo». E ancora, fantasticare di strade diverse che il flm della vita avrebbe potuto prendere, e tornare a ruminare sino ad aprire gli occhi. Si può uscire da questo logorio dell’animo? Si può uscire, risponde l’autrice, e ne è testimone la storia che dà il titolo al libro, dove, sul Lago Maggiore, donne di mezza età rimaste sole per i diversi casi della vita, ma comunque traumatizzate, «donne che quarant’anni fa erano belle ragazze», trovano il loro conforto e un’inaspettata allegria frequentando una scuola di ballo, fnché il corso si conclude con una festa danzante alle Isole Borromee, e il romantico ritorno, di notte, sul traghetto. Gioiremmo per loro, se non fosse, avverte l’autrice, che «le storie hanno un inizio ma la fne può scompaginare l’intero racconto». Non siamo onnipotenti: è l’altra chiave di questo bel libro. Diffcile da accettare, ma è così. Giovanni Pacchiano

Donne che sanno ballare e altre storIe di Nicoletta Mondadori; Giampiero Casagrande; 2014; pp. 176; 14 euro

una “Prima” sony classical

Perez, maestro di cappella

N

on è per nulla una questione di fortunate coincidenze, ma in un solo disco e con un solo colpo di bacchetta (magica) è possibile trovare riunite alcune delle massime espressioni dell’eccellenza artistica e culturale italiana. Procediamo per ordine e partiamo dalla musica, e in particolare da quella del XVIII secolo, di un’epoca in cui i compositori di casa nostra la facevano da padrone e occupavano i posti più ambiti tra le corti e le cattedrali di mezzo mondo. Napoletano di nascita, Davide Perez (1711-1778) è diventato Maestro della Cappella Reale e Patriarcale del Portogallo su espressa richiesta del sovrano Giuseppe I; di lui poco si sa, ma una tra le sue opere più celebri, il Mattutino de’ Morti, è stata eseguita per la prima volta nel 1770 nel Santuario di Nostra Signora del Capo, a pochi chilometri da Lisbona, tra PereZ / le scogliere a mattutIno strapiombo De’ mortI sull’Atlantico. Ghislieri Choir Partitura sacra di & Consort pregiata fattura, Giulio Prandi, sorprendente per DHM / Sony la ricchezza delle sue invenzioni, ha attirato l’attenzione di Giulio Prandi e del Ghislieri Choir & Consort, ensemble musicale che affonda le proprie radici nella tradizione di un’illustre istituzione di Pavia – il Collegio Ghislieri, appunto – la cui missione principale è da quasi 450 anni quella di promuovere cultura e merito sia a livello formativo che educativo. Si tratta di una prima registrazione assoluta frmata Deutsche Harmonia Mundi, ma fermamente voluta dai manager della sede italiana di Sony Classical, che da tempo hanno deciso di puntare e investire sul ricco patrimonio di autori e interpreti del nostro Paese. Nel Settecento era la scelta più naturale, oggi un’opzione che richiede coraggio; ma la storia l’ha già dichiarata vincente. andrea Milanesi

© riProDuzioNe riservata

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Piaceri&Saperi Tempo al Tempo / a cura di Manuela Croci

In vetta a quella Montagna di libri e note

Cortina accoglie il ftto calendario degli Incontri con l’autore e ricorda la Grande Guerra con il pianismo di Dino Ciani E vocare emozioni con parole, suoni e immagini. Confrontarsi e scoprire punti di osservazione inattesi. Si riesce, ma ci vuole un po’ di agonismo mentale. Necessario per scalare Una montagna di libri, quella dell’omonima manifestazione, organizzata a Cortina d’Ampezzo con la curatela di Francesco Chiamulera e con il supporto di prestigiosi partner come Fondazione Corriere della Sera (fno al 2 settembre; unamontagnadilibri.it). L’impegno è ripagato dalle occasioni offerte dal ftto calendario di Incontri con l’autore, occasione per incontrare live illustri scrittori e giornalisti; alternativa, ascoltarli ai microfoni di Fahrenheit su RaiRadio3, media partner dell’evento con Corriere del Veneto. Quest’edizione, la decima, non poteva prescindere da un viaggio nel tempo per commemorare il centenario dalla Grande Guerra: con la mostra Il 1914 e la Domeni-

ca del Corriere (Corso Italia; inaugurazione il 29 luglio), con le celebri copertine dello storico settimanale, focus sugli eventi di quell’anno. Invece focus sul presente con conti con il futuro. Breve storia dei prossimi mesi (1 agosto): un viaggio nel futuro più che imminente del Paese e del suo attuale Premier, grazie all’analisi di Paolo Mieli, presidente Rcs Libri nonché attento interprete dell’attualità nostrana e internazionale. Se Pierluigi Battista affronta lo “scottante” tema: I libri sono pericolosi. Perciò li bruciano, titolo del suo libro, Gian Arturo Ferrari, anch’egli Pagine autorevoli Tra gli illustri protagonisti: (da sinistra, in senso orario) Paolo Mieli, Gian Arturo Ferrari e Vera Slepoj, con Alberto Sinigaglia presidenti onorari della manifestazione.

sul palco

Traffc Free Festival Fino al 27 lug. - Piazza San Carlo - traffcfestival.com

TorIno accoppiate inedite Tutti gratuiti, come tradizione vuole, i concerti del Traffc Festival di Torino, in programma nel weekend in piazza San Carlo. Si incomincia stasera con l’elettro-pop dei Pet Shop Boys (nella foto), mentre domani andrà in scena un’accoppiata inedita: Max Pezzali con la band romana de I Cani. Si chiude domenica, con i suoni metallici dei torinesi Fluxus e le chitarre dei Litifba (concerti a partire dalle 20).

GarDonE rIvIEra Giorgio il Mercante Nel giardino del Vittoriale, rifugio di D’Annuzio, da oltre 50 anni sede dell’omonimo e proteiforme Festival estivo. Grande è l’attesa per la serata fnale del 3 agosto con Giorgio Albertazzi (nella foto) interprete 82

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Massa MarTana (pG) Weekend a ritmo di rock Una line-up che spazia, tra generi e generazioni, quella dell’Umbria Rock: sul palco mostri sacri degli Anni 80 come Peter Hook (bassista di Joy Division e New Order) e Paul Weller, ma anche i guru dell’elettronica Basement Jaxx. Targato UK il fnale (il 3) con le band dei James e dei Kaiser Chiefs. umbria Rock - Dal 1° al 3 ago. - umbriarock.it

del Mercante di Venezia di Shakespeare. Attenzione rivolta anche al mondo jazz, con il pianista Bobo Stenson e alla prosa con Il sangue di Pippo Delbono (26 e 27 luglio). Festival del Vittoriale tener-a-mente Fino al 3 agosto - anfteatrodelvittoriale.it

salIna (ME) sull’isola Installazioni artistiche, concerti, cinema ed enogastronomia, il tutto con un occhio attento all’ambiente: l’isola di Salina (nelle Eolie) ospita l’omonimo festival. Tra gli invitati il giornalista e scrittore Pino Aprile, al quale sarà assegnato il premio CineMareMusica. Salina Festival - Fino al 27 luglio - salinafestival.it


In brEvE

@ManuelaCroci mcroci@corriere.it

Tutta questione di tasti Stefano Bollani (a lato) e Dino Ciani (sotto) originali interpreti del pianismo: di Ciani ricorre il 40esimo dalla scomparsa, avvenuta a Roma per un incidente d’auto.

porta avanti il discorso: partendo dal suo volume Libro, offre un viaggio in storia e futuro di questo prezioso compagno di vita (6 e 24 agosto). In attesa di conoscere (29 agosto) il vincitore del Premio Cortina d’Ampezzo per narrativa e libri sulla montagna, rifettori su altri protagonisti. Il pianista Ramin Bahrami, gli Agnelli segreti (by Gigi Moncalvo) e Papa Francesco: inchiesta di Nello Scavo (La lista di Bergoglio) sugli anni dei desaparecidos in Argentina durante i quali il futuro pontefce era in trincea (20, 21 e 28 agosto). Il “suono” della Montagna di libri porta il nome di Dino Ciani. Al pianista scomparso nel 2007 è stato dedicato Festival & Accademia, giunti alla settima edizione, anch’essi ospitati a Cortina (28 luglio-10 agosto; festivaldinociani.com). Irrinunciabili la collaborazione con la manifestazione letteraria e la scelta

di un percorso narrativo-sonoro legato alla commemorazione della Grande Guerra. Il cartellone è aperto il 31 luglio dal suo direttore artistico, il pianista Jeffrey Swann: suonerà i Preludes di Debussy (scritti nel 1914); Corrado Tedeschi leggerà lettere di soldati in partenza per il fronte; Madelyn Renée e il Coro Cortina canti del periodo. Altri appuntamenti: Massimiliano Finazzer Flory, interprete di Fisico Follia Fuochi Futuristi, il pianista Stefano Bollani, i concerti dei giovani talenti dell’Accademia Ciani e quelli nei rifugi montani. Gianluca Bauzano

corTona (ar) Le mille luci del Cortona Mix Festival si accendono su un programma che spazia da una speciale versione della Carmen di Bizet alla chitarra progressive dell’ex Genesis Steve Hackett, dal teatro di Daniel Pennac al rock dei Nobraino fno agli incontri con Michele Serra. Cortona Mix - Dal 26 lug. al 3 ago. - cortonamixfestival.it

pEsaro Per non mettere la poesia... in un angolo, anche quest’anno la rassegna L’Angolo della Poesia porta in primo piano le voci e le testimonianze che invitano alla scoperta del magico mondo della più raffnata arte letteraria. L’angolo della Poesia - Fino al 12 ago. - facebook.com/ Ang.Della.Poesia

cEcIna (lI) Il calendario del Festival della letteratura, delle arti e dello spettacolo CecinAutori spazia tra performance musicali (Roberto Vecchioni), incontri e un premio letterario intitolato a Hermann Geiger. CecinAutori - Dal 1° al 3 ago. cecinautori.it

a TEaTro

FEnEsTrEllE (To) compleanno in scena Una rassegna di spettacoli, una mostra di scatti e manifesti, un workshop fotografco. Vent’anni alla Fortezza festeggia così un compleanno importante, quello di Fenestrelle, una delle fortifcazioni militari più grandi d’Europa, abbandonata dall’esercito italiano sin dal 1947, e diventata, dal 1994, luogo di cultura, teatro e incontro. In programma, oltre allo storico spettacolo Fuochi, scritto da Marina Jarre e Renzo Sicco, produzioni come Giorni migliori (nella foto) o La gabbianella e il gatto. Vent’anni alla Fortezza - Dal 26 lug. al 14 ago. fortedifenestrelle.it - assembleateatro.com

posITano (sa) I classici, poi un omaggio a Eduardo Vanta palcoscenici di eccezione – dal sagrato della Chiesa Madre al belvedere di Nocelle – il Positano Teatro Festival che porta in Costiera la drammaturgia contemporanea, italiana e straniera. In programma, L’amorosa inchiesta di Raffaele La Capria, con la regia di Luca de Fusco e interpretato da Gaia Aprea; Edipo in compagnia, con Paolo Graziosi ed Elisabetta Arosio; e ‘O culore d’ ’e pparole, omaggio a Eduardo De Filippo. Positano Teatro Fest. - Dal 29 lug. al 10 ago. - facebook.com/positanoteatrofestival

raDIconDolI (sI) Intitolata Armonie, per un teatro necessario, dal 26 luglio al 3 agosto la XXVIII edizione del Festival di Radicondoli si snoda attraverso un lungo percorso scandito da concerti, incontri, mostre e da prime nazionali di spettacoli di danza e teatro. Radicondoli Fest. - Dal 26 lug. al 3 ago. - radicondoliarte.org

FElIna DI casTElnovo nE’ MonTI (rE) Arrosticini e gnocco fritto. Erbazzone e piadine. Purché si mangino passeggiando. Raccoglie le eccellenze agroalimentari il Festival Cittaslow dei cibi di strada, manifestazione dedicata allo street food. Cittaslow dei Cibi Strada 26 e 27 lug. - cittaslow.org © RiPRoduzione RiSeRVATA

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Piaceri&Saperi Viaggio / di Ilaria Simeone

Le otto stagioni del Nord

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n nome, Umeå, gonfo di vocali, arduo da pronunciare, e una posizione geografca altrettanto ardua: 600 chilometri a nord di Stoccolma, appena 400 a sud del Circolo Polare Artico. Una cittadina non molto conosciuta nel cuore della Lapponia svedese che, a sorpresa, sta vivendo un 2014 da grande protagonista: quest’anno Umeå è, insieme alla lettone Riga, Capitale Europea della Cultura. Un titolo che la città adagiata sul Golfo di Botnia sta festeggiando con un calendario scandito nelle otto stagioni (le quattro tradizionali intervallate da altre quattro di mezzo) dei Sami (i lapponi), tra

i più affascinanti popoli nomadi del profondo Nord, e ftto di appuntamenti: 40 festival, 80 eventi, 100 progetti. Fil rouge la musica, intesa come strumento di comunicazione tra popoli diversi e come linguaggio universale che attraversa le epoche storiche. L’appuntamento più atteso è la prima esecuzione all’aperto dell’Elektra di Richard Strauss, diretta e messa in scena dalla catalana Fura dels Baus (dal 14 al 23 agosto). Da segnalare anche l’Umeå Jazz Festival, dal 22 al 25 ottobre, tra i più importanti della Scandinavia, il Festival del Nuovo Circo (29 agosto-7 settembre) con artisti circensi e di strada provenienti da tutto il mondo, il Man

bjarte edvardsen

Il futuro è sul fIume Aprirà a novembre il nuovo centro culturale di Umeå, il Väven, un complesso di candidi edifci progettati dagli architetti norvegesi Snøhetta sulle rive del fume Ume. Ospiterà un Circolo culturale, il Museo delle Donne, una libreria, un teatro e l’U&M, raffnato design hotel (kulturvaven.se).

www.ovationdmc.com

Una visita a Umeå, città svedese dove la cultura Sami si mette in mostra

Must Dance (13-15 novembre) incontro tra la danza dei Sami e quella degli indiani del Nord America. All’arte dei Sami è dedicata anche l’esposizione Eight Sami Artists (visitabile fno a gennaio 2015): otto mostre, una per ogni stagione, con opere di artisti lapponi che vengono da Svezia, Finlandia e Norvegia, ospitate al Bildmuseet (bildmuseet.umu.se), il museo d’arte contemporanea, un parallelepipedo in larice siberiano frmato dai danesi Henning Larsen. A Umeå la musica è di casa persino nei musei: è stato inaugurato da poco Guitars The Museum (guitarsthemuseum.com), dove sono esposti oltre cinquecento pezzi, tra chitarre e bassi elettrici, collezionati in quarant’anni dai fratelli Samuel e Michael

caLabria

A picco sul mediterraneo. Visita a Tropea per celebrare la festa della cipolla più famosa del mondo. E assaggiare la sua cucina

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ossa, dolcissima, carnosa e volubile. Tanto volubile da prestarsi come ingrediente principe di piccanti pâté e dolci crostate. La cipolla di Tropea, emblema goloso di Calabria, è l’anima di molti piatti della cucina locale e di una festa che, il 27 luglio, riempie di profumi e gastronomici stand il centro della cittadina: la Sagra del Pesce Azzurro e della Cipolla Rossa di Tropea (prolocotropea.eu). Ghiotta occasione per gustare la croccante rossa nel classico “u testu” (pasta cotta in coccio con cipolla rossa, pomodoro, basilico e pecorino), condita con l’aceto, trasformata in freschi gelati, accoppiata al pesce povero (e gustosissimo) del Mediterraneo. Mediterraneo sul quale Tropea s’affaccia a precipizio, aggrumata sopra una falesia, le case che si spingono fno all’orlo della scogliera, le facciate dei palazzi strette le une alle altre in un largo ab84

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braccio che sfora il mare. Un cerchio compatto, scandito da sei balconate. La più scenografca è l’Affaccio Largo Migliarese, alla fne di corso Vittorio Emanuele III: da qui lo sguardo vaga dalla spiaggia della Rotonda allo scoglio di San Leonardo, dalle Roccette all’Isola Bella, il promontorio d’arenaria su cui si erge la chiesa medievale di Santa Maria dell’Isola. Per la notte prenotate al b&b Donnaciccina: poche camere dagli arredi d’epoca, con pavimenti in cotto e sofftti con le travi a vista, ricavate da un antico palazzo del centro storico (donnaciccina.com; doppia da 70 euro). Fuori dai confni urbani si allunga uno dei tratti di costa più belli di Calabria: cinquanta chilometri, da Capo Vaticano fno a Capo Suvero, di spiagge bianche, ripide scogliere bagnate da un mare dai rifessi viola, pareti di roccia dove s’aggrappano pale di fchi d’India e cespugli d’euforbia.


VacaNze hi tech

Cultura e natura A sinistra, Umeå (117.294 abitanti), Capitale della cultura europea per il 2014, insieme alla lettone Riga. Sotto, un alce. In basso, un interno dello Stora hotellet.

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alamy / olycom (3)

nsieme a pinne, fucile ed occhiali, in una valigia per vacanze smart non possono più mancare i tecno-gadget destinati ad allietare l’estate.

www.storahotelletumea.se

qui si possono accarezzare e, al ristorante, si assaggia il formaggio di alce (algenshus.se; sui 25 euro). Per provare una cucina a base di prodotti del territorio andate da Duå (duaumea.se) negozio di delikatessen dei gemelli Per e Lars Åkerlund: in vendita carne, salsicce, salumi e formaggi di piccoli produttori locali. Accanto al negozio, nello Studion, i due chef organizzano cene a base di salmerino artico, renna, aglio orsino, patate, mandorle, frutti di bosco artici e formaggio Västerbotten, tipico della zona di Umeå. Per la notte un indirizzo storico, lo Stora Hotellet (storahotelletumea.se; doppia da 130 euro). Costruito nel 1895 e riaperto da poco, è un inno alla navigazione con arredi a tema e porte decorate da immagini di creature marine riprodotte in 3D.

Åhden. Il museo ospita anche un piccolo auditorium per concerti live, un negozio di musica e uno studio di registrazione. Da vedere il parco delle sculture Umedalen, museo d’arte contemporanea all’aria aperta dove sono esposte opere di artisti svedesi e internazionali come Jaume Plensa, Louise Bourgeois, Anish Kapoor, Clay Ketter. A una settantina di chilometri dalla città, nei pressi di Bjurholm, c’è uno dei più singolari parchi lapponi, l’Älgens hus, dedicato agli alci: i grandi animali delle foreste svedesi

Nelle isole Vergini A Tortola, per non perdere una festa che fa ballare tutti

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lti, sottili, i costumi dai colori sgargianti, i moko jumbies sflano danzando leggeri sui trampoli seguiti dai carri in parata, dalle maschere e dalle orchestre di musica caraibica. Isola di Tortola, 4 agosto. È il giorno della August Monday Parade, culmine dell’Emancipation Festival che celebra l’anniversario dell’abolizione della schiavitù nelle Isole Vergini Britanniche (bvitourism.it). Una festa che invade l’isola dalla capitale Road Town alle baie di East End e Carrot Bay: comincia

il 27 luglio con il Gospel Fest, s’accende con gli spettacoli di calypso e soca, le parate in maschera, le gare a cavallo, le feste in spiaggia e si conclude (il 4-5-6 agosto) con la Rise and Shine Tramp, la sflata danzante. Concedetevi una pausa gourmet al Brandywine, ristorante sulla costa sud dell’isola: cozze al vino bianco, tartare di tonno, insalata di fnocchi e aragosta (brandywinerestaurant. com; sui 45 euro). Notti romantiche allo Sugar Mill (sugarmillhotel. com; doppia da 195 euro), piccolo albergo ricavato da uno zuccherifcio del XVII secolo sulla costa ovest dell’isola: da provare e da vedere il ristorante dell’hotel che ha preso il posto della vecchia distilleria di rum. Davanti all’albergo si allarga la Little Apple Bay, una delle belle spiagge della punta occidentale di Tortola punteggiata dai Baths, maestosi massi di granito che abbracciano lingue di sabbia candida e piccole piscine naturali.

Il nuovo Aspire Switch 10 di Acer (da 349 euro; acer.it) è per esempio un Pc portatile multifunzione dotato di un display touch ad alta defnizione da 10 pollici, di una tastiera full size con touchpad, di una scocca esterna in alluminio e soprattutto di uno speciale meccanismo magnetico e removibile che garantisce l’utilizzo in quattro diverse modalità: notebook, tablet, display e “tenda”.

Impermeabile fno a 100 metri di profondità, la action cam F-60 Evo di Nilox (350 euro; nilox.com) è invece una videocamera che permette di effettuare riprese video Full Hd (1080p), scattare foto tramite un sensore da 16 megapixel e controllare le principali funzioni direttamente da smartphone attraverso un modulo Wi-Fi e un’App ottimizzata per iOS e Android. La custodia Voyager di Cellularline (15 euro; cellularline.com) protegge, infne, tutti i tipi di smartphone (con display touch fno a 5,7”) da acqua, sabbia e creme solari, consentendo di ricevere ed effettuare chiamate, scrivere messaggi e scattare foto senza dovere mai estrarre il telefono; equipaggiata con una taschina portaoggetti interna estraibile, è disponibile anche nella versione Music (con connettore audio integrato per gli auricolari) e in 5 diverse colorazioni (bianco, lime, nero, rosa e blu). Andrea Milanesi © riproduzionE riSErVAtA

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Piaceri&Saperi arte e oltre / di Francesca Pini

sulle tracce di Giotto e dei giotteschi

A Fabriano, tra Duecento e Trecento, forirono pittori che svilupparono uno stile autonomo. Ma ispirato al sommo

predella Queste due tavolette di Giotto (a sinistra il San Francesco e a destra il San Giovanni Battista) facevano parte di un polittico di cui non c’è più traccia.

t

orniamo a occuparci ancora questa settimana delle Marche, ma di un enclave particolare come quello di Fabriano, che diede i natali al pittore Gentile (tra il 1360 e il 1370), celebrato ora insieme a Giotto e ai giotteschi. E la tesi che questa mostra (curata da Vittorio Sgarbi) vuole accreditare è che dai “sacri lombi” di Giotto (a Firenze dominatore della scena artistica, ma poi anche della Penisola con svariate commissioni) discenda anche una scuola marchigiana, oltre quella umbra e riminese già codifcate. Fabriano, con le sue chiese

e i suoi affreschi giotteschi delle cappelle di Sant’Agostino e di San Domenico, assurge quasi a “memento” dell’infuenza che Giotto, anche attraverso i suoi allievi (i quali a loro volta ne ebbero altri, come nel caso di Puccio Capanna, di cui in mostra c’è la Vergine annunziata), irradiò a cerchi concentrici in quel tempo, con esiti diversi. Troviamo allora attivi qui, il Maestro di Campodonico (alla chiesa di Santa Maria Maddalena), che sovraintese poi alla formazione di Allegretto Nuzi, di cui ci rimangono opere nella cattedrale di San Venanzio. E poi il Maestro di Sant’Emiliano (di Fabriano ma conoscitore della scuola giottesca riminese). Fuori e dentro la mostra si respira quindi un clima di “coesione”, ma naturalmente le opere non restituiscono una fssità di stile. Questi pittori assorbono ancora altre infuenze, come quelle senesi, di Pietro e Ambrogio Lorenzetti, e di Simone Martini. Frammenti. Un gran prestito sono, evidentemente,

le tre opere di Giotto (la Testa di pastore e armenti dalle Gallerie dell’Accademia di Firenze e il San

anticipazioni e prosecuzioni

jeFF koons Whitney Museum, New York 945 Madison Avenue Fino al 19/10

serata Futurista e mostra Certosa di S. Giacomo, Capri Via Certosa 1 Il 25/07 L’isola ebbe dei fermenti futuristi, che Massimiliano Finazzer Flory rievoca in un recital di testi (sopra, Velocità di motoscafo di Benedetta Cappa Marinetti). Alla galleria Cerio fnissage della mostra di Luigi Bonaventura Feast your eyes (sempre il 25). 86

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La più importante retrospettiva mai dedicata all’artista, con 150 opere dal 1978 a oggi. Qui naturalmente troviamo le sue principali icone (come le sculture in cui fgura la sua ex moglie Cicciolina), o i suoi animali palloncini (foto sotto).

lee uFan Château de Versailles Place d’Armes Fino al 2/11 La reggia incorniciata da un grande arcoscultura dell’artista coreano (quasi come un segno grafco che dall’aria si fosse posato in terra) rivive un secondo momento di gloria minimalista, anziché rococò. Dieci opere di sapore metafsico punteggiano i giardini.


atelier d’artista

Che cosa sta preparando richard long

Francesco e il San Giovanni Battista provenienti dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze). Il primo frammento, facente parte di un ciclo ritrovato solo nel 1940, risulta essere una delle porzioni superstiti di un disastroso stacco dell’affresco dell’Annunciazione (descritta dal Ghiberti e poi anche dal Vasari) avvenuto nella chiesa Badia forentina (Santa Maria Assunta) nel Seicento, causa il rimaneggiamento architettonico dell’edifcio di culto. Le due tavolette del San Francesco e del San Giovanni Battista facevano invece parte di un polittico, e la loro attribuzione al maestro risale solo al 1997, a opera di Luciano Bellosi. Rientrarono in Italia dall’Inghilterra però decenni prima, rimpatriati da un restauratore romano che li vendette poi all’antiquario Carlo De Carlo nel 1978. Se Giotto (1265/1337) è appunto una certezza, il Maestro di Campodonico è invece una fgura “incerta”, rimasta per anni nel limbo dell’anonimato (dal quale la tolse Federico Zeri). Ancora oggi si discute se sia un umbro, un marchigiano, o un romagnolo. Dell’artista saranno esposte qui quattro opere, tra cui una Crocefssione, un’Annunciazione e una Flagellazione (dalla Galleria nazionale delle Marche di Urbino) un San Giovanni Battista e una Santa Caterina d’Alessandria, in collezione privata. La mostra è completata da una sezione di sculture, di manufatti di orefceria, da miniature, manoscritti e codici.

C’è un artista che ha rinunciato ad avere uno studio chiuso fra quattro mura, e questi è Richard Long. «Il mondo è molto più interessante di un costrittivo atelier, e questo lo decisi negli Anni Sessanta. Ho preferito che fosse il mondo, con i suoi paesaggi da celebrare, a diventare il luogo del mio lavoro. Per me è possibile fare arte ovunque. Passeggiando, l’opera prende forma nella mia mente, ed è proprio un luogo a darmi un’idea e a fornirmi la materia prima per farla», dice Long. Alla stregua di un cercatore di funghi, lui, percorre boschi, altipiani o zone desertiche, ma per raccogliere le pietre giuste. E creare poi le sue installazioni (nei musei o nelle gallerie), come quella a forma di croce, realizzata per il nuovo spazio espositivo della Lorcan O’Neill di Roma (fno a fne settembre). Qui Long dialoga anche con le estroflessioni di Enrico Castellani e le foto di Jeff Wall. Fazzoletto in testa, da muratore, eccolo (qui nella foto) all’opera. «Le pietre si trovano dappertutto, dal Kilimangiaro

all’Everest. Sono un’eredità comune ai popoli. Quando preparo un’opera per una galleria, il processo è diverso, uso le pietre tipiche del Paese che mi ospita. Le cave di Carrara sono per me una magnifca risorsa di materiali». Dopo Roma l’aspetta una personale alla Burton Art Gallery & Museum, a Bideford, in Inghilterra (il 4/10).

icastica Arezzo, in tutta la città Fino al 31/10 Il Kouros tatuato di Fabio Viale (foto) ci introduce in questa “festa della scultura” che tocca 40 luoghi tra musei, palazzi, chiese, vie. Molte le opere fgurative, tra queste quelle di Marín, Barry X Ball, e poi altri nomi di rilievo come Gormley, Pistoletto.

carrino/sassolino Villa Pisani Bonetti, Bagnolo di Lonigo, VI Via Risaie 1 Fino all’8/11

Gaetano pesce Museo MAXXI; Roma Via Guido Reni 4A Fino al 5/10

Nel parco della villa troviamo anche Tremlett e Morellet, e quest’anno si arricchisce di due scultori minimalisti che lavorano sulla forma chiusa. Le opere di Sassolino, poi, hanno sempre una valenza scientifca, spesso racchiudendo anche dei gas.

Ci sono giovani nati anziani, mentre lui è un grande vecchio che va ringiovanendo. Anche con questa mostra che ripercorre la sua carriera di designer e architetto, praticata all’insegna della diversità, della casualità, del colore. No limits, predica genialmente! © RIPRoduzIoNe RISeRVAtA

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Piaceri&Saperi BenEssere / di Sara Gandolf

Tre giorni “off” a settimana. Per vivere a lungo

«Lavorare meno, lavorare tutti e non ammalarsi»: un grande medico rilancia un’antica flosofa. Per evitare lo “spillover” quando i ProBlEmi d’ufficio invadono la famiglia. E vicEvErsa

Lavorare meno, lavorare tutti. Il motto, forse, non è nuovo ma se a rilanciarlo è uno dei medici più infuenti del mondo occidentale, il presidente della britannica Faculty of Public Health, John Ashton, anche la scienza si ferma a rifettere. «Lavorando quattro giorni a settimana, le persone possono godersi di più il tempo libero, passare più momenti con la famiglia e ridurre i problemi di pressione che causano malattie anche mentali, dovute a un eccesso di carico di lavoro», sostiene il professore, che aggiunge: «Una cattiva distribuzione del lavoro è causa del peggioramento delle condizioni di salute». Non è il primo a sostenere questa teoria. 1 Bertrand Russell. Il flosofo inglese già nel 1932 sosteneva nel saggio Elogio dell’ozio (Longanesi ed.) che se la società fosse amministrata meglio una persona dovrebbe lavorare non più di quattro ore al giorno, «garantendo all’umanità i bisogni essenziali». Il resto della giornata potrebbe essere così dedicato allo studio della scienza, al disegno e alla scrittura. 2 John Maynard Keynes. Anche l’economista nel saggio Possibilità economiche per i nostri nipoti (Adelphi ed.) sostenne nel 1930 che entro il 2030 non sarebbe stato ne-

cessario lavorare più di 15 ore settimanali. 3 La hit degli stakanovisti. A sorpresa, in base ai dati Eurostat, gli europei che lavorano di più sono i greci con 2.000 ore l’anno, seguiti da inglesi (1.900), tedeschi (1.847), italiani (1.781), francesi (1.661) e fnlandesi (1.648). Ore lavorate, però, non equivale a produttività. Né a buona salute o felicità. 4 Ridurre lo stress. Un report dello SloanCenter on Aging & Work sottolinea come i dipendenti che hanno un miglior bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata,

soprattutto attraverso una maggiore fessibilità negli orari (per esempio, con contratti part-time), godono complessivamente di miglior salute e di minori livelli di stress. 5 Evitare lo “spillover”. Traducibile come “traboccamento”, è quel fenomeno per cui i problemi personali invadono l’orario lavorativo o, viceversa, si fnisce per portare il lavoro a casa. Fenomeno che colpisce in modo particolare le donne e incide pesantemente sia sulla produttività aziendale sia sulla qualità della vita personale e familiare. Il National Study of the Changing Workforce, condotto dall’americano Families and Work Institute, ha dimostrato che i dipendenti con contratti di lavoro più fessibili soffrono meno le conseguenze dello spillover. 6 Lavorare tutti. «Dobbiamo andare verso una settimana di quattro giorni perché il problema del lavoro è che da una parte ci sono persone che lavorano troppo e dall’altra persone che non lavorano affatto», ha detto Ashton in un’intervista a The Guardian. Ed entrambe le situazioni «provocano problemi sulla salute mentale». 7 Tre giorni off. Secondo Ashton avrebbero l’effetto di ridurre l’ansia, la stanchezza e anche la pressione alta. «Chi lavora troppo è più stressato e rischia maggiormente problemi di ipertensione o di cadere nell’abuso di droghe e alcol».

di caterina e giorgio calabrese

consigli alimentari

il cibo sano aiuta il microbiota

I

l microbiota intestinale ha stuzzicato la curiosità dei lettori, che ne vogliono sapere di più. Abbiamo già detto che il sito anatomico di quest’affascinante agglomerato di microrganismi anaerobi è la parte centrale dell’apparato digerente. L’intestino tenue ha una superfcie di circa 400-600 metri quadrati dalla cui perfetta funzionalità di assorbimento dei nutrimenti dipende 88

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la salute degli altri organi. È proprio lì, nel tenue, che si trova questo organo pressoché sconosciuto, il microbiota, le cui attività metaboliche sono paragonate a quelle di organi importanti come il fegato. È fondamentale quindi l’equilibrio fsiologico dell’intestino, dove avvengono le necessarie e insostituibili funzioni di trasformazione in singoli nutrienti. In bocca si fa la prima triturazione e frammentazione del cibo, nello stomaco si ha una riduzione in poltiglia con l’aiuto dei succhi gastrici, nell’intestino poi i batteri, più noti come flora batterica, operano da una parte l’estrazione dei nutrienti, mentre dall’altra selezionano gli scarti avviando l’eliminazio-

ne di elementi tossici come i radicali liberi e gli acidi residui. Nell’intestino avviene una sorta di azione di fltraggio: questa azione è più effciente e rapida quanto più si è giovani. cotture light. Avanzando nel tempo, quindi, un cattivo funzionamento intestinale impedisce un corretto selezionamento e smaltimento delle scorie tossiche che permangono nell’organismo e, purtroppo, fniscono per accumularsi e degenerano in patologie gravi. Tra quelle intimamente connesse al metabolismo si è fatta strada la sindrome plurimetabolica. Il buon mantenimento dell’intestino e delle sue funzioni


di dario oscar archetti www.facebook.com/Sette.BenEssere

archetti.dario@gmail.com dolori addio

camminare: uno stimolo per il cervello

A

illustrazione di manuela bertoli

desso lo sappiamo: camminare non è solo un movimento necessario, ma anche uno stimolo per il nostro cervello. Contribuisce alla creatività e alla lucidità dei nostri pensieri ed è di aiuto in tutte le attività cerebrali. Secondo un recente studio di ricercatori dell’università di Stanford, pubblicato sul Journal of Experimental Psychology, mentre si cammina si producono risposte più creative e migliora la nostra memoria associativa. E i benefci continuano per un certo tempo, un’ora circa. Camminando si rigenera la mente e si elimina la stanchezza data dal lavoro frenetico. Davvero una bella conferma per un movimento che facciamo tutti i giorni e troppo spesso riteniamo soltanto funzionale alla nostra inevitabile quotidianità. Un’importante integrazione di quanto già pubblicato sulla rivista Lancet nel dicembre 2013, 2000 passi al giorno, che sottolineava come il cammino fosse utile per ridurre i rischi cardiovascolari, di diabete e di artrosi. Ma bisogna che l’impegno quotidiano sia di almeno 20 minuti, il “minimo sindacale” per accendere il cervello e stimolare il motore del benessere. In Israele hanno inventato quello che chiamano “lo schema di Tel Aviv”. Il giorno dello Shabbat tutti vanno a piedi sul lungomare: quasi un rito obbligatorio (gli ebrei osservanti di sabato non possono usare auto né mezzi pubblici) da cui trarre benefci a costo zero. Mentre a Bolzano hanno creato il Festival del Camminare, per scoprire il valore di una passeggiata a piedi e per educare il

lsd: la ricErca lo “riscoPrE”

Albert Hofmann, il chimico svizzero che scoprì l’Lsd e la psilocibina, credeva che queste droghe psichedeliche sarebbero state utili nel trattamento delle malattie mentali. L’azienda farmaceutica per cui lavorava, la Sandoz, inviò alcuni prototipi di farmaco a medici di tutto il mondo per la sperimentazione negli Anni 50 e 60. In seguito, però, l’uso farmacologico di queste droghe venne abbandonato e la maggior parte delle ricerche è stata fermata. La rivista scientifca Science rivela ora che neuroscienziati e ricercatori stanno riscoprendo le droghe psichedeliche per la loro capacità ineguagliata di modifcare il modo in cui il cervello elabora le informazioni, e li stanno studiando come possibili trattamenti per depressione, dipendenza, ansia, cefalea a grappolo, e altri disturbi. «Ma questo», conclude Science «rimane un settore controverso, e gli scienziati che studiano questi farmaci devono affrontare molte questioni problematiche».

il destino in un passo. Honoré de Balzac, nel suo testo breve ma intenso per osservazioni, Teoria del cammino, sostiene che i passi rispecchiano l’anima e i pensieri più segreti. E le emozioni più nascoste si rivelano a un occhio attento osservando il modo di camminare delle persone. «Le donne», scrive con un’intuizione magistrale, «mentre camminano possono mostrare tutto senza far intravedere niente». Stimoli cerebrali, pensieri creativi, salute muscoloscheletrica e meno dolori nel tempo. Abbiamo bisogno di altri motivi per schiodarci dalla poltrona o dall’eccessiva pigrizia e camminare serenamente? La vita ci costringe a parecchie salite. Bisogna andare avanti e restare in equilibrio. Se siamo allenati al cammino, tutto questo può risultare più facile e meno faticoso.

