Mostre Diffuse Fotografia 2017

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M STRE

DIFFUSEFOTO

MAGLIANO SABINA 13 • 21 m

M STRE

DIFFUSEFOTOGRAFIA

MAGLIANO SABINA 13 • 21 maggio 2017terzaedizione

Mostre Diffuse è un progetto Bycam Fotografia di Teresa Mancini www.bycam.it - info@bycam.it

info

www.mostrediffuse.it fotografia@mostrediffuse.it +39 0744 668108 / +39 329 2997840

QUESTA INIZIATIVA E' STATA RESA POSSIBILE GRAZIE ANCHE ALLA COLLABORAZIONE DEI PROPRIETARI DEI LOCALI [ • Antonio Falcetta • Ferruccio Seren • Aldo De Angelis e Anna Genovesi • Giovanni Cordeschi • Emanuela e Benedetta Taizzani • Paolo Toni • Luciano Crescenzi • Pietro Urbanetti • Lorenzo Graziani • Federica Scialanca e Paolo Picciolini• Fausto Ricci • Maria Rita Antonini • Ripalta Di Gennaro • Seminario Vescovile • ], DEL CENTRO RICREATIVO ANZIANI E DI TUTTI COLORO CHE SI SONO ADOPERATI PER METTERE A DISPOSIZIONE I SERVIZI catalogo a cura NECESSARI ALLA RIUSCITA DELL'EVENTO.

Teresa Mancini Riccardo Cattani grafica Antonio Picardi

stampa Alfa Grafica s.r.l. - NA

con il patrocinio di

e la partecipazione di

Comune di Magliano Sabina

GRAFICA AP

Provincia di Rieti

M STRE

DIFFUSEFOT

MAGLIANO SABINA 13 • 21



Le Mostre Diffuse sono alla terza edizione e già cerco d’immaginare come possano diventare alla decima, alla ventesima: sono sicuro che cresceranno ancora e dimostreranno sempre meglio che Magliano può e deve essere, per la sua storia, per la sua posizione geografica, un punto di riferimento culturale importante per un territorio molto vasto. Dico questo non solo perché conosco le qualità di Teresa Mancini e Riccardo Cattani, gli inventori e infaticabili artefici della manifestazione, lo dico perché ho imparato a leggere i significati delle loro scelte e vedo che il loro disegno si fa, di anno in anno – ma bisognerebbe dire, forse, di giorno in giorno – più preciso e insieme più ampio. Ho potuto vedere le immagini di questa terza edizione. Vederle esposte, nei diversi locali sparsi nel nostro centro storico, avrà certo un impatto maggiore, quasi sempre più suggestivo, ma insomma un’idea me la sono fatta. E’ un’idea che già si affacciava l’anno scorso e

l’anno ancora prima, ma adesso è più chiara, più precisa appunto: se dovessi darle un titolo, la chiamerei vicino e lontano. Ci sono immagini che sono vicinissime, come quelle di Lorenzo Ballanti nei luoghi e lungo la processione della Madonna di Uliano: la fotografia è anche memoria, vale a dire ricordo di noi stessi. Vicino, come sempre, è il giovanissimo Umberto Murelli, puntuale, quasi meticoloso, nel farci conoscere certi aspetti della vita maglianese: ora è la volta della palestra di pugilato, con un bianco e nero che odora di sudore, di vecchi allori e di allegre speranze. Non più lontana di loro è Flavia Tronti: è solo di là dall’acqua, come si dice, è civitonica e, anche lei in bianco e nero, ma con tanti più sofferti grigi, ci racconta la crisi della ceramica, che certo non ha risparmiato i maglianesi. Sono storie di questa parte di mondo, che è stata meglio di come si ritrova adesso, storie, se volete, piccole, che possono anche far venire in mente Don


