Comune di Buccino Provincia di Salerno
DIRETTORE EDITORIALE Pasquale Via pasqualevia@libero.it DIRETTORE RESPONSABILE Lucia De Cristofaro direttorevolceioggi@gmail.com CAPOREDATTORE Umberto Nitto caporedatorevolceioggi@gmail.com REDATTORI Mario Chiariello Amedeo Calella Alessandra Giglio Angela Sacco Nicola Solitro Katia Trimarco IN QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO Marcello Nardiello Carlo Bosco Vincenzo Landolfi sr. Mariateresa Conte Pina Calella Angelika Kraffert Don Antonio Volpe Vito Russo Carmela Petolicchio Annibale Di Leo Diego Basta STAMPA Vigepa.com info@vigepa.com Autorizzazione Tribunale di Salerno n°014 del 19 febbraio 2009
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SOMMARIO Giugno 2011
Editoriale Fiera Campionaria La Bottega di Kirikù Il personaggio I nostri precari Premio Nazionale Albatros 2 giugno: Festa della Repubblica Tra politica e scuola L’Italia delle fiabe Concorso “Immagi...nando” Interscambio culturale Buccino fa scuola! Mons. Luigi Moretti Editoria Volcei’s Book Campionato di Prima Categoria Scopri “il particolare” Ricette e proverbi Delibere
pag. 3 pag. 4 pag. 6 pag. 8 pag. 12 pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 20 pag. 22 pag. 24 pag. 26 pag. 28 pag. 29 pag. 30 pag. 32 pag. 33 pag. 34 pag. 35
EDITORIALE
Mollo tutto e… vado a Buccino di Lucia De Cristofaro Può capitare di alzarsi una mattina e mentre sei lì davanti allo specchio del bagno, passando con attenzione lo spazzolino tra i denti o stendendo l’ennesima crema per le rughe, o in caso dei signori uomini, radendosi con un rasoio super pubblicizzato, per una pelle liscia e vellutata… ti chiedi cosa faccio qui… guardi più attentamente la tua immagine riflessa nello specchio e scopri una ruga di cui ancora non ti eri accorta, e improvvisamente ti prende il panico. Improvvisamente hai la netta sensazione di star sprecando il tuo tempo, inseguendo cose inutili e soprattutto noiose: l’ennesimo incarico che ti farà sentire sopraffatto dal lavoro, preso in un turbinio di circostanze contingenti, fino a darti la sensazione di essere nell’occhio di un ciclone che ti fa girare come un a trottola, il bilancio aziendale o familiare da equilibrare, i conti da pagare, le liste da compilare. Allora in quel preciso istante ti rendi conto di avere davanti a te tre possibilità: 1 – Far finta di niente e continuare a convincerti di essere felice; 2 – Di entrare in psicanalisi; 3 – Di mollare tutto e di dire ora basta, io mi fermo qui, è arrivato il tempo di capire chi sono davvero e cosa voglio fare, non in futuro, non da grande, ma ora subito, nel presente. E ti trovi a ripensare alla tua infanzia, ai luoghi della tua terra o di quella di un’amica o amico che ti ospitava, dove poter correre liberamente, sentendo il vento sulla pelle e inebriando le narici di quel speciale profumo di boschi, di erba, di campi e perché no di pietre… pietre antiche che al solo toccarle come in un “deja vu” ( già visto), ti riportano indietro nel tempo: al momento in cui ancora sognavi, ancora facevi programmi per il futuro che appariva lontano. Ma ritornare a quella felicità non è poi impossibile basta fare le valigie e invece di recarsi in una località esotica, percorrere la strada che in auto, in treno, in corriera, ti riporta al luogo dove hai vissuto le felici estati della tua adolescenza e giovinezza, ovvero Buccino. Una dimensione ambientale e interiore, che sai di dover raggiungere, non per trovare il mondo perfetto delle
favole, perché anche quello forse ti annoierebbe, ma per trovare il tuo mondo, quello in cui ti senti veramente te stesso, soddisfatto finalmente della tua vita, e non solo un ospite che guarda il trascorrere del tempo, come in una pellicola super velocizzata, ma non si sente parte di esso. Ripartire a fine estate forse ti rattristerà, ma la certezza di avere dentro di te il luogo segreto dove sentirti veramente a casa ti darà di sicuro la forza di andare, con la consapevolezza di po ter sempre ritornare a tuo piacimento perché i buccinesi, gente cordiale e ospitale sono lì che ti aspettano, pronti ad accoglierti un sorriso.
di Pasquale Via Anche quest’anno, nonostante le tante difficoltà e la mancanza di risorse finanziarie, l’Amministrazione comunale, in collaborazione con la Pro Loco, le associazioni, le aziende ricettive presenti sul territorio e i cittadini ha predisposto un programma di eventi che renderanno piacevole il soggiorno ai turisti che saranno a Buccino per trascorrere le ferie estive. E’ il giusto modo di contribuire alla crescita culturale ed economica della comunità ed è anche la migliore risposta sociale e politica alla linea di rigore e sobrietà che, in conseguenza della grave crisi economica che attanaglia l’Italia e gran parte del mondo, ha imposto il governo nazionale e quindi di conseguenza il governo regionale. Siamo in tanti ad essere fiduciosi sul futuro della nostra nazione e sulla concreta possibilità di vivere ulteriori momenti favorevoli sotto l’aspetto economico ed occupazionale. Il mio ringraziamento va a tutti coloro i quali hanno raccolto l’invito ad impegnarsi e collaborare per la realizzazione del programma FERIEA VOLCEIANAE 2011. Buone vacanze. 3
EVENTI
FIERA CAMPIONARIA: LE DUE CITTÀ “BUCCINO VOLCEI” L’iniziativa, realizzata nella struttura dismessa dell’ex Alimer, ha registrato una buona partecipazione di aziende espositive e presenza di pubblico. sine, e alcune attrazioni hanno dato la possibilità ai bambini di trascorrere piacevoli momenti di divertimento. Il Sindaco e la Promofiere Sud hanno ringraziato l’avvocato Giuseppe Andreotta, curatore fallimentare dell’ex Azienda Alimer, per aver autorizzato l’uso dell’area, condividendo che, in un momento di crisi economica come questo, la fiera potesse essere utile all’economia del territorio.
di Marcello Nardiello “Nei capannoni dell’ex azienda Alimer, devastati dai continui raid notturni portati a termine da ladruncoli di ogni genere, sistemati e resi idonei per ospitare la manifestazione, si è svolta dal 14 al 22 maggio, la 1° Edizione della “FIERA delle 2CITTA’ Buccino-Volcei” organizzata dalla PROMOFIERE SUD, con il patrocinio del Comune di Buccino. Numerosi gli espositori che hanno aderito all’iniziativa presentando ai visitatori una vasta gamma di prodotti dell’artigianato, del’agricoltura, dell’industria, del turismo, dei servizi e prodotti tipici della enogastronomia campana, lucana a pugliese. Soddisfatti gli organizzatori che, dopo aver lavorato per circa un mese per la preparazione delle aree espositive e la sistemazione degli spazi esterni, hanno visto premiato il loro lavoro attraverso la presenza di oltre ottomila visitatori, provenienti dalla provincia di Salerno e dalla vicina Basilicata. La presenza di automobili di lusso, tra le quali una americanissima Limu-
Michele Trimarco - Patrizia Salimbene - Franco Marasco
Pina Iuorio
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EVENTI
Sfidando la crisi, artigiani e commerciantti presenti in fiera con prodotti per la casa e di gastronomia
IL SALOTTO E DINTORNI di Andrea Trimarco
EMMEPI DESIGN di Murano Pasquale
Pierangelo Bardo - FOTOGRAFO
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GIOVANI IMPRENDITORI
UNA NUOVA INIZIATIVA IMPRENDITORIALE A BUCCINO Un angolo esotico per i nostri acquisti scaffali, completando l’assortimento, li affiancano altri prodotti, tipici invece, delle nostre aree: olio extra-vergine, pasta, biscotti ecc,. E’in questa geografia che si legge l’anima della Bottega di Kirikù, un’ideale mappa che unisce e avvicina aree diverse del mondo: produttori e consumatori soddisfatti nei loro interessi senza speculazioni intermedie, quanto di più lontano dal vecchio clichè degli empori dei coloniali di vecchia memoria.
di Nicola Solitro Entrando nella Bottega di Kirikù quel che colpisce nell’immediato è la varietà dei colori della merce sugli scaffali: tisane, cioccolato, caffè, cereali, detersivi ecologici, borse e manufatti vari che rimandano ad un mondo lontano ed esotico, dove questi prodotti , da secoli, accompagnano la vita dei loro produttori; sugli stessi
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Con l’aiuto di Carlo e Katia, cerchiamo di capire quale sia la filosofia del commercio equo solidale:” questo commercio è una partnerschip economica basata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto, che mira ad una maggiore equità tra Nord e Sud del mondo, attraverso il commercio internazionale, creando relazioni economiche e culturali, attraverso le quali tutti possano migliorare la qualità della propria vita. Abbiamo unito la curiosità e l’interesse per questi prodotti, dei quali eravamo consumatori, a quello
per l’ecologia e per un diverso modo di concepire il commercio e da queste premesse nasce il nostro progetto commerciale.” Viaggiando con lo sguardo tra le diverse latitudini che Kirikù abbraccia , spostiamo la nostra attenzione sulle specialità regionali italiane e campane in particolare, come la colatura di alici di Cetara, il fagiolo di Controne, la pasta di Gragnano, il caciocavallo podolico e molte altre: ”Cerchiamo di vendere tutti i prodotti con il presidio Slow Food della Campania, ma è molto difficile perché si tratta direttamente con il produttore e le quantità sono limitate”. L’ultima tappa di questo viaggio, quella a noi più vicina, riguarda il nostro territorio e le sue tipicità, non solo alimentari, ma anche prodotti dell’artigianato locale quali pentole in rame e ricami. Per quel che riguarda il palato è inutile sottolineare l’olio extra vergine d’oliva, i prodotti da forno, i salumi, il carciofo bianco di Pertosa, solo per citarne alcuni :”Abbiamo preso con-
Maria Luisa Insogna e Katia Trimarco
GIOVANI IMPRENDITORI
Prodotti di qualità per una dieta sana ed equilibrata, unitamente ad oggetti dell’artigianato locale ed equosolidale tatti con i produttori locali e puntiamo a far conoscere ed apprezzare i nostri prodotti tipici ed in questo progetto rientra la realizzazione del sito internet prodotti tipicivolcei.it con il quale la bottega vuol dare il proprio contributo alla promozione del territorio e dei paesi del buon “Buon Vivere”, coinvolgendo le aziende e i produttori della zona; puntiamo molto sul sito e sul commercio on line per dare la possibilità anche a chi è lontano di apprezzare i prodotti locali.” I propositi e le aspettative del-
la bottega non sono stati traditi in questi primi mesi e l’entusiasmo per questa”sfida” si rinforza quando, come ci sottolineano da dietro il bancone,”Vediamo tornare i clienti con i recipienti per i detersivi alla spina” . Segno che un nuovo modo di fare la spesa, con attenzione per l’ambiente e per le persone, è possibile e come il bambino Kirikù, protagonista della favola che ha ispirato il nome della bottega, sconfigge la strega Karabà, così si spera di poter vincere le stre-
ghe dello sfruttamento internazionale, superando i pregiudizi verso questa forma di commercio parallelo che pone attenzione oltre che al profitto, all’etica e ai bisogni dei produttori del Sud del mondo e della aree meno avvantaggiate. Per Buccino è un ulteriore tassello nell’imprenditoria giovanile che mette idee nuove in un’attività tradizionale, arricchendo l’offerta commerciale sul territorio.