1 illustrazioni di sandra franchino

e, di conseguenza, il buon mantenimento del microbiota dipendono da una serie di fattori, primo fra tutti la qualità alimentare. Per analogia se a una Ferrari mettiamo un carburante agricolo si intasano i fltri e si rovina il motore. Anche la quantità gioca un ruolo fondamentale: il nostro organismo è programmato per accumulare riserve da disperdere in casi di sforzi o di assenza di cibo. Se non si consumano le riserve, queste contribuiscono ad alimentare le malattie. Quindi, per un buon mantenimento del microbiota, non immettiamo cibo di scarsa qualità. E cerchiamo di stare attenti alle pesanti tecniche di cottura. Occhio anche alle quantità, specie di cibi ipercalorici.

nostro rapporto con l’ambiente. Infatti, per osservare la natura e godersi i panorami, niente è più indicato del camminare a ritmi naturali, fsiologici, senza obblighi di corse né soste. Se non quelle che desideriamo. Nel post intervento chirurgico ortopedico, in particolare nell’atleta professionista, il fsioterapista utizza protocolli di riabilitazione che ridiano capacità di cammino autonomo al più presto. Da lì inizia tutto il resto. Dopo un trauma neurologico, se possibile e appena possibile si ripristina il camminare, anche per il valore psicologico: capire che ci si può ancora muovere, oltre ai vantaggi fsiologici, produce un ottimismo fondamentale ai fni di un buon recupero neuromotorio.

Mentre si cammina si producono risposte più creative e migliora la memoria associativa. E i benefci perdurano per circa un’ora.

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Stili di vita Moda / a cura di Gianluca Bauzano gUardaroBa di Stagione: qUel non So Che di polo 1

Selezione crudele delle eccellenze.

Il segreto per la scuola ideale dove crescere i futuri talenti. Su cui già investe Its con il suo festival creativo

Brioni Il classico monocromo delle Polo non basta più. Metamorfosi verso la camicia per materiali e fantasie. Così la manica corta è sdoganata. 2 missoni Quando è la fantasia che fa la differenza. Eccola creare un effetto perfetto tra T-shirt e Polo. Spiccata è la personalità dell’insieme. 3 dolce & gabbana La stampa monete antiche dalle sfumature grisaille dà vita a una Polo camicia - giacca. Decorazioni al merito dello stile.

H

a dichiarato di essere presuntuosa. Ma la sua è una sana presunzione. «Quella di saper riconoscere il talento nonostante siano passate tante edizioni. Emozionandomi ogni volta che esamino un progetto, come se fosse la prima volta», dice Barbara Franchin. Conferma il successo di Its, acronimo di International talent support (itsweb.org), manifestazione talent scouting progettata da Eve a Trieste di cui Franchin è cuore & mente sin dal debutto. Questa è stata la 13esima edizione di un progetto che va oltre il mero concorso per giovani promesse: un vero festival creativo – si spazia dall’abbigliamento agli accessori – giocando sulla sperimentazione. Tema di quest’anno: lucid dreams, sogni, certo, ma lucidi. Fino a oggi da Its sono passati oltre 10.500 concorqUell’interrogatiVo Che fa la differenza

4 Vivienne Westwood Come una pagina di un erbario. Del resto lo spirito ecogreen di dame Vivienne è da tempo salito in passerella.

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renti e distribuiti premi in denaro per 900mila euro. Dalle 280 scuole coinvolte nell’edizione 2014 appena conclusasi è uscita una rosa di vincitori. A questi attribuiti premi speciali come il Diesel Award (a destra, in Dettagli di stile), mentre il riconoscimento come miglior creativo è andato a Katherine Robert-Wood, fanciulla di formazione british tra le mura del Royal college of art di Londra. Che futuro l’attende? Franchin continua. «C’è chi come Peter Pilotto o un visionario come Aitor Throup ha creato una propria griffe con successo, o chi diventa nuova linfa negli uffci stile di brand famosi». Chi sono oggi i “talenti” in fnale a Its? «Sempre gli stessi ragazzi». Spieghi... «Immutato il loro entusiasmo. Edi-

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Un deCennio di SCoperte. L’ingranaggio in 10 anni si è rodato e in alcuni casi messo in moto il circolo virtuoso del successo in passerella. Fondamentale resta il ruolo di riferimento di Who is on next?, talent fashion scouting nato nel 2005 da un’idea di Altaroma e Vogue Italia per “scovare” il futuro del made in Italy modaiolo. Giunto al giro di boa del decennale ha dato segnali che indicano che a ben cercare la creatività da noi non latita. Poi accompagnata però da pazienza, umiltà (questa, tra i giovani stilisti e non. spesso latita) e occhio al mercato. In

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dettagli di Stile

COURTESY ITS \ GIANMARIA GAVA \ GIULIANO KOREN

qualità, investimenti e diversifcazione

Caleidoscopio di idee Alcune creazioni (dal centro, in senso orario) degli stilisti vincitori: Jae Woo Lee, Anita Hirlekar (qui sotto, con gli occhiali), Katherine RobertsWood e Natalija Mencej.

Sogno tridimenSionale

Barbara Franchin (a sinistra) e la Its Lucid Dream Machine allestita al concorso per i viaggi virtuali 3D. Its è stato realizzato con il supporto, oltre che di diesel (otb), anche di Swatch, Swarovski, Ykk, Samsung e Camera nazionale moda italiana. Giuria internazionale di cui ha fatto parte anche gianluigi Colin, art director di Corriere della Sera.

zione dopo edizione. Contagioso. Forse più concreti rispetto al passato. Meticoloso resta il lavoro su forme e materiali. Risultato fnale? Sempre poesia». Who is on next? (vedi box sotto) ha compiuto dieci anni e focus su “made in Italy”, Its coinvolge scuole da tutto il mondo: che palcoscenico rappresenta? «Il nostro è un osservatorio. Meglio. Un sismografo per registrare in anticipo i cambiamenti. Ma anche un luogo dove far dialogare

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passato di successi seguiti al concorso ce ne sono stati: da Aquilano.Rimondi a Marco De Vincenzo (6 e 5). Le loro creazioni con quelle di molti altri vincitori hanno dato vita a una mostra celebrativa ospitata al Museo di Roma (fno all’11 settembre; altaroma.it/whoisonnext). Tre invece i vincitori (tra i nove fnalisti) della decima edizione: Piccione.Piccione (4) by Salvatore Piccione (2), Corion griffe di accessori di Milica Stankovic e Daizy Shely (3), collezione dell’israeliana Aliza Shalali Deizy (1), premiata per potenzialità e talento.

realtà creative già in contatto tra loro». Creativi oltreconfne vs made in Italy? «C’è un’infnità di scuole. Le tedesche tra le più brillanti, va da sé pure quelle del Regno Unito. Ma la norma oggi è formare, livellando. La scuola ideale invece dovrebbe selezionare a monte. Testare, anche respingere. Crudele? Forse. Ma bisogna investire nelle eccellenze. Del resto non è solo la flosofa delle nostre selezioni».

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n impero in jeans proiettato nel futuro. Capisaldi: «Qualità del prodotto, investimenti mirati e diversifcazione dei contenuti stilistici». La formula è di Renzo Rosso (sotto, nel ritratto), presidente di Only The Brave, gruppo a cui fa capo Diesel, suo fglio primogenito. Senza dimenticare il talent scouting. Rosso lo fa tanto con l’acquisizione di marchi “giusti” (da Margiela, Dsquared2 a Marni), come sostenendo i giovani. Ha supportato Its sin dalla prima edizione. Con lungimiranza. La vincitrice di Its Diesel Award 2013, la cinese Xiao Li, a settembre debutterà a Milano da 10 Corso Como con la sua prima microcollezione. Quest’anno, invece, il riconoscimento è andato a Zoe Waters (in basso, una delle proposte): oltre ai 25mila euro del premio, sei mesi di “tirocinio” nel team Diesel con Nicola Formichetti, direttore artistico del brand: creativo tra gli “investimenti” vincenti di Rosso. «Puntare sulla qualità e la distribuzione attenta e selettiva del prodotto, aiuta a mantenerlo competitivo sul mercato», spiega Rosso. Situazione attuale? «Privilegiare i mercati dalle forti potenzialità – per ciò che ci riguarda Cina, Brasile, Emirati Arabi e Centro Europa –, rispetto a quelli dove si è già presenti, offrendo il meglio. Oggi la disponibilità di spesa del cosumatore si è ridotta rispetto al passato. La “voce” moda passa in secondo piano rispetto al benessere e allo star bene della persona. Necessario perciò dare all’abito un valore aggiunto sempre più alto». Diversifcare? «Fondamentale. Il nostro Gruppo ora è tra i soci di NaturaSì. L’idea è sviluppare e potenziare il segmento di mercato legato all’alimentazione bio: un settore in cui oggi i consumatori investono molto». Non solo. «L’aver diversifcato la tipologia delle griffe del Gruppo permette il progressivo e continuo sviluppo dei contenuti stilistici». Adesso focus su? «Rendere ancor più brillante Margiela e svelare il “lusso gentile” di Marni». Novità da Camera Nazionale Moda Italiana di cui è una delle anime? «Il lavoro di gruppo continua serrato». Expo 201%. Programmi? «Parteciperemo tutti in maniera corale, ma indipendente. Sarebbe stato bello defnire un progetto collettivo. Stiamo però aspettando gli sviluppi dopo gli eventi di questi ultimi mesi. Ma siamo ottimisti. Io lo sono per indole». © RIPRoDuZIoNE RISERVAtA

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Stili di vita Moda Uomo

di Carlo Ortenzi foto di Paolo Spinazzè

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Stile coloniale sotto il solleone metropolitano. Sfumature neutre e tessuti leggeri per completi corredati da accessori perfetti per un tè nel deserto

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1 Giacca due bottoni in misto lino e cotone spigato con tasche a toppa, L.B.M. 1911 (430 euro). 2 Pullover in cotone tricot con scollo a V, Gant (119 euro). 3 4 5 Camicia in lino con collo francese, cravatta in satin di seta stampato, pochette in seta stampata, Corneliani (210, 110 e 80 euro). 6 Zaino in canvas di cotone spinato con profli in cuoio e fbbie metalliche, Brooks Brothers (390 euro). 7 Panama in paglia intrecciata con fascia in gros-grain, Doria (105 euro). 8 Occhiali da sole con montatura in acetato, Polaroid by Saflo (119 euro). 9 Mocassini in pelle scamosciata con frange e nappine, Santoni (400 euro).

I capi e gli accessori sono stati fotografati su una T-shirt in jersey in cotone stampato all over, Gap.

ContraSti tra Colori e materiali 2

1 Xacus Camicia in popeline di cotone a nido d’ape con collo alla francese (125 euro).

vhernier Gemelli cubici in oro rosa con angoli smussati (prezzo su richiesta).

3 Saint laurent by Hedi Slimane Occhiali da vista con montatura in acetato tartarugato, aste in metallo dorato (250 euro).

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Alessandro Calascibetta

en vogue

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eleganza digitale con tocco artigianale

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andrea Gandini

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rimandi etnici (in particolare al Cile) convivono con un classicismo tradizionale realizzato in perfetto equilibrio tra fashion e formale; la predilezione per le stoffe morbide prevale sui trattamenti tecnologici anche nella zona sportswear della collezione. Gli accessori, tra i più interessanti visti nel corso delle sflate per l’inverno 2014, passano dalla nappa in sfumature beigemarrone a quella argentata, creando un effetto futuribile nel design come da un punto di vista estetico. La new-life di Louis Vuitton, frmata da Kim Jones: tra le migliori collezioni che il designer ha creato per il brand francese fno a oggi. Probabilmente, è la più bella in assoluto. «L’idea era di combinare tessuti e lavorazioni al massimo della raffnatezza con la nozione di viaggio digitale, una nuova era di spostamenti, del non essere mai veramente solo in uno stesso luogo», dice lo stilista. La sflata mi ha entusiasmato proprio perché, a differenza del passato, rivela un desiderio di vera eleganza, frutto di un’ineccepibile alchimia tra buon gusto e avanguardia. «Fedeli alla tradizione di savoir faire dei nostri atelier, in ogni capo c’è un’alta concentrazione di artigianalità, ma le nuove tecniche e tecnologie hanno giocato un ruolo importante. Non volevo realizzare qualcosa che fosse troppo rustico o nostalgico. Doveva risultare al tempo stesso tecnico e moderno».

Ha collaborato Gioele Panedda

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La sflata Louis Vuitton inverno 2014 (in alto) e uno dei capi, indossato dal modello Daan van der Deen.

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Bottega veneta Mocassini in pelle di vitello bicolore con mascherina e suola in cuoio (570 euro).

Bell&ross Orologio da taschino con cassa in Titanium e movimento meccanico a carica automatica (2.500 euro).

5 Fontana milano 1915 Zaino in tela vela cerata e cuoio selleria con dettagli a contrasto (1.400 euro). © riproduzione riservata

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Piaceri&Saperi Animalia / di Danilo Mainardi Amici miei

di paola d’Amico pdamico@rcs.it

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LA “cArtA” che protegge bALene e deLfini dei nostri mAri

Un cane per fare la “ferma”

Il pastore catalano guida il bestiame da secoli. Ma ora diventa domestico

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na cara amica mi ha portato in dono da Barcellona il libro sulla razza canina Gos d’atura català. Non la conoscevo e, incuriosito, ho subito sfogliato il libretto rimanendone totalmente affascinato. È un cane da pastore, una razza antica dalle origini incerte che, secondo alcuni, potrebbe discendere dal pastore bergamasco, giunto nei Pirenei al seguito delle legioni romane. È un bellissimo cane, di quella bellezza vera plasmata dalla selezione fatta nei secoli dai pastori catalani che hanno saputo mantenere attitudini e abilità di quei cani loro compagni di lavoro e di vita. Anche il nome della razza racconta di una sua specifcità. “D’atura” pare essere un termine antico che signifca “blocco” o “ferma”. È probabile dunque che sappia fare bene “la ferma” e la metta a frutto nel guidare il bestiame. Il gos d’atura català è rimasto sempre confnato ai monti della Catalogna. Pochi lo conoscevano e nel 1950 era

chiamato “pastore dei Pirenei catalani”. Si è rischiato di perderne le tracce, un po’ per l’isolamento geografco e poi per il grande successo del border collie, il cane da pastore più diffuso e globalizzato. Fortunatamente, però, appassionati cinofli hanno saputo recuperarlo. Ne è stato codifcato lo standard nel 1982 e oggi è una razza uffciale. Ma nel passaggio dalle mani dei pastori a quelle degli allevatori qualcosa forse cambierà. Una trasformazione genetica. Il gos d’atura català per esempio è già più comunemente chiamato “perro de pastor catalan”, nome che sottrae un po’ di signifcato e fascino alla razza. Potrà forse anche accadere che con l’allevamento vengano favoriti caratteri che lo rendono un po’ più cane di casa e da compagnia. Del resto nell’addomesticamento l’uomo da sempre seleziona non solo i geni, ma anche i memi, guidando un percorso di evoluzione nel contempo genetica e culturale.

Venti comuni liguri hanno sottoscritto a Bordighera la Carta di Partenariato con il Santuario Pelagos, l’area marina protetta di 90mila km² istituita da Italia, Francia e Principato di Monaco per proteggere le balene e i delfni del Mediterraneo. Come già fanno altri 16 comuni in Toscana e 10 in Sardegna, d’ora in avanti batteranno la bandiera del Santuario, testimonianza dell’impegno che si assumono nel fare propri i principi dell’accordo internazionale. Saranno le stesse amministrazioni a contribuire sul proprio territorio marino a mitigare l’impatto delle attività antropiche sui mammiferi marini e a valorizzare e far conoscere lo straordinario patrimonio che proprio nel Ponente ligure concentra la maggior parte delle specie. Uno sforzo che, attraverso attività ecosostenibili, culturali e ricreative, porterà una positiva ricaduta di turismo ecocompatibile. Dal 1990, nell’area, i ricercatori hanno individuato 568 balenottere e 158 capodogli.

progetto miLAnese per sfAmAre i cUccioLi bisognosi Almo Nature, Balzoo (Banco Alimentare Zoologico Onlus) e i City Angels si alleano a Milano per aiutare i proprietari degli animali in diffcoltà. Il progetto si chiama Love Food e prevede il contributo del comune e degli assistenti sociali milanesi, che dovranno segnalare a Balzoo le situazioni che ritengono più bisognose: a quel punto si procederà a distribuire cibo a assistenza agli animali grazie all’aiuto dei City Angels. Sono infatti in aumento gli abbandoni di cani e di gatti dovuti alle diffcoltà di alcune famiglie ad assicurare loro il pasto giornaliero. La prima donazione da più di 1.000 kg di cibo per cani e gatti è già partita. © riproduzione riservata

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Piaceri&Saperi Cocktail Martini / di Paolo Martini

Anguria, cocomero o melone d’acqua?

Tanti nomi e tante specie per il principe dei frutti “da bere”. E poi, le madri record e la confessione della genitrice di Wilde le Blue Belle cHe non Ballano al lido È facile dire anguria, soprattutto nella stagione estiva. Ma è meno facile scegliere quale può essere: tonda o allungata, grande o piccola (ai supermercati impazzano i baby-cocomeri), con la buccia striata o verde scuro uniforme, per non dire del colore della polpa, rossa o gialla, e della presenza o meno di semi. Scegliere tra una bella fetta d’anguria e un’altra, non è più così facile. Cocomeri normali o colorati e senza semi si combattono ormai un mercato molto complesso, che tanto per fare qualche nome si dipana nelle seguenti varietà: Crimson sweet, medioprecoce con frutti di grossezza media; Sugar baby ibrida F1, precoce; Charleston gray 133 a frutto oblungo, tardiva; Blue Belle Ibrido F1 rotonda, molto produttiva; Imperial Ibrido F1 rotonda, precoce; Florida Giant, matura in 90 giorni; Blue Ribbon, lunghi 40 cm e larghi circa 25; Ashai Miyako Ibrido F1, precoce, con frutto rotondo. Le varietà più coltivate in Italia (sempre secondo giardinaggio.it) sono: il cocomero di Pistoia e di Faenza, che si distinguono per la tipica polpa rossa e i semi neri, l’ibrido Baby Funn, Black Diamond, il Klondike Blue Ribbon a frutto oblungo grande, la sugar Baby medio, la Quarantina e la Cinquantina (nomi che derivano dal tempo di maturazione).

tra staminali e maternità surrogata

Per un po’ si è tanto parlato della mamma record indiana Rajo Devi Lohan, che avrebbe partorito a 70 anni, nel remoto villaggio di Hissar. Ma il nuovo record continentale di maternità in età avanzata dovrebbe essere stato stabilito da una signora svizzera, A.H., che a 66 anni ha avuto due gemelli nella clinica BioTexCom di Kiev, grazie alla tecnica delle cellule staminali differenziali, pubblicizzata come “pacchetto successo bimbo sicuro”. La clinica ucraina è una delle mete più ambìte del turismo della fecondazione assistita ed è stata al centro di un recente caso in Italia, quando il Tribunale dei minori di Brescia ha tolto a una coppia di Crema il figlio ricevuto in “maternità surrogata” a Kiev, dopo che il test del Dna ha confermato che in realtà, nonostante la garanzia che sarebbe stato usato il seme dell’aspirante padre italiano, i medici avevano fatto ricorso a un altro donatore.

proVerBio toscano...

Il cuore delle donne è fatto a spicchi come il popone.

...e citaZione Wildiana

Il dramma della vita d’ogni donna è che finisce col somigliare a sua madre, e il dramma dell’uomo è non riuscirci mai. Oscar Wilde

Come il dialetto divide il frutto in tre grandi famiglie E non è solo una questione naturale, ma anche culturale, quella che ingarbuglia in Italia il frutto più succoso dell’estate. Secondo uno studio del 1977 firmato da Manlio Cortellazzo, il decano degli etimologisti e dei dialettologi, lungo la nostra penisola bisogna farsi largo tra una gran confusione di meloni, poponi, cocomeri e angurie, che alla fine si possono sintetizzare nelle tre coppie oppositive: anguria/melone (nord Italia e Sardegna) cocomero/popone (toscana) melone d’acqua/melone da pane (Sud). Del resto, l’italiano non è parlato in modo uniforme nell’intero territorio nazionale e le varietà diatoniche o dialettali della nostra lingua conoscono le differenze forse più vistose nel campo dei cibi, nelle specialità della cucina regionale oltre che nelle designazioni botaniche (Claudio Marazzini, La lingua italiana: profilo storico, il Mulino 1994).

il primo scandalo della mamma di oscar È disponibile in una traduzione italiana, a cura di Michele Bruni, la più wildiana delle biografie di Wilde: Oscar Wilde di Philippe Jullian (ed. Castelvecchi, pp. 334, euro 22). Scrittore eccentrico e prolifico, autore di monumentali biografie di personaggi storici e pure di romanzi e di saggi, Jullian fu anche pittore e illustratore di una certa fama. Vero dandy dalla lingua affilata, come il suo personaggio di riferimento, Jullian ricostruisce dettagliatamente tutta la vicenda umana e sociale di Oscar Wilde, a partire dall’influenza determinante della madre. Il capitolo iniziale della biografia si chiude con il primo scandalo mondano di cui Lady Wilde fu vittima: un’invadente amante del marito arrivò a scrivere un libro in cui ricostruiva la sua vicenda di minorenne violentata da un medico, e a distribuirlo davanti all’Associazione dei Giovani Cristiani di Dublino, il giorno che il dottor William Wilde vi tenne una conferenza… © RIpROduzIOne RISeRvAtA

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IL RACCONTO — Ecco come un cavalluccio marino solitario è diventato grande trovando l’amore.

COOP — Orti condivisi e cortili

ecologici: premi a chi ha adottato modelli di risparmio energetico

NEWS — Il ristorante dove tutto è a km zero, il wellness nel resort e un nuovo modo di disegnare il futuro

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Quei germogli sull’asfalto. Piante di mais spuntano in centro a Milano: è un’installazione sul tema dell’Expo

QuaNtomaiS. Spunterà durante una notte di fne luglio.

Proprio davanti al Castello Sforzesco, a Milano. È un vero, rigoglioso campo di mais – di 360 metri quadrati e con più di 1.500 piante – quello che milanesi e turisti vedranno per tutto agosto tra i due padiglioni di Expo Gate in via Beltrami. Ispirata al tema di Expo 2015, Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita, l’installazione quantomais-campo urbano nomade (dello studio A4A in coproduzione con Expo Gate, e riprodotta nella foto sopra) ridisegna in modo inaspettato lo spazio cittadino e lo arricchisce di un’area verde dove incontrarsi e sostare.

Il visitatore che si addentra nella minipiantagione, infatti, scopre piccole “stanze” con fori e ortaggi di stagione – girasoli, zucche, zucchine, okra, piante aromatiche – che ospitano laboratori per bambini sui temi legati alla natura, momenti musicali, performance artistiche, letture e incontri. Tra gli eventi in programma: la “notte di San Lorenzo”, con proiezioni di cieli stellati, la “Festa del mais a tavola” a Ferragosto, e, a fne mese, l’installazione video dell’artista messicano Gabriel Rossell Santillán. Micaela De Medici © riproduzione riservata

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Generazioni a confronto In alto a sinistra, Luigi Chierico, l’allevatore che ha cominciato a recuperare razze in via d’estinzione dal 1992 nella cascina Busto di Ferro, in provincia di Pavia. Qui sopra, Giulio Curone, studente di veterinaria, con un vitellino nato da tre ore.

Allevamento Un progetto per ridare all’Italia il primato di Paese con più varietà di bovini al mondo

L’uomo che ha riportato tutte le mucche nella stalla

L’

Italia non è un Paese per mucche. Lo era, non lo è più: in 20 anni si sono persi due milioni di capi, su un totale di circa sei. Di Varzesi negli Anni 50 se ne contavano 50mila, nel 1988 ne erano rimaste 22. La nostra era la nazione con più varietà di razze bovine al mondo. Due, la Grigia val d’Adige e il Bue d’Ischia, si sono estinte. Molte altre rischiano grosso. Quella messa peggio, al momento, è la Pontremolese, quella che tirava a Roma i carri con il marmo di Carrara che Michelangelo 98

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usò per fare la Pietà: ne sono rimasti 25 capi. Se le vacche nostrane potessero parlare avrebbero da dire un sacco di cose agli allevatori e ai ministri dell’Agricoltura che si sono succeduti in Italia, tutti allineati in mandria sulla produzione di latte e quindi appiattiti sulla Frisona e sulla Brown, razze cosmopolite, in grado di fare anche 50 litri al giorno, ma con una vita che dura un quarto rispetto a quella delle autoctone. Al posto delle vacche si fa sentire Luigi Chierico, un allevatore di 63 anni che ama la

natura e la pittura (il suo toro si chiama Van Gogh) e che, nella sua cascina Busto di Ferro, vicino a Pavia e al Ticino, ha raccolto capi di tutte le razze autoctone, e anche qualcuna straniera, per un totale di 250 bovini. È una tavolozza di colori e pezzature che si muove a quattro zampe: ci sono tutte le mucche, anche quelle che rischiano di sparire per sempre. La Cabannina, per esempio e per il momento, è salva grazie a lui. Quest’Arca di Noè ormeggiata nella Bassa padana però non è un museo, è un’azienda agricola dove


Due razze autoctone si sono già estinte. Molte altre sono a rischio. Ma un allevatore pavese le ha raccolte nella sua cascina. Per recuperare la biodiversità perduta di Stefano Rodi ci sono anche ovini e suini, che gira come un orologio svizzero e produce utili; a dimostrazione che in agricoltura, e volendo non solo lì, non conta solo la quantità. Luigi non parla, sbotta: «Biodiversità, biodiversità! Ma cos’è? La biodiversità è la normalità, è quello che esiste da sempre. Siamo noi a essere diventati diversi. Che ci siano tante razze di vacche in un Paese fatto di montagne, colline e pianure è un fatto strano? Gli animali si adattano al territorio nel quale vivono e contribuiscono a preservarlo. Funziona così

la natura, è una scoperta? Ma sapete quanti secoli ci sono voluti perché si selezionassero le razze di vacche che vivono in Italia? E noi, in 50 anni abbiamo deciso che ce ne bastava una sola». Errore, madornale: delle 318.207 aziende con bovini attive nel 1990, 20 anni dopo ne sono rimaste 124.210 (dati Istat, Censimento dell’agricoltura); in Veneto -40,2%, in Emilia-Romagna -38,5%. In più, le quote latte hanno contribuito per alcuni anni a mettere ulteriormente in crisi questo settore.

