ALEA News - Marzo 2020

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Editoriale

Alea News, Marzo 2020

di Maurizio Beraldo

Questa volta, vista la situazione generale, è stato difficile raccogliere contributi ed idee da riportare, su temi vecchi e nuovi. Nella nostra rubrica Imprese nuove continuiamo a vedere realtà che non si fermano nel sostenere ad avviare nuove startup, supportando direttamente l’idea imprenditoriale e le relative necessità, logistiche e non, oppure raccogliendo fondi di finanziamento per mezzo dell’equity crowdfunding, regolamentato nel nostro paese da non molto tempo. L’additive manufacturing è sempre più diffusa, un articolo da Friulinnovazione illustra le attività di formazione e di ausilio alle imprese che decidono di utilizzare questa tecnologia: la rapidità con cui si riesce ad ottenere un prodotto finito l’abbiamo vista ultimamente, quando servivano valvole per respiratori artificiali (il settore medicale impiega da tempo l’additive manufacturing). L’articolo finale è dedicato a startups al femminile; interessanti le realtà nate inserendo l’AI nel business di riferimento, sarà interessante vedere nel futuro se questo farà la differenza.

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Alea News, Marzo 2020

Sommario

Imprese nuove Additive Manufacturing (AM) sempre più strategica per le imprese manifatturiere, di Serena Fantini, Friuli Innovazione Smart Mold, di Alberta Bazzotti e Enrico Segantin, t2i, Treviso Equity crowdfunding: dieci progetti finanziati da Trentino Sviluppo in due anni, di Gabriele Nicolussi, Trentino Sviluppo Dall’AI alla mobilità: nove donne che guidano l’innovazione in Italia, di Giorgia Fanari, I3P, Torino

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Additive Manufacturing (AM) sempre più strategica per le imprese manifatturiere La formazione tecnica AM per azzerare le distanze tra scuola e lavoro di Serena Fantini, serena.fantini@friulinnov azione.it

La stampa 3D, fino a poco tempo fa impiegata solamente in settori particolari come quello aerospaziale e medicale, sta rivoluzionando la produzione industriale del settore manifatturiero ed è sempre più strategica per le imprese manufatturiere. “Per rispondere alla richiesta emergente di competenze in ambito additive, tanto per le imprese che già lo utilizzano, quanto per quelle che si stanno approcciando a queste tecnologie, abbiamo ideato il progetto transfrontaliero Italia-Austria “E-EDU4.0 - Engineering education 4.0” spiega Fabio Feruglio, Direttore di Friuli Innovazione. Un progetto formativo in ambito additive, finanziato da fondi europei, realizzato in partnership che con il Mits (Malignani Istituto tecnico superiore) e in collaborazione con imprese come Brovedani spa, Sms group spa e Wärtsilä spa, partner di Additive FVG Square. Un connubio tra imprese, formazione e ricerca per azzerare le distanze tra il mondo del lavoro e quello della scuola e, attraverso la formazione tecnica dell'additive manufacturing, creare in anticipo le competenze richieste dal mercato. La sperimentazione formativa ha coinvolto 50 corsisti del Mits, che hanno acquisito competenze nella stampa 3D con poveri metalliche frequentando per 30 ore il laboratorio di Additive FVG Square, la “palestra” realizzata nella sede di Friuli Innovazione a Udine, aperta alla

