Cell. 328 6285562 Facebook: Marzia Caruso e-mail: marziacaruso@hotmail.it
Anno IV - n. 01 Aprile 2012
giornale d’informazione, attualità e cultura
ALL’INTERNO 3a edizione di “Un Gol per la Vita”, per fare prevenzione stradale PAGINA 3 Allarme carburanti: 2 euro al litro PAGINA 4
Medicine alternative con il dott. Domenico Dell'Aria PAGINA 6 Stipendi dei parlamentari: 16 mila euro al mese PAGINA 7 Perché i casi di cancro in occidente aumentano? PAGINA 11 Ci vogliono far morire di fame PAGINA 12
L'eccellenza nel campo della riabilitazione: Istituto Lucia Mangano PAGINA 14
La Ragazza
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L’Automobile Club Catania informa Tutto quello che c’è da sapere sul bollo auto
Automobile Club d’Italia
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l “bollo auto” è una tassa di proprietà e dunque va pagato finché il veicolo risulta in nostro possesso, indipendentemente dal fatto che venga usato o meno per la circolazione. Dal 1° gennaio 1999, le competenze in materia di tasse automobilistiche, sono state trasferite dalla legge alle Regioni a Statuto Ordinario ed alle Province Autonome di Trento e Bolzano. Tali Regioni e Province possono affidare a terzi la gestione delle tasse automobilistiche, mentre
L’Editoriale
tale funzione per le Regioni a Statuto Speciale sono svolte dal Ministero delle Finanze. L’importo del bollo auto da pagare dipende: 1. dalla potenza effettiva, che è espressa in KW (per le autovetture, autoveicoli ad uso promiscuo, autobus, autoveicoli ad uso speciale e motocicli); 2. dalla portata (per gli autoveicoli con peso complessivo inferiore a 12 tonnellate); 3. dal peso complessivo, dal numero degli assi e dal tipo di sospensione dell'asse motore (per gli autoveicoli con peso complessivo pari o superiore a 12 tonnellate). I KW, la portata, il peso com-
Aprile 2012 plessivo, il numero degli assi e il tipo di sospensione dell'asse motore sono tutti dati che vengono riportati sulla carta di circolazione. Inoltre dal 1° Gennaio 2007, l’importo del Bollo Auto è differenziato in base alle normative comunitarie sulle emissioni inquinante: un veicolo più è “vecchio”, più inquina e dunque più paga di bollo . Data la complessità nella determinazione del bollo auto, per determinare esattamente l’importo della tassa automobilistica, è preferibile utilizzare il sistema di calcolo automatico dell’agenzia delle entrate, al quale si può accedere collegandosi direttamente al sito www.agenziaentrate.it, ovvero tramite il sito dell’ACI www. aci.it e digitare il numero di targa del veicolo. Dal 1° gennaio 2012 è entrato in vigore un superbollo per le vetture con più di 185 kW. Tutti gli automobilisti in possesso di un'auto con caratteristiche superiori a queste dovranno per-
ciò pagare, oltre al bollo tradizionale, esattamente 20 euro per ogni kW in eccesso rispetto ai 185 fissati come limite. Tale addizionale è ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla costruzione del veicolo, rispettivamente del 40, del 70 e dell'85% sul totale dovuto. Decorsi venti anni dalla costruzione del veicolo, non è più dovuta. L'anno di costruzione si presume, salvo prova contraria, coincidente con l'anno di immatricolazione. Il Superbollo ha la stessa scadenza del bollo tradizionale ma non si paga presso Aci, Tabaccai, Agenzie di pratiche auto, bensì può essere pagato solo ed esclusivamente tramite modello F24 presso le Banche e le Poste Italiane.
AUTOMOBILE CLUB CATANIA
di Tiziana Campo
Povera Italia: in aumento gli indigenti assoluti
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i sento mancare, non mangio da ieri. Le chiedo una cortesia: potrebbe comprarmi un frutto così mi rianimo?». Così un vecchietto sulla settantina, mi ha fermato qualche giorno fa in piazza Santa Maria di Gesù. Una giacca di lana, il viso sciupato e gli occhi bassi. Mi ha raccontato che dormiva in macchina ormai da un mese, in una via vicino al vecchio ospedale Garibaldi. Mi ha fermata tra il bar e il fruttivendolo. E tra una pizzetta o un gustoso arancino e una semplice mela ha optato per quest’ultima. Non ha chiesto soldi. Desiderava solo un frutto, dieci centesimi in natura per “rianimarsi”. Una storia della povertà come ce ne sono tante. Come quelle che spesso i pomeriggi televisivi raccontano. Perché ormai non c’è più lo Stato sociale che tutela bisognosi, persone indigenti o meno fortunati che dir si voglia. Ormai l’ultima speranza per questi nuovi caduti in disgrazia è la tv, ultimo grido di denuncia prima dell’oblio. Secondo l’Istat oltre 3 milioni di persone vivono in condizioni di povertà assoluta (il 4,6% delle famiglie) e più 8 milioni in condizioni di povertà relativa, ossia l'11% delle famiglie residenti.
Sono i nuovi poveri. Tra questi famiglie monoreddito che fino a qualche tempo fa riuscivano a sopravvivere e che ora non riescono più a portare il pane sulla tavola. Tra questi padri separati stretti nella morsa del nuovo affitto per sé, degli assegni di mantenimento per i figli e per le ex mogli. Tra questi pensionati al minimo che non riescono davvero ad arrivare a fine mese. Dati Inps hanno reso noto che nel 2011 sul totale di circa 5 milioni di pensioni di vecchiaia, il 52% ha un importo inferiore ai 500 euro mensili e il 78% non supera i 750 euro. Sul fronte delle pensioni di anzianità, più del 30% non supera la soglia dei 900 euro. E se l’ultima manovra finanziaria con la sua ricaduta su ogni famiglia pari a 887 euro annui (cifra che sommata a quelle del precedente Governo raggiunge quota 3.002 euro annui) e l’aumento di luce, acqua e gas per molti significano sacrifici e tagli, per altri hanno il sapore di un colpo di grazia alle spalle, dell’inizio di una vita da senzatetto,come quel vecchietto che chiede un frutto per rianimarsi perché ha, per dirla con la canzone di Jovanotti, “le tasche piene di sassi” e gli occhi pieni di una vergognata dignità.
