Nuovo 5 Torri - dicembre 2012

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DICITURA AUTORIZZATIVA: GIPA/CN/033/2011

A tutte le famiglie


SPECIAL OLYMPICS 5 DICEMBRE 2012

“CHOCOLATE DAY” DOMENICA 25 NOVEMBRE

MANIFESTAZIONE STUDENTESCA 14 NOVEMBRE

INTITOLAZIONE CAMPETTO DI VILLA A DAVIDE VACCARINI 20 OTTOBRE

LA STIORIA DI LULU’ 19 OTTOBRE

uno scatto un evento Anno XII - n°4 NOV. - DIC. 2012 Direttore Politico Stefano Simoncini

Direttore Responsabile Sergio Siniscalchi Redazione Luca Falcetta - Matteo Valeri Foto

PRESEPIO ATRIO COMUNALE 2012

Bruno Severini - Simone Agostinelli

Stampa Rotopress International Srl Via Brecce - Loreto - Tel. 071 7500739 www.rotoin.it - info@rotoin.it Impaginazione grafica Antonio Scarponi Reg.Trib. di Ancona n. 9/72 pubblicità inf. al 70%

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SIMONCINI RICEVE SQUINZI 17 novembre 2012 IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA IN VISITA AD OSIMO

Una visita a carattere privato, quella del massimo rappresentante degli industriali italiani, nella nostra città. Al breve incontro con il sindaco hanno partecipato le massime autorità locali: il presidente del Consiglio Comunale Mirco Gallina, il vicesindaco Triscari, gli assessori Alessandrini, Antonelli, Francioni e Ginnetti e numerosi imprenditori del distretto produttivo accompagnati dal presidente di Confindustria Valmusone–Ancona sud Roberto Carlorosi. Dopo aver presentato alcune delle bellezze più conosciute della nostra città, tra cui le famigerate statue acefale che hanno particolarmente colpito il presidente Squinzi, il sindaco Simoncini ha accolto nella sala Vivarini tutti gli ospiti, che, con la loro presenza, hanno dimostrato quanto sia ancora vivace il comparto imprenditoriale della zona a sud di Ancona nonostante le continue difficoltà dovute alla crisi economica.“La recessione – ha dichiarato il primo cittadino – si fa sentire, i nostri imprenditori però hanno il piglio giusto per riprendersi e ritrovare quella strada che in molte occasioni li ha portati al successo ed alla crescita. Come amministratori siamo consapevoli che a volte l’eccessiva burocrazia rappresenta un ostacolo insormontabile che dovremmo eliminare, per farlo ci occorre l’aiuto dello Stato. Se potessimo usare parte delle risorse che abbiamo in Banca d’Italia e che sono bloccate a causa del patto di stabilità, riusciremmo a pagare, in tempi ragionevoli, i lavori ed i servizi prestati dalle aziende. Invece i tempi si allungano e noi, a volte ci sentiamo in colpa anche se non dipende dalla nostra volontà, perché ci accorgiamo che lo stato di salute delle imprese in molti casi è precario, se non addirittura “da malato cronico”. “Nel nostro piccolo, ma con grande impegno e determinazione – ha aggiunto nel suo intervento di saluto Simoncini – abbiamo messo in piedi il progetto “Ripartono le imprese, riparte la città”. Ricorrendo alla pratica dei confidi, con uno stanziamento di 50 mila euro l’anno fino al 2013, abbiamo voluto offrire un valido sostegno per l’accesso al credito a quelle imprese e attività commerciali che intendono innovarsi, assumere o partire ex novo. I continui tavoli di confronto con le associazioni di categoria ci hanno permesso di avere un quadro ben preciso della situazione economica cittadina e di intervenire dove era possibile. A lei presidente chiedo di farsi portavoce, presso i tavoli nazionali ed il Governo, di queste istanze, che non riguar-

dano soltanto il nostro comune e le imprese osimane, ma un po’ tutti i miei colleghi e i suoi associati. Osimo è una città che fino a non molto tempo fa fondava la sua “ricchezza” sull’agricoltura, i figli dei nostri contadini, con la determinazione tipica di chi ha avuto un’educazione rurale, sono riusciti a portare crescita e benessere, creando a volte realtà di livello nazionale e internazionale. Tutto questo patrimonio non può e non deve andare disperso, confido quindi in lei affinché possa impegnarsi in questo difficile compito”. Il presidente Squinzi, dopo aver ringraziato il sindaco per la calorosa accoglienza ricevuta, ha ricordato che quanto richiesto da Simoncini è già al primo posto del suo programma di mandato, che comunque è iniziato soltanto lo scorso 24 maggio con la sua nomina. In questi pochi mesi Squinzi ha potuto visitare gran parte della Penisola e si è reso conto che l’ottimismo non manca, anche se tutti gli attori istituzionali dovrebbero collaborare maggiormente per dare la spinta necessaria alle nostre imprese. Da grande appassionato di ciclismo, Squinzi ha proposto lo slogan “Mai smettere di pedalare”. “La vita di un imprenditore – ha sottolineato – è costellata di salite durissime e di impedimenti meccanici che possono essere superati se si ha una squadra intorno e si è in condizione di correre”. Il presidente di Confindustria ha apprezzato l’impegno profuso dall’Ammini-

strazione Comunale nel progetto “Ripartono le imprese, riparte la città” che rappresenta un fondamentale segnale di vicinanza al tessuto produttivo. Nell’occasione Squinzi ha potuto ascoltare le istanze di alcuni imprenditori che hanno delineato un quadro dettagliato sulla situazione del comparto produttivo della Valmusone. La pesante tassazione, che a volte riguarda anche la ricerca, l’eccessiva burocrazia e la mancanza di collegamento tra governo e imprese, specie quelle medio piccole, sono stati i temi affrontati. Squinzi da parte sua si è detto pronto a farsi portavoce delle richieste degli imprenditori anche se il governo in carica è ormai alle battute finali e occorrerà attendere la nascita del prossimo, prevista nella primavera del 2013. Prima di congedarsi il presidente di Confindustria ha firmato il libro degli ospiti e ricevuto una copia della storia di Osimo a cura di mons. Carlo Grillantini. Il sindaco ha voluto ringraziare anche Alberto Simonetti, l’imprenditore fidardense che ha coinvolto Squinzi in questa due giorni marchigiana. “Con la sua visita e la sua notevole disponibilità – ha dichiarato il primo cittadino – Squinzi ha dato un importante incoraggiamento ai nostri imprenditori affinché non si facciano abbattere dalle avversità, ma continuino a “pedalare” verso nuovi traguardi”.


IL PUNTO DEL SINDACO SIMONCINI

COESIONE ED IMPEGNO PER RIPARTIRE Sindaco stiamo per archiviare il 2012, un anno difficile sul piano amministrativo?

Senza dubbio. Gli impegni del governo Monti di “salvare l’Italia” (decreto Salva Italia n.d.r.) rivedendo la spesa pubblica (decreto Spending review n.d.r.) si sono inevitabilmente tradotti in ulteriori tagli ai trasferimenti dallo Stato al Comune, con l’obbligo di rivedere completamente l’azione amministrativa per come era stata concepita negli anni passati. Azione che si espleta in una continua sinergia tra macchina comunale e società partecipate per ciò che riguarda i servizi resi alla cittadinanza. Se pensiamo poi che l’attività comunale si svolge su progetti basati sul bilancio di previsione, che andrebbe appro-

vato all’inizio di ogni anno, quest’anno questa possibilità di programmazione è stata stravolta completamente, direi annullata. Infatti sino alla fine di maggio non ci si capiva un’acca con la nuova IMU, la principale fonte di reperimento di risorse economiche per i comuni, il che ci ha indotto ad approvare il bilancio di previsione a fine giugno e persino a ritoccare l’IMU a settembre per ulteriori aggiustamenti del Ministero competente. Freno a mano tirato quindi? Sì, se pensiamo che di tutti i progetti innovativi che avevamo nel campo della sicurezza e del sociale, nei lavori pubblici e nella viabilità ne abbiamo attivati forse neanche la metà (complici anche le opere di somma urgenza per l’emergenza neve e per le piogge del settembre scorso) per non sforare il patto di stabilità e per non aggravare i ritardi nei pagamenti quando abbiamo in Banca d’Italia milioni di euro fermi. Nonostante questo abbiamo raggiunto risultati fondamentali e cito solamente la ristrutturazione della Bruno da Osimo, del nido Colfiorito, della scuola elementare di San Biagio, della materna di San Sabino e di quella del Foro Boario, della Caio e di tante altre. Molto resta da fare e lo sappiamo, per questo tornando alla domanda direi che il freno non solo è tirato, ma c’impediscono anche di sbloccarlo. E per i cittadini che anno è stato il 2012? Durissimo e lo dimostrano anche gli ultimi rilevamenti nazionali del Censis. La crescita demografica del nostro Comune degli ul-


timi anni s’è avuta anche per un consistente numero di persone arrivate da altri paesi o regioni dopo che avevano trovato lavoro nelle aziende del territorio. Con la crisi economica e la chiusura di molte attività questi nuclei familiari sono andati inevitabilmente in difficoltà. Quanti invece possono contare sul sostegno e sull’assistenza delle famiglie di origine, stanno resistendo un po’ meglio alle difficoltà della carenza o alla perdita del lavoro. Per questo l’impegno dell’amministrazione è stato quello di aumentare la spesa per il sociale nel proprio bilancio nonostante i tagli statali e regionali al cosiddetto welfare. Ciò per non rinunciare a quei progetti che fanno pesare meno taluni servizi sui budget familiari: scuole, mense, pulmini, rette di asili, bollette, utilizzo di palestre per le attività sportive, e potrei ricordare gli interventi a favore di persone in temporaneo disagio economico, l’imu sulla prima casa al minimo, il sostegno alle nuove attività imprenditoriali ecc.

necessarie agli affari di giustizia dovranno in futuro recarsi in Ancona con tutti i problemi di traffico e parcheggio conseguenti. Sulla sezione distaccata del tribunale contro la scure della spending review si poteva fare poco. Sul mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace in Osimo eravamo disposti ad assumerci, pro quota con gli altri comuni, i costi necessari. Questa era la nostra intenzione, questo era il mandato che un ordine del giorno congiunto di maggioranza e minoranza conferiva al Sindaco e alla Giunta. Gli altri Comuni, che fanno riferimento al Giudice di Pace di Osimo, non ci hanno seguiti e, a quel punto, non potevamo far gravare sui soli cittadini osimani 230.000 euro circa di costi annuali per il funzionamento di quell’ufficio. Dopo numerosi tentativi di convincere i colleghi sindaci, siamo stati costretti a comunicare la rinuncia.

Un anno anche di polemiche con la questione delle biomasse e dei parcheggi in piazza del Comune su tutte. Osimo in questo è una città incredibile: quel che in altre città è civile confronto, da noi assurge, nei media locali, al rango di scontro apocalittico! Sulle biomasse ribadisco, nonostante alcuni continuino a dire il contrario, che non era e non è nostro compito approvare tali progetti, ma l’intero iter autorizzativo è in capo alla Regione che approva o respinge anche in presenza di un parere comunale difforme. Gli ultimi sviluppi legislativi e le pronunce dei vari tribunali lo hanno dimostrato. Nostro compito è quello di garantire alla cittadinanza che il ciclo produttivo di tali impianti avvenga secondo i dettami normativi e quindi senza nuocere a nessuno. In questo dobbiamo essere attentissimi ed il contributo dei cittadini e dei comitati a tale scopo è fondamentale. Il pronto intervento del Comune, nel caso dello sversamento di liquami dopo le abbondanti piogge del settembre scorso all’impianto di Cucchiarello, lo testimonia. Poi credo che abbiamo anche il compito di fare in modo che tali impianti siano una risorsa per la collettività, nel senso che parte degli introiti devono essere ridestinati al territorio. Sui parcheggi in piazza del Comune è stato scritto e detto troppo per un semplice esperimento per facilitare l’accesso alle attività economiche del centro cittadino.

Le pesa il fatto che Osimo vedrà soppressa la sezione distaccata del Tribunale e il Giudice di Pace? Moltissimo e non solo per i soldi pubblici che avevamo speso nell’acquisto e ristrutturazione del palazzo al San Carlo, ma perché si avrà un impoverimento dei servizi per gli osimani e per tutti i cittadini dei comuni a noi vicini i quali per le incombenze

Che cosa ha significato per Lei la visita del Presidente Squinzi seppur in forma privata? La recente visita di Giorgio Squinzi e signora ha dimostrato innanzitutto la deliziosa cordialità personale del Presidente della Confindustria e del Gruppo Mapei nei confronti dell’istituzione comunale. E’ stato un momento molto importante per cui ringrazio Alberto Simonetti e che conferma come l’amministrazione e gli imprenditori locali abbiano alcuni obiettivi condivisi. Quello principale si traduce in ripresa economica.

