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editoriale

Alea News, Giugno 2014

di Maurizio Beraldo Nel numero precedente abbiamo pubblicato un articolo che riportava i risultati di una domanda diffusa per mezzo di un social network: “Se poteste dare UN suggerimento, al titolare di una piccola azienda per vendere di più, quale suggerimento dareste ? “. L‟aumento del fatturato per tutti è realizzabile aumentando le vendite, per tanti recuperando la parte persa a causa delle contraffazioni del proprio marchio o dei prodotti fabbricati nella propria azienda: ora un applicativo installato negli irrinunciabili Smartphones consente di verificare l‟autenticità del prodotto prima dell‟acquisto e altro ancora; la possibilità di ottenere direttamente i riferimenti dei clienti, anzi, di arrivare a diretto contatto con questi, apre nuovi modi di valorizzare un brand, di creare un nuovo social network nel quale i produttori non hanno più intermediari per raggiungere il cliente. Forse è una soluzione ad alto valore aggiunto al problema del Made in Italy, oggetto di un confronto impegnativo a livello comunitario perché sia riconosciuto come marchio. Nel mese di maggio abbiamo organizzato Capitani coraggiosi, appuntamento che si tiene ogni anno su temi vari, questa volta era dedicato espressamente a come la cultura può trasformarsi in sviluppo economico: il panorama ricostruito dai relatori è stato sconfortante, poche strategie e in ordine sparso; in questo numero ospitiamo un articolo su questo evento tenuto a Venezia e un altro che illustra i risultati di una ricerca in Trentino sui ritorni degli investimenti in cultura. Nella rubrica Imprese nuove continuiamo a ospitare articoli sulle innovazioni sfornate negli incubatori, dalle applicazioni nel campo della medicina ai servizi per il tessuto economico del territorio: sono indice che se ci sono le condizioni, lo spirito di inventiva può dar vita a nuove realtà imprenditoriali, una speranza in un paese fermo.

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Sommario Younivocal, un nuovo sistema per combattere la contraffazione, di Francesco Di Genova

Imprese nuove Come ti ‘fiuto’ il tumore, di Giampiero Barbieri, AREA Science Park, Trieste Open Source: la chiave di successo della società Engys s.r.l, BIC Incubatori FVG S.p.A Quando la cultura si fa impresa e diventa motore di sviluppo, di Davide Modena, Trentino Sviluppo Le nuove frontiere della telemedicina passano per Torino, di Alessandro Tibaldeschi, I3P, Torino Al Vega è nato Kid Pass, di Gabriella Parmesan, Vega Le imprese altoatesine in un unico punto d’incontro, di Astrid Brunetti, Heiko Schoberwalter, Eva Pichler, TIS innovation park

InALEA Capitani coraggiosi: imprenditori e manager della cultura, di Luca Baseggio

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Younivocal, un nuovo sistema per combattere la contraffazione

Di fronte al noto problema della contraffazione di prodotti, tipicamente del Made in Italy, arriva una risposta tecnologicamente avanzata, che introduce, nella lotta contro la contraffazione, la sicurezza della Firma Digitale.

di Francesco Di Genova, f.digenova@younivocal.com

E‟ il frutto di un‟applicazione sviluppata da me e Andrea Pace, due giovani informatici di Ancona, e per questo ad agosto 2013 è stata fondata Younivocal, una nuova azienda che porta nel nome il suo core business. Younivocal ha realizzato Etichette Uniche e Irriproducibili che sfruttano la tecnologia informatica più sicura al mondo, la Firma Digitale: queste etichette sono un vero e proprio passaporto elettronico del prodotto (con lo stesso livello di sicurezza del Passaporto Elettronico rilasciato alle persone fisiche). Tutto è verificabile off-line, gratuitamente, senza quindi utilizzare internet o sms o telefonate, e non c'è alcuna possibilità di clonare il nostro strumento come attestato da un Certificato Internazionale (EAL4+), al contrario di tutte le altre soluzioni attualmente in commercio. Il sistema è brevettato a livello Internazionale e ad oggi ha ottenuto diversi riconoscimenti e premi: 

abbiamo ricevuto mentorship da parte di Google;

abbiamo vinto un concorso patrocinato da Telecom ed Expo Milano 2015 (dove tra l'altro saremo presenti);

hanno parlato di noi praticamente tutte le testate giornalistiche più importanti;

siamo stati selezionati da SMAU Milano 2013 come tra i 5 progetti più cool del panorama italiano;

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collaboriamo attivamente con la Commissione Europea sia nel fare informazione che nel dare una soluzione finalmente efficace a questo problema.

