RASSEGNA STAMPA DEL 29 APRILE 2019

Page 1

29-APR-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 12 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 19 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 25 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 13 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 13 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 13 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 13 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 15 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 15 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 24 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 24 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 3 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 11 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 19 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 7 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 19 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 1 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 16 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 16 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 16 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 4 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 2 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 5 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 9 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 6 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 8 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


29-APR-2019 Estratto da pag. 10 3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


PROVINCIA

LUNEDÌ 29 APRILE 2019 LA TRIBUNA

13

La Marca flagellata dal maltempo

«Vigneti distrutti al 90% danni per milioni di euro» Innocente Nardi: «In alcuni casi il bilancio potrebbe risultare drammatico» VALDOBBIADENE. «Ci sono vigneti distrutti al 90% dalla tempesta. Se calcoliamo che un ettaro di Prosecco Docg “fattura” tra i 25 mila ed i 30 mila euro, i danni sono davvero pesanti». Ad affermarlo è Giovanni Follador, di Combai, presidente regionale dell’Unpli, ispettore delle assicurazioni da maltempo. Solo oggi, però, si sarà in grado di fare il bilancio puntuale della tempesta di venerdì sera. «I tecnici compiranno ulteriori sopralluoghi, dopo quelli di venerdì», annuncia Innocente Nardi, presidente del Consorzio Prosecco Superiore Docg Conegliano-Valdobbiadene, «e sapremo se, come speriamo, la maggior parte dei germogli delle viti

Follador: «Protezione con reti impraticabile in larga parte dell’area collinare»

Allagamenti a Castelfranco in località Bella Venezia, in qualche caso si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco e procedere alla chiusura delle strade al traffico per motivi di sicurezza

AVVISI ECONOMICI AGENZIA VENUS l'unico marchio a gestione familiare con otto sedi di proprietà garantisce la possibilità di conoscere persone libere affettivamente e seriamente intenzionate. Invia un messaggio al 392 9602430 con sesso, età, zona e breve descrizione, ti invieremo alcuni profili più adatti a te della tua zona. Ufficio Venus tel. 0422 1741361 oppure 0423 374186 ASOLO ex commerciante 68enne, vedovo. Mi piace fare lunghe camminate in compagnia del mio cane. Faccio del volontariato in parrocchia; ho comperato un camper, mi piace visitare l'Italia soprattutto il Meridione. Vorrei conoscere una signora per condivisione tempo libero. Valerio cell. 349 0893495 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 CASTELFRANCO 38enne imprenditrice, senza figli, laureata; sono una persona con profondi valori, credo nella famiglia tradizionale, credo che ad essere sinceri, si vinca sempre. Vorrei conoscere un ragazzo con i miei stessi ideali, desideroso d'una stabile relazione (max 45enne) Roberta cell. 392 9602430 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 CASTELFRANCO 40enne, sono celibe, ho un bimbo che vive con me. Sono una persona alla mano, semplice, senza particolari pretese. Ho un lavoro normale e uno stile di vita... normale, mi piacerebbe conoscere una persona seria, onesta, sincera .Andrea cell. 328 1464948 Ufficio Venus Tel. 0423 374186 CONEGLIANO 24enne nubile senza figli bionda

occhi azzurri. Sono una persona semplice...mi piace la musica andare ai concerti. Vivo con la mia famiglia e sono figlia unica. Dolce, affettuosa, amante della famiglia e dei bambini. Cerco stabile relazione. Sofia cell. 340 3664773 Ufficio Venus tel. 0434 1962113 CONEGLIANO Luciana 52enne, single, lavoro come maestra dell'asilo, amo stare a contatto

COLLOQUIO GRATUITO Aperti tutti i giorni dalle 10 alle 19

TREVISO: O422 1741361 CASTELFRANCO: 0423 374186 CONEGLIANO: 0438 1962113

possano salvarsi». Nardi si dice fiducioso. Luca Zaia, presidente della Regione, ha mobilitato l’Avepa. I rilevatori al comando del direttore Fabrizio Stella saranno oggi di nuovo sul campo. Intanto hanno delimitato l’area dei maggiori danni. Si tratta di un “canale” lungo una decina di chilometri. Parte vicino al Piave, da Nicolino, prosegue per Vidor, San Giovanni, Santo Stefano, Guia, Campea, Miane, Follina, sale a Farrò e arriva fino a Rolle. Siamo nel santuario delle bollicine, quello più

coi bambini e quindi sono molto gratificata da ciò che faccio. Mi piacerebbe conoscere un signore affettuoso e premuroso con cui iniziare una frequentazione, valutando una futura convivenza. Cell. 327 5465690 Ufficio Venus tel. 0434 1962113 CONEGLIANO medico estetico di 55 anni, divorziato. Sportivo, salutista, non bevo e non fumo. Adoro la natura selvaggia ed incontaminata, amo gli animali e fermamente condanno chi fa loro del male. Cerco una donna che sia amica, complice, amante. Lorenzo cell. 393 8572663 Ufficio Venus tel. 0434 1962113 LORIA limitrofi 59enne imprenditore, castano occhi verdi, giovanile, curato, di piacevole presenza. Mi piace molto viaggiare, lo faccio sia per lavoro ma anche per piacere; desidero trovare una compagna con la quale condividere tutti i momenti della vita R0950. Roberto cell. 329 3308050 Ufficio Venus tel. 0423 374186 LORIA limitrofi 81enne imprenditore vedovo benestante in salute, simpatico e generoso. Indipendente automunito, appassionato viaggi, auto e moto d'epoca. Vorrei trovare una compagna da travolgere col mio entusiasmo e il senso di iniziativa. Rif C1685 Donatello cell. 392 9602430 Ufficio Venus tel. 0423 374186 MOGLIANO limitrofi 67enne castana occhi scuri, alta fisico mediterraneo; genuina, amante della casa adoro cucinare. Adoro la natura ed immergermi nel verde. Accomodante, sincera, semplice a volte un po' timida e riservata. Cerco una relazione seria ed eventuale convivenza Eleonora cell. 328 1464948 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 MONTEBELLUNA 69enne vedova casalinga,

La grandine a terra sulle colline del Prosecco dopo la tempesta di venerdì sera (da fb)

vocato alla candidatura Unesco di “Patrimonio dell’umanità”. Ci sono interferenze anche di Cartizze e di Verdiso. Follador ricorda che da queste parti non ci sono stati nel passatoi eventi così calamitosi, per cui tanti produttori hanno smesso perfino di assicurarsi. «In alcuni casi, dunque, il bilancio potrebbe risultare drammatico» afferma. «Per certificarlo puntualmente», anticipa il presidente Nardi, «bisogna aspettare i prossimi giorni, vedere come reagiranno i germogli. Ecco perché siamo ancora fiduciosi». I tecnici di Avepa sono a disposizione, fa sapere Zaia, qualora giungessero segnalazioni di verifica da parte dei Consorzi, da singoli proprietari o dagli enti. «Per quanto attiene

amo la natura, la casa, gli animali; vivo sola in una casa anche troppo grande per me, ma qui sto bene perché ho tutti i miei ricordi. Cerco un signore preferibilmente vedovo zone limitrofi Danila cell. 340 3664773 Ufficio Venus tel. 0423 374186 ODERZO 57enne vedova da 6 anni e sono stanca di una vita passata da sola, ma soprattutto sono stanca di non avere qualcuno di importante affianco con cui condividere tutto. Voglio tornare a vivere e a sorridere. Rif A010 Sonia cell. 327 5465690 Ufficio Venus tel. 0434 1962113 ODERZO Marco 39enne geometra. Sportivo il giusto. Indipendente, maturo, molto socievole. Non cerco un matrimonio, se due persone stanno bene assieme non hanno bisogno d'un pezzo di carta; inizierei da un'amicizia, uscire, confrontarsi, vedere se oltre alla chimica c'è dell'altro. Cell. 393 8572663 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 RONCADE limitrofi vedova 66enne castana occhi azzurri, giovanile, raffinata, curata; frequento un gruppo di lettura, dedico parte del mio tempo libero al volontariato. Inizialmente posso sembrare un po' diffidente, ma preso confidenza, mi apro. Potremmo conoscerci davanti un caffè? Martina cell. 329 3308050 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 SAN DONA' 45enne celibe senza figli castano/brizzolato occhi azzurri amante degli animali, ho un cane, vivo solo in una villetta di proprietà. Cerco lei amante animali, sensibile, dolce, per intrecciare una bella amicizia e poi chissà... www.agenziavenus.it Stefano cell. 349 0893495 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 SUSEGANA 66enne bionda occhi verdi, libera