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Cosa si augura per il 2013? Restiamo uniti, operando ciascuno nel compito assegnato a schiena bassa ed in silenzio: ce la faremo! Un invito che rivolgo a tutti, cittadini, imprese, associazioni, forze sociali e organizzazioni sindacali, ma anche a tutte le forze politiche, alle quali chiedo meno demagogia e polemiche da teatrino della politica. La gente non ne può più di politici o amministratori che polemizzano e non si occupano dei bisogni concreti delle persone. Devo dire che anche tra maggioranza e minoranza in consiglio comunale, a parte qualche scivolone strumentale, c’è un clima più consapevole e costruttivo. Questo è un buon segnale.


UNA CITTÀ A MISURA DI BAMBINO

L’asilo nido è un servizio educativo e sociale che favorisce, in collaborazione con la famiglia, l’armonico sviluppo della personalità del bambino, promuovendone l’autonomia e la socializzazione. È un contesto socio-educativo, un luogo di allevamento e di vita dove i bambini fanno delle esperienze educative e i genitori trovano soluzioni di cura e di supporto, oltre che una condivisione della responsabilità educativa.

I nidi, così come tutti i servizi rivolti alle nuove generazioni ed alle famiglie osimane, hanno sempre avuto un’attenzione particolare da parte dell’Amministrazione Simoncini. Dopo la fine dei lavori alla sede di santa Lucia dell’Istituto Comprensivo “Bruno da Osimo”, che è stata restituito alla città, non soltanto con nuove aule e muri ridipinti, ma soprattutto con spazi sicuri, confortevoli e adatti allo studio, altre strutture pubbliche hanno subito interventi di ristrutturazione ed ampliamento. Tra tutti vale la pena ricordare quelli effettuati all’Asilo Nido “Collefiorito” e al “Peter Pan” di San Sabino. Nel primo caso sono stati realizzati lavori per una spesa di 200 mila euro. Sono stati ampliati gli spazi per garantire un ambiente caldo, accogliente e stimolante e favorire i processi evolutivi e conoscitivi del bambino. Le stanze in gran parte sono state riattrezzate, così come la cucina e la mensa. Si è provveduto alla realizzazione della stanza per il gioco con l’acqua e di una mini palestra per l’attività motoria. Sono stati rifatti anche i bagni e risistemate le stanze che ospitavano il personale. Il “Peter Pan”, che ha ospitato fino al termine dei lavori i bambini del “Collefiorito”, è stato invece completamente riattrezzato. “Vogliamo far crescere i nostri piccoli in strutture nuove, efficienti e sicure – hanno dichiarato le assessori Triscari e

Giacchetti durante il tour con i giornalisti alle due strutture – tutte le domande di accesso ai nidi pervenute sono state accolte, inoltre - ha aggiunto con soddisfazione il vice sindaco e assessore ai servizi sociali Francesca Triscari – continueremo ad applicare anche quest’anno il “Quoziente Osimo” che garantisce particolari vantaggi economici. In totale nella nostra città ci sono 203 posti disponibili nei nidi gestiti dal Comune e dalla Asso ai quali vanni aggiunti quelli delle strutture private”. Il nido “Collferiorito” prima dei lavori disponeva di 46 posti, oggi sono diventati 54, il “Peter Pan” può ospitare 53 bambini di cui 35 convenzionati. “L’arca dei bimbi” di San Biagio ha 48 posti rispetto ai 28 disponibili prima che la struttura venisse realizzata ex novo. ”L’oasi dei bimbi” può contare invece su 38 posti. Il metodo educativo applicato nei nidi “senza testa” si ispira al pensiero di Maria Montessori e si basa quindi sul ritenere il bambino una persona completa, protagonista attiva del suo personale apprendimento. Le attività di formazione e apprendimento su cui si fonda la programmazione si svolgono in un ambiente “a misura di bambino” e sono volte alla conoscenza ed esplorazione degli oggetti, allo sviluppo delle capacità percettive, al gioco e al movimento, allo sviluppo della comunicazione verbale e non, e alla


PICCOLI SENZA TESTA CRESCONO

manifestazione e riconoscimento delle emozioni. Tutto questo serve a favorire la conquista dell'autonomia, il piacere del fare ed il desiderio di rapportarsi con gli altri e con l'ambiente, in modo da creare la condizione ottimale che porti i bambini, in maniera naturale, ad esprimere al meglio le loro potenzialità e i loro talenti. “Gli interventi sono stati progettati con l’intento di potenziare i servizi socio – educativi per la prima infanzia, così come previsto nell’ambito delle linee programmatiche di governo della città, che individuano nell’attenzione por i nostri bambini degli asili nido una delle priorità dell’Amministrazione Comunale” – ha dichiarato il sindaco Stefano Simoncini. “Il Comune di Osimo – ha aggiunto l’assessore alla pubblica istruzione Gilberta Giacchetti - migliora in tal modo un servizio pubblico che, con le 4 strutture disponibili, offre alla cittadinanza importanti servizi alla persona, caratterizzati da standard di straordinaria qualità”. “Un ringraziamento particolare - aggiunge il primo cittadino - va alla Asso, al presidente Graziano Palazzini, al direttore amministrativo Franco Natalucci e a tutto il personale che si impegna quotidianamente per garantire servizi eccellenti alle nostre future generazioni che possono contare su nuovi spazi sicuri, ma anche su tanti servizi, che vanno da quelli educativi, ai cibi serviti a mensa fino alla sicurezza della persona”.

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SEMPRE ALTA L’ATTENZIONE PER LA SICUREZZA FOCUS

CAMELOT

L’Amministrazione Comunale è stata sempre sensibile alla tematica della sicurezza promuovendo tutti gli interventi necessari per garantire i propri cittadini. La recente ondata di furti rappresenta un campanello d’allarme che non deve essere sottovalutato, per questo motivo il sindaco Stefano Simoncini, di concerto con il primo cittadino di Castelfidardo Mirco Soprani, ha chiesto ufficialmente alla prefettura di Ancona di partecipare al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’Amministrazione, per quanto di sua competenza, si sta impegnando a combattere il fenomeno. Le forze dell’ordine stanno lavorando al di sopra delle proprie risorse mostrando un encomiabile spirito di sevizio. E’ quindi importante anche la collaborazione del cittadino affinché segnali immediatamente persone o situazioni sospette. Da parte sua il Comune ha già provveduto a modificare la propria pianta organica. Dal 1 dicembre il corpo della Polizia Municipale potrà contare su un altro vigile urbano, mentre entro la fine dell’anno ci sarà l’ingresso di un nuovo componente. E’ stato rimandato al 2013 invece il bando per un nuovo sottoufficiale. Nel 2013 è invece previsto l’arrivo del vice comandante. Con i due nuovi agenti sarà possibile aprire, per tre giorni alla settimana, sabato compreso, l’ufficio comunale di Osimo Stazione. Un amministrativo, dalle 8.00 alle 14.00, provvederà a rispondere alle richieste del pubblico, mentre una pattuglia, dalle 8.00 alle 20.00 (ma ci sarà anche il pattugliamento notturno) controllerà la frazione più popolosa di Osimo, Abbadia, San Biagio e Aspio. Da 4 settimane è partito anche il servizio di pattugliamento presso i centri commerciali cittadini, per il quale hanno espresso

soddisfazione i negozianti ed i clienti. Inoltre il primo cittadino ha deciso di estendere anche per il prossimo anno il contributo di 7.500 euro (fino ad un massimo di 500 euro a richiedente) a chi ha installato nella propria abitazione o esercizio commerciale, nel periodo 2011-2012, un nuovo impianto di allarme od un sistema di videosorveglianza. In assestamento di bilancio sono stati reperiti 60 mila euro che serviranno per l’acquisto di nuove attrezzature, telecamere, speed ceck ed impianti semaforici a chiamata. Il sindaco Simoncini ha ringraziato il comandante della Polizia Municipale Graziano Galassi e l’assessore Roberto Francioni per l’impegno profuso nell’allestimento del distaccamento di Osimo Stazione. A tal proposito il primo cittadino è ritornato sulla sua proposta di aprire una caserma dei carabinieri nella frazione, che si trova in un’area di “frontiera” a cavallo tra diversi comuni e

nel bel mezzo di importanti attività commerciali ed industriali. In alternativa Simoncini chiede il rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine che operano nel territorio.

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EX CONSORZIO AGRARIO: ENTRO UN ANNO E MEZZO SORGERA’ UN NUOVO CENTRO DIREZIONALE

COME CAMBIA LA CITTÀ

Cambia il biglietto da visita della città con il recupero dell’ex consorzio agrario che verrà demolito per far posto ad un nuovo centro direzionale con uffici e attività commerciali. I lavori partiranno all’inizio del 2013 e termineranno entro un anno e mezzo. Il sindaco Stefano Simoncini e l’assessore ai lavori pubblici Giancarlo Alessandrini hanno consegnato ufficialmente il permesso a costruire all’imprenditore Alberto Simonetti, proprietario della struttura. Lo studio Fima Engeneering degli architetti Filiberto Andreoli e David Raponi ha redatto il progetto che non prevede soltanto la realizzazione del nuovo plesso, ma anche la riqualificazione dell’area. La struttura andrà ad inserirsi in maniera armonica nel panorama cittadino. Il nuovo complesso è stato progettato con soluzioni rivolte all’efficienza energetica coniugando il comfort interno alla riduzione dei consumi. Tali soluzioni sono state associate all’utilizzo di materiali e tecnologie a basso impatto ambientale poiché l’edificio risponde al protocollo di certificazione Itaca Marche per la sostenibilità energetico-ambientale degli edifici. Il centro direzionale si presenterà come un insieme di linee morbide con gli spazi situati ai diversi livelli. La struttura sarà infatti disposta su tre piani e avrà 3 ingressi, ciascuno posto all’altezza delle 3 rotatorie. L’area complessiva è di circa 5 mila mq, di cui 2.500 destinati ad attività commerciali ed artigianato di

Alberto Simonetti riceve il permesso a costruire

servizio, mentre 500 mq, all’ultimo piano, saranno riservati agli studi professionali. “Il recupero dell’area dell’ex consorzio agrario rappresenta un fatto molto positivo per la nostra città – ha dichiarato il sindaco Stefano Simoncini - anche perché si trova in un luogo strategico in cui passa la direttrice che collega il capoluogo Ancona con Macerata. In un momento di crisi Alberto Simonetti ha deciso con ottimismo di investire nell’area dimostrando coraggio e attenzione per Osimo e prendendo alla lettera l’invito fatto agli imprenditori due settimane fa dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che li ha invitati a non smettere mai di pedalare. Con il recupero dell’area sono previsti anche degli oneri di miglioria che riguarderanno diverse opere pubbliche tra cui la realizzazione dei marciapiedi posti davanti al plesso, l’allargamento 11

28 novembre 2012

della strada che collega via Ungheria con via Montefanese e la sistemazione del parcheggio del San Carlo dove verrà realizzata un’apposita area di sosta per gli autobus che trasportano gli studenti”. “La nuova struttura – ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici Giancarlo Alessandrini – presenta tratti innovativi ed accattivanti anche per l’immagine di Osimo. Inoltre rappresenta l’ultimo tassello del grande lavoro portato avanti da questa Amministrazione per valorizzare l’area”. Soddisfatto anche l’imprenditore Alberto Simonetti, sono passati infatti diversi anni da quando ha acquistato il consorzio, e finalmente potrà realizzarvi il nuovo centro direzionale. “La crisi c’è e si fa sentire – ha detto – ma voglio essere ottimista, anche perché credo molto nelle potenzialità del centro. Negli ultimi mesi ci sono state infatti diverse manifestazioni di interesse da parte di imprenditori, commercianti e professionisti per trasferirci la loro attività”.

I progettisti Architetti Filiberto Andreoli e Davide Raponi


ASSESTAMENTO DI BILANCIO: RISPETTATO IL PATTO DI STABILITĂ€ CONTI IN ORDINE

Il Comune di Osimo continua ad essere virtuoso. Con l’assestamento di bilancio, sarĂ rispettato anche quest’anno il patto di stabilitĂ e verranno reperite le risorse necessarie per coprire le spese derivanti dagli interventi di somma urgenza. Nono28 novembre 2012 stante il taglio di circa 2 milioni di euro di trasferimenti statali non sono stati intaccati i servizi sociali che invece hanno visto un incremento di spesa pari a 30 mila euro. In questo modo si è potuto fronteggiare meglio i casi emersi in seguito alla difficile situazione economica. Vanno inoltre aggiunti i 10 mila euro previsti dal Fondo di solidarietĂ promosso da Astea Energia. Con il patto di stabilitĂ verticale dello

Stato e della Regione il comune di Osimo avrĂ la possibilitĂ di liberare dai vincoli quasi 1 milione e mezzo di euro. Si tratta di una vera boccata di ossigeno, anche se è bene ricordare che, proprio per rispettare il famigerato patto, il Comune deve tenere bloccati 300 mila euro di fondi comunali e 400 mila di utile Astea. Quest’anno è arrivato maggior gettito dagli accertamenti della tia, tosap, pubblicitĂ , ici etc., dalle alienazioni e dagli impianti fotovoltaici. Inoltre la partecipazione a bandi pubblici ha permesso di reperire ulteriori risorse da investire in lavori di sicuro interesse come l’adeguamento antisismico e la ristrutturazione della scuola di infanzia di San Paterniano.

