Esperienze di formazione in presenza - European Schoolnet Progetto

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Erasmus+ 2018-1-IT02-KA101-047693 Rethinking pedagogy for an inclusive 21st century school

IIS P. SRAFFA CREMA

a.s. 2018/2019



Il progetto Erasmus+ KA1 Rethinking pedagogy for an inclusive 21st century school si propone di dare impulso all’innovazione metodologica con un percorso di aggiornamento per i docenti altamente qualificato al fine di creare un ambiente di apprendimento in cui gli studenti siano posti al centro e siano messi in grado di acquisire le abilità e competenze necessarie per potersi inserire con successo nel mondo del lavoro ed integrarsi nella società. Tra gli obiettivi specifici figurano infatti il cambiamento dell’ambiente di apprendimento, la diffusione di nuovi metodi di insegnamento, l’adozione di una didattica interdisciplinare e la creazione di percorsi di apprendimento strutturati in collaborazione con la comunità locale e stakeholders significativi. I docenti coinvolti nel progetto hanno partecipato a corsi di formazione in presenza presso European Schoolnet a Bruxelles e hanno potuto approfondire alcune tematiche affrontate durante la fase di preparazione online sulle piattaforme europee eTwinning, School Education Gateway e European Schoolnet Academy. Le loro riflessioni sono raccolte nei diari che hanno redatto giornalmente mentre frequentavano gli eventi formativi.


Partito nel 1997 con 18 Ministeri dell’Istruzione, European Schoolnet oggi conta circa 30 membri (tra cui Indire) tutti accomunati dalla volontà di trasformare l’istruzione in Europa e migliorare l’insegnamento e l’apprendimento anche attraverso l’introduzione, nella quotidianità didattica, delle tecnologie e dei linguaggi digitali. Ogni giorno, EUN sostiene i Ministeri dell’Istruzione, le scuole, gli insegnanti e gli operatori del settore di tutta Europa con l’obiettivo di allineare i processi educativi alla società e agli studenti del 21° secolo. La rete rintraccia e sperimenta pratiche didattiche promettenti e innovative, condivide i risultati delle ricerche nel campo dell’educazione e diffonde la conoscenza e l’applicazione di metodologie di apprendimento maggiormente “sintonizzate” con gli standard e le aspettative degli studenti di oggi, ragazzi profondamente diversi da quelli che anche solo una ventina di anni fa frequentavano le aule scolastiche. Sul sito di EUN http://www.eun.org/ è possibile informarsi sui progetti promossi dalla rete e scoprire le molte opportunità di formazione aperte.


Bruxelles, Belgio 1 – 2 Dicembre 2018 1^ Mobilità presso Future Classroom Lab - European Schoolnet “Active learning in my school and classroom”

Docenti partecipanti: Morlino Marilena - Pizzamiglio Arabella Il primo giorno è iniziato con le nostre presentazioni e con la partecipazione ad un gioco chiamato Bingo per cercare di conoscere tutti gli altri partecipanti al corso ( eravamo in tutto 35 insegnanti provenienti da diversi paesi europei). E' stato poi molto interessante guardare video riferiti all'organizzazione verticale ed orizzontale della classe. La visione dei primi video ci ha particolarmente colpito soprattutto perché ci è subito apparso molto chiaro come il modello di "vecchia scuola" non stia più funzionando. Le classi del futuro dovrebbero essere spazi per l’apprendimento attivo e la SCUOLA dovrebbe essere un posto in cui i talenti vengano stimolati e valorizzati, dove gli studenti possano crescere come cittadini responsabili e soprattutto dove si possano sentire a proprio agio, come fossero a CASA loro. Ci siamo molto soffermati sull'organizzazione verticale ed orizzontale della classe. Siamo stati invitati a disegnare, grazie ad un programma in 3D di nome Tinkercad, la classe che noi immagineremmo per i nostri studenti per poter lavorare meglio con loro attraverso proprio questa nuova organizzazione degli spazi. C'è bisogno di spazi dove gli studenti possano investigare, creare, presentare i loro progetti, interagire, scambiarsi idee e poi svilupparle insieme. Momenti che richiedevano molta attenzione venivano alternati a momenti di vero gioco. Il MARSHMELLOWS game ha coinvolto gruppi di 4 persone alle quali veniva richiesto di costruire una torre con spaghetti, fili di cotone, nastro adesivo e proprio questa torre doveva rimanere eretta con un MARSHMELLOW posto sulla cima della torre. Ciò che scritto in questo modo potrebbe risultare poco interessante ci ha invece dato stimoli per il lavoro di gruppo. Ecco perché è cosi importante che gli studenti siano stimolati a lavorare in piccoli gruppi all'interno dei quali non deve esistere un leader ma ci deve essere collaborazione e suddivisione delle responsabilità. Tra i programmi più interessanti utilizzati per creare e far conoscere l'organizzazione degli spazi: Tinkercad, uno strumento davvero molto interessante per disegni digitali di stanze, spazi, arredamenti. Alla fine del nostro primo giorno di corso, poi, abbiamo imparato ad utilizzare Google Expeditions per poter effettuare un viaggio intorno al mondo o studiare un argomento particolare di storia e geografia "trasferendoci" virtualmente sul luogo stesso.


2^ GIORNO Sviluppare partenariati e reti La nuova esperienza scolastica: condividere gli spazi di apprendimento Coinvolgere le parti interessate – maturità e tendenze educative, tipologie di insegnanti Progettare nuovi spazi per l’apprendimento Preparare presentazioni di progettazioni dello spazio Presentare le progettazioni

Durante il nostro secondo giorno, abbiamo discusso circa l'importanza della collaborazione fra i vari stakeholders: insegnanti, studenti, genitori e aziende. La cosa più importante per sviluppare una Future Classroom è collaborare con la nostra Dirigente Scolastica per promuovere nuove idee con tecnologie nuove, ricerca, nuove metodologie, tutto ciò che serve per essere innovativi partendo proprio da una nuova organizzazione della classe stessa ( ad esempio creare gruppi di due, tre, quattro studenti, farli lavorare in team sulla base di un progetto a loro affidato, uno spazio loro per condividere i vari lavori, creare nuovi spazi all'interno della classe dove gli studenti possano avere il loro spazio personale). La domanda che sorge spontanea è: gli insegnanti sono pronti a questi cambiamenti? COMPETENZE ACQUISITE COMPETENZE PROFESSIONALI  Apprendere il concetto di classe futura e come applicarlo  Apprendere il concetto di apprendimento attivo  Progettare lezioni ed attività per promuovere l’apprendimento attivo  Comprendere l’approccio per l’insegnamento e l’apprendimento attivo che coinvolge l’intera scuola


   

Esplorare come progettare spazi per l’apprendimento attivo e spazi intermedi flessibili Prendere familiarità con la leadership distribuita Coinvolgere diverse parti interessate e colleghi Fare pratica con strumenti ed applicazioni pertinenti

COMPETENZE LINGUISTICHE Interagire (ascoltare, parlare, leggere, scrivere) in una lingua straniera (Inglese) con i colleghi del corso ed i formatori. COMPETENZE DIGITALI Utilizzare diversi software ed applicazioni. Esplorare Future Classroom Lab, le sue idee e strumenti. COMPETENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI Collaborare con i colleghi del corso nei lavori di gruppo. COMPETENZE COMUNICATIVE Comunicare e collaborare con un gruppo multiculturale di partecipanti. ALTRE COMPETENZE Condividere pratiche. Abilità interculturali.

