il cacofonico #210

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CACOLA

EDI

non rassegnata stampa

Il 27 maggio, davanti alla Tnt-Fedex di San Giuliano Milanese, un gruppo di lavoratori del sindacato Si Cobas che stava protestando contro la chiusura dell’hub di Piacenza è stato aggredito con mazze e taser da guardie private assoldate dall’azienda. Il 10 giugno, a Tavazzano con Villavesco, in provincia di Lodi, un presidio di lavoratori organizzato per protestare contro i licenziamenti decisi da una ditta che lavora per la Fedex è stato attaccato, sempre con bastoni e taser, da guardie private. Nei video si vedono gli aggressori agire indisturbati di fronte agli agenti di polizia che assistono senza intervenire.[…] Il 18 giugno, durante un presidio davanti alla sede logistica di Lidl a Biandrate, in provincia di Novara, un sindacalista è stato investito da un camion e ucciso. Si chiamava Adil Belakhdim, aveva 37 anni ed era nato a El Jadida, in Marocco. Era venuto a studiare in Italia e per pagarsi gli studi aveva cominciato a lavorare nella logistica. […] Un amico di Belakhdim ha detto: “Adesso te lo dico io per cosa è morto Adil. È morto perché pensava che non si può vivere così per 850 euro al mese, senza tutele, senza vita privata, perché i turni vengono sempre spostati all’ultimo momento, le ferie non le decidi tu ma il capoarea, se chiedi un permesso per andare a prendere tuo figlio a scuola ti lasciano a casa per una settimana in punizione, e il lavoro dura sempre 13 ore invece che otto, con gli straordinari sempre dimezzati e anche di notte ti arrivano sul telefono i messaggi con l’ordine di essere in magazzino all’alba. È morto perché credeva che fosse

giusto stare davanti a quei cancelli”. da Internazionale di Giovanni De Mauro Il sito ProPublica ha ottenuto in forma anonima i dati fiscali dei paperoni americani. Dopo mesi di analisi, è venuto fuori che Warren Buffet paga al fisco appena lo 0,1% di tasse, Bezos versa lo 0,98%, l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg l’1,30% e Elon Musk il 3,27% su guadagni di miliardi di dollari. Uno scandalo se si considera che una famiglia con un reddito medio di 70mila dollari all’anno ne deve pagare il 14% in tasse federali mentre una coppia con un reddito cumulativo di oltre 628mila dollari all’anno paga il 37%. Nell’inchiesta si fanno anche i nomi di Bill Gates, Rupert Murdoch, Mark Zuckerberg, Carl Icahn, George Soros, che non ha pagato tasse per tre anni di fila, e molti altri. «Ma come fanno? Solo per dirne una, una buona parte delle ricchezze di queste persone finiscono in azioni e proprietà che per legge non sono tassabili fin quando non vengono venduti. E infatti alcuni ricchissimi s’impegnano a non venderli fino alla morte. Edward McCaffery, un esperto di tasse dell’University of South California, chiama questa strategia “Buy, Borrow, Die”, compra, prendi in prestito e muori. In pratica i Paperoni d’America comprano ville, isole, aerei privati e quant’altro prendendo soldi in prestito grazie alla garanzia offerta dai loro asset non tassabili e con varie strategie riescono a evitare di pagare tasse sugli acquisti fatti a debito. Taluni, talvolta, come Bezos, usano alcune perdite subite come scusa per non pagare tasse anche se


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