Camillo e Guareschi: storie vere, in ogni modo, che sanno anche fare molto male a chi le soffre e tuttavia possono far bene a chi le possa capire fino in fondo. Attorno a questo piccolo mondo si può immaginare una regione di confine, mobile, variabile, incerta nella sua definizione. Roberto Cocco è andato ad Amatrice il primo giorno dopo il terremoto d’agosto: il suo si può chiamare un reportage, se si accetta il principio che un reportage può essere anche dell’anima, di chi è fotografato e di chi fotografa. Ho visto tre uomini che discutono sotto una pensilina. Immagino – non lo so – che la pensilina sia stata fatta per l’attesa delle escursioni in montagna oppure delle corriere. Nessuno può dire cosa adesso aspettino i tre uomini. Sulla spiaggia sabbiosa, lunga e larga, del mare pisano Luca Moretti ha fotografato uomini e donne che prendono il sole o il vento in una stagione, che non è ancora quella giusta o non è più quella buona. Al Sud Salvatore Petrilli rileva piccole presenze umane in marine drammaticamente contrastate e Sergio Giannotta compie passaggi incantati fra Scilla e Cariddi. Maurizio Antonelli è andato in giro per l’Umbria a ritrarre musicisti: una chitarra bianchissima e luminosa appare aureolata da una ragazza bionda di cui s’immagina una certa bellezza. Gianni Mercuri ha fotografato, lungo quattro anni, una coppia di pastori romeni immigrati nella Tuscia, Nico e Nuzza, ovvero Nicolae ed Elena: foto, facce bellissime, belle anche le pecore. E di qui in poi un avviso: il mondo, piccolo o grande, è tutto lo stesso mondo, e il confine non è che un inganno. Paesaggio senza confini, conferma Paolo

Comegna col titolo della sua mostra di paesaggi della nostra Italia centrale. Ancora più chiaramente lo spiega Davide Buscaglia che ha passato l’anno 2015 a fotografare ogni giorno il volto di uno straniero diverso e sconosciuto: molto laborioso, certo, ma anche molto istruttivo e magari commovente. Eccoci, dunque, pronti ad andare più lontano: a New York con Alessio Forlano, in mezzo ai rifiuti indifferenziati e indifferenti di Manhattan, o anche nella coloratissima Argentina di Claudio Testa. Chissà perché, mi sembrano ancora più remote le costruzioni inquadrate da Toni Garbasso in quella Milano futuristica, che non si è ancora ripresa dal successo dell’Expo: immagini perfette, direi quasi scientifiche, come mi pare nello stile di Garbasso. Ma in fotografia, credo, l’allontanarsi non è solo questione di atlanti e mappamondi, di treni o di aerei. E’ questione d’immagine e di dove e come la si cerca. Michele Di Donato, per esempio, è un altro che cerca anime: e le anime sono mosse perché più dei corpi si ribellano all’obiettivo. Franco Martelli Rossi cerca il senso della vita nelle foglie variabili dal verde dell’infanzia al bruno d’una maturità assoluta e irreversibile. Francesca Semerano con la sua tessitura di ricordi è quella forse che vuole arrivare più lontano: nei sentimenti, che, come si sa, sono la cosa più difficile da conoscere. Saranno splendide le nostre Mostre Diffuse. Stefano Tomassini [Stefano Tomassini, giornalista e scrittore, Consigliere delegato alla Cultura del Comune di Magliano Sabina]


mostre

Maurizio Antonelli UNA STORIA DI MUSICA Davide Buscaglia 365 STRANGERS Roberto Cocco PROTEZIONE Pasquale Comegna PAESAGGIO SENZA CONFINI Michele Di Donato FAUTOGRAPHIE Alessio Forlano NEW YORK CITY 2030 - ZERO WASTE PROGRAM Toni Garbasso MILANO LA NUOVA Sergio Giannotta TERRITORIO DELLA MEMORIA E DELL’ANIMA Franco Martelli Rossi FOGLIE Gianni Mercuri UN BUON LAVORO Luca Moretti SPIAGGIA LIBERA Umberto Murelli LA MEMORIA DEL RING Salvatore Petrilli TEMPO A VENIRE Claudio Testa VUELVO AL SUR Flavia Tronti PERSONALE AL COMPLETO Lorenzo Ballanti STORIA E DEVOZIONE Francesca Semerano TESSUTI TONIÙ


MAURIZIO ANTONELLI

Questo progetto fotografico è una selezione ad hoc per Mostre Diffuse Fotografia 2017 e rappresenta solo una minima parte del lavoro che, da circa due anni, l’Autore sta svolgendo collaborando con Degustazioni Musicali, una manifestazione che nasce nel 2014 sul territorio umbro con l’intento di portare la musica laddove più se ne sente la mancanza.Non è stato semplice scegliere 10 scatti tra tanto lavoro fotografico, ma una chiave di lettura differente dalle altre si è palesata quando l’attenzione si è spostata sul rapporto tra il musicista ed il proprio strumento musicale. Un approccio che sembra andare oltre lo sfruttamento di un mezzo e ne emerge una devozione non per l’oggetto in sé, bensì per la sua “voce” attraverso la quale l’Autore trova la strada dell’estasi che condivide con gli spettatori.


