in Val di Sole
L’associazione Bottom Up è composta da ex studenti del Master “World Natural Heritage Management” organizzato dalla Trentino School of Management presso la Scuola per il governo del Territorio e del Paesaggio di Trento. L’associazione si occupa di sviluppare progetti che trattano tematiche varie: la percezione del paesaggio, i cambiamenti climatici e la valorizzazione e conservazione dei beni culturali e naturali.
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Introduzione Gruppo di ricerca: Silvia Andreatta Beatrice Barzaghi Cristina Bruschini Gabriele Canella Martino Correggiari Silvia Depetris Alessandro Matonti Erica Meneghin Marco Micheli Lavinia Spimpolo
“Appoggia i piedi. Nudi. Là, sul cemento, Ora spostati di pochi centimetri e appoggiali qui, sull’erba. Che cosa senti?” Due mondi diversi, due percezioni sensoriali lontanissime: la prima, artificiale; la seconda, viva e con tutti i gusti del suolo. Se l’esperienza del progetto “Il bello di essere suolo” ha lasciato un segno, è proprio la consapevolezza dell’importanza delle sensazioni e della memoria emotiva, oltre che delle conoscenze scientifiche, per affrontare le giuste scelte nella governance di un territorio. In questi mesi abbiamo percepito quanto il tema del “suolo” sia di vitale importanza, non solo perché in un luglio cocente abbiamo toccato con mano, anzi con “piede”, l’insegnamento del professor Paolo Pileri che ci invitava a verificare la differenza tra terreno erboso e cemento, nel corso di un bel laboratorio in Val di Sole, ma perché il mondo stesso ci dimostra quanto le scelte sbagliate nell’utilizzo del sistema suolo possano creare vere e proprie catastrofi ambientali. Quando abbiamo immaginato, come gruppo di ricerca, di affrontare un percorso sperimentale grazie al bando Sviluppo sostenibile della Provincia autonoma di Trento, abbiamo subito individuato il metodo del focus group per indagare in quali direzioni una comunità desiderasse innescare un cambiamento, una volta messi a confronto tra loro i residenti.
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“Il suolo è lo strato superiore della crosta terrestre costituito da componenti minerali, organici, acqua, aria e organismi viventi. Rappresenta l’interfaccia tra terra, aria e acqua e ospita gran parte della biosfera. Il suolo ci fornisce cibo, biomassa e materia prime; funge da piattaforma per lo svolgimento delle attività umane; è un elemento del paesaggio e del patrimonio culturale e svolge un ruolo fondamentale come habitat e pool genico. [ ... ] ” definizione di suolo della Strategia Europea
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Quali i reali desideri? Quale la consapevolezza sul livello di sfruttamento del suolo? Quale la direzione da intraprendere? Per quanto avessimo scelto una comunità coesa, luogo di origine di alcuni di noi ma anche ambiente ancora non del tutto contaminato dallo sviluppo di colture di tipo intensivo e tendente a un’industria turistica non troppo stagionalizzata, non immaginavamo quanto fosse importante fra vicini di casa, di paese, di vallata, fossero essi portatori di interesse o meno, fermarsi a discutere del proprio territorio. Abbiamo così potuto acquisire dati scientifici per la nostra ricerca, con l’obiettivo di restituire ai partecipanti e alla comunità tutta le intenzioni di sviluppo e cambiamento attivando consapevolezza, e abbiamo soprattutto compreso ancora una volta l’importanza delle relazioni, del tessuto comunitario, della memoria del luogo e della sua vocazione, tutti fattori fondamentali per le scelte consapevoli di governance. I risultati del progetto “Il bello di essere suolo” e le immagini di questa esperienza costruttiva vengono raccolti qui, con una dedica speciale a chi ci ha ospitati per un piacevole lavoro lungo un anno: la comunità della Val di Sole, dalla Val di Rabbi fino alla più profonda Val di Peio, che ci ha accolti, accompagnati, aiutati e divertiti. Un percorso di ricerca che ha come finalità ricordare a noi stessi quanto prezioso sia il suolo che ogni giorno tocchiamo, con mani e con piedi.