invece il decreto sullo stato di emergenza, che ho firmato già sabato mattina», conclude il Governatore, «attendiamo che i sindaci, come prassi, formalizzino il censimento dei danni a opere pubbliche, infrastrutture e impianti». La difesa attiva contro la grandine è residuale. «Le cannonate servono a poco e la protezione con reti», puntualizza Follador, «è impraticabile in larga parte delle colline. Oltretutto è impattante». Non resta, quindi, che la tutela passiva, quella appunto assicurativa e, quindi, degli indennizzi. La tromba di grandine, con a terra anche 15 centimetri di “pallottole”, sarà portata al vertice delle Regioni del Nord con il ministro dell’ambiente, Sergio Costa, giovedì a Roma, che avrà per

professionista. Non sono sportiva, quando posso faccio delle belle passeggiate nella natura meglio se in montagna. Non mi manca nulla ma sento il bisogno di una persona speciale con cui condividere tutto. Diana cell. 392 9602430 Ufficio Venus tel. 0434 1962113 TREVISO 45enne bionda occhi castani. Non esco molto anche perchè mi piace vivere la casa, tenerla in ordine e rilassarmi magari con musica o film. Sono una donna con vecchi valori, cerco un compagno. Info www.agenziavenus.it L1250 Claudia cell. 328 1464948 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 TREVISO 51enne artigiano vedovo da molti anni, dinamico, appassionato di viaggi con preferenza per il mare. Buono d'animo, curato e con le idee chiare. Mi piacerebbe conoscere una signora max 50enne desiderosa di voltare pagina. L0428 Silvio cell. 340 3664773 Cell. 328 1464948 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 TREVISO 66enne divorziato senza figli, pensionato "attivo", lavoro ancora, ma solo perchè sono single. Laureato, benestante, conosco tanta gente, ho molteplici hobby, vorrei conoscere una signora libera da legami familiari, intenzionata, per il momento ad un'amicizia, valutando altri sviluppi. Giovanni cell. 327 5465690 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 TREVISO avvocato penalista 45enne, divorziato senza figli. Alto 180, castano, occhi celesti. Allegro, educato e galante. Vorrei conoscere una donna raffinata, colta, non fumatrice che abbia voglia di mettersi in gioco iniziando da una semplice ma rispettosa amicizia. Enrico cell. 349 0893495 Ufficio Venus tel. 0422 1741361

tema le misure da intraprendere per i cambiamenti climatici. «Quella dell'altra sera è stata una grandinata che dire anomala è sicuramente poco», rileva l’assessore alla Protezione civile e all’ambiente della Regione, Gianpietro Bottacin. Ma anche ieri mattina abbiamo registrato fortissime piogge nella pedemontana trevigiana con qualche allagamento e neve perfino sulle nostre Prealpi. Di sicuro sono danni pesanti per il comparto del prosecco. Alcuni agricoltori mi hanno confermato la loro grande preoccupazione nel corso di sopralluoghi effettuati ieri. Sembrano non esserci più le stagioni come le conoscevamo un tempo. E fenomeni sempre più intensi e improvvisi». — Francesco Dal Mas

VAZZOLA 59enne, nubile, imprenditrice, benestante; non è facile ammettere la propria solitudine, ma ad un certo punto l'orgoglio serve a poco. Ho molte amiche, ma non voglio precludermi alcuna opportunità di conoscenza. Spero d'essere nel posto giusto.Rif. A014 Francesca cell. 393 8572663 Ufficio Venus tel. 0434 1962113 VEDELAGO 60enne vedova senza figli bionda occhi chiari, normolinea, imprenditrice della Bilancia, benestante indipendente. Amo le cose semplici, ma allo stesso tempo non disdegno qualche serata conviviale. Vorrei conoscere un signore per cui è ancora importante la parola fedeltà. Caterina cell. 329 3308050 Ufficio Venus tel. 0423 374186 VEDELAGO 66enne abito da solo e sono amante della casa, amo gli animali, sono appassionato di teatro, saltuariamente vado per locali ma non so ballare, vorrei però imparare, magari assieme alla mia futura compagna. Se sei single potremmo conoscerci. Armando cell. 392 9602430 Ufficio Venus tel. 0423 374186 VILLORBA 43enne libera professionista senza figli, vivo sola, ho avuto una lunga convivenza terminata un anno fa. Dopo un periodo di riflessione ore vorrei riassaporare il bello di una relazione. Cerco un signore maturo, di buona cultura e serie intenzioni . Cell. 328 1464948 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 VITTORIO VENETO Sebastiano, 63enne, commercialista. Ho da poco affrontato un divorzio ma vorrei ricominciare. Sono alto cm 183, brizzolato, occhi verdi, atletico. socievole, simpatico e generoso. Spero di poterti trovare per assaporare la felicità che solo l'amore sa dare. Cell. 340 3664773 Ufficio Venus tel. 0434 1962113


8 Cronaca

L'ARENA

Lunedì 29 Aprile 2019

SCINTILLENELGOVERNO. L’ipotesi diun emendamentoalle Camere appoggiato dalministro Lezzifainfuriare i leghisti

Autonomia, ira di Zaia e Salvini sulla«retromarcia»diDiMaio Ilgovernatore:«Ilcontinuorinvio noncipiace,lastoriadelPaese diserieAediserieBèunascusa L’intesa contiene tutte le garanzie» Enrico Santi

Sull’autonomia riesplode lo scontro tra Lega e Movimento 5 Stelle. A dar fuoco alle polveri, ora, è la possibilità di emendare alle Camere l’accordo con le Regioni Veneto e Lombardia, appoggiata anche dal ministro per il Sud Barbara Lezzi. Il leader leghista e ministro dell’Interno Matteo Salvini lancia l’avvertimento da Cantù: «Non vorrei che qualcuno usasse il Parlamento per perdere mesi o anni su una riforma urgente». E aggiunge: «Conto che a brevissimo il Consiglio dei ministri approvi la riforma che c’è nel contratto di governo e i grillini in Veneto e in Lombardia hanno sostenuto il referendum e quindi mi auguro che non abbiano cambiato idea». La replica di Luigi Di Maio, leader 5Stelle arriva da Varsavia, dove il vicepremier ha tenuto a battesimo il nuovo soggetto politico europeo Kukiz’15. «Il M5S», taglia corto, «sarà garante della coesione nazionale». E sottolinea:

«Veneto e Lombardia hanno votato e hanno diritto all’autonomia ma se ciò vuol dire avere scuole di serie A e serie B, sanità di serie A e serie B, cittadini di serie A e serie B non sono d’accordo». Sulle dichiarazioni di Di Maio interviene con un’altra metafora calcistica anche il presidente del Veneto Luca Zaia. «Pensare che si possa continuare a buttare la palla a fondo campo e a procrastinare, è una modalità che non ci piace. E non credo neanche che l’autonomia», rileva Zaia, «debba diventare oggetto di scontro politico perché i cittadini si sono già espressi». E sui distinguo pentastellati sbotta: «La storia del Paese di serie e A e di serie B sta diventando ormai una scusa perché ci sono già tutti i correttivi, tutte le garanzie, nell’intesa. Ma è anche vero che non possiamo accettare che si continui a dire che questo è la secessione dei ricchi o un atto di egoismo. Noi», assicura, «abbiamo fatto un progetto, da persone per bene, rispettando la legge fondamentale della Repubblica ed è un

L’auladi Montecitorio:avanzal’ipotesidi unacorrezionein Parlamentodellalegge sull’autonomia

progetto che vuol fare ripartire non solo il Veneto ma l’intero Paese. Ma se qualcuno», conclude, «continua a guardare il dito mentre gli si indica la luna, non sappiamo davvero più cosa dirgli, ma il percorso è avviato e nessuno lo fermerà più». Presa di posizione cui dà man forte il deputato leghista veronese Vito Comencini.

«Di Maio guardi la realtà, le disuguaglianze ci sono adesso e l’esempio più eclatante è quello della sanità: molti dal Sud, giustamente, vengono a curarsi in Veneto e gli effetti della mancanza di autonomia, che significa maggiore responsabilità, abbiamo rischiato di subirli anche qui a causa dei tagli... Noi», afferma Comencini, «non voglia-

mo impoverire nessuno ma disporre delle risorse sulle competenze che gestiremo direttamente, e pensiamo di farlo meglio dello Stato e sicuramente di Regioni come la Calabria, in dissesto non perché c’è l’autonomia ma per cattiva gestione». Il cammino in Parlamento? «Serve un approccio non allarmistico da parte di tutti». •

Staserasala Ater

Domanidibattito

Legittima difesa, c’èStacchio

Europa, pattodipace esolidarietà

“Legittimadifesa,oggi e domani”,questoil titolo del convegnoorganizzato dal movimentopolitico Verona Domaniinprogrammaoggi alle 20.45nellasala dell’Aterinvia Pozzaa Verona (quartieredi SanZeno). L’incontro,apertoalla cittadinanzaea ingresso libero,prevede gliinterventi deldeputatoveronesedella LegaVito Comencini,che illustreràle varie tappeche hannoportato all’approvazione dellaleggeinParlamento -è statacontrofirmata dapochi giornidal presidentedella Repubblica-,del vicepresidentedelConsiglio Comunaleepresidentedi VeronaDomani PaoloRossi, di MarcoZandomeneghi, capogruppoinConsiglio comunale,delvicesegretario nazionaledella federazione sindacaledellaPolizia Angelo Calvarioedell’avvocato SimoneGhirotto. Nonmancheranno momenti ditestimonianzadirettacome quellicheverranno illustratidal benzinaiovicentinoGraziano Stacchio,il protagonistadel casopiùemblematicodi legittimadifesa avvenutoin Italia. Ilconvegno prevede infine l’interventodelconsigliere regionaleStefano Casali, fondatorediVerona Domani insiemea Matteo Gasparato attualepresidentedel ConsorzioZai.

