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Life&Care
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DEFENCE MY AGE GOLD La pelle risplende di nuova forza
MENTE F RESCA , C UORE CA L D O Mente fresca e cuore caldo possono suonare in contrapposizione, invece dove c'è l'una c'è l'altro. Proviamo a immaginarci come un'automobile. La mente è fresca quando è serena, riposata e ci consente di mantenerci centrati e concentrati in ciò che stiamo facendo. È il volante. Il cuore è il motore: quando stiamo bene lo sentiamo caldo, vivo, perché stiamo facendo cose che ci appassionano, ci divertono, o siamo in compagnia dei nostri affetti. Quasi uno stato di grazia che non significa non avere problemi. Ma significa, in caso ci siano, avere la volontà di affrontarli, superando il pudore di chiedere aiuto se ci mancano gli strumenti per farlo. Dallo star bene di testa, infatti, deriva tutto il nostro benessere e ben venga che personaggi famosi, dallo spettacolo allo sport, abbiano acceso i riflettori sull'importanza della salute mentale, di cui ora si parla quasi come una moda. Ma anche qui, ben venga.
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Proprio lo sport è l'ambito dove questo è più lampante. Nel momento in cui preparavamo questo numero, si udivano ancora gli echi della straordinaria estate per l'Italia, tra trofei internazionali e medaglie olimpiche e paralimpiche. Successi incredibili che ci hanno accompagnato anche in molte competizioni di inizio autunno. Credo che la lezione più importante che arrivi in generale dagli atleti è che, con forza di volontà e costanza, tutti gli obiettivi che ci poniamo possono essere alla nostra portata. A patto di riuscire anche a godersi il momento. C'è questo aspetto, infatti, che molti protagonisti hanno sottolineato: la voglia di divertirsi, dopo tanti sacrifici, mentre affrontavano le sfide per le quali si erano preparati per mesi. Non dobbiamo, ovviamente, pretendere da noi stessi performance da atleta. Ma nella misura in cui dipende direttamente da noi, e questa misura è molto più ampia di quello che pensiamo, dobbiamo pretendere da noi stessi di impegnarci a star bene. La strada è semplice, addirittura banale: dobbiamo adottare abitudini sane. Le scuse per non farlo sono dietro l'angolo: il timore di stravolgere la nostra quotidianità, o il classico "non ho tempo". A volte anche solo un piccolo cambiamento sembra una montagna impossibile da scalare. Facciamo un gioco: io vi sintetizzo tre delle buone abitudini che troverete suggerite nelle prossime pagine, le altre dovrete scoprirle voi. Parleremo, quindi, di respirazione diaframmatica come calmante, di passeggiate all'aria aperta, di idratazione della pelle. E se vi sentirete ispirati a inserirne una nella vostra routine quotidiana o settimanale, come redazione sapremo di aver fatto un buon lavoro.
di Antonella Scambia
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Life&Care sommario
06.
10.
03.
Editoriale MENTE FRESCA, CUORE CALDO
06.
S
10.
Life&Style IL FREDDO CHE FA BENE Un inverno in forze
LO IN O
A
F
14.
Life&Wellness PELLE SANA IN & OUTDOOR Viso e mani protetti
R M A CI
A
Life&Style RISTORIAMO LA MENTE Superare lo stress
18.
Life&Fitness SPORT CARDIO PER TUTTI Resistenza e salute
18.
22.
Life&Food ZUCCHERI "BUONI" E ZUCCHERI "CATTIVI" Il dolce senza pensieri
26.
La nostra copertina
Life&Soul ANIME IN ESPLORAZIONE I nostri consigli
14.
autore: David Lezcano fonte: unsplash.com
è anche online! Ci trovi nei nostri canali social e nel blog caddys.it
In questo numero abbiamo parlato con dott.ssa Paola Bettivelli microbiologa nutrizionista
22.
