Bollicine Magazine - Nr. 1 maggio '14

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Magazine Nr. 1 - Maggio ‘14


Il magazine del vino… effervescente! NUMERO 1 MAGGIO 2014 • segreteria@it-quality.it • www.bollicineitalia.com

Editoriale La grandezza della bollicina italiana risiede nella diversità. Oggi possiamo affermare che il concetto di qualità è stato ampliamente interpretato, da molte aziende che nel vino spumante di qualità hanno investito molto, valorizzando con le diverse tecniche di spumantizzazione sia i vitigni autoctoni, sia i vitigni internazionali. I continui consensi a livello internazionale premiano il lavoro dei produttori italiani che hanno saputo rendere uno spumante “riconoscibile”, nel quale l’eredità di un territorio è naturalmente espressa nella bottiglia. Il crescente successo dello spumante italiano nel mondo è determinante per lo sviluppo del turismo enologico. Sono sempre di più le strutture ricettive che elevano i propri standard qualitativi per soddisfare il cliente più attento ed esigente. Vengono premiati così distretti storici della spumantizzazione come il Trento Doc, Conegliano Valdobbiadene, Franciacorta, Oltrepò Pavese, ma anche nuove realtà come la Sicilia, Abruzzo, Puglia e Valle d’Aosta. Il modo di consumare “bollicine” è mutato. Non solo nel momento dell’aperitivo o del dolce. Oggi il le nostre bollicine sono vissute a tutto pasto favorendo così l’incremento dei consumi e una diversa interpretazione dello spumante italiano. Sull’onda di questo movimento effervescente nasce “Bollicine Magazine” in versione digitale. Facile da sfogliare, da leggere e da guardare. Un media leggero, veloce, a servizio di tutti coloro che voglio coltivare la buona abitudine di brindare ogni giorno. Cin Cin ! Novella Gioga

In questo numero:       

Verticale Giustino B. az. Ruggeri Cantina della Volta Azienda Endrizzi Enoteca Casa del Bene Bollicine “Born in Sicily” Marco Buvoli Bollicine e Formaggio: L’Asiago DOP

In Copertina: LAMBRUSCO ROSÈ di Modena spumante DOC - Metodo Classico - da uve di Sorbara in purezza, con un bel color cipria e olfattiva di profumi integrali di nocciole tostate, rosa antica e toni di melograno. Armonico e fresco si può degustare come aperitivo e a tutto pasto.


La Verticale Prosecco di Valdobbiadene

Extra Dry

Giustino B. di Ruggeri Annate dalla 1995 alla 2009 La cosa che stupisce, davanti a questa inconsueta degustazione, è la straordinaria continuità che offre il vino, capace di reggere bene oltre dieci anni di invecchiamento, anche se ovviamente, dopo un paio d’anni cambia completamente profilo, abbandona la leggerezza aromatica tratteggiata dai fiori e dal frutto bianco, per accendere nuove luci, fatte di note iodate e di fiori secchi, liquirizia e miele, con la dolcezza sempre meno evidente e le bollicine che solleticano con sempre maggior delicatezza.

2009 Fresco e floreale, con una tenue nota agrumata sullo sfondo. Un classico della denominazione, sostenuto in tutte le fasi da una grande eleganza. La bocca è sapida, tesa, con gli zuccheri e l’acidità che si fondono perfettamente.

2008 Una delle sorprese della degustazione. Vista la delicatezza della tipologia ci si aspettava un vino già chiaramente evoluto, invece sorprende per la straordinaria freschezza. Al naso si coglie una preminente nota di frutto maturo con sfumature di confetto e pasticceria. All’assaggio il vino rivela ancor maggiore freschezza, asciutta e dotata di una straordinaria grinta.

2005 Grande la prestazione di questo millesimo, più fresco ed integro rispetto alle due vendemmie precedentemente degustate. Persino semplice nel manifestare i profumi di mela e pera, con i fiori sechi sullo sfondo. All’assaggio rivela una vitalità stupefacente, forse non elegantissimo ma di straordinaria consistenza. La freschezza dell’annata si ripercuote su un vino asciutto e piacevolmente nervoso.

2004 Se i dati della vendemmia in termini di andamento climatico e uva prodotta potevano far pensare ad un millesimo sotto tono, l’assaggio ha invece ribaltato il giudizio. Integro, di buona complessità aromatica in bocca rivela una spiccata sapidità, elegante e di ottima lunghezza.

