19-11-2012_repubblica_localebo

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Chiesa e diritti umani

Accardo in Archiginnasio

Kretzschmal da Tolosa

Alle 17.45 al Circolo Pd di via Belle Arti 22, sarà presentato il volume di Daniele Menozzi “Chiesa e diritti umani”: dialogano con l’autore Andrea De Maria, Don Giovanni Nicolini, Francesco Mileno, Maria C. Casali, coordina Pietro Aceto.

Alle 17,30 all’Archiginnasio Musica Insieme promuove l’incontro con il violinista Salvatore Accardo in occasione dell’uscita del suo libro “Il miracolo della musica. La mia storia”. Intervengono Fabrizio Festa e Bruno Borsari

Per celebrare un felice gemellaggio (30 anni) ecco la settimana di “Tolosa a Bologna” che porta con sé foto, arte concerti, cinema. Primo concerto stasera, alle 21.30 alla Scuderia di piazza Verdi con Thomas Kretzschmal Quartet

BOLOGNA

LUNEDÌ 19 NOVEMBRE 2012

bologna.repubblica.it

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People mover, i politici indagati rinviano gli interrogatori I BIG della politica indagati rimandano gli interrogatori sul caso People mover, previsti per questa settimana e la prossima. Il primo interrogatorio è domani, martedì e inaugura quindi la serie Cleto Carlini, direttore del settore Mobilità del Comune, difeso dall’avvocato Guido Magnisi. Ma lui è un tecnico e dopo domina l’idea di rimandare. Si presenteranno solo a dicembre i vertici della Provincia, la presidente Beatrice Draghetti, il vice Giacomo Venturi e l’assessore Bernardetta Chiusoli. L’avvocato Alessandro Gamberini, che difende tutti e tre, infatti vuole prima leggere bene le carte. Anche Flavio Delbono salterà l’interrogatorio che i pm Scandellari e Di Giorgio aveva-

no fissato per lunedì 26 novembre, mentre si presenterà nei giorni successivi il presidente del Consorzio coop costruzioni Piero Collina, difeso da Paolo Trombetti. Incerte ancora le date degli interrogatori della dirigente comunale Francesca Bruni, che dovrebbe essere sentita venerdì con l’avvocato Filippo Sgubbi e dell’ex presidente Atc Francesco Sutti, convocato per metà settimana. «La costruzione dell’accusa va decifrata bene - dice l’avvocato Pino Giampaolo che rappresenta Sutti -. Ho chiesto di vedere prima la consulenza disposta dalla procura». (l.sp.)

In coda per le primarie Già 20mila gli elettori registrati in città. Venerdì arriva Bersani I rossoblù battono 3-0 il Palermo, che chiude con 8 uomini

Gilardino scaccia la paura, finalmente il Bologna respira ZANETTI AVANZI GUARALDI L’ASCOLTI EMILIO MARRESE

L

Il professore salito sul palco di Vendola

J’accuse di Riccòmini “Non vado a votare non c’è più la sinistra” TORRESIN A PAGINA VII

Gilardino esulta dopo il primo gol

I SERVIZI ALLE PAGINE II, III E IN NAZIONALE

Il caso

Grillo pubblica il video dei due consiglieri 5 Stelle sulla loro attività in Comune, ma la “ribelle” non c’è e non ne sapeva nulla

Piazza e Bugani cancellano la Salsi D

OPO aver sconfessato l’assemblea che ha “assolto” la ribelle Federica Salsi, Beppe Grillo torna ad occuparsi di Bologna. Lo fa con un video, pubblicato sul suo blog, dal titolo “Il punto bolognese. L’attività del movimento 5 Stelle a Bologna”, che ha come protagonisti i consiglieri comunali Massimo Bugani e Marco Piazza. Federica Salsi, pure lei consigliere comunale, non c’è. Nel video, girato da Nick il Nero, i due fedelissimi di Grillo illustrano la loro attività a Palazzo d’Accursio. Sei mesi di proposte, accessi ad atti e interrogazioni riassunti in 13 minuti di videomessaggio. Tutto nor-

Il grillino Marco Piazza

ENRICO FRANCESCHINI

Tornano i singoli e io rimpiango ancora “Michelle”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ancora incerta la data di Renzi, forse il giorno stesso del segretario. Le istruzioni per iscriversi al voto