Dalla passione per la cucina e dall’amore per il proprio territorio nasce prodoƫƟpicicvolcei.it un progetto realizzato da la BoƩega di Kirikù. Un’attenzione particolare viene rivolta alle tipicità locali che caratterizzano l’area geografica di riferimento, in particolare l’olio extra vergine d’oliva. Tipicità, promozione delle tradizioni e degli antichi sapori. Visita il sito www.prodoƫƟpicivolcei.it 7
IL PERSONAGGIO
MEDICO E PATRIOTA: PASQUALE BOSCO Sindaco protagonista attivo negli avvenimenti del Risorgimento Italiano
di Carlo Bosco In occasione del 150° anniversario dell ‘Unità d’Italia ci corre l ‘obbligo di ricordare il medico Pasquale Bosco,un altro figlio delle nostre terre che fu protagonista attivo degli avvenimenti del Risorgimento che si conclusero con il 1860 . Prima di tratteggiare la figura di Pasquale Bosco occorre illustrare le origini del suo illustre casato. Fonti storiche riportano che un medico di origine spagnola, Johannis Bosco, si stabilì con i suoi familiari agli inizi del 1600 in San Gregorio Magno . Un suo figlio,poi,Giuseppe Leonardo Bosco,laureatosi in Medicina nel 1691 presso la Scuola Medica Salernitana,si trasferì dopo la laurea a Buccino ( il suo nome risulta sulla lapide del 1725,regnante Carlo VI d’Austria, presso la fontana della Pescara,ora semidistrutta). Tra i cinque figli di quest’ultimo si distinse l’avvocato Pietro Bosco,nato a Buccino nel 1718,che fu Giudice e Governatore di Altamura tra il 1760 ed il 1785,sotto il Regno di Ferdinando IV di Borbone (insieme ai fratelli Pietro e Pasquale è menzionato sulla 8
lapide del 1754 esistente sul pavimento centrale della chiesa di S.Antonio in Buccino). Un figlio di Pietro,Giuseppe,nato nel 1771 a Buccino e laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli,dopo aver esercitato la professione di avvocato in Napoli,si ritirò a Buccino dove ampliò i possedimenti terrieri appartenuti al bisnonno Giuseppe Leonardo e sposò Flaminia Goffredi,figlia di Carlo Goffredi e della marchesa Maria Teresa Forcella. Da tale matrimonio, quindi, nacque il 1° aprile 1825,quale undicesimo figlio,Pasquale Bosco. Appena dodicenne perdette il padre a causa di una terribile epidemia di peste che colpì Buccino e tutto il Regno di Napoli nel 1837. Fece i primi studi nella Scuola tenuta dai frati del Convento Agostiniano di Sant’Antonio Abbate di Buccino, Scuola che ebbe alcuni decenni prima,come alunno, il celebre filosofo ed economista Antonio Genovesi. Si recò,poi,a Napoli per continuare gli studi e frequentò le più note scuole private nella capitale del Regno,tra cui quella dove insegnava il famoso letterato e marchese Basilio Puoti . In tali scuole private accorrevano migliaia di giovani da tutta la provincia ed essi , come afferma uno storiografo dell’epoca , “non solo si addestravano nelle lettere,ma si educavano anche,quasi inconsciamente all’amore per la Patria e per la libertà”. Nell’ambiente studentesco napoletano Pasquale Bosco,insieme al suo caro amico buccinese Claudio Guerdile (studente di Giurisprudenza e suo parente in quanto lo zio Pasquale aveva sposato sua sorella Clorinda Bosco) ,venne in contatto con molti giovani patrioti il cui spirito si formava alla scuola di Mazzini, del quale circolavano clandestinamente gli scritti . Conobbe, così, Luigi La Vista di Venosa,allievo prediletto di Francesco
De Santis e Pietro La Cava di Corleto Perticara,coi quali partecipò nel gennaio e febbraio 1848 alle dimostrazioni tendenti ad ottenere la Costituzione da Ferdinando II di Borbone. Ancora studente di Medicina presso l’Università di Napoli,scoppiò l’insurrezione del 15 maggio 1848 ,cui egli partecipò con tutto il suo entusiasmo giovanile sparando contro le truppe regie dalla barricata che chiudeva l’accesso a via Toledo,dalla parte di S.Brigida. Colpito da palle di fucile ad un polso e ad una gamba,dovette la salvezza ad un compagno anch’egli studente che combatteva al suo fianco,il quale se lo caricò sulle spalle e lo portò via nascondendolo in una casa vicina . Questo fedele amico si chiamava Filippo Patella di Agropoli (dove attualmente esiste una via a lui intestata) il quale divenne,poi, nel 1885 Preside del famoso “Regio LiceoGinnasio Umberto I “ di Napoli . Pietro La Vista, invece, sulle barricata di Piazza Carità cadde in mano alle truppe borboniche che lo fucilarono seduta stante. Nella feroce reazione che seguì ai moti del 1848 Pasquale Bosco rimase nascosto presso fidati amici e poi,una volta guarito tornò furtivamente in Buccino, dove fu lasciato tranquillo per poco tempo,ma successivamente, inserito nelle liste dei sospetti dalla polizia borbonica,gli fu proibito di esercitare la professione medica in Napoli ,dove nel frattempo si era laureato . Si giunse alle perquisizioni domiciliari ed al mandato di cattura con conseguente processo presso la Corte Criminale di Salerno che lo condannò nel 1850 a 4 anni di carcere sotto l’accusa di organizzazione di bande armate,cospirazione ed altri atti contro il Re. Insieme a lui furono condannati a diversi anni di carcere il fratello Nico-
IL PERSONAGGIO
Colpito da arma da fuoco, fu salvato da uno studente che combatteva al suo fianco la ed i seguenti buccinesi : Agostino Volpe di Michele di anni 25,falegname ; Michele Volpe di Pasquale di anni 27,fabbro ; Don Carlo De Vito fu Francesco di anni 42,avvocato ; Don Carlo Sacco fu Paolo di anni 34,sacerdote ; Don Giuseppe Speranza fu Giovanbattista di anni 57,possidente ; Michele Amendola,fu Vincenzo di anni 50,macellaio ;Giuseppe Volpe di Michele di anni 40,calzolaio . Uscito dal carcere si recò a Buccino dove creò intorno a se una cerchia di amici e simpatizzanti per la causa nazionale che lo seguirono sempre fedelmente , tra questi i fratelli Agostino e Michele Volpe,il, sergente Giuseppe Landolfi, Michele Amendola ed altri. Numerose famiglie di Buccino erano borboniche i cui componenti tenevano continuamente d’occhio l’attività di Pasquale Bosco,pronti a presentare denunce anche anonime. Nel 1857 Pasquale Bosco sposa Luigia De Maffutiis di nobile famiglia di Auletta,dalla quale ebbe 10 figli. Nel frattempo continua ad avere contatti anche epistolari con il Comitato d’Ordine ed amici patrioti della Capitale e del Salernitano . L’11 maggio 1860 Garibaldi sbarca a Marsala al grido di “Italia e Vittorio Emanuele” ed in tutte le province del Regno si prepara l’insurrezione. Nella Provincia di Salerno il Comitato d’Odine e quello dell’Unità scelgono come Commissario il patriota Giovanni Matina di Teggiano ,che operando alacremente diventa il capo dell’insurrezione salernitana ed il 29 giugno 1860 costituisce in Sala Consilina il Governo Provvisorio in nome di S.M.Vittorio Emanuele II Re d’Italia e di Garibaldi suo Dittatore. Pasquale Bosco il 28 luglio 1860,sebbene antiborbonico,per la profonda stima che avevano acquisito di lui le autorità borboniche,viene nominato Sindaco di Buccino e nello
stesso tempo,alla fine di agosto viene nominato dal Governo Provvisorio, innanzi citato, Commissario Civile con pieni poteri per la costituzione delle Giunte Insurrezionali nel Distretto di Campagna (vedi giornale di Napoli “L ‘Opinione Nazionale “ del 3 settembre 1860). Egli si mette all’opera con alacre ritmo e riesce,date le sue conoscenze, a nominare le Giunte Insurrezionali in quasi tutti i paesi della sua giurisdizione :Buccino,San Gregorio Magno, Romagnano, Ricigliano, Palomonte,Contursi,Oliveto Citra,Co lliano,Valva,Laviano,Caposele,Calab
ritto e Castelnuovo di Conza. Organizza, inoltre, la raccolta di fondi per la formazione del reparto dei volontari da inviare al Comando Militare del Governo Provvisorio con a capo il Colonnello Fabrizi,e collabora attivamente per formare il reparto dei volontari di Buccino che viene messo agli ordini del suo caro amico Claudio Guerdile,il quale assume il comando della Colonna del Distretto di Campagna. Il 4 settembre 1860,mentre Garibaldi avanzando dalla Calabria era giunto a Sala Consilina e poi ad Auletta,il Sindaco di Buccino Pa9
IL PERSONAGGIO
