N.01 VIVERE LA BELLEZZA: INCONTRO CON UGO NESPOLO
TECNOLOGIA E ADRENALINA: LAMBORGHINI, IL SIMBOLO DELL’AUTO SPORTIVA
ARTE DEL BUON VIVERE: EATALY NEL MONDO
FAMIGLIA E DIVERTIMENTO: IGINIO STRAFFI RACCONTA IL MONDO DI RAINBOW
IL MEGLIO DELL’ITALIAN LIFESTYLE
IN COLLABORAZIONE CON
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EDITORIALE
CARO LETTORE Mi capita spesso nel corso dei miei viaggi, di lavoro e di piacere, di incontrare amici stranieri che raccontano con incanto il loro ricordo visitando una città d’arte in una delle tante regioni d’Italia, oppure parlare di dove hanno cenato benissimo nel tal ristorante italiano, piuttosto che dell’ultimo oggetto di design oppure della tendenza di moda lanciata in occasione delle fashion week milanesi. Quanta ricchezza, bellezza e qualità c’è nel nostro Paese e quando bisogno abbiamo di fare sistema per diffondere e valorizzare di più le nostre aziende e il nostro patrimonio di bellezza. È nata da questa riflessione l’idea di questo inserto speciale, ITALIAN GOLDEN BRANDS, che racconta il meglio della produzione italiana aggregandola con una logica esperienziale e creando analogie tra i prodotti dell’Italian life style. Mi è piaciuto condividere il progetto con BM, che lo ha subito sposato e reso suo e lo ha fatto diventare uno strumento che promuove i brand italiani in vista dell’appuntamento europeo con il mondo del licensing, il Brand Licensing Europe, di cui è Media Partner. Insieme, abbiamo voluto creare un percorso quasi visivo tra l’enogastronomia ne l’Arte del Buon Vivere; l’arredamento, la moda, il design e i musei di Vivere la Bellezza; il mondo dello sport, dei motori e della tecnologia raggruppati insieme in Tecnologia e Adrenalina; per arrivare infine al mondo del gioco, della creatività e del divertimento, che abbiamo intitolato Famiglia e Divertimento. Nelle prossime pagine, Vi invitiamo a fare insieme a noi questo viaggio.
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Simona Abriani Curatrice del Progetto Italian Golden Brands
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ITALIAN GOLDEN BRANDS è un inserto speciale di LICENSING MAGAZINE
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numero 25906
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CONTENTS
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VIVERE LA BELLEZZA Intervista: Ugo Nespolo Alessi Luxury Living Gruop Nina And Other Little Things Miniconf Beni Culturali Italiani Tvboy Guzzini
ARTE DEL BUON VIVERE Intervista: Nicola Farinetti Brooklyn Parmigiano Reggiano Baci Perugina
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CP 77 78 80 81 82
TECNOLOGIA E ADRENALINA Intervista: Katia Bassi Ducati Pininfarina Segno AC Milan Panini
FAMIGLIA E DIVERTIMENTO Intervista: Iginio Straffi Atlantyca Clementoni Gruppo Alcuni Mondo Tv Gormiti
COMPANY PROFILE CleanPaper Atlantyca Rainbow DIC2 Premium
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Brand Licensing Europe festeggia 20 anni! In assoluto l’evento di riferimento per il licensing europeo, nel corso degli ultimi 20 anni il BLE ha segnato le tendenze del momento. Tra le tante novità della prossima edizione, anche il primo Padiglione Italiano, ovvero il primo collettivo che raccoglie insieme alcune delle aziende italiane che espongono all’evento londinese. Per conoscere meglio le novità della prossima edizione, abbiamo intervistato Anna Knight, Brand Director del Brand Licensing Europe. Come festeggerete il 20mo anniversario? Amiamo il licensing e siamo grati agli espositori, ai visitatori, ai partner e agli sponsor che ci hanno permesso di celebrare 20 anni in questo settore. Onoreremo sicuramente quelle persone che sono state con BLE sin dall’inizio. Ci saranno anche delle sorprese per chi ci seguirà dai 20 giorni precedenti all’evento, con dei fantastici premi offerti dai nostri espositori.
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Come è cambiato il BLE negli ultimi 20 anni? Il BLE è cambiato molto in 20 anni. Inizialmente abbiamo lanciato il Brand Licensing nel 1999, un piccolo evento alberghiero a Londra. Ci trasferimmo al Business Design Center, poi a Earls Court e poi a Olympia. In quel periodo, siamo diventati un appuntamento consolidato nel calendario del settore delle licenze, attirando i principali attori del settore da tutta Europa e rinominando la fiera Brand Licensing Europe nel 2007 - appunto per riflettere la natura internazionale dei suoi espositori, brands e visitatori . Il 37% di tutti i partecipanti al Brand Licensing Europe sono visitatori internazionali. Negli ultimi 20 anni, abbiamo lanciato iniziative come License! This, la Licensing Academy, Brands & Lifestyle Seminar Theatre, Matchmaking Service, Product Showcase, Sports Pavilion, Gaming Activation … e la lista può continuare. Non saremmo qui senza i nostri partner, espositori, sponsor e visitatori, quindi posso dire grazie a voi - BM - per essere un partner mediatico globale di supporto, non solo per il BLE, ma anche per i nostri eventi gemelli, il Licensing Expo di Las Vegas, il Licensing Expo Japan e il Licensing Expo China. Perché è così importante per l’industria del licensing partecipare? I tre pilastri di ogni grande evento di settore sono le opportunità di scouting, aggiornamento e networking offerte da un organizzatore ai visitatori e il BLE è l’unico evento che lo permette. Il BLE è l’unico posto in cui ogni anno l’industria europea può riunirsi per sondare nuove licenze, farsi un’idea delle hit dei prossimi 12 mesi, collegarsi con oltre 7.500 professionisti ed essere aggiornati sulle principali tendenze del settore che influenzeranno la loro attività. Quest’anno ci saranno 280 espositori, oltre 2.500 marchi e abbiamo previsto oltre 7.500 visitatori. Quali sono le novità di questa edizione? Ci sono molte novità in vista del prossimo BLE. Abbiamo cambiato la planimetria, quindi ora siamo nella National and Grand Halls di Olympia per la prima volta. Ciò significa che tutti i nostri espositori sono sullo stesso piano, aumentando la loro visibilità e rendendo più facile per visitare tutti gli stand. Il tema del 2018 è food e beverage (F & B). È una delle categorie più
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interessanti per il settore, ma è anche incredibilmente innovativa e dinamica. La salute e il fitness hanno esercitato un’influenza enorme sul settore sin dagli anni ‘80, ma ultimamente il benessere e il fenomeno del mangiar sano hanno avuto un enorme impatto sulla categoria. Nel corso del BLE questo tema sarà affrontato con eventi, seminari e ospiti speciali. E infine, lanceremo il Padiglione Italiano, che sarà posizionato in una zona strategica tra il bar, la Licensing Academy e il ristorante, e quindi sarà certamente visibile e frequentato. Il mercato italiano delle licenze è il nono più grande al mondo, vale a dire l’1,9% di tutte le vendite al dettaglio e il terzo più grande in Europa dietro a Regno Unito e Francia. Pertanto è stato importante riconoscerlo. Gli espositori del Padiglione includono AEX Italia, Movantia, Gruppo Alcuni, De Agostini Publishing Italia e BM Srl.
Il Brand Licensing Europe si svolge presso l’Olympia di Londra tra il 9 e l’11 ottobre 2018. I visitatori possono registrarsi gratuitamente online all’indirizzo https://bit.ly/2M5t8Gn.
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Il trend DEL Licensing in Italia Per interpretare e individuare i trends del mondo del Licensing e capire l’evoluzione dei mercati e del comportamento dei consumatori abbiamo intervistato Roberta Nebbia, Managing Director di Licensing Italia e abbiamo raccolto contestualmente i dati più significativi del Brand Licensing Europe Special Report 2018 realizzato da License! Global in collaborazione con Brand Licensing Europe. Roberta Nebbia ci spiega che l’industria del Licensing a livello mondiale è in crescita e i numeri lo confermano. I dati globali più recenti, frutto di una ricerca condotta dall’associazione mondiale LIMA (Licensing Industry Merchandisers’ Association), rappresentata nel nostro paese da Licensing Italia, confermano che le vendite globali di prodotti su licenza hanno raggiunto nel 2017 i 271,6 miliardi di dollari con una crescita del 3,3% rispetto al 2016. Anche per il nostro Paese sembra confermata la crescita del settore,
Roberta Nebbia, Managing Director di Licensing Italia
benché più contenuta rispetto agli altri mercati europei e come risulta dalla LIMA Annual Global Licensing Industry Survey 2018, l’Italia si colloca nel ranking mondiale del licensing all’ottavo posto dopo Usa, UK, Giappone, Germania, Cina, Canada e Francia e rappresenta il quarto mercato a livello europeo. A livello internazionale l’Entertainment/Character rappresenta l’area del licensing più significativa con una percentuale del 45% sul totale Retail Sales seguita da Corporate Brands (21%) e Fashion (12%) e Sports (10%). Interessante segnalare quanto ha rilevato la ricerca “Italian Licensing Industry Survey 2017” condotta da PwC in collaborazione con Licensing Italia. In Italia si presenta una diversa composizione
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Anche il Brand Licensing Europe Special Report 2018 evidenzia che la spesa dei consumatori e il settore delle licenze ha un trend in crescita in tutta Europa ma con differenze tra paese e paese, poiché ogni territorio è influenzato da fattori culturali, politici e socio-economici unici. Ad esempio in Germania i personaggi classici hanno un impatto maggiore rispetto ad altri paesi europei. Spagna, Italia, Francia e Germania, rappresentano i mercati più influenti d’Europa e sono tutti posizionati entro i primi 15 mercati mondiali per prodotti in licenza.
Simona Abriani Curatrice del Progetto Italian Golden Brands
del settore del licensing rispetto a quanto si registra a livello globale: l’area Fashion rappresenta infatti il 52,8% del mercato mentre l’Entertainment/Characters si attesta al 15,3% seguito dall’Automotive all’8,7%.
L’Italia in particolare è considerata punta di eccellenza per il Fashion e l’abbigliamento di alta gamma. Il logo “Made in Italy” è sinonimo di alta qualità e gli accessori di lusso italiani hanno i prezzi tra i più alti del mondo. Non sorprende quindi che la maggior parte dei ricavi delle licenze di marchi italiani provenga dalle vendite all’estero. Né che l’area Fashion rappresenti nel mercato nazionale la percentuale più importante del settore Licensing, come indicato dalla ricerca di PwC e Licensing Italia. La domanda di beni di lusso continua a crescere nei Paesi con economie in via di sviluppo come Cina, India e Brasile e le aziende italiane sono focalizzate su questi mercati, visti come nuove opportunità. Anche nei settori non di lusso, come i giochi ad esempio, l’attenzione dei produttori nazionali è elevata per mantenere la qualità del prodotto nelle lavorazioni, nei materiali utilizzati, nei contenuti. Tutti fattori citati come trainanti della crescita del settore giocattoli e giochi tradizionali. Anche in Italia le abitudini dei consumatori stanno cambiando rapidamente e conquistano posizioni i brands di primo prezzo come Primark che aprono negozi accanto a Versace e Armani nella città della moda, Milano. Molti marchi del lusso italiano cercano di rafforzare la loro presenza online, per interagire con nuovi consumatori nella fascia tra i 20 e i 40 anni. È chiaro che i consumatori sono sempre più a proprio agio nell’acquistare online anche beni di lusso. Eppure l’e-commerce rimane un canale ancora poco sviluppato in Italia, con vendite online che nel 2016 hanno rappresentato solo il 3% del fatturato totale.
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INTERVISTA: UGO NESPOLO
BEST PRACTICE: • ALESSI • LUXURY LIVING GRUOP
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• NINA AND OTHER LITTLE THINGS • MINICONF • AGENZIA DEI BENI CULTURALI ITALIANI • TVBOY • GUZZINI
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INTERVISTA A UGO NESPOLO Artista poliedrico e con un tratto distintivo e unico. Ha esordito professionalmente negli anni ’60 creando da subito un suo stile caratterizzato da un forte impronta ironica e trasgressiva. Dalle tendenze del periodo e fino ai mezzi di comunicazione, Nespolo ha saputo plasmare la sua opera ovunque, collaborando anche con grandi aziende e sviluppando un percorso di licensing out della sua opera. Il tutto con risultati straordinari. Come è nata la sua carriera e il suo percorso artistico? È sempre difficile dire come è nata una carriera. Ho sempre amato disegnare e da bambino già costruivo marionette e oggetti artistici. Una vocazione alla quale ho poi abbinato anche degli studi all’Accademia delle Belle Arti. Ho sempre pensato che la carriera artistica fosse la più bella del mondo.
Ugo Nespolo
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Quali sono i suoi riferimenti culturali e artistici, dalla pop art al cinema e fino al cartone animato? I riferimenti artistici sono stati tantissimi, sin dagli anni dello studio. Io ho cominciato a lavorare quando terminava la grande era informale e internazionale e si affacciava timidamente la pop art americana. Penso di essere stato tra i pochi ad andare negli Stati Uniti da ragazzo, con un po’ di fatica, a vedere cosa capitava. Vedevo che negli USA c’erano delle istanze nuove, oltre alla pittura che vedevamo qui e che era retaggio in parte di una cultura novecentista. Dall’altra parte dell’oceano, negli anni ’60, già si vedevano le opere di Warhol e di altri. Sicuramente in questi esordi c’è il mio background artistico. Poi, naturalmente, e soprattutto, il desiderio – che permane ancora oggi - di inventarmi la figura di un artista diverso dal solito, andando a pescare dal magazzino delle avanguardie storiche; ovvero l’artista che non fa solo il suo quadro, ma una figura che deve entrare in tutti gli interstizi della vita, come avevano fatto in passato i futuristi e altre avanguardie. Portare l’arte nella vita, non è solo uno slogan, ma significa portarla in altre attività e non chiudersi solo nel proprio studio e fare il sacerdote di un rito autoreferenziale. Per questo ho sempre amato anche le arti applicate e le ho studiate; le ho seguite e ho visto cosa facevano altri artisti in altre epoche. Ho da subito posto le basi per un atteggiamento più culturale e non solo manuale ed esecutivo, che ponesse il problema del ruolo che l’artista ha nel sociale. Questi non può essere solo il produttore di un oggettino da mettere nel salotto di qualcuno. Se l’arte conta, deve esserlo proprio per la relazione che essa ha con il sociale. Le grandi avanguardie non solo volevano interfacciarsi con la vita, ma volevano cambiarla: i futuristi non volevano fare oggetti nuovi per un mondo vecchio ma volevano farli per un mondo nuovo. Ecco queste sono state le mie istanze culturali da sempre.
