NUMERO
10
n.10 del 20 marzo 2009 - Allegato del “Nuovo 5 Torri”
O M I S O I D I E S N I U R C M O A C L O IL R T N CO
- IL COMUNE DI OSIMO CONTRO LA CRISI - SALA GIALLA
O LI N N E
IN QUESTO NUMERO:
IL COMUNE DI OSIMO CONTRO LA CRISI Il senso di confusione di fronte al fatto che il Comune di Osimo, negli anni, ha sempre accresciuto la spesa per il sociale, ha portato i Sindacati a voler trovare comunque un colpevole e a non ammettere la capacità della Amministrazione Comunale di affrontare la crisi come sta facendo, dando risposte alle richieste di aiuto economico e di servizi che provengono dalle famiglie. Conseguenza ne è stata il ricorso a dati che non sono veri per quanto riguarda la crisi, segno evidente della scarsa conoscenza della realtà di Osimo. I decantati interventi che dovrebbero fare altri quattro Comuni (i fondi previsti sono talmente poca cosa da rendere chiaro che si tratta solo di uno spot elettorale) sono già stati messi in piedi dalla Amministrazione Comunale nella seconda metà del 2008 e per tutto il 2009, ma i Sindacati, intenti come sono a fare solo politica invece che a difendere i lavoratori, non se ne sono resi conto. Scendendo nel merito, ricordiamo che: 1) da giugno 2000 in poi il Comune di Osimo ha tenuto incontri con i Sindacati, rilevando che al dunque la loro unica richiesta era rappresentata dall’istituzione di un registro della badanti; 2) come al solito, il Comune di Osimo ha redatto il bilancio (dicembre 2008) prima delle altre Amministrazioni della zona e i Sindacati, per cercare di contrastare i nostri interventi nel sociale, hanno preso il pretesto di una sola mancata convocazione ai primi di dicembre e da tale data, pur essendo stati invitati di nuovo per la settimana successiva, non si sono più presentati, consapevoli di trovarsi di fronte a un Comune che poi le cose le fa; 3) dal 1° gennaio a oggi non c’è stata una sola richiesta da parte dei Sindacati all’Ambito Sociale 13 (di cui Osimo è capofila) di interventi per fronteggiare gli effetti della crisi. Eppure era sempre stato sottolineata la necessità di interventi comuni e coordinati, invece che singoli. E inoltre, quando l’Amministrazione Comunale ha realizzato con tutte le organizzazioni di categoria un tavolo di concertazione per le misure anti-crisi, i Sindacati non hanno fatto registrare la loro presenza, né reso nota la loro posizione.
5 Torri on line Allegato al 5 Torri
Direttore: Sergio Siniscalchi Direttore Politico Dino Latini IN REDAZIONE: Vittorio Vecchini Foto: Bruno Severini
Che poi alcuni Comuni dell’Ambito, come già successo in passato, prendano iniziative autonome è un fatto la cui valutazione va lasciata ai cittadini, che pagano di tasca propria una somma per mantenere l’Ambito Sociale, organismo che ha sede a Osimo e che impiega personale che altrimenti lavorerebbe solo per il Comune di Osimo. Ma su questo fatto è evidente a tutti che il motore della esternazione dei Sindacati è stata la volontà di interferire con l’azione della Amministrazione Comunale. Consiglio Comunale di Osimo e Amministrazione Comunale di Osimo sono in scadenza, ma non per questo mancano oggi di legittimità. La scusa accampata dai Sindacati, che non avrebbero parlato con noi per questa ragione, è dunque palesemente strumentale. In ogni caso, quello che conta sono gli interventi messi in piedi in questi mesi dal Comune di Osimo, in favore delle famiglie alle prese con la crisi. Interventi che sono almeno quattro volte più consistenti di quelli sbandierati dai Sindacati e che possono essere così riassunti: - sconti all’utenza su bollette acqua, luce e gas fin dalla metà del dicembre 2008; - contributi a singoli cittadini disoccupati e famiglie colpite da licenziamenti e quindi in stato di necessità; - sconti per prestazioni sanitarie soprattutto per le fasce dei giovani e degli anziani; - compartecipazione alle spese