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Alea News, Marzo 2020 sperimentazione delle tecnologie additive. Gli studenti sono stati chiamati ad utilizzare, non visitare, il laboratorio, per dare risposta alle sfide progettuali poste da Brovedani spa, Sms group spa e Wärtsilä. Per quanto riguarda l'utilizzo del laboratorio Additive Fvg square da parte dei corsisti del Mits, ha dichiarato la direttrice Iannis, «l'esperienza maturata dà un valore inestimabile alla formazione, quanto le conoscenze apprese prima in aula. Questo modello sta alla base di tutta la metodologia del Mits e si sta espandendo in ogni ambito». Inoltre Iannis ha sottolineato la «fondamentale collaborazione con Friuli Innovazione e con altri soggetti del territorio che ci ha dato la possibilità di accedere alle tecnologie dell'additive manufacturing, aprendoci un orizzonte verso contenuti tecnologici che noi non conoscevamo e di cui non disponevamo». La palestra di Additive FVG Square è un’eccellenza a disposizione del territorio regionale, nata da una visione di Friuli Innovazione messa a fuoco insieme con le eccellenze del territorio (imprese, università, cluster, area industriale) ed è stata realizzata grazie ad un impegno collettivo. Alla partnership pubblico-privata che sostiene Additive FVG Square hanno contribuito cinque imprese del FVG (Brovedani Group, Gruppo Cividale, SMS Group, Thermokey e Wärtsilä ) la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comet, il Cosef. Le attività di Additive FVG Square, oltre che con la partecipazione di EOS e Additive Minds vengono realizzate con il supporto delle competenze sviluppate dall’Università di Udine. Un modello innovativo di collaborazione pubblicoprivato che ha ispirato il più grande parco scientifico e tecnologico privato italiano, «Kilometro Rosso, con la collaborazione di Friuli Innovazione, ha riproposto un modello analogo ad Additive FVG Square, ora in fase di avvio a Bergamo» spiega Majorana, Direttore di Kilometro Rosso, che sottolinea «è stato un importante percorso di collaborazione tra Parchi Scientifici che ha messo in relazione due territori diversi». La “palestra 3D” di Friuli Innovazione è a disposizione delle imprese che desiderano sperimentare la tecnologia che, entrando nell’ecosistema Additive FVG, possono seguire percorsi “modulari” e personalizzabili o possono partecipare ai corsi “brevi” per abilitare gli operatori, ai workshop dedicati ad approfondire alcuni aspetti specifici, come la progettazione 3D. Ad oggi sono oltre 170 le imprese che grazie a Friuli Innovazione ed Additive FVG si sono avvicinate a questa tecnologia.

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Smart Mold di Alberta Bazzotti e Enrico Segantin comunicazione@t2i.it

La start-up innovativa Smart Mold S.r.l. è una spin-off dell’Università degli Studi di Padova nasce dall’attività di tre ricercatori – Giovanni Lucchetta, Marco Sorgato e Davide Masato – del gruppo di Polymer Processing del Dipartimento di Ingegneria Industriale. Smart Mold è specializzata nello sviluppo di trattamenti e rivestimenti superficiali innovativi per stampi per materie plastiche, basati su una combinazione brevettata di rivestimenti superficiali altamente isolanti e lavorazione laser di nano-strutturazione superficiale. Tali trattamenti sono studiati per ridurre significativamente la pressione richiesta per il riempimento della cavità dello stampo o la forza richiesta per l’estrazione dei componenti stampati. PRODOTTO/SERVIZIO Smart Mold progetta e realizza rivestimenti e trattamenti superficiali innovativi per stampi a iniezione per materie plastiche, che permettono ai produttori di realizzare componenti con minor consumo di plastica (-15%) e maggior produttività (+25%). Essi consentono quindi di ridurre efficacemente (-20%) l’impatto ambientale della plastica, soprattutto dei polimeri tecnici difficilmente riciclabili, largamente impiegati nel settore automotive, elettrotecnico/elettronico e medicale, e contestualmente di ridurre i costi di produzione. L’idea innovativa proposta da Smart Mold consiste nel trattare le superfici delle cavità stampo con rivestimenti funzionali e con un laser ultrarapido in grado di generare nano-strutture superficiali orientate che facilitano lo scivolamento del polimero durante il riempimento della cavità. Questo trattamento innovativo consente di ridurre significativamente l’attrito tra il polimero e lo stampo e, di conseguenza, di ridurre gli spessori (e quindi il costo) dei pezzi stampati, stampare materie plastiche a elevata viscosità o ad alto contenuto di riciclato, spostare e rafforzare le linee di giunzione dei flussi e riempire completamente zone della cavità lontane dal punto di iniezione. Non ci sono al momento concorrenti sul mercato che offrano trattamenti superficiali in grado di ridurre il consumo di plastica e i costi di produzione. La tecnologia è completamente nuova e Smart Mold sarà il primo fornitore ad offrirla in

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Alea News, Marzo 2020 esclusiva. Il team di Smart Mold ha presentato nel 2018 una domanda di brevetto per invenzione industriale che copre l’utilizzo di nanostrutture periodiche orientate per ridurre l’attrito della plastica a contatto con cavità di stampi a iniezione. Tale brevetto verrà esteso ai principali paesi europei produttori di prodotti in plastica e stampi.