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Provincia di Trento LP 15/2015 “Legge provinciale per il governo del territorio” “Gli strumenti di pianificazione territoriale valorizzano la limitazione del consumo del suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile, secondo quanto previsto da questa legge. A tal fine promuove la realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole mediante il risparmio del territorio, l’incentivazione delle tecniche di riqualificazione, limitando l’impiego di nuove risorse territoriali alle ipotesi di mancanza di alternative alla riorganizzazione e riqualificazione del contesto urbanisticoedilizio esistente; persegue il recupero degli insediamenti esistenti al fine di riqualificare il paesaggio e di limitare il consumo di suolo. [ ... ] ” 6
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Impostazione della ricerca
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Desiderosi di interpretare l’orientamento e il pensiero diffuso riguardo la sostenibilità del suolo e la responsabilità che ognuno ha nei confronti di esso, abbiamo elaborato un progetto basato sulla partecipazione attiva della comunità della Val di Sole. Abbiamo organizzato quattro incontri di dialogo, quattro focus group, due in alta valle, a Ossana, e due in bassa valle, a Croviana. I partecipanti che hanno aderito allo studio sono stati suddivisi in base alla loro connessione col territorio: portatori di interesse (direttamente connessi con le pratiche legate al suolo) e non portatori di interessi specifici. La natura degli incontri mirava a uno scopo ben preciso: studiare le pratiche d’uso del suolo, attraverso l’analisi del dialogo di un gruppo di persone impegnate in un confronto spontaneo e dinamico generato dalla visione di nove immagini-stimolo del paesaggio solandro. In qualità di organizzatori, durante i dialoghi il nostro ruolo si atteneva a due precise funzioni. Il moderatore, seduto tra gli invitati, dava inizio alla conversazione, presentando in maniera chiara e semplice gli stimoli. Gli osservatori erano addetti all’ascolto, all’osservazione e alla registrazione degli argomenti toccati con più frequenza e di quelli che innescavano le discussioni più animate. Dopo aver lasciato ai partecipanti un tempo utile per confrontarsi, dialogare e riflettere circa le varie tematiche emerse dall’osservazione delle immagini, la seconda parte dei focus group prevedeva la compilazione, in modo individuale, di un questionario anonimo, ideato in stretta connessione con gli stimoli visivi proposti.
Il Bello di Essere Suolo in numeri
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3
6
9
8
COMUNI OSPITANTI
ESPERTI
PARTNER
IMMAGINI STIMOLO
MESI
5 PRODUTTORI LOCALI
4 FOCUS GROUP
1 VALLE
7 PARTECIPANTI
- media per focus -
10 RICERCATORI 9
Immagini stimolo
Le immagini sono organizzate secondo la scala -4, 0, +4 (indice di aggressione al suolo).
-2 10
-4
-3
-1
+1 0
+2
+3
+4 11
I Focus Group nel dettaglio
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10 marzo 2017 Ossana, alta Val di Sole
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Portatori di interesse Di seguito alcune frasi significative estrapolate dai focus group:
“I masi erano un modo di utilizzare il suolo equilibrato, sostenibile, ragionato, entravano armonicamente nel paesaggio”. “Il consumo del suolo nella nostra valle è legato all’identità, che si sta perdendo”. “Si è persa la capacità della gente di montagna di fare manutenzione in montagna e di gestire autonomamente e in modo responsabile i beni comuni”.
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17 marzo 2017 Croviana Portatori di interesse Di seguito alcune frasi significative estrapolate dai focus group:
“Una volta lo sviluppo era equilibrato, ora c’è uno sviluppo folle e irrazionale”. “L’inizio del benessere è stato l’inizio del disastro”. “La responsabilità è comunque del cittadino, che spesso è disinteressato”. 13
24 marzo 2017 Ossana, alta Val di Sole
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Non portatori di interesse Di seguito alcune frasi significative estrapolate dai focus group:
“Il lavoro sul turismo è quello che dà da mangiare alla gente”. “Una volta c’erano movimenti sociali, contestazioni giovanili sul tipo di sviluppo turistico, ora è tutto fermo: c’è poco scambio di idee, pochi incontri per parlare”. 14
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31 marzo 2017 Croviana Non portatori di interesse Di seguito alcune frasi significative estrapolate dai focus group:
“Il boom del cemento ha portato un grande benessere, però ha sottovalutato quello che è l’ambiente, che si è impoverito, è diventato vecchio”. “Deve esserci una sinergia tra turismo e agricoltura, che sono le due attività che ci possono permettere di vivere bene”. “L’anima della vita in queste parti è la coltivazione della terra”.