«La varietà dell’allevamento della cascina Busto di Ferro», commenta Daniele Vigo, docente di Fisiologia veterinaria all’Università di Milano, che collabora a questo progetto, «è un esempio unico in Italia, ma anche nel mondo, e spero che nei prossimi anni sia uno stimolo per le istituzioni e perché nascano altri allevamenti così. Gli obiettivi che si possono raggiungere sono fondamentali, oltre a creare aziende che fanno utili: prima di tutto mettere in sicurezza le razze e poi produrre un latte di migliore qualità (3,5% di grasso contro il 3% presente in quello delle Frisone) che, tra l’altro, ci consente di non perdere una produzione di formaggi che ci ha resi famosi nel mondo. E poi, come la stessa Unione europea già diversi anni fa aveva suggeriNegli ultimi anni to, le aziende si preferiscono le agricole deFrisone che fanno vono puntare più latte, ma di sulla diversiminor qualità, e fcazione. Da noi si è fatto vivono un quarto il contrario. rispetto alle italiane Ultraspecializzazione su latte o carne, un po’ in tutto il territorio». Una corsa dietro a vacche di razza Frisona o Brown, come fanno Usa e Canada, con una selezione spinta, sia genetica che alimentare, per produrre latte come fontane: quindi tanti cereali mischiati al frumento, che è e resta il solo cibo naturale per i bovini. «Queste mucche funzionano come le automobili: più benzina sofsticata ci metti, più strada fanno. Ma si usurano prima. E in agricoltura la fretta, alla lunga, non paga. L’insalata non può crescere alla velocità della luce e se pianti un albero di albicocche non devi pretendere di avere sul tavolo la confettura per la colazione del giorno dopo». Saggezza contadina, in bocca a uno scienziato che insegna all’università e ha passato metà della vita in laboratorio e metà a far nascere vitelli e suini. «Abbiamo fatto esami di laboratorio sul latte delle razze autoctone: ha globuli di grasso che sono molto più piccoli di quelli delle razze cosmopolite. Questo è un indice fondamentale per la digeribilità e, al tempo stesso, di un potenziale nutritivo molto più elevato. Questo latte, così come quello di altre razze nostrane, è particolarmente ricco di acido oleico e acido miristoleico, elementi fondamentali per una dieta sana». Cultura del territorio. Le Varzesi, le Caban-

nine, le Buldrine, le Piemontesi, le Pontremolesi, solo per citare alcune delle “star” di Luigi, si tirano dietro la nostra storia, perlomeno quella contadina, che in Italia non è stata poca cosa. Fino al tardo Medioevo le vacche, come si vede anche dai quadri Sette | 30 — 25.07.2014

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dell’epoca, sono tutte rosse-marroncino, anche se di razze già molto diverse tra loro. Le pezzate rosse compaiono verso il 1600, quelle nere e bianche almeno un secolo dopo. Ogni regione geografca ha le sue caratteristiche morfologiche e l’evoluzione dei bovini è avvenuta tenendone conto e rispondendo alle necessità di lavoro richieste dagli uomini. Sulle montagne ci volevano animali di piccole dimensioni, con baricentro basso, agili, con zoccoli durissimi e anche in grado di saltare, se necessario. Come le Valdostane, le Cabannine, le Pezzate rosse d’Oropa. Solo queste sono in grado di tenere i pascoli in ordine, e quindi anche le piste da sci, e contribuire a evitare il dissesto idrogeologico. Sui rilievi della Liguria, da quando gli allevamenti di queste razze sono spariti, hanno pensato di poter risolvere il problema con i decespugliatori, senza tenere conto che le macchine tagliano l’erba ma, a differenza degli erbivori, non la portano via, con buona pace del rischio incendi. Sulle colline serve invece un animale più alto, forte: devono lavorare nei boschi, trasportando tronchi. Poi nei frutteti e nei vigneti, dove ci vogliono bovini docili e diligenti, pronti a rispondere ai comandi della voce umana: arare i campi tra i flari delle vigne è un lavoro di precisione e visto che l’aratro lo tirano in due, devono funzionare come un metronomo. Di solito servono due anni di addestramento prima che questi bovini siano pronti a dare il loro contributo nel lavoro delle zone collinari, senza per questo smettere di dare latte e, alla fne, carne. In queste zone le razze più apprezzate sono la Varzese, la Piemontese e la Pontremolese. Poi ci sono le loro sorelle di pianura: la Modenese, la Piemontese, la Reggina. Animali più grandi, potenti, adatti per le arature profonde nei campi e con gambe lunghe per lavorare nell’acqua delle risaie. L’esempio che sale da una valle. Resta la

natura a dare la linea, non noi; non capirlo rischia di esporci a pessime fgure. Anni fa, alcuni allevatori provarono a portare le Frisone in mezzo alle montagne della Val d’Aveto, pensando di fare il business della vita. Luigi sbotta di nuovo: «Quando le hanno mandate a pascolare sembravano signore con i tacchi a spillo sui sentieri. Gli zoccoli di quella razza sono teneri, e dopo due giorni non si reggevano più in piedi». Proprio in Val d’Aveto, invece, il lavoro di Ugo Campodonico è andato ben diversamente. Nel 2007 ha comprato due Cabannine da Luigi (ecco perché quest’Arca di Noè è fondamentale) e le ha portate nella sua azienda agricola nei pressi di Rezzoaglio. Terreno ideale, vicino a Cabanne, da cui hanno preso il nome visto che in passato era stato questo il principale centro di allevamento. Adesso ne ha 25, sui 200 esemplari totali che vivono in Italia. 100

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La mappa del tesoro che si sta perdendo VaLLe d’aosta valdostana

piemonte

savoiarda, 1 piemontese(1), oropa (2)

Liguria

cabannina (3), pontremolese

Lombardia

varzese rendena

trentino

pinzgauer (4) pustertaler

friuLi

grigio alpina

Veneto

burlina

emiLia romagna

reggiana, modenese romagnola (5)

toscana

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garfagnina, 6 pasturina(6) calvana(7), pisana, maremmana (9)

marche

marchigiana (8)

umbria

chianina

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9 Lazio abruzzo

maremmana (9) 10

moLise caLabria basiLicata

podolica basilicata (10)

pugLia

podolica puglia (11)

campania

agerolese

sardegna

sardo bruna sarda sardo modicana (12)

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12 siciLia

cinisara rossa siciliana modicana (13)

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che ha al naso con un apposito bastone, poi imbragargli il muso con la capezza e tirargli il muso verso il basso. A quel punto, di solito, torna la calma. «A Carù, durante una fera», racconta Luigi, «un paio d’anni fa era scappato un toro e il suo padrone lo aveva ripreso in fretta usando l’anello al naso, che è l’unico sistema possibile. Ma c’era un animalista che si è messo a urlare contro i maltrattamenti degli animali. Allora l’allevatore gli ha messo in mano il suo bastone e gli ha detto: “Allora prendilo tu”». «Nella cultura contadina non c’è mai un gesto di violenza gratuita contro gli animali», commenta il professor Vigo, «primo perché gli animali sono la principale fonte di sostentamento per un allevatore e poi anche perché le vacche i maltrattamenti se li ricordano e, prima o poi, li fanno sempre pagare a chi glieli ha fatti». Una cascina come il Busto di Ferro, che vive bene perché mette in pratica tradizioni e lezioni che arrivano dal passato, è un punto di osservazione privilegiato per guardare il futuro. In particolare quello portato alla ribalta da un Expo che tra pochi mesi si svolgerà attorno al tema centrale di «Nutrire il pianeta». Davide Rampello, ex presidente della Triennale di Milano che ha curato insieme a Michele De Lucchi il Padiglione Zero, porta d’ingresso all’Esposizione Universale del 2015 di Milano, conosce molto bene l’esempio dell’allevamento di Luigi Chierico. «È un bene culturale vivente, fatto sull’arca di noè di uomini e di animali. Lasciare che in alto, due mucche della cascina busto di ferro. Qui sopra daniele vigo, docente di fisiologia si estinguano queste razze di vacche veterinaria, che segue il progetto dell’allevamento vicino a pavia. a destra, il toro van gogh. equivale a perdere capolavori artistici non più recuperabili. Perderne una parte rap«La loro produzione di latte è attorno ai 15«Guardate le mie mucche. Si vede dagli presenta un danno culturale prima ancora 20 litri al giorno, e la sua qualità non teme occhi che stanno bene». Ogni mese nasce che economico. Credo che un luogo come confronti», spiega Campodonico, che lo una dozzina abbondante questo meriti di attirare usa esclusivamente per produrre formaggi di vitellini, anche grazie l’attenzione del ministero e yogurt. Lui è cresciuto in mezzo alle mucall’inseminazione artifdell’Agricoltura, del Fai e Dal 1990 al 2010 che, la sua è una famiglia contadina: «Mi ciale, ma il toro Van Gogh di tutti coloro che hanno sono scomparsi ricordo che quando mio papà mungeva in non se la prende: «È buola sensibilità per capire oltre due milioni una piccola stalla mi metteva a cavalcioni nissimo, ha un carattere che indica una strada imdi capi su un totale sulla mucca e per me era la conquista di tutd’oro e ama le carezze sul portante per tutti». Nel di sei e sono stati to ciò che di bello c’era al mondo». Poi si muso». Una fortuna, visto frattempo Luigi sbotta di chiusi 194mila cresce, la vita è strana, e capita di fare altro: che pesa una tonnellata: nuovo. «Quando io non allevamenti nel caso di Ugo un impiego nel settore sanicon lui, che è nell’allevaci sarò più cosa succedetario. «Però, quando ho potuto, ho sentito il mento da quattro anni, rà qui? Dove andranno a dovere morale di riprendere il flo della mia non ci sono mai stati fnire i miei animali?». storia». E così le Cabannine sono tornate a problemi. «Il toro che avevamo prima, BricQueste sono le domande che lo angosciapascolare nelle loro valli. «I nostri antenati co, invece qualche volta saltava nel recinto no e che, a ben pensarci, non riguardano l’hanno allevata senza sapere nulla di genedelle vacche». Vita da cascina dove, in caso solo lui. Le risposte forse arriveranno dai tica», conclude l’allevatore della Val d’Aveto, di necessità, si deve anche saper governare giovani, come Giulio Curone, uno studente «ma capendo che era un animale che non la furia di animali come questi che, se handel professor Vigo che, quando ha tempo, aveva costi e si adattava bene a questi luono un carattere meno docile di Van Gogh, viene alla cascina Busto di Ferro per seguire ghi». possono diventare come Tir fuori controllo. le nascite dei vitellini e per dar da mangiare Tornando in pianura, nella cascina di Luigi Se un toro scappa, per esempio, bisogna a Van Gogh. la vita scorre liscia come l’acqua del Ticino: riuscire ad agganciare l’anello di sicurezza Stefano Rodi © riproduzione riservata

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Un essere particolare Contrariamente a quello che può apparire dal suo aspetto, il cavalluccio marino (o ippocampo) è un pesce, diffuso lungo le coste dei mari e degli oceani temperati di tutto il mondo. La sua struttura fsica è costruita intorno a un asse verticale e, quindi, tiene una posizione eretta. 102

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L

a luce. Aveva bisogno di stare fermo, in posizione verticale, la coda arricciolata, nel cono di luce che ogni giorno, alla medesima ora, si formava esattamente in quel punto, nelle acque tiepide e poco profonde della barriera corallina, vicino ai cespugli rossi. Nel tepore luminoso, che assorbiva con ogni fbra del suo minuscolo essere, smetteva di guardarsi intorno, smetteva di vibrare le alucce dorsali, quasi anche di respirare, di aspirare, smetteva di muoversi. Stava immobile. Talvolta una delle bollicine d’aria trasparenti che si alzavano in volo dal fondo sabbioso, delle dimensioni d’una piccola biglia di vetro, gli passava sulla pelle come una carezza, prima di salire in superfcie: era il mare, che doveva respirare di tanto in tanto, e fargli capire che non dormiva mai, al contrario di tutte le creature, animali o vegetali, che ospitava nel suo abbraccio. La casa del mare: ci era nato, tre anni prima, e ci era vissuto sino a quel momento, non conoscendo altra possibilità che quelle onde avvolgenti, il suo elemento liquido. Aveva imparato a percorrerlo senza che nessuno gl’insegnasse i movimenti.

Il racconto - 3 L’Ippocampo, un pesce tutto speciale

E il cavalluccio solitario incontrò l’amore Viveva solo sin da quando suo papà lo aveva partorito, era timido e appartato: ma un bel giorno una femmina si scatenò in una danza rituale e allora lui decise di abbandonare la vita da single. E di crearsi una famiglia tutta sua

Il vento degli abissi. L’unico tremendo ri-

Nature Picture Library / coNtrasto

di Valentina Fortichiari

schio, che poteva comportare una fne per affaticamento, erano le battaglie contro le correnti troppo impetuose per il suo corpo fragile. Violente al punto, se il mare s’irritava, da sbatterlo contro le rocce, o trascinarlo chissà dove, incapace di nuotare, di scorgere un riparo, nel vortice torbido di detriti, sabbia, frammenti d’ogni genere. Impossibile allora, in preda al panico, avvistare un appiglio qualunque, intorno a cui avvolgere la coda prensile e ancorarsi. Nella sua breve esistenza, meno di un pugno di anni, aveva conosciuto avventure d’ogni genere, e si era sempre salvato, grazie a una prontezza di rifessi che gli permetteva di sentire i pericoli prima che si manifestassero. Ma le imprevedibili tempeste del mare lo terrorizzavano. Talvolta erano precedute da un sorta di vento: sì, anche negli abissi a volte un vento scombina tutto e crea correnti impetuose. Se vedeva i suoi simili, i pesci d’ogni specie, scappare a rifugiarsi sotto pareti di roccia, cercare riparo in anfratti protetti, come se di quel fuggire disordinato non rimanesse traccia, ecco quello era il segnale. Gli spazi nel fondo del mare, sino a un attimo prima pullulanti di vita, di colpo diventavano deserti e disabitati. Solo allora, anche il cavalluccio marino sentiva che doveva fronteggiare la sua dura lotta per la sopravvivenza. Quando tutto era passato e i suoni cupi delle profondità, le voci assordanti della tempesta, si placavano, cambiava colore sEttE | 30 — 25.07.2014

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Quei “mammi” marini. Il cavalluccio ma-

rino era abituato a stare sempre solo, mai mescolato alla vita di gruppo. Appena nato, se n’era scappato subito lontano dai genitori, dal padre che lo aveva partorito, prendendo la via che in quel preciso istante di venuta al mondo acquatico gli piaceva di più, già esperto di tutto e per nulla timoroso di sbagliare modi e direzioni del suo essere ramingo. Sì, sono i maschi che covano le uova nella loro sacca ventrale, dove la femmina le ha deposte, e dopo alcune settimane, da quattro a sei, le espellono con una contrazione. Un parto maschile: rare le specie che capovolgono ciò che in quasi tutti gli esseri, umani e animali, avviene secondo natura: vale a dire le mamme sono mamme per eccellenza. Fanno di testa loro questi esemplari controcorrente (ma non è che nuotino controcorrente, come i salmoni, sarebbe troppo faticoso). Così i maschi possono capire che cosa signifca tenersi i cuccioli nella pancia, nutrirli e poi staccarli senza troppo rammarico, dato che li abbandonano subito a se stessi. Neppure il nostro cavalluccio era sfuggito a questa consuetudine. Ma non bisogna pensare a lui come a un esserino sperduto; gli mancava solo qualche dettaglio per completare la crescita sino a circa trenta centimetri di lunghezza: per esempio ancora non gli era spuntato del tutto l’aculeo sopracciliare, e stava appena sviluppandosi la corona ossea in cima alla testa. Nell’arco effmero della sua esistenza (non più di cinque anni) sarebbe stato perfetto. Non s’era neppure voltato a dare un ultimo sguardo a genitori o eventuali fratelli; nessun ricordo, nessun rimpianto. Appena espulsi i fgli, suo padre aveva subito ripulito la culla, la sacca ventrale, da ogni residuo; il nido era pronto ad accogliere altre covate. Se la femmina, dopo il rituale della danza, avesse di nuovo deposto le uova, il compagno, dopo averle fecondate, doveva badare che le pareti si ispessissero, facendo circolare ossigeno, doveva scrupolosamente mantenere pulita quella sorta di incubatrice, regolando per104

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nature Picture Library / contrasto (2)

per la gioia di essere scampato al pericolo: poteva indossare un bel giallo acceso, oppure copiare l’azzurro marino, e così meglio mimetizzarsi per sfuggire a nemici sempre in agguato, anche se i suoi spigoli, le sue asperità ossee non dovevano essere troppo piacevoli da ingoiare. Eppure tartarughe, tonni, granchi e razze non facevano troppi complimenti e potevano mangiarselo in un sol boccone. E poi ancora diventava di colore bruno, come la temibile murena, per confondersi con vegetali o rocce. Ma certamente era il suo umore a decidere e bisognava lasciarlo fare, non contrastarlo, specie nelle giornate cattive.

sino la circolazione salina per abituare i piccoli all’ambiente marino. Una bella fatica per un maschio. Gruppi di turisti marini. Aveva cominciato a “odorare” il mare: non che i cavallucci siano dotati di futo, come cani, gatti o altri animali della terra, tuttavia aveva bisogno di sentire che aria tirava intorno a lui. E presto gli era venuta fame. Non c’era stato bisogno di chiedersi come procurarsi il cibo: due brevi inspirazioni con il suo muso allungato, tubolare, giusto per saggiarne l’abilità, e tutto poteva entrare nell’aspirapolvere prensile della bocca. Capì subito che il plancton era il suo cibo preferito: crostacei, larve, fnivano inghiottiti in pochi secondi. Non c’era bisogno di andare a caccia: bastava posizionarsi in un’area comoda e attendere pazientemente. Infne inalare tutto quanto transitava da quelle parti; era un voracissimo predatore di gamberetti, poteva divorarsene anche tremila al giorno. Del resto, di giorno si muoveva con la sua grazia lieve (non era certo un corridore) e, instancabile, perlustrava i dintorni, senza percorrere grandi distanze. La notte preferiva dormire e riposare. Per il cavalluccio cento metri, che lo rendevano esausto, equivalevano a mille miglia nuotate da foche o delfni, che talvolta gli passavano vicino, intorbidando le acque. Si fermava a guardarli, con curiosità e ammirazione; poi, passati i gruppi rumorosi dei turisti, se ne tornava per i fatti suoi. Solitario, poco incline ad avere accanto qualcuno con cui dividere pasti e nuotate.

Colori smaglianti e stile inconfondibile In alto a sinistra, un cavalluccio marino dei mari indonesiani, mimetizzato col fondo del mare. In alto a destra, un esemplare Golden Seahorse, dal manto giallo: gli ippocampi possono assumere molte colorazioni diverse. Sopra, un esemplare di Spiny Seahorse (Hippocampus guttulatus).


Minden Pictures / contrasto

tre la parete trasparente, per osservare la vita degli umani da cui, a sua volta, sarebbe stato costantemente guardato. Vibrando le basse alucce dorsali come un ventaglio, sino a settanta oscillazioni al secondo, muovendo le piccole pinne pettorali ai lati della testa per imprimere la direzione della manovra, allungandosi in posizione orizzontale, con la coda distesa, idrodinamica, per evitare ogni attrito, a modo suo sentiva l’ebbrezza della velocità che poteva raggiungere venti centimetri al secondo (avessero organizzato Olimpiadi marine, l’ultimo posto non gliel’avrebbe tolto nessuno).

Gli occhi, mobilissimi, ruotavano in maintorno a lui in quello che considerava il suo niera indipendente: uno poteva guardare vero padre, il maestoso mare. Quel padre in su, verso la superfcie trasparente, l’altro non lo avrebbe mai abbandonato. sul fondo del mare. In questo modo niente Aveva imparato che era bene stare attento poteva sfuggirgli su entrambi i lati del suo ad avvistare le reti dei pescatori che affontronco, dotato di placche davano le loro trappole ossee rigide ad anello. Era in prossimità delle coste, sempre vigile. Guardare per catturare esemplari A modo suo ovunque intorno a sé, da esibire come oggetti sentiva l’ebbrezza godere di quella visione essiccati (orrore!) oppure della velocità ad ampio raggio faceva negli acquari: il cavallucdi lui un animaletto avicio questo non poteva che poteva do di spiare tra le alghe, saperlo. Se lo avesse saraggiungere le fronde delle piante puto, avrebbe provato un i 20 centimetri marine che costituivano sacrosanto terrore per le il suo ambiente naturale, scatole di vetro, le quali al secondo alla profondità di non olfngono di essere la miltre cinquanta metri. Non lesima parte di un mondo avrebbe mai toccato gli abissi tenebrosi delmarino che nessun individuo dovrebbe mai le balene, giù giù, nell’inferno del mare. E si simulare: lì dentro tutto è ovattato e muto, augurava che, neppure per errore, enormi l’ossigeno è razionato, le piantine sembrano fauci potessero divorarselo. Però voleva cadi plastica e gli occhi roteanti di un cavallucpire quante specie si muovevano con lui e cio avrebbero tentato invano di spingersi ol-

Attrazione fatale. E poi un giorno che era distratto e non se lo aspettava, si imbatté nella femmina più bella che avesse mai visto, nel cono di luce dove lei si era piazzata per prima, occupandolo: sfoggiava un incredibile colore verde, brillante sotto i raggi del sole. Lo aspettava, immobile. Lo guardava di lato con un occhio solo, maliziosamente seduttiva: come s’era avvicinato, lei aveva iniziato la danza nuziale, muovendo la testa avanti e indietro, con eleganza. Poi, cogliendolo alla sprovvista, lo aveva arpionato con la sua coda a riccio, carezzandolo lenta, morbida. Il cavalluccio marino si era sentito invadere da un brivido di tenerezza. Per un attimo soltanto provò il desiderio di sottrarsi e di fuggire lontano, ma le alucce non rispondevano ai suoi impulsi. Lei strinse ancor più la presa, e oscillava, danzando. Il mare intorno aveva predisposto per loro il meglio di sé: la trasparenza luminosa dell’acqua, il tepore, una sotterranea vibrazione di armonie sonore. Tutto era perfetto. Il cavalluccio spinse il suo muso lungo verso quello di lei: le bocche aderirono aspirandosi avidamente. Divenne blu scuro per l’emozione, e infne si schiarì in un meraviglioso celeste, per non spaventarla e rischiare di essere confuso con il blu marino. Un azzurro così azzurro come talvolta gli occhi umani, quando sono commossi, sanno copiare dal cielo. In fondo era stanco di stare sempre solo; non si sarebbero lasciati mai più. Valentina Fortichiari (3 - fne. Gli altri racconti sono stati pubblicati sul n.13 del 28 marzo 2014 e sul n.22 del 30 maggio 2014) © riproduzione riservata

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Green Lab / a cura di Sara Gandolf sgandolf@corriere.it @scientifcando

Dallo Stelvio alle città la sfda del termodinamico Solare a concentrazione Trinum, riciclabile, dà calore ed energia

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aureato in ingegneria meccanica con specializzazione in energia a Roma Tre, Alessio De Marzo ha scoperto la sua strada mentre lavorava alla tesi nel Centro di ricerca Enea di Casaccia. «Mi sono appassionato al mondo della ricerca e quando mi hanno offerto l’assunzione nella sede Enel a Pisa l’ho accettata al volo», spiega. Nessun rimpianto per l’“opzione estero” lasciata nel cassetto. In azienda, senza espatriare, Alessio ha l’opportunità di occuparsi dell’ultima frontiera della ricerca sul fronte delle rinnovabili, ancor più da quando, un anno e mezzo fa, è passato al dipartimento Innovazione di Enel Green Power (Egp). «Seguo diversi progetti, principalmente nel campo del solare termodinamico, della geotermia e dell’energia marina: tecnologie non ancora mature, che necessitano di un ulteriore step di sviluppo per essere lanciate sul mercato». Tra i vari progetti, c’è la macchina cogenerativa a concentrazione solare Trinum, prodotta da Innova con motore Sterling, ora installata ad alta quota sullo Stelvio nell’ambito della partnership tra Egp,

Fotovoltaico I vecchi pannelli controllati in cielo dai droni

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aureato in ingegneria al Politecnico di Milano, Francesco Grimaccia ricorda con un sorriso il periodo del dottorato. «Ai miei tempi erano ancora 800 euro al mese, che non erano molti, ma il dottorato mi ha dato l’opportunità di trascorrere diversi mesi all’Università del Queensland di Brisbane, in Australia, seguendo un progetto di monitoraggio della barriera corallina attraverso sensori». Tornato a Milano e fnito il dottorato, è poi riuscito a vincere uno degli ultimi concorsi per una posizione di ricercatore a tempo indeterminato. Pre-riforma Gelmini. E oggi assicura: «Mai cercato un posto all’estero. Sono ottimista per natura e sono convinto che si possa fare molto, in termini di ricerca, anche in Italia». Francesco si occupa, tra le altre cose, di Unmanned Aerial Vehicles, veicoli senza pilota. «Nati in ambito militare, negli ultimi dieci anni hanno avuto una forte espansione in ambito civile. Con la società torinese Nimbus, abbiamo applicato questo tipo di tecnologia al fotovoltaico. Un settore che, nella sua prima fase di sviluppo, ha goduto

Techno Innovation Park di Bolzano e provincia autonoma di Bolzano. «Sfruttando la tecnologia solare termodinamica, produce 1 kilowatt di potenza elettrica e 3 kilowatt di potenza termica (o calore) a partire dalla concentrazione dei raggi solari. A differenza del fotovoltaico, in cui c’è produzione diretta di elettricità, Trinum produce, infatti, prima il calore, il quale viene in parte destinato all’utente fnale come energia termica e in parte è convertito in elettricità». Completamente riciclabile, Trinum si autoprotegge richiudendosi in caso di condizioni avverse ed è in grado di produrre fno al 40% di energia in più rispetto a un impianto fotovoltaico. Le sue dimensioni contenute potranno in futuro permetterne l’installazione in contesti urbani e residenziali, anche per il riscaldamento di uffci e abitazioni. «In questa fase stiamo testando la macchina in condizioni climatiche estreme, in diverse zone del mondo. Nel giro di due anni potrebbe essere pronta per il mercato».

di incentivi fn troppo generosi. Con i rischi che questo implica: c’è stata una fortissima corsa a installare fotovoltaico, ma la velocità spesso è nemica della qualità. Adesso i rubinetti sono stati chiusi, l’ultimo Conto energia ha ridotto gli incentivi e la bolla speculativa è scoppiata. Ora c’è bisogno di mettere a punto sistemi di monitoraggio su quanto installato. Anche per controllare, dal punto di vista assicurativo, se sono stati rispettati i vincoli contrattuali di performance minima». Da qui l’idea di utilizzare i veicoli senza pilota, ad ala fssa o multicotteri, leggerissimi e di dimensioni assai ridotte (dai 60 cm al metro di raggio) su cui applicare sensori sia nel visibile, quindi macchine fotografche Hd, sia nell’infrarosso, ossia sensori in grado di “vedere” se la temperatura sul pannello è omogenea o che non siano presenti difetti operativi (come gli hot spot, punti caldi) o di produzione (i snail trail, bave di lumaca) che compaiono mesi dopo l’uscita dalla fabbrica.

Alessio De Marzo Ingegnere meccanico, 35 anni, è ricercatore nel dipartimento Innovazione di Enel Green Power dove si studiano tecnologie rinnovabili per il futuro.

Francesco Grimaccia Ingegnere, 35 anni, è ricercatore a tempo indeterminato al Solar Tech Lab del Politecnico di Milano e si è specializzato in velivoli a pilotaggio remoto. © riproduzione riservata

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SeTTe | 30 — 25.07.2014



Sostenibilità domestica Dai cortili ecologici all’orto condiviso: premiati i migliori

Quelli che, nel loro piccolo, ogni giorno vivono green I riconoscimenti di Eco Courts Awards a gruppi e famiglie che hanno adottato modelli di risparmio energetico nella vita quotidiana di Stefano Rodi

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al Nimby, acronimo di Not In My Backyard (non nel mio cortile), al «guarda nel mio cortile, e impara». Il passo verso un tipo di vita più ecosostenibile passa anche attraverso questo salto ideologico e, forse, anche logico. Va in questa direzione un progetto sostenuto dalla Commissione europea che terminerà con l’assegnazione degli Eco Courts Awards. Attorno a questo piano si è formata sul web la comunità dei Cortili ecologici (life-ecocourts.it), per un totale di oltre 4mila utenti che sono intervenuti con idee e suggerimenti. Hanno aderito singole persone, famiglie, condomini, associazioni e istituzioni pubbliche. Il progetto, anche attraverso l’assegnazione dei premi, ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica dimostrando, con esempi concreti, come sia possibile raggiungere una concreta riduzione dei consumi nella nostra vita quotidiana: -15% di energia e di rifuti, -30% di acqua. Questo in un Paese nel quale ciò che si butta via dalle singole case, stando alle cifre riportate sul sito degli Eco Courts, «rappresenta ancora il 60% del totale dei rifuti prodotti nelle città, e che è il secondo in Europa per uso pro capite di acqua al giorno: 340 litri a testa». Rivoluzione dal basso. Il progetto dei Cortili ecologici, che punta molto sul concetto e sulla pratica dell’agire comune e dell’impegno collettivo, è promosso dal Comune di Padova, in qualità di coordinatore, insieme a Coop, Regione Toscana e Regione Emilia Romagna. Partito oltre un anno fa, ha prima raggruppato 80 candidature e, tra queste, ne sono state ora selezionate 16. Non si tratta volutamente di grandi realtà: quella immaginata dal progetto voluto dalla Commissione europea è una rivoluzione

Fiori e biciclette Sopra, un momento di pausa della Magnalonga, il giro in bicicletta per le periferie romane giunto alla sesta edizione. A destra, una via forita di Capodarco, nelle Marche, uno dei Comuni che si sono distinti per iniziative ecosolidali.

che deve partire dal basso. Modelli semplici, facilmente adottabili da chi vive in condominio in città, o nelle case di campagna. Come, per esempio, succede a Brugine, in provincia di Padova, dove cinque famiglie hanno messo in piedi una fattoria sociale e hanno deciso di condividere tutto: orto, laghetto per innaffare le piante alimentato dall’acqua piovana convogliata attraverso un sistema di grondaie e compostaggio quotidiano. Questo sistema permette di ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi. La famiglia di Alberto Maneschi, di Podenzana, invece, si è dotata di un impianto fotovoltaico che copre l’intero fabbisogno energetico, l’acqua piovana viene recuperata e convogliata in un serbatoio e utilizzata per

l’irrigazione, mentre quella per la lavanderia viene presa da un pozzo romano. Poi c’è chi, come Andrea Garibaldi, a Campogalliano, ha costruito una casa fatta di legno all’interno e mattoni all’esterno, con una stufa a pellet che riscalda i tre piani dai quali è composta, pannelli fotovoltaici e orto biodinamico dietro casa. Ma tra i fnalisti che concorrono ai premi che saranno assegnati in novembre, non ci sono solo progetti domestici: concorrono anche la Magnalonga di Roma, per esempio. Si tratta di un giro in bici per le strade della periferia della capitale, giunto alla sesta edizione, che mette insieme l’idea di mobilità sostenibile con la riappropriazione di spazi urbani che rivivono con spettacoli e mercatini. © riproduzione riservata

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Sette | 30 — 25.07.2014


Smart Energy Manifestazione internazionale a Verona dall’8 al 10 ottobre

L’effcienza energetica è una fonte rinnovabile

L’Italia punta a tagliare i consumi attraverso fonti sostenibili e riduzione dei gas serra. Ma il risparmio passa dalla consapevolezza dei cittadini

di Andrea Milanesi

S

iamo ormai arrivati a un punto di non ritorno: con l’entrata in vigore (il 19 luglio scorso) del decreto legislativo per il recepimento della Direttiva europea 2012/27/UE sull’effcienza energetica, anche il nostro Paese si impegna uffcialmente a raggiungere l’obiettivo della riduzione dei consumi di energia primaria del 20% entro il 2020, target che dovrà incrociarsi con quelli relativi all’incremento dell’uso di fonti rinnovabili e alla diminuzione dei gas a effetto serra (il famoso “20-20-20”).

Sfde future. Sarà proprio questo uno dei temi più

caldi del prossimo Smart Energy Expo, la manifestazione internazionale dedicata alla piattaforma di soluzioni, tecnologie e prodotti legati appunto all’effcienza energetica; organizzata da Veronafere con la partnership tecnica di EffciencyKNow, la seconda edizione dell’evento è in programma dall’8 al 10 ottobre, quando si daranno appuntamento i principali protagonisti dell’intera fliera, dagli operatori di settore alle pubbliche amministrazioni e ai consumatori fnali, tutti coinvolti in prima persona nelle sfde future di un comparto in continua evoluzione dinamica. «Il settore energia in Europa sta attraversando uno dei cambiamenti più profondi della sua storia», ci ha raccontato Federico Testa, presidente del Comitato scientifco del Verona Effciency Summit e di Smart Energy Expo; «il cambiamento è strutturale per il ruolo e lo sviluppo che stanno avendo le nuove tecnologie, il valore si sta spostando progressivamente e sempre più rapidamente nel settore “downstream”, ovvero verso un consumatore sempre più consapevole e protagonista delle sue

Alta tecnologia In alto, il cruscotto della Model S di Tesla Motors, nello stand di Alpiq InTec, allo Smart Energy Expo 2013. Sopra, Federico Testa e, sotto, Maria van der Hoeven.

scarti, risorse e bio protagonisti Oltre al Verona Effciency Summit, dall’8 al 10 ottobre, il programma di Smart Energy Expo (smartenergyexpo.net) ospiterà nei padiglioni di Veronafere anche gli Stati generali dell’effcienza energetica (il 9), il Convegno di chiusura del progetto europeo GR3 “Effcienza nell’utilizzo degli scarti nel settore agricolo” (il 9), il BioEnergy Effciency Forum (il 10), il Forum della Cogenerazione (il 10) e il ciclo di lezioni e seminari “Energy Effciency”.

scelte in campo energetico». In vista dei prossimi traguardi, si stima infatti che in Italia “fare effcienza” possa comportare un risparmio in bolletta di circa 8 miliardi di euro all’anno e muovere investimenti per un totale di 50/60 miliardi di euro, con una previsione di risparmio energetico nel decennio 2010-2020 intorno agli 20 Mtep (tep = tonnellate equivalenti di petrolio, unità di misura per l’energia). Il “primo” carburante. Punto di incontro privi-

legiato tra domanda e offerta da parte dei maggiori player della white-green economy, lo Smart Energy Expo verrà appunto aperto l’8 ottobre dal Verona Effciency Summit, che vede la presenza di scienziati, imprenditori e interlocutori altamente qualifcati: «Si tratta del più importante forum internazionale dedicato a un settore come quello dell’effcienza energetica», ha dichiarato Maria van der Hoeven, già ministro degli Affari economici dell’Olanda e ora direttore esecutivo della Iea (International Energy Agency), «che rappresenta realmente il “primo carburante”, in quanto i risparmi di energia derivanti dalle misure di effcientamento superano già qualsiasi altra fonte di singolo combustibile nei Paesi aderenti all’Iea». © riproduzione riservata

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Storie ecosostenibili / a cura di Manuela Croci

Quando il bio conquista stelle e corone

Il ristorante di Montecarlo dove tutto è a km zero, il wellness nel resort sardo e un nuovo modo di “disegnare” il futuro Stella michelin

Dove è green pure lo champagne Il pesce è rigorosamente locale, fornito da una squadra di pescatori della baia monegasca e del Golfo di Genova. Le verdure sono a chilometro zero e, ça va sans dire, di stagione. Pure il pepe e lo champagne sono biologici. Non cede su nulla Paolo Sari, chef di origini venete che dal 2012 ha portato la sua flosofa al ristorante Elsa del Monte-Carlo Beach (Principato di Monaco; monte-carlo-beach.com). Il risultato? Duplice, perché alla Stella Michelin si è aggiunta pure la certifcazione Bio 100% di Ecocert (primo al mondo). E con il suo stile culinario, sempre alla ricerca di piatti che siano “buoni” anche per la salute di chi li mangia, pare abbia conquistato pure celebrità e teste coronate.