L'etichetta interagisce con i cellulari dotati di tecnologia NFC (tecnologia molto conosciuta all'estero per la gestione dei micropagamenti), ormai presente sulla maggior parte degli Smartphone, anche quelli più economici; in questo modo ogni consumatore, avvicinando lo SmartPhone all'etichetta avrà visibilità del fatto che il prodotto sia originale ed inoltre, sempre nell'etichetta, potranno essere veicolate informazioni quali storytelling del manufatto, pubblicità e quant'altro. L‟innovazione quindi porta ritorni economici all‟azienda riducendo le perdite dovute ai falsi presenti nel mercato, e consente di attivare politiche di brand e fidelizzazione perché il consumatore è raggiungibile direttamente. La contraffazione nel settore abbigliamento vale circa 2,5 miliardi di euro, 1,1 miliardi nel settore alimentare; per quanto riguarda quest‟ultimo settore non è da sottovalutare il problema della sicurezza, di garantire la certezza della provenienza, penso a prodotti tipici quali il Grana Padano o il Lacrima di Morro d‟Alba. Il settore del mobile è un altro toccato dalla contraffazione, il cui livello sembra particolarmente alto nel triveneto. Il consumatore, di fronte al prodotto posto sullo scaffale del punto vendita, avvicina il proprio SmartPhone nel quale è stata preinstallata l‟App Younivocal, e riceve in risposta dall‟etichetta speciale se il prodotto è autentico, o informazioni pratiche come modello, taglia, tessuto, se consideriamo un capo di abbigliamento. Possiamo inoltre fornire uno strumento contro i furti: l‟azienda revoca i certificati delle etichette applicate ai prodotti rubati, e il consumatore, interrogando l‟etichetta riceverà notizia del reato E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.

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Alea News, Giugno 2014 commesso, e avrà la possibilità di collaborare con le autorità segnalando in modo anonimo la posizione del prodotto. Pensando al marketing, il sistema di Younivocal consente di attivare strategie innovative di comunicazione per favorire l‟engagement dei consumatori, inviando contenuti multimediali verso lo SmartPhone del potenziale acquirente. Abbiamo attualmente stretto accordi di fornitura con aziende calzaturiere marchigiane (terra di spicco per questa tipologia di settore) e aziende che si occupano della produzione di materiali odontoiatrici che, anche con nostro scetticismo, abbiamo scoperto colpiti anche loro dallo stesso problema. L‟obiettivo è quello di rendere il consumatore cosciente del problema e consapevole del fatto che oggi ha finalmente uno strumento sicuro al 100% per conoscere l‟originalità e quindi la provenienza dei prodotti che vuole acquistare.

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Come ti „fiuto‟ il tumore

di Gianpiero Barbieri, ARCO Solutions s.r.l. info@arcosolutions.eu

Grazie a un naso elettronico BAC Project punta a sfruttare una funzione vitale come il respiro a caccia di sostanze gassose che possano diventare spia del cancro al polmone e altre malattie. Trovare un sistema semplice ed efficace per lo screening di massa mirato alla diagnosi dei tumori ai polmoni e di altre patologie. Questo è l‟obiettivo di BAC Project (Breath and cancer), un progetto che il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell‟Università degli Studi di Trieste e la sua spin off company, ARCO Solutions s.r.l., stanno portando avanti con il supporto del Dipartimento di Chirurgia Toracica dell‟Azienda Ospedaliero - Universitaria "Ospedali Riuniti" di Trieste e dell‟Associazione Esposti Amianto del Friuli Venezia Giulia. I ricercatori e i tecnici coinvolti nel progetto hanno da subito avuto ben chiara l‟idea che, per poter dare la maggior diffusione possibile a questo tipo di indagini e contribuire ad aumentare la capacità di riconoscimento tempestivo dei tumori operabili, sia necessario disporre di una tecnologia economica e non invasiva. A portare alla luce una tale esigenza è stata una realtà che tratta e segue annualmente, con prestazioni di eccellenza riconosciute a livello nazionale e internazionale, centinaia di pazienti affetti da malattie polmonari, come il Dipartimento di Chirurgia Toracica dell‟AOU triestina. Il concetto alla base del progetto è semplice: sfruttare una funzione vitale come il respiro nel presupposto che le sostanze gassose contenute nell‟espirato possano diventare spia di alcune malattie. Il respiro dei pazienti viene raccolto all‟interno di un particolare sacchetto (campionato), grazie a un sistema composto da un boccaglio e valvole, per essere successivamente analizzato in laboratorio. Al momento le analisi sui composti organici nell‟espirato vengono condotte con metodi analitici piuttosto costosi e “lenti”, come la gascromatografia di massa. Ma il passo successivo prevede di effettuare le analisi con uno strumento definito “naso elettronico”, dotato di sensori in grado di individuare le molecole identificabili come l‟impronta chimica del tumore.

