Il CardinaleErnesto RuffiniArcivescovodi Palermo

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Card. E.Ruffini 1888 19 gennaio nasce a San Benedetto Po (MN) 1888 22 febbraio riceve il battesimo 1898 entra nel seminario di Mantova 1910 10 luglio è ordinato sacerdote a Mantova 1911-1945 Cappellano volontario presso le Figlie della Carità a Roma 1913 Pio X lo nomina Docente di Introduzione Biblica all’Ateneo Pontificio del Seminario Romano Maggiore 1928 Pio XI lo nomina Segretario della Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università 1931 Rettore Magnifico del Pontificio Ateneo Lateranense Chiesa parrocchiale di san Benedetto Po (MN)

1910 - Novello sacerdote (terzo a destra)

1913 - Docente di Intro- 1928 - Segretario della duzione Biblica a Roma Sacra Congregazione

Immagine votiva della Madonna delle Grazie (MN)

«Prometto... di non desiderare altro che quello che il Signore vuole da me... di adempiere i miei doveri dell’ufficio di Segretario, accettando tutte le amarezze che dall’ufficio stesso mi deriveranno» Papa San Pio X


Arcivescovo di Palermo 31 marzo 1946 ingresso a Palermo, nella Chiesa di Sant’Antonino Stemma episcopale

1945 - Consacrazione episcopale a Roma

Povertà a Palermo nel secondo dopoguerra

1945 11 ottobre Pio XII lo nomina Arcivescovo di Palermo 1945 8 dicembre è consacrato Vescovo presso la Chiesa di sant’Ignazio a Roma 1946 18 febbraio è nominato Cardinale 1946 10 marzo «Quando il Papa proponendomi di venire a Palermo, aggiunse: “se ci vuol pensare ancora...” gli risposi: “Padre Santo, una volta che mi ha detto che lo desidera, non ho più niente da pensare: ho già pensato! Vado, a costo di morire!» 1946 31 marzo arriva a Palermo. Trovandosi dinanzi uno scenario di distruzione, povertà e disoccupazione, sceglie di annunciare la Buona Notizia della carità attraverso opere sociali. Macerie a Palermo nel secondo dopoguerra

«Il mio spirito andò man mano alimentando progetti per un apostolato intenso, che assorbisse e consumasse interamente la mia vita. Verrò col proposito di esservi Padre...» Con Papa Pio XII


Padre Conciliare

Con Papa Giovanni XXIII in Vaticano Saluto al Papa Giovanni XXIII

Solenne Assemblea Generale del Concilio Ecumenico Vaticano II

1959 25 gennaio Giovanni XXIII annuncia il Concilio Vaticano II 1959 22 dicembre è nominato membro della Commissione preparatoria 1962 4 settembre diventa membro della Presidenza del Concilio. «Era un teologo attaccato alla tradizione apostolica... , essenzialmente fondato sulla Parola di Dio che dà sempre quell’apertura che impedisce di essere tradizionalista» (Card. J. M. Willebrands) 1967 ultimo incontro con Papa Paolo VI 1967 11 giugno muore improvvisamente a Palermo

Al tavolo di presidenza con i Cardinali Tisserant e Tappouni

Durante i lavori del Concilio

«È bello e confortante stare sulla barca di Pietro mentre infuriano le onde. È qui la nostra consolazione, la nostra forza, la nostra fede. Il mondo ha le sue teorie, i suoi piaceri... e noi che cosa abbiamo? “Il nome del Signore!» Con Papa Paolo VI


Amore per l ’uomo La grande passione che il Card. Ernesto Ruffini ha per l’uomo, affonda le sue radici nell’amore che Dio nutre per l’uomo: «Amare il Signore significa amare tutto ciò che Dio ama, e specialmente l’uomo fatto ad immagine e somiglianza di Dio».

Un immenso amore a Palermo e ai palermitani Povero con i poveri: servitore alla mensa degli anziani poveri

L’affetto del padre per i bambini

Egli considera l’uomo come «il capolavoro dell’universo, il compendio della creazione, inserito nell’armonia del cosmo; ... la corporeità come sintesi dell’universo. Il corpo dell’uomo richiama le bellezze sparse nell’universo stesso».

1947 - In visita agli ammalati dell’Ospedale Civico di Palermo

Con i giovani del “Don Bosco” di Villa Ranchibile (PA)

«L’uomo... secondo il piano della Creazione e della Provvidenza deve vivere in società... Perciò l’Onnipotente ha disposto che al nostro apparire sulle soglie della vita, ci trovassimo in grembo alla famiglia, che è la forma primordiale e basilare della società...». Colonia estiva


Preferenza per i poveri

«Il povero rappresenta Cristo Redentore. E se dobbiamo avere una preferenza questa deve essere per coloro che sono sfigurati, che sono derelitti, che sono il rifiuto della società».

Alloggio di una famiglia povera a Palermo nel secondo dopo guerra 1961 - “Casa della Gioia” Preventorio per minori

Sguardo panoramico sul “Villaggio Cardinale Ruffini”: palazzine e asilo

«Cristo arriva a piangere di fronte alla sofferenza di chi soffre... Piange il cuore nel contemplare certe miserie della nostra gente. Non ci preme soltanto la Chiesa e la sacrestia, ma il popolo nelle sue tristezze. Non si può avere pace finché si sa che nella parrocchia vi sono poveri senza pane e senza tetto... Sarebbe per noi vergogna continuare a vivere in dimore comode, se non provvedessimo a chi non ha dove poggiare il capo».

