ilcds-stadio_08.11.2012

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NEANCHE SI FOSSERO Toh, torna anche Ramirez

DATI

APPUNTAMENTO...

BOLOGNA - Come se si fossero dati appuntamento a Casteldebole. Nel giorno in cui è tornato a Bologna Marco Di Vaio, a un certo punto della mattinata è arrivato al centro tecnico anche Gaston Ramirez. Che dopo aver salutato i tre tifosi che erano posizionati davanti al cancello, è andato negli spogliatoi per abbracciare i suoi ex compagni di squadra. Nella sede del Bologna il talentino uruguaiano, che manca alla squadra rossoblù e in particolare a Diamanti più di quanto uno potesse aspettarsi (anche perché non è stato sostituito), è rimasto per una mezzoretta poi si è recato allIsokinetic, dove ha incontrato il dottor Nanni e il dottor Sisca, e cioè i sanitari del Bologna. Ramirez è tornato a Bologna proprio per farsi visitare dai suoi vecchi medici? Oppure si deve parlare Gaston Ramirez, 22 anni il Ieri a Casteldebole solo di una visita di prossimo 2 dicembre forse per un cortesia? Cè chi dice (Schicchi) consulto che Ramirez abbia allIsokinetic. Ma a voluto un parere giugno potrebbe proprio da Nanni e Sisca per quanto riguarda un infortunio tornare in serie A da lui riportato nelle settimane passate, ma più tardi il trequartista che il Bologna ha mollato al Southampton per 14 milioni di euro ha assicurato di essere arrivato a Bologna « solo per ritirare alcuni documenti e alcuni effetti personali», negando con decisione di essere stato visitato dai sanitari rossoblù. Ramirez ha detto qualcosa del Bologna? No, con cortesia ha fatto sapere di non poter rilasciare dichiarazioni, avendo tra laltro molta fretta.

RAMIREZ SUL MERCATO - Nel pomeriggio la visita di Ramirez a Bologna è diventata quasi di dominio pubblico e per qualche attimo cè chi ha addirittura sperato in un suo ritorno a gennaio, considerato che in Inghilterra non è ancora esploso, ma la realtà è unaltra, nel senso che Ramirez non si muoverà da Southampton alla riapertura del mercato e si muoverà sarà solo per raggiungere unaltra squadra di Premier League. Va detto che fin qua il trequartista uruguaiano non ha incantato a Southampton, avendo messo insieme solo quattro presenze, segnato un gol e confezionato un assist. Anche perché quando è arrivato in quella squadra aveva alle spalle un infortunio e successivamente è incorso in un guaio muscolare a una coscia. In pratica, Ramirez è fuori dal 4 ottobre e dovrebbe rientrare, se non in questo turno di campionato, almeno nel prossimo. Il Southampton è ultimo in classifica a pari con il QPR a quota 4 punti. Una curiosità: i Saints hanno fatto questi punti quando in campo cera Ramirez, senza di lui non hanno più vinto. Dove andrebbe Ramirez a fine stagione nel caso in cui la sua squadra (come è probabile) retrocedesse? Il suo procuratore Pablo Bentancur sta già lavorando in questo senso, avendo sondato il terreno con le società più importanti della Premier League, Arsenal, Liverpool e Manchester City, ma anche con società spagnole e italiane. E proprio così, non è escluso che il prossimo anno Ramirez possa tornare nel campionato italiano, anche perché quelle squadre che lo cercavano a giugno e non lo avevano acquistato solo 94 of 179


perché costava troppo, no, non lo hanno perso di vista. Ci riferiamo alla Juventus e allInter, che non hanno mai nascosto il loro interesse nei confronti di questo ragazzo. Senza dimenticare la Fiorentina, nel caso in cui a giugno decidesse di mollare Jovetic.

GESTIONE SBAGLIATA - Una riflessione sul Bologna: avendo avuto bisogno di quei 14 milioni per poter continuare a vivere, la società rossoblù probabilmente non ha rimpianti, ma inutile nascondere che uno rischia di farsi vincere dallamarezza guardando quanto sta soffrendo il Bologna senza di lui e quello che Ramirez sta facendo, o meglio non sta facendo, nel Southampton. Ramirez voleva andare via, come daltra parte Gillet, questo è vero, ma ancora una volta il Bologna ha gestito male le due situazioni.

c.ben.