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Alea News, Giugno 2014 Il naso elettronico oltre ad essere utilizzato nella diagnosi precoce troverebbe anche applicazione nei pazienti operati per identificare eventuali recidive di malattia evitando esami costosi (TC TC-Pet ecc). Questo abbatterebbe di molto i costi, rendendo il sistema conveniente per le strutture sanitarie pubbliche e private. ARCO Solutions e l‟unità di Chimica Ambientale dell‟Università di Trieste già da alcuni anni si sono avvicinati al campo diagnostico medicale, fornendo ai colleghi di Bari del Dipartimento di Scienze Chimiche dell‟Università di Bari e di un altro spin off, Lenviros s.r.l., strumenti per il campionamento di esalato finalizzati all‟individuazione di marker per le patologie tumorali del colon retto. La sperimentazione, che si è svolta in Puglia in collaborazione con il Policlinico di Bari, ha interessato circa 200 volontari per tre anni, dando esiti incoraggianti. ARCO Solutions e l‟unità di ricerca hanno quindi portato avanti le proprie attività di sviluppo, arrivando a ottimizzare il sistema di campionamento per la raccolta dell‟espirato e il relativo metodo di analisi. Ad approfondire gli aspetti scientifici hanno contribuito anche due tesi di laurea e un dottorato di ricerca attualmente in corso. Il cosiddetto naso elettronico è uno strumento normalmente utilizzato negli studi ambientali per l‟individuazione di inquinanti e in generale sostanze che generano odori. L‟innovazione sta dunque nel sviluppare un nuovo strumento dedicato al comparto diagnostico medicale sulla base di esperienze in altro settore. Sarà d‟aiuto al conseguimento del risultato l‟avvio di una collaborazione tecnologica con Sensigent llc, società americana specializzata nello sviluppo di sensoristica ad alta definizione, fortemente votata alla ricerca e sviluppo. Attualmente il gruppo di ricerca di Trieste sta sviluppando in proprio il progetto, attingendo a fondi interni, pronto a passare alla fase di prototipazione di sensori dedicati non appena i risultati sul campo daranno i buoni esiti attesi.

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Open Source: la chiave di successo della società Engys s.r.l Ufficio Relazioni Esterne info@incubatori.fvg.it

Engys S.r.l., insediatasi presso l‟Incubatore di Trieste da poco più di 2 anni, è una società di servizi specializzata nella consulenza e sviluppo di soluzioni informatiche nel campo della Computer Aided Engineering (CAE) per la progettazione in ambito industriale. L‟idea di fondare la società è partita da un gruppo di ingegneri altamente specializzati con oltre dieci anni di esperienza nella fornitura di servizi e sviluppo di soluzioni informatiche nell‟ambito della Computational Fluid Dynamics (CFD) e dell‟ottimizzazione multidisciplinare per l'industria. Tali strumenti rappresentano una sempre più importante alternativa ai comuni software di ingegneria commerciali, in quanto consentono di eliminare completamente i costi di licenza software e si prestano molto efficacemente alle personalizzazioni su misura per i cliente. A causa della forte competitività e il considerevole aumento dei contenuti tecnologici in termini di prestazioni e affidabilità relative al design industriale, i progettisti si trovano sempre più spesso a utilizzare tecnologie innovative per ridurre i costi di ricerca e sviluppo nonché i tempi di consegna. In questo contesto, nel corso degli ultimi tre decenni l'utilizzo di strumenti avanzati per la progettazione quali la CFD sono diventati un mezzo indispensabile per la simulazione nell‟ambito automobilistico, aerospaziale, navale e nell‟industria di processo. Tuttavia dal punto di vista industriale i software commerciali CFD molto spesso richiedono elevati costi, soprattutto a causa delle notevoli risorse di calcolo richieste e dei costi di manutenzione delle licenze software. Pertanto a causa delle sempre più forti restrizioni in termini di budget per le aziende, i software Open Source sviluppati da Engys S.r.l. hanno maturato in questi anni un interesse sempre crescente nell‟ottica di acquisizione di uno strumento professionale affidabile a costi ridotti rispetto ai software commerciali tradizionali.

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Figura 1 – Esempi di applicazioni del software sviluppato da Engys per la CFD Inizialmente i servizi offerti da Engys S.r.l. comprendevano la consulenza mediante strumenti software CAE Open Source, lo sviluppo software, l‟assistenza tecnica a supporto degli strumenti software, il calcolo on demand su computer HPC ad alte prestazioni e infine corsi di formazione software. In seguito, grazie all‟interesse maturato nell‟ambito di svariati campi applicativi, tra i quali industria automobilistica e aerospaziale, industria di potenza, oil & gas, edilizia, ingegneria dell'ambiente e industria alimentare, è stato ha avviato un programma di investimento volto allo sviluppo di prodotti software basati su tecnologie Open Source da cui sono nati i prodotti HELYX®, HELYX-OS ed ELEMENTS dedicati alla CFD e al calcolo ad alte prestazioni. I software vengono sviluppati utilizzando metodi avanzati di programmazione, project management e controllo qualità basati su metodologie AGILE. Inoltre, al cliente viene offerto un servizio di assistenza post-vendita mediante un sistema di accesso per la segnalazione di ticket di assistenza in un contesto di controllo qualità. Engys S.r.l. inoltre collabora con importanti istituti di ricerca e Università a livello internazionale e ha ottenuto nel 2012 un finanziamento a fondo perduto E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.