Versole elezionieuropeedel 26maggio,domani alle 20.30, vicinoa PortaPalio,all’osteria LaCoopera, inviaSaffi 11/A, undibattitopubblico sul «Ruolodell’Europa nelmondo perun pattodipacee solidarietà».All’incontro, organizzatoda DiEM25-DemocracyinEurope Movement,il movimento perla democratizzazionedell’Unione EuropeafondatodaYanis Varoufakis,Noam Chomsky, BrianEnoeKen Loach, interverrannoAndreaBellavite, sindaco(giàparroco) di Aiello delFriuli,Michele Fiorillodel Coordinamentonazionale di DiEM25,MaoValpiana, presidentedelMovimentoNon Violento,Maria Chiara Zandonella,insegnante e docentevolontariadiitaliano coni migranti, a Verona. BellaviteeZandonellasono anchecandidati nellelistedella SinistraEuropeaeValpiana nellalistaEuropa Verdeper le elezionidelParlamento Europeo. IlGreen New Deal,dicui si parlerà,èil pianodi investimentiverdiper la trasformazioneecologica dell’economiaedellasocietà europea.ElaboratodaDiEM25 edallacoalizione progressista EuropeanSpring,trova corrispondenzanelGreen New Dealelaborato per gliStati Unitidalla deputataAlexandra OcasioCortez insieme a Bernie Sanders. E.G.

l’Italia nella serie C del continente, insieme a un Paese come l’Ungheria, grande come la Lombardia. Noi», esclama, «dobbiamo invece restare nel gruppo di testa dell’Europa, non finirne ai margini, per difendere gli interessi dell’Italia che lavora, produce e studia, da veri patrioti». Per Calenda quelle del 26 maggio saranno elezioni «decisive». Ed esclama: «In Europa dobbiamo andarci preparati, più tedeschi dei tedeschi, per ricordare che siamo la seconda potenza manufatturiera e la culla della civiltà». L’ex ministro si rivolge anche agli elettori leghisti. «L’ho fatto ieri, a Belluno, andando in uno stand della Lega perché dobbiamo parlare

con tutti, e ho chiesto loro: se foste un imprenditore assumereste uno che dice che poi in azienda non ci andrà? Perché votare, quindi, un candidato come Salvini che ha già detto che in Europa non ci metterà piede? Ma tutto ciò», alza la voce, «viene fatto passare come normale in questo show mediatico ridicolo dove si parla di Siri, un sottosegretario che non conta nulla, e di dare 12 miliardi alla sindaca di Roma, Raggi. E dove», aggiunge, «non si dice che sull’immigrazione la Lega ha votato affinché la sua gestione non sia di competenza europea, e quindi a favore del principio che resti affare del primo Paese di accoglienza, cioè l’Italia...». • E.S.

VERSO LE EUROPEE. L’ex ministro, capolista di Pd-Siamo Europei, in città con le candidate Gualmini, Moretti e Puppato

«Sceneggiata, alla Lega non interessa» Calenda:«L’autonomiaè questionedibuon senso, maa Salvini interessa soloprendersiil Sud» «Sono solo sceneggiate, per Salvini la priorità è prendersi il Sud e dell’autonomia non gliene importa nulla». Così l’ex ministro Carlo Calenda, capolista di Pd-Siamo Europei nella circoscrizione Nord-Est, ieri in tour elettorale a Verona, commenta l’ennesimo botta e risposta tra i due vicepremier. Il suo sostegno, «espresso»,

precisa, «ben prima della candidatura», al progetto autonomistico «tranne che su scuola e istruzione che devono continuare ad essere gestiti a livello nazionale», Calenda lo motiva con una questione di «buon senso». E spiega: «Chi lavora meglio deve avere più autonomia e al centro di tutto», continua, «deve esserci il principio che si devono togliere le competenze a chi fa male e dimostra incapacità gestionale, rendendo più semplice il commissariamento da parte dello Stato. Ma che questo governo non

faccia sul serio su tale questione», ribadisce, «lo provano le misure economiche, parliamo di 133 miliardi di spesa previsti nel Def, che generano assistenzialismo e non occupazione e sviluppo». Su invito di Pd e Traguardi, Calenda ha partecipato ad un affollato incontro elettorale in piazza Corrubio, insieme alle candidate Elisabetta Gualmini, Alessandra Moretti e Laura Puppato. «Sono molto preoccupato», esordisce l’ex ministro allo Sviluppo economico, «perché questo governo sta trascinando

CarloCalendacon, da sinistra,Gualmini,Morettie Puppato

SCOPRILONEI NEINOSTRI NOSTRI SHOWROOM SCOPRILO SHOWROOM

Comfort class SUV. NUOVO SUV CITROËN C5 AIRCROSS

SOSPENSIONI CON PROGRESSIVE HYDRAULIC CUSHIONS®

Nuovo Suv Citroën C5 Aircross PureTech 180 S&S EAT8. Consumo su percorso misto: 5,8 l/100km; Emissioni di CO2 su percorso misto: 132 g/km. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali: TAN (fisso) 5,25%, TAEG 6,53%. Offerta promozionale esclusi IPT, Kit sicurezza + contributo PFU e bollo su dichiarazione di conformità, al netto dell’“Incentivo Concessionarie Citroën”. Esempio di finanziamento su NUOVO SUV CITROËN C5 AIRCROSS Feel BlueHDi 130 S&S a 25.200€. Promo valida con finanziamento SIMPLYDRIVE PRIME e con usato in permuta, IVA e messa su strada incluse. Anticipo 6.010€. Imposta sostitutiva sul contratto 48,85€. Spese di incasso mensili 3,5€. Importo totale del credito 19.540. Spese pratica pari a 350€. Importo totale dovuto 22.242,43€. Interessi 2.702,43€. 35 rate mensili da 239€ e una rata finale denominata Valore Futuro Garantito da 14.743,59€. TAN (fisso) 5,25%, TAEG 6,53%. La rata mensile comprende il contratto di servizio Ideal Drive (Manutenzione programmata con durata 36 mesi e percorrenza 45.000 importo mensile del servizio € 20,56). Offerte promozionali riservate a Clienti privati per i contratti stipulati fino al 30 aprile 2019 presso le Concessionarie Citroën che aderiscono all’iniziativa, non cumulabili con altre iniziative in corso e valide fino ad esaurimento stock. Informazioni europee di base sul credito ai consumatori presso le Concessionarie. Salvo approvazione Banca PSA Italia S.p.A. Le immagini sono inserite a titolo informativo. *Maggiori informazioni su citroen.it

AUTOELITE - via Fermi 41, ZAI - Verona - Tel. 045 8620500

239

DA €/MESE CON CON SIMPLYDRIVE SIMPLYDRIVE PRIME. PRIME. TAN 5,7%, 5,25%,TAEG TAEG7,07%. 6,53%. TAN


VII

Provincia

Lunedì 29 Aprile 2019 www.gazzettino.it

Bufere di neve e blackout su Cima Grappa e Cansiglio ` Linee telefoniche

e piante ko: interviene la protezione civile

temperata e poi ha dato origine a un forte e repentino abbassamento della temperatura con nevicate diffuse, sulle creste più alte anche sotto forma di bufera.

isolato una zona da sempre sensibile in tema di telecomunicazioni, con le linee telefoniche ko già alle prime avvisaglie di maltempo.