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IN CAMPO ALLE 18.30 Il Bologna in amichevole con il suo Montreal Impact Morleo, dubbio per Torino BOLOGNA - Bologna può riabbracciare Marco Di Vaio, può cantargli di nuovo i cori che lo hanno accompagnato in questi anni, perché se è vero che Di Vaio ha ancora addosso il Bologna, è altrettanto vero che la gente di Bologna è ancora innamorata di Di Vaio. Che con i suoi gol ha consentito al Bologna di salvarsi per tre stagioni di fila e di chiudere finalmente un campionato serenamente, quello dellanno passato. Cè di più: in un primo tempo il Bologna aveva deciso di giocare nel primo pomeriggio questa amichevole con il Montreal Impact, la squadra canadese di Di Vaio e nella quale giocano anche Nesta, Corradi e Rivas, ma poi su richiesta dei tanti tifosi rossoblù che volevano essere presenti al DallAra per regalare a Di Vaio una bella festa, lorario di inizio della partita è stato spostato alle 18,30. Oggi i botteghini dello stadio di via Andrea Costa e di Piazza della Pace apriranno alle 16, ma fino alle 17 sarà possibile acquistare i tagliandi anche presso i circuiti Viva Ticket e online, su BestTicket. Per avere più tifosi possibile allo stadio, per Di Vaio certo ma anche per Pioli e i suoi giocatori, la società rossoblù ha deciso di tenere i prezzi molto bassi: 5 euro per la curva Bulgarelli, ex Andrea Costa, 15 euro per le poltrone gold. Per affrontare il Montreal Impact, Pioli farà giocare nel corso dei due tempi tutti i rossoblù a sua disposizione (probabilmente si allenerà a parte Diego Perez, di sicuro porterà avanti un lavoro differenziato Archimede Morleo: il primo potrebbe anche esserci domenica, mentre per lesterno dobbiamo aspettare sabato), e forse potremo capire di più su quelle che sono le idee del tecnico in vista della trasferta di domenica a Torino contro il Torino. E evidente che nel caso in cui dovesse fare a meno di Morleo, Pioli dovrebbe arrampicarsi sugli specchi per scegliere il suo sostituto, visto che luomo da coprire sarà Cerci e che Abero non ha ancora capito come va fatta in Italia la fase difensiva.

SAN LUCA PIENA - Intanto nelle prossime due partite interne, la prima contro il Palermo e la seconda contro lAtalanta, il Bologna potrà contare anche sulla gente presente in curva San Luca. In pratica, la Coop Adriatica, acquistando i 4.500 biglietti di questo settore, lo ha quasi riempito. Con 70 euro di spesa, distribuirà 2 biglietti, che dovranno poi essere fiscalizzati attraverso il sito internet rossoblù. Andiamo nello specifico per informare i nostri lettori: per la partita interna contro il Palermo (18 novembre), il socio dovrà fare la spesa questa domenica negli Iper Lame, Borgo, Centro Nova o al centro Leonardo di Imola. Per quanto riguarda, invece, la partita interna contro lAtalanta (in programma il 2 dicembre), la spesa dovrà essere fatta il 25 novembre nei supermercati di San Lazzaro, San Ruffillo, San Giovanni in Persiceto, di Castel Maggiore Le Piazze, Caab e Andrea Costa.

c.ben.

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di Claudio Beneforti BOLOGNA - Fa un certo effetto vedere Marco Di Vaio con una maglia che non è quella del Bologna. E fa anche un certo effetto vedere nella sala stampa di Casteldebole un giocatore che non abbia stampato sulla faccia le preoccupazioni di una classifica che con il passare delle settimane è diventata da mani nei capelli. « Il Canada mi ha riaperto la mente, in Allenamento ieri a Canada cè tutto un altro rapporto tra il calcio e la Casteldebole per Marco Di Vaio vita, là non ci sono ritiri, là non si mangia e Alessandro Nesta: i due sono neanche insieme prima compagni di squadra in della partita, uno va al Canada e vicini di casa a «Troverà le campo, gioca e poi se Montreal (Schicchi) soluzioni giuste, ne torna a casa, in come seppe fare lo pratica ognuno fa scorso anno limprenditore di se stesso». E sereno, sorridente, lontano Nessuno conosce una vita dal mondo Bologna. « Macchè moviole e moviole, la squadra come se cerchi trasmissioni sportive le trovi che parlano di basket, lui» di hockey, di football americano, di baseball, poi se dopo sei fortunato puoi ascoltare anche qualcosa di calcio. Insomma, è tutto un altro mondo. Cè una cultura sportiva diversa, là tutti fanno sport, là tutti corrono e i pochi che non corrono sono grassi. Comunque, anche il calcio diventerà importante con il tempo: cè una grande organizzazione, ci sono stadi meravigliosi e vedrete che quel campionato porterà via tanti giocatori anche allEuropa».