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Lei ha realizzato molte opere per committenti terzi. Quali secondo lei sono state quelle di maggiore impatto e più significative? Ne ho fatte tantissime. Su tutte penso alla lunghissima collaborazione con Campari, che ancora dura, cominciata a fine anni ’80 ed esplicitata in molte attività, da film ad allestimenti e grafiche ed etichette speciali di alcune edizioni di Campari. Ho collaborato con tantissime aziende che ho difficoltà a ricordare tutte. Rammento, ad esempio, che collaborai alla nascita di Azzurra, la prima sfida italiana di America’s Cup, per poi essere richiamato in seguito per fare le celebrazioni dei 40 anni dello Yachting. Anche qui con tante attività varie, dalle magliette ai bicchieri e fino alle sculture d’argento e le stampe. Poi naturalmente con molte altre aziende come Fiat, BMW, Piaggio, Porsche e poi progetti anche con aziende di altra natura e non soltanto produttrici di beni di consumo. Tra gli ultimissimi esempi di collaborazioni, cito sicuramente Swatch. Per i suoi 35 anni, infatti, ho fatto una grande mostra tutta dedicata ai numeri che è partita da Ginevra, passata da Matera in quanto Capitale della Cultura per poi andare a Shangai. Per quanto riguarda l’estero, dove ha potuto esprimere la sua arte e quali sono i Territori maggiormente importanti per Lei? Ho fatto mostre in molte nazioni. Ho lavorato per anni negli Stati Uniti e ho fatto molte mostre a New York. Ho lavorato nell’America Latina e ho collaborato con musei anche in Cina. E poi ovviamente l’Europa, dalla Francia in poi. Ho fatto la prima mostra in Romania dopo la caduta della dittatura e poi anche a Mosca e San Pietroburgo. A dir la verità sono attratto da numerosi mercati, anche se quello italiano resta uno dei migliori, a mio avviso, perché è più ricettivo e attento. Lei è uno dei pochi artisti che ha deciso di fare operazioni di licensing out e di brand extension partendo dalla sua arte. Riesce a divertirsi con i progetti di licensing? Ad oggi ho già sviluppato tanti progetti. Diciamo che l’idea di lavorare per il licensing è davvero interessante perché dietro c’è in qualche modo quella teoria che ho accennato prima, ovvero la possibilità di
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avvicinarsi alla realtà che la gente vive. In fin dei conti l’arte va fatta per essere comunicata alle persone. Pensiamo all’800 e ai grandi francesi come Lautrec, che è considerato quasi più importante per i suoi manifesti pubblicitari che per le sue opere, dando il via a un’epoca estremamente nuova dove la comunicazione è fatta con degli artisti. Lavorare con il licensing è estremamente interessante, soprattutto quando si attuano operazioni che durano nel tempo. Mi permetto di essere selettivo e di scegliere i temi che mi piacciono e questo mi da la possibilità anche di divertirmi nel mio lavoro. Cosa vede nel futuro dell’arte italiana? Vorrei dare una visione in generale e non solo italiana. A mio avviso oggi l’arte cammina su un binario morto. Mentre prima l’arte aveva teorici e teorie e seguiva delle idee, pensava di essere importante nel sociale e pensava di modificarlo, oggi per una serie di ragioni essa ha assunto un ruolo secondario e spesso viene considerata un optional. Se fermassi le persone per strada e chiedessi loro quanto vale la cultura figurativa non saprebbero rispondere. Quindi in un futuro vorrei vedere gli artisti, ancora prima che l’arte, uscire dal loro studio nel ruolo di sacerdote massimo e ri-collegarsi con idee razionali. Oggi stiamo vivendo un periodo in cui tutto va bene, un retaggio del vecchio postmodernismo, per cui non c’è più una linea, non si sa dove si va e ognuno di noi va allo sbaraglio senza una meta e un credo. Basta andare in qualsiasi posto e si vede che ogni oggetto è diventato arte. Questo significa anche che chiunque può essere un artista. Lo trovo terribile perché non dà valore all’arte e non si può giudicarla. Io
auspico invece che l’arte torni ad avere un ruolo centrale nella società e la rappresenti davvero, che la testimoni. L’arte dovrebbe avere qualcosa in più e rispondere a qualcosa, a un bisogno. Auspico che torni l’arte collegata alla cultura, con anche delle regole e delle linee guida per valutarla. Qual è la caratteristica che Ugo Nespolo ritiene di avere per aver fatto emergere l’artista insieme ad un profilo imprenditoriale? Io credo che gli artisti siano per forza anche dei manager. Non è tanto vero quell’atteggiamento letterario per cui l’artista è in una soffitta alienato da tutto quello che gli accade intorno e poi qualcuno lo scopre. Questa è una datata visione novecentesca. L’artista, a partire dai grandi del passato come Giotto, ha una struttura organizzata del suo lavoro. Pensiamo anche al Rinascimento, dove lavoravano per un committente e gestivano l’attività in modo manageriale. Il che vuol semplicemente dire avere rispetto per il proprio lavoro. Inoltre è anche un modo per proteggersi in un sistema dell’arte senza scrupoli: è l’artista stesso che deve saper valorizzare il proprio lavoro.
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Alessi. Il Design del futuro Il brand che, come pochi altri, rappresenta il design Made in Italy, Alessi, è stato fondato nel 1921 e continua ad essere leader nella produzione di prodotti innovativi.
Negli anni ‘50 il marchio iniziò a collaborare con disegnatori e architetti, evolvendosi in un’azienda di design creativa e ottenendo il riconoscimento mondiale come produttore leader del design italiano. Oggi i prodotti Alessi sono immediatamente riconoscibili e i consumatori continuano ad arricchire le loro case di bollitori fischianti e cavaturaccioli sorridenti. Alessi ha creato un brand di fama mondiale attraverso collaborazioni supportate da un programma di licenze strategiche e, all’inizio del 2018 Alessi ha incaricato Beanstalk per sviluppare un programma di brand extension internazionale. Fin dalla sua creazione, Alessi è stato uno standard di eccellenza, producendo oggetti per la casa in collaborazione con oltre 300 designer e architetti di fama mondiale. Questi oggetti sono usati nella vita di tutti i giorni e hanno trasformato oggetti domestici in
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opere d’arte desiderabili. Alessi ha prodotto alcune delle più iconiche innovazioni di design del XX secolo come, ad esempio, la teiera 9093 Whistling Bird di Michael Graves, progettata oltre 30 anni fa eppure ancora uno dei prodotti più venduti del marchio in tutto il mondo. Il bollitore è un oggetto elegante, dal design divertente e giocoso con il suo caratteristico fischietto a forma di uccello. Il suo status di importante innovazione del 20 ° secolo si riflette nella sua posizione nelle collezioni museali di tutto il mondo, tra cui il Victoria & Albert Museum di Londra e l’Australian National Gallery. Allo stesso modo, uno degli articoli più riconoscibili di Alessi è il “Juicy Salif”, rivoluzionario, ma funzionale, progettato da Philippe Starck nel 1990. Il design innovativo di Starck è venduto in tutto il mondo come uno status symbol d’avanguardia e si colloca tra i grandi del design moderno al Museum of Modern Art di New York. Il famoso cavatappi “Anna G” di Alessandro Mendini è un omaggio ironico a una vera donna che sorride in un abito da festa e mostra l’umorismo creativo di Alessi. Il rifiuto di Alessi di sacrificare l’arte per la ricerca della massa è trasferito nel suo programma di licensing out, in cui il marchio ha tradotto la sua esperienza di design nel produrre prodotti ordinari in qualcosa di straordinario. Alessi ha sfruttato il suo segno distintivo, la bellezza e l’attenzione ai dettagli in più categorie tecniche. Nel 2002, infatti ha presentato “IL BANGO ALESSI” con i licenziatari Laufen, Orasand Inda, e disegnato da Stefano Giovannoni. I premiati set da bagno sono giocosi e audaci con un tocco di immaginazione come il lavabo, che assomiglia ad un tamburo e il water e il bidet che rispecchiano un uovo bianco. Più recentemente, Alessi ha stretto una partnership esclusiva con Delta Air Lines, una delle principali compagnie aeree di tutto il mondo, per trasportare il design italiano di qualità tra i cieli con una collezione di oggetti su misura. La gamma “Alessi per Delta” è composta da 86 pezzi innovativi ispirati agli articoli popolari di sei dei 300 rinomati designer del marchio. Per questa collezione, Alessi ha dovuto modificare abilmente un certo numero di articoli per il viaggio in aereo, selezionando materiali più leggeri e forme funzionali come i bicchieri di cristallo dal design matematico per occupare meno spazio e portatovagliolo esagonale che non rotolerà fuori da un vassoio. La
collaborazione ha segnato la prima incursione di Alessi nel mercato delle compagnie aeree ed espone i consumatori in prima classe e in business class all’impeccabile maestria, all’arte e al raffinato design italiano del marchio. Alessi ha storicamente ampliato il suo tratto distintivo attraverso partnership in una serie di altre categorie, tra cui il produttore di orologi giapponesi Seikofor, un’edizione limitata de ‘La Panda Alessi’ con Fiat e ‘The Alessi Fresh Surfer’, un detergente per toilette progettato con Henkel.
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Luxury Living Group. Arredo di lusso Luxury Living Group sviluppa, produce e distribuisce collezioni d’arredo di alta qualità per alcuni dei più importanti brand internazionali. Luxury Living Group è un’azienda leader nel lifestyle di lusso con un fatturato di 130 milioni di euro. Una storia di successo che ha origine negli anni ’60 grazie alla visione del fondatore Alberto Vignatelli. La sua re-interpretazione dell’interior design ha spostato per sempre la prospettiva di questo settore, introducendo quelle peculiarità che rendono le collezioni Luxury Living Group uniche: sviluppo, produzione e distribuzione delle linee furniture e home accessories dei più autorevoli brand di lusso, artigianalità pura e sperimentazione tecnologica, i materiali più raffinati e preziosi raccolti in una infinita disponibilità di finiture e proposte bespoke. L’incontro perfetto tra tradizione e innovazione. Bentley Home Fendi Casa
Scegliere Luxury Living significa, oggi, avere accesso alla più estrema e ricercata personalizzazione del lusso con un portfolio di collezioni ineguagliabile. Gli stilemi della Maison Romana Fendi, perfetto equilibrio tra estetica cosmopolita e craftmanship, celebrati nelle proposte Fendi Casa che in occasione del Salone del mobile 2018 ha presentato una collezione di perfetta sintesi tra dettagli sartoriali e innovazione per un ambiente capace di esaltare linee contemporanee e materiali pregiati; le aspirazioni di avventura e straordinarietà firmate Bentley Home, in cui il designer Carlo Colombo tratteggia una linea di arredi e complementi e fa una magnifica rilettura dei codici Bentley, esaltando il savoir faire e l’eccellenza della manifattura italiana; la moderna e italiana iconicità di Trussardi Casa, dove la meticolosa cura dei dettagli e la scrupolosa scelta dei materiali si riflette nella scelta dei tessuti, pregiati e dalla trama strutturata, che si accostano a morbidi pellami lavorati con maestria. Ogni linea interpreta un’accezione della contemporaneità destinata a pochi: la linea Bugatti Home, manifesto stilistico della casa automobilistica francese, la grandeur francese di Ritz Paris Home Collection e Bagagerie di Ritz Paris, lo stile irripetibile dell’ultima Signature Collection disegnata da Paul Mathieu.
COSA HA RESO FAMOSA LLG NEL MONDO Abilità manuali, materiali pregiati, passione per il risultato: sono gli asset che da oltre 40 anni guidano Luxury Living Group nel produrre e distribuire Collezioni d’arredo per importanti Maison internazionali. Ogni showroom Luxury Living Group – sono dieci a gestione diretta in location strategiche quali Milano, Parigi, Londra, Miami, Los Angeles e New York – espone le forme più eleganti dell’esclusività
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Fendi Casa
contemporanea. A questi si affiancano gli uffici di Pechino e la sede direzionale di Forlì, città sede del gruppo, nello storico Palazzo Orsi Mangelli (XVII secolo). Spazi prestigiosi nei quali architettura, servizi e professionalità sublimano l’esperienza del cliente guidandolo, attraverso la visione di Alberto Vignatelli, in un cammino pressoché infinito tra i brand più iconici al mondo.
IL SUCCESSO IN CIFRE 130 milioni di euro di fatturato Presente in 4 continenti network di oltre 300 dealer qualificati 10 showroom in location strategiche
Trussardi Casa
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NINA: UN PERSONAGGIO ITALIANO CON UNA VISIONE MONDIALE Nina, una piccola “pupetta” rossa dall’animo poetico e dal design minimalista, nasce sul pavimento di un loft di Milano dalla matita di Eloise Morandi nell’Aprile del 2005. Fin dalla sua prima comparsa, Nina rispecchia la creatività e l’animo poetico della sua creatrice che nel corso degli anni la perfeziona, iniziando a sviluppare attorno a Nina un insieme di oggetti di design molto sofisticati e di altissima qualità. Prodotti artigianali venduti in tirature limitate alla Triennale di Milano ed in altri negozi di tendenza milanesi. Nina inizia ad essere famosa tanto che diverse riviste glamour e di design le dedicano articoli e spazi. Nel 2013 Eloise decide che i tempi sono maturi per far conoscere Nina al grande pubblico e contatta, a pochi giorni dall’inizio della fiera del licensing di Bologna, Douglas Mari dell’agenzia DIC 2. La scintilla scocca immediatamente e DIC 2 chiude un contratto in esclusiva per tutto il mondo.
IN QUESTI 5 ANNI NINA È CRESCIUTA IN MODO ESPONENZIALE. Grazie al suo network di agenti, DIC 2 ha finalizzato licenze in Francia (Publishing, Stationery e Gift), in Spagna (Homewear, Tessile Casa, Cover Cellulari, BTS, Stationery), UK (Gift e Stationery), Russia (BTS e Stationery), USA (Gift, Publishing, Stationery), Taiwan, Hong Kong e Cina (Stationery e Travel Card con la società pubblica dei trasporti di Taiwan) e chiaramente Italia (Publishing, Stationery, Gift, Capsule di abbigliamento, Prodotti Ecologici di design). In soli 5 anni Nina ha caratterizzato più di 700 prodotti diversi e molti altre aziende stanno salendo a bordo del treno di Nina grazie ai risultati raggiunti. Nel corso del 2018 DIC 2 ha chiuso importanti accordi di rappresentanza per la Corea, l’Australia, l’Ucraina, la Polonia e tutti i Paesi dell’Est Europa. In trattativa anche il Sud America con una delle maggiori agenzie di licensing del territorio. Anche a livello distributivo Nina è diversa da tutte le altre property presenti sul mercato. I prodotti di Nina sono apprezzati prevalentemente da un target amante del design e dei prodotti di qualità, ecco perché i prodotti di Nina si possono trovare in negozi trend-setter e concept store di tutto il mondo come ad esempio Colette (prima della chiusura), Centre Pompidour, Galerie Lafayette, La Rinascente, Cargo, 10 Corso Como, ecc. Nonostante Nina sia un personaggio italiano, creato da un’Italiana, la sua bellezza ed il suo mondo poetico l’hanno fatta diventare, per tre
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anni di fila, l’Ambasciatrice del Patrimonio Monumentale francese. Nina ha infatti caratterizzato decine di migliaia di materiali che il governo francese ha inviato a tutte le scuole dell’Ile de France per coinvolgere gli studenti a scrivere dei poemi sui monumenti francesi, ridisegnati con lo stile di Nina. Negli scorsi anni (2016 e 2017) e nei mesi di Settembre e Ottobre 2018, Nina ha abbellito ed abbellirà tutte le stazioni della metropolitana di Parigi con i poster relativi a questo concorso poetico, raggiungendo decine di milioni di persone. A Giugno 2017 è stato siglato un importantissimo deal con la più grande azienda di produzione di cartoni animati in India, Toonz Entertainment, proprietaria anche di canali TV, canali Youtube da milioni di views giornaliere e proprietari di Imira Distribuzione in Spagna. Il CEO di Toonz si è innamorato all’istante di Nina ed ha voluto investire diversi milioni di Euro per una serie animata rivolta al target prescolare e che verrà lanciata al MIPCOM 2018. 78 episodi da 7’ l’uno per la TV, oltre a 52 mini clip da 1’ per il web. Un programma di licensing parallelo a quello di Nina Classic verrà lanciato al BLE 2018 nello stand DIC 2 - G65. La serie, dal titolo “My Nina”, ha già suscitato parecchio interesse da parte di potenziali co-produttori mondiali, occidentali ed asiatici. Ma non essendo Nina un programma TV o un personaggio conosciuto e con forti spinte pubblicitarie, come ha fatto ad avere un così forte successo? Secondo DIC 2 i consumatori non acquistano Nina perché è famosa ma perché è bella, poetica ed unica. Nina non è un personaggio famoso o un fenomeno del momento. Nina è un progetto a lungo termine che vuole portare un po’ di poesia e felicità nella vita quotidiana delle persone. Nina non è per tutti ma tutti si innamorano di lei!
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MINICONF. UNA STORIA DI MODA PER BAMBINI TUTTA ITALIANA Ispirata ai bambini di tutto il mondo, l’azienda MINICONF è guidata da valori forti, legati alla natura nella sua bellezza, semplicità ed armonia. L’azienda dedicata all’abbigliamento per l’infanzia, nasce nel 1973 da un’ispirazione del suo attuale presidente, Giovanni Basagni. Il luogo di nascita è già di per sé ricco di magia: Ortignano, nel cuore della valle del Casentino, nella parte orientale della Toscana, tra montagne ricoperte di faggi e abeti, colline orlate da querce, castagni e improvvisi precipizi a valle dove scorre il primo tratto dell’Arno.
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Miniconf si inserisce in un tessuto di piccole realtà tessili caratterizzanti la struttura produttiva del territorio toscano. Dalle prime commesse di camicie degli anni ‘70 ad oggi, le capacità di progettazione, stile, produzione e commercializzazione dell’azienda si sono moltiplicate. Dall’Italia all’estero, dal dettagliante all’ingrosso, al negozio monomarca e al grande multimarca. Oggi Miniconf, con i suoi brand Sarabanda, iDO e Dodipetto è tra le prime aziende italiane specializzate nel kidswear ed è tra le prime dieci nel mondo. È un’impresa che ha saputo raggiungere una dimensione e una visibilità internazionale, mantenendo la propria realtà familiare ed un forte legame con il territorio. Cruciale nel raggiungere questo risultato è stato il fatto di aver puntato su una distribuzione multicanale, sull’attenzione alle nuove tecnologie, su una logistica all’avanguardia, su una capacità di ascolto del mercato e dei consumatori davvero unica. La sua Mission è quella di vestire i bambini con capi attraenti, di qualità, pratici, confortevoli, sicuri e, allo stesso tempo, porre la massima attenzione ai consumatori, ai collaboratori e all’ambiente. Il mix degli elementi di successo dei brand Sarabanda, iDO e Dodipetto nel mondo si possono riassumere in una grande attenzione alla qualità, alla durabilità e alla sostenibilità dell’ambiente. Un design unico dei propri brand grazie al lavoro straordinario del team di stilisti italiani interno all’azienda, una distribuzione multicanale, l’attenzione alle nuove tecnologie e una logistica all’avanguardia sempre mettendo i bambini al centro delle proprie azioni e strategie.