PATTO STABILITA’ VERTICALE AL COMUNE 1 MILIONE E 400 MILA EURO Nel 2012 ammonteranno a 62 milioni di euro i fondi per il patto di stabilità verticale che la Regione metterà a disposizione di Comuni e Province che hanno cassa, ma non possono spendere come nel caso di Osimo. In questo modo si consente a Comuni e Province di sbloccare i pagamenti urgenti, specie alle imprese, per lavori completati e non saldati. La priorità delle spese va alla calamità neve che ha flagellato le Marche nel febbraio scorso. Un quarto delle risorse destinate ai Comuni sarà impiegato per le spese derivanti dalle forti nevicate. Alla iniziale disponibilità complessiva di 62 milioni la Regione ha deciso di ridurre per

altri 20 milioni la propria capacitĂ di spesa trasferendola a Comuni e Province per un ammontare complessivo di 82 milioni. Per la nostra cittĂ si tratta di un’importante che permetterĂ di liberare dal vincolo del patto di stabilitĂ ben 1.399.449.88 euro. Una cifra consistente che in un periodo di ristrettezze economiche come quello attuale garantirĂ qualche margine di intervento in piĂš. “Un ringraziamento particolare va al presidente della Commissione Bilancio il consigliere regionale Dino Latini che ha lavorato con grande impegno per arrivare a questo risultato – dichiara il sindaco Stefano Simoncini - Finalmente Osimo conta in regione ed il

merito è senz’altro del nostro concittadino sempre in prima fila per consentire lo sviluppo delle Marche e della Val Musoneâ€?.

ATTIVAZIONE SPORTELLO CATASTALE DECENTRATO Si è completato positivamente l’iter istruttorio per l’attivazione, in modalitĂ autogestita, dello sportello catastale decentrato. Pertanto l’Agenzia del Territorio ha provveduto alla sua attivazione e all’abilitazione del responsabile della gestione del collegamento nominato dall’Ente stesso. Si tratta di un servizio importante che dal mese di novembre è attivo presso l’ufficio Urp di via Fonte Magna. Lo sportello servirĂ a rispondere in maniera ancora piĂš efficiente alle richieste della nostra cittadinanza e non solo.

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LAVORI RIPULITO IL PARCO DELL’EX MUZIO GALLO 16 novembre 2012

Nel luglio scorso il sindaco Stefano Simoncini ed il direttore dell’Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua avevano firmato la convezione per la pulizia e valorizzazione del parco dell’ex Muzio Gallo. Il cantiere del vecchio presidio sanitario è stato messo in sicurezza, e così gli operai della Geos e 4 vaucheristi hanno provveduto a risistemare il parco storico. Si è trattato di un intervento di grande portata che ha richiesto 3 settimane di lavoro. La cifra stanziata dall’Area Vasta 2, pari a 10 mila euro, non ha coperto tutte le spese sostenute, ma l’Amministrazione riteneva quanto mai necessario restituire alla città questo polmone verde che ha fatto la storia di Osimo. Sono stati ripuliti i vialetti, potati gli alberi, rimossi i rami, l’erbaccia e tutti i residui presenti nell’area di circa 7 ettari. Le siepi finalmente sono ritornate a formare le belle geometrie che tanto avevano affasciato i visitatori che anche da fuori regione venivano ad ammirare il parco. Questa mattina il

sindaco Stefano Simoncini accompagnato dal direttore della Geos Ma.Ver Mirko Gallina e dal geometra Antonio Tonti responsabile del patrimonio dell’Asur ha visitato l’area e dopo essere rimasto colpito da quanto fatto dagli operai della Geos e dai vaucheristi li ha voluti ringraziare personalmente per l’ottimo lavoro. Il prossimo obiettivo, in accordo con l’Area Vasta 2, sarà di riaprire quanto prima il parco affinché diventi fruibile da parte della cittadinanza. “Un grazie sincero va alla Geos, al suo direttore, agli operai e ai vaucheristi che hanno lavorato splendidamente nella pulizia del parco. L’area versava in pessime condizioni, nonostante le difficoltà dovute alla gran mole del materiale presente, si intravede perfettamente il disegno originario del parco, sono sicuro che la prossima primavera con il risveglio della natura e un altro intervento di rifinitura ritornerà ad essere il gioiello naturalistico della nostra città”.

INTERVENTI A DIFESA DEL TERRITORIO

Mercoledì 28 novembre si è riunito il tavolo tecnico AsteaComune per continuare a tenere sotto controllo le criticità del territorio. Dopo gli interventi effettuati a ridosso delle forti piogge di inizio settembre, sono state individuate altre soluzioni tecniche per eliminare ulteriori possibili problemi a causa di eventi atmosferici. Nella prossima riunione verranno approfonditi anche gli aspetti economici. Intanto sono previsti alcuni interventi che interesseranno via Guazzatore, via Marco Polo, via Montello, il quartiere del borgo e la frazione di San Biagio. Le opere riguarderanno il potenziamento della rete fognaria.

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QUANDO FARE CANESTRO DIVENTA SPECIALE SOCIALE

Per il nono anno consecutivo, dal 24 novembre al 2 dicembre, Special Olympics ha organizzato, con il supporto della FIBA e con il patrocinio della FIP e dell'Eurolega, la European Basketball Week una settimana interamente dedicata al basket che ha coinvolto 15.000 cestisti in 35 Paesi Europei ed Euroasiatici. Nelle Marche la manifestazione clou si è svolta proprio ad Osimo mercoledì 5 dicembre, con il Palabaldinelli invaso ad tantissimi piccoli atleti pronti a liberare tutto il loro entusiasmo e fare canestro nel nome della solidarietà e dell’amicizia. La European Basketball Week, è diventato ormai l'evento per antonomasia, in grado di riunire sotto il canestro tantissimi atleti, con e senza disabilità intellettiva, e non solo gli sportivi di Special Olympics, con i Team scolastici, ma anche tutte le squadre di pallacanestro che colgono l'occasione "al balzo" per sostenere il movimento. Più di 350 alunni delle scuole primarie e secondarie di I e II grado della Provincia di Ancona (Fabriano, Chiaravalle, Camerano, Castelfidardo, Osimo, Polverigi, Ancona) accompagnati da insegnanti, assistenti, educatori e volontari, sono stati coinvolti in percorsi di avviamento alla pallacanestro e in mini tornei. Attraverso la composizione di squadre formate da studenti con disabilità intellettiva e non, si è cercato di motivare i giovani a superare le barriere, instaurare nuove amicizie e creare una società più aperta ed accogliente. Il momento del gioco e dello sport diventa così momento di integrazione e accettazione. Volontari in campo e testimonial della manifestazione i giocatori della Edilcost Robur Osimo.

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SOCIALE

LA “SCUOLA PER GENITORI

E’ iniziata il 7 novembre la “Scuola per genitori”, il corso gratuito di formazione, promosso dai Comuni di Osimo ed Offagna con il contributo della Regione Marche e la fattiva collaborazione dell’Ambito Territoriale Sociale n. XIII e della società A.S.S.O.. Si tratta di un corso gratuito in 5 lezioni rivolto alla formazione dei genitori ai quali verranno forniti strumenti utili per affrontare con maggiore serenità la quotidianità dei rapporti familiari. La scuola è servita per migliorare la propria esperienza familiare e per capire meglio i bisogni e le esigenze dei figli in tutte le fasi. Le lezioni sono state tenute da medici, psicologi e avvocati impegnati in ambito familiare. “Il viaggio che parte dalla maternità e paternità per arrivare all’autonomia dei figli”, questo lo slogan del corso. Una scuola per mamme e papà, alle prese ogni giorno con problemi legati all’evoluzione naturale e psicologica di bambini e ragazzi che sempre più mettono alla prova le competenze e le capacità di ogni genitore. “Abbiamo voluto utilizzare la quotidianità come quaderno, sul quale scrivere ed appuntare la relazione tra genitori e figli, per aiutare ciascuna mamma e papà ad avere più sicurezza nel dare risposte, nell’essere ancor più adeguato e sereno nel rapporto con i propri figli” ha detto il vice sindaco e assessore ai servizi sociali del Comune di Osimo Francesca Triscari. “Abbiamo utilizzato la metafora del viaggio per unire gli incontri che si sono svolti nelle due città di Osimo ed Offagna - ha spiegato il sindaco di Offagna Stefano Gatto La vita di una famiglia è sempre stata un viaggio verso l’ignoto: e se 70 anni fa era la famiglia patriarcale a svolgere una multiforme funzione genitoriale, l’attuale struttura familiare è monoparentale. Molte coppie sono multietniche, molti figli non sono fratelli degli stessi genitori. Molte coppie sono ricostituite, come ricostituite sono molte nuove famiglie. La recessione non ha certo aiutato, anzi ha acuito i problemi. Quelli economici si sono aggiunti come un macigno a quelli personali e molte famiglie sono letteralmente scoppiate con gravi ripercussioni nei rapporti con i figli”. Il programma ha previsto ben 5 incontri, dove esperti di varie discipline hanno condiviso con i partecipanti riflessioni, offrendo spunti, consigli per affrontare una quotidianità sempre più complessa e veloce; basti pensare all’uso delle nuove tecnologie che ha radicalmente mutato le abitudini sociali e di relazione di grandi e bambini. “La Scuola per Genitori - ha ricordato l’esperto di tematiche minorili Alessandro Maria Fucili - si è ri-

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volta ai genitori, sposati, conviventi o anche single, che hanno come patrimonio comune la bellissima esperienza di avere figli, e che vogliono imparare a cogliere i messaggi dei propri bambini, o migliorare la comunicazione in casa e fuori”. “Una scuola comunque alla portata di tutti e strutturata in maniera fluida ed interattiva – ha aggiunto la coordinatrice dell’Ambito Territoriale Sociale n. XIII Alessandra Cantori - ad una breve presentazione dei relatori è seguita sempre una parte di chiacchierata e di scambio di esperienze. Questo corso per genitori, non ha avuto la velleità di dare risposte certe a tutte le domande irrisolte che qualunque genitore cela dentro di sé; ma senza dubbio ha cercato di svelarle, a condividerle e ad offrire una possibile, adeguata risposta. Un viaggio fatto insieme, tra adulti, alcuni più esperti di altri, con professionisti che si occupano proprio di problemi legati alla relazione tra genitori e figli”.

www.comune.osimo.an.it


PREVENZIONE CON IL MEDICO DAL CITTADINO SOCIALE

Sabato 1 dicembre si è tenuto il primo incontro “Promo Salute”, la serie di giornate di prevenzione promosso dall’Assessorato alla Sanità, per prevenire alcune malattie che hanno un’ ampia ricaduta socio-sanitaria. Il primo appuntamento è stato dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Il dr. Carlo Mariotti, Direttore di Chirurgia Senologica degli Ospedali Riuniti di Ancona e la dr.ssa Martina Nisi, Dirigente Medico dell’ Unità operativa di Chirurgia dell’Ospedale S.S. Benvenuto e Rocco hanno effettuato visite gratuite per la prevenzione del tumore. Sono state visitate circa 60 persone, sebbene le richieste fossero superiori, data l’importanza e la frequenza del tumore al seno che rappresenta uno dei principali tumori che colpiscono le donne. La collaborazione di CRI, AVIS e AVULSS ha permesso di organizzare la manifestazione in modo efficace. Per ampliare l’offerta sanitaria su tale problema ed al fine di evitare lunghe liste di attesa la Direzione medica del Presidio Ospedaliero Unificato, con il supporto della Direzione sanitaria dell’ASUR, sta predisponendo insieme alla Direzione Medica e Sanitaria degli Ospedali Riuniti di Ancona, un percorso senologico condiviso tra le Aziende in tutte le sue fasi, dalla prevenzione alla cura e riabilitazione. L’incontro di promozione è il primo passo per la nascita di una nuova idea di équipe chirurgica, mista ed integrata, che potrà favorire la presa in carico della donna con tumore al seno nel territorio a sud di Ancona.