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DAL TORINO AL TORINO - Di Vaio, visto come è messo il Bologna non cè il rischio che le chiedano di restare? Accenna subito un sorriso, « hanno preso un grande giocatore davanti, Gila è fortissimo», poi ecco che torna serio. « Non sarebbe giusto, non sarebbe corretto, in Canada sto bene e poi il Bologna non ha bisogno di me, avendo tanti giocatori». Da ex capitano prova a tirare su la baracca. « Parlo spesso con i miei ex compagni, e posso assicurarvi che al di là di quella che è la classifica li sento tranquilli, con la consapevolezza addosso di superare questo momento difficile, con la voglia di lavorare tanto per migliorarsi». Quella volta a Torino ci pensò lui segnando su rigore un gol che regalò la salvezza al Bologna, e questa volta come la mettiamo? « Torino sarà di nuovo «Gila, Diamanti, fondamentale, ora il Bologna ha tre partite davanti che Portanova e Perez contano tanto, contro il Torino, il Palermo e la Sampdoria ci sapranno giocheremo tre scontri diretti che non dovremo perdere». trascinare tutti. E Parla come se fosse ancora un giocatore del Bologna, bisogna dare perché il Bologna ce lha ancora dentro. « Non abbiamo mai fiducia al gruppo» sfigurato contro le dirette concorrenti, ci sarà da tirare fuori il carattere, dovranno emergere i valori del gruppo, perché quando hai davanti partite del genere devi essere pronto a giocare ogni pallone come se fosse quello della vita. Quando posso, guardo sempre le partite del Bologna e mi sento di dire che fin qua la classifica non ci sta dando per quelli che sono i nostri valori».

FIDATEVI DI PIOLI - Appena arrivato a Casteldebole è andato a salutare i suoi ex compagni, poi ha abbracciato Pioli, con il quale ha parlato anche per una decina di minuti. « Sono felice che Bologna si sia espressa in modo così fermo e deciso nei confronti di Stefano (Pioli, appunto, ndr), come è riuscito nel campionato passato a trovare la quadratura del cerchio, vedrete che la troverà anche questanno. Nessuno come lui conosce questa squadra, nessuno più di lui saprebbe trovare la soluzione giusta per venire a capo di questa situazione». Giusto, vero, ma va anche detto che a questo Bologna mancano a oggi dosi importanti di personalità, che proprio Di Vaio sapeva assicurare. «Dite «Del calcio italiano che a questa squadra manca un leader? Cè Daniele mi mancano solo Portanova, lui anche se non gioca vive dentro lo spogliatoio. Bologna e il Poi cè Diamanti, anche domenica contro lUdinese ho visto Bologna Il Canada che si dannava lanima in mezzo al campo. Poi ci sono mi ha riaperto la Gilardino e Diego (Perez, ndr). Ecco, il Bologna deve mente» aggrapparsi a loro e loro saranno i trascinatori». Di Vaio poi torna su Pioli. « Il Bologna e Bologna fanno bene a fidarsi di lui, questa squadra dovrà andargli dietro sempre e di sicuro un giorno si ritroverà in acque tranquille, perché Pioli è una grande persona e un grande allenatore».

