VOLCEI OGGI N. 10 (dicembre 2010)

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Comune di Buccino Provincia di Salerno

DIRETTORE EDITORIALE Pasquale Via pasqualevia@libero.it DIRETTORE RESPONSABILE Lucia De Cristofaro direttorevolceioggi@gmail.com CAPOREDATTORE Umberto Nitto caporedatorevolceioggi@gmail.com REDATTORI Mario Chiariello Amedeo Calella Alessandra Giglio Angela Sacco Nicola Solitro Manuela Cariello Katia Trimarco IN QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO Jero Diez Mara Palumbo Natalia Fernandez Garcia Annapaola Nitto Michele Trimarco Geppino Nitto Maria Antonietta Comitangelo Mariateresa Conte Vito Russo Maria Teresa Zitarosa Diego Basta STAMPA Vigepa.com info@vigepa.com Autorizzazione Tribunale di Salerno n°014 del 19 febbraio 2009

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SOMMARIO Dicembre 2010

Editoriale Buccino Oleiros Feriae Volceiane Denny Mendez Tributo Ligabue Festa dell’Olio Settimana della Cultura Presidente della Repubblica FAI Salerno Eco Volcei Il Personaggio Vescovo Moretti Anniversario Museo Gemellaggio Hofheim Pesca di beneficenza Biodiversità Giovani Imprenditori Piano di Zona Pellegrinaggio al Santuario di S. Gerardo Tradizioni di Natale Volcei’s Book “Per non dimenticare” Volcei’s Book Editoria Coppa del Re I° Categoria Beach Volley Onoreficenza Maresciallo Giuseppe Caputo Scopri “il particolare” Ricette e proverbi Delibere

pag. 3 pag. 4 pag. 8 pag. 10 pag. 11 pag. 12 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 14 pag. 16 pag. 18 pag. 19 pag. 20 pag. 22 pag. 25 pag. 26 pag. 28 pag. 29 pag. 30 pag. 31 pag. 32 pag. 36 pag. 37 pag. 38 pag. 39 pag. 41 pag. 55 pag. 56 pag. 53


EDITORIALE

Emergenza, una parola sentita troppe volte Usare la parola “pianificazione” al posto di “emergenze” di Lucia De Cristofaro Ognuno di noi nel mese di novembre appena passato, non ha potuto evitare di ritornare con la memoria a quei terribili momenti che trent’anni fa ci videro protagonisti di uno degli eventi più nefasti che ci potesse colpire: il terremoto. Chi troppo giovane per averlo vissuto di persona, di sicuro ne ha ripercorso la tragicità attraverso i racconti dei padri o dei nonni. L’imprevedibilità del terremoto rende tutta l’Italia possibile vittima dell’evento,ricordiamo quello dell’Aquila di appena un anno e mezzo fa, ma la, purtroppo, prevedibilità della indifferenza che i territori a rischio continuano ad avere, nonostante le richieste di attenzione da parte delle amministrazioni locali, quella indifferenza fa sì che noi tutti si diventi vittime “predestinate”. Personalmente in tante, tantissime, troppe occasioni, ho sentito, e continuo a sentire, la parola “emergenza”, come se essa potesse essere una scusa per le cose non fatte e per quelle mai messe in programma. Emergenza rifiuti, che se nella fatiscenza colpisce solo Napoli, nella sua interezza organizzativa coinvolge tutta la Regione; emergenza alluvioni, decine sono ormai i comuni campani in pericolo per le frane e che periodicamente si allagano (la soluzione trovata in alto loco? Dotare la popolazione di sacchi di sabbia da mettere davanti a negozi, portoni e altro per arginare l’acqua e…basta); emergenza criminalità, sentita di sicuro più nelle grandi città, ma che allunga spesso la sua mano anche in provincia, giusto per stare più tranquilla e di sicuro insieme cari lettori potremmo continuare questo breve elenco di “emergenze”. Quando smetteremo di ragionare solo di emergenza? Quando si inizieranno a fare le giuste scelte politiche per una giusta gestione dei territori? Quando si inizierà a capire che fare gestione integrata è una mossa necessaria, saggia e intelligente? Usare la parola “pianificazione” al posto di “emergenze” è una sfida improrogabile, concreta e fondamentale per il nostro paese Italia, che implica anche una diversa possibilità per i paesi interni come Buccino. La sfida ha

bisogno di scelte strategiche su vari ambiti istituzionali e culturali con innovazione, sviluppo tecnologico e imprenditoriale, sinora anche poco immaginato. E’ questo che chiediamo come regalo di Natale, speranzosi che il nuovo anno porti non solo serenità a tutti, ma anche il rispetto dei diritti di tutti. Buon Natale amici lettori e Felice Nuovo Anno a tutti voi.

di Pasquale Via Sono trascorsi trent’anni da quel 23 novembre 1980, quando alle ore 19,34, mentre in Italia e a Buccino il popolo sportivo godeva come sempre dell’appassionante sfida calcistica tra Juve ed Inter, nei nostri territori la terra tremò fortemente, procurando morte e distruzione. Insieme alle perdite umane e alle tantissime abitazioni distrutte e danneggiate fu scompaginato il tessuto sociale di tanti paesi delle province di Avellino, Salerno e Potenza, tra cui anche Buccino. Il ricordo di quei terribili momenti è sempre vivo e ancora oggi le scene raccapriccianti di crolli e di persone che cercavano la salvezza scorrono davanti agli occhi sempre con la stessa drammatica realtà. Fu un violentissimo terremoto che segnò la fine di un paese che fondava la sua struttura sociale, culturale ed economica sui valori e sulle risorse derivanti della civiltà contadina e artigiana. In questi anni la struttura urbanistica di Buccino è stata ricostruita al 90%, ma in tanti ci chiediamo in che percentuale siamo rimasti ancora buccinesi…..? Auguri a tutti di un felice S. Natale e di un sereno e prospero Anno Nuovo. Cordiali saluti

AUGURI ALLE CITTA’ GEMELLATE

Corinto - Hofheim - Oleiros

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SCAMBI CULTURALI

DA OLEIROS A BUCCINO: DOPO 10 ANNI IL RITORNO NELL’ANTICA VOLCEI Con il Sindaco Angel Garcia Seoane e Maria ______, 45 ragazzi e i loro accompagnatori ospiti delle famiglie buccinesi di Jero Díez I viaggi ci rendono migliori per definizione, perché da questi ne estraiamo sempre esperienze che ci aiutano a crescere. Però non tutti nella stessa misura… Responsabile: Vorrei che accompagnassi un gruppo di ragazzi a Buccino. Jero: A Buccino???!! Responsabile: Sì. Si trova nel sud Italia. Jero: Quanti ragazzi sono?Responsabile: sui quarantacinque.Jero: quanti giorni?Responsabile:…10 giorni.Jero: e quando?Responsabile: Parti la settimana prossima.Jero: Ma non posso… ho molto lavoro qui, non conosco il gruppo, non conosco il luogo, né la programmazione…, il mio italiano si riduce semplicemente nel dire “ragazzi” e “buongiorno” e non so se ci sono altre difficoltà organizzative…Responsabile: Non ti preoccupare, io voglio che tu vada con loro…Jero: Va bene. Quando parte l’aereo? Responsabile: Ah l’aereo??!!Jero: HA HA HA AH AH…Mi chiamo Jero. E così cominciò quest’ avventura.. Il viaggio è un mezzo e un fine per l’apprendimento, e dovrebbe far parte obbligatoriamente del curriculum scolastico. I ragazzi di Oleiros non sapevano molto su Buccino e cosa avrebbero condiviso in quei 10 giorni. Erano contenti, eccitati, nervosi, impazienti e stanchi…siamo arrivati molto stanchi dopo due lunghi giorni di viaggio. All’accoglienza, il momento dell’arrivo è importante in tale situazione giacché si installano i primi impatti affettivi, non è stato carino essere 4

Angel Garcia Seoane - Sindaco di Oleiros

stanchi e frastornati, ma arrivammo così. È divertente e molto interessante vedere l’evoluzione dei rapporti tra i corrispondenti anche perché le condizioni di uno scambio non sono poche: - ragazzi che non conosciamo e con i quali non possiamo condividere nulla; - adulti con usi e costumi diversi, tenendo in considerazione che le relazioni tra adulti e ragazzi sono di per sé già difficili; - difficoltà di comprensione con una lingua straniera; - ambiente diverso; - poco tempo per adattarsi.

Questo momento di adattamento reciproco deve avvenire in poco tempo, per cui lo sforzo di ciascun individuo è enorme. Ed è qui che entra in gioco la capacità umana. Ma devo ammettere che le persone che hanno aderito all’esperienza sono state grandiose. I primi giorni, prima che ci si adatti, è frequente sentire frasi come: “Non capisco la mia famiglia”… “non mi sento partecipe”… “non capisco cosa vogliono che io faccia...”. Tutte queste difficoltà sono state superate grazie alla pazienza e alla gentilezza delle famiglie italiane e allo sforzo di adattamento che hanno mostrato i ragazzi di Oleiros. Giorno dopo giorno, cominciamo a capire di più, e i gesti lasciano spazio a parole timide e alle tipiche espressioni italiane.


SCAMBI CULTURALI

“I viaggi nella gioventù sono parte dell’educazione, e in vecchiaia, una parte dell’esperienza.” Questo processo naturale unito alle caratteristiche educative e culturali ci permette di venire a conoscenza di un sud d’Italia che alla fine ci ha conquistato assaporando pietanze tipiche quali pasta e pizza.

sono le persone. Possiamo parlare di Buccino, Pompei, Napoli, ma sarebbe banale, se non si unisce a tutto questo l’energia che ti trasmettono le persone con le quali si condivide il tutto. Questo è uno scambio. Dolce conquista, la Una “pillola” concen... considero lo cultura…. trata di vita differente scambio culturale che non basta prenderQuando non posla. come uno strumento siamo esprimere le Quanto più forte e fondamentale per crenostre sensazioni, i grande si suppone che are buoni cittadini... doppi sensi, utilizzare sia l’opportunità, più le nostre conoscenze effetto susciterà in te. linguistiche per relazionarsi, è in queQuanto più generose sono le persone sto momento che ci sentiamo indifesi e con le quali condividi questa esperienvulnerabili. za, maggiore sarà la crescita personaEd è proprio qui che dobbiamo sfor- le. zarci, cercare parole comprensibili ci costa tanto, ma è questo il momento Per questo il mio consiglio a tutte le evidente di crescita. persone che vorrebbero fare un’espeIn quei 10 giorni sono accadute tan- rienza del genere è che siano disposte a te cose, questo articolo si potrebbe capire…che siano sensibili e che diano trasformare in un elenco delle attività tanto... programmate…ma mi sembra seconQuesta esperienza, grazie alle persodario…l’essenziale è ciò che provoca ne che abbiamo conosciuto durante il la differenza tra i diversi impatti ini- nostro soggiorno, ci ha fatto crescere. ziali e l’emozione, l’affetto mostrato Siamo tutti, chi più chi meno, “malanel momento dei saluti. Lo scambio è ti” di ignoranza cronica e questo tipo di fatto di tanti piccoli momenti: il pae- esperienza porta in sé un antidoto che saggio…i sorrisi…gli scherzi...le visi- allevia la nostra malattia. Ci aiuta a cote culturali…il divertimento...gli sforzi noscere meglio noi stessi, individualper comprendersi…il pranzo…le di- mente e collettivamente, a confrontarci verse realtà…la normalità...l’affetto… con gli altri e avvicinarci a loro. però l’unico denominatore comune Per tutto questo, considero lo scam-

bio culturale come uno strumento fondamentale per creare buoni cittadini, e luoghi come Buccino, e i suoi cittadini ospitali e sensibili, gli scenari immemorabili dove aiutare a formare persone migliori del domani. I diretti responsabili che ci hanno aiutato in questa crescita sono persone straordinarie che sono diventate per noi “come di famiglia”: Pasquale, Davide, Mara, Annarita, Benny e tutti gli altri amici conosciuti nel nostro viaggio. La loro compagnia e le loro attenzioni durante la permanenza ci hanno facilitato, facendoci risultare grata l’ospitalità, essendo loro gli artefici dello scambio. Persone generose che si sono applicate affinché ci trovassimo bene. Mi dispiace dirvi che non lo avete fatto bene… anzi, avete fatto in modo che ci sentissimo più che bene. Grazie. Credo che in futuro questo scambio si debba approfondire e trasformarlo in un rapporto di continuo e reciproco apprendimento. Mi auguro che questo possa avvenire. Spero solo di restituirvi tutto l’affetto che ci avete dato quando verrete a Oleiros, il più presto possibile.

Vi aspettiamo amici

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SCAMBI CULTURALI

Lo scambio culturale Buccino-Oleiros Un’esperienza importante per la nostra vita

di Mara Palumbo Quest’estate il Comune di Buccino ha riproposto lo scambio culturale con la Spagna, e precisamente, con il Comune di Oleiros. Ho aderito ad entrambe le iniziative, ma quest’ultima è stata per me un’esperienza diversa, poiché vi ho partecipato attivamente. Essendo una studentessa universitaria di lingue, ho potuto comunicare direttamente con le Autorità spagnole, facendo da in-

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terprete . L’esperienza vissuta mi ha dato l’opportunità di relazionarmi con persone diverse e di utilizzare le mie conoscenze linguistiche, cercando sempre di essere chiara nella comunicazione. Allo stesso tempo mi sono divertita molto, ho accompagnato i ragazzi spagnoli nelle diverse escursioni ed insieme abbiamo trascorso delle piacevoli giornate. Questa esperienza mi ha dato tantissimo, facendo crescere e consolidare in me l’idea di continuare a studiare

Gruppo Folk “O Amanexo” di Oleiros

lingue. Quella fatta è una piccola prova di quello che, spero, sarà in futuro il mio lavoro. Queste iniziative sono fondamentali per noi ragazzi, ci aiutano ad aprirci e confrontarci con le diverse realtà e a rompere quelle frontiere invisibili dovute al pregiudizio. Infine, ringrazio l’Amministrazione Comunale per avermi dato questa eccezionale possibilità.