I CENTRI AQUILONE E FONTE MAGNA

Quest’anno ricorre il 25° anniversario dei Centri Aquilone e Fonte Magna, aperti dal Comune nel 1987. Dal 2006 sono gestiti dalla ASSO. Il centro Aquilone rappresenta un punto di aggregazione per bambini adolescenti tra i 6 e 13 anni e rientra tra i servizi per l’infanzia, per l’adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie previsti dalla L.R. 9/2003; in quanto tale esso ha lo scopo di promuovere la socializzazione dei minori e favorirne il benessere psico-fisico nonchè lo sviluppo delle potenzialità cognitive, affettive e relazionali attraverso interventi di natura socio- educativa e socio- assistenziale. Il Centro Fonte Magna invece è un centro socio-educativo-riabilitativo (CSER), ovvero una struttura territoriale a ciclo diurno rivolta a soggetti in condizione di disabilità con notevole compromissione delle autonomie funzionali, che hanno adempiuto l’obbligo scolastico e per i quali non è prevedibile, nel breve periodo, un percorso di inserimento lavorativo o formativo. Negli anni il Centro Aquilone ha avuto diverse collocazioni, ma attualmente il servizio viene svolto in 2 sedi, una ad Osimo Stazione e una a San Sabino, che presto si trasferirà ad Osimo nella zona dell’ex Foro Boario. Possono ospitare 28 bambini ciascuno – in ogni centro ci sono 2 operatrici “storiche”, presenti da molti anni, aiutate da altre quando aumenta il numero dei bambini. Offrono attività prevalentemente di due tipi: aiuto nei compiti pomeridiani e momenti di gioco libero o strutturato per favorire socializzazione e confronto tra pari. Mission del servizio è di tipo educativo, ovvero creare esperienze e relazioni significative che possano lasciare un segno positivo da un punto di vista emotivo/affettivo nella crescita dei bambini che lo frequentano. A proposito della nuova struttura entro la fine di gennaio, tempo permettendo, termineranno i lavori. Il nuovo centro Aquilone, sarà realizzato in legno coibentato, secondo i criteri della bio-edilizia già applicati per “L’Arca dei bimbi” di San Biagio. Dimensionato per accogliere circa 28 utenti il centro si sviluppa su una superficie di 180 mq è sarà composto da un locale polifunzionale interno con i relativi locali di servizio e da un portico esterno. Inoltre è prevista anche un‘area attrezzata con giardino. Il costo complessivo dell’opera ammonta a €. 183.000,00. La struttura, così come il giardino, esterno sarà gestita dalla Asso. “A pochi mesi dal via libera del consiglio comunale siamo riusciti ad aprire il cantiere e ad iniziare i lavori che termineranno entro 60 giorni - dichiara con soddisfazione il presidente della Asso Graziano Palazzini – Il nuovo Centro Aquilone rappresenta un fiore all’occhiello tra le

strutture gestite dalla Asso sia per i materiali che saranno utilizzati nella sua costruzione che per l’importante servizio offerto alle famiglie”. Anche il centro Fonte Magna è cambiato nel tempo, nonostante gli utenti e gli operatori, più o meno siano sempre gli stessi. Con la legge 20/2002 ha acquisito finalità più precise e attività più organizzate e legate ai Piani Educativi Personalizzati dei singoli utenti. Ha capienza per 12 posti, attualmente tutti occupati da utenti del Comune di Osimo, con età compresa tra 30 e 50 anni circa. Aperto dal lunedi al venerdi dalle 8 alle 16, vengono realizzate attività di varia natura, soprattutto di tipo espressivo e finalizzate al mantenimento delle abilità degli utenti, nonché a favorirne l’autonomia e la socializzazione. Negli ultimi anni si è cercato maggiormente di promuovere occasioni di collaborazione con gli altri centri del territorio in un lavoro di rete a livello di Ambito Territoriale n.13. si effettuano inoltre uscite e partecipazioni a iniziative sul territorio. Per entrambi i servizi fondamentale è la collaborazione con le famiglie, al fine di ascoltare le necessità emergenti e aumentarne la qualità. Festeggiare questo 25° anniversario è occasione importante per evidenziare il lavoro svolto dagli operatori nei centri con un’utenza che ha bisogni “speciali”, a cui si cerca quotidianamente di rispondere al meglio. Per questo è prevista una grande festa al teatro La Nuova Fenice.

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IN PIAZZA LE NUOVE GENERAZIONI

PIU’ DI MILLE BAMBINI ALLA GIORNATA MONDIALE DELL’INFANZIA

Se martedì 22 novembre il maltempo aveva costretto a rimandare la celebrazione della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza è andata meglio la settimana successiva. Più di mille bambini hanno riempito le vie del centro storico per partecipare alle attività ludiche allestite per l’occasione dalla società di servizi sociali osimana A.S.S.O. Il bambino ha diritto di sognare questi mondi, mentre l’adulto ha il compito e il dovere di accompagnarlo in questo cammino. Ogni piccolo uomo e ogni piccola donna hanno diritto al gioco, al riposo, all’arte nella salute psico-fisica di un corpo in evoluzione in una realtà spesso non a misura di bambino. La giornata mondiale dell’infanzia viene celebrata per sensibilizzare la collettività. I bambini devono essere rispettati “sotto tutti i punti di vista” per poter vivere felici e spensieratamente la loro età. Da 15 anni il Centro Aquilone organizza la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza e realizza progetti sul tema dei diritti, ponendo in particolare l’accento su quelli negati che spesso si pensa riguardino solo i bambini e i ragazzi dei paesi poveri e lontani e che invece sono presenti anche nella nostra realtà. Quest’anno sono stati coinvolti anche gli anziani che hanno dato vita ad uno scambio generazionale, raccontando alcune storie del passato e com’era la vita quando erano piccoli. Gli anziani di oggi infatti sono i ragazzi di ieri e i ragazzi di oggi saranno gli anziani di domani.

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SOCIETÀ PARTECIPATE

SCANSANI ALLA PARKO, RICONFERMATO COLETTA ALLA GEOS

Si è svolto il 29 ottobre il consiglio di amministrazione della Geos Ma.Ver che ha nominato l’attuale presidente Sergio Coletta amministratore unico. Prosegue quindi il percorso di ristrutturazione e razionalizzazione delle società partecipate. Gli altri 4 membri del cda : Salvatore Spilateri, Davide Capogrosso, Paolo Mengoni e Salvatore Moffa resteranno alla Geos senza compenso come collaboratori del neo amministratore unico. Si è provveduto

anche alla riduzione del collegio sindacale che passa da tre membri ad uno: Marco Mazzieri, Andrea Cirili e Gianluca Pierpaoli passano la mano al dott. Matteo Marchesini. Con questo nuovo establishment l’azienda risparmierà 4.005,58 euro per quanto riguarda i compensi per i membri del consiglio di amministrazione e 17.980 circa per i revisori. Il risparmio totale sarà quindi di circa 21.988,58 euro. Durante l’assemblea straordinaria degli azionisti della Park.O invece il sindaco Stefano Simoncini, in rappresentanza del socio unico (il Comune di Osimo), ha provveduto alla modifica dello statuto della società che si dovrà avvalere di un amministratore unico in ottemperanza a quanto deliberato dal consiglio comunale. Il primo cittadino ha poi nominato nel nuovo ruolo l’ing. Maurizio Scansani, attuale presidente della Imos che continuerà a mantenere il doppio incarico, senza percepire però doppio compenso, finché non verranno portati a termine due importanti progetti relativi alla solarizzazione delle strutture

scolastiche. Successivamente sarà valutata la sua sostituzione. Al presidente e amministratore delegato della Park.O Marco Magnoni va il ringraz i a m e n t o dell’Amministrazione Comunale per l’impegno ed il lavoro portato avanti in questi tre anni di attività. I componenti del cda Antonella Menghini e Gianluca Mengoni, pur decaduti, potranno continuare ad offrire consulenza gratuita sulla base dell’esperienza maturata in tutto questo tempo.


COME CAMBIA LA CITTÀ

LA RIORGANIZZAZIONE DEI CONSIGLI DI QUARTIERE

Nella prima seduta del consiglio comunale di novembre è stata approvata la delibera con cui viene modificato il regolamento dei consigli di quartiere. In un periodo in cui si punta all’ottimizzazione e razionalizzazione degli enti e dei servizi, i consigli di quartieri possono continuare a svolgere un ruolo incisivo nella gestione pubblica, ma per farlo occorre intervenire sul loro numero affinché abbiano una maggiore rilevanza istituzionale e possano contribuire meglio ad analizzare e risolvere meglio le problematiche che riguardano soprattutto i quartieri confinanti. Per questo motivo la sala gialla ha approvato la riduzione dei consigli di quartiere dagli attuali 8 a 4. Osimo 1, che comprende il versante ovest del centro città ed il Borgo, Osimo 2 che copre tutta la parte est e la frazione di San Sabino, per un totale di circa 8.000 votanti, Valmusone, che racchiude le frazioni di Campocavallo, Padiglione, Passatempo, San Paterniano, Villa e Casenuove e Valle dell’Aspio, dove con-

fluiscono le frazioni di Osimo Stazione, Abbadia, San Biagio e Santo Stefano con circa 6.300 votanti per ciascuno dei due. Ogni consiglio è composto da 15 consiglieri, ciascuna frazione ne esprime 2, viene nominato presidente chi ha ottenuto più voti. Presidente e vice presidente devono però appartenere a due frazioni o aree diverse. I componenti dei consigli di quartiere continueranno a svolgere il loro ruolo a titolo volontaristico, la modifica apportata rientra quindi soltanto nell’ottica

di una migliore organizzazione dell’ente per rafforzare il collegamento tra Amministrazione ed territorio. Nel tour istituzionale “la giunta in piazza” è emersa l’importanza dei consigli di quartiere quali organismi di consultazione e partecipazione dei cittadini. Rappresentano infatti il primo punto di riferimento della giunta per capire le esigenze dei territori che rappresentano, le criticità e gli interventi che possono essere messi in atto per una più efficace amministrazione della città.

ELEZIONI PER IL RINNOVO DEI CONSIGLI DI QUARTIERE SI SVOLGERANNO IL 3 FEBBRAIO 2013

le Assemblee di Quartiere sono convocate per i giorni: 7 Gennaio 2013 - Casenuove - Villa - San Paterniano, ore 21,15 Palabaldinelli 8 Gennaio 2013 - Passatempo, ore 21,15 Centro Sociale Passatempo 8 Gennaio 2013 - Osimo sud ovest, ore 21,15 Palestra Scuola Marte Russo 9 Gennaio 2013 - Osimo est - Osimo centro, ore 21,15 Sala Convegni Astea 9 Gennaio 2013 - San Biagio - Aspio - Santo Stefano, ore 21,15 Centro Sociale San Biagio 10 Gennaio 2013 - Osimo Stazione - Abbadia, ore 21,15 Centro Sociale Osimo Stazione 15 Gennaio 2013 - Campocavallo - Padiglione - San Sabino, ore 21,15 C. S. Campocavallo

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OSIMO CAPITALE DEL GIORNALISMO I° FESTIVAL DEL GIORNALISMO D’INCHIESTA

Osimo è stata teatro di un singolare evento: il “Festival del giornalismo d’inchiesta” dal 29 settembre al 20 ottobre, organizzato da “Juter club Osimo” in sinergia con il circolo “+76”, sotto la direzione artistica di Gianni Rossetti, Preside della Scuola di Giornalismo di Urbino. Un condensato di eventi e mostre, il tutto condito da personaggi del giornalismo, scrittori, magistrati che per ventidue giorni hanno ragionato insieme al pubblico sull’informazione italiana. La serata d’inaugurazione ha visto sulla scena una figura imponente come Pietro Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia che ha ricordato il piccolo Di Matteo sciolto nell’acidodalla mafia, nonché i grandi indimenticabili Falcone e Borsellino.“Se penso a quell’autostrada che da grigia dell’asfalto è diventata rossa .. chi ha visto questi eventi non potrà mai fermarsi a cercare quella verità fino all’ultimo soffio di vita!”. Il 30 settembre è stata la volta di Mons. Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo che ha ricordato don Pino Puglisi, sulla strada della beatificazione, che a lungo è stato un lottatore contro la mafia, sino alla sua morte, per mano della stessa

mafia nel ’93. In un secondo momento, ha parlato dell’immigrazione e di quanto Ancona - data anche la vicinanza col porto - sia un luogo di immigrazione, e certe realtà vanno capite oltre che assaporate. Il famoso giornalista e autore televisivo Giovanni Minoli noto per il suo programma “Mixer”, che sta riscuotendo grande successo con “La storia siamo noi”, ha ricordato come oggi non esistano più interessanti confronti tra giornalista e uomo politico. Inoltre la sua costernazione è stata rivolta alla RAI, che invece di garantire un prodotto e fare una tv di qualità, non fa altro che eguagliarsi alla tv commerciale, autodistruggendosi. Altro personaggio di prim’ordine presente a questo Festival è stato Enzo Iacopino Presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, che senza mezzi termini ha parlato del vergognoso sfruttamento dei giovani giornalisti, si è duramente scagliato contro quei “signori dei giornali” che pagano i giovani una miseria puntando sulla crisi del mercato del lavoro. Si è altresì andati avanti parlando di alcuni modalità di fare questo mestiere, dell’accanimento mediatico nei confronti di alcuni casi di cronaca

Giovanni Minoli

nera, che fanno dimenticare a taluni cosa vuol dire esercitare questa professione. Ha ricordato Pippo Fava, un giornalista finito con 5 colpi d’arma da fuoco alla testa. “Io ho un concetto etico del giornalismo, un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili..”. Ha terminato citando un giornale che percepisce più di 2 milioni di euro all’anno di finanziamento pubblico e paga i suoi collaboratori 50 centesimo lordi ad articolo. Le sue ultime bellissime parole sono state: “Non ho una ricetta per l’oggi, ma so, che se qualcuno il giornalista lo vuole fare per davvero, dal profondo del cuore, non ci sarà nulla che lo potrà distogliere da questo”. “Mi sento un privilegiato per aver assistito ai fatti che hanno cambiato la storia“, così ha esordito Pino Scaccia, storico volto del TG1 anch’egli presente al Festival. Ha raccontato la sua esperienza come primo giornalista ad essere entrato a Chernobyl dopo il disastro, ed ad aver consultato i segretissimi registri del KGB, appena dopo la disgregazione dell’impero sovietico; nonché ad aver filmato i resti