Mi chiamo Arabella. Insegno diritto da quattro anni, ma nell’anno scolastico in corso sono un insegnante di sostegno. Ho due figli, di 16 e 9 anni. Nel tempo libero mi piace viaggiare con loro. Mi piace anche molto cucinare. L'emozione e la paura dei primi istanti è stata certamente uno stimolo per voler affrontare al meglio questa esperienza interculturale che aiuta a crescere non solo come insegnanti ma soprattutto come persone. Arabella Pizzamiglio


Il mio nome è Marilena e vengo da un piccolo paese del nord Italia, dove insegno in un Istituto Professionale di secondo grado. Sono innamorata della matematica, che è anche la mia materia di insegnamento, della moda e soprattutto della vita. Sono letteralmente innamorata del mio lavoro e onorata di poter trasmettere parte del mio sapere ai miei ragazzi. Mi piace molto studiare, leggere, fare ricerche e arricchirmi più che posso nella vita professionale e in quella sociale. Sono molto felice di aver avuto la possibilità di prender parte, per la seconda volta nella vita, ad un progetto Erasmus. Farlo da insegnante è stato molto eccitante poiché non avevo mai avuto la possibilità di lavorare con team internazionali, né tantomeno di farlo utilizzando una lingua straniera. E’ stata una bellissima esperienza perché l’ambiente di lavoro nello specifico, ossia la European Schoolnet, scuola decisamente innovativa e ricca di spunti interessanti e creativi per le nostre lezioni, nonché i colleghi europei che ho avuto la fortuna di conoscere, mi hanno consegnato un bagaglio culturale e sociale che mi renderanno certamente una docente “nuova”, piena di idee per certi aspetti rivoluzionarie se si pensa al contesto della scuola italiana che, ahimè, è indietro anni luce rispetto a quella dei nostri colleghi stranieri. Marilena Morlino


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Bruxelles, Belgio 11-12 marzo 2019 2^ Mobilità presso Future Classroom Lab - European Schoolnet “Collaborative projects for the future classroom” Docenti partecipanti: Ferrigno Laura - Tripodi Letizia In data 11 e 12 marzo 2019, abbiamo preso parte a un corso di formazione per docenti, denominato „Progetti in collaborazione per le classi del futuro“, a Bruxelles, presso un ambiente di apprendimento innovativo, denominato „Future Classroom Lab“, creato da European Schoolnet. Durante il workshop di due giorni, abbiamo esplorato un insieme di strumenti e di idee che ci hanno aiutati a promuovere lavori di gruppo e di collaborazione tra gli studenti e a integrare le TIC nella loro didattica in modo sostenibile. La collaborazione è un‘abilità essenziale del ventunesimo secolo; tuttavia, insegnarla o insegnare tramite la collaborazione rimane raro nelle scuole, a causa di una mancanza di comprensione di cosa si intenda per creare collaborazione in un ambiente educativo. Il workshop è stato ideale per i docenti che partecipano a eTwenning e ci ha dato delle idee per creare partenariati collaborativi più innovativi. 1^ GIORNO Introduzione – obiettivi e aspetti pratici del workshop La classe del futuro: parametri dei nuovi spazi dell‘apprendimento attivo Lo spazio come strumento per l’apprendimento Verbi chiave di Future Classroom Lab: collaborare e illustrare il processo di apprendimento Collaborazione in classe e oltre: eTwinning Condividere attività collaborative Verbi chiave di Future Classroom Lab: giocare, sviluppare, presentare

Il primo giorno, a seguito dell’attività di registrazione, è iniziato con un’ introduzione in cui sono stati illustrati gli obiettivi del corso. Successivamente, in base alla nazionalità, ciascuno dei 29


partecipanti si è presentato al gruppo, esprimendo le proprie aspettative del corso. Poi, ci siamo divisi in piccoli gruppi da tre persone con l’obiettivo di discutere sui seguenti quesiti:   

raccontare la prima lezione come insegnante; cosa chiederesti al Ministro dell’istruzione, qualora lo incontrassi; se vincessi 20 000 euro, come li spenderesti nella tua scuola.

Parametri dei nuovi spazi dell’apprendimento attivo Ci sono state presentate due diverse tipologie di strutturazione dell’aula scolastica: quella verticale e quella orizzontale delle classi. La prima organizzazione si rifà all’ambiente tradizionale, la cui divisione degli spazi è fissa e in cui gli studenti non possono muoversi liberamente; l’altra, invece, è quella innovativa, la cui suddivisione degli spazi è dinamica, in cui gli alunni possono muoversi liberamente e interagire tra di loro e la cui organizzazione degli spazi diventa elemento di qualità pedagogica. Le classi del futuro devono essere uno spazio per l’apprendimento attivo. L’aula può essere suddivisa in zone con diverse funzioni: quella destinata alla ricerca, all’interazione, alla creazione, allo sviluppo, allo scambio e alla presentazione. Ci siamo poi divisi in gruppi di quattro persone per confrontare quali sono gli spazi di apprendimento appropriati e non appropriati nelle nostre scuole, osservandoli dalle foto scattate prima di partire. Collaborazione In seguito, abbiamo riflettuto sull’importanza della collaborazione e sul ruolo dell’insegnante nel supportare e nel gestire la collaborazione tra gli studenti. Compito del docente è suggerire ma non aiutare, insegnare ai propri studenti come prendere la parola al momento opportuno, dare a ciascuno di loro un ruolo, pensare alle domande e ottenere il consenso. Successivamente, tramite un’attività ludica di gruppo (marshmellow challenge), abbiamo messo in pratica le competenze suddette, registrando e commentando i vari step su padlet. È importante che gli studenti siano stimolati a lavorare in piccoli gruppi, all'interno dei quali non deve esistere un leader, ma ci deve essere collaborazione e suddivisione delle responsabilità. Collaborazione dentro e fuori dalla classe: condivisione del lavoro su eTwinning e attività di collaborazione Dopo la pausa pranzo, è stata presentata la piattaforma eTwinning, come strumento per sviluppare lo scambio e la collaborazione anche al di fuori delle classi. Poi, divisi in gruppi di cinque persone, ciascuno di noi ha presentato un proprio progetto di collaborazione o all’interno della propria scuola o di interazione con altre scuole. Successivamente, chi ha in atto un progetto, ha avuto la possibilità di ricercare dei possibili partner con cui condividere dei progetti su eTwinning. Verbi chiave di Future Classroom Lab: giocare, sviluppare, presentare Tramite l’utilizzo di diverse piattaforme (Quizlet, Socrative, Padlet, Quizizz, Wooclap, Flippity), focalizzate su attività ludiche, sono stati sperimentati metodi per testare le competenze e le conoscenze acquisite dagli alunni.


Infine, ciascuno di noi, scegliendo almeno una delle tecnologie apprese, ha creato un prototipo.

2^ GIORNO Sviluppare partenariati e reti Rete di apprendimento professionale: raccolta, ordinamento, condivisione e copyright Progettare attivitĂ collaborative Presentazioni di attivitĂ collaborative e di prototipi di tecnologia


Il secondo giorno, il mediatore ha spiegato l’importanza dello sviluppo della collaborazione con le diverse reti, con le aziende, con gli enti del territorio e con le altre scuole. Sempre suddividendoci in gruppi, ci siamo confrontati sulle diverse tecnologie di comunicazione scuola-famiglia (ad esempio, il registro elettronico), sui vantaggi e gli svantaggi delle partnerships e sugli esempi di attività per sviluppare le partnerships. Poi, abbiamo parlato del copyright, individuando diverse forme di riutilizzo delle risorse. Per mettere in pratica le competenze acquisite, sempre adottando la metodologia del teamwork, abbiamo realizzato una t-shirt con un’immagine liberamente presente nel web, pubblicando il nostro lavoro su padlet. Infine, scegliendo una delle immagini presentateci, abbiamo scelto un argomento a essa collegato, al fine di realizzare un progetto di collaborazione, descrivendone le varie fasi, gli obiettivi, le modalità di interazione, gli strumenti utilizzati e i tempi di realizzazione. A turno, ciascun gruppo ha presentato agli altri il proprio progetto. Prima di concludere il corso, sono stati distribuiti gli attestati di partecipazione.

COMPETENZE ACQUISITE

COMPETENZE PROFESSIONALI        

Apprendere il concetto di classe futura e come applicarlo Apprendere il concetto di apprendimento attivo Progettare lezioni e attività per promuovere l’apprendimento attivo Imparare il criterio di alto livello di collaborazione Imparare come progettare attività collaborative in spazi di apprendimento flessibili Imparare tecniche di raccolta, ordinamento, condivisione Imparare questioni relative ai diritti d’autore, quando si riutilizzano o si condividono risorse Fare pratica con strumenti e applicazioni pertinenti

COMPETENZE LINGUISTICHE Interagire (ascoltare, parlare, leggere, scrivere) in una lingua straniera (Inglese) con i colleghi del corso e i formatori.


COMPETENZE DIGITALI Utilizzare diversi software e applicazioni. Esplorare Future Classroom Lab, le sue idee e strumenti. COMPETENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI Collaborare con i colleghi del corso nei lavori di gruppo. COMPETENZE COMUNICATIVE Comunicare e collaborare con un gruppo multiculturale di partecipanti. ALTRE COMPETENZE Condividere pratiche. Abilità interculturali.