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Alea News, Giugno 2014 nell‟ambito del progetto di ricerca FP7 MAAT (Multibody Advanced Airship for Transport) per lo studio dell‟aerodinamica del sistema di trasporto aereo studiato nell'ambito del progetto (si rimanda al sito http://www.eumaat.info per ulteriori informazioni).

Figura 2 – Presentazione del software sviluppato da Engys a una conferenza tematica in ambito CFD

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Quando la cultura si fa impresa e diventa motore di sviluppo I risultati di una ricerca svolta in Trentino: ogni euro speso in cultura genera 2,5 di Davide Modena, d.modena@trentinosvil uppo.it

Attenzione a considerare la cultura cenerentola delle attività economiche: il sistema produttivo culturale genera il 5,3% del valore aggiunto totale, conta circa 2 mila aziende per un giro d‟affari di oltre 760 milioni di euro ed in tempo di crisi è tra i pochi settori a registrare un incremento di spesa delle famiglie. Sbagliato considerare improduttivi i finanziamenti nei settori artistico e culturale: ogni euro investito in cultura dà origine a 2,49 euro di ricaduta economica sugli altri settori. Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla ricerca condotta da Trentino Sviluppo. Un‟analisi condotta sul sistema economico locale ma che indica delle prospettive e traccia dei percorsi validi per l‟intero territorio italiano, considerato che la cultura e i beni storicoartistici sono il vero “petrolio” del nostro Paese. I numeri della leva economica culturale Tra i dati positivi il patrimonio culturale di partenza. In Trentino ci sono 25 musei, tra cui eccellenze come Muse e Mart, 17 percorsi archeologici, 86 biblioteche, 12 istituti archivistici, un valore di oltre 138 milioni di euro dedicati alla cultura, di cui il 55% da diretta fonte provinciale, una manifesta propensione da parte del territorio a sostenere gli ambiti culturali. Un euro investito in cultura in Trentino darebbe origine ad una ricaduta sugli altri settori economici pari a 2,49 euro, mentre l‟incidenza del valore aggiunto del sistema produttivo culturale sul valore aggiunto totale è pari al 5,3%, in linea con la media europea ed italiana. La Provincia di Trento si colloca al 26° posto, su 110 province italiane, per valore aggiunto generato dal sistema culturale, sempre al 26° posto per incidenza degli occupati del sistema produttivo culturale (5,6% del totale) e al 33° posto per quota di imprese (7,3% del totale) operanti nel sistema produttivo culturale.

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Alea News, Giugno 2014 Un valore aggiunto, quello prodotto a livello locale dal sistema culturale privato, pari a 762 milioni di euro l‟anno, in cui a fare la parte del leone sono l‟editoria (218,4 milioni), l‟architettura (118 milioni), il design (110 milioni), l‟artigianato (88,6 milioni), la produzione di videogiochi e software (87,6 milioni), il settore film, video, radio e tv (57,8 milioni), quello della comunicazione e branding (50,7 milioni), le rappresentazioni artistiche, intrattenimento, convegni e fiere (19,8 milioni). Più di 5.700 piccole e medie imprese trentine sono potenzialmente coinvolte, in varia misura, al mondo della cultura, che può rappresentare in questo momento contingente un volano di sviluppo territoriale e di riqualificazione aziendale molto rilevante. Creativi al lavoro in 20 aziende Trentino Sviluppo è anche intervenuto direttamente per mettere la creatività a servizio delle imprese. Attraverso la realizzazione di una ventina di progetti e la collaborazione con una decina di enti di ricerca ed esperti di livello internazionale, l‟agenzia di sviluppo ha supportato un centinaio di aziende appartenenti a tutti i settori dell‟economia trentina lavorando sullo sviluppo di prodotto e processo attraverso il design, la creatività e la comunicazione, favorendo la nascita di nuove iniziative imprenditoriali. Ne sono uscite tante idee e realizzazioni: nuovi packaging per prodotti agroalimentari, design innovativi per macchinari hi-tech, l‟uso delle risorse locali, come legno e pietra, nell‟arredo per interni, percorsi alternativi di web marketing. Dal liutaio all’animazione per cartoons Tra i casi aziendali “raccontati” nel Rapporto c‟è l‟azienda di Giorgio Leonardelli, specializzata nella realizzazione di arredi in legno, che ha costruito il modello in scala 1:1 dell‟aereo Ansvaldo SVA esposto presso il Museo dell‟Aeronautica Gianni Caproni e sta lavorando alla riproduzione di un sofisticato carillon uscito dal genio di Leonardo Da Vinci. Il liutaio Stefano Robol, dalla cui bottega escono ogni anno non più di 18 preziosissime chitarre destinate a professionisti di tutto il mondo, dalla Germania alla Corea. Mauro Ognibeni, con la sua Eurocoperture, partendo dalle opere di lattoneria in generale si è specializzato nella lavorazione del rame per coperture storiche ed artistiche di particolare pregio, come quelle di chiese e campanili.