BOLOGNA si prepara al rush finale delle primarie del centro-sinistra. Ieri, domenica di code in tutti i circoli Pd. Sono 20mila gli elettori già registrati in città, 65mila nell’intera Emilia-Romagna. Venerdì 23 arriva Pier Luigi Bersani; Renzi è atteso per lo stesso giorno o il giorno prima. Malumore tra i renziani per le procedure di registrazione: sabato saranno in piazza con i computer per aiutare chi vuole iscriversi online. GIUSBERTI A PAGINA VII

LETTERE DA LONDRA

male, se non fosse che manca la terza eletta in Comune, Federica Salsi, la ribelle finita nel mirino per aver partecipato a Ballarò e alla quale Grillo rivolse l’ormai celebre stoccata: «La tv è il vostro punto G». Quanto alla Salsi, da Facebook, puntualizza: «Quel video è stato fatto a mia insaputa». Sul web le battute si sprecano: «No, ma Federica c’era — scrive Antonio — è che la trasparenza aumenta con il tempo e Federica ha imparato a diventare trasparente come predator». Non è ancora l’espulsione, ma di certo un’assenza eloquente. (c. gius.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

A NETTA vittoria sul Palermo dice quattro cose. La prima è una novità, rispetto almeno a 7 giorni fa: il Bologna non è la peggiore squadra della A, ieri se n’è vista una più scarsa. Ora serve trovarne altre due. La seconda è risaputa: il Bfc dipende dagli estri dei suoi giocatori di classe superiore. E’ così per tutte, figurarsi per una tanto mediocre. SEGUE A PAGINA III

E

ra più o meno il 1965, quando nella mia casa bolognese entrò il primo disco di vinile: un 45 giri dei Beatles, «Michelle» sul lato A, «Girl» sul lato B, insieme a un mangiadischi portatile che tutta la famiglia rimirava stupefatta. Com’era possibile che da quella scatoletta uscissero le voci di Paul McCartney e compagni, «Michelle, ma belle, sont les mots qui vont très bien ensemble»? Devo imparare l’inglese per capire cosa dicono, pensavo nell’ingenuità dei miei 9 anni, per quanto quelle parole mi facessero pensare più ai Tre Moschettieri che ai quattro di Liverpool. Dischi di vinile e mangiadischi sono scomparsi da un pezzo (sebbene un mercato di nicchia ne eviti la completa estinzione), eppure i 45 giri sono tornati di moda grazie alla rivoluzione digitale, che ha rilanciato i «singoli». Nella maggior parte dei negozi di musica non vengono più nemmeno venduti, si trovano soltanto gli album, ma in questi giorni la stampa inglese segnala il revival del genere grazie alle canzoni scaricate da internet: nel 2012 dieci nuovi «single» hanno superato quota un milione in Gran Bretagna, dove nel corso dell’anno se ne venderanno in tutto 190 milioni. La ragione? Scaricare un «single» dal web costa soltanto 99 pence (1 euro e 25) contro le 5 sterline e 49 pence (6 euro e mezzo) per acquistarlo in forma di Cd. E’ stata pubblicata anche la classifica di tutti i tempi dei singoli: in testa c’è «Candle in the wind», cantata da Elton John ai funerali della principessa Diana, seguita da «Do they know it’s Christmas» dei Band Aid che aprì la stagione dei concerti per l’Africa e «Bohemian Rhapsody» dei Queen. Ma io vorrei riavere tra le mani «Michelle» e quel mangiadischi del 1965. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SPORT