UNA STORIA DI MUSICA 10 fotografie b/n 30x45 cm, stampate su carta cotone e montate con passepartout su pannelli in multistrato bianco 40x55 cm


DAVIDE BUSCAGLIA

Incontrare, conoscere, fotografare e raccontare 365 sconosciuti, una volta al giorno per 365 giorni. Questo l’obiettivo del progetto 365strangers, iniziato il primo gennaio e completato il 31 dicembre 2015. In contatto con l’idea che ogni incontro comporti una trasformazione, l’autore ha intrapreso un percorso relazionale ed esperienziale in contatto con se stesso e con l’Altro, riflettendo sulle conseguenze di incontri quotidiani con lo sconosciuto.


365 STRANGERS 365 fotografie a colori, formato 25x35 cm, con didascalia


ROBERTO COCCO

Sono stato ad Amatrice il giorno dopo il primo Terremoto di agosto. Non ho dovuto fare molta strada per arrivarci visto che abito in uno dei Comuni dell’Alto Lazio all’interno del “cratere” e vicino all’epicentro del sisma. Durante il viaggio mi chiedevo che cosa avrei potuto fotografare… che cosa avrei dovuto fotografare. Avevo ancora nella mente le immagini del terremoto de L’Aquila, la città dove sono nato e che non ho avuto il coraggio di andare a fotografare il giorno dopo ma solo dopo parecchi mesi. Ad Amatrice quel pomeriggio ho incontrato tante persone, un mare di gente, di volontari, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Carabinieri, Forze dell’Ordine. Queste foto vogliono essere anche un piccolo ringraziamento al loro lavoro e al loro impegno, così tempestivo ed efficace nel salvare tante vite umane.


PROTEZIONE 10 fotografie in b/n da file digitale a colori, stampa fotografica 30x40 cm, cornice con passpartout 50x50 cm


PASQUALE COMEGNA

Viaggio nella bellezza. Di fronte a tanta maestosità e bellezza si resta rapiti, sedotti da linee essenziali, dense di materia ancestrale. Addentrarsi tra le pieghe del territorio dell’Italia centrale equivale ad una esperienza sensoriale quasi mistica, le sue linee essenziali, le sue curve morbide raccontano di un mondo vellutato, una morfologia che rimanda alle fattezze del corpo femminile in stato di abbandono, si resta rapiti dalla bellezza delle sue forme, dall’essenzialità del segno grafico, una sorta di pulizia dell’anima. Gran parte di questo territorio è definito patrimonio dell’umanità, il suo paesaggio è il simbolo di un’Italia pulita, di come si dovrebbe conservare e valorizzare una delle risorse più importanti italiane, è il simbolo della resistenza alle colate di cemento che stanno soffocando il nostro paese, ai condoni che avallano e incentivano queste barbarie. Tutto questo ed altro ancora scorrerebbe nello sguardo di un ipotetico viaggiatore che volesse intraprendere un viaggio dentro la bellezza del paesaggio.


PAESAGGIO SENZA CONFINI 15 fotografie a colori, nel formato 50x70 cm, stampa diretta su forex


MICHELE DI DONATO

“Fautographie” è un progetto che focalizzato sul ruolo di ascolto della macchina fotografica; in questo modo ho cercato di catturare non solo il soggetto e il suo rapporto con il territorio, ma anche l’energia che lo muove. Le foto di questo portfolio mettono in scena una ricerca nella quale la fotografia cade in errore e, per ciò stesso, esplora il suo confine e tocca il limite “dell’illecito”. Genera presenze, misteriose entità che si esprimono secondo tempi e modi inaspettati, varcano i limiti del medium e alludono ad altri mondi possibili.


FAUTOGRAPHIE fotografie, 40x40 cm, stampa fotografica digitale su forex


ALESSIO FORLANO

New York, settembre 2016. I sacchetti dei rifiuti come montagne sui marciapiedi di Manhattan: questo lo scenario che si presenta ai miei occhi. Una condizione problematica che, sia di giorno che di notte, genera una città meno sana, sicura e pulita. La curiosità mi spinge a documentarmi. La sfida per una “più verde e grande New York” parte nel 2007 con il piano “PlaNYc” di Bloomberg e prosegue con il programma “OneNYC” dell’attuale sindaco Bill de Blasio. Perseguendo l’obiettivo della sostenibilità diversi sono gli interventi di riconversione che sono stati attuati nella city, ma l’esempio principe di come i luoghi possano diventare occasioni per ricostruire un ideale paesaggio collettivo è Freshkills Landfill. Il lavoro è stato sviluppato nel mese di settembre 2016.