Le abitazioni per le famiglie del “Villaggio Cardinale Ruffini”

Con i giornalisti cattolici al “Villaggio dell’Ospitalità” per coppie di anziani

«La carità è una regina e non deve andare vestita di stracci. Ai poveri bisogna dare le cose migliori. Senza sprechi, certo, ma anche senza tircheria...Voglio morire povero per i miei poveri, che tanto da vicino mi rappresentano Gesù mio dolce Salvatore» (dal Testamento).


Una strada per servire

Promessa di una novizia presentata da Elena Coda - 1a Assistente Sociale Missionaria Crocetta - distintivo Consacrazione del 1° gruppo delle Missionarie di Assistenti Sociali Missionarie

1954 25 marzo Fonda l’Istituto delle Assistenti Sociali Missionarie . «Per gli aumentati bisogni del nostro tempo occorrono persone generose, ispirate al Vangelo, animate da grande amore di Dio e da spirito di sacrificio, preparate per cultura e tecnica, pronte ad intervenire là dove si lavora e si patisce». «L’Istituto cui appartenete è della Madonna; è la Madonna che vi ha chiamate... infonda sempre nei vostri cuori la sete di Dio e una carità delicata e generosa verso tutti i fratelli». 1965 31 maggio l’Istituto ottiene il Riconoscimento Pontificio

Il Cardinale con Missionarie e studentesse 1966 - 4 gennaio udienza di Paolo VI della Scuola di Servizio Sociale “Santa Silvia” alle Assistenti Sociali Missionarie

«Avete saputo cogliere gli elementi costruttivi della società moderna per farne strumento di apostolato... perseverate, e con il vostro servizio date testimonianza di ciò che può la carità e fate trasparire il vostro amore a Cristo» (Paolo VI). Vergine Annunciata


Centralità della preghiera «Incarnazione, Passione, Eucaristia! Ecco le tre grandi pazzie di Dio innamorato di me» «Io, so che sono consacrato al servizio di Dio, devo inchinarmi davanti alla povera donna, al bambino derelitto, al sofferente, perché tengono il posto di Dio»

1950 Congresso Eucaristico Nazionale, Rosario - Argentina Posa di una prima pietra per la costruzione di una Chiesa

Celebrazione eucaristica

«Sono chiamato alla santità di un apostolo. La santità alberga in qualunque condizione di vita, in qualunque posto. Forse nei posti più umili e nelle circostanze difficili si trova maggiormente a suo agio»

Visita ad un’anziana ammalata

«Mi ricorderò che l’orazione vale più di qualunque sforzo umano e che nell’umiltà, nella purezza di cuore e nella preghiera troverò la pace in terra e il mezzo più sicuro per arrivare al cielo»

In preghiera al “Villaggio Cardinale Ruffini”


In cammino conMaria «Vergine tutta santa, intervieni. Tu sei mediatrice universale delle grazie... da un capo all’altro della terra ti invocano Madre di tutti gli uomini e Regina del mondo» «Oggi, festa dell’Immacolata Concezione, per unirmi maggiormente alla mia cara Madre celeste... mi obbligo con voto per tutta la vita a diffondere il suo culto...»

Incoronazione della statua di Maria Ausiliatrice - Sampolo (PA) Chiesa Maria Consolatrice Incoronazione al “Villaggio Cardinale Ruffini” dell’Immacolata

«Tu che sei il rifugio dei peccatori, l’Aiuto dei Cristiani , e la Mediatrice di tutte le grazie, porgi a noi... il rimedio del tuo soccorso»

Statua della Madonna donata 1967 - Sepolto accanto alla al Santuario dei Rimedi Madonna dei Rimedi

Madonna della Fiducia Sem. Maggiore (Roma)

«Madre mia, Fiducia mia, Tu sei la mia fede e la mia fiducia. So che sei mia Madre e so che mi ami come nessuna Madre di questo mondo può amare» Con la Madonna di Fatima a Licata


Donazione piena «Oggi, festa del Sacro Cuore di Gesù... intendo obbligarmi con voto perpetuo a fare sempre ciò che mi sembrerà tornare di maggiore gradimento al Signore senza eccezione alcuna». (1913) «...affine di staccarmi sempre più dai beni di questa terra, alla presenza di Dio e di tutta la corte celeste faccio voto di povertà...» (1915) «Ad onore di S. Giuseppe, per piacere a Maria SS. ed imitare Gesù,... faccio voto di obbedienza al mio Direttore Spirituale...» (1918)

1949 - Passeggiata in montagna Immagine votiva della Madonna di Pompei

Proposito: «Non perder mai la letizia dell’animo» (1909)

«Non cercherò onori, né intenderò mai con parole e con azioni di conseguirli» (1918) 1958 - All’altare di san Giuseppe nel Santuario Madonna dei Rimedi

Altare con l’immagine del Sacro Cuore

«Tra i 14 e i 15 anni di età, trovandomi un giorno davanti all’altare della Beata Vergine di Pompei, mi sentii intimamente invitato dalla Madonna a farle voto di perpetua castità ...Questo voto mi fu fonte di grande conforto in tutti gli anni rimanenti di seminario; e ancor oggi ne rendo infinite grazie a Maria che lo ha ispirato» Sacro Cuore


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