SCAMBI CULTURALI

DALLA GALIZIA IN CAMPANIA NEL CUORE DEL MEDITERRANEO Visitate le splendide località della Province di Salerno e Napoli di Natalia Fernandez Garcia Dopo due giorni di viaggio, facendo una tappa a Marsiglia, arriviamo a destinazione, dove i nostri corrispondenti italiani ci aspettavano emozionati. Il primo giorno, dopo aver fatto una ricca colazione all’italiana, abbiamo conosciuto la storia di Buccino, visitando il Museo e il Parco Archeologico, che mi hanno lasciato una sensazione indescrivibile. Durante il nostro soggiorno abbiamo visitato differenti luoghi interessanti come le “Grotte dell’Angelo” a Pertosa, di straordinaria bellezza, e

la famosa “Certosa di Padula”, una sontuosa costruzione di grandi dimensioni. Abbiamo visitato Paestum, con i suoi templi e il Museo allietati dalle spiegazioni di una guida turistica molto simpatica. Infine, abbiamo visitato la città di Pompei che, per me è stata la più interessante e spero un giorno di rivisitarla interamente; nel pomeriggio siamo andati a Napoli dove abbiamo visto e apprezzato la Galleria Umberto I. Abbiamo anche trascorso divertenti serate e ho avuto l’onore, insieme con le mie compagne dell’Associazione Culturale “O Amanexo”, di fare una piccola rappresentazione di musica popolare spagnola, per avvicinare an-

cora di più le due città “sorelle” Buccino-Oleiros. Abbiamo partecipato al fantastico programma culturale con le sue diverse manifestazioni e alla rievocazione storica. Abbiamo conosciuto persone stupende, che ricorderemo sempre e che speriamo di poter rivedere presto per dar loro la stessa meravigliosa accoglienza che hanno riservato per noi. Personalmente, questa è stata una delle migliori esperienze della mia vita e devo ringraziare il nostro Sindaco Ángel García Seoane per averci invitato, nonchè la mia famiglia italiana per la sua gentile ospitalità.

Napoli “Galleria Umberto I”

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EVENTI

Le Feriae Volceianae

Intensi momenti di spettacoli, cultura e riflessione di Annapaola Nitto Anche quest’anno a Buccino si sono svolte le consuete FERIAE VOLCEIANAE che hanno scandito l’estate 2010, rallegrandola con feste, spettacoli, danze e concerti di grandi artisti, ma prima di tutto hanno rispettato quello che è l’obiettivo precipuo dell’amministrazione comunale: organizzare manifestazioni all’insegna della cultura quale volano dello sviluppo di un territorio! Anche quest’anno le calde serate estive sono state cadenzate da un’alternanza di generi diversi, atti a soddisfare i più disparati gusti, dai più giovani agli adulti, dal genere teatrale classico a quello moderno, dai balli latino-americani al liscio. Anche quest’anno si è svolta la ormai storica “sagra della pasta” che ha restituito alle antiche stradine del centro storico quella vitalità e quella energia non riscontrabile nei giorni normali. Anche quest’anno non sono mancate le polemiche, ma si è trattato di critiche sterili, vuote e poco costruttive a cui non si è dato molto peso, per fortuna. Anche quest’anno i giovani organizzatori hanno dato prova di grande

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bravura e intelligenza, proponendoci spettacoli diversi, riuscendo in tal modo a coinvolgere un pubblico eterogeneo e numeroso e che fa dire:”Sono orgoglioso di essere un buccinese”! Le manifestazioni volceianae rientrano nella serie di eventi volti alla valorizzazione e alla promozione del Parco Archeologico urbano e del Museo Archeologico Nazionale dell’Antica Volcei. Protagonisti assoluti sono stati i colori del teatro, le emozioni della musica, i sapori del cibo, le suggestioni della storia, la sacralità dell’archeologia, leit-motiv della rassegna che ha preso il via il 1°Agosto con la messa in scena delle “Troiane”di Euripide, una rappresentazione del teatro classico su rielaborazione e adattamento di Antonella Parisi a cui hanno fatto seguito: il 5 Agosto “Il povero Pluto” con Denny Mendez, il 9Agosto la commedia “Na Santarella” con Antonella Elia . Le principali piazze del paese: P.zza Amendola, Municipio e Mercato, hanno fatto da sfondo scenografico alle tre rappresentazioni teatrali che hanno visto grande affluenza di pubblico. Il 2 Agosto Piazza San Vito ha ballato grazie all’evento “Danzando sotto le stelle” con i Campioni del programma televisivo di Rai 2 “Mattina in famiglia”; è stata poi la volta del gruppo “Croma Latina”, fantastico nel ricre-

Croma Latina

are uno scenario salsero dal titolo “Notti Latine” presso il Parco Pineta nei giorni 10-11 Agosto. Il rione Santa Croce ha ripreso vita nei giorni 7-8 Agosto grazie alla Festa dell’Olio extravergine d’oliva, di cui Buccino è un grande produttore; intrattenimento, folklore e degustazioni di prodotti tipici volceiani hanno allietato le serate. Nella splendida location del Chiostro degli Eremitani di St. Agostino, oggi Museo Archeologico Nazionale intitolato a Marcello Gigante, buccinese e insigne studioso delle antichità classiche e bizantine, si è svolta la mini rassegna “Le Mille e una nota – Teatro e musica”, inaugurata il 12 con l’esibizione di Gianluca Guidi artista poliedrico, che ha dimostrato, con i suoi più recenti consensi in teatro, di avere ereditato quel talento artistico che fu sia di suo padre Giorgio Guidi, noto come Jhonny Dorelli, nonché di Lauretta Masiero, sua madre. Il 13 Agosto si è esibita Cristina Benitez con “cuadro flamenco” che ha suggestionato il pubblico con le sue movenze e le sviluppate coreografie. Hanno chiuso la mini rassegna le cantate ancestrali che diventano danze scatenate o struggenti melodie dell’artista cilentana Piera Lombardi, il cui mix musicale innovativo custodisce gelosamente la radice popolare, rielaborandola in chiave

Guido Guidi


EVENTI

Musica, teatro e degustazione di prodotti tipici

Anna Parisi, F. Fasano, A. Capriglione, M. P. Pascale

etno-pop. Il 16, 17 e 18 Agosto si è svolta la XXIII edizione delle “Historiae Volceiane”, tra gli eventi estivi più importanti dell’intera provincia, dove la rivocazione storica non si restringe a poche ore, ma dura ben tre giornate fino a notte fonda, promuovendo la conoscenza delle tradizioni locali e del patrimonio enogastronomico del nostro territorio. I visitatori sono stati accompagnati dalla magia degli eventi musicali dal titolo “Volcei positive vibration” . Si è giunti poi all’evento del 19 Agosto che ha atti-

rato un numeroso pubblico e che ha concluso la prima parte delle Feriae Volceianae: il concerto di Neffa, rapper e cantautore italiano, oggi uno dei più conosciuti cantanti italiani. Un gruppo di giovani ragazzi buccinesi, fans del cantante emiliano Ligabue e fondatori della Tribute Band “Bar Mario Ligabue” si è esibito il 25 Agosto presso la Pineta Borgo, riscuotendo approvazione ed applausi. Infine dal 20 al 26 Settembre si è svolta la “settimana della cultura”, un ciclo di 3 lezioni di illustri studiosi,

provenienti dalle Università di Napoli e organizzate dalla Scuola Estiva di Alta Formazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Ma non è finito qui, bisognerà attendere il 26 Dicembre, quando la calda atmosfera natalizia sarà rallegrata e accompagnata dalle soavi note dell’Orchestra che si esibirà in un “Concerto di Natale”.

Neffa

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EVENTI

Il povero Pluto

Spettacolo teatrale con Denny Mendez di Umberto Nitto Il 5 agosto 2010 la suggestiva Piazza Municipio, antistante il convento degli Agostiniani, ha fatto da sfondo alla rappresentazione di una simpatica commedia di Aristofane, commediografo tra i principali esponenti della Commedia antica, dal titolo “Il povero Pluto” della Compagnia “Ente Antonio De Curtis”, inserita nel programma delle “FERIAE VOLCEIANAE” che ogni anno si svolgono a Buccino nei mesi di Agosto e Settembre. La commedia prende il nome dal

dio greco della ricchezza, Pluto, ed incentra l’argomento principale proprio sul denaro che è il movente principale delle azioni umane, infatti tratta della ricchezza e della sua divisione morale. Il protagonista è un anziano cittadino di Atene, il povero, ma onesto Cremilo che è accompagnato dallo schiavo Carione. Cremilo accoglie nella sua

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casa un cieco, che si rivela essere il dio Pluto, e rifiuta la Miseria, una condizione di dignitosa e convincente povertà, per arricchirsi grazie all’aiuto del dio. Ma ecco sulla scena apparire all’improvviso la dea della Povertà, sotto le sembianze della splendida Denny Mendez, che ribatte agli argomenti di Cremilo, e cerca di farlo riflettere sul fatto che senza povertà non ci sarebbero schiavi e che nessuno lavorerebbe, perché tutti sarebbero ricchi. Con discorso appropriato dimostra, che proprio lei è la causa di tutti i beni per gli uomini, i quali vivono per merito suo. Una volta diventati tutti ricchi , afferma Povertà, nessuno più, venuto a mancare il bisogno, vorrà esercitare alcun mestiere, arte o scienza. Purtroppo questa lezione di saggezza rimane inascoltata. Nel frattempo l’eunuco Blepsidemo ,vicino di casa di Cremilo viene anche’egli attratto dal miraggio della ricchezza…. Insomma le vicende rappresentate mirano a dimostrare che dopo 2.500 anni circa l’uomo non sia affatto cambiato: il denaro e la ricchezza rimangono la sua massima aspirazione. La cultura, l’arte, la scienza sono al secondo piano nelle aspirazioni umane. I buccinesi sono giunti numerosi nella piazza, mostrando di gradire la commedia. Hanno supportato gli attori con frequenti applausi e ridendo di

Denny Mendez

gusto alle esilaranti gag di spirito dei protagonisti: Vito Cesaro e Antonino Miele, abilmente affiancati dagli attori:Massimo Pagano, Monica Sallese, Orazio Cerino, Loretta Palo. L’acme della rappresentazione si è raggiunta però con l’entrata in scena della bellissima e affascinante Denny Mendez, una modella e attrice dominicana naturalizzata italiana, vincitrice del titolo di Miss Italia a Salsomaggiore Terme nel 1996. La modella è riuscita a catalizzare su di sé tutta l’attenzione del pubblico, il quale ha affollato la piazza anche perchè mosso da una buona dose di curiosità nei confronti di questa giovane ragazza conosciuta essenzialmente per il titolo di reginetta d’Italia, ma che ha abilmente mostrato di possedere, oltre ad una indiscussa statuaria bellezza, anche evidenti capacità artistiche.


EVENTI

A BUCCINO TRA PALCO E REALTÀ

La cover band di Ligabue entusiasma i suoi fans

di Umberto Nitto Musica, spettacolo e divertimento sono gli ingredienti della grandiosa serata del 25 agosto 2010 che ha avuto come protagonista il Bar Mario, la cover band buccinese del rocker Luciano Ligabue. Donato, Domenico e Maurizio da anni coltivano la passione per la musica e la esprimono attraverso le note del Liga che con le sue canzoni è riuscito e riesce a coinvolgere e ad emozionare molte generazioni. La cover band, che negli anni ha subìto diverse variazioni tra i com-

ponenti, ha esordito nel 2005 e con il trascorrere degli anni ha aggiornato il proprio repertorio e ha dimostrato di essere cresciuta dal punto di vista musicale. Il 25 agosto il Bar Mario si è esibito in un’esaltante performance musicale che ha coinvolto le centinaia di ragazzi presenti. Tutto il pubblico ha cantato e ballato sulle note dei brani più famosi come “Balliamo sul mondo”, “Piccola stella senza cielo”, “Urlando contro il cielo”, “Le donne lo sanno”, “Tra palco e realtà” e tanti altri. Donato D’Acunto (voce), Domenico Via (chitarra), Antonio Conzu (basso), Luca Indelli (chitarra) e Maurizio

Cariello (batteria) hanno saputo divertire ed intrattenere il loro pubblico attraverso l’organizzazione di uno spettacolo musicale supportato da una scenografia che con piccoli particolari ha trasformato metaforicamente il palco nel famoso Bar di Mario. Una serata speciale dove tutto ha funzionato alla perfezione; un vero e proprio concerto in cui i ragazzi sul palco hanno espresso il loro talento. Molte canzoni eseguite hanno rispecchiato la melodia originale facendo rivivere al pubblico le atmosfere delle melodie di Ligabue.