BALLARÒ NEWS - Editore: SaperexGuidare - Giovanni Calì. Direttore Responsabile: Tiziana Campo. Direttore Editoriale: Giovanni Calì. Controllo bozze: Antonella Capizzi. Collaboratori: Simone Rausi, Laura Monteleone, Fabio Giuffrida, Veronica Mannino, Stefania Patanè, Carmelo Guglielmino, Giulia Calì, Giovanni Castorina, Irene Marzella. Foto della modella "Ragazza AllaKatalla Giulia. Redazione: V. Fortuna, 24 Catania. Tel. 3394999393 email: giovanni.cali@saperexguidare. it -Pubblicità: Itaca Group tel. 3286925521. Grafica & Impaginazione: brunomarchese@virgilio.it. Stampa: Grafiche Cosentino - Caltagirone. Distribuzione gratuita ai soci ACI di Catania e per tutti i lettori a Catania, in tutti i Comuni dell’hinterland, nelle edicole: Ragusa M. c.so Italia, 111 (CT); Marzà Salvatore v. Bellini, 7/A S. Agata Li Battiati; Edicolè v. Roma 261, S. G. La Punta; Edicola Palestro V. v.le Europa, S. Gregorio; Edicola Pappalardo p.zza Don Diego 3 Pedara; p.zza Stesicoro (CT) presso Winplay; Free Time v. Re Martino, 8 b-c Acicastello; New & Friends, v. Provinciale 88, Acitrezza. Registrazione Tribunale Catania iscr. n°12 del 13/03/2009. Per l’edizione on line, www.ballaronews.it, in cui troverete anche uno spazio dedicato ai redazionali delle varie aziende. Buona lettura. Partner Commerciale
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Terza edizione di “Un Gol per la Vita”, sport e festa per fare prevenzione stradale Giovanni Calì presidente di "SaperexGuidare" ideatore della partita Nazionale Attori vs Stelle Siciliane
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opo il grande successo della scorso anno, ritorna l'evento “Un gol per la vita” - ideato dall'Associazione SaperexGuidare, da anni impegnata in campagne di sensibilizzazione e prevenzione stradale - che si terrà il 5 maggio alle ore 10,00 presso lo Stadio sportivo di Trecastagni, grazie al sindaco Giuseppe Messina e al sostegno della Provincia di Catania. Una giornata in cui lo sport diventerà uno strumento per veicolare messaggi dalla fortissima rilevanza sociale. Una partita che vedrà coinvolte in un incontro diretto, la Nazionale di calcio Attori e la squadra di Stelle Siciliane. «Abbiamo voluto riproporre questo evento, dopo l'entusiasmante successo dello scorso anno - spiega Giovanni Calì, presidente nazionale dell'Associazione SaperexGuidare - per raccogliere fondi che serviranno interamente alla realizzazione di progetti su prevenzione e sicurezza stradale con l'intento di sensibilizzare i giovani sull'uso dei sistemi di sicurezza e sul rispetto del codice della strada. La partita si svolgerà in memoria di quei giovani e giovanissimi che hanno perso la vita in incidenti stradali non per tragica fatalità, ma a causa di violazione di regole». “Un gol per la vita” vedrà il coinvolgimento di attori famosi e di stelle siciliane. Tutti insieme, con la loro entusiasta partecipazione, si faranno portavoce dell'importan-
di Tiziana Campo za di simili campagne di sensibilizzazione e prevenzione stradale. Giuseppe Castiglia - da anni testimonial di SaperexGuidare, che supporta l'associazione anche con “ospitate” nella sua trasmissione di successo “Allakatalla”, su Radio Studio Centrale insieme al direttore Fabio Formosa - sarà il mattatore dell'evento e intratterrà il pubblico sugli spalti e i giocatori in campo con la sua verve comica. Il presentatore Ruggero Sardo, oltre a giocare in porta nella squadra Stelle Siciliado Labisi che supporta la nostra iniziativa, Damiano Capuano responsabile catanese dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada, il grafico Bruno Marchese e tutti gli sponsors che ci hanno sostenuto e continuano a farlo». Il costo del biglietto è di soli 5 euro. Non possiamo che condividere in pieno l'appello del presidente Giovanni Calì: «Venite in tanti perché è fondamentale che si divulghi, nella maniera più capillare possibile, il messaggio sulla sicurezza stradale. Sarà una partita per la vita». ne, terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Tra le Stelle Siciliane anche attori siciliani come: Gaetano Aronica, Domenico Gennaro, Fabrizio Catalano, Gaetano Pappalardo e Cristiano Di Stefano, questi ultimi inviati speciali della trasmissione domenicale “Quelli che il calcio” di RAI 2, e tanti altri ancora. Un evento che ha raccolto grandi riscontri, come dimostrato da quanti hanno sposato l'iniziativa: «Desidero ringraziare quanti parteciperanno a questa manifestazione: le istituzioni che ci stanno supportando, l'attore Francesco Giuffrida, uno dei dirigenti nonché tesoriere della nazionale Attori, Giuseppe Castiglia, l’avv. Corra-
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Allarme carburanti: 2 euro al litro L’Italia è la più cara d’Europa: il fisco incide per il 60%. Accise a livelli record di Fabio Giuff rida
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l carburante come l’acqua e il pane. Un bene ormai indispensabile per spostarci all’interno delle nostre città, sempre più grandi e caotiche. Se c’è chi ha pensato bene di investire sui trasporti pubblici, in primo luogo sulle metropolitane a Milano e Roma, lo stesso non può dirsi del Mezzogiorno, da sempre ultima ruota del carro. Gli effetti si sono avvertiti soprattutto durante l’ultimo blocco del Movimento Forza d’Urto e dei Forconi che ha paralizzato il Sud e messo in ginocchio l’economia dell’isola, già debole e minacciata dalla mafia. Bloccatesi anche le autobotti con il carburante, abbiamo assistito a scene da “assalto ai forni manzoniano”, una guerra tra poveri. Nel frattempo, però, il prezzo della benzina ha iniziato a lievitare vertiginosamente e non è mancato neanche chi, sciacallo per professione, ne ha approfittato raddoppiando il reale costo del carburante. Abbiamo tocca-
to cifre record, tutte superiori a 1,80 euro al litro. Nel Belpaese la benzina è la più cara d’Europa. Il fisco incide quasi per il 60% e devastante è il peso delle accise. Quelle imposte servivano a finanziare tanto nobili quanto ormai vetusti progetti statali, dalla guerra di Etiopia alla guerra del Libano, dalla missione in Bosnia al “finanziamento della cultura”, dall’emergenza immigrati a causa della crisi libica al decreto “Salva Italia” approvato proprio sotto le ultime festività natalizie: un bel regalo che il Presidente del Consiglio ci ha fatto trovare, impacchettato, sotto il tradizionale albero di Natale, insieme a Imu sulla casa di proprietà e al rincaro dell’Iva al 21%. Mario Monti così - col suo Governo tecnico - ha deciso di addossarsi responsabilità che non sono mai state prese in carico prima dai governi politici: potremmo definirlo un governo di scelte impopolari, lontano da logiche di partito mirate soltanto all’acquisto di consensi, per non dire alla compravendita di voti. Ed è sempre la Sicilia la vittima di un gioco di potere, un mix esplosivo di mafia, politica ed imprenditoria dove il clientelismo gioca un ruolo fondamentale. Salvata l’Italia dal default e dalle minacce della potentissima cancelliera tedesca Merkel, non siamo riusciti ancora a salvare gli italiani, soprattutto le libere professioni che ora sono sul piede di guerra. E tra gli imprenditori c’è chi ha scelto anche di togliersi la vita. L’imposta di fabbricazione sui carburanti tra l’altro è schizzata di colpo per la benzina da 622 a 704,2 millesimi per litro,