TREVISO

TERMOMETRI IN PICCHIATA

«É stato necessario l’intervento dei carabinieri e della protezione civile» hanno detto i responsabili del Comitato “Uniti per la Valsalega”, tra i primi a mobilitarsi per l’emergenza. Anche sul Cansiglio la temperatura è precipitata nel corso del mattino passando da un confortevole più 6 agli 0 gradi. Ingenti le precipitazioni, inizialmente sotto forma di pioggia (quasi 40

La neve ha fatto di nuovo la sua comparsa su tutte le vette prealpine della provincia, dal Cansiglio a Pianezze, dal Col Visentin al Grappa, scendendo anche a quote prossime ai mille metri. Questo in virtù del fronte perturbato alimentato da una goccia fredda in quota che prima ha scalzato la residua aria

Sul Grappa sono caduti circa 15 centimetri con inevitabili disagi alla circolazione e temperature sotto lo zero. Basti pensare che mentre alle 2 di notte il termometro segnava quasi 4 gradi, nel pomeriggio di ieri era sceso a -3. Situazione analoga anche in Cansiglio dove la neve e la ventilazione sostenuta hanno fatto cadere diverse piante e

VALSALEGA ISOLATA

PAESAGGIO INVERNALE Veduta di Cima Grappa nel pomeriggio di ieri

millimetri), poi nevosa. Un’ulteriore recrudescenza tardo pomeridiana e serale ha causato meno problemi stante il leggero ma sufficiente innalzamento dei valori termici. Oggi la situazione dovrebbe gradualmente tornare alla normalità. Sarà una giornata ancora fredda per il periodo, con possibili brevi rovesci, ma nel complesso meno turbolenta e dinamica delle ultime. Il miglioramento dovrebbe essere più incisivo martedì grazie alla rimonta di un’alta pressione da ovest, preludio al 1. maggio che, stando a quanto recitano i bollettini, dovrebbe essere risparmiato dal maltempo.

MALTEMPO Il torrente Avenale ingrossato dalle precipitazioni intense nel tratto di via Bella Venezia e Ponte di Legno ieri mattina ha tenuto tutti col fiato sospeso

Furia Avenale: Bella Venezia va sotto `È straripato in alcuni tratti, chiusa la strada allagata Il torrente in piena fa paura nel centro di Castelfranco l’acqua deviata nelle casse d’espansione di Riese e Godego l’allerta del Consorzio di Bonifica però scongiura il peggio `

CASTELFRANCO Torrente Avenale in piena: Castelfranco rischia di finire sott’acqua. La preoccupazione è stata altissima, e l’intervento tempestivo dei tecnici del Consorzio di Bonifica Piave utilizzando le due casse di espansione di Riese e Godego, ha potuto evitare il peggio. La pioggia battente ha contribuito a un importante innalzamento del livello dell’acqua del torrente proprio in prossimità del tratto terminale tra Bella Venezia e il centro storico. «La pioggia si è concentrata a valle della zona nord della città, nella zona dei Prai di Godego, tra il centro di Riese e quello della frazione di Poggiana – spiega Alessio De

Nardi, tecnico del Consorzio Bonifica Piave – questo ha provocato l’ingrossamento dell’Avenale». A rendere ancor più problematico il contenimento dell’acqua i terreni argillosi e saturi già provati dalle precipitazioni dei giorni scorsi. La situazione più critica ieri alle 10.05 quando si è registrato un picco di più 32 centimetri rispetto all’intradosso del ponte di via San Pio X, valore molto elevato in questo periodo.

LA PAURA «L’Avenale era ai limiti della tracimazione» afferma De Nardi. Il personale del Consorzio Bonifica Piave è intervenuto alle 8.30 allarmato dalle immagini radar delle precipitazioni che mettevano in risalto una si-

tuazione potenzialmente pericolosa col rischio di straripamento del torrente. Il fenomeno temporalesco non era prevedibile per intensità e traiettoria. Di conseguenza, difficile stimare la durata e soprattutto l’intensità delle piogge e il relativo stato delle acque del torrente. «Già alle 9 il torrente Brenton che si unisce all’Avenale in via Ponte di Legno, poco a nord di Castelfranco, era sta-

MOBILITATI ANCHE ALPINI E VOLONTARI DEI CARABINIERI CON VIGILI E SINDACO: ALLA FINE NESSUN DANNO

to deviato per la gran parte nel bacino di laminazione ricavato nell’ex cava di Riese e questo ha ridotto la portata e gli effetti per il centro storico». Il Consorzio è intervenuto anche nella cassa di espansione di Godego aumentando la portata dello scarico e rispettando così il protocollo per la gestione delle piene nel torrente Avenale. Queste due operazioni hanno ridotto al minimo gli effetti della piena dell’Avenale che è fuoriuscito dall’alveo per brevi tratti nel quartiere di Bella Venezia.

LE PREVISIONI «L’allarme è rientrato già nelle prime ore di ieri pomeriggio – spiega De Nardi – Il peggio è stato scongiurato ma, le previsioni meteo chiamano pioggia

anche per la giornata di oggi. Speriamo che la quantità sia inferiore a quella di ieri». Sul posto per seguire le operazioni di contenimento dell’Avenale anche il sindaco Stefano Marcon, la polizia locale con il comandante Pina Moffa, i volontari dell’associazione nazionale carabinieri e gli alpini.

MARCON IN SOPRALLUOGO «La macchina comunale si è subito attivata per monitorare e adottare tutte le misure per arginare il fenomeno -ha spiegato il sindaco- L’acqua era fuoriuscita in alcuni punti di via Bella Venezia e ha invaso la sede stradale che è subito stata chiusa alla circolazione. Ma senza danni a cose o persone». Lucia Russo

Fossi stracolmi e cantine allagate: la Castellana l’area più colpita se e nella zona di Valdobbiadene dove, a causa di una frana, è stata interrotta la Provinciale che porta ad Alano (tratto Bellunese).

RIESE Pioggia torrenziale: mezza Marca con l’acqua alla gola. E a soffrire di più, per gli acquazzoni improvvisi e violenti, sono state alcune aree della Castellana. In particolare si sono registrati allagamenti di scantinati a Riese Pio X, nella zona al confine con Bella Venezia di Castelfranco. Anche ad Asolo e Monfumo ci sono state richieste di intervento a Vigili del fuoco, Protezione civili e operai del Comune per alberi pericolanti. In particolare ad Asolo, un albero è crollato sui cavi della rete elettrica, provocando un blackout durato per un paio d’ore. Qualche situazione di emergenza anche nel Vittorie-

VENTI RICHIESTE DI SOCCORSO

BLOCCATO L’albero crollato in mezzo al Sentiero degli Ezzelini

Disagi, ma meno seri, nel Montebellunese, per la pioggia che ha fatto tracimare alcuni fossati. Oltre venti le richieste di soccorso ai vigili del fuoco di Castelfranco e Asolo che hanno affrontato una serie di interventi per alberi sradicati dal vento o perché le radici hanno ceduto a causa del terreno reso fracido dalla pioggia. In via XXIX Aprile a Riese quattro case, costruite sotto il piano campagna, sono finite sott’acqua. Allagata anche via Dalle Calle. Sul posto, oltre ai soccorritori, anche il

0369dffb-7efa-48f5-ab87-b7dfcbcb0100

sindaco Matteo Guidolin. I pompieri hanno risolto inconvenienti causati dal maltempo anche a Monfumo e in piazza Rovero a a Godego. Ad Asolo i vigili del fuoco hanno provveduto a tagliare alcuni alberi che, caduti in mezzo alla strada, ostruivano il passaggio. Problemi anche lungo il sentiero degli Ezzelini per un enorme pioppo, sradicato da una folata di vento. Il problema più serio tra via Ca’ Falier e via Ca’ Giupponi: un albero è caduto sui fili della rete elettrica causando un blackout che ha lasciato 42 famiglie senza energia elettrica. Sul posto pompieri, tecnici dell’Enel e carabinieri. Un albero è finito di traverso alla Treviso-Ostiglia, causando disagi. Gabriele Zanchin

La grandinata Danni al prosecco sopralluoghi in corso È in corso la conta dei danni sulle colline del Prosecco dopo la violenta grandinata di venerdì sera che ha colpito in particolare alcune fasce dei comuni di Valdobbiadene, Miane e Follina. «I tecnici di Avepa, mobilitati subito nei territori colpiti dal maltempo, stanno continuando sopralluoghi puntuali sulle coltivazioni e i vigneti». Lo comunica il Presidente della Regione Luca Zaia che ha ricevuto in queste ore dal direttore di Avepa, Fabrizio Stella, un primo report sull’esito dei sopralluoghi. L’area interessata parte da Vidor, San Giovanni, Santo Stefano, Guia, Campestre, Miane, Follina (Farrò e Valleverde risultano ad oggi le zone più colpite), con una “coda” fino a Rolle. Sopralluoghi approfonditi sono in corso anche nella zona della Pedemontana vicentina per i danni ad altre colture. «I tecnici di Avepa sono a disposizione qualora giungessero le segnalazioni prosegue il presidente del Veneto - da parte dei Consorzi, da singoli proprietari o dagli enti». Per quanto attiene invece il decreto sullo stato di emergenza, «che ho firmato già ieri mattina - conclude il governatore - attendiamo che i sindaci, come prassi, formalizzino il censimento dei danni a opere pubbliche, infrastrutture, impianti».