Life&Care
prof. Alessandro De Carlo psicologo e psicoterapeuta, Università di Padova dott. Mattia Doria pediatra, segretario nazionale Fimp dott. Paolo Lucernoni pneumologo, ospedale di Vittorio Veneto (TV)
26. 4
dott. Luigi Munari medico dello sport
Life&Care Anno I - Numero 2 Semestrale - autunno/inverno 2021
dott.ssa Barbara Tedesco farmacista, Caddy's Maxistore di Buccinasco
Direttrice responsabile Antonella Scambia
Hanno collaborato Andrea Benesso Massimo Candotti Anna de Roberto Roberta Polese Silvia Tironi
dott.ssa Letizia Zanirato farmacista, Caddy’s Este Amedeo
Redazione e progetto grafico AD010 srl
Editore AD010 srl
Proprietà DMO spa Stampa Mediagraf spa - Padova Registrazione Tribunale di Padova n. 2515 del 8 aprile 2021 Numero chiuso il 18 ottobre 2021
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Life& Style
Life& Style
R I STO R I A M O LA M E N T E Superare lo stress
Con la pandemia abbiamo scoperto di essere una popolazione sotto pressione da tanto, troppo tempo
Il corpo umano si abitua a tutto, ma non dimentica. Accumula dolore, timori, ansie. Una tensione continua che si chiama stress. Uscirne si può, ma la strada è in salita. A quasi due anni dall’inizio della pandemia si può fare un bilancio di come stavamo all’inizio e come stiamo adesso. A dare i numeri su “come ci sentiamo” è il Centro Studi del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, che periodicamente con l'Istituto Piepoli analizza lo stato psicofisico degli italiani. La risposta è che sì, siamo stressati, ma non è una novità. Lo siamo da tanto tempo, da prima del Covid, e per motivi diversi. La novità è che una tensione così pesante non l'avevamo mai provata prima. Lo scorso anno, infatti, la pandemia ha pesato tanto: il report di gennaio 2021 ci vedeva con uno “stressometro” a 63 su una scala da 1 a 100, 10 punti oltre la nostra media, mentre l’indicatore a luglio è sceso a 57. E le fonti di stress oscillano come su un'altalena: sino ad aprile il Covid rappresentava circa il 50% delle cause, oggi è al 26%. La situazione economica e lavorativa è passata dal 26% di gennaio al 35%, cioè rappresenta un terzo delle cause di stress. I problemi psico-relazionali (rapporto con il partner, con i figli, con colleghi, organizzazione famiglia-lavoro, ecc.) sono passati dal 5% di gennaio al 20% attuale. Ma salgono al 25% nella popolazione tra 35 e 54 anni. E le più stressate, in generale, sono le ragazze e le donne. Tre sono i modi con cui lo stress si fa sentire: «C'è l'aspetto fisiologico, e si manifesta in gastroenteriti e reflussi. C'è quello psicologico, che porta alla depressione. Infine, c'è quello comportamentale: disturbi dell’alimentazione, del sonno, abuso di alcol, farmaci e droghe», spiega Alessandro De Carlo, psicologo e psicoterapeuta, docente all’Università di Padova e founder di Sygmund.it, piattaforma per colloqui psicologici on line. «A lungo andare – continua - questo stress prolungato di cui danno conferma i numeri ha un peso enorme, in termini di costi, per la società e per il paese». Già, che fare quindi? Ci sono due strade. «Prima cosa: fermarsi e respirare – dice lo psicoterapeuta – usare il diaframma, più volte finche non si sentono le tensioni che si allentano». Sembra la cosa più facile del mondo, ma non lo è: quasi mai le persone stressate riescono a respirare (prestandovi attenzione) più di un minuto, senza poi distrarsi e cominciare a pensare ad altro, accumulando ancora più tensioni. «L'altra cosa da fare è parlarne con qualcuno», superando un altro scoglio insormontabile: ammettere di avere un problema. La vera soluzione però è andare da uno psicologo che aiuti a “scomporre” il problema e ad analizzarlo passo dopo passo. È un tema delicato, perché non tutti hanno le risorse per rivolgersi a uno specialista. Per questo sono in molti a pensare, lo rilevano i report dell’Ordine degli psicologi, che il sistema sanitario dovrebbe farsi carico degli effetti psicologici di questa pandemia, «e il colloquio con lo psicologo deve poter essere fatto in tempi rapidi», conclude De Carlo.
di Roberta Polese
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Life&Style
Life& Style Life&Style
La via danese alla felicità Una coperta morbida, un divano accogliente, un cane o un gatto vicino. Leggere un libro o guardare una serie tv. Rallentare il battito cardiaco, starsene con quel poco (che, a guardare bene, poco non è) che ci fa sentire al sicuro. Si può tradurre con questi esempi pratici la filosofia danese che porta alla felicità. La chiamano “Hygge”, non ha un corrispettivo in italiano ma ben si traduce in una sensazione: il calore che dà il circondarsi di persone, cose e animali che ci fanno sentire accolti.
Se ci facciamo caso, c’è sempre un luogo ideale e mentale in cui rincuorarci e rifugiarci. Se poi in quei momenti decidiamo anche di fare qualcosa di creativo, c’è un libro che aiuta a mettere in ordine dentro e fuori: La casa felice di Julie Carlson e Margot Guralnik, edito da Rizzoli. Seguendo la filosofia del Nord, e combinandola con lo stile shaker che punta all’essenziale, il libro insegna come sistemare casa in modo funzionale e ordinato. Una procedura che arriva dopo un serio decluttering, che ci riporta alla base di partenza danese: stare bene con poco.