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mentre per il gasolio da 481,1 a 593,2 millesimi. Il fisco quindi incide per l’esattezza per il 57% sulla benzina e per il 52% sul diesel. Il rischio che la benzina possa schizzare alla cifra record di 2 euro al litro è più che reale, anzi imminente. Dura la presa di posizione dell’associazione a difesa dei consumatori Codacons: «Un guadagno miliardario anche per il Governo che, di sola Iva, senza considerare le accise, guadagna per ogni litro di verde 31,70 centesimi di euro al litro contro i 25,90 centesimi che guadagnava lo scorso anno, ossia 2 euro e 90 centesimi in più a pieno e oltre 69 euro in più all’anno per ogni automobilista italiano. Che sia per questo che il Governo non muove un dito per bloccare queste ingiustificate speculazioni sui prezzi dei carburanti?». La stessa richiesta, quella di abbassare il prezzo dei carburanti, era partita anche dalla “delegazione siciliana” che si è appellata al Governo nazionale, senza ricevere però risposte adeguate. Il rincaro del carburante si incornicia in un quadro dalle tinte fosche. Se il Governo – giustamente – dichiara guerra agli evasori fiscali, il problema cruciale è che liberi professionisti, artigiani, commercianti non
riescono a sostenere una tassazione così elevata. E se a questo si aggiunge l’atteggiamento delle banche, oggi restie a concedere prestiti, il fallimento per le piccole e medie imprese è dietro l’angolo con uno Stato che si limita soltanto ad additare come “parassita sociale” chi non è in grado di pagare le tasse senza però trovare una soluzione: una politica di riforme, di sviluppo e soprattutto di occupazione. Anche la Coldiretti denuncia una situazione gravissima per cui l’aumento del prezzo della benzina verde non permette di coprire i costi di produzione e raccolta: «Un litro di benzina verde alla pompa costa come 23 chili di arance a Rosarno dove vengono pagati ai produttori agricoli appena 8 centesimi al chilo, del tutto insufficienti per coprire i costi di produzione e raccolta. In un Paese come l’Italia – continua l’associazione nazionale dei coltivatori diretti - dove l’88% dei trasporti commerciali avviene per strada, il record dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto, produzione, trasformazione e conservazione». Un disastro “condito” dalla disoccupazione dilagante, dalle continue cassintegrazioni e soprattutto dalle politiche “di ottimizzazione dei costi” che, in altre parole, portano al licenziamento di migliaia di lavoratori. È bene ricordare infine che il catastrofismo, veicolato attraverso taluni mezzi d’informazione, non ha fatto altro che peggiorare la situazione, causando crisi laddove anche non esistono.
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Medicine Alternative Dott. Domenico Dell’Aria
Questo articolo dà inizio ad una rubrica informativa che tende a fare luce sulle medicine alternative e a dare qualche indicazione sulle terapie naturali.
Il Drenaggio
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l termine “drenare” (non in senso chirurgico) è diventato modernamente molto comune anche grazie al diffondersi della cultura del wellness e dei centri estetici in generale In realtà il termine abbraccia un significato molto profondo e importante in ambito olistico, in pratica qualsiasi trattamento di medicina naturale dovrebbe essere preceduto (meglio) e accompagnato dal “drenaggio”. Posso affermare che la maggior parte delle patologie più comuni sono causate e/o amplificate da accumulo di “tossine” nei vari organi: sindrome premestruale, allergie, emicranie, stipsi, sindrome chimica multipla, eczemi ecc. Queste rappresentano solo una sparuta rappresentativa di manifestazioni legate ad accumulo di sostanze che concentrandosi negli organi o nel sottocutaneo inducono la “malattia”. Fegato, reni, polmoni, intestino, pelle rappresentano gli organi emuntori, ossia quelli destinati a smaltire tutto quello che viene introdotto nell’organismo. È facile capire che tutte le terapie proposte non possono prescindere dal perfetto funzionamento degli emuntori. Nel senso stretto della parola, drenaggio significa attivazione di tessuti organici emuntori per escrezione specifica di fattori tossici.
I rimedi drenanti svolgono la funzione di ripristino, regolarizzazione, stimolazione dell’attività degli emuntori. Mantenere un organismo libero da tossine, quindi drenato, vuol dire non solo mantenere e conservare lo staDRENAGGIO
to di salute, ma anche stimolare una maggiore risposta ad eventuali terapie. E a detta di Reckweg, uno dei padri dell’omeopatia, «un buon drenaggio è la metà di una buona terapia». Per semplificare in questa rubrica informativa cercherò di dare le principali linee guida di ordine fitoterapico e omeopatico. In conclusione di questa un po’ confusionaria e succinta esposizione si rimarca l’importanza del drenaggio con semplici rimedi; non è da sottovalutare mai il perfetto funzionamento di quegli organi – fegato, reni, polmoni, intestino e pelle - che spesso riesce ad impedire che il disturbo funzionale possa evolvere in disturbo organico.
RIMEDIO
RIMEDIO
Fegato Omeopatico Allergie, cefalee, eczemi, disturbi Chelidonim, Berberis, Lycopodium, ormonali, circolatori, cardiocircola- Calocinthis. tori ecc.
Fitoterapico Carciofo, Cardo mariano, Curcuma, Crespino, Tarassaco, Boldo, Menta.
Reni Cistiti, calcoli, ipertensione, acidosi, glomerulo nefriti, vaginiti.
Omeopatico Cantharis, Berberis, Populus, Solidago, Sabal ecc.
Fitoterapico Betulla, Pilosella, Spaccapietra, Uva Ursina, Salsapariglia, Asparago, Orthosifon ecc.
Polmoni e bronco Cistiti, calcoli, ipertensione, acidosi, glomerulo nefriti, vaginiti.
Omeopatico Aconitum, Bryonia, Lachesis, Sticta, Hiosciamus ecc.
Fitoterapico Angelica, Drosera, Capelvenere, Eucalipto, Ortica, Pino, Rosolaccio, Timo ecc.
Cute Eritemi, eczemi, acne, alopecia, forfora
Omeopatico Arsenicum, Sulfur, Mezereum, Thuja, Galium
Fitoterapico Viola tricolore, Bardana, Crescione, Mirtillo, Salvia
Intestino Malassorbimento, allergia, intolleranze, cefalee
Omeopatico Fitoterapico Tormentilla, Podofyllum Veratrum, Cassia, Malva, Senna, Colchicum, Argentum nitricum, Rabarbaro, Tamarindo, Psillio ecc. Carbo Arsenicum, Nux Vomica ecc.
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Stipendi dei parlamentari: 16 mila euro al mese Il Ministro della Giustizia Severino è la più ricca. La Regione Sicilia la più sprecona.
