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PALAZZETTO BRU ZANE 2014-2015


Stagione concertistica 2014-2015 5 Festival Romanticismo tra guerra e pace

17 Concerti fuori festival 23 Festival George Onslow

Altre attività 35 Concerti per le famiglie

38 Conferenze 42 Concerti nel Veneto 44

Calendario 2014-2015

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Informazioni

Giunto alla sua sesta stagione, il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française prosegue nella missione di riscoperta di opere e compositori dimenticati dalla storia della musica con un programma di oltre cinquanta eventi tra concerti, conferenze, incontri con gli artisti e attività didattiche. In autunno il festival Romanticismo tra guerra e pace (dal 27 settembre all’11 dicembre 2014), proporrà una rassegna ideata in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale; una variegata e commovente retrospettiva che si allarga a un secolo di conflitti armati messi in musica. In occasione del Carnevale, legato al tema proposto da Expo Milano 2015, sarà presentata la nuova produzione Le Ventre de Paris, una commedia musicale filosofico-burlesca sulla gastronomia francese. Chiuderà la stagione il festival monografico dedicato a George Onslow (dall’11 aprile al 21 maggio 2015), un compositore romantico tutto da riscoprire, noto come il Beethoven francese. Prosegue poi, a pieno ritmo, l’attività di ricerca: partiture inedite sono riportate alla luce, nuovi saperi sono trasmessi dai ricercatori agli artisti e viceversa e di seguito al pubblico, sempre attento e curioso, disegnando così una rete che consente di far rivivere un patrimonio musicale inesplorato. Questa sorta di musicologia applicata si completa grazie al ciclo di conferenze: una decina di incontri per approfondire le connessioni tra il romanticismo musicale francese e altre discipline di ambito storico e artistico. Il programma Romantici in erba, destinato alle scuole primarie del Veneto e quest’anno per la prima volta anche alle scuole per l’infanzia, mira a sensibilizzare i bambini alla musica classica. Gli appuntamenti per le famiglie della domenica pomeriggio sono concepiti appositamente per i più piccoli che, accompagnati dai loro genitori, potranno partecipare a laboratori e concerti cuciti su misura.

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venezia / 27 settembre - 11 dicembre 2014

festival ROMANTICISMO TRA GUERRA E PACE In occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, il Palazzetto Bru Zane propone una variegata retrospettiva di un secolo di conflitti armati messi in musica…

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giovEDÌ 18 settembrE 2014 ORE 18 PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL

Conversazione-concerto con Alessandro Deljavan al pianoforte e Alexandre Dratwicki, direttore scientifico del Palazzetto Bru Zane

Finale con brindisi Ingresso libero

prenotazione obbligatoria +39 041 52 11 005 tickets@bru-zane.com

Un’esplorazione tra le espressioni musicali ispirate dalle tragedie dei conflitti europei: si potrebbe riassumere così la proposta di questo primo ciclo autunnale. La guerra, combattuta sul territorio nazionale o al di là dei confini, lascerà un segno indelebile sulle generazioni di francesi che si sono succedute dal periodo rivoluzionario fino alla Seconda Guerra Mondiale. Gli spazi più prestigiosi della vita musicale del Paese, pur programmando solo in via eccezionale le opere musicali composte appositamente per i combattimenti, si fanno tuttavia portavoce delle preoccupazioni belliche ottocentesche. Il patriottismo, sempre più diffuso tra i francesi, si inserisce allora nei dibattiti estetici: con la fondazione del Conservatorio di Parigi (1795), si spera di sottrarre l’arte della Repubblica all’influenza delle nazioni nemiche; in seguito alla sconfitta di Sedan (1870), la creazione della Société nationale de musique rivendica un’arte tutta francese (il suo motto è Ars gallica), degna di emulare quella tedesca. Ma la guerra non suscita unicamente reazioni di ripiegamento: all’Opéra, le conquiste napoleoniche aprono una finestra sull’Egitto ed erigono un ponte tra Parigi e Napoli; la politica coloniale amplifica la diffusione dei lavori francesi (in particolare dell’opéra-comique) e alimenta il gusto per l’esotismo. Dopo il Trattato di Vienna (1815), il placarsi delle tensioni tra la Francia e i paesi vicini fa di Parigi un rifugio per i musicisti in fuga dai conflitti dell’Europa centrale: al centro di questo fondamentale crocevia artistico, il grand opéra francese di Auber, Meyerbeer e Halévy propone allora, senza patriottismi, una sintesi delle influenze francese, italiana, tedesca.