Per chi ama l’estate e rimpiange le settimane di lento fluire del tempo senza impegni, l’Hygge è un ottimo rifugio in attesa che torni il caldo. Per chi, invece, ama l’autunno e l’inverno, quella sensazione rappresenta il momento top della giornata, quello che ricarica le energie “spente” dalla luce solare che se ne va. Hygge non è però solo una sensazione, ma la consapevolezza che dobbiamo essere felici di quello che c’è, e impegnarci a creare in ogni luogo un ambiente dove stiamo bene noi e chi è con noi.
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Life& Style
IL F RE D D O C H E FA B E NE
Un inverno in forze
Per capire la diffidenza degli italiani verso il freddo, basta pensare al diverso approccio che abbiamo rispetto ai paesi del Nord quando si tratta di portare fuori i bambini d'inverno. Approccio che poi ci portiamo dietro tutta la vita. In Finlandia, ad esempio, i pediatri consigliano di far stare all’aria aperta i bambini il più possibile, anche con temperature rigide. Secondo Mattia Doria, segretario nazionale alle attività scientifiche ed etiche della Fimp (Federazione italiana medici pediatri), «considerare il freddo come nemico è frutto di una tradizione culturale: l’Italia è un paese medio caldo e i tempi freddi sono sempre stati visti come negativi ». È vero che il freddo agisce sulle ciglia vibratili del pavimento delle mucose respiratorie: ne rallenta il movimento, da qui i fenomeni di naso chiuso e lieve infiammazione alle vie respiratorie. Questo, però, non è mai causa di infezioni che sono, invece, determinate dall’incontro con un virus per l’80% dei casi, o un batterio per il restante 20%.
Per azzerare i mali di stagione bisogna stare fuori. Anche perché i colpi d’aria… non esistono! «Essere italiani fa male alla salute», scriveva nel 2011 Dany Mitzman, inviato per la BBC a Bologna. Stupito, e allo stesso tempo divertito, raccontava ai connazionali di come gli italiani lamentassero malanni di stagione di ogni genere, a partire dai colpi d'aria o colpi di freddo, concetti intraducibili in inglese. Del resto, nemmeno la letteratura scientifica ha mai avvalorato l’ipotesi che le infezioni alle vie aeree o le cervicali infiammate possano essere dovute alla troppa esposizione al freddo.
Il freddo, peraltro, fa bene. Alla circolazione sanguigna, perché ha un effetto vasocostrittore. E al metabolismo, perché con temperature più rigide il corpo ha bisogno di più energia. Stare all’aria aperta anche in inverno, inoltre, ha una duplice valenza: permette di fare il pieno di vitamina D, e stimola il nostro corpo nella produzione di endorfina e serotonina, ormoni che fanno bene all’umore. Insomma, possiamo dire che abituarsi al freddo è un toccasana per la mente e per il corpo. Ed è importante farlo come buona abitudine fin da piccoli.
«Quando fa freddo, l’importante è coprirsi bene, non tanto». Paolo Lucernoni, primario dell’unità operativa di Pneumologia all'ospedale di Vittorio Veneto (TV), avverte invece sui rischi della sudorazione: a causare infezioni alle vie aeree, infatti, non sono tanto le temperature basse, quanto gli episodi di raffreddamento che il corpo subisce. Anche lo stare a lungo in ambienti chiusi e con poco ricircolo d’aria è dannoso: «È in queste situazioni, in cui siamo più aggregati, che si sviluppano maggiormente virus e batteri», spiega Lucernoni. Proprio il Covid, con cui il mondo intero convive da quasi due anni, ha insegnato quanto sia importante aerare gli ambienti: «L’esposizione maggiore all’aria aperta ha praticamente azzerato tutte le patologie respiratorie tipiche della stagione fredda - conferma lo pneumologo - nonostante anche lo scorso inverno sia stato particolarmente rigido».
di Anna de Roberto
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E il caldo che rilassa Il bello dello stare al freddo è godersi ancora di più la coccola al caldo poi. Dopo una passeggiata all’aria aperta, potremmo riscaldarci con una serie di attività nel tepore della nostra casa. Ecco una serie di suggerimenti. • Fare un bel bagno caldo a base di sali profumati • Leggere un libro in poltrona, avvolti da una morbida coperta • Mettersi ai fornelli sperimentando una ricetta nuova • Bere una tisana rilassante alle erbe aromatiche • Guardare una puntata della nostra serie preferita accoccolati sul divano • Idratare viso e corpo dopo aver fatto uno scrub, e concludere con un massaggio a piedi e viso • Fare meditazione
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Life& Wellness Per quanto riguarda l’idratazione, optiamo per sieri con texture adatta alla nostra pelle e per creme ricche e corpose (con burro di karatè e acido ialuronico) e con potere antiossidante, scudo protettivo anti-inquinamento con effetto barriera e antiage. Alla nostra beauty routine quotidiana (da svolgersi due volte al giorno) possiamo aggiungere, una volta o due a settimana, una maschera purificante e una idratante. In caso di arrossamento, andiamo di maschera lenitiva. Da evitare in questa stagione l’esfoliazione aggressiva, anche in caso di pelle grassa. Il contorno occhi ha in maschere specifiche, sieri e creme validi alleati contro gli inestetismi.