LUNEDÌ 19 NOVEMBRE 2012

BOLOGNA

■ II

Bologna-Palermo 3-0

Vede solo rosa il tridente rossoblù Gilardino e i suoi scacciano la paura Pioli: “Ho mantenuto l’equilibrio e tutti ci hanno messo la faccia” SIMONE MONARI UN GOL fantastico, due rigori trasformati. Il tridente tutto a segno. Nel giorno della contestazione al presidente Guaraldi, il Bologna ha ritrovato, contro il Palermo, il successo che mancava dal 30 settembre: evviva la Sicilia, fu un 4-0 sul Catania, peccato che la Trinacria non ne abbia più. Il successo permette a tutto l’ambiente di tirare un sospirone di sollievo. Nulla s’annuncia semplice, ma il precipizio era lì, a un battito d’ali. Averlo evitato è un merito enorme. Le analogie con la precedente vittoria si sprecano. Sicilia a parte, anche alloora il titolare era Curci, poi costretto ad uscire infortunato (ieri in lacrime) e a lasciare il posto ad Agliardi. Anche allora segnò Gilardino, autore quel dì di una doppietta. La differenza più lampante, però, è il contesto. I tre punti contro il gruppo Maran arrivarono dopo l’immeritato ko di Siena, e il mezzo passo falso col Pescara. Ma era ancora fresco il ricordo del sacco di Roma. Ieri la situazione, con 8 tonfi in 12 gare, era da allarme rosso. C’erano ansie, preoccupazioni e malumori da scacciare, visto che il cammino è ancora lungo, la classifica sempre pericolante e la trasferta di domenica a casa Samp s’annuncia un altro bel banco di prova. Questi tre punti hanno insomma un peso specifico superiore. Come sono arrivati è presto detto: è stato Gilardino, con un destro da favola da fuori area a schiodare una partita sin lì equilibrata. E d’improvviso a rasserenare un ambiente sull’orlo di una crisi di nervi. Era il 22’ quando Morleo si è incuneato per vie centrali servendo un pallone sul quale Gila s’è appoggiato come lui è tra i pochi in Italia a saper fare, salvo poi scaraventarlo in rete con una torsione fulminea. «Quando l’ho visto messo bene — ha ammesso Pioli — ci ho sperato che segnasse così, Gila fa sempre grandi gol». Inevitabilmente contratto, da quel momento il Bologna si è

sciolto. Il Palermo poi ha fatto di tutto per agevolarlo. Un’entrata di mano singolarissima di Donati su un bel cross di Garics ha provocato il primo penalty, a un centimetro dall’intervallo. «Avevamo tre rigoristi in campo, Diamanti, Gilardino e Gabbiadini, hanno deciso loro chi avrebbe battuto». Ha tirato benissimo il più giovane. Al 1’ della ripresa Ujkani ha steso Gilardino, è stato espulso e Diamanti con una fucilata dagli 11 metri ha archiviato una gara che il Palermo ha chiuso in 8 (fuori anche Barreto e Labrin) e il Bologna in 10 (entrata in ritardo su Kurtic di Taider, che salterà la Sampdoria). In alto i cuori, dopo un mese e mezzo di delusioni. Per i ventimila presenti (mica pochi) finalmente un piacevole rientro a casa. «Credo di essere stato bravo a mantenere un certo equilibrio — ha aggiunto Pioli —, ho solo chiesto alla squadra di mettere in campo i suoi valori, non ho

L’infortunio

La maledizione del numero uno Curci va ko e rischia un lungo stop COSCIA destra maledetta per Gianluca Curci. Anche stavolta un risentimento muscolare al quadricipite rischia di tenerlo fuori a lungo. Era già successo il 30 settembre contro il Catania. E prima ancora, nel ritiro estivo della Roma, s’era procurato un guaio analogo ai flessori della stessa gamba. «A Genova vinceremo per lui, è una grande persona e un ottimo portiere», la dedica di Morleo. Gabbiadini, invece, ha intitolato il suo gol al preparatore atletico Matteo Osti, operato di ernia in settimana. Contro la Sampdoria sarà assente Taider, squalificato. (lu. bac.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Diamanti festeggia il 3-0 mai pensato che fosse una gara da dentro o fuori, anche se sapevo che era particolare». È riuscito a responsabilizzare i suoi senza caricarli d’eccessive tensioni. «Dobbiamo ripartire dallo spirito con cui i ragazzi sono entrati in campo, la strada per raggiunge-