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l decreto “Salva Italia” – a sentir le parole dei nostri rappresentanti al Governo – è stata una manna dal cielo. Ha salvato il nostro Paese dal default e soprattutto ha scongiurato il rischio di essere cacciati dall’Unione Europea. L’Italia ha ottenuto credibilità, dopo le dimissioni dell’imprenditore Silvio Berlusconi e soprattutto dopo una serie di interventi che hanno rinforzato le casse dello stato. Tante le tasse, le lacrime e i sacrifici richiesti agli Italiani. Tant’è che il Ministro Fornero è scoppiata in lacrime durante la prima conferenza stampa del Governo tecnico presieduto dal professore “con la bacchetta bocconiana” Mario Monti. Nessun sacrificio invece per i parlamentari che hanno cercato fin da subito di allontanare “il mostro”: ovvero la possibilità di dover ridimensionare i loro stipendi. Niente hotel di lusso, niente escort. Eppure i voli di stato sono stati ridotti del 90%. Niente feste ad Arcore, forse. Si è gioito quando è stato annunciato un primo taglio degli stipendi parlamentari, che poi è avvenuto davvero, peccato che servisse soltanto a scongiurare un ulteriore aumento dei loro stipendi. Risultato? La casta non si tocca e i loro stipendi neppure. Incassano 16 mila euro al mese lordi. Cifre lontanissime da quelle di altri paesi facenti parte dell’Unione Europea. I cittadini – ed è questo il problema principale – non hanno più fiducia nelle istituzioni e vorrebbero, carte alla mano, una gestione trasparente e “pubblica” dei conti pubblici. Come ci si può fidare di un Governo che trasforma clamorosamente un’igienista dentale in un politico? Perché i giornali veicolano soltanto cifre mirabolanti e dichiarazioni da ufficio stampa senza mai entrare nei dettagli della gestione della cosa pubblica? Lo stesso Governo, durante la precedente legislatura, ribadiva come i «ristoranti fossero sempre pieni», che «tutto andasse benissimo», che «non avrebbe mai messo le mani nelle tasche degli italiani», che per la prima volta «la mafia veniva debellata giorno dopo giorno», che «aveva fatto guerra all’evasione fiscale». Affermazioni che, come sovente accade, si sono rivelate mastodontiche bugie. Hanno ta-
di Fabio Giuff rida
gliato drasticamente sui fondi destinati alle forze dell’ordine e i risultati si sono visti: nessun mezzo disponibile, pochissimi uomini in servizio ed uno Stato che deve arrendersi, impotente, dinanzi ad un nubifragio o alla neve che, copiosa, si abbatte su tutta l’Italia, Roma compresa. Tagli alla scuola, tagli alla ricerca, tagli all’editoria e poi il bluff della televisione digitale terrestre: «Vogliamo garantire un maggior pluralismo dell’informazione, combattere le posizioni dominanti e garantire l’accesso alle frequenze a nuovi soggetti imprenditoriali». Risultato? Il mercato se lo sono spartiti Rai e Mediaset. Ma il Governo Monti, che ha promesso rigore, crescita ed equità, ha deciso di voler riformare la Rai: la privatizzeranno o decideranno di raddoppiare il costo del canone che nella maggior parte dei casi nessuno paga? E sulla scia del discorso filosofico sulla trasparenza, Monti ha voluto pubblicare i redditi dei “suoi”. La sua dichiarazione dei redditi relativi al 2010 ammonta a 1,515.744 milioni di euro. Il Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri – già prefetto di Catania e che ha invitato i giovani
a non cercar lavoro accanto ai propri “genitori” – possiede ben 24 beni immobili tra magazzini, box, appartamenti, cantine, negozi e terreni agricoli dislocati su tutto il territorio nazionale. Franco Profumo, Ministro dell’Istruzione, possiede invece 7 fabbricati di cui solo uno di proprietà e una casa a Savona. Giulio Terzi di Sant’Agata, Ministro degli Esteri, oltre ad un appartamento nella capitale, ne ha uno anche a New York. Possiede poi una villa, un garage e alcuni terreni agricoli. Ma la più ricca è sicuramente il Ministro della Giustizia Paola Severino che ha dichiarato al netto 7 milioni di euro versando tasse, contributi ed imposte per 4 milioni di euro. Ma la Severino è una donna con una carriera alle spalle davvero invidiabile: professore ordinario di diritto penale, vicepresidente del Csm militare, vice rettore della Luiss. Ma ciò che più irrita sono i pensionati d’oro che ricevono addirittura 40 mila euro al mese: è il caso di Antonio Malaschini, sottosegretario ai Rapporti col Parlamento seguito da Giampaolo di Paola, Ministro della Difesa, con 24 mila euro al mese. La lista sarebbe infinita ma occorre citare almeno i casi più eclatanti: Massimo Vari, sottosegretario allo Sviluppo Economico, ha una pensione mensile di quasi 11 mila euro, Adelfio Elio Cardinale, sottosegretario alla Salute, di 8 mila euro. 199.778,25 euro l’anno è lo stipendio previsto per un Ministro: calcolatrice alla mano, un Ministro per un’intera legislatura guadagnerebbe almeno 1 milione di euro, senza contare mazzette sottobanco e finanziamenti a pioggia dai fondi più disparati. Un carrozzone, quello dello stato italiano, che ci costa tantissimo e che, ahinoi, non produce frutti. In Sicilia la situazione è ancora più allarmante: indescrivibile la situazione all’Assemblea regionale siciliana. La Sicilia è una delle regione che spende di più. Motivo? Semplicissimo, la gestione clientelare della cosa pubblica che continua a stuprare la nostra isola, da sempre nelle mani di nessuno. E se vuoi fare tentare la carriera politica basta indossare una maschera e dare il via ad una recita infinita.
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A tavola di condivisione e crescita
È
ormai noto quanto sia importante, nella vita di ognuno di noi, l’instaurarsi di un rapporto equilibrato con il cibo, non solo per mantenere e migliorare la nostra salute, ma anche perché esso ha un’influenza diretta sui nostri comportamenti, sentimenti ed emozioni. Nella prima infanzia, l’assunzione del cibo permette una delle prime esperienze di differenziazione madre-bambino e, sin dai primissimi mesi, inizia a svolgere il suo ruolo di mediatore nel rapporto madre-bambino. La madre con l’atto di nutrizione garantisce al bambino la sua presenza e una costanza relazionale. Dal canto suo, il piccolo è in grado di agire sul cibo, investendolo di significati comunicativi importanti, assolutamente non trascurabili. Il rifiuto del cibo, ad esempio, è una risposta comportamentale a cui l’adulto deve saper rispondere in maniera adeguata e tempestiva. Spesso è il bisogno di indipendenza e di autonomia a determinare nel bambino il rifiuto del cibo ed è la risposta confusa e impaurita di mamma e papà, a fare nascere un’aumentata frustrazione e incomprensione reciproca, che spesso porta ad una negativa comunicazione. Man mano che il bambino cresce, il cibo e la sua funzione non perde la centralità nella determinazione di una buona relazionalità all’interno del contesto famiglia. Basti pensare che proprio durante il pranzo o la cena emergono conflitti e importanti confronti e si attivano delicate dinamiche interindividuali. Quando però si assiste ad una
D.ssa Laura Monteleone Psicologa – Psicoterapeuta www.monteleonedrlaura.it D.ssa Liviana Sciacca Psicologa www.apssi.it forma di compressione o di accelerazione del momento del pasto, la tavola cessa di essere una delle più preziose occasioni educative e relazionali, divenendo il luogo del silenzio e un rito di passaggio quotidiano, svuotato del suo significato più profondo. Il principale disappunto dei genitori riguardo a stimoli di questo tipo di impegno trova espressione, primariamente, nella giustificazione di non avere una quantità di tempo sufficiente per potersi prendere cura correttamente dei pasti e per creare, così, un clima sereno e distensivo durante il loro consumo. Tendenzialmente, però, questo tipo di scelta genera espressioni comportamentali e problematiche che, prima o in un secondo momento, andranno sostenuti ed affrontati, con il dispendio di quel tempo che credevamo ‘salvato’. L’alimentazione assume un ruolo centrale non solo sul piano interindividuale, ma anche a livello intraindividuale, soprattutto nella delicatissima fase dell’adolescenza. Molti adolescenti non sono soddisfatti del loro aspetto fisico, sono convinti che esso non coincida con le aspettative dei loro familiari, di deluderli e, ingiustamente, sviluppano un più o meno profondo senso di colpa; avvertono una distanza inaccettabile, tra il “come si vedono” e il “come vorrebbero essere”. Da tensioni di questo tipo
possono scaturire esperienze di aggressività e frustrazione che minano il funzionale processo di costruzione dell’identità. L’adolescente può riscontrare nel cibo la causa prima, il fondamento, di tale rabbia e insoddisfazione. L’adozione di un comportamento alimentare dannoso in adolescenza assolve diverse funzioni: rappresenta una strategia emotiva di tentata risoluzione dei problemi e una modalità utilizzata per affermare la propria indipendenza e competenza. Se l’adolescente incontra persone adeguatamente preparate,
capaci di osservare con un ascolto competente, empatico ed amichevole, il loro punto di vista, si possono evitare isolamenti, sofferenza e vissuti altamente problematici. Per concludere, si può confermare il noto concetto che un’alimentazione sana ed equilibrata garantisce salute alla persona, ma è nostro dovere associare a quest’affermazione un’altra dal valore educativo più profondo, affermando che la “salute affettivo-relazionale” con l’accettazione di sé e degli altri assicura una salutare alimentazione che restituirà alla persona un ulteriore e più completo benessere.