Life& Wellness
P ELL E SA NA IN & OU T D O OR
Viso e mani protetti Gli sbalzi di temperatura rendono l'epidermide più sensibile: l'imperativo è idratare con delicatezza
Cambia la stagione e con essa anche la beauty routine. L'inverno mette a dura prova la nostra pelle, soprattutto quella del viso e delle mani, le parti del nostro corpo più esposte al freddo, all'inquinamento e agli sbalzi di temperatura, dentro e fuori casa. In & outdoor. Gli shock termici rendono la nostra pelle più sensibile. Il freddo, poi, provoca la diminuzione dell’idratazione negli strati superficiali dell’epidermide, e influisce sulla circolazione contraendo i vasi sanguigni: la pelle riceve meno ossigeno e sostanze nutrienti. Correre ai ripari è necessario. Come? Con una skincare specifica del periodo: ogni stagione, infatti, ha i suoi trattamenti di bellezza. Partiamo dalla detersione: la parola d’ordine è "delicatezza". Evitiamo di andare a stressare ulteriormente la pelle con prodotti schiumogeni aggressivi. Avvaliamoci comunque di quelli che vanno a pulire in profondità, levando sporco e inquinamento che si depositano, ma senza distruggere la naturale barriera e il film idrolipidico. Acqua micellare e latte detergente sono ideali grazie al loro effetto decongestionante. Se la nostra pelle è particolarmente sensibile, è preferibile l'acqua termale. Evitiamo l’acqua bollente, troppo aggressiva. Dopo la detersione, è necessario ristabilire il pH naturale utilizzando un buon tonico lenitivo. 14
Non scordiamoci le labbra: una passata di balsamo o burrocacao più volte al giorno e addio screpolature! E per le mani? Ottime le creme "2 in 1", a base di sostanze emollienti e lenitive per la pelle (prevengono arrossamenti e irritazioni) e protettive per le unghie. Non potendo evitare soluzioni alcoliche per disinfettare le mani, scegliamo prodotti idratanti come burro di karité, glicerina e vitamina E. Incremiamo le mani mezz’ora prima di uscire per una maggiore efficacia protettiva del prodotto. Se le unghie sono fragili, prima di andare a dormire massaggiatele con sieri appositi, o anche con olio di oliva: un rimedio casalingo, ma efficacissimo.
di Silvia Tironi
Life&Wellness
I consigli del farmacista Lo yoga facciale è un super training antiage naturale. Ecco alcuni esercizi suggeriti da Erika Matuskova, insegnante di yoga, e dal rituale ayurvedico Dinacharya.
Yoga facciale, la palestra "antirughe"
Dott.ssa Letizia Zanirato
Da
FARMACISTA DEL CADDY’S di Este Amedeo
Durante questa stagione cosa irrita maggiormente la pelle? L’abbassarsi delle temperature e gli sbalzi improvvisi causano danni alla pelle: la indeboliscono e la rendono più vulnerabile provocando problemi cutanei come arrossamenti e secchezza che sono la causa principale di invecchiamento precoce, perdita di tono, di elasticità e luminosità.
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Cosa succede alla pelle quando arriva il freddo? Il freddo causa un restringimento dei vasi sanguigni che a sua volta provoca una minore ossigenazione dei tessuti. Il ricambio cellulare rallenta e la superficie della pelle si screpola con facilità e diventa spenta. Le basse temperature alterano anche il film idrolipidico di superficie formato da sebo e acqua; che agisce come barriera naturale alle aggressioni esterne. Sotto lo zero questo strato protettivo si raffredda e perde elasticità causando disidratazione e fessurazione o taglietti nelle parti più delicate ed esposte del corpo come il viso e le mani. Anche gli improvvisi sbalzi di temperatura tra freddo e caldo causano disturbi alla pelle. Sul viso possono comparire rossori e sulle guance alcuni capillari possono diventare visibili. Il vento invece porta alla disidratazione mentre lo smog occlude i pori e la pelle fatica a respirare.
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Cosa si può fare allora per correre ai ripari? Usare innanzitutto detergenti con tensioattivi delicati; proteggere mani e viso con creme idratanti ad effetto barriera di giorno e molto nutrienti la notte; per il viso sono consigliati sieri all’acido ialuronico da stendere prima della crema idratante; al mattino, dopo la crema idratante, si può stendere un fondotinta di qualità che formerà un velo protettivo mantenendo il naturale equilibrio della pelle; un altro utile consiglio è quello di bere molta acqua per garantire la giusta idratazione interna, infatti con il freddo si tende a bere meno perché lo stimolo della sete è meno intenso; è anche molto utile seguire una alimentazione equilibrata ricca di vitamine soprattutto la vitamina C e di antiossidanti.
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Come mai le labbra si screpolano così spesso? Le labbra differiscono per tipo di tessuto dal resto della cute: qui la pelle è molto più delicata di quella del resto del viso in quanto è priva del film idrolipidico quindi molto più predisposta allo screpolamento e alle fessurazioni. È molto importante quindi proteggerle con balsami labbra e burro di cacao altamente nutrienti meglio se privi di siliconi e parabeni ma con oli naturali per esempio di lavanda, camomilla, jojoba oppure a base di burro di karitè. Per il make-up è meglio preferire un rossetto cremoso ad uno dall’effetto matt che tende ad inaridire le labbra.
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Come possiamo preservare le mani dal gelo? Le mani secche spesso si presentano ruvide ed arrossate ricoperte da piccoli tagli e fessurazioni dolorose. I lavaggi frequenti e l’uso di gel alcolici disinfettanti tendono a peggiorare la situazione. Per preservare le mani dal gelo è buona norma usare guanti di lana quando si esce e idratare la cute con buone creme barriera ricche di sostanze idratanti ed emollienti a base di acidi grassi, vitamina A, pantenolo, che attenua il rossore, allantoina, ceramidi e altri oli vegetali. 16
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Pelle luminosa. Pronunciate “U-A-I” per 20 volte senza strizzare gli occhi. Ripetete altre 20 volte con “I-A-U”. Stretching della fronte. Spalancate gli occhi e aprite la bocca a forma di “O”; mantenere la posizione. Premete leggermente la parte esterna della fronte con indice e medio muovendoli verso l'alto e verso il basso per 10 volte. Guance e labbra. “Succhiate” le guance per qualche secondo. Rughe naso-labbra. Gonfiate le guance e spostate l'aria da una parte all'altra della bocca 5 volte. Espirate facendo una “O”. Ripetete 10 volte. Sguardo. Chiudete gli occhi senza corrugare la fronte e premete delicatamente le palpebre superiori su quelle inferiori. Aumentate la tensione. Ripetete 10 volte. Bocca da diva. Allargate la bocca in un sorriso e mantenete la posizione qualche secondo. Collo tonico. Testa all’indietro, deglutite 5 volte. Ripetete 3 volte. Sollevate la mandibola e spingete il mento in avanti e i denti inferiori verso l’esterno 5 secondi. Ripetere 3 volte.
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Resistenza e salute
Queste discipline sono spesso associate ai giovani e a perdere peso, ma non è (solo) così
per migliorare i nostri parametri metabolici e tenere sottocontrollo il peso». Risultati ottimali si possono ottenere anche con sedute molto più brevi e intense degli stessi sport, ma queste attività si adattano meglio a fisici già allenati, meglio se seguiti da un trainer. Per chi preferisce le discipline indoor, tra le tendenze in voga nelle palestre c'è la Boxe Balance & Trybal Training: è una disciplina cardioaerobica innovativa e a forte impatto. Ogni lezione prevede una fase iniziale aerobica, con calci e pugni mimati come nel pugilato o nella kick boxe. Segue una fase di recupero (balance), caratterizzata da esercizi isometrici in tenuta (ad esempio il plank), il tutto accompagnato da una musica tribale remixata ad hoc.
Il motore prima di tutto. L'efficienza degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio sono un pilastro del benessere fisico di ogni persona. Quando parliamo perciò di mantenersi in forma, la prima cosa che dobbiamo migliorare è proprio il trasporto di ossigeno ai nostri muscoli. Eppure le discipline cardio, a partire da quelle più semplici come la corsa e il nuoto, sono inquadrate per lo più come sport "che fanno dimagrire", senza considerare che questa è solo una conseguenza.
Il cardio fitness, tuttavia, non è affatto una prerogativa dei più giovani. «Al contrario - conferma Munari - chi non presenta patologie cardiovascolari pregresse può approcciarsi a queste discipline che hanno anche la caratteristica di alzare le difese immunitarie». Tanto che i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie consigliano agli adulti di età superiore ai 65 anni di svolgere attività sportive come la corsa leggera, il nordic walking, o il ciclismo. Il segreto è ovviamente quello di non pretendere troppo dal proprio fisico, aiutandosi magari con uno strumento come il cardiofrequenzimetro, validissimo sia per misurare la nostra soglia di fatica, sia per aiutarci a rispettare la tabella di allenamento.