Luca Indelli, Donato D’acunto, Maurizio Cariello, Antonio Conzu, Domenico Via - Cover BAR MARIO

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EVENTI

La 3^ festa dell’olio a santa croce

Organizzata dall Cooperativa Archeolio, in collaborazione con il Comune di Buccino di Michele Trimarco II 7 e l’8 agosto la Cooperativa Archeolio ha organizzato la 3^ Festa dell’olio extravergine di Buccino, festeggiando così il primo anno di vita. L’anno trascorso è stato intenso,ma nello stesso tempo importante ,diciamo che è stato l’anno della “conoscenza”,abbiamo fatto conoscere il nostro olio confezionato e di qualità un po’ in tutto il mondo. Si sono avuti contatti con diversi acquirenti,sia italiani che esteri. Chi credeva che la Cooperativa avesse la bacchetta magica si è sbagliato. Questo è un settore molto delicato che ha bisogno di tempo per ottenere risultati positivi, considerando anche il periodo di crisi. Un risultato tutto sommato positivo supportato dall’entusiasmo dei soci sem-

pre speranzosi per la vendita dell’olio. La festa si è svolta in due fasi: un momento culturale con l’organizzazione di un convegno che ha avuto come tema:”l’olio extravergine:superiore perché?Una risorsa possibile” e un momento godereccio con balli,canti e pietanze tipiche. Ad aprire la manifestazione è stato il Sindaco Pasquale Via portando il saluto di tutta l’Amministrazione Comunale e augurando buon lavoro ai presenti. Il tavolo dei relatori era formato dal Dott.Gaetano Avallone assaggiatore professionista di olio di fama internazionale che ha parlato dell’analisi organolettica, come i nostri organi di senso riescono a selezionare un olio buono da uno difettato; quali sono le caratteristiche che deve avere un olio di qualità. L’intervento del prof. Giovanni Pipolo , chimico, ha messo in risalto le si-

nergie che si hanno tra olio e alimenti sfatando un luogo comune ovvero che l’olio in cottura perde le sue qualità; ha dimostrato inoltre con studi scientifici che invece di perdere aumenta le sue qualità nutrizionali, chimiche, organolettiche, facendo apprezzare di più la pietanza. Poi si è soffermato sui caratteri chimici e sulla composizione dell’olio facendo il confronto con quello di semi, dettando le linee guida anche su che olio usare in frittura, naturalmente olio extravergine di oliva, perché ha una resistenza maggiore alle alte temperature per periodi lunghi, rispettando le temperature di cottura per ogni pietanza. Molto interessante e coinvolgente è stato l’intervento del Dott.Antonio Vacca , noto nutrizionista e scrittore che, partendo dalla storia dell’olio, ha coinvolto il pubblico presente in un viaggio nel mondo

G. Avallone, A. Vacca, M. Tortoriello, G. Pipolo

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EVENTI

Scienze dell’alimentazione ed enogastronomia per l’oro della nostra terra. La tracciabilità di un prodotto di alta qualità.

dell’alimentazione soffermandosi sulla dieta mediterranea oggi patrimonio dell’umanità ma che già le antiche popolazioni del nostro territorio adottavano. Poi ha parlato dei caratteri nutrizionali e salutistici dell’olio facendo attenzione alle quantità giornaliere da impiegare. La Dott.ssa Maria Tortoriello componente del Cda del Gal “i sentieri del buon vivere” ha illustrato le novità che il Gal ha intenzione di

promuovere sul territorio a beneficio degli agricoltori dei comuni aderenti. Il moderatore, ma anche organizzatore, è stato il Presidente della Cooperativa Archeolio Michele Trimarco che si è complimentato con i relatori per aver dato il giusto contributo ai numerosi presenti ed interessati alle tematiche trattate. Poi la festa è iniziata con canti, balli e naturalmente assaggiando le pietanze che le cuoche dell’organizza-

zione avevano preparato; non è mancato il vino. I tutto si è protratto fino a notte fonda, riprendendo poi il giorno dopo allo stesso modo. E’ stata la festa dell’olio della Cooperativa Archeolio ma anche di coloro che hanno creduto nell’iniziativa, volutamente organizzata d’estate per dare spazio anche ai nostri emigranti di partecipare.

Via S. Corce

Tel. 0828 951330 / cell. 339 9171293 via Magaldi 84021 Buccino (sa)

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EVENTI

La settimana della cultura a Buccino Premio “Marcello Gigante” assegnato alla memoria dell’archeologo Werner Joannowskj

civile, come ricordato dalla prof.ssa Marisa Tortorelli dell’Università Federico II di Napoli. Tra il finire del mese di settembre Werner Joannowskj ci ha lasciaed i primi giorni di ottobre si sono to in eredità la sua fruttuosa attività svolti a Buccino incontri e manifesta- di studio e ricerca sulle antiche genti zioni con un comune denominatore: la che tra VIII e VII secolo a.c. hanno cultura. popolato le nostre zone sviluppando Il Premio Marcello Gigante e la quella che egli stesso ha definito come Scuola Estiva di Alta Cultura della Valle Werner Joannowskj ci Formazione, da qualche del Platano. Questa ha lasciato in eredità la anno, sono appuntamenè stata la premessa sua fruttuosa attività di ti fissi nel calendario deper una serie di ingli eventi culturali bucterventi con i quali studio e ricerca sulla cinesi ponendosi come le dottoresse Giucultura della Valle del occasione di conoscenliana Tocco, Adele Platano za e riflessione critica: Lagi, Anna di Santo, frutti che il confronto di idee diverse Alfonsina Russo ed il professore Massempre genera. simo Osanna hanno illustrato le caratLa quarta edizione del Premio, in- teristiche di questa cultura nei diversi trodotta dal coordinatore della com- ambiti geografici del vasto territorio, missione prof. Filippo D’Oria, si è compreso tra Campania e Basilicata, svolta nei giorni 20 e 21 settembre ed che queste popolazioni hanno segnato era quest’anno dedicata alla memoria con la loro presenza. L’ultimo interdel professore Werner Johannowsky, vento è stato della dott.ssa Maria Luscomparso nel gennaio 2010 e ricorda- isa Tardugno che ha spiegato i rituali to insieme al compianto Giovanni Pu- funerari nella Valle del Platano. gliese Caratelli: entrambi intellettuali Uno scambio di esperienze tra dodi fama internazionale accomunati, centi di diverse facoltà universitarie oltre che dalla passione e lo studio del che si chiude con l’invito del professomondo antico, anche dall’impegno re Luca Cerchiai, preside della facoltà di Nicola Solitro

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di Lettere e Filosofia dell’Università di Salerno, a “non perdersi di vista” e continuare il lavoro, riconoscendo l’orgoglio di comunità che credono nell’archeologia come progetto per contraddistinguere il proprio territorio, marcato dalla presenza umana fin da secoli lontani. L’atto conclusivo della manifestazione è stata l’apposizione di una targa commemorativa nella sezione delle necropoli arcaiche del Museo, ora intitolata a Werner Johannosky. In collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e con l’Associazione Civico-Culturale “Le Due Città”, si è tenuta invece la Scuola Estiva di Alta Formazione; tre giorni di seminario durante i quali, in un gioco di osmosi, la storia generale si è intrecciata con la storia locale ed i suoi protagonisti. Il professore Guido D’Agostino dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con la solita vivacità ha edotto l’uditorio sugli appuntamenti di Buccino con la Grande Storia: l’unità, le guerre mondiali, il fascismo, il referendum istituzionale e per concludere le trasformazioni sociali ed economiche degli ultimi decenni.


EVENTI

Nell’ambito di questa iniziativa è stato presentato il libro ”La Famiglia D’Alemagna. Una casata nobile della Buccino medievale”, scritto da Emanuele Catone, giovane storico e cultore della storia locale, passione che lo ha portato negli archivi per far riemergere le vicende dinastiche dei D’Alemagna, feudatari della Buccino medievale. Il prof. Giovanni Vitolo, presidente della Società Salernitana di Storia Patria ha introdotto il confronto con altri esperti di questo casato: la professoressa Sylvie Pollastri dell’Università della Basilicata che ha illustrato il passaggio della casata dalla Francia al Regno di Napoli e il professore Mario Martone che ne ha delineato l ’azione nell’ambito lucano. Una settimana, dunque, densa di riflessioni sulla funzione maieutica che la cultura deve avere nel progresso civile di una comunità che pone nella ricerca e nel recupero della sua storia una premessa per il proprio futuro.

L’Associazione Culturale “ Le due Città “ da alcuni anni impegnata in un lavoro di ricerca, il cui obiettivo è quello di salvare, dalla superficialità, dall’indifferenza e dall’oblio, frammenti di storia locale, personaggi e opere, che costituiscono il nostro patrimonio culturale e dunque le nostre radici, quest’anno in collaborazione con il Comune di Buccino, l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici di Napoli, ha curato la ristampa della novella “ Le piante che non fiorirono “ illustrata dalla prof.ssa Angela Vinciguerra, e la ristampa del romanzo storico “ Dame in crinolina e giovani eroi “ di Matilde Claudia Torella. Due opere preziose per l’eleganza della scrittura e la ricchezza dei contenuti in cui la voce armoniosa dell’autrice trasporta i lettori in un viaggio alla scoperta di un mondo affascinante e sconosciuto, soprattutto alle nuove generazioni, che altrimenti rischiava

di andare perduto. Grazie a lei la Buccino a cavallo tra ‘800 e ‘900 rivive nelle sue luci e nelle sue ombre, attraverso il racconto di uomini e donne, tutti un po’ speciali, perché appartengono alla storia del nostro passato. Per acquistare il libro www.booksprintedizioni.it

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EVENTI

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO, IN VISITA A SALERNO Messaggio del Capo dello Stato alla comunità buccinese Il Presidente della Repubblica Messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della valorizzazione del Parco Archeologico dell’Antica Volcei e del Museo Archeologico “Marcello Gigante”. Con la creazione del Museo Archeologico Nazionale di Volcei “Marcello Gigante” il Comune di Buccino onora un concittadino che ha dedicato la sua vita di studioso e di insegnante alla promozione della cultura della Magna Grecia. Filologo appassionato e rigo-

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roso, Gigante ha contribuito a far scoprire e amare l’immenso patrimonio arcceologico e storico della Magna Grecia a tutti coloro che in Italia e nel mondo sono sensibili ai valori della civiltà classiche. Instancabilmente si è battuto per diffondere tra gli studiosi e presso il grande pubblico la conoscenza degli scrittori greci del Meridione e quella dei papiri di Ercolano. Ha fortemente voluto che fossero ripresi gli scavi nella villa dei Pisoni. Gigante è stato Maestro che sapeva comunicare ai suoi interlocutori, in primis ai suoi innumerevoli studenti e ai suoi concittadini, la

passione per il mondo antico e per la ricca e nobile storia della sua terra d’origine. L’intestazione a Marcello Gigante del Museo di buccino che raccoglie le testimonianze dell’antica Volcei è un doveroso omaggio alla sua memoria. Omaggio che desidero rendervi anche a titolo personale, nel ricordo della conoscenza che avevo di lui anche per le sue alte virtù civili.

Giorgio Napolitano


EVENTI

L’ATTENZIONE DEL FAI SUL TERRITORIO DELL’ANTICA VOLCEI La delegazione del FONDO AMBIENTE ITALIANO di Salerno in visita al territorio dell’Antica Volcei.

I soci del FAI di Salerno, accompagnati dal Capodelegazione Susy Camera D’Affitto De Divitiis e guidati dagli assistenti museali, il giorno 24 ottobre hanno visitato il centro storico e le aree archeologiche dell’antica Volcei, esprimendo unanime positivo consenso sulla unicità dell’impianto urbanistico e sulla bellezza del centro antico di Buccino. Particolare apprezzamento è stato espresso sul Museo Archeologico

“Marcello Gigante”, sia rispetto ai lavori di recupero dell’importante Convento degli Eremitani di “S.Agostino”, che sul valore storico ed artistico dei reperti esposti nelle vetrine museali. Il gruppo ha proseguito la visita verso la Contrada S.Giovanni in visita alla rinomata AZIENDA AGRICOLA DE FALCO, per scoprire le qualità ed i sapori dell’olio extravergine di oliva attraverso il percorso della coltivazione nello scenario del Massiccio degli

Alburni. Il FAI, in un incontro ufficiale tenuto nell’Aula consiliare “Filomena Rosa Gerbasio” con il Sindaco e l’Amministrazione comunale, ha assunto l’impegno di contribuire, attraverso i programmi culturali dell’Associazione alla promozione e alla valorizzazione del nostro territorio.

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EVENTI

Eco Volcei: Festa dello sport e del turismo verde Alla riscoperta delle bellezze naturalistiche di Buccino

Il nostro paese, nei mesi invernali, sembra cadere in letargo, come avviene in natura per alcuni animali e piante. Il ritorno alla vita torna a esplodere in pieno nel mese di luglio con la festa della Madonna e in agosto con le Feriae Volceiane. Nel ricco calendario delle offerte e