DURA RIPARTIRE - Cosa gli manca del calcio italiano? Di Vaio ha la risposta pronta, « solo Bologna e il Bologna, e poi nessuno mi ha costretto ad andare via, se non fosse arrivata questa richiesta dal Canada mai me ne sarei andato». Non è che aveva capito che tirava brutta aria e anche per questo motivo ha deciso di lasciare Bologna? « No, no, volevo solo fare unesperienza diversa, non avevo annusato niente». Ammetterà che era facile prevedere un campionato complicato dopo le partenze di Gillet, Raggi, Mudingayi, Ramirez, Di Vaio e la squalifica di Portanova? «Non era facile ripartire, è vero, ma bisogna dare fiducia a questo gruppo». Un modo elegante per dire che la società ha sbagliato a mollare in un colpo solo tutta la spina dorsale del Bologna dei 51 punti. 98 of 179


6 6 gol in 148 gare con il Bologna

In 4 stagioni a Bologna, dal 2008 al 2012, Marco Di Vaio ha segnato 66 gol in 148 partite (143 in serie A e 5 in Coppa Italia): 25 gol il primo anno (24 in campionato, 1 in Coppa Italia), 12 il secondo, 19 il terzo e 10 lultima stagione, quella passata.

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5 le sue vittorie in carriera

Di Vaio ha vinto lo scudetto con la Juve nel 2002-2003, la Coppa Italia con il Parma nel 2001-2002, due volte la Supeercoppa italiana (nel 99 con il Parma e nel 2003 con la Juve), la Supercoppa Uefa nel 2004 con il Valencia. Ha vinto lo scudetto Primavera con la Lazio nel 95.

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GIOVEDÌ 8 NOVEMBRE 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PESCARA DOMENICA ALL’ADRIATICO ARRIVA LA JUVENTUS

Stroppa prepara lo scherzo alla Signora ORLANDO D’ANGELO PESCARA

Sampdoria ALESSIO DA RONCH GENOVA

Da ragazzo adorava Platini, ma la maglia bianconera non l’ha mai vestita. L’ha solo sfiorata vent’anni fa, quando stava per andare in porto lo scambio con Ravanelli sull’asse Milan-Juventus. Il bianconero per Giovanni Stroppa significa Udinese: con i friulani ha segnato un gol a Peruzzi in una sfida alla Signora. Oggi l’allenatore del Pescara lavora ad un altro sgambetto. Con il solito realismo: «Partita difficile, ma non scontata. E non voglio sentir dire che questa è una di quelle gare che si

preparano da sole. Io voglio fare punti». Porte chiuse questa settimana a Pescara. Con il 3-5-2, gli abruzzesi hanno trovato solidità e convinzione. «La squadra sta metabolizzando la categoria, abbiamo preso degli schiaffi e abbiamo capito che i dettagli fanno la differenza. Se siamo al massimo ce la giochiamo contro tutti, se invece molliamo anche per un istante, siamo vulnerabilissimi. Con questo nuovo modulo intanto riusciamo ad attaccare con maggior ordine e subiamo

meno ripartenze. Le due punte ci consentono di salire e giocare meglio anche sugli esterni». L’anti Juventus sarà un ex cuore granata: il ritrovato Elvis Abbruscato, primo gol in campionato contro il Parma. «Un ragazzo che non molla mai, proprio come me. E che non ha mai mollato, anche quando è stato fuori, per questo merita questa chance. E’ un esempio per tutti». La capolista è avvisata: all’Adriatico non sarà una passeggiata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bologna Da Roncaglia a Viviano Se la difesa è low cost Riecco Di Vaio NICOLA ZANARINI BOLOGNA

Garrone non vacilla «Andiamo avanti» Altra tegola per Ferrara: operato Maxi Lopez, fuori 1 mese e mezzo «Siamo sereni, compatti e determinati». Edoardo Garrone non vacilla. Il vicepresidente della Sampdoria conferma tutti, a partire da chi del progetto ha gettato le basi. Dirigenza e tecnico, insomma, sono al sicuro, nonostante le sei sconfitte consecutive incassate da Ciro Ferrara. «Il mio problema — sottolinea — è un altro: nonostante io contini a ribadire questo concetto, vedo messa in dubbio ogni giorno la mia parola. Insisto: andremo avanti così, tutti uniti». Maxi stop Non riesce invece a ricompattare la

squadra Ferrara, perseguitato da una sfortuna clamorosa. Ieri Maxi Lopez è stato sottoposto ad un intervento chirurgico nella clinica romana Villa Stuart. Operazione riuscita al menisco esterno del ginocchio sinistro, ma i tempi di recupero dovrebbero essere vicini al mese e mezzo. Maxi insomma potrebbe anche tornare in campo dopo la sosta di Natale. Non rientrerà presto neppure Pozzi, pure lui operato al ginocchio, che è ancora convalescente e potrebbe farsi vivo dopo il derby, così come dovrebbe accadere per il terzino Berardi. L’attacco di Ferrara, insomma, è ridotto ai minimi termini, senza centravanti (in rosa resta l’argentino Icardi, ma è giovanissimo) e con il solo Eder, vera punta, a disposizione. Nuove idee? In attesa di momenti migliori il tecni-

co sta vagliando pure le ipotesi riguardanti un cambio di modulo, ma l’assenza degli attaccanti e pure di possibili esterni (Krsticic lavora ancora a parte) complica tutto. Dietro la trasferta di Palermo, poi, fa capolino il derby: «E non può certo — conclude Garrone — essere considerato una sfida tra poveri. Anzi, proprio l’attuale situazione delle due squadre ne aumenta i significati. Può esaltare o deprimere, ed io mi auguro, naturalmente, di vincerlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Atalanta GUIDO MACONI BERGAMO

«Inter, stai attenta Ce la giochiamo» Cigarini non ha paura: «Loro sono in gran forma, ma anche noi» «Conosciamo la forza dell’Inter, ma io credo che anche loro dovranno stare attenti all’Atalanta». Luca Cigarini ci crede: ai nerazzurri in carriera ha già segnato due gol ma per domenica ha altre idee. «Se segno ancora bene, ma non è la mia priorità. Piuttosto mi sbilancio e dico che sarà decisivo Denis». Insomma il regista emiliano fa le carte alla supersfida di domenica e sprizza ottimismo. «L’Inter è in un gran momento, ma lo siamo anche noi. Per questo dico che adesso non firmerei per un pareggio, anche se sarebbe un ottimo risultato. Ma preferisco giocarmela: in casa abbiamo battuto il Napoli e non vedo perché non possiamo ripeterci anche con l’Inter. E se ripetiamo quella prestazione, sono sicuro che qualcosa di buono otteniamo». I pericoli, dall’altra parte, sono i noti. «Ma affrontare certi campioni ti dà un’adrenalina in più. Queste sono le partite che piacciono a me. Temo Milito in particolare, ma tutta l’Inter mi ha fatto una grossa impressione contro la Juventus, sia per quanto riguarda il gioco che per il carattere». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Con Rodriguez e Tomovic sono costati 4,5 milioni. 8 gol subiti: secondi solo al Napoli (7) Fiorentina GIOVANNI SARDELLI FIRENZE

Tutta nuova. Ed a prezzo di saldo. La difesa viola è un modello da studiare: anche se forse difficile da replicare. Perché il rapporto qualità/prezzo in casa Fiorentina si ribalta, confondendo le normali teorie di mercato. «Esborso basso, rendimento alto» il dogma di un reparto costato l’inezia di 4,5 milioni di euro. E che, numeri alla mano, è secondo soltanto alla retroguardia del Napoli (7 gol subiti) con le 8 reti fino ad ora incassate. Come la Juventus prima in classifica. Un affarone. Occasioni Un portiere, tre difensori cen-

trali, e poi tutti, se non quasi, all’attacco. La «formula montelliana» funziona in questa prima fetta di stagione. Ma è il modo in cui è nato il quartetto difensivo viola a far spellare le mani dagli applausi. Viviano più che un portiere-tifoso è un portiere bravo. Arrivato in prestito (500mila euro) dal Palermo. Roncaglia è stato preso a parametro zero, Gonzalo Rodriguez è costato appena 1,5 milioni, prelevato dal Villareal retrocesso. Per Tomovic ne sono bastati 2,5 (per la metà). Quattro milioni e mezzo la cifra totale, poco più di un milione a testa di media. Detto di Viviano, per il quale a fine stagione la Fiorentina dovrà parlare con il Palermo per limare i 7,5 milioni per il riscatto, la prima operazione da analizzare porta a Roncaglia. Classe ’87, ex titolare inamovibile del Boca Juniors ed un contratto rivelatosi amico dei dirigenti gigliati. Perché in scadenza. Bruciata la concorrenza, da luglio «El Torito» è diventato viola. Rinunciare ad una parte delle vacanze per andare in ritiro, è stato il primo tas-