SarDegna

rifiUti

Una raccolta sempre più differenziata Nonostante la diminuzione della produzione di rifuti, nel 2013 la raccolta differenziata di carta e cartone torna a crescere e, a livello comunale, raggiunge i 2,9 milioni di tonnellate (con un incremento dell’1% rispetto al 2012). È questo uno dei dati più signifcativi a emergere dal rapporto annuale di in bici lungo la costa Per vacanze davvero disintossicanti – da stress e altre magagne della vita metropolitana – è indispensabile immergersi nella natura. Al Lantana Resort di Pula, nel sud della Sardegna (lantanaresort.it), si può usare la bicicletta per andare alla scoperta della costa e, dopo l’attività fsica, continuare il wellness con i menu sani e bilanciati del ristorante (anche per vegetariani, vegani e celiaci). © riproduzione riservata

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Comieco – il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli imballaggi a base cellulosica – che se da un lato registra come i tassi di riciclo si attestino intorno all’86,1% e quelli di recupero raggiungano il 93,4%, dall’altro conferma l’effcacia delle operazioni di raccolta, con una media pro capite di 48,4 chilogrammi per abitante.

DiSegni & foreSte

le ecomatite che salvano gli alberi Per disegnare un futuro migliore, nel pieno rispetto dei colori e dei valori della natura, il marchio Faber Castell ha prodotto le linee di “ecomatite” realizzate con un fusto ricoperto di vernice ad acqua e ricavato da “legno da riforestazione” certifcato Fsc (Forest stewardship council). È il segno evidente di una politica di responsabilità ambientale che la storica azienda tedesca (fondata nel XVIII secolo) persegue da decine di anni attraverso appunto progetti

di riforestazione che, dopo aver già interessato alcune zone della savana brasiliana, in tempi recenti sono approdati anche nella regione settentrionale della Colombia, dove 1.876 ettari di bosco sono stati destinati alle piantagioni di Gmelina arborea, comunemente nota come “melina”, arrivando a dimezzare le emissioni di diossido di carbonio.


programmi dal 26 luglio all’1 agosto telepatici / Ma Raitre ha ancora un posto?

di Paolo Martini

Quello “al sole” ce l’ha, eccome. È proprio la telenovela napoletana il simbolo di una contraddizione che dopo Floris è ancor più evidente

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uel bianco e nero così netto che risplende nelle ultime ore del solleone, con le repliche estive di Ai confini della realtà, fa ancora più contrasto con i colori lucidi e pop che abitualmente portano al prime-time i telespettatori di Raitre, per l’interminabile Un posto al sole. Ed è tutta qui, di nuovo, anche nei freddi numeri dello share (che vedono le repliche del capolavoro classico americano ferme sul 3-4 per cento contro il 9-10 del polpettone napoletano), la contraddizione di questa che un tempo era la terza rete del servizio pubblico, ed è diventata poi una sorta di “seconda” prima rete, nel senso di una nuova Raiuno, magari meno bianca e più rossa, ma che pare quasi condannata alla stessa coazione a ripetersi, ovvero alla malattia letale della tv generalista. Però, se si vuole guardare alla realtà televisiva italiana con una certa obiettività, bisogna riconoscere che l’ultimo sfortunato direttore di Raitre Andrea Vianello continua a provare, nel bene o nel male, la via di una rifondazione e non si accontenta di gestire i reduci del passato imbellettandoli. Ora alla terza rete è toccata pure la crisi per l’uscita di Giovanni Floris, che suona anche come la dichiarazione d’intenti di La7 di puntare tout court a ereditare il ruolo e il pubblico di quella che fu Raitre. Per Floris questa scelta è una bella sfida, ma per la Rai è, in definitiva, un’opportunità. Olé!, si può cambiare. E non è detto che sia un male, anzi. Del resto, aldilà della questione dei milioni di euro di compenso, e aldilà di ogni altro problema d’opportunità politica, Raitre non poteva certo trovarsi con un Floris dilatato oltre ogni misura naturale nel palinsesto, esattamente come era già successo con Che tempo che fa. C’è poi un pro-

blema specifico e tutto particolare di congiuntura italiana, che mina alla radice la possibilità di rivedere i fasti della Raitre che fu, ed è il rinnovamento della classe politica di sinistra, che pesa ancor di più dell’assunzione della responsabilità di governo da parte del partito “azionista di maggioranza” della terza rete (cosa che era già successa). La chiave di fondo della terza rete di Angelo Guglielmi era stata proprio la spinta per il rinnovamento, con i volti e soprattutto con il linguaggio televisivo, particolarmente efficace nei confronti di una società e di una scena del potere che apparivano immobili, consunte, desuete. E forse un giorno di questa televisione si scriverà quel che Franz Kafka pone all’inizio del suo celebre racconto Ein Ungerkünstler (Il digiunatore) – che viene riproposto in italiano dall’editore Nutrimenti con un bel saggio di commento di Raoul Precht, dal titolo Kafka e il digiunatore: «Negli ultimi decenni l’interesse per i digiunatori è molto diminuito. Mentre prima valeva la pena di allestire simili spettacoli, oggi questo è del tutto impossibile. Erano altri tempi». Eccoci al punto: forse sono già altri tempi, davvero, questi in cui viviamo, e anche Raitre non può restare eternamente uguale a se stessa. Forse non vale la pena di mettere in una gabbia simile a quella di Ballarò un altro “digiunatore”, ma di provare a fare qualcosa di nuovo. In fondo, anche questo stile d’informazione televisiva, questi format, questo linguaggio, hanno fatto già girare le spalle a un certo numero di spettatori più avvertiti e meno generalisti, che sembrano ormai ripetere con Kafka: «A ripensarci qualche anno dopo, i testimoni di queste scene non riuscivano quasi più a comprendere se stessi».

Telescherno / Di Stefano Disegni

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Sabato 26 Luglio Rai Uno

Canale 5

Italia 1

Rai Due

Rai Tre

Zorro Telefilm Un blog da cani Telefilm Un pesce di nome Tinto Sulla via di Damasco Voyager Factory La nave dei sogni Film-tv Il nostro amico Charly TF La nostra amica Robbie Telefilm Tg 2 Giorno Notiziario Sereno Variabile Estate Automobilismo: G.P. di Ungheria di Formula 1 Qualifiche Sport Squadra Speciale Colonia Telefilm Squadra Speciale Stoccarda Telefilm Squadra speciale Lipsia Telefilm Tg2 Flash L.I.S. Notiziario Arctic Air Telefilm Il commissario Rex TF Tg2 20.30 Notiziario Un killer tra noi Film-tv Luther Telefilm Rai Player Rubrica Tg 2 Notiziario

9.00 La carovana dei Mormoni Film 10.20 La grande rapina Film 12.00 Tg 3 Notiziario 12.15 Tgr Il Settimanale 12.45 La signora del West TF 13.35 Timbuctu - I viaggi di Davide Documentari 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo Notiziario 14.20 Tg 3 Notiziario 14.50 Tg 3 Lis Notiziario 14.55 Rai Player Rubrica 15.00 Ciclismo: Tour de France 18.10 I misteri di Murdoch TF 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo Notiziario 20.00 Blob Videoframmenti 20.15 Charlot pompiere Film 20.40 Ai confini della realtà Telefilm 21.05 Brothers Film (dramm., 2009) con Natalie Portman, Tobey Maguire. Regia di Jim Sheridan 23.00 Tg 3. Tg Regione 23.20 Amore criminale Attualità 0.20 Tg 3 Notiziario

21.20 Napoli prima e dopo Musicale Dal Maschio Angioino di Napoli, grandi artisti interpretano le più belle liriche napoletane di tutti i tempi. Conduce Pupo, con la partecipazione di Gloriana

21.05 Un killer tra noi Film-tv Ispirato a una storia vera, la vicenda di Tess, una ragazza che cerca coraggiosamente di scoprire chi è lo spietato assassino di sua madre

21.05 Brothers Film Dopo la presunta morte di Michael, il fratello Jannick e la moglie Sarah scoprono tra loro sentimenti diversi dall’odio. Ma Michael torna dalla sua prigionia

21.10 Rosamunde Pilcher Quattro sfumature d’amore Film-tv Dopo la morte di Guy, Laura si avvicina ad Hamish, sempre pronto a darle conforto. Alexa, intanto, confida all’amica Lucilla di sospettare dell’infedeltà di Noel

21.10 Dragon Trainer Film Hiccup è un giovane vichingo che vive in un villaggio sperduto nel nulla, in una landa inospitale, con poco cibo e, soprattutto, infesstata dai draghi

Rai 4

Rai Premium

Rai Storia

La 5

Rete 4

12.20 Ong Bak 2 Film 13.55 Rai Player Magazine 14.05 Star Trek VI - Rotta verso l’ignoto Film 16.00 Wonderland 2014 16.25 Alphas Serie 17.55 Rai News - Giorno 18.00 Brothers & Sisters Telefilm 19.30 Rai Player Magazine 19.40 C’era una volta Serie 21.10 Ghost Whisperer Serie 22.45 Breaking Dawn Film 0.15 Ombre del passato Film

11.55 Terra Ribelle Miniserie 13.40 Raccontami Serie 15.30 Anica Appuntamento al Cinema Rubrica 15.35 Cugino & Cugino Miniserie 17.30 Rai News - Giorno 17.35 Eroi per Caso Miniserie 19.20 Rai Player Magazine 19.30 Eroi per Caso Miniserie 21.15 Il Bell’Antonio Miniserie 23.00 Cadfael - I Misteri dell’Abbazia: Il novizio del diavolo Serie

16.35 Storie dell’Italia: viaggio in seconda classe 17.45 Tablet - Italiani Rita Levi Montalcini - Fabiola Gianotti 18.45 Rewind - Binario cinema Un giorno da leoni 20.40 Il giorno e la storia 21.00 Il tempo e la storia Le donne il boom e il lavoro 21.35 Eco della storia - Italia Grande guerra 22.35 Crash - contatto impatto convivenza

16.20 Lina’s Hair Reality show 16.40 Rachel Zoe Project Documentari 17.30 Non Ditelo Alla Sposa Documentari 18.30 Extreme Makeover Home Edition Documentari 20.10 Find My Family Finalmente Insieme 21.10 Piccolo grande amore Film 0.15 Che Trucco! Reality show 1.20 So You Think You Can Dance Documentari

8.25 9.05 9.55 10.00 10.30 11.20 12.25 13.30 14.00 15.20 16.10 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.30 20.35 21.20 0.00

Quark Atlante Dreams Road Attualità Tg 1 L.I.S. Attualità Mixitalia Attualità Quark Atlante Speciale Linea Verde Orizzonti Estate Magazine Food Market’s: profumi e sapori a Km 0 Attualità Telegiornale Notiziario Lineablu Magazine Legàmi Telenovela Un ciclone in convento TF Tg 1 Notiziario A Sua immagine Passaggio a Nord Ovest Reazione a catena Gioco Telegiornale Notiziario Tg sport Rubrica sportiva TecheTecheTè Varietà Napoli prima e dopo Musicale Miss Fisher: Assassinio sul treno per Ballarat Film-tv Tg1 Notte Notiziario

1.05 1.20 Una coppia voluta da Dio Film

7.45 8.00 8.25 8.55 9.30 10.00 11.25 12.10 13.00 13.30 13.45 15.30 16.15 17.00 18.00 18.05 19.35 20.30 21.05 22.40 23.35 23.40

Rai 5

Rai Movie

15.35 5 Buoni Motivi - Le Radiose Giornate 15.40 Teatro di Guerra: Le Radiose Giornate Teatro 17.10 Rai News - Giorno 17.15 Opera - Le Nozze di Figaro 20.25 Rai Player Magazine 20.35 Ubiq - Lituania 21.15 Teatro - L’ingegner Gadda Va Alla Guerra Teatro 22.50 Speciale Festival di Spoleto 2014 Documentari 23.25 David Letterman Show

13.35 Rai Player Magazine 13.45 The Road Film 15.35 Wargames - Giochi di guerra Film 17.35 Rai News - Giorno 17.40 Rai Player Magazine 17.50 Piramide di paura Film 19.45 È già ieri Film 21.15 Milano odia: la polizia non può sparare Film 23.00 Hell On Wheels Serie 0.30 Rai News - Notte 0.35 Transsiberian Film

112

SETTE | 30 ÐÐ 25.07.2014

13.45 14.15 15.00 15.50 16.40 17.30 17.55 18.20 18.45 19.35 21.00 21.50 23.05

6.00 7.55 8.00 9.10 10.00 11.00 13.00 13.40 13.45 14.40 17.00

19.00 20.00 20.40 21.10 23.30 1.30

Tg 5 Prima pagina Traffico Informazione Tg 5 Mattina Notiziario Superpartes Attualità Melaverde Rubrica Forum Attualità Tg 5. Meteo.it Notiziario Giffoni Festival Rubrica cinematografica Dallas Telefilm E se... fosse andata diversamente Film-tv Una ragazza speciale Film-tv (comm., 2000) con Sophie Schütt, Johannes Brandrup, Oliver Petszokat. Regia di Ute Wieland Il segreto Telenovela Tg 5. Meteo.it Notiziario Paperissima Sprint Varietà Rosamunde Pilcher Quattro sfumature d’amore - Perdono Film-tv Sotto protezione Film-tv Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it

Rai Gulp

Boing

Gulp Music Grachi Prank Patrol Matt Hatter Chronicles Spike Team Cartoni Animati The Jungle Book Cartoni Winx Club Cartoni Animati Gulp Music Elephant Princess Inazuma Eleven Film Kung Fu Panda Cartoni Winx Club Cartoni Animati Next Tv

17.25 Legend of Chima Cartoni 17.50 Transformers: Prime Beast Hunters Cartoni 18.15 Ben 10 Omniverse New 18.40 Doraemon Cartoni animati 19.40 Lo straordinario mondo di Gumball Cartoni animati 20.05 Spongebob Cartoni animati 20.30 Catch Up Boing Speciale Dragons: i Paladini di Berk 21.45 Maledetti Scarafaggi 22.15 Febbre ‘80 - Che campioni Holly e Benji

7.00 7.40 8.20 9.20 10.20 12.10 12.25 13.00 14.00 16.35

18.30 19.00 19.30

21.10 23.00

0.55

Tutto in famiglia Telefilm La vita secondo Jim Serie Dance Academy Telefilm Suburgatory Telefilm Glee Serie Giffoni - Il sogno continua Studio Aperto. Meteo Sport Mediaset Sport Nikita Telefilm Ballare per un sogno Film (dramm., 2008) con Mary Elizabeth Winstead, Riley Smith. Regia di Darren Grant Studio Aperto Notiziario Tom & Jerry Cartoni Lorax - Il guardiano della foresta Film (animaz., 2012) Regia di Chris Renaud, Kyle Balda Dragon Trainer Film (animaz., 2010). Regia di Dean DeBlois, Chris Sanders Interceptor Film (fant., 1979) con Mel Gibson, Joanne Samuel. Regia di George Miller Sport Mediaset Sport

7.40 Miami Vice Telefilm 8.40 Distretto di polizia Telefilm 10.45 Ricette all’italiana Attualità 11.30 Tg 4 - Telegiornale Notiziario 12.00 Renegade Telefilm 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Matrimoni all’italiana Reality show 16.10 Ieri e Oggi in Tv Speciale Varietà 17.00 Poirot Telefilm 18.55 Tg4 - Telegiornale Notiziario 19.35 Ieri e Oggi in Tv Varietà 19.55 Tempesta d’amore Soap opera 20.30 Il segreto Telenovela 21.30 The Mentalist Telefilm 23.50 Letters from a Killer Film (thriller, 1998) con Patrick Swayze, Kim Myers. Regia di David Carson 1.50 Tg 4 Night News News 2.10 Ieri e Oggi in Tv Speciale Varietà


programmi dal 26 luglio all’1 agosto 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico Notiziario 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 Notiziario 7.50 Omnibus meteo Attualità 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira - Il diario Attualità 11.40 Omnibus Attualità 13.30 Tg La7 Notiziario 14.00 Tg La7 Cronache Attualità 14.40 Diane: uno sbirro in famiglia Telefilm 16.40 Le colline blu Film 18.15 L’ispettore Barnaby Serie 20.00 Tg La7 Notiziario 20.30 In onda Attualità 21.10 Il commissario Maigret Telefilm 1.00 In onda Attualità

La 7 D 8.30 8.50 9.50 11.50 12.00 12.55 13.05 13.25 15.30 17.50 18.55 19.00 19.40 21.30

Tg La7 Notiziario I menù di Benedetta Cuochi e fiamme Ricetta sprint Varietà I menù di Benedetta Tg La7 Notiziario Food maniac Varietà Cuochi e fiamme I menù di Benedetta Le interviste barbariche Tg La7 Notiziario Food maniac Varietà Cuochi e fiamme Cara, insopportabile Tess Film (comm., 1994) con Shirley MacLaine, Nicolas Cage. Regia di Hugh Wilson 23.25 Italian Fashion Show – Speciale Alta Moda 23.55 La Mala educaxxxiòn

Real Time 6.00 Paint Your Day 6.25 Extreme Makeover: Diet Edition Documentari 8.15 24 ore in sala parto 10.00 Vite al limite Documentari 10.55 Io e le mie mogli 11.50 Il nostro piccolo grande amore Documentari 12.45 Dire, Fare, Baciare Varietà 14.40 Randy: SOS matrimonio 15.35 Wedding Island 16.30 Il nostro piccolo grande amore Documentari 17.25 Paint On The Road 19.20 SOS Home Makeover 20.20 Cucine da incubo USA 21.10 Il mio grosso grasso matrimonio gipsy US 23.00 Crimini del cuore 23.55 Sex ER: tutta colpa del sesso Documentari 0.50 24 ore al pronto soccorso 1.45 24 ore in sala parto

Sky Cinema Hits

Sky Cinema Family

Sky Sport 1

7.15 Bed Time Film 9.00 Agente 007 - Si vive solo due volte Film 11.00 Incontri ravvicinati del terzo tipo (Director’s Cut) Film 13.20 Il cammino per Santiago Film 15.35 Una pallottola spuntata Film 17.05 Flight Film 19.40 Taken: la vendetta Film 21.10 Warm Bodies Film 22.55 LOL - Pazza del mio migliore amico Film 0.40 Smashed Film 2.05 L’uomo della pioggia Film 4.25 Taken: la vendetta Film

9.10 Karla & Katrine amiche inseparabili 10.40 Il castello di Ra-Tim-Bum Film 12.30 L’apprendista mago 14.10 Il segreto di Noemie 16.00 Grosso guaio a River City 17.35 Charley e l’angelo Film 19.10 Ratatouille Film 21.00 Dino e la macchina del tempo Film 22.30 Storm - Una tempesta a 4 zampe 0.10 Cercasi tribù disperatamente Film

12.00 Nel Nome del Diez: Da Maradona a Messi 12.30 Speciale Calciomercato 13.30 Goal Deejay Mondiale 14.00 Mondiali 2014 Calcio 16.00 Italia Beach Soccer Tour: Santa Maria di Castellabate. 18.00 I Signori del Calcio Story Boban Rubrica 19.00 Guinness Champions Cup 20.45 Serie A Calcio 21.00 Tutti i Gol del Mondiale dei Mondiali 22.05 Guinness Champions Cup 3.55 Calcio Highlights Rubrica

Sky Cinema Comedy

Sky Cinema Passion

Sky Sport 2

Sky Cinema 1

La 7

6.00 One Direction: This Is Us Film 7.50 L’uomo d’acciaio Film 10.15 20 anni di meno Film 12.10 The Bodyguard - Guardia del corpo Film 14.20 I puffi 2 Film 16.10 Alexander Film 19.05 Mi rifaccio vivo Film 21.00 Sky Cine News Rubrica 21.10 Jack Reacher - La prova decisiva Film 23.25 In Trance Film 1.10 20 anni di meno Film 2.50 I puffi 2 Film

Sky Cinema Max 8.15 Due agenti molto speciali Film 9.55 Code Name: Geronimo Film 11.40 Il segreto di David - The Stepfather Film 13.25 Broken City Film 15.20 La regola del silenzio - The Company You Keep Film 17.25 Die Hard - Un buon giorno per morire Film 19.05 Triplo gioco Film 21.00 Educazione siberiana Film 22.50 Into Darkness - Star Trek Film 1.05 Il segreto di David - The Stepfather Film

6.05 7.40 9.30 9.45 11.45 13.50 15.40 17.30 19.10 21.00 22.50 0.20

Deejay Tv 13.55 14.00 15.00 15.30 16.55 17.00 18.00 18.55 19.00 19.30 20.00 21.00 22.00

Deejay Tg News Lorem Ipsum Best of Pepsi Beat On Stage Tour Deejay Summer Hits Deejay Tg News Deejay Hits Musicale Felicity Telefilm Deejay Tg News Lorem Ipsum Best of Microonde Best of Varietà Jack On Tour 4 Varietà Drive Camp Varietà Via Massena 2 Best of Sitcom 23.00 Alias Telefilm

MTV

6.10 7.45 8.00 9.50 11.50 13.40 15.25 17.15 19.15 21.00 22.35 0.25 0.45

Come la prima volta Film Sky Cinema Magazine Cadillac Records Film Chicago Film La frode Film La ragazza con l’orecchino di perla Film Lettere d’amore Film Tutti pazzi per Rose Film Il matrimonio che vorrei Film La casa del custode Film Insonnia d’amore Film Sky Cinema Magazine Magic Mike Film

Lifestyle

Dove

12.40 Time’s Up - Coppie Contro Il Tempo Varietà 13.30 Ex On The Beach: la rivincita degli Ex Varietà 14.30 Plain Jane: La Nuova Me 15.30 The Ex And The Why Ritorniamo Insieme? 16.20 Teen Mom 2 Varietà 18.10 16 Anni e Incinta Varietà 19.40 Friendzone: Amici o Fidanzati? Varietà 20.10 Catfish: False Identita’ 21.10 Pranked Varietà 22.30 Ridiculousness: Veri American Idiots Varietà

12.45 Faccio un affare 13.50 La seconda casa non si scorda mai Documentari 14.55 Casa vista mare 15.50 Il Giro del mondo in 80 isole Documentari 16.50 Faccio un affare 17.50 Il mondo dal cielo 18.20 Grandi progetti 19.20 Casa vista mare 20.15 Compro casa: missione possibile Australia 21.05 Cambio casa (finalmente!) 22.00 Grandi progetti 22.55 Il mondo dal cielo

Fox

lei

Tv 2000 15.10 Alla Soglia del Cuore - Le Storie 15.10 Borghi d’Italia 15.50 Missioni dalle Periferie del Mondo 16.45 Racconti di Periferia Bari 17.35 Nel Cuore della Domenica 18.00 Rosaro da Lourdes 18.30 Tg 2000 19.00 L’ispettore Derrick Telefilm 20.00 Rosario da Lourdes 20.30 Tg Tg 21.00 La Canzone di Noi La Gara 23.30 Nel Cuore della Domenica 23.50 Rosario dal Santuario di Pompei

Un biglietto in due Film Nessuno è perfetto Film Sky Cinema Magazine Natale a New York Film The Fighting Temptations Film Ti presento i miei Film Terapia d’urto Film Pazze di me Film Un pesce di nome Wanda Film Il principe abusivo Film Il fuggitivo della missione impossibile Film Hitch - Lui sì che capisce le donne Film

9.30 10.20 10.45 11.10 13.00 13.30 14.00 14.50 16.30 16.55 17.50 18.20 19.10 20.00 21.50 23.35

American Dad Telefilm I Griffin Telefilm The Big Bang Theory TF I Simpson Telefilm American Dad Telefilm The Big Bang Theory TF Cumbia Ninja Telefilm C’era una volta Telefilm New Girl Telefilm Modern Family Telefilm Brickleberry Telefilm La vita secondo Jim TF I Simpson Telefilm The Big Bang Theory TF Teen Wolf Telefilm True Blood (v.o.) Telefilm

12.10 12.40 13.30 14.35 16.25 16.55 17.20 18.20 19.15 20.05 21.00 22.00 22.50

La stanza degli orrori La guerra delle torte Non ditelo alla sposa! Chi veste la sposaMamma contro suocera Keasha: l’abito perfetto Spose extralarge La seconda casa non si scorda mai Documentari I menù di Benedetta Accumulatori seriali Cuochi e fiamme Rubrica Chi veste la sposaMamma contro suocera Cattive maestre Scomparsi Documentari

8.30 Trans World Sport 9.35 Super 15 13.30 Speciale Rugby Dominguez Camp 13.45 Nissan The Quest Rubrica 14.00 Indycar 15.00 Canadian Open 17.00 Icarus Rubrica 17.30 Super 15 19.15 WWE Domestic Smackdown! 21.00 Canadian Open 0.00 Momenti di Golf Rubrica 0.30 ATP World Tour Masters 1000 Indian Wells

National Geographic 12.55 Megafabbriche italiane 13.55 Sfida finale Documentari 14.55 Il Vulcano che bloccò il mondo Documentari 15.55 Cacciatori di gemme 16.55 Cacciatori d’oro 17.55 Alaska. Nelle terre estreme: la sfida 18.55 Muoviti o muori 19.55 Cacciatori di gemme 20.55 Mega terremoti 21.55 Il futuro della Terra 22.55 I maghi del garage 23.55 Stupidi al quadrato 0.25 Muoviti o muori

History Channel 12.25 Segreti e misteri: La casa dei piaceri Documentari 13.20 Enigmi alieni Documentari 14.15 World Wars - il mondo in guerra Documentari 16.05 Costruzione di un impero: I Persiani Documentari 17.00 Missione restauro 18.00 A caccia di tesori 19.00 Macchine da soldi 20.00 Affari al buio - New York 21.00 Gli eroi del ghiaccio Himalaya Documentari 22.00 Swamp People 23.00 Mountain Men: Gli ultimi pionieri Documentari

SETTE | 30–– 25.07.2014

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Domenica 27 Luglio Rai Uno

Rai Due

Wanted: Paolo Villaggio Tg 1 Notiziario Overland 8 Attualità Quark atlante - Immagini dal pianeta Documentari Tg 1 Notiziario Dreams Road Attualità Con i tuoi occhi A Sua immagine Santa Messa e Recita del’Angelus Attualità Linea verde estate Automobilismo: G. P. Ungheria - Pole position Telegiornale Notiziario Automobilismo: G. P. Ungheria Sport Road Book Attualità Tg1 Notiziario Provaci ancora Prof 2 Serie Reazione a catena Gioco Telegiornale Notiziario Tg sport Rubrica sportiva TecheTecheTè Varietà Il restauratore Fiction Con Lando Buzzanca Speciale Tg1 Attualità

6.00 Videocomic 6.30 Real School - Il Divertinglese Cultura 7.00 Lassie Telefilm 7.45 Zorro Telefilm 8.10 Cronache animali 9.10 La nave dei sogni Film-tv 12.10 La nostra amica Robbie Telefilm 13.00 Tg 2 Giorno Notiziario 13.30 Tg2 Motori 13.45 Sereno Variabile Estate 14.15 Delitti in Paradiso TF 15.15 Il commissario Lanz TF 16.15 Il commissario Herzog Telefilm 17.15 Squadra speciale Lipsia Telefilm 18.00 Tg 2 Flash L.I.S. Notiziario 18.05 Reign Telefilm 18.55 Ciclismo:Tour de France 19.35 Il commissario Rex Telefilm 20.30 Tg 2 Notiziario 21.05 Hawaii Five-0 Telefilm 22.40 Strike back Telefilm 23.30 La Domenica sportiva estate Rubrica sportiva

22.55 23.10 Il gatto a nove code Film (thriller, 1971) 1.05 Tg 3 Notiziario

21.25 Il restauratore Fiction L’ex commissario Basilio esce di prigione dove ha scontato una pena di vent’anni per aver ucciso i killer che hanno assassinato la moglie incinta

21.05 Hawaii Five-0 Telefilm Alcuni ragazzini trovano un uomo in fin di vita dentro una grotta. È l’inizio, per la squadra, di una storia che porterà alla scoperta di un omicidio

21.05 La scomparsa di Alice Creed Film Due delinquenti decidono di rapire Alice, figlia di un ricco uomo d’affari, senza però fare i conti con le sue capacità. Con Gemma Arterton

Rai 4

Rai Premium

6.00 7.00 7.05 8.20 9.00 9.05 10.00 10.30 10.55 12.20 13.10 13.30 14.00 16.25 16.55 17.00 18.50 20.00 20.35 20.40 21.25 23.40

10.35 Doctor Who Special Serie 12.45 Star Trek V - Ultima frontiera Film 14.30 Ninja Film 15.55 Fumettology II - Rat-Man Documentari 16.25 Alphas Serie 17.55 Rai News - Giorno 18.00 Brothers & Sisters Telefilm 19.30 Ghost Whisperer Serie 21.10 C’era una volta Serie 22.45 Mainstream 2014 23.10 Ong Bak 3 Film

14.30 Anica Appuntamento al Cinema Rubrica 14.35 Puccini Miniserie 15.50 Autoritratti - Massimo Poggio Rubrica 16.45 Tutti Pazzi per Amore 2 Serie 17.40 Rai News - Giorno 17.45 Sfilata con Delitto Film 19.20 Raccontami Serie 21.10 Made in Sud Varietà 0.20 L’Olandese Scomparso Miniserie

Rai 5

Rai Movie

15.10 La Terra Vista Dal Cielo Riserve Documentari 16.05 Teatro - L’ingegner Gadda Va Alla Guerra Teatro 17.40 Rai News - Giorno 17.45 David Letterman Show 18.35 Petruska Musicale 19.30 Concerto Sentiero di Pace 20.35 Antonio Paolucci: I Due Michelangelo Documentari 21.15 Divini Devoti Documentari 22.00 Cool Tour Arte 22.55 L’uomo senza passato Film

8.15 Vogliamo vivere! Film 9.55 ANICA - Appuntamento al cinema Rubrica 10.00 Squadra antigangster Film 11.35 Anche libero va bene Film 13.25 Colpo secco Film 15.35 La notte dell’agguato Film 17.30 Rai News - Giorno 17.35 Grease 2 Film 19.35 Squadra antimafia Film 21.15 Mongol Film 23.20 Boardwalk Empire 2 Gimcrack and Bunkum Serie

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SETTE | 30 –– 25.07.2014

Canale 5

Rai Tre 7.05 9.05 10.45 11.30 12.00 12.25 12.55 14.00 14.30 16.10 17.30 18.55 19.00 20.00 20.15 21.05

Paisà Film (dramm., 1946) Il posto Film Tgr Premio Flaiano Tgr RegionEuropa Tg3 Notiziario TeleCamere Attualità Visionari Cultura Tg Regione. Tg Regione Meteo Notiziario Fantozzi contro tutti Film (comm., 1980) Fantozzi subisce ancora Film (comm., 1983) Ciclismo: Tour de France Meteo Informazione Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo Notiziario Blob Videoframmenti Colpo di scena Cultura La scomparsa di Alice Creed Film (thriller, 2009) con Gemma Arterton, Martin Compston. Regia di J Blakeson Tg 3 Notiziario

6.00 7.55 8.00 9.15 12.00 13.00 13.40 14.00 14.05 15.40 17.00

20.00 20.40 21.10

23.30 0.30

21.10 Il ciclone Film La vita della famiglia di Levante e del paesino toscano in cui vive viene stravolta dall’arrivo di una compagnia di splendide ballerine di flamenco

La 5

Rai Storia 17.35 Res - Donne Straordinarie Amelia Earhart 18.35 La rivoluzione francese 20.00 Lezioni Auditorium l’invenzione dell’Europa 20.35 Il giorno e la storia 20.55 Il tempo e la storia Le crociate 21.35 Speciale - storie della grande guerra 22.10 La rivoluzione francese 23.40 Il tempo e la storia Le crociate

14.55 The Secret Circle Telefilm 16.45 Non Ditelo Alla Sposa Documentari 17.45 Hit The Road Man Varietà 18.15 Extreme Makeover Home Edition Documentari 20.10 Find My Family Finalmente Insieme Varietà 21.10 Inga Lindstrom - Gli Orsi di Mariafred Film 23.15 Nip’n Tuck Telefilm 0.05 Coming Out Reality show

Rai Gulp 13.45 14.15 15.00 15.50 16.40 17.30 17.55 18.20 18.45 19.35

The Jungle Book Cartoni Grachi Prank Patrol Matt Hatter Chronicles Spike Team Cartoni Animati The Jungle Book 7 Cartoni Winx Club Cartoni Animati Gulp Girl 2013/2014 Elephant Princess A Tutto Ritmo - Made In Japan Film 20.50 Kung Fu Panda Cartoni 21.40 Winx Club Cartoni Animati