F. D’Orilia, l’assessore all’Ambiente del Comune di Buccino Maria Boffa, il presidente della Comunità Montana Sele-Tanagro Dott. Giovanni Caggiano, la giornalista Manuela Cavalieri. Sabato 21 Agosto c’è stata l’escursione lungo il sentiero d’Annibale, da molto tempo in abbandono. Un percorso breve ma molto suggestivo che è stato ripristinato per l’occasione. E’ un antico sentiero di notevole

interessante e piacevole. Si è potuto godere innanzi tutto della bellezza paesaggistica del nostro fiume. Poi c’è stato il percorso molto suggestivo lungo la gola del fiume. Esperti di Legambiente hanno illustrato l’ecosistema del fiume. Una ricca degustazione di prodotti tipici approntata in riva al fiume dalle aziende Candela di Buccino e S. Antonio di Caggiano ha permesso di concludere la giornata in

degli eventi di Agosto, continua a distinguersi l’iniziativa ideata dal voglioso giovane Annibale di Leo e promossa dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Buccino. Questa manifestazione, giunta alla seconda edizione, mira alla riscoperta di Buccino-Volcei da un punto di vista ambientale. Essa si è articolata in tre giornate: 20, 21 e 22 Agosto. La prima è stata destinata alla cultura con passeggiata nel parco archeologico urbano e con visita al museo. É poi seguito il convegno su CULTURA E NATURA con la delegazione di Legambiente che ha relazionato sulle aree protette. Presenti il Presidente della fondazione MIDA

interesse paesaggistico che parte da Ponte San Cono e costeggia la riva destra del nostro fiume. Questo attraversa una zona denominata “Conche”, una gola naturale scavata dal fiume Bianco che raggiunge il vallone del Soccorso per poi salire verso il centro abitato di Buccino. Il percorso è caratterizzato da scoscesi dirupi a picco sul fiume fino a raggiungere i 40 metri di altezza. Il nome rimanda a un supposto passaggio di Annibale, credenza confortata solo dalla tradizione popolare, ma senza dati probanti. La giornata di sabato, nonostante una calura fuori dal comune, si è rivelata per tutti i partecipanti, molto

bellezza con la gioia e la soddisfazione di tutti i partecipanti dando vita a una autentica scampagnata in riva al fiume, come nei tempi che furono. Molto più ricca è stata la giornata successiva organizzata in sinergia da diversi Enti: Comune di Buccino, Pro Loco, Legambiente Campania, Comunità montana e Croce Rossa. Il fulcro della giornata è stato un’escursione lungo i sentieri che portano rispettivamente da Teglie e dal Tassito fino al Dardano. L’arrivo sull’altopiano è stato festeggiato con allegra musica popolare, passeggiate a cavallo e con un allargato pic nic collettivo dove tutti insieme hanno diviso e condiviso una

di Mario Chiariello

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EVENTI

Un percorso mozzafiato tra le gole del Fiume Bianco Il sentiero di Annibale improvvisata tavola comune. Non ci sono stati registratori di cassa, tantomeno scontrini o presunte offerte volontarie, ma tanta abbondanza di leccornie locali. Tutto gratis, compreso il viaggio. Questo ha meravigliato i diversi partecipanti venuti da fuori, avvezzi a pagare, in circostanze simili, anche l’aria che si respira. Una giornata di autentico successo che ha registrato la insperata soddisfazione di ognuno, soprattutto dei diversi giovani che hanno scoperto di aver trascorso un momento felice con persone molto lontane dalla loro età. Una giornata che nessuno dei partecipanti ha dimenticato e che attende l’anno prossimo per partecipare con un amico in più. Un evento che ha visto brillare Buccino come paese del buon vivere a largo raggio, per socievolezza, ospitalità, enogastronomia fedelmente tradizionale, luoghi incontaminati e bellezze naturali. Si ringraziano i tanti collaboratori, ma innanzi tutto i capi carovana dei trackins, Vincenzo Muccione e Tonino Fernicola che salutiamo con un fiero arrivederci al prossimo anno.

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IL PERSONAGGIO

Antonio Nitto: intellettuale e giornalista Buccino ricorda il suo concittadino nel 30° anniversario della sua morte di Geppino Nitto

Antonio Nitto, funzionario delle Dogane di Trieste e di Napoli, fu direttore della rivista Scambi e Dogane e in seguito di Vita Doganale. Giornalista, si occupò precocemente della Questione Meridionale, scrivendo su quotidiani e periodici quali l’Avanti!, La Giustizia, Corrispondenza Socialista, Nord e Sud, Critica Sociale, Mondo Economico, Iniziativa Europea e l’Europa. Fu inoltre animatore e segretario dell’Istituto di Studi Carlo Pisacane di Napoli, dirigendo il bimestrale Campania Documenti edito dal Pisacane. E’ stato inoltre fondatore e segretario della sezione giovanile del PSI di Buccino, e in seguito membro della Federazione Socialista di Trieste e di Napoli. Scomparso prematuramente nel 1980 all’età di 54 anni è stato ricordato nella mattinata dii sa20

bato 18 settembre nella sua Buccino, con una toccante cerimonia, nel 30° anniversario della sua morte, su iniziativa del Centro Studi Volcei e col Patrocinio del Comune di Buccino. Già nella Santa Messa a suffragio della sua anima, l’Arciprete Don Antonio Volpe, ne ha intessuto le lodi e lo ha ricordato come “brav’uomo, il cui insegnamento, il cui esempio era da guida per i suoi figli”. Alle ore 11, nell’Aula Consiliare, dopo la lettura dei telegrammi pervenuti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, è toccato al Sindaco di Buccino, Pasquale Via ravvivare il ricordo dell’illustre concittadino: “una manifestazione importante, dovuta, ad un figlio illustre della nostra terra, ad uno studioso della Questione Meridionale, intellettuale onesto che ha dato tanto anche allo Stato per cui ha lavorato molti anni, la cui azione politica ed intellettuale va rivalutata e rivista alla luce delle problematiche sempre presenti nel territorio e nella nostra comunità Buccinese. Un aspetto importante del suo pensiero politico-economico sarà trattato in un convegno di approfondimento, per calarci nella realtà del nostro territorio e capire, oggi, il pensiero di Antonio Nitto in che termini e in che modi avrebbe potuto aiutare la nostra comunità”. Ha fatto seguito l’intervento del Dott. Luigi Mazzillo, Presidente di sezione della Corte dei Conti, anch’egli natìo di Buccino e amico sin dalla giovinezza di Antonio Nitto: “per me è stato un fratello maggiore, da lui ho avuto lo stimolo a capire di non dover restare ancorato alla logica di questa provin-

cia profonda, socialmente e geograficamente abbandonata e segregata. Antonio lascia il contributo che ha dato alla costruzione del progetto di riscatto del Mezzogiorno”. Si è data quindi lettura degli interventi del sociologo Gilberto Marselli e del Prof. Ernesto Mazzetti, entrambi assenti per ragioni familiari. Il Prof. Marselli ha ricordato la propria intensa e spontanea amicizia con Antonio, cementata dal comune ideale socialista e dalla assidua frequentazione dell’Istituto Pisacane, dove si raccolsero le migliori energie intellettuali napoletane, che contribuirono al miglioramento civile e sociale della città. Il Prof. Mazzetti ha ricordato la antica e salda amicizia con Antonio, che conobbe nella redazione della celebre rivista Nord e Sud, fondata dai compianti Francesco Compagna e Vittorio de Caprariis, rilevando la competenza scrupolosa di Antonio quando si cimentava su tematiche di politica economica che riguardavano soprattutto il Meridione e così su argomenti di legislazione doganale, cui il Prof. Mazzetti fece ricorso più volte durante alcune ricerche. La cerimonia è stata conclusa dall’avv. Giuseppe Nitto, direttore del Centro Studi Volcei, che ha sottolineato, quale tratto decisivo del proprio genitore, il suo impegno politico e culturale per Buccino e il Mezzogiorno. Il lascito più prezioso di nostro padre, - ha detto l’avv. Nitto - come mi ha sempre confermato mio fratello Alessandro, è l’eredità cristiana e socialista che ha trasmesso a noi figli: di ciò gli siamo e gli saremo eternamente grati ed è anche per questo lascito che abbiamo deciso di celebrare questa cerimonia, per ravvivarne il ricordo e la memoria a tutti coloro che gli vollero bene. In seguito, il Sindaco di Buccino, i familiari e gli amici si sono portati al Camposanto per posare dei fiori sulla tomba di Antonio Nitto e su quella dell’amata moglie Ilda Cappelli, raccogliendosi in preghiera.


EDITORIA

La Redazione segnala

“GIOVANNA E ANTONIO” di Armando Robertazzi

MERIDIONE “SUD E NORD NEL MONDO” Associazione Giordano Bruno

“METAFORA MEZZOGIORNO” di Antonio Nitto

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EVENTI

Salerno accoglie l’Arcivescovo Mons. Luigi Moretti

I Ragazzi dell’Oratorio S. Gerardo Maiella di Buccino presenti alla manifestazione di Mario Chiariello Domenica 12 settembre, alle 15.00, in Piazza Corinto, quasi deserta e silenziosa, un pullman completamente pieno è pronto per partire. All’interno c’è molto fermento, vivacità e trepidazione. Sono i ragazzi dell’Oratorio San Gerardo Maiella di Buccino, circa 40, che trovano difficoltà a stare fermi e seduti per l’eccitazione. A poco servono le raccomandazioni di Don Gerardo il quale è emozionato non meno di loro. Sta accompagnando i suoi pupilli a un evento quasi speciale: l’insediamento del nuovo arcivescovo. E’ importante che egli sia lì con la sua squadra. Sa che in Salerno ci sarà tanto trambusto e occorrerà molta attenzione con i minori. Ha con sé diverse mamme e accompagnatrici che si sono divise il compito di sorveglianza. Ma questo non basta per dargli tranquillità. Il nuovo vescovo, da poche settimane, ha raggiunto i suoi fedeli con una lettera molto singolare, carica di un entusiasmo nuovo e di avvincente freschezza pastorale... il signore non ci ha fatti incontrare a caso... i disegni della Provvidenza sono certo imperscrutabili... ringrazio il Signore di avermi indicato, a un tratto del mio

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cammino sacerdotale ed episcopale, l’approdo di grazia verso l’antica e gloriosa arcidiocesi di Salerno-Campagna- Acerno. Muovo i primi passi verso una Chiesa che già sento di amare, perché già sento mia...mi appresto a venire tra voi, in quella che già adesso è diventata la mia terra, la mia bella terra. Queste accorate parole sono giunte come un campanello di risveglio nelle coscienze dei tanti fedeli delle tre diocesi, solleticati da un verbo nuovo. Il cerimoniale per l’accoglienza dell’arcivescovo ha fatto giungere numerosissimi fedeli, in piazza Amendola. Un vero e proprio fiume in piena, di fede, della nostra provincia. Tantissimi sono i liberi fedeli, le parrocchie, le associazioni, i gonfaloni dei comuni per accogliere festosi il nuovo arrivo. I nostri piccoli dell’Oratorio con fatica riescono a crearsi un varco tra la folla gremita. Sono davvero troppo piccoli e corrono il rischio di essere compressi. Gli adulti circostanti, con tenerezza, loro riservano un’isola dove essi, con i berretti gialli di riconoscimento, si compattano. Il cartello dell’oratorio, tenuto bene in alto, diviene la loro bandiera e il punto di raccolta, per non smarrirsi.

Intanto il Sindaco di Salerno, De Luca, con voce robusta e vigorosa pronuncia il suo caldo benvenuto a Mons. Moretti evidenziando alla folla di accogliere questo momento solenne con grande gioia, fiero di avere al suo fianco un uomo di cultura con cui poter collaborare nella costruzione della comunità. Mons. Moretti, alle parole del sindaco, caldamente replica “ Questa diocesi ha già conquistato il mio cuore... il mio impegno nel costruire una comunità forte e solidale non verrà mai meno... questa è un’avventura che all’inizio mi turbava, ora però mi entusiasma”. Dopo i saluti e la consegna, effettuata dal sindaco, delle chiavi della città a sua eccellenza, si forma un lungo corteo che attraversa Via Roma per accompagnare Monsignor Moretti nella Cattedrale del Duomo.


EVENTI

Di sicuro questo corteo è il momento più entusiasmante dell’evento. Non è facile descriverlo, come non è semplice tradurre in parole quella che è una grande emozione collettiva. La città per un momento sembra interamente paralizzata. Tanti e tanti gonfaloni sfilano, compresi quelli di Buccino con la presenza del nostro sindaco Pasquale Via, di San Gregorio Magno con Gerardo Malpede, di Ricigliano e dei tanti paesi limitrofi. Seguono numerosi gli stendardi delle parrocchie e delle associazioni umanitarie. Anche il cartellone dei nostri ragazzi col cappellino giallo non passa inosservato. Essi marciano fieri e si sentono protagonisti insieme ai grandi. Stanno finalmente cancellando la stanchezza dell’immobilismo accumulata in Piazza Amendola. A guidarli con fierezza è don Gerardo. La folla in Via Roma è tanta. La fiumana degli sfilanti ha, d’ambo i lati, una calca di osservatori attoniti che con gli occhi e col cuore sono lì a filmare quell’emozione collettiva. Si giunge al Duomo e non tutti i fedeli possono avere accesso. La cattedrale non riesce a contenere tutti. In tantissi-

mi restiamo fuori nel cortile antistante, compresi i nostri ragazzi. Uno schermo gigante permette a tutti noi all’esterno di seguire la celebrazione della messa. Per immortalare la giornata, i ragazzi, insieme alle accompagnatrici, si prestano per una briosa foto ricordo. È in quest’attimo che il gruppo di Buccino richiama l’attenzione della stampa. Il giorno dopo, la loro foto con il cartellone dell’oratorio apparirà in primo piano su CRONACHE di Salerno Città, che ampiamente commenterà l’evento.

Il nuovo arcivescovo ha desiderato salutare la città di Salerno, i sacerdoti, le parrocchie, i tantissimi fedeli con un inno alla fede, alla speranza, alla fiducia in un domani migliore. I nostri ragazzi dell’oratorio, invece, ignari dei grandi temi e problemi che la vita ci riserva, hanno molto apprezzato, della giornata, la pizza salernitana offerta loro da Don Gerardo, prima di salire sul pullman che li ha riportati a casa, felici e contenti.