Le pagelle

L’ultimo successo il 30 settembre, 4-0 al Catania. Prima rete per Gabbiadini e ora c’è la Samp

re il traguardo della salvezza si costruisce così. Non credo affatto che tutti i nostri problemi siano risolti, ma è evidente che era determinante rientrare nel gruppone. Dobbiamo capire che questo è un campionato nel quale per fare la prestazione ci si

deve esprimere al 105% ogni domenica. E ai tifosi che hanno contestato dico che tutti, dalla società allo staff sino ai giocatori, ci stiamo prendendo le nostre responsabilità per cercare di dare il massimo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sorensen comanda la difesa, Taider ingenuo sull’espulsione. Diamanti lega la fascia al braccio di Perez

Gila fenomeno, Morleo uno scooter E per non prendere gol servono due portieri CURCI 6: riappare per un altro cameo, tratta la prima palla come se fosse un vaso Ming. Attento su Kurtic e nelle uscite, si stira in modo fantozziano, dopo aver esultato al gol. Esce imbattuto, disperato e applaudito. (dal 39’ st Agliardi 6: mai impegnato, il palo lo grazia sulla punizione di Barreto. Dopo Rivera-Mazzola, un’altra staffetta a imperitura memoria. Porta inviolata come contro il Catania: pure allora giocarono entrambi). Antonsson 6: sicuro sull’ascensore, non lascia che briciole. Sorensen 6.5: c’è del buono in Danimarca. Giovane luogotenente, si conferma a suo agio al comando. Cherubin 6: puntuale, preciso, zero sbavature. Garics 6.5: il sergente Garcia è troppo goffo per stargli dietro, dal piede austroun-

Gabbiadini, primo gol rossoblù

garico parte il cross per la manata di Donati. Utili le incursioni interne, sbilenco il piede che sciupa il 4-0. Perez 6.5: scuote la squadra con personalità, nel suo lento percorso di ricostruzione di identità. Taider 5.5: fronteggia Kurtic, fa cose semplici, senza strafare. Picchia troppo, il rosso sul 3-0 è un altro peccato di gioventù. Morleo 7:scooter sulla manca, fa ammattire Morganella, ispira l’1-0. Per fermarlo, alla fine, Labrin prova ad azzopparlo, ma non è permesso. Diamanti 6.5: sorvegliato speciale dei rosanero, arretra a caccia di ossigeno. Cede a Gabbiadini il rigore per sbloccarsi, calcia di rabbia sotto la traversa quello del 3-0, cancella l’errore salato col Pescara. Donati lo fa cacciare lui, con due gialli procurati. Prima

d’uscire, abbraccia Perez e gli stringe con cura amorevole la fascia al braccio, gran gesto. (dal 36’ st Guarente sv: una punizione prima della sirena). Gabbiadini 6.5: più laborioso che incisivo, più operaio che killer. Il penalty lo calcia con sicurezza. Prima, un’ammonizione per eccesso di foga. (dal 15’ st Paponi 6: si batte molto, almeno. Nel 2011 stese il Palermo allo scadere, bei ricordi). Gilardino 7.5:pure sul Titanic il violinista non smise di suonare. Lui divora Donati come una merendina, segna un capolavoro, ne accenna un altro, si procura un rigore, protegge palla come un leone. E quando ripiega a terzino e la soffia con rabbia elegante a Morganella, diventa padrone dello stadio. (f.s.i.) © RIPRODUZIONE RISERVATA


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BOLOGNA

PER SAPERNE DI PIÙ www.bolognafc.it www.repubblica.it

■ III

ZANETTI AVANZI GUARALDI L’ASCOLTI EMILIO MARRESE (segue dalla prima di cronaca)

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GOL NUMERO 6 Alberto Gilardino segna da fuori area l’1-0: è la sua sesta rete stagionale