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Valerio Oss con la sua Pixel Cartoons si è inventato un lavoro che non esisteva in Trentino: la realizzazione di grafiche tridimensionali per l‟animazione cinematografica. Un‟attività lavorativa che oggi lo porta a dividersi tra Trento e Londra, a lavorare per Disney e Marvel, potendo contare su una rete di artisti e collaboratori che va dagli Stati Uniti alla Cina, passando per Romania, Russia e Gran Bretagna. Guardando avanti: alcune piste di lavoro Lo studio si chiude con alcune proposte concrete che potrebbero permettere di fare un salto di qualità nella catena di trasmissione che lega gli investimenti culturali, ma anche turistici, alla produttività e redditività di tante piccole e medie aziende.

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Alea News, Giugno 2014 Tra queste una banca dati da mettere a disposizione delle istituzioni culturali per individuare le competenze adatte a seconda delle esigenze; un osservatorio di valutazione economica dell‟impatto degli investimenti culturali sul valore aggiunto delle imprese del territorio. Ma anche una “borsa dell‟artigianato culturale”, per far incontrare istituzioni ed imprese, e quindi domanda ed offerta, di prodotti destinati alla promozione all‟interno dei musei (dal souvenir, al gioco, alla confezione regalo, al prodotto gastronomico dedicato), incontri di sensibilizzazione per le aziende che vogliano intraprendere collaborazioni con il mondo della cultura, workshop tecnici con artisti, iniziative di collaborazione tra aziende e giovani laureati, ad esempio in design o marketing, per lo sviluppo di progetti specifici. Ed ancora una sorta di “ufficio stile” al servizio non di una singola impresa ma di uno specifico territorio, per tutte le questioni legate all‟indirizzamento di design, tecnologie e mercati delle produzioni locali, in grado di fornire supporto sulle ricerche in atto, tendenze, evoluzione delle metodologie produttive e dei materiali, analisi di mercato, supporto alla partnership e alla commercializzazione.

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Le imprese altoatesine in un unico punto d‟incontro di Astrid Brunetti, Heiko Schoberwalter, Eva Pichler, TIS innovation park astrid.brunetti@tis.bz.it

Start-up TIS: la Looptec New Media offre informazioni, scambi di idee e e-commerce Dove si trova la macelleria più vicina? In quali negozi di vestiti trovo la migliore offerta e come si mangia nella nuova pizzeria? Con la piattaforma looptown non solo è possibile ottenere informazioni sulle aziende altoatesine di ogni settore, ma si possono visualizzare le opinioni di altri consumatori e lasciare una propria valutazione. Looptown è stata sviluppata dall‟azienda Looptec New Media, appena insediata nell‟Incubatore d‟imprese del TIS. La novità in casa Looptec si chiama “looptown shops”,con il quale l‟azienda si affaccia sul promettente mercato dell‟e-commerce. Più di 33.000 imprese altoatesine provenienti da tutti i settori sono reperibili su looptown - dall‟abbigliamento, agli alimentari, passando per le agenzie di viaggio e ristoranti, ma anche medici e consulenti finanziari. Qui si possono cercare i negozi, visionare le offerte e gli orari di apertura, leggere i commenti di altri consumatori e commentare a propria volta. Attraverso l‟applicazione gratuita looptown tutto questo è possibile anche in movimento: la app infatti dispone di un servizio di localizzazione, che riconosce il punto geografico in cui l‟utente si trova e mostra informazioni sulle aziende nei paraggi. Dietro a looptown e all‟azienda Looptec New Media lavorano i due giovani imprenditori Johannes Troger e Hannes Staffler di Lana. «L‟idea mi è venuta qualche anno fa quando stavo cercando un medico specialista, e poco dopo me ne fu consigliato uno da amici» racconta Johannes Troger «A quel punto pensai che bisognava trasformare questo sistema in grande scala: una piattaforma accessibile a tutti con le informazioni di tutte le aziende altoatesine» conclude il ventisettenne. L‟azienda è stata fondata nel maggio 2013 e già nell‟ottobre dello stesso anno looptown era online. Oggi looptown conta circa 100.000 utenti, e l‟azienda ha ampliato il suo team arrivando a 6 collaboratori – un grande successo per i due giovani imprenditori. Looptown offre alle aziende altoatesine