PUNTI DI FORZA QUALITA’ E SICUREZZA Raggiungere i più alti standard di qualità e sicurezza, nel rispetto del territorio e di chi lavora con l’azienda ponendo massima attenzione in tutti gli step della filiera di progettazione, produzione e distribuzione, anche attraverso il ricorso a rigorosi test chimici e meccanici. CODICE DI CONDOTTA Rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione e di sfruttamento del lavoro minorile. I fornitori devono adottare il Codice di Condotta Miniconf, e condividere le linee guida in termini di sicurezza nei luoghi di lavoro e di tutela ambientale. FUR FREE Miniconf ha aderito allo Standard Internazionale “FurFree”, coordinato in Italia dalla LAV (Lega Anti Vivisezione) e in tutte le collezioni è presente il cartellino “Fur Free Company” che permette di identificare facilmente i capi di abbigliamento in eco-pelliccia. WELFARE Grande attenzione viene dedicate alle attività di welfare. Anche questo contribuisce a rafforzare il senso di appartenenza che costituisce uno dei valori chiave di Miniconf.
I MARCHI iDO
iDO è Everyday style, un brand contemporaneo e di tendenza, dedicato a bambini dinamici e vivaci, che giocano, si divertono e hanno sempre mille cose da fare. Le mamme iDO prediligono praticità e comodità, senza rinunciare mai a stile e personalità. iDO è presente nelle location più cool del mercato nazionale ed internazionale.
Sarabanda
Marchio chiave nel mercato dell’abbigliamento bambino, ha un’identità stilistica fortemente ispirata ai dettami del “Bello e ben fatto” che connotano l’eccellenza della moda italiana. Il look dei bambini Sarabanda è sempre curato e di tendenza, ma anche confortevole e sicuro. Minibanda è la collezione dedicata al newborn da 0 a 24 mesi.
Dodipetto
Grintosa, vivace e disinvolta si caratterizza per l’ottimo rapporto qualità-prezzo e l’attenzione rigorosa ai processi di produzione. Mignolo è la collezione dedicata ai piccolissimi da 0 a 9 mesi.
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BRIDGEMAN IMAGES e il MIBAC. GLI ARCHIVI MUSEALI ITALIANI DIVENTANO BRAND Il Ministero italiano per i Beni e le Attività Culturali, detto MiBAC, è il Ministero preposto alla tutela della cultura, dello spettacolo, e alla conservazione del patrimonio artistico e culturale e del paesaggio italiano.
Schiaccianoci in bronzo e lamina aurea da Taranto, Contrada Rondinella, fine IV sec. a.C. Su concessione del Museo Archeologico Nazionale di Taranto
CHI E’ BRIDGEMAN IMAGES
L’Italia possiede il più grande patrimonio culturale a livello mondiale. Oltre 4.000 musei, 6.000 aree archeologiche, 85.000 chiese soggette a tutela e 40.000 dimore storiche censite. Un tesoro di valore incalcolabile riconosciuto in tutto il mondo, purtroppo non sempre adeguatamente curato e promosso. Per valorizzare questo patrimonio per la prima volta è stato avviato un progetto di gestione e sviluppo coordinata di una buona parte del patrimonio artistico italiano, che vede protagonisti, da una parte, il Mibac e, dall’altra, l’agenzia internazionale, con sede in UK, Bridgeman Images. Bridgeman Images, nata a Londra nel 1972, collabora con musei, gallerie, collezioni e artisti, di tutto il mondo rappresentando una risorsa centrale per l’espressione artistica. Bridgeman Images vanta una collaborazione di lunga data con molte
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istituzioni culturali e museali più importanti al mondo,alle quali ha messo a disposizione strutture tecniche, risorse marketing e personale qualificato per rappresentare musei e istituzioni culturali e promuovere le loro collezioni in tutto il mondo. Ad oggi i musei gestiti dall’agenzia sono più di 1000. L’Italia non poteva restare fuori da questo ambizioso programma e per 439 musei e siti culturali italiani, dai più noti e prestigiosi a quelli di nicchia ma pur sempre di altissimo valore, è partito nella prima metà del 2018, l’attività di sostegno e promozione dell’immagine di Bridgeman Images . Negli ultimi decenni, i musei americani e britannici hanno capitalizzato un’esperienza eccezionale nello sviluppo e nella promozione delle loro collezioni e del loro brand, come ad esempio la British Library, Il Moma, la Tate, il Victoria & Albert Museum, sviluppando un’immagine di brand amata dai consumatori, anche coloro meno vicini al mondo dell’arte ma amanti del bello. Utilizzare il licensing come fonte di reddito permette ai musei di generare risorse e fondi utili a proteggere, restaurare le opere d’arte ed investire in nuove mostre. Il nostro Paese visto dall’estero appare assai più prestigioso di quanto non immaginino gli italiani. Per Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, «la bellezza è uno dei nostri punti di forza. Secondo un’indagine della rivista “Us News” e dell’Università della Pennsylvania, siamo il primo Paese al mondo per l’influenza culturale. Un primato legato anche alla nostra capacità di trasmettere cultura e bellezza nelle produzioni e al nostro soft-power. L’intreccio caratteristico dell’Italia, tra cultura e manifattura, coesione sociale e innovazione, competitività e sostenibilità, rappresenta un’eredità del passato ma anche una chiave per il futuro».
Lorenzo Lotto (c. 1480 – 1556), Natività, 1528. Su concessione del MiBAC. Polo Museale della Toscana, foto Pinacoteca Nazionale di Siena
Non è un caso che Made in Italy sia il terzo marchio più conosciuto al mondo dopo Coca Cola e Visa.
QUALCHE NUMERO Bridgeman è il principale fornitore di media artistici, culturali e storici, con oltre 3 milioni di immagini e clip di alta qualità provenienti dalle migliori collezioni e artisti emergenti del mondo. I Musei in Italia sono 4976. Nel 2017 50 milioni di persone hanno visitato un museo italiano e il Colosseo è stato visto da 7 milioni di turisti. Gli incassi hanno quasi raggiunto i 200 milioni di euro. Il patrimonio culturale italiano è pari a 986 miliardi di euro tra attività finanziarie e non finanziarie (fonte: bilancio del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato al 31/12/2016).
Teca portacosmetici in forma di conchiglia dalla Tomba degli Ori di Canosa, argento e doratura a caldo, fine III sec. a.C. Su concessione del Museo Archeologico Nazionale di Taranto
Gli “oggetti d’arte”, classificati come beni mobili di valore culturale, biblioteche ed archivi (beni storici, beni artistici, beni demo-etno-antropologici, beni archeologici, beni paleontologici, beni librari, beni archivistici), valgono 174 miliardi di euro (il 10,4% del PIL).
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TVBOY. URBAN POP ART TvBoy è il nome d’arte di Salvatore Benintende, un artista italiano nato a Palermo il 16 luglio 1980 e presto trasferito a Milano con la famiglia dove completa il proprio percorso di studi laureandosi al Politecnico. È all’università che inizia a realizzare, nel 1996, i primi graffiti tradizionali e i primi esperimenti di lettering sotto lo pseudonimo di “Crasto”.
Presto il nome di “Crasto” sparisce dalla firma e dal nome d’arte di Salvatore Benintende, che resta semplicemente “Tvboy”. Dopo un’esperienza di studi in Spagna, torna in Italia e inizia il suo percorso artistico che lo definisce oggi Artista di strada ed esponente del movimento Neo Pop. Lo stile di TvBoy è influenzato sensibilmente dal movimento della Pop Art statunitense, in particolare da Andy Warhol, Roy Lichtestein e Keith Haring, insieme all’arte italiana, attraverso le opere di Mario Schifano.
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Bogotà, anche accanto a grandi maestri dell’arte contemporanea come Warhol, Lichtensten, Haring e Basquiat. Ha tenuto conferenze in rinomate accademie senza mai abbandonare il coinvolgimento nella scena artistica urbana. La sua ultima serie Modern Icons ritrae stelle famose e personaggi storici e politici dando loro un trattamento artistico e trasformandoli con senso dell’ironia e sarcasmo. Creando un mix di stili e accostamenti tra due personaggi diversi e periodi storici, Tvboy crea immagini belle, divertenti oltre che provocatorie ciniche e politicamente scorrette.
“La strada, a differenza di una galleria, è un luogo democratico accessibile a tutti. L’opera esposta in strada ha la capacità di stupire e sorprendere all’improvviso lo spettatore, che può toccarla con mano. Abbiamo bisogno di verità che si possano vedere e toccare. Oggi tutto è virtuale, l’opera subisce un processo di smaterializzazione quando viene riprodotta online. Anche io mi servo dei social e dei media ma solo per documentare la mia opera. Sono consapevole che la Street Art è effimera e per questo contatto i media prima di agire in strada, affinché possano documentare la mia azione e salvare l’opera dall’oblio” - TvBoy Artista dinamico e internazionale ha al suo attivo numerosi accordi di licenza con aziende che producono e distribuiscono in tutto il mondo. A gestire lo sviluppo commerciale delle sue opere e del suo brand è l’agenzia spagnola Art Ask Agency, specializzata in Art Licensing. Tra gli accordi sviluppati, ricordiamo: con Pyramid International, azienda di stampe d’arte poster e gift, ha realizzato una collezione di tazze e una serie di poster; Noxs produttore canadese di abbigliamento, lancerà nella primavera estate 2019 la linea fashion di fascia medio alta TVBoy. Intensa è la collaborazione nel settore art and gift, e con Star Edition UK prosegue la collaborazione di una vasta gamma di oggettistica. TVBoy non poteva mancare nel mondo della tecnologia: Venera in Spagna ha realizzato una vasta gamma di cuffie e carica-batterie, ed ECELL UK ha prodotto accessori per cellulari. In entrambi i casi i prodotti hanno una distribuzione mondiale. In autunno 2018 saranno lanciati da Tenues (Germania) i calendari 2019. In Italia TVBoy non poteva mancare e ha siglato un accordo con Master of Arts per gli appassionati di moda e tendenze.
La sua attività ha sede a Barcellona dove si è trasferito nel 2004 e dove ha fondato il suo movimento “Urban Pop Art”. Ha esposto le sue opere in molti Paesi, sia in strada che in gallerie d’arte e mostre museali. Negli ultimi anni Tvboy ha esposto le sue opere alla Biennale di Venezia, al Museo MDM di Porto Cervo, al PAC di Milano, in gallerie e musei a Roma, Napoli, Barcellona, Monaco, Berna, Copenaghen, Montecarlo, Monaco, Berlino, Beirut , Londra, Las Vegas e Miami,
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FRATELLI GUZZINI. IL DESIGN APPLICATO ALLA VITA QUOTIDIANA La Fratelli Guzzini viene fondata da Enrico Guzzini nel 1912 a Recanati. Nasce con la produzione di oggetti in corno e nel 1938 rivoluziona la cultura d’uso ancora fortemente legata alla tradizione inventando il plexiglas, la più valida alternativa al vetro, e introducendolo nello spazio domestico.
La sua visione innovativa e un po’ rivoluzionaria ha caratterizzato sempre le scelte e le proposte di Guzzini che ha portato negli anni il colore e la facilità nella preparazione e nel consumo dei cibi sulle tavole di tutto il mondo. In cent’anni l’azienda ha costruito una singolare storia di oggetti d’uso per la tavola e la cucina con straordinarie qualità funzionali ed estetiche, sperimentando tecnologie d’avanguardia sino all’odierna capacità di far dialogare i materiali moderni con materie di antica tradizione - porcellana, vetro, acciaio e legno. È stata la prima azienda al mondo a produrre oggetti in materiale acrilico bicolore con la tecnologia della termoformatura (1950) e la prima al mondo ad introdurre il design negli oggetti in materiale plastico per uso domestico (1955). Alla fine degli anni ’50 Raimondo e Giovanni Guzzini, forti delle conoscenze acquisite alla Fratelli Guzzini, decidono di impiegare i materiali acrilici utilizzati nella realizzazione di componenti di arredo tavola per creare nuovi apparecchi di illuminazione per le case degli italiani ed affidano a Luigi Massoni, architetto e designer, l’incarico di disegnare le prime lampade. E’ proprio a lui e ai due fratelli, fondatori dell’azienda capostipite del gruppo, infatti, che si deve l’intuizione che una ciotola capovolta potesse diventare un lampadario. Le nuove tecnologie e il know-how crescente dell’azienda, permisero di raffinare il processo di produzione al punto che, nel 1966, nacque Zurigo, un progetto firmato da Massoni. Nel 2018, la Fratelli Guzzini presenta la collezione di lampade. Non lampade qualsiasi bensì oggetti portatori di esperienze da compiere ad ogni uso. Ogni prodotto è un esercizio di libertà: il consumatore contemporaneo acquista non per decorare ma per aggiungere nuove possibilità di relazione con gli altri e con gli spazi, è in questo modo che ogni oggetto diventa un ambiente esperienziale in sé, sempre mutevole nelle sue funzioni. Nascono quindi strumenti di luce che rispecchiano questo nuovo modo di abitare gli spazi in senso mobile, dinamico, variabile e per questo ogni proposta è multifunzione, implementabile, ubiqua e spostabile.
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A partire dalle materie prime, derivate da materia vergine e non di seconda scelta, oppure da scarti di produzione, passando per il processo produttivo, realizzato nello stabilimento di Recanati, dove nascono articoli sempre controllati nelle componenti, nelle tecnologie e nelle lavorazioni. La ricerca estetica e funzionale, la sperimentazione di materiali sempre nuovi sapientemente abbinati tra loro e il coraggio di essere sempre innovativi, quasi ad anticipare le esigenze - in continuo cambiamento - dei consumatori, fanno dell’azienda marchigiana uno dei simboli del Made in Italy nel mondo. “Siamo stati in Italia e nel mondo tra i primi ad affrontare il tema del design della cucina e del cibo, dialogando con i materiali nuovi, cominciando dalle plastiche” dichiara Domenico Guzzini, presidente dell’omonima azienda. “Questa esperienza ha segnato la nostra identità, aprendo la strada a nuovi progetti con designer di fama internazionale come Bruno Gecchelin, Ettore Sottsass, Ross Lovegrove e molti altri. Abbiamo sempre portato nel mondo la nostra italianità e il saper fare italiano che è in grado di coniugare funzionalità ed estetica”.
IL SUCCESSO IN NUMERI €50 Mln il fatturato annuale dell’azienda, che conta 135 dipendenti.
COSA HA RESO IL BRAND GUZZINI FAMOSO NEL MONDO Il catalogo Guzzini si distingue per essere il risultato di un costante impegno nello sviluppo di standard produttivi sempre più avanzati. Tutti i prodotti nascono con un doppio itinerario di garanzia, relativo alla origine dei materiali e ai controlli lungo tutta la filiera produttiva.
Del turnover annuale, il 49% è la quota che dipende dallo sviluppo estero. Un ultimo dato su tutti: oltre 100 anni di ricerca, competenza e lavorazione dei materiali acrilici per trovare soluzioni e prestazioni sempre più funzionali ed estetiche.
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INTERVISTA: NICOLA FARINETTI, AMMINISTRATORE DELEGATO EATALY USA
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BEST PRACTICE: • BROOKLYN • PARMIGIANO REGGIANO • BACI PERUGINA
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Nicola Farinetti, AD Eataly USA - Photo ©Zeno Colantoni
INTERVISTA A NICOLA FARINETTI Il nome di Eataly nasce dalla fusione di due parole: EAT, cioè ‘mangiare’ in inglese, e ITALY, Italia. Nato nel 2007 grazie all’intuito di Oscar Farinetti, Eataly rappresenta il Mangiare Italiano e l’arte del buon vivere per eccellenza. L’insegna rappresenta la produzione agroalimentare dell’ottima cucina mediterranea, della cultura e della storia enogastronomica dell’Italia e delle contaminazioni positive che la cucina italiana ha ricevuto da altri Paesi. Il più grande obiettivo di Eataly è dimostrare come i prodotti di alta qualità possano essere a disposizione di tutti: facilmente reperibili e a prezzi sostenibili. Eataly vuole comunicare i volti, i metodi produttivi e la storia delle persone e delle aziende che fanno gli ‘alti cibi’ e che costituiscono il meglio dell’enogastronomia italiana. A raccontarci questo percorso è Nicola Farinetti, Amministratore delegato di Eataly USA.
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fatte sempre a casa e aveva già in mente che i prodotti dovevano essere italiani per confermare ogni giorno che l’Italia è produttrice dei più grandi cibi del mondo. Mentre il design e la moda italiana era ben rappresentata nel mondo, sul fronte del food c’erano dei buchi e mancava la ristorazione, mentre a livello internazionale altri Paesi erano già rappresentati in questo settore. Dopo l’esordio nel 2007, sono stati aperti negli anni 40 negozi in molti Paesi, senza fare un copia e incolla dello stesso modello, ma facendo ristoranti diversi e adattandoli al posto dove venivano aperti. Nel vostro logo c’è il claim “alti cibi”. Cosa intendete comunicare esattamente? Alti cibi a prezzi sostenibili. È sempre complicato trovare una sola parola per descrivere la qualità di un prodotto. Abbiamo utilizzato la parola ALTI per intendere che fossero buoni da mangiare, puliti, sostenibili, pagati in modo corretto ai contadini e ci sembrava che ALTI CIBI desse l’idea di un prodotto di alto livello che potesse essere distribuito a un prezzo sostenibile. Qual è il fil rouge che caratterizza tutti i vostri punti di ristorazione? Noi vogliamo realizzare luoghi dove si compra, si mangia e si realizzano cibi di qualità. Il concetto di fondo resta lo stesso sia che si parla di grandi spazi, piuttosto che di aree più ristrette.