E GILARDINO non s’inventa quel popò di gol, la faccenda prende un’altra piega. La terza cosa: la fiducia a Pioli era cosa buona e giusta. Non perché sia immune da errori, anzi ne ha fatti svariati, né perché non ci sia di meglio in giro, ma solo perché non è lui la causa dei problemi e, conoscendo la situazione, può più di altri spremere succo là dove ce n’è. Si esonera se c’è rottura tra squadra e tecnico, o mancate sintonie: non è questo il caso. Qui non servono scosse: certi barattoli vuoti li puoi scuotere quanto ti pare ma sempre vuoti restano. La quarta cosa: Guaraldi deve farsi da parte. La contestazione non è la causa, ma la conseguenza di un’inadeguatezza che un 3-0 di giornata non maschera. Non è una colpa non avere risorse e capacità di gestire una società di A in un sistema difficile: la colpa è non rendersene conto. Tanta insistenza, umanamente legittima, sarebbe comprensibile in assenza di alternativa. Ma stavolta l’alternativa esiste e con tutto il rispetto Massimo Zanetti è un industriale d’altro spessore. Avercene, alla porta. Non significa, attenzione, che Zanetti venga a fare il mecenate né che sia garanzia di successo: il calcio è un business anomalo e aleatorio, soggetto a mille incognite, e lo Zanetti presidente verrà giudicato all’opera, eventualmente, senza bonus né sconti né pregiudizi, come ogni altro. Ma sarebbe follia lasciare la porta chiusa a un soggetto da cui ora ci attendiamo pure passi decisi, dopo i dichiarati intenti. Guaraldi accetti la realtà: gli investimenti possono andar male, le scommesse si possono perdere. Rischi del mestiere di imprenditore. E’ lui il primo a dire che i mezzi per tenere in alto il Bologna scarseggiano. Si rassegni e molli l’osso prima che sia tardi. Di Sacrati qui ne è bastato uno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il racconto

L’accusa dei tifosi: “Il tuo è business, la nostra passione”. Il patron contro “Repubblica”: “Il vostro lavoro dà buoni frutti...”

Insulti, striscioni e adesivi di sfottò la curva dà il benservito al presidente FRANCESCO SAVERIO INTORCIA LA VITTORIA l’ha voluta condividere polemicamente con Repubblica, che ha svelato molte cose della recente gestione societaria. Nell’euforia del 3-0 al Palermo, ma soprattutto nella rabbia per la dura contestazione subita, mentre lasciava la terrazza Bernardini Albano Guaraldi ha cercato subito i cronisti cattivoni, e senz’aspettare domande ha puntato l’indice contro un nostro collega. «Il vostro lavoro ha dato buoni frutti», ha detto provocatoriamente, evitando tuttavia di mostrare una canottiera con dedica, come usano gli attaccanti di razza dopo un gol. Poi è tornato indietro e ha chiarito, sempre polemicamente, «solo vostro, non di tutti i giornalisti». Un’esclusiva, praticamente. Così, dopo aver mantenuto un invidiabile e garbato self-control

durante la serie negativa, proprio all’uscita dal tunnel il presidente si è sfogato, scaricando la tensione di giorni difficili e imbarazzati. Ieri la curva gli ha consegnato la dichiarazione di guerra, dopo aver incoraggiato la squadra («Lotta e sudore per i nostri colo-

da Albano e gustato ieri, dopo settimane di aceto — non ha fatto dimenticare il conflitto con la società. Al minuto 9 della ripresa, col risultato già in cassaforte, altro striscione: «Guaraldi speculatore, il tuo è business, la nostra passione». E così, mentre si pren-

Dura contestazione alla proprietà e ai suoi progetti, sostegno a Pioli e ai giocatori

“Guaraldi vattene via” è il messaggio che resta appeso all’ingresso della Andrea Costa

ri, forza ragazzi», «Carica ragazzi!!», gli striscioni). Al minuto 7 e secondi 13 un sudario bianco ha riempito l’Andrea Costa: «Da oggi questa è la nostra coreografia, Guaraldi vattene via!». Inquadrato dalle telecamere, il numero uno del Bologna è rimasto impas-

sibile. Trenta secondi dopo, ancora col sottofondo di «Guaraldi pezzo di», Gilardino è sgusciato via a Munoz ed è andato giù invocando un rigore, che non c’era né è arrivato. La curva ha continuato a cantare: «Guaraldi/la senti questa voce/vaffa», oppure «costrui-

sci sto c...», che è anche lo slogan che compare su adesivi raffiguranti un cartoon molto simile al presidente. Successe anche a Renzo Menarini. Sono nati tre gol, Gilagabbialino, ma lo champagne della festa — meglio: il buon vino promesso

devano applausi tutti, Gila e Diamanti, Pioli e in contumacia Portanova, persino Curci e Agliardi, i protagonisti di questa tragicomica altalena in porta che farebbe sorridere se non fosse la fotografia di un mercato estivo stile pasta e fagioli, solo Albano beccava in-