LUNEDÌ 29 APRILE 2019 IL MATTINO

PADOVA

15

L’aggressione del 25 Aprile l’autodenuncia

le reazioni

«È stata una legittima reazione alla provocazione fascista»

Donazzan: «Fatti gravi» E i pedrini annunciano «In piazza con la Lega»

Il centro sociale Pedro ammette su Facebook il pestaggio nel locale di via Gritti «I partigiani non si sono fatti scrupolo a usare violenza contro il nazifascismo» ni anche per l’amico leghista Calore. Non si conoscono invece le condizioni degli aggressori, perché sono scappati prima dell’arrivo della polizia. L’INDAGINE

La Digos si è messa subito all’opera per dare nomi e cognomi ai picchiatori, soprattutto per capire a quale dei due gruppi antagonisti è attribuibile il fatto. Hanno interrogato alcuni testimoni e stanno analizzando i filmati delle telecamere. Un’idea di massima già c’è, le facce sono state individuate. L’intervento su Facebook del Pedro toglie i dubbi. L’ATTACCO

(foto da Facebook)

Piazza delle Erbe il 25 aprile, con la festa dei gruppi antagonisti

Il centro sociale Pedro fa outing, anticipando l’indagine della Digos e, anzi, spiegando le ragioni dell’aggressione di via Gritti: «Una legittima ed estemporanea reazione a una provocazione fatta da un fascista dichiarato proprio il 25 Aprile». Con un post sul profilo Facebook a metà pomeriggio di ieri si risolve così il piccolo “giallo” legato al pestaggio in un bar del ghetto

del capo di CasaPound Alberto Bortoluzzi e del leghista Nicolò Calore. I FATTI

Giovedì 25 aprile i movimenti antagonisti padovani hanno festeggiato la giornata della liberazione dal fascismo in piazza delle Erbe. C’erano i militanti del Pedro e anche quelli del collettivo politico ex Gramigna. Verso l’una di notte

Bortoluzzi e Calore si trovavano all’interno dell’enoteca “Strasse” di via Gritti, quando sono stati raggiunti da un gruppo composto da una quindicina di persone. Improvvisamente hanno iniziato a volare sedie, bicchieri e bottiglie. È partita una scazzottata, nel corso della quale Bortoluzzi è rimasto ferito a un orecchio (è stato dimesso con 7 giorni di prognosi). Escoriazio-

I T S I N O I S S PROFEETE! COM

«In questo pullulare di articoli e prese di posizione c’è chi, dalle colonne del mattino, ci invita a riflettere intorno al valore della Festa della Liberazione» dicono riferendosi al vicesindaco Arturo Lorenzoni, che ha stigmatizzato l’azione violenta. «I partigiani non si sono mai fatti scrupolo di utilizzare la violenza per combattere il nazifascismo. Non abbiamo mai interpretato questa giornata come un simulacro vuoto, ma abbiamo sempre valorizzato la continuità storica di questa giornata, lottando contro le vecchie e nuove forme di oppressione della libertà». — Enrico Ferro

Alberto Bortoluzzi e, a destra, l’assessore Elena Donazzan

Non si placano le polemiche politiche legate all’aggressione nel locale del ghetto. E come spesso accade a Padova quando il dibattito si infuoca le compagini poi si danno appuntamento in piazza. La Lega per sabato prossimo ha annunciato una passeggiata contro la violenza e proprio il centro sociale Pedro annuncia: «Aderiamo anche noi alla passeggiata contro la violenza». Si preannuncia quindi un altro sabato “caldo”. «La notizia che gli indizi fino ad ora raccolti stiano portando gli inquirenti a concentrarsi sulla pista di un raid mirato contro il docente Alberto Bortoluzzi è un fatto gravissimo che merita una condanna unanime» dice l’assessore Regionale all’Istruzione del Veneto Elena Donazzan. «Alberto Bortoluzzi è un uomo di profonda cultura: assurdo che questo sia il fattore scatenante di un vile ed insensato pestaggio ai danni suoi e dell’ex consigliere comunale leghista Calore. Tutte le istituzioni, gli intellettuali e il mondo

della scuola e della cultura si stringano attorno a loro, affinché non si accettino intimidazioni e violenze di sorta. Siamo al fianco degli inquirenti perché vadano fino in fondo nel riconoscere gli autori di questa brutale aggressione, immersa in un clima da anni di piombo che a Padova si respira e che forse è stato finora troppo sottovalutato». Pronta la risposta del centro sociale padovano: «Proprio perché il governo di fatto sdogana le violenze fasciste, vili per definizione, riteniamo sia corretto portare questo nostro punto di vista in quella passeggiata» annunciano dal profilo Facebook. «Lapidi di partigiani sfregiate, una libreria antifascista bombardata con le molotov, pseudo rivolte contro la presenza di 30 rom in un quartiere, concerti nazirock che vengono promossi da amministrazioni comunali leghiste. Aderiamo sicuri che la nostra partecipazione sarà accolta con gioia e soddisfazione». — E.FER.

I VANTAGGI DELLA LAMA NINJA

4) PRATO PERFETTO!

a partire da

€ 949,00

mod. RER100 RER200

FINANZIAMENTI AD FINO A

GIUGNO GIO ERIG

POM SABATOPERTO A

INTERESSI 0% SALVO APPROVAZIONE DELLA FINANZIARIA

ito …diamoa cpraesdsione! alla tu

LAMA NINJA BREVETTATA A 6 TAGLIENTI

Fiaba snc - Via Mancamento, 1/11 - Camisano Vicentino (VI) - Tel. 0444/410680 - info@fiabaonline.it - www.fiabaonline.it Uscita autostrada A4 Grisignano di Zocco direzione Camisano Vicentino


9

Nordest

SCOSSA DI TERREMOTO IN CADORE Sisma nel Bellunese: in zona San Vito è stata registrata una magnitudo 2.1, a 7 chilometri di profondità. Non sono stati riscontrati danni a persone o cose

Lunedì 29 Aprile 2019 www.gazzettino.it

Freddo e neve, chiusi i passi dolomitici `Nel Vicentino cade la croce di una chiesa, bufera dal Cansiglio Automobilisti salvati dai vigili del fuoco sul San Pellegrino e sul Fedaia. A Cortina bloccati gli impianti di risalita del Faloria alle Prealpi. Panorama invernale a Sappada e a Piancavallo `

San Vito di Cadore. «Non è possibile che ad ogni nevicata ci si trovi senza energia elettrica o senza copertura telefonica - ha sottolineato Massimo Bortoluzzi, consigliere delegato della Provincia - è il momento di pensare all’interramento delle linee». Problemi anche sul Cansiglio: linee telefoniche abbattute, alberi caduti e disagi al traffico a causa della neve, tanto da richiedere l’intervento della protezione civile e dei carabinieri. Bufera anche a Cima Grappa, su buona parte delle Prealpi e a Pianezze. Allagamenti a Treviso e Conegliano.

IN PROVINCIA DI VICENZA

A FALCADE Un’immagine dell’abbondante nevicata che ieri ha ricoperto di una coltre bianca il Bellunese, ma anche altre zone del Nordest, tra cui il Pordenonese (ANSA)

IL MALTEMPO BELLUNO Due automobilisti salvati dai vigili del fuoco sul Fedaia. Un altro rimasto in bilico su un tornante del San Pellegrino. Salto indietro di due pagine del calendario, ieri, per la provincia di Belluno, ripiombata per temperature e neve alla fine del mese di febbraio. Ma il maltempo e i disagi hanno interessato anche il resto del Nordest.

NEL BELLUNESE ALBERI ABBATTUTI INCIDENTI STRADALI BLACKOUT E DISAGI. PREOCCUPA LA FRANA DI LAMON PALIT

I SOPRALLUOGHI TREVISO «I tecnici di Avepa, che ho mobilitato fin da ieri sui territori colpiti dal maltempo, stanno continuando sopralluoghi analitici e puntuali sulle coltivazioni e i vigneti colpiti dalle grandinate». Lo comunica il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha ricevuto in queste ore dal direttore dell’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, Fabrizio Stella, un primo report sull’esito dei sopralluoghi. L’area interessata riguarda soprattutto la pedemontana coneglianese, da Vidor a San Giovanni e Santo Stefano di Valdobbiadene, da Guia a Campestre, Miane e Follina, con una “coda” fino a Rolle. Sopralluoghi approfonditi sono in corso anche nella zona della Pedemontana vicentina per

Tutto imbiancato sopra gli 800 metri. A farne le spese soprattutto gli automobilisti più diligenti. Quelli che hanno scelto di dismettere le gomme invernali non appena è decaduto l’obbligo. Alberi abbattuti, auto uscite di carreggiata, incidenti stradali e qualche black out. Una decina le partite di calcio cancellate. A Cortina, dove si scia fino al ponte del Primo Maggio, si è resa necessaria la chiusura degli impianti di risalita del Faloria. «Una nevicata fuori stagione non ci spaventa - ha spiegato ieri il sindaco Gianpietro Ghedina fortunatamente in questo periodo non ci sono tanti turisti e oltre alla chiusura dei passi e dell’impianto del Faloria non ci sono stati particolari disagi». Poco prima delle 18.30 Veneto Strade ha deciso di impedire il transito su tutti i Passi di sua compe-

tenza oltre a due strade provinciali: quella del Passo Valparola e quella del Nevegal dalla località Al Cristo fino a Pus. Il direttore generale Silvano Vernizzi si è soffermato sulla frana di Lamon Palit: «Brutte notizie, si sta muovendo con estrema rapidità. Domani (oggi per chi legge, ndr.) dovremo necessariamente intervenire su questo tratto, la situazione è molto preoccupante».