1996 Una delle bottiglie più interessanti della degustazione. Al naso gli aromi sono profondi e di grande fascino, contraddistinti da note di macchia mediterranea e di scorza di agrumi disidratata. In bocca il vino è vitale e ben presente, sapido, con un ricordo di tartufo e iodio. La grinta acida accompagna un vino di stoffa e grande espressività.

Dedicato a Giustino Bisol, fondatore della cantina nel 1950, questo spumante è frutto di lunghe prove e di particolari selezioni e cure che, iniziate in vigna, proseguono poi sino all'affinamento in bottiglia. Il Giustino B. rappresenta dunque l’espressione più viva della nostra esperienza, della nostra volontà di ricercare il meglio, della nostra passione per l’uva prosecco. Ruggeri & C. s.r.l. Via Pra' Fontana 4 - Valdobbiadene (TV) Tel. +39 0423 9092 ruggeri@ruggeri.it www.ruggeri.it

Italia


Cantina della Volta Christian Bellei, figlio dell'ecclettico Giuseppe, ha deciso nel 2010 di ristrutturare l'avita cantina di famiglia, conosciuta precedentemente come Francesco Bellei, presente a Bomporto fin dal 1920, dove aveva iniziato a muovere i primi passi nel mondo del vino. Ricoprendo le mansioni più disparate ha acquisto una visione a tutto tondo della gestione della cantina, dall'arrivo delle uve per la pigiatura, alla vinificazione e al successivo imbottigliamento fino alla preparazione dei cartoni per la vendita. Accomunato al padre da una grande passione per gli spumanti metodo classico, ha scelto con grande attenzione tutte le attrezzature tecnologiche con cui ha dotato la cantina: una pressa Bucher-Vaslin, nota per la pressatura soffice, vasche d'acciaio inox termocondizionate, impianti di refrigerazione dei mosti gestiti in modo centralizzato, impianto di climatizzazione per avere le fermentazioni e gli affinamenti a temperature ottimali, gyropallettes gemelli in acciaio inox ed infine una linea di sbloccamento di ultima generazione. Con la stessa attenzione segue anche le fasi di lavorazione in vigna, sia di quella di proprietà, a Riccó di Serramazzoni ( MO ), di Pinot nero e Chardonnay, che quelle dei conferitori storici di Lambrusco di Sorbara. Le uve vengono raccolte esclusivamente a mano e poste in casse di 15/17 kg. da vendemmiatori specializzati. Ad oggi si commercializzano 5 tipologie di prodotti.


Cantina della Volta Il LAMBRUSCO di Modena spumante DOC - Metodo Classico - ottenuto da uve di Sorbara in purezza, dal bel colore cerasuolo con note di frutta rossa ben amalgamate e ricordi di lieviti, equilibrato e adatto a tutto pasto; Il LAMBRUSCO ROSÈ di Modena spumante DOC Metodo Classico - da uve di Sorbara in purezza, con un bel color cipria e olfattiva di profumi integrali di nocciole tostate, rosa antica e toni di melograno. Armonico e fresco si può degustare come aperitivo e a tutto pasto. Lo spumante brut IL MATTAGLIO s.a. - Metodo Classico - ottenuto con le uve di Riccó di Serrammazzoni (60% di Pinot Nero 40% di Chardonnay) finissimo al naso, di lieviti con sentori di frutta bianca, agrumi canditi, nocciole e mandorle. Fini bollicine che si rincorrono con molta persistenza. Lo spumante dosaggio zero IL MATTAGLIO s.a. Metodo Classico - stessa composizione del precedente ma senza liqueur d' expédition. Risulta brillante come un purissimo diamante vestito di un giallo tenue con riflessi verdi di gioventù, grana fine di bollicine. Naso delicato nei frutti a polpa bianca e vegetale finale. Palato fresco e secco con gradevole sensazione salina. Chiusura abbastanza persistente. Non poteva mancare la nota della tradizione espressa con il LAMBRUSCO DI SORBARA DOP "RIMOSSO" che rifermenta in bottiglia e permane successivamente sui lieviti fino alla degustazione. La presenza di sedimento naturale è una sua caratteristica. Sentori di fragolina di bosco, ribes, floreale, al palato piacevolmente fruttato e meravigliosa PAI. Altre "sfide" sono in corso di affinamento in Cantina della Volta: due riserve, un Rosè di Pinot Nero millesimato e uno Chardonnay in purezza millesimato. In quasi tre anni di vita, i prodotti della Cantina sono arrivati sulle tavole di importanti ristoranti e punti vendita. Sono arrivati anche riconoscimenti molto lusinghieri che hanno gratificato Christian e lo stanno stimolando a fare sempre meglio, forte di quella passione che spesso lo spinge a ripetere:

Cantina della Volta di Christian Bellei & C. Via per Modena, 82 41030 Bomporto (MO) - Italia Tel: +39 059.74.73.312 info@cantinadellavolta.com www.cantinadellavolta.com

Basi di Lambrusco, Pinot e Chardonnay

i"l vino non è una formula matematica: è frutto di attenta ricerca e smodata passione.".


Cantina Endrizzi Fondata nel 1885 dai fratelli Angelo e Francesco Endrici, l'azienda Endrizzi - condotta oggi da Paolo e Christine Endrici, quarta generazione di famiglia - è di fatto uno dei pochi marchi storici del Trentino. La suggestiva cantina in stile asburgico ha sede nella verde e assolata Piana Rotaliana, nei pressi di San Michele all'Adige, in una zona da sempre nota con il nome di “Masetto”. I vigneti che circondano ad anello la struttura aziendale vengono coltivati da anni con sistemi ecocompatibili ed offrono una vista spettacolare sulla valle e sul castello Monrealle. La Cantina Endrizzi raccoglie ed interpreta dal 1885 le testimonianze e la storia della viti-enologia trentina, visitarla è cogliere l’occasione di compiere un viaggio attraverso la storia e la cultura della vite e del vino. La cura per l’ospitatlità è connaturata ad Endrizzi e si è concretizzata negli anni nella suggestiva Vinoteca gestita da Fabio e Marina Scottini, oggi meta di visitatori ed enoappassionati da tutto il mondo. Un’esperienza indimenticabile è offerta dal “Giardino dei profumi”, un vigneto di 22 filari rappresentativo delle tipologie d’uva del Trentino, che ogni visitatore può conoscere in occasione della visita al Masetto. Ciascun filare inizia con piante, erbe e fiori che ricordano i profumi che caratterizzano gli aromi primari di ogni tipo di uva e che poi si ritrovano nel vino. Nel periodo natalizio particolarmente prezioso è bello è il “Mercatino di Natale” dove trovare non solo le confezioni e i cesti con i vini Endrizzi, ma anche una ricca proposta di specialità culinarie scelte e piccoli oggetti di arredo e cucina, imperdibili occasioni di regalo per veri gourmet.


Bollicine… ”Born in Sicily”

La Sicilia è oggi una delle regioni italiane più promettenti nella produzione di vino di qualità. Grazie alla sua varietà e ricchezza ampelografica l’isola è stata definita un “continente” per la molteplicità di paesaggi e condizioni climatiche che la caratterizzano. Mai come adesso la percezione del brand Sicilia è così diffusa nei mercati stranieri, anche quelli più lontani e i risultati dei vini spumanti, tipologia di grande interesse in questo preciso momento storico, sono eccellenti. In occasione della prima edizione di Bollicine, svoltasi il 6 e 7 ottobre presso Villa Foscarini Rossi a Stra (VE), lo stand Born in Sicily ha riscosso un grande successo, regalando agli ospiti presenti un’occasione unica e imperdibile per degustare una selezione delle migliori bollicine siciliane. Cominciamo il nostro tour virtuale in Sicilia partendo dalla degustazione dei vini spumanti dell’Etna, nella Sicilia orientale, in provincia di Catania.