I pensieri dei focus group L’ALTERNATIVA sarebbe demolire però questo non appartiene alla nostra cultura del momento. Chiunque può sfregiare il PAESAGGIO e nessuno dice niente, una volta ci sarebbe stata un’agitazione popolare. Una volta era sviluppato il senso del LIMITE. Deve esserci una sinergia tra TURISMO e AGRICOLTURA che sono le due attività che ci possono permettere di vivere bene. Abbiamo occupato un eccesso di TERRITORIO, non siamo capaci di pensare di ritornare indietro. Quello che a noi sembra la MODERNITÀ è già vecchio. Qualche decennio fa c’era più partecipazione e SENSIBILITÀ ora c’è disinteresse e manca la passione. Non sempre l’agricoltura è meno IMPATTANTE rispetto a costruire una strada. Prima che comparissero delle norme c’era meno CONSUMO di suolo. È importante incentivare il ritorno nei centri storici invece di consentire a tutti di costruirsi la propria villetta. Un MELO viveva 100 anni e queste qui ogni 10 anni devi sradicarle e ripiantarle perchè hanno finito la loro storia. 15
Altre attività sul territorio Per implementare e sviluppare il lavoro svolto attraverso gli incontri proposti in Val di Sole, abbiamo successivamente ideato appositi momenti di condivisione del nostro progetto, sia proponendo infografiche evidenzianti dati e statistiche su inquinamento, consumo e deperibilità del suolo conseguenti a cambiamenti climatici e azioni antropiche, sia dando restituzione diretta del nostro lavoro alla comunità attraverso l’esposizione di quanto raccolto con la ricerca, in due distinti momenti: in itinere - partecipando alla Festa Biodiversa, con la proposta di un’attività legata alla sensibilizzazione della preziosità della risorsa suolo; a conclusione - con la creazione dell’evento SuoloLab, un momento di riflessione sui risultati della ricerca con un approfondimento scientifico sul suolo della Val di Sole e la sua storia geologica. Anche nel corso di questi due appuntamenti sono stati somministrati i questionari anonimi, oltre che online, attraverso la pagina facebook dedicata. 16
Festa Biodiversa
tra ovene, api e fiori
23 luglio 2017 Ontaneta di Croviana Organizzata e promossa da: MMape, Rete di Riserve Alto Noce, Ass. In Medias Res, Val di Sole, Comune di Croviana, Strada della Mela.
Passeggiata “scientifica” a piedi nudi alla scoperta dei segreti del suolo e dell’importanza della sua salvaguardia, guidati dal professor Paolo Pileri (Politecnico di Milano), autore del libro Che cosa c’è sotto – Il suolo, i suoi segreti, le ragioni per difenderlo, Altraeconomia, 2016. 17
SuoloLab 8 ottobre 2017 Malga Frattasecca, Peio
Passeggiata scientifica nel bosco e laboratorio di “Seedbomb” con il naturalista Alessio Andreis e conferenza sulla storia geologica del suolo della Val di Sole e la sua evoluzione nei millenni con il ricercatore Filippo Favilli (Eurac – Bolzano). 18
Risultati della ricerca Dalle risposte ai questionari si deduce che: il progresso economico della Val di Sole non passa attraverso le nuove costruzioni in alta montagna, con le quali si incide sul paesaggio e l’ambiente, rischiando di far disperdere le caratteristiche dell’architettura tradizionale, riscontrabile per esempio nei masi; l’economia della valle non è determinata essenzialmente dallo sviluppo della struttura viaria e dall’allargamento dei centri urbani; l’agricoltura e l’allevamento, nel rispetto della biodiversità, sono una risorsa economica, ma anche rapporto sostenibile ed equilibrato fra uomo e animali; il turismo sostenibile è una forma di rispetto che nasce dalla conoscenza e dalla tutela del mondo che ci circonda, in sintesi dalla consapevolezza e dalla responsabilità.