Eataly è il marchio che più di altri rappresenta una delle principali eccellenze italiane, il cibo. Qual è il percorso che ha portato il brand Eataly a questo posizionamento? Quando mio padre (Oscar Farinetti, ndr) si è immaginato EATALY, ha pensato che un progetto di questo tipo richiedeva tanta umiltà, perché nessun altro aveva mai pensato a questo tipo di approccio al food, e con obiettivi così ambiziosi. Lui mi diceva che le prime cose andavano
Per voi il rapporto con la piccola-media impresa italiana d’eccellenza è fondamentale e in qualche modo la rappresentate nel mondo. Ci può spiegare meglio questo prezioso rapporto? Eataly non ha volutamente un private label, ma ha sempre avuto la missione di raccontare la qualità dei prodotti italiani. Speriamo sempre di passare come un’azienda di comunicazione e non di retail. Noi ci diciamo di non far altro che trovare la cosa più buona in Italia e comunicarla perché va comprata e premiata. Stabiliamo con
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i nostri produttori un rapporto unico che non si basa solo sul prezzo, ma si focalizza nel capire esattamente la missione del produttore e creare un progetto ad hoc. Noi sposiamo il valore del produttore per modificare le dinamiche del negozio e dare valore a lui e al suo prodotto. Il lavoro più bello è sicuramente quello di cercare prodotti di qualità. EATALY per aprire il primo punto vendita ci ha messo cinque anni, cercando i prodotti giusti. Mio padre ha studiato tanto per questo. Sin da subito abbiamo anche sposato la causa di Slow Food (Carlo Petrini).
È nato tutto nel ricco Piemonte e a Torino. Oggi EATALY è un brand mondiale con punti vendita presenti nelle principali città, da New York a Tokyo. Quale strategia di internazionalizzazione state perseguendo? La strategia oggi è quella di sviluppare bene gli USA, dove abbiamo trovato terreno fertile, un consumatore incuriosito e che non ha la fortuna di incontrare quotidianamente i nostri prodotti di qualità. Oggi negli USA abbiamo cinque negozi (due a New York, Chicago, Boston e Los Angeles). Apriamo a Las Vegas a dicembre, a Toronto nel 2019 e stiamo vedendo in quali altre città poter raccontare i prodotti italiani. In Europa stiamo proseguendo lo sviluppo sulle capitali più importanti. Abbiamo già aperto a Stoccolma, Monaco, il prossimo anno a Parigi e nel 2020 a Londra. Cerchiamo posti con location anche disponibili perché aprire un EATALY è complicatissimo per spazi e gestione. Fino ad oggi abbiamo sempre cercato partner operativi, che ci aiutino a capire il territorio e il gusto dei consumatori territoriali, per avere una migliore visione del cliente. Cibo è arte e cultura. Avete mai sviluppato eventi e progetti che hanno esaltato questo binomio? Riteniamo che il cibo è una bellissima scusa per parlare dell’Italia a 360 gradi e quindi per ogni occasione cerchiamo eventi che possano parlare in modo totale del nostro Paese. A New York abbiamo organizzato due eventi importanti: una volta invitando tutta l’orchestra del Teatro Regio di Torino a suonare e un’altra volta importando delle guglie del Duomo di Milano per parlarne e raccogliere fondi per il suo restauro. Come azienda diretta abbiamo fatto un investimento per la salvaguardia del capolavoro di Leonardo Da Vinci, L’Ultima Cena, e all’interno dei nostri negozi in giro per il mondo raccontiamo questa esperienza per invitare il pubblico ad andare a vedere questa fantastica opera a Milano. Concettualmente queste iniziative sono parte del sistema, seppure
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non sempre capita di organizzare eventi di queste dimensioni. Quando accade, organizziamo progetti ad hoc per poi poterli realizzare. Avete mai pensato allo sviluppo del vostro brand? Noi siamo soci di circa 19 aziende che producono cibo in Italia. La nostra naturale espansione è stata quella di diventare soci di produttori italiani di qualità e aiutarli a esportare nel mondo. Detto questo, ad oggi siamo un’azienda molto focalizzata sul core business di EATALY e intendiamo perseguire questa strada senza deviazioni. Cosa vede nel futuro di Eataly e del Food Made in Italy? Il futuro del cibo Made in Italy è sempre più quello di esportare nel mondo. Noi siamo un Paese piccolo, 60milioni contro 8 miliardi (la popolazione mondiale, ndr). Ciò nonostante siamo in grado di produrre una qualità e varietà di prodotti che nessun altro è in grado di fare e li esportiamo nel mondo. La conseguenza è anche ri-portare la crescita in Italia. Noi continueremo a fare questo lavoro e cercheremo di indirizzare le persone a capire che il cibo è una cosa importante e investirci sopra. È l’unica cosa che si mette dentro al proprio corpo e non fuori. In questo percorso, intendiamo creare sempre più l’orgoglio in quello che gli italiani fanno e dare tanto coraggio ad altri italiani a fare imprenditorialità all’estero. Infatti, dopo quello che abbiamo realizzato a New York, abbiamo dato l’idea ad altri delle numerose cose che si potevano fare. Noi abbiamo esportato in America più di 1000 produttori ai quali abbiamo aperto orizzonti straordinari. Oggi nel mondo siamo in una fase negativa, dove ognuno sta tornando sui propri passi. Ovviamente i dazi sono un ossimoro e non hanno senso di esistere e bisognerà rendersene conto. Non inciderebbero solo su di noi ma sul Paese Italia ed eventualmente sull’America. Alla fine il protezionismo non è mai la soluzione. Bisogna, invece saper fare bene le cose e raccontarle all’estero per farsi scegliere.
Infine, qual è il vostro approccio verso i cibi fintamente italiani? È una guerra persa. Per proteggere i prodotti non bisogna fare nulla. Bisogna invece mettere tutti i soldi nel prodotto e nel marketing, affinché lo racconti bene perché i consumatori non sono stupidi e sanno scegliere. L’ideale è investire tanto per spiegare perché gli altri ci hanno copiato.
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BROOKLYN : IL MARCHIO, IL MITO Il marchio BROOKLYN®, nonostante il nome anglosassone, è uno dei marchi più riconosciuti ed evocativi per intere generazioni di Italiani. Fu grazie alla brillante intuizione di Ambrogio ed Egidio Perfetti, che nacque la prima produzione in Italia di chewing gum. I fratelli Perfetti erano già proprietari del Dolcificio Lombardo con il quale producevano da un decennio caramelle e liquirizie; ma fu la produzione, nel 1956, della celeberrima gomma da masticare BROOKLYN® che li farà decollare definitivamente arrivando ad identificare la loro azienda con il prodotto stesso e a raggiungere i vertici della produzione mondiale del settore. I fratelli Perfetti ebbero una grande intuizione: percepirono che il chewing gum, inizialmente arrivato in Italia con i soldati Americani, era un prodotto che superava le caratteristiche di prodotto alimentare e che si stava affermando anche in Europa con valore sociologico di aggregazione per i giovani attirati dai fenomeni culturali di oltreoceano e che avevano grande ansia di riscatto ed emancipazione.
Fin dall’inizio, la gomma da masticare BROOKLYN® ebbe un grande successo ma fu con l’avvento di Carosello che diventò anche un’icona di costume. Anche in questo caso, i Perfetti riconobbero l’importanza di comunicare con i propri consumatori rappresentandone lo stile di vita e le ambizioni. Nel 1964 ci fu la prima programmazione pubblicitaria televisiva con Carosello , i Perfetti scelsero come testimonial Gigliola Cinquetti che aveva vinto il festival di Sanremo: i primi spot trasmettevano un messaggio positivo e rassicurante: citavano “il ponte tra me e la tranquillità”, l’immagine giovanile era spensierata ma, tutto sommato tradizionalista, ci fu invece negli anni settanta un cambiamento radicale con gli spot con Carla Gravina.
Gli spot BROOKLYN® anni settanta diretti da Mario Fattori (si ricorda che producevano filmati e spot per Carosello i maggiori registi Italiani, da Fellini a Pasolini, per cintarne alcuni), abbracciano completamente le nuovissime tendenze culturali giovanili rappresentandone l’avanguardia. Sicuramente furono straordinari per una televisione Italiana che era ancora ingessata in una rappresentazione di società Italiana conservativa. Gli spot BROOKLYN® erano già visivamente impattanti: la colonna sonora rock accompagnava frame velocissimi in una sorta di docu-fiction di happening e concerti improvvisati in centro a New York, arricchiti da con effetti stroboscopici. Carla Gravina gira per i quartieri più culturalmente vivaci di New York, documentandone le nuove affermazioni artistiche e sociali e riprendendo i concerti degli astri nascenti musicali e le nuovissime tendenze di moda. La comunicazione fu molto efficace e consolidò ulteriormente il legame con una gioventù irrequieta ed affamata di trasformazioni: la gomma da masticare BROOKLYN® afferma quindi la sua assoluta leadership di settore ed il marchio diventa identificativo stesso del chewing gum.
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Con gli anni ottanta BROOKLYN® consolida la propria posizione di mercato, ormai il chewing gum è “sdoganato” anche per gli adulti, la produzione della gomma viene affinata con nuovi procedimenti e si aggiungono nuovi gusti, anche la comunicazione si arricchisce di nuovi temi al passo con i tempi e con nuovi slogan: “Gustolungo”, “Brooklyn is Magic”, “Freschezza da baciare” , “Go Brooklyn”, “People love Brooklyn”. Superata ormai l’epoca della trasgressione, il mito Americano viene rappresentato in più moderni filmati pubblicitari che ricalcano le avventure coast to coast. La presenza di BROOKLYN® sul mercato continua nei decenni a seguire ed il marchio conferma la sua identità sul mercato, si può
senz’altro affermare che per decenni questo semplice prodotto ha rappresentato molto di più di un semplice prodotto alimentare: è stato un elemento integrante di atteggiamenti sociali di grandissima rivoluzione ed emancipazione e per una larga fetta di popolazione Italiana, rappresenta una giovinezza ricchissima di avvenimenti straordinari. È il riconoscimento del considerevole peso simbolico e culturale di BROOKLYN® che ha convinto la Perfetti Van Melle a mettere a disposizione di selezionate aziende produttrici di articoli terzi, diversi dall’alimentare, questo grande marchio, perché possano anche loro, attraverso BROOKLYN®, arricchire le proprie produzioni con un valore di storia recente Italiana di grande calibro emotivo ed attrattivo.
Il Licensing del marchio BROOKLYN® è coordinato dalla Perfetti Van Melle Licensing www.pvmlicensing.com che ha incaricato l’agenzia italiana Premium S.r.l. per le attività di Licensing Italiane. Per maggiori informazioni: www.premiumlicensing.com.
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DISCOVER THE ONLY LICENSING EVENT IN ITALY 1-3 April 2019 Bologna Italy Fairground Hall 31 Piazza Costituzione, 6 40128 Bologna INFO Phone +39 051 282 242 Fax +39 051 63 74 011 licensing@bolognafiere.it www.bolognalicensing.com an event by
Bologna Licensing Trade Fair
design by Chialab
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PARMIGIANO REGGIANO. IL RE DEI FORMAGGI Il Consorzio del Parmigiano-Reggiano è nato ufficialmente nel 1934 e riunisce i 335 caseifici produttori del prezioso formaggio (dato del 2017). Il Consorzio è progressivamente cresciuto negli anni portando avanti l’arte e la tradizione di un prodotto storico, che oggi rappresenta una delle maggiori eccellenze ed è riconosciuto simbolo del Made in Italy alimentare nel mondo. Fin dagli anni Sessanta il Consorzio ha portato avanti una politica di salvaguardia e miglioramento della già altissima qualità di un prodotto unico e prezioso come il Parmigiano Reggiano. Tutta
la comunicazione, spot televisivi, campagne radio e stampa promuovono la conoscenza ed il consumo dell’eccellente formaggio, completamente privo di conservanti ed additivi e prodotto unicamente con foraggi non fermentati. Per tutelare la qualità di tutta la produzione, il Consorzio si occupa dell’attività di apposizione dei contrassegni in conformità con il Disciplinare della Denominazione d’Origine Protetta (DOP), vigilanza rigorosa sull’uso corretto dei marchi e tutela dalle contraffazioni.
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LE RAGIONI DI UN SUCCESSO MONDIALE La strategia di sviluppo del Consorzio che nel 2017 ha raggiunto un 6% in più nelle esportazioni rispetto all’anno precedente si basa su quattro chiavi di successo. La più importante riguarda la distintività di prodotto, strategica per mantenere la posizione sul mercato internazionale. Con azioni di riposizionamento della marca e di comunicazione rivolte al consumatore, si è rafforzata la consapevolezza che il Parmigiano Reggiano DOP è un formaggio unico al mondo.
“Un prodotto che si distingue dai competitor per la selezione degli ingredienti migliori e naturali, la completa assenza di conservanti e additivi, il rispetto della stessa ricetta da mille anni” - Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano La seconda riguarda l’incremento dell’export e l’obiettivo del Consorzio ambizioso ma realistico è arrivare nel 2021 a 1,6 milioni di forme esportate. Questo grazie all’incremento continuo degli investimenti sia in ambito marketing che nell’attività di relazioni pubbliche attraverso la messa a punto di un network di uffici stampa nei principali mercati di riferimento. La terza chiave di successo è la lotta alla contraffazione che si traduce concretamente in una maggiore trasparenza a vantaggio del consumatore. Dal 2017, per garantire al consumatore l’autenticità del prodotto, il Consorzio ha potenziato i programmi di sorveglianza delle aziende coinvolte nella filiera produttiva. Infine per il Consorzio è molto importante che i Caseifici abbiano accesso diretto al mercato senza mediazioni per poter aumentare complessivamente le vendite. Sostiene e promuove quindi le vendite dirette a spacci aziendali, online e a piccole catene di supermercati.
IL SUCCESSO IN NUMERI 1° formaggio italiano DOP per valore (produzione) 14 milioni di famiglie solo in Italia consumano Parmigiano Reggiano e/o Grana Padano 3.650.563 forme prodotte nel 2016 51.900 tonnellate esportate (pari al 39% del totale prodotto) 520 litri di latte necessari per produrre una forma
PUNTI DI FORZA DEL PARMIGIANO REGGIANO E’ un formaggio a pasta dura e a lunga stagionatura: questo significa che il suo contenuto d’acqua è solo del 30% circa e una concentrazione di sostanze nutritive molto elevata. Viene preparato, tutti i giorni, dai tanti casari che trasformano il latte in formaggio senza l’aggiunta di additivi e conservanti e questo lavoro, vera e propria arte, viene fatto tutti i giorni dell’anno, senza interruzioni, domeniche e feste comprese. È un formaggio non solo buono ma anche sano e nutriente, grazie alle sue proprietà nutritive ed energetiche che lo rendono indicato anche nella dieta dei bambini e neonati.
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BACI PERUGINA. Ogni storia indimenticabile inizia con un Bacio. La storia di Baci Perugina è una storia d’amore, passione, imprenditorialità, artigianato e eccellenza italiana e, soprattutto, un pezzo iconico che è diventato famoso in tutto il mondo come simbolo di amore e affetto. Tra i molti significati che il cioccolato rappresenta, Baci Perugina incarna soprattutto la gioia del dare e la felicità che va di pari passo con i momenti condivisi. La storia del Bacio Perugina inizia nel 1922 a Perugia, bella città medioevale del centro Italia grazie ad una intraprendente signora, Luisa Spagnoli, che aveva una grande passione per il suo lavoro e che ha rappresentato una delle figure femminili più influenti nell’Italia del Primo Novecento. Nel piccolo laboratorio artigianale di cioccolateria Perugina, fondato nel 1907 dal marito Annibale Spagnoli, nel tentativo di contenere i costi di produzione, impasta la granella di nocciola, residuo di tante lavorazioni, aggiungendovi una nocciola intera e ricoprendola con l’inconfondibile cioccolato Luisa. Vista la forma simile alla nocca di una mano lo chiama “Cazzotto”. Due anni dopo grazie ad un uomo d’affari di grande intuito e co-fondatore di Perugina, Giovanni Buitoni che cambia il nome al
cioccolatino, nasce il Bacio Perugina. Lui stesso racconta: “Come avrebbe potuto un cliente entrare in un negozio e chiedere, magari ad una graziosa venditrice, “Per favore, un cazzotto?” Tolsi il cartello e ne misi uno nuovo “Baci Perugina”. Il nuovo nome sarebbe presto diventato anche il simbolo della sua segreta storia d’amore con Luisa, la mente creativa del famoso cioccolatino. Incontrò subito il gradimento del pubblico diventando rapidamente simbolo della leggenda che oggi rappresenta. Il contributo decisivo al successo planetario arriva alcuni anni dopo quando l’Art Director di casa Perugina il futurista Federico Seneca inventa l’incarto color argento e le scritte blu, il bigliettino con la frase d’amore, la confezione con i due amanti che si baciano ispirati al dipinto di Hayez “Il Bacio” ma soprattutto alle vicende di due amanti
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segreti. La leggenda dice che Luisa per inviare a Giovanni i suoi messaggi avvolgesse piccole note d’amore intorno ai cioccolatini. Da quel momento in poi il successo è inarrestabile e la Perugina in pochi anni sbarca oltreoceano (1939) e arriva in America. Tutti i sogni diventano realtà e il punto di partenza per questa “star” elegante e raffinata non può che essere sulla Fifth Avenue a New York, dove apre il primo negozio Perugina. Nel 1960 i Baci Perugina diventano il regalo preferito per una delle feste italiane più importanti, la festa della Mamma, e anno dopo anno aumenta la sua notorietà nel mondo fino ad entrare nel 2003 nel Guinness Book of World Records. L’importanza di trasferire la straordinaria conoscenza e competenza italiana porta l’azienda ad investire in formazione: nel 2011 a Perugia apre la prima Scuola del Cioccolato Perugina con una grande varietà di corsi per apprendere la lavorazione del cioccolato e tre anni dopo la seconda a San Paolo in Brasile.