Ospiti prestigiosi per gli appuntamenti osimani

Francesco La Licata

Pietro Orlandi

Enzo Iacopino

Andrea Vianello

Gianni Rossetti

Gerardo Adinolfi

Alfredo Macchi

Lucia Bellaspiga

Mimmo Candito

Mons. Domenico Mogavero


Pietro Grasso

di Che Gevuara. Inviato di guerra, che ha iniziato proprio ad Osimo, ha parlato anche del ruolo dell’inchiesta nel giornalismo. “Scatti contemporanei” così era intitolata, la mostra esposta in Comune, sempre all’interno del Festival, squarci indimenticabili di Alfredo Macchi, giornalista e reporter di guerra di Mediaset che ha parlato della “primavera araba”, affermando che dietro di essa v’è la regia degli USA e di alcuni Paesi dell’Arabia Saudita. Mimmo Candito, editorialista di “La Stampa”, inviato di guerra nel golfo, in Libia in Afghanistan, ha raccontato come sia nato il lavoro di reporter, ricordando che il primo reporter della storia fu un giornalista spedito a raccontare la guerra di Crimea, si tratta di William H. Russel, irlandese, che spedì i suoi articoli al “Times” via telegrafo. Presenti

Pino Scaccia

nella discussione sul tema dei “cronisti minacciati” moderato da Gerardo Adinolfi di Repubblica - anche Alberto Spampinato, Direttore Osservatorio Ossigeno per l’informazione, che ha perso il fratello a causa della mafia, il quale ha sottolineato come la libertà di stampa sia oggi in pericolo; e Marilena Natale di La Gazzetta di Caserta, ha raccontano la sua Campania e il fatto di non essersi fatta intimidire dalla camorra nonostante le pesanti minacce ricevute continua a scrivere e a lottare. “Le verità nascoste”, questo il titolo della discussione che ha visto la presenza di Giorgia Isidori, sorella di Sergio Isidori, scomparso da Villa Potenza nel ’79, nonché Presidente Associazione Penelope per le Marche, e Pietro Orlandi, fratello di Emanuela che ha espresso la volontà di non ar-

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rendersi. Presente anche il popolare volto di Agorà Andrea Vianello, che ha parlato del suo programma, della grande intuizione di aggiungere la “rosa” al Tg che si deve a Mentana, e di come oggi vince chi è capace di innovare. “Dulcis in fundo” ma non di importanza, all’interno del Festival è stato ritagliato uno spazio gestito dagli allievi della Scuola di Giornalismo di Urbino, 4 ragazze: Sara Bertuccioli, Doriana Leonardo, Martina Ilari, Nadia Ferrigo uscite dalla Scuola, hanno parlato rispettivamente di: bombe all’iprite la prima, “il grande freddo del gennaio 2012” la seconda e la terza e l’ultima di Sarah Scazzi. Una carrellata di eventi, emozioni, scatti, storia, esperti, un Festival unico che speriamo si ripeta nell’anno che verrà! Silvia Angeloni


IN 8 MILA A CHOCOLATE DAY

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en otto mila persona hnno partecipato al weekend più dolce dell’anno “Chocolate Day” che si è svolto da venerdì 23 a domenica 25 novembre. Il centro storico della città si è trasformato in una piazza del cioccolato invasa dalle deliziose creazioni dei migliori maestri cioccolatieri: tavolette, bevande, torte e pasticcini, cremini, praline, e degrees, tutti da gustare. La rassegna dedicata al “re dei dolci”, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale, è stata curata dall’ACAI (Associazione Nazionale Cioccolatieri Italiani) in collaborazione con la A.S.S.O., che si è occupata anche dell’organizzazione di un attesissimo evento musicale, appuntamento clou della rassegna: il concerto di Eugenio Finardi che si è esibito sul palco del teatro la Nuova Fenice nella giornata di apertura, venerdì 23 novembre insieme al quintetto jazz di Raffaele Casarano.”Chocolate day è una manifestazione a costo zero per il Comune di Osimo – spiega l’assessore alla cultura ed al turismo Achille Ginnetti – alla quale hanno partecipato anche i maestri pasticcieri osimani. Il centro è tornatonuovamente ad animarsi con una proposta di altissima qualità che va dai laboratori didattici alla vendita e degustazione di prodotti difficilmente rintracciabili nei “normali” negozi”. I visitatorihanno potuto assaggiare il miglior cioccolato in circolazione, riprodotto in numerose varianti. Gli appassionati di cioccolato si sono districati tra i tanti eventi no stop previsti dal programma: degustazioni, lezioni di cioccolato, workshop dedicati alle scuole, laboratori per bambini e stand sempre aperti dalle 10 alle 20, che si sono snodati da corso Mazzini fino a piazza Boccolino. Un vero e proprio viaggio alla scoperta è svolto il Choco World Educational, un percorso a cura dell’Associazione nazionale dei Cioccolatieri Artigiani (ACAI) per conoscere tutte le fasi di lavorazione del cioccolato, attraverso testimonianze dirette ed esempi di filiera corta. Con le lezioni di cioccolato per tutte le età, inoltre, ci si è potuto diplomare “cioccolatieri per un giorno”. musica e giochi.

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OSIMO A TUTTA BIRRA!

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l ricco cartellone di iniziative autunnali è partito a “tutta birra” con “Agribirrio”, la 1° rassegna marchigiana di birra agricola, che si è svolta da venerdì 28 a domenica 30 settembre. Tre giorni all’insegna del bel vivere con incontri culturali, concerti, gastronomia, espositori, spettacoli, folklore e tantissima birra di qualità (si chiama birra agricola perché gli ingredienti e tutto il processo di fermentazione vengono prodotti in azienda agraria).Hanno partecipato ben 8 birrifici e l’Associazione Pizzaioli Marchigiani che ha proposto la pizza realizzata con farina ed olio provenienti da aziende osimane e cotta nel forno a legna allestito in piazza Boccolino. Ampio spazio è

stato dato dato anche alla mostra mercato dei prodotti tipici e agli stand gastronomici per trascorrere un fine settimana di gusto nel cuore dell’antica città romana. La birra agricola è sicuramente il fenomeno emergente più in forte crescita nel settore birrario italiano. In poco tempo è diventata un concetto sempre più presente nell’ambiente, al punto che ormai è impossibile da ignorare. La kermesse osimana nasce con l’intento di promuovere il commercio nel centro storico e dare visibilità ad una parte della produzione agricola in netta espansione. “Da tempo la Confcommercio ed il Comune di Osimo stanno collaborando per il rilancio delle attività del territorio e la promozione delle nostre eccellenze – ha dichiarato il direttore regionale della Confcommercio Massimiliano Polacco – la birra agricola ci è sembrata da subito il prodotto migliore per raggiungere il nostro obiettivo, anche perché quella osimana è stata la prima rassegna a livello nazionale dove si è spaziato dalla semplice degustazione dei prodotti a momenti di approfondimento con la parte convegnistica alla quale hanno partecipato illustri relatori. La birra proposta è stata totalmente nostrana, il tutto nel segno del made in Italy e soprattutto del made in Marche”. “Sono felicissimo di questa iniziativa – ha sottolineato il sindaco Stefano Simoncini – che ci ha permesso di rilanciare ulteriormente il settore agricolo, quello commerciale ed anche il turismo che comunque neimesi estivi, per quanto riguarda la nostra città, ha registrato risultati eccellenti. La partnership instaurata con la Confcommercio incomincia a dare buoni frutti. Soltanto se valorizziamo le tipicità e la qualità dei nostri prodotti riusciremo ad essere competitivi e a restare sul mercato mantenendo occupazione e posti di lavoro”. A conclusione della kermesse ci è spsotati tutti alle grotte del cantinone dove sono state lasciate ad invecchaire “al fresco” una trentina di bottiglie di pregiata birra agricola.


INIZIATIVE CULTURALI

I 25 ANNI DEL CORO DI SANTA CECILIA

Domenica 25 novembre nella Cattedrale S.Leopardo di Osimo il coro di Santa Cecilia composto per la circostanza da 50 elementi, ha ricordato il suo 25° anno di fondazione. Per tale ricorrenza la direzione è stata di Vittorio Cecconi mentre all’organo sedeva il maestro Riccardo Lorenzetti. Il coro alla fine della S.,Messa si è esibito in un breve saggio musicale eseguendo musiche imparate nei primi anni di vita. Moltissimi sono stati gli ex coristi che hanno risposto all’appello lanciato da alcuni di loro e che l’ex direttore ha concretizzato e a sua volta programmato. Il complesso vocale è stato fondato nel 1987 per volontà dell’allora presidente di Azione cattolica Marcello Ravaglioli, da Vittorio Cecconi, amante della musica sacra e dal compianto padre Umberto Picciafuoco con l’intento di animare le funzioni liturgiche nella parrocchia della Misericrdia. Diverse e significative sono state le uscite

preferendo santuari come Assisi, Laverna, L’Aquila prima del terremoto, Roma, Lanciano, Fonte Avellana, San Silvestro di Fabriano, Loreto. Un forte segno di stupore ha lasciato ad Ancona nel 2009 quando si è esibita a San Ciriaco, proponendo musiche del maestro osimano Domenico Quercetti. Inoltre è stato il primo coro che ad Osimo è andato nelle case di riposo portando gioiosi intrattenimenti. Nel 2009 e nel 2010 ha effettuato diverse elevazioni musicali con canti tradizionali mariani nella ricorrenza dell’apparizioni della Madonna di Lourdes. Oggi il coro può raccontare il suo 25° anno di storia costellato di tutto quello che può aver ottenuto una istituzione musicale più di ogni altra esposta al logorio del tempo, agli entusiamsi dei soggetti, alle gioie, trepidazioni, amarezze e tanti indimenticabili istanti di gloria. La solenne celebrazione del 25° è stata presieduta dal parroco rettore del Duomo,

EUGENIO FINARDI EMOZIONA OSIMO

La A.S.S.O., si è occupata anche dell’organizzazione di un attesissimo evento musicale, appuntamento clou della rassegna: il concerto di Eugenio Finardi che si è esibito sul palco del teatro la Nuova Fenice venerdì 23 novembre, insieme al quintetto jazz di Raffaele Casarano. E’ la prima volta in cui il cantautore italo-amerciano accetta di rielaborare il proprio repertorio in chiave prettamente jazz. I suoi brani più conosciuti si sono sviluppati così in inaspettate soluzioni timbriche e armoniche, impreziosite dalle improvvisazioni di Raffaele Casarano, Mirko Signorile, Marcello Nisi, Marco Bardoscia e Alessandro Monteduro, talenti emergenti del jazz italiano dal sicuro avvenire.

Redstar a 10 anni dalla morte

Dieci anni fa Sandro Fabrizi la faceva finita e silenziosamente scompariva agli occhi di una città che non aveva compreso le sue doti artistiche ed intellettuali. “Ho sempre pensato - dichiara il maestro Antonio Scarponi - che se fosse vissuto a Milano, Berlino o New York sarebbe sicuramente diventato famoso come Jackson Pollock o Man Ray. Infatti molte delle sue opere contengono elementi di tragicità, di disperazione che mostrano un mondo senza speranze, ferito a morte. L’arte vera è sempre lo specchio di quello che stiamo vivendo, e Sandro era anticipatore geniale con i suoi teatrini come l’opera qui a fianco, che racchiude in sè verità occultate. Sandro e le sue opere meritano uno spazio permanente”. Alcune opere donate dalla famiglia al comune di Osimo sono esposte al centro musicale F. De Andrè.