Benanti

Brut Metodo Classico Noblesse BENANTI

Il Carricante è il vitigno autoctono a bacca bianca più rappresentativo dell'Etna, e da questo prende origine l’etichetta Noblesse, proveniente dai versanti est e nord alti tra 950 e 1.200 mt. slm. dove forte è l’escursione termica tra il giorno e la notte. Le ragioni del successo dei vini dell’Etna sono facili da spiegare: siamo in un territorio unico e dalla bellezza mozzafiato. Si sfruttano fattori come l’altezza e le forti escursioni termiche che donano ai vini profumi e sentori che hanno spesso caratteristiche quasi nordiche. Le uve solitamente utilizzate sono quelle dei vitigni autoctoni che in questo territorio sono presenti da anni. Il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio sono le due varietà con cui si realizza l’Etna Rosso Doc, mentre il Carricante regala un vino estremamente elegante, destinato a un pubblico di veri estimatori. La zona etnea è territorio enologicamente unico e irripetibile. Sapendo scegliere il versante appropriato del vulcano, le giuste esposizioni, le migliori altitudini e utilizzando anche solo i vitigni autoctoni esistenti da secoli, è possibile produrre eccellenti spumanti metodo classico.

Firriato Lo storico marchio siciliano ha recentemente acquistato la tenuta agricola di Cavanera, sul versante di nord est, distesa su ampie terrazze digradanti, a 600 mt. slm. Il vigneto è quello della tradizione: Nerello Mascalese (alcuni filari hanno 70 anni di vita), Nerello Cappuccio e Carricante. Dai rossi autoctoni vinificati in bianco nasce il Brut Metodo Classico Gaudensius con mineralità tipica dell’agro etneo. Si accede alla proprietà da un piccolo cancello in ferro, poi uno stretto viale fino all’antica costruzione…con sorpresa: in due vani distinti, sotto il livello del piano di calpestio, si scoprono due antichi palmenti ipogei, con le vasche di pigiatura dell’uva in pietra, i canali di terra cotta o scavati nel duro basalto.

Brut Metodo Classico Gaudensius FIRRIATO


Endrizzi Brut Riserva Pian Castello Trento Doc - Metodo Classico Vitigni Chardonnay 60%. Pinot Nero 40%. Vigneto Pian di Castello. Terrazzo inclinato vicino al Castello di Monreale - Königsberg, situato tra 350 e 420 metri s.l.m. con viti allevate a spalliera. Resa per Ettaro 60 Hl. Vendemmia : A mano in cassette, su viti già diradate in luglio-agosto. Vinificazione e Fermentazione La prima fermentazione viene condotta per parte del vino in barrique e parte in acciaio. Il metodo utilizzato per la rifermentazione in bottiglia è quello classico previsto dalla Trento D.O.C. La maturazione sui lieviti dura dai 3 ai 5 anni per ottenere un’eleganza altrimenti irraggiungibile. Il “dosage” è minimo, per non alterare le caratteristiche conferite naturalmente dai fattori ambientali molto favorevoli, dal tempo e da una lavorazione artigiana particolarmente curata. Caratteristiche: Colore giallo paglierino vivo, perlage allegro, minuto e continuo. Il profumo è intenso, di particolare finezza, con sentori di mela, di crosta di pane e leggera nota di vaniglia e di miele. Il gusto è secco, pulito, elegante, particolarmente morbido e persistente. Abbinamenti Come ogni “Talento” Trento Doc di classe è ottimo aperitivo e può essere goduto a tutto pasto.

La Vinoteca Endrizzi La Vinoteca offre la possibilità di Visite guidate e degustazioni. E’ aperta tutti i week-end ed è chiusa il martedì. Referenti ospitalità in Endrizzi: Fabio e Marina Scottini 0461/662672 vinoteca@endrizzi.it Orari Vinoteca: Tutti i giorni compresi sabato e domenica 09.00-12.00/14.00-19.00

Cantina Endrizzi Loc. Masetto, 2 38010 San Michele all'Adige (Tn) www.endrizzi.it facebook.com/CantinaEndrizzi