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Bruxelles, Belgio 25 – 29 Marzo 2019 3^ Mobilità presso Future Classroom Lab - European Schoolnet “Developing key competences through Project-Based Learning”

Docenti partecipanti: Caggianese Rocco - Franzosi Damiano - Maltese Silvia - Mirelli Paola -

Abbiamo partecipato ad un corso di formazione per docenti – “Sviluppare competenze chiave attraverso l’apprendimento basato su progetti” – dal 25 al 29 marzo 2019 a Bruxelles presso un ambiente di apprendimento innovativo denominato Future Classroom Lab, creato da European Schoolnet. Durante questo corso di 5 giorni abbiamo esplorato l’apprendimento basato su progetti come metodo efficace per fornire un’istruzione basata sullo sviluppo di competenze e come strumento non solo per fare progetti ma anche come strumento che porta alla costruzione di un prodotto che riflette il talento ed il pensiero di uno studente e come processo per progettare qualcosa (per esempio un programma, un prodotto o una procedura) per affrontare o risolvere un problema o una situazione. L’apprendimento basato su progetti può anche essere usato per sviluppare approfondite conoscenze e competenze chiave tra gli studenti. Abbiamo imparato ad integrare approcci basati sullo sviluppo di competenze nella pratica didattica quotidiana, quali sono le componenti di un buon apprendimento basato su progetti e quali strumenti e strategie possono aiutare in questa impresa. Abbiamo anche scoperto l’importanza di attività guidate dagli studenti, dello spirito imprenditoriale, e di altre abilità necessarie per un migliore apprendimento basato su progetti come l’apprendimento sociale ed emotivo. 1^ GIORNO Introduzione – obiettivi ed aspetti pratici del workshop La classe del futuro: familiarizzare con le zone di apprendimento di Future Classroom Lab Competenze trasversali e come insegnarle Apprendimento basato su progetti: cosa, perché, come Elementi essenziali nell’elaborazione di progetti (Standard di riferimento dell‘Apprendimento basato su progetti) Prima fase: domande guida rispetto a domande dirette Create le vostre domande: approccio 10x10 Attività e strumenti per sviluppare lo spirito imprenditoriale Attività socio-culturale Essendo presenti al corso insegnanti provenienti da diversi paesi il primo giorno è iniziato con qualche attività per rompere il ghiaccio e fare conoscenza con i nostri compagni d’avventura. Dopo aver formato una sorta di “mappa vivente” dell’Europa ed esserci presentati utilizzando una formula che ricorda molto quella degli appuntamenti al buio visti nei film ci siamo ritrovati subito a fare delle attività di gruppo. Per prima cosa siamo stati messi di fronte ad una sfida: costruire un aeroplanino di carta che rispettasse determinati criteri come avere un bell’aspetto ed essere in grado di volare trasportando una moneta da 10 centesimi. Successivamente abbiamo familiarizzato con il Future Classroom Lab, imparando a conoscere le varie parti che compongono questa bellissima aula, attraverso una caccia al


tesoro basata sull’utilizzo dei QRCode. SSS Molto interessante è stato affrontare la questione delle domande guida. Attraverso uno strumento chiamato Tubric (https://www.tubric.com/) abbiamo imparato che cosa sono le driving questions e quanto esse siano importanti all’interno del PBL per favorire un approccio il più positivo e concreto possibile alla risoluzione di un problema. Inoltre le domande guida sono utili per sviluppare una buona capacità di riflessione. Per aiutare gli studenti ad avere una mentalità imprenditoriale abbiamo scoperto che è meglio essere degli “insegnanti pigri” evitando di aiutare troppo gli studenti e spronandoli a risolvere autonomamente i loro problemi. 2^ GIORNO

Incontro con docenti esperti per condivisione di buone pratiche Collaborazione nell‘apprendimento basato su progetti Attività e strumenti per la collaborazione Comunicazione e leadership. Abilità di negoziazione e persuasione Valutare l‘apprendimento basato su progetti: valutazione per l’apprendimento e creazione di rubriche con strume Il secondo giorno è iniziato con una serie di attività per comprendere l’importanza del lavoro di squadra e della collaborazione. Per questo motivo abbiamo partecipato ad un gioco nel quale era necessario costruire una torre con dei mattoncini utilizzando un elastico manovrato da tutti i membri della squadra. Abbiamo poi parlato della Jigsaw strategy e come integrarla nel PBL. La parte più impegnativa della giornata è legata ad un’attività di persuasione. Dovevamo infatti immaginare di convincere il preside, gli alunni e i genitori ad utilizzare il PBL in una scuola immaginaria. Per fare questo per prima cosa abbiamo preparato una strategia d’attacco utilizzando una persuasion map (http://www.readwritethink.org) e, infine, l'abbiamo presentata. Importantissimo è stato capire come nel PBL sia fondamentale valutare tutto il percorso fatto dallo studente durante il progetto e non solamente il prodotto finale. Strumento utile a tal fine sono le rubriche come Rubistar (http://rubistar.4teachers.org/index.php). 3^ GIORNO Come implementare l‘apprendimento basato su progetti Lavoro di gruppo: creare un progetto Presentazione del lavoro di gruppo, feedback Angolo della resilienza: come sviluppare la resilienza a scuola Importanza di una rete di contatti personale per l’apprendimento: social media, strumenti per la raccolta, l’ordinamento e la condivisione, comunità di educatori Sviluppare la cittadinanza digitale: eSafety nella classe Attività socio-culturale L'attività principale della giornata era quella di creare un progetto seguendo una traccia definita e molto simile a quella che usiamo in Italia: Nome del progetto, soggetti coinvolti, obiettivi, competenze da raggiungere, risorse, scadenze, valutazione, strumenti. Questa attività è stata molto impegnativa ma è stata certamente un’occasione per mettersi alla prova e di lavorare intensamente con gli altri partecipanti. Questo ci ha dato anche l’opportunità di allargare il nostro network professionale A proposito di questo, la seconda parte della giornata è stata dedicata appunto alla riflessione riguardante gli strumenti disponibili sul web per sfruttare una rete di professionisti con i quali scambiarsi idee e consigli. Facebook e Twitter la fanno da padroni, soprattutto il secondo social media, dove possiamo trovare delle attivissime comunità di insegnanti.


4^ GIORNO Apprendimento sociale ed emotivo: intelligenza emotiva, autoconsapevolezza, abilità di autogestione, consapevolezza, e creare empatia nelle classi e nelle scuole Processo decisionale responsabile Pensiero critico Apprendere attraverso l’esperienza: metodo per la generazione di idee Attività socio-culturale ”Il quarto giorno la parte sulle emozioni è stata molto interessante. L'insegnante aveva giochi fatti e poi lavori per creare empatia per i partecipanti e nelle classi. Inoltre, l'uso di nuovi strumenti come, ad esempio, mi ha incuriosito "il mio simpleshow" (Silvia) Nel PBL, dato che viene dato ampio spazio all’autonomia e alla collaborazione, sono molto importanti l’intelligenza emotiva e l’autoconsapevolezza. Durante questa giornata le varie attività erano indirizzate a favorire lo sviluppo di questi due importantissimi aspetti. Abbiamo lavorato principalmente su noi stessi, analizzando il nostro modo di lavorare, le emozioni che provavamo in quel momento e quelle che proviamo ogni giorno a scuola. Per questo motivo è molto importante favorire lo sviluppo del pensiero critico e lo abbiamo fatto attraverso attività che ci permettevano di metterci nei panni di un’altra persona. 5^ GIORNO Apprendimento imprenditoriale: prendere l’iniziativa, creare lean canvas e presentare il lavoro di gruppo Creare una „toy activity“: alfabetizzazione finanziaria Cerchio riflessivo: conclusioni del corso e certificati Il quinto giorno abbiamo affrontato, per prima cosa, il concetto di mentalità imprenditoriale (entrepreneurial mindset) cercando di capire innanzitutto di che cosa si tratti. Essa non è altro che la capacità di trovare soluzioni a problemi concreti per poter aiutare altre persone e, nel senso più strettamente imprenditoriale, riuscire a trarne un guadagno economico. Questo tipo di mentalità si sposa con il PBL poiché la prima dote richiesta è la creatività, per questo motivo abbiamo imparato ad utilizzare degli strumenti online per creare dei lean canvas (https://canvanizer.com/new/lean-canvas) ossia schemi guida che servono per favorire questo aspetto creativo. Molto interessante è stata la “toy activity” propostaci. L’obiettivo era triplice: creare un prodotto, convincere gli acquirenti e guadagnare il più possibile dalla vendita. Il prodotto da vendere era un giocattolo creato con materiali di fortuna come cannucce, tappi, graffette, cartoncini, elastici e spago. Ogni parte del giocattolo aveva un costo e, sapendo che il prodotto finito sarebbe stato venduto ad una determinata cifra, era necessario costruirlo in modo da avere un margine di guadagno. Infine ogni squadra doveva fare il cosi detto elevator pitch ossia una presentazione di un minuto per convincere gli acquirenti ad acquistare il giocattolo. Infine abbiamo fatto un reflective circle ovvero un momento di riflessione per cercare di capire quali sono stati i punti deboli e di forza del corso. Abbiamo scambiato idee in maniera informale cercando di confrontarci sulle nostre esperienze, scambiandoci anche consigli di lettura e sottolineando quanto sia importante uscire dalla propria zona di comfort. Strumenti utilizzati: Genially (https://www.genial.ly/) TheMint.org (https://www.themint.org/)