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TUTTI A TEATRO

SI E’ ALZATO IL SIPARIO SULLA STAGIONE DI PROSA

Si è inaugurato domenica 18 novembre con A piedi nudi nel parco la stagione promossa alla Nuova Fenice da Comune e e A.S.S.O. insieme adAMAT/Associazione Marchigiana Attività Teatrali e con il contributo del Ministero Beni e Attività Culturali e della Regione Marche. Primo dei sei appuntamenti del cartellone la commedia di Neil Simon, qui interpretata da Valeria Ciangottini, Gaia De Laurentiis e Stefano Artissunch che ha firmato anche la regia per la produzione di Synergie Teatrali. Capolavoro assoluto di uno dei più rappresentati autori viventi, la commedia, da cui è stato tratto l’indimenticabile film del 1967 interpretato da Robert Redford e Jane Fonda, racconta la storia di Paul e Corie Bratter, una coppia di sposi freschi di matrimonio e reduci da un’appassionata luna di miele trascorsa tra le lussuose pareti dell’Hotel Plaza di New York. La loro vita coniugale inizia con il sospirato ingresso nella loro prima casa, un piccolo e spoglio appartamento all’ultimo piano di un vecchio palazzo senza ascensore. La scomoda sistemazione dei due sposini e la presenza nelle loro vite di altri due straordinari personaggi come la signora Ethel Banks, madre di Corie, e il signor Velasco, eccentrico inquilino della mansarda sopra l’appartamento della coppia, bastano a mettere a dura prova la loro serenità matrimoniale e, in particolare, fanno emergere le loro differenze caratteriali: Paul è serio, giudizioso, prudente, tanto quanto Corie è vitale, appassionata, romantica; tanto l’uno è prevedibile e convenzionale quanto l’altra è imprevedibile e spudorata. In una serata a quattro vengono ben presto a crearsi eccentriche alleanze: Corie e Velasco s’intendono alla perfezione mentre Ethel e Paul subiscono le stravaganze dei loro “antagonisti”. E, come spesso accade, i folli e gli incassatori finiscono per compensarsi e rimettere il bilancio della vita in pari. Le storie e i personaggi che si incontrano e si scontrano sono esempi di vita vissuta raccontati con battute irresistibili, episodi spassosi ed una

spiritosa deformazione dell’attualità, in una lucida disamina della nevrosi dell’uomo contemporaneo, solo e fragile nella gestione dei rapporti che lo circondano. La scena, bianca e realistica, chiude i personaggi nella stretta dei rapporti di coppia mettendo in luce le differenze dei neo-sposi e le difficoltà coniugali. Ancora crisi di coppia nel secondo appuntamento della stagione di prosa osimana “Honour”, andato in scena con successo il 1 dicembre, in anteprima regionale, con protagonisti Paola Pitagora e Roberto Alpi diretti da Franco Però. La pièce dell’australiana Joanna Murray-Smith ha messo in luce il concetto di dignità e convenienza che in un matrimonio borghese si frantuma. Terzo appuntamento della stagione sarà il Don Giovanni di Molière della Compagnia Gank diretta da Antonio Zavatteri. in scena alla Nuova Fenice il 19 gennaio. L’allestimento quasi minimale fa emergere la potenza grottesca e buffa quanto talvolta tragica se non drammatica di questa commedia con cui tornano di frequente a confrontarsi molti artisti. Con L’arte della commedia di Eduardo De Filippo allestita da Teatro Minimo in co-produzione con Teatro Piemonte Europa e Pontedera Teatro, in scena il 16 febbraio, il regista Michele Sinisi riporta alla luce questo a cui la critica ha guardato come il “manifesto” politico della poetica teatrale di Eduardo, di denuncia di una borghesia che mette in secondo piano il loro ruolo produttivo in società. L’immortale Mandragola di Niccolò Machiavelli nell’altrettanto immortale allestimento firmato quasi trent’anni or sono da Ugo Chiti per Arca Azzurra Teatro va in scena il 16 marzo. La stagione si chiude giovedì 4 aprile con Zuzzurro e Gaspare diretti da Alessandro Benvenuti e Paolo Valerio in Tutto Shakespeare in 90 minuti, prima edizione italiana dell’opera di Adam Long che è uno dei grandi successi teatrali in lingua inglese degli ultimi 30 anni che il New York Times ha decritto “irresistibile”.

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IN BREVE

NEGLI UFFICI POSTALI IL SERVIZIO 'PENSIONATI E ACCREDITATI', OBIETTIVO LA RIDUZIONE DEI FURTI In tutti gli uffici postali della provincia di Ancona saranno in pagamento dal primo di dicembre, secondo il calendario stabilito, pensioni e tredicesime. Per agevolarne la riscossione, riducendo le attese allo sportello, e per limitare il rischio di furti o truffe, Poste Italiane mette a disposizione negli uffici postali il servizio “pensionati e accreditati”. "Ogni mese sono circa 57mila i pensionati che si presentano agli uffici postali della nostra provincia per la riscossione del vitalizio - sottolinea il direttore della Filiale di Ancona di Poste Italiane Giancarlo Giannotti - e la maggior parte di essi ha già scelto di accreditare la pensione sul libretto postale". Mediante l’accredito gratuito, le somme percepite sono disponibili sin dal primo giorno di pagamento e possono essere ritirate in tutto o in parte presso qualsiasi ufficio postale. In più per tutti i titolari della Carta Libretto Postale che accreditano la pensione c'è un'assicurazione gratuita che copre fino a 700 euro all’anno contro il furto di contante subito nelle due ore successive al prelievo. Anche la card, come il libretto, è uno strumento completamente gratuito: non sono previste spese o commissioni per il rilascio, l’uso, il blocco e la sostituzione per smarrimento, il furto o la distruzione.

Può essere utilizzata 24 ore su 24 presso gli sportelli Atm Postamat per ritirare denaro contante, visualizzare il saldo del libretto e la lista dei movimenti, senza la necessità di recarsi allo sportello dell’ufficio postale.

UN NATALE SOBRIO

DON GUERRIERO LASCIA LA PARROCCHIA DI S. MARCO

Don Guerriero Giglioni lascia la parrocchia di San Marco Evangelista di Osimo ed i parrocchiani, molto dispiaciuti, preparano comunque i festeggiamenti per salutarlo e ringraziarlo delle tante iniziative che con grande energia e affetto ha realizzato per far crescere la comunità in 15 anni di servizio. Obbedendo alla richiesta dell’arcivescovo Edoardo Menichelli, il sacerdote di 72 anni si trasferirà prima di Natale nella parrocchia di Numana, lasciando il testimone in quella di San Marco a Don Tommaso, un missionario 70enne rientrato da poco dall’Africa e a un sacerdote congolese di 40 anni come vice parroco. Le nomine e gli insediamenti per il clero della Diocesi di Ancona ed Osimo, sono state decise dall’arcivescovo Menichelli, che proprio come nel 2009, ha disposto un nuovo cambio al vertice di sacerdoti in alcune parrocchie di Osimo, Ancona e Numana.

Anche per il prossimo Natale l’Amministrazione ha deciso di continuare sulla strada delle sobrietà intrapresa lo scorso anno stanziando circa 20 mila euro con i quali si farà fronte alle spese per gli addobbi e gli alberi (vengono allestiti anche nelle frazioni), e delle numerose iniziative promosse per l’occasione. Il tutto senza alcun tipo di contributo esterno. “Sarà ancora un bel Natale – spiega il sindaco Stefano Simoncini – Certo, non possiamo negarlo, i problemi economici ci sono, la crisi economica è forte, chi fa finta di non vederla è fuori dal mondo, ma ancora una volta, con le poche risorse stanziate siamo riusciti ad allestire un cartellone coinvolgente, in cui vengono valorizzate le eccellenze della nostra città. Mi preme sottolineare che come Comune, per l’ennesima volta, abbiamo ritenuto più importante investire nei servizi alla persona, specie quelli sociali, perché non c’è più bel regalo che aiutare chi è in difficoltà, soprattutto in questo periodo”.

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ASSEMBLEA LEGISLATIVA MARCHE

GIOVANI E SCUOLA DINO LATINI IN CONSIGLIO REGIONALE

Pronto a dare il mio contributo per cambiare

In un periodo in cui le fondamenta del Paese ritornano a vacillare, ho deciso di lanciare il nuovo progetto "L'ITALIA CHE FUNZIONA ". 10 punti per ridare dignità ed ossigeno ad un'Italia che deve riscoprire quella forza umana ed economica che l'ha portata tra i grandi della terra. Per farlo, ormai è sempre più chiaro, che si deve partire dal basso, dal rapporto della politica con i cittadini che deve essere alla pari, e da un doveroso snellimento della macchina burocratica. Ho voluto far mia la massima del grande industriale Adriano Olivetti "Nessun dirigente, neanche il più alto in grado, deve guadagnare più di dieci volte l'ammontare del salario minino". Una regola necessaria per un ritorno ad una società più giusta che possa ritrovarsi solidale e pronta ad affrontare le difficoltà che continueranno ad essere causate dalla crisi economica . Io infatti in merito ai costi della casta, ho presentato una dichiarazione al Presidente dell Assemblea Legislativa della Regione Marche Solazzi in cui rinuncio al finanziamento delle attività del Gruppo consigliare e chiedo la modifica della denoninazione del gruppo stesso da API - LISTE CIVICHE ITALIA in "LISTE CIVICHE PER L' ITALIA". Inoltre ho già rinunciato nei mesi scorsi ad una risorsa della mia segreteria e ai benefit relativi all’indennità, quali il parcheggio, il telepass, la convegnistica etc. Vorrei anche ricordare che non ho mai percepito alcun rimborso a livello nazionale da parte di API. La recessione sta rischiando di mettere l'uno contro l'altro, le vecchie generazioni contro le nuove, sempre più precarie ed impossibilitate di trovare un posto di lavoro, il nord contro il sud, l'Italia contro l'Europa che impone paletti e restrizioni. Un Paese stracolmo di capacità ed energie non può perdersi dietro a personalismi e interessi riconducibili a gruppi ristretti, ma deve guardare oltre gli steccati e le ideologie partitiche che non si sono mai soffermate sul vero interesse degli italiani e sulla necessità di garantire il futuro delle nuove generazioni.

il nuovo

ed anima al Paese. Inoltre occorre ridare dignità a chi ha perso il posto di lavoro affinché non si senta solo, ma percepisca la presenza dello Stato al suo fianco. Questo STATO COSTA TROPPO E ANCOR PEGGIO SPRECA I NOSTRI SOLDI! il nuovo ASSEMBLEA LEGISLATIVA MARCHE

Ora tutti vogliono fare liste civiche...

Precursore o veggente sta di fatto che vent'anni fa ho fondato la prima lista civica nelle Marche ed oggi é la più longeva. Molti ci davano per illusionisti, altri con pochi anni ancora di vita eppure oggi tutti i massimi schieramenti partitici vogliono fondare liste civiche per arginare la perdita di consensi elettorali. Ma la costituzione di liste civiche calate dall’alto poco hanno a che fare con l’originalità di quelle che invece partono veramente dal basso. Assemblearismo, puntare tutto sul programma e non sugli schieramenti, mettersi in discussione sempre, sono delle prerogative che solo le liste civiche nate dalla base di cittadini di una comunità possono avere e non certamente schieramenti messi in piedi al momento delle elezioni, solo per dare una sensazione di ritiro della politica tradizionale e una maggiore apertura all’intera comunità interessata. Per fare un movimento vero di liste civiche e' molto faticoso, richiede sacrificio, necessita di un lavoro costante sul territorio, vicino al cittadino e vero spirito di servizio.... non è per tutti.

Aiutare le famiglie in difficoltà

Bisogna aiutare le famiglie che non riescono a pagare acqua, luce, gas e spese scolastiche per i figli in questo frangente temporale tagliando tante altre spese che invece sono superflue o voluttuarie. In questa direzione mi attiverò per quello che posso.

Un progetto per battere la micro-criminalità

La recente ondata di furti in abitazioni che si è consumata in molte

zone della città di Osimo ha messo in giusto allarme la nostra po1)Riforma fiscale per risolvere che chiede a gran voce di essere tutelata e salvaguardata definitivamente il fenomeno dell'evasione polazione, dalla criminalità. E’ necessario dunque mettere immediatamente in 2)Taglio dei finanziamenti ai partiti atto una serie di misure e provvedimenti che consentano alla nostra comunità cittadina di reagire in maniera ferma e chiara all’avanzare e dei vitalizi-pensioni dei politici questo preoccupante stato di cose. Cosa fare? Innanzitutto serve 3)Sostegno all'istruzione, ricerca, al merito di un ulteriore rafforzamento del ruolo e dell’azione delle Forze deled alle idee e riduzione delle l’Ordine su tutto il territorio comunale. Ma ciò non basta: bisogna inspese militari fatti mobilitare altre componenti. In tale ottica, penso al varo di un 4)Agevolazioni per progetto ampio e articolato, che partendo dall’impiego di volontari utilizzati in opera di vigilanza capillare, e passando attrachi assume a tempo anziani, verso convenzioni private in grado di mobilitare nell’azione di preindeterminato venzione privati e famiglie, porti poi a un nuovo patto che 5)Taglio di tutte le coinvolgendo tutti i Sindaci dei Comuni della Valmusone - metta in essere una sinergia tra le diverse Polizie Municipali; sinergia che, Province coordinata dalla nostra Prefettura possa essere subito allargata alla 6)Taglio del 50% Polizia di Stato, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza. Solo così dei Parlamentari potremo riuscire ad evitare che il nostro territorio si trasformi in un’area di caccia per la malavita. 7)Revisione del welfare,aumento No allo smantellamento del Tribunale di Osimo delle pensioni mi- Se accettiamo lo smantellamento silenzioso del Tribunale di nime a discapito di Osimo, che già inizia con il trasferimento dell’attività dei decreti quelle d'oro o baby ingiuntivi, significa che rinunciamo, prima che sia disposto obbligatoriamente, a difendere il ruolo delle istituzioni giudiziarie sul 8)Revisione completa territorio. Si dovrebbe invece intervenire di più e meglio sull’ordelle pensioni d'invalidità ganizzazione e la gestione delle risorse umane, per cui ho chiesto 9)Vendita di tutti gli immo- che venisse aperta anche una interrogazione/interpellanza parlamentare. I primi ad opporsi devono essere gli operatori professiobili statali dismessi nali ed i comuni interessati. 10) Rilancio del turismo con sgravi a chi inve- La viabilità all’Aspio: un insulto alla sicurezza anni il Comune di Osimo ha provato a presentare una progetto che freste nel Bel Paese Da nasse la velocità nella zona. Ha fatto abbattere una casa per realizzare Con questi interventi si potrà continuare ad investire sui giovani e sulle esperienze di quelle generazioni che hanno dato cuore

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una rotatoria proprio nei pressi del negozio - tabacchi, ma non vi è stata la dovuta autorizzazione. Così come quello di mettere dei speed check o semafori lungo la discesa che porta da San Biagio all’Aspio. Il rammarico si accompagna al pericolo degli incidenti anche gravi che ricadono sulla popolazione, come quelli di questi giorni di cui uno anche mortale. E' assolutamente necessario che la Provincia autorizzi la rotatoria tra via Edison e via d’Ancona per rallentare la velocità.