Tg 5 Prima pagina Traffico Informazione Tg 5 Mattina Notiziario Il mio cane Skip Film (dramm., 2000) con Frankie Muniz, Diane Lane Melaverde Rubrica Tg 5. Meteo.it Notiziario L’Arca di Noè Attualità Giffoni Festival Il peccato e la vergogna Miniserie Anna e i cinque Fiction Flicka - Uno Spirito Libero Film (avv., 2006) con Tim McGraw, Maria Bello, Alison Lohman. Regia di Michael Mayer Tg 5. Meteo.it Notiziario Paperissima Sprint Il ciclone Film (comm., 1996) con Leonardo Pieraccioni, Lorena Forteza. Regia di Leonardo Pieraccioni X-Style Attualità Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it

Boing 14.55 15.45 16.45 17.25 17.50 18.15 18.40 19.40 20.05 20.30

Chica vampiro Cartoni Doraemon Cartoni animati Adventure Time Cartoni Legend of Chima Cartoni Transformers: Prime Beast Hunters Cartoni Ben 10 Omniverse New Doraemon Cartoni animati Lo straordinario mondo di Gumball Cartoni Spongebob Cartoni animati Ben 10: Corsa contro il Tempo Film

Italia 1 7.00 7.30 8.30 10.25 12.10 12.25 13.00 14.05 16.00 17.00 18.00 18.30 19.00 19.15 21.10

23.05 0.55 1.20

Superpartes Attualità Supercar Telefilm A-team Telefilm No ordinary family TF Giffoni - Il sogno continua Studio Aperto. Meteo Sport Mediaset Sport Il gigante di ferro Film (animaz., 1999) Motocross: G.P. Rep. Ceca - Gara MX2 Sport Motocross: G.P. Rep. Ceca - Gara MXGP Sport La vita secondo Jim Serie Studio Aperto. Meteo Vecchi bastardi Varietà Scuola di polizia Film (comm., 1984) And Soon the Darkness Film (horror, 2010) con Odette Yustman, Amber Heard, Karl Urban. Regia di Marcos Efron 666 Park Avenue Telefilm Sport Mediaset Sport Studio aperto - La giornata Notiziario

21.10 And Soon the Darkness Film Dopo la scomparsa della sua amica, Stephanie chiede aiuto a un giovane che alloggia nel suo hotel. Ma non sa cosa la attende

Rete 4 7.55 Zorro Telefilm 8.25 Pianeta Terra Documentari 9.25 Magnifica Italia Documentari 10.00 Santa Messa Attualità 10.50 Pianeta mare Documentari 11.30 Tg 4 - Telegiornale Notiziario 12.00 Pianeta mare Documentari 13.00 Le storie di Alive Attualità 14.00 Donnavventura Attualità 14.45 L’urlo dei giganti Film (guerra, 1969) 17.05 Big man - 395 dollari l’oncia Film-tv (comm., 1987) 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Colombo Telefilm 21.30 Bones Serie 0.00 L’avvocato Guerrieri: testimone inconsapevole Film-tv con Emilio Solfrizzi, Chiara Muti, Giorgio Bongiovanni. Regia di Alberto Sironi 2.05 Tg 4 Night News News


programmi dal 26 luglio all’1 agosto Sky Cinema 1

Sky Cinema Hits

Sky Cinema Family

Sky Sport 1

8.45 Il cavaliere oscuro Film 11.15 Workers - Pronti a tutto Film 13.05 Captain Phillips - Attacco in mare aperto Film 15.20 28 giorni Film 17.10 Miss Detective Film 19.05 Miss F.B.I.: Infiltrata speciale Film 21.00 Sky Cine News Rubrica 21.10 Corpi da reato Film 23.10 Captain Phillips - Attacco in mare aperto Film 1.25 Parental Guidance Film 3.15 Workers - Pronti a tutto Film

6.20 Wrong Turn 5 - Bagno di sangue Film 7.55 Flight Film 10.15 Come non detto Film 11.45 L’uomo della pioggia Film 14.05 LOL - Pazza del mio migliore amico Film 15.45 L’era glaciale 4 Continenti alla deriva Film 17.20 La guerra dei mondi Film 19.20 Lontano da Isaiah Film 21.10 Hotel Transylvania Film 22.50 The Green Hornet Film 0.55 Michael Jackson’s This Is It Film

11.10 La banda delle frittelle di mele Film 12.50 Ratatouille Film 14.40 Underdog - Storia di un vero supereroe Film 16.05 Storm - Una tempesta a 4 zampe 17.45 Big Film 19.35 Zambezia Film 21.00 Io, lei e i suoi bambini Film 22.40 Karate Kid - La leggenda continua Film 1.00 Elias e il tesoro in fondo al mare Film 2.20 Sky Cinema Magazine

7.00 Super History: Van Basten vs Baggio 7.15 Guinness Champions Cup 12.25 Paddock Live Gara 14.00 F1 Gara Sport 16.00 Paddock Live Post Gara 16.30 Paddock Live Ultimo Giro 17.00 Tutti i Gol del Mondiale dei Mondiali 18.00 Saranno Signori (Del Calcio) Iturbe Rubrica 18.30 Guinness Champions Cup 3.55 Calcio Highlights Rubrica 4.00 Serie A Calcio 4.15 Guinness Champions Cup

Sky Cinema Max

Sky Cinema Comedy

Sky Cinema Passion

Sky Sport 2

La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico Notiziario 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 Notiziario 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 In onda Attualità 10.25 L’aria che tira - Il diario 11.40 Omnibus Attualità 13.30 Tg La7 Notiziario 14.00 Jack Frost Telefilm 16.15 McBride - Omicidio di classe Film-tv 18.10 L’ispettore Barnaby Serie 20.00 Tg La7 Notiziario 20.30 Otto e mezzo Sabato 21.10 The Missing Film (western, 2003) con Tommy Lee Jones, Cate Blanchett. Regia di Ron Howard 23.45 Tg La7 Notiziario

La 7 D 8.50 9.50 11.40 12.25 12.55 13.05 13.25 15.30 17.50 18.55 19.00 19.40 21.30

I menù di Benedetta Cuochi e fiamme I menù di Benedetta Italian Fashion Show Tg La7 Notiziario Food maniac Varietà Cuochi e fiamme Game show I menù di Benedetta Varietà Le interviste barbariche Attualità Tg La7 Notiziario Food maniac Varietà Cuochi e fiamme Game show Crozza nel paese delle meraviglie Varietà

22.50 Mia moglie è un’attrice Film

Real Time 6.00 Paint Your Day 6.25 24 ore in sala parto 7.20 The Undateables: l’amore non ha barriere Varietà 8.15 Collezioni da pazzi 10.00 Pazzi per la spesa Varietà 11.50 Bake Off UK Documentari 13.40 Cucine da incubo USA 15.35 Il boss delle torte 16.30 Il boss delle torte: Speciale Bebè Documentari 17.25 Pazzi per la spesa Varietà 19.20 Il mio grosso grasso matrimonio gipsy Varietà 21.10 Quattro matrimoni USA 23.00 Il nostro piccolo grande amore Documentari 23.55 Malattie misteriose 0.50 24 ore al pronto soccorso 1.45 Incidenti di bellezza 2.40 Cortesie per gli ospiti 4.35 Paint On The Road Documentari

6.40 Educazione siberiana Film 8.30 Into Darkness - Star Trek Film 10.45 La regola del silenzio - The Company You Keep Film 12.50 La maschera di Zorro Film 15.10 L’altra sporca ultima meta Film 17.05 xXx Film 19.15 xXx 2 - The Next Level Film 21.00 Captivity Film 22.35 The Last Exorcism Liberaci dal male Film 0.10 The Exorcism of Emily Rose Film 2.15 L’altra sporca ultima meta Film

14.00 15.00 16.00 16.55 17.00 18.00 18.55 19.00 20.00 20.30 21.00 22.00 22.30 23.00

6.20 Ti presento i miei Film 8.15 Frankenstein junior Film 10.05 Un pesce di nome Wanda Film 11.55 Il cacciatore di ex Film 13.50 Il fuggitivo della missione impossibile Film 15.20 Hitch - Lui sì che capisce le donne Film 17.25 Il principe abusivo Film 19.10 Frankenstein junior Film 21.00 Che ne sarà di noi Film 22.50 Fantozzi in Paradiso Film 0.35 Ghost Movie Film 2.00 Natale sul Nilo Film

6.45 Sky Cinema Magazine 7.05 Il matrimonio che vorrei Film 8.50 La casa del custode Film 10.20 Sky Cinema Magazine 10.35 Il paziente inglese Film 13.20 La dea del successo Film 15.00 Quartet Film 16.45 Nicholas Nickleby Film 19.00 Love is all you Need Film 21.00 Toy Boy - Un ragazzo in vendita Film 22.45 Dirty Dancing 2 Film 0.20 Gli equilibristi Film 2.15 Please Give Film

7.30 9.30 10.00 11.45 12.15 14.00 15.00 17.00 17.30 19.15 20.15

Canadian Open Sport Momenti di Golf Rubrica Super 15 Motor Magazine WWE Domestic Raw Indycar Sport Canadian Open Sport Momenti di Golf Rubrica Super 15 Trans World Magazine Speciale Rugby Dominguez Camp 20.30 Momenti di Golf Rubrica 21.00 Canadian Open Sport 0.00 The Boat Show

Deejay Tv

MTV

Tacco 12! ... Si Nasce Drive Camp Varietà Deejay Summer Hits Deejay Tg News Deejay Hits Musicale Felicity Telefilm Deejay Tg News Fino alla fine del mondo Pascalistan 2 Reality show Pepsi Beat On Stage Tour Jack On Tour 4 Varietà Microonde Best of Varietà Wilfred 2 Telefilm American Horror Story 2 Telefilm

15.10 Friendzone: Amici o Fidanzati? Varietà 15.30 Plain Jane: La Nuova Me 16.20 Time’s Up - Coppie Contro Il Tempo Varietà 17.20 Catfish: False Identita’ 18.10 The Ex And The Why Ritorniamo Insieme? 19.10 Alaska e Mario Varietà 19.50 Beauty School Varietà 20.10 House Of Food Principianti in Cucina 21.10 The Darwin Awards Film 23.10 Nightmare - Dal profondo della notte Film

13.55 La seconda casa non si scorda mai Documentari 14.55 Casa vista mare 15.50 Il Giro del mondo in 80 isole Documentari 16.50 Grandi giardini d’Italia 17.55 Il mondo dal cielo 18.25 Grandi progetti 19.20 Casa vista mare 20.15 Compro casa: missione possibile Australia 21.05 Cambio casa (finalmente!) Documentari 22.00 La seconda casa non si scorda mai Documentari

Tv 2000

Fox

lei

14.45 Salmi 14.50 Alla soglia del cuore - La Coroncina della Divina Misericordia 15.10 Alla soglia del cuore - Le Storie 15.20 Borghi d’Italia 15.50 I Pirati della Malesia Film 17.40 Angelus In Differita 18.00 Rosario Da Lourdes 18.30 Vatican Magazine 19.00 L’ispettore Derrick Telefilm 20.00 Rosario Da Lourdes 20.30 Karol un uomo diventato Papa Film 23.30 Il Diario di Papa Francesco

10.20 10.45 11.10 13.00 13.30 14.00 15.40 16.30 17.25 17.50 18.45 19.10 20.00 21.00 21.50 22.45

I Griffin Telefilm The Big Bang Theory TF I Simpson Telefilm American Dad Telefilm The Big Bang Theory TF Teen Wolf Telefilm The Big Bang Theory TF Cumbia Ninja Telefilm New Girl Telefilm Modern Family Telefilm La vita secondo Jim TF I Simpson Telefilm The Big Bang Theory TF I Simpson Telefilm I Griffin Telefilm 24: Live Another Day TF

Lifestyle

Dove

13.30 Non ditelo alla sposa! 14.35 Chi veste la sposaMamma contro suocera 15.30 L’abito da cerimonia perfetto Rubrica 15.55 I consigli di Keasha 16.30 Come restare giovane 17.20 La seconda casa non si scorda mai Documentari 18.20 I menù di Benedetta 19.15 Accumulatori seriali 20.05 Cuochi e fiamme Rubrica 21.00 Malattie misteriose 21.55 Partorirò tuo figlio 22.50 10 anni più giovane Australia Varietà

National Geographic 11.05 Cosmos. Odissea nello spazio Documentari 11.55 Esperimenti esplosivi 12.55 Muoviti o muori 13.55 Stupidi al quadrato 14.55 Cacciatori di gemme 15.55 Cacciatori d’oro 16.55 Alaska. Nelle terre estreme: la sfida 17.55 Muoviti o muori 19.55 Stupidi al quadrato 20.55 Sfida finale Documentari 21.55 Megafabbriche - Ducati 22.55 Per tutto l’oro del mondo Documentari

History Channel 12.25 Segreti e misteri: Presidente a bordo 13.20 Enigmi alieni Documentari 14.15 Pink Floyd Documentari 15.10 Genesis Documentari 16.05 Billy Idol Documentari 17.00 Affari al buio Documentari 19.00 A caccia di tesori 20.00 Affari di famiglia 21.00 George Michael 22.00 Boy George Documentari 1.00 Geni al quadrato 1.55 Gli eroi del ghiaccio 2.50 Salvate il soldato Ryan la vera storia Documentari 3.45 Bill Gates (Microsoft)

SETTE | 30–– 25.07.2014

115


Lunedì 28 Luglio Rai Uno

Rai Due

Rai Tre

Canale 5

Italia 1

Euronews News Il caffè di Raiuno Attualità Tg 1 Notiziario Unomattina Estate Attualità Dolce Casa Attualità Sapore di Sole Attualità Don Matteo 5 Serie Telegiornale Notiziario Tg 1 Economia Attualità Legàmi Telenovela Capri - La nuova serie Serie Rai Parlamento Telegiornale Attualità Tg 1. Che tempo fa Notiziario Estate in diretta Attualità Reazione a catena Gioco Telegiornale Notiziario TecheTecheTè Varietà Questo nostro amore Fiction Le vie dell’amicizia Musicale Tg 1 - Notte. Che tempo fa Notiziario Sottovoce Attualità

6.00 Dance! - La forza della passione Telefilm 7.30 Buona fortuna Charlie TF 7.50 Protestantesimo 8.20 Le sorelle McLeod Serie 9.45 Pasión Prohibida TN 10.30 Tg2 Insieme Estate 11.20 Il nostro amico Charly TF 12.10 La nostra amica Robbie Telefilm 13.00 Tg 2 Giorno Notiziario 13.30 Tg2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Detto Fatto Mix Attualità 15.30 Army Wives Serie 17.00 Guardia costiera Telefilm 17.45 Tg2 Flash L.I.S. Notiziario 17.50 Tg sport Rubrica sportiva 18.15 Tg 2 Notiziario 18.45 Il commissario Rex TF 20.30 Tg 2 20.30 Notiziario 21.00 Lol Serie 21.10 Voyager - Ai confini della conoscenza Documentari 23.15 Tg2 Notiziario 23.30 Event 15 Film-tv 1.05 Rai Parlamento Telegiornale Attualità

8.00 Agorà Estate Attualità 10.10 Sordi a Studio Uno 1966 10.30 Un eroe dei nostri tempi Film (comm., 1955) 12.00 Tg 3 Notiziario 12.15 La signora del West TF 13.00 Il Tempo e la Storia 13.45 Kilimangiaro album 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo Notiziario 14.20 Tg 3. Meteo 3 Notiziario 14.50 Tgr Piazza Affari Attualità 14.55 Tg3 Lis Notiziario 15.00 Terra nostra 2 - La speranza Telenovela 15.45 Mr. & Mrs. Bridge Film (dramm., 1990) 17.45 Geo Magazine 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo Notiziario 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Ai confini della realtà TF 20.35 Un posto al sole SO 21.05 Sconosciuti Collection Attualità 23.00 Tg Regione Notiziario 23.05 Tg3 Linea notte estate Meteo 3 Notiziario

6.00 Tg 5 Prima pagina Attualità 7.54 Borse e Monete. Meteo Informazione 7.55 Traffico Informazione 8.00 Tg 5 Mattina Notiziario 8.45 Ecco a voi Lola! Film (comm., 2010) con Meira Durand, Felina Czycykowski. Regia di Franziska Buch 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it Notiziario 13.40 Giffoni Festival Rubrica cinematografica 13.45 Beautiful Soap opera 14.45 Uomini e donne e poi Talk-show 16.10 C’è sempre un’altra possibilità Film-tv 18.20 Cuore ribelle Telenovela 19.00 Il segreto Telenovela 20.00 Tg 5. Meteo.it Notiziario 20.40 Paperissima Sprint Varietà 21.10 Coca-Cola Summer Festival Musicale 0.20 Maurizio Costanzo Show - La storia Talk-show

6.35 Hercules Telefilm 7.25 Xena - Principessa guerriera Telefilm 8.20 A-team Telefilm 9.20 Vivi per miracolo 10.35 Letali a 360 gradi 11.10 Gator boy Documentari 12.10 Giffoni - Il sogno continua 12.25 Studio Aperto Notiziario 13.00 Sport Mediaset Sport 13.40 Che campioni Holly e Benji! Cartoni animati 14.05 Dilloconunacanzone 14.10 I Simpson Telefilm 14.35 Futurama Cartoni animati 15.00 Pretty Little Liars Telefilm 16.40 O.C. Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine Telefilm 21.10 Person of interest Serie 23.00 Chicago Fire Telefilm 23.55 La casa degli Assi Weekly Reality show Il primo reality show italiano che insegna il poker sportivo 1.30 Sport Mediaset Sport

21.20 Questo nostro amore Fiction I coniugi Costa cercano di riconquistare un po’ di normalità dopo che il loro segreto è stato scoperto. Intanto, Vittorio fa una rapida carriera

21.10 Voyager - Ai confini della conoscenza Documentari Roberto Giacobbo racconta una Parigi inedita e sconosciuta. Dalla Statua della Libertà alla Tour Eiffeil, dal mistero di Napoleone a Notre Dame

21.05 Sconosciuti Collection Attualità Al centro del programma con Giulio Scarpati, nuove storie emozionanti. A raccontarle i protagonisti, persone comuni che vogliono condividere la loro vicenda

21.10 Coca-Cola Summer Festival Musicale Puntata conclusiva dell’evento dell’estate condotto da Alessia Marcuzzi, con Rudy Zerbi e Angelo Baiguini. Tanta musica con artisti italiani e internazionali

21.10 Person of interest Serie Carter e Reese devo riuscire a portare Quinn alla sede dell’Fbi, al Federal Plaza. Ma l’HR ha sguinzagliato i suoi uomini alla loro caccia

Rai 4

Rai Premium

Rai Storia

La 5

Rete 4

15.20 Lina’s Hair Reality show 15.50 So You Think You Can Dance Documentari 16.50 Find My Family Finalmente Insieme Varietà 17.45 Extreme Makeover Home Edition Documentari 18.40 Hellcats Telefilm 19.25 Gossip Girl Telefilm 20.15 Royal Pains Telefilm 21.10 Voce del verbo amore Film 23.00 Uomini e Donne e Poi

6.50 Zorro Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Distretto di polizia Telefilm 10.45 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Renegade Telefilm 13.45 Lo sportello di Forum 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 My Life Soap opera 16.55 Il comandante Florent Film-tv 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Ieri e Oggi in Tv Varietà 19.55 Tempesta d’amore Soap opera 20.30 Il segreto Telenovela 21.15 Michael Collins Film (dramm., 1996) con Liam Neeson, Aidan Quinn, Stephen Rea, Alan Rickman, Charles Dance, Julia Roberts. Regia di Neil Jordan 0.10 Lo squalo 4: La vendetta Film (avv., 1987) con Lance Guest, Michael Caine, Mario Van Peebles, Loraine Gary

6.00 6.10 6.30 6.45 9.40 10.30 11.20 13.30 14.00 14.05 15.00 16.50 17.00 17.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.35 1.30 2.05

13.35 14.20 15.05 15.50 16.35 18.05 18.10 18.55 19.40 20.25 21.10

Haven Serie Stargate Atlantis Telefilm Doctor Who Serie One Tree Serie Streghe Serie Rai News - Giorno Warehouse 13 Serie The Lost World Serie Doctor Who Serie Stargate Atlantis Telefilm Derailed - Punto d’impatto Film 22.40 Vikings Serie

15.40 15.50 17.40 17.45 19.15 20.15 21.10

Rai 54-14 Rubrica Sospetti 3 Miniserie Rai News - Giorno Topazio Telenovela Diritto di Difesa Serie Il Commissario Manara Cadfael - I Misteri dell’Abbazia: Le reliquie di St. Winifred Serie 22.40 Fictionmania - Una mamma imperfetta 22.55 Western di Cose Nostre Miniserie

Rai 5 20.10 Brahms: Ouverture Tragica-Rapsodia Op.53 20.40 Passepartout - Arti Decorative Rubrica 21.15 5 Buoni Motivi-Le Medaglie della Vecchia 21.20 Teatro di Guerra:Le Medaglie della Vecchia Signora Teatro 22.45 Con Gli Occhi degli Scrittori Teatro 23.20 Teatro di Guerra: Da Un Novembre All’altro Teatro

116

17.35 Q - verso il Quirinale 18.30 Tablet Europa in 4D 19.15 La straordinaria Storia d’Italia - La capitale da Torino a Roma 20.10 Come eravamo 78 - 82 20.40 Il giorno e la storia 21.00 Il tempo e la storia L’altro Cavour 21.45 Rewind - Binario Cinema la tregua 23.40 Il tempo e la storia L’altro Cavour

Rai Movie 9.05 Duello a Berlino Film 10.55 La discoteca Film 12.25 La seconda volta non si scorda mai Film 14.05 Orizzonti di gloria Film 15.40 Gli anni spezzati Film 17.35 Rai News - Giorno 17.40 Il prezzo della libertà Film 19.25 Una botta di vita Film 21.15 Hell On Wheels Serie 22.05 Hell On Wheels Serie 22.50 In the Cut Film 0.40 Rai News - Notte

SETTE | 30 –– 25.07.2014

12.55 13.45 14.15 15.00 15.50 16.40 17.30 17.55 18.20 18.45 19.35 20.25 21.15

Rai Gulp

Boing

Winx Club Cartoni Animati La Mia Vita Con Derek Grachi Prank Patrol Matt Hatter Chronicles Spike Team Cartoni Animati The Jungle Book Cartoni Winx Club Cartoni Animati Gulp Girl 2013/2014 Elephant Princess Violetta House Of Anubis Kung Fu Panda Cartoni

15.20 I Pinguini di Madagascar 15.45 Doraemon Cartoni animati 16.40 Che campioni Holly e Benji Cartoni animati 17.05 Lo straordinario mondo di Gumball Cartoni animati 17.45 Adventure Time Cartoni 18.35 Maledetti Scarafaggi I e II 19.00 Doraemon Cartoni animati 20.00 Tom & Jerry Tales Cartoni 21.15 ICarly Cartoni animati 22.10 Belle & Sebastienne Cartoni animati


programmi dal 26 luglio all’1 agosto Sky Cinema 1

La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico Notiziario 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 Notiziario 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 In onda Attualità 10.25 Agente speciale Sue Thomas Telefilm 11.55 Omnibus Attualità 13.30 Tg La7 Notiziario 14.00 Jack Frost Telefilm 16.10 Starsky & Hutch Telefilm 18.10 Il commissario Cordier Telefilm 20.00 Tg La7 Notiziario 20.30 In onda Attualità 22.30 Gli Inarrestabili Attualità 23.30 Tg La7 Notiziario 23.45 Assassination Film (azione, 1987)

La 7 D 8.50 9.50 11.50 12.00 12.55 13.00 13.05 13.25 15.05 16.55 18.55 19.00 19.10 21.10 0.00

I menù di Benedetta Cuochi e fiamme Ricetta sprint Varietà I menù di Benedetta Varietà Tg La7 Notiziario Movie Flash Rubrica cinematografica Food maniac Varietà Leverage Telefilm The Dr. Oz Show Varietà S.O.S. Tata Reality show Tg La7 Notiziario Food maniac Varietà Cuochi e fiamme Game show Le invasioni barbariche Attualità La mala Educaxxion Magazine

Real Time 6.25 7.20 8.15 9.05 10.00 10.25 11.50 12.45 13.40 14.40 15.35 16.30 17.25 18.25 19.20 20.20 22.05 23.00

Grassi contro magri Chef XXL Varietà Quattro matrimoni La regina dei lustrini Io e le mie mogli Long Island Medium Torta di matrimonio cercasi Documentari Il boss delle torte Il mio grosso grasso matrimonio gipsy US Io e le mie mogli Vendo Casa... Disperatamente Proposal Planner: la proposta perfetta Abito da damigella cercasi Molto bene Documentari Bakery Boss: SOS Buddy Extreme Makeover: Diet Edition Documentari Io e la mia ossessione Il mio gatto è indemoniato

7.10 E io non pago Film 8.55 Le idee esplosive di Nathan Flomm Film 10.45 Turbo Film 12.25 Corpi da reato Film 14.25 Wolverine - L’immortale Film 16.35 Welcome to the Punch Nemici di sangue Film 18.20 Troy Film 21.00 Sky Cine News Rubrica 21.10 Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo - il mare dei mostri Film 23.00 Blood Film 0.35 E io non pago Film

7.55 9.45 11.45 13.50 15.25 17.20 19.30 21.10 23.05 0.50 3.05

Sky Cinema Max 6.30 8.05 9.35 11.40 13.25 15.25 17.20 19.05 21.00 23.05 0.50 2.20 4.15

Blindato Film Captivity Film xXx Film xXx 2 - The Next Level Film Uno sbirro tuttofare Film Hanna Film After Earth - Dopo la fine del mondo Film Congo Film Dead Man Down - Il sapore della vendetta Film Fuga da Los Angeles Film Piranha 3D Film Hanna Film Nikita Film

7.25 7.40 9.25 10.55 12.45 14.10 15.50 17.40 19.20 21.00 22.50 0.20

Deejay Tv 15.00 15.30 16.55 17.00 18.00 18.55 19.00 19.30 20.00 20.30 20.45 21.15 21.30 22.00 23.00

The Flow Musicale Deejay Summer Hits Deejay Tg News Deejay Hits Musicale Felicity Telefilm Deejay Tg News Perfetti... ma non troppo TF Via Massena 2 Sitcom The Flow Musicale Lorem Ipsum Varietà Fuori Frigo Varietà Microonde Varietà Pascalistan 2 Reality show Revenge 1 Telefilm Wilfred 2 Telefilm

Sky Cinema Family

Sky Sport 1

Lontano da Isaiah Film La guerra dei mondi Film The Green Hornet Film Hotel Transylvania Film Michael Jackson’s This Is It Film Incontriamoci a Las Vegas Film The good girl Film The Last Stand - L’ultima sfida Film Ricordami ancora Film The Way Back Film Incontriamoci a Las Vegas Film

9.25 Le avventure di Zarafa Giraffa Giramondo Film 10.50 Sky Cinema Magazine 11.10 Elias e il tesoro in fondo al mare Film 12.30 Zambezia Film 14.00 Karate Kid - La leggenda continua Film 16.20 Io, lei e i suoi bambini Film 18.00 La tela di Carlotta Film 19.40 Biancaneve e gli 007 nani Film 21.00 Glory Road - Vincere cambia tutto Film 23.05 Carlito alla conquista di un sogno

13.30 I Signori del Calcio Carlo Ancelotti Rubrica 14.00 Guinness Champions Cup 15.45 Mondiali 2014 Calcio 16.00 Guinness Champions Cup 17.45 Tutti i Gol del Mondiale dei Mondiali 18.45 Aspettando I Calendari 19.00 Presentazione Calendario Serie A 20.15 I Signori del Calcio Paolo Rossi Rubrica 21.00 Guinness Champions Cup 22.45 Anteprima Calciomercato 23.00 Speciale Calciomercato

Sky Cinema Comedy

Sky Cinema Passion

Sky Sport 2

Sky Cinema Magazine Yuppies 2 Film Fatti, strafatti e strafighe Film Natale sul Nilo Film Ghost Movie Film Fantozzi in Paradiso Film Che ne sarà di noi Film Benur - Tre comiche disperazioni Film D.E.B.S. - A scuola di spionaggio Film Amiche da morire Film Fatti, strafatti e strafighe Film Fusi di testa Film

MTV 13.20 Friendzone: Amici o Fidanzati? Varietà 14.15 Ginnaste - Vite Parallele 15.10 Catfish: False Identita’ 16.00 16 Anni e Incinta Varietà 16.50 Teen Mom Varietà 17.50 Teen Cribs Varietà 18.50 Teenager in Crisi di Peso 19.50 Friendzone: Amici o Fidanzati? Varietà 20.15 16 Anni e Incinta Varietà 21.10 Vieni a Vivere dai Miei 22.00 Catfish: False Identita’ Attualità 23.00 Beauty School Varietà

Tv 2000 14.50 Alla soglia del cuore - La Coroncina della Divina Misericordia 15.10 Alla soglia del cuore - Le Storie 15.20 Happy days Telefilm 16.15 1x1 Giovani a Confronto 17.30 Nel cuore dei giorni 18.00 Rosario Da Lourdes 18.30 Tg 2000 19.00 L’ispettore Derrick Telefilm 20.00 Rosario Da Lourdes 20.30 Tg Tg 21.00 Sherlock Holmes Fiction 22.45 La Svolta Suor Cristina Alfano

Sky Cinema Hits

Fox 13.05 14.00 14.25 15.15 15.45 16.10 16.40 17.05 18.00 18.30 19.00 19.20 20.10 21.00 22.45 23.35

I Simpson Telefilm I Griffin Telefilm The Big Bang Theory TF American Dad Telefilm The Cleveland Show TF Futurama Telefilm I Griffin Telefilm I Simpson Telefilm La vita secondo Jim TF Tutto in famiglia Telefilm American Dad Telefilm I Simpson Telefilm The Big Bang Theory TF 24: Live Another Day TF True Blood (v.o.) Telefilm The Big Bang Theory TF

6.05 Sky Cinema Magazine 6.25 Condannato a nozze Film 8.10 Toy Boy - Un ragazzo in vendita Film 9.50 Goodbye Mama Film 11.50 Separati innamorati Film 13.30 Love is all you Need Film 15.30 Dirty Dancing 2 Film 17.00 Royal Affair Film 19.20 Separati innamorati Film 21.00 Burlesque Film 23.05 Un grido nella notte Film 1.15 Goodbye Mama Film 3.15 L’amore è imperfetto Film 4.55 Spara che ti passa Film

Lifestyle

10.30 Ferrari Challenge Sport 11.30 The Rugby Championship 2013 12.30 Momenti di Golf Rubrica 13.00 WWE NXT 14.00 NBA Playoff Sport 16.00 MotorSport Magazine 16.30 Super 15 17.30 Indycar Sport 18.30 Icarus Rubrica 19.00 WWE Experience 20.00 Indycar Sport 21.00 Canadian Open Sport 23.00 WWE NXT 0.00 The Boat Show

National Geographic

Dove

16.00 Compro casa: missione possibile Australia 16.50 Il Giro del mondo in 80 isole Documentari 17.50 Una casa per l’estate 18.15 La seconda casa non si scorda mai Documentari 19.15 Compro casa, cambio vita 20.15 Compro casa: missione possibile Australia 21.05 Grandi progetti 22.00 Faccio un affare 22.30 Faccio un affare 23.00 La seconda casa non si scorda mai Documentari

13.55 14.25 15.25 16.25 16.55 17.55 18.55 19.55 20.25 20.55 22.55 23.55

History Channel

lei 13.35 Chi veste la sposaMamma contro suocera 14.30 Non ditelo alla sposa! 15.30 Matrimonio perfetto 16.20 Keasha: l’abito perfetto 16.45 Prima ti spoglio, poi ti rivesto - Norvegia Varietà 17.10 Chi veste la sposaMamma contro suocera 18.05 I menù di Benedetta 19.00 Staffetta in cucina 19.30 Cuochi e fiamme Rubrica 20.30 Staffetta in cucina 21.00 Partorirò tuo figlio 22.00 10 anni più giovane Australia Varietà

Stupidi al quadrato Sfida finale Documentari Megafabbriche - Ducati Stupidi al quadrato Indagini ad alta quota Megastrutture: Berlino: fermata Europa Cacciatori di gemme Stupidi al quadrato Muoviti o muori Alaska. Nelle terre estreme: la sfida Muoviti o muori Stupidi al quadrato Documentari

12.25 12.50 13.20 14.15 16.05 17.00 18.00 19.00 20.00 21.00 23.00 0.00

Affari al buio - New York Affari al buio Documentari Affari di famiglia Il Vangelo di Hitler MANKIND - Le 12 chiavi del successo Documentari Disastro in diretta Documentari Enigmi alieni Documentari Affari di famiglia Affari al buio - Texas WWI: La prima guerra moderna Documentari 10 armi che distrussero il mondo Affari al buio - New York

SETTE | 30ÐÐ 25.07.2014

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Martedì 29 Luglio Rai Uno

Rai Due

Rai Tre

Canale 5

Italia 1

Euronews News Il caffè di Raiuno Attualità Tg 1 Notiziario Unomattina Estate Attualità Dolce Casa Attualità Sapore di Sole Attualità Don Matteo 5 Serie Telegiornale Notiziario Tg 1 Economia Attualità Legàmi Telenovela Capri - La nuova serie Serie Rai Parlamento Telegiornale Attualità Tg 1. Che tempo fa Notiziario Estate in diretta Attualità Reazione a catena Gioco Telegiornale Notiziario TecheTecheTè Varietà Una parte di te Film-tv Fuori luogo Attualità Tg 1 - Notte. Che tempo fa Notiziario Sottovoce Attualità Real School Generazione digitale