sulti, fischi, striscioni di benservito. Quello che fu il coro dei giorni eroici, «fino alla fine/forza Bologna», ieri è diventato una canzoncina di scherno al patron, nella black list di una curva che non si fa certo dettare la linea dai giornalisti, mai amati alla follia. La presa di posizione di ieri è una rottura con l’attuale proprietà, accusata di mescolare pallone e mattoni. Non è invece l’endorsement ufficiale a possibili successori come Mr. Segafredo, da cui tutti, sostenitori e avversari, s’aspettano mosse concrete dopo le parole pronunciate da Casa Azzurri. A sera, luci spente, restavano lo striscione «Guaraldi vattene via!!» all’esterno della curva, e il dialogo fra due steward. «Ma perché lo contestano?». «Beh, vorranno Zanetti». «Ah, ma se poi fa come l’altra volta, che se ne va via subito...». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A 13a GIORNATA

Bologna fuori dal tunnel Il Palermo è un disastro Gilardino e due rigori: Pioli torna a vincere dopo sei partite Tre espulsi tra i siciliani e niente gioco: rosanero in zona B BOLOGNA PALERMO

3 0

PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Gilardino al 22’, Gabbiadini su rigore al 44’ p.t.; Diamanti su rigore al 3’ s.t.

BOLOGNA (3-4-1-2) Curci (dal 39’ s.t. Agliardi); Antonsson, Sorensen, Cherubin; Garics, Perez, Taider, Morleo; Diamanti (dal 36’ s.t. Guarente); Gabbiadini (dal 15’ s.t. Paponi), Gilardino. PANCHINA Lombardi, Radakovic, Abero, Pulzetti, Khrin, Kone. ALLENATORE Pioli. CAMBI DI SISTEMA dal 33’ s.t. 3-4-2 BARICENTRO MEDIO 53 metri ESPULSI Taider al 33’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Perez, Garics e Gabbiadini per gioco scorretto.

PALERMO (3-4-2-1) Ujkani; Muñoz, Donati (dal 2’ s.t. Benussi), Von Bergen; Morganella, Kurtic, Barreto, Garcia; Brienza (dal 18’ s.t. Labrin), Ilicic (dal 28’ s.t. Viola); Dybala. PANCHINA Brichetto, Pisano, Aquino, Milanovic, Sanseverino, Giorgi, Zahavi, Budan. ALLENATORE Gasperini. CAMBI DI SISTEMA dal 3’ s.t. 4-4-1; dal 27’ s.t. 4-3-1; dal 37’ s.t. 4-3-0 BARICENTRO BASSO 49,5 metri ESPULSI Ujkani al 1’ s.t. per gioco scorretto, Barreto al 27’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto), Labrin al 36’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Donati per comportamento non regolamentare. ARBITRO Valeri di Roma. NOTE paganti 7.002, incasso di 33.609 euro; abbonati 13.146, quota di 128.228 euro. Tiri in porta 8-2 (1 palo). Tiri fuori 6-4. Angoli 2-5. In fuorigioco 2-0. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 2’.

DAL NOSTRO INVIATO

FABIO LICARI BOLOGNA

Vince il Bologna 3-0? No, perde il Palermo 3-0. E perde male, malissimo. Un disastro in 48’ minuti, fino al rigore di Diamanti, più espulsione di Ujkani, che scrive la parola fine. Potrebbe fischiare qui Valeri, con i rosanero in dieci, distrutti da un paio di follie di Donati, dal vuoto pneumatico di Ilicic, dall’infortunio di Miccoli, da un mercato fatto per soffrire. Invece il regolamento obbliga ad arrivare al 90’: così c’è il tempo di vedere il Bologna che non infierisce e il Palermo che becca comunque altri due «rossi» (Barreto e Labrin) finendo in otto contro dieci (anche Taider fuori), rannicchiato pietosamente nella propria trequarti. Quale derby Fosse successo con-

tro Juve e Inter, okay. Ma succede tutto contro un Bologna normale, reduce dalla serie nera (cinque k.o. e un pari) e quasi spaventato, al pronti-via, di non prenderle. Il «prego s’accomodi» degli avversari è un invito da non lasciarsi sfuggire vista la classifica. Il che la dice lunga anche sulla settimana – con vista sul derby col Catania