Il 4 settembre 1860 Pasquale Bosco riunisce il Consiglio Comunale per deliberare l’adesione al Regno Unitario Italiano
squale Bosco riunisce nella sede del Comune tutti i componenti dell’Amministrazione,cioè i Decurioni e gli Eletti ,la Giunta Insurrezionale e la Milizia Nazionale,costituitesi già nel mese precedente,il Clero e tutti i Notabili e fa approvare e firmare la seguente deliberazione (esistente quale estratto del Registro delle Deliberazioni Curionali del Comune di Buccino, su richiesta di Claudio Guerdile del 22 aprile 1861, e rilasciata ancora su carta bollata di grani 12 del preesistente Regno delle Due Sicilie ) : L’anno milleottocentosessanta il giorno quattro settembre in Buccino radunatosi il Decurionato del Comune suddetto sotto la Presidenza del Sindaco con l’intervento del Primo e Secondo Eletto e di tutti i Notabili cittadini residenti in questo Comune si è dal Sindaco Presidente proposto che per effetto di gloriosi rivolgimenti,trovandosi l’Italia presso al conquisto di sua finale libertà ed indipendenza,molte province del Reame hanno creduto con l’insurre10
zione abbattere l’ultimo baluardo della preponderanza straniera nella famiglia dinastica dei Borboni delle Due Sicilie,non ultima a questa grandezza insurrezionale è stata la Provincia di Principato Citeriore,e non ultimo il nostro paese di Buccino,il quale fin dal ventisei del caduto mese dichiarava legittima l’insurrezione,e la compiva al grido augurale di viva Vittorio Emanuele Re d’Italia e viva Giuseppe Garibaldi Salvatore del popolo siciliano. Quasi contemporaneamente in altri Comuni compivansi fatti medesimi, finchè in breve ora tutta la Provincia ha brandito le armi ed inviato le sue falangi patriottiche ad accrescere le fila dei nostri fratelli Calabri e Lucani . A vista di questi avvenimenti un Governo Prodittatoriale si è stabilito in Sala per la Provincia di Principato Citeriore, onde dirigere con mano ferma al glorioso fine i movimenti della generale insurrezione. Questo Governo composto dai più insigni cittadini della Provincia ha decretato legittimo lo stato di nostra insurrezione e per circondarsi di tutta la forza e popolarità di cui abbisogna il nostro potere,ha proposto ai Municipi di votare l’atto di adesione al glorioso Regno Unitario di Re Vittorio Emanuele con la dittatura del grande eroe Nizzardo Giuseppe Garibaldi . I Buccinesi, non potendo essere inconseguenti a loro medesimi e penetrati intimamente degli alti supremi vantaggi che derivano a tutte le popolazioni d’Italia sotto un regime unico
ed indipendente,è bene che per mezzo di questo Corpo municipale deliberino e votino la loro piena, spontanea e libera adesione a Vittorio Emanuale Re d’Italia e Giuseppe Garibaldi Dittatore delle Due Sicilie. Il Decurionato,gli Eletti e Notabili tutti di questo Comune,unanimemente plaudendo la proposta del cittadino Sindaco Presidente,in nome parte del Popolo di Buccino, di cui sono i rappresentanti ed in nome proprio ancora,hanno deliberato uniformemente alla proposta, cioè di volere da oggi innanzi,appartenere alla gran famiglia italiana sotto il glorioso scettro di Vittorio Emanuele accettando,fino a che il Regno Unitario Italiano non siasi definitivamente stabilito,la efficace dittatura del Generale Giuseppe Garibaldi .E così ha deliberato desiderando che una copia della presente deliberazione sia inviata al Governo Prodittatoriale di Sala a mezzo di una rappresentanza Municipale. Firmati – Il Sindaco Presidente Pasquale Bosco I Decurioni: Onofrio Chiariello, Michelangelo Bellelli, Nicola D’Acunto, Carlo De Vito,Giuseppe Bruno, Pietro Verderese, Nicola Maria Fernicola,Giovanni Curzio,Pasquale Guerdile, Agostino Volpe, Giuseppe Merlini, Vincenzo Freda, Vincenzo Mansueto, Francesco Cippaluni, Cancelliere Comunale Luigi Lordi primo eletto funzionante,Vincenzo Tanga secondo eletto. Il Clero :Michele De Vito Arciprete,Giuseppe Primicerio Sacco, Pasquale Fernicola 1°,,Modestino Tanga, Gaetano Fernicola,Giuseppe Sacco 2°,Gianbattista Bellelli,Agostino Fernicola 2°,Raffaele Capuano,Agostino Chiariello,Carlo Sacco 3°,,Giuseppe Antonio Chiariello,Francesco Antonio Roviello, Carlo Verderese parroco, Pietro Cippaluni parroco,Carlo Sacco 2°. La Giunta Insurrezionale : Il Pre-
IL PERSONAGGIO Esercitò, sempre gratuitamente, la professione di medico. Alla sua morte fu decretato il lutto cittadino e tutto il paese accompagnò la salma all’ultima dimora sidente Giuseppe Torella,Vice Presidente Francesco Cippaluni, il cassiere barone Francesco Torella . I Deputati :Nicola Cippaluni, Michelangelo Bellelli, Onofrio Chiariello,Giuseppantonio Chiariello, Carlo De Vito,Giuseppe Lordi. I Notabili : Salvatore Bellelli,Giuseppe Cione,Nicola Fuccia, Carlo Fuccia,Prosspero Pugliese, Pietro Bellelli,Agostino Bellelli,Vincenzo Mastursi,Agostino Fuccia, Francesco Gerbasio, Domenico Greco, Federico Sarro, Nicola Fuccia. Gli Ufficiali della Guardia Nazionale : Michelangelo Bellelli per Claudio Guerdile,Giuseppe Merlini,Capo Compagnia, Pasquale Guerdile Capo plotone, Prospero Pugliese capo Sezione, Francesco Mansueto capo Sezione, Ottavio Torella Capo plotone,Michele Merlini capo Sezione. “” Dopo tale proclama Pasquale Bosco, assieme ad altri patrioti di Buccino,tra cui Michele Solitro,Pasquale Merlini, Giuseppe Landolfi,Agostino e Michele Volpe – oltre al suo caro amico Claudio Guerdile che comandava la Colonna del Distretto di Campagna e che si distinse in varie battaglie contro l’esercito borbonico - seguì l’esercito garibaldino sino alla battaglia del Volturno del 1° ottobre 1860 quale medico nonchè addetto ai servizi logistici ed amministrativi . Dopo il 1860 si dedicò al ruolo di
“pater familias “ ,cioè all’educazione della numerosa prole, nonché a migliorare le pratiche colturali dei suoi estesi possedimenti terrieri, accrescendone la produttività. Fu il primo,infatti,nel 1878 ad introdurre l’uso del bidente al posto della zappa,strumento poco adatto quest’ultimo alla lavorazione di un terreno argilloso e calcareo,quale è quello di Buccino . Introdusse le irrorazioni anticrittogamiche per la vigna e l’impiego di concimi chimici e,cosa oltremodo importante per la potatura razionale dell’ulivo, chiamò in Buccino le prime squadre di potatori pugliesi,dai quali i nostri intelligenti paesani appresero talmente bene questa tecnica colturale dell’ulivo che i “potatori di Buccino” furono ricercati ed impiegati in tutti i paesi della Provincia. Ricordiamo che egli esercitò sempre gratuitamente la professione di medico e che non volle sottrarsi al dovere civico di ricoprire,sempre gratuitamente, quelle cariche pubbliche che ripetutamente fin quasi ai suoi anni più inoltrati,gli venivano affidati dalla stima e dalla fiducia delle autorità provinciali politiche ed amministrative. Fu, infatti, Conciliatore e Delegato Scolastico per parecchi anni,cioè sovrintendente all’istruzione primaria e fu nominato di nuovo Sindaco di Buccino con decreto prefettizio del 20
febbraio 1892. Tra i suoi dieci figli si distinsero il Generale Medico Pietro Bosco,padre della Prof.ssa Laura Bosco,l’Avv.Nicola Bosco che esercitò con onore la sua professione in Salerno nella prima metà del 900 ed, infine, Flaminia Bosco, sposata al Marchese Emilio Fonseca Pimentel di Firenze,poetessa e pittrice, che ebbe innumerevoli riconoscimenti a seguito di mostre tenute anche all’estero, definita dai critici dell’epoca,italiani e i oltre Alpe, “una delle pittrici più importanti di fine 800 “ ,tanto è che la Pinacoteca Provinciale di Salerno ha esposto molte sue opere nel maggio del 2009 . Pasquale Bosco morì il 17 gennaio 1896 compianto da tutti i cittadini di Buccino ed il giornale “L’Eco di Salerno” del 31 gennaio 1896 così riporta : “ebbe coltura vasta e profonda e come medico prestò a tutti e con amore, in Buccino e fuori, l’opera sua intelligente e da nessuno volle essere remunerato ed a molti disgraziati fornì egli stesso le medicine “ .... “Tutto il paese di Buccino,in cui fu decretato il lutto cittadino,senza distinzione di classi e di partito,ne accompagnò la salma all’ultima dimora “ .
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L’OPINIONE
I NOSTRI PRECARI D’ANTAN La bottega artigiana: scuola di mestieri e di vita
di Enzo Landolfi sr. Negli anni cinquanta, così vicini alla guerra perduta ma ancora lontani dal famoso boom economico italiano, la mia curiosità giovanile era rivolta in particolare ad osservare quello che facevano i compaesani adulti, quelli che poco amabilmente venivano definiti “ i cafoni “.Categoria composta da uomini e donne che con grandissima dignità, con tenace volontà e con notevole sacrificio, cercavano di rattoppare il tessuto economico e sociale lacerato dalla guerra, per recuperare a se stessi e alla propria comunità una condizione di vita “umana” e “civile”. Gli uomini erano per la maggior parte gli stessi che pochi anni prima, pur con molte riserve, avevano ceduto alle lusinghe di un altro famoso Cavaliere (mancato fondatore di imperi ) perché erano stati educati al senso dello Stato e all’amor di patria, che non prevedono distinguo di sorta quando si è chiamati a difendere interessi comuni o come tali fatti intendere. Si erano impegnati al massimo delle loro possibilità, avevano combattuto valorosamente mostrando coraggio e non codardìa, ma ciò nonostante il grande sogno non si era avverato. 12
Come effetto della sconfitta, invece degli splendori imperiali essi stessi e quelli che rimasti in patria avevano combattuto un’altra guerra non meno cruenta e barbara contro il nazifascismo, si ritrovarono ad ammirare macerie di ogni genere. Ma non si fecero prendere dallo sconforto e con ammirevole forza d’animo ripresero a lottare pacificamente per acquisire quei sacrosanti diritti, in primis quello al lavoro, che i potentati economici e politici allora dominanti tendevano a negare per continuare a signoreggiare sulle classi meno abbienti e poco istruite. Contro questa odiosa situazione cominciarono le pacifiche e legittime rivendicazioni dei contadini e dei braccianti senza terra, degli operai disoccupati, del ceto medio senza prospettive d’impiego, insomma di coloro che vivevano una condizione di estremo disagio economico e sociale e che perciò aspiravano a migliorare la propria esistenza attraverso il riconoscimento della titolarità di quei diritti umani, civili e politici che finalmente avevano trovato cittadinanza nella neonata Repubblica e nella sua Carta Costituzionale. Sto parlando di persone che lottavano per non vedere ancora conculcati i propri diritti di cittadini di un neonato Stato che si era proclamato repubblicano e democratico, e che possono essere correttamente definite i prototipi del moderno precariato. Le vicende e le iniziative di costoro erano seguite con molto interesse e viva partecipazione ed erano argomento di ampia e continua discussione specialmente in certi luoghi di questo paese assimilabili alle antiche agorà. Uno di questi, che oggi definiremmo “ mitico “, era la bottega di uno scarparo (calzolaio) comunista, situata all’inizio di un vicolo simpaticamente rinominato” via delle botteghe oscure “. Era un luogo angusto e fumoso ma affascinante ed intrigante, frequentato da “compagni “ e da altre persone di diverso orien-
tamento politico, che lì si ritrovavano quotidianamente per fare commenti, analisi , approfondimenti e valutazioni sull’attualità politica, per poi trarne conclusioni alle quali conformarsi sul piano etico e degli orientamenti di voto. Un così singolare laboratorio politico, al quale spesso avevo il privilegio di accedere, era un’ottima palestra per gli esercizi intellettuali di un ragazzo con un minimo di curiosità verso la politica, perché lì poteva assistere a scontri dialettici aspri nei toni e poveri nelle espressioni linguistiche, nei quali però alle idee contrapposte veniva riconosciuta pari dignità e legittimità, senza mai degenerare nell’invettiva verbale o nell’insulto personale. Aver frequentato questo involontario “ tink-tank politico paesano è stato molto importante per la mia formazione perché mi ha fatto conoscere persone modeste per censo e per cultura ma molto oneste intellettualmente e vogliose di apprendere cose nuove, di esprimere le proprie idealità e di impegnarsi con grande passione civile per vederle realizzate. I dibattiti si concludevano criticando l’azione o l’inerzia di chi governava in quel momento, con l’auspicio che le cose migliorassero a breve e con il rinnovato impegno a battersi fino al raggiungimento dell’obiettivo prefisso, ma senza propositi sleali e men che meno sovversivi. Le persone miti e laboriose di cui ho maldestramente tracciato un profilo erano genitori che ammonivano i propri figli ad impegnarsi nello studio o nell’apprendimento di un mestiere, a rispettare i loro maestri e il prossimo in generale, erano quelle che si rompevano la schiena per un modesto salario in patria o che da emigrati contribuivano a creare la ricchezza dei paesi che li ospitavano. Erano quelle che per arricchire il proprio pasto DA PRECARI non andavano a caccia di bambini per poi mangiarseli arrostiti al forno; insomma erano degnissimi esemplari antropolo-
L’OPINIONE
...a condividere fatica ed altri stenti c’erano anche le donne, ...
gici che molto orgogliosamente si definivano COMUNISTI ITALIANI. E non erano solo uomini perché a condividerne fatica ed altri stenti c’erano anche le donne, ossia quella parte di genere umano a cui ancora oggi taluni sedicenti democratici, liberali e progressisti hanno difficoltà a riconoscere effettivamente dignità sociale ed opportunità pari a quelle degli uomini. Questa variegata umanità, affaticata dal lavoro e umiliata dai soprusi, goffa ed inelegante ma bella nei tratti somatici, d’animo fiero e nobile, priva di bon ton ma educata e rispettosa, semplice ed orgogliosa dei propri valori, formava il cosiddetto popolo comunista, ormai estinto per ragioni biologiche ma tenuto in vita da bolsi e patetici personaggi politici all’unico scopo di farne il bersaglio delle proprie insopportabili, stantie e melense invettive.
Secondo i blateranti di questo stucchevole tormentone, quelle persone erano geneticamente e mentalmente bacate ed hanno trasmesso queste connotazioni negative ai loro eredi politici. E questo può anche essere possibile, ma se questa tesi vale per i neo comunisti non capisco perché non debba valere anche per gli eredi di altri “ dante causa “ di cui i sostenitori della tesi medesima hanno vantato fino a ieri l’amicizia e la consonanza ideale. Insomma i comunisti si riproducono, i nazifascisti no. Ho voluto evocare il ricordo di queste persone che ho conosciuto da vicino non per fare la difesa d’ufficio della loro appartenenza ideale o partitica ma unicamente per bisogno di verità e per rendere un doveroso omaggio a loro e a tutte le altre ( che si contano nell’ordine dei milioni ) che hanno incarnato
una categoria di italiani degni del massimo rispetto per come hanno agito e per quello che hanno dato alla nazione in termini di impegno civile e di dignità sociale e per il contributo offerto al patrimonio valoriale collettivo. Ormai è diventato insopportabile vedere ed ascoltare ancora personaggi di infima valenza morale che si permettono di offendere e dileggiare la memoria di uomini e donne con le mani callose che hanno lasciato dietro di se una lunga scia di decoro, onestà e laboriosità mentre i loro attuali denigratori andavano a scuola di ribalda furfanteria. Oltre al ricordo ed al sincero omaggio, che ritengo sia ampiamente condivisibile da ogni persona intellettualmente onesta, esprimo anche il rammarico di non aver saputo farmi trasmettere da quelle persone tutte le idealità, le esperienze ed i valori che possedevano e che generosamente mi avrebbero donato. In ogni caso sono molto contento ed orgoglioso di aver vissuto quel tempo, al punto di augurarmi che si materializzino di nuovo “quei comunisti “ perché sono i progenitori di quelli che il vaniloquente “ ministro “ (?) Brunetta si permette di definire i rappresentanti dell’Italia peggiore.
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EVENTI
Premio Nazionale “Albatros” 2011 Al Metropolitan di Napoli si è svolta la 9°edizione della manifestazione, condotta da Alberto Fiore di Vito Russo La passione per la poesia, per la narrativa, per le arti figurative è qualcosa che ognuno di noi ha dentro di sé; si potrebbe affermare che è dentro di noi dal momento in cui si è nel grembo materno e che, quando poi si aprono gli occhi alla vita, cresce e si manifesta, ovviamente, in maniera diversa e sempre più specifica in ognuno a seconda degli stimoli ricevuti. Il premio Nazionale “Albatros”, giunto quest’anno alla nona edizione, è un importante e forte stimolo per chi si sente poeta, scrittore, pittore
Le mie donne Le mie donne sono belle, sono come primavera; sono fiori, sono stelle luminose nella sera. Le mie donne sono grandi, pur nella semplicità; sono dolci ma grintose, hanno generosità. Sanno dare con amore, sanno essere pazienti; sanno aprire il loro cuore, non son mai indifferenti! Sanno vivere la vita con spontaneità e
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ad esternare e proporre all’attenzione di una vasta platea le sue emozioni, i suoi sentimenti più profondi, la sua visione della realtà filtrata attraverso le molteplici vibrazioni dell’anima. Anche quest’anno, il 28 Maggio scorso, nella cornice di un importante teatro napoletano, il Metropolitan, si è svolta una lodevole manifestazione per “celebrare il patrimonio artistico e letterario del nostro Paese”, con la partecipazione di importanti personalità, per esaltare la Bellezza che poi era il tema del concorso; evento pienamente riuscito per l’impegno e la professionalità degli organizzatori, in primis del Presidente
Signora Lucia De Cristofaro. Attraverso le opere presentate dai partecipanti al premio, la bellezza è veramente stata esaltata e si è potuto vedere come essa “ha partecipato all’uomo il suo genio e gli ha concesso di dar vita al bello”. Non per vana gloria ma solo per ricordare che anche Buccino è patria tutt’oggi di semplici artisti, anche Vito Russo è arrivato tra i finalisti di questo premio per la sezione poesia; non è salito sul podio dei premiati ma è contento perché la giuria ha preso in considerazione il suo lavoro che era un omaggio alle donne della sua vita.
passione; hanno, a volte, forza ardita nella singolar tenzone.
mai ti mente! Sanno andare oltre la forma, sono vere, trasparenti; lasciano una chiara orma di profondi sentimenti!
Le mie donne hanno nel cuore la speranza, la certezza; sono fragili, son forti, san cos’è la debolezza. Sanno piangere in silenzio, ribellarsi, alzar la schiena per spazzare le ingiustizie come fa un fiume in piena! Sanno esser preoccupate, san soffrire intensamente… Sono, spesso, complicate ma la bocca
Le mie donne, le mie donne sono tutta la mia vita; le mie donne, le mie donne hanno forza nelle dita per cambiare il male in bene, per ridare gioia al cuore, per lenire le mie pene con la forza dell’amore.
EVENTI
2 GIUGNO “FESTA DELLA REPUBBLICA” Il sacerdote Don Giovanni Salimbene insignito dell’Alta Onorificenza di “Cavaliere della Repubblica Italiana”
Mons. Luigi Moretti - Don Giovanni Salimbene - Sabatino Marchionne - Pasquale Via
di Umberto Nitto Il 2 giugno 2011, alle ore 10, si è tenuta la tradizionale cerimonia celebrativa dell’anniversario della fondazione della Repubblica Italiana in Piazza Amendola a Salerno, con la partecipazione delle massime autorità civili, militari, religiose, delle rappresentanza delle associazioni combattentistiche, d’arma e del volontariato della provincia. Presenti anche i maratoneti dell’associazione sportiva “Free Runner”, protagonisti della “Maratona dell’Unità d’Italia”. Protagonisti della festosa cornice all’evento anche gli allievi dell’Istituto Nautico “Giovanni XXIII” e il coro dei bambini del X° Circolo Didattico di Salerno. Dopo l’alzabandiera, la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da parte del Prefetto e le allocuzioni del Sindaco e del Presidente della Provincia di Salerno, quest’anno la cerimonia è stata arricchita dalla consegna delle medaglie d’onore e delle onorificenze
al merito della Repubblica conferite dal Capo dello Stato. Al nostro concittadino sacerdote Don Giovanni Salimbene il Prefetto ha conferito, alla presenza di Sua Eccellenza Luigi Moretti, Arcivescovo Metropolita di Salerno, Acerno e Campagna e Pasquale Via, Sindaco di Buccino, il titolo onorifico di CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA. Grande soddisfazione da parte dei numerosi buccinesi presenti alla
manifestazione che, unitamente al Sindaco, hanno formulato al neo Cavaliere della Repubblica, don Giovanni Salimbene, le più vive e sentite felicitazioni per il prestigioso riconoscimento ricevuto. La redazione di VolceiOggi, interprete dei sentimenti della comunità, in segno di profonda stima, formula a don Giovanni Salimbene i migliori auguri per l’Alta Onorificenza ricevuta dal Capo dello Stato.
Mimmo Mercurio - Bruno Grippo - Don Giovanni Salimbene - Giuseppe Caputo
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L’INTEVISTA
Il Prof. Senatore tra politica e scuola Intervista a Luigi Senatore, docente presso l’ITC di Contursi Terme. di Conte Mariateresa
Il 12 e il 13 giugno gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi sui quesiti referendari. Due di essi affrontano tematiche molto importanti quali la privatizzazione dell’acqua e l’istallazione di centrali nucleari. Lei cosa ne pensa ? «Penso, prima di tutto, che se ne è parlato troppo poco. La nostra è la società dell’immagine, della visibilità televisiva che, se non hai, non esisti nella realtà. Su questi referendum (se si esclude l’ultima settimana) non c’è stata discussione “televisiva” quotidiana, anzi. Il pluralismo delle opinioni è stato la stella polare dell’informazione? Penso proprio di no: e, quindi, questi quesiti referendari semplicemente “non sono esistiti”; nello specifico, penso che l’acqua sia un bene di tutti e inalienabile la sua fruizione, che o è pubblica, o non è. Una politica che non mette al centro del suo operato questo concetto non fa gli interessi della comunità e tradisce, così, la concezione solidaristica della Costituzione Italiana. Ammantare di falso modernismo questa concezione, utilizzando (come fa il D.L. 112 del 25/06/2008) termini come sviluppo economico, semplificazione, compe16
titività, serve solo a sviare e a distrarre dalla centralità della questione, fino ad arrivare al paradosso “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”, come recita il comma 1 dell’art.154 del DL 152 del 3/04/2006. Investire capitali per avere un’adeguata remunerazione: fare profitti con l’acqua è etico? “Date da bere agli assetati”: è una delle opere di misericordia corporali; chiediamo al Papa di modernizzarla, aggiungendo come chiusa finale: “solo se vi pagano”! Per il nucleare, invece, la questione è decisamente più complessa: se è vero che l’acqua è il diritto imprescrittibile, è pur vero che l’energia elettrica ha un suo costo economico e, per la sua diminuzione, le centrali nucleari sembrano essere fondamentali. Approfondirò il ragionamento nella risposta successiva; qui il problema si fa politico: il governo attuale, soprattutto alla luce dei risultati elettorali di Milano, cerca di non far raggiungere il “quorum”, invalidando, così, la consultazione referendaria. È un atteggiamento fondamentalmente incivile e anti democratico: del resto da chi è abituato a difendersi “dal processo” piuttosto che “nel processo” che cosa ci si poteva aspettare?». Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha affermato che il nucleare è sicuro e che le nuove centrali sono di terza generazione. Secondo Lei, esistono centrali di terza o quarta generazione? Se si, quanto sono sicure? «Esistono molti problemi legati all’uso dell’energia nucleare e molte sono le correlazioni con l’economia; dopo Fukushima tutti si sono resi conto della pericolosità delle centrali nucleari: stiamo parlando del Giappone, di un Paese che, com’è noto, possiede le tecnologie più avanzate. Eppure è accaduto quel che è accaduto e, pur considerando la dimensione
“straordinaria” dell’evento naturale che ha scatenato l’incidente nucleare, è stato messo in discussione un modello di produzione dell’energia, se è vero che si comincia a parlare dei costi del “decommissioning” delle centrali e lo smaltimento delle scorie. In quest’ottica l’Italia, che non ha le centrali nucleari, è avvantaggiata rispetto a nazioni come la Francia o lo stesso Giappone: nel frattempo il governo Berlusconi ha pensato bene di pianificare la costruzione di almeno otto centrali nucleari. Cosa dire? La domanda di fondo è ancora quella: la fame di energia è tanta, la sua produzione dipende dai paesi esportatori di gas e di petrolio, per ridurre i suoi costi bisogna trovare alternative legate alle risorse rinnovabili sono insufficienti e allora ci si rivolge al nucleare. Un paio di riflessioni si impongono; prima di tutto: quanto uranio c’è nel mondo? Basterà? I suoi costi aumenteranno considerevolmente? E, infine, è corretto continuare con un modello così consumistico? Ma, in fondo, ci conviene essere per forza così “energivori” o, piuttosto, non dovremmo, noi tutti, cominciare a pensare un modello di crescita diverso, più sobrio e parco? ». Quali rischi corre l’Italia a seguito dell’intervento in Libia? Facendo una previsione, come crede si concluderà la guerra in Libia, ma soprattutto cosa uscirà fuori al termine del conflitto? « Non credo che l’Italia corra qualche “rischio” più di quelli che corrono altri paesi coinvolti in questa guerra. Piuttosto c’è da riflettere sulla posizione geografica del nostro paese: una penisola che si protende nel Mediterraneo e che da sempre offre generosamente le sue coste, soprattutto meridionali, a tutta una serie di visitatori: dai mercanti fenici, alle colonie della Magna Grecia, diffuse in tutto il me-
L’INTERVISTA
... “L’uccisione di Bin Laden non è altro che un bilanciamento della distruzione delle “Torri gemelle” nell’attentato terroristico dell’11 settebre del 2001 ... ridione italiano, alle scorribande saracene, etc. Ora siamo destinatari di questi flussi di esseri umani che partono dalle coste africane, soprattutto libiche e tunisine, alla ricerca di un miglioramento delle proprie condizioni di vita. La conclusione di questa guerra è un destino segnato: quando abbiamo una crescita delle società civile, che abbandonano immobilismi pluricentenari, esse innegabilmente tendono a un modello di democrazia “concreta” e, a mio parere, questo non è altro che un passaggio inevitabile nella storia dell’umanità». Dal punto di vista geopolitico, cos’è cambiato a seguito dell’uccisione di Bin Laden nel Medio oriente e che significato assume la sua morte per gli USA? «L’uccisione di Bin Laden non è altro che un bilanciamento della distruzione delle Twin Towers nell’attentato terroristico dell’11 settembre del 2011: nell’equilibrio geopolitico questo ha significato, in sostanza, un riassestamento dei pesi politici, fortemente e pericolosamente sbilanciati a favore del terrorismo islamico. Per gli USA questa morte assume una forte valenza simbolica, al punto che,
per evitate di caricare troppo questo aspetto, volutamente gli americani hanno detto di aver gettato in mare il cadavere e non hanno rilasciato nessuna immagine dello stesso, così che il terrorismo di matrice religiosa islamica non potrà nemmeno costruire su qualche immagine o su qualche reliquia una pericolosissima ritualità vendicativa (basti pensare, ad esempio, alle terribili dispute che hanno coinvolto intere comunità di fedeli cattolici anche solo per una ciocca di capelli di un santo). Insomma, Bin Laden ha rappresentato il “nemico perfetto”; per altro, io dico che il Vicino Oriente oggi vive il suo Medioevo, che, per la storia dell’Occidente, è stato un periodo molto lungo. Non vedo scorciatoie per il mondo e la società del Vicino Oriente: sarà un periodo lungo anche per quelle popolazioni, ci saranno guerre anche fratricide, ma ho la profonda convinzione che la strada verso la democrazia sia ormai segnata. Bisognerà attendere qualche generazione». Cosa si nasconde dietro le guerre degli USA? «È molto agevole dare una risposta a questa domanda: l’imperialismo.
Non vorrei però sembrare un po’ troppo “retrò”; eppure è chiara la matrice della ricerca di un’egemonia mondiale dietro tutte le avventure militari statunitensi. La corretta lettura dell’interventismo militare americano deve partire dalla classica domanda “cui prodest”? Ebbene, giova al modello di sviluppo americano, nel senso che gli USA, società progredita ed avanzata, non si sono mai posti nessuna domanda sulle conseguenze del loro modo di crescere, improntato al più tumultuoso liberismo capitalistico. Si badi bene; ho detto tumultuoso, ma non disordinato! Gli USA hanno ben chiaro l’ordine mondiale: prima gli USA, poi tutti gli altri. Valga su tutto l’esempio del petrolio: gli USA, con la loro cassaforte petrolifera texana, non riescono a sopperire alle loro esigenze interne e debbono rifornirsi altrove del petrolio necessario a far muovere quelle enormi automobili che consumano tantissimo e non sanno neppure cosa sia una marmitta “catalitica” . L’America Centro-meridionale è stato il loro primo campo di battaglia e tutto il petrolio venezuelano è praticamente in mano statunitense. In tempi più recenti abbiamo visto lo scatenarsi di una vera e propria guerra: parlo del febbraio ’90 e della “Guerra del Golfo” portata avanti da Bush padre e figlio, contro il tentativo d’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq e che ha visto la rovinosa caduta del regime di Saddam Hussein. Basta osservare un po’ più a fondo per capire e chiedersi: chi sono i Bush? Provengono proprio dal Texas e sono, quindi, l’espressione della “lobby” del petrolio: ed è stata proprio questa “lobby” che ha fortemente voluto la guerra, per poter agevolmente controllare la produzione del petrolio del Golfo del Persico, cosa che nei fatti è accaduta. Tutto questo lascia insoluto, però, il proble-
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L’INTERVISTA
... Le guerre non sono mai state la soluzione dei problemi ... ma di fondo: fino a quando gli USA potranno continuare con questo loro modello di sviluppo? Una parziale risposta l’abbiamo avuta con l’elezione di Barack Obama: uno dei suoi primi passi concreti è stata la ricerca di un partner che potesse aiutare l’industria automobilistica statunitense, in particolare la Chrysler, ad uscire dalla crisi. La Fiat di Marchionne è stata scelta per la grande capacità innovativa evidenziata dell’azienda torinese proprio nel settore motoristico: è un chiaro segnale di cambiamento sostanziale che la politica lancia alla società civile. Se si riuscirà a cogliere questo segnale sarà un bene per gli USA e per tutto l’Occidente. Le guerre non sono mai state la soluzione dei problemi e Obama credo questo l’abbia ben chiaro nel suo disegno politico: riusciranno i cittadini statunitensi a recepire questo segnale? “En attendant Godot”…». Da quasi un anno, Lei partecipa come redattore con i suoi studenti al progetto “repubblica@scuola” e anche al “quotidiano in classe” con il Corriere della Sera e il Sole 24 ore (progetti che avvicinano gli studenti alla realtà giornalistica). Quali vantaggi ne traggono gli studenti e quali vantaggi ne trae l’Istituto? «Anche qui è facile la risposta. Ribalterei il quesito però, operando con quella tecnica che è tipica delle dimostrazioni dei teoremi di geometria analitica: quali svantaggi potrebbe avere uno studente che si volesse impegnare nell’attività di scrivere? Ecco, la risposta è semplicissima: io non vedo nessuno svantaggio, tutt’altro! Per poter scrivere bisogna, prima di tutto, sapere di cosa si scrive. Quindi documentarsi, quindi leggere. Stimolare alla lettura è uno degli obiettivi principali di questi progetti che vedono il coinvolgimento della carta stampata. È purtroppo anche vero che la lettura è sempre di più “digitalizzata” e l’ultima frontiera sono gli “e-book”, come pure l’ “i-book” e il 18
“tablet”; a questa innovazione, va sottolineato, si uniformano anche i quotidiani, che hanno anch’essi la loro edizione elettronica. Pur tuttavia, sfogliare una pagina stampata è un gesto che richiede un impegno maggiore e, conseguentemente, un’attenzione e una concentrazione più profonde di quelle che servono davanti a un monitor o su un “tablet”. Pensiamo all’atto della scrittura: con la videoscrittura si sono di molto elevate le possibilità creative e io sono il primo ad essere consapevole di questo; eppure il gesto di scrivere con la penna su un foglio di carta reputo sia insostituibile. Penso ad un manoscritto di un grande poeta e/o scrittore del passato e a quante cancellature, ripensamenti ci possano essere dietro la stesura definitiva di un capolavoro; e penso, ancora, a quante cose in più si potrebbero capire, solo osservandone il modo di procedere nella scrittura. Nei secoli a venire, tutto questo non potrà più esserci: la videoscrittura ha eliminato questa possibile fonte di comprensione. Per capirci con un esempio, non avremo più la “brutta” e la “bella” copia: alla fine saremo sommersi da “belle” copie, ma non sapremo mai nulla del processo creativo. Ecco, questo un po’ mi spaventa. Ma io non sono un “nativo digitale” e vivo ancora con
questo atteggiamento di sacrale rispetto per la carta. Spero che i bambini di oggi, “nativi digitali”, sapranno, nel loro futuro di adulti, trovare una risposta al problema. Professore, Lei insegna sia al biennio che al triennio dell’istituto tecnico commerciale. Quale messaggio vuole inviare ai suoi studenti che quest’anno affronteranno l’esame di maturità? «Non ho grandi messaggi da inviare: mi limito al classico “in bocca al lupo”, sicuro che la bontà dell’impegno profuso da ciascuno otterrà alla fine il giusto risultato: si sa che “chi lavora aspetta premio”; piuttosto colgo l’occasione per salutare tutti i miei alunni, quelli di ieri e quelli di oggi: il tempo passato con loro è sempre stato un tempo passato a migliorare e, fatto più rilevante per me, a migliorarsi. C’e sempre da imparare nella vita! Ma, prima dell’insegnare, viene lo stare assieme per svariate ore al giorno, per tempi lunghissimi: due, tre, cinque anni. E’ allora imprescindibile stabilire rapporti umani corretti: diventa difficile aspettarsi attenzione da chi umanamente non ti rispetta e non ti considera, prima di tutto come essere umano e, poi, come insegnante. Ecco, questo è sempre stato il mio “credo”: prima di tutto rispettare
L’INTERVISTA
Il rispetto per l’”umanità” di ognuno e della dignità degli esseri umani “l’umanità” di ognuno, sapere di avere a che fare con un individuo singolo, con tutto ciò che questo significa. Ed è questo che ho sempre prioritariamente insegnato: il rispetto reciproco. Da questa base si può poi partire per la grande avventura dello studio e della crescita umana e culturale. Piuttosto debbo dire che questi ragazzi che si preparano all’esame fanno parte di uno sparuto drappello di pochi eletti che, da qui a tre anni, non dovranno più misurarsi con la Geografia Economica: la mia disciplina, infatti, è stata cancellata dai programmi ministeriali e, seppure i ragazzi del primo anno di quello che è oggi l’Istituto Tecnico Commerciale hanno avuto la ventura di avermi come insegnante per la prima volta quest’anno, non
ci sarà più per loro, ragazzi del quinto anno dell’esame di Stato dell’A.S. 2014/2015, la possibilità di misurarsi con questioni come quelle che Maria Teresa Conte, con le sue acute domande, ha voluto sottoporre all’attenzione di tutti. Io penso che sia stata tolta una grande opportunità di crescita a tutti i giovani, togliendogli la quotidiana discussione con il docente di Geografia Economica sulle problematiche che coinvolgono il mondo intero; il risultato è che avremo dei cittadini meno consapevoli di ciò che gli accade intorno, più disposti ad accettare senza contraddittorio ciò che gli verrà imposto dall’alto, in un rapporto di sudditanza nei confronti del potere: insomma, più “sudditi” e meno “cittadini”. E’ questo che vuole la riforma Gelmi-
ni: ma, vi invito a riflettere, è questo che volete anche voi? In conclusione, un consiglio di lettura (anzi due) per capire meglio il mio ultimo ragionamento: 1) George Orwell, La fattoria degli animali; 2) George Orwell, 1984. Grazie dell’attenzione a tutti voi e grazie a te, Maria Teresa, per la grande sensibilità che hai sempre dimostrato di avere nei confronti delle cose che accadono intorno a te e la grande pazienza che hai messo in tutto ciò che hai fatto: sono convinto che la perseveranza ti condurrà ai risultati che auspichi e che meriti. Per parte mia ti faccio uno speciale augurio per il tuo esame e per tutte le tue iniziative future, siano esse di studio o di lavoro. Ad majora!
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INIZIATIVE
TUTTI ALL’ “OPERA”
Due giorni all’insegna dell’arte e cultura, con gli alunni dell’Istituto Comprensivo impegnati nel progetto “Tutti all’opera” di Pina Calella L’8 e il 9 Giugno 2011, presso il municipio di Buccino, si è tenuta la manifestazione “ Tutti all’Opera”, la cui finalità è stata quella di avvicinare i ragazzini all’opera, ad un mondo probabilmente per loro sconosciuto, ma allo stesso tempo affascinante ed intrigante. Lo spettacolo è stato caratterizzato dalle seguenti opere: “Lo schiaccianoci, il Barbiere di Siviglia,Cappuccetto Rosso, Cenerentola,Pierino e Lupo, Il Flauto Magico, Pulcinella e i Nibelunghi (L’oro del Reno)”. I bambini, nel corso dell’anno accademico, hanno dimostrato tanto impegno, e soprattutto tanta curiosità e volontà di partecipare ed impegnarsi ad un nuovo progetto , che comprende: la musica, l’arte e l’amore per il racconto. La speranza, è che in futuro, ci sia la possibilità di continuare a lavorare su progetti simili, con protagonisti i bambini, per far sì che queste nuove generazioni vengano attratte ed entusiasmate da nuove conoscenze e culture.
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INIZIATIVE
AttivitĂ di laboratorio e drammatizzazione per presentare alcune famose opere liriche
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INIZIATIVE
Agli alunni di Buccino il PRIMO PREMIO del Concorso: “Immagi…Nando” Il giorno 9 Giugno 2011, presso il Teatro kamaraton di Camerota, la giuria del Concorso :”Immagi…Nando” - un volo nella fantarealtà - II ^ edizione, ha assegnato il primo premio agli alunni della classe quinta della Scuola Primaria di Buccino “Rione Piazza”. Insegnanti referenti: Titti Carbone e Tina Cariello.
di Titti Carbone La partecipazione al Concorso ha visto impegnata la scolaresca tutta in un percorso di ricerca e di conoscenza dettagliata dei siti di maggiore rilevanza storicoarcheologica, supportata dalla visione attenta dei vari video realizzati su Buccino; che ha avuto come obiettivo la salvaguardia e la tutela del nostro patrimonio storico e ambientale. Esso può essere raggiunto solo partendo dal gusto della scoperta e della conoscenza delle radici storiche del territorio che lo si può amare e averne cura solo quando si è capaci di riconoscere e di ap22
prezzare il valore e l’importanza. La conoscenza minuziosa dei vari siti archeologici ha avuto un grande impatto emotivo sugli alunni, che hanno saputo tradurre in composizioni graficopittoriche, con grande maestria e gusto estetico. Ogni riprodu-
zione è stata presentata con filastrocche inventate, alcune delle quali scritte con l’uso della seconda lingua comunitaria; essi hanno preferito raccontare la nostra Buccino con un linguaggio divertente, diretto principalmente ai bambini, allo scopo di affascinarli e consentendogli un
INIZIATIVE
La storia dell’Antica Volcei e di Buccino presentate con un libro realizzato dagli alunni utilizzando materiale di riciclo viaggio nella fantarealtà, nella scoperta che ogni vicolo ha qualcosa da raccontare. Il prodotto finale del percorso è stata la realizzazione di un libro dal titolo: ”Immaginando Buccino”, su fogli di carta riciclata e con l’utilizzo di svariate tecniche, riscuotendo il gradimento della giuria che ha ritenuto il lavoro valido, rispondente appieno alle tematiche previste nel Bando e, dal punto di vista formale, è stato ritenuto un’effi-
cace guida turistica junior. Gli alunni, accompagnati dalle insegnanti e dai genitori che sono stati sempre disponibili, sono stati premiati calorosamente dal Sindaco di Camerota, dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Camerota e dall’ins. referente Maria Di Masi. Anche il Sindaco di Buccino, Pasquale Via, ha voluto esprimere le proprie congratulazioni all’impegno profuso della scolaresca che è risultata essere
vincitrice, invitandola insieme alle insegnanti e genitori il giorno 18 Giugno nell’aula consiliare. In tale occasione, il Sindaco ha sottolineato l’importanza della tematica affrontata, ritenendo che la salvaguardia e la tutela del nostro patrimonio storico e ambientale sono indispensabili per favorire il senso di appartenenza e il rispetto dei beni culturali esistenti sul territorio.
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INIZIATIVE
CORSO INTERNAZIONALE DI ARCHEOLOGIA E PITTURA Interscambio culturale con ragazzi di Buccino, Hofheim e Chinon di Angelika Kraffert Tra le vecchie mura di Buccino, nel centro storico, ed i siti archeologici di Volcei sono stati realizzati dal 23/06/ al 01/07/ 2011 due progetti: un corso di pittura ed uno di archeologia. A questi progetti hanno partecipato da tre nazioni: da Chinon in Francia, Hofheim in Germania e Buccino Italia. Dopo estese organizzazioni ( colloqui con le scuole per le adesioni dei ragazzi) ed incontri preliminari con i ragazzi e i loro genitori, con gli insegnanti dei corsi e accompagnatori, procurati i fondi per le spese di viaggio e materiali per i corsi; prenotati i biglietti aerei, trovate le famiglie ospitanti, stabilito lo svolgimento dei corsi e organizzate le gite, preparate le visite guidate del museo e del centro storico in lingue straniere) – finalmen-
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te si potè dare il via. I giovani invitati delle tre nazioni hanno visitato insieme, all’inizio dei corsi, il museo e il centro storico di buccino. Il gruppo di ragazzi francesi e italiani, sotto la guida di Alessandra Giglio, Maria Rosa Roviello, Marcello Nardiello, Tonino Gaimari, e le archeologhe Elena Acampa, Maria D’Andrea, Marina La Rocca e Jorg bastian dell’associazione promotrice di gemellaggi di Hofheim; si sono avviati sulle tracce dei romani negli scavi di Volcei; partecipando attivamente al corso di archeologia: Sette tedeschi e quattordici giovani italiani; si sono recati nel centro storico di buccino per seguire il corso di pittura; sotto la direzione degli artisti Hermann Haindl e Huriy Ivashkevich di Hofheim e Angela Vinciguerra di Buccino e Angelika kraffert come “ragazza tuttofare” dell’associazione gemellaggi di Hofheim “Amici di
Buccino”: nel centro storico in questo periodo c?é stato un movimento intenso: si cercavano soggetti di ispirazione nei vicoli; sulle piccole piazza e al castello. Ovunque si incontravano giovani disegnatori e pittori seduti su piccole sedie o gradini e intorno a loro erano diffusi utensili per dipingere. Comunicavano in inglese, francese ed italiano e quando il vocabolario falliva, si facevano capire con le mani, con gli occhi e con i gesti. Le chiacchiere e le risate allegra sia dei giovani che degli adulti ravvivano le stradine e i vecchi edifici del centro storico. E’ stato un periodo di cooperazione armoniosa e piacevole per tutti gli interessati. I notevoli risultati dei corsi sono ora da vedere nel Municipio di Buccino. Nella primavera del 2012 le opere saranno esposte in Hofheim e poi a
Hermann Haindl
INIZIATIVE I ragazzi impegnati nei laboratori sotto la guida di Herman Haindl, Huriy Ivashkevich, Angela Vinciguerra, Jorg Bastian, Angelika Kraffert, Marcello Nardiello, Alessandra Giglio, Maria Rosa Roviello, Tonino Gaimari e le archeologhe Elena Acampa, Maria D’Andrea, Marina La Rocca chino. Questi progetti hanno dato ai giovani non solo la conoscenza della pittura e dell’archeologia, ma soprattutto hanno ricongiunto i giovani per far creare unitamente qualcosa, hanno fatto amicizia, trascorrendo di sera insieme il loro tempo libero. Tutti hanno preso parte alle escursioni. E’ stata visitata Peastum e tutti insieme sono andati a fare il bagno e lo shopping. I giovani di Chinon e Hofheim hanno conosciuto la vita e l’amore nelle famiglie italiane. Sono stati abbattuti timori contro gli stranieri, barriere linguistiche e pregiudizi, e alla fine del soggiorno i giovani che si sono dovuti separare dai loro “genitori e fratelli italiani” lo hanno fatto con tristezza. Mente si spera sempre di migliorare e crescere professionalmente.
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INIZIATIVE
BUCCINO FA ……SCUOLA
Allestiti i laboratori didattici finanziati con i fondi europei a cura della Redazione Grande entusiasmo tra tutti i partecipanti alla manifestazione organizzata dalla scuola di Buccino nel corso della quale sono stati inaugurati ben 4 laboratori: musicale, scientifico, informatico e linguistico con annessa biblioteca. Il Dirigente Scolastico Vincenzo Passa ha più volte sottolineato che queste nuove risorse didattiche rappresentano uno slancio ulteriore verso il successo formativo dei giovani allievi, unici veri protagonisti della scuola. E proprio loro, gli alunni, si sono stretti intorno al loro dirigente e ai docenti con suoni, canti e balli che hanno reso vibrante l’atmosfera creatasi quai per incanto. Significativi gli interventi del Sindaco Pasquale Via, che ha sotto-
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lineato l’importanza dei laboratori e della assoluta necessità di onorare con il massimo impegno professionale dei docenti i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. Il Sindaco, a conclusione del suo intervento ha offerto personalmente alla scuola una discreta somma di denaro per l’acquisto di libri per la biblioteca scolastica. La maestra Anna Maria Monaco, ha illustrato il progetto nazionale “L’italia delle fiabe”, con il quale la scuola partecipa ad un concorso nazionale. I genitori Rosaria Nigro e Giovanni Salimbene sono intervenuti regalando al Dirigente Scolastico una pubblicazione e declamando alcune poesie scritte dai bambini. Non sono mancati i ringraziamenti da parte del Dirigente Scolastico a chi ha contribuito alla realizzazione di questo evento: gli alunni innanzitutto,
che con l’aiuto di alcuni docenti hanno addobbato la scuola, i docenti Vitalina Iuzzolino, Virginia Di Bella, Filomena D’Urso e Giuseppe Trimarco, i collaboratori scolastici e in particolare Teresa Lepore e Franco Salimbene, disponibili otre modo anche fuori orario di lavoro, gli esperi del progetto P.O.N. Renato Sica e Nicola Tancredi, il collaboratore dell’A.r.p.e. Antonio D’Auria, l’assistente amministrativa Teresa Volpe. Non poteva mancare il ringraziamento per la vicaria professoressa Carmela Petolicchio e per la Segretaria Rosa Lembo. La manifestazione si è conclusa con testimonianze di affetto da parte dei genitori presenti, che hanno salutato il dirigente ringraziandolo per essere riuscito insieme al suo staff a creare una realtà scolastica decisamente rinnovata.
Vincenzo Passa - Nicola Tancredi
INIZIATIVE
I laboratori: scientifico, musicale, informatico e linguistico
Vincenzo Passa - Carmela Petolicchio - Rosa Lembo
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EVENTI
BENVENUTO ECCELLENZA MONS. LUIGI MORETTI Visita pastorale alla comunità di Buccino del neo Arcivescovo della diocesi di Salerno, Acerno e Campagna di Don Antonio Volpe E’ sgorgato spontaneo da tutti i buccinesi il benvenuto al nuovo Arcivescovo della nostra diocesi si Salerno, Campagna ed Acerno. Alle dimissioni di s.e. Gerardo Pierro, Arcivescovo emerito di Salerno, e e seguita la nomina del nuovo Arcivescovo della stessa arcidiocesi nella persona di S.E. Rev.ma Mons. Luigi Moretti. Proveniente da una esperienza importante nella diocesi di Roma in qualità di Vece Gerente di quella importantissima e particolare diocesi, certamente la sua presenza tra noi sarà altrettanto particolare arricchendo di interesse anche la nostra arcidiocesi. Insediato quale nuovo Arcivescovo, il suo primo pensiero è stato quello di visitare le comunità di tutta l’arcidiocesi compreso Buccino. Di comune accordo stabilimmo la prima domenica di Giugno che cadeva il cinque del mese sperando in una giornata di sole e tempo bello, fu solo un sogno perché capitò in una giornata piovosa e brutta, tutta via la Chiesa Madre di Buccino era gremita di fedeli accorsi per salutare il nostro nuovo Arcivescovo. In qualità di Arciprete della Chiesa Madre rivolsi a S.E. il saluto di benvenuto a nome proprio e di tutta la comunità di Buccino. Seguì l’interessante intervento del nostro Sindaco Pasquale Via ascoltato da S.E. e apprezzato da parte dei fedeli. S.E. l’Arcivescovo rispose con altrettanto interesse al saluto e, dovendo poi amministrare la Santa Cresima, esortò tutti a vivere il Sacramento testimoniando la fede davanti a Dio e ai nostri fratelli. Mi sia consentito rinnovare di cuore il mio ringraziamento a S.E. insieme a tutta la comunità di Buccino. 28
INIZIATIVE
L’Italia delle fiabe. BUCCINO…FATATA!!! Rielaborazione di una antica fiaba buccinese “Vungulicch” e partecipazione al Concorso Nazionale “L’Italia delle Fiabe” scinata da una fatata carrozza, la nostra Buccino è stata portata in trionfo da Roma a Torino come prescelta finalista tra i concorrenti del Sud: un originale Libro/rotolo realizzato su iuta, un vero capolavoro, porterà con sé,
in un Tour che toccherà le principali città italiane, la voce dei nostri alunni, la loro creatività, il loro impegno e il silenzioso quanto assordante lavorìo della loro insegnante. Grazie ragazzi, grazie Anna Maria.
di Carmela Petolicchio Si può credere ancora alle fiabe? Sembra di sì. Quando ormai le attività sono terminate, quando nessuno se lo immaginerebbe, ecco delle luci accese in un Plesso scolastico! Cosa c’è di strano? Sono le 21! Possibile? Sono le 22,00! Ecco arrivare una volante dei CC. Forse una segnalazione… Qualcuno avrà telefonato. No, non sono ladri, né intrusi,soltanto e sottolineo soltanto un’insegnante fuori tempo, lontana dalla logica del “quanto devo avere per questo lavoro straordinario?”. Un personaggio quasi fiabesco, con l’entusiasmo di una bambina che perde la cognizione del tempo quando si ritrova con i lavori degli alunni a lei affidati, che si abbandona al piacere unico, a dir poco inconcepibile per molti, quando riprende le idee dei suoi ragazzi, le fa sue, le arricchisce, le condivide con chi come lei ama i rumori assordanti del retroscena e arretra, furtiva, davanti alle luci della scena. Questo il bosco incantato entro cui si muovono i nostri ragazzi animati da una trascinatrice di talenti, qual è Anna Maria Monaco. E di fiabe si parla per il concorso nazionale : “L’italia delle fiabe”. Tra29
SPORT
UN FINALE DA BRIVIDO
Campionato di 1°Categoria F.C. Buccino Volcei
di Amedeo Calella Il campionato di prima categoria del Buccino Volcei è terminato con un bottino di 34 punti che ha permesso alla squadra di raggiungere l’obiettivo salvezza, centrato tra l’altro non senza difficoltà poiché soltanto una vittoria all’ultima giornata ha decretato tale verdetto. A un’ottima prima parte della stagione agonistica, la quale aveva permesso alla formazione buccinese di navigare ai vertici della classifica, ha fatto da contraltare una seconda dove il calo dei ragazzi ros-
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soneri, nonostante numerosi richiami ad un maggiore impegno da parte del mister Nico Fernicola e del Presidente Mario Volpe, è stato evidente e sotto alcuni aspetti inspiegabile. Infatti una serie di prestazioni negative hanno portato a delle sconfitte a volte clamorose, e hanno fatto sprofondare nella graduatoria la compagine locale fino a mettere in discussione la permanenza in prima categoria. Al di là del risultato sportivo, comunque importante, è da sottolineare l’entusiasmo che nelle partite e negli allenamenti ha coinvolto i giovani di Buccino i quali in larga parte hanno composto la rosa messa
in piedi nel Settembre scorso dalla società e dall’allenatore, quindi l’augurio è che tale progetto, intrapreso un anno fa, possa continuare anche in futuro, soprattutto come un importante momento di aggregazione svago e crescita sia sportiva che umana per i ragazzi della nostra comunità.
CONCORSO N°8
SCOPRI ... “IL PARTICOLARE”
Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Buccino a cura della Redazione
L
a foto rappresenta un particolare inserito nel contesto urbanistico, architettonico, ambientale e culturale del territorio di Buccino. Scopri cos’è e descrivi a cosa si riferisce. Spedisci la scheda con nome, cognome ed indirizzo in busta chiusa di colore giallo, entro il 30 settembre 2011 al seguente indirizzo: Redazione Volcei Oggi c/o Comune di Buccino Piazza Municipio, 1 84021 Buccino (SA) Tra coloro i quali avranno individuato e ben illustrato “il particolare” verrà sorteggiato un pacco sorpresa
CONCORSO n. 7 “Scopri il particolare” La foto ritrae
IPPOLITA LAMAGNA
Complesso degli Eremitani di S.Agostino, busto marmoreo della presunta Ippolita D’Alemagna, sec. xv supposto autore della scultura Natale di Ragusa. Da Giuseppe Arduino “Mens loci, in Volceiana” scritti su Buccino Antica – Salerno 1985 HANNO RISPOSTO POSITIVAMENTE Rosaluna MURANO
Pasquale MAROTTOLI
Francesco MAROTTOLI
Il SORTEGGIO ha premiato con il pacco sorpresa Pasquale MAROTTOLI.
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RICETTE E PROVERBI
FAVE FRITTE CON PANCETTA E CIPOLLA di Alessandra Giglio e Katia Trimarco
INGREDIENTI: 1 kg. Fave già pulite 100 gr. Pancetta affumicata 3 cipollotti freschi 2 foglie di alloro 1 bicchiere di vino bianco Olio extra vergine d’oliva Sale q.b.
PROCEDIMENTO In una padella alta mettere olio abbondante, i cipollotti affettati sottili, le fave, la pancetta tagliata a dadini e le foglie d’alloro; lasciare soffriggere, quando le fave risulteranno ben rosolate aggiungere il vino e il sale, far evaporare e coprire con un coperchio, continuare la cottura fino a quando le fave saranno cotte. A cottura ultimata togliere il coperchio, far asciugare il liquido di cottura e servire con delle bruschette di pane.
TAGLIATA DI MANZO CON POMODORINI, RUCOLA E GRANA INGREDIENTI: gr.800 di controfiletto di manzo dello spessore di 3/4 cm. gr.800 di pomodorini grana padano rucola sale pepe zucchero glassa di aceto balsamico olio extra vergine di oliva
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PROCEDIMENTO Tagliare i pomodorini a metà e disporli su una teglia ricoperta di carta da forno. Condirli con una spolverata di sale e una di zucchero e farli caramellare in forno a 200° per una mezz’ora. Su una piastra rovente, cuocere le bistecche 3 minuti per lato, affettarle con taglio obliquo e disporle su un letto di rucola, aggiungere i pomodorini ed il grana a scaglie. Condire con sale, pepe, una spruzzata di glassa ed un filo di olio. Buon appetito!
PROVERBI
GLOSSARIO
Chi tèn nu’ puorch’ sicch’ lu fac’ grass’, e chi tèn’ na figlia sul’ la fac’ fessa Chi ha un maiale magro, lo cresce grasso, chi ha una sola figlia la cresce sciocca Chi ten’ ciènt’ amìc’ n’ mmor’ maj Chi tiene cento amici, non morirà mai di fame Chi n’ ‘ntèn’ riènd’ mena la casa a bbìènt’ Chi non ha denti, manda la casa in rovina Chi lassa la via vecchia p’ la nova, n’ ‘nzàp’ quer’ chi lassa e n’ ‘nzap’ quer chi trova Chi lascia la via vecchia per una nuova, non sa quello che lascia e non sa quello che trova Chi nasc’ quadr’, n’ ‘mpòt’ murì tunn’ Chi nasce quadrato, non può morire tondo Chi t’àla mmòcca, n’ ‘nt’ vòl’ mal’ Chi ti sbadiglia in bocca, non ti vuole male
Accuppà’ v. saltare un ostacolo, un fosso Accurcià’ v. accorciare la lunghezza, abbreviare Accurciatòra s.f. scorciatoia Accussì v. così Accustà’ v. avvicinare, accostare Accustumì v. accattivare Accuvà’ v. nascondere Àc’t’ a. acido ‘Add’ s. m. gallo Add’crijà’ v. godere, divertirsi, soddisfarsi dal libro: “BUCCINO E IL SUO DIALETTO” Raccolta di termini, modi di dire, proverbi, soprannomi autore: Antonio De Lucia – Palladio Editore
GIUNTA E CONSIGLIO COMUNALE
LA PAGINA DELLE DELIBERE di Diego BASTA
Delibere di Giunta Comunale Delibera G.M. 45 del 28/01/2001“Qualificazione per la fruizione turistica dei Castelli e dei beni di pregio della Provincia di Salerno, finalizzata al recupero ad uso turistico di immobili di pregio storico siti nei comuni delle province UNESCO del sud Italia – Consolidamento e restauro della Chiesa del Convento degli Agostiniani ed opere di completamento al Museo Archeologico Nazionale – Approvazione progetto preliminare” Approvato il progetto preliminare redatto dall’Arch. Pasquale Caprio, per il completamento del Museo Archeologico Nazionale ed il consolidamento della Chiesa di St.Antonio che concorrerà ad un bando dei Regione Campania e Provincia di Salerno. Importo complessivo € 1.820.703,69 Delibera G.M. 48 del 28/03/2011 “Approvazione Progetto: Feriae Volceianae per la candidatura al bando del PSR 2007/2013 misura 313 tipologia A e B.” Approvato il progetto per l’incentivazione delle attività turistiche che concorrerà al bando della Regione Campania. Importo complessivo Euro 299.846,10. Delibera G.M. 50 del 28/03/2011 “Approvazione Progetto: Natura e Cultura – verso l’Eco Museo di Volcei per la candidatura al bando del PSR 2007/2013 misura 313 tipologia A e B.” Approvato il progetto per l’incentivazione delle attività turistiche che concorrerà al bando della Regione Campania. Importo complessivo Euro 272.259,41. Delibere G.M. nr. 51-53-54 del 30/03/2011 “ Approvazione progetto
definitivo-esecutivo per i lavori di bonifica e sistemazione idraulico forestale del vallone Rosso – intervento I^e II^- PSR 2007/2013 Misura 226.” L’Amministrazione Comunale ha approvato il secondo progetto che concorrerà al bando della Regione Campania per la sistemazione del vallone Rosso. Importo complessivo € 749.428,05 + € 750.000,00 + € 748.561,83
cimitero comunale di Buccino. Importo complessivo € 1.100.000,00
Delibera G.M. nr. 52 del 30/03/2011 Riapprovazione intervento cofinanziato dal FEASR – Misura 227 “Recupero del Sentiero del Dardano teso ad incrementare l’uso pubblico delle aree montane – PSR CAMPANIA 2007/2013.” Approvato il progetto esecutivo per la sistemazione del sentiero del Dardano ai fini della fruizione turistica. Importo complessivo € 750.000,00
Delibera G.M. nr. 83 del 23/05/2011 “Modifica alla rete telefonica comunale: provvedimenti” Al fine di ammodernare le reti internet e telefoniche del Comune di Buccino con nuove tecnologie (VOIP-WIFI) la giunta comunale ha approvato la delibera per la sistemazione delle linee comunali.
Delibera G.M. nr. 55 del 04/04/2011 “Richiesta alle Poste Italiane modifica orario Ufficio Postale di Tufariello” Vista la richiesta dei cittadini di Tufariello, e per venire incontro alle esigenze degli abitanti di quell’area, l’Amministrazione comunale ha richiesto a Poste Italiane la modifica dei giorni di apertura del nuovo ufficio sito alla loc. Tufariello nei giorni di martedì-giovedì e sabato o in alternativa di lunedì-mercoledì e venerdì.
Delibera C.C. nr. 06 del 20.04.2011 “ Approvazione bilancio di previsione esercizio finanziario 2011 – bilancio pluriennale 2011/2013 e relazione previsionale programmatica” Approvato dal Consiglio Comunale il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011.
Delibera G.M. nr. 58 del 04.04.2011 “Organizzazione VI^ motoraduno: Provvedimenti” Concesso anche quest’anno il patrocinio e la collaborazione per l’organizzazione del Motoraduno. Delibera G.M. nr. 62 del 18/04/2011 “Lavori di realizzazione loculi cimiteriali – approvazione progetto easecutivo” La Giunta ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di loculi ed urne cimiteriali da realizzare nel
Delibera G.M. nr. 67 del 18/04/2011 “Concessione contributo per acquisto arredi per il nuovo Centro Residenziale per Anziani – Fondazione Monte dei Paschi di Siena” La Giunta comunale prende atto della concessione di un contributo di € 50.000,00 per l’arredamento del nuovo Centro Residenziale Anziani.
Delibere di Consiglio Comunale
Delibera C.C. nr. 07 del 20.04.2011 “Documento per iniziativa 18 aprile 2011 – per il lavoro, per il territorio, per la montagna” Il Consiglio Comunale approva il documento del Forum Regionale del PD a sostegno delle politiche del lavoro, del territorio e della montagna, soprattutto per la grave situazione venutasi a creare con i lavoratori idraulicoforestali e le Comunità Montane.
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