6.10 Dance! - La forza della passione Telefilm 6.55 Cartoon Flakes 7.40 The Lying Game Telefilm 8.20 Le sorelle McLeod Serie 9.45 Pasión Prohibida TN 10.30 Tg2 Insieme Estate 11.20 Il nostro amico Charly TF 12.10 La nostra amica Robbie Telefilm 13.00 Tg 2 Giorno Notiziario 13.30 Tg2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Detto Fatto Mix Attualità 15.30 Army Wives Serie 17.00 Guardia costiera Telefilm 17.45 Tg2 Flash L.I.S. Notiziario 18.15 Tg 2 Notiziario 18.45 Il commissario Rex TF 20.30 Tg 2 20.30 Notiziario 21.00 Lol Serie 21.10 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 22.55 The good wife Telefilm 23.50 Tg2 Notiziario 0.05 Pechino Express Obiettivo Bangkok Diario di viaggio Reality

8.00 Agorà Estate Attualità 10.10 Core ingrato Documentari 10.20 L’oro del mondo Film (comm., 1968) 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.15 La signora del West Telefilm 13.00 Il Tempo e la Storia 13.45 Kilimangiaro album 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo Notiziario 14.20 Tg 3. Meteo 3 Notiziario 14.50 Tgr Piazza Affari Attualità 14.55 Tg3 Lis Notiziario 15.00 Terra nostra 2 - La speranza Telenovela 15.45 Amazing Grace Film 17.40 Geo Magazine 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo Notiziario 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Ai confini della realtà TF 20.35 Un posto al sole Soap opera 21.05 Millennium Attualità 23.30 Tg 3 Linea notte estate. Tg regione Notiziario 0.05 Report Cult Attualità

6.00 Tg 5 Prima pagina Attualità 7.54 Borse e Monete. Meteo Informazione 7.55 Traffico Informazione 8.00 Tg 5 Mattina Notiziario 8.45 Storm - Una tempesta a 4 zampe Film-tv 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it Notiziario 13.40 Beautiful Soap opera 14.45 Uomini e donne e poi Talk-show 16.10 Inga Lindstrom - Quattro donne e l’amore Film-tv 18.20 Cuore ribelle Telenovela 19.00 Il segreto Telenovela 20.00 Tg 5. Meteo.it Notiziario 20.40 Paperissima Sprint Varietà 21.10 Il grande sogno Film (dramm., 2009) con Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Luca Argentero, Massimo Popolizio, Alessandra Acciai. Regia di Michele Placido 23.30 The Tudors Telefilm

6.40 Hercules Telefilm 7.30 Xena - Principessa guerriera Telefilm 8.20 A-team Telefilm 9.20 Vivi per miracolo Documentari 10.35 Letali a 360 gradi Documentari 11.10 Gator Boy Documentari 12.25 Studio Aperto Notiziario 13.00 Sport Mediaset Sport 13.40 Che campioni Holly e Benji! Cartoni animati 14.05 I Simpson Telefilm 14.35 Futurama Cartoni animati 15.00 Pretty Little Liars Telefilm 16.40 O.C. Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo Notiziario 19.20 CSI Scena del crimine Telefilm 21.10 Chicago Fire Telefilm 23.55 BlogNotes Attualità 1.10 La Casa degli Assi - Daily Reality show 2.00 Sport Mediaset Sport 2.25 Studio aperto - La giornata Notiziario

21.20 Una parte di te Film-tv Vivien è in dialisi. Finalmente, giunge per lei il momento del trapianto. Ma, prima dell’intervento, il donatore si tira indietro

21.10 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm Semir e Ben arrestano i famosi criminali fratelli Steffen. Ma uno dei due fratelli, dal carcere, organizza un piano per ricattare Semir

21.05 Millennium Attualità Appuntamento con il programma di approfondimento condotto da Mia Ceran e Marianna Aprile. Elisabetta Margonari cura i collegamenti esterni

21.10 Il grande sogno Film Nicola, è un bel giovane pugliese che fa il poliziotto, ma sogna di fare l’attore. Si troverà a dover fare l’infiltrato nel mondo studentesco in fermento

21.10 Chicago Fire Telefilm Vargas, gravemente ferito in un incendio, è costretto a smettere di fare il vigile del fuoco. Intanto, Boden aiuta un ragazzino sospettato di essere un piromane

Rai 4

Rai Premium

Rai Storia

La 5

Rete 4

6.00 6.10 6.30 6.45 9.40 10.30 11.20 13.30 14.00 14.05 15.00 16.50 17.00 17.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.15 0.15 0.50 1.20

12.05 13.35 14.20 15.05 15.50 16.35 18.05 18.10 18.55 19.40 20.25 21.10 22.50

Streghe Serie Haven Serie Stargate Atlantis Telefilm Doctor Who Serie One Tree Hill Serie Streghe Serie Rai News - Giorno Warehouse 13 Serie The Lost World Serie Doctor Who Serie Stargate Atlantis Telefilm El Gringo Film Wonderland 2014

12.15 13.05 13.50 15.40 15.50 17.40 17.45 19.15 20.15

Don Fumino Serie Lasciati Amare Telenovela 14° Distretto Serie Rai 54-14 Rubrica Sospetti 3 Miniserie Rai News - Giorno Topazio Telenovela Diritto di Difesa Serie Il Commissario Manara Sogni di vetro Serie 21.10 Made in Sud Varietà 0.20 Western di Cose Nostre Miniserie

Rai 5 15.50 Anica appuntamento al Cinema Rubrica 15.55 Opera - Il Ratto del Serraglio Musicale 19.15 Rai News - Giorno 19.20 Ravel: Daphnis et Chloe’ 20.20 Cajkovskij: Romeo e Giulietta Musicale 20.40 Passepartout - Arte In Vendita Rubrica 21.15 Vincere Film 23.25 David Letterman Show Varietà

118

18.30 a.C.d.C. Il Medioevo: l’uomo medievale 19.30 La straordinaria Storia d’Italia - Facciamo gli italiani 20.05 Come eravamo 78 - 82 20.35 Il giorno e la storia 20.55 Il tempo e la storia I nemici di Giovanni Gentile 21.35 Res - Donne Straordinarie Madame Chang Khai Shek 22.30 Tablet - Italiani Luigi Veronelli - Carlo Petrini

Rai Movie 9.30 Un affare di cuore Film 10.50 Acapulco, prima spiaggia… a sinistra Film 12.25 Hell On Wheels Serie 14.05 Un uomo innocente Film 16.00 Cime tempestose Film 17.50 Rai News - Giorno 17.55 Pappa e ciccia Film 19.40 Un jeans e una maglietta Film 21.15 Il gioiellino Film 23.05 La città proibita Film 1.05 Rai News - Notte

SETTE | 30 –– 25.07.2014

Rai Gulp 13.45 14.15 15.00 15.50 16.40 17.30 17.55 18.20 18.45 19.35 20.25 21.15 22.05

La Mia Vita Con Derek Grachi Prank Patrol Matt Hatter Chronicles Spike Team Cartoni The Jungle Book Cartoni Winx Club Cartoni Gulp Girl 2013/2014 Elephant Princess Violetta House Of Anubis Kung Fu Panda Cartoni Winx Club Cartoni animati

15.50 So You Think You Can Dance Documentari 16.50 Find My Family Finalmente Insieme Varietà 17.45 Extreme Makeover Home Edition Documentari 18.40 Hellcats Telefilm 19.25 Gossip Girl Telefilm 20.15 Royal Pains Telefilm 21.10 Coca Cola Summer Festival 0.00 Uomini e Donne e Poi

Boing 16.40 Che campioni Holly e Benji Cartoni animati 17.05 Lo straordinario mondo di Gumball Cartoni animati 17.45 Adventure Time Cartoni 18.35 Maledetti Scarafaggi I e II Cartoni animati 19.00 Doraemon Cartoni animati 20.00 Doraemon new 27-52 21.15 ICarly Cartoni animati 22.10 Georgie Cartoni animati 22.35 Che campioni Holly e Benji Cartoni animati

6.50 Zorro Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Distretto di polizia Telefilm 10.45 Ricette all’italiana Attualità 11.30 Tg 4 - Telegiornale Notiziario 12.00 Renegade Telefilm 13.45 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 Lucky Luke la mamma dei Dalton Film-tv 18.55 Tg4 - Telegiornale Notiziario 19.35 Ieri e Oggi in Tv Varietà 19.55 Tempesta d’amore Soap opera 20.30 Il segreto Telenovela 21.15 L’amore e la vita Telefilm 23.30 Profumo - Storia di un assassino Film (dramm., 2006) con Ben Whishaw, Rachel Hurd-Wood, Alan Rickman, Dustin Hoffman, Dora Romano. Regia di Tom Tykwer


programmi dal 26 luglio all’1 agosto Sky Cinema 1

La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico Notiziario 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 Notiziario 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 In onda Attualità 11.55 Omnibus Attualità 13.30 Tg La7 Notiziario 14.00 Jack Frost Telefilm 16.10 Starsky & Hutch Telefilm 18.10 Il commissario Cordier Telefilm 20.00 Tg La7 Notiziario 20.30 In onda Attualità 21.10 Nel centro del mirino Film (thriller, 1993) con Clint Eastwood, John Malkovich. Regia di Wolfgang Petersen 23.30 In Treatment Telefilm 0.40 Tg La7 Notiziario

La 7 D 8.50 I menù di Benedetta Varietà 9.50 Cuochi e fiamme Game show 11.50 Ricetta sprint Varietà 12.00 I menù di Benedetta Varietà 12.55 Tg La7 Notiziario 13.05 Food maniac Varietà 13.25 Leverage Telefilm 15.05 The Dr. Oz Show Varietà 16.55 S.O.S. Tata Reality show 18.55 Tg La7 Notiziario 19.00 Food maniac Varietà 19.10 Cuochi e fiamme Game show 21.10 S.O.S. Tata Reality show 0.10 The Dr. Oz Show Varietà 1.10 Web Therapy Telefilm 2.15 I menù di Benedetta

Real Time 6.25 7.20 8.15 9.05 10.00 10.55 11.50 12.45 13.40 14.40 15.35 16.30 17.25 18.25 19.20 20.20 21.10 23.00

Grassi contro magri Chef XXL Varietà Quattro matrimoni La regina dei lustrini Io e le mie mogli Long Island Medium Torta di matrimonio cercasi Il boss delle torte Il mio grosso grasso matrimonio gipsy US Io e le mie mogli Vendo Casa... Disperatamente Proposal Planner: la proposta perfetta Abito da damigella cercasi Molto bene Bakery Boss: SOS Buddy Cucine da incubo USA Bake Off UK Breaking Amish Los Angeles

7.05 9.10 11.50 13.30 15.20 17.00 19.15 21.00 21.10 23.40 1.25 2.15

Il volo della fenice Film Troy Film Blood Film Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo - il mare dei mostri Film Niente può fermarci Film Iron Man 3 Film Doppio gioco Film Sky Cine News Rubrica Il colore viola Film Hates - House At the End of the Street Film Il cecchino Film Sky Cinema Magazine

6.45 8.25 10.40 12.20 14.00 15.55 17.35 19.20 21.10 23.00 1.10 2.50 4.30

Sky Cinema Max

Sky Cinema Hits

Sky Cinema Family

Sky Sport 1

Warm Bodies Film The Way Back Film The good girl Film Ricordami ancora Film The Last Stand L’ultima sfida Film Flicka, ragazza selvaggia Company of Heroes Film Il dubbio Film Killer Joe Film Prometheus Film Balle spaziali Film Warm Bodies Film Deadly Spa - Weekend da incubo Film

9.45 Niko e Johnny - Due renne nei guai Film 11.05 La tela di Carlotta Film 12.45 Biancaneve e gli 007 nani Film 14.05 Honey Film 15.45 Glory Road - Vincere cambia tutto Film 17.45 Carlito alla conquista di un sogno 19.35 Supercuccioli - I veri supereroi Film 21.00 Il campeggio dei papà Film 22.35 Inkheart - La leggenda di Cuore d’inchiostro Film

13.30 History Remix - Torino, il 7mo Sigillo 14.00 Guinness Champions Cup 15.45 Mondiali 2014 Calcio 16.00 Guinness Champions Cup 17.45 History Remix - Inter vs Milan 18.15 Italia Beach Soccer Tour: Santa Maria di Castellabate. 1a parte 19.15 Guinness Champions Cup 21.00 Guinness Champions Cup 22.45 Anteprima Calciomercato 23.00 Speciale Calciomercato 0.00 Sky Magazine Magazine

Sky Cinema Comedy

Sky Cinema Passion

Sky Sport 2

6.15 A letto con il nemico Film 7.55 Congo Film 9.45 After Earth - Dopo la fine del mondo Film 11.30 Fuga da Los Angeles Film 13.15 Dead Man Down - Il sapore della vendetta Film 15.15 Nikita Film 17.15 The Host Film 19.25 Priest Film 21.00 Stealth - Arma suprema Film 23.10 A letto con il nemico Film 0.55 Death Sentence Sentenza di morte Film

7.05 Stefano quantestorie Film 8.35 Io speriamo che me la cavo Film 10.20 D.E.B.S. - A scuola di spionaggio Film 11.55 Maledetto il giorno che t’ho incontrato Film 13.55 Fusi di testa Film 15.35 Amiche da morire Film 17.25 Eurotrip Film 19.05 Abbronzatissimi Film 21.00 Montecarlo Gran Casinò Film 22.45 Jackass - Il film Film 0.20 The Wedding Party Film

Deejay Tv

MTV

15.30 16.55 17.00 18.00 18.55 19.00 19.30 20.00 20.30 20.45 21.15 21.30 22.00 23.00

Deejay Summer Hits Deejay Tg News Deejay Hits Musicale Felicity Telefilm Deejay Tg News Perfetti... ma non troppo Telefilm Via Massena 2 Sitcom The Flow Musicale Lorem Ipsum Varietà Fuori Frigo Varietà Microonde Varietà Pascalistan 2 Reality show Le Strade di Max 2 Varietà Alias Telefilm

ì14.15 Ginnaste - Vite Parallele Varietà 15.10 Catfish: False Identita’ Attualità 16.00 16 Anni e Incinta Varietà 16.50 Teen Mom Varietà 17.50 Teen Cribs Varietà 18.50 Teenager in Crisi di Peso Varietà 19.50 Friendzone: Amici o Fidanzati? Varietà 20.15 16 Anni e Incinta Varietà 21.10 Il Testimone Magazine 22.00 Polifemo-Quello Che Nessuno Ti Fa Vedere

Tv 2000 15.20 16.15 17.30 18.00 18.30 19.00 20.00 20.30 21.00 23.30 0.30 1.20

Happy days Telefilm 1x1 Giovani a Confronto Nel cuore dei giorni Rosario In Diretta Da Lourdes Tg 2000 L’ispettore Derrick Telefilm Rosario Da Lourdes Tg Tg Le Commedie di Eduardo: Uomo e Galantuomo Speciale Retroscena - Sul Filo...del Sorriso Rosario dal Santuario di Pompei Happy days Telefilm

6.45 9.05 11.10 12.55 15.05 17.15 19.10 21.00 22.50 0.45

Lifestyle

I Simpson Telefilm I Griffin Telefilm The Big Bang Theory TF American Dad Telefilm The Cleveland Show TF Futurama Telefilm I Griffin Telefilm I Simpson Telefilm La vita secondo Jim TF New Girl Telefilm American Dad Telefilm I Simpson Telefilm The Big Bang Theory TF C’era una volta Telefilm Cumbia Ninja Telefilm The Big Bang Theory TF

9.30 10.00 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 16.30 17.30 18.30 19.00 21.30 22.30 23.00

14.25 15.25 16.25 16.55 17.55 18.55 19.55 20.25 20.55 21.55 22.55 23.55 0.25

17.10 18.05 19.00 19.30 20.30 21.00 22.50 0.35 1.10

Non ditelo alla sposa! Matrimonio perfetto Keasha: l’abito perfetto Prima ti spoglio, poi ti rivesto - Norvegia Varietà Chi veste la sposaMamma contro suocera I menù di Benedetta Staffetta in cucina Cuochi e fiamme Rubrica Staffetta in cucina Chi veste la sposaMamma contro suocera Malattie misteriose Ragazze cattive Mogli assassine

Cosa ti dicono i numeri? Muoviti o muori Stupidi al quadrato Indagini ad alta quota Megastrutture: L’isola artificiale di Palm Jumeirah Cacciatori di gemme Stupidi al quadrato Muoviti o muori Il futuro della Terra Dubai. Il mega aeroporto Cacciatori d’oro Stupidi al quadrato Muoviti o muori

History Channel

lei 14.30 15.30 16.20 16.45

The Boat Show MotorSport Magazine Ferrari Challenge Super 15 Icarus Rubrica WWE Experience NBA Playoff The Boat Show Super 15 Ferrari Challenge MotorSport Magazine WWE Domestic Raw Ferrari Challenge MotorSport Magazine WWE Superstars

National Geographic

Dove

16.50 Il Giro del mondo in 80 isole 17.50 Una casa per l’estate 18.15 La seconda casa non si scorda mai 19.15 Compro casa, cambio vita 20.10 Compro casa: missione possibile Australia 21.05 Grandi progetti 22.00 Casa vista mare 22.55 Il mondo dal cielo 0.00 Una casa per l’estate 0.25 Vado a vivere in campagna 1.15 Gli hotel più belli del mondo

Fox 13.05 14.00 14.25 15.15 15.45 16.10 16.40 17.05 18.00 18.30 19.00 19.20 20.10 21.00 22.45 23.35

Royal Affair Film Burlesque Film Tutti i santi giorni Film Un grido nella notte Film Un sapore di ruggine e ossa Film Treno di notte per Lisbona Film The Wedding PlannerPrima o poi mi sposo Film Bianca come il latte, rossa come il sangue Film Tutta colpa dell’amore Film Breakin’ All the Rules Amore senza regole Film

12.25 13.20 14.15 16.05 17.00 18.00 19.00 20.00 21.00 23.00 0.00 1.00 1.55 2.50

Affari al buio Affari di famiglia Missione restauro MANKIND - Le 12 chiavi del successo Disastro in diretta Enigmi alieni Affari di famiglia Affari al buio - Texas WWI: La prima guerra moderna Swamp People Affari al buio Affari di famiglia Mio caro Fuhrer La Campagna di Russia

SETTE | 30ÐÐ 25.07.2014

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Mercoledì 30 Luglio Rai Uno

Rai Due

Rai Tre

Euronews News Il caffè di Raiuno Attualità Tg 1 Notiziario Unomattina Estate Attualità Dolce Casa Attualità Sapore di Sole Attualità Don Matteo 5 Serie Telegiornale Notiziario Tg 1 Economia Attualità Legàmi Telenovela Capri - La nuova serie Serie Rai Parlamento Telegiornale Attualità Tg 1. Che tempo fa Notiziario Estate in diretta Attualità Reazione a catena Gioco Telegiornale Notiziario TecheTecheTè Varietà Last Cop - L’ultimo sbirro Telefilm Suor Camilla: Delitto nel vigneto Film-tv Tg 1 - Notte. Che tempo fa Notiziario Sottovoce Attualità

6.10 Dance! - La forza della passione Telefilm 6.55 Cartoon Flakes 7.40 The Lying Game Telefilm 8.20 Le sorelle McLeod Serie 9.45 Pasión Prohibida Telenovela 10.30 Tg2 Insieme Estate 11.20 Il nostro amico Charly Telefilm 12.10 La nostra amica Robbie Telefilm 13.00 Tg 2 Giorno Notiziario 13.30 Tg2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Detto Fatto Mix Attualità 15.30 Army Wives Serie 17.00 Guardia costiera Telefilm 17.45 Tg2 Flash L.I.S. Notiziario 18.15 Tg 2 Notiziario 18.45 Il commissario Rex TF 20.30 Tg 2 20.30 Notiziario 21.00 Lol Serie 21.10 NCIS: Los Angeles Telefilm 22.50 Under the Dome Telefilm 23.35 Tg2 Notiziario 23.50 Stracult Magazine

8.00 Agorà Estate Attualità 10.05 Speciale cinema in tv Cinema d’oggi 10.20 Incantesimo tragico Film 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.15 La signora del West Telefilm 13.00 Il Tempo e la Storia 13.45 Kilimangiaro album 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo Notiziario 14.20 Tg 3. Meteo 3 Notiziario 14.50 Tgr Piazza Affari Attualità 14.55 Tg3 Lis Notiziario 15.00 Terra nostra 2 - La speranza Telenovela 15.45 Un medico, un uomo Film (dramm., 1992) 17.45 Geo Magazine 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo Notiziario 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Ai confini della realtà Telefilm 20.35 Un posto al sole SO 21.05 Chi l’ha visto? Story Attualità 23.20 Tg 3 Linea notte estate

21.20 Last Cop L’ultimo sbirro Telefilm Un uomo si sucida facendosi esplodere a una fermata d’autobus. Sospettando un fallito attentato terroristico, la polizia federale si appropria del caso

21.10 NCIS: Los Angeles Telefilm Sam e Callen stanno indagando sull’apparente suicidio di un agente della Cia con il quale Sam aveva lavorato in passato

21.05 Chi l’ha visto? Story Attualità Per la terza puntata del programma, tre storie di bambine indifese: le gemelline Alessia e Livia Schepp, Denise Pipitone e Sara Scazzi

6.00 6.10 6.30 6.45 9.40 10.30 11.20 13.30 14.00 14.05 15.00 16.50 17.00 17.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.10 0.45 1.20

Rai Premium

Rai 4 12.00 13.30 14.15 15.00 15.50 16.35 18.05 18.10 18.55 19.40 20.25 21.10 22.55

Streghe Serie Haven Serie Stargate Atlantis Telefilm Doctor Who Serie One Tree Hill Serie Streghe Serie Rai News - Giorno Warehouse 13 Serie The Lost World Serie Doctor Who Serie Stargate Atlantis Telefilm Roma Serie Il Trono di Spade Serie

15.55 17.30 17.35 18.25

Fuga in Francia Film Rai News - Giorno David Letterman Show Mendelssohn Bartholdy: Sinfonia N.4 Musicale Mahler: Resurrezione Passepartout - Il Genio di Rovereto Rubrica In Scena - Addio Alle Armi di Ernest Hemingway Documentari Ritratti - Mario Rigoni Stern Film

13.05 13.50 15.40 15.50 17.40 17.45 19.15 20.15

Lasciati Amare Telenovela 14° Distretto Serie Rai 54-14 Rubrica Sospetti 3 Miniserie Rai News - Giorno Topazio Telenovela Diritto di Difesa Serie Il Commissario Manara Morte di un buttero Serie 21.10 L’Avvocato delle Donne Barbara Miniserie 22.55 I Leggendari - Il Grande Fausto Rubrica

Rai 5

19.00 20.35 21.15 22.10

120

Rai Storia 17.25 Notiziario - RaiNews24 17.30 I diari della Grande Guerra - la distruzione 18.20 Generazioni - Andrea Doria,una tragedia italiana 19.50 Come eravamo 78 - 82 20.20 Il giorno e la storia 20.40 Il tempo e la storia L’autostrada del sole nell’Italia del boom 21.25 Q - verso il Quirinale 22.30 Tablet Europa in 4D

Rai Movie 10.20 Napoli... la camorra sfida, la città risponde Film 11.55 Barquero Film 13.50 Sulle mie labbra Film 15.55 King David Film 17.50 Rai News - Giorno 17.55 Fico d’india Film 19.40 Solstice Film 21.15 La zona morta Film 23.00 Monsters Film 0.35 Rai News - Notte 0.40 Capitalism: A Love Story Film

SETTE | 30 –– 25.07.2014

Rai Gulp 15.00 15.50 16.40 17.30 17.55 18.20 18.45 19.35 20.25 21.15 22.05 23.20

Prank Patrol Matt Hatter Chronicles Spike Team Cartoni The Jungle Book Cartoni Winx Club Cartoni Gulp Girl 2013/2014 Elephant Princess Violetta House Of Anubis Kung Fu Panda Cartoni Winx Club Cartoni Le Straordinarie Avventure Di Jules Verne

Canale 5

Italia 1

Tg 5 Prima pagina Borse e Monete. Meteo Traffico Informazione Tg 5 Mattina Notiziario Io e Max Minsky Film-tv (comm., 2007) Forum Attualità Tg 5. Meteo.it Notiziario Beautiful Soap opera Uomini e donne e poi Talk-show L’isola dell’amore Film-tv Cuore ribelle Telenovela Il segreto Telenovela Tg 5. Meteo.it Notiziario Paperissima Sprint Alessandra Amoroso in “Amore puro” Musicale Con Alessandra Amoroso

con Rufus Sewell, Caterina Murino, Ben Miles, Stanley Townsend, Valentina Cervi. Regia di Christopher Menaul 1.30 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it

6.40 Hercules Telefilm 7.30 Xena - Principessa guerriera Telefilm 8.20 A-team Telefilm 9.20 Vivi per miracolo Documentari 10.35 Letali a 360 gradi Documentari 11.10 Gator Boy Documentari 12.25 Studio Aperto Notiziario 13.00 Sport Mediaset Sport 13.40 Che campioni Holly e Benji! Cartoni animati 14.05 I Simpson Telefilm 14.35 Futurama Cartoni animati 15.00 Pretty Little Liars Telefilm 16.40 O.C. Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine TF 21.10 Star Trek - Il futuro ha inizio Film (fant., 2009) con Chris Pine, Zachary Quinto. Regia di J.J. Abrams 23.45 My soul to take Film (horror, 2010) con Max Thieriot, Frank Grillo, Denzel Whitaker, Zena Grey, Emily Meade. Regia di Wes Craven

21.10 Alessandra Amoroso in “Amore puro” Musicale Concerto di Alessandra Amoroso dal tour 2014 "Amore puro". Tra gli ospiti sul palco, Emma, Marco Mengoni, Moreno e Annalisa

21.10 Star Trek Il futuro ha inizio Film I Romulani riescono a tornare indietro nel tempo, in questo modo potranno vendicarsi della Federazione e del loro acerrino nemico, il capitano Kirk

La 5

Rete 4

6.00 7.54 7.55 8.00 8.45 11.00 13.00 13.40 14.45 16.10 18.20 19.00 20.00 20.40 21.10

23.30 Le inchieste

dell’ispettore Zen - La cripta Film (pol., 2010)

15.50 So You Think You Can Dance Documentari 16.50 Find My Family Finalmente Insieme 17.45 Extreme Makeover Home Edition Documentari 18.40 Hellcats Telefilm 19.25 Gossip Girl Telefilm 20.15 Royal Pains Telefilm 21.10 The Burning Plain - Il confine della solitudine Film 23.20 Uomini e Donne e Poi

Boing 15.45 Doraemon Cartoni animati 16.40 Che campioni Holly e Benji Cartoni animati 17.05 Lo straordinario mondo di Gumball Cartoni animati 17.45 Adventure Time Cartoni 18.35 Maledetti Scarafaggi I e II Cartoni animati 19.00 Doraemon Cartoni animati 20.00 Gumball Cartoni animati 21.15 ICarly Cartoni animati 22.10 Anna dai capelli Rossi Cartoni animati

6.50 Zorro Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Distretto di polizia Telefilm 10.45 Ricette all’italiana Attualità 11.30 Tg 4 - Telegiornale Notiziario 12.00 Renegade Telefilm 13.45 Lo sportello di Forum 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 Il bambino e il poliziotto Film (comm., 1989) con Carlo Verdone, Federico Rizzo, Adriana Franceschi. Regia di Carlo Verdone 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Ieri e Oggi in Tv Varietà 19.55 Tempesta d’amore Soap opera 20.30 Il segreto Telenovela 21.15 Mankind Documentari 23.45 Contact Film (fant., 1997) con Jodie Foster, Matthew McConaughey, David Morse, Jena Malone, James Woods. Regia di Robert Zemeckis


programmi dal 26 luglio all’1 agosto Sky Cinema 1

La 7 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 Notiziario 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 In onda Attualità 10.25 Agente speciale Sue Thomas Telefilm 11.55 Omnibus Attualità 13.30 Tg La7 Notiziario 14.00 Jack Frost Telefilm 16.10 Starsky & Hutch Telefilm 18.10 Il commissario Cordier Telefilm 20.00 Tg La7 Notiziario 20.30 In onda Attualità 21.10 I tartassati Film (comm., 1959) con Totò, Aldo Fabrizi, Miranda Campa. Regia di Steno 23.05 In Treatment Telefilm 0.50 Tg La7 Notiziario

La 7 D 8.50 I menù di Benedetta Varietà 9.50 Cuochi e fiamme Game show 11.50 Ricetta sprint Varietà 12.00 I menù di Benedetta Varietà 12.55 Tg La7 Notiziario 13.05 Food maniac Varietà 13.25 Leverage Telefilm 15.05 The Dr. Oz Show Varietà 16.55 S.O.S. Tata Reality show 18.55 Tg La7 Notiziario 19.00 Food maniac Varietà 19.10 Cuochi e fiamme Game show 21.10 Grey’s Anatomy Telefilm 23.40 The Dr. Oz Show Varietà 0.40 Web Therapy Telefilm Con Lisa Kudrow

Real Time 10.00 Io e le mie mogli 10.55 Long Island Medium 11.50 Torta di matrimonio cercasi 12.45 Il boss delle torte 13.40 Il mio grosso grasso matrimonio gipsy US 14.40 Io e le mie mogli 15.35 Vendo Casa... Disperatamente 16.30 Proposal Planner: la proposta perfetta 17.25 Abito da damigella cercasi 18.25 Molto bene 19.20 Bakery Boss: SOS Buddy 20.20 Cucine da incubo USA Varietà 21.10 Io e le mie mogli 22.05 Il nostro piccolo grande amore 23.00 Sex ER: tutta colpa del sesso 23.55 Malattie misteriose

6.00 Il fondamentalista riluttante Film 8.10 Sky Cinema Magazine 8.30 Passione sinistra Film 10.10 Fire with fire Film 11.50 Operazione vacanze Film 13.30 Il colore viola Film 15.20 Il fondamentalista riluttante Film 17.35 I Croods Film 19.20 Una notte da leoni 3 Film 21.00 Sky Cine News Rubrica 21.10 Battle of the Year - La vittoria è in ballo Film 23.05 Cani sciolti Film

8.25 10.10 11.45 13.30 13.45 15.55 17.55 19.35 21.10 22.55 0.55

Sky Cinema Max 6.05 Jesse Stone: Trappola di fuoco Film 7.35 The Host Film 9.40 Sky Cinema Magazine 9.55 Resident Evil: Apocalypse Film 11.35 Priest Film 13.05 Stato di crisi Film 14.40 Stealth - Arma suprema Film 16.45 Giorni contati Film 18.50 Mission: impossible III Film 21.00 Cash - paga o muori Film 22.55 Capriccio Film 0.45 Black Symphony Film

15.30 16.55 17.00 18.00 18.55 19.00 19.30 20.00 20.30 20.45 21.15 21.30 22.00

Sky Cinema Family

Sky Sport 1

Vita di Pi Film Il ritmo del successo Film Oceani Film Supercuccioli - I veri supereroi Film Il campeggio dei papà Film Vita di Pi Film Inkheart - La leggenda di Cuore d’inchiostro Film La rivincita di Klara Film Le 5 leggende Film Nata per vincere Film L’incredibile vita di Timothy Green Film Il fachiro di Bilbao Film

12.30 Speciale Calciomercato 13.30 I Signori del Calcio Drogba Rubrica 14.00 Guinness Champions Cup 15.45 Mondiali 2014 Calcio 16.00 Guinness Champions Cup 17.45 History Remix - Lazio vs Roma 18.15 Italia Beach Soccer Tour: Santa Maria di Castellabate. 2a parte 19.15 Guinness Champions Cup 21.00 Guinness Champions Cup 22.45 Anteprima Calciomercato 23.00 Speciale Calciomercato

Sky Cinema Passion

Sky Sport 2

Sky Cinema Hits Company of Heroes Film Il coraggio di una figlia Film Il dubbio Film Sky Cinema Magazine In Her Shoes - Se fossi lei Film The Twilight Saga: Breaking Dawn-Parte 2 Film Kill for Me - Legami di morte Film La lettera d’amore Film Viaggio in paradiso Film Memento Film Il coraggio di una figlia Film

6.55 9.05 11.05 12.30 13.55 15.30 17.40 19.30 21.00 22.45 0.35 2.25

Sky Cinema Comedy 7.15 8.55 10.35 12.30 12.45 14.15 15.45 17.30 19.15 21.00 22.45

Zitti e mosca Film Eurotrip Film Abbronzatissimi Film Sky Cinema Magazine Una pallottola spuntata Film The Wedding Party Film Montecarlo Gran Casinò Film La ragazza del mio migliore amico Film Abbronzatissimi 2 - Un anno dopo Film L’uomo di casa Film Jackass Number Two Film