BUSINESS MODEL E PROVENIENZA DEI PROFITTI I produttori di pezzi in plastica si rivolgono a Smart Mold durante la fase di progettazione del loro prodotto e del relativo stampo. Seguendo un approccio di co-design, l’utilizzo della tecnologia proposta da Smart Mold consente di progettare componenti a spessore inferiore grazie alla riduzione della pressione necessaria per il riempimento della cavità. A seconda delle esigenze del cliente Smart Mold identifica e caratterizza il rivestimento/trattamento superficiale più efficace per stampare materie plastiche a elevata viscosità o ad alto contenuto di riciclato, spostare e rafforzare le linee di giunzione dei flussi e riempire completamente zone della cavità lontane dal punto di iniezione. Il know-how del team E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore. 6


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Alea News, Marzo 2020 Smart Mold, permette alle aziende clienti di quantificare in fase di progettazione dello stampo i benefici del trattamento e di essere accompagnate nella scelta della soluzione migliore per l’ottimizzazione della qualità del prodotto e dell’efficienza del processo.

I servizi che Smart Mold fornisce ai suoi clienti si inseriscono nelle fasi di progettazione del prodotto e dello stampo, e sono i seguenti: 1. Identificazione e caratterizzazione del rivestimento/trattamento superficiale più efficace per le esigenze del cliente. 2. Previsione dei benefici ottenibili mediante il rivestimento/trattamento superficiale proposto: Sfruttando le capacità di simulazione fisica e numerica del processo di stampaggio a iniezione, gli effetti del trattamento per uno specifico componente da prodursi con un certo polimero vengono valutati e proposti al cliente. 3. Realizzazione del rivestimento/trattamento superficiale sullo stampo del cliente.

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Equity crowdfunding: dieci progetti finanziati da Trentino Sviluppo in due anni di Gabriele Nicolussi, comunicazione@trentinosvilu ppo.it

Sono dieci le campagne di equity crowdfunding attivate con la collaborazione di Trentino Sviluppo negli ultimi due anni, con risultati oltre le aspettative. I circa 111 mila euro di fondi pubblici investiti hanno portato ad una raccolta complessiva da parte delle imprese di oltre 2 milioni e 400 mila euro. Lo strumento consente alle startup e piccole e medie imprese innovative,aventi sede legale ed operativa in Trentino,di raccogliere capitale finanziario attraverso Internet, in cambio di quote della proprietà dell’impresa. Per attivarlo è necessario un investitore istituzionale con una quota del 5 per cento. Un ruolo che Trentino Sviluppo può svolgere in qualità di incubatore certificato e che ha scelto di ricoprire per essere di supporto allo sviluppo economico del territorio. È al momento l'unico ente pubblico in Italia ad assumere questo ruolo. “Un esempio positivo e con pochi eguali a livello europeo” secondo l’European Crowdfunding Network.

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Le idee finanziate Dieci campagne di equity crowdfunding per un totale di quasi 2 milioni e 400 mila euro di capitale raccolto. Tra le operazioni più significative spiccano due aziende che sono insediate nei Poli Tecnologici di Trentino Sviluppo:Bermat, piattaforma di personalizzazione online di auto sportive che ha raccolto, in due campagne, 262 mila euro e Medicaltech, che progetta e realizza sistemi di telemedicina, che ha raccolto 179 mila euro. Tra le iniziative che hanno avuto maggior successo ci sono Start&partners, startup che seleziona, promuove ed investe in altre startup, e Ninesquared, il brand dell’abbigliamento sportivo per il volley, che insieme hanno raccolto più di 1 milione di euro: rispettivamente 640 mila euro Start&partners e 418 mila euro Ninesquared. Investimenti importanti anche per Gobip, che si occupa di incrementare le opportunità sociali e professionali tramite app, per Coverapp che ha realizzato un innovativo davanzale coibentato, B Zero che si occupa di blockchain e Windenergyefficiency che gestisce un mini impianto eolico. L’effetto leva: 1 euro investito dal pubblico ne ha generati 21 di raccolta complessiva Trentino Sviluppo è ad oggi l'unico ente pubblico italiano e tra i pochi a livello europeo ad essere investitore diretto nelle campagne di equity crowdfunding, strumento di ricerca di capitali da parte di startup e piccole e medie imprese innovative, che richiede la partecipazione delle istituzioni con una quota del 5% sul totale degli investimenti raccolti. Entrando nello specifico, per queste campagne Trentino Sviluppo ha investito 111.400 euro in due anni (2018 e 2019). Si tratta quindi di 1 euro che il pubblico ha versato a fronte di 21 euro raccolti da soggetti privati. Un impegno che testimonia la volontà di dare fiducia alle imprese.