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Alea News, Giugno 2014 visibilità gratuita sia sul web che sulla app, dove gli utenti della community si possono registrare, lasciare commenti e valutazioni. «Oltretutto offriamo alle imprese la possibilità di diventare soci» spiega Staffler «Con una quota associativa, possono valorizzare il loro profilo aggiungendo foto, loghi e prodotti, tenendo sott‟occhio le statistiche giornaliere e i report mensili sul numero di interazioni che il loro profilo ha generato con i visitatori». Inoltre, l‟azienda punta attivamente sull‟ottimizzazione per i motori di ricerca, per poter offrire alle aziende associate una buona visibilità su Google e Co. «Più del 70% dei nostri visitatori ci ha scoperto grazie a Google, che rappresenta un‟importantissima vetrina per le aziende» conclude Staffler.

L‟ultimo lancio dei due giovani imprenditori si chiama “looptown shops”. All‟insegna del motto “shop online and local” gli esercizi commerciali altoatesini hanno la possibilità di vendere i propri prodotti online, evitando il dispendio di soldi e di tempo che lo sviluppo e la gestione di un proprio online shop prevedrebbe. «All‟impresa non resta altro che assicurarsi che il prodotto sia disponibile e pronto per la spedizione. Al resto pensiamo noi, dal caricamento del prodotto su looptown, passando per le pratiche per il pagamento fino alla spedizione» spiega Johannes Troger, e aggiunge «e il vantaggio sta nel fatto che ogni negozio interessato riesce a mettere i suoi prodotti in vendita online dopo solo due settimane». Una situazione quindi di doppio vantaggio sia per il venditore che per il compratore: gli imprenditori locali hanno la possibilità di

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Alea News, Giugno 2014 distribuire i propri prodotti in tutta Europa e i consumatori possono acquistare i loro prodotti altoatesini preferiti attraverso un‟unica piattaforma.

«Con le sue offerte nel settore dell‟e-commerce e mobile commerce la Looptec si inserisce in una nicchia di mercato, accettando una sfida che ancora poche imprese altoatesine, tantomeno le start-up, hanno azzardato», spiega Petra Gratl, Manager dell‟Incubatore d‟imprese del TIS «Considerando che in Paesi come l‟Irlanda le imprese guadagnano quasi un terzo del loro fatturato annuale solo attraverso l‟e-commerce, la Looptec con il suo concetto di online shop è certamente sulla strada giusta». Per maggiori informazioni su looptown: www.looptown.com.

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Al VEGA è nato Kid Pass di Gabriella Parmesan, g.parmesan@vegapark.ve.it

L‟incubatore del Parco Tecnologico di Venezia, il Vegaincube ha supportato il lancio di una nuova start up Kid Pass: il servizio che migliora la vita con i bambini. Il 27 Maggio a Milano ed il 29 Maggio a Venezia Mestre, due conferenze stampa hanno segnato il lancio di Kid Pas, una piattaforma innovativa che promuove la qualità del tempo fuori casa vissuto dagli adulti assieme ai bambini, contribuendo alla diffusione di una cultura di accoglienza dei bambini nei luoghi “dei grandi”. Il portale Kid Pass rappresenta un sistema informativo gratuito dotato di un motore di ricerca web per PC, tablet e smartphone, in grado di soddisfare le esigenze degli adulti che si muovono con i bambini e desiderano trovare quali luoghi offrono spazi, servizi ed eventi a loro dedicati nelle principali città italiane. I bisogni che KID PASS soddisfa sono da un lato la necessità degli adulti che escono di casa insieme ai bambini (famiglia, genitore da solo, nonni, baby-sitter, insegnante, ecc.) di individuare quali sono le strutture che offrono spazi attrezzati, servizi dedicati e proposte di eventi. Dall‟altro lato la necessità delle strutture di incrementare la propria visibilità, farsi trovare dalla potenziale utenza del target famiglie o in generale dagli adulti con bambini. KID PASS attirerà l‟utenza per le funzionalità avanzate del motore di ricerca fruibile da PC, tablet e smartphone, la capillarità di strutture presenti nelle città selezionate e le informazioni sugli eventi kid-friendly, oltre alle news e agli approfondimenti. Il servizio sarà completamente gratuito per gli utenti finali. L‟attenzione verso l‟accoglienza dei bambini in tutti i luoghi e negli esercizi pubblici sta iniziando a crescere anche in Italia, grazie all‟impulso proveniente dagli Stati Uniti e dal Nord Europa. Si evidenzia negli ultimi anni una forte crescita nella domanda e offerta di strutture kid-friendly e di eventi e attività dedicate ai bambini insieme a genitori o altri adulti.