6.25 The Wedding PlannerPrima o poi mi sposo Film 8.15 Le donne non vogliono più Film 9.55 The Last Station Film 11.50 Bianca come il latte, rossa come il sangue Film 13.40 Paris-Manhattan Film 15.00 Tutta colpa dell’amore Film 16.55 30 anni in 1 secondo Film 18.35 Seabiscuit - Un mito senza tempo Film 21.00 Troppo amici Film 22.50 Veronica Guerin - Il prezzo del coraggio Film

Deejay Tv

MTV

Deejay Summer Hits Deejay Tg News Deejay Hits Musicale Felicity Telefilm Deejay Tg News Perfetti... ma non troppo Telefilm Via Massena 2 Sitcom The Flow Musicale Lorem Ipsum Varietà Fuori Frigo Varietà Microonde Varietà Pascalistan 2 Reality show Switched At Birth 3 Telefilm

12.50 Time’s Up - Coppie Contro Il Tempo Varietà 13.20 Friendzone: Amici o Fidanzati? Varietà 14.15 Ginnaste - Vite Parallele 15.10 Catfish: False Identita’ 16.00 16 Anni e Incinta Varietà 16.50 Teen Mom Varietà 17.50 Teen Cribs Varietà 18.50 Teenager in Crisi di Peso 19.50 Friendzone: Amici o Fidanzati? Varietà 20.15 16 Anni e Incinta Varietà 22.00 Alaska e Mario Varietà 22.40 Beauty School Varietà

15.00 Grandi progetti 16.00 Compro casa: missione possibile Australia 16.50 Il Giro del mondo in 80 isole 17.50 Una casa per l’estate 18.15 La seconda casa non si scorda mai 19.15 Compro casa, cambio vita 20.15 Compro casa: missione possibile Australia 21.05 Grandi progetti 22.00 La seconda casa non si scorda mai 23.00 Faccio un affare

Tv 2000

Fox

lei

14.50 Alla soglia del cuore - La Coroncina della Divina Misericordia 15.10 Alla soglia del cuore 15.20 Happy days Telefilm 16.15 1x1 Giovani a Confronto 17.30 Nel cuore dei giorni 18.00 Rosario in Diretta Da Lourdes 18.30 Tg 2000 19.00 L’ispettore Derrick Telefilm 20.00 Rosario Da Lourdes 20.30 Tg Tg 21.00 Il Diario di Papa Francesco 22.00 Il Credo Nei Mosaici di Monreale

12.35 13.05 14.00 14.25 15.15 15.45 16.10 16.40 17.05 18.00 18.30 19.00 19.20 20.10 21.00 22.45

La vita secondo Jim TF I Simpson Telefilm I Griffin Telefilm The Big Bang Theory TF New Girl Telefilm American Dad Telefilm The Cleveland Show TF I Griffin Telefilm I Simpson Telefilm La vita secondo Jim TF New Girl Telefilm American Dad Telefilm I Simpson Telefilm The Big Bang Theory TF Teen Wolf Telefilm The Big Bang Theory TF

Lifestyle

14.30 15.30 16.20 16.45 17.10 18.05 19.00 19.30 20.30 21.00 22.00 22.50

10.00 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.15 16.30 17.30 18.30 19.00 20.00 20.30 21.00 23.00

National Geographic

Dove

Non ditelo alla sposa! Matrimonio perfetto Keasha: l’abito perfetto Prima ti spoglio, poi ti rivesto - Norvegia Varietà Chi veste la sposaMamma contro suocera I menù di Benedetta Staffetta in cucina Cuochi e fiamme Rubrica Staffetta in cucina Grassi contro magri Accumulatori seriali Chi veste la sposaMamma contro suocera Varietà

Momenti di Golf Rubrica Ferrari Challenge Super 15 The Boat Show WWE NXT NBA Playoff Nissan The Quest Rubrica Test Match Ferrari Challenge Momenti di Golf Rubrica WWE Superstars The Boat Show Icarus Rubrica NBA Playoff Trans World Sport

13.55 14.25 15.25 16.25 16.55 17.55 18.55 19.55 20.25 20.55 21.55 22.55 0.25

Stupidi al quadrato Megafabbriche - Ducati Il futuro della Terra Stupidi al quadrato Indagini ad alta quota Megastrutture: Supertecnologia navale Cacciatori di gemme Stupidi al quadrato Muoviti o muori A prova di morte Extreme makeover: fuga dalla città Stupidi al quadrato Muoviti o muori

History Channel s10.35 Sbarco di Anzio e la battaglia per Roma 11.30 Corpi Speciali: Ultima sfida 12.25 Affari al buio 13.20 Affari di famiglia 14.15 Enigmi alieni 16.05 MANKIND - Le 12 chiavi del successo 17.00 Disastro in diretta 18.00 Enigmi alieni 19.00 Affari di famiglia 20.00 Affari al buio - Texas 21.00 Piramidi: la valle maledetta 22.00 Il mistero di Hattusa

SETTE | 30–– 25.07.2014

121


Giovedì 31 Luglio Rai Uno

Rai Due

Rai Tre

Euronews News Il caffè di Raiuno Attualità Tg 1 Notiziario Unomattina Estate Attualità Dolce Casa Attualità Sapore di Sole Attualità Don Matteo 5 Serie Telegiornale Notiziario Tg 1 Economia Attualità Legàmi Telenovela Capri - La nuova serie Serie Rai Parlamento Telegiornale Attualità Tg 1. Che tempo fa Estate in diretta Attualità Reazione a catena Gioco Telegiornale Notiziario TecheTecheTè Varietà Superquark Cultura Overland 15 Documentari Tg 1 - Notte. Che tempo fa Notiziario Sottovoce Attualità Testimoni del tempo Lezioni sulla Divina Commedia

6.00 Videocomic 6.10 Dance! - La forza della passione Telefilm 6.55 Cartoon Flakes 7.40 The Lying Game Telefilm 8.20 Le sorelle McLeod Serie 9.45 Pasión Prohibida Telenovela 10.30 Tg2 Insieme Estate 11.20 Il nostro amico Charly Telefilm 12.10 La nostra amica Robbie Telefilm 13.00 Tg 2 Giorno Notiziario 13.30 Tg2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Detto Fatto Mix Attualità 15.30 Army Wives Serie 17.00 Guardia costiera Telefilm 17.45 Tg2 Flash L.I.S. Notiziario 17.50 Tg sport Rubrica sportiva 18.15 Tg 2 Notiziario 18.45 Il commissario Rex TF 20.30 Tg 2 20.30 Notiziario 21.00 Lol Serie 21.10 Taken - Alla ricerca di Sophie Parker Film-tv 22.50 Beauty and the Beast TF

8.00 Agorà Estate Attualità 10.10 Napoli-Inter ‘62 Documentari 10.20 Tarantella napoletana Film (mus., 1953) 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.15 La signora del West TF 13.00 Il Tempo e la Storia 13.45 Kilimangiaro album 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo Notiziario 14.20 Tg 3. Meteo 3 Notiziario 14.50 Tgr Piazza Affari Attualità 14.55 Tg3 Lis Notiziario 15.00 Terra nostra 2 - La speranza Telenovela 15.45 Borsalino Film (pol., 1970) 17.50 Geo Magazine 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo Notiziario 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Ai confini della realtà TF 20.35 Un posto al sole SO 21.05 Perception Telefilm 22.45 Tg 3 Linea notte estate. Tg regione Notiziario 23.25 I dieci comandamenti

21.20 Superquark Cultura Il programma di Piero Angela incontra i Grizzly. I grandi orsi dell’Alaska che per metà dell’anno si procurano il cibo e per l’altra metà vivono rintanati

21.10 Taken - Alla ricerca di Sophie Parker Film-tv Sophie Parker va in vacanza a Mosca con la sua amica Janie, figlia dell’ambasciatore americano in Russia. Ma le due ragazze vengono rapite

21.05 Perception Telefilm Un ex studente di Pierce lo avvisa di una potenziale cospirazione per uccidere un senatore degli Stati Uniti. Ma le cose precipitano

Rai 4

Rai Premium

6.00 6.10 6.30 6.45 9.40 10.30 11.20 13.30 14.00 14.05 15.00 16.50 17.00 17.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.40 0.35 1.10 1.40

12.15 13.05 13.50 15.40 15.50 17.40 17.45 19.15 20.15

Don Fumino Serie Lasciati Amare Telenovela 14° Distretto Serie Rai 54-14 Rubrica Sospetti 3 Miniserie Rai News - Giorno Topazio Telenovela Diritto di Difesa Serie Il Commissario Manara Delitto in Paradiso Serie 21.10 Terra Ribelle - Il Nuovo Mondo Miniserie 23.00 Immortali Rubrica

12.05 13.35 14.20 15.05 15.50 16.35 18.05 18.10 18.55 19.40 20.25 21.10 22.50

Streghe Serie Haven Serie Stargate Atlantis Telefilm Doctor Who Serie One Tree Hill Serie Streghe Serie Rai News - Giorno Warehouse 13 Serie The Lost World Serie Doctor Who Serie Stargate Atlantis Telefilm Dark Blue Serie Dexter Serie

Rai 5

Rai Movie

16.05 16.50 17.45 17.50 18.40 19.30

Divini Devoti Documentari Cool Tour Arte Rai News - Giorno David Letterman Show Puccini: Messa di Gloria Concerto Lirico Dedicato a Puccini Musicale Passepartout Rembrandt Vs Rubens Petruska Presenta La Danza di Virgilio Sieni David Letterman Show Varietà

10.50 Gli indomabili dell’Arizona Film 12.20 Delitto a Porta Romana Film 13.55 Pane, amore e gelosia Film 15.40 Rabbit Hole Film 17.15 Rai News - Giorno 17.20 L’emigrante Film 19.20 Un uomo innocente Film 21.20 L’aereo più pazzo del mondo Film 23.00 La metà oscura - The Dark Half Film

20.35 21.15 21.20 23.20

122

SETTE | 30 –– 25.07.2014

Canale 5

Italia 1

Tg 5 Prima pagina Borse e Monete. Meteo Traffico Informazione Tg 5 Mattina Notiziario Vitus Film (dramm., 2006) con Bruno Ganz, Fabrizio Borsani, Teo Gheorghiu, Julika Jenkins, Urs Jucker. Regia di Fredi M. Murer Forum Attualità Tg 5. Meteo.it Notiziario Beautiful Soap opera Uomini e donne e poi Talk-show Rosamunde Pilcher: Cuori nel vento Film-tv Cuore ribelle Telenovela Il segreto Telenovela Tg 5. Meteo.it Notiziario Paperissima Sprint Varietà La Cortigiana - Parte II Film-tv Speciale Supercinema Festival Giffoni Rubrica cinematografica Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it

6.40 Hercules Telefilm 7.30 Xena - Principessa guerriera Telefilm 8.20 A-team Telefilm 9.20 Vivi per miracolo Documentari 10.35 Letali a 360 gradi Documentari 11.10 Gator Boy Documentari 12.25 Studio Aperto Notiziario 13.00 Sport Mediaset Sport 13.40 Che campioni Holly e Benji! Cartoni animati 14.05 I Simpson Telefilm 14.35 Futurama Cartoni animati 15.00 Pretty Little Liars Telefilm 16.40 O.C. Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo Notiziario 19.20 CSI Scena del crimine Telefilm 21.10 Transporter - The series Telefilm 23.10 True Justice II Serie Con Steven Seagal 1.05 La Casa degli Assi - Daily Reality show 1.55 Sport Mediaset Sport

21.10 La Cortigiana - Parte II Film-tv Scampato al rogo, Ruppertus ora è sotto il nome di Janus Suppertur e ricopre il ruolo di Grande Inquisitore Papale. Marie, intanto, vive felice col marito

21.10 Transporter The series Telefilm Jack, che ha perso la vista dopo un incidente, assume Frank. L’uomo deve recuperare un hard disk che contiene informazioni sulla Sicurezza Nazionale

La 5

Rete 4

6.00 7.54 7.55 8.00 8.45

11.00 13.00 13.40 14.45 16.10 18.20 19.00 20.00 20.40 21.10 23.30 0.00

Rai Storia 18.30 Imago Urbis - Capitolium: il Campidoglio 19.35 La straordinaria Storia d’Italia - La Grande Guerra 20.25 Il giorno e la storia 20.45 Il tempo e la storia Enrico Mattei 21.30 a.C.d.C. Guerrieri: Cortes e Montezuma 22.25 a.C.d.C. Il Medioevo: Oppidum repugnant 23.25 Il tempo e la storia Enrico Mattei

15.20 Lina’s Hair Reality show 15.50 So You Think You Can Dance Documentari 16.50 Find My Family Finalmente Insieme Varietà 17.45 Extreme Makeover Home Edition Documentari 18.40 Hellcats Telefilm 19.25 Gossip Girl Telefilm 20.15 Royal Pains Telefilm 21.10 The Secret Circle Telefilm 22.55 Uomini e Donne e Poi

Rai Gulp 13.45 14.15 15.00 15.50 16.40 17.30 17.55 18.20 18.45 19.35 20.25 21.15 22.05

La Mia Vita Con Derek Grachi Prank Patrol Kung Fu Panda Spike Team Cartoni The Jungle Book Cartoni Winx Club Cartoni Gulp Girl 2013/2014 Elephant Princess Violetta House Of Anubis Kung Fu Panda Cartoni Winx Club Cartoni animati

Boing 14.30 15.20 15.45 16.40 17.05 17.45 18.35 19.00 20.00 21.15 22.10

ICarly Cartoni animati I Pinguini di Madagascar Doraemon Cartoni animati Che campioni Holly e Benji Cartoni animati Lo straordinario mondo di Gumball Cartoni animati Adventure Time Cartoni Maledetti Scarafaggi I e II Doraemon Cartoni animati Dragon Trainer Film-tv ICarly Cartoni animati C’era una volta...Pollon

6.50 Zorro Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Distretto di polizia Telefilm 10.45 Ricette all’italiana Attualità 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Renegade Telefilm 13.45 Lo sportello di Forum 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 Qualcosa che scotta Film (dramm., 1961) con Troy Donahue, Connie Stevens. Regia di Delmer Daves 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Ieri e Oggi in Tv Varietà 19.55 Tempesta d’amore Soap opera 20.30 Il segreto Telenovela 21.15 Indovina chi sposa mia figlia Film (comm., 2009) con Lino Banfi, Christian Ulmen. Regia di Neele Leana Vollmar 23.30 Occhio malocchio

prezzemolo e finocchio

Film (comm., 1983) con Johnny Dorelli, Lino Banfi


programmi dal 26 luglio all’1 agosto 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico Notiziario 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 Notiziario 7.50 Omnibus meteo Informazione 7.55 Omnibus Attualità 9.45 In onda Attualità 10.25 Agente speciale Sue Thomas Telefilm 11.55 Omnibus Attualità 13.30 Tg La7 Notiziario 14.00 Jack Frost Telefilm 16.10 Starsky & Hutch Telefilm 18.10 Il commissario Cordier Telefilm 18.15 L’ispettore Barnaby Serie 20.00 Tg La7 Notiziario 20.30 In onda Attualità 22.30 Il maledetto United Film (dramm., 2009)

La 7 D 8.50 I menù di Benedetta Varietà 9.50 Cuochi e fiamme Game show 11.50 Ricetta sprint Varietà 12.00 I menù di Benedetta Varietà 12.55 Tg La7d Notiziario 13.05 Food maniac Varietà 13.25 Leverage Telefilm 15.05 The Dr. Oz Show Varietà 16.55 S.O.S. Tata Reality show 18.55 Tg La7 Notiziario 19.00 Food maniac Varietà 19.10 Cuochi e fiamme Game show 21.10 Non ditelo alla sposa Reality show 0.10 The Dr. Oz Show Varietà 1.15 Le invasioni barbariche

Real Time 10.00 Io e le mie mogli 10.55 Long Island Medium 11.50 Torta di matrimonio cercasi 12.45 Il boss delle torte 13.40 Il mio grosso grasso matrimonio gipsy US Varietà 14.40 Io e le mie mogli 15.35 Vendo Casa... Disperatamente 16.30 Proposal Planner: la proposta perfetta 17.25 Abito da sposa cercasi 18.25 Molto bene 19.20 Bakery Boss: SOS Buddy 20.20 Cucine da incubo USA Varietà 21.10 Paint On The Road 22.05 SOS Home Makeover 23.00 24 ore in sala parto 23.55 Malattie misteriose 0.50 Malattie imbarazzanti

Sky Cinema Family

Sky Sport 1

Sky Cinema 1

Sky Cinema Hits

6.40 Sky Cinema Magazine 7.00 La vita segreta della signora Lee Film 8.40 King Arthur Film 10.50 Una notte da leoni 3 Film 12.35 Battle of the Year - La vittoria è in ballo Film 14.30 Sotto assedio - White House Down Film 16.45 Cani sciolti Film 18.40 Il grande Gatsby Film 21.00 Sky Cine News Rubrica 21.10 Il fuggitivo Film 23.25 Si può fare l’amore vestiti? Film

7.00 The Twilight Saga: Breaking Dawn-Parte 2 Film 9.00 Kill for Me - Legami di morte Film 10.40 La lettera d’amore Film 12.15 Memento Film 14.15 Viaggio in paradiso Film 15.55 Il cacciatore di ex Film 17.50 LOL - Pazza del mio migliore amico Film 19.35 Freerunner - Corri o muori Film 21.10 Benvenuto a bordo Film 22.50 Blood: The Last Vampire Film

Sky Cinema Max

Sky Cinema Comedy

Sky Cinema Passion

Sky Sport 2

7.25 Super - Attento crimine!!! Film 9.05 Gone baby gone Film 11.00 Mission: impossible III Film 13.05 Cash - paga o muori Film 14.55 Sin City Film 17.00 Blade II Film 19.00 The Grey Film 21.00 Terminator 3: le macchine ribelli Film Con Arnold Schwarzenegger 22.55 Omicidio in diretta Film 0.40 Hostel Film 2.15 Gone baby gone Film 4.10 Blade II Film

7.10 La ragazza del mio migliore amico Film 8.55 Il fuggitivo della missione impossibile Film 10.25 Abbronzatissimi 2 - Un anno dopo Film 12.10 Il mio miglior nemico Film 14.05 Fun Size Film 15.35 L’uomo di casa Film 17.20 La coniglietta di casa Film 19.00 Vacanze di Natale ‘91 Film 21.00 Viva l’Italia Film 23.00 Jackass 3 Film 0.40 Panarea Film 2.20 Piedipiatti Film

10.25 Troppo amici Film 12.10 Cooper: un angelo inaspettato Film 13.40 Veronica Guerin - Il prezzo del coraggio Film 15.20 Sognando l’Africa Film 17.20 Litigi d’amore Film 19.20 La cuoca del Presidente Film 21.00 Il bambino con il pigiama a righe Film 22.40 Upside Down Film 0.35 Come ti ammazzo l’ex Film 2.10 La mia vita fino ad oggi Film

11.15 Nissan The Quest Rubrica 11.30 The Rugby Championship 2013 12.30 Momenti di Golf Rubrica 13.00 WWE Superstars 14.00 NBA Playoff 16.05 Momenti di Golf Rubrica 16.30 Super 15 17.30 Canadian Open 18.30 PGA European Tour Weekly Rubrica 19.00 WWE Experience 20.00 Bridgestone Invitational 0.00 Momenti di Golf Rubrica 0.30 World Series of Boxing

Deejay Tv

MTV

Dove

National Geographic

La 7

14.00 15.00 15.30 16.55 17.00 18.00 18.55 19.00 19.30 20.00 20.30 20.45 21.15 21.30

Via Massena 2 Sitcom The Flow Musicale Deejay Summer Hits Deejay Tg News Deejay Hits Musicale Felicity Telefilm Deejay Tg News Perfetti... ma non troppo Telefilm Via Massena 2 Sitcom The Flow Musicale Lorem Ipsum Varietà Fuori Frigo Varietà Microonde Varietà Pascalistan 2 Reality show

9.50 10.40 11.30 12.50 13.20 14.15 15.10 16.00 16.50 17.50 18.50 19.50 21.10 23.10

Tv 2000 16.15 1x1 Giovani a Confronto 17.30 Nel cuore dei giorni 18.00 Rosario In Diretta Da Lourdes 18.30 Tg 2000 19.00 L’ispettore Derrick Telefilm 20.00 Rosario Da Lourdes 20.30 Tg Tg 21.00 Documentario Storico 22.00 Le parole che hanno cambiato il mondo 22.50 Quando l’Italia - Una Rivoluzione Chiamata Olivetti 0.10 Rosario dal Santuario di Pompei

13.05 14.00 14.25 15.15 15.45 16.10 16.40 17.05 18.00 18.30 19.00 19.20 20.10 21.00 21.25 22.25

7.45 Maestro dell’anno Film 9.40 Karla e il sogno di Jonas Film 11.05 Il fachiro di Bilbao Film 12.35 La rivincita di Klara Film 14.05 L’incredibile vita di Timothy Green Film 15.55 Le 5 leggende Film 17.40 Nata per vincere Film 19.30 Dino e la macchina del tempo Film 21.00 L’ultimo dominatore dell’aria Film 22.50 Underdog - Storia di un vero supereroe Film

Lifestyle

11.00 Italia Beach Soccer Tour: Santa Marinella. 1a parte 12.00 I Signori del Calcio Falcao 12.30 Speciale Calciomercato 13.30 Futbol Mundial Rubrica 14.00 Guinness Champions Cup 15.45 Mondiali 2014 Calcio 16.00 Guinness Champions Cup 17.45 History Remix - Milan vs Inter 18.15 Italia Beach Soccer Tour: Santa Marinella. 1a parte 19.15 Guinness Champions Cup 22.45 Anteprima Calciomercato 23.00 Speciale Calciomercato

Plain Jane: La Nuova Me Ginnaste - Vite Parallele Teen Mom 2 Varietà Time’s Up - Coppie Contro Il Tempo Varietà Teen Cribs Varietà Ginnaste - Vite Parallele Catfish: False Identita’ 16 Anni e Incinta Varietà Teen Mom Varietà Teen Cribs Varietà Teenager in Crisi di Peso 16 Anni e Incinta Varietà Fratelli per la pelle Film Il Testimone Magazine

14.00 La seconda casa non si scorda mai 15.00 Grandi progetti 16.00 Compro casa: missione possibile Australia 16.50 Il Giro del mondo in 80 isole 18.15 La seconda casa non si scorda mai 19.15 Compro casa, cambio vita 20.15 Compro casa: missione possibile Australia 21.05 Grandi progetti 22.00 Il mondo dal cielo 23.00 I sempreverdi

Fox

lei

I Simpson Telefilm I Griffin Telefilm The Big Bang Theory TF New Girl Telefilm American Dad Telefilm The Cleveland Show TF I Griffin Telefilm I Simpson Telefilm La vita secondo Jim TF New Girl Telefilm American Dad Telefilm I Simpson Telefilm The Big Bang Theory TF New Girl Telefilm Modern Family Telefilm Aiutami Hope Telefilm

13.35 Chi veste la sposaMamma contro suocera 14.30 Non ditelo alla sposa! 15.30 Matrimonio perfetto 16.20 Keasha: l’abito perfetto 16.45 Prima ti spoglio, poi ti rivesto - Norvegia Varietà 17.10 Chi veste la sposaMamma contro suocera 18.05 I menù di Benedetta 19.00 Staffetta in cucina 19.30 Cuochi e fiamme Rubrica 20.30 Staffetta in cucina 21.00 Relazioni pericolose 21.55 Scomparsi 22.50 Cattive maestre

13.55 Stupidi al quadrato 14.25 A prova di morte 15.25 Extreme makeover: fuga dalla città 16.25 Stupidi al quadrato 16.55 Indagini ad alta quota 17.55 Megastrutture: Il ponte più alto del mondo 18.55 Cacciatori di gemme 19.55 Stupidi al quadrato 20.25 Muoviti o muori 20.55 Stupidi al quadrato 21.55 Streghe 22.55 Mega terremoti 23.55 Stupidi al quadrato

History Channel 12.25 Affari al buio 13.20 Affari di famiglia 14.15 Affari di famiglia Louisiana 15.10 A caccia di tesori 16.05 MANKIND - Le 12 chiavi del successo 17.00 Disastro in diretta 18.00 Enigmi alieni 19.00 Affari di famiglia 20.00 Affari al buio - Texas 21.00 Affari di famiglia 22.00 A caccia di tesori 23.00 Macchine da soldi 0.00 Affari al buio 1.00 Affari di famiglia

SETTE | 30ÐÐ 25.07.2014

123


Venerdì 1 Agosto 6.00 6.10 6.30 6.45 9.40 10.30 11.20 13.30 14.00 14.05 15.00 16.50 17.00 17.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.00 0.45 1.20

Rai Uno

Rai Due

Rai Tre

Canale 5

Italia 1

Euronews News Il caffè di Raiuno Attualità Tg 1 Notiziario Unomattina Estate Attualità Dolce Casa Attualità Sapore di Sole Attualità Don Matteo 5 Serie Telegiornale Notiziario Tg 1 Economia Attualità Legàmi Telenovela Capri - La nuova serie Serie Rai Parlamento Telegiornale Attualità Tg 1. Che tempo fa Notiziario Estate in diretta Attualità Reazione a catena Gioco Telegiornale Notiziario TecheTecheTè Varietà Tradimenti Telenovela Cari amici vicini e lontani..... Varietà Tg 1 - Notte. Che tempo fa Notiziario Speciale Cinematografo Attualità

6.10 Dance! - La forza della passione Telefilm 6.55 Cartoon Flakes 7.40 The Lying Game Telefilm 8.20 Le sorelle McLeod Serie 9.45 Pasión Prohibida Telenovela 10.30 Tg2 Insieme Estate 11.20 Il nostro amico Charly Telefilm 12.10 La nostra amica Robbie Telefilm 13.00 Tg 2 Giorno Notiziario 13.30 Tg2 Eat Parade Magazine 13.50 Tg2 Sì, Viaggiare Attualità 14.00 Detto Fatto Mix Attualità 15.30 Senza traccia Telefilm 17.00 Guardia costiera Telefilm 17.45 Tg2 Flash L.I.S. Notiziario 17.50 Tg sport Rubrica sportiva 18.15 Tg 2 Notiziario 18.45 Il commissario Rex Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 Notiziario 21.00 Lol Serie 21.10 Elementary Telefilm 22.50 Blue Bloods Telefilm 23.35 Tg2 Notiziario

8.00 Agorà Estate Attualità 10.05 Speciale cinema in tv Cinema d’oggi 10.15 Il pirata Barbanera Film (avv., 1952) 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.15 La signora del West Telefilm 13.00 Il Tempo e la Storia 13.45 Kilimangiaro album 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo Notiziario 14.20 Tg 3. Meteo 3 Notiziario 14.50 Tgr Piazza Affari Attualità 14.55 Tg3 Lis Notiziario 15.00 Terra nostra 2 - La speranza Telenovela 15.45 Il soldato di ventura Film (comm., 1976) 17.35 Geo Magazine 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo Notiziario 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Ai confini della realtà TF 20.35 Un posto al sole SO 21.05 La Grande Storia Cultura 23.15 Tg 3 Linea notte estate. Tg regione Notiziario

6.00 Tg 5 Prima pagina Attualità 7.54 Borse e Monete. Meteo Informazione 7.55 Traffico Informazione 8.00 Tg 5 Mattina Notiziario 8.45 La banda Olsen alla ricerca dell’oro nero Film-tv 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it Notiziario 13.40 Beautiful Soap opera 14.45 Uomini e donne e poi Talk-show 16.10 Love song - Una canzone per te Film-tv 18.20 Cuore ribelle Telenovela 19.00 Il segreto Telenovela 20.00 Tg 5. Meteo.it Notiziario 20.40 Paperissima Sprint Varietà 21.10 Baciamo le mani Fiction Con Sabrina Ferilli, Virna Lisi, Francesco Testi 23.30 Hit The Road Man Magazine 0.00 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it

6.40 Hercules Telefilm 7.30 Xena - Principessa guerriera Telefilm 8.20 A-team Telefilm 9.20 Vivi per miracolo 10.35 Letali a 360 gradi 11.10 Gator boy Documentari 12.25 Studio Aperto Notiziario 13.00 Sport Mediaset Sport 13.40 Che campioni Holly e Benji! Cartoni animati 14.05 I Simpson Telefilm 14.35 Futurama Cartoni animati 15.00 Pretty Little Liars Telefilm 16.40 O.C. Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine Telefilm 21.10 Superfantozzi Film (comm., 1986) con Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro. Regia di Neri Parenti 23.10 Fantozzi va in pensione Film (comm., 1988) con Paolo Villaggio, Milena Vukotic. Regia di Neri Parenti

21.10 Elementary Telefilm Un uomo facoltoso si rovolge a Sherlock Holmes dicendo che gli è stata trasmessa di proposito una malattia incurabile

21.05 La Grande Storia Cultura Due film-documentari su incontri che cambiano la vita. Un parallelo tra Natuzza Evolo e Padre Pio, personaggi che attirano fedeli da tutto il mondo

21.10 Baciamo le mani Fiction Costanza (Palermo), 1958. La vita di Ida Di Giulio viene sconvolta dalla notizia che il marito Antonio è un assassino per conto di un padrino mafioso

21.10 Superfantozzi Film La storia dell’uomo, dalla Creazione ai nostri giorni, per dimostrare che il ragionier Ugo Fantozzi è stato uno sbaglio della natura

Rai Storia

La 5

21.20 Tradimenti Telenovela Rendendosi conto che la presa sul suo regno si sta allentando, Karsten ricorre a tattiche spiacevoli per mantenere il potere

Rai Premium

Rai 4 14.20 15.05 15.50 16.35 18.05 18.10 18.55 19.40 20.25 21.10

Stargate Atlantis Telefilm Doctor Who Serie One Tree Hill Serie Streghe Serie Rai News - Giorno Warehouse 13 Serie The Lost World Serie Doctor Who Serie Stargate Atlantis Telefilm Star Trek - Generazioni Film 23.10 Wonderland 2014 23.20 Sheitan Film

13.05 13.50 15.40 15.50 17.40 17.45 19.15 20.15

Lasciati Amare Telenovela 14° Distretto Serie Rai 54-14 Rubrica Due Volte Vent’Anni Film Rai News - Giorno Topazio Telenovela Diritto di Difesa Serie Il Commissario Manara Un morto di troppo Serie 21.10 Il Rumore dei Ricordi Miniserie 23.00 Fiction Magazine 23.30 L’Ombra del Passato Film

Rai 5 17.40 Rai News - Giorno 17.45 David Letterman Show 18.35 Concerto Puccini Senza Parole Musicale 19.25 Beethoven: Ah Perfido!Strauss: Salome’ 20.00 Berio:Sinfonia Per Otto Voci e Orchestra Musicale 20.35 Passepartout - Auguri San Pietroburgo Rubrica 21.15 1960 Film 22.35 Scaramouche Scaramouche

124

17.25 Eco della storia - Italia Grande guerra 18.20 I diari della Grande Guerra - la distruzione 19.15 La straordinaria Storia d’Italia - La Dittatura 20.10 Come eravamo - Giovani 20.25 Il giorno e la storia 20.45 Il tempo e la storia Machiavelli 21.30 Diari Grande Guerra 22.15 I bambini di Bullenhuser Damm

Rai Movie 10.10 I 2 gattoni a nove code... e mezza, ad Amsterdam Film 11.45 K-19 Film 14.05 Piramide di paura Film 16.00 Fratelli d’Italia Film 17.40 Rai News - Giorno 17.45 Eccezzziunale... veramente Film 19.30 Weekend con il morto Film 21.15 Case 39 Film 23.05 Rio 2096 Film 0.55 Rai News - Notte

SETTE | 30 –– 25.07.2014

Rai Gulp 13.45 14.15 15.00 15.50 16.40 17.30 17.55 18.20 18.45 19.35 20.25 21.15 22.05

La Mia Vita Con Derek Grachi Prank Patrol Kung Fu Panda Cartoni Spike Team Cartoni The Jungle Book Cartoni Winx Club Cartoni Gulp Girl 2013/2014 Elephant Princess Violetta House Of Anubis Kung Fu Panda Cartoni Winx Club Cartoni animati

15.20 Lina’s Hair Reality show 15.50 So You Think You Can Dance Documentari 16.50 Find My Family Finalmente Insieme Varietà 17.45 Extreme Makeover Home Edition Documentari 18.40 Hellcats Telefilm 19.25 Gossip Girl Telefilm 20.15 Royal Pains Telefilm 21.10 Last Night Film 23.00 Uomini e Donne e Poi

Boing 17.05 Lo straordinario mondo di Gumball Cartoni animati 17.45 Adventure Time Cartoni 18.35 Maledetti Scarafaggi I e II Cartoni animati 19.00 Doraemon Cartoni animati 20.00 Power Ranger SuperMegaforce Cartoni 20.25 Ben 10 Omniverse New Cartoni animati 21.15 ICarly Cartoni animati 22.10 Hello Spank Cartoni animati