3’ s.t., fine delle trasmissioni. Ma non solo Gila: c’è Diamanti che finisce col liberarsi di Barreto troppo impegnato a coprire altri buchi, c’è Perez che non molla un metro, c’è Garics che sbaglia tanto ma è inesauribile. C’è un Bologna in effetti normale, di cui altri avrebbero potuto approfittare. Male Palermo E invece ecco il piccolo Palermo. Roma esclusa, con Gasperini era sempre stato in partita, anche perdendo (Atalanta e Pescara). Qui no. E non basta il blackout di Donati a spiegare il crollo. Tutto o quasi è sbagliato. Cominciando dalla difesa, dove forse si può pensare di rinunciare al regista aggiunto (Donati) per recuperare un centrale vero dai piedi buoni (Milanovic?). Passando al centro, dove Kurtic è più che ordinario, l’agonismo di Garcia è tanto naif, e non basta il cuore di Barreto. E infine lì davanti, con Ilicic ormai kafkiano nel suo nulla e Dybala che ha i mezzi ma, per età e fisico, non è prima punta: più Paolo Rossi che Montella, ha dispe-

A segno per i rossoblù anche Gabbiadini e Diamanti. Rosso pure a Taider L’1-0 di Alberto Gilardino, 30 anni: inutile la chiusura di Donati AP

– che aspetta Gasperini: nella palude retrocessione la sua squadra sembra, almeno mentalmente, tra le meno attrezzate. Mentre Pioli allontana lo spettro dell’esonero: ma non sarà sempre Palermo... Gila fenomeno Ti aspetti il futu-

ro del calcio, Dybala, dopo i due gol alla Samp, e invece riscopri il passato che è ancora

presente: Gilardino. Suo il gol da centravanti vero – girata che beffa Donati e gran botta angolata da fuori – che al 22’ è la svolta (1-0). Sua la presenza ingombrante in area che manda in tilt Donati e lo spinge a schiaffeggiare il pallone: rigore al 44’, Gabbiadini fa 2-0. Sua l’azione in cui Ujkani, sempre complice Donati, combina rigore ed espulsione: Diamanti 3-0,

rato bisogno di uno accanto, come Graziani, che le prenda per lui. Con teorici tre portatori di palla (Brienza, Ilicic, Kurtic) non c’è l’ombra di una manovra. Come disse Mourinho: Gasperini (al Genoa) era l’unico tecnico che replicava ad ogni mossa tattica mettendolo in difficoltà. È il momento di ripetersi. O per il Palermo sono guai. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DOPOGARA GUARALDI ANCORA NEL MIRINO DEI TIFOSI

Gasp: «Rossi severi» Si gioca il posto nel derby di sabato ANDREA TOSI BOLOGNA

Stefano Pioli ha tagliato la barba trovando la cabala per amica: la seconda vittoria su una siciliana arriva con le stesse modalità della prima, ovvero un’altra goleada (7-0 il totale tra Catania e Palermo), con Curci titolare poi sostituito per infortunio (problema muscolare recidivo alla coscia destra) e con il gol di Gilardino. «È una tattica studiata a tavolino — scherza l’allenatore rossoblù — anche se mi spiace che il nostro portiere si sia fermato ancora. Questo successo è merito dello spirito che ha dimostrato la mia squadra, la fotografia è il contrasto vinto da Morleo che ha innescato la grande prodezza di Gilardino. Se siamo fuori dal tunnel? Questo risultato non ha risolto i nostri problemi, ma è importante perché ci consente di salire nel gruppone a quota 11. Il rigore di Gabbiadini? È uno dei nostri tre specialisti, Diamanti e Gila hanno deciso che lo tirasse lui». Il presidente Albano Guaraldi, ancora contestato dalla curva degli ultrà, è ironico con i cronisti: «Questo è il frutto del vostro lavoro», dice alludendo alla polemica con Zanetti che ha incendiato la vigilia. Manolo Gabbiadini, al primo gol in rossoblù e al primo rigore in Serie A, ringrazia i compagni di reparto: «Gilardino e Diamanti hanno voluto

le Pagelle di F.LI.