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Alea News, Giugno 2014 Parallelamente cresce la domanda di strumenti rapidi di ricerca su web geolocalizzati e in particolare da dispositivi mobile, sempre più diffusi. Ed ecco KID PASS con tre caratteristiche distintive: 

focus sulle strutture kid-friendly non solo in ambito turistico, ma rivolto a tutte le tipologie di strutture in cui gli adulti accedono per le necessità di tutti i giorni e nel tempo libero;

portale web all‟avanguardia dal punto di vista tecnologico e molto curato nell‟interfaccia grafica, facilmente fruibile da dispositivo mobile e dotato di un sistema di voto delle strutture da parte degli utenti iscritti;

notizie ed approfondimenti su tutto ciò che si muove nel mondo dei luoghi e delle attività a misura di bambino saranno diffuse tramite il blog, le newsletter e i Social Network. Kid Pass si sta registrando anche come testata giornalistica.

Il progetto si fonda su un B2B che offre una vetrina web gratuita per la maggior parte delle categorie di strutture e propone pacchetti di servizi opzionali a pagamento (redazionali, inserzione eventi, banner, funzionalità aggiuntive, ecc.) e sponsorizzazioni. Il lancio ha ottenuto un successo strepitoso da parte della stampa. Quotidiani locali e nazionali, testate, riviste specializzate così come i magazine on line hanno pubblicato la notizia. Dal Sole 24 ore a Wired, una rassegna stampa degna di una nuova storia di successo imprenditoriale che da piccola diventerà grande, proprio come i bambini a cui è dedicata. www.kidpass.it

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Alea News, Giugno 2014

Le nuove frontiere della telemedicina passano per Torino di Alessandro Tibaldeschi, ale@agenziapressplay.it

La telemedicina rappresenta la nuova frontiera della sanità. Grazie alle sviluppo delle tecnologie legate al web, in futuro potrebbe non essere più necessario andare di persona dal medico per farsi visitare ma basterà collegarsi con lui da casa in videoconferenza. La telemedicina può essere applicata anche ad alcuni esami diagnostici che potrebbero essere eseguiti in farmacia senza la necessità di recarsi in ambulatorio oppure in ospedale. Innovazioni di questo tipo avrebbero indubbi vantaggi sia per malati cronici sia per persone che abitano in zone rurali lontane dai centri urbani. A puntare sulla telemedicina c'è lo stesso ministero della Salute che ha recentemente pubblicato le Linee di indirizzo nazionali sulla Telemedicina. “Con particolare riferimento all'invecchiamento della popolazione e all'aumento della cronicità delle patologie – fa sapere il ministero - la sanità in rete può essere sinergica a interventi di telemedicina nelle attività di prevenzione. Ciò può essere utile soprattutto per categorie identificate a rischio, in quanto, ad esempio, affette da patologie cardiovascolari. Questi pazienti, pur conducendo una vita normale, devono sottoporsi ad un costante monitoraggio di alcuni parametri vitali, al fine di ridurre il rischio d'insorgenza di complicazioni”. In quest'ottica si inserisce CardioPad Pro, l'innovativo sistema che rende possibile l'elettrocardiogramma in farmacia senza liste d'attesa. Lo strumento, ideato da Biotechware, start up che opera nel settore biomedicale, è costituito da un dispositivo portatile per la registrazione professionale di elettrocardiogrammi (ECG), concepito secondo le tecnologie più innovative che, sfruttando la piattaforma cloud, permette di memorizzare, archiviare ed elaborare più velocemente i dati. Con CardioPad Pro, l'elettrocardiogramma viene inviato immediatamente al servizio di refertazione Biotechware che, avvalendosi di una squadra di cardiologi selezionati e altamente qualificati, in breve tempo

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Alea News, Giugno 2014 fornisce l‟esito. Il referto è poi comodamente disponibile e consultabile on line tramite un portale realizzato ad hoc. Al sito possono accedere con diversi profili sia il paziente che il medico: il paziente accede al fascicolo degli esami svolti presso le farmacie, il medico accede ai dati di tutti i suoi pazienti. Inoltre, trattandosi di dati sensibili (elenco dei pazienti, tracciati, referti, etc), Biotechware ha posto particolare attenzione alla conservazione delle informazioni. I dati sono infatti gestiti con il massimo della sicurezza in ogni fase, dalla registrazione iniziale alla refertazione finale, grazie all‟impiego degli stessi sistemi di crittografia utilizzati nelle transazioni bancarie.