NEW YORK CITY 2030 - ZERO WASTE PROGRAM 15 stampe a colori, stampa Fine Art 45x30 cm su carta ecologica, montate con passepartout 5 cm su supporto rigido 55x40 cm


TONI GARBASSO

“Milano la Nuova” è un racconto con una impostazione saggistica più che letteraria, tendente ad una lettura di spazio e società. La curiosità dal 2013, di seguire lo svolgersi della costruzione di nuovi quartieri a Milano, l’area di Porta Nuova, recupero di aree dismesse e raccordo col Centro Direzionale meneghino e l’area, chiamata Citylife, recuperata alla ex Fiera Campionaria, con progetti di archistar come Zaha Hadid e Daniel Libeskind. Sebbene l’approccio all’area sia quello del fotografo documentarista, che analizza lo spazio urbano e architettonico, fin dalle prime serie di immagini seleziono quelle dove la figura umana acquista un valore di riferimento sia prospettico-scalare, sia semantico, cioè aggiunge o modifica il senso dell’immagine. Nella narrazione, che sta nel passaggio da uno stato temporale all’altro, nel non finito, come nello scorrere del tempo e nella ripetizione del medesimo punto di vista, c’è però anche un lato critico, fra l’ironia e il surreale, e, dove le nuove forme architettoniche emanano subdolamente il loro fascino, c’è partecipazione ma anche distacco.


MILANO LA NUOVA 14 fotografie, montate su cornici 50x70 cm


SERGIO GIANNOTTA

Le trasformazioni che avvengono in me sono le trasformazioni che si riflettono su ciò che osservo continuamente. Nei miei spostamenti tra Sicilia e Calabria, tra Scilla e Cariddi, dentro le acque del mito, le mie visioni, di un lembo di terra con il suo mare, ogni volta uguale, ma all’infinito diverso, come piccole e impercettibili variazioni di un battito d’ali, di un battito di cuore. Questa è “Isola” intesa come ricerca del tempo perduto e ritrovato, il tempo dei ricordi e dell’infanzia, del legame indissolubile con la propria terra e del viaggio che diventa viaggio interiore, cambiamento e trasformazione, metafora della propria esistenza.


TERRITORIO DELLA MEMORIA E DELL’ANIMA 13 stampe fotografiche su carta cotone montate su alluminio dibond 30x30 cm e una stampa su carta cotone montata su alluminio dibond 30x40 cm


FRANCO MARTELLI ROSSI

Il progetto FOGLIE è stato realizzato negli anni 2011/ 2012 con l’intento di rappresentare un’intima riflessione sul percorso della vita, dalla nascita alla morte, in cui le insite apparenze formali e cromatiche delle foglie, diventano lo specchio delle trasformazioni personali, non solo fisiche, ma soprattutto interiori, coinvolgendo sentimenti, stati d’animo e sensazioni.


FOGLIE 12 fotografie, stampa a getto d’inchiostro su carta fotografica Prestige Pearl gr. 255 e su Forex printable, formato 80x55 cm, compresa cornice


GIANNI MERCURI

Elena e Nicolae sono una coppia di pastori rumeni, che da molti anni lavorano in un’azienda agropastorale nell’Alta Tuscia Laziale. La loro vita e la loro occupazione si amalgama con naturalezza all’ambiente che li circonda. Questo lavoro fotografico è il risultato di un lavoro durato quattro anni, durante i quali ho raccolto dettagli che raccontassero la storia di un incontro interessante tra esistenze, culture e costumi. Non uso la parola integrazione, né la parola accoglienza, ma soltanto osservo che il miscelarsi insieme può arricchire la nostra vita e renderci più permeabili, curiosi e, probabilmente, anche persone migliori.


UN BUON LAVORO 15 fotografie su pannello 30x45 cm; 2 pannelli di presentazione 30x40 cm


LUCA MORETTI

Situato sulla costa Toscana, tra Viareggio e la foce del fiume Serchio, Marina di Vecchiano è uno di quei preziosi tratti di costa salvatisi dagli assalti della speculazione edilizia del secolo scorso. In questa serie fotografica ho evidenziato la libertà che è possibile esercitare nel rapporto spontaneo che ognuno di noi può avere con questo luogo, in un equilibrio creativo e anarchico con la natura. Per descrivere visivamente tutto ciò ho seguito la linea dell’orizzonte opposto al mare, soffermandomi sulla figura umana in relazione agli elementi naturali presenti.