COSA HA RESO I BACI PERUGINA FAMOSI NEL MONDO Baci Perugina ha concentrato i suoi sforzi di espansione sul posizionamento unico del marchio, che lo distingue dagli altri grandi produttori di cioccolato. Per espandere il proprio business a livello globale ha dichiarato nel 2016 un piano di investimenti di sviluppo del brand di 60 milioni di euro. Il piano prevede l’ammodernamento degli impianti di produzione e l’assunzione di nuovi manager con una vasta esperienza internazionale. La qualità del prodotto è componente fondamentale, con ingredienti di alta qualità, e i Baci sono fatti con soli otto ingredienti naturali. Sono inoltre prodotti da comunità di coltivatori di cacao che lavorano in modo sostenibile.
IL SUCCESSO IN NUMERI 500 mln Baci venduti ogni anno 1.500 Baci prodotti al minuto 55 i Paesi in cui è esportato 10 volte la circonferenza terrestre equivalgono alla lunghezza di tutti i Baci Perugina allineati venduti 7 metri di circonferenza, 2.15 metri di altezza, 5.980 kg dimensione del Baci One entrato nel Guinnes dei Primati come il cioccolatino più grande del mondo.
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INTERVISTA: KATIA BASSI, AUTOMOBILI LAMBORGHINI
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BEST PRACTICE: • DUCATI • PININFARINA SEGNO • AC MILAN • PANINI
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Katia Bassi, Chief Marketing Officer di Automobili Lamborghini Spa
INTERVISTA A KATIA BASSI Nominata nel 2017 Chief Marketing Officer di Automobili Lamborghini Spa, Katia Bassi è la prima donna che entra a far parte del Management Board di Lamborghini. Responsabile globale della direzione strategica del Brand, del Marketing e delle Global Luxury Partnership della Casa di Sant’Agata Bolognese, arriva in Automobili Lamborghini dopo l’esperienza in Aston Martin, dove è stata Vice President di Aston Martin Lagonda e Managing Director di AM Brands. LM ha avuto il piacere di intervistarla per conoscere meglio il mondo di Automobili Lamborghini.
Il mito Lamborghini, oltre l’auto, un’icona lifestyle. Quali sono i valori portanti di questo brand? Il nostro brand si basa su tre valori principali: Informal Luxury, lusso informale, che combina la ricerca dell’informalità ma con un tocco di classe; Future Shapers, perché noi disegniamo il futuro e ci spingiamo oltre il limite; Designers of Experience, non solo riferito all’esperienza di guida ma a tutto ciò che il mondo Lamborghini rappresenta. Quali sono i territori dove il brand Lamborghini è più importante? Se per importanza intendiamo le vendite possiamo dire che Lamborghini è un marchio globale e la distribuzione delle vendite è ben bilanciata nelle tre macro-regioni EMEA “Europa, Medio Oriente, Africa”, America e Asia Pacifico. Ognuna rappresenta circa un terzo delle vendite mondiali e tutte hanno segnato record storici nell’anno scorso. Gli Stati Uniti si confermano il maggiore mercato per Lamborghini, seguiti da Giappone e Regno Unito. In termini di licensing out, quali sono le categorie e gli ambiti dove il brand ha avuto maggiore sviluppo? In quanto brand lifestyle ci stiamo orientando verso quelle categorie che maggiormente esprimono i pilastri della strategia. Ecco perché l’area Real Estate è decisamente quella che per noi risulta più interessante. Guardiamo con molta attenzione anche i settori con alto livello di tecnologia, considerando che Lamborghini è sempre stata e continua a essere un brand che fa dell’innovazione il proprio DNA. Quali sono i vostri criteri nella selezione dei vostri partner licensing? Distinguete, da questo punto di vista, i singoli mercati domestici da accordi internazionali?
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La selezione viene fatta sulla base di una presenza internazionale con brand che si distinguono per eccellenza in ogni singola categoria. Evidentemente ci sono segmenti che hanno la necessità di una maggiore localizzazione, ma prevalentemente guardiamo ad accordi globali, come globale è il nostro brand. Dove pensa che il brand Lamborghini può essere ancora sviluppato in termini di territori e categorie? Dal punto di vista dei territori, sicuramente Cina e Middle East sono aree con grande potenziale. In termini di categorie, come anticipato, l’ambito Real Estate e Hospitality è quello che guardiamo con maggiore attenzione. Cosa vede nel futuro di questo brand? Il presente è prodromo di un futuro altrettanto brillante. Lamborghini è
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un brand globale, aspirazionale e ricco di energia. Quindi un brand a 360° che parte dal nostro ambassador, la vettura, e si estende alle collaborazioni nell’ambito delle licenze e alle conseguenti esperienze per ogni nostro cliente e fan. Lei è stata la prima donna nominata nel board di Lamborghini e una lunga carriera contraddistinta da altre esperienze nel mondo delle auto. A suo avviso, qual è il valore aggiunto del punto di vista di una donna nello sviluppo di un brand automotive, generalmente accostato al mondo maschile. Lamborghini è un brand che parla ungender. Quindi credo che il mio sia un contributo che va proprio in questa direzione. La vettura e il glamour che genera un brand come il nostro avvolgono sia l’ambito
femminile sia l’ambito maschile. Perciò direi che il mio è un apporto di equilibrio.
STORIA E SUCCESSI DI AUTOMOBILI LAMBORGHINI SPA Automobili Lamborghini S.p.A. è indiscutibilmente uno dei brand mondiali più visionari sulle auto di lusso sportive. Design unico, avanguardia tecnologica, artigianato sofisticato dietro a ogni dettaglio dell’automobile, un altissimo livello di qualità e una guida straordinaria. Un’automobile Lamborghini è una sintesi visionaria, innovativa e indiscutibilmente italiana di eccellenza.
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L’headquarter è a Sant’Agata Bolognese, nel cuore della “Terra di Motori”: non c’è infatti un’altra regione al mondo che è amante dei motori come l’Emilia Romagna, dove così tante leggende automobilistiche sono state create in un periodo relativamente breve. Oggi Lamborghini rappresenta il più alto livello di know-how tecnologico, con un design unico. La forma delle auto è fuori dal tempo e ispira tendenze future. Il lancio di ogni Lamborghini è già l’anticipo di una futura leggenda. La storia delle Automobili Lamborghini inizia negli anni ’60, quando Ferruccio Lamborghini, il proprietario di un’azienda di trattori e imprenditore di successo, decise di costruire un’innovativa auto sportiva e di lusso. Nel 1963, lavorando su questo ambizioso progetto, stabilì la sua azienda a Sant’Agata Bolognese, in provincia di Bologna; diede il suo nome alla nuova attività e scelse un logo che simboleggiasse la forza, ovvero il segno zodiacale del Toro. Il primo modello di Auto Lamborghini fu presentato al Salone dell’Automobile di Torino, nel 1963. Da quel momento si iniziò a costruire il mito di questo brand, creando di anno in anno una serie di capolavori automobilistici destinati a diventare leggenda. Il 1965 fu la volta di un’icona dell’automobile, la Miura. Un’auto dal look sensuale, alta solo 105 centimetri dal suolo e con un’altezza minima da terra di soli 135 millimetri. Quando questo modello fu presentato al Salone dell’Auto di Ginevra nel 1966, fu evidente come esso avrebbe cambiato il concetto di auto sportiva. Si trattava di un progetto ultra moderno, lontano dal suo tempo e indubbiamente ispirato ai prototipi delle auto da corsa. Con la Miura, che prese il nome da Edoardo Miura, amico di Ferruccio Lamborghini e famoso allevatore di tori, Lamborghini iniziò la tradizione di dare il nome alle sue auto ispirandosi al mondo della tauromachia spagnola. Attori e cantanti, nessuno era immune dalla Miura-mania. Dean Martin, Frank Sinatra, Johnny Halliday, lo Shah dell’Iran, il Principe di Monaco, Little Tony, Rod Stewart e molti altri personaggi famosi cedettero al fascino di quest’automobile. Ben 763 Miura furono spedite nel mondo tra il 1966 e il 1972, in 60 diversi colori. Nel 1968 un’altra auto futuristica, la quattro posti Lamborghini Espada, e a seguire altri miti come la Countach LP 500, nel 1971, ancora più aggressiva e performante della Miura, con una silhouette ancora più longitudinale e con le porte che si aprivano verso l’alto. A differenza delle altre auto, il nome di questo modello è ispirato a un’esclamazione di stupore pronunciata in dialetto piemontese. Questo modello è stato prodotto per 17 anni.
Il 1990 fu il momento di un altro mito, il Diablo, con caratteristiche sorprendenti, un design estremamente aerodinamico e moderno, potendo raggiungere un picco di velocità da record di 325 km/h. Nel 1998 Automobili Lamborghini viene acquisita dal gruppo Audi. Dal 2005 al 2016, Stephan Winkelmann fu Presidente e AD di Automobili Lamborghini S.p.A. Da Marzo 2016, Stefano Domenicali è stato nominato Chairman e CEO dell’azienda.
I RISULTATI DEL 2017 E I MERCATI ESTERI PRINCIPALI Nel 2017, Automobili Lamborghini S.p.A. ha raggiunto nuovi risultati storici. L’azienda ha incrementato le vendite mondiali del 10% da 3,457 a 3,815 unità. Le vendite, quindi, sono cresciute per il settimo anno consecutivo e sono pressoché triplicate dal 2010 (1,302 auto). Le consegne nel mondo sono aumentate in modo significativo per tutte le linee e hanno segnato record storici di vendita. Le vendite della V12 Lamborghini Aventador sono cresciute del 6%, passando da 1.104 a 1.173 unità. Ancora più forte è stato l’aumento delle vendite del modello V10 Lamborghini Huracán, in crescita del 12% da 2.353 a 2.642 unità.
N.
MARKET
UNITS
1
USA
1095
2
GIAPPONE
411
3
UK
353
4
GERMANIA
303
5
CINA
265
6
CANADA
211
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MEDIO ORIENTE
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DUCATI. Sophistication, Style e Performance Da più di 90 anni Ducati realizza prodotti in grado di rispondere a standard elevati, senza mai perdere di vista i propri valori. Tutti i modelli di moto Ducati sono l’espressione più pura di stile italiano, ricerca tecnologica e performance straordinaria. Ducati nasce nel 1926 a Borgo Panigale, nella periferia bolognese. Inizialmente specializzata nella ricerca e produzione di tecnologie radio, l’azienda si converte alla produzione motociclistica dopo la Seconda Guerra Mondiale nel 1946. È l’inizio di un viaggio che continua tutt’oggi e spinge Ducati a evolversi continuamente. La gamma di moto Ducati è ampia e diversificata, comprende infatti diverse famiglie: Diavel, Hypermotard, Monster, Multistrada, Superbike, SuperSport e Panigale. Nel 2015 l’Azienda ha introdotto Scrambler® che reinterpreta in chiave contemporanea i valori tipici del modello degli anni ’60, ed è molto di più di una semplice moto, è un vero e proprio stile di vita. Spirito libero, positivo e anticonformista, Scrambler® ha creato un suo universo, definito Land of Joy, dove condividere valori, esperienze
e ideali. Sin dal suo arrivo sul mercato, Scrambler® ha rappresentato un riferimento e una nuova tendenza e a quattro anni dalla nascita del brand sono più di 55.000 i modelli venduti nel mondo. L’ampiezza del brand è rappresentata anche dai quattro shop monomarca, gli Scrambler® Camp di Padova, Borgo Panigale, Barcellona e New York, e dai due ristoranti Scrambler Food Factory aperti a Bologna. Nel 2018 Ducati ha presentato la Panigale V4, la prima moto prodotta in serie dalla Casa bolognese ad essere equipaggiata con un motore
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4 cilindri strettamente derivato dal motore Desmosedici GP. Un passo rivoluzionario per l’Azienda, da sempre riconosciuta per i motori bicilindrici a L. Alcune caratteristiche inconfondibili che affermano l’unicità di una Ducati sono il sistema desmodromico di comando delle valvole, il telaio a traliccio in tubi d’acciaio e l’inconfondibile “sound” del motore. Ducati non è solo moto di produzione, Ducati Corse rappresenta l’anima racing dell’Azienda, impegnata in forma ufficiale nel Campionato Mondiale MotoGP e nel Mondiale Superbike. In MotoGP, a cui partecipa dal 2003, Ducati ha vinto 39 gare, collezionando 36 pole position e 39 giri più veloci. Nella stagione 2007 la squadra ha conquistato il Campionato del Mondo conseguendo sia il titolo costruttori sia quello piloti, con Casey Stoner alla guida di una Desmosedici GP07. Per il 2018, il Ducati Team in MotoGP ha confermato i piloti Andrea Dovizioso, secondo in classifica generale nel 2017, e il tre volte campione del mondo MotoGP Jorge Lorenzo. In Superbike, campionato per le moto derivate di serie, Ducati ha conquistato 17 titoli costruttori, oltre a essersi aggiudicata per 14 volte il titolo iridato piloti. Nel 2011, Ducati ha raggiunto lo storico traguardo delle 300 vittorie.
Per il quarto anno consecutivo, Ducati è presente nel Mondiale Superbike in partnership con Aruba, l’azienda italiana leader nel web hosting e nei servizi cloud. L’Aruba.it Racing – Ducati Team ha come piloti ufficiali il gallese Chaz Davies, che si è classificato al secondo posto nel 2017, e l’italiano Marco Melandri, quarto lo scorso anno. Entrambi gareggiano in sella alla versione più evoluta della Ducati Panigale R.
LICENSING DUCATI Il marchio Ducati attira continue e creative collaborazioni con altre aziende di primo piano, che portano poi alla creazione di prodotti esclusivi a marchio Ducati, Ducati Corse o Ducati Scrambler. Queste partnership strategiche consolidano ulteriormente l’autenticità e l’immagine del marchio, dando vita a prodotti rivolti a tutti coloro che vogliono vivere il mondo Ducati a 360° e distinguersi per stile
e innovazione. La divisione dedicata sviluppa un’ampia gamma di prodotti in licenza, dai giocattoli all’abbigliamento, dagli accessori ai profumi fino a un vero e proprio format legato al food, lo Scrambler Ducati Food Factory: tutti progetti che rafforzano ulteriormente la percezione del brand Ducati. Lo sviluppo licensing del brand DUCATI è seguito a livello internazionale dall’agenzia IMG. Tra gli accordi di licenza sviluppati di recente, ricordiamo, il lancio del profumo 1926, così come una serie di giocattoli high-tech come droni e hoverboard. Sono state poi lanciate linee di accessori tra cui zaini, borse, portafogli come pure quella di cappellini sviluppati in collaborazione con New Era. Il brand ha poi lanciato collezioni moda a Singapore, Malesia e Indonesia ed ha sottoscritto un nuovo accordo per lo sviluppo di abbigliamento, calzature e accessori in India con Flipkart. Quest’anno sono stati introdotti sul mercato ulteriori esclusivi accessori quali una limited edition di orologi con Locman e una linea dedicata di occhiali con Mondottica.
IL SUCCESSO IN CIFRE 695.000 Proprietari di una moto Ducati nel mondo 55.871 moto vendute nel mondo nel 2017 736 milioni fatturato nel 2017 94% clienti molto soddisfatti 78% raccomandano Ducati 3,502,101 Ducati Facebook fans 909.000 Ducati Instagram followers 425.000 Scrambler Facebook fans 166.000 Scrambler Instagram followers 20 siti web 9 lingue 14.170.000 visitatori online
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PININFARINA SEGNO. IL NUOVO PERCORSO DEL DESIGN Pininfarina Segno è un nuovo capitolo della storia di una grande famiglia di designers iniziata nel 1930, che con i suoi progetti continua ad interpretare lo spirito dell’uomo contemporaneo, in ogni momento e luogo della vita. Il 22 maggio 1930 Battista “Pinin” Farina (il cognome Farina venne cambiato in Pininfarina nel 1961 per decreto presidenziale) firma l’atto costitutivo con cui fondava a Torino la Società Anonima Carrozzeria Pinin Farina a Torino. Attraverso un lungo percorso di crescita e trasformazione, di idee e creatività, la Pininfarina si è evoluta da azienda artigiana a gruppo internazionale in grado di porsi come partner globale dell’industria automobilistica. Oggi Pininfarina, sinonimo di Purezza, Eleganza, Innovazione, si concentra sul design, sui servizi di ingegneria, sulla progettazione e
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Da sinistra: Giuseppe Bonollo, Silvio Angori, Davide Fabi, Paolo Pininfarina, Fabio Malfatto, Fabio Calorio, Mario Tarroni, Andrea Bettancini
“Coniugare la forma perfetta alla perfetta funzionalità, questa la maestria del design che crea capolavori senza tempo” - Paolo Pininfarina -
produzione di prodotti che, interagendo con la tecnologia, hanno un impatto sulla nostra vita e creano un’esperienza unica. Rappresenta un mondo di icone ed esperienze uniche, espressioni di eleganza ed esclusività che emozionano l’animo: dalle auto sportive, agli yacht, all’alta orologeria, ogni creazione ha lasciato un segno indelebile nell’evoluzione del design. Il suo tratto distintivo, un marchio del Made in Italy, ha segnato la sua strada attraverso 87 anni di storia ed emozioni, per delineare la forma del futuro. Un patrimonio ricco di icone, nobiltà e uomini che hanno reso lo stile Pininfarina inconfondibile. Il progetto Pininfarina Segno nasce con una visione unica nel suo genere: creare esperienze e scenari di scrittura nuovi ed inediti in termini di design, tecnologie, materiali e modalità d’uso. Un atelier del design dedicato al mondo “writing and accessories” in cui sviluppare oggetti nati dalla creatività Pininfarina e nello stesso tempo un Osservatorio Creativo in grado di selezionare e proporre brand internazionali che meritano visibilità e diffusione essendosi distinti per innovazione, creatività e visioni coerenti con i valori Pininfarina. Pininfarina Segno è nata infatti dalla collaborazione tra Pininfarina e Napkin Forever, un progetto sviluppatosi sulla condivisione della medesima passione per il talento creativo, la ricerca dell’innovazione, la cura per la qualità artigianale e il made in Italy. Questa jointventure, approdata alla costituzione di un’azienda nuova, la Signature S.r.l ,promuoverà prodotti dedicati al mondo stationery a marchio Pininfarina e contemporaneamente distribuirà brand eccellenti operanti nel medesimo segmento. Pininfarina Segno è un’idea nuova, che dà valore al meglio dell’Italian style e del design internazionale, raccogliendo in un Hub delle eccellenze una selezione di realtà creative uniche nel loro genere: brand innovativi, maestri artigiani, designer con progetti originali da sviluppare. Un vero e proprio lavoro di ricerca, nato dalla convinzione che il design possa migliorare la vita di tutti. Pininfarina Segno, crede nel valore della qualità e nella tutela di un patrimonio riconosciuto che è quello del “Fatto Bene”. Divulgare
questa caratteristica distintiva dell’Italian Design, darà voce a piccoli artigiani, aziende di lavorazioni speciali, produttori di materiali all’avanguardia, talenti creativi unici che meritano un posto da protagonisti nel panorama del design. La passione per la ricerca si ritrova anche nella scelta di materiali brevettati come quello ad esempio delle punte delle Stilo delle linee Pininfarina Segno che sono realizzate con ul’Ethergraf®, una lega di metallo scrivente inspirata alla punta d’argento utilizzata da Leonardo Da Vinci o del legno tessutato della linea di borse e accessori Pininfarina Folio, il Ligneah®. La continua ricerca ha selezionato inoltre materiali speciali che conferiscono uno style unico come: l’Alluminio Aerospaziale con cui è realizzata la Pininfarina Aero. Il Magnesio, metallo leggerissimo con cui è stata realizzata Pininfarina Space, donata agli astronauti della I.S.S., il Kauri, il legno fossile millenario della Pininfarina Cambiano.
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A.C. MILAN. PASSIONE ROSSO NERA L’Associazione Calcio Milan, nota come A.C. Milan è una delle più importanti società calcistiche italiane. E’ nata nel 1899 a Milano con il nome di Milan Football & Cricket Club. La squadra milita nella Serie A del campionato italiano di calcio, ha partecipato a 85 campionati di Serie A a girone unico su 87. È la terza squadra al mondo per numero di titoli internazionali conquistati e in ambito italiano e il secondo club più titolato, a pari merito con l’Inter e alle spalle della Juventus. In ambito internazionale il Milan è la squadra italiana con più successi, la prima italiana ad aver vinto la Coppa dei Campioni e la seconda squadra europea e prima italiana per numero di finali di Coppa dei Campioni/Champions League disputate (ben 11). Attraverso la Milan Entertainment, società controllata al 100%, l’Associazione Calcio Milan gestisce, valorizza e sviluppa il brand Milan. Le attività ed iniziative di licensing sono numerosissime e
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squadra e la paura che infondono agli avversari vengono valorizzate nella nuova maglia, caratterizzata da un design minimal e classico. Omaggio alla storia è il colletto button-up d’ispirazione vintage, presente nei kit del Club dei primi anni del ventesimo secolo, mentre il leggendario ‘Diavolo Rossonero’ appare sul retro del colletto per esaltare le radici del Club e la famosa citazione del suo fondatore Herbert Kilpin “Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!”. Per celebrare il lancio del nuovo Home Kit, PUMA Football ha creato una campagna social dal titolo ‘A NEW MILAN’. Si ispira alla giovanile esuberanza e creatività della città e alla passione dei fan che si riflette in una nuova era di giovinezza e di energia all’interno del Club, alimentando un ardente desiderio di successo. L’AC Milan fa parte di una serie impressionante di squadre di calcio partner di PUMA sia nel Regno Unito che a livello internazionale, tra cui Arsenal FC, Borussia Dortmund, Olympique de Marseille e squadre nazionali come Italia, Svizzera, Uruguay, Senegal e Serbia. Il portfolio football di PUMA include anche alcuni dei migliori giocatori del mondo, come Romelu Lukaku, Antoine Griezmann, Olivier Giroud, Sergio Agüero, Marco Reus, Julian Weigl, Adam Lallana, Cesc Fàbregas, Mario Balotelli, Héctor Bellerín, Stephan Lichtsteiner, Petr Cech, Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini, Nacho Monreal e Marco Arnautovic.
continuative; dall’abbigliamento e accessori alla bigiotteria, dagli articoli per la casa a calendari e articoli per la scuola. Per la stagione calcistica 2018/19 PUMA Football presenta il nuovo home kit da gara di A.C. Milan, alimentato dai fan, dalla cultura e dalla passione di Milano. Il primo kit PUMA creato per AC MILAN si ispira alla lunga storia e alla tradizione centenaria e vincente del Club. Le inconfondibili strisce rossonere che rappresentano il fuoco nei cuori dei tifosi e della
Il nuovo Home Kit del Milan è disponibile in tutti i PUMA Store d’Italia, negli Store ufficiali di AC Milan (Casa Milan Store, Milan Store e San Siro Store), in selezionati store di artiacoli sportivi e online su puma.com e store.acmilan.com
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PANINI GROUP. OLTRE LA COLLEZIONE CALCIATORI Il Gruppo Panini nasce nel 1961 a Modena grazie alla passione e alla visione dei fratelli Panini, che decidono di commercializzare la prima collezione Calciatori. Oggi Panini è un’azienda italiana leader mondiale nel settore delle figurine adesive e delle trading cards, con 12 filiali in Europa, USA e America Latina. Multinazionale leader nella pubblicazione di fumetti, riviste per ragazzi e manga per l’Europa e l’America Latina, è inoltre il più importante distributore di comics e fumetti nelle librerie specializzate italiane ed è attivo con diversi progetti nel settore Multimedia.
Oltre al legame indiscusso con lo sport e le maggiori organizzazioni sportive mondiali, il Gruppo Panini ha una forte presenza nel settore dell’intrattenimento, dove rappresenta il partner preferenziale di tutti i principali studi cinematografici e licenzianti mondiali. Grazie a una certa visionarietà, l’azienda è stata in grado di conquistare gran parte del mercato di riferimento fin dalla sua nascita, facendo leva su aspetti emozionali (l’apertura di una bustina di figurine), scoperta, collezionismo, scambio e gioco, che pur non prevedendo una complicata tecnologia, stimolano una grande desiderabilità. Il brand Panini nel tempo si è mantenuto come la prima azienda italiana capace di creare community intorno a un prodotto elementare, collezionabile e fortemente legato all’immaginario collettivo. Le collezioni di figurine si trasformano in ricordi di vita e spesso vengono raccolte anno dopo anno, in una sorta di collezione di collezioni. Lo scambio è un’interazione chiave e un aiuto per le abilità di sviluppo sociale. La collezione rappresenta una di quelle occasioni di aggregazione in cui ci si incontra e ci si diverte insieme. Le sorprese e l’eccitazione nell’aprire i pacchetti e la soddisfazione fornita dal completamento delle sezioni e quindi dell’intero album sono insostituibili.
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LE CHIAVI DI UN SUCCESSO GLOBALE In occasione del cinquantesimo anniversario del modello street style Suede, Panini e Puma hanno rivisitato la celebre sneaker in chiave esclusiva, per celebrare la passione per lo sport e lo spirito del collezionismo. Questa collaborazione rappresenta l’intersezione tra sport e street culture, riunendo collezionisti di sticker e sneaker in un gioco ideale di “CELO, CELO, MANCA!” Così come i collezionisti di figurine Panini vanno spasmodicamente alla ricerca dell’ultima figurina mancante per completare l’album, i collezionisti di sneaker sono sempre alla ricerca del modello più raro. Dai tornei sportivi ai personaggi dei cartoni animati, le figurine Panini hanno tenuto i propri fan “incollati” al gioco per oltre 50 anni. Con la sua attenzione per il dettaglio e le caratteristiche che ricordano le classiche figurine da collezione, la scarpa Panini Suede 50 è un must per ogni vero collezionista Panini. Ma diverse sono le Best Practice Panini di rilievo. Grazie alla collaborazione con FIFA è stata lanciata con successo la collezione PANINI HERITAGE FIFA WORLD CUP COLLECTION, attraverso accordi di licenza con Copa Football, Bioworld International e Click Distribution che hanno distribuito prodotti di abbigliamento e gift in tutta Europa, Stati Uniti, Kuwait, Canada, Libano e Messico. Altrettanto rilvante poi la partnership con MATTEL Inc. per la distribuzione a livello mondiale della linea di giocattoli FC ELITE raffiguranti giocatori di calcio del calibro di Cristiano Ronaldo, Leo Messi, Neymar Jr., Gareth Bale, Luis Suárez, Andrea Pirlo e Iker Casillas. A livello Italia continuano gli accordi di licenza con FRANCO COSIMO PANINI per il settore scuola e DOLFIN SPA nei dolci da ricorrenza. Grazie inoltre alla sua capacità di rinnovamento e dopo un lungo percorso di ricerca, Panini ha rinnovato la propria Style Guide attingendo al proprio patrimonio storico e unendo concept e
CONTATTI Tony Verdini – Senior Manager, Business Development & Partnerships – tverdini@panini.it Debora Bonisoli – Marketing Executive dbonisoli@panini.it
rilavorazioni ispirate alla street culture e alla pop art. La nuovissima Style Guide PANINI verrà presentata nell’autunno 2018.
IL SUCCESSO IN CIFRE Più di 536 mio di euro fatturato 2017 del Gruppo Panini Più di 1000 dipendenti 120 paesi in cui Panini è distribuito 12 filiali europee 7 Aree di Business • Licensing • Collezionabili • Publishing • Pubblicazioni a fascicoli • Promotions e Loyalty • Distribuzione • Digital Marketing
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FAMIGLIA E INTRATTENIMENTO
INTERVISTA: IGINIO STRAFFI PRESIDENTE RAINBOW SPA
FAMIGLIA E DIVERTIMENTO
BEST PRACTICE: • ATLANTYCA • CLEMENTONI • GRUPPO ALCUNI • MONDO TV • GORMITI
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FAMIGLIA E INTRATTENIMENTO
INTERVISTA A IGINIO STRAFFI Regista, Produttore, televisivo e cinematografico, oltre che Patron di una delle principali aziende internazionali d’animazione, la Rainbow. Inizia la sua carriera nel mondo del fumetto, per poi appassionarsi all’animazione, fondando il futuro colosso del kids entertainment nel 1995, nelle Marche, in Italia.
Iginio Straffi, Presidente di Rainbow SpA
Dopo il primo progetto televisivo, Tommy & Oscar, arriva nel 2004 la franchise che si rivelerà un fenomeno a livello mondiale, tutt’ora seguitissima, Winx Club. Con il magico mondo delle Winx, Straffi dimostra che è possibile fare industria dell’animazione in Italia e porta l’azienda tra i big del mercato internazionale. Da quel momento è un susseguirsi di successi solidi e duraturi. Iginio Straffi, Presidente di Rainbow SpA ci racconta l’evoluzione della sua azienda ad oggi e in futuro.
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In poche parole ci può raccontare l’evoluzione negli ultimi anni di Rainbow e in particolare il suo passaggio da Italian a Global Content Factory? Noi siamo una società italiana che ha sempre guardato al mondo e al mercato estero, passando per le Winx. Da sempre abbiamo prodotto dall’Italia contenuti universali e di appeal per tutto il mondo. Circa tre anni fa con l’acquisizione della Bardel, studio canadese con un knowhow importante su prodotti family e che ha lavorato con i più grandi produttori internazionali, è stato possibile avere la catena produttiva integrata in casa, dai primi disegni all’ultimo frame. Quindi da quel momento tutti i nostri prodotti sono interamente realizzati da Rainbow, tra Loreto, Roma e Vancouver, con circa 750 talenti a disposizione – parlando solo di coloro dedicati al fronte artistico. Questo ha fatto sì che Rainbow potesse essere un produttore con la possibilità di avere un numero di persone sufficiente a dar vita a un maggior numero di contenuti per il mercato e con una sensibilità artistica internazionale e nord americana, insieme alla sensibilità Rainbow che è europea e contaminata dal mondo manga. Sulla nuova serie tv 44 Gatti, per esempio, il valore aggiunto di Bardel è stato anche quello di dare un ritmo molto nord americano alla franchise. L’apertura verso l’estero risale a fine 2010, inizio 2011, quando iniziammo la collaborazione con Viacom, che acquisì quote di minoranza del gruppo Rainbow, creando una sinergia su scala globale e soprattutto nel mercato americano. Questo sicuramente fu molto importante per la nostra azienda e per rafforzare la presenza dei nostri prodotti negli USA e in Canada. Come concepite i contenuti dal respiro internazionale? Sicuramente cerchiamo di capire cosa manca o interessa sul mercato, facciamo ricerche e siamo presenti dovunque. Una volta che abbiamo identificato un target o un genere, lavoriamo quel materiale per farlo diventare un prodotto internazionale. Sarebbe molto più semplice lavorare solo per il mercato domestico e caratterizzarlo
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ancora di più, ma alla lunga si perde tutta una fetta di mercato, quella internazionale. Noi dobbiamo fare l’esercizio di generare un contenuto per creare storie comprensibili, divertenti e universali. Per fare questo bisogna fare uno sforzo maggiore che è confrontarsi con il gusto estero e adattarsi a mercati come quello americano o asiatico. Per esempio, 44 Gatti nasce da uno sviluppo che è forte per l’Italia ma ancor prima per tutto il mondo. Si prende spunto dalle canzoni per veicolare messaggi positivi ed universali per tutti i ragazzi. Quali sono i vostri brand di punta del momento? 44 Gatti, il nostro nuovo brand pprodotto in collaborazione con Antoniano Bologna e Rai Ragazzi, che verrà lanciato su Rai Yoyo a Novembre e cha ha già un ottimo posizionamento televisivo in tutto il mondo; Winx Club, che è ormai diventato un classico presente in più di 150 Paesi nel mondo e che festeggerà 15 anni nel 2019; Maggie & Bianca, la nostra prima live action, brand che nel 2018 sta facendo ancora numeri importanti. Abbiamo inoltre in fase di sviluppo una serie di nuove property di animazione e stiamo cavalcando un nuovo filone per la Rainbow, il mondo dei Thriller, sviluppato dopo l’acquisizione della Colorado Film Productions. Dopo il successo italiano del film “La ragazza nella Nebbia” dell’autore Donato Carrisi, che è stato venduto anche a livello internazionale, stiamo lavorando ad un secondo film sempre dello stesso autore “L’Uomo del Labirinto”. Su alcuni di questi progetti c’è un’idea di sviluppo di licensing e altri sviluppi che ancora non si possono annunciare. La Rainbow come content company si espande con titoli dal mondo dei bambini e famiglie fino al target adulti, con nuove sinergie e produzioni dal taglio internazionale
Nel tempo avete diversificato la vostra proposta, con prodotti live action e 3D. Quale strategia c’è dietro e con quale feedback dal mercato? Da sempre abbiamo intercettato le tendenze e nel 2005 nasce la Rainbow CGI a Roma per la produzione di film e lungometraggi in CGI e serie tv. La prima produzione fu il film delle Winx, a seguire Mia e me e poi “Gladiatori di Roma” basato su un’idea originale. Tutto questo sempre per ampliare una strategia di crescita ed esplorazione di nuovi target, stili e tendenze. Abbiamo prodotto anche il primo film
In vista del 15mo anniversario delle Winx, come siete riusciti a rendere questa franchise un evergreen sempre valido nel tempo? Già quando nacque auspicavo un brand che durasse diverse generazioni. Sono pochi i casi nel mondo (personaggi tramandati da generazione in generazione) che possono vantare questa fortuna. La mia visione era quella di farle vivere i primi 15 anni per poi consolidare un brand che diventasse un classico e così è stato. Abbiamo lavorato molto per non creare sempre la stessa storia. Le prime serie erano già scritte, mentre dalla 4° in poi c’è stata la sfida di trovare sempre idee diverse e attuali. Ora abbiamo in produzione la serie 8, che uscirà appunto per i 15 anni delle Winx. Con Netflix stiamo lavorando sulla live action ispirata alle nostre magiche fate, con una serie per ragazze più grandi (15-30 anni) rispetto al core target della serie d’animazione. Con questa nuova serie andremo a parlare al target delle prime fan.