G r a z i e a C a r d i o P a d Pro, la start up si è aggiudicata il Premio “Innovatori d'Impresa”, concorso lanciato da Unioncamere per invitare i giovani imprenditori a condividere la propria esperienza d'azienda e a ricevere un premio finanziario per assumere nuove risorse in azienda. “Sono molto emozionato nel ricevere il premio - ha dichiarato Alessandro Sappia, CEO di Biotechware in occasione della premiazione avvenuta a Roma lo scorso 4 giugno -. Vincerlo è la conferma che stiamo andando nella direzione giusta. Questo riconoscimento ci darà la possibilità di assumere una nuova persona e di cominciare a strutturarci come azienda”. Gli obiettivi della start up sono infatti molto ambiziosi: considerando che le farmacie italiane sono oltre 18000, Biotechware ritiene di poter raggiungere 1200 dispositivi E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.

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Alea News, Giugno 2014 venduti nel triennio 2014-16. I soci dell'impresa, inoltre, stanno valutando la costituzione di un'azienda fuori Italia, al fine di espandere il servizio anche all'estero. “Il merito della vittoria è di tutto il team di Biotechware, delle persone e delle realtà che supportano chi vuole creare la propria impresa, come l‟incubatore I3P” ha aggiunto Alberto Sappia. L'innovazione targata Biotechware è infatti frutto di anni di lavoro ma anche di supporto. Fin dal suo debutto nel 2011, la start up entrò a far parte dell'Incubatore d'Imprese Innovative I3P del Politecnico di Torino. “Siamo molto lieti per il riconoscimento attribuito a Biotechware, che giunge proprio al termine di un complesso processo di sviluppo, e nel momento in cui i suoi prodotti iniziano a diffondersi sul mercato" ha aggiunto Marco Cantamessa, presidente di I3P. "In start up come Biotechware vediamo non solo un significativo potenziale di crescita anche a livello internazionale, ma anche una importante ricaduta sociale, permettendo di ottenere diagnosi cardiologiche in modo efficace, rapido e, soprattutto, economico”.

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Alea News, Giugno 2014

Capitani Coraggiosi: imprenditori e manager della cultura

di Luca Baseggio

Il convegno annuale di Alea e Ca' Foscari Alumni, tenutosi il 24 maggio scorso a Ca‟ Foscari, non poteva non avere come sfondo Venezia considerato il tema in discussione. E forse non perdeva nemmeno esserci momento migliore, dato il fresco smacco subito, ossia la mancata nomina della città a sentinella mondiale della cultura per il 2019: una sconfitta amara e ancora bruciante. Calcisticamente il dibattito si presentava però quale partita dall‟esito già scontato: come può una città che permette alle navi di crociera di passare per i suoi bacini pensare di essere annoverata come leader mondiale nella tutela e valorizzazione della cultura? Salvaguardia e conoscenza del patrimonio artistico non possono prescindere dalla promozione del medesimo, ovvero dalla sua sana e lungimirante fruizione corroborata dall‟amore filantropico dei privati. Ma sia l‟uno che l‟altro discendono da una precoce ed attenta formazione primaria, indispensabile in un paese con risorse millenarie. Come ebbe a dire un grande maestro non è essenziale insegnare ai bambini uno strumento, ma far loro apprezzare quanta più musica possibile. Allo stesso modo non è essenziale insegnare a dipingere ma far apprezzare e gustare tutte le molteplici espressioni artistiche del nostro Paese e non solo. La cultura richiede cultura altrimenti diventa oblio, incuria e sfruttamento demagogico. Lo stanziamento di risorse richiede terreno fertile e va opportunamente sostenuto da enti, assetti organizzativi, organigrammi coordinati tra di loro e sottoposti a una visione strategica chiara e univoca. Forse non manca la volontà politica, ma piuttosto la capacità di andare oltre al mero assetto legislativo e tradurre le disposizioni normative in un coerente progetto manageriale all'altezza dello status mondiale del nostro patrimonio culturale. Promozione e formazione, reperimento e gestione delle risorse, organizzazione e visione strategica: si tratta cioè di economia e management - non di poltrone, finanziamenti a pioggia, campanili, autoreferenze e sprechi (per non chiamarli in qualche altro modo).

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Alea News, Giugno 2014 Pure la dicotomia tra turismo di massa e turismo cosiddetto “a valore aggiunto” deve essere superata. Chi risparmia sui bisogni essenziali della scala di Maslow con Couchsurfing o Airbnb è il benvenuto. Perché la stessa sensibilità che dimostra nel vivere la quotidianità degli italiani è quella che, per esempio, lo porterà a spendere i suoi soldi nell‟interpretazione di volumi antichi opportunamente tomografati. Oggi il profumo d‟Europa si sente soprattutto attraverso i tour che toccano le capitali. Speriamo che forse un giorno questa stessa sensazione possa anche passare, per esempio, per Bayreuth, Pienza e Aix-en-Provence.

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