SPIAGGIA LIBERA 15 fotografie stampate nel formato 24x36 e montate con passpartout in cornici 30x40


UMBERTO MURELLI

La memoria del ring è un progetto in linea con il mio lavoro di ricerca territoriale riguardante le realtà di quei luoghi che hanno visto l’alternarsi di molte generazioni. Qui racconto la palestra di pugilato maglianese, un luogo che mi ha sempre affascinato e che ha ufficialmente aperto i battenti nel 1957 e ha rappresentato e rappresenta la boxe nella nostra memoria. Un posto con una grande personalità data da Plinio e Palmiro: due punti fermi che hanno vissuto la palestra sia da pugili che da allenatori. Questa non è una palestra moderna e asettica, bensì un luogo creato negli anni dalle stratificazioni di fatica, sudore, forza di volontà, determinazione e tutto quello che serve per praticare uno sport duro come la boxe. Si parla tanto del fatto che la continuità generazionale debba essere facilitata e spesso si tenta di proporre eventi artificiali affinché ciò accada; nel luogo che vi racconto questo avviene nel modo più bello, ossia, spontaneamente.


LA MEMORIA DEL RING 12 fotografie 30x45 cm, carta fotografica, cornice e passpartout 50X70 cm


SALVATORE PETRILLI

Il bianco e nero per Salvatore Petrilli non è solo una scelta stilistica, ma un atteggiamento, un modo diverso di capire le cose. C’è una magia indescrivibile negli scatti di “Tempo a venire”; sono le ombre e le luci, nei dettagli e nella mistica. Il progetto “Tempo a venire” è un’esperienza che scarica tutti i sensi, ne alleggerisce la portata attraverso la riscoperta malinconica degli elementi naturali: il vento che disegna le sue linee fra le onde, le “preoccupazioni” delle nuvole, i cespugli che fanno da avamposto al regno dell’acqua, le distese di sabbia che invogliano a trascurare il confine tra realtà e fantasia: tutto a rimandare al batticuore della vita, al magnifico nulla che torna a galla inabissandosi di continuo. Oltre alle correnti Salvatore Petrilli è riuscito a immortalare anche i segreti delle persone che appaiono nei suoi scatti: la pazienza dei pescatori, i dialoghi tra un bambino e un aquilone, una coppia che fa finta di litigare, i pensieri “a vuoto” di chi passeggia fra gli scogli. In un mondo a venire “Tempo a venire” fa da battistrada all’apparire imminente di nuove illusioni. Se la previsione non è giusta, poco importa: resteremo ancora ad aspettare... Annabruna De Vivo


TEMPO A VENIRE 12 fotografie b/n, stampa 50x28 cm diretta su forex


CLAUDIO TESTA

Un omaggio all’Argentina, una terra che mi ha rapito, le fotografie esposte coprono un arco temporale che va dal 2000 al 2016, sono state utilizzate diverse macchine fotografiche a pellicola e digitali. Terra di sogni migranti e nostalgia che prende corpo in abbraccio e una melodia: il tango. Un paesaggio di vento, sconfinato dove c’è posto per ogni cosa e per ciascuno di noi nella propria veste di attore o spettatore musicista o ballerino di tango, ascoltatore oppure osservatore. Una sconfinata solitudine dove ciascuno sa di poter trovare uno spazio senza sentirsi solo, tantomeno estraneo, straniero.


VUELVO AL SUR – APPUNTI DISORDINATI PER UN VIAGGIO IN ARGENTINA 15 fotografie a colori formato 40X60 cm, stampa lambda, album con fotografie e testi, citazioni letterarie e annotazioni personali


FLAVIA TRONTI

É il progetto fotografico più lungo a cui mi sia mai dedicata e questo credo dipenda sia dal carico emotivo ed affettivo che esso comporta sia per la complessità del tema. Un tema, quello della crisi dell’industria ceramica del distretto di Civita Castellana, che ho cercato, come figlia, nipote e sorella di operai, di rendere nel modo più semplice e diretto possibile nel rispetto delle vite delle persone riprese e della memoria che gli impianti ancora attivi portano con sé. Ho iniziato nel 2008 e terminato lo scorso maggio. Ho fotografato in bianco e nero perché è così che penso il mondo e soprattutto quello della fabbrica carico di luce, corpi, gesso bianco e sorrisi sospettosi. “Personale al completo” è quello che ho trovato scritto su un cancello di una delle fabbriche che ho visitato e non poteva che essere il titolo. Negli ultimi anni molte industrie hanno cessato l’attività e migliaia di persone hanno perso il lavoro. Ho voluto fotografare chi ancora lavora, i prodotti, le macchine e gli ambienti. Tutto in digitale conservando per me il mistero dell’analogico solo per le fabbriche abbandonate e che stanno per essere distrutte in favore di zone residenziali e commerciali.


PERSONALE AL COMPLETO 15 Fotografie, digitale bianco e nero; stampa digitale 20x30 cm su plexiglass


LORENZO BALLANTI

Attraverso le immagini fotografiche storiche si vuole riproporre alla memoria collettiva l’evento miracoloso operato dalla Madonna di Uliano nel territorio di Magliano Sabina e mai riconosciuto dalla Curia Romana, ma tramandatoci dalla tradizione popolare e dalla attività di una secolare Confraternita.


STORIA E DEVOZIONE 12 fotografie a colori formato 20x25 cm, montate con cornice


FRANCESCA SEMERANO

É una storia di fruscii, ritagli, scampoli, al confine tra ricordo individuale e ricordo collettivo. Nel libro Tessuti Toniù, foto d’epoca e vecchi ritagli di giornale, still life e foto macro disegnano la figura di mia madre Toniù, che ha attraversato con la sua vita quasi tutto il secolo scorso e parte dell’attuale. Tra il microcosmo delle foto della pelle e il macrocosmo della donna madre e lavoratrice nel settore del tessile, il tessuto pelle, il tessuto stoffa e il tessuto memoria si sovrappongono, e ci restituiscono l’immagine di una donna, con un occhio agli stereotipi sul femminile propri di quegli anni. Tessuti Toniù è un libro self-published,


TESSUTI TONIĂ™ Foto di Francesca Semerano, progetto di Irene Alison, curato da DER*LAB, stampato nel luglio 2016 da Arti Grafiche Pasquarelli, Isola del Liri (FR), in 150 copie firmate e numerate rilegato a mano con doppia copertina in tela.


MAURIZIO ANTONELLI Maurizio Antonelli è nato a Magliano Sabina 34 anni fa dove tuttora vive. Appassionato di fotografia dal 2008 ne ha coltivato l’interesse a tal punto da intraprendere un’attività nel 2011, aprendo uno studio fotografico per 4 anni. Oggi lavora nell’ambito del sociale e nonostante la dissociazione dalla professione, continua a dedicarsi alla fotografia, anche con più passione di prima. www.facebook.com/antonellifotografia studiofotograficoa@gmail.com DAVIDE BUSCAGLIA Davide Buscaglia è uno psicoterapeuta e fotografo con base a Torino. Svolge la propria attività concentrandosi sugli aspetti relazionali della fotografia, dalla sperimentazione artistica alla fotografia di interni, dal reportage al ritratto. Conduce progetti di fotografia terapeutica e fototerapia, è autore del progetto e del libro “365strangers”. www.davidebuscaglia.it davidebuscagliaph@gmail.com ROBERTO COCCO Roberto Cocco nasce a L’Aquila nel 1961, sin da ragazzo come autodidatta si interessa di fotografia analogica e di stampa in camera oscura. L’approdo alla fotografia digitale risale agli anni della maturità e coincide con la foto di reportage e di viaggio. Ha realizzato progetti sulla vita dei minatori in Cambogia e Sri Lanka e viaggia in Cina fotografando la vita nelle fabbriche delle macchine da caffè. Ha esposto i suoi lavori in mostre fotografiche a Citerna, Lucca, Carbonia e a Rieti la sua città. Oggi è impegnato maggiormente nella foto di street e in un progetto sul terremoto del centro Italia. roberto.cocco61@gmail.com PASQUALE COMEGNA Pasquale Comegna vive e lavora a Roma dal 1977. Ha al suo attivo numerose collaborazioni. Il primo incontro con la fotografia è stato in ambito teatrale; eclettico per la varietà della sua ricerca fotografica, ha affrontato il paesaggio, l’architettura e l’arte per conto del MIBACT, tanto da diventare, la fotografia, un vero e proprio lavoro, uno strumento ed un linguaggio che gli hanno permesso di interpretare i soggetti che più lo interessano. Un mestiere che si identifica con una passione non è più un mestiere ma puro piacere ed è questo lo spirito con il quale vive il mondo fotografico. www.pasqualecomegna.com - comegna.pasquale@gmail.com MICHELE DI DONATO Pugliese di nascita, siciliano di adozione, ha ricevuto in regalo una Diana F a 9 anni; da allora non ha più smesso di fotografare e di

cercare immagini nuove. Ama la fotografia di reportage e quella concettuale e predilige esprimersi in b/n più confacente al suo modo di intendere l’immagine. Non disdegna l‘uso del colore, sempre molto tenue appena abbozzato, quando necessario. Ha partecipato a MOSTRE DIFFUSE FOTOGRAFIA 2016 con il progetto “non-luoghi”, Magliano Sabina (RI) Ha esposto in numerose mostre collettive e personali, e tra le ultime EIKON CULTURE VISUAL REFLECTIONS - EXHIBITION 2017 - “Metapolis/Forme dell’Impronta” - Marzo 2017 Torre Carlo V - Porto Empedocle (AG) www.micheledidonato.it - micheledidonato@hotmail.com ALESSIO FORLANO Alessio Forlano nasce a Cosenza nel 1978. Frequenta il Liceo Artistico e si laurea con lode in architettura all’Università degli Studi di Genova e subito si iscrive all’Albo degli Architetti della Provincia di Savona. Contestualmente inizia un periodo di produttivi rapporti lavorativi con alcuni studi genovesi e nel 2010 avvia la libera professione operando in particolare nell’ambito delle periferie urbane per le quali sviluppa progetti socio-educativi. Parallelamente alla professione di architetto approfondisce la passione per la fotografia. Nel 2015 frequenta il Corso di Formazione Avanzata in Fotografia IED di Milano. Predilige la fotografia di architettura ma ama sperimentare. Attualmente sta elaborando progetti a lungo termine. www.alessioforlano.com - info@alessioforlano.com TONI GARBASSO Fotografo di architettura e territorio dai primi anni ‘80, ha lavorato per riviste e studi di architettura. Dal 1998 è pioniere della fotografia immersiva, realizzando tour virtuali di musei, esposizioni e luoghi d’arte. www.studioargento.com - toni.garbasso@gmail.com SERGIO GIANNOTTA Nato a Catania nel 1965 dove vive e dove ha frequentato il Liceo Artistico Statale e l’Accademia di Belle Arti (Sezione Pittura). Dopo iniziali esperienze nel campo della pittura si dedica alla fotografia che approfondirà in maniera più costante e coerente nella seconda metà degli anni duemila partecipando a varie mostre e premi. Utilizza sia la tecnica digitale che analogica in maniera indifferente. instagram.com/sergio.giannotta www.facebook.com/sergio.giannotta.3 giannottasergio@gmail.com FRANCO MARTELLI ROSSI Franco Martelli Rossi, udinese di adozione, da molti anni percorre l’intricata e interessante strada tra la professione e la passione per la fotografia come mezzo espressivo, ai quali affianca l’insegnamento e la divulgazione con la realizzazione di corsi, mostre, cata-


logazioni e ricerche per l’approfondimento della cultura fotografica. Il suo interesse per la fotografia nasce nel 1978. E’ professionista dal 1991. Ha partecipato a diverse mostre nazionali e internazionali. Sue fotografie sono apparse su libri, riviste, testi universitari e su altre pubblicazioni nei settori dell’architettura, arte, arredamento, territorio e fotografia creativa. www.fotopoli.it - franco.martellirossi@gmail.com GIANNI MERCURI Gianni Mercuri si occupa di fotografia dal 1977, è membro dell’Ass. Foto Club “Giovanni Donati” di Valentano, nato nel 1978, e della manifestazione “Valentano fotografia”. Si occupa prevalentemente di reportage e lavori a lungo termine (post terremoto a L’Aquila, tradizioni popolari e religiose attorno al lago di Bolsena, teatro). Ha realizzato diverse personali e partecipato ad alcuni Festival. Il lavoro che propone a Mostre Diffuse Fotografia 2017 è stato esposto nel festival “It’s Time” FIOF – Orvieto fotografia 2017, con la presentazione della fotografa Lucia Baldini. www.facebook.com/gianni.mercuri.7 gianni77.mercuri@gmail.com LUCA MORETTI Nato a Pisa nel 1973, inizia a fotografare da autodidatta, sulla soglia dei 40 anni, prediligendo le esplorazioni di prossimità, il paesaggio umano, le sue funzioni. Ha partecipato a diverse mostre collettive, con la personale STANDBY a Mostre Diffuse Fotografia 2016 e ad iniziative editoriali come Questo Paese (2014), Rest (2015-2016) a cura di Fulvio Bortolozzo, Memories/No Memories (2016) a cura di Sandro Bini e Giulia Sgherri. www.lucamoretti.info - lumore73@gmail.com UMBERTO MURELLI Nasce a Roma il 21 agosto del 2001. Fin da piccolo è affascinato dall’arte; questa sua passione si inizia a concretizzare con l’utilizzo della fotografia attraverso due progetti legati alle realtà territoriali. Nel 2015 Partecipa all’esposizione collettiva Feeling with Todi (2015) e alle prime due edizioni di Mostre Diffuse Fotografia (2015 – 2016). Instagram: @umbertomurelli Facebook: Umberto Murelli Fotografo umberto.murelli@gmail.com SALVATORE PETRILLI Vive e lavora a Napoli. Mostre: Roma, Centro Di Sarro - Deja vù; Bologna, Galleria Neon - Artist’s serial killer; Piacenza, Placentia arte – Forever; Napoli, Biblioteca S.G. a Cremano - Occasional places; Belgrado, Galleria Doma Omladine - Autoritratto 10 x 10; Costigliole d’Asti, Museo – Anticorpi; Trevi, Flash Art Museum - Aperto Italia ‘97; Napoli, Vera Vita Gioia – Storie; Magliano Sabina, Mostre Diffuse 2016 - SS 7 quater; Milano, CircuitiDinamici - I luoghi del silenzio; Milano, Circuiti

Dinamici - Frammenti del sé. www.salvatorepetrilli.it - sapetr@alice.it CLAUDIO TESTA Ha all’attivo numerose esposizioni sia collettive che personali in librerie, locali pubblici e Biblioteche Comunali di Roma. Nel 2006 ha partecipato al FotoFestival di Roma con un reportage sul Guatemala e la vita dei ragazzi di strada di Città del Guatemala. Ha collaborato con associazioni attive nel campo dei diritti umani. E’ socio di PentaeXperience. claudiotestaphoto@gmail.com FLAVIA TRONTI Nata a Civita Castellana, diplomata al Primo Liceo Artistico di Roma e laureata al Dams di Roma Tre. Inizia a fotografare nel 2003 e successivamente inizia a seguire corsi di fotografia a Roma e a Bologna. Ha insegnato fotografia presso la Casa Circondariale “Mammagialla” di Viterbo. Ha esposto in mostre collettive e personali in Italia. Ha pubblicato due libri sulle fabbriche di Civita Castellana come “Personale al completo” e un omaggio a Marguerite Duras “Un malheur merveilleux”. Attualmente vive in Valsusa, che lei definisce come terra di conflitti, di confini e di posti silenziosi da fotografare. flaviatronti.wordpress.com - flavia.tronti@gmail.com LORENZO BALLANTI Inizia la sua attività fotografica nell’Aereonautica Militare Italiana seguiti da 10 anni di conduzione di una attività commerciale fotografica a Magliano Sabina che gli ha permesso di documentare molto della vita e della storia della città come le manifestazioni pubbliche e religiose, gli eventi culturali e popolari, i matrimoni, le cresime. FRANCESCA SEMERANO Attualmente svolge l‘attività di fotografa. Ha conseguito oltre la Laurea in Giurisprudenza, il Master 2° anno della Scuola Romana di Fotografia e frequentato diversi Workshop con noti fotografi ed altri corsi di specializzazione professionale. Ha realizzato in Self Published: Tessuti Toniù, curato da Der*Lab (2016); 104 (2014); Paesaggi interiori (2014); GIOIA (Germogli In crescita O In Aumento) (2013). Awards, 2016 Moscow International Foto Awards. Honorable Mention for the works: Scampoli di realtà (Fine Art-Abstract); Sogno di tramonto (Fine Art-Landscape); Harpa (Architecture-Buildings). 2015 Festival di Savignano, SIFEST OFF, project snatur-azioni. 2013 1° award of the Concorso Nazionale Fabbriche, organized by FEMCA, for the work Nostalgia www.francescasemerano.it f.romana.semerano@gmail.com



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