Chris Riddell
Una irrefrenabile vena creativa, agita con consapevolezza e umiltà
di Walter Fochesato
Scoprii Chris Riddell negli anni intensi e mirabili nati con il progetto Junior della Mondadori e le collane Salani degl’“Istrici” e dei “Criceti”, senza dimenticare, qualche anno prima, “Un libro in tasca” e “Le letture” della E.Elle e, dopo, il Battello a vapore della Piemme. Momenti lontani e ormai tramontati che videro un deciso processo di svecchiamento della nostra letteratura ed editoria per l’infanzia. Sull’oggi preferisco stendere un imbarazzato velo di silenzio. Era il momento dei tascabili e quel che mi colpì subito di Riddell fu la non comune capacità di entrare in sintonia con i testi o la continua, vorrei dire irrefrenabile, vena creativa ma ancor più la generosità e, se mi
si passa il termine, l’umiltà. Da intendersi, quest’ultima, come precisa consapevolezza dei propri mezzi, accompagnata dal mostrare la medesima serietà dinnanzi ad ogni commissione. In lui non esistono una serie A e una serie B e anche gli spazi ridotti di un piccolo formato non rappresentano un vincolo bensì sfida da superare, assillo per affermare il proprio estro inventivo. Nella bellissima intervista curata da Mara Pace e che potete leggere in queste pagine vi sono una serie di considerazioni e di accenni veramente illuminanti attorno al ruolo delle immagini ma mi hanno colpito la pacatezza e, al tempo stesso, la nettezza dei suoi giudizi: “gli adulti hanno paura delle immagi-
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ILLUSTRATORE DI COPERTINA
ni”. Poi vi sono il debito e la riconoscenza verso sir John Tenniel e i suoi disegni (eravamo ancora nell’età delle incisioni) per libri di Lewis Carroll dedicati ad Alice (1865 e 1871). Ma di ciò ho parlato non molti numeri fa proprio su «Andersen», recensendo l’edizione proposta con grandissima cura e nell’eccellente traduzione di Beatrice Masini da Il Castoro. Ma muovendo da ciò vorrei mettere in luce altri due elementi. Primo. Colorista superbo e raffinato Riddell ama moltissimo anche il bianco e nero. Sfogliando in questi giorni, a distanza di anni, il ciclo in quattro volumi con la Saga di Boscofondo di Paul Stewart (Mondadori, collana “Contemporanea”, primissimi anni
Chris Riddell (Città del Capo, 1962), vive e lavora a Brighton ed è tra i più noti autori e illustratori britannici, oltreché vignettista politico per «The Observer». Ha realizzato oltre cento libri - come autore completo, in collaborazione con altri o interpretando grandi classici della letteratura - e ha vinto numerosi premi tra cui, per tre volte, la Kate Greenaway Medal. È stato nominato Waterstones Children’s Laureate, prestigioso riconoscimento inglese conferito ogni due anni a chi si è distinto con contributi straordinari nel campo della letteratura per ragazzi, e insignito del OBE (Order of the British Empire) in riconoscimento del suo lavoro di illustrazione e beneficenza.
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Biografia
Duemila) mi è sembrato di cogliere fra le pagine un’altra presenza. Quella del genio aggressivo e visionario di Gustave Doré e, più precisamente, mi sovvengono le tavole per le Avventure del Barone di Munchhausen o La ballata del vecchio marinaio
di Coleridge, giusto per fare due rapidi esempi. Secondo. Tenniel, che ha costituito un ineludibile paradigma per chi si è cimentato con Alice, fu anche, dal 1850, un acuto e notissimo disegnatore satirico e caricaturistica per il «Punch». E, guarda
il caso, assieme a John Leech (Il canto di Natale di Dickens). Riddell, cosa ben poco nota nel nostro paese, è anche lui vignettista politico e di costume e dal 1995 lavora per «Te Observer». Le vignette, ben lo si sa, hanno vita breve e chi le crea ne ha tutta la consapevolezza. Riddell, da quel poco che ho visto, riesce a prolungarle nel tempo accoppiando immediata comprensione, intelligenza politica e, ancora, raffinatezza esecutiva e arguzia. Un po’ come accade da noi con Altan. D’altro canto i due lavorano anche per l’infanzia e questo vorrà dire pur qualcosa. Ai loro nomi aggiungerei quello di Richard Briggs, recentemente scomparso, e che di Riddell è stato maestro. Il durissimo attacco di Briggs contro la politica della Tatcher e la guerra nella Falkland (Tin-Pot Foreign General and the Old Iron Woman) o l’intenso e drammatico Quando soffia il vento sul day after di un’esplosione atomica lo stanno a dimostrare. Il riconoscibilissimo segno di Riddell sta sempre dalla parte dell’infanzia (e degli ultimi). Capace di mostrare candore e sdegno, commozione e sorriso. Le sue tavole ricchissime di figure e di particolari (non di rado illuminanti),
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Incontro Chris Riddell tra gli stand del Lucca Comics and Games, kermesse del fumetto e del gioco in scatola che lo scorso novembre ha ospitato una sua mostra a Palazzo Ducale, ricca di sorprese e anteprime, tra cui le tavole del suo Piccolo Principe ancora inedito mentre scrivo, ma che vedremo in libreria nei prossimi mesi grazie a Il Castoro. Ascoltare Chris Riddell, tra un incontro e l’altro, significa lasciarsi travolgere: dai suoi racconti, dalla generosità, dall’attenzione che sempre dimostra per il suo interlocutore, dai disegni che nascono senza sosta tra un discorso e l’altro. Sul tavolo davanti a noi, quando ci sediamo per l’intervista, ci sono il taccuino dove Riddell disegna ogni giorno; una copia di Travels with My Sketchbook, volume che raccoglie due anni di taccuini on the road, realizzati tra il 2015 e il 2017 mentre era Children’s Laureate; l’edizione illustrata di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, pubblicata da Il Castoro con la traduzione di Beatrice Masini; e un’edizione inglese di Alice con le incisioni di John Tenniel, volume che l’autore ha portato con sé per il ritratto con libro d’infanzia di “Leggevo che ero”.
Partiamo da qui, dal libro più amato dell’infanzia, che ha sicuramente avuto un ruolo importante anche nel suo percorso artistico L’edizione in brossura che ho portato con me a Lucca non è la copia che ho letto da bambino, ma ci sono le illustrazioni di John Tenniel, che sono meravigliose anche quando stampate male, e che hanno conquistato la mia attenzione fin dalla prima lettura. Ho incontrato questo libro abbastanza presto, un po’ prima del previsto: avevo cinque anni e mio padre lo leggeva per me ogni sera, come storia della buonanotte. Era un’edizione speciale, stampata fronte/retro, da una parte c’era Alice nel Paese delle Meraviglie, dall’altra Attraverso lo specchio. Mio padre, che era un vicario, aveva una bella voce. Ricordo di aver letto con lui anche Black Beauty di Anna Sewell, il primo libro che mi ha fatto piangere. Di recente sono stato a una festa a Londra, accanto a un ricovero per cavalli, e il ricordo della morte di Ginger era ancora tanto vivo che mi ha impedito di godermi la festa.
Ma è stato soprattutto grazie alle illustrazioni di John Tenniel per Alice, al suo Coniglio Bianco, se ho scoperto la capacità che possiedono i libri di portarci in altri mondi. Ho iniziato a disegnare fin da piccolo, e volevo capire come facevano quei disegni ad essere per me tanto coinvolgenti e intriganti. Una volta cresciuto ho cercato di riprodurre lo stile di Tenniel, anche partendo dalla tecnica. Sperimentavo con il pennino e il calamaio di inchiostro. Credo che sia questo a rendere il ricordo della lettura dei libri di Lewis Carroll tanto significativo per me. Per anni ho cercato ispirazione in quei disegni, nel chiaroscuro a tratteggio di Tenniel. Cercavo letteralmente di “smontare” il suo metodo di lavoro. Gli originali, realizzati su carta, sono stati sostanzialmente distrutti nel processo di trasposizione sulla lastra, la tavola di legno incisa dal tipografo con le sgorbie. Quando ero studente fotocopiavo le illustrazioni di Alice nel Paese delle Meraviglie per ingrandirle e studiarle da vicino. È stato allora che mi sono accorto di una seconda firma: quella dell’incisore. O meglio, dei due fratelli incisori: The Dalziel Brothers. Una presenza che stava tra Tenniel e gli stampatori. Il momento in cui me ne sono accorto è stata una rivelazione, che ha rafforzato il mio amore per questo libro incontrato nell’infanzia. Che lettore è stato da bambino?