Un evento di grande rilevanza umana, sociale, ma soprattutto religiosa, che ha coinvolto l’intera città di Salerno e gran parte della Provincia. Molti gli entusiasmi, le accese speranze, le aspettative religiose per il domani. Monsignor Luigi Moretti, a riguardo, nel cuore della sua omelia, ha con altisonanza sottolineato che la Chiesa vanta una lunghissima storia ricca di vincite, di santi e di figure prestigiose; di sicuro non saremo noi a fermare questo grande e lungo onorevole cammino. 23


CULTURA

Il Museo Marcello Gigante compie un anno Quando la cultura accende la speranza

di Nicola Solitro Il giorno 16 ottobre 2010, il Museo Archeologico di Volcei “Marcello Gigante” ha compiuto un anno. Dodici mesi durante i quali quasi 5000 persone hanno avuto la possibilità di visitare ed ammirare i reperti esposti nei 1600 metri quadrati delle sue sale: un viaggio nella storia millenaria del territorio. Un dato più che incoraggiante se si tiene conto che il non lontano museo archeologico di Pontecagnano, logisticamente più favorito, ha registrato numeri decisamente inferiori. Il registro delle presenze, che attende prima dell’uscita i visitatori per un

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loro giudizio, rivela pur con qualche suggerimento, l’apprezzamento per la struttura museale, confermando la piacevole sorpresa che già in entrata il discreto fascino del chiostro lascia loro presagire. L’analisi statistica effettuata sui 4310 visitatori, che dal novembre 2009 al 31 ottobre 2010 hanno registrato la loro presenza al museo, evidenzia tra questi 629 stranieri, circa il 15% del totale, appartenenti a 22 nazionalità diverse con tedeschi, spagnoli e statunitensi tra i più presenti. I visitatori italiani sono stati 3681, con una media di 306 al mese. L’andamento dei flussi indica una crescita a partire dal mese di gennaio con un primo picco tra aprile e maggio, dovu-

to alla presenza di numerose scuole ed un secondo picco ad agosto, risultato il mese con più stranieri. Un’impennata che si spiega anche con il richiamo offerto dai vari eventi inseriti nel programma delle Feriae Volceiane. Per quanto riguarda la provenienza regionale dei turisti, i campani sono stati, ovviamente, i più numerosi con oltre 3000 presenze, seguiti da pugliesi, laziali e lombardi, ma non sono mancati toscani, piemontesi e siciliani. All’interno della nostra regione, salernitani e napoletani coprono la quasi totalità delle presenze. In questa cartina geografica i buccinesi che hanno firmato la loro presenza sono stati 623, cifra che indicherebbe


CULTURA

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un magro 12% della popolazione locale, ma che risulta poco attendibile considerando quanti hanno visitato il museo nei giorni dell’inaugurazione e non rientrano in questa statistica. Volendo abbandonare la fredda contabilità, è forse più opportuno rifarsi alla cornice che il chiostro ha

REGIO N I D I PRO VEN IEN ZA 3500 3000 2500 2000 15 0 0 10 0 0 500 0

saputo offrire ai concerti, agli eventi culturali e perché no, ai diversi sposi che lo hanno scelto per le loro pose, e così misurare il gradimento verso un bene pubblico che deve entrare ed essere percepito nel vissuto quotidiano dell’intera collettività.

C AM PAN IA ABRUZZO B A S ILIC A TA C A LA BRIA E M ILIA RO M A G N A FR I U L I V E N .-G I U L I A LA Z IO LIG U RIA LO M BA RD IA M ARCHE M O LIS E PIE M O N TE PU G LIA SARDEGN A S IC ILIA TO S C A N A TR E N TIN O A LTO A D IG E UM BRIA V A L L E D 'A O S T A VE N E TO E S TE R O

L’auspicio contro lo scetticismo è la speranza che una tale risorsa non venga intesa solo in termini numerici per un semplice ritorno economico, che pure deve essere un obiettivo da perseguire, ma si traduca per Buccino, nell’orgogliosa capacità di esprimere cultura.

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VEN EZ U ELA USA URUG UAY UN G HERIA U C RA IN A S VIZ Z ERA S PAG N A RU S S IA IRLA N D A IN D IA G REC IA G R A N B R E TA G N A G ERM A N IA G EO RG IA FR A N C I A CUBA CANADA BRA S ILE B O S N I A -E R Z E G O V I N A BELG IO A U S TRA LIA A RG EN TIN A

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EVENTI

AUTUNNO INSIEME AGLI AMICI DI HOFHEIM

Momenti conviviali in Hotel Villa Montestella e nelle case dei buccinesi

di Amedeo Calella Come preannunciato, tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre due gruppi di turisti tedeschi, dalla cittadina di Hofheim am Taunus, hanno scelto Buccino e la Campania come meta per le loro vacanze di fine estate. I nostri amici tedeschi hanno alloggiato presso l’Hotel Villa Montestella. Hanno visitato il territorio di Buccino, con il Museo e il Parco Archeologico di Volcei e le più importanti località della nostra regione, tra cui Napoli,

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Salerno e la Costiera Amalfitana. Per noi buccinesi è stata l’occasione per rivedere gli amici della città gemellata e rafforzare ulteriormente il rapporto di amicizia che ci lega da diversi anni. La sera, al ritorno dalle escursioni, il gruppo si divideva per percorrere tranquillamente le strade rionali e far visita ai locali commerciali per acquistare prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato. Alcune famiglie hanno ospitato a casa i loro amici trascorrendo in allegria piacevoli momenti di solidarietà non trascurando la degustazione di

piatti della cucina tradizionale buccinese. E’ stato concordato un incontro internazionale finanziato con i fondi europei, che si terrà nella prossima estate, al quale parteciperanno i giovani di Hofheim, Chinon, Corinto, Oleiros per realizzare un programma di pittura e di archeologia sperimentale. A breve, in collaborazioni con la Soprintendenza Archeologica, il Museo di Volcei, le Scuole, la Pro Loco e le Associazioni culturali, verrà presentato il programma ufficiale dell’iniziativa.


INIZIATIVE

La pesca di beneficenza di Natale La Parrocchia di Santa Maria Solditta ospita l’iniziativa di Maria Antonietta Comitangelo Conto alla rovescia per le feste natalizie nella Parrocchia di S. Maria Solditta in S. Antonio Abate che per quest’anno ha intrapreso una iniziativa a cui potranno partecipare grandi e piccini. E’ stata allestita una Pesca di beneficenza, il ricavato della pesca servirà ad iniziare i lavori di pitturazione nella Chiesa di S. Antonio Abate. Per parteciparvi basterà recarsi dall’8 Dicembre 2010 al 6 Gennaio 2011 presso il contesto del Museo Archeologico “Marcello Gigante”, per concessione del Sindaco Prof. Pasquale Via grazie alla sua disponibilità e propensione verso nuove realizzazioni, finalizzate anche al recupero della memoria storica e delle tradizioni di questa parrocchia. Questo piccolo progetto è stato accolto con grande entusiasmo da tutti; è stato bello sentire tante persone legate a questa usanza che, anche se un po’ antica, ha sempre il suo fascino, raccontare di quando da giovani allestivano banchetti per la pesca, di quando quegli oggetti, seppur vecchi e fuori moda, riuscivano a diventare

l’oggetto del loro desiderio. Dietro questa iniziativa c’è stato un lungo lavoro portato avanti dall’impegno di tutti noi, ma soprattutto dai bambini della parrocchia che hanno collaborato in tutte le fasi della preparazione con grande dedizione, sono stati insieme, hanno fatto cartelloni, c’è stata tanta armonia e anche loro si sono impegnati affinché tutto avvenisse nel migliore dei modi, sono stati di grande aiuto, anche perchè lo scopo era quello di condividere con loro tutto questo e così è stato. L’allestimento è stata la fase più impegnativa, sia per il recupero di panche e scaffali sia per ordinare gli oggetti secondo un numero e una collocazione appropriata in base al genere di appartenenza. Giorno dopo giorno tutto ha preso forma e per noi è stata una grande emozione anche perchè siamo riusciti a raccogliere un gran bel numero di oggetti che abbiamo ricevuto da tante persone che ci hanno sostenuto. Con questo evento ci auguriamo che tanti bambini possano fare tesoro di questi momenti e conservarli tra le loro memorie più belle di quando saranno grandi, le cose semplici sono quelle che ti porti per

sempre nel cuore. Vi aspettiamo numerosi, contando soprattutto sulla vostra bontà!

Un augurio di BUONE FESTE dal Parroco Don Vincenzo Addesso e tutto il Consiglio Pastorale.

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L’OPINIONE

Biodiversità è Vita

Salvaguardare la biodiversità in termini di energia rinnovabile è sinonimo di aretè

di Conte Mariateresa Vorrei qui brevemente ricordare il concetto di “aretè” (che, in linea generale, si può far corrispondere al nostro concetto di eccellenza): su di esso ho già scritto nel mio precedente articolo; ora voglio soffermarmi sul concetto di biodiversità e dell’importanza degli atteggiamenti diversi e nuovi, sicuramente “eccellenti”, mirati alla salvaguardia del nostro pianeta e all’integrità delle popolazioni future. L’Assemblea Generale dell’ONU ha proclamato il 2010 Anno Internazionale della biodiversità per salvaguardare la varietà delle forme viventi in un ambiente; essa è essenziale al mantenimento degli equilibri naturali e, fornendo le risorse genetiche per l’agricoltura, costituisce la base biologica che rende possibile la produzione di cibo e quindi la sopravvivenza della specie umana. Studi scientifici hanno dimostrato che, in ecosistemi ricchi di biodiversità, la qualità dell’acqua è migliore, le inondazioni sono più rare,

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la capacità di assorbimento e smaltimento dei rifiuti è maggiore. Queste aree sono anche più resistenti, rispetto ad aree con minore diversità di geni e di specie, agli shock ambientali e sono anche più veloci nel ripristino delle condizioni originarie. Scomparendo, si perderà una parte crescente del patrimonio genetico agricolo e zootecnico, risultato di 3 miliardi di anni di evoluzione naturale e frutto di 12.000 anni di selezione da parte dell’uomo. É chiaro che i cambiamenti climatici, la cementificazione, l’industrializzazione, il crescente numero di incendi boschivi, l’uso di fertilizzanti nel campo agricolo, lo sfruttamento delle risorse idriche, petrolifere, minerarie ed energetiche (che vanno sempre più esaurendosi) e il conseguente surriscaldamento globale, stanno minacciando l’intero pianeta, mettendo a repentaglio non solo l’ambiente che ci circonda, ma anche la nostra vita. Dall’aumento della temperatura all’innalzamento del livello dei mari, dalla desertificazione alla fusione dei ghiacciai, l’allarme è ormai ad altissimo livello. Anche la Costituzione italiana con l’articolo 9, comma 2, stabilisce la tutela dell’ambiente e del patrimonio storico e artistico della Nazione. Gli avvenimenti drammatici di Pompei e le calamità naturali che in questo momento stanno interessando numerosi comuni della provincia di Salerno,

sono la dimostrazione della mancata attenzione alla questione ambiente, risultato di una cattiva gestione del territorio. Territorio violato e mortificato da scelte scellerate che perseguono in maniera esclusiva logiche di sviluppo economico. Per evitare, infatti, che il clima del nostro Pianeta nell’arco di pochi decenni possa entrare in una crisi irreversibile, tale da rendere impraticabile ogni possibilità di adattamento per gran parte dell’umanità e delle altre specie viventi, è necessario modificare le nostre cattive abitudini, ipotizzando la necessità di una sorta di “nuova rivoluzione industriale”, basata sulla progressiva limitazione a quelle risorse che, pur avendo guidato lo sviluppo tecnologico sino ai nostri giorni, possono essere considerate la principale causa dei mutamenti climatici. Contemporaneamente (in Europa, ad esempio), l’incremento della capacità generativa di elettricità da fonti di energia rinnovabile ha superato quello da fonti tradizionali (facendola diventare il primo continente della “nuova era dell’energia”); eppure non basta a salvare il nostro pianeta dal male che gli stiamo procurando. La biodiversità è, quindi, un patrimonio universale per tutta l’umanità, per questo conservarla deve diventare la nostra priorità. Con la scomparsa delle specie viventi rischiamo di perdere di vista l’elemento fondamentale … la vita!


GIOVANI IMPRENDITORI

Imparare dal passato per costruire il futuro Giuseppe Carucci racconta la sua esperienza di Umberto Nitto

che tuttora dimostra di essere sia nella vita quotidiana sia nel proprio lavoro.

Continua il nostro percorso tra i giovani imprenditori di Buccino. Una vera occasione per conoscere ed approfondire i diversi aspetti che una persona il più delle volte nasconde dietro la vita professionale. Ho incontrato Giuseppe Carucci, un ragazzo semplice che con la sua buona volontà e sapendo seguire le orme del padre, sta crescendo con la sua impresa edile che esiste da più di trenta anni. Mi ha emozionato poter parlare con quel ragazzino (ormai adulto) che all’uscita di scuola, in attesa del suo bus, mi salutava con estrema educazione ogni volta che lo incontravo. E dietro questo piccolo particolare si nascondeva una persona responsabile

Da quanto tempo lavori in questo settore? Da sempre. Nel settore edile ci sono nato. Ringrazio mio padre che con il suo impegno mi ha permesso di appassionarmi e di continuare con orgoglio il lavoro che ha iniziato nel 1978. Volendo però essere precisi, è dal 2005 che mi occupo direttamente dell’azienda. A soli 20 anni già responsabile di un’azienda. Sì. Mi sono ritrovato ad avere tante responsabilità. Ho iniziato a conoscere un’altra realtà e all’inizio non è stato facile. Ho iniziato a viaggiare per tutta Italia; ho iniziato a gestire direttamente il rapporto con i fornitori, con i clienti, con i responsabili di altre aziende. Mi sono ritrovato a gestire situazioni fino a quel momento non ancora conosciute direttamente. Quali sono state le tue soddisfazioni maggiori? La soddisfazione è constatare che con l’impegno i risultati si ottengono sempre. Mi piace lavorare con criterio, seguendo degli standard lavorativi di un certo tipo. Aver conseguito la certificazione ISO 9001-2000 e 9001-2008 è la testimonianza di

quanto sia importante per noi la qualità e di come un lavoro debba essere seguito e curato in tutte le sue fasi. Questo nuovo tipo di impostazione mi ha permesso di dare un’immagine diversa all’azienda, un’immagine che all’esterno viene percepita dal cliente in modo positivo. Partecipiamo a gare d’appalto a livello nazionale; ci siamo specializzati nella costruzione di fondazioni per supportare le pale eoliche; stiamo progettando la costruzione di aree residenziali a Buccino. Il nostro personale altamente specializzato ci consente di guardare avanti e migliorare sempre di più. Qual è il tuo rapporto con i dipendenti considerando che sei giovanissimo e che hai iniziato ad avere delle responsabilità a vent’anni? Anche in questa circostanza ringrazio mio padre che ha saputo costruire una grande azienda anche dal punto di vista umano. La considererei una grande famiglia dove esiste il rispetto reciproco. Ognuno rispetta il proprio ruolo e propone le proprie idee e nonostante la mia età ed il cambiamento di posizione che ho avuto da “figlio del titolare” a “titolare” non ho avuto mai problemi anzi, il dialogo con i membri dell’azienda è aperto ed il rapporto è splendido, ripeto, la considero una famiglia ed è proprio questo il nostro punto di forza.