Le fotografie scelte esprimono un’ immagine della valle molto influenzata dalle attività umane. Questa visione si allinea bene con gli aggettivi scelti dai partecipanti che hanno, in larga maggioranza, qualificato il consumo di suolo come: eccessivo
migliorabile trascurato
Le persone coinvolte in questa ricerca sono per lo più residenti in Val di Sole, ma hanno partecipato anche trentini di altre località, turisti e visitatori di passaggio. Il maggior numero dei partecipanti sono studenti e liberi professionisti, la minoranza è costituita da impiegati, artigiani e persone legate alle attività di montagna (albergatori, istruttori di sci). La fascia di età campione è compresa fra i 20 e 70 anni. 19
Le costruzioni in quota sono simbolo di progresso. Le nuove vie di comunicazione aumentano il miglioramento dei servizi in valle.
Molto d'accordo
Abbastanza d'accordo
Per nulla d'accordo
Non so
20
Poco d'accordo
Molto d'accordo
Abbastanza d'accordo
Per nulla d'accordo
Non so
Poco d'accordo
La monocultura è un’ottima fonte di profitto in montagna.
Molto d'accordo
Abbastanza d'accordo
Per nulla d'accordo
Non so
Poco d'accordo
L’espansione urbana permette lo sviluppo di comunità . La risorsa suolo appartiene sia agli esseri umani che agli animali.
Molto d'accordo
Abbastanza d'accordo
Per nulla d'accordo
Non so
Poco d'accordo Molto d'accordo
Abbastanza d'accordo
Per nulla d'accordo
Non so
Poco d'accordo
Le tradizionali baite di montagna dovrebbero lasciar spazio a costruzioni innovative.
Molto d'accordo
Abbastanza d'accordo
Per nulla d'accordo
Non so
Poco d'accordo
21
L’agricoltura variegata sostiene la biodiversità e preserva l’dentità della montagna.
Molto d'accordo
Abbastanza d'accordo
Per nulla d'accordo
Non so
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Poco d'accordo
Percorrere un sentiero nella natura mi fa sentire parte di essa e mi trasmette serenità.
Molto d'accordo
Abbastanza d'accordo
Per nulla d'accordo
Non so
L’escursione in un luogo isolato e ad alta quota è una attività da fare periodicamente.
Poco d'accordo
Molto d'accordo
Abbastanza d'accordo
Per nulla d'accordo
Non so
Poco d'accordo
L’utilizzo del suolo in Val di Sole è:
In sintesi, partendo da ottimi esempi di conservazione segnalati (Val di Rabbi), le principali linee sulle quali si auspica un miglioramento della qualità del territorio solandro sono: preservare l’allevamento e il pascolo per arginare l’avanzata del bosco; agricoltura come buon uso del suolo, ma diversificando le colture; maggiore sviluppo dell’apicoltura e della coltivazione di piante officinali; recupero e incentivo della pratica dello sfalcio dei prati; valorizzazione dei prodotti locali e dell’artigianato; turismo sostenibile e di qualità, integrato nella natura e rispettoso dell’ambiente;
0
5
10
15
20
eccessivo
si può fare meglio
buono
ottimo
poco sostenibile
variegato
25
30
trascurato
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recupero dell’edilizia abbandonata, in particolare dei centri storici e valorizzazione dell’architettura tradizionale; demolizione degli eco-mostri. 23
Il suolo nell’ecosistema Alla stregua dell’acqua che beviamo e dell’aria che respiriamo il suolo è una parte del nostro ecosistema, ovvero un meccanismo ben progettato in milioni di anni dalla magia dell’evoluzione che ha permesso lo svilupparsi della vita in tutte le forme e i colori che oggi possiamo apprezzare. Potremmo paragonare l’ecosistema ad un motore che per essere perfettamente funzionante necessita che ogni sua parte sia in buono stato. Se alcune componenti iniziano ad arrugginire e ad usurarsi noi potremmo trovarci presto a piedi. La tutela della nostra vita parte dalla tutela dell’ecosistema in cui viviamo e di tutte le sue componenti, per farlo però dobbiamo essere a conoscenza di quali sono e di come possiamo dare un importante contributo al loro mantenimento. L’onorevole obiettivo di un progetto come questo è proprio quello di portare conoscenza alle persone in modo da poter sviluppare una consapevolezza riguardo questi temi che andando avanti risulteranno sempre più importanti. Una popolazione più consapevole e con occhi ben aperti su quello che le sta attorno non potrà portare altro che benefici a tutta la società. Alessio Andreis Naturalista 24