All’inizio delle scuole elementari ero molto lento. A scuola mi facevano leggere The Key Words Reading Scheme (pubblicati da Ladybird), una serie di 36 libri con due personaggi – Peter and Jane – che avrebbero dovuto accompagnarmi nel mondo della lettura, livello dopo livello. Al 2B mi sono letteralmente bloccato. Ricordo di aver visto sulla cattedra dell’insegnante il titolo della serie con indicazione di competenza 12C. Avrei tanto voluto saltare direttamente a quel volume per non dover leggere mai più nulla di
Peter e Jane. Ma per fortuna notai anche un altro libro, abbandonato in disparte. In copertina c’era disegnato un uomo con i baffi che teneva tra le mani un diamante. All’epoca non lo sapevo, ma l’illustrazione era di Quentin Blake. Il romanzo si intitolava Agaton Sax and the Diamond Thieves. L’ho guardato e ho sentito che aveva qualcosa che desideravo: dentro c’era una storia. Peter e Jane non rubavano diamanti, non facevano nulla. Ho preso in prestito Agaton Sax and the Diamond Thieves e da solo, lentamente, con grande pazienza, ho provato a leggerlo. Ricordo che mi perdevo qualche parola, ma c’erano le illustrazioni. E poi volevo sapere come andava a finire. È stato il primo libro che ho letto interamente da solo. Sono tornato dall’insegnante e le ho chiesto altri libri come quello. Per fortuna nella biblioteca scolastica non mancavano. Nel giro di sei mesi, leggendo i libri che mi interessavano, la mia capacità di lettura ha fatto un salto in avanti e mi sono ritrovato a leggere lo Hobbit.
Una volta diventato lettore, si va sempre in cerca del libro successivo. Un altro titolo molto importante per me, l’ho trovato abbandonato nel corridoio della scuola, senza copertina. Ho cominciato a leggerlo e l’ho trovato meraviglioso. Era Cime Tempestose, me lo sono proprio goduto. Forse se avessi visto la copertina non lo avrei giudicato adatto a me e non lo avrei letto. Bisogna fidarsi dei libri.
In Travels with my Sketchbook scrive che il segreto di un buon libro per bambini sono tante illustrazioni.
Tutti i libri dovrebbero essere illustrati, a mio parere. Anche se la cosa più importante di un libro restano sempre le parole. Le immagini non dovrebbero mai prendere il sopravvento, bensì lavorare insieme alle parole, che comunque arrivano prima. Al centro del mio lavoro c’è proprio questo: la ricerca del modo migliore per entrare in relazione con il testo e le parole.
Allo stesso tempo, come dicevo, penso che tutti i libri dovrebbero essere illustrati, anche quelli per adulti. Ma gli adulti – esclusi i letto-
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La gioia di disegnare - intervista con Chris Riddell a cura di Mara Pace
ri di fumetti e graphic novel – vivono spesso la presenza di disegni con un senso di disagio: hanno paura delle immagini. A titolo d’esperimento, una cosa che mi diverte molto è cercare libri con parole interessanti e con molto bianco attorno. Non è difficile trovarne, perché ai grafici piace lo spazio vuoto. Quando trovo il libro giusto, inizio a disegnare dove posso, poi strappo una pagina e la mando all’autore. L’obiettivo non è proporre un’edizione illustrata, ma chiedere il permesso per illustrare una copia singola. L’ho fatto per Mythos di Stephen Fry, ma anche per Matt Haig e per Natalie Haynes. Quando l’ho fatto per Neil Gaiman, su una copia di Nessundove, poi abbiamo deciso di pubblicarlo (in Italia con Mondadori nel 2021).
E i taccuini? Quando sono entrati nella sua vita?
Ho cominciato a disegnare taccuini quando ero ancora alla scuola d’arte, perché era quello che ci chiedevano. Ma presto ho capito che mi piaceva usarli non per gli insegnanti, ma per me stesso. È diventato una sorta di laboratorio, ma è stato necessario porsi un limite: massimo sei pagine al giorno. Nel mio studio ormai ho centinaia di taccuini. Non sono numerati, ma potrei catalogarli perché le date ci sono tutte. Quando mia figlia ha iniziato a studiare arte, ha voluto sfogliare i più vecchi, quelli dove disegnavo alla sua età. Abbiamo fatto qualche paragone, e devo dire che lei è decisamente più brava.
Disegnava con i suoi bambini quando erano piccoli? Leggeva
con loro?
Leggere insieme ai propri figli, ma anche inventare storie per loro, è tra le cose più belle. A volte, se volevano riascoltare sempre la stessa storia, come spesso capita ai bambini (nel nostro caso con un certo Canguro Blu…), iniziavo a modificare la trama, inserendo dei dettagli che li facevano ridere. Alla fine mi chiedevano sempre la versione “cattiva”. Non ne sono orgoglioso, ma ero molto annoiato (ride, ndr).
Tutto è finito quando è arrivato Harry Potter: i primi due romanzi li abbiamo letti insieme, ma il terzo me l’hanno letteralmente strappato di mano.
Una delle grandi gioie di vivere con i bambini era disegnare insieme a loro. Ci divertivamo molto a finire i disegni l’uno dell’altro. Durante il lockdown, quando c’era poco da fare, ho ripreso l’abitudine con mia figlia: disegnare sullo stesso foglio, senza un obiettivo.
Dopo Alice nel Paese della Meraviglie, grande classico di cui abbiamo parlato all’inizio di questa intervista, vedremo in libreria Il Piccolo Principe. A Lucca, in occasione del Comics & Games, abbiamo visto esposte alcune tavole. Come nasce il progetto?
Durante un evento in libreria, dove disegnavo live, ho incontrato un attore tedesco, che voleva coinvolgermi in un progetto sul Piccolo Principe. Prima di cominciare il lavoro non conoscevo bene il libro, ma alla fine me ne sono innamorato. Abbiamo fatto solo tre performance a Londra: all’Accademia Reale per le Arti Drammatiche, in un teatro sotto l’Observer (giornale per cui Chris Riddell realizza vignette politiche, ndr) e a un festival per l’infanzia. Ho realizzato in tutto 50 disegni. Quando il mio editore mi ha chiesto se desideravo illustrare qualcosa in particolare, ho colto l’occasione e ho proposto Il Piccolo Principe. Mi sono tuffato nel progetto, ma il sentimento prevalente è stata la paura. Per i francesi è un tesoro nazionale: le illustrazioni sono tanto conosciute e amate che sostituirsi è quasi un’impresa impossibile. Per questo ho scelto di disegnare una terza persona: il narratore. È un lavoro che ho amato molto, l’ho realizzato alla fine del lockdown. Sentivo che il Piccolo Principe, che anelava tornare al suo asteroide, era un po’ come noi, desiderosi di tornare alla nostra vita.