Tutto è incentrato sulla resistenza: si individua la giusta soglia di fatica da mantenere per un periodo di tempo, che aumenterà man mano che l’apparato cardiorespiratorio accrescerà le sue performance con la costanza negli allenamenti. L’individuazione precisa di questa soglia è fondamentale, perciò almeno per i primi tempi è consigliabile farsi seguire da un istruttore. «Per praticare queste discipline in maniera continuativa è sempre consigliabile prima una visita medico sportiva», spiega Luigi Munari, medico dello sport, «una volta ottenuto il via libera, queste sono certamente valide per condizionare positivamente il nostro fisico, oltre che
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Crioterapia e dintorni C’era una volta la borsa del ghiaccio: da secoli l’uomo conosce le qualità del freddo nella cura delle contusioni e dei traumi. La crioterapia localizzata inibisce i neurotrasmettitori del dolore, e agisce come miorilassante in quanto le fibre muscolari con il freddo perdono la capacità di contrarsi. Lo sport ha dato ulteriore impulso alla ricerca sui benefici del freddo, con l’intento non solo di curare gli infortuni, ma anche di prevenirli. È il caso della crioterapia sistemica. Seguendo l’esempio di sportivi di discipline impattanti come il rugby o la boxe, ora molti professionisti utilizzano il "bagno di ghiaccio" per sfiammare le articolazioni, smaltire l'acido lattico e recuperare prima dall'affaticamento muscolare. La routine terapeutica prevede che ci si immerga per un minuto al massimo, ripetendo la sequenza da tre a sei volte. Ma la forma più estrema di utilizzo del freddo è la criocamera: l’atleta rimane in una cella frigorifera a -60 gradi per circa trenta secondi, poi passa al massimo due minuti in una cameretta adiacente a -130 gradi. I vantaggi? Metabolismo aumentato, maggior consumo calorico giornaliero, circolazione sanguigna sollecitata e rilascio di endorfine.
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Il dolce senza pensieri È molto facile sforare la quantità ammessa per il fabbisogno giornaliero, vi spieghiamo il perché
di glucosio che troviamo normalmente in commercio, e che usiamo per addolcire bevande ed alimenti. Se è vero che i carboidrati devono fornire fra il 45 e il 60% del fabbisogno calorico giornaliero, «gli zuccheri semplici dovrebbero essere assunti con un limite del 15% sull'apporto totale», spiega Paola Battivelli, nutrizionista del centro Nutribios di Albignasego (PD), «ed è meglio limitare l'uso del fruttosio come dolcificante: se si eccede, è responsabile dell'aumento dei trigliceridi». I parametri sono quelli definiti per l’Italia dalla Sinu, la Società italiana di nutrizione umana, e dall'Inran, l'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione. Parametri che, per quanto riguarda gli zuccheri semplici, facilmente sforiamo senza rendercene conto. Nell'alimentazione moderna, infatti, lo sciroppo di glucosio è usato quasi dappertutto, dalle bibite in lattina ai cereali "arricchiti" per la colazione, dalla passata di pomodoro al prosciutto. Capire che non è solo una questione di quantità, ma anche di qualità, è la chiave per gestire l'uso dello zucchero nelle nostre tavole.
Partiamo da un paradosso: i prodotti light non fanno dimagrire. Al posto degli zuccheri contengono edulcoranti che stimolano comunque il pancreas a produrre insulina, e sono pieni di amidi (quindi ancora zuccheri!) o, peggio, grassi scadenti. Quando leggiamo "senza zucchero", poi, non dobbiamo escludere che siano presenti sciroppo di glucosio o di fruttosio o zuccheri artificiali. Ora, poiché l’inverno è pieno di tentazioni, è utile imparare a conoscere gli zuccheri così da non cadere nel tranello del light, ma nemmeno finire per rinunciare a qualche sfizio. Gli zuccheri fanno parte della famiglia dei carboidrati: essendo a rapida assimilazione, vengono anche detti zuccheri "semplici" e sono la nostra fonte di energia immediata, quella che fa salire la glicemia. Mentre i carboidrati complessi (i cereali e loro derivati) contengono amido e formano la riserva energetica del corpo. Gli zuccheri semplici così semplici in realtà non sono: possono essere naturalmente presenti (nella frutta, per esempio) oppure aggiunti ai cibi. Li conosciamo anche con i nomi del composto chimico: glucosio, fruttosio, galattosio, saccarosio (lo zucchero da cucina), il lattosio e lo sciroppo 22
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I consigli del farmacista
FARMACISTA DEL CADDY’S MAXISTORE di Buccinasco
Quali sono i disturbi stagionali più diffusi? Ogni stagione è accompagnata da una serie di disturbi: in autunno si assiste all'abbassamento delle temperature e al cambio di abitudini, aumenta il tempo trascorso all'interno di luoghi chiusi, affollati e riscaldati artificialmente. Questi nuovi comportamenti e gli sbalzi di temperatura causano un naturale indebolimento delle mucose dell'apparato respiratorio, che costituiscono la prima barriera protettiva nei confronti di virus e batteri. Per questo i disturbi più frequenti colpiscono le alte vie respiratorie: raffreddore, mal di gola, tosse, febbre e la consueta influenza stagionale.