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che chi fa cartoni si affermi anche sul live action, ma con il metodo di Rainbow, che comporta tanto lavoro nella scrittura, nella ricerca di talent e con un’attenta analisi del dettaglio e dei temi, è venuta fuori una serie molto apprezzata dal pubblico. Oltre l’Italia, dove avete consolidato ulteriormente la vostra presenza? Un po’ in tutta Europa, dove i Paesi dell’Est e la Russia sono per noi più forti rispetto ai territori occidentali, dove comunque siamo sempre presenti. Abbiamo anche una bella presenza in Turchia e nei mercati del sud est asiatico. Grazie alla sinergie con Nickelodeon, alle quali si aggiungono quelle che stiamo sviluppando con Netflix, siamo presenti molto bene nel Nord America.
in Italia in 3D stereoscopico, il 2° film delle Winx, nel 2010. Abbiamo sempre anticipato gli altri in Italia e in alcuni casi in Europa. Stesso record anche con il nostro primo live action, in quanto sia per noi che per i broadcaster si è sempre trattato di un know-how specifico e prerogativa solo delle major. Noi abbiamo accolto la sfida e abbiamo messo risorse e impegno con grandi soddisfazioni, creando tre serie televisive di Maggie e Bianca, con sviluppo in Italia e all’estero. Ci riempie di soddisfazione perché non è automatico
Cosa vedi nel futuro della tua azienda? Vedo il consolidarsi dell’attività e del core business che è la produzione di contenuti per famiglie e ragazzi insieme al licensing, facendo crescere mercati importanti come Asia, Sud America, Brasile e Messico. Un’altra area dove sicuramente la nostra azienda sta crescendo molto è quella della creazione di IP destinate al pubblico di young adults e teenager con live action mirate. In generale abbiamo la fiducia di tanti broadcaster internazionali sia per quanto abbiamo consolidato e rispetto ai progetti nuovi. Noi siamo una content company internazionale che può creare prodotti di successo dal prescolare all’adulto.
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GERONIMO STILTON. UN FENOMENO EDITORIALE MONDIALE Geronimo Stilton arricchisce la fantasia e le avventure di bambini e ragazzi italiani e di tutto il mondo dal 2000. È tra le rare property amate dai ragazzi, approvate dai genitori e richieste dalla scuola. Unisce scoperta e avventura in letture instancabili per giovani lettori curiosi. Con il valore aggiunto che solo lui può dare, Geronimo Stilton è spesso testimonial di progetti importanti a target family, che uniscono l’aspetto educativo con il divertimento. Inoltre seguita lo sviluppo del ricco programma licensing, insieme all’esportazione, nel mondo, di musical di successo che si basano sulle sue straordinarie avventure. Di seguito alcuni casi di successo recenti.
TESTIMONIAL DEL SITO UNESCO DI POMPEI Geronimo Stilton è stato scelto quale testimonial d’eccezione del progetto educativo rivolto ai giovani cittadini del territorio del sito Unesco “Pompei, Ercolano, Torre Annunziata” in collaborazione con l’Osservatorio Permanente del Centro Storico di Napoli - sito Unesco, in programma per l’anno 2018-2019 e volto a aumentare la consapevolezza e la sensibilità dei più giovani nei confronti del patrimonio culturale mondiale. Il progetto, un itinerario didattico formativo, vede coinvolti studenti del territorio impegnati in laboratori didattici e visite dedicate ai siti archeologici. Il risultato finale sarà una guida e una mappa dei tre siti di cui i ragazzi elaboreranno i contenuti all’interno della cornice grafica originale di Geronimo Stilton. Un prodotto unico per avvicinare storia e cultura ai più giovani.
IL MUSICAL DI GERONIMO STILTON ARRIVA IN INDIA Dopo il successo del debutto asiatico, il musical di Atlantyca Entertainment Geronimo Stilton: il Regno della Fantasia approda in India. Il celebre show, realizzato nell’ambito del progetto di brand extension del marchio Geronimo Stilton, ha debuttato questa estate a Dehli. Prodotto da Millennium Entertainment International - MEI Theatrical, società con sede ad Hong Kong leader nell’ambito degli spettacoli live e partner di Atlantyca, lo spettacolo, ispirato agli omonimi libri di Geronimo Stilton - e che hanno venduto nel mondo oltre 14 milioni di copie -, vede tra i suoi promoter locali Scholastic India and JBC Inc.
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FOOD: GERONIMO STILTON SCEGLIE LINDT Geronimo Stilton ha di recente siglato con la società leader nella produzione di cioccolato premium, Lindt & Sprüngli S.p.A, un accordo per produrre una selezione di deliziose praline di cioccolato dedicate al brand di Geronimo Stilton. Le confezioni di cioccolatini presenteranno così un incarto personalizzato con una vivace illustrazione di Geronimo Stilton e conterranno una serie di regali a tema molto speciali. I cioccolatini a tema Geronimo Stilton verranno venduti in pasticcerie, gelaterie torrefazioni e cioccolaterie: CotyStores e ConceptStore, che avranno una vetrina dedicata per promuovere questo speciale evento.
IL PROGETTO FAMILY FRIENDLY AIRPORT CON SEA E GERONIMO STILTON SEA ha consolidato il rapporto con Atlantyca Entertainment e propone anche per questo Natale il progetto Family Friendly Airport con Geronimo Stilton. L’iniziativa, volta ad accogliere e agevolare le famiglie in partenza dagli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa, nasce con la collaborazione di Edizioni Piemme e il coordinamento di Atlantyca Entertainment. Presso i terminal, i piccoli viaggiatori saranno accolti dall’immagine dell’amato direttore dell’Eco del Roditore, Geronimo Stilton, che indirizzerà le famiglie con bambini e ragazzi verso una corsia dedicata e personalizzata – la Family Lane – che consentirà di evitare le code ai filtri di sicurezza. Verrà inoltre distribuita un’edizione natalizia di un libretto ideato ad hoc per i giovani viaggiatori nella redazione di Geronimo Stilton, alla Piemme Edizioni.
IL SUCCESSO DI GERONIMO STILTON IN NUMERI Target: 7-12 M+F Libro per ragazzi più letto in Italia Venduto in 150 Paesi del mondo e tradotto in 49 lingue Pubblicato dal 2000 152.000.000 copie vendute nel mondo 34.000.000 copie vendute in Italia #1 Family Friendly Entertainment
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Clementoni. Quando crescere è un “gioco bellissimo” È attraverso le significative parole del suo fondatore, Mario Clementoni, che l’azienda descrive l’obiettivo che l’ha guidata nel corso della sua attività ultra cinquantennale: aiutare i bambini ad imparare divertendosi perché crescere è un gioco bellissimo. Clementoni nasce per far giocare i bambini di tutte le età, ponendosi l’ambizioso obiettivo di supportarli nel delicato processo di sviluppo psicofisico, attraverso il linguaggio che conoscono meglio e che è la loro naturale forma di espressione, il gioco. Clementoni è un’azienda con più di cinquant’anni di storia, un marchio che è sinonimo di creatività, passione e attenzione alla qualità, con una leadership consolidata nel mondo dei giochi educativi. L’azienda nasce a Recanati nel 1963 grazie alla geniale intuizione del suo fondatore che decide di portare in Italia un prodotto fino ad allora sconosciuto, il gioco da tavolo. Nel corso della sua storia, la Clementoni ha creduto fortemente nella specializzazione in un segmento di mercato che ne ha caratterizzato la mission e lo sviluppo: il gioco educativo e, grazie alla creazione di numerosi giocattoli che sono entrati a far parte della memoria collettiva del nostro Paese, Sapientino è diventato negli anni un brand sinonimo di educatività. Oggi Clementoni è una realtà industriale di primaria importanza, fortemente proiettata verso i mercati esteri e, al contempo, molto radicata nel suo territorio di origine. È così saldamente radicata sul suo territorio che realizza in numero di pezzi l’80% della produzione totale nello stabilimento di Recanati dove ha la sede. Il catalogo Clementoni propone giochi per i bambini dagli 0 mesi fino ai 12 anni. Partendo dalla prima infanzia a cui sono dedicate le linee Baby Clementoni, Disney Baby e Clemmy, seguono i giochi per l’età prescolare e scolare del celebre brand Sapientino; gli scientifici della gamma Scienza &Gioco, i modernissimi tablet Clempad; i giochi creativi di Crazy Chic; senza dimenticare i “grandi classici”: i Ricreativi, le Tombole e i celeberrimi Puzzle. Una proposta davvero ampia di giochi che hanno accompagnato nella crescita intere generazioni di bambini. Clementoni inoltre negli anni ha sviluppato collaborazioni sempre più salde con Licensors sia di dimensione internazionale che i più importanti a livello locale e oggi il 40% del suo fatturato è generato con prodotti in licenza.
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IL SUCCESSO IN NUMERI 29 milioni: giochi e puzzle prodotti nel 2017 188 milioni di euro: fatturato consolidato di cui il 60% realizzato dall’export nel 2017 600 dipendenti di cui oltre 80 all’estero (Spagna, Germania, Francia, UK, Portogallo, Belgio, Polonia,Turchia e Hong Kong) 50.000 MQ: superficie dello stabilimento di Recanati
COSA HA RESO CLEMENTONI FAMOSA NEL MONDO Secondo una precisa scelta strategica, la Clementoni ha perseguito in questi anni una continua innovazione di prodotto che ha dato vita ad una gamma ampia ed articolata di giochi educativi, tutti ideati, progettati e sviluppati internamente dal team Ricerca & Sviluppo, composto da oltre 70 giovani ricercatori. Un approccio, questo, in cui l’azienda crede concretamente investendo oltre il 4% del fatturato consolidato in questa attività.
“Il gioco è una cosa seria. Non bisognerebbe mai smettere di giocare, specialmente quando si diventa grandi” - Mario Clementoni -
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GRUPPO ALCUNI. PRODOTTI PER RAGAZZI MADE IN ITALY Un’équipe di oltre cento persone che utilizza le più avanzate tecnologie, nello spirito delle grandi “botteghe” del Rinascimento italiano. Gruppo Alcuni è tra le più importanti società europee nel settore dell’ideazione e produzione di programmi per ragazzi. I dipartimenti del gruppo si occupano di produzione di cartoon per il cinema e la tv, della produzione di fiction, di allestimenti teatrali basati sulle proprie properties, della gestione del Parco a tema del gruppo, di gestire licensing, publishing e merchandising, di comunicazione.
CARTOON Ad oggi le serie e i lungometraggi di Gruppo Alcuni sono distribuiti in tutto il mondo (dall’Europa agli USA, dal Canada al Sudamerica, dall’India alla Repubblica Popolare Cinese, dal Middle East al
Giappone, alla Russia). Tra le più recenti produzioni in animazione le serie “Mini Cuccioli” (156x6’), “Cuccioli” (156x13’), “Leonardo” (52x13’), “Eppur si muove” (52x10’), “Slash://” (26x20’), i due film con protagonisti i Cuccioli (2010 e 2014), il recentissimo “Leo da Vinci – Missione Monna Lisa” (2018), che si è rivelato uno straordinario successo internazionale distribuito, ad oggi, in più di 60 paesi nel mondo e il film “Mini Cuccioli - Le quattro stagioni”, a breve nei cinema. Attualmente sono in lavorazione le serie “Leo da Vinci” e “Mini Cuccioli 4”. Dall’importante collaborazione con UNESCO, Nazioni Unite, FAO e Rai Fiction sono nati il progetto “Un disegno per la pace” e “H2Ooooh!”, sulla tutela del patrimonio idrico mondiale e “Leonardo Expo”, sui temi dello sviluppo sostenibile.
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PROGETTO CIAK JUNIOR Gruppo Alcuni è ideatore del format “Ciak Junior” (in onda su Canale 5), esportato in 28 Paesi, che offre ai ragazzi la possibilità di essere autori e protagonisti di una serie di cortometraggi. “Ciak Junior” coinvolge migliaia di studenti in tutto il mondo e si conclude con un festival a cui partecipano tutte le emittenti che trasmettono il format.
IL PARCO DEGLI ALBERI PARLANTI - PARCO TEMATICO MULTIMEDIALE Gruppo Alcuni ha aperto a Treviso il primo parco interattivo multimediale sulla comunicazione audiovisiva per ragazzi in Italia, con testimonial i personaggi delle serie cartoon prodotte dal gruppo. Il Parco degli Alberi Parlanti propone la scoperta e l’approfondimento di temi diversi e attuali, dal cinema al cartoon, dalle invenzioni alla scienza e alla natura, attraverso uno stile ludico, che fa vivere i bambini da protagonisti. Francesco Manfio (DG Gruppo Alcuni): “Sono convinto che il successo che Gruppo Alcuni sta ottenendo nel mondo dipenda da molti fattori: in primis le straordinarie capacità dei professionisti che lavorano nei nostri team. Non solo nel settore creativo - autori, character design, musicisti, creatori dei BKG -, ma anche direttori di produzione, animatori, tecnici, staff che si occupano della distribuzione internazionale, del licensing, dell’ufficio stampa e della segreteria. Grazie alle capacità dei nostri collaboratori siamo in grado di creare e distribuire dei programmi, di cui riusciamo a seguire tutte le fasi della produzione, che si caratterizzano per la loro grande qualità sia dal punto di vista “grafico” che da quello dei contenuti. Non ultimo c’è un ottimo equilibrio tra i fondatori del gruppo: Sergio si occupa principalmente della parte creativa e io soprattutto di quella finanziaria ma condividiamo, per entrambi i settori, tutte le scelte”.
Uno splendido parco giochi fa da sfondo alle loro avventure dalle quali i Mini Cuccioli apprendono in modo divertente sempre nuovi insegnamenti. Le relazioni che si instaurano tra i personaggi sono quelle tipiche dei bambini che giocano insieme. La serie si colloca, come ascolto, costantemente tra le prime 3 in onda su Rai YoYo. Tra le licenze realizzate: • Bolle di sapone di Sbabam circa 140mila pezzi venduti in edicola • Dea Planeta Libri circa 25mila volumi venduti • Epifania 2018 circa 48mila tra calze, mini calze e appendibili venduti; Pasqua 2018 circa 70mila Uova di Pasqua e mini uova vendute con DOLFIN • Listing Campagna Natale in COOP, FINIPER, BENNET, AUCHAN, PANORAMA • Ottobre 2018: lancio Flow Packs GEDIS
LE NOVITA’ DEL MOMENTO MINI CUCCIOLI La gattina Olly, il cagnolino Portatile, la paperella Diva, il coniglietto Cilindro, il pulcino Senzanome e il ranocchio Pio sono i protagonisti di questa avvincente serie dedicata ai più piccoli. Sergio Manfio e Francesco Manfio
LEO DA VINCI Dopo il grande successo del lungometraggio“Leo da Vinci – Missione Monna Lisa”, Gruppo Alcuni sta realizzando 52 episodi per la televisione. La serie - coprodotta con RAI Ragazzi, HR, All Right Entertainment e Cosmos Maya Animation – è ambientata a Firenze dove Leonardo, Lisa e Lollo cercano di sventare i complotti orditi contro la famiglia dei Medici e del loro caro amico Lorenzo (non ancora “il Magnifico”).
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MONDO TV. PRODUZIONI INTERNAZIONALI DI SUCCESSO Fondata da Orlando Corradi nel 1985 Mondo TV è l’azienda Italiana di un gruppo internazionale composto da Mondo Tv France, Mondo TV Iberoamerica e Mondo TV Suisse. È uno dei principali protagonisti nella produzione e distribuzione di serie animate per il target Kids, film e lungometraggi per cinema e televisione. Vanta una vastissima library di animazione e una struttura internazionale di vendita e promozione. Ha inoltre una divisione Licensing attiva dal 2010. Ciò che ha reso famosa l’azienda a livello internazionale si riassume in pochi punti: E’ un azienda dinamica e attenta al mercato e ha una forte capacità creativa: all’inizio degli anni ‘90 hanno iniziato a produrre serie animate ispirate ai grandi classici, Jungle Book, Cenerentola, Robin Hood e altri. Ha portato avanti una strategia di sviluppo: all’inizio del 2001 si è quotata in borsa, ha modificato le sue strategie e ha iniziato ad espandersi sia sul mercato europeo che italiano grazie alle coproduzioni di serie animate per la RAI. Le collaborazioni e le alleanze per la produzione di serie per bambini sono via via aumentate dal 2008 sia in Italia che all’estero. Oggi Mondo tv vanta collaborazioni in tutto il mondo, con YORK, partner cinese su INVENTION STORY, con AURORA World per YOOHOO TO THE RESCUE e CUBY ZOO, con CJ E & M Korea per ROBOT TRAINS, SUZY SPAFFORD e LAWLESS Entertainment for ADVENTURES OF DUCKPORT.