sello di un innamoramento totale della tifoseria nei suoi confronti. «E’ concentrato anche in albergo» diceva Montella ai suoi a Moena. Per far capire la totale dedizione alla causa. Rapido, grintoso e determinato. Idolo della curva. Per qualcuno già pronto per la Nazionale (argentina o italiana). Tutto in pochi mesi. Plusvalenze Arrivato l’ultimo giorno di mercato

tra la diffidenza generale, Tomovic ha sorpreso anche di più. Perché pur essendo in Italia dal 2009, a Firenze nessuno lo conosceva. Nemmeno il tempo di presentarsi ai compagni, è giù nella mischia. Il 2 settembre gioca al San Paolo contro il Napoli. Gara senza sbavature. Ne seguiranno molte altre. Il valore aggiunto però, sotto forma di classe, carisma e temperamento, porta dritto a Gonzalo Rodriguez. Tre gravi infortuni alle ginocchia gli hanno portato via tante cose. Anni di carriera e nazionale argentina su tutte. Adesso guida la difesa ed è il primo ad impostare l’azione. Due gol e 1 assist nelle ultime 4 gare ne impreziosiscono il momento. Pepito «Sta vivendo un momento diffici-

Facundo Roncaglia, 25 anni

Palermo FABRIZIO VITALE PALERMO

Gasperini: «Non voglio musi lunghi» «Ora dobbiamo essere tutti uniti» Mantovani è k.o.: sarà operato Ha incassato la fiducia del presidente Zamparini il quale oltre ad avere caricato personalmente la squadra ha promesso gli acquisti che serviranno a gennaio. Gian Piero Gasperini ha archiviato la batosta di Roma e ed è concentrato solo sulla sfida con la Sampdoria, la partita da non sbagliare per evitare di cadere nel baratro. «Infatti e non parlo di mercato – chiarisce il tecnico – sapere già che c’è la disponibilità ad intervenire per me è importante, così come la fiducia che sento, adesso siamo tutti concentrati sulla Samp perché è una partita che dobbiamo vincere». Il Palermo dovrà farlo senza Miccoli e Mantovani che nella partita col Milan ha riportato la lesione del legamento crociato anteriore sinistro. Il difensore nei prossimi giorni verrà opera-

«Ma non tornerò qui a gennaio»

le, ma appena sarà pronto molti club lo vorranno. Spero che fra questi ci sia anche la Fiorentina». Parole dello stesso Gonzalo all’Ansa e riferite all’ex compagno di squadra Giuseppe Rossi. Prima di aggiungere in vista di domenica: «Il Milan per noi sarà un esame di maturità. Obiettivo Champions? E’ presto per dirlo, ma vogliamo andare in Europa». Rischi Ci sono. Perché delle otto reti subite in campionato, sei sono arrivate in trasferta. Due delle quali proprio a San Siro, contro l’Inter. A conti fatti, forse la peggior partita della Fiorentina e della sua retroguardia: considerando le molte occasioni da gol concesse in quella circostanza ai nerazzurri. Domenica cambia l’avversario, non il palcoscenico. E per la difesa a saldo sarà un altro esame. © RIPRODUZIONE RISERVATA

to a Villa Stuart. A questo proposito il tecnico è andato giù duro contro l’agente del giocatore, Battistini, che in un’intervista aveva manifestato tutto il suo dissenso per non avere visto il proprio assistito giocare con la Roma. «Non potevo spiegare quello che era successo al giocatore se non avevamo delle conferme. Se non ha giocato un motivo c’era. È gravissimo che un procuratore affermi certe cose, perché è assurdo che non sappia come sta il suo assistito». Ora basta Poi si passa ad un altro concetto, che

riguarda l’atteggiamento di alcuni giocatori che al tecnico non è piaciuto. «E’ importante chiarire che entrare dalla panchina non è una bocciatura – precisa Gasperini –abbiamo bisogno di tutti, soprattutto ora che ci sono defezioni importanti, anche se non si parte titolari. Come può capitare che qualcuno giochi fuori ruolo nei casi di emergenza. Non possiamo permetterci di avere dei musi. Ci vuole un atteggiamento positivo. Giocare a Palermo è tanta roba, non può essere vista come una situazione di passaggio. Questa cosa l’ho detta ai ragazzi e ho visto una reazione, perché questo alla fine è un gruppo positivo. Abbiamo sbagliato una gara, è vero, ma era anche la terza partita in tre giorni. Credo che resterà un episodio. Ripartiamo da quanto di buono avevamo fatto vedere prima soprattutto col Milan». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Di Vaio e Alessandro Nesta a Bologna SCHICCHI