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Tosse secca?
GRINTUSS ADULTI 180G Sciroppo a base di miele e complessi molecolari che svolge un'azione protettiva e lenitiva delle prime vie aeree.
Si possono prevenire? Alla base di una buona prevenzione troviamo sempre una corretta alimentazione, ricca di frutta e verdura di stagione, e una costante attività fisica, anche di soli 20 minuti al giorno. Il COVID-19 ci ha, poi, imposto delle "nuove" regole di comportamento che contribuiscono a ridurre i malanni stagionali: indossare la mascherina, lavarsi spesso le mani, utilizzare igienizzanti specifici, evitare di toccarsi naso, bocca e occhi, evitare i luoghi troppo affollati, mantenere la distanza di sicurezza. Esistono, inoltre, validi aiuti anche tra gli integratori, come le vitamine C e D e le vitamine del gruppo B che giocano un ruolo di supporto attivo sul nostro sistema immunitario, alcuni principi attivi naturali come l'Echinacea, dalle proprietà immunomodulanti, batteriostatiche e antivirali o la Papaya fermentata che stimola le difese immunitarie innate ed acquisite o la Propoli che ha un'attività antimicrobica, antimicotica e antivirale, i probiotici che, rafforzando l'equilibrio della flora intestinale, stimolano le naturali difese dell'organismo.
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Naso chiuso? RINAZINA SPRAY NASALE 15 ML Spray nasale decongestionante che allevia la congestione nasale in pochi minuti.
Quali sono gli alleati per far passare velocemente un raffreddamento? Il raffreddore, in genere, regredisce spontaneamente ma se vogliamo accelerare il processo di ripresa possiamo agire su due fronti: utilizzare farmaci che agiscono riducendo l'intensità dei sintomi, quindi decongestionanti o mucolitici, oppure affidarci ai rimedi naturali.
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Voglia di coccole? VALVERBE Tisane per accompagnarti durante questo autunno: infuso del mattino e infuso dopopasto.
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Tosse e catarro?
BRONCHENOLO TOSSE 150 ML Calma la tosse ed aiuta a sciogliere il catarro grazie all’azione dei due principi attivi:il destrometorfano e la guaifenesina fluidificante.
Dott.ssa Barbara Tedesco
di Anna de Roberto
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Paola Battivelli suggerisce come regolarlo. Sconsiglia, ad esempio, di assumere zuccheri nello stesso pasto da soli: «Le centrifughe alzano la glicemia, meglio consumarle con una fetta di pane integrale con del formaggio o delle mandorle o nocciole, così come consumare frutta lontano dai pasti, ma sempre in associazione ad altri carboidrati per evitare fermentazioni». Meglio preferire cibi che hanno al loro interno fibre perché diminuiscono l'assorbimento degli zuccheri a livello intestinale e il conseguente rialzo a livello ematico. Si ottiene la stessa cosa associando lo zucchero a qualcosa di grasso o proteico, ad esempio marmellate combinate con yogurt o frutta secca oleosa. «C'è solo un momento in cui gli zuccheri semplici sono adeguati – conclude Battivelli - ossia subito dopo aver fatto sport per un immediato recupero energetico».
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Sintomi influenzali? ASPIRINA C 20 COMPRESSE EFFERVESCENTI Agisce rapidamente già dai primi sintomi, per un veloce sollievo da influenza, raffreddore e mal di gola.
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Life&Soul
ANIME IN ES PLORAZ I O N E
I nostri consigli
Tra musica, documentari, libri e app l'accompagnamento per vivere, o sognare, i grandi spazi aperti Specchiarsi nel mare Il mare come filo conduttore per capire la storia dei popoli, l’ambiente e la geografia, ma anche come specchio per la propria anima. Morten Strøksnes, autore norvegese, racconta la vicenda, vera, di come lui e un suo amico abbiano deciso di andare a caccia dello squalo della Groenlandia, nelle acque delle Isole Lofoten. Il libro del mare è un’opera tanto interessante quanto poetica e ricca di informazioni e storie (ed. Iperborea). Puntare in alto Free Solo è un documentario unico: anche se sai come va a finire, ossia che non muore nessuno, ti fa sudare le mani. Vincitore del premio Oscar come miglior documentario nel 2019, racconta l’impresa del climber americano Alex Honnold su El Capitan, nel Parco nazionale di Yosemite negli Usa, salito senza corda. Una storia di dedizione assoluta e di quanto la forza di volontà possa plasmare un’esistenza. Sperimentare direzioni Komoot è una delle app di maggiore successo degli ultimi due anni. Nata per consentire agli utenti di pianificare le uscite in bicicletta, è diventata oggi uno strumento che fornisce innumerevoli suggerimenti per scoprire un territorio in bici o a piedi e per condividere gli itinerari percorsi. Gratuita nella versione base, diventa, con le funzionalità a pagamento, una vera e propria voce che ti accompagna nelle tue escursioni. Da ascoltare nelle avventure Che sia nelle cuffie o nelle casse portatili, che sempre più spesso vediamo appese a zaini o biciclette, avere una colonna sonora per le proprio avventure può aiutare a trovare il ritmo. Per noi la musica perfetta per i boschi è il sound di Seattle, che sa di montagne, tende piantate nella natura e infinite strade che vanno verso nord: Eddie Vedder, con il suo nuovo album Earthling, è perfetto per le nostre giornate "outdoor".