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sabato 27 settembrE ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE NEI SALOTTI DI CARLO X

domenica 28 settembrE ore 17 scuola grande san giovanni evangelista AU PAYS OÙ SE FAIT LA GUERRE

Rodolphe KREUTZER Quartetto n. 2 in sol maggiore Pierre BAILLOT Quartetto op. 34 n. 1 Louis-Emmanuel JADIN Grand Quintette

Opere di BONIS, OFFENBACH, CHAMINADE, FAURÉ, DONIZETTI, GODARD, DUPARC, DEBUSSY, HAHN, N. BOULANGER, DUBOIS

QUATUOR MOSAÏQUES Erich Höbarth, Andrea Bischof violini Anita Mitterer viola Christophe Coin violoncello Cristina Vidoni violoncello Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare insieme ai musicisti le emozioni dopo il concerto

Dedicato al repertorio da camera per quartetto e quintetto d’archi, questo concerto invita a scoprire un aspetto diverso di tre figure fondamentali della pedagogia musicale francese, appartenenti alla prima generazione di professori del conservatorio di Parigi (fondato nel 1795). Noti soprattutto per le loro opere didattiche (in particolare i violinisti Baillot e Kreutzer, considerati i fondatori della scuola francese di violino), e parallelamente alle funzioni da loro occupate in diverse istituzioni ufficiali, questi tre musicisti hanno offerto al repertorio cameristico pagine la cui riscoperta apre una nuova stagione alla musica dei salotti parigini durante la Restaurazione, così come alla storia dei loro generi musicali.

Isabelle Druet mezzosoprano QUATUOR GIARDINI Pascal Monlong violino Caroline Donin viola Pauline Buet violoncello David Violi pianoforte

Questo programma, spettacolo dell’anima, fa entrare lo spettatore nello spirito di un soldato della Grande Guerra. I compositori in programma in questo concerto furono profondamente segnati dai conflitti del 1870
e del 1914. Dallo slancio guerriero («Forte è il tuo braccio, fiera la tua anima!» – Offenbach, La Grande Duchesse de Gérolstein), si passa all’inquietudine («si direbbe che lassù, nell’ombra, un paradiso sia crollato» – Nadia Boulanger, Élégie), che si tenta di superare («O mio dolore, dammi la mano» – Debussy, Recueillement). Quando i rumori della battaglia si spengono, la tristezza segretamente si sfoga («Le lacrime che si possono versare quando gli altri guardano altrove, nessuno le ha mai immaginate» – Godard, Les Larmes). Fatalmente, la morte separa coloro che si amano
(«Lontano dall’amante, attendo la morte» – Chaminade, Exil), prima di un’ultima unione «En Paradis» (Dubois). Questo programma ha ottenuto il label «Centenaire» nell’ambito delle manifestazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale

È nel 1987 a Vienna che nasce la volontà di mettere in comune una lunga esperienza interpretativa su strumenti d’epoca, con l’obiettivo di perpetuare la tradizione europea del quartetto d’archi: il Quatuor Mosaïques diventa così un ensemble di riferimento con una ricca discografia al suo attivo costellata di premi e riconoscimenti. Diplomatasi al Conservatorio di Udine, Cristina Vidoni nel 2013 consegue il master in music Performance all'Hochschule für Musik di Basilea. 6

Diplomatasi al Conservatorio di Parigi, Isabelle Druet è stata Rivelazione lirica delle Victoires de la musique nel 2010. Conduce con successo la sua carriera dedicandosi sia al repertorio classico che a quello contemporaneo. Sarà protagonista nella stagione 2014-2015 de La Grande Duchesse al Théâtre de l'Athénée a Parig e de Le Marchand de Venise di Reynaldo Hahn all'OpéraThéâtre di Saint-Etienne. Dopo più di dieci anni di complicità musicale e umana, Caroline Donin, Pauline Buet, Pascal Monlong e David Violi si riuniscono, formando il Quatuor Giardini. Accanto a pagine più famose, interpretano opere di compositori meno noti come Félicien David, Théodore Dubois e Marie Jaëll, contribuendo alla missione del Palazzetto Bru Zane. 7


venerdì 10 ottobre ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE AU PAYS DÉVASTÉ