Enoteca La Casa del bere Nasce a Brescia in Via Orzinuovi nel 2009, l’ubicazione strategica e funzionale nel cuore del territorio Bresciano, area da sempre vocata alla viticoltura, e la solida esperienza maturata in questo settore, fanno della dell’Enoteca un punto di riferimento per tutti gli amanti del vino. La continua ricerca di prodotti di qualità e la passione per il nostro lavoro ci spinge ad ampliare sempre di più i prodotti che trattiamo, negli spumanti Italiani sono frequenti gli incontri con i produttori vinicoli, sia quelli autoctoni della Franciacorta, che quelli dell’Oltrepò Pavese, Piemonte Altalanga, Trentino, Friuli, Centro Italia, Sud e Isole. Partecipiamo spesso alle iniziative legate al nostro territorio, in occasione del Festival Franciacorta che si è tenuto a settembre abbiamo organizzato per i nostri clienti visite guidate con assaggi e degustazione dei vini all’interno della cantine che per l’occasione erano aperte. Ogni sabato pomeriggio dalle 16.00 alle 20.00 organizziamo delle degustazioni con sommelier dedicati e produttori vinicoli che partecipano attivamente alla presentazione del vino. Frequenti sono le iniziative di co marketing con i ristoratori della zona organizzando e proponendo serate a tema nei loro locali, carta dei vini e servizi di consulenza. La naturale evoluzione di un'azienda non poteva che concretizzarsi in un progetto anche legato al mondo web certi di proporre anche fuori dal nostro territorio la professionalità e l'affidabilità che ci contraddistingue, abbiamo realizzato il nostro e-commerce. Enoteca La Casa del bere Via Orzinuovi, 33 - 25125 Brescia Telefono 030 354 4986 www.casadelbere.com facebook.com/casa.delbere


Planeta

Brut Metodo Classico PLANETA

Chenin Blanc Brut MANDRAROSSA

Nel 2008, nel cuore della straordinaria viticultura etnea, sul versante nord intorno al paese di Passopisciaro, è nato il progetto di Planeta. Quattro i vini prodotti oltre al Brut Metodo Classico. Dalla vendemmia 2012 le uve sono vinificate nella nuova cantina di Feudo di Mezzo, non lontano dal piccolo centro di Passopisciaro, in posizione baricentrica rispetto ai vigneti di Sciara Nuova e Montelaguardia. Il sito è in una posizione spettacolare all’interno di una colata lavica del 1566, come un giardino di pietra. La costruzione nasce nel rispetto del territorio e ne cita gli elementi fondamentali in chiave moderna. La pietra nera dell’Etna è, dunque, l’elemento architettonico dominante anche nella bottaia realizzata come una antica pietraia, unendo bioarchitettura e recupero culturale. Intorno boschi e colate laviche più recenti. In quest’atmosfera oltre il tempo nasce il Brut Planeta da uve Carricante, un metodo classico con almeno dodici mesi di affinamento sulle fecce. Spostiamoci verso ovest fino ad arrivare a Menfi. Quello che ormai tutti chiamano Menfishire è un territorio eccezionalmente vocato per l’agricoltura in virtu’della presenza di tante piccole colline degradanti sul mare, con diverse esposizioni, pendenze, altitudini ma soprattutto per la diversità dei suoli, ora calcarei, ora argillosi, ora sabbiosi, ora a medio impasto. Tanti microclimi e biodiversità, che permettono a varietà diverse di uva, ma anche a uliveti, seminativi, carciofeti e ortaggi di crescere e svilupparsi secondo natura, semplicemente seguendo il ritmo delle stagioni. E poi una luce straordinaria, fulgida e vivida, che arriva tutto l’anno perpendicolare sulle piante e ne favorisce lo sviluppo vegeto-produttivo. Per non parlare poi dei venti freschi provenienti dal mare, tutti elementi che rendono questo territorio unico e i suoi vini fortemente distintivi dello stesso. E’ qui che nasce il Mandrarossa Brut Chenin Blanc, primo e unico spumante siciliano realizzato da uve di Chenin Blanc.

Mandrarossa

Bollicine… ”Born in Sicily”

“Prima di decidere di tuffarci nella splendida avventura del vino spumante – dichiara Roberta Urso, Responsabile Comunicazione e Pubbliche Relazioni della Cantina abbiamo studiato ulteriormente il nostro territorio e le varietà sperimentali che qui si sono ben acclimatate e che da qualche anno produciamo con ottimi risultati. Abbiamo tenuto sotto osservazione alcune varietà vocate quali Chardonnay, Pinot, Chenin Blanc e quest’ultima, dopo assidue microvinificazioni, è la varietà che ha dato i risultati migliori, in termini di freschezza, piacevolezza ed attitudine a produrre quello che avevamo immaginato: un Brut Metodo Charmat capace di arricchire i momenti di convivialità, giovane, quotidiano e innovativo”.