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SERVIZI SOCIALI

L’S10 e l’assistenza domiciliare integrata L’impegno del Piano di Zona per sostenere gli anziani

Piano di Zona per la Dignità e la Cittadinanza Spett.leSociale Distretto Sociale S10 Alto Sele/Tanagro

Palomonte, Buccino, Castelnuovo di Conza, Colliano, Laviano, Romagnano al Monte, Ricigliano, San Gregorio Magno, Santomenna, Valva, Comunità Montana “Tanagro - Alto e Medio Sele”, Provincia di Salerno, ASL Salerno

Giglio che, dopo aver partecipato al ente basterebbe un terzo delle somme convegno tenutosi a Roma il 21 ot- utilizzate per la sanità per garantire un tobre 2010 dedicato all’assistenza servizio efficace ed efficiente. L’invecchiamento della popolazio- domiciliare integrata nelle regioni Si porta a conoscenza dei cittadini che, in esecuzione della deliberazione del ne europea rappresenta una sfida per il del Mezzogiorno, ha espresso il suo Coordinamento Istituzionale n. 18 del 30.09.2009, è stato attivato in tutti i Comuni del sistema dei servizi sociali e l’assistenpunto di vista sottolineando le diffiDistretto Sociale S10 il servizio di za sanitaria. Nel 2020 un quarto della coltà e le contraddizioni che si celano popolazione del vecchio continente nell’erogazione dei fondi. “ Il Piano LEha SOsempre CCOcercato RSOdi/TpotenziaELESOCCORSO avrà più di 65 anni. Le spese connesseTES10 all’assistenzadestinato sanitaria triplicheranno re l’assistenza domiciliareeanche per che, a prescindere dall’età, sono ad anziani ultrasessantacinquenni a coloro entro il 2050.affetti da gravi patologie consentire alle strutture ospedaliere invalidanti, che vivono soli o in coppia. Possono, altresì, usufruire Attualmente nel nostro paese, sedi concentrarsi casi piùda gravi. del servizio gli anziani che, pur nonsui vivendo soliCon o in coppia, rimangono per molte ore condo gli ultimi dati Istat, ci sono 143 l’assistenza agli anziani, quindi, non da soli in casa. anziani ogni 100 giovani. solo accudiamo direttamene chi ha Il servizio nella dotazione di idoneaanche apparecchiatura elettronica, atta ad allertare In un momento in cui siconsiste lavora neldifficoltà, ma facilitiamo l’opeimmediatezza i servizi di soccorso tramite una centrale operativa in funzione 24 ore su la prospettivacon di disporre sul proprio ratività degli ospedali. Ma ciò che va 24. territorio di ospedali e centri qualifi- sottolineato è la mancanza di sostegno cati di eccellenza in cui vengono rico- economico ai servizi di assistenza. Lo Il servizio sarà erogato a titolo gratuito a favore di n. 305 (trecentocinque) utenti verati i malati acuti e le persone con stesso Giglio, inoltre, nel rimarcare residenti in tutti i Comuni del Distretto Sociale S10, compresi gli utenti che beneficiano del patologie gravi, i servizi sul territorio l’importanza del ruolo svolto dal Piaservizio di assistenza domiciliare sociale e di assistenza domiciliare integrata con l’ASL, assumono un ruolo centrale per garan- no di Zona evidenzia con forza che : che versano in condizioni di particolare bisogno. tire l’assistenza domiciliare ed evitare “Viene fornita assistenza a circa noLa graduatoria degli ammessi adsulusufruire del servizio sarà formulata sulla base dei un sovraffollamento delle strutture vanta anziani territorio dell’S10 e ospedaliere. seguenti criteri di priorità: lo Stato per tale progetto ha erogato Il Piano di Zona S10 da anni con- la modestissima somma di 132 mila 1. anziani che vivono da soli; centra le proprie risorse in questo am- Euro che in un anno significa quattro 2. persone anziane e non in condizioni di non autosufficienza o parziale bito ottenendo brillanti risultati. “Il Euro al giorno per ogni anziano. In autosufficienza permanente o temporanea, privi del sostegno familiare. nostro obiettivo è assistere gli anziani questo modo non possiamo operare. 3. coppie di anziani che vivono da soli; con un programma preciso e defini- Basta considerare che il ricovero in 4. anziani non vivendo dahasoli, rimangono per molte ore da soli in casa; to nei particolari.” è la dichiarazione che, unapur struttura ospedaliera un costo 5. anziani, soli o in coppia, che vivono zone isolate e distanti dai centri del coordinatore dell’S10 Armando giornaliero elevatissimo. Al in nostro

di Umberto Nitto

AVVISO PUBBLICO

comunali del territorio

La valutazione delle priorità sarà completata tenendo conto delle condizioni di salute dei richiedenti, documentate da idonee certificazioni mediche. Si invitano i cittadini interessati a presentare apposita domanda di fruizione del servizio entro 15 giorni dalla data di affissione del presente avviso presso l’Ufficio del Servizio Sociale d’Ambito del proprio Comune di residenza ovvero presso la sede del Piano di Zona S10 – Comune Palomonte-. Il modello di domanda può essere ritirato presso gli Uffici Comunali di Servizio Sociale d’Ambito o direttamente presso la sede del piano di zona S10. E’ possibile, inoltre, scaricarlo dal sito web del Piano di Zona S10: www.pianodizonas10.it 30

Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere all’Assistente Sociale del proprio Comune di residenza oppure telefonare all’Ufficio di Piano S10 - Tel. 0828/994111 – dal Lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00. Palomonte li, 08/06/2010.


COSTUME E TRADIZIONE

Ripercorrendo le vie dei nostri padri

A piedi in pellegrinaggio al Santuario di San Gerardo Maiella di Giuseppe Volpe Un giorno di particolare emozione è stato vissuto dalla nostra comunità Parocchiale di S. Croce lo scorso 3

nel Sacramento dell’ Altare, Principio e Fine di tutte le cose. La giornata si è conclusa con la Celebrazione della Santa Messa presieduta dal nostro Parroco durante la quale ha benedetto

settembre, in occasione del tradizionale pellegrinaggio a piedi al Santuario di Maria SS. Materdomini di Caposele per venerare le Reliquie di San Gerardo Maiella, lì custodite. Il gruppo di pellegrini composto da circa 40 persone, guidato dal giovane Parroco Don Gerardo Volpe si è incamminato lungo l’antico percorso, tramandato dai nostri padri, alle 3 del mattino. La partenza è stata preceduta da un suggestivo momento di Preghiera svoltosi dinanzi alla insigne Reliquia del Santo custodita nella nostra Chiesa Parrocchiale. A farla da padroni, durante il cammino, sono stati i bambini che nei pochi momenti di silenzio con la loro euforia ci distoglievano dal pensare alla stanchezza. All’ arrivo, nel pomeriggio, accolti dalla paterna ospitalità dei Padri Redentoristi, Custodi del Santuario, abbiamo venerato le reliquie del Santo dopo aver adorato Gesù vivo e vero, realmente presente

una coppia di sposi che festeggiavano il loro 50° anniversario di Matrimonio. Il vincolo devozionale che unisce Buccino a San Gerardo è da collegare alla sua diretta presenza nelle nostre zone. Leggendo la biografia del Santo, egli ci viene presentato come un Fratello Laico Professo che spesso, per esigenze della Comunità di Materdomini impegnata nella costruzione del Convento, era destinato dai Superiori alla Questua. Il giro della questua lo portava nei nostri paesi dove, per la docilità d’ animo e la santità di vita, era da tutti benevolmente accolto. Più volte nel suo peregrinare è stato a Buccino ospite presso un famiglia proveniente da Muro Lucano, suo paese natio, la cui casa, e particolarmente la stanza dove il Santo era solito dormire, sono poste nell’ abitato. Verso il popolo buccinese San Gerardo aveva ed ha una particolare

predilezione. In una delle sue ultime lettere, scritta da Oliveto Citra al suo Superiore del tempo, egli stesso dice, parlando del male che lo affliggeva e lo stava consumando: “ Sappia Vostra Riverenza che ieri sera, giunto a Buccino, mentre volevo coricarmi mi venne la solita tosse e buttai sangue all’istessa maniera. Mandarono a chiamare due medici i quali mi ordinarono certi medicamenti e in più mi segnarono il piede. Mi dissero anche che non viene dal petto ma mi consigliarono di partirmi subito il mattino seguente da quel luogo per l’ Oliveto...” Da queste poche righe si evince il dramma di una vita che si avvia alla conclusione. Il nostro Santo già stremato dalla sofferenza, dopo aver avuto uno sbocco di sangue nella Chiesa Madre di San Gregorio Magno preludio della imminente fine, invece di ritornare a Caposele, decide di continuare il giro passando a Buccino “ per l’ ultima volta” per salutare i tanti benefattori e lasciare il più grande segno del suo amore e della sua continua benedizione verso la nostra comunità: il suo sangue. Oggi a distanza di oltre 200 anni da quell’episodio non è diminuito l’amore dei Buccinesi verso San Gerardo che, non solo nei giorni di festa ma durante tutto l’anno, salgono numerosi al suo Santuario per chiedere grazie e benedizioni ma soprattutto per ringraziarlo della sua benevolenza. Andare a Materdomini significa andare a casa, lì troviamo un amico, un fratello, un confidente sempre pronto ad ascoltare ed esaudire. Innumerevoli sono le testimonianze di prodigi legati alla sua intercessione, da tutti è invocato quale potente avvocato presso Dio. Un ringraziamento speciale va a tutti i partecipanti, in modo particolare ai Volontari della Croce Rossa Italiana, Unità di Buccino, che hanno scortato il gruppo vegliando su di noi come angeli custodi. Grazie.

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COSTUME E TRADIZIONE

Natale: le nostre tradizioni I ricordi e gli insegnamenti di Vito Russo Come tutti sanno, tradizione vuol dire ciò che si tramanda, di generazione in generazione, della vita e della cultura di un popolo (notizie, usanze, modi di dire e di fare, dialetto, ecc…), specialmente attraverso la narrazione orale ma anche, laddove ci sono, attraverso documenti scritti, fotografie, ecc… Conoscere le tradizioni del proprio paese vuol dire andare alle radici della nostra storia e della nostra cultura che si evolvono nel tempo valorizzandone gli aspetti positivi e correggendo o modificando ciò che di “sbagliato” (ricordando che quello “sbagliato” è figlio del suo tempo) e/o di superstizioso c’è in esse. Senza una adeguata conoscenza della nostra cultura e delle nostre tradizioni che rappresentano il nostro passato, non si può comprendere correttamente il nostro presente e non ci si può proiettare coscientemente nel futuro. Sono queste convinzioni che mi hanno fatto scrivere nel mio ultimo libro “Lu vucënànzij e àti fàtt” che “Un

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albero senza radici è un corpo senza vita che non potrà mai dare frutti…Un uomo senza il suo passato è come un albero senza radici!...”. Ciò premesso vorrei ricordare alcune tradizioni buccinesi che riguardano il Natale ormai prossimo che per me, e credo per molti, ha rappresentato, e lo è tutt’ora, la festività più bella in quanto ci ricorda che duemila anni fa è avvenuta la “rivoluzione” più grande mai verificatasi, quella dell’Amore. La tradizione principale in questo periodo dell’anno era quella del presepe che noi bambini, aiutati dagli adulti, allestivamo utillizzando materiali poveri e di recupero (le carte dei sacchi di cemento, per esempio, prese dai muratori, servivano per preparare le montagne). Ci si avviava per tempo per preparare il presepe in modo che tutto fosse pronto per il sedici di dicembre, giorno in cui iniziava la novena, altro momento atteso da piccoli e grandi. La novena, cioè i nove giorni di preghiere e di canti che si svolgeva in chiesa, veniva fatta anche nelle case dove c’era un presepe, ovviamente con modalità diverse da quelle della chiesa. Allora giravano per il paese gli zampognari che, per un modesto compenso, per nove giorni, andavano nelle case di

chi lo desiderava a suonare e cantare, davanti al presepe o a qualche immagine che lo rappresentasse, un canto in dialetto che io ricordo ancora e che trascrivo di seguito. La nuvéra r Natèl Marìa e Gësépp, povëriédd, s’abbìiën chièn, chièn ccù l’asëniédd. A Bbëttalémma pròbbij ànna arruvà e lu Bbambìn nàscë pròbbij ddà. Marìa accumménza a sculurì pëcchè fra póch àdda parturì. N’albèrgh, Sàn Gësépp vèj truvànn però, pp lór, pòst nün gë n stànn. E nàscë ìnda ‘na stàdda lu Bbambìn mmiénz a r ppécur e a r ggaddìn ma ngè ppùr nu vój e n’asëniédd ca ccu lu fièt ngàvurën lu Bbambëniédd. La nòtt r Natèl, la fésta prïngëpèl, nu vój e n’asëniédd, Marìa, Gësépp e lu Bbambëniédd. La novena di Natale Maria e Giuseppe, poverelli, si avviano piano, piano con l’asinello. A Bettlemme proprio devono arrivare e il Bambino nasce proprio là. Maria incomincia a scolorire perchè fra poco deve partorire. Un albergo, San Giuseppe va trovando però, per loro, posti non ce ne stanno.