Rete 4 6.50 Zorro Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Distretto di polizia Telefilm 10.45 Ricette all’italiana Attualità 11.30 Tg 4 - Telegiornale Notiziario 12.00 Renegade Telefilm 13.45 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 My Life Soap opera 16.35 Complotto di famiglia Film (thriller, 1976) con Karen Black, Bruce Dearn. Regia di Alfred Hitchcock 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Ieri e Oggi in Tv Varietà 19.55 Tempesta d’amore Soap opera 20.30 Il segreto Telenovela 21.15 Behind Enemy Lines Dietro le linee nemiche Film (guerra, 2001) con Owen Wilson, Gene Hackman. Regia di John Moore 23.40 La recluta Film (pol., 1990) con Clint Eastwood


programmi dal 26 luglio all’1 agosto Sky Cinema 1

La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico Notiziario 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 Notiziario 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 In onda Attualità 11.30 Omnibus Attualità 13.30 Tg La7 Notiziario 14.00 Jack Frost Telefilm 16.10 Starsky & Hutch Telefilm 18.10 Il commissario Cordier Telefilm 20.00 Tg La7 Notiziario 20.30 In onda Attualità 21.10 Crozza nel paese delle meraviglie - Remix Varietà 22.30 Invito a cena con delitto Film (comm., 1976) con Peter Sellers

La 7 D 8.50 9.50 11.50 12.00 12.55 13.05 13.25 15.05 16.55 18.55 19.00 19.10 21.10

I menù di Benedetta Cuochi e fiamme Ricetta sprint Varietà I menù di Benedetta Tg La7 Notiziario Food maniac Varietà Leverage Telefilm The Dr. Oz Show Varietà S.O.S. Tata Reality show Tg La7 Notiziario Food maniac Varietà Cuochi e fiamme Il favoloso mondo di Amélie Film (comm., 2001) con Audrey Tautou, Mathieu Kassovitz. Regia di Jean-Pierre Jeunet 23.15 The Dr. Oz Show Varietà 0.15 Condominio Film (comm., 1992)

Real Time 9.05 Il mio grosso grasso matrimonio gipsy Varietà 10.00 Io e le mie mogli 10.55 Long Island Medium 11.50 Torta di matrimonio cercasi 12.45 Il boss delle torte 13.40 Il mio grosso grasso matrimonio gipsy US Varietà 14.40 Io e le mie mogli 15.35 Vendo Casa... Disperatamente 16.30 Abito da sposa cercasi Varietà 18.25 Molto bene 19.20 Bakery Boss: SOS Buddy 20.20 Cucine da incubo USA Varietà 21.10 Randy: SOS matrimonio Varietà 22.05 Wedding Island 23.00 Matrimoni al buio Varietà

7.20 7.40 9.20 11.40 13.25 15.55 17.35 19.15 21.00 21.10 22.40 0.15 2.00

8.15 10.15 12.10 13.50 15.45 17.35 19.25 21.00 22.45 0.20

15.00 15.30 16.55 17.00 18.00 18.55 19.00 19.30 20.00 20.30 20.45 21.15 21.30 22.00

Sky Cinema Magazine Turbo Film Il grande Gatsby Film Hates - House At the End of the Street Film L’ultimo samurai Film Turbo Film 20 anni di meno Film E io non pago Film Sky Cine News Rubrica Se sposti un posto a tavola Film Cha Cha Cha Film In Trance Film Sky Cinema Magazine

7.50 Blood: The Last Vampire Film 9.25 Cime tempestose Film 11.15 Sky Cinema Magazine 11.30 The Spirit Film 13.15 Benvenuto a bordo Film 14.55 Takers Film 16.45 Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato Film 19.35 Hotel Transylvania Film 21.10 Magic Mike Film 23.05 La guerra dei mondi Film 1.05 Cime tempestose Film 2.55 Takers Film 4.45 Hotel Transylvania Film

Sky Cinema Max

Sky Cinema Comedy

The Grey Film Biker Boyz Film Omicidio in diretta Film Terminator 3: le macchine ribelli Film Sex Crimes - Giochi pericolosi Film The Pusher Film Jimmy Bobo - Bullet to the Head Film ESP 2 - Fenomeni paranormali Film Paranormal Activity 4 Film Sex Crimes - Giochi pericolosi Film

7.20 Fun Size Film 8.55 Tutto tutto niente niente Film 10.30 Vacanze di Natale ‘91 Film 12.30 Piedipiatti Film 14.05 Panarea Film 15.45 Sky Cinema Magazine 16.05 Marci X Film 17.35 Classe mista 3 A Film 19.15 Caino e Caino Film 21.00 Mai Stati Uniti Film 22.35 Shaolin Basket Film 0.20 Tutto tutto niente niente Film 1.55 Silenzio... si nasce Film

Deejay Tv

MTV

The Flow Musicale Deejay Summer Hits Deejay Tg News Deejay Hits Musicale Felicity Telefilm Deejay Tg News Tacco 12! ... Si Nasce Via Massena 2 Sitcom The Flow Musicale Lorem Ipsum Varietà Fuori Frigo Varietà Microonde Varietà Pascalistan 2 Reality show Fino alla fine del mondo Documentari

13.20 14.15 15.10 16.00 16.50 17.50 18.50 19.50

Teen Cribs Varietà Ginnaste - Vite Parallele Catfish: False Identita’ 16 Anni e Incinta Varietà Teen Mom Varietà Teen Cribs Varietà Teenager in Crisi di Peso Friendzone: Amici o Fidanzati? Varietà 20.15 Catfish: False Identita’ 23.00 House Of Food Principianti in Cucina 0.00 Are You The One? Un Esperimento D’Amore Varietà

Tv 2000 14.50 Alla soglia del cuore - La Coroncina della Divina Misericordia 15.10 Alla soglia del cuore - Le Storie 15.20 Happy days Telefilm 16.15 1x1 Giovani a Confronto 17.30 Nel cuore dei giorni 18.00 Rosario In Diretta Da Lourdes 18.30 Tg 2000 19.00 L’ispettore Derrick Telefilm 20.00 Rosario Da Lourdes 20.30 Tg Tg 21.00 Totò Tarzan Film 22.30 Effetto Notte

Sky Cinema Family

Sky Sport 1

11.00 Mandie e il tunnel segreto Film 12.45 Bob - Un maggiordomo tuttofare Film 14.20 Underdog - Storia di un vero supereroe Film 15.45 L’ultimo dominatore dell’aria Film 17.30 Piovono polpette Film 19.05 Water Horse - La leggenda degli abissi Film 21.00 Il ritorno della scatenata dozzina Film 22.45 Nanny McPhee - Tata Matilda Film

15.45 Mondiali 2014 Calcio 16.00 Guinness Champions Cup 17.45 History Remix - Roma vs Milan 18.15 Italia Beach Soccer Tour: Santa Marinella. 2a parte 19.15 Italia Beach Soccer Tour 20.00 History Remix Rubrica 20.30 Calcio Internazionale 20.45 Italia Beach Soccer Tour: Alba Adriatica. 1a parte 21.45 Italia Beach Soccer Tour: Alba Adriatica. 2a parte 22.45 Anteprima Calciomercato 23.00 Speciale Calciomercato

Sky Cinema Passion

Sky Sport 2

Sky Cinema Hits

Fox 14.00 14.25 15.15 15.45 16.10 16.40 17.05 18.00 18.30 19.00 19.20 20.10 20.35 21.00 21.50 23.35

I Griffin Telefilm The Big Bang Theory TF New Girl Telefilm American Dad Telefilm The Cleveland Show TF I Griffin Telefilm I Simpson Telefilm La vita secondo Jim TF New Girl Telefilm American Dad Telefilm I Simpson Telefilm The Big Bang Theory TF The Big Bang Theory TF Cumbia Ninja Telefilm C’era una volta Telefilm The Big Bang Theory TF

6.15 6.35 8.05 8.25 10.05 11.45 13.40 15.40 17.20 19.30 21.00 23.10 1.00

Sky Cinema Magazine Un giorno per sbaglio Film Sky Cinema Magazine Il bambino con il pigiama a righe Film A Royal Weekend Film Upside Down Film Fiori d’acciaio Film Nei panni dell’altra Film Dance with Me Film Un giorno per sbaglio Film Amarsi Film City Island Film Lou, storia di un sentimento Film

Lifestyle

10.00 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.15 16.30 17.30 18.30 19.00 20.00 21.00

Icarus Rubrica Indycar Super 15 The Boat Show WWE Experience NBA Playoff Nissan The Quest Rubrica Super 15 Indycar The Boat Show WWE NXT WWE Superstars WWE Domestic Smackdown! 22.45 Icarus Rubrica

National Geographic

Dove

13.35 Una casa per l’estate 14.00 La seconda casa non si scorda mai 15.00 Grandi progetti 16.00 Compro casa: missione possibile Australia 16.50 Il Giro del mondo in 80 isole 18.15 La seconda casa non si scorda mai 19.15 Compro casa, cambio vita 20.15 Compro casa: missione possibile Australia 21.05 Grandi progetti 22.00 Il mondo dal cielo

lei 12.40 I menù di Benedetta 13.35 Chi veste la sposaMamma contro suocera 14.30 Non ditelo alla sposa! 15.30 Matrimonio perfetto 16.15 I consigli di Keasha 16.45 Prima ti spoglio, poi ti rivesto - Norvegia Varietà 17.10 Chi veste la sposaMamma contro suocera 18.05 I menù di Benedetta 19.00 Staffetta in cucina 19.30 Cuochi e fiamme Rubrica 20.30 Staffetta in cucina 21.00 Case da incubo Varietà 22.00 Malattie misteriose

12.55 13.55 14.25 15.25 16.25 17.25 18.25 18.55 19.55 20.25 20.55 21.55 22.55 23.55 0.25

Megafabbriche - Ducati Muoviti o muori Cacciatori d’oro Per tutto l’oro del mondo Megafabbriche - Camion I maghi del garage Cacciatori d’oro Muoviti o muori Stupidi al quadrato Cosa ti dicono i numeri? Dubai. Il mega aeroporto L’impero della droga Prigionieri di viaggio Stupidi al quadrato Cosa ti dicono i numeri?

History Channel 12.25 Affari al buio 13.20 Affari di famiglia 14.15 Braveheart - la vera storia 15.10 I sette peccati capitali 16.05 MANKIND - Le 12 chiavi del successo 17.00 Storia dell’Universo 18.00 Enigmi alieni 19.00 Affari di famiglia 20.00 Affari al buio - Texas 21.00 Geni al quadrato 22.00 Aerosmith 23.00 Guns N’ Roses 0.00 Affari al buio 1.00 Affari di famiglia

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Estate Enigmistica / a cura di Domenica Quiz Orizzontali

1 Polvere… metallica - 8 Tappetino per il mouse - 11 In provincia di Ragusa - 12 La madre della Lucia manzoniana - 14 Brutta al contrario - 15 La schiena dell’asino - 16 Uno strumento a fato - 17 El… storica località egiziana - 18 Smontare una macchina per recuperarne i pezzi ancora utilizzabili - 20 Scritta senza consonanti - 21 Cambiano un atto in un attimo - 22 Isola dell’Indonesia - 25 Prefsso per orecchio - 27 Busto… di uso privato - 29 Lo si tratta con grande confdenza - 35 Un fume della Romania - 38 Fare un sobbalzo - 40 Simbolo chimico dell’argo - 42 Lo Stato con New Orleans - 44 Dispone di molte autoemoteche (sigla) - 45 Sigla di Alessandria - 47 Si dà divincolandosi - 49 Risponde in tutte le lingue - 50 Il cantautore nella foto in alto - 53 Il cantautore nella foto in basso - 54 Simbolo chimico del molibdeno - 55 La protagonista di Come le foglie di Giacosa - 56 Monti della Sicilia - 58 Cespugli profumati - 59 Fu presieduto da Marcinkus (sigla) - 61 Ha per simbolo chimico Pt - 63 Vocali per poco - 64 Si prestano agli ammalati - 66 Lo governò Khomeini - 67 Si gettano… per iniziare - 68 Se è aromatico è un farmaco - 69 Il pastorello caro a Galatea - 71 Leggermente bagnati - 73 Si leggono in coro - 74 Trattamenti di bellezza… per opere d’arte - 76 Prefsso che vale tre volte - 77 Lo sono i fumatori tenaci - 79 Tutti noi meno tutti voi - 80 Incorporee, celestiali - 81 Si lascia passando.

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trovate le soluzioni a pag. 130

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1 Attiva, operosa - 2 Sport per velisti… sul ghiaccio - 3 Scrisse Senza famiglia - 4 Spor71 72 73 69 70 tivi praticanti - 5 Rosa profumata - 6 Un tipo di manica - 7 Comprende lo studio delle col76 74 75 tivazioni - 8 Si vende in grani - 9 Vivanda in gelatina - 10 James, il protagonista del flm Gioventù bruciata - 13 Fama… poco gradita 79 77 78 - 17 Mezzo… ambo - 19 Un sinonimo di milanesi - 23 Città e portaerei statunitensi - 24 81 80 Lo è ciò che può essere… guarito - 26 In pieno agosto - 28 Un antico tedesco - 30 Ha grandi dita - 31 Ultime in classifca - 32 Festosa onda - 33 Bianchissimi, candidi - 34 L’attore Bana - 36 Le hanno viole e gigli - 37 Uno strumento del cantiniere - 38 Il canarino con gatto Silvestro - 39 Fu un famoso favolista - 41 Una rete tv - 43 Vi fu imprigionato Cagliostro - 46 In provincia di Bolzano - 48 Fu moglie di Priamo - 50 Beltà… senza età - 51 L’attrice Lollobrigida - 52 Relativi al popolo con i druidi - 54 Fatta per intimorire - 57 La Repubblica d’Irlanda - 60 Assicurazione per automobilisti (sigla) - 61 Fioriscono precocemente in primavera - 62 Successe al padre Teodosio - 63 Lo sono certe medie - 65 Solito, abituale - 67 Esseri striscianti - 68 Entrata, ingresso - 70 Monetina degli Usa - 72 Istituto per la Ricostruzione Industriale - 75 Un tribunale amministrativo (sigla) - 78 Sono in giro.

Le otto differenze / Trovare le 8 piccole differenze

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sette | 30 — 25.07.2014


Il percorso Scrivete il percorso che va da RENZO a LUCIA inserendo le parole elencate secondo un nesso logico (es. nome e cognome) o enigmistico (es. scarto o anagramma). RENZO

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Risolvete il cruciverba crittografco in cui a numero uguale corrisponde lettera uguale.

Sudoku Facile

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Renetta - Calca - Mela Forte - Lucca Sorte - Mala - Lacca Cala - Piano - Tentare

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UNISCI I PUNTINI

Unire tutti i puntini in ordine numerico, dall’1 al 56.

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IL DISEGNO CELATO

Annerire tutti i settori indicati con un puntino.

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direttore responsabiLe

Ferruccio de Bortoli condirettore Luciano Fontana

Piaceri Oroscopo / di Alessandra Paleologo Oriundi SettiMaNa DaL 25 al 31 LUGLio

vicedirettori antonio Macaluso, Daniele Manca Giangiacomo Schiavi, Barbara Stefanelli

BILANCIA ARIETE

supplemento della testata Corriere della sera

Diretto Da pier Luigi vercesi

20 marzo - 20 aprile

Nuove persone continuano a entrare nella vostra vita grazie al fortunato transito di Giove in Leone. inizia una nuova relazione, più solare e internazionale. Luna: nuova. ascendente: acquario. consigli: non rivangate il passato con uno Scorpione, tenetevi stretto un Bilancia.

(pvercesi@corriere.it) roberto Gobbi caporedattore centrale (rgobbi@corriere.it)

Massimo zingardi art director (mzingardi@corriere.it)

edoardo vigna caporedattore vicario - attualità (evigna@corriere.it) Laura ballio caporedattore - Spettacoli e Lifestyle (lballio@corriere.it) antonio d’orrico caporedattore (adorrico@corriere.it) donatella bogo Vicecaporedattore (dbogo@corriere.it) chiara Mariani photo editor (cmariani@corriere.it) Ferruccio pinotti caposervizio (fpinotti@corriere.it) Manuela croci Vicecaposervizio (mcroci@corriere.it) Gianluca bauzano (gbauzano@rcs.it) sara Gandolfi (sgandolfi@corriere.it) Francesca pini (fpini@corriere.it) Franca porciani (fporciani@corriere.it) stefano rodi (srodi@rcs.it) reDazioNe GraFica Luca Milani caporedattore (lmilani@rcs.it) nicola Gandelli caposervizio iniziative speciali (ngandelli@rcs.it) Jlenia damiata (jdamiata@rcs.it) carlo davide Lodolini (clodolini@rcs.it) SeGreteria Di reDazioNe Francesca deluca (fdeluca@rcs.it) alessandro Franco photo research (afranco@rcs.it) cornelia Marchis photo research (cmarchis@rcs.it) DiaLoGo coN i Lettori beppe severgnini (www.corriere.it/italians) proGetto GraFico Leftloft

Davide ponchia Marketing manager ivana catalano product manager Giuseppe Disimino responsabile pubblicitario (giuseppe.disimino@rcs.it) Francesca Marzotto Ufficio stampa (francesca.marzotto@rcs.it) © 2014 - RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: via A. Rizzoli 8, Milano - Registrazione Tribunale di Milano n. 526 del 26/11/2009 Redazione: via Solferino 28, Milano - tel. 02/62821 Stampa: Nuovo istituto italiano arti grafiche spa, via Zanica 92, Bergamo Pubblicità: Rcs MediaGroup S.p.A. - Direzione Pubblicità - 20132 Milano via A. Rizzoli 8, tel. 02/25841 - www.rcspubblicita.it © copyriGht rcS MeDiaGroUp S.p.a. DiViSioNe QUotiDiaNi tUtti i Diritti SoNo riSerVati. NeSSUNa parte Di QUeSto SettiMaNaLe pUò eSSere riproDotta coN Mezzi GraFici, MeccaNici, eLettroNici o DiGitaLi. oGNi VioLazioNe Sarà perSeGUita a NorMa Di LeGGe.

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SETTE | 30 — 25.07.2014

Le capacità professionali e affaristiche sono ottime, ma, con Venere e Mercurio dissonanti in cancro, mancate di diplomazia e la comunicazione langue. Luna: propizia. ascendente: Leone. consigli: aumentate i contatti con un Gemelli, non costringete un cancro a esporsi.

23 ottobre - 21 novembre

SCORPIONE TORO

21 aprile - 20 maggio

con Marte opposto dallo Scorpione dovrete essere più sensibili e meno scontrosi nell’ambiente di lavoro. Usate la diplomazia con il partner. prendetevi un’ora di libertà. Luna: fumantina. ascendente: pesci. consigli: siate precisi con un Leone, non pignoli con un Gemelli.

primi concreti effetti di Mercurio in cancro, positivo e protettivo: si faranno avanti offerte, proposte, richieste, situazioni professionali non previste. occupatevi di beni lontani. Luna: sicura. ascendente: Vergine. consigli: vigilate su un toro, non snobbate un pesci.

22 novembre - 21 dicembre

SAGITTARIO GEMELLI

21 maggio - 20 giugno

Giove in Leone, positivo, illumina la strada del successo professionale. Datevi da fare e bussate alle porte. L’amore è solido grazie a Mercurio e Venere in cancro. Luna: organizzata. ascendente: ariete. consigli: siate limpidi con un acquario, non divagate con un Vergine.

arrivano miglioramenti professionali e scatti nelle fnanze: ma non insistete con situazioni non all’altezza. passione poco soddisfacente: meglio un amore romantico. Luna: disciplinata. ascendente: Bilancia. consigli: siate formali con un ariete, non bacchettoni con un Vergine.

CAPRICORNO CANCRO

21 giugno - 21 luglio

Venere e Mercurio vi regalano l’amore, campo dove siete leader assoluti al momento. potete fare e disfare a vostro piacimento. anche Marte è erotico e agisce con fortuna. Luna: incandescente. ascendente: toro. consigli: passeggiate con un pesci, non impigritevi con un ariete.

22 luglio - 22 agosto

evitate lavori pesanti, non è il momento giusto per decisioni importanti: Marte in Scorpione, dissonante insieme a Saturno, non vi dà tregua. Luna: ottimista. ascendente: Gemelli. consigli: avventuratevi con un capricorno, non mescolate lavoro e amore con un Sagittario.

23 agosto - 22 settembre

Settimana impegnativa per l’attività professionale: la Luna sarà irrequieta per la famiglia e il matrimonio. in amore rispunta la gelosia: è un buon segno. Luna: capace. ascendente: cancro. consigli: ambite a un posto vicino a un acquario, non fate i furbi con uno Scorpione.

21 gennaio - 19 febbraio

in amore avete avuto già il meglio, ora è tempo di pensare alle fnanze. concentratevi sugli affari. Marte in Scorpione vi rende impulsivi: riflettete bene prima di agire. Luna: collaboratrice. ascendente: pesci. consigli: aggiustate il tiro con un cancro, non siate gelosi di un Bilancia.

PESCI VERGINE

22 dicembre - 20 gennaio

La Luna in Leone mette in evidenza il vostro patrimonio. La ricchezza personale, che negli ultimi tredici mesi andava su e giù, potrebbe iniziare a crescere. Luna: profonda. ascendente: Scorpione. consigli: indagate su di un Sagittario, non cercate grane con un acquario.

ACQUARIO LEONE

reaLizzazioNe a cUra Di bcd srl con socio unico coNSULeNza eDitoriaLe paolo Martini

23 settembre - 22 ottobre

20 febbraio - 19 marzo

Siete in forma per affrontare le questioni che riguardano soldi, burocrazia e legge: Marte in Scorpione vi regala una gran forza e Mercurio in cancro, a voi trigono, è brillante. Luna: emotiva. ascendente: Sagittario. consigli: contattate un Vergine, non dite troppo a un capricorno. © riproduzione riservata


L’edicola del Corriere

Quell’ultimo giro di giostra di Tiziano Terzani La bibliografa completa del grande giornalista

di Peppe aquaro

G

li ho detto proprio così quando l’ho incontrato per la prima volta: guardi che il suo libro non l’ho letto, ma ho l’impressione che lei lavori e si appassioni alle cose che descrive alla stessa maniera di Kapuscinski». Vincenzo Cottinelli, nel pieno della sua seconda vita (da fotografo, dopo quella da magistrato, ndr), non avrebbe potuto rivelare un complimento migliore per inaugurare la sua amicizia con Tiziano Terzani, giornalista, scrittore e saggista forentino, durata quasi dieci anni. «Dal settembre del ’95, in occasione della presentazione - all’hotel Manin di Milano - di Un indovino mi disse, all’ultimo servizio fotografco a casa di Terzani, a Firenze, due mesi prima che morisse, nel 2004», ricorda Vincenzo Cottinelli, autore di quasi tutte le copertine dei suoi libri. Ora, la bibliografa completa dell’uomo di Un altro giro di giostra esce con il Corriere della Sera il prossimo 28 luglio, il giorno dell’addio di Terzani a un pezzo di vita, al “periodo delle scelte”. Si comincia proprio da Un indovino mi disse, al prezzo di 8,90 euro, escluso il costo del quotidiano, oppure a 5,99 euro in e-book, scaricabile dall’app per iPad della Biblioteca del Corriere. «Dopo quel libro, mi sono buttato a capoftto nella lettura di tutti i lavori di Tiziano, da Buonanotte signor Lenin, tra i miei preferiti, a Lettere contro la guerra», racconta il fotografo, di fronte al quale Terzani si è fatto scoprire pian piano, raccontandosi nei gesti e attraverso lo sguardo. «Ha capito che non aveva di fronte un paparazzo, ma un appassionato di foto e letteratura, proprio come lui: dopo quel servizio nel giardino dell’hotel a Milano, mi ha inviato una dedica: a Vincenzo, cui devo il più bel complimento, e forse una bella foto. E io che do in cambio? Amicizia». Scandita nell’invito a Nuova Delhi; poi a Calcutta, per il matrimonio del fglio, Folco; e un nuovo incontro al premio Bancarella, nel corso del quale Terzani si aggira come un pesce fuor d’acqua, ma sempre curioso e divertito. La stanza delle biciclette. C’è poi una foto del 2002,

a passeggio per Brescia – la città di Cottinelli, dove gestisce una galleria d’arte, “La Stanza delle biciclette” – con Terzani ritratto davanti a una vetrina stracolma di manichini. «Un giorno è venuto da me, con sua moglie Angela: era curioso di sapere come si potesse organizzare l’archivio delle sue foto; è chiaro sentisse la fne vicina, ma era riuscito a tenersi tutto per sé, a non far trapelare nulla», spiega colui che “sa scovare nei solchi e aspettare il momento giusto”, così Terzani descriveva la professionale pazienza di Cottinelli prima di uno scatto. «Con lui si parlava spesso di fotografa, delle sue macchine Leica e Nikon: era un giornalista

GIOVANNETTI GIOVANNI

«

di penna e immagini, lo era sempre stato, per questo sapeva benissimo come farsi ritrarre: con o senza barba? Lo sguardo indagatore era sempre lo stesso. L’idea di farsela crescere gli era venuta perché ParoLe maGiche aveva deciso di assumere un aspetto Tiziano Terzani (1938più saggio, attraverso il dolore, la paura 2004) e la copertina e la sofferenza», aggiunge Cottinelli. Un indovino mi disse, di Naturalmente, sceglierà lo stesso Terzani in edicola con il Corriere in quale modo vivere l’ultimo giro di a 8,90 euro escluso giostra. «Come in quei giorni a Firenze; al il costo del quotidiano. telefono mi aveva chiesto di raggiungerlo perché con Folco stavano lavorando a un progetto: Vincenzo, fai un bel lavoro, siamo alla fne». In uno degli ultimi scatti, Terzani si fa volutamente ritrarre di spalle mentre si allontana in giardino. Il 28 luglio, nella cavea del Nuovo teatro dell’opera di Firenze, “Concerto per Terzani, dieci anni dopo”, nel corso della serata, Mario Zanot, autore di Anam il senza nome (l’ultima videointervista allo scrittore), presenterà il progetto di raccolta fondi per la realizzazione del flm Un indovino mi disse. in edicola dal 28 luglio © riproduzione riservata

seTTe | 30 — 25.07.2014

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Lettere al Direttore / Risponde Pier Luigi Vercesi

Quando la regina d’Italia andava in automobile La scomparsa degli artigiani e le crisi economiche senza fne

G

li interessanti articoli di Umberto Broccoli dedicati agli antichi viaggiatori mi hanno colto mentre stavo sfogliando – per curiosità – l’annata del 1905 della Rivista mensile del Touring Club Italiano. Fra le numerosissime notizie riguardanti “gli automobili”, ho trovato anche un articolo dove, per taluni aspetti, si ritrova la stessa atmosfera dei viaggi medievali descritti da Broccoli. Da esso si apprende che nel mese di febbraio la Regina Madre, Margherita di Savoia, aveva compiuto un «felicissimo» viaggio in automobile, da Roma a Torino in quattro giorni, con tappe giornaliere di 225 chilometri a Cecina, Spezia e Rapallo. Per prudenza sulla regale dell’automobile, oltre un serbatoio di benzina di riserva, erano stati disposti parecchi copertoni e gomme di ricambio. Durante la notte tre proiettori ad anelli parabolici avevano rischiarato il percorso. Inoltre il phaeton era «illuminato a luce elettrica da una batteria di accumulatori». Vi era anche, tra l’altro, «una piccola stazione barometrica composta di un barometro, di un termometrografo e d’un igrometro». Per scongiurare eventuali pericoli all’interno della limousine vi era appeso – sormontato dallo stemma regale – un medaglione d’argento raffgurante San Cristoforo con attorno un cerchio d’oro con una iscrizione dettata dalla Regina stessa: «San Cristoforo preservateci nei pericoli e proteggeteci negli incidenti di viaggio». Tutti i viaggiatori portavano analogo medaglione, ma d’oro. La Regina era accompagnata dalla marchesa e dalla marchesina di Villamarina e dal marchese Guiccioli. Essa indossava, sportivamente, un vestito di pelliccia con un berretto alla russa;

due occhiali, un manicotto. Inoltre l’articolo ci informa che la regina Margherita possedeva sei automobili e teneva al suoi servizio dodici chauffeurs. Da un’altra pagina della rivista si apprende anche che dal 21 febbraio 1905 ogni automobile doveva essere “dotato” di «almeno due freni di diverso sistema, e le trombe a forte suono; la targa in bianco con lettere e numeri in rosso, due fanali davanti (dei quali uno a luce verde) ed altro fanale di dietro; la velocità non superiore a chm. 12 [sic] negli abitati, a chm. 40 in aperta campagna di giorno, e chm. 15 di notte». — Calogero Chinnici

L

’uomo diventa artigiano creando il primo utensile, una pietra scheggiata che diventa un coltello. Si distingue dall’animale per aver il pollice opponibile, che gli permette di usarlo per afferrare e manipolare gli oggetti. La manualità è peculiarità dell’uomo, che infatti è umano. Il padre di Gesù è un artigiano. La maestria non dipende solo dalla manualità, ma richiede anche una base di conoscenze, oltre all’esercizio e all’esperienza. Non a caso “afferrare una cosa” signifca sia la presa della mano che la comprensione cerebrale. Molti scienziati diventano artigiani perché dovevano costruirsi i propri strumenti: se a ciò si univa un certo senso estetico ecco che abbiamo i grandi maestri italiani, dai gioielli, alla pittura, alla liuteria. Oggi l’artigiano può essere visto come l’archetipo del lavoro contemporaneo: i greci defnivano gli artigiani “demiourgos”, coloro che producono lavori in maniera collettiva, proprio come i moderni processi produttivi, come l’open source, resi possibili dalle nuove tecnologie digitali. All’inizio del ‘900 la burocratizzazione

delle attività economiche aveva indotto a temere la perdita della libertà individuale, per cui si determinò una rivalutazione del lavoro manuale, visto come antidoto al senso di irrealtà e scarsa autonomia generate dalla vita d’uffcio. Si provocò così una profonda scissione nel mondo del lavoro delle fabbriche tra i colletti blu, destinati alla ripetitività della catena di montaggio, e i colletti bianchi, con i secondi destinati a godere di maggior considerazione sociale rispetto ai secondi. E se la causa di crisi e recessione che stanno attanagliando la nostra società non sia ascrivibile a strane congiunture economiche ma semplicemente alla scomparsa della manualità dalla vita quotidiana? L’uso delle mani sta scomparendo, non si infla più la chiave per aprire l’automobile, tutto si comanda con un pulsante, molte azioni quotidiane sono demandate ad aggeggi che si rompono facilmente e si devono sostituire. Non esiste più l’homo faber, tutti gli operatori economici sono in doppio petto e incravattati, non si vedono più tute di lavoro e grembiuli, è scomparso colui che produce. Viviamo quotidianamente in un mondo di oggetti rispetto ai quali siamo passivi e dipendenti, perché non li capiamo e non li conosciamo, o forse perché sono progettati proprio per non essere compresi. Non si può piantare un chiodo in Internet. — Mauro Luglio, Monfalcone

La risposta di pagina 19

Una scena, un’immagine appena In orDIne DI sparIzIone

regia di Hans Petter Moland

Estate Soluzioni / a cura di Domenica Quiz PAGINA 126

PAGINA 127

Cruciverba L A B O R I O S A

I C E B O A T

R A B I L U N R O

M A L O T

A T L E T I

O S I L L A G C I E N S A

130

T U R A E A G G R A A L A A M A R M N I B T A R E T O U I S S T R A I O A N A N O L N E L E I I O O O B R A C I R E S I N C E T E

Le otto differenze P N E O P M E E A S A T R I A T T T O I G A R C U A S U T A A L R E

A S P I C M A N O N A

D E A N R I S A N A B I L E

C O N A L I A V E E C C I U E B L E P A T I R I R I A C E M I D I U R I T L I T I O R M E

Crittografico C S I

E R E I S C O P M O I N O A N T O O R R I I O A

sette | 30 — 25.07.2014

C O A T T O

B U O N G U S T O

C B O B R C O T I S A A L R E C A R O

O N N I D A R I A D S A R I N O O R

T E G G E R E I D O N N S I A I O A T T A T A R L O B I C U S I A T A L E G

Unisci i puntini

Sudoku facile I A R D I A R T E A E D R S I E T E B G E S E R A L E

E I L U N A O S S I G L I A I D B I S B U O I O R S E I G E R A O R S U A

2 5 9 6 7 1 3 8 4

1 6 3 9 4 8 2 5 7

8 4 7 2 5 3 6 9 1

Il disegno celato

7 3 2 1 6 5 8 4 9

9 8 4 3 2 7 5 1 6

5 1 6 8 9 4 7 3 2

3 2 5 4 1 6 9 7 8

Sudoku medio 4 9 8 7 3 2 1 6 5

6 7 1 5 8 9 4 2 3

4 5 6 3 8 9 1 7 2

7 9 3 1 5 2 6 4 8

2 1 8 6 4 7 5 9 3

9 3 5 7 6 4 2 8 1

6 2 7 8 1 5 9 3 4

1 8 4 9 2 3 7 5 6

3 6 9 4 7 1 8 2 5

8 7 2 5 3 6 4 1 9

Il percorso RENZO - PIANO FORTE- SORTE TENTARE - RENETTA MELA - MALA - CALA CALCA - LACCA LUCCA - LUCIA

5 4 1 2 9 8 3 6 7


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