Proseguiamo nel nostro viaggio fino ad arrivare nella Tenuta Gorghi Tondi a Mazara del Vallo, un’atmosfera d’altri tempi che riconcilia l’uomo alla natura.

Tenuta Gorghi Tondi La nuova realtà aziendale mescola l’esperienza centenaria della famiglia proprietaria ai nuovi impulsi di una giovane e attenta compagine imprenditoriale al femminile rappresentata dalle sorelle Clara e Annamaria Sala. La Tenuta Gorghi Tondi oggi è parte integrante di un’oasi naturalistica del WWF in cui dimorano aironi, falchi di palude, germani reali e altre specie. Non a caso viene denominata la vigna dell’oasi, un mirabile esempio di fusione tra la natura del paesaggio e quella vitivinicola. La gestione di un vigneto all’interno di una riserva naturale in cui è vietata ogni pratica nociva per l’ambiente rappresenta infatti un esempio concreto di come una produzione di grande valore può realizzarsi in un territorio protetto in cui uomo e natura raggiungono un grande equilibrio. La cantina, strategicamente costruita nel 2000 al centro di 130 ettari di vigneti, tutti di proprietà della famiglia Sala, riprende la struttura degli antichi bagli siciliani. E’ da qui che vengono seguite tutte le fasi della lavorazione, dai vigneti, strategicamente vicini al nucleo centrale, al prodotto finito. Dotata delle più moderne attrezzature, ha una capacità complessiva di 10.000 ettolitri e tutte le fasi della trasformazione vengono rigorosamente controllate con sofisticate tecnologie. La Bottai, termo condizionata, con 800 ettolitri di botti di pregiato rovere, rappresenta il forziere di tutta la cantina. Palmares e Palmares Rosè sono i nomi delle etichette di vino spumante della cantina ottenute da due storici vitigni autoctoni, rispettivamente Grillo e Nero D’Avola.

Bollicine… ”Born in Sicily”

Brut Palmares TENUTA GORGHI TONDI

Arriviamo a Marsala, capitale europea del vino 2013, sede di molte cantine che hanno fatto la storia dell’enologia siciliana come Donnafugata.

Donnafugata In occasione del Vinitaly 2013 l’azienda ha presentato le sue prime bollicine, un brut metodo classico ricco di personalità ed eleganza. Un’etichetta originale in pieno stile Donnafugata. "L’etichetta è essenziale – dichiara Josè Rallo, contitolare dell’azienda di famiglia - ma di grande impatto. Capace di raccontare l’anima fresca e complessa di questo Brut”. C'è emozione a Donnafugata per questa nuova creatura, che segna, per la famiglia Rallo e tutti i collaboratori, un nuovo e significativo traguardo: un Brut frutto di un lungo percorso sperimentale che rispecchia una filosofia produttiva che punta costantemente alla qualità. Il progetto Donnafugata Brut inizia nel 2007 quasi per gioco, con Antonio Rallo, contitolare e responsabile della produzione, e lo staff tecnico impegnati nella selezione delle varietà e delle porzioni di vigneto nella Tenuta di Contessa Entellina e nei territori limitrofi. "Sembravamo cercatori di pepite - racconta

Brut Metodo Classico DONNAFUGATA


Muller Thurgau Brut FAZIO WINES

Antonio - salivamo lungo i filari, sulle colline più alte, quelle con le esposizioni migliori ed una maggiore ventilazione; raccoglievamo i grappoli assaggiandone gli acini e poi, tornati in cantina, eseguivamo microvinificazioni per capire il potenziale di ogni particella in termini di freschezza e carica aromatica. Il risultato è una sintesi enologica che concretizza il lavoro di sperimentazione e ricerca fatto in questi anni: un Brut che si contraddistingue per freschezza ed eleganza.” La scelta del blend è stata classica, Chardonnay e Pinot Noir, così come la tecnica di produzione: fermentazione in acciaio e rifermentazione in bottiglia. Ventotto mesi di affinamento sui lieviti e poi la sboccatura nel novembre del 2012. Una produzione limitata: 4524 bottiglie e 992 magnum.