COSTUME E TRADIZIONE

La gioia dell’attesa e il calore dei momenti familiari E nasce in una stalla il Bambino in mezzo alle pecore e alle galline ma c’è pure un bue e un asinello che col fiato riscaldano il Bambinello. La notte di Natale, la festa principale, un bue e un asinello, Maria, Giuseppe e il Bambinello. Nel momento in cui arrivavano gli zampognari, tutta la famiglia e le persone del vicinato si riunivano ed ascoltavano in religioso silenzio: era un momento bellissimo di condivisione e di vera attesa della nascita del Bambinello! Io continuo, ogni anno, ad allestire il mio presepe utilizzando sempre materiali poveri e di recupero e cambiando ogni volta la scenografia. Faccio anche la “novena” suonandola con la mia tastiera sulla quale ho campionato dal vivo i suoni della zampogna e della ciaramella; questo perchè ormai da alcuni anni gli zampognari non vengono più: non è però la stessa cosa di quando gli zampognari venivano a casa e creavano quell’atmosfera ormai irripetibile! Altra tradizione natalizia, che continua ancora oggi, era quella della preparazione delle zeppole rustiche e dolci, dei “panzerotti” e di un certo tipo di mostaccioli chiamati “susamiédd”. Le zeppole rustiche venivano preparate in vari modi: semplici oppure farcite di acciughe o di baccalà (“r gaddòppël ccù lu baccalà”); i “panzerotti” erano dei rombi o dei cerchi di pasta sfoglia

ripieni di una specie di crema alle castagne; i “susamiédd”, una specie di biscotti con vari ingredienti tra i quali il cacao, le mandorle, le nocciole. Non sto qui a scrivere le ricette e la preparazione di queste specialità che tutti conoscono. Quello che, invece, voglio mettere in risalto è il fatto che alla preparazione di queste “leccornie” partecipavamo anche noi bambini per cui imparavamo a conoscere ed utilizza-

doveva far passare il mal di testa, “preghiera” che poteva essere anche imparata in un altro momento ma che non avrebbe avuto efficacia se non veniva imparata, appunto, durante la notte di Natale. La trascrivo di seguito.

re nel modo giusto le materie prime, sviluppavamo una corretta manualità, imparavamo il rispetto per gli alimenti di cui apprezzavamo il gusto, eravamo felici ed entusiasti di realizzare con le nostre mani un prodotto che poi avrebbe deliziato il nostro palato, imparavamo a conoscere e rispettare le regole e sviluppavamo il senso della coralità e della socialità riscaldati dal fuoco del camino. Tutte cose non da poco! Queste specialità si potevano mangiare solo dopo aver partecipato alla messa di mezzanotte: io, però, ero spesso in “contravvenzione”! Quando si tornava dalla messa di mezzanotte, chi voleva poteva imparare a “scëcandà lu mèl r chèp”, cioè poteva imparare a recitare una specie di preghiera che, ripetuta più volte,

aònda ‘sta chèp r lénd e sanarèj cërtaménd… Ddùj uócchj t’affènnën e ttrè t rëfènnën A nnóm sìa r lu Pàtr, r lu Fìglij, r lu Spìrët Sànd. Ammèn”. “Santa Lena, Santa sei, Santa Maria Maddalena,Santa di Paradiso metti l’olio che Dio ci ha messo; Ascensione di giovedì, il Natale, la Pasqua, il dolore a terra casca; ungi questa testa di lenimento e guarirai certamente… Due occhi ti offendono e tre ti difendono nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.

“Sànda Léna , Sànda séi, Sànda Marìa Mataléna, Sànda r Paravìs mìtt r’uóglj ca Ddìj ngià mmìs. Ascënzión r ggiovërì, lu Natèl,la Pàsca,lu rulór ‘ndèrra càsca;

Non è che tutto questo servisse a far passare il mal di testa (anche se provocava continui sbadigli che sembravano lenire un poco il dolore) ma ti faceva sentire vicino l’affetto del39


COSTUME E TRADIZIONE

la persona che faceva questa specie di scongiuri e di altre persone che li facevano dopo (sì, perchè bisogna sapere che se la preghiera fatta da una prima persona non era stata molto efficace, si ricorreva a quella di un’altra persona “abilitata” a farlo). Nelle sere precedenti la festa di Natale ed anche in quelle seguenti, fino all’Epifanìa, si giocava a tombola per la gioia e il divertimento di piccoli e grandi. Ci si riuniva nella casa di una famiglia del vicinato (ovviamente non sempre la stessa) portando i pochi spiccioli che ognuno metteva da parte proprio per questa occasione, qualche manciata di ceci e/o fagioli (che sarebbero serviti a coprire i numeri che ognuno aveva sulla sua o sue cartelle) e un pò di zeppole o altro da condividere con tutti i partecipanti al gioco. Dopo aver fatto il “telegiornale” dal vivo sulle notizie del vicinato e del paese che non era esente dal pettegolezzo, ci si sedeva come meglio si poteva su sedie non sempre impagliate bene e, a volte, zoppicanti, intorno ad

un tavolo, spesso anch’esso zoppicante, si apriva la scatola contenente cartellone, cartelle e numeri ed il gioco cominciava. Ogni cartella veniva pagata cinque lire e, dopo che tutti avevano versato la propria quota, si preparava il “montepremi” per ognuna delle combinazioni: ambo, terno, quaterna, “quindìna” (cinquina) e tombola. Ad ogni estrazione di un numero corrispondeva una frase tratta dalla smorfia napoletana e buccinese (“ Ùn, lu cafón (Uno, il cafone); Vindirùj, i paccë (Ventidue, i pazzi); Uttandòtt, i casëcavàll (Ottantotto, i caciocavalli); sëttandasètt, i riàvul (Settantasette, i diavoli);” ecc…). Questo, per noi bambini, era già un grande divertimento. Altro momento di divertimento e, nello stesso tempo di disappunto, era rappresentato dal fatto che, in seguito ad un movimento un pò brusco del tavolo (si ricordi che la maggior parte dei tavoli erano zoppicanti) causato da qualcuno dei giocatori, i fagioli o i ceci che ricoprivano i numeri delle cartelle rotolavano via e chi estraeva i numeri dal sacchetto doveva ripetere daccapo

tutti i numeri estratti fino a quel momento. Succedevano tante altre cose durante il gioco che ci facevano divertire. Anche questo era un momento di sano divertimento e di socialità che ci aiutava a crescere nella semplicità e sulla base di valori importanti quali la condivisione, il rispetto per le persone, per le regole e per le cose. Si capisce facilmente come questi avvenimenti avessero una ricaduta educativa molto importante per noi bambini; ed è anche e soprattutto per questo che, attraverso laboratori teatrali, canti ed altre attività, nella mia carriera di insegnante, ho riproposto ai miei allievi queste ed altre tradizioni che hanno incontrato sempre il loro entusiasmo. Ed è per questo che ritengo che proporre ai ragazzi di oggi le nostre tradizioni non può fare che bene.

Auguri di un felice e santo Natale.

IL TUO PRESEPE A Natale costruisci e fotografa il tuo presepe. Le immagini del lavoro realizzato verranno pubblicate sul prossimo numero di VolceiOggi Invia le foto al seguente indirizzo E.mail: volceibooh@yahoo.it 40


EVENTO

ONOREFICENZA AL MARESCIALLO GIUSEPPE CAPUTO Dal Santo Padre conferita al concittadino la Croce “Pro Ecclesia et Pontefice”. In primavera la cerimonia ufficiale La Segreteria di Stato del Vaticano ha comunicato a Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Luigi Moretti la concessione da parte del Santo Padre della Onorificenza Pontificia. In primavera a Buccino solenne manifestazione per la consegna ufficiale. Riportiamo e pubblichiamo la notizia della concessione dell’Alta Onorificenza “PRO ECCLESIA ET PONTEFICE” al Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Caputo, buccinese in servizio presso a Stazione Carabinieri di Colliano segnalata dal Sacerdote don Giovanni Salimbene, Vicario Foraneo di Buccino. Il Sindaco e la Redazione di VolceiOggi esprimono al Maresciallo Giuseppe Caputo, Cavaliere della Repubblica Italiana, le più vive e sentite felicitazioni per essersi ancora una

volta distinto, in campo ecclesiastico e civile, per le sue doti umane e professionali, tali da ottenere ancora una volta un importante riconoscimento. AD MAIORA!

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SPORT

Mister Nico Fernicola: un giovane veterano Intervista al neo allenatore della F.C.Buccino Volcei

di Amedeo Calella Il campionato di Prima categoria 2010/2011 della F.C.Buccino Volcei è iniziato in modo positivo, infatti la squadra è stata protagonista di ottime prestazioni come quella sul campo della Gregoriana e della Spes Battipaglia, e come in occasione della partita casalinga contro il Real Taverna. La formazione del Presidente Mario Volpe, al quale va rivolto un elogio per la passione e per l’umanità che da anni lo caratterizzano al vertice della società, è composta in maniera quasi esclusiva da ragazzi buccinesi, alcuni dei quali di giovanissima età, che grazie al calcio usufruiscono di un importante momento di aggregazione e di svago. In questo scenario diventa fondamentale la figura del neo allenatore Nico Fernicola con il quale ho avuto il piacere di realizzare una breve intervista. Quando nasce la tua passione per il calcio? «Avevo 10 anni quando ho iniziato a giocare nella categoria pulcini prima a Buccino e poi a San Gregorio Magno, dove a soli 17 anni ho esordito nel campionato di Promozione disputando poi diverse stagioni, successi42

vamente ho giocato a Balvano ed a Chiaromonte nella stessa categoria ed anche in Eccellenza, mentre a Buccino ho avuto la soddisfazione di vincere un campionato di Terza categoria nel 1998 ed uno di Seconda nel 2008». Come e quando acquisisci l’abilitazione a poter ricoprire il ruolo di allenatore? «Nel 2006 ho seguito il corso per allenatore di base, dalla durata di 6 settimane presso lo stadio Arechi di Salerno, attraverso il quale ho conseguito il patentino che mi permette di allenare fino alla serie D. L’evento è stato organizzato dal settore tecnico di Coverciano, e diretto dal responsabile tecnico dell’Associazione Calciatori Marco Maestri Pieri, il quale ha esaminato campioni come Roberto Baggio e Carlo Ancelotti». Sul piano delle responsabilità, esistono differenze tra la figura di allenatore e quella di calciatore? «Direi proprio di sì! Da calciatore può capitare che pensi più a te stesso, mentre oggi che sono allenatore mi sento molto più responsabile per ciò che riguarda le scelte tecniche da attuare ogni Domenica, per l’impostazione di ogni singola partita e per quello che deve essere il mio approccio con i giovani calciatori, e credo di avvertire anche maggiore tensione rispetto a quando facevo parte degli undici in campo, ma questa circostanza, forse, è dovuta al fatto che sono solo agli inizi». Ci sono delle persone alle quali vuoi rivolgere un particolare ringraziamento? «Innanzitutto ai miei genitori, che quando ero piccolo sono stati sempre disponibili ad accompagnare me e i miei compagni ai vari allenamenti e alle partite che si disputavano in casa ed in trasferta, ed in modo particolare a mio padre che è stato il primo ad allenarmi e a svelarmi i primi segreti del calcio. La figura che invece mi ha permesso di maturare a livello

calcistico, quando avevo 18 anni, è stata quella del mister Barberio Antonio (Z’ulikje), successivamente un ottimo rapporto l’ho instaurato con il mister Mauro Salvatore il quale è stato mio allenatore sia a Balvano che qui a Buccino. Ovviamente ringrazio la società F.C.Buccino Volcei e il suo Presidente, per la fiducia che mi hanno dimostrato affidandomi la guida tecnica della squadra». Quali progetti hai per il futuro? «Adesso sono concentrato su questo gruppo che per me rappresenta una grande scommessa e al quale tengo fortemente, anche perché formato da molti ragazzi giovani che per la prima volta affrontano un campionato di Prima categoria, quindi spero prima di tutto di poter dar loro l’occasione di crescere calcisticamente attraverso la costituzione di un gruppo consolidato e la trasmissione di valori che in passato sono stati trasmessi a me, e perché no, magari un giorno ritrovarci tutti insieme a confrontarci in una categoria superiore!».


SPORT

Il torneo di Beach Volley

Un’idea nuova e divertente da riproporre

L’estate buccinese conosciuta per i numerosi eventi culturali, musicali e gastronomici quest’anno ci ha regalato un’insolita manifestazione sportiva. L’idea era venuta fuori già in diverse occasioni ma per problemi organizzativi non era mai stata concretizzata. Quest’anno invece, grazie allo sforzo della Pro Loco, per la prima volta a Buccino si è svolto un torneo di beach volley che ha trasformato per due settimane Piazza Annunziata in una vera e propria spiaggia. Ombrelloni, musica e il sole cocente d’agosto hanno portato a Buccino l’atmosfera delle località balneari, aggiungendo poi il divertimento e l’entusiasmo delle squadre partecipanti. L’iniziativa si è rivelata un vero e proprio successo. Le squadre hanno affrontato inizialmente una fase preliminare di qualificazione. Le più meritevoli hanno avuto accesso alle semi-finali e poi alla finale disputata da “I Conquistadores” e “Grafica Martino”. Quest’ultima, dopo un match equilibrato e non privo di polemiche, si è aggiudicata la vittoria. La partecipazione dei giovani (e meno giovani) atleti buccinesi è stata notevole come anche quella del pubblico che non è mai mancato in nessuna delle partite disputate. Proprio l’entusiasmo dimostrato durante questa edizione potrà far sì che l’esperimento di quest’anno diventi un appuntamento fisso sull’agenda dell’estate buccinese.