L’attaccante del Montreal Impact in campo contro i rossoblù: «Che emozione. E credo in Pioli» Marco Di Vaio è tornato a Bologna, ma non per restare. Dopo aver varcato il cancello di Casteldebole a quasi 6 mesi di distanza dall' ultima volta per allenarsi con i Montreal Impact, l'ex bomber rossoblù ha subito precisato che non firmerà alcun contratto a gettone nei 4 mesi di sosta del campionato americano MLS. «Non sarebbe coerente né corretto verso il mio nuovo club, resto convinto ed entusiasta della mia esperienza all'estero e rispetterò l'accordo in scadenza a fine 2013. Fra l'altro qui non c'è neppure bisogno di me con un centravanti del calibro di Gilardino» sottolinea l'ex attaccante rossoblù, che oggi giocherà per la prima volta da avversario al Dall'Ara dopo 4 stagioni sotto le due Torri. «Sarà molto strano ed emozionante, non avrei mai immaginato che accadesse. Mi dispiace che la squadra abbia avuto un avvio difficile ma ho fiducia in Pioli, che saprà tirare fuori il meglio dai giocatori» ricorda Di Vaio, membro della folta colonia italiana degli Impact insieme ad Alessandro Nesta, Bernardo Corradi e Matteo Ferrari. Nel test con inizio alle 18.30 ci sarà spazio per le seconde linee a tre soli giorni dalla delicata sfida-salvezza di Torino. «Ora abbiamo, anzi hanno (ecco il lapsus, ndr) tre partite fondamentali contro i granata, in casa con il Palermo e a Marassi con la Samp; serve carattere e in assenza di Portanova i ragazzi devono farsi trascinare da Diamanti e Gilardino». Giovedì 15, poi, i Montreal Impact saranno di scena a Firenze. Infermeria e dintorni Perez sta smaltendo i guai muscolari e potrebbe rientrare domenica mentre Morleo non ha riportato lesioni ai flessori della coscia destra ma resta in forte dubbio; per la fascia sinistra è pronto Abero. Intanto dopo le recenti contestazioni torna a parlare Albano Guaraldi. «Finché i tifosi attaccano me e sostengono la squadra va bene; Pioli gode della stima di tutti e non è in discussione» assicura il presidente rossoblù, che smentisce di aver pagato il doppio del loro valore i terreni agricoli su cui sorgerà il nuovo centro tecnico in zona Granarolo. E in vista del mercato di gennaio il dg Roberto Zanzi nega l'intenzione di uno scambio Acquafresca-Vargas con il Napoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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la Repubblica GIOVEDÌ 8 NOVEMBRE 2012

@

SPORT

BOLOGNA

PER SAPERNE DI PIÙ www.bolognafc.it www.marcodivaio9.it

Stadio Dall’Ara, 18.30

La squadra

E Zanetti dà il caffè alle Atp Finals

Blitz di Ramirez abbraccia Perez poi riparte subito

Di Vaio fa gol alla nostalgia “Tornerò solo da dirigente”

di aver lasciato il suo qui, non sapendo che un altro lo aspettava: «Non sarei mai andato via da Bologna se non fosse arrivata la loro proposta. Il mio tempo era finito. Io sono andato via con la squadra dei 51 punti, ora è normale che abbiamo difficoltà dopo tante partenze». Con quel lapsus del plurale rossoblù che non l’abbandona.