Fazio Wines

Almerita Brut Metodo Classico TASCA D’ALMERITA

Sempre sul versante occidentale ma questa volta a nord della città di Trapani giungiamo nel territorio dell’Erice Doc. Siamo in un’area leggendaria, disseminata di testimonianze storiche uniche al mondo e di scorci naturalistici di rara bellezza. Vitigni come Grillo, Catarratto, Insolia e Nero d’Avola sono qui coltivati da tempi immemorabili e trovano nel comprensorio di Erice la loro sede naturale. In questo territorio ha sede l’azienda Fazio dell’omonima famiglia che da quattro generazioni interpreta con passione e dedizione l’arte della viticultura e della vinificazione, tanto da essere stata parte attiva e determinante nell’ottenere il riconoscimento della Doc Erice. Un risultato che ha rafforzato il legame tra la produzione e questo territorio dalle caratteristiche geologiche e climatiche uniche. La cantina ha selezionato importanti varietà internazionali adattandole al clima mediterraneo della Sicilia, ottenendo vini unici destinati a un pubblico internazionale. E’ così che nasce il Muller Thurgau Brut, tra le etichette più conosciute e apprezzate dell’intera gamma della cantina ericina.

Tasca d’Almerita

Mai come adesso la percezione del brand Sicilia è così diffusa nei mercati stranieri.

Il nostro viaggio termina nel cuore della Sicilia, nella splendida tenuta di Regaleali di Tasca D’Almerita, marchio storico siciliano e pioniere nella produzione di vini spumanti nell’isola. Con il nome Almerita sono prodotti tre vini spumanti di altissimo pregio e molto apprezzati: Almerita, un brut spumantizzato con metodo classico, interamente artigianale, voluto nel ’90 per gli amici del Conte Giuseppe. L’alto tasso di variabilità che si registra da annata ad annata è parte distintiva del carattere di questo vino; Almerita Extra Brut nasce invece da una filosofia produttiva che si è evoluta strada facendo, guardando alle caratteristiche del vitigno e alle condizioni che la Tenuta di Regaleali offre. Una lenta, lentissima lavorazione, senza fretta, fatta con grande professionalità. Ci sono voluti 36 mesi sui lieviti per avere brillantezza nel colore, finezza e intensità di perlage, fragranza, eleganza, sentori inconfondibili del vitigno e del territorio che ne è interprete; da uve Pinot Nero, con la vendemmia 2004, nasce l’Almerita Rosè, Brut millesimato spumantizzato con metodo classico di rifermentazione in bottiglia, che riposa sui lieviti per 36 mesi. Il risultato è uno spumante di pregio, il colore rosa antico e il perlage fine e continuo anticipano sentori delicati di frutta rossa e i tratti distintivi di eleganza e freschezza.


Buvoli

l’Opificio del Pinot Nero

Tutte le strade percorse dagli amanti del vino arrivano prima o poi in un punto preciso, e questo punto si chiama PINOT NERO. Qualche volta è un punto di passaggio, ma molto spesso è un punto di arrivo. Bisogna essere un po' artisti per produrre Pinot Nero. Non ci sono altre uve che permettono di esprimere così bene la personalità, la visione e la passione del produttore. E -se vogliamo- anche la sua follia. Abbiamo incontrato Marco Buvoli nella sua cantina, o meglio, Opificio, come ama chiamarla lui, a Gambugliano, sui colli vicentini. Marco è un produttore di metodi classici Blanc de Noirs molto particolari, 100% Pinot Nero. Le sue couvée hanno incantato gli appassionati per il loro carattere e personalità. Non sono mai bollicine facili: basti pensare che il suo prodotto “base” sosta sui lieviti per 4 anni prima della sboccatura (di qui il nome “Quattro”), e per ulteriori 6 mesi prima della messa in commercio. E poi il “Cinque”, il “Sei Pas Dosé”, l’Otto e il Super-Otto (quest’ultimo recentemente premiato a Merano con 93 centesimi). Non ha trascurato i Rosé, sicuramente una delle espressioni più interessanti sul panorama italiano, specialmente se avrete la fortuna di trovare una delle sue edizioni limitate. E poi c’è il rosso, che viene prodotto solo nelle annate migliori. Marco ha un’idea di qualità molto precisa e non ha voluto limare la sua libertà scendendo a compromessi con il mercato. Dalla scelta dei cru e delle barbatelle francesi, al progetto d’impianto, fino alla cura delle rese: immaginate l’optimum, ci avrete preso. Conduzione biodinamica, naturalmente.