Ha saputo diversificare attraverso la distribuzione di programmi televisivi e properties prodotti da altri una struttura forte di vendita verso ogni tipo di Media, non solo in Italia ma anche in Russia e CSI, Italia, Iberia e LATAM, Medio Oriente e Africa.
LE PRINCIPALI PROPERTIES DELG GRUPPO ADVENTURES in DUCKPORT Serie animata in 2D full HD 52 episodi da 11 minuti. Coming soon I protagonisti della popolare serie Suzy’s Zoo si adoperano per aiutare ogni giorno la comunità in cui vivono, nonostante avventure e disavventure … CUBY ZOO Serie animata in 3D CGI full HD 52 episodi da 11 minuti. Coming soon Sono simpatici e buffi personaggi a forma di cubo che sembrano animali. Appena gli umani si allontanano prendono vita e iniziano a giocare ed esplorare ciò che li circonda con lo scopo di tenere in equilibrio il mondo.
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ROBOT TRAINS Serie animata in 3D CGI full HD Stagione 2 di 52 episodi da 11 minuti Coprodotta con CJ E&M, è una serie animata per bambini piccoli, ambientata in Train World, un luogo straordinario abitato da treni parlanti che possono persino trasformarsi in robot. In arrivo la seconda serie con 52 episodi e nuovi personaggi.
HEIDI BIENVENIDA Serie Live Action 3 stagioni di 180 episodi da 45 minuti. Feature film coming soon. Un grande progetto in co-produzione con Alianzas Producciones, è la versione in chiave moderna della famosa storia di Heidi, personaggio amato e conosciuto dai bambini di tutto il mondo. Grazie all’aggiunta di musica, gag umoristiche, un po’ di magia e bravissimi attori si presenta al grande pubblico come un successo internazionale. INVENTION STORY Serie animata in 3D CGI full HD 104 episodi da 11 minuti. Coming soon Co-prodotta con York Animation, è la storia di una giovane volpe molto ingegnosa che vive nella città di Carrot Town in mezzo alla foresta. In ogni episodio attraverso divertenti avventure realizza brillanti e originali invenzioni. METEO HEROES Serie animata in 2D full HD 52 episodi da 7 minuti. La serie è una co-produzione Mondo TV e MOPI (Centro Epson Italia). La serie affronta i temi del cambiamento climatico, il rispetto dell’ambiente e della natura in modo divertente e semplice, adatto ai bambini. Fulmine, Neve, Nuvola, Pioggia, Calore e Vento, sono i sei piccoli protagonisti che guidati dal super computer Tempo si trasformano in super eroi e salvano la Terra.
SISSI LA GIOVANE IMPERATRICE Serie animata in 2D - full HD. 2 stagioni per un totale di 52 episodi da 26’. 3a stagione in 3D coming soon di 52 episodi x 11’. Elisabetta, chiamata da tutti Sissi è uno spirito libero e ribelle che male si concilia con gli obblighi della vita di corte imposta alla giovane principessa. E’ una co-produzione Mondo TV e Il Sole di Carta. YOOHOO TO THE RESCUE Serie originale Netflix in 3D CGI full HD 52 episodi da 11 minuti. Coming Soon Cinque amici, tratti dalla famosissima linea di peluches creata da Aurora World, si aiutano tra di loro e insegnano agli altri animali a risolvere i problemi legati all’ambiente.
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GORMITI. LA NUOVA SERIE TV Ad ottobre andrà in onda su Rai YoYo e Rai Gulp la nuova serie ispirata al brand maschile di successo Gormiti, di proprietà del gruppo Giochi Preziosi e affidato a Planeta Junior per il suo sviluppo commerciale. La nuova serie action-comedy Gormiti, basata sul fenomeno globale creato da Giochi Preziosi, è co-prodotta da Planeta Junior, Giochi Preziosi e dallo studio di animazione Kotoc. La serie consiste di 52 episodi da 11’ in tecnica 3D CGI che mescolano azione e divertimento per un target maschile 5-8 anni. LA PROGRAMMAZIONE In Italia la nuova serie andrà in onda sui canali del servizio pubblico italiano, su RAI YOYO dal 1 ottobre alle 20:45 tutti i giorni 2 episodi, in back-to-back; su RAI GULP dal 1 ottobre alle 17:35 tutti i giorni 2 episodi, in back-to-back (con il traino positivo di Kung fu Panda) e dal 4 novembre si aggiungerà uno slot mattutino alle 8:10, sempre con 2 episodi consecutivi. IL LANCIO Il lancio televisivo della nuova serie Gormiti è già partito ad agosto con PROMO TV “Prossimamente” sui due canali Rai. Successivamente il lancio prevederà, dal 10 settembre al 22 ottobre la programmazione di TEASER incentrati sui PERSONAGGI; dal 20 settembre verrà dedicata una puntata speciale di SNAP, magazine di Rai Gulp, che verrà trasmessa 3 volte al giorno e per poi essere diffusa su social e siti web dei due canali Rai; dal 22 settembre andranno in onda due PROMO differenti per le due reti Rai, che annunceranno la messa in onda effettiva dei primi episodi di Gormiti dal 1 ottobre; il COUNTDOWN di 5 giorni - dal 26 settembre al 30 settembre - in corrispondenza dei break pubblicitari sulle reti Rai YoYo e Rai Gulp (sarà un elemento grafico prima e dopo ogni break pubblicitario); infine, dall’1 ottobre il PROMO del Prime Time di Rai YoYo andrà in onda anche sui canali generalisti (Rai1, Rai2, Rai3).
LA SERIE FORMAT: 52 episodi da 11’ in tecnica 3D CGI GENERE: Action, Adventure, Comedy TARGET: Maschi 5-8 anni. Scritta da un team di writers internazionali coordinati da Romain Van Liemt, creatore dello show, la serie animata è stata sviluppata da Kotoc, produttore di progetti televisivi internazionali come Sendokai Champions e Mutant Busters. Giochi Preziosi è il global master toy, mentre Planeta Junior gestisce i diritti TV e Consumer Products a livello mondiale.
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I GORMITI ALL’ESTERO La nuova serie è già in onda in Spagna, dal 10 settembre su BOING. In Francia, invece, seguirà la prima finestra pay su CANAL J, che programma il suo lancio dal primo semestre 2019, per poi passare alla FTA dal secondo semestre 2019, sul canale GULLI. Infine, nuovi accordi sono stati stretti con Israele e Paesi Balcanici. SVILUPPO LICENSING Per quanto riguarda le licenze già attive, sono molti gli accordi che vedono coinvolti i maggiori licenziatari italiani. Importanti deal sono stati stipulati con il global master toy GIOCHI PREZIOSI, coproduttore della serie stessa, e con VILLA, produttore di bolle di sapone. Nell’area food, PREZIOSI FOOD, produrrà snack dolci e salati e uova di Pasqua, con il brand di Gormiti. Per l’area publishing, sono state concluse importanti partnership con MONDADORI, per la produzione di libri dedicati, e con PANINI per la produzione di riviste, album e figurine e molto altro. Il brand Gormiti sarà presente anche sui prodotti di toiletries SODICO, e sulle bici e accessori di DINO BIKES. Altri licenziatari coinvolti, sono WARM UP e MULTIPRINT.
SINOSSI Quattro ragazzini appartenenti alle tribù che popolano i regni di Gorm partono alla ricerca della leggendaria Torre degli Elementi, baluardo dei Gormiti, e si ritrovano a vivere l’avventura più epica ed entusiasmante della loro vita: il ritorno dei Gormiti! La Torre degli Elementi protegge al suo interno i Bracciali degli Elementi che permettono loro di invocare i famosi guerrieri per combattere contro i Darkan, nemici ancestrali dei Gormiti che minacciano la terra di Gorm. I ragazzini sono impreparati, ma devono presto imparare a gestire i loro poteri, aiutati dalla saggia Ao-Ki, la ragazza incaricata di allenarli per diventare dei veri eroi e salvare il loro mondo. Amicizia, lavoro di squadra, raggiungimento degli obiettivi e divertimento sono gli ingredienti principali della serie Gormiti.
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COMPANY PROFILE
Clean Paper Converting
Contatti Gianluca Lojacono Direttore commerciale & marketing Tel. +39.0583.981055 Email sales@cleanpaper.it Sito: www.cleanpaper.it LICENSED PROPERTIES
DESCRIZIONE AZIENDA Clean Paper Converting è una giovane e dinamica società, facente parte del Gruppo Galeotti. Il Gruppo ha oltre 85 anni di esperienza nella trasformazione e lavorazione della carta in pura cellulosa e del cartoncino, con attualmente tre siti produttivi, vendite in ogni continente e una costante crescita economica nel rispetto di uno sviluppo sociale e ambientale sostenibile. La produzione è realizzata attraverso complessivamente 8 linee produttive, alcune delle quali montano “a bordo” un impianto per la stampa della cellulosa in linea; poi ci sono 13 linee per la stampa, taglio, fustellatura e incollatura del cartoncino e 1 linea per la stampa flessografica del packaging. La specializzazione naturalmente è il “mood” ed allo stesso tempo il “focus” di questo gruppo, probabilmente l’azienda in Italia ed in Europa che su fazzoletti e veline facciali può esprimere il miglior livello di flessibilità, diversificazione, personalizzazione e qualità. Il Gruppo nel 2017 ha fatturato 56 mln di € e ha impiegato 130 dipendenti.
Rainbow – Winx, Regal Accademy, MiaandMe, Maggie&Bianca, 44Gatti, Santoro* Warner Bros – Looney Tunes, Justice League, Teen Titans Go Walt Disney/Marvel – Spider Man, Avengers Eone – Peppa Pig Viacom/Nickelodeon – Paw Patrol, Blaze, Ninja Turtles, Spongebob TF1 – Barbapapà RAI – Vita da Giungla XILAM – Oggy e i maledetti scarafaggi CULTURARTE – Trulli Tales
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COMPANY PROFILE
Atlantyca Entertainment
Contatti Atlantyca Entertainment Spa Via Leopardi, 8 20123 Milano - ITA Marco Piccinini Licensing & Agents Manager T. +39 02 43001013 M. +39 342 8442807 Marcopiccinini@atlantyca.it
DESCRIZIONE AZIENDA Atlantyca Entertainment è una società transmediale che opera attraverso i dipartimenti di Production & Distribution, Licensing, Publishing, Foreign Rights e, dal 2016, anche attraverso la nuova divisione Atlantyca Live. La società gestisce tutti i diritti internazionali editoriali, di animazione e di licensing di numerose property, prima tra tutte quella del personaggio “Geronimo Stilton” e di tutti i suoi franchising. Atlantyca è Producer della serie animata Geronimo Stilton, con all’attivo tre stagioni vendute in più di 130 Paesi, e della serie animata BatPat. Il dipartimento Distribution rappresenta un portfolio sempre crescente di property per bambini, che include il Catalogo Junior di ZDF Enterprises per l’Italia. Il dipartimento Licensing gestisce tutte le iniziative legate al licensing internazionale per i brand Geronimo Stilton e BatPat e per tutti i relativi spin-off. Inoltre rappresenta in esclusiva in Italia il Catalogo Junior di ZDF Enterprises. Atlantyca Publishing progetta e sviluppa libri per ragazzi. La divisione ha realizzato più di 400 libri in 10 anni, lavorando con alcune delle più importanti case editrici italiane e dando vita a titoli di successo come Agatha Mistery, Sherlock, Lupin e Io, e Melowy. Il dipartimento Foreign Rights si occupa della vendita dei diritti di traduzione dei libri di Geronimo Stilton e di altri 1700 titoli relativi ad altre property ed ha all’attivo oltre 6800 contratti per traduzioni in 49 lingue. Atlantyca Live è la divisione dedicata all’ideazione, produzione e sviluppo degli spettacoli dal vivo relativi a tutte le property di Atlantyca, che comprendono il brand di Geronimo Stilton, Tea Sisters, BatPat e Agatha Mystery. Atlantyca ha debuttato negli States nel 2016 con lo spettacolo Geronimo Stilton: Mouse in Space.
Rachele Geraci Live & Stage Manager T. +39 02 43001124 M. +39 389 4352105 rachelegeraci@atlantyca.it
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COMPANY PROFILE
RAINBOW
Contatti Rainbow SpA Via Brecce snc 60025 Loreto (AN) Italy Founder and CEO: Iginio Straffi Licensing: licecensingdept@rbw.it TV Sales: tvsales@rbw.it +39 071 75067500 info@rbw.it www.rbw.it
DESCRIZIONE AZIENDA Il Gruppo Rainbow è stato fondato nel 1995 da Iginio Straffi, Presidente e Amministratore Delegato, e trova la sua fama mondiale grazie allo straordinario successo delle fatine Winx. Il Gruppo è attivo nel segmento dell’intrattenimento per bambini e teenager ed è una delle principali realtà di riferimento a livello internazionale nella creazione e nello sviluppo di contenuti - sia animati sia live action - nella realizzazione di prodotti televisivi e cinematografici ad essi ispirati, nella loro successiva commercializzazione, anche tramite concessione di licenze, nonché nell’attività di produzione animata per società terze che è stata integrata nel 2015 con l’acquisizione della società canadese Bardel Entertainment Inc. Dal 2017 il Gruppo Rainbow, a seguito dell’acquisizione del Gruppo Iven, ha inoltre ampliato la propria offerta prodotti televisivi e cinematografici dedicata ad adulti e famiglie attiva sul mercato da oltre 30 anni. Nel corso di oltre 20 anni di storia il Gruppo ha creato e sviluppato diverse property e oggi può contare su un portfolio di prodotti trasmesso in oltre 100 Paesi, attraverso le diverse piattaforme di broadcasting. Rainbow è un fenomeno riconosciuto di licensing, ricopre la tredicesima posizione nella classica internazionale Top Global Licensor con più di 500 licenziatari attivi su scala mondiale.
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DIC 2
Contatti Douglas Mari – Managing Director douglas@dic2.com +39 348 3106335 Gianfranco Mari – CEO gianfranco@dic2.com +39 348 3106334 Elisa Pastormerlo – Licensing Manager elisa@dic2.com +39 328 1279280 Website: www.dic2.com
DESCRIZIONE AZIENDA DIC 2 è l’agenzia di licensing con più storia in Italia. Nei nostri 45 anni di attività abbiamo rappresentato fenomeni mondiali dell’Entertainment, importanti brand ed artisti famosi (es. Smiley, Supereroi Marvel, Personaggi Universal Studios, Barbie, Ninja Turtles, He-Man, Beverly Hills 90210, Pokémon, Yu-Gi-Oh!, South Park, Super Mario, Nintendo, General Motors, Jack Daniel’s, Harley Davidson, Williams F1, Corvette, Chrysler, Nascar, NFL e centinaia d’altri). Lavoriamo sia sul mercato italiano sia su quello mondiale grazie ad un network di agenzie a noi collegate. Dal 2013 siamo diventati Licenzianti di diverse Proprietà. Dal 2017 ci occupiamo anche di sviluppare campagne di comunicazione per i nostri clienti su YouTube grazie ad un network di influencer bambini. Maggiori info sul nostro sito: www.dic2.com
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COMPANY PROFILE
PREMIUM s.r.l.
Contatti Maria Grazia Bussandri Marketing Director Premium S.r.l. Località Sacchelli 29020 Travo (PC) Phone: +39 0523 955024 Fax: +39 0523 955015 e.mail: premium@premiumlicensing.it Web: www.premiumlicensing.com
DESCRIZIONE AZIENDA La PREMIUM S.r.l. nasce nel 1974 ed è una delle Aziende fondatrici del Licensing in Italia. In questo lungo periodo di attività, conquista una grande fiducia da parte dei clienti che ne apprezzano la serietà, correttezza ed la sollecita risposta alle necessità operative dei Licenziatari. Esperienza, know how, servicing, creatività ed innovazione: i valori di Premium. Grazie alla lunga presenza nel Licensing, esperienza e know how sono naturalmente acquisiti, si aggiunge la creatività grazie alla collaborazione con grafici di grande esperienza ed in grado di visualizzare idee innovative e crearne nuove. Il continuo studio di nuove soluzioni di marketing che possano avere il plus della novità per generare progetti di lungo respiro è nell’impegno di Premium che reputa che il Licensing, come ogni altra soluzione produttiva, abbia bisogno di strategie per produrre risultati. La Premium rappresenta da oltre trent’anni, tra le altre, la King Features Syndicate, Inc. parte della Hearst Holdings, Inc., che controlla I diritti internazionali di personaggi e marchi iconoci quali ad esempio: la Famiglia Popeye, Betty Boop e la nuovissima serie Cuphead. Di recente acquisizione la rappresentanza del Marchio Brooklyn della Perfetti Van Melle, per azioni di Licensing selezionate. Collabora con le migliori Aziende Italiane a progetti di Licensing anche internazionali accompagnando i Licenzianti ed i Licenziatari in operazioni di grande successo.