Abbiamo anche creato una video presentazione utilizzando MySimpleShow (https://videos.mysimpleshow.com/IB7f0jpDJX)

COMPETENZE ACQUISITE COMPETENZE PROFESSIONALI

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Comprendere e riflettere sulle competenze trasversali nell’istruzione Imparare l’apprendimento basato su progetti: teoria e pratica Informazioni su come implementare l’apprendimento basato su progetti in classe per esempio attraverso la progettazione dell’apprendimento ed esaminando le componenti di un apprendimento basato su progetti efficace Familiarizzare con diversi strumenti ed attività per la collaborazione Imparare la competenza imprenditoriale (EntreComp) Comprendere l’importanza ed il potenziale dello spirito imprenditoriale per attività guidate dagli studenti Imparare come valutare l’apprendimento basato su progetti Imparare l’importanza e le componenti dell’apprendimento sociale ed emotivo Scoprire e fare pratica con diversi strumenti informatici per implementare e sostenere l’apprendimento basato su progetti

COMPETENZE LINGUISTICHE (al di fuori di quelle “Competenze professionali”) Interagire (ascoltare, parlare, leggere, scrivere) in una lingua straniera (Inglese) con i colleghi del corso ed i formatori. COMPETENZE DIGITALI (al di fuori di quelle “Competenze professionali”) Utilizzare diversi software ed applicazioni. Esplorare Future Classroom Lab, le sue idee e strumenti. COMPETENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI (al di fuori di quelle “Competenze professionali”) Collaborare con i colleghi del corso nei lavori di gruppo. COMPETENZE COMUNICATIVE (al di fuori di quelle “Competenze professionali”) Comunicare e collaborare con un gruppo multiculturale di partecipanti. ALTRE COMPETENZE Condividere pratiche. Abilità interculturali. “Il corso è stato molto intenso, e nonostante le difficoltà iniziali, dovute soprattutto alle difficoltà linguistiche, ho potuto confrontarmi con docenti provenienti da diversi stati europei. Il confronto mi ha permesso di conoscere delle nuove realtà e soprattutto dei nuovi metodi di insegnamento,


sono rimasto sorpreso da come in altri stati (in alcuni casi) si preferiscono delle lezioni alternative (basate su progetti, fuori dalla classica aula..) alla tradizionale lezione frontale. In se il corso mi ha permesso di conoscere delle nuove tecniche di insegnamento e di scoprire dei nuovi strumenti e dei nuovi software che, sicuramente, cercherò di adottare in futuro per poter offrire un “servizio” migliore ai miei alunni.” Rocco Caggianese “Il corso è stato molto intenso dal primo giorno. Ci siamo incontrati con colleghi provenienti da Austria, Malta, Irlanda, Cipro e Polonia. Il livello di inglese era molto alto e questo ha creato difficoltà di comprensione. Il nostro tutor ci ha dato idee su nuovi modi di interagire in classe, il che ci ha permesso di superare l'imbarazzo che può essere tipico nell'apprendimento individuale. La parte che mi è piaciuta di più è stata la capacità di superare i nostri limiti (considerando più di una soluzione ai problemi, rompendo con le abitudini e la routine, trasformando le situazioni nuove in opportunità ..)“ Silvia Maltese e Paola Mirelli „Partecipare a questo corso è stato, con molta probabilità, il punto più alto di questo anno scolastico. Mettersi alla prova in un contesto diverso, scambiare idee con colleghi provenienti da tutta Europa e dare libero sfogo alla propria creatività sono stati una proficua fuga dalla monotonia che talvolta serpeggia nelle nostre aule.“ Damiano Franzosi

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Bruxelles, Belgio 8 – 12 Aprile 2019 4^ Mobilità presso Future Classroom Lab - European Schoolnet “Interactive technologies for the future classroom”

Docenti partecipanti: Calzari Elena - Frusci Michele - Mazzeo Alessandra Rositani Giuseppe Abbiamo partecipato ad un corso di formazione per docenti – Tecnologie interattive per la classe del futuro – dall‘8 al 12 aprile 2019 a Bruxelles presso un ambiente di apprendimento innovativo denominato Future Classroom Lab, creato da European Schoolnet. Durante questo corso di 5 giorni abbiamo appreso strumenti e metodologie per aumentare e migliorare il livello di interazione in classe. Il corso con orientamento pedagogico ha affrontato argomenti quali la collaborazione tra studenti, software gratuiti per il brainstorming e per la mappatura delle conoscenze pregresse degli studenti, le lavagne multimediali e l’uso di elementi grafici, la creazione di esercizi interattivi e l’utilizzo di dispositivi personali.

1^ GIORNO Introduzione – obiettivi ed aspetti pratici del workshop Esplorazione di Future Classroom Lab: riflettere su strumenti, pedagogia e spazi per l’apprendimento Portare il proprio dispositivo in classe: panoramica delle potenzialità in classe, migliori pratiche e verifica, esplorazione di applicazioni educative e software gratuiti online Creazione di un progetto: lavoro di gruppo Attività socio-culturali Lunedì 8 aprile 2019, ore 8.50.


Orgoglio italiano: per una volta gli italiani, per la precisione il gruppo “Sraffa” di Crema, sono stati i primi a varcare la soglia della European Schoolnet di Bruxelles. Emozione e preoccupazione viaggiavano a braccetto, ma è bastato poco per sentirci a nostro agio grazie al carisma del nostro teacher Gert Lemmens. Rompere il ghiaccio.. come? Una simpatica attività che ci è stata proposta consisteva nel cercare persone con determinate caratteristiche fra i corsisti, 28 insegnanti provenienti da Germania, Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia (and Italy, of course). La riflessione sugli strumenti, la pedagogia del XXI secolo e i nuovi spazi di apprendimento sono stati gli argomenti trattati durante il primo step. Uno spunto interessante, che ci è stato proposto dalla docente Efi Saltidou, è stato quello di capire come riorganizzare il setting d’aula tradizionale: la sfida del futuro è infatti motivare e coinvolgere gli studenti, rendendo accattivanti le lezioni.

Come cercare di coinvolgere maggiormente gli alunni? BYOD (Bring Your Own Device) è la soluzione! Permettere agli studenti di portare a scuola il proprio dispositivo elettronico è un mezzo attraverso il quale integrare le lezioni e renderle accattivanti. Ci pare già di sentire il coro di obiezioni a riguardo: no problem, abbiamo la risposta. Trattasi di uno straordinario strumento dal simpatico nome di “Hey!u”, un Big Brother a portata di docente, che


consente il controllo delle attività di ciascuno studente sul proprio device. Ma siamo sicuri di voler accettare la sfida? Successivamente ci sono state presentate delle fantastiche app attraverso le quali proporre delle attività per ciascuna materia scolastica: Kahoot, Quizizz e QRcode generator. Le abbiamo sperimentate creando quiz di varia natura sfidandoci a gruppi. Dulcis in fundo, c’è stato lasciato un piccolo spazio di divertimento con un gioco basato sulla decodifica di QR code, essendo separati in squadre, la cui elaborazione è stata affidata ad un’applicazione online.