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Alea News, Marzo 2020 «La funzione dell’investitore istituzionale – spiega Sergio Anzelini, presidente di Trentino Sviluppo – è quella di innescare un meccanismo virtuoso di moltiplicazione delle risorse, riuscendo così ad attrarre capitale privato da affiancare a quello pubblico. Il taglio ridotto della partecipazione societaria e la grande capacità di leva ben si adattano ad una politica di intervento a rischio ridotto. Inoltre è ormai dimostrato che le aziende che riescono a dotarsi di capitale proprio, anche con strumenti come l’Equity Crowdfunding, hanno maggiore capacità di performance e di sviluppo risultando più solide ed indipendenti. Un’esperienza positiva che intendiamo riproporre».

Equity Crowdfunding poco sconosciuto L’Italia è il primo Paese ad aver introdotto una disciplina specifica per l’equity crowdfunding e la realtà trentina rappresenta un raro esempio a livello nazionale ed europeo. Lo conferma l’European Crowdfunding Network, il principale ente europeo di finanziamento dal basso di cui fa E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore. 10


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Alea News, Marzo 2020 parte anche l’Italian Strategic Group. Trentino Sviluppo è oggi membro osservatore di questo network e sta ultimando l’iter per diventarne socio. La società di sistema della Provincia autonoma di Trento ha inoltre siglato accordi con i principali portali a livello nazionale dedicati all’equity crowdfunding e ha valutato attentamente le proposte pervenute dalle imprese, scegliendo di collaborare con le realtà con sede legale e operativa in provincia di Trento, dando priorità ai settori imprenditoriali strategici per il territorio.

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Dall’AI alla mobilità: nove donne che guidano l’innovazione in Italia di Giorgia Fanari, giorgia@agenziapressplay.it

La prima Giornata Internazionale della Donna si celebrò negli Stati Uniti nel 1909: a più di un secolo di distanza sono ancora tanti i gap da colmare soprattutto nel mondo del lavoro, ma al contempo sono ormai moltissime le donne che, anche sfidando le convenzioni sociali, hanno saputo creare nuove figure imprenditoriali e mettersi alla guida di aziende innovative e di successo. Dall’I3P - Incubatore d’imprese Innovative del Politecnico di Torino ecco le storie di nove donne che guidano l’innovazione in Italia. Ester Liquori: con You Are My Guide il marketing incontra l’Intelligenza Artificiale Classe 1979 e di origini palermitane, Ester Liquori è CEO e co-founder di You Are My Guide, la startup innovativa incubata in I3P che ha fondato insieme al marito Mauro Bennici. Nel 2018 il magazine Digitalic l’ha nominata fra le 15 donne più influenti in Italia sul tema della digitalizzazione. Imprenditrice digitale dal 2012, ha sviluppato le sue competenze in ruoli legati al marketing e alla comunicazione aziendale, sempre attenta all'innovazione alla competitività che un corretto uso di questa può garantire. Con la startup You Are My Guide ha creato GhostWriter, la prima piattaforma italiana di content marketing strategy basata su Intelligenza Artificiale (AI). In tutte le sue passioni, trova il modo di coniugare la sua attività di imprenditrice con quella familiare.

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Alea News, Marzo 2020 Ludovica Fusco: con Maid for a day i servizi domestici diventano smart Nata a Torino nel 1985, Ludovica Fusco ha girato il mondo, dal Canada alla Nuova Zelanda, dopo aver conseguito la laurea in Management dell'informazione e della comunicazione aziendale. La passione per i viaggi l’ha portata ad ideare e fondare la startup Maid for a day che offre servizi domestici professionali al crescente numero di gestori di affitti a breve termine, sia nel settore B2B che B2C. Innovazione e illuminazione con Giulia Liverani di OliveLab Luce ed emozioni sono il pane quotidiano di Giulia Liverani: dopo essersi laureata in Design del Prodotto al Politecnico di Torino ed aver perfezionato gli studi con un Master in Product and Space Design presso la Kingston University di Londra, è diventata Head of Design presso la sua startup, OliveLab, a cui dà la sua energia e creatività. Nata nel 2017 all’interno di I3P, OliveLab ha l'obiettivo di produrre una nuova generazione di prodotti di illuminazione di design, che si contraddistinguono per la loro elevata innovazione tecnologica, qualità produttiva e stile. Il design innovativo di Rebecca Biancorosso di Biancorosso Design Torinese, classe 91 e laureata allo IED in Interior Design, dopo un anno a Londra e varie esperienze lavorative anche come interior design specialist, dal 2017 Rebecca Biancorosso è la CEO di Biancorosso Design, preincubata all’interno dell’I3P: attraverso la piattaforma di Biancorosso, l’utente carica delle foto e una planimetria della stanza da arredare ed ottiene 5 proposte (sotto forma di moodboard) da 5 designer diversi. Una volta scelto il designer, Biancorosso provvede a recapitare direttamente a casa dell’utente il progetto in realtà virtuale ed il Cardboard attraverso il quale, utilizzando il proprio cellulare, l’utente potrà visualizzarlo. Nella fase successiva Biancorosso si occupa della realizzazione dell’intero progetto.