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il suo gusto per la linea e il tratteggio non cedono mai all’horror vacui ma rivelano un mirabile equilibrio compositivo e un gusto quasi “selvaggio” per la narrazione. Impertinente, sorprendente, veemente, “gotico”, programmaticamente antipedagogico, portato a deformazioni espressionistiche, Riddell vuole in primis sorprenderci, ammaliarci, anche spaventarci un poco. Con il fine ultimo di confermare tutto il potere dei libri e delle figure, di portarci in un altrove, ora prossimo, ora remoto. Un fiabesco inquietante ma dolcissimo al tempo stesso che trovo in un albo mai apparso in Italia (mai disperare però): Te Sleeper and the Spindle su testo di Neil Gaiman. Un autore coltissimo che mai ostenta o nega ma che, piuttosto, vuol affermare la propria, irrinunciabile libertà figurativa. Una produzione quanto mai vasta e oggi di suo troviamo libri nei cataloghi di Mondadori (cito Nessundove, L'esilarante mistero del papà scomparso e la divertente e beffarda Zuppa pirata, tutti con testo di Neil Gaiman), Salani (Le fiabe di Beda il Bardo della
Rowling), Harper Collins e Pulce. Di sicuro però sono le edizioni de Il Castoro quelle che maggiormente hanno contribuito in questi ultimi anni a rilanciarne il nome. Le serie di Ottoline e di Agata dei Gotici, Il pifferaio di Hamelin e, fra i primi, una saporosa versione del Don Chisciotte che, se ben ricordo, fu quanto mai apprezzata da Roberto Denti. Di Alice si è già detto prima mentre non è lontana l’uscita di un nuovo classico come Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, nella traduzione di Chiara Carminati. Confesso (peraltro in buona compagnia) di non averlo mai amato o, a dir meglio, di non averlo mai considerato un libro per l’infanzia. Sottoposto per di più e per decenni a disinvolti usi e abusi scolastici. Ciò detto le immagini di Riddell mi hanno da subito conquistato: sommesse, liriche, quiete, arcane, ricche di sussurri e ammiccamenti, struggenti. Sempre però rispettose di una storia difficilissima da illustrare, condizionata dai disegni originali dello scrittore francese. “Così - scrive Riddell - nella breve nota introduttiva ho
deciso di assumere il punto di vista del narratore e di ricreare i suoi disegni originali e illustrare lui stesso mentre li realizza. Invece di rimpiazzare Saint-Exupéry come illustratore, ho cercato di diventare una terza persona nella storia, qualcuno che osserva il pilota e il piccolo principe. Questa scelta mi ha reso libero, come illustratore, di immaginare il mondo del Piccolo Principe in ogni dettaglio. [...] Dopodiché, la bellezza e la saggezza della storia mi hanno fatto da guida”.
In queste pagine: in apertura e in alto nella seconda pagina, immagini da Il piccolo principe (Il Castoro, 2023) di Antoine de Saint-Exupéry; nella seconda pagina, in basso: immagini da Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie (Il Castoro, 2021) di Lewis Carroll; nella terza e sesta pagina, immagini da La zuppa pirata (Mondadori, 2022) di Neil Gaiman; nelle pagine di intervista, scatto per "Leggevo che ero" e altre fotografie realizzate da Mara Pace in occasione di Lucca Comics & Games 2022.
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I N D I C I
DAL N. 350 AL N. 399 E CIOÈ DAL MARZO 2018 AD OGGI, GLI ARTICOLI, LE RUBRICHE E I DOSSIER
CHE LA RIVISTA ANDERSEN HA PROPOSTO AI SUOI LETTORI.
a cura di Walter Fochesato e Barbara Schiaffino
IL PREMIO ANDERSEN
Ogni anno, in occasione del premio, la rivista dedica un ampio spazio ai libri premiati e ai loro autori, illustratori ed editori. Dal 2003 il servizio si è esteso anche alle iniziative di promozione della lettura e ai concorsi ilSognalibro (dal 2007) e Ambarabà Ricicloclò (dal 2013). Dal 2014, in collaborazione con l’A.I.E.-Associazione Italiana Editori viene assegnato anche il Premio Roberto Denti, dal 2016 Gianna e Roberto Denti, alla miglior libreria per ragazzi. Dal 2018 il concorso Serra Riccò. Il Paese delle Fiabe.
Motivazioni, interventi critici, cronache e commenti nei numeri: 353 (con articoli di Barbara Schiaffino, Walter Fochesato, Anselmo Roveda, Mara Pace, Martina Russo, Caterina Ramonda, Melania Longo e un racconto di Davide Morosinotto); 363 (con articoli di Barbara Schiaffino, Walter Fochesato, Anselmo Roveda, Mara Pace e Martina Russo); 373 (con articoli di Barbara Schiaffino, Walter Fochesato, Anselmo Roveda, Mara Pace, Martina Russo e Pino Boero); 384 (con articoli di Barbara Schiaffino, Walter Fochesato, Anselmo Roveda, Mara Pace, Martina Russo, le testimonianze di Cristina Bellemo, Daniela Iride Murgia, Fabian Negrin, Mauro Bellei, e un articolo con illustrazioni di Serena Mabilia); 393 (con articoli di Barbara Schiaffino, Walter Fochesato, Anselmo Roveda, Mara Pace, Martina Russo, e un articolo con illustrazioni di Serena Mabilia).
ARTICOLI
Guido Affini
Finzioni, emulazioni e responsabilità, n. 366
Maria Agostini
Scrivere insieme, n. 352
Al di là dell’esito, il percorso, n.362
Chiara Arena
Burattinaio (e molto di più). Incontro con Mariano Dolci, n. 376
Comunità educante. Dialogo con Paola Cavazzoni pedagogista di Reggio Children, n.389. Con un’illustrazione di Marco Paci
Mauro Bellei
SuperPezzi, n.389
Pagine nascoste, n.391
Silvia Bevilacqua
Qui e altrove c’è da pensare, n.356
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I N D I C I
Silvia Benvenuti
Dimenticare la morte, n.397
Pino Boero
Trecento anni ben portati (su Robinson Crusoe), n. 361. Con due schede di Walter Fochesato e Pier Paolo Rinaldi
Davide Boero
L’immaginazione infantile nel cinema sull’Olocausto, n.379. Con due schede di Federica Galvani e Martina Russo
Sara Boero
Bambole in viaggio, n.357
Sofia Campagna
Gemelli sconosciuti, n.395. Con una scheda di Anselmo Roveda
Francesca Campora
Libri e autori tra le righe, n.389
Gaia Cangioli
Thierry Magnier, n.351
Daniela Carucci
Questioni migranti, n. 352
Il viaggio di un laboratorio “Immagina di essere in guerra”, n. 352
Dentro al segno tracciato. Intervista a Francesca Biasetton, n.366
Baum! Intervista con Chiara Lagani, n.368
Destinazione Salento, n.369
Un punto di partenza e di ritorno, n.381
Il paese dei burattini, n.383
Cuore di Rap. Intervista a Chiara Rapaccini, n.388
Un’antologia calviniana, n.389
Rossella Caso
Il Castoro, n. 351
Questione di coding, n.356
“Je m’appelle Marie-Aude Cécile Brigitte
Murail”, n.361. Con un’intervista a cura di Rossella Caso e Anselmo Roveda
In ospedale, n.370
Passeggiata nelle Terre di Mezzo, n . 372 Intervista ad Angela Nanetti, n.380. Con una bibliografia a cura di Anselmo Roveda
Conversando con Camelozampa. Un’intervista a Francesca Segato e Sara Saorin, n.383
LupoGuido. Intervista a Virginia Portioli, n. 391
Settenove. Intervista a Monica Martinelli, n.397
Francesco Cassano
I burattini di Giancarlo Santelli, n.380
Gaia Cianfanelli e Giuliana Riunno
Diario in viaggio, n.383
LE COPERTINE D’AUTORE
con profili critici a cura di Walter Fochesato esclusi i numeri 350, 358, 367, 371, 381, 386, 387, 388
n. 350 – Alessandra Carli di Anselmo Roveda
n. 351 – BlexBolex
n. 352 – Paola Formica
n. 353 – Arianna Papini
n. 354 – Nicola Magrin
n. 355 – Antonio Boffa
n. 356 – Cruschiform. Con un’intervista di Mara Pace
n. 357 – Riccardo e Margherita
n. 358 – Axel Scheffer di Anselmo Roveda. Con un’intervista di Mara Pace
n. 359 – Benji Davies
n. 360 – Mauro Bellei. Con un contributo di Oriana Picceni
n. 361 – Jutta Bauer. Con un’intervista di Mara Pace
n. 362 – Thé Tjong-Khing. Con un’intervista di Martina Russo.
n. 363 – Marco Somà
n. 364 – Isabella Labate
n. 365 – Fabian Negrin
n. 366 – Tom Schamp. Con un’intervista di Mara Pace
n. 367 – Catherine Louis di Anselmo Roveda
n. 368 – Emma Shoard
n. 369 – Veronica Ruffato
n. 370 – Giulia Pastorino
n. 371 – Emanuele Bertossi di Anselmo Roveda
n. 372 – Chen Jiang Hong
n. 373 – Felicita Sala
n. 374 – Tom Haugomat
n. 375 – Mark Janssen
n. 376 – Giorgia Atzeni
n. 377 – Barroux
n. 378 – Ole Könnecke
n. 379 – Ignazio Fulghesu
n. 380 – Victoria Semykina
n. 381 – Isadora Bucciarelli di Anselmo Roveda. Con una scheda di Mara Pace
n. 382 – Emma Adbage
n. 383 – Andrea Antinori
n. 384 – Daniela Iride Murgia
n. 385 – Sergio Olivotti
n. 386 – Benjmin Lacombe di Martina Russo. Con interventi di Vera Salton e Walter Fochesato
n. 387 – Michelangelo Pistoletto di Martina Russo
n. 388 – Enrico Macchiavello di Anselmo Roveda
n. 389 – Sydney Smith
n. 390 – Angelo Ruta
n. 391 – MinaLima. Con un’intervista di Martina Russo
n. 392 – Elisabetta Civardi
n. 393 – Mariachiara Di Giorgio
n. 394 – Riccardo Guasco
n. 395 – Marianna Balducci
n. 396 – Carme Solé Vendrell. Con un’intervista di Anselmo Roveda
n. 397 – Aoi Huber Kono. Con un’intervista di Daniela Carucci
n. 398 – Per Gustavsson. Con un’intervista di Martina Russo all'autore e Anders Sparring
n. 399 – Kestutis Kasparivicius. Con un’intervista di Anselmo Roveda
ANDERSEN 15 I N D I C I
LE RUBRICHE
Librerie a zonzo a cura e con illustrazioni di Serena Mabilia
n. 381 – Pel di Carota.
n. 382 – Il treno di Bogotà
n. 383 – Tuttestorie
n. 384 – Dudi
n. 385 – Montefeltro Libri
n. 388 – Librerie sui canali
n. 389 – Il piccolo giardiniere
n. 391 – Piazza Grande
n. 392 – All’ombra del Baobab
n. 393 – Farollo e Falpalà
n. 396 – Nel cuore di Milano
n. 397 – In riva all’Adige
L’astrolabio di Teresa Buongiorno
n. 351 – Presi nella rete
n. 356 – Il futuro è già cominciato
n. 366 – Libri da non perdere
n. 368 – Integrazione e dintorni
Leggère le scienze di Luca Novelli
n. 351 – Aristotele e Alessandro
il Grande
n. 360 – Grazie Luna
n. 362 – Geniale come Leonardo. Con una scheda di Walter Fochesato
n. 366 – Magellano 500
n. 386 – Disegnare fa bene alla scienza
n.391 – Louis Pasteur: te lo do io il vaccino
n.396 – La primavera di Rachel
Chiara Codecà
Ursula K.Le Guin, n.356
Creatori di mondi: Lee & Howe, n.361
Matteo Corradini
L’amore ai tempi del Corona. Lezioni sul sofà, n.371
Lorenzo Coveri
Dante 700 di tutto un pop. Con due schede di Martina Russo
Jessica Cugini
Sketch Symphonies, n.369
Mariapia De Conto Passione poetica, su Pietro Formentini, n.371
Walter Fochesato
Yambo nello spazio, n. 350 Incubi Liberty, n.368
L’unione fa la forza (su Guizzino di Lionni), n.369 Una rassegna fascinosa e rigorosa, n.371 Bella Ciao. Storie di un canto di lotta, n.377 Pinin Carpi, n.378 Ro Marcenaro, n.378 I libri di Gabriella, n.388 Sempé o del sorriso, n.396
Federica Galvani
Fantasy italiano, n. 398. Con una scheda di Guido Affini
Lorenzo Luatti
Pinocchio predestinato all’espatrio, n. 371 La comparsa dei migranti, n.377
Anni duemila: i migranti nei libri, n.379 Come un orso nel Perù, n.391
Stefano Gorla Maicol & Mirco, n.362
Francesca Romana Grasso e Marina Petruzio
Sguardo a Oriente, n.351
Annamaria Gozzi
Casa delle storie, n.361
Federica Iacobelli
Sull’esistenza della letteratura teatrale, n. 379 Libri da leggere. Riflessioni sulla letteratura teatrale, n.380
Vania Imbrogiano
Immaginazione sostenibile, n.386
Serena Mabilia
Libreria, nome femminile, n.376
Benedetta Massaro
Famiglia: nome plurale, n.392
Andrea Mazzotta
Super conflitti, n.357
Nel nome di Tex, n.358. Con un’intervista a Mauro Boselli
Leo Ortolani. Intervista a un maestro del fumetto, n.367
Supereroi. Con un’intervista a Chris Claremont, n.368
Senza tempo, n.369
Alberto Melis
Scrittori e illustratori per i ditti civili. Con il testo dell’appello, n.355
Carlo Milani
Pedagogia hacker, n.359
Monica Monachesi
RiVolti è relazione, n.361
16 ANDERSEN
I N D I C I
Serena Musso Capozzi
Storie che curano, n. 398
Sandro Natalini
Anima e corpo, n.355
Varcando la soglia dell’albo illustrato, n.356
Uno spazio per l’immaginazione, n.357
La sintesi in diretta, n.358, con gli studenti dell'ISIA di Urbino
Il senso della fibra, n.359
La piega riflessioni al limite, n.368
Immaginare il futuro, n.370
Matteo Nodari
Tocca a te, n.378
Franca Ortu
Christine Nöstlinger, n.359
Ottimomasimo e SCoSSE
Fammi capire. Corpi e sessualità nei libri illustrati, n.366
Mara Pace
Michael Morpurgo, n. 355
Disegnare le scienza, n.356
Ascoltando l’infanzia, n.357
Incontro con Arianna Papini, n.360
Ad alta voce o in silenzio, n.367
Storie da indossare, n.368
Andrew Clements, n.369
Come uno scienziato, n.370
La camera verde. Su Margaret Wise Brown, n. 375
I libri in aula al tempo del virus, n.377
Memorie d’infanzia, n.378
Dare voce, n.379
Tana Hoban, n.381
Ad alta voce, n.382
Helen Oxenbury, n.383
Brividi di paura, n.383
Guardare il bambino che legge, n.386
Dialogo sui libri-gioco. Incontro con Loredana Farina. Con testimonianze di Alessandra
Marin e Nicolò Venturi, n,388
Nel segno di Dick Bruna, n.389
Noi e le bestie (su Ylla), n.391
Scatti dalla Siria, n.392
Cucinare a scuola, n.396. Con una nota di Federica Buglioni, Sull’educazione alimentare
Il gioco narrato, n.398
Reginaldo Palermo
Sulla valutazione, n .376
Educazione civica, n.377
La scuola che ci attende, n.395
La scuola fa i conti, n.398
Vittoria Paolilli
Faccio tutto da me, n.391
n. 350. Visioni d’infanzia. Raccontare l’età evolutiva A cura di Anselmo Roveda. Articoli di Mara Pace, Martina Russo, Gabriella Zucchini, Rossella Caso, Caterina Ramonda, Cristina Busani.
n. 354. La montagna e l’immaginario
Con articoli di Pino Boero, Caterina Ramonda, Mara Pace, Walter Fochesato, Orietta Berlanda, Melania Longo, Massimo Angelini, Stefano Trucco, Stefano Piana e tre interviste a Paolo Cognetti, Reinhold Messner e Giuseppe Festa curate rispettivamente da Monica Zecchino, Anselmo Roveda e Anna Pedemonte.
n.364. L’educazione alla lettura contrasto alla povertà educativa Articoli di Anselmo Roveda, Giulio Cederna, Pino Boero, Riccardo Damasio, Carla Ida Salviati, Caterina Ramonda, Barbara Schiaffino, Donatella Trotta, Loredana Perego, Lucia Tringali.
n.365. Gianni Rodari verso il 2020
Articoli di Pino Boero, Walter Fochesato, Rossella Caso, Carla Ida Salviati, Bernard Friot, Maria Truglio, Elvira Apone, Tito Vezio Viola, Teresa Buongiono, Laura De Biase, Martina Russo. Con due interviste a Sara Rubinelli, a cura di Barbara Schiaffino e ad Armando Traverso e Orietta Fatucci, a cura di Anselmo Roveda.
n. 374. Dentro casa e all’aria aperta
Articoli e testimonianze di Anselmo Roveda, Walter Fochesato, Andrea Mazzotta, Daniele Petruccioli, Pompeo Vagliani, Da-
L’arte della stampa lenta, n.395
Animazione a otto mani, n.397
Germana Paraboschi
Siamo ancora capaci di leggere?, n. 359
Si può insegnare l’empatia?, n.371
Della Passarelli
Bart Moeyaert. Con una scheda di Martina Russo, n. 367
Donata Pasteris e Bruna Cortese
Lettura e scuola ai tempi del Covid, n. 385
Martina Pazzi
L’insetto e il gigante. Kafka e un antimodello pedagogico, n.375
Anna Pedemonte
Filosofia e bambini, n. 368
Ludendo docere, n.385
La scrittura non va in esilio, n.398
Anna Peiretti
Una biblioteca per l’inclusione, n.359 Oltre il testo, altre letture, n.360
Loredana Perissinotto e Salvatore
Guadagnolo
Un settembre a Procida, n.388
niela Carucci, Pino Boero, Martina Russo, Caterina Ramonda, Vanessa Niri.
n. 387. Agenda 2030 ONU. Obiettivi per lo sviluppo sostenibile
A cura di Claudia Diaspro e Barbara Schiaffino. Articoli di Daniela Carucci, Walter Fochesato, Federica Galvani, Enrico Macchiavello, Mara Pace, Anselmo Roveda, Martina Russo, Caterina Ramonda, Vera Salton, Donatella Trotta. Testimonianze di Irene Biemmi, Guido Maria Brera, Giulio Cederna, Robertro Cingolani, Nando Dalla Chiesa, Alberto Diaspro, Giuliano Doria, Paolo Foglizzo, Enrico Neri, Roberta Passoni, Virna Toppi, Matteo Torretta, Mario Tozzi, Antonella Viola, Ilaria Vita, Alessia Zecchini.
n. 390. 100 anni di Mario Lodi
A cura di Pino Boero. Articoli e schede di Pino Boero, Guido Quarzo, Walter Fochesato, Simonetta Maione, Aldo Pallotti, Carla Ida Salviati, Donatella Trotta, Anselmo Roveda, Giorgio Scaramuzzino, Mara Pace, Claudia Diaspro. Con interventi di Orietta Fatucci, Beatrice Fini, Daniele Novara, Loredana Perissinotto, Barbara Schiaffino, Simone Tonucci.
n. 394. Un’estate al mare Articoli di Walter Fochesato, Martina Russo, Anselmo Roveda, Beatrice Masini, Caterina Ramonda, Mara Pace, Serena Mabilia, Lorenzo Coveri.
ANDERSEN 17
I N D I C I
I NUMERI SPECIALI
I DOSSIER E LE SERIE
I dossier comprendono anche l’Indice ragionato a cura di Walter Fochesato e Barbara Schiaffino dal n. 300 al n. 349, pubblicato nel n. 350, con una nota di Barbara Schiaffino.
Sulla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna
n. 351. A cura di Mara Pace
n. 361. A cura di Mara Pace
n. 372. A cura di Mara Pace. Con un intervento di Elena Pasoli e due testi di Mara Pace e Walter Fochesato su Claudia Palmarucci. Con testimonianze di Francesca Archinto, Della Passarelli e Sante Bandirali.
n. 383. A cura di Mara Pace
n. 391. A cura di Mara Pace
Il mio libro per Natale
n. 358. A cura di Martina Russo
n. 368. A cura di Martina Russo
n. 378. A cura di Martina Russo e Serena Mabilia
n. 388. A cura di Martina Russo e Serena Mabilia
n. 398. A cura di Martina Russo e Serena Mabilia. Con due schede di Martina Russo e Federica Galvani
Anno Rodariano 2020
Walter Fochesato, Ullalà è una cuccagna, n. 367
Lorenzo Luatti, Rodari e l’emigrazione, n.368
Vanessa Roghi, La tigre di carta, n.370
Walter Fochesato, Rodari e Munari, n.371
Eva Nicewicz, Sulla fortuna di Rodari in Polonia, n. 375
Carla Ida Salviati, Rodari, tante storie, n.376
Walter Fochesato, L’accento sull’A, n. 376
Ilaria Capanna, Un inviato speciale. Gianni Rodari giornalista, n.377
Walter Fochesato, Storie di Gianni, n.377
Walter Fochesato, La fragile amica del colore. Maria Enrica Agostinelli, n.380
Walter Fochesato, Gli arabeschi di Flora Capponi, n.381
Walter Fochesato, Nel segno di Mauro Maulini, n.382
Fanuel Hanan Diaz, Gianni Rodari e il mondo della fantasia, n.385
n. 357. L’informazione per bambini e ragazzi. Interventi di: Martina Russo, Anselmo Roveda; Jessica Cugini, Cesare Martinetti
n. 360. Grazia Nidasio. Con articoli e testimonianze di Matteo Corradini, Walter Fochesato, Ivan Giovannucci e Pierangela Fiorani
n. 372. Scuola, infanzia e lettura ai tempi della Covid-19. A cura di Anselmo Roveda. Con articoli di Pino Boero, Laura Di Biase, Anna Caruccio, Antonella Botti, Francesca Lorusso, Caterina Bruzzone, Maria Agostini, Filomena Grimaldi, Daniela Carucci e Caterina Ramonda. Con illustrazioni di Enrico Macchiavello
n.375. Dentro casa e all’aria aperta. Articoli di Mara Pace, Vera Salton e Massimiliano Tappari
n.386. In ricordo di Renata Gostoli. A cura di Barbara Schiaffino. Con testimonianze di Emanuela Bussolati, Giulia Orecchia, Fernando Rotondo, Loredana Farina, Ilaria Tontardini
n.399. Dossier Lituania. A cura di Anselmo Roveda. Con contributi di Inga Mitunevičiūtė, Eglė Baliutavičiūtė, Toma Gudelytė. Con due schede di Mara Pace e Federica Galvani
Daniele Petruccioli
Tradursi, per ragazzi, n.366
Il richiamo. Confrontarsi con un classico di Jack London, n.368
L’infanzia di un grande scrittore. Intervista a Luandino Vieira, n.370
Tradurre la fantasia. Intervista a Valentina Daniele, n.376
Sguardo scandinavo. Intervista a Laura Cangemi, n.377
Orwell in traslation, n.378
Nello spazio di un balloon. Intervista a Giovanni Zucca, n.380
Ritradurre le fiabe, n.385
Uno, cento, mille Huckleberry, n.391. Con un’intervista a Franca Cavagnoli
Dare voce ai manga. Intervista a Federica Lippi, n.395
Oriana Picceni
Poesia disegnata, n.351
A casa di Pulcinoelefante, n.352
La meraviglia all’improvviso, n.356
Mondi di carta, n.358
Caterina Ramonda
Scuole di montagna, n. 351
Cartolina da Montreuil, n. 359
L’esperienza di Dulala, n.360
Voglia di libertà, n.361
Memorie di futuro, n.362
Storie d’òc, n. 369
Passeurs d’umanità, n.376
Bambini e touchscreen, n.379
Sul plurilinguismo, n.381
La revue Dessinée, n.391
C’est la poésie, n.397
ABC d’òc, n.398
Elisabetta Realdon
A spasso con i libri. Da Trento a Genova, n. 355
Anselmo Roveda
Io, tu, noi...siamo storie, n. 356
Marina Colasanti, n.358
Rakel Helmsdal, n.358
Ermnia Dell’Oro, n.359
Liguria in fiaba, n.361
Da io a noi, n.361
Per legge(re), n.370
Etciù. Libri, raffreddori e starnuti, n. 371
Libri da leggere e da ascoltare. Intervista a Chiara Belliti, n.376
Sogni corsari. Intervista a Giuliana Fanti, n.377
A quattro mani. Intervista a Guido Quarzo e Anna Vivarelli, n.378. Con una scheda di Carla Ida Salviati
Fedriani, i libri e la lettura, n.382
Sguardo italiano, n. 386
Singolare e plurale, n.386. Con interventi di Mara Pace e Gaia Cangioli
Giampaolo Dossena, n.385. Con un testo di
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I N D I C I
Roberto Denti (Nati a Cremona)
Di fronte alla guerra, n.392
Viva la lingua viva!, n.395
Ciak e campanella, n.397
Guerra e pace, n.398
Tiziana Roversi
La bambola brutta di Renata Viganò, n.352
Martina Russo
Wes Anderson, n. 351
Ambarabà ricicloclò (sui limerick), n. 355 Invito alla lettura, n.356
Adolescenti che leggono, n.358. Con una nota di Caterina Ramonda
Sulla pelle di bisonte, n.359
In simboli, una panoramica, n.360 Incollati sullo schermo, n.361
Natura in città, n.361
Gioco in biblioteca, n.366
Il ritorno degli Orsi, n.367
Allarme clima, n.369
Audiolibri/In ascolto, n.371 Intervista a Brian Selznick, n.372
Ambarabà ricicloclò. Da cosa nasce cosa, n. 375 Dell’inadeguatezza, n.377 Cosa (non) vedremo in sala, n.378 FarFarFare, n. 382
Il dado e l’alfabeto: un alleato fedele, n.385 Frankfurter Buchmesse. Come le ciliegie, n.396
Vera Salton
Tane d'infanzia. Luogo di socialità e silenzo, n. 375
Carla Ida Salviati
Infanzia a rischio, n. 351
I migranti che eravamo, n. 352
Ai margini della grande rivoluzione. Con un’intervista a Gino Roncaglia, n. 355
Il fantastico mondo di Emma Perodi, n. 358
Un giornale scritto dai bambini. L’esperienza di Mario Lodi, n.375
Giorgio Scaramuzzino
Pretesti teatrali, n. 351
Barbara Schiaffino
Hawking e il mistero dei buchi neri. Sette domande a Luca Novelli, n. 361
Intervista ad Angelo Piero Cappello, n.372
Dante Alighieri scienziato infernale, n.379
Un paese per gli spaventapasseri. Intervista a Silvia Porcile e Ivana Zanella, n.385
Scuola primaria di Rossiglione
Esperienze “Jimbo”, un libro per crescere insieme, n.352
Saverio Simonelli
Luigi Santucci, n.362
Susi Soncin
Un’esperienza di lavoro in rete, n.370
Giulia Taccone e Cecilia Zacconi
Una storia lunga 150 anni, n. 367
Massimilano Tappari
Giulia Niccolai, n.356
Ciccì Coccò da tenere sul comò, n.366. Con una nota di Enzo Arnone
Ode al vento. Un'idea di museo, n. 375
Donatella Trotta
Poesie di Natale, n.358
Intervista a Vinicio Ongini, n. 366
Fiabe per Theodora, n.380
Passione Sepulveda, n.382
Non solo cicale e formiche, n.383
Flip, al suo esordio, n.386
Atlanti babelici, n.392
Eva Valvo
Sponda danese, n.369
Intervista a Bjorne Reuter, n.372
Le parole di Pippi, n.377
Nel paese delle parole tradotte, n.379
Primavera di letture arabe, n.381
Una realtà più grande, n.389. Con una scheda di Martina Russo
Sushi, yokai e caramelle magiche, n.395
Gabriella Zammataro
Dino e la farfalla, n.379
Vetrina
Vetrina è lo spazio dedicato alla presentazione, in forma di recensione approfondita, delle novità librarie più significative. Nel periodo in esame sono apparse complessivamente 1196 vetrine a firma di: Walter Fochesato (234), Martina Russo (187), Mara Pace (185), Anselmo Roveda (141), Caterina Ramonda (114), Vania Imbrogiano (94), Anna Pedemonte (87), Daniela Carucci (67), Federica Galvani (53), Vera Salton (26), Guido Affini (28), Fausto Boccati (21), Andrea Mazzotta (18), Lara Vozella (18), Donatella Trotta (15), Carla Ida Salviati (2), Germana Paraboschi (2), Carla Colmegna (2), Zelia Pastore (2), Andrea Rauch (1), Francesca Lorusso (1).
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I N D I C I
BOLOGNA in FIERA
BOLOGNA RAGAZZI AWARD: VINCITORI E MENZIONI
Il BolognaRagazzi Award (BRAW), prestigioso riconoscimento internazionale della Bologna Children’s Book Fair nato nel 1966, va in cerca ogni anno dell’eccellenza dei progetti grafico-editoriali rivolti all’infanzia, segnalando di volta in volta le nuove tendenze. Da alcuni anni è presente una sezione per il fumetto e quest’anno troviamo una categoria speciale dedicata alla fotografia. Al contrario del 2022, sono pochi i titoli che abbiamo già la fortuna di poter sfogliare in lingua italiana. La vincitrice assoluta della Fiction è però già nota anche da noi, perché pubblicata da Valentina Edizioni e da Kite. Yael Frankel conquista la giuria con Todo lo que pasó antes de que llegaras (Limonero, 2022), albo narrato in prima persona da un bambino che attende la nascita di un fratello o di una sorella. Un libro che i giurati definiscono “sobrio per forme e colori nella scelta di una palette ridotta di arancioni e blu” dove “ogni doppia pagina restituisce la narrazione di una vicenda che è insieme personale ed universale”. Tra i titoli pubblicati in Italia di Yael Frankel, illustratrice argentina, ricordiamo l’ultimo uscito, nel 2020: (amore) A prima vista (Kite), albo illustrato che racconta l’amore, l’incontro con l’altro e la ricerca di se stessi; tutte tematiche che tornano spesso nel lavoro dell’autrice. Tra le menzioni speciali della Fiction troviamo un titolo già tradotto: Spinne spielt Klavier di Benjamin Gottwald, pubblicato da Carlsen Verlag in Germania e tradotto in Italiano da Terre di Mezzo con titolo Sdeng bum splash! Il grande libro dei rumori. Un libro senza parole, di oltre 150 pagine, che invita ad “ascoltare” le immagini. La giuria lo definisce “una divertente esperienza di lettura sonora, un libro perfetto da leggere insieme.” Le altre menzioni vanno a Thump! Thump! Thump! (21st Century Publishing Group) di Yu Yi con illustrazioni di Wang Zumin, dove si gioca al telefono senza fili, e al leporello Moving Away (NCSOFT Corporation) di Ji Yeon Lee, che arrivano rispettivamente da Cina e Corea del Sud.
Vince il Bologna Ragazzi Award per la categoria Non Fiction un titolo illustrato a più mani. The art of Protest di De Nichols, con illustrazioni di Diana Dagadita, Saddo, Olivia Twist, Molly Mendoza, Diego Becas (Big Picture Press) è descritto dalla giuria come “un omaggio all’arte come forma di espressione e protesta politica” e si conclude con un invito all’azione rivolto ai giovani lettori. Due le menzioni speciali: Ogledalo bez mana (The Flawless Mirror) di Agata Lučić (Mala Zvona), che arriva dalla Croazia e riflette sulla percezione del corpo in adolescenza nell’era dei selfie; e Woven of the World di Katey Howes (Chronicle Books), un viaggio nel mondo dell’arte tradizionale della tessitura con le illustrazioni di Dinara Mirtalipova (che firma la serie dei Grattalibri edita da L’ippocampo in Italia).
Riceve il premio come miglior Opera Prima un libro che narra una storia vera ambientata nel Sud Tirolo rurale del XIX secolo: Mariedl. Une histoire gigantesque, pubblicato in Belgio da Versant Sud, è firmato da Laura Simonati, artista italiana già presente nel catalogo di Corraini con un titolo dedicato a Santa Lucia e autrice dell’illustrazione per il Festivaletteratura di Mantova nel 2022. Una menzione speciale è stata invece assegnata al titolo coreano The Blue: Bench, scritto e illustrato da mia (Studio Woom), un albo di formato speciale dove si compongono centinaia di diverse immagini e incontri attorno a una panchina. Il premio speciale della giuria New Horizon è stato assegnato a El bolso di María José Ferrada, illustrato da Ana Palmero Cáceres (Alboroto Ediciones, Messico), un libro di immagini tattili da leggere e ascoltare a occhi chiusi. Dell’autrice ricordiamo i racconti brevi, l’autobiografia d’infanzia e le poesie pubblicate da Topipittori rispettivamente in Case (ill. Pep Carrio), Un albero, una gatta un fratello e Il segreto delle cose (ill. Gaia Stella).
La categoria speciale di quest’anno è dedicata alla fotografia, celebrata soprattutto nel suo forte potere documentario, accanto alle infinite declinazioni artistiche. Il vincitore assoluto è Seen and Unseen di Elizabeth Partridge con immagini di Lauren Tamaki (Chronicle Books), dove la fotografia aiuta nel dialogo con l’illustrazione a far luce su “verità storiche, rimosse o taciute in tempo di guerra” e in particolare l’incarcerazione dei giapponesi che si trovano negli Stati Uniti all’indomani dell’attacco a Pearl Harbor. Una
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menzione speciale va a uno dei grandi nomi francesi della fotografia nei libri per l’infanzia, Claire Dé, per il suo libro tutto cartone Qui veut jouer aver moi? (Edizioni des Grandes Pesonnes). Le altre menzioni vanno a Cache-cache cauchemars di Jean Lecointre (Éditions Thierry Magnier), dove la fotografia è elaborata in una giocosa chiave horror, e O deus do marujo di Flávia Bomfim (Pallas Editora, Brasile).
I vincitori della sezione sono divisi per fasce d’età: Whose Sock? di Sun Jun (Sin Yi Publications, Cina) per i più piccoli, dove un gatto cerca il proprietario di un insolito calzino giallo; il fumetto interattivo
Un matin di Jérôme Dubois e Laurie Agusti (La Partie, Francia); e per i più grandi una graphic novel che arriva dal Giappone: Planetarium Ghost Travel The Art of Sakatsuki Sakana (PIE International) di Sakana Sakatsuki, che narra l’inquietudine e la solitudine di un giovane viaggiatore spaziale.
A scegliere i vincitori tra gli oltre 2300 titoli candidati da 59 Paesi e regioni del mondo sono state diverse giurie. Per Fiction, Non Fiction, New Horizon e Opera prima i giurati erano Doris Breitmoser (Germania); Riccardo Falcinelli (Italia); Orna Granot (Israele); e Dee Lalljee (Regno Unito). Per la categoria Comics hanno letto e valutato Roel Daenen (Belgio); Igort (pseudonimo di Igor Tuveri, Italia); Bill Kartalopoulos (USA), e per la categoria Fotografia Walter Guadagnini (Italia); Laurence Le Guen (Francia); Junko Yokota (Giappone).
I libri che hanno vinto il BRAW saranno come sempre esposti all’ingresso della Fiera, accanto alla Mostra Illustratori Sarà inoltre ospitata dalla Bologna Children’s Book Fair la mostra The BRAW Amazing Bookshelf, con una selezione di oltre cento proposte candidate al premio, perché possano essere sfogliate e lette dai visitatori.
(mara pace)
PREMIO CARLA POESIO
È Caterina Foglieri dell’Università di Bologna – Scienze della formazione primaria, con la tesi Tra voli e cadute. Gli atterraggi di fortuna nella letteratura per l’infanzia, la vincitrice della quinta edizione del Premio Carla Poesio, riconoscimento istituito dalla Bologna Children’s Book Fair nel 2018 in ricordo di Carla Poesio (1926-2017), nota studiosa di letteratura per l’infanzia, che ha collaborato con la Fiera del Libro per Ragazzi fin dalla sua progettazione. “La tesi premiata quest’anno” scrive la Giuria, “esplora con originalità il tema del volo e della caduta (…) prendendo le mosse dalle tracce lasciate da due grandi autori nel deserto, A. de Saint Exupèry e R. Dahl, per dipanarsi tra romanzi, fiabe, albi illustrati in un appassionato viaggio alla scoperta della profondità racchiusa in questi simboli, vere e proprie metafore della crescita.”
La giuria, composta da Emma Beseghi (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Pino Boero (Università di Genova) e Lorenzo Cantatore (Università Roma Tre) ha scelto la tesi di Caterina Foglieri tra le 13 pervenute per la quinta edizione del Premio. Facevano parte della terna finalista anche Storie versi. Letteratura per l'infanzia ed ecocriticismo: un'esperienza di ricerca osservativa con i bambini di 5 anni di Giulia Grandesso dell’Università di Padova – Scienze Formazione primaria; e Smarrirsi tra rami e radici: leggere la letteratura per l’infanzia a scuola di Alessandra Sala dell’Università di Torino - Scienze Formazione primaria.
Le tesi vincitrici sono state pubblicate da Edizioni ETS nella collana Bagheera – l’ultima è uscita nel 2022, Tracce di materia e luce nella letteratura per l’infanzia: la preziosità dell’Oro tra il qui e l’Altrove di Alice Galletti – mentre la tesi vincitrice del 2022, firmata da Noemi Fiorito e dedicata a Rodari, sarà pubblicata nel corso di quest’anno.
SILENT BOOK CONTEST 2023
Il bando della X edizione del Silent Book Contest, primo concorso internazionale per inediti dedicato agli albi senza parole intitolato alla memoria di Gianni De Conno, si è chiuso lo scorso 5 febbraio.
I titoli finalisti di questa nuova edizione saranno presentati in anteprima alla Bologna Children’s Book Fair 2023 al Caffè degli Illustratori lunedì 6 marzo alle ore 17 ed esposti in mostra dal 6 al 9 marzo, sempre alla BCBF. Il vincitore sarà proclamato al Salone Internazionale del Libro di Torino che è in programma tra il 18 e il 22 maggio, dove sarà di nuovo possibile visitare la mostra dei finalisti.
La giuria è presieduta da Walter Fochesato ed è composta da Emanuela Bussolati, Eros Miari, Rina Allek (vincitrice del Silent Book Contest 2020 – Russia), Elena Pasoli, Sonja Riva, Sara Wang, Javier Zabala, Patrizia Zerbi.
Il titolo vincitore del 2022, Avventura nel Regno di Porcellana di Katerina Illnerova, successivamente pubblicato da Carthusia, è tra i finalisti del Premio Andersen 2023 nella categoria Miglior libro senza parole. Il libro vincitore della sezione Junior 2022 è invece Cercasi Gamba! di Irene Frigo, anche questo entrato a far parte del catalogo di Carthusia.
Il Silent Book Contest è organizzato da Carthusia edizioni insieme a Bologna Children’s Book Fair, il Salone Internazionale del Libro di Torino, il Comune di Mulazzo e l’Associazione Montereggio Paese dei Librai, IOB International Organization of Book Towns, il Centro per il libro e la lettura, e IBBY Italia, oltre allo sponsor BPER Banca e al media partner RAI Ragazzi.
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MOSTRA ILLUSTRATORI
Sono 80 gli artisti, da 28 Paesi del Mondo, selezionati per la Mostra Illustratori 2023, esposizione che accoglie da quasi sessant’anni i visitatori all’ingresso della Bologna Children’s Book Fair. Accanto agli undici illustratori della Repubblica Popolare Cinese, il Paese più rappresentato nella selezione di quest’anno, troviamo cinque artisti italiani: Andrea Antinori, artista già presente in mostra nel 2021 e che negli ultimi anni ha illustrato opere di Mario Lodi, Gianni Rodari, Italo Calvino; Beatrice Cerocchi, illustratrice e architetto, firma copertine di romanzi e albi illustrati, tra i quali ricordiamo Il Natale del porto (testo Mathilde Tourbillon, Clichy) e Il giardino più bello (testo di Luca Tortolini, Il Castoro); Giovanni Colaneri, finalista nel 2020 al Silent Book Contest con il progetto La serra, successivamente pubblicato da Carthusia; Lorenzo Sangiò, del quale ricordiamo I tre porcelli (Carthusia) e Sherlock Holmes e il caso del rinoceronte scomparso (scritto da Fabian Negrin per Orecchio Acerbo); e Liuna Virardi, autrice tra gli altri di Pieno Vuoto (testo di Cristina Bellemo, Topipittori), ABC dei Popoli (Terre d Mezzo) e Piovono gatti! Le più divertenti espressioni da veri inglesi (Einaudi Ragazzi).
Il compito di selezionare gli illustratori in mostra tra gli oltre 4300 candidati da 91 Paesi del Mondo è stato come ogni anno affidato a una diversa giuria di esperti, composta da esperti da tutto il mondo: Gusti (Gustavo Rosemfett, insegnante, illustratore e autore), Christine Morault (fondatrice di Éditions MeMo, Francia), Sidney Smith (autore pluripremiato all’estero e illustratore di Io parlo come un fiume, SuperPremio Andersen 2022, pubblicato in Italia da Orecchio Acerbo), Eric Telfort (illustratore, artista e insegnante di illustrazione digitale e Character Design della Rhode Island School of Design, Stati Uniti) ed Erik Titusson (già direttore dell’Astrid Lindgren Memorial Award, fondatore di Lilla Piratförlaget, casa editrice indipendente svedese). Le illustrazioni in mostra saranno raccolte nell’Illustrators Annual, catalogo edito da Corraini in italiano e inglese, con la copertina di Suzy Lee, vincitrice dell’H.C. Andersen Award 2022, artista coreana alla quale sarà dedicata una personale all’interno della Fiera. I partecipanti under 35 della Mostra Illustratori sono ogni anno candidati al Premio Internazionale di Illustrazione Bologna Children’s Book Fair - Fundación SM: un premio che offre al vincitore un assegno importante, con l’intento di garantirgli la tranquillità per creare, in un anno, un albo illustrato che verrà pubblicato e lanciato sul mercato mondiale dalla casa editrice spagnola SM. Il vincitore per il 2022 è stato l’illustratore messicano Andrés López, per la sua “rappresentazione evocativa della natura con una forte trama pittorica e uno stile tradizionale di grande meticolosità.”
Sempre tra i partecipanti alla Mostra Illustratori, in questo caso Under 30 e ancora inediti, dal 2012 viene assegnata una borsa di studio che consente di frequentare a titolo gratuito ARS IN FABULA - Master in Illustrazione per l’Editoria, lavorando a un progetto libro assegnato all’illustratore da uno degli editori partner del Master. Nel 2022 il premio è stato assegnato all’artista francese Alice Ourghalian. Al termine della Fiera, la Mostra Illustratori viaggerà tra le grandi capitali e città del mondo. Le prime tappe toccano tradizionalmente il Giappone (Museo d’Arte Itabashi, dal 24 giugno al 13 agosto; Museo d’Arte Memoriale di Nishinomya City Otani, dal 19 agosto al 9 ottobre; Museo d’Arte Ishikawa Nanao, dal 10 novembre al 17 dicembre) per proseguire poi in Cina. (mara pace)
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S P E C I A L E B O L O G N A
BEATRICE ALEMAGNA. UNA MOSTRA, UN SAGGIO, UN INCONTRO
Nell’ambito di BOOM! Crescere nei libri - il festival diffuso promosso dal Comune di Bologna e BolognaFiere e curato dal Settore Biblioteche e Welfare culturale e da Hamelin nell’ambito del Patto per la Lettura Bologna - il 6 marzo, negli spazi espositivi di Palazzo Paltroni, inaugurerà la mostra Le cose preziose. L’ostinata ricerca di Beatrice Alemagna, dedicata alla grande illustratrice già insignita del Premio Andersen nel 2010. La mostra, aperta fino al 26 aprile 2023, è curata da Hamelin con il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e la collaborazione di Bologna Children’s Book Fair. L’esposizione, realizzata insieme all’artista, presenta oltre 200 opere, anche con materiali inediti, concentrandosi sui nodi più profondi della poetica di Alemagna e del suo narrare per parole, spazi compositivi e immagini. Ad accompagnare la mostra uscirà Alfabeto Alemagna, volume monografico curato da Hamelin ospitato nella collana “Topi Saggi“ di Topipittori. L'autrice, inoltre, sarà ospite di un incontro pubblico all’Accademia di Belle Arti di Bologna giovedì 9 marzo alle ore 16.00.
RICORDANDO VANNA
In Fiera, mercoledì 8 marzo 2023, alle 11,00 presso il Book Lovers' Bistrot, si terrà l’incontro Vanna Cercenà, una vita di scrittura, passione e impegno civile, organizzato da Lapis edizioni in collaborazione con la rivista Andersen. A ricordare e ripercorrere l’opera e l’impegno di Vanna Cercenà (1935-2022), Premio Andersen come Miglior Scrittrice nel 2015, gli interventi di Anselmo Roveda, Pino Boero, Sara Marconi, Arianna Papini e Bruno Tognolini.
ILLUSTRARE PER... ?
Come cambia l'illustrazione a seconda che si parli all'infanzia o a un pubblico adulto? Quali sono le strategie degli autori che disegnano per entrambi? Se ne parla martedì 7 marzo alle 18,30 alla libreria Coop Ambasciatori (Via degli Orefici 19, Bologna) con Anselmo Roveda e con gli illustratori Andrea Antinori e Alessandro Sanna, due degli autori impegnati nella collana di narrativa illustrata “I Biplani” di Terre di mezzo Editore. A seguire vernissage della mostra di illustrazioni di Lorenzo Mattotti, Lucio Schiavon, Andrea Antinori, Alessandro Sanna, Guido Scarabottolo, tratte dalle opere della collana.
ANNIVERSARI
Bologna fa 60! Nel 1964 la prima edizione della Bologna Children's Book Fair (BCBF) che oggi, dunque, festeggia sessant’anni di lavoro di scouting, di ricerca e di crescita continua; un lavoro che ha fatto sì che Bologna sia diventato il più importante appuntamento mondiale dedicato allo scambio di diritti editoriali per bambini e ragazzi, luogo dove idee da ogni parte del mondo si incontrano dando vita a nuove creatività. Un traguardo importante che si fa ora occasione di analisi dei risultati raggiunti e insieme di sguardo al futuro con idee, energie e progetti nuovi. A festeggiare ci saranno 1350 espositori in arrivo da circa 90 Paesi e regioni del mondo: "Still rocking at 60!". Gli anniversari però non finiscono qui. Restando agli editori italiani ci saranno, infatti, da festeggiare i 30 anni di Editoriale Scienza e de Il Castoro, i 20 anni di Ippocampo, i 10 anni di Minibombo e di Settenove. Sorprese, feste e appuntamenti tutti da soprire seguendo gli editori.
TRADURRE CALVINO
A celebrare i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino, oltre alla mostra Eccellenze Italiane. Figure per Italo Calvino omaggio della BCBF, si terrà al Caffè Traduttori, il cui ricco programma potrà essere consultato in rete, l'incontro Reinventare Calvino: la parola ai traduttori. Otto traduttori da otto differenti lingue - Oana Bosca-Malin (romeno), Toma Gudelyte (lituano), Burkhart Kroeber (tedesco), Gašper Malej (sloveno), Martin McLaughlin (inglese), Neva Michevac (bulgaro), Martin Rueff (francese), Julijana Vučo (serbo) - racconteranno della loro esperienza intorno ai testi calviniani; appuntamento lunedì 6 marzo alle 12,00.
42 ANDERSEN
S P E C I A L E B O L O G N A
Questo è solo un assaggio dello speciale numero 400 di Andersen...
scopri il numero completo e i fnalisti del Premio Andersen a BCBF 2023 al Pad. 26 - stand A72 dove troverai anche i monografci dedicati a Mario Lodi e all’Agenda 2030
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