2^ GIORNO Aumentare l’interattività sulla lavagna interattiva:  Creare lezioni interattive  Esplorare programmi cloud  eTwinning (migliori pratiche, galleria di progetti, brainstorming e presa in considerazione di nuovi partner)  Stop motion  Creare video educativi ed interattivi  Esplorare applicazioni  Presentazioni e premio del giorno  Caccia al tesoro a Bruxelles (lavoro di gruppo) Abbiamo iniziato la giornata con soddisfazione per la nostra collega Mazzeo, il cui gruppo ha vinto l'attività di gruppo del giorno precedente. Siamo entrati nel vivo della giornata e realizzando una lezione con la piattaforma NEARPOD, uno strumento particolarmente coinvolgente e divertente per alunni di qualsiasi età. Nella seconda parte della mattinata ci siamo soffermati sullo studio delle funzioni della piattaforma on-line eTwinning. Nel pomeriggio ci siamo cimentati nella realizzazione di piccoli cortometraggi sul tema dell'amicizia, animati in STOP MOTION (applicazione che permette di montare in sequenza foto scattate a distanza di frazioni di secondo, ottenendo una vera e propria animazione). E per finire.. Scavenger hunt! Con scrupolo, determinazione e integrità professionale abbiamo affrontato la caccia al tesoro organizzata dal gruppo European Schoolnet seguendo il nostro speciale metodo (infallibile). Abbiamo concluso la giornata condividendo una piacevolissima cena sociale in compagnia dei nostri compagni di viaggio in un caratteristico e gradevolissimo locale tipico di Bruxelles.

3^ GIORNO Pedagogia e migliori pratiche Esplorare programmi cloud La didattica capovolta Creazione di progetti con codici bidimensionali personalizzati e lavoro di gruppo interattivo Sicurezza informatica nelle scuole – cosa dovrebbe sapere ogni insegnante sulla sicurezza informatica Attività socio-culturali

La mattina abbiamo visionato i documenti (video, audio, foto) delle prove sostenute durante l’attività


della caccia al tesoro del giorno prima. In successione, come da prassi, il nostro trainer ci ha fornito gli strumenti e le informazioni base per pianificare la nostra personale caccia al tesoro. A latere della suddetta attività abbiamo scannerizzato e generato diversi codici QR; è stata una divertente occasione di recuperare le nostre conoscenze e competenze nella gestione dei QR-code. Quindi siamo passati al leitmotiv della giornata: la creazione di una lezione multimediale. Anche questa attività è stata suddiva in due tempi: la condivisione di una lezione multimediale (usufruendo della piattaforma PROCONNECT) e la successiva realizzazione di una lezione multimediale (mediante PROWISE PRESENTER). Infine abbiamo concluso la giornata partecipando ad una lezione della referente Sabrina Vorbau, sul tema del ON-LINE SAFETY. L’intervento è stato scandito in 11 sotto-temi: 1. On-line challenges 2. Addiction 3. Data privacy 4. Fake news 5. Children 6. Cyberbullying 7. Lack of critical thinking 8. No rules on-line 9. Waste of time 10. Filler (for minors) / information control 11. Relationship with parents 4^ GIORNO La realtà aumentata in classe  Migliori pratiche e pedagogia  Creazione del proprio indicatore  Momento di evasione (gioco interattivo con discussioni e scambi di idee)  BYOD 2.0: aumentare il coinvolgimento degli studenti (creare sfide fuori dalla classe) Fumetti interattivi in classe  Come creare fumetti interattivi?  Esplorare diversi software gratuiti online Attività socio-culturale: La Casa della Storia Europea La quarta mattina è cominciata all’insegna dell’immaginifico e del meraviglioso: abbiamo preso confidenza con il fantastico mondo della realtà aumentata. Con l’utilizzo di una semplice app, QUIVER, abbiamo potuto scansionare e visualizzare in 3D diverse schede animate, per poi passare, anche questa volta, alla pratica tentando prontamente , con l’aiuto del caro Gert, di realizzare delle personalissime schede animate (sempre con il supporto di un app, HP REVEAL). Nella seconda parte della mattinata abbiamo lasciato spazio alla fantasia pianificando un progetto di scuola ideale a budget illimitato. La giornata si è conclusa in modo leggero e divertente con la realizzazione di una serie di sequenze a fumetti, per mezzo della piattaforma TOONDOO. 5^ GIORNO Valutazione usando tecnologia interattiva in classe (pedagogia e migliori pratiche) Preparazione finale e presentazione (lavoro di gruppo) Consegna dei certificati


Last but not least! Il nostro coach ha voluto omaggiare noi italiani diffondendo musica italiana… peccato che, nonostante la giovane età, le sue conoscenze in questo ambito siano ferme ad Albano e Romina o Toto Cutugno……… è stato comunque un inizio piacevole che lasciava presagire la leggerezza da ultimo giorno! Passato il momento giocoso abbiamo ripreso la normale routine esplorando il sito GO FORMATIVE che riguarda la valutazione attraverso uno strumento tecnologico. Siamo successivamente passati a PLAY POSIT, un mezzo innovativo che abbiamo avuto l’onore di visionare per la prima volta e con il quale è possibile caricare un video da youtube, inserendo domande per un test da sottoporre agli studenti stoppando la visione a nostro piacimento. L’ultima attività ci chiedeva di creare un video con cui convincere ogni docente ad utilizzare strumenti tecnologici nel processo di insegnamento. La consegna dei meritatissimi certificati e i saluti finali hanno scandito la conclusione della giornata e dell’intera esperienza. COMPETENZE ACQUISITE COMPETENZE PROFESSIONALI         

Fare pratica con strumenti e metodologie per aumentare l’interazione e la collaborazione tra gli studenti in classe Creare lezioni interattive Comprendere l’apprendimento 1:1 (pedagogia e migliori pratiche e strumenti) Preparare ed impartire l’apprendimento capovolto Esplorare le opportunità e le sfide dell’approccio basato sull’uso del proprio dispositivo (BYOD) Imparare come utilizzare la realtà aumentata in classe Imparare come utilizzare i giochi interattivi in classe Imparare come valutare usando la tecnologia interattiva Comprendere i fondamenti della sicurezza informatica

COMPETENZE LINGUISTICHE (al di fuori di quelle “Competenze professionali”) Interagire (ascoltare, parlare, leggere, scrivere) in una lingua straniera (Inglese) con i colleghi del corso ed i formatori. COMPETENZE DIGITALI (al di fuori di quelle “Competenze professionali”)      

Utilizzare diversi software ed applicazioni Esplorare Future Classroom Lab, le sue idee e strumenti Creare video interattivi (Stop Motion) Esplorare programmi cloud Idee e risorse per lo sviluppo professionale Creazione di un progetto con codici a barre bidimensionali

COMPETENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI (al di fuori di quelle “Competenze professionali”)  

Collaborare con i colleghi del corso nei lavori di gruppo Conoscenza di come iniziare e condurre un progetto collaborativo online (eTwinning)


COMPETENZE COMUNICATIVE (al di fuori di quelle “Competenze professionali”) Comunicare e collaborare con un gruppo multiculturale di partecipanti. ALTRE COMPETENZE Condividere pratiche. Abilità interculturali.

LE NOSTRE OPINIONI Alessandra: Questa esperienza è stata una fantastica immersione “nell’aula del futuro” e nelle sue possibilità didattiche per migliorare l’apprendimento, l’interesse e la motivazione dei nostri studenti. Ho avuto modo di conoscere varie risorse per proporre lezioni più dinamiche, creative e divertenti. Inoltre è stato molto stimolante poter condividere idee, progetti e metodi con colleghi di altri paesi europei. Michele: Future Classroom Lab è stata un'esperienza faticosa, ma molto interessante e formativa, in cui i softwares didattici digitali (Kahoot, Quizziz, Nearpod, Action bound, Quiver Vision 3 D Augmented Reality, Toondoo, Formative e altri) sono stati combinati con diversi stili di apprendimento (flipped classroom, cooperative learning, self – expression). Tutto ciò è stato rappresentato come supporto per la mia carriera, con l'obiettivo di capire quali facili cambiamenti posso fare nella mia classe per ottimizzare l'ambiente di apprendimento. È stato bello…… Giuseppe: È stata l’esperienza formativa più coinvolgente della mia giovane carriera. Ho avuto la possibilità di conoscere gli strumenti e le metodologie della didattica del futuro in un ambiente fresco e vivace che ha stimolato la mia creatività. Mi auguro che un giorno anche il mio Paese decida di investire in questa direzione e che le FUTURE CLASS LAB siano realtà in un prossimo futuro. Elena: L’esperienza di Bruxelles è stata davvero entusiasmante! All’inizio, indubbiamente, c’era una componente ansiosa… chissà cosa mai avrei trovato! Certamente ho trovato un clima amichevole e un ambiente moderno; ho incontrato docenti di vari paesi europei e di diversi ordini di scuola; mi sono messa alla prova con la lingua inglese ed è stato molto stimolante. Ho conosciuto nuovi strumenti sul web che potrebbero aiutarci nel nostro lavoro e rendere le nostre lezioni più seducenti. È un’esperienza che mi sento di raccomandare ad altri docenti e che rifarei assolutamente!