IN POCHE ore, a Casteldebole son ricomparsi i due più rimpianti dell’anno passato. Prima dell’arrivo di Marco Di Vaio, che ha salutato anche il vicepresidente Pavignani (fu lui a prolungargli il contratto di due anni), al centro tecnico è riapparso Gaston Ramirez. Alle 10, il fantasista del Southampton è entrato nel lato riservato al parcheggio dei calciatori, come fosse ancora un rossoblù. Il motivo della visita non ha a che vedere con vecchie ruggini. Gaston era atteso all’Isokinetic, dove s’è sottoposto a una serie di esami per verificare le condizioni della sua coscia: ad ottobre era rimasto vittima di un ematoma che limitava la pressione sanguigna su tutta la gamba e che per qualche settimana ha fatto temere conseguenze più gravi (scongiurate invece per Perez, salutato dall’abbraccio del Niño, e Morleo, che si allenano a parte, ma restano in dubbio per domenica col Torino, con il centrocampista che ha qualche chance in più di esserci). E mentre Ramirez ritorna dall’Inghilterra, benché per poche ore, a Londra compare Zanetti col marchio Segafredo. Il suo caffè sarà infatti fornitore ufficiale delle Atp Finals, il master di tennis tra i primi 8 al mondo. (lu. bac.)

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No all’ingaggio a gettone: resto coerente con la mia scelta Il libro

LUCA BACCOLINI CON la divisa blu e un sorriso che qui aveva sepolto molto prima d’andarsene, Marco Di Vaio ha spento cortesemente le speranze dei tifosi che lo rivedranno oggi, da avversario, nell’amichevole tra Bologna e Montreal Impact al Dall’Ara (ore 18.30): «Non sarebbe coerente tornare qui per la pausa del campionato americano. Questa squadra non ha bisogno di me. Avete già Diamanti e Gilardino, Portanova saprà tenere lo spogliatoio anche se non gioca. E Pioli è una garanzia per la salvezza». Sarà dura da accettare per chi l’avrebbe voluto rivedere temporaneamente rossoblù, ma il Di Vaio sbarcato ieri a Casteldebole dopo sei mesi sembrava un uomo appagato. Ambasciatore d’un calcio ricco e nuovo che non esalta, ma certo ringiovanisce (ha segnato 5 gol in 13 partite a Montreal, dopo i 142 in A); casalingo felice che s’alza alle 7 per portare le bambine a scuola e prende ripetizioni d’inglese al

La tela del calcioscommesse in città Foschini e Mensurati stasera al Tpo Lo Zingaro e lo scarafaggio (Mondadori, € 17, pp.150)

LA SCOMMESSA del buondì di Giuseppe Signori. Gli incontri nello studio cittadino del commercialista del goleador. Gli intrecci con i referenti stranieri. C’è molta Bologna, uno dei crocevia del business internazionale costruito sulle partite di calcio truccate e vendute, nel libro scritto dai giornalisti di Repubblica Giuliano Foschini e Marco Mensurati. E in città oggi si parlerà del «gioco più bello e più sporco del mondo». Il volume, “Lo Zingaro e lo scarafaggio”, oggi alle 19 sarà presentato e commentato dagli autori al Tpo di via Casarini 17/5.

pomeriggio; e soprattutto calciatore senza ansie d’immortalità: «Ho un contratto col Montreal fino a dicembre 2013, poi si vedrà. Allenare non se ne parla, al massimo i bambini. Un futuro da dirigente qui è una possibilità e una vecchia promessa. Se c’è da dare una mano al Bologna, sarò il primo». Ma l’Italia non è poi così desiderabile: «A parte Bologna, del calcio italia-

no non rimpiango nulla. In Canada non esistono trasmissioni di calcio e i tg sportivi lo mettono in fondo dopo football, basket e baseball. Però credetemi: il futuro è là. All’America manca solo la storia, ma si respira altra aria: i giocatori sono professionisti liberi, non c’è il ritiro prima delle gare casalinghe. Ognuno è imprenditore di se stesso». Oggi al Dall’Ara la prima ami-

■ XIII

Marco Di Vaio, 36 anni

Con il Montreal Impact sfida i suoi ex compagni per la prima volta: “Non c’è bisogno di me, Portanova saprà tenere unito lo spogliatoio”

chevole di una mini tournée che porterà l’Impact a giocare con la Fiorentina la prossima settimana. Alessandro Nesta era nel gruppo di ieri, ma è infortunato e non giocherà. «C’è bisogno anche di te dietro», gli ha detto qualche tifoso all’ingresso. «Non ce la faccio più», ha declinato Nesta, col sorriso di chi ha già trovato un altro paradiso. Di Vaio pensava


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