Théodore DUBOIS Les Heures Florent SCHMITT Sur un vieux petit cimetière op. 56 n. 1 Louis VIERNE Le Glas Gabriel FAURÉ Nocturnes Maurice RAVEL La Valse

Cécile CHAMINADE Solitude op. 127 n. 2 Au pays dévasté Maurice RAVEL Sonatine Marie JAËLL Ce qu’on entend dans l’Enfer (estratti) Ce qu’on entend dans le Purgatoire (estratti) Ce qu’on entend dans le Paradis (estratti) Claude DEBUSSY Étude pour les arpèges composés Suite pour le piano (estratti)

Romain Descharmes pianoforte

Al volgere del XX secolo, le partiture di alcuni compositori si tingono di riflessi inediti. Misteriosi, macabri, fantastici. Questo concerto ne sarà testimone, intorno all’idea di crepuscolo: turbinio fatale e vertiginoso, La Valse di Maurice Ravel non è forse un’evocazione della «Vienna al crepuscolo», per riprendere la definizione di Arthur Schnitzler? Crépuscules è d’altronde il titolo della raccolta alla quale appartiene Sur un vieux petit cimetière di Florent Schmitt, pezzo dall’atmosfera ammaliante; così come il Glas (rintocco funebre) ossessivo di Louis Vierne o le belle Heures di Théodore Dubois. Anche i Nocturnes di Fauré sono una musica della mezzatinta. Con il pianoforte come luogo d’introspezione, ci si ricorderà che «il crepuscolo è l’ora in cui si vive più intensamente», come affermò lo scrittore Bernard Clavel.

D. Bismuth © J.-P. Raibaud

giovEDÌ 2 ottobre ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE crepuscolo

David Bismuth pianoforte

Diplomatosi al Conservatorio di Parigi, nel 2006 Romain Descharmes vince il primo premio al Concorso pianistico internazionale di Dublino. Fondamentali, per la sua formazione, anche i consigli ricevuti da Pierre Boulez. Svolge la sua attività come solista e come camerista, invitato nelle più importanti sale da concerto internazionali. Collabora stabilmente con il Palazzetto Bru Zane, per il quale ha registrato musiche di Dubois, Hérold e Marie Jaëll. Da solista, si è esibito con l’Orchestre de Paris e l’Orchestre de Lyon. 8

Designato dalla rivista Pianiste come uno dei maggiori pianisti francesi di questa generazione. David Bismuth dedica alla musica francese un posto di primo piano, non solo nella discografia. Ha approfondito la sua formazione con M. Deschaussés, erede diretta di Cortot, mentre l’incontro con M. J. Pires lo ha profondamente ispirato. Invitato nelle stagioni dell’Orchestre de Paris e dell’Orchestre National de France, registrerà a Venezia per il Palazzetto Bru Zane opere della compositrice Marie Jaëll.

Consacrato alle opere di quattro pianisti a cavallo tra i secoli XIX e XX scritte per il loro strumento, questo concerto esplora la questione dell’eredità romantica, che si dispiega qui sotto forme diverse. Il gioco dei titoli rimanda tanto a generi (Sonatine), quanto a temi di predilezione dei romantici (Solitude; «l’Inferno», «il Purgatorio», «il Paradiso»), i quali d’altronde furono anche avidi di pezzi brevi, isolati o riuniti in raccolte. In Debussy, il riferimento al pianoforte romantico prende la forma di un doppio omaggio a Chopin, dall’opera del quale sono presi a prestito i titoli «Étude» e «Préludes». Dopo la Grande Guerra, questa fonte d’ispirazione si tinge d’un colore più drammatico e disperato (Au pays dévasté). 9


venerdì 17 ottobre ore 20 palazzetto bru zane introspezione

sabato 25 ottobre ore 17 palazzetto bru zane 1914: PRIMA / DOPO

Albéric MAGNARD Quartetto Guillaume LEKEU Adagio per archi

Albéric MAGNARD Quintetto per fiati e pianoforte Maurice RAVEL Miroirs Gabriel PIERNÉ Nocturne en forme de valse op. 40 n. 2 Étude de concert op. 13

QUATUOR ELLIPSE Lyodoh Kaneko, Young-Eun Koo violini Allan Swieton viola Florent Carrière violoncello

Quatuor Ellipse © facebook.com/QuatuorEllipse

Vincitori del premio Palazzetto Bru Zane al Concours international de Bordeaux 2013