DALLA SALA GIALLA

La parola al Presidente del Consiglio Mirco Gallina

DARE SPAZIO AI GIOVANI Con il mese di novembre il Consiglio Comunale è stato chiamato a dibattere e appro-

vare l’Assestamento Generale del bilancio di previsione 2012, punto di estrema importanza per il futuro della nostra comunità. E’ con autentico piacere che desidero sottolineare come la discussione di questo importantissimo atto, seppur nella chiara distinzione dei ruoli di maggioranza e minoranza, si sia tenuta in un clima di confronto fatto soprattutto di consapevolezza e di collaborazione. E, in questo critico momento, è determinante ricercare la massima coesione per non disperdere le purtroppo minime e sicuramente insufficienti potenzialità finanziarie a disposizione dei Comuni. Nel concretizzare questo mio pensiero, vorrei rilanciare un progetto che ritengo debba essere attentamente analizzato e sviluppato, come la riconversione degli spazi attualmente occupati dagli uffici del Giudice di pace e dal Tribunale presso l’ex San Carlo. Seppur indignato dalle scelte del Governo centrale di ridurre le sedi dei Tribunali e dei Giudici di Pace per fare minor spesa, senza pensare che poi tali riduzioni creeranno disagio ai cittadini, credo si possa prospettare come Amministrazione Comunale un progetto per utilizzare questi spazi cercando di ridurre, compatibilmente alle possibilità tecnico operative e logistiche, l’importante voce di spesa che attualmente il Comune sostiene per immobili in affitto (circa 200.000 euro/anno) per reinvestirla in progetti a sostegno alle famiglie e di sviluppo del lavoro giovanile. Per quanto riguarda il lavoro giovanile credo, che con un minimo di impegno finanziario e con appositi protocolli da sviluppare con la realtà scolastica osimana e non solo, si possano attivare percorsi mirati di inserimento e di apprendimento al lavoro. Tale iniziativa risulterebbe importantissima sia per i giovani che così conoscerebbero concretamente la realtà produttiva e operativa delle aziende, sia per le aziende che potrebbero sviluppare nuove idee o possibilità di mercato usufruendo delle potenzialità offerte dagli istituti scolastici con appositi studi indirizzati alle rispettive necessità. Sostenendo la collaborazione tra aziende e scuola, è già stato dimostrato, si avvia un percorso virtuoso che oltre che premiare i giovani che si impegnano e hanno le capacità, permette alle aziende di vincere la sempre più dura sfida dei mercati. Con questo auspicio di convinta possibilità di uscire dalla crisi, colgo l’occasione per porgere i miei più sentiti auguri di un Santo Natale e di un sereno 2013, anno di una nuova concreta ripresa di fiducia in un futuro che solo attraverso i giovani e la forza delle idee potrà essere migliore! CON GRILLO NON SI RISOLVONO I PROBLEMI Con Grillo non si risolvono i problemi: senza ombra di dubbio, l' Italia sta attraversando la più grande crisi politica ed istituzionale di sempre. Basti pensare che i partiti che siedono in Parlamento, incapaci di riformare il Paese in un momento così delicato e difficile come l’attuale, sono dovuti ricorrere ad una classe dirigente esterna che sta cercando di fare, in pochi mesi, il lavoro strutturale che avrebbe dovuto fare la politica (e i politici) dal ’90 ad oggi. In questo contesto sono nati movimenti politici, virtuali, come quello di Grillo, che non brillano di luce propria ma che sono diventati forti e importanti solo per essersi schierati con la voce del “contro” e per aver utilizzato slogan anticasta ad effetto. La politica sana, quella che le persone, compreso il sottoscritto, cercano non è questa: non è una politica distruttiva del contro tutto e tutti e degli slogan. Siamo tutti d’accordo che la vecchia politica va rottamata (per usare una parola che va di moda oggi): per farlo si deve ripartire dal basso in un clima nuovo e propositivo di confronto, non virtuale, ma fatto tra persone civili che collaborino per uno stesso fine, un movimento nuovo composto da amministratori locali che toc-Daniele Cappanera cano quotidianamente con mano i problemi veri della gente. Con l’occasione invito i cittadini, soprattutto i ragazzi, che credono come me nel movimento civico e nel confronto, a candidarsi o ad andare a votare per le elezioni che ci saranno entro fine anno per il rinnovo dei Consigli di Quartiere osimani.

LISTE CIVICHE: UN MODELLO VINCENTE E’ passato più di un decennio e le liste civiche osimane finalmente hanno avuto ragione sulla situazione politica attuale in Italia. I promotori avevano intuito anni or sono che non era questo il modo di governare. Questo mi fa riflettere perchè come si evolve il pensiero del popolo anche la politica ha bisogno di rinnovarsi. Questo è un discorso molto importante e sicuramente non è di mia pertinenza, ma come appartenente ad una lista civica posso permettermi di dire che i promotori qualche decennio fa hanno visto giusto. I partiti locali ci attaccarano in ogni modo, da quello personale a quello politico, ma il loro modo di pensare dall' alto non gli permettera' mai di arrivare dove le liste civiche arrivarono. Il sentire le esigenze dei cittadini, il confrontarsi in modo costruttivo è sempre stato uno dei principi cardine delle liste civiche. Adesso improvvisamente i partiti locali si coalizzano in movimenti e non subiscono più il controllo dell'alto. Per cui mi viene da dire in tutti quest anni dove siete stati, mentre noi eravamo aspramente criticati. In Italia queste crisi politiche cicliche ci hanno dimostato che c' è bisogno di pulizia e di ripartire con nuovi visi e ideali. La dimostrazione piu' evidente c’è stata con l'avvento dei grillini. A livello nazionale è vero che l'Italia ha bisogno di cambiare e rinnovare ma la situazione locale è molto differente. Le liste civiche hanno sempre ascoltato il cittadino e cercato di accontentarlo, ma in questo momento im- Emanuele Carpera pegnarsi anche economicamente per poter dare un semplice servizio è molto difficile e addirittura in alcuni casi impossibiletanto che in alcuni casi i funzionari comunali e la giunta sono costretti ad evoluzioni circensi per garntirli alla cittadinanza. Questa è una riflessione per dire che ad Osimo qualcuno ha visto in maniera lungimirante ed il tempo ci ripagherà per tutto.

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UN SOGNO DIVENTERÀ REALTÀ E’ Ora.Non parlerò di Politica. Essendo stato sollecitato a non parlare della costituenda Banca di Osimo, parlerò di quello che mi pare e, come dice sempre mia madre, nel dubbio, parla del Tempo... Per cui accetterò il consiglio. E’ quasi Dicembre. In Dicembre entra l’inverno e si compie l’anno cosiddetto Gregoriano. Quest’anno, secondo alcune Tradizioni, si compiono per così dire… anche “i tempi”, perché oltre al ciclo solare delle stagioni e degli anni, se ne chiudono altri di cicli, ben più ampi, il cui fluire è scandito dal ticchettio del grande orologio cosmico della precessione degli equinozi. Per i Maya nel 21 Dicembre 2012, nel solstizio d’inverno, sembra chiudersi il “grande computo” con il 13° B’ak’tun, un grande ciclo di oltre cinquemila anni, il cui inizio ebbe la luce nel 3113 a.C. Sto andando a memoria, per cui vi prego di controllare poi tutto su Wikipedia… Processionalmente invece, il Sole, dopo esser sorto per 2160 anni nella costellazione dei Pesci, lentamente, è sconfinato “ora”, si fa per dire, nell’Acquario: il circa in questi casi è più che d’obbligo. Per i Veda siamo al volgere del Kali Yuga, L’età del Ferro, iniziata tradizionalmente oltre seimila anni fa. Questa é l’età buia, delle divisioni e del capovolgimento, (e credo lo vediamo bene tutti), ultima di quattro età chiamate Dvapara, Treta e Satya Yuga. Questi cicli, queste Età, definite nel periodo classico occidentale, del Bronzo, dell’Argento, dell’Oro, compongono, secondo la dottrina indù, il Manvatara, o ciclo di Manu, della durata di “circa” 64.800 anni. Nel Kali Yuga siamo nel periodo più oscuro Marco Riderelli e per molti versi difficile, per via che abbiamo perso, per così dire, l’orientamento… ma il Cielo e le Scritture sono appunto lì per ricordarcelo, non appena ci viene voglia di ritrovarlo. Di questi “tempi” , se ci è consentito, di Tempi e di Cicli se ne chiudono diversi, che ovviamente nelle varie Tradizioni non sembrano tutti “collimare” con un’ora ed un giorno precisi, ma con un “epoca precisa” sembra di sì, e pare proprio che vi siamo nel bel mezzo; quanto “al giorno e l’ora”, dice il Figlio, solo il Padre lo sa… Anche nel “nostro” Vangelo, per chi non se lo ricordasse più, Gesù parla di questi “ultimi Tempi” e dei “Segni” i quali, come il Fico che mettendo le foglie indica che l’Estate è vicina, così questi indicano il volgere finale di un’Era, ed il conseguente inizio di un’Altra, tradizionalmente segnata dalla seconda venuta di Cristo. Nella Bagavad Gita, Krisna dice ad Arjuna: - Ogni volta che la Legge decade e la licenza tende a trionfare Io mi manifesto. - E’ perentorio e non si può negare che questa sia un’età assai “licenziosa”… Certo per qualcuno forse era meglio che avessi parlato di politica. Per molti altri questi sono solo “tempi duri e difficili”, per altri ancora, spero comprendano che questi tempi andrebbero solo “letti meglio” e vissuti più consapevolmente, a tutti i livelli, sia con se stessi che con gli altri.Ma più che vivere, “siamo vissuti” da questa “giostra quotidiana” e a certe cose non ci badiamo proprio più, o se ci badiamo, solo il sabato dalle sei alle sette salvo imprevisti. I tempi richiederebbero un ben altro atteggiamento e sforzo, soprattutto interiori, ma siamo tutti attenti agli atteggiamenti altrui e a “fare”continuamente, che si finisce per non avere più né le forze né il tempo, per “Essere” . Questi saranno i tempi più duri di sempre, perché così, che ci piaccia o no, è Scritto. Ma, come si dice, dovranno pur venire tempi difficili per il bruco, se la farfalla vuole volare… Mi domando come, nel nostro piccolo osimano, affronteremo la metamorfosi. Di certo Avximon non è esclusa dalla “Ruota dei Tempi”, nemmeno se fa ricorso al TAR… Chi pensò Osimo, molti secoli orsono, conosceva bene il corso del Sole, e secondo il Suo corso la fondò e la dispose. Oggi ci vorrebbe almeno il parere della Provincia, della Soprintendenza, e due passaggi in Consiglio, prima di tentare di metter tutti d’accordo. Chissà se avremo tutto questo tempo prima di dare avvio al Cantiere del Cambiamento? Invece di continuare a strisciare freneticamente ogni giorno, dovremmo fare come la crisalide che, salda in un punto preciso, può ritrovare finalmente se stessa e spiegare di “nuovo” le ali. Quando è ora, il bruco lo sa, ed anche l’orsa”, quando è ora, cerca un angolo riparato dove dare alla luce il suo cucciolo… Solo l’uomo, ha la libertà e la disgrazia di fregarsene, proprio perché in fondo, figlio di quel Padre che, tutto può e tutto gli concede, ma cui alla fine però, tutto ritorna.Due modi, dicono in oriente, ci sono per attraversare la “costellazione del Sole”e raggiungere il Divino, il primo quello dell’asceta che realizza l’unità Yogica, il secondo è quello del guerriero che muore sul campo di battaglia, compiendo il proprio Dharma, con la faccia rivolta al nemico…Occorre qui sottolineare che il “vero nemico” risiede in noi e non altrove, per non essere fraintesi, e dobbiamo altresì comprendere che costui ci domina, assumendo tutte le mutevoli forme del nostro ego, sia individuale che collettivo. Mi domando se le “anime giovani” osimane, questo già lo sappiano o no, e cosa ne pensino, non del passato o del futuro, ma del presente, e in che modo vogliono affrontare, non il domani, ma l’oggi. Se intendono scoprire chi sono realmente, o se preferiscono scegliere la strada dello struzzo, che, al buio, aspetta che le cose accadano… Non penso siate così, per lo meno moltissimi di voi. In questi “ultimi tempi” la consapevolezza nel figlio o nella figlia spesso è superiore a quella dei genitori, i quali presi dalla crisi ed accecati dalle contingenze, si dimenticano, nella frenesia quotidiana, sia di voi, ma ciò ch’è peggio, anche di loro stessi. “Ritroviamoci” perciò in queste “difficoltà moderne” che, come abbiamo visto, non sono affatto “nuove” e direi fin troppo annunciate. Siate pronti e abbiate Fede, che inizia l’ultimo atto. Dice Krsna ad Arjuna che nutre ancora dubbi su quale sia la “giusta azione” da fare: - Ugualmente equanime nel piacere e nel dolore, nel guadagno e nella perdita, nella vittoria e nella sconfitta, preparati a combattere; in tal modo non potrai commettere errore.