COMUNICATO: INCONTRO FIDAPA, RIVIERA DEI CICLOPI Al centro le presidenti delle due sezioni, l’avv. Barbara Nicolosi, Sezione Paternò, e l’avv. Rosalba Murgo Liuzzo, Sez Riviera dei Ciclopi. Sulla sinistra la socia Isabella Frescura Costa e la prof. ssa Tiziana Cuccia. Sulla destra la prof.ssa Margherita Poselli, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Catania e il Dr. Commercialista Antonio Pugliese.
“L’Europa dalla crisi finanziaria alla crisi economica. Aspetti storici, politici, etici”
L
a Fidapa incontra la Fidapa: serata di confronto tra le socie della sezione Riviera dei Ciclopi e quelle di Paternò, che hanno deciso di riunirsi nei saloni dello Sheraton per affrontare temi attuali e caldi di politica ed economia, nel corso della conferenza “ L’Europa dalla crisi finanziaria alla crisi economica. Aspetti storici, politici, etici”. Le presidenti delle due sezioni, l’avv. Rosalba Murgo Liuzzo e l’avv. Barbara Nicolosi, dopo un breve coktail di benvenuto per salutare socie e amici intervenuti, hanno introdotto i relatori. Un momento interessante di informazione, commento e dibattito. Hanno relazionato la prof.ssa Tiziana Cuccia, professore ordinario presso la facoltà di Economia e Commercio di Catania, il Dr.Commercialista Antonio Pugliese, la socia Isabella Frescura Costa e la prof.ssa Margherita Poselli, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Catania.
Un vero excursus storico dalla crisi del ’29 a quella di oggi, passando dalla Grecia e soffermandosi sulle nuove realtà emergenti dei mercati internazionali. I relatori non si sono risparmiati nell’esporre idee e pareri sulle cause politiche e non solo economiche di una crisi che coinvolge l’intera Europa. La conferenza ha dato spazio a spunti di riflessione su possibili effetti anche positivi di un momento così difficile; i relatori hanno infatti lasciato intravedere l’occasione che un tale periodo di inevitabile rigore, possa portare ad un miglioramento per tutti. Non è mancato un messaggio positivo su quanto ancora il nostro Paese è in grado di fare, ricordando con le parole più famose di una grande oratore politico che «la vera misura di un uomo non si vede nei suoi momenti di comodità e convenienza, bensì tutte quelle volte che affronta le controversie e le sfide» (Martin Luter King).
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Aprile 2012
Perché i casi di cancro in occidente aumentano? Il ruolo della medicina integrata A cura del dott. Bartolomeo La Cagnina
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ai tempi in cui il presidente americano Nixon dichiarò la guerra al cancro (1971), cifre impressionanti sono state spese nel tentativo di curare questa malattia, con risultati per niente lusinghieri se rapportati alla quantità di denaro utilizzato, di studi prodotti dalle migliori menti disponibili e dei decenni trascorsi. Perché il cancro non ha avuto una battuta d’arresto, anzi i casi in Occidente aumentano sempre di più? Perché la prevenzione ha miseramente fallito? Molteplici sarebbero le risposte a queste domande, ma un concetto da recuperare è quello di centralità della persona rispetto alla malattia. L’ossessione delle medicina sulla malattia intesa come errore, come nemico da combattere, porta alla perdita di alcuni elementi che, recuperati e valorizzati dalla Medicina Integrata, aprono nuove e produttive strade, riportano il medico alla missione del prendersi cura del paziente e della malattia. La prima considerazione da fare riguarda il “terreno oncologico”: il cancro è una malattia multifattoriale e la sua prevenzione e trattamento per essere più efficace, deve tener conto di diversi fronti, fra i più importanti alimentazione e stress cronico, infiammazione cronica e microcircolo locale. Negli ultimi anni si è passati dal vedere il cancro come una malattia solo organico cellulare, fino alla teoria, prevalente nell’ultimo decennio, di una malattia a netta prevalenza genetica. E l’epigenetica? Cosa attiva un gene, e cosa lo spegne? Ovviamente qualcosa di esterno al gene stesso. Non stiamo parlando del telefonino programmabile per l’autoaccensione e l’autospegnimento tramite software, ma di funzioni biologiche che si autoregolano nel corpo, che ad un certo punto “disregolano “al punto che si ha la massima anarchia nel tessuto, la deviazione dal progetto ordinato di crescita e sviluppo e di lì la malattia tumorale. Si può riprendere il controllo di questi meccanismi? La risposta della Medicina Integrata è che indicazioni in tal senso ne abbiamo fin troppe e che
solo un sistema sanitario e di ricerca asservito a logiche di visione parziale del problema, spesso mirate a rendere il cancro solo un affare lucrativo per l’industria del farmaco, impedisce una ricerca seria ed indipendente. Quindi l’iniziativa di provare nuove strade è lasciata nelle mani di poche persone di larghe vedute e buona volontà, curiose, studiose, terapeuti più che medici. Cosa dire dunque ad un paziente che si scopre improvvisamente neoplastico, ad esempio di un tumore solido? Dal mio punto di vista, si dovrebbe quanto meno informarlo che i trattamenti chemio-radioterapici portano con sé in dote la possibilità futura di sviluppo di leucemie o linfomi. Non è tollerabile che vengano mostrate percentuali (assai poco controllabili) di successi terapeutici, ma al contempo si ometta di dire che nella tot percentuale dei casi le medesime cure a distanza di tempo sono foriere dello sviluppo di diversa tipologia tumorale (realtà clinica ampiamente descritta in letteratura scientifica). Dunque dopo l’intervento chirurgico (ove possibile) e/o dopo le terapie farmacologiche o radianti del cancro esistono queste possibilità: guarigione (termine di per sé ambiguo perché misurato per convenzione a 5 anni dalla diagnosi), recidiva (nuovo ripresentarsi del cancro in medesima sede), metastatizzazione (migrazione in luogo diverso del tumore originale), nuova forma
tumorale (diversa dalla prima, spesso si può supporre indotta dai trattamenti, frequentemente in forma liquida nel sangue o nel sistema linfatico). E che succede quando ci si prende cura del terreno, della persona, sotto l’aspetto fisico, mentale e ove possibile spirituale? Integrazione di medicina convenzionale e non convenzionale, nutraceutica, terapia redox, supporto psicologico, dietetica corretta, attività fisica, terapie disintossicanti hanno un impatto facilmente intuibile e sempre positivo, nella durata e nella qualità della vita del paziente. Mentre gli effetti collaterali a breve termine (nausea, vomito) sono gestiti con buoni risultati, si soffre spesso la mancanza di una terapia generale di sostegno capace di ridurre al minimo i loro disagi nel medio/lungo periodo e di minimizzare il più possibile il cumulo di effetti tossici nel tempo. Sostenere globalmente il paziente, migliorare la sua qualità di vita, l'efficacia delle terapie, riducendone al minimo gli effetti tossici sono gli scopi del trattamento. Molti malati cercano aiuto in tal senso, ma a volte utilizzano prodotti senza nemmeno informare i loro medici curanti, con gravi rischi per la loro salute e anche col rischio di interferenze negative con le terapie in atto. Nella mia attività professionale sono sempre più i pazienti che chiedono questi supporti. I dati clinici (cartelle, esami) in mio possesso dicono chiaramente che ci sono notevoli miglioramenti oggettivabili. La maggiore efficacia e maneggevolezza dei prodotti di origine naturale li rende di gran lunga preferibili a quelli sintetici, la loro selezione è stata fatta dopo aver consultato centinaia di pubblicazioni scientifiche che ne dimostrano efficacia e sicurezza e ho con me le cartelle cliniche di pazienti che mostrano benefici, che le cure sono più tollerate e che anche la loro efficacia migliora.
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Aprile 2012
Ci vogliono far morire di fame Tratto dal Fatto quotidiano del 25 febbraio 2012
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a Fiat a Benetton, passando per Telecom e Ducati. Ecco una mappa delle attività spostate all’estero da alcuni grandi gruppi italiani. FIAT: stabilimenti aperti in Polonia, Serbia, Russia, Brasile, Argentina. Circa 20. 000 posti di lavoro persi, dai 49. 350 occupati nel 2000 si arriva ai 31. 200 del 2009 (fonte: L’Espresso). DAINESE: due stabilimenti in Tunisia, circa 500 addetti; produzione quasi del tutto cessata in Italia, tranne qualche centinaio di capi. GEOX: stabilimenti in Brasile, Cina e Vietnam; su circa 30.000 lavoratori solo 2.000 sono italiani.
BIALETTI: fabbrica in Cina; rimane il marchio dell’“omino”, ma i lavoratori di Omegna perdono il lavoro. OMSA: stabilimento in Serbia; cassa integrazione per 320 lavoratrici italiane. ROSSIGNOL: stabilimento in Romania, dove insiste la gran parte della produzione; 108 esuberi a Montebelluna. DUCATI ENERGIA: stabilimenti in India e Croazia. BENETTON: stabilimenti in Croazia. CALZEDONIA: stabilimenti in Bulgaria. STEFANEL: stabilimenti in Croazia. TELECOM ITALIA: call center in Al-
bania, Tunisia, Romania, Turchia, per un totale di circa 600 lavoratori, mentre in Italia sono stati dichiarati negli ultimi tre anni oltre 9.000 esuberi di personale. WIND: call center in Romania e Albania tramite aziende in outsourcing, per un totale di circa 300 lavoratori. H3G: call center in Albania, Romania e Tunisia tramite aziende in outsourcing, per un totale di circa 400 lavoratori impiegati. VODAFONE: call center in Romania tramite aziende di outsourcing, per un totale di circa 300 lavoratori impiegati. SKY ITALIA: call center in Albania tramite aziende di outsourcing, per un totale di circa 250 lavoratori impiegati. Nell’ultimo anno sono stati circa 5.000 i posti di lavoro perduti solamente nei call center che operano nel settore delle telecomunicazioni, tra licenziamenti e cassa integrazione.
“Social Fitness”: mens sana in corpore sano
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ra i fattori che contribuiscono ad un buon invecchiamento, rientra il movimento fisico. Lo sport non solo è determinante per rimanere in salute, ma è altresì un potente mezzo per prevenire o addirittura curare molte malattie. “Social Fitness” si propone la costruzione di un percorso educativo alla cultura e alla pratica sportiva con le finalità di: • favorire un percorso di benessere psicofisico; • offrire a tutti (uomini, donne, adolescenti e bambini) la possibilità di praticare attività motoria; • offrire a ognuno la possibilità di esercitare la padronanza della propria motricità; • aiutare e consolidare la diff usione dei valori educativi dello sport; • favorire la lotta all’obesità, al sovrappeso e alla sedentarietà; • favorire i rapporti interpersonali e i contatti sociali Per l’attuazione concreta di questo progetto sono state individuate, definite e programmate le seguenti attività sportive: • pilates;
• ginnastica aerobica; • balli di gruppo, corso base; • country line dance. “Social Fitness”, si rivolge a tutti gli individui dai 4 ai 99 anni. Le attività programmate sono organizzate in funzione sia delle diverse fasce di età, sia del diverso tipo di preparazione e condizione fisica di tutti gli iscritti. Il progetto avrà una durata complessiva di 4 mesi, dal 9/02/2012 al 16/06/2012, data in cui verrà realizzato un “saggio finale” in cui si esibiranno tutti gli aderenti. La sede delle attività è il Palacannizzaro – Rosario Livatino, via Napoli, Cannizzaro (Aci Castello). Le lezioni verranno così strutturate: a) martedì e giovedì mattina: • pilates dalle 9.00 alle 10.00 • aerobica dalle 10.00 alle 11.00 • balli di gruppo dalle 11.00 alle 12.00 b) venerdì pomeriggio: • baby dance per bambini e ragazzi dalle 15.30 alle 17.00
• country line dance dalle 17.00 alle 18.30 c) martedì e giovedì dale 9.00 alle 12.00 e venerdì dalle 15.30 alle 18.30: • sala attrezzi, campetti tennis, calcetto, basket ecc. Tutte le lezioni sono seguite da istruttori qualificati: Francesco Sciuto (pilates); Gianna Siracusa (aerobica); Enza Aleo (balli di gruppo); Giulia Nastasi (baby dance) e Giuseppe Buda (ballo country). Per eventuali informazioni, è possibile rivolgersi alle due responsabili del progetto, Tiziana Aletta (tel. 3478175275) e Gisella Patanè (tel. 3396153399), presso il Palacannizzaro “Rosario Livatino”, ogni martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00.