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Bruxelles, Belgio 23 – 27 Aprile 2019 5^ Mobilità presso Future Classroom Lab - European Schoolnet “Enhancing STEM practice and strategy in secondary schools”

Docenti partecipanti: Brunazzi Mariella - Cerri Maria Angela - Vita Paola P.

Abbiamo partecipato ad un corso di formazione per docenti – „Migliorare pratiche e strategie per l’insegnamento delle discipline scientifiche nelle scuole secondarie“ – dal 23 al 27 aprile 2019 a Bruxelles presso un ambiente di apprendimento innovativo denominato Future Classroom Lab, creato da European Schoolnet. Il corso ci ha fornito risorse ed idee per promuovere un insegnamento efficace e di qualità delle discipline scientifiche (S.T.E.M.: scienze, tecnologia, ingegneria, matematica) nelle classi, sviluppando ed applicando al contempo approcci didattici innovativi per accrescere le conoscenze, le abilità e l’interesse nelle discipline scientifiche. Il corso ha incluso laboratori pratici (e.g. codificazione) ed esplorazione attiva di risorse in rete come laboratori virtuali, e centri o ambienti di ricerca relativi alle attività, oltre ad altri ingegnosi strumenti. Abbiamo avuto l’opportunità di scambiare conoscenze mentre venivamo introdotte a diversi approcci e metodi didattici creativi da utilizzare in classe sia nell’ambito delle discipline scientifiche che in quello cross-curricolare. Il corso ha anche esplorato perché sia importante sviluppare una strategia per le discipline scientifiche che coinvolga tutta la scuola e come porla in atto. 1^ GIORNO Introduzione al corso Cosa si intende per scuola S.T.E.M. Gestione della scuola e cultura / Cultura inclusiva: lavorare sulla propria strategia scolastica nell’ambito delle discipline scientifiche (introduzione) Infrastruttura scolastica / Accesso alla tecnologia e alle apparecchiature: visita di Future Classroom Lab – esplorazione del laboratorio Infrastruttura scolastica / Materiali didattici di alta qualità: Scientix – risorse da progetti europei Istruzione / Insegnamento delle scienze basato sull’indagine (IBSE): apprendimento attraverso l’indagine ed uso di laboratori online con Go-Lab Valutazione nell’insegnamento delle discipline scientifiche Siamo arrivate entusiaste a Future Classroom Lab avendo avuto, grazie al progetto Erasmus, l’opportunità di visitare il centro che eroga i corsi di formazione online a cui ci siamo appassionate e a cui abbiamo partecipato durante l’anno. Al laboratorio abbiamo incontrato docenti di varie nazioni europee e per porre le basi per una proficua collaborazione i relatori hanno proposto un’iniziale attività di socializzazione. Si è quindi entrati in merito al tema principale del corso, la strategia S.T.E.M. per le scuole superiori, partendo dalla definizione di S.T.E.M. e di scuola S.T.E.M.. S.T.E.M. è l’acronimo di Scienze, Tecnologia, Ingegneria and Matematica. Una scuola S.T.E.M. incoraggia i propri studenti ad interessarsi alle materie scientifiche. Questo dovrebbe favorirne l’inserimento futuro nel mondo del lavoro ed essere di beneficio all’intera economia del proprio stato.


In una scuola S.T.E.M. gli studenti dovrebbero essere messi in grado di fronteggiare le richieste dell’attuale società della conoscenza e di avere successo nell’impegnativo mondo odierno. Questo significa che essi dovrebbero non solo acquisire conoscenze ma anche sviluppare abilità del 21° secolo quali l’abilità di pensare criticamente, risolvere problemi e promuovere cambiamenti principalmente nell’ambito delle scienze e della tecnologia. Una volta chiarito l’ambito entro il quale si sarebbe articolato il corso, siamo stati tutti invitati ad esplorare gli spazi e le risorse del laboratorio. Questo ambiente innovativo comprende 6 zone di apprendimento: interagire, sviluppare, scambiare, creare, investigare, presentare. Ogni spazio evidenzia specifiche aree di apprendimento ed insegnamento ed aiuta a ripensare diversi elementi: lo spazio fisico, le risorse, la possibilità di cambiare i ruoli di studente e docente, e come sostenere i diversi stili di apprendimento. Terminata l’esplorazione ci è stato richiesto di lavorare in gruppi misti e di riflettere sui cambiamenti che avremmo potuto apportare nelle nostre scuole e classi per ottimizzare l’ambiente di apprendimento. Siamo giunte alla conclusione che sarebbe opportuno dipingere le pareti, aggiungere elementi motivanti, cambiare la posizione di banchi e sedie, predisporre computer per le attività interattive, creare una classe dedicata, permettere agli studenti di portare i loro dispositivi (BYOD), utilizzare strumenti di controllo come Hey!U per monitorare cosa effettivamente stanno facendo gli studenti quando utilizzano un computer o altri dispositivi. I lavori sono proseguiti con un’introduzione alla piattaforma Scientix, la comunità per l’istruzione scientifica in Europa che sostiene la collaborazione nell’insegnamento, nella ricerca e negli interventi per promuovere le discipline S.T.E.M.. Suddivisi nuovamente in gruppi abbiamo dovuto immaginare di elaborare i punti essenziali di un progetto attingendo dalle risorse presenti in piattaforma. I progetti su cui abbiamo lavorato sono stati: Unplastify the world, Healthy breakfast, Oil waste recycling – making soap. Sono stati successivamente introdotti l’insegnamento delle scienze basato sull’indagine (IBSE) e l’ uso di laboratori online come Go-Lab. Per riflettere sul metodo induttivo è stata proposta un’attività pratica: si trattava di dedurre il contenuto di scatole chiuse utilizzando i sensi. I gruppi hanno elaborato e confrontato le proprie ipotesi in un padlet senza giungere ad un risultato certo come spesso accade in ambito scientifico. Il relatore ha voluto far comprendere come sia fondamentale abituare i nostri studenti a ragionare per ipotesi e a sviluppare lo spirito critico. Si è passati in seguito all’utilizzo di GoLab per sperimentare l’uso di un laboratorio virtuale che comprende le fasi salienti della pianificazione di un esperimento secondo i seguenti passaggi: ipotesi, indagine, conclusione, discussione. 2^ GIORNO Implementazione del curricolo /Contestualizzazione dell’insegnamento delle discipline scientifiche: introdurre la bioeconomia nelle lezioni STEM Implementazione del curricolo /Insegnamento interdisciplinare (nell’ambito delle discipline scientifiche): Scientix – Apprendimento interdisciplinare ed Idee per un progetto interdisciplinare Istruzione / l’apprendimento basato su problemi: la codificazione nell’insegnamento Istruzione / l’apprendimento basato su progetti: stampa 3D e tecniche di progettazione con strumenti Open Source per docenti di scuola secondaria Il secondo giorno è iniziato con una presentazione del concetto di bioeconomia. Per bioeconomia si intende un’economia fondata sull’utilizzo sostenibile di risorse naturali rinnovabili, nonché sulla loro possibile trasformazione in beni e servizi. Di fatto, quindi, essa comprende tutte le attività che grazie all’uso di risorse biologiche provenienti dal suolo e dal mare (ad esempio foreste, microrganismi, colture di tipo agricolo e animali) portano alla produzione di energia, di materiali e di cibo. Nel lavoro di gruppo si sono sviluppate idee da poter proporre nei diversi indirizzi delle scuole coinvolte