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Alea News, Marzo 2020 Ilaria Di Lecce: con RoundAbout scova i micro-influencer per le aziende Laureata in Ingegneria Edile al Politecnico di Torino, Ilaria Di Lecce ha sempre voluto lavorare nel mondo imprenditoriale. Per farlo, ha deciso sin da subito di abbinare esperienze lavorative al suo percorso accademico, mettendosi alla prova in diversi ruoli come Account Manager in un'agenzia di Digital Marketing e Presidente di JEToP, Junior Enterprise del Politecnico di Torino. Ora è CEO & Co-Founder di RoundAbout, startup pre-incubata in I3P che offre un servizio di (digital) campaignmanagement per i business locali. Il servizio permette di trovare facilmente micro-influencer di Instagram con i quali collaborare per promuovere la propria attività, risparmiando tempo e denaro. L’Intelligenza Artificiale antropocentrica di Shalini Kurapati di ClearBox Shalini Kurapati è la co-fondatrice di ClearBox, azienda incubata in I3P che costruisce soluzioni di Intelligenza Artificiale antropocentrica, dove si occupa della strategia, delle operazioni e dello sviluppo del business. Prima di ClearBox, Shalini ha co-fondato con successo una società di consulenza in materia di Intelligenza Artificiale nei Paesi Bassi ed è stata nel team pilota del progetto di 'data stewardship' presso l'università tecnologica di Delft. Vanta un forte background di ricerca e sviluppo e competenze pratiche in ambito di trasparenza, 'privacy e fairness' nei cicli di vita dei dati e negli algoritmi. Negli anni ha accumulato una vasta esperienza professionale internazionale nei Paesi Bassi, in Svezia, in India, negli Stati Uniti e, più recentemente, in Italia. Elisa Vaira di Sin Tesi Forma: corsi formativi a portata di smartphone Moglie - madre - architetto - imprenditrice: così si definisce Elisa Vaira. Da sempre appassionata di didattica e innovazione, ne ha fatto un connubio interessante co-fondando Sin Tesi Forma, una scuola online accreditata per professionisti e dipendenti aziendali co-fondando. Incubata in I3P, la startup offre corsi online accreditati rivolti sia ai professionisti

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Alea News, Marzo 2020 che alle aziende, da seguire illimitatamente in qualsiasi momento della giornata, dal computer, tablet o dispositivo mobile. Lo sport innovativo con Giulia Pettinau di OrangoGO Giulia Pettinau, 36 anni, è una startupper torinese che ha saputo unire la passione per lo sport alla vocazione per l’impresa. Giulia ha creato OrangoGO, un motore di ricerca per gli sport, che permette agli utenti di cercare corsi e attività disponibili in città e paesi d’Italia. Lanciato ufficialmente a gennaio e incubato in I3P, OrangoGO è pioniera nella rivoluzione digitale del settore sportivo, con una piattaforma integrata che permette l’incontro efficiente tra domanda e offerta tramite l’impiego dell’Intelligenza Artificiale. Il servizio è integrato per le Società in quanto fornisce sia strumenti di marketing B2C che strumenti di gestione B2B. Ad oggi, conta 5500 associazioni sportive iscritte e 20mila utenti unici al mese. La mobilità intelligente con Cristina Costanzo di Jojob Cristina Costanzo, 31 anni, è COO e General Manager di Bringme, la società che ha creato Jojob, principale servizio che in Italia offre alle aziende uno strumento completo di welfare aziendale dal punto di vista della mobilità. Entrata in Bringme con uno stage, ha contribuito all’idea dello sviluppo di Jojob, oggi uno strumento completo di welfare aziendale dal punto di vista della mobilità, scelto da oltre 3000 aziende: ha poi assunto il ruolo di direttore operativo, acquistando anche delle quote.

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