Primi Piatti
Pizzeria
Piatti Unici
American Bar Piatti di Carne Via Re Martino, 206 Acicastello (CT) - Tel./Fax 095 271808 - Cell. 328 3755644 - 328 6762622
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Aprile 2012
Sky Energy Italia, tutti i vantaggi dell’energia rinnovabile
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ky Energy Italia è una società dì progettazione ed installazione di impianti per lo sfruttamento delle energie rinnovabili, in particolar modo fotovoltaico ed eolico. Il core business della società è rappresentato dal fotovoltaico che ne garantisce circa il 90% del fatturato, con un portfolio che sfiora i mille Clienti. La società occupa in Sicilia un’ottima porzione di mercato, con una percentuale di soddisfazione del cliente che sfiora il 100 %. Questo successo è dovuto alla capacità di offrire un prodotto completo, "chiavi in mano", che garantisce al cliente oltre ad un impianto di eccellente qualità, la possibilità di finanziamento ed assicurazione agevolati, grazie a convenzioni stipulate con istituti bancari ed assicurativi, e soprattutto la piena garanzia di ricevere l’incentivo statale, da parte del Gestore dei servizi energetici (Gse). I Vantaggi del fotovoltaico ll fotovoltaico riduce enormemente l'uso di combustibili fossili (carbone, uranio, plutonio), utilizzate nelle centrali di produzione di energia elettrica, che rappresentano una delle maggiori cause dell'effetto serra. ll primo vantaggio si traduce quindi in riduzione di fonti nocive alla salute ed all'ambiente. Vantaggio è anche l'abbattimento della bolletta dell'energia elettrica, un peso enorme per le tasche degli italiani, grazie appunto alla produzione propria di energia. ll maggiore vantaggio, in termini economici, è il "conto energia", il riconoscimento da parte del Gse di una tariffa incentivante per un periodo di 20 anni che viene corrisposta a chi installa un impianto fotovoltaico collegato in rete e pertanto produce energia pulita. Questo garantisce al proprietario dell'impianto non solo la copertura dell'investimento fatto, ma un guadagno vero e proprio. Diffusione del fotovoltaico in Sicilia La Sicilia per collocazione geografica ed esposizione è la regione che garantisce la più alta produzione per impianto fotovoltaico d'Italia, nonostante questo le regioni del nord risultano avere il maggior numero di impianti installati, circa il 60% sul totale
Alessio Puglisi Direttore Marketing Sky Energy Italia italiano, in quelle del Sud circa il 23% ed infine nelle Regioni del Centro circa il 17%. La Regione con il maggior numero di impianti installati è la Lombardia, la Sicilia copre conta circa il 7% del totale degli impianti. Nonostante questi dati il settore sta conoscendo una seconda giovinezza, dovuta all’enorme abbassamento dei prezzi dei moduli, il che ha decretato l’inizio di una nuova corsa al fotovoltaico. Stimiamo che entro Giugno - il 31 Giugno l’incentivo si abbasserà lievemente - il numero degli impianti installati crescerà vertiginosamente. I servizi di Sky Energy Italia • Sopralluogo, analisi e studio fattibilità gratuito • Avvio delle pratiche autorizzative e Gse. • Assistenza finanziamento ed assicurazìone a tassi vantaggiosi • lnstallazione dell'impianto • Collaudo dell'impianto e connessione alla rete elettrica nazionale • Manutenzione e monitoraggio continuo dell'impianto • Garanzia di 20 anni sui nostri prodotti Oltre ai sopra elencati servizi la società, grazie a personale molto qualificato ed all'esperienza maturata riesce a garantire ai nostri clienti il riconoscimento della tariffa incentivante e quindi l'enorme ritorno economico che solo il fotovoltaico permette di conseguire. Perchè rivolgersi a noi? • Il personale: - 8 ingegneri che garantiscono la cura nei minimi dettagli in fase di progettazione - 2 ingegneri che curano i rapporti con il Gse - Responsabili finanziari ed assicurativi che curano finanziamento ed assicurazione dell'impianto - Circa 15 imprese di installatori professionali che installano ad arte l’impianto - Customer service che risponde prontamente alle esigenze dei nostri Clienti
• I nostri prodotti - lnstalliamo solo prodotti di elevata qualità europei e non, che garantiscono un’elevata produzione e la possibilità di ricevere il premio dì maggiorazione del 10% dell'incentivo, come stabilito dal Quarto Conto Energia, per l'utilizzo di componenti made in Europe pari ad almeno il 60% dell'impianto. - Disponiamo di prodotti innovativi che permettono ai nostri clienti di percepire l’incentivo per impianto con caratteristiche innovative, D.M. 5 maggio 2011 n. 28, tariffa incentivante superiore a 0,40 €. - Forniamo impianti unici come: “Aurora” tenda fotovoltaica avvolgibile, “CovEnergy” telo fotovoltaico tagliato su misura e “Tegolux” tegola fotovoltaica in greis. • Presenza sul territorio - La società da la possibilità ad installatori ed agenti di stringere rapporti di collaborazione, sky team, e di lavorare in questo splendido settore, fornendo materiali e supporto. Questo garantisce una presenza capillare in tutto il territorio siciliano ed oltre, presenza di affiliati anche in altre regioni d'Italia, garantendo ai nostri clienti relazioni personali e dirette, senza intermediari o secondi interlocutori. Visto il trend di crescita riscontrato la Società sta vagliando l’idea di allargare i propri confini, affacciandosi in altri Stati, come Romania, Qatar, Bahrain, Kuwait ed Emirati Arabi Uniti, ecc. , dove sia presente un regime di incentivazione conveniente ed il sole garantisca un’ottimale produzione di energia pulita. Non esiste alcuna ragione per cui non investire nel fotovoltaico, anzi invito sempre le persone che stanno per affacciarsi a questa realtà a fare presto perché chi prima decide più guadagna.
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Aprile 2012
L'eccellenza nel campo della riabilitazione: Istituto Medico-Psico-Pedagogico "Lucia Mangano"
«L
'uomo vale per quel che sa rendere a favore dell'umanità sofferente», queste le parole della nobildonna Antonietta Lazzaro Labisi, che nel 1956 fonda l'Istituto medico psico-pedagogico "Lucia Mangano", una struttura finalizzata all'accoglienza e al recupero funzionale dei diversamente-abili. Un monito che ancora oggi vale come guida e sprone per tutti coloro che da anni mettono le proprie risorse e professionalità al servizio della disabilità, a partire dal presidente della struttura, l'avv. Corrado Labisi che con intuizione e forte senso del dovere continua l'opera iniziata dalla madre. L'Istituto "Lucia Mangano" è una realtà di efficienza, che garantisce il proprio supporto a tutte quelle famiglie che vivono situazioni problematiche legate non solo alla patologia del figlio, ma anche al pregiudizio sociale che ancora oggi le colpisce. L'istituto promuove uno scambio di informazioni continuo e periodico con le famiglie dei propri assistiti, le accompagna in un cammino di riappropriazione del diritto ad essere ascoltati fornendo loro un supporto nella gestione del proprio figlio. Il Servizio Psicologico ed il Servizio Sociale collaborano intensamente con i genitori nella definizione e nell'attivazione del processo di aiuto, instaurando una compartecipazione al processo riabilitativo. La Struttura è convenzionata con il S.s.n., offre servizi di ricovero ad internato, seminternato e trattamento ambulatoriale, attraverso i quali svolge attività di riabilitazione ed integrazione di soggetti appartenenti a diverse fasce di età, dalla neonatale a quella adulta, affetti da patologie comportanti deficit cognitivo di grado lieve, medio e grave, ritardo psicomotorio, disturbi del lin-
L'equipe Istituto M.P.P. "Lucia Mangano" guaggio e dell'apprendimento, disturbi generalizzati dello sviluppo. Settori che garantiscono servizi specifici e mirati, quello dell'Ambulatorio, che svolge un'azione capillare in seno alla famiglia, alla scuola ed al contesto di appartenenza, finalizzata al recupero funzionale dei minori presi in carico. Il Semiconvitto che, dopo un'attenta fase iniziale di valutazione dei deficit e delle risorse della persona disabile, svolta dall'equipe multidisciplinare, offre trattamenti individuali e di gruppo, in ambienti e spazi adeguati e opportunamente attrezzati per gli interventi riabilitativi. La terapia occupazionale consiste di attività stimolanti e diversificate (attività educativo-didattiche, manuali-espressive, di musicoterapia e di espressione corporea; attività ludico-ricreative e di socializzazione, di stimolazione sensopercettiva), attraverso le quali gli assistiti possono esprimere i loro bisogni, mantenere le capacità possedute e svilupparne nuove, il tutto focalizzando la propria attenzione sulle capacità residue e recuperabili e non sui loro deficit. Il Convitto, che offre ampi locali con stanze personalizzate destinate al dormitorio, alla refezione e agli ambienti di riabilitazione, come "casa" nella quale gli assistiti trovano affetto e cura. Scopo prioritario dell'Istituto "Lucia Mangano" e del suo presidente, l'avv. Corrado Labisi è, infatti, quello di creare un clima collettivo di accoglienza in cui il disabile si senta a suo agio e nel quale le famiglie di origine vengano costantemente coinvolte nella gestione emotiva dell'assistito. L'Istituto garantisce la presenza di medici specialisti
(neurologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili, fisiatri, foniatri, medico internista), infermieri professionali, psicologi, assistenti sociali, terapisti della riabilitazione neuropsicomotoria, logopedisti, ortottisti, educatori, operatori e personale addetto all'assistenza. Esperti nel campo della riabilitazione, in costante aggiornamento professionale, che concorrono alla formulazione di un progetto riabilitativo d’intervento, ossia una scheda riepilogativa che contiene la diagnosi, l'eziologia, le conseguenze funzionali, una sintesi delle principali difficoltà e delle potenzialità e una descrizione degli obiettivi di lavoro. Questi interventi hanno la finalità di porre la persona disabile nelle condizioni di raggiungere il migliore livello di qualità della vita, sul piano fisico, funzionale, sociale ed emozionale, partendo da un'analisi psicologica dei bisogni della persona, attraverso setting accoglienti (dove attenzione e pulizia sono priorità giornaliere). Un modus operandi, quello dell'Istituto "Lucia Mangano" e del suo presidente, l'avv. Corrado Labisi, che mira a vivere la disabilità non in maniera statica bensì in continua evoluzione nelle sue relazioni con il mondo esterno. L'Istituto "Lucia Mangano" non si è, infatti, solo rivolto all'ambito medico-riabilitativo ma ha anche puntato sull'abbattimento delle barriere psicologiche e dei pregiudizi che troppo spesso colpiscono il mondo della disabilità. A tal proposito l'avv. Corrado Labisi, presidente della struttura, ha vinto quella scommessa che voleva i disabili relegati ai margini della società, costituendo una Compagnia Teatrale Stabile, con attori speciali che con la loro
bravura regalano emozioni uniche ed hanno ottenuto importanti riconoscimenti a carattere regionale, nazionale ed internazionale. Tra i vari spettacoli citiamo la recita Dumbo, rappresentata presso il Metropolitan di Catania e a Malta, dove la nostra Compagnia Teatrale ha ricevuto un premio presso il palazzo presidenziale, alla presenza delle più alte autorità locali, per essersi distinta nel campo della solidarietà e dell'Arte; e ancora, la recita "Vita Dimezzata" di Brecht, rielaborata dal regista Filippo Aricò e tenutasi presso il teatro Ambasciatori di Catania. Tra le citazioni non si può tralasciare lo spettacolo "...e se Pinocchio", una libera interpretazione di Collodi che si è tenuta presso il teatro Metropolitan di Catania; il musical "Forza venite gente", che ha riproposto lo spirito e la filosofia della vita di san Francesco; "Il sogno di Giuseppe" e lo spettacolo denominato "MagicamenteAbili", nel quale il diversamente abile diventa soggetto attivo esibendosi sia come assistente sia come prestigiatore nell'arte dell'Illusionismo. Una nuova prospettiva che considera le persone in quanto individui unici ed irripetibili e capaci di stupire con le loro capacità. La disabilità, in sostanza, è condizione di “diversità” che apporta ricchezza e non più elemento emarginante.
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Aprile 2012
«Lavori unici e su misura e assistenza al cliente», punto di forza dei piccoli negozi di fiducia di Tiziana Campo
C
i sono mestieri antichi che sono vere e proprie arti. Uno di questi è la lavorazione del ferro, un tesoro di segreti e capacità certosine. Le lavorazione in ferro battuto sono vere e proprie opere d’arte, lavorate a mano e curate in ogni dettaglio. «Porte blindate, cancelli, scale, soppalchi, casseforti, piccoli e grandi manufatti creati con passione e per passione – spiega Mario Bonaccorsi, artigiano del ferro da oltre 15 anni e da 4 titolare della “BMetal infis-
si”, azienda specializzata nella lavorazione del ferro, a Cannizzaro (Acicastello) in via Domenico Gagini, 6 – è un mestiere impegnativo, pesante e faticoso ma ricco di soddisfazioni. È un’arte che faccio con amore». In effetti, le lavorazioni in ferro non si improvvisano mai, sono frutto di cura e dedizione. Oggi i grandi centri commerciali, le grandi catene di distribuzione offrono anche questo tipo di prodotti, ma sulla differenza tra questi e quelli creati dagli artigiani del ferro non c’è dubbio: «Quelli creati da chi come me fa questo lavoro di artigianato sono tutti fatti a mano, sono pezzi unici
e irripetibili, non macchinizzati – spiega Bonaccorsi – consiglio il cliente passo dopo passo, lo seguo, instaurando un rapporto umano. Nei centri commerciali, invece, il cliente acquista il prodotto, lo porta via e se ci sono problemi difficilmente possono essere risolti. Le nostre lavorazioni sono eseguite su misura e a regola d’arte, non sono prodotti di massa. Mettiamo la nostra esperienza al servizio dei clienti e siamo un punto di riferimento prima, durante e dopo, risolviamo infatti anche i problemi che potrebbero sorgere, perché per noi la parola d’ordine è soddisfazione della clientela».
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