ENERGIE RINNOVABILI TRA SICUREZZA E TUTELA AMBIENTALE Pochi di noi sanno che ad inizio novembre è pervenuta la classifica del “Campionato italiano delle energie rinnovabili”, concorso promosso niente poco dimeno che da Legambiente con Sorgenia e GSE, con la finalità di raccogliere dati nazionali sulla diffusione degli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e solare termico, ebbene solo tre città marchigiane si sono inserite in questa classifica, Ancona terza classificata tra i grandi comuni, Osimo ottava tra i comuni medio grandi e ottava Castelfidardo tra i comuni medi. Ovviamente questo dato, oltre ad evidenziare una capacità imprenditoriale notevole e innovativa del nostro territorio, rappresenta anche un grande successo se si considera la finalità degli impianti e il lavoro creato per la loro realizzazione, ma al tempo stesso se valutiamo l’impatto ambientale di quelli a terra siamo contrariati dalla deturpazione del paesaggio agricolo e dallo spreco di terreni produttivi e certamente la discussione tra sostenitori e contrari meriterebbe lo svolgimento di un’altro campionato, in quanto entrambe le fazioni hanno le loro ragioni. Ma per quanto si voglia discutere dei concetti di estetica del fotovoltaico, ben altre considerazioni si devono fare in merito agli impianti di biomasse o di biogas, le cui autorizzazioni sono rilasciate dalla Regione in ottemperanza ad una normativa nazionale che assegna il massimo dell’incentivo ad impianti di proGraziano Sabbatini duzione fino a 1 megawatt. Considerando che per alimentare un impianto di questa potenza occorrono 300 ettari di terreno agricolo, ci rendiamo subito conto della ricaduta che ci sarà sulla produzione agricola se questo genere di impianti non venisse limitato, oltre al fatto che non sappiamo ancora come il territorio riesca a smaltire i residui della produzione soprattutto in quei casi di impianti vicini tra loro. Anche in questo caso, come per gli impianti fotovoltaici a terra, il buonsenso avrebbe dovuto suggerire ai legislatori soluzioni diverse, in particolare per le dimensioni degli stessi, ma queste sono le regole e le amministrazioni si devono adeguare, oltretutto queste autorizzazioni non rientrano nelle possibilità di veto dei comuni, i quali possono solo intervenire sulla questione costruttiva imponendo prescrizioni progettuali migliorative dal lato della sicurezza della viabilità o di mitigazione dell’impatto visivo, come ha fatto la nostra amministrazione. Alla luce di queste considerazioni è evidente che il territorio dovrà essere considerato sempre più un bene da salvaguardare e tutelare preservandolo, nel rispetto dei diritti dei legittimi proprietari che operano nell’ambito della legge, (anche se non la si condivide ), diventa allora fondamentale vigilare per tutelare il futuro e la salute di chi vive e opera negli stessi luoghi, prevedendo e perseguendo ogni possibile situazione che possa sfociare in criticità e pericolo. Sappiamo benissimo che esistono vari organi di controllo ambientale: Forestale, Arpam , Polizia Municipale, Carabinieri e uffici tecnici, ma riteniamo che l’attenzione e la presenza continua di chi vive nel territorio possa dare un supporto in termini di vigilanza prezioso, puntuale e immediato nelle segnalazioni. Per fare questo il consiglio comunale del 13 giugno ha stato dato mandato all’amministrazione comunale di creare un organismo di controllo della città, in altre parole un comitato per la sicurezza del territorio con la specifica mansione di monitoraggio del funzionamento e della salubrità degli impianti di produzione che usano le biomasse ma all’occorrenza anche altro, praticamente tutto quanto possa creare pericoli per la salute e per il territorio. Sarà inoltre una possibilità concreta di coinvolgimento dei cittadini che diventano parte attiva nel vigilare su temi come la sicurezza e la salute dell’ambiente e di tutti noi , questo sarà anche uno stimolo per i gestori degli impianti a non abbassare la guardia sulla perfetta funzionalità degli stessi e dell’efficienza dei vari sistemi di sicurezza, lavorando con professionalità e correttezza nel rispetto delle norme, perché quando si parla di salute la prevenzione è sempre la migliore medicina.

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TRIBUNA APERTA

AUGURO UN ANNO MIGLIORE A TUTTI GLI OSIMANI

Desidero utilizzare questo breve spazio semplicemente per rivolgere gli auguri di Buon Natale più cari e sinceri a tutti gli osimani. Per fare questo non servono versi o rime, semplicemente sentimenti di vicinanza e condivisione in questa fase storica tanto particolare, che sembra rimettere in discussione un progresso in costante crescita lineare. Già Leopardi nella prima parte dell’Ottocento aveva messo in guardia da coloro che credevano nelle “magnifiche sorti e progressive”, ricordando che non esiste progresso che non sia capace di fare i conti con una Natura che in un batter d’occhi ci può riprendere ciò che in decenni si è costruito. Spero che questo nuovo anno serva a tutti gli amministratori per capire che la vera sfida del futuro riguarda le politiche ambientali e culturali: questo vale per tutti i popoli del mondo, ma forse ancor di più per il nostro Bel Paese e quindi per la nostra Bella Osimo. Siamo in una fase in cui occorre modificare i paradigmi con cui si è interpretata la realtà per troppo tempo. Siamo in una fase in cui occorre che ognuno esca dal proprio piccolo guscio e dia il proprio piccolo contributo alla creazione di un paese nuovo, evitando di concedere deleghe in bianco ai politici di turno. Essi, e quindi anche io, dobbiamo continuamente essere messi in condizione di operare al meglio, e ciò può avvenire anche grazie ad una partecipazione attiva da parte della Argentina Severini società civile. Allora auguri di cuore a tutti, perché “libertà è partecipazione”. Buon Natale!! CHIUSURA DEGLI UFFICI DEL GIUDICE DI PACE Lo scorso novembre, il Comune di Osimo ha

perso un’ulteriore occasione che segna, purtroppo, il continuo e costante declino della nostra città sotto la guida degli esponenti delle liste osimane. La miopia dell’amministrazione comunale del sindaco Simoncini è purtroppo ancora prevalsa in Consiglio Comunale, malgrado la decisa opposizione del PD che ha fatto appello per il bene della città, richiamando equilibrio e buon senso.. Ma andiamo ai fatti. Entro metà novembre il Comune , alla luce di un recente provvedimento, doveva pronunciarsi sul mantenimento o meno, nella nostra città, dell’ufficio del Giudice di pace che, tra l’altro, ha un mandamento che ricopre anche i comuni di Castelfidardo, Loreto, Filottrano, Polverigi, Agugliano e Offagna, e, che quindi riaffermava, in modo indiscutibile, il ruolo capofila comprensoriale di Osimo. Adducendo motivi di costi e scaricando la colpa sulla mancata disponibilità a dare un contributo economico da parte degli altri comuni, il Sindaco ha così proposto al Consiglio Comunale di approvare una delibera contraria al mantenimento in città del suddetto ufficio, che è stata poi approvata grazie all’apporto di voti delle Liste “Simoncini&Latini”. I costi difatti sono in realtà poco rilevanti o quantomeno non corrispondono a quanto stimato e richiesto agli altri comuni Paola Andreoni di condividere in quanto l’edificio è di proprietà comunale così come gli addetti sono dipendenti comunali. Del resto appariva chiaro che per altri comuni che non sono sede dell’ufficio la scelta di Osimo o di Ancona era assolutamente indifferente, e del resto era utopistico solo pensare di convincerli a corrispondere contributi per l’affitto di una struttura del Comune di Osimo. Se solo il Comune di Osimo avesse considerato la questione con avvedutezza e con un minimo di prospettiva avrebbe potuto alla fine salvare la sede di un ufficio giudiziario, la cui permanenza non poteva essere vista solo come un possibile problema di presunti, ma non reali, costi, ma al contrario come il continuare ad avere una risorsa ed una opportunità per la nostra città. L’opportunità innanzitutto di continuare ad assicurare al nostro territorio un importate presidio di giustizia e di sicurezza a tutela dei diritti dei cittadini pur sempre nella consapevolezza degli stringenti vincoli di bilancio del Comune. L’opportunità in termini di prestigio e di servizio nei confronti dei cittadini che ora dovranno invece recarsi in Ancona per avere giustizia. Un’opportunità per porre le basi della salvezza alla sede distaccata del Tribunale il cui destino definitivo è appeso, come quello di tutte le altre sezioni distaccate italiane, ad un pronunciamento di incostituzionalità della Corte Costituzionale che qualora rilevasse la fondatezza alle eccezioni proposte, consentirebbe la permanenza in Osimo del Tribunale. Un’opportunità per tutto l’indotto in termini di lavoro, ed occupazione che deriva dall’esistenza di uffici giudiziari in città. Il Sindaco Simoncini ha invece definitivamente rinunciato all’idea di vedere la nostra città sede di un ufficio giudiziario, sovvertendo in tal modo , una decennale tradizione. Il paradosso addirittura potrebbe quindi essere che, un domani, resti aperto, ad Osimo, il Tribunale e si chiude invece l’Ufficio del Giudice di pace, con conseguenti disservizi e disagi per tutti gli operatori e, non da ultimo, con l’impossibilità per il Comune di riconvertire i locali della sede attuale del Giudice di Pace adibendoli ad altre funzioni pubbliche, la cui presenza sarebbe incompatibile con quelli del Tribunale. Purtroppo questi sono i risultati della politica delle liste “Simoncini&Latini” che da ormai quasi due decenni amministra Osimo, e che, passo dopo passo, giorno dopo giorno, stanno riducendo Osimo una succursale di Ancona, facendogli perdere il prestigio che merita, frutto di lunghe tradizioni. Oggi con amarezza, gli osimani sono testimoni di quanto sta succedendo in città. p.s. notiamo con piacere che il Sindaco legge gli articoli del capogruppo del PD, ancor prima che il giornale 5 Torri arrivi alle case degli osimani al punto da riuscire a citare e contraddire, ma senza contraddittorio, le prese di posizione di Paola Andreoni. Che Simoncini legga gli articoli vuol dire, al di là di quanto afferma pubblicamente, in realtà ha considerazione delle proposte del PD al punto da prenderne spesso e volentieri le idee per farle diventare poi proprie. Quello che però non è corretto è che lo stesso eserciti il potere non solo di lettura preventiva ma anche quello di contraddire in assenza di contraddittorio.Sarà quindi bene che Simoncini copi anche questa idea e così imparerà a comportarsi nel pieno rispetto delle regole democratiche. Abbia il coraggio di affrontare di persona chi non la pensa come lui e non si nasconda dietro editoriali scritti nelle segrete stanze del potere.

Flavio Cardinali

LA POLITICA CHE NON VORREI Poche settimane fa si è votato in America.E’ stata una campagna elettorale dura, ma poi come sempre alla fine tu sei il mio presidente e io il presidente di tutti. Bravi! A Osimo purtroppo non succede così. Da consigliere comunale pensavo di essere utile, ma forse mi accorgo di non poterlo essere. Mi si tratta come uno di un altro comune, mai interpellato, mai avvisato dalla giunta su eventi, o incontri, o decisioni riguardanti anche la mia zona. Da tempo sono il solo consigliere rappresentante della zona confinante con Polverigi. Solo per apparire si chiama sempre gli altri che chiaramente sono in maggioranza. Ho proposto a suo tempo di trovare il modo di poter far posteggiare gli abitanti al centro della mia frazione. La cosa non era difficile, ma forse proprio perchè proposta da me, dopo tanto tempo mi è stata data da un assessore una grande spiegazione con due lettere “NO”. Eppure io non ce l’ho con nessuno, anzi qualcuno, e cito il presidente del consiglio comunale Mirco Gallina, svolge secondo me in modo imparziale il proprio compito. Non mi piace invece ultimamente il sindaco, che lo dovrebbe essere di tutti i cittadini e di tutti i consiglieri. A proposito, se si vuole montare il famoso albero tecnologico è ora di cercare qualcuno che lo sappia fare e non aspettare le feste. Forse allora qualcosa mi ricordo e sono utile anche io. Sempre con un po d’ironia saluto tutti aspettando tempi migliori, ma a volte dipende anche da noi. 30


Non si è mai vecchi

finchÊ si è giovani nel cuore. Auguri!

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