come ad esempio : Why using bio-products and how much it would cost; Diet Footprint. Durante il secondo intervento è stato ripreso il discorso delle S.T.E.M. sottolineandone il carattere di interdisciplinarità. A gruppi abbiamo riflettuto sulle criticità del lavoro interdisciplinare: la difficoltà a collaborare con i colleghi e progettare in team, la difficoltà di pianificare il quadro orario ed i problemi amministrativi connessi, la difficoltà ad organizzare le attività con gli studenti, la difficoltà a motivare gli stessi che lamentano un maggior carico di lavoro. Esplorando ulteriormente i materiali messi a disposizione nel laboratorio, in gruppo abbiamo elaborato possibili progetti interdisciplinari prendendo spunto da uno di questi oggetti. La giornata si è conclusa sottolineando l’importanza del pensiero computazionale, un’attitudine mentale che agevola la risoluzione di problemi di varia natura seguendo metodi e strumenti specifici. È infatti un processo logico-creativo che consente di scomporre un problema complesso in diverse parti, più gestibili se affrontate una per volta. Trovando una soluzione a ciascuna di esse è possibile risolvere il problema generale. Siamo riuscite ad evincerne la validità utilizzando uno strumento accattivante e di facile utilizzo per gli studenti, Scratch. 3^ GIORNO Visita di studio ad una scuola locale Professionalizzazione dello staff / Professionisti altamente qualificati: esplorare le carriere in ambito scientifico – Spazio, informatica ed altro Collegamenti con università o centri di ricerca: collegare le scuole con il mondo della ricerca! Gestione della scuola e cultura / Gestione della scuola: introduzione ad una gestione condivisa della scuola Il terzo giorno abbiamo visitato un istituto superiore, Zavo - Zorgzaam Authentiek Vooruitstrevend Onderwijs, dove è stato illustrato il quadro orario in cui sono inserite le ore di codocenza per sviluppare progetti S.T.E.M.. E’ seguito un tour degli ambienti di apprendimento innovativi della scuola nelle varie sedi, in particolare il laboratorio di chimica, i laboratori di meccanica e di manutenzione aerospaziale ed il laboratorio di fisica e tecnologia. Nel pomeriggio abbiamo esplorato i possibili profili delle figure professionali in ambito scientifico da poter proporre nei vari indirizzi di studio. Per un istituto tecnico-professionale come il nostro, abbiamo individuato le seguenti carriere: Logistics Manager e Supply Chain Manager sfatando l’idea che chi si diploma ad un istituto tecnico-professionale non possa intraprendere una carriera in ambito S.T.E.M.. Si è quindi evidenziata l’importanza di creare un collegamento tra scuola, mondo della ricerca ed imprenditoria per avvicinare gli studenti a problemi reali e alle modalità dell’ approccio scientifico per raccogliere ed analizzare i dati ed ipotizzare soluzioni. Dal nostro lavoro di gruppo è emersa la proposta di analisi di una problematica come il diabete ed è stato delineato un percorso didattico che prevedeva il coinvolgimento di specialisti sottolineando sempre l’importanza dell’interdisciplinarietà. A conclusione della giornata la riflessione è ritornata sul tema della centralità di uno staff qualificato tale da consentire la pianificazione e la messa in atto di una strategia S.T.E.M. nelle scuole ribadendo i concetti di management e leadership ma soprattutto le diverse tipologie di leadership. Sono stati presentati due testi con la descrizione di due istituti che sono stati oggetto di discussione e confronto per individuarne la tipologia di gestione. 4^ GIORNO Professionalizzazione dello staff /Sviluppo professionale: SOS-ACT e European Schoolnet Academy Implementazione del curricolo/Insegnamento interdisciplinare (nell‘ambito delle discipline scientifiche e dell’arte – STE(A)M): Europeana – Integrare il patrimonio culturale nelle lezioni STEM) Collegamenti/con genitori o tutori e le comunità locali


Gestione della scuola e cultura/Alto livello di cooperazione tra lo staff: Scientix: la settimana della scoperta delle discipline scientifiche Collegamenti/Con altre scuole e/o piattaforme educative: eTwinning Personalizzazione dell’insegnamento Dopo aver interagito con un nuovo gruppo di partecipanti inseritisi nel fine settimana, ci siamo confrontati su quali suggerimenti per lo sviluppo professionale sono offerti nelle rispettive scuole ed è emerso che le piattaforme maggiormente utilizzate sono: European Schoolnet Academy, School Education Gateway – Teacher Academy -, eTwinning…. . Nell’incontro successivo è stata introdotta la piattaforma Europeana https://www.europeana.eu/portal/it nell’ambito di una proposta di integrazione tra S.T.E.M. e arte = S.T.E.A.M. con conseguente promozione del patrimonio culturale europeo. Europeana Collections fornisce accesso a più di 50 milioni di voci digitalizzate, tra cui libri, musica, opere d’arte e molto altro ancora. Le collezioni tematiche sono dedicate ad arte, moda, musica, fotografia e Prima Guerra mondiale ed evidenziano gallerie, blog ed esposizioni ricchi di informazioni e spunti d’ispirazione. Dopo l’esplorazione della piattaforma i gruppi hanno elaborato dei moduli interdisciplinari S.T.E.A.M. tra cui Good or Bad Plants? Taste, drugs, poisoning and love potions con ampio utilizzo delle risorse offerte dalla piattaforma. Tutte le scuole partecipanti sono state invitate a questo punto a partecipare sia alla Discovery Week 2019 – 22 /29 Aprile 2019 - caricando gli elaborati delle proprie classi sul blog dedicato sia a Code Week – 5/20 Ottobre 2019. Nuovamente si è ribadita l’importanza della collaborazione con gli stakeholders per un’offerta formativa di qualità. Abbiamo sottolineato che la nostra scuola adotta questo approccio da sempre, essendo un istituto tecnico-professionale che si raccorda con le richieste del territorio d’appartenenza e quindi proposto un esempio delle attività in essere: Slow food http://www.slowfoodyouthnetwork.org/ Infine è stata presentata la piattaforma eTwinning come valido strumento per l’implementazione di progetti S.T.E.M. / S.T.E.A.M. in ambito internazionale. eTwinning è la più grande comunità europea di insegnanti attivi nei gemellaggi elettronici tra scuole. Nata nel 2005 su iniziativa della Commissione Europea e attualmente tra le azioni del Programma Erasmus+ 2014-2020, eTwinning si realizza attraverso una piattaforma informatica che coinvolge i docenti facendoli conoscere e collaborare in modo semplice, veloce e sicuro, sfruttando le potenzialità del web per favorire un’apertura alla dimensione comunitaria dell’istruzione e la creazione di un sentimento di cittadinanza europea condiviso nelle nuove generazioni. L’azione è il tramite per aprirsi ad una nuova didattica basata sullo scambio e la collaborazione in un contesto multiculturale con numerose opportunità di formazione e un sistema di premi e riconoscimenti di livello internazionale. A livello europeo sono iscritti a eTwinning circa 500.000 insegnanti, di cui 50.000 solo in Italia. 5^ GIORNO Collegamenti/Con l’industria: collaborazione scuola-industria – perché e come iniziare! Gestione della scuola e cultura/Cultura inclusiva: lavoro di gruppo – lavorare sulla strategia STEM per le scuole Presentazione da parte dei gruppi delle strategie per le scuole Conclusioni ed impressioni della settimana; certificati L’ultimo giorno è stato dedicato a ribadire l’importanza della collaborazione tra scuola ed industria e all’abbozzo di una strategia S.T.E.M. per le scuole.