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SPORT

Il Torneo Coppa del Re

Un grande successo per la manifestazione sportiva Si è conclusa con grande successo, di critica e di pubblico, la prima edizione del Torneo Coppa del Re, kermesse calcistica dedicata ai ragazzi classe 1996-2000. Ad aggiudicarsi questa prima ambita edizione, che si è svolta a Buccino dal 3 all’8 agosto, è stata la squadra “Morro Boys”, (anno 1996), che in finale si è imposta nettamente sui più piccoli del Real Borgo (anno 1999/2000). Se il pronostico è stato rispettato in pieno, con la vittoria della favorita, hanno invece sorpreso favorevolmente l’ottima affluenza di pubblico registrata nel corso dell’ evento e la perfetta interpretazione dei più sani principi sportivi da parte dei partecipanti che si sono dati battaglia sul rettangolo di gioco con grandissimo fair play, rispettando regole e avversari. Teatro degli incontri, patrocinati dall’Amministrazione Comunale guidata dal prof. Pasquale Via, è stato il campo di calcetto “Borgo” sul quale si sono affrontate a viso aperto sei squadre divise in due gironi da tre. Il Girone A era composto da Real Borgo, Squalo Bianco, Sciacqua Rosa.; al Girone B appartenevano, invece, i Morro Boys, Atletico 52 e W Iuccia. L’arbitraggio durante gli incontri è stato tenuto dallo stesso organizzatore Davide Raito che, in realtà, non ha avuto particolari difficoltà nella gestione delle partite vista la correttezza dei giocatori in campo. Le semifinali si sono tenute Sabato 07 agosto: da segnalare soprattutto la seconda semifinale tra Real Borgo e W Iuccia terminata 4-3 in cui non è mancato certo lo spettacolo, facendo registrare anche momenti di tensione agonistica elevati, poiché entrambe desideravano fortemente accedere alla finale per il primo e secondo posto. La finale per il primo e secondo po44

sto è stata vinta dai favoriti del torneo: i Morro Boys contro i più piccoli del Real Borgo (con un perentorio 11 a 3 ), mentre la finalina per il terzo posto è stata vinta dal team “W Iuccia “, impostosi per 6 -3 sui ragazzi dello Squalo Bianco. La squadra dei Morro Boys era formata da: Lucio Mancini Andrea Morrone Antonello Di Leo Alessandro De Lucia Antonio Scaramella Mattia Murano Donato Catone Alla squadra del Real Borgo appartenevano, invece: Gianni Pace Domenico Murano Marco Boffa Domenico Volpe Giorgio Salimbene Davide Trimarco Michele Raito Goleador del torneo con 12 reti all’attivo è stato Giampiero Iuorio, del W Iuccia, premiato dal Comitato organizzativo con una medaglia e un diario scolastico, mentre il titolo di miglior portiere è andato, a furor di popolo, a Lucio junior Mancini dei Morro Boys. Per quanto riguarda le coppe, ai vincitori Morro Boys è andata la Coppa del Re, al Real Borgo la Coppa del Principe e al W Iuccia la Coppa del Giullare. Grande la soddisfazione dell’organizzatore Davide Raito che ha centrato pienamente l’obiettivo che si era prefissato, ovvero un torneo per campioni in erba che, esulando dai premi in palio, puntasse decisamente i riflettori sulla riscoperta di valori autentici e sani che solo gli sport di squadra

sanno dare. Non è un caso che il rispetto delle regole e dell’avversario, lo spirito di squadra e la tolleranza sono stati i principali valori emersi durante le gare che si sono svolte in un clima festoso al quale ha voluto partecipare direttamente la stessa Amministrazione Comunale presenziando alla cerimonia finale di premiazione: ai primi classificati è stata consegnata la coppa dal Consigliere Domenio Senatore, ai secondi dal Consigliere Francesco Farao e ai terzi dal Consigliere ing. Luciano Volpe. A chiudere degnamente il campionato, poi, ci ha pensato la signora Annamaria Caruccio offrendo ai partecipanti un ricco buffet di dolci (“sbriciolata alla nutella” per l’esattezza): si è trattato ovviamente di un momento molto apprezzato, soprattutto dai palati più fini e dai bambini che, alla vista delle torte, hanno esultato molto più che dinanzi a un gol rifilato alla squadra avversaria. Come era preventivabile, infine, anche gli sponsor, che di fatto hanno reso possibile il tutto, sono rimasti soddisfatti dell’esito della manifestazione: hanno partecipato in modo attivo la “Macelleria Vito Murano” e la “Trattoria Pizzeria Volceiana” di Boffa Mario, quest’ultimo ha offerto alle due finaliste una cena a base di pizza e gelato. Visto il successo ottenuto l’appuntamento è stato rinnovato per il prossimo anno, con la seconda edizione del Torneo Coppa del Re che, viste le richieste già pervenute, sicuramente sarà allargata ad un maggior numero di squadre partecipanti.


CONCORSO

SCOPRI ... “IL PARTICOLARE”

Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Buccino a cura della Redazione

L

a foto rappresenta un particolare inserito nel contesto urbanistico, architettonico, ambientale e culturale del territorio di Buccino. Scopri cos’è e descrivi a cosa si riferisce. Spedisci la scheda con nome, cognome ed indirizzo in busta chiusa di colore giallo, entro il 30 novembre al seguente indirizzo: Redazione Volcei Oggi c/o Comune di Buccino Piazza Municipio, 1 84021 Buccino (SA) Tra coloro i quali avranno individuato e

ben illustrato “il particolare” verrà sorteggiato un pacco sorpresa

CONCORSO n. 4 “Scopri il particolare” La foto ritrae lo sperone roccioso della

PORTA SANT’ELIA (LA PORTICELLA)

La terza porta della città, rivolta verso ovest, di epoca medievale nell’aspetto attuale, è situata nella parte dell’abitato e chiude la via S.Elia. Essa conserva nelle strutture tracce delle precedenti fasi, sia di età preromana quando doveva configurarsi in maniera molto simile a Porta S.Mauro, con un solo arco di passaggio, sia di età romana quando invece fu ampliata con un passaggio pedonale più piccolo affiancato a sud all’arco centrale.

HANNO RISPOSTO POSITIVAMENTE Giuseppe Mangini Mattia Salvatore Marisa Solitro Maria Noemi Verderese Eddy Candela Raffaele Verderese Samuele Stecca Luigia Calella Martino Poeta Francesco Trimarco Roberto Recchia Valentina Verderese

Giuseppe Elia Francesco Marottoli Alba Francesca Cariello Mariantonia Paterna Luigi Farao Gianni Farao Simone Vito Salvatore Andrea Di Leonardo Francesco Robertazzi Pasquale Zinno Gaetano Candela Davide Catone

Pasquale Marottoli Francesco Pio Monaco Rosaluna Murano Luca Murano Anna Maria Murano Alessia Di Leo

Il SORTEGGIO, effettuato il giorno 6 dicembre nei locali della classe 2°C della Scuola Media di Buccino capoluogo, alla presenza di docenti e alunni, ha premiato con il pacco sorpresa l’alunna Anna Maria Murano della classe 2°C

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RICETTE E PROVERBI

MUSTACCIOLI BUCCINESI di Alessandra Giglio e Katia Trimarco

INGREDIENTI: 500 gr. di farina 00 400 gr. di zucchero 200 gr. di mandorle non pelate 50 gr. di cacao amaro 1 bustina di ammoniaca 2 tuorli d’uovo La buccia grattugiata di due arance o 50 gr. di arancia candita Vino bianco q.b. 4 gr di spezie miste (cannella, chiodi di garofano, noce moscata)

PROCEDIMENTO In una scodella mettete la farina e l’ammoniaca setacciati, lo zucchero, il cacao, le spezie, i tuorli e la buccia delle arance grattugiata. Impastate tutti gli ingredienti con il vino bianco, quando questi risultano ben amalgamati incorporare le mandorle. A questo punto l’impasto risulterà molto appiccicoso, con le mani unte di olio formate due filoncini che disporrete in una teglia (2 filoni ben distanziati per una teglia di 37x 37 ) su carta da forno. Infornate in forno caldo a 180° ventilato per 30 minuti, dopodichè uscite la teglia dal forno e con delicatezza poggiate i filoni su di un tagliere e con un coltello tagliate i filoni in fette di circa 1 cm; reinfornare i mustaccioli per altri 15/20 minuti per farli asciugare bene. Lasciate raffreddare e servite con un buon bicchiere di vino.

baccala’ alla carminuccio INGREDIENTI: per 4/5 persone 700/800 gr. di baccalà già ammollato 200 gr. di peperoni secchi (peperoni cruschi) Olio extra vergine d’oliva q.b. Sale q.b.

PROVERBI

PROCEDIMENTO xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Chi n’ ‘nzènt’ la mamma e lattàn’ fac’ la mort’ r’ i can Chi non sta a sentire a sua madre e a suo padre, farà la fine dei cani Chi chiàng’ frèca a chi rir’ Chi piagnucola e si lamenta, inganna chi è allegro Chi s’ pong’ ess’ fora, ress’ lu rizz’ a la serpa Chi si punge se ne esce fuori, disse il riccio al serpente Chi tard’ arriva, mal’ allòggia Chi arriva tardi, alloggia male un altro proverbio

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GLOSSARIO

Abbuttà v. saziare, gonfiare Àch’ s.m. ago Acarul s.m. agoraio Àcc’ s.m. sedano Àcc’ s.m. asciuolo (uccello notturno) Accannà v. sistemare la legna a canne Accànzà v. accantonare, sistemare qualcosa in un angolo Accàp’ avv. a capo del letto Accasazzà v. ammucchiare, accatastare Accatapiglià’ v. azzuffarsi


GIUNTA E CONSIGLIO COMUNALE

La Pagina dellE deliberE di Diego BASTA

Giunta Comunale Delibera G.M. 168 del 04/10/2010 “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico 2010: Provvedimenti.” Anche quest’anno il Comune di Buccino parteciperà con uno stand espositivo alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum dal 18 al 21 novembre 2010, per proseguire nell’opera di promozione e valorizzazione delle ingenti risorse culturali presenti sul territorio.

Delibera G.M. 171 del 11/10/2010 “Interventi di efficientamento energetico degli edifici e utenze energetiche pubbliche o a uso pubblico: Provvedimenti” L’Amministrazione Comunale in virtù delle politiche di rispetto e salvaguardia dell’ambiente e del risparmio energetico, ha approvato l’avviso pubblico per l’affidamento del servizio di supporto ed efficientamento energetico degli edifici pubblici, per poter concorrere al bando del Ministero dell’Ambiente.

Delibere G.M. nr. 175 del 18/10/2010 “ Progetto di Legambiente: La Scuola adotta un Comune.” L’Amministrazione Comunale ha aderito alla progetto promosso da Legambiente con lo scopo di favorire incontri e gemellaggi tra le Scuole di piccoli Comuni e le Scuole di Città, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio socio-culturale e naturalistico dei territorio dell’Italia “minore”.

Delibera G.M. nr. 176 del 25/10/2010 “Approvazione Piano Territoriale di Politiche Giovanili – Rete Distrettuale n.57” L’Amministrazione comunale aderisce al

Piano Territoriale delle Politiche Giovanili per favorire la partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale, soprattutto quelli provenienti dai ceti più svantaggiati o provenienti da minoranze etniche, nazionali, sociali, sessuali, culturali, religiose e linguistiche.

Delibera G.M. nr. 177 del 15/10/2010 “Gestione Punto Informagiovani” L’Amministrazione Comunale, vista la carenza di personale ha affidato alla Pro Loco di Buccino la gestione del Punto Informagiovani al fine di garantire un funzionamento più efficiente.

Delibera G.M. nr. 178 del 25/10/2010 “Istituzione ticket d’ingresso per il Museo Archeologico Nazionale ed il Parco Archeologico Urbano dell’Antica Volcei” Ad un anno dall’inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale “M.Gigante” , al fine di poter garantire un servizio di accoglienza e di vistite guidate del Museo e del Parco Archeologico Urbano, vengono istituiti i ticket d’ingresso: Biglietto intero € 6,00 – Biglietto ridotto € 3,00.

Delibera G.M. 180 del 25/10/2010 “ PSR CAMPANIA 2007/2013 – misura 125 – Decreto di concessione finanziamento per i lavori di sistemazione ed adeguamento strada comunale Serroni: Provvedimenti” La Giunta Regionale della Campania ha comunicato la concessione del finanziamento per i lavori di sistemazione della strada SERRONI per un importo complessivo di euro 291.666,66.

Delibera G.M. nr. 184 del 08/11/2010 “Deliberazione del Commissario Straordinario ASL Salerno – nr.86 del 08/10/2010 recante: Chiusura punto

nascita P.O. di Oliveto Citra: Invito al ritiro” La Giunta considerata la deliberazione del Commissario Straordinario ASL Salerno che ha disposto la CHIUSURA del punto nascita (Unità di Ostetricia e Ginecologia) dell’Ospedale di Oliveto Citra, considerata l’importanza di detto reparto per il nostro vasto territorio, ha invitato a ritirare in sede di autotutela la delibera commissariale.

Delibera G.M. nr. 185 del 08/11/2010“Gara d’appalto per l’affidamento del Servizio di Tesoreria e autorizzazione al Responsabile dell’area economico-finanziaria” Il Responsabile dell’Area Economico e finanziaria è stato autorizzato ad indire la gara d’appalto per l’affidamento del Servizio Tesoreria per il triennio 2011/2013 mediante asta pubblica con procedura aperta.

Delibera G.M. nr. 187 del 15/11/2010 “Approvazione perizia tecnico-estimativa dei danni conseguenti alle piogge alluvionali del periodo dal 07 al 10 novembre 2010: richiesta d’inserimento del Comune di Buccino nella dichiarazione di stato di calamità naturale” A seguito delle insistenti piogge alluvionale dei principi di novembre, in considerazione degli ingenti danni subiti su tutto il territorio comunale, che hanno aggravato fortemente le criticità emerse nel precedente nubifragio del 24 febbraio u.s., l’Amministrazione comunale preso atto della perizia tecnico estimativa nella quale sono stati descritti ed estimati i danni subiti ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dip. Protezione Civile- ed alla Regione Campania l’inserimento del Comune di Buccino nella dichiarazione di stato di calamità naturale.

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