Il cuore del suo laboratorio è una piccola cantina: il tour completo è poco più che un giro su se stessi. Ma dentro ci sono tante idee, tanta passione, tanta accuratezza e tante scelte caratterizzanti che parlano di uno che sa quel che vuole. Per il rosso, fermentazione in legno, condotte da lieviti indigeni e con lunghe macerazioni. Pigiatura dolce, ma meccanica. Rifiuto del lavoro in riduzione d’ossigeno. Affinamento in barrique di terzo passaggio, tanto per i rossi quanto (almeno in parte) per le basi spumante, che vengono gestite con un metodo che si rifà al solera. Marco ama le note ossidative e terziarie, e pertanto non ha fretta di mettere in commercio i suoi vini: “I vini vanno venduti quando sono maturi, e se questi significa attendere anni, beh, noi attendiamo. Il tempo è un nostro amico”.


Buvoli Super-Otto Extra Brut Metodo Classico L’EXTRA BRUT Super-Otto nasce dall’assemblaggio di diverse annate, di cui una parte affinata in legno. Ha sostato sui lieviti per quasi nove anni prima di essere degorgiato nell’autunno del 2012. Ho prodotto solamente pochissime bottiglie e non ha bisogno di una lunga presentazione: è per intenditori, molto complesso e lungo in bocca, con note di noce, miele, spezie, tabacco e funghi, supportati da una bolla fine ed educata. Chi ama i vecchi Champagne credo ne rimarrà soddisfatto.

“Credo che con una buona materia prima, la vinificazione sia un processo naturale e che il compito del produttore sia solo quello di gestirla assecondando il suo naturale percorso” Marco Buvoli

Opificio del Pinot nero Via Mondeo, 1 - Gambugliano (VI) Tel: (+39) 348 4102919 info@opificiopinotnero.it www.opificiopinotnero.it


La degustazione Grandi Bollicine e formaggio Asiago DOP

Asiago DOP stagionato

Asiago DOP fresco


Grandi Bollicine e l’Asiago DOP A cura di Nicola Frasson Le diverse stagionature di Asiago DOP hanno incontrato le bollicine italiane e, vista l’eccellenza del formaggio prodotto tra Veneto e Trentino, la scelta dei vini è inevitabilmente ricaduta su alcune delle etichette più blasonate e ricercate della Penisola. L’apertura degli assaggi è toccata naturalmente alla versione più fresca del formaggio, ancora profumata di latte e dal gusto dolce e delicato che ha trovato perfetto accompagnamento nel Trentodoc Riserva dell’Abate di Abate Nero, uno spumante cristallino nell’espressione aromatica e dotato di un corpo snello e scattante, che ha saputo assecondare la delicatezza del formaggio con leggiadria e discrezione. Il Mezzano proponeva ovviamente profumi più maturi in cui le sensazioni di latte lasciavano spazio a note di fieno e fiori secchi, per donarsi al palato armonioso ed equilibrato. La profondità gustativa del Franciacorta Pas Operé della cantina Bellavista è riuscita nel compito di contrastare la ricchezza gustativa del formaggio senza prevaricarne la preziosa delicatezza. Con l’Asiago Vecchio la sfida ha compiuto un ulteriore salto di qualità, in virtù della maggior tenacità della pasta e della presenza di sensazioni sapide più marcate. La freschezza della vendemmia 2005 ha conferito al Franciacorta Annamaria Clementi della cantina Ca’ del Bosco la necessaria tensione acida per sciogliere la grassezza del formaggio, mentre l’affinamento in rovere e la ricchezza gustativa del vino hanno saputo accogliere la nota salina del formaggio. Infine è arrivato il formaggio a più prolungato affinamento, lo Stravecchio. Qui le note di grande complessità aromatica in cui la nocciola, la castagna ed il glutammato svolgevano un ruolo da protagonisti, trovavano nella incisiva forza del palato il giusto completamento. Ecco allora la classe e l’eleganza della Riserva del Fondatore Giulio Ferrari della storica maison di Trento che nella versione figlia del millesimo 2001 ha accolto l’esuberanza del formaggio per restituire al palato la pulizia acida e la setosità delle bollicine, per un risultato di assoluto valore. In definitiva, quando le eccellenze si incontrano, l’esperienza gustativa non può che essere di grande soddisfazione.



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