GABBIADINI OKAY GARICS CORRE ILICIC È UN CASO BRIENZA SPENTO BOLOGNA 6,5 CURCI 6 Una parata su Morganella, poi si fa male da solo. AGLIARDI s.v. Spettatore della sua «ex»: non tocca palla. ANTONSSON 6 In zona Ilicic: quindi il nemico si ferma da solo. SORENSEN 6,5 Tutto facile dietro e in impostazione. CHERUBIN 6 Brienza e Dybala non fanno male. GARICS 6,5 Errori parecchi, ma tanta corsa, grinta e due tiri. PEREZ 6,5 Ci mette dieci minuti a sbarazzarsi di Ilicic. Bel duello con Barreto, ma il dirimpettaio è solo. TAIDER 5 Come annullarsi con Kurtic. E farsi espellere a gara finita. MORLEO 6,5 Il gol è di Gila, ma senza la sua percussione che gli porta palla chissà. DIAMANTI 6,5 Un altro di cui doveva occuparsi il povero Barreto. Senza strafare: tiene palla, segna un rigore (Guarente s.v.) GABBIADINI 6,5 Dà una bella mano a Gila dalle parti di Von Bergen e mette dentro il rigore del 2 0. PAPONI 5,5 Non approfitta del Palermo al tappeto. IL MIGLIORE h 7,5 GILARDINO

Un gran gol (il 6o), un rigore procurato, altre tre conclusioni. Fa ammattire Donati e Muñoz. All. PIOLI 6,5 Il difficile viene adesso, ma con l’aiuto del Palermo trasmette sicurezza ai suoi (e a se stesso).

PALERMO 5 UJKANI 5 Prendo io, no tu: non si capisce con Donati ed è rigore del 3 0 (più espulsione). MUÑOZ 5 Sotto pressione di Gila, basso e confuso. DONATI 4 Sulla coscienza un gol e un rigore e mezzo. Quando deve entrare Benussi, esce lui. È il momento di tornare in mezzo? BENUSSI 6 Almeno non prende gol. VON BERGEN 5 Solo un po’ più attento dei colleghi dietro. MORGANELLA 5,5 Solito agonismo, l’unica parata di Curci è «sua». KURTIC 5 Non un lancio o un’idea oltre il giardino di casa.

h Gian Piero Gasperini, 54 anni ANSA

IL MIGLIORE

6 BARRETO

È il migliore ed è tutto dire, visto che prende due «gialli». Ma lotta, colpisce il palo, va su Diamanti e Perez e rilancia. Uh, se mancherà contro il Catania.

che toccasse a me andare sul dischetto, li ringrazio per la fiducia».

GARCIA 5 Belli capelli al vento, spesso avanti, ma risultato zero.

Rigori e rossi Sul fronte del Pa-

LABRIN 4 In 18’ il «rosso» per aver abbattuto Morleo.

lermo, bocche cucite, parla solo Gian Piero Gasperini. «Guardando ai numeri questo k.o. può sembrare una disfatta — recita l’allenatore ospite — invece abbiamo giocato un buon primo tempo ma i rigori alla fine del primo tempo e all’inizio del secondo ci hanno tagliato le gambe. E aggiungo che le espulsioni di Ujkani e Barreto sono state molto severe. Ho visto interventi dall’altra parte più pesanti». In vista del derby regionale, la panchina rosanero è ancora salda, almeno questa è l’assicurazione che il patron Zamparini fa filtrare al Dall’Ara. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BRIENZA 5 Giornataccia senza fantasia.

ILICIC 4,5 Caso da psicanalisi: sembrava il gemello di Pastore, oggi rallenta il gioco, perde palla. Si suggerisce riposo. VIOLA 6 Gestisce lo 0 3 nel finale in otto. E va al tiro. DYBALA 5,5 Bei movimenti nello stretto, da area insomma. E ieri in area il Palermo non è mai entrato. All. GASPERINI 5 Colpe specifiche poche, ora deve inventare.

GLI ARBITRI: VALERI 7 Gestisce bene 4 «rossi», 4 «gialli» e due rigori. Crispo 6,5-Rosi 6,5; Doveri 6,5-Nasca 6,5


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