Suolo e paesaggio
Gianluca Cepollaro Direttore tsm-step Scuola per il governo del territorio e del paesaggio
Il suolo è una componente imprescindibile del paesaggio, una risorsa finita e non rinnovabile, il cui utilizzo concorre a definire in modo sostanziale la qualità della vita in un territorio. Uno dei principali problemi relativi al suolo è il suo eccessivo consumo generato da trasformazioni poco attente che ne pregiudicano il valore ecologico e produttivo fino a comprometterne le funzionalità e le potenzialità. Una recente ricerca svolta in Trentino sul consumo di suolo dall’Osservatorio del Paesaggio mostra un quadro che presenta luci e ombre. L’analisi, parte integrante del “Rapporto sullo stato del paesaggio”, indica un aumento, tra gli anni settanta e oggi, del suolo urbanizzato in modo molto più rilevante della crescita del numero degli abitanti accompagnato dal forte incremento della quantità media di territorio consumato per abitante. La progressiva saturazione dei territori di fondovalle e la riduzione dei terreni agricoli si impongono come temi da affrontare con urgenza. Per questo la recente legge urbanistica ha definito strategie e strumenti normativi per il contrasto al consumo di suolo, per il recupero, il riuso e la rigenerazione degli spazi insediati, per la promozione della qualità paesaggistica. Queste misure saranno nel tempo maggiormente efficaci se saremo capaci di alimentare la crescente consapevolezza e sensibilità dei cittadini rispetto al valore della risorsa suolo con una più ampia e responsabile partecipazione alla gestione del territorio ed alle scelte di trasformazione. È in questo spazio che si manifesta la necessità dell’investimento in educazione e formazione di amministratori, di tecnici, di professionisti ma in senso esteso di tutta la comunità, per la promozione di un cambiamento culturale necessario ad ottenere una maggiore vivibilità degli spazi di vita. 25
Il suolo come bene comune “La nazione che distrugge il proprio suolo distrugge se stessa”. F. D. Roosevelt
Fondo Ambientale Italiano Delegazione di Trento 26
Il suolo costituisce il biosistema indispensabile per il mantenimento della vita. Esso è un bene comune, è parte integrante del paesaggio e in quanto tale conserva tracce importanti della storia e della cultura della nostra civiltà, che lo rendono espressione fondamentale del nostro patrimonio comune di arte e natura. Un elemento così essenziale è però una risorsa non rinnovabile. Attraverso le sue attività l’uomo lo consuma, occupando porzioni di territorio sempre più ampie e trasformandole in modo pressoché irreversibile sia dal punto di vista ambientale che ecologico e culturale. Il ritmo di questi processi è cresciuto parallelamente a uno sviluppo economico che si vuole inarrestabile. L’attualità della “questione ambientale” sta oggi emergendo in tutta la sua importanza anche in piccole valli alpine come è la Val di Sole dove le esigenze di tutela paesaggistica si incontrano e, talvolta, si scontrano con le legittime aspettative di crescita economica e turistica. È perciò fondamentale avviare politiche condivise di gestione dei suoli che, da un lato, possano soddisfare i bisogni di sviluppo e, dall’altro, siano attente a non degradare la risorsa, ma anzi a mantenerla vitale, stabilendo principi di protezione tali da garantire la sopravvivenza del suolo e delle sue componenti naturali e antropiche. Quindi il FAI ritiene importante una valorizzazione dell’educazione ambientale nelle scuole con un progetto educativo e con una didattica che metta in relazione le materie dell’area scientifica con quelle dell’area umanistica.