di Andrea Benesso
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LE NOSTRE PARAFARMACIE CADDY’S 2992 4295 EMILIA-ROMAGNA
• Carpi, Via Lama Di Quartirolo Interna, 26 (MO), Caddy’s Maxistore • Castelfranco Emilia, Via Del Maniscalco, 16/18 (MO), Caddy’s Maxistore • Castelfranco Emilia, Via Cartiera (MO), Caddy’s Maxistore • Faenza, Via Zaccagnini, 50 (RA), Caddy’s • Ferrara, Via Padova 187/F (FE), Caddy’s Maxistore • Parma, Marco Aurelio Cavedagni, 5/A (PR), Caddy’s • Piacenza, Via XXIV Maggio, 102 (PC), Caddy’s • Ravenna, Via Romea, 120 (RA), Caddy’s • Sasso Marconi, Via Europa, 7/3 (BO), Caddy’s • Sassuolo, Viale S. Giorgio, 4/8/12 (MO), Caddy’s Maxistore
FRIULI-VENEZIA GIULIA
• Pordenone, Via Venezia Snc (PN), Caddy’s Maxistore • Trieste, Via C.Battisti, 31 (TS), Caddy’s
PARAFARMACIA IN LAZIO
• Viterbo, Via Villanova, 9 (VI), Caddy’s Maxistore
LOMBARDIA
• Buccinasco, Lomellina, 16 (MI), Caddy’s Maxistore • Cremona, C.C Park Via Sesto (CR), Caddy’s • Cusago, Via Ettore Majorana, 9 (MI), Caddy’s • Lainate, Via Pirelli (MI), Caddy’s Maxistore • Mantova, Via Legnago (MN), Caddy’s • Milano, via Giambattista Bodoni, 2, Caddy’s • Milano, Viale Monza, 137/139 (MI), Caddy’s • Pavia, Corso Cavour 45 (PV), Caddy’s • Pedrengo, Via F.lli Kennedy (BG), Caddy’s Maxistore • Rozzano, Via Achille Grandi, 15 (MI), Caddy’s Maxistore • San Martino Siccomario, Via Turati, 382 (PV), Caddy’s Maxistore • Solaro, Via Varese, 175/M (MI), Caddy’s • Varese, Viale Milano (VA), Caddy’s
CURA PERSONA / PROFUMERIA / MAKE UP IGIENE CASA / PARAFARMACIA
MARCHE
• Fano, Via Einaudi 1 (PU), Caddy’s Maxistore
PIEMONTE
• Alessandria, Via Piave, 98 (AL), Caddy’s Maxistore • Alessandria, Via Bergamo, 58 (AL), Caddy’s • Asti Corso Torino, Asti (TO), Caddy’s • Castelletto Sopra Ticino, Via Sempione 183/C (NO), Caddy’s • Ivrea, Corso Botta, 10 (TO), Caddy’s
TOSCANA
• Arezzo, via Madonna del Prato, 120, Caddy’s • Empoli Bis, Via Masini 37-39 (FI), Caddy’s • Firenze, Viale Morgagni, 8 (FI), Caddy’s • Pistoia, Via Fermi 82/84 (PT), Caddy’s • Prato, Via F. Ferrucci, 195/A (PO), Caddy’s • Siena, Viale Camillo Benso Cavour, 136 (SI), Caddy’s
TRENTINO-ALTO ADIGE
• Rovereto, Via Dell’Abetone, 38 (TN), Caddy’s
VENETO
• Belluno, Via Vecellio, 79 (BL), Caddy’s Maxistore • Cassola, Via San Zeno, 71 (VI), Caddy’s Maxistore • Este, Via Principe Amedeo, 43 (PD), Caddy’s • Legnago, Viale Europa, 32 (VR), Caddy’s • Padova, Via Dei Colli, 154/156 (PD), Caddy’s • Rovigo, Viale Regina Margherita (RO), Caddy’s
UMBRIA
• Città Di Castello, Via G. Di Vittorio, 5/E (PG), Caddy’s • Deruta, Via Tiberina, B (PG), Caddy’s • Foligno, Via Manin, 22 (PG), Caddy’s Maxistore • Magione, via Frà Filippo Longo, 22, Caddy’s