del canone di affitto; - mantenimento dell’assistenza domiciliare; - interventi in favore della organizzazioni no profit che operano nel sociale. Ecco il riepilogo degli aumenti apportati alle spese sociali del 2009 rispetto a quelle del 2008 e siamo pronti a un confronto con gli interventi realizzati da tutte le altre Amministrazioni Comunali della zona, compresa quella del Comune Capoluogo di Regione. Rifiutiamo quindi lo spot elettorale messo in atto dai Sindacati, cui diciamo che la devono far finita di cercare di mettere la loro ciliegina sulla torta quando l’Amministrazione Comunale salva posti di lavoro o trasforma posti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Agendo così, confermano solo quello che da sempre si sa e cioè che sono una quinta colonna del potere politico e quando non
riescono a tenere inquadrati partiticamente i Comuni, gli si scagliano contro. Un modo di agire di basso profilo e privo di slanci ideali, che non merita commenti. In quanto al modo in cui hanno operato gli altri Comuni, ricordo loro che il Comune di Osimo non si è mai sottratto al confronto, soprattutto quando si è trattato di investire nel sociale. E’ evidente dunque che questi Comuni avrebbero dovuto confrontarsi con Osimo, tanto più nella sua veste di Comune Capofila dell’Ambito Sociale 13, e non limitare la concertazione alle sedi di partito. DIAGRAMMA STORICO DEL SOCIALE 1999 1.851.263,39 euro 2000 1.818.993,20 euro 2001 2.513.250,44 euro 2002 2.319.136,51 euro 2003 3.958.985,05 euro 2004 2.773,787,06 euro 2005 3.097.401,48 euro 2006 3.343.883,05 euro 2007 3.858.736,29 euro 2008 4.461.457,54 euro 2009 4.714.677,02 euro BILANCIO 2009 SETTORE SOCIALE Stanziamento: 4.714.677,02 euro (nel 2008: 3.858.736,29 euro) di cui: Assistenza domiciliare 181.440 euro (nel 2008: 169.000 euro), Servizi alla persona 2.646.611,36 euro (nel 2008 1.792.468,23 euro) Contributo per canoni di locazione (fondo Stato/Regione) euro 86.697,90 Affido minori a comunità o strutture residenziali euro 126.278,66 Intervento a favore di minori e affidati euro 10.000 Sostegno scolastico portatori handicap euro 363.000 Centro Fontemagna per disabili euro 171.784,50 Rette Case di Riposo euro 174.120,00 Centro Aquilone euro 282.592 Locazione Centri sociali euro 27.650 Fondo utenze famiglie bisognose euro 50.000 Infanti illegittimi euro 39.500 Contributi per locazioni euro 21.600 Interventi per handicap euro 76.000 Fondo integrazione spese scolastiche euro 10.000 Intervento pro famiglie euro 41.636,24 (di cui 17.000 di fondi regionali) Contributo spese sanitarie euro 12.000 Progetto Sollievo per famiglie con soggetti aventi problemi di salute mentale euro 13.787,57 Convenzione con le associazioni di Promozione Sociale Anziani euro 170.000 Assistenza domiciliare anziani euro 181.440 Convenzione Roller House euro 50.000 Assistenza domiciliare educativa minori euro 40.000 Centro Aquilone euro 22,668,35 Fondo progetto immigrati euro 33445,10 E inoltre: Asilo Nido Collefiorito: costo servizio euro 381.000, percentuale costo a carico delle famiglie 17,60 per cento pari a euro 67.000; costo a carico dei fondi comunali: 314.000 euro Per gli altri asili: costo di circa 300.000 euro a carico del bilancio comunale. Colonie marine: costo a carico delle famiglie 44,64 per cento, a carico del bilancio comunale 55,36 per cento Mense scolastiche: costo a carico delle famiglie 79,25 per cento, a carico del bilancio comunale 20,75 per cento. Inoltre vengono erogati altri contributi alle famiglie sotto forma di borse di studio e buoni libro, derivanti da fondi statali. Dal 2009 e a valere anche per il 2008 è attivo il progetto statale SGATE che comporta per gli utenti più deboli una riduzione del costo sulle bollette di energia elettrica (con procedure gestite dal Comune di Osimo, con aggravio dei compiti istituzionali e delle risorse umane impiegate).