Il bello del suolo
Paolo Pileri DASTU Politecnico di Milano
Hans Jenny, pedologo svizzero, diceva che pochi colgono la bellezza dei suoli e per questo è difficile convincerli della loro tutela. Verissimo. Il suolo è un corpo vivo, mentre lo consideriamo lo ‘sporco’ sotto le scarpe. Il suolo è un volume, fatto di spessore, acqua, aria, materia organica e tanta vita e invece lo consideriamo una banale superficie, buona solo per costruirci sopra. Il suolo è delicatissimo e non rinnovabile, ma scordiamo che per generare 2,5 cm ci vogliono 500 anni. Il nostro cibo arriva per il 95% dal suolo e non dal centro commerciale che invece l’ha cementificato. Il suolo è ecosistema, ma la nostra legge ancora arranca a riconoscerlo così e si preoccupa più del suo valore come merce che come bene comune. Il suolo per l’urbanistica quasi non esiste, a meno di decidere se è edificabile o meno. Il suolo per la politica è qualcosa che non vota, tanto vale ascoltare quelli che lo consumano. Insomma, non solo ci sfugge la bellezza, ma ci sfugge l’idea stessa di suolo e l’impegno a cui siamo chiamati da cittadini. E così il consumo di suolo se ne sta sereno nelle nostre teste con il risultato che ci scandalizziamo troppo poco quando prende la forma di aree edificabili nel piano urbanistico, di norme sbagliate, di regole contraddittorie che non fanno che far morire il suolo due volte. Dobbiamo allora partire dal generare cultura del suolo, cercando 1000 modi furbi per far capire a tutti che camminiamo sulla risorsa naturale più preziosa e bella al mondo. Possiamo farlo con un racconto, un convegno, una galleria di foto, un video, una petizione, una lezione, una chiacchierata tra amici, una biciclettata o una passeggiata. Magari a piedi nudi. 27
Consumo di suolo e nuovi modelli di gestione sostenibile del territorio
Giorgio Tecilla Direttore dell’Osseratorio del paesaggio trentino 28
Veniamo da un’epoca nel corso della quale lo sviluppo della tecnologia e la crescita economica sempre più accelerata ci avevano illusi di poter procedere con modelli di sviluppo insensibili al tema della sostenibilità ambientale e della limitatezza delle risorse naturali. La crisi ambientale sempre più acuta a livello planetario e l’emersione di nuovi valori sociali, ci stanno imponendo una riflessione profonda sulla correttezza del nostro modello di sviluppo e la necessità di intraprendere un cambiamento di rotta. In questo contesto di ragionamenti emerge il tema del consumo di suolo, fenomeno in costante crescita che ha investito pesantemente anche la nostra provincia. Nell’ambito delle attività del Rapporto sullo stato del paesaggio, l’Osservatorio, a supporto delle scelte di contenimento del consumo di suolo operate della Legge Provinciale n. 15 del 2015 per il governo del territorio, ha approfondito questo delicato tema nel contesto della Ricerca sulle dinamiche di urbanizzazione e sul consumo di suolo in Trentino, consultabile sul sito Internet dell’Osservatorio all’indirizzo http://www.paesaggiotrentino.it/. La ricerca mette in luce la rilevanza del fenomeno, riassumibile in pochi dati: nel periodo compreso tra il 1960 e il 2004 la superficie edificata in Trentino è aumentata del 190% a fronte di un incremento della popolazione limitato al 20%. Per ogni abitante residente in Trentino la superficie edificata era di 130 metri quadrati nel 1960, divenuti 270 nel 1987 e 320 nel 2004. La ricerca ha dimostrato che i nostri Piani urbanistici prevedono, ancora, un livello significativo di crescita del territorio urbanizzato in provincia, nonostante questo assommi già oggi a più di 18.000 ettari. La nuova legge urbanistica e altri provvedimenti ad essa correlati, stanno producendo significativi effetti di riduzione del consumo di suolo. Il successo di questa importante sfida è legato alla presa di coscienza collettiva del valore del suolo come risorsa non rinnovabile, determinate per garantire qualità al paesaggio, ricchezza degli ecosistemi naturali e un futuro competitivo all’agricoltura. Studi, ricerche e iniziative di sensibilizzazione sociale sono pertanto fondamentali per far crescere nella popolazione la consapevolezza dell’importanza del suolo e della necessità di preservare e valorizzare questa insostituibile risorsa.