EMERGENZA CONTINUA Decine gli interventi dei vigili del fuoco: una dozzina solo quelli gestiti contemporaneamente alle 13.30. A metà pomeriggio il numero era addirittura raddoppiato. Tra le situazioni più delicate dell’intera provincia quella del Nevegal, isolato a causa di una serie di piante precipitate. Alle 13 protezione civile e vigili del fuoco, armati di motoseghe,

hanno liberato la carreggiata consentendo il passaggio dei mezzi spazzaneve, alle 18 si è reso necessario un nuovo stop.

GLI INCIDENTI Due automobilisti si sono trovati a piedi sul Passo Fedaia. A salvarli i vigili del fuoco, che li hanno raggiunti con i mezzi di soccorso. Nonostante le condizioni meteo la coppia aveva scelto di mettersi in marcia, non riuscendo però più ad andare né avanti né indietro. Una macchina è invece rimasta in bilico su un tornante del San Pellegrino rendendo necessario l’intervento dell’autogrù. Fortunatamente illesi gli occupanti. Altri incidenti, con feriti lievi o senza feriti, si sono verificati in tutta la provincia: da Selva di Cadore, Zoldo Alto, Andraz di Livinallongo e a Dogana Vecchia tra Cortina e

Grandine su campi e vigneti Regione all’opera per i danni i danni ad altre colture.

FENOMENO ECCEZIONALE La grandinata di giovedì sera è stata eccezionale per durata e intensità in rapporto alla stagione ancora acerba. In questo periodo i contrasti termici da cui scaturisce la formazione di fronti temporaleschi così violenti non dovrebbero essere così accesi, anche se le condizioni minime per generarli stavolta c’erano tutte a cominciare da un teso richiamo di correnti da sudovest e dalla presenza di forte umidità. Sono però caduti chicchi di piccole o al più medie dimensioni, eventualità che ha scongiurato danni perfino peggiori. «I tecnici di Avepa

sono a disposizione qualora giungessero le segnalazioni -prosegue il governatore- da parte dei Consorzi, da singoli proprietari o dagli enti». «Per quanto attiene invece il decreto sullo stato di emergenza che ho firmato già ieri mattina - conclude Zaia - attendiamo che i sindaci, come da

Le previsioni

GRANDINATA Un vigneto coperto di grandine. I tecnici di Avepa stanno effettuando i sopralluoghi

PIENA LAMPO DELL’AVENALE A CASTELFRANCO: IL CONSORZIO DI BONIFICA EVITA IL PEGGIO b6672644-3161-4b6e-8101-66bcb5ec4ba2

Oggi ancora nuvole “salvo” il 1. maggio VENEZIA Anche oggi il Triveneto resterà nel raggio d’azione del vortice freddo, in lento spostamento verso i Balcani, che ieri ha rinnovato condizioni di tempo praticamente invernali. L’inizio della giornata sarà un po’ ovunque all’insegna della nuvolosità diffusa con deboli precipitazioni in via di esaurimento. Da domani graduale miglioramento grazie alla rimonta dell’alta pressione. Buone notizie per il 1. maggio che potrebbe essere più soleggiato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Una decina gli interventi dei vigili del fuoco in provincia di Vicenza. Il più importante è stato per il distacco della croce dal campanile di Santorso. I pompieri del distaccamento di Schio sono stati impegnati per la caduta della Croce posta sulla sommità del campanile di Santa Maria Immacolata, alto oltre 80 metri. La croce in ferro, di circa 40 chili, è caduta sulle gradinate della chiesa, mentre all’interno si stava celebrando un battesimo. Nessun ferito, ma la zona interessata e il campanile sono stati transennati per il pericolo di un ulteriore crollo.

IN FRIULI Neve, freddo, vento e pioggia hanno caratterizzato anche la domenica friulana. Montagne imbiancate e temperature a picco hanno annullato molti eventi che si sarebbero dovuti svolgere all’aperto. Panorama invernale a Sappada (Udine) e a Piancavallo (Pordenone), dove la neve ha continuato a cadere copiosa per tutta la giornata. «Sono eventi non così rari, però - ha ricordato il previsore dell’Osmer Fvg, Sergio Nordio -. Non dimentichiamoci che ci sono state nevicate anche a maggio». Il manto bianco in alcuni punti ha raggiunto anche il mezzo metro, obbligando gli automobilisti a tirar fuori nuovamente le catene. Susanna Salvador Andrea Zambenedetti © RIPRODUZIONE RISERVATA

prassi, formalizzino il censimento dei danni a opere pubbliche, infrastrutture e impianti».

RISCHIO IDRAULICO La conta dei danni, perlomeno a livello di coltivazioni, doveva concludersi già domani ma potrebbe slittare stante la nuova massiccia ondata di maltempo che anche ieri ha colpito la Marca. Niente grandine questa volta, ma temporali sparsi che hanno provocato l’innalzamento repentino dei corsi d’acqua minori. È il caso dell’Avenale che ha allagato le strade di Bella Venezia a Castelfranco, ma avrebbe potuto creare seri danni a tutto il centro storico se il Consorzio di Bonifica non fosse intervenuto tempestivamente deviando il corso nelle casse di espansione di Riese e Godego, a monte della città. © RIPRODUZIONE RISERVATA


6

LUNEDÌ 29 APRILE 2019 CORRIERE DELLE ALPI

REGIONE

Il braccio di ferro sul federalismo

Giannola (Svimez) «L’autonomia? È un tentativo di colpo di Stato»

E Fabrizio Barca, un personaggio di alto livello, ha scommesso - sbagliando - sul localismo più estremo. La verità è che il Sud con i soli fondi strutturali della Unione Europea non può farcela. Un sistema privo di propellente non va avanti da solo, e di conseguenza arretra». Scusi, professore, Polonia e Romania hanno cambiato faccia in dieci anni con i fondi strutturali. Perché il Sud non può fare altrettanto? «Il sistema premiale c’era anche da noi, ma funzionava come i bonus delle imprese pubbliche: li distribuivano a tutti, a prescindere dai risultati. Una stagione che si è conclusa. Oggi nel Mezzogiorno

Il presidente del centro studi: definire i Lep e i costi standard «Le classi dirigenti del Meridione sono narcotizzate» L’INTERVISTA

MARIANO MAUGERI l progetto di autonomia differenziata è un tentativo di colpo di Stato». Se le parole sono pietre, quelle pronunciate da Adriano Giannola, economista con laurea a Bologna e specializzazione ad Harvard, sono più simili a pietre tombali. Possibile che uno studioso appassionato della realtà meridionale e da anni alla guida della Svimez, l’associazione più autorevole e ascoltata sull’andamento dell’economia del Mezzogiorno, si lasci andare a considerazioni così drammatiche? In realtà,

«I

«Dopo la crisi 2007 l’Italia è impoverita e il Nord cerca una v ia d’uscita» Giannola vuole richiamare l’attenzione sulle afasia della classe dirigente romana sulla questione meridionale. O meglio sulla contrapposizione tra questione meridionale e questione settentrionale. E parte da una considerazione: «Il Paese non è stato più lo stesso a partire dalla crisi economica del 2007. L’Italia si è paurosamente impoverita, al Nord come al Sud. E il settentrione, conscio della situazione, cerca di trovare una via d’uscita nel regionalismo ad assetto variabile». Professor Giannola, forse i termini del problema sarebbero diversi se invece di regionalismo differenziato si parlasse di federalismo? «Questo potrebbe essere un buon inizio. Ricordiamo che la riforma del Titolo V viene varata dal Centro-sinistra sul finire della legislatura nel 2001 nel tentativo di agganciare la Lega Nord. Una cornice che la legge 42 del 2009, la cosiddetta legge Calderoli, cerca di riempire mettendo in pratica l’articolo 119 della Costituzione, traducendo in norme i Lep, i livelli essenziali di prestazione e i costi standard. Nell’impianto del suo ideatore la legge era penalizzante per il Sud ma allo stesso tempo responsabilizzante. Un buon inizio per introdurre elementi di federalismo nel nostro sistema»