MAGGIORANZA LA CRISI ECONOMICA E LE SFIDE LOCALI 1) Occorre che i lavoratori in cassa integrazione siano occupati nei posti e nei servizi in cui si ricorre al lavoro nero: badanti, assistenza domiciliare agli anziani, assistenza ai portatori di handicap e nei settori della pubblica amministrazione maggiormente in difficoltà di personale come quello della giustizia; 2) bisogna modificare le modalità e le procedure per trovare subito il punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro; 3) bisogna organizzare una linea comune per quanto riguarda la questione dell’accesso al credito e alle capacità di mantenere in piedi dal punto di vista finanziario le attività produttive. Le Liste Civiche COMUNE, ASTEA E IL COMPLETAMENTO DEI COLLETTORI FOGNARI Senza entrare nel merito della questione del rimborso di quanto pagato ad Astea in bolletta per il depuratore, va precisto che ora si possono capire meglio tutte le iniziative prese dalla Amministrazione Comunale in questi anni, sia in occasione delle assemblee Astea, sia nei rapporti con gli enti competenti (vedi Ambito) per sollecitare l’approvazione dei progetti di completamento dei collettori fognari in Osimo, i quali dovevano passare prima nell’ambito Astea e successivamente per l’approvazione definitiva all’Ato. Allora si diceva che come al solito l’Amministrazione Comunale litigava con gli altri enti, senza neanche approfondire perché il Comune di Osimo difendeva alcune posizioni, come quella di dare alla città quanto prima il progetto definitivo per il completamento del sistema per Osimo (comprendente anche Castelfidardo e Loreto). Allora si preferiva buttarla sul politichese dicendo che l’Amministrazione era isolata invece oggi si rivalutano quelle posizioni e si chiede a gran voce da subito di sistemare la questione. Ricordiamo che le forti prese di posizione dell’Amministrazione Comunale avevano portato anche lacerazioni all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’Astea, con alcuni consiglieri di nomina comunale che si erano provocatoriamente dimessi e che una volta ottenuti gli impegni erano rientrati. Ricordiamo che l’Ato ha un presidente Pd e un consiglio di amministrazione equamente lottizzato tra Pd e Pdl. Ora si dovrebbe chiedere scusa per tutti gli attacchi alla Amministrazione Comunale che prima di tutti aveva centrato non solo il tema e le modalità, ma anche la necessità di attuare gli interventi in tempi brevi. Invece si è preferito allungare non si sa perché nel corso degli anni ed anzi oggi cercare di ribaltare le posizioni politicamente e di far apparire chi ha sempre contrastato tutto ciò e voleva boicottare il depuratore, come chi, svegliandosi improvvisamente, ne è diventato il più convinto fautore. Le Liste Civiche
MINORANZA Presentazione della mozione per migliorare la qualità della vita dei nostri amici animali. Realizzazione canile comunale e disposizione di nuove aree riservate ai cani in tutti i quartieri della città. Visto che: - si avvicina il periodo estivo in cui, come è noto, si moltiplicano gli abbandoni degli animali, che saranno destinati ad essere rinchiusi nei canili; - che l’Associazione Amici Animali di Osimo ha sollecitato tutte le forze politiche Osimane a farsi carico della problematiche riguardanti la gestione del canile privato di Osimo considerato che: - da alcuni anni si parla della costruzione o acquisto di un nuovo canile municipale a Osimo; - permane comunque la necessità di dotare la nostra città di un’alternativa per il ricovero degli animali, visto il vergognoso stato dell’attuale canile privato che non rispecchia le vigenti leggi in materia di canili come da denuncia pubblica dell’associazione Amici Animali di Osimo; - che i bambini di Osimo sono costretti a giocare in spazi verdi che sono anche destinati alla sgambatura dei cani con immaginabile mancanza di igiene Impegnano il Sindaco, vista l’urgenza di provvedere alla tutela degli animali abbandonati: 1) di costruire a Osimo un nuovo canile municipale, individuando una soluzione più adeguata e alternativa alla gestione attuale, al fine di poter intervenire davvero in maniera definitiva per la risoluzione del problema; 2) di individuare in tutti i quartieri di Osimo appositi spazi per la sgambatura dei cani per una maggiore tutela della salute dei nostri bambini. Certo di una sua celere risposta, non a me, ma alla città tutta, rimango a sua disposizione e le invio i migliori auguri. MASSIMO LUNA CONSIGLIERE COMUNALE PARTITO DEMOCRATICO