di essere suolo ha permesso di realizzare un percorso di sensibilizzazione sul territorio delle Val di Sole (Val di Rabbi Conclusioni Ile Bello Val di Peio) in merito alla tematica del suolo come risorsa non rinnovabile. Incrociando i dati delle analisi qualitative,
scaturite dalle osservazioni riportate durante i focus group, e quelli statistici delle analisi quantitative, abbiamo restituito in questa pubblicazione una sintesi grafica, con lo scopo di mettere in risalto le principali osservazioni, gli orientamenti e le tendenze di pensiero del territorio. Il documento verrà diffuso presso la comunità della Valle coinvolta, oltre che presso diverse realtà trentine, a supporto di nuove idee e nuovi stimoli per il territorio. Attraverso gli incontri organizzati speriamo di aver creato una zolla di terreno fertile per lo sviluppo di reti locali spontanee e per promuovere cambiamenti sia individuali che collettivi. La finalità del progetto, infatti, non si limita alla sola restituzione di dati statistici, il valore aggiunto risiede nell’aver creato alcuni momenti di incontro per le persone che vivono il territorio e si confrontano su una tema critico, uno scambio di posizioni e intenzioni, una possibilità in più di formare legami e reti, uno degli aspetti portanti della sostenibilità. Il progetto inoltre risulta coerente con alcuni obiettivi istituzionali specifici per i quali sono finalizzati la Rete delle Riserve, tra cui quella dell’Alto Noce, e il Parco Nazionale dello Stelvio. In particolare nel promuovere la partecipazione di cittadini e portatori di interesse in forma fruibile anche a non tecnici; nell’integrazione dell’aspetto conservazionistico con la fruizione sostenibile del territorio e nello sviluppo di attività umane compatibili con il contesto naturale, affidando alle popolazioni locali il ruolo di custodi del territorio e del paesaggio; nel fatto che tra le azioni prioritarie nei piani di gestione siano stati individuati sia studi, progettazioni, ricerche e certificazioni sia sensibilizzazione, promozione e comunicazione. In conclusione, attraverso un’attività di informazione e comunicazione, confidiamo di aver dato maggior fiducia e credito alle attività antropiche positive, quelle legate allo stile di vita della montagna, che conoscono i propri limiti e si interfacciano in modo genuino con il territorio.
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Riferimenti-bibliografia Pileri P. (2015), Che cosa c’è sotto. Il suolo, i suoi segreti, le ragioni per difenderlo, Altreconomia Questo libro spiega che cos’è il suolo e perché ciascuno di noi deve conoscerlo, tutelarlo, difenderlo. Per capire che cosa abbiamo sotto i piedi, quali sono le responsabilità, degli inquilini del piano di sopra e diventare “partigiani” del suolo. Casa M., Pileri P. (2017), Il suolo sopra tutto. Cercasi terreno comune: dialogo tra un sindaco e un urbanista, Altreconomia Matilde Casa racconta la propria difficile esperienza nel suo aspetto giudiziario e umano e la “solitudine amministrativa” che ha vissuto. Paolo Pileri, urbanista e militante del suolo, affronta il tema della cronica “disgiunzione” italiana tra politica e saperi esperti, la cui vittima designata è proprio il suolo.
Nicoli E. (2017), L’Italia selvaggia. Guida alla scoperta di luoghi incontaminati per tutti i piedi, Altreconomia Un libro per tutti i piedi, alla scoperta dell’Italia magica e poco conosciuta fatta di montagne solitarie, valli perdute, boschi sterminati, acque limpide. “L’Italia selvaggia” è una guida alla wilderness italiana che vi porterà lungo trekking poco battuti, escursioni nella natura, percorsi “segreti” dove turismo e ambiente convivono ancora felicemente .
Bianchi A. (2017), A piedi nudi. Il cammino silenzioso dalla A alla Z, Ediciclo Il cammino a piedi nudi è una pratica di benessere adatta a tutti che ci ricollega alla terra e alla sua energia, che ci aiuta a conoscere noi stessi, che ci ricolloca nel mondo. Questo libro è insieme racconto di aneddoti e illustrazione di principi generali, approfondimento degli aspetti fisiologici e psichici del camminare scalzi in natura ma anche raccolta di semplici indicazioni pratiche ed esercizi alla portata di tutti.
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(a cura di) Tecilla G. (2015), Rapporto sullo stato del paesaggio. Ricerca sulle dinamiche di urbanizzazione e sul consumo di suolo in Trentino, Osservatorio del Paesaggio Trentino Lo studio analizza e descrive il fenomeno dell’urbanizzazione in Trentino attraverso la rappresentazione di dati di carattere generale relativi all’intera provincia e approfondimenti specifici su aree di particolare interesse. (a cura di) Munafó M. (2017), Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici – EDIZIONE 2017, ISPRA La terza edizione del Rapporto ISPRA sul consumo di suolo inquadra il tema del consumo di suolo all’interno di un più ampio sistema territoriale in veloce evoluzione.
(a cura di) Steiger U., Klaus G. (2015), Meraviglie del Suolo, UFAM Programma di ricerca Risorsa Suolo Il suolo è molto più di un terreno edificabile o di una superficie agricola. Il suolo è anche uno spazio vitale, una fonte di biodiversità nonché un regolatore del regime idrico, di nutrienti e anche di sostanze inquinanti. Il nostro sguardo nei confronti del suolo è spesso superficiale, nel senso letterale del termine: per coglierne le qualità, bisogna guardare sotto la superficie.
(a cura di) Aa. Vv. (2015), Soil Atlas: facts and figures about earth, land and fields, Institute for Advanced Sustainability Studies, Heinrich Böll Foundation We are using the world’s soils as if they were inexhaustible, continually withdrawing from an account, but never paying in. The global significance of soils demands global responses. This Soil Atlas shows what can succeed and why the soil should concern us all.
Riferimenti-sitografia CENTRO DI RICERCA SUI CONSUMI DI SUOLO (CRCS) - http://consumosuolo.org/
MUSEO DEL SUOLO – FONDAZIONE MIDA - http://fondazionemida.com/museo-del-suolo MMAPE – MULINO MUSEO DELL’APE - http://www.mmape.it/
STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO - http://www.stopalconsumoditerritorio.it/ CDCA – CENTRO DOCUMENTAZIONE CONFLITTI AMBIENTALI - http://cdca.it/
OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO TRENTINO - http://www.paesaggiotrentino.it/ FONDAZIONE EDMUND MACH - http://www.fmach.it/
RETE RURALE NAZIONALE 2104-2020 - http://www.reterurale.it/
INTANGIBLE SEARCH – INVENTARIO DEL PATRIMONIO IMMATERIALE DELLE REGIONI ALPINE http://www.intangiblesearch.eu/home_page.php LA BANCA DELLA TERRA - http://www.labancadellaterra.it/ DOLOMITES STORIES - http://dolomitesstories.com/en/ MONTAGNE IN RETE - https://www.montagneinrete.it/
ACCADEMIA DELLA MONTAGNA DEL TRENTINO - http://www.accademiamontagna.tn.it/
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Fonti immagini stimolo
Documento (a cura di) Curzel V., Toffolon B. (2015), Fotografia Territorio Paesaggio, Quaderni del paesaggio trentino, Provincia Autonoma di Trento – TSM http://www.paesaggiotrentino.it/it/documentazione/quaderni-del-paesaggio-trentino/03.-fotografia-territorio-paesaggio%E2%80%9D_1184_ idp/ Pagina web Girovagando in Trentino http://www.girovagandointrentino.it/valle-gresta-quando-lagricoltura-riparte-dallalimentazione/ Pagina web Bike Map https://www.bikemap.net/en/route/3504328-ciclabile-val-di-sole-val-di-peio/
Pagina web 4 Passi in Val di Sole https://4passiinvaldisole.blogspot.it/2015/11/antichi-percorsi-tra-deggiano-e-montes.html
Pagina web Alta Rezia News http://www.altarezianews.it/2016/08/28/la-transumanza-di-aprica-incrocia-i-biker-di-trans-rezia-2016/
Pagina web Ufficio Stampa della Provincia di Trento https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Comunicati/Conclusi-i-lavori-di-allargamento-della-statale-da-Mostizzolo-a-Caldes Pagina web Domina Hotel Parco dello Stelvio http://www.hotelstelviodomina.it/it/
Documento (a cura di) Curzel V., Toffolon B. (2015), Fotografia Territorio Paesaggio, Quaderni del paesaggio trentino, Provincia Autonoma di Trento – TSM http://www.paesaggiotrentino.it/it/documentazione/quaderni-del-paesaggio-trentino/03.-fotografia-territorio-paesaggio%E2%80%9D_1184_ idp/
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Pagina facebook Val di Pejo in Trentino https://www.facebook.com/pg/valdipeio/photos/?ref=page_internal
Il progetto è stato realizzato con il contributo del “Bando Sviluppo Sostenibile” del Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree protette della Provincia Autonoma di Trento. Si ringraziano il Comune di Croviana e il Comune di Ossana per la disponibilità degli spazi. Crediti: il materiale fotografico è stato in parte autoprodotto, si veda Fonti immagini stimolo
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