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CACOPEOPLE | personaggi da conoscere

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personaggi da conoscere PIETRO GROSSI

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Pietro Grossi (Venezia, 15 aprile 1917 – Firenze, 21 febbraio 2002) è stato un compositore, programmatore, insegnante e violoncellista italiano.

Pioniere italiano della musica elettro-

nica e della computer music, è stato il fondatore dello Studio di Fonologia di Firenze. Ha precorso i tempi, anticipando le teorie e le tecnologie utilizzate per creare e diffondere la musica. Pietro Grossi è stato sicuramente uno dei musicisti e degli artisti più innovatori del panorama artistico del secondo dopoguerra. La sua proposta estetico-artistica fu e rimane, in effetti, di una inedita radicalità ed al contempo di grande eleganza e complessità.

Con Grossi l’arte e la politica si uniscono sul piano più elevato di una compe-

netrazione pressoché compiuta poiché il suo progetto estetico, musicale e artistico così come pedagogico e sociale, prefigura una dissoluzione dell’arte in un processo di creatività diffusa. L’assunto fondamentale del Maestro era che l’arte, grazie ai nuovi mezzi tecnici, può finalmente essere alla portata di ogni individuo il quale oltre che ispiratore-produttore delle proprie opere diviene anche loro spettatore poiché queste sono, in realtà, affidate alla precisione e alla creatività delle macchine computazionali. Pietro Grossi, nella sua capacità coerente di legare aspetti disciplinari diversi, nella sua chiarezza e apertura didattica, nella sua indifferenza alle lusinghe delle mode e delle mondanità, così come nelle sue opere essenziali e senza concessioni…nel primato della musica algoritmica e della telematica musicale, ma anche nel suo minimalismo ante litteram o ancora nella prefigurazione dello spirito citazionista e hacker del campionamento,

ha saputo identificare e indicare dei processi inediti, al contempo storico-sociali

ed estetico-musicali.”

Dice: “Homeart arte creata da e per se stessi-estemporanea-effimera-oltre la sfera del giudizio altrui”. E se talvolta ho la sensazione di essere “vox clamans in deserto”, tuttavia non rinuncio ad affermare che viviamo un momento in cui ha inizio una realtà del tutto nuova, in cui la facilità dell’approccio con il computer renderà possibile ai più l’espressione della loro fantasia e in cui la fruizione dell’arte abbandonerà i canali tradizionali. A questo saggi maestri devono preparare i giovani.

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