Nella prima parte della mattinata, analizzando il tipo di collaborazione fattibile tra scuola ed industria, ci si è posti il quesito di come iniziare. Per procedere si rende indispensabile partire da una serie di domande le cui risposte possono costituire la base per stendere un piano di azione dettagliato ed articolato: 1- Perché? È utile che le scuole costituiscano una rete di collaborazioni con il mondo dell’industria in modo da garantire ai propri studenti esperienze diversificate e lo sviluppo o il potenziamento di competenze trasversali e di settore 2- Per chi? Individuare le classi o il tipo di corso 3- Chi? Professionisti. Potrebbero essere contattati dagli insegnanti o dal dirigente scolastico 4- Dove? A scuola o presso l’azienda 5- Quando? Definire il periodo dell’anno scolastico 6- Come? Stabilire il tipo di intervento ed organizzare l’evento. Aspetto legale Scattare fotografie o registrare video solo se autorizzati Norme di protezione dei dati (GDPR) Fase 1 - Preparazione Individuare e contattare un professionista Nominare una persona di contatto Trarre ispirazione da precedenti esperienze o buone pratiche - www.stemalliance.eu/practices Decidere gli obiettivi principali Preparare gli studenti Ottenere il consenso (foto o video) Diffondere la notizia della visita - social media, ecc…. Fase 2 – Accogliere l’azienda Trattare i professionisti come ospiti stimati ed apprezzati Pianificare in anticipo - programma, ambienti, ecc…. Essere flessibili – adattarsi alla fitta agenda di impegni dei professionisti. Essere rispettosi del loro tempo Rendere agevole la visita – indicare il locale dell’incontro, il parcheggio … Fase 3 – Dopo la visita Raccogliere giudizi ed impressioni dagli studenti Fornire un feedback ai professionisti Scrivere un’e-mail di ringraziamento ai professionisti S.T.E.M. non più di 2 o 3 giorni dopo Condividere la propria esperienza sulla visita (questo può essere fatto anche dopo aver pianificato) Nella seconda parte della mattinata, collaborando con i colleghi delle scuole di provenienza, abbiamo iniziato ad elaborare la strategia S.T.E.(A.)M. per ciascun istituto tenendo conto delle rispettive peculiarità. Gli elaborati sono stati presentati e discussi nel pomeriggio e, a seguire, tutti i partecipanti sono stati nuovamente invitati a registrare le proprie scuole sulla piattaforma S.T.E.M. School Label e ad entrare a far parte della rete europea di scuole S.T.E.M.. COMPETENZE ACQUISITE COMPETENZE PROFESSIONALI      

Comprendere il concetto di Scuola STEM ed i suoi vari elementi Conoscere come sviluppare una strategia STEM per le scuole collegata alla cultura scolastica inclusiva e ad una gestione condivisa della scuola Imparare come reperire risorse e materiali scolastici da diversi archivi e fonti in rete, e come utilizzarli nell’insegnamento Apprendere l’insegnamento delle scienze basato sull’indagine (IBSE) e l’uso dei laboratori online Conoscere come concettualizzare l’insegnamento STEM (con esempi di bioeconomia) Esplorare l’istruzione interdisciplinare e scoprire idee per l’apprendimento


  

interdisciplinare basato su progetti, per esempio STE(A)M Fare pratica di approcci di apprendimento basati su problemi e su progetti attraverso il coding e la stampa 3D Comprendere come promuovere le carriere STEM tra i giovani Importanza dei collegamenti con il mondo della ricerca, i genitori, l’industria, le comunità locali, ed altre scuole (tramite eTwinning)

COMPETENZE LINGUISTICHE (al di fuori di quelle “Competenze professionali”) Interagire (ascoltare, parlare, leggere, scrivere) in una lingua straniera (Inglese) con i colleghi del corso ed i formatori. COMPETENZE DIGITALI (al di fuori di quelle “Competenze professionali”)  

Utilizzare diversi software ed applicazioni Esplorare Future Classroom Lab, le sue idee e strumenti

COMPETENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI (al di fuori di quelle “Competenze professionali”)  Collaborare con i colleghi del corso nei lavori di gruppo COMPETENZE COMUNICATIVE (al di fuori di quelle “Competenze professionali”) Comunicare e collaborare con un gruppo multiculturale di partecipanti. ALTRE COMPETENZE Condividere pratiche. Abilità interculturali. Le nostre impressioni La settimana di formazione si è rivelata molto coinvolgente e produttiva per la crescita professionale. Le attività proposte si sono rivelate ben definite e strutturate, in grado di stimolare a mettere in campo non solo conoscenze pregresse ma anche la capacità di lavorare in gruppo, la collaborazione tra pari provenienti da diverse realtà educative. Il dialogo con i docenti di altre nazioni ma soprattutto di discipline differenti si è rivelato proficuo poiché ha consentito di confrontarsi per trovare la miglior soluzione possibile ai problemi che di volta in volta erano presentati; ciò a dimostrazione della possibilità di elaborare una didattica multidisciplinare il cui scopo è quello di garantire un apprendimento in grado di soddisfare le sfide richieste dalla società del 21° secolo. La FCL in cui si sono svolte le attività risulta essere un ambiente di apprendimento ben organizzato che riesce a motivare e a mantenere attivi interesse a partecipazione e, nel contempo a stimolare il pensiero critico e la capacità di problem solving. Paola Patrizia Vita S.T.E.M. è un acronimo che riporta le iniziali in inglese di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, un quadrivio di discipline che sono sempre più importanti per lo sviluppo delle società e, di conseguenza, molto spendibili sul mercato del lavoro. Sono una docente di discipline scientifiche e da “donna di scienza” sono una sostenitrice della didattica S.T.E.M.. È necessario investire su bambine e ragazze, permettendo loro di avvicinarsi al mondo della scienza, tecnologia, matematica ed ingegneria senza paura, inadeguatezza, ansietà provando ad annullare la “innaturale” disparità di genere. Ci troviamo in un momento storico in cui si sostiene l’importanza di aiutare i nostri studenti nello sviluppare competenze trasversali e flessibilità di pensiero. L’approccio S.T.E.M. è un approccio integrato alle discipline tecnico-scientifiche che richiede di mettere in relazione il sapere e il saper


fare, il progettare e il realizzare, i problemi teorici e pratici. Noi docenti cerchiamo di formare futuri cittadini che svolgeranno professioni che forse ancora neanche esistono. Per questo motivo è fondamentale costruire in modo solido nuove competenze e la didattica tradizionale non sempre risponde a questo tipo di esigenza. In questo corso ho realizzato l’impatto sempre più rilevante delle materie S.T.E.M. sulle professioni del futuro e i nuovi orizzonti sull’applicazione delle scienze nella vita quotidiana. Affrontando le varie attività proposte ho compreso quanto sia necessario cambiare, fin dalla scuola del primo ciclo, l’approccio formativo nei confronti delle materie S.T.E.M., utilizzando modelli di apprendimento innovativi, attivi e informali che sviluppino conoscenze in maniera integrata, trasversale e soprattutto inclusiva e che favoriscano creatività, partecipazione attiva e apprendimento attraverso il gioco, strumento didattico ideale per fare emergere le potenzialità e accrescere l’autostima. In seguito agli innumerevoli e coinvolgenti interventi e lavori svolti, le parole d’ordine che ritengo siano alla base di un nuovo approccio didattico positivo ed efficace in queste discipline sono: Motivare, Coinvolgere e Divertire. Maria Angela Cerri Da anni partecipo ai corsi online offerti da European Schoolnet Academy per aggiornarmi su metodologie didattiche innovative basate su approcci che sviluppino e potenzino le competenze del 21° secolo e rispondano in modo più efficace, rispetto ai metodi tradizionali, alle esigenze della società contemporanea e per confrontarmi con colleghi di altri paesi europei e scambiare buone pratiche. I corsi sono interessanti anche perché propongono di sperimentare una varietà di strumenti informatici che consentono di impostare lezioni dinamiche e di creare ambienti di apprendimento collaborativi, partecipativi ed inclusivi che stimolano la creatività ma anche il pensiero critico e la capacità di risolvere problemi degli studenti. Il progetto Erasmus+ Rethinking pedagogy for an inclusive 21st century school mi ha dato l’opportunità di visitare Future Classroom Lab e di frequentare un corso di European Schoolnet Academy in presenza. Poter immergermi in un ambiente di apprendimento così innovativo e ricco di stimoli è stata un’esperienza impagabile. Le aspettative non sono andate deluse: il corso „Migliorare pratiche e strategie per l’insegnamento delle discipline scientifiche nelle scuole secondarie“ è stato molto intenso ed impegnativo ma ha offerto spunti di riflessione e generato idee per una concreta pianificazione ed attuazione di una strategia S.T.E.M. anche all’interno di istituti professionali come quello in cui insegno. Mi è molto piaciuto il fatto che sia stata data grande rilevanza al lavoro interdisciplinare e al collegamento delle scuole con la comunità locale ed il mondo del lavoro. Sono modalità didattiche che da anni vengono messe in atto nel mio istituto così come la sperimentazione di approcci didattici centrati sugli studenti quali il CLIL ed il project-based learning, quest’ultimo principalmente attraverso la piattaforma eTwinning. Una ulteriore conferma che l’Istituto Sraffa è aperto all’innovazione e propone agli utenti percorsi formativi rispondenti alle esigenze e alle richieste del territorio ma con lo sguardo aperto alla realtà nazionale, europea e globale, per garantire ai propri alunni di sviluppare le competenze richieste dalla società attuale e da un mondo del lavoro in costante mutamento. Mariella Brunazzi


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