Finisce male? «Peggio: finisce nel nulla perché il governo Berlusconi quella legge non l’ha mai attuata. La prassi ha fatto leva sulla spesa storica, già sperequata a favore del Nord. E il motivo c’è. Politicamente sarebbe stato complicato attuare in anni di crisi una perequazione che avrebbe imposto una redistribuzione verso Sud. Una cosa che capisce bene l’attuale sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti, la persona più pensante della banda che oggi ci governa. Di conseguenza la legge 42 sparisce dall’agenda e con essa ogni richiamo al federalismo per far posto alla categoria nuova di zecca del federalismo a geometria variabile». Poteva essere una soluzione ma non si ha il coraggio di andare fino in fondo? «Non c’è dubbio. Lo shock del 2007 ci ha messo del suo. Al Sud crolla il mondo. E le classi dirigenti del Nord e del Sud ricominciano a rinfacciarsi i reciproci pregiudizi. Uno sport nel quale sia gli uni che gli altri eccellono. Con il Mezzogiorno che invoca la secessione Borbonica e il Settentrione l’autonomia». Scusi professore, ma in un sistema regionalista vischioso in cui le regioni virtuose non vengono premiate e le peggiori non sono punite, come dovrebbero comportarsi le prime della classe? «Le prime della classe, complice la recente crisi, vogliono farsi Stato perché consapevoli che il sistema le por-

ta a fondo. Sanno di non essere ricche come dieci anni fa. E cercano una via d’uscita». Ma l’autonomia è prevista nella Costituzione. «Certo, tanto è vero che nel contratto di governo non si cita mai la parola federalismo ma si fa sempre riferimento al terzo comma del 116. Vogliono il regionalismo differenziato? D’accordo, ma prima devono riempire di contenuti i Lep e i costi standard. Senza questa quantificazione non ci potrà essere autonomia». L’ex governatore della Campania Stefano Caldoro sostiene che o si aboliscono le Regioni o si abolisce lo Stato; la somma delle due istituzioni produce dei costi insopportabili. È d’accordo? «E’ una considerazione logica. Spesso con Caldoro mi trovo a discutere di servizi governati a livello di macroregione. Se vogliamo, il lombardo-veneto è già una macroregione. Al Sud regna invece la frammentazione. Lu-

«Il governo Berlusconi ha bloccato la legge Calderoli del 2009 Giorgetti vero regista» cani e molisani sono così piccoli che temono di essere fagocitati da Abruzzo e Puglia. Campania e Puglia sono storicamente allergici l’una all’ altra. Sicilia e Sardegna sono due isole e la Calabria il solito buco nero».

«Le regioni più ricche non possono scaricare lo scomodo compagno di viaggio»

Adriano Giannola, presidente di Svimez

Detta così è una ricostruzione senza speranza. Sembra di essere nella situazione postunitaria. «In realtà, quando si deve ricercare un accordo la soluzione si trova. È accaduto per l’acquedotto Pugliese, che serve Campania e Basilicata, e dovrà accadere per il porto di transhipment di Gioia Tauro. Non è pensabile frantumare la logistica seguendo i criteri delle microregioni, tranne che non si voglia il caos». Che pensa delle élites meridionali? Esistono ancora? «Le classi dirigenti meridionali sono narcotizzate. E la borghesia napoletana è come se si fosse ritirata. Il Sud invecchia e non fa figli, segno che ha smesso di investire sul futuro. Scricchiola anche il sistema formativo, che prima laureava i ragazzi destinati a emigrare. Oggi quegli stessi ragazzi si iscrivono alla Bocconi o al Politecnico di Milano, avvicinandosi al

mercato del lavoro. Si è capovolto il sistema degli anni Sessanta, quando gli emigranti mandavano le rimesse al Sud. Ora i genitori che possono comperano ai figli la casa al Nord, tanto sono consapevoli che il loro destino è quello. Giorgio Bocca rappresentava il Mezzogiorno come un inferno: le mafie, la corruzione, le immense periferie degradate delle grandi aree metropolitane. Ma la situazione è pericolosamente peggiora-

«Dal 2008 al 2013 la Campania ha bruciato 13 punti di Pil». ta. Dal 2008 al 2013 la Campania brucia 13 punti di Pil». Le colpe della classe dirigente? «Sono stati commessi errori enormi. Il Censis era pronto a giurare sullo sviluppo autopropulsivo del Sud: follie.

botta e risposta tra lega e m5s

Salvini e Zaia: avanti con l’intesa Di Maio: no all’Italia di serie A e B PADOVA. Il governo traballa

Salvini e Di Maio alla Camera

per il caso Siri, per le Province che Salvini vuole rilanciare e anche per l’autonomia. Il leader della Lega ha ribadito la volontà di bruciare le tappe: «Conto che a brevissimo il Consiglio dei ministri approvi la riforma che per la Lega è già ben chiara, c’è nel contratto di governo. I grillini sia in Veneto sia in Lombardia hanno sostenuto il referendum e mi auguro che non abbiano cambiato

idea. A me interessa che l'Italia diventi un Paese moderno, efficiente e fondato sull’autonomia e che nessuno perda tempo». Tesi rilanciate da Luca Zaia: «Pensare che si possa continuare a buttare la palla a fondo campo e si continui a procrastinare, è una modalità che non ci piace. L’autonomia sarà una pagina di storia di questo Paese, il percorso è avviato e nessuno lo fermerà più». A fermarlo intanto è Luigi Di Maio

che dalla Poloniaribatte:«Il M5S sarà garante della coesione nazionale. Il Veneto e la Lombardia hanno votato e hanno diritto all’autonomia ma se ciò vuol dire avere scuole di serie A e serie B, sanità di serie A e serie B, cittadini di serie A e serie B non sono d’accordo». E l’intesa per arrivare in Parlamento deve ottenere il via libera del premier Conte : se ne riparla nel Cdm del 5o 6 maggio. — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

non c’è né la spesa pubblica né tantomeno le premialità. E senza quel 34% di spesa pubblica che ci tocca le infrastrutture poco a poco si sbricioleranno. Vuol dire che va scritto un nuovo patto? «Voglio dire che non esistono scorciatoie. La crisi drammatica degli ultimi anni mette sia il Nord che il Sud di fronte a vie d’uscita obbligatoriamente dolorose». Soluzione? «Roma e le classi dirigenti del Sud si devono svegliare. Serve un progetto sensato di sviluppo che abbia come motore l’ incredibile e mai sfruttata risorsa del Mare Nostrum che la dinamica del mercato globale ci offre inutilmente su un piatto d’argento. Il piano in parte c’è già, ed è il decreto Mezzogiorno del febbraio 2017 che dà il via libera a 12 zone economiche speciali (Zes) legate a porti e retroporti, con sistemi burocratici semplificati, nuova industrializzazione e attrazione di imprese». Il Nord appoggerà questi investimenti? «Penso che le Regioni più ricche non possano essere così spietate da scaricare lo scomodo compagno di viaggio. Il progetto euromediterraneo avrebbe ricadute positive anche per le altre aree del Paese. Insomma, Nord e Sud devono ricominciare a parlarsi, e Roma dovrebbe essere l’autorevole regista, non un semplice arbitro». Lei parla spesso di eutanasia del Sud. Cosa intende di preciso? «Fra trent’anni il Sud potrebbe essere popolato da vecchi sempre peggio assistiti e circondati da un’economia illegale, con il 40% del territorio nazionale derubricato a una landa desolata in cui germoglieranno rivolte di massa come ai tempi del sanfedismo. A quel punto il rischio di contagio per le aree del Nord che si saranno messe in salvo sarebbe molto probabile. Una considerazione che mi spinge a una domanda: a chi conviene davvero retrocedere l’Italia a semplice espressione geografica?» — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI


2

Primo Piano

Lunedì 29 Aprile 2019 www.gazzettino.it

La riforma delle Regioni

Autonomia a strappi Salvini accelera ma Di Maio frena `Il capo del M5s: «Non c’è fretta Il leader leghista: «Non si usi il Parlamento per perdere tempo» e non spaccheremo il Paese in due» `

SCONTRO VENEZIA Tre settimane fa, quando al Vinitaly a Verona ci fu la passerella dei big di Palazzo Chigi, pareva che gli ostacoli fossero stati superati e che il tema dell’autonomia differenziata per Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna sarebbe entrato di lì a poche ore nell’agenda politica governativa. «Per l’autonomia questo governo ha una sola parola: si farà e ci stiamo lavorando», disse il premier Giuseppe Conte. «È ora di fare e di mettere il primo mattone perché è un passaggio storico che fa bene a tutti», promise il vicepremier Matteo Salvini. Era domenica 7 aprile. L’indomani, lunedì 8, in Fiera arrivò l’altro vicepremier e furono ancora garanzie: «L’autonomia - disse il pentastellato Luigi Di Maio - si deve fare e noi saremo garanti in questo processo della coesione nazionale che credo vogliano anche i veneti, i lombardi e tutte le altre regioni che la stanno chiedendo». Ieri Di Maio non ripetuto quelle rassicurazioni. Anzi, ha gettato benzina sul fuoco della polemica, lasciando intendere che con

«È UN PROGETTO URGENTE». LA REPLICA: «IL TEMA È DELICATO NON SI FANNO PASTICCI»

l’autonomia differenziata potrebbe aumentare il divario tra Nord e Sud e dunque il Movimento 5 Stelle si farà garante della coesione sociale. Così, se la Lega preme, il M5s frena. Non si sa quando l’autonomia sarà portata all’esame del Consiglio dei ministri. Non si sa se sarà firmata una pre-intesa tra il premier Conte e i singoli governatori Zaia, Fontana, Bonaccini, per poi far intervenire le Camere. Non si sa nemmeno che tipo di iter i presidenti del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati e della Camera, Roberto Fico, abbiano in mente. E in tutta questa incertezza, ieri sono piombati i distinguo di Di Maio.

DA CANTÙ Il primo a intervenire sull’argomento, in realtà, era stato in quel di Cantù (Como) il vicepremier leghista Matteo Salvini. «Non vorrei che qualcuno usasse

il parlamento per perdere mesi o anni su una riforma che è urgente», ha detto il ministro dell’Interno rispondendo a una domanda sulla possibilità di emendare alle Camere l’accordo sull’autonomia di Veneto e Lombardia, possibilità appoggiata fra gli altri dal ministro per il Sud Lezzi. «Conto che a brevissimo il Consiglio dei ministri approvi la riforma - ha aggiunto il segretario del Carroccio - che per la Lega è già ben chiara, c’è nel contratto di governo. I grillini sia in Veneto sia in Lombardia hanno sostenuto il referendum e quindi mi auguro che non abbiano cambiato idea. A me interessa che l’Italia diventi un Paese moderno, efficiente e fondato sulle autonomia e che nessuno perda tempo».

DA VARSAVIA Tempo un paio d’ore e da Varsavia, a margine della convention del movimento polacco po-

CANTÙ Matteo Salvini in campagna elettorale. L’arrivo in auto con la fidanzata Francesca Verdini (foto ANSA)

st-ideologico Kukiz’15, Di Maio ha frenato l’entusiasmo degli alleati leghisti: sull’autonomia - ha detto il vicepremier - «il Movimento 5 Stelle sarà garante della coesione nazionale. Il Veneto e la Lombardia hanno votato e hanno diritto all’autonomia, ma se

autonomia vuol dire avere scuole di serie A e serie B, sanità di serie A e serie B, cittadini di serie A e serie B, non sono d’accordo». Poi, su Facebook, ha chiarito: «L’autonomia si fa, ma secondo certi criteri e senza spaccare il Paese in due. Per quanto mi riguarda le

I tempi dell'autonomia regionale Metà dicembre Il consiglio dei ministri ha "avviato il percorso"

DIC

GEN

FEB

Metà gennaio Completamento dell'istruttoria

MAR

APR

MAG

GIU

Metà febbraio Definizione dei tempi di firma dell'Intesa

LUG

AGO

SET

NOV

Entro l'autunno (probabilmente) Voto di Camera e Senato (È necessaria la maggioranza qualificata, ovvero almeno 316 deputati e 161 senatori favorevoli)

Primavera o Estate Presentazione di un Disegno di legge ad hoc in Parlamento

scuole pubbliche devono essere tutte uguali, così come gli ospedali. Non è che se vivi in Sicilia o in Calabria puoi essere danneggiato. Sulla salute e l’istruzione non si scherza, devono essere garantiti a tutti gli stessi diritti. Detto questo, l’Autonomia è nel contratto e la porteremo a casa. Senza fare però le cose in fretta. Vista la delicatezza del tema, servono calma e testa per non fare pasticci». «Quello che non si rifarà - ha aggiunto - sono le Province». Sul tema ieri il premier Conte non si è espresso, ma val la pena ricordare che pochi giorni fa a Palazzo Chigi è stata posta una pietra sull’autonomia scolastica, visto che l’accordo con i sindacati prevede che tutto il personale abbia «uno stesso contratto collettivo». Il contrario di quel che chiedeva il Veneto. Alda Vanzan © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefani: «I testi ora sono pronti» Zaia: «Non è più tempo di scuse» IL DIBATTITO

Al voto 34 Comuni

VENEZIA «Non è più tempo di scuse», dice il governatore del Veneto, Luca Zaia. E il ministro agli Affari regionali, la vicentina Erika Stefani, rincara: «Noi siamo pronti a portare i testi in Consiglio dei ministri». In una domenica piovosa e fredda, quasi come quel 22 ottobre 2017 quando oltre due milioni di veneti andarono a votare, il tema dell’autonomia torna a scaldare il dibattito politico, con i due vicepremier che si punzecchiano, il leghista Matteo Salvini a dire che il Parlamento non può essere usato per perdere tempo e il pentastellato Luigi Di Maio nuovamente a frenare, escludendo che possano esserci scuole o sanità di serie A e di serie B tra Nord e Sud del paese. Un tormentone che rischia di andare ben oltre le elezioni europee, mentre nulla vieterebbe di portare l’intesa all’esame del Consiglio dei ministri. È questo che dice la titolare degli Affari regionali e dell’Autonomia, Erika Stefani: «Noi siamo

Amministrative, in calo l’affluenza in Sicilia PALERMO In Sicilia nei 34 comuni chiamati al voto per rinnovare sindaci e consigli alle 19 l’affluenza è risultata in calo: aveva votato il 45% (196.455) dei 436.567 elettori. A Caltanissetta, unico capoluogo chiamato al voto, era andato alle urne il 43,55% degli elettori, il 4,03% in meno rispetto alle precedenti comunali. In controtendenza Gela dove aveva votato il 43,33% degli elettori, il 6,38% in più rispetto alle scorse comunali. Oltre a Caltanissetta e Gela, si è votato con il maggioritario a doppio turno ad Aci Castello (Catania), Bagheria e Monreale (Palermo), Castelvetrano e Mazara del Vallo (Trapani). L’eventuale ballottaggio si svolgerà il 12 maggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

pronti a portare i testi in Consiglio dei ministri. Le istanze avanzate dalle regioni sono legittime e in quanto tali vanno ascoltate. È evidente che la Lega non ha alcuna intenzione di creare divari o togliere diritti anzi, l’autonomia è una risposta che travalica i confini di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Noi crediamo in uno stato moderno, efficiente che tagli gli sprechi e la nostra riforma basata sull’esperienza delle regioni che offrono i servizi migliori è la soluzione giusta».

LEGHISTI Il ministro agli Affari regionali e all’Autonomia Erika Stefani e il governatore del Veneto Luca Zaia. Entrambi chiedono di procedere con l’autonomia

IL MONITO

nui a procrastinare, è una modalità che non ci piace. E non credo neanche che l’autonomia debba diventare oggetto di scontro politico perché, visto e considerato che i 5 Stelle si richiamano spesso a Rousseau, alla democrazia rappresentativa, alla “democrazia digitale”, al “popolo che deve decidere”, la sintesi gliela abbiamo già fatta noi sgrezzando il lavoro». Tradotto: c’è stato un referendum e il verdetto è stato chiaro. «È già stato tolto - dice Zaia - tutto quello che è dibattito politico, perché i cittadini si sono già

Non nasconde l’irritazione il governatore Luca Zaia: «Pensare che si possa continuare a buttare la palla a fondo campo e si conti-

IL MINISTRO: «LE ISTANZE DELLE REGIONI SONO LEGITTIME, NON CREEREMO DIVARI»

98e50198-0496-4046-b5d5-af9164cd7d60

espressi e hanno detto che pretendono l’autonomia. La storia del paese di serie e A e di serie B sta diventando ormai una scusa, è chiaro, che non serve a nulla nel negoziato giuridico e costituzionale sull’autonomia. Ci sono già tutti i correttivi, tutte le garanzie, nell’intesa. Ma è anche vero che non possiamo accettare che si continui a dire che questo è la secessione dei ricchi o un atto di egoismo». Quello dell’autonomia, dice il governatore, «è un progetto che vuol fare ripartire non solo il Veneto ma l’intero

Paese. L’autonomia, volenti o nolenti, costituirà una pagina di storia di questo Paese. Chi ha delle perplessità sbaglia perché così rischia di far scrivere questa pagina di storia a qualcun altro. Il percorso è avviato e nessuno lo fermerà più». E quindi? Quindi, dice Zaia, bisogna procedere: «Il Consiglio dei Ministri mandi subito avanti un’intesa, discutiamo dei dettagli su cui si deve discutere ma si vada avanti. Non è più tempo di scuse». Al.Va. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.