Una meteora nella storia della musica, tale fu Guillaume Lekeu, stroncato a 24 anni da una febbre tifoidea. Quanto a Albéric Magnard, morì difendendo la sua proprietà contro l’armata tedesca nel 1914. Due figure tragiche, che questo concerto riunisce con partiture di profonda introspezione. L’Adagio di Lekeu, in un’atmosfera di disperazione poi di speranza, testimonia una personalità musicale fuori dal comune. In Magnard il quartetto d'archi è al contempo luogo di sperimentazione e di sublimazione di perfezione linguistica. La sua partitura non ha equivalenti nella musica francese; monumentale, rivendica indubbiamente il modello beethoveniano. Ma dietro all’astrazione del pensiero e la densità del linguaggio, si rivela «la vita intensa del sentimento», come scriveva un critico dell’epoca.

Forti della loro esperienza in seno all’Orchestre National de France, i membri del Quatuor Ellipse affrontano tutti i repertori con passione, determinazione e un gusto sicuro per la musica francese. Nel 2013 vincono tre premi al Concours International de Quatuor à Cordes de Bordeaux, tra cui il premio del Palazzetto Bru Zane per la migliore interpretazione del Quartetto op. 16 di Magnard. 10

Jean-Efflam Bavouzet pianoforte Philippe Bernold flauto Olivier Doise oboe Philippe Berrod clarinetto Julien Hardy fagotto Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare insieme ai musicisti le emozioni dopo il concerto

Jean-Efflam Bavouzet si è esibito sulla scena internazionale sotto la direzione dei più grandi maestri tra cui Pierre Boulez, Vladimir Jurowski, Valery Gergiev e Ivan Fischer. Considerato come l’ultima rivelazione di G. Solti, ha vinto, con l’incisione dell’opera completa di Debussy, il BBC Music Magazine Award e Gramophone Award. Al suo fianco in questo programma, quattro solisti straordinari: Philippe Bernold, flautista e direttore d’orchestra, fondatore dei Virtuoses dell’Opera di Lione; Philippe Berrod, clarinetto solista dell’Orchestre de Paris; Olivier Doise e Julien Hardy rispettivamente oboe e fagotto solista dell’Orchestre Philharmonique de Radio France.

Oltre a Ravel, compositore frequentemente associato alla Grande Guerra – i cui Miroirs, composti qualche anno prima dell’inizio del conflitto, saranno in parte orchestrati con la fine della guerra nel 1919 – questo programma mette in primo piano due importanti figure del ‘prima’ e ‘dopo’ 1914. L'intenso Quintetto per fiati e pianoforte di Magnard testimonia l’influenza del romanticismo tedesco, in particolare di Wagner, sull’opera del compositore che muore nel 1914. Pubblicati rispettivamente nel 1887 e nel 1903, le op. 13 e 40 di Gabriel Pierné, la cui carriera prosegue ben oltre il 1918, ci fanno passare da un’espressione rapita a una malinconia colorata di armonie complesse, tutte franckiane. 11


Rodolphe KREUTZER Studi per violino solo Louis-Ferdinand HÉROLD Sonata per violino e pianoforte n. 2 Hélène de MONTGEROULT Studi per pianoforte Ludwig van BEETHOVEN Sonata per violino e pianoforte «a Kreutzer» op. 47

Théodore DUBOIS Trio con pianoforte n. 1 Alexis de CASTILLON Trio con pianoforte n. 2 Lili BOULANGER D’un soir triste D’un matin de printemps

Tedi Papavrami violino François-Frédéric Guy pianoforte

Il violino da sempre ha fatto parte della vita di Tedi Papavrami: albanese di origine, all'età di undici anni si misurava con il Primo concerto di Paganini. È stato allievo di Pierre Amoyal al Conservatorio di Parigi. Al suo fianco, François-Frédéric Guy, pianista che ha lavorato con orchestre come la London Philharmonic, Munich Philharmonic, Orchestre de Paris e la San Francisco Symphony. La rivista BBC Music Magazine lo ha definito uno dei principali pianisti della sua generazione. 12

Questo concerto rende onore alla vita musicale dell’Impero, attraverso le opere della pianista Hélène de Montgeroult e del violinista Rodolphe Kreutzer, professori al Conservatorio rispettivamente sotto la Rivoluzione e l’Impero. Questo periodo corrisponde agli anni di apprendistato del giovane Louis-Ferdinand Hérold, che segue in particolare l’insegnamento di Kreutzer, la cui fama gli valse la dedica della Sonata per violino e pianoforte n. 9 in la maggiore di Beethoven – soprannominata «Sonata a Kreutzer». Testimonianza delle relazioni musicali europee sotto l’Impero, questo titolo apocrifo è reso immortale dalla celebre novella di Tolstoj, pubblicata nel 1889, il cui personaggio principale non smette di suonare l’opera di Beethoven.

François-Frédéric Guy © B. de Diesbach

sabato 15 novembre ore 17 palazzetto bru zane D’UN SOIR TRISTE

Tedi Papavrami © B. de Diesbach

martedì 28 ottobre ore 20 palazzetto bru zane ECHI DELL’IMPERO

TRIO KARÉNINE Anna Göckel violino Louis Rodde violoncello Paloma Kouider pianoforte

Vincitore del 62° Concorso ARD di Monaco, il Trio Karénine è stato fondato nel 2009 da Anna Göckel, Louis Rodde e Paloma Kouider. I preziosi consigli del Quatuor Ysaÿe contribuiscono al perfezionamento artistico dei tre musicisti. Spesso ospite di France Musique, il Trio Karénine si esibirà con lo stesso programma di questo concerto all’Auditorium del Louvre a Parigi e al Musée des BeauxArts di Montreal.

La fondazione della Société nationale de musique nel 1871 rilancia la produzione per musica da camera dei compositori francesi. Il Trio con pianoforte n. 2 di Alexis de Castillon, scritto due anni dopo, ne è il frutto immediato; si riscopre con interesse questo compositore dal senso melodico personale e dal linguaggio appassionato. Il Trio con pianoforte n. 1 di Théodore Dubois, figura di spicco dello stile francese, si distingue invece per chiarezza ed equilibrio. Il programma prevede anche due pezzi più tardivi di Lili Boulanger. Non ci si immagina questa eterna ragazza comporre delle operine salottiere: le sue pagine testimoniano una rara potenza evocatrice. Il sentimento desolato di D’un soir triste devia così verso una sorta di violenza. Concluso nel 1918, D’un matin de printemps è uno degli ultimi lavori della musicista.

Qualunque cosa succeda, la Société nationale potrà dire di non essere stata inutile, e di avere fruttuosamente contribuito allo sviluppo della Scuola francese. Camille Saint-Saëns

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giovedì 27 novembre ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE CLAIRIÈRES DANS LE CIEL

giovedì 11 dicembre ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE in memoriam

Jean-Guy ROPARTZ Quatre Odelettes Jacques de LA PRESLE Mélodies Pierre VELLONES Lettre au front Lili BOULANGER Les Clairières dans le ciel (estratti)

Gabriel FAURÉ Quartetto per pianoforte e archi n. 1 op. 15 Louis VIERNE Quintetto per pianoforte e archi

Cyrille Dubois e Tristan Raës si incontrano nel 2008 al Conservatorio di Parigi. Nel 2010, vincono il Concours international de chant-piano Nadia et Lili Boulanger. Questa ricompensa segna il loro debutto come Duo Contraste. Si esibiscono da allora in numerosi festival e hanno vinto nel 2013 tre premi al Concours de musique de chambre de Lyon. 14

Jean-Frédéric Neuburger pianoforte

Finale con brindisi per scambiarci gli auguri di Natale

Quatuor Modigliani © S. Lancrenon

Vincitori del premio Palazzetto Bru Zane al Concours de musique de chambre de Lyon 2013

QUATUOR MODIGLIANI Philippe Bernhard, Loïc Rio violini Laurent Marfaing viola François Kieffer violoncello

Lili Boulanger

DUO CONTRASTE Cyrille Dubois tenore Tristan Raës pianoforte

Con la loro scrittura tutta in sospensione, le mélodies di Lili Boulanger, di Jacques de la Presle e di Jean-Guy Ropartz in programma fanno entrare l’ascoltatore in un universo ben lontano da quello dei primi anni della Grande Guerra, durante i quali queste opere sono state tuttavia composte. Accompagnamenti spogli, tessiture pianistiche risonanti, declamazione agile e naturale, complessità e raffinatezze armoniche, l’estetica di questi pezzi ricorda quella dell’opera vocale di Claude Debussy, con la quale condividono un carattere eminentemente misterioso, risultato in parte dalla scelta di fonti letterarie d’ispirazione simbolista (Francis Jammes: Clairières dans le ciel; Henri de Régnier: Quatre odelettes e Nuit d’automne).

L’11 novembre 1917, il figlio di Louis Vierne è ucciso in combattimento all’età di 17 anni. Il compositore intraprende un’opera in suo omaggio. «Edifico, in ex-voto, un Quintetto di vaste proporzioni in cui circolerà largamente il soffio della mia tenerezza e il tragico destino di mio figlio». Di vaste proporzioni, questa partitura grandiosa, di un raro afflato creativo e d’una espressione appassionata, è incontestabilmente un capolavoro della musica da camera. Il programma è completato dal Quartetto per pianoforte e archi n. 1 op. 15 di Gabriel Fauré, opera di una bellezza raggiante, dal successo mai smentito. I temi sono caratterizzati da una scrittura entusiasta, che riposa sulla parte brillante del pianoforte.

Formatosi nel 2003, il Quatuor Modigliani è presto diventato uno dei più richiesti al mondo, esibendosi nei più importanti teatri internazionali e realizzando numerose incisioni discografiche. Si è perfezionato con il Quatuor Ysaÿe e con György Kurtág. Jean-Frédéric Neuburger ha suonato con la New York Philharmonic, la San Francisco Symphony, la Philadelphia Orchestra e l’Orchestre de Paris. Nominato Rising Star nel 20102011 e vincitore nel 2010 del Concours international de chant-piano Nadia et Lili Boulanger. Nel 2014 l’Auditorium del Louvre gli dedica una serie di concerti, in veste di interprete e di compositore. 15


sabato 24 gennaio ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE TRIO CON PIANOFORTE Camille SAINT-SAËNS Trio con pianoforte n. 2 op. 92 Claude DEBUSSY Trio con pianoforte in sol maggiore Charles-Valentin ALKAN Trio con pianoforte n. 1 op. 30 TRIO DI PARMA Ivan Rabaglia violino Enrico Bronzi violoncello Alberto Miodini pianoforte Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare insieme ai musicisti le emozioni del concerto

Nel XIX secolo, il trio per violino, violoncello e pianoforte diventa la principale formazione da camera, apprezzata inizialmente nel contesto privato del salotto, prima di conquistare la sala da concerto a partire dal 1815. Fatto rivelatore, è uno dei rari effettivi da camera cui Alkan s'interessa (1841) e il primo per il quale Debussy compone (1880). Nella prima metà del secolo, il repertorio francese è influenzato dalle opere classiche di Haydn e del giovane Beethoven, poi da quelle di Schubert, Mendelssohn e Schumann dove gli strumenti assumono uguale importanza. Si emancipa un po’ alla volta dai modelli tedeschi. Sotto l’impulso della Société nationale de musique, fondata nel 1871, numerosi trii dal tono sempre più singolare vedono la luce.

Trio di Parma ©www.triodiparma.com

concerti fuori festival

Costituitosi nel 1990, il Trio di Parma successivamente si è perfezionato con il Trio di Trieste presso la Scuola di musica di Fiesole e l'Accademia Chigiana di Siena. Ha ottenuto i riconoscimenti più prestigiosi, tra cui il Premio Abbiati dell'Associazione Nazionale della critica musicale, nel 1994, quale miglior complesso cameristico. 17


martedì 10 febbraio ore 20 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA LE VENTRE DE PARIS Nell’ambito di Expo Milano 2015 «Nutrire il pianeta» e del Carnevale di Venezia Arie e insiemi da operette di OFFENBACH, HERVÉ, AUDRAN, LECOCQ Camille Poul soprano Caroline Meng mezzosoprano David Ghilardi tenore Arnaud Marzorati baritono Mélanie Flahaut flagioletto e fagotto Isabelle Saint-Yves violoncello Daniel Isoir pianoforte

Il tema della gastronomia ha attraversato il XIX secolo francese sotto numerose forme, dalla chanson à boire al grand tableau operistico. Il banchetto orgiastico del grand opéra mostra l’uomo posseduto dalla lussuria e la depravazione e, nel corso di feste e banchetti, si tramano le cospirazioni che scioglieranno il dramma. Il regime alimentare costituisce anche un mezzo di caratterizzazione dei personaggi (provenienza, mestiere, appartenenza sociale) e può comodamente servire alla caricatura. È su questo tema, adatto a giochi di scena animati intorno a oggetti diversi, che Arnaud Marzorati ha elaborato uno spettacolo divertente, nello spirito dei teatri di Boulevards del XIX secolo.

Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare insieme ai musicisti le emozioni del concerto

Piacer della mensa, tu sol ci diletti! Giacomo Meyerbeer, Les Huguenots, atto I

Arnaud Marzorati, appassionato di storia della canzone francese, ci invita a riscoprire opere amate del Secondo Impero. Con un ensemble vocale e strumentale formato appositamente per l’occasione, Marzorati rivisita il quartetto vocale dallo spirito rossiniano. 18

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lunedì 16 febbraio ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE L’HEURE EXQUISE

sabato 7 marzo ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE comporre al femminile

Nell’ambito del Carnevale di Venezia

Per la giornata internazionale della donna

Opere di FAURÉ, LEKEU, HAHN, KŒCHLIN, DEBUSSY, DUPARC

Hélène de MONTGEROULT Studio n. 97 Studio n. 110 Sonata n. 8 Mel BONIS Méditation op. 31 Romance sans paroles op. 56 La Cathédrale blessée op. 107 Paul Verlaine ritratto da Gustave Courbet

Marie-Nicole Lemieux mezzosoprano Roger Vignoles pianoforte

Marie-Nicole Lemieux, di origini canadesi, vince nel 2011 il premio Queen Elisabeth. Si esibisce nei maggiori teatri internazionali sia in repertorio operistico che cameristico. Ha inciso nel 2010 con il sostegno del Palazzetto Bru Zane, Ne me refuse pas, una raccolta di arie francesi del XIX secolo che ha riscosso un grande successo da parte della critica. In questo recital sarà affiancata da Roger Vignoles, artista dalla consolidata e ampiamente riconosciuta carriera di pianista accompagnatore. 20

Sotto il segno dell’«heure exquise» verlainiana, questo recital presenta un ricco florilegio di mélodies francesi, interpretate da una tra le più importanti specialiste del genere. A ognuno il suo merito: Verlaine e la sua «chanson grise» avranno per cantori nientedimeno che Gabriel Fauré, Reynaldo Hahn e Claude Debussy, con alcune delle loro più importanti mélodies. A questi si aggiungeranno Guillaume Lekeu, che mise in musica i propri testi, Charles Kœchlin, dalle scelte poetiche diversificate, e Henri Duparc, che si ispirò in particolare a Baudelaire, Cazalis e Leconte de Lisle. «Sogniamo, è l’ora. Una vasta e tenera quiete sembra discendere dal firmamento che l’astro irida… è l’ora squisita». Se lo dice Verlaine…

Nicolas Stavy pianoforte INGRESSO LIBERO

+39 041 52 11 005 tickets@bru-zane.com

ORE 19

Nicolas Stavy presenta la figura della compositrice Hélène de Montgeroult conversando con Alexandre Dratwicki, direttore scientifico del Palazzetto Bru Zane

Questo programma celebra due generazioni di compositrici francesi che la memoria non ha purtroppo conservato, a dispetto della loro fama al tempo delle loro rispettive carriere. Pianista virtuosa, Hélène de Montgeroult ha lasciato un’importante opera didattica destinata al suo strumento, di mirabile valore musicale quanto pedagogico. D’una modernità sorprendente, la sua musica annuncia l’avvento del romanticismo. All’altro estremo del secolo, Mel Bonis appare come una delle figure fondamentali della composizione della seconda metà dell’Ottocento. Le sue pagine per pianoforte rientrano nella scia del repertorio pianistico romantico, al quale la compositrice rende un omaggio esplicito attraverso il riferimento al modello mendelssohniano delle Romanze senza parole.

Formatosi al Conservatorio di Parigi, Nicolas Stavy è un artista ampiamente riconosciuto. Premio speciale al concorso pianistico internazionale Fryderyk Chopin di Varsavia nel 2000, ha beneficiato dei consigli di Alfred Brendel; si esibisce in festival internazionali con artisti del calibro di Cédric Tiberghien, Marc Coppey, Tedi Papavrami e il Quatuor Ébène. Pianista curioso del repertorio romantico meno noto, nel 2009 ha inciso un CD dedicato a Hélène de Montgeroult. 21


VENEZIA / 11 APRILE – 21 MAGGIO 2015

martEDÌ 31 marzo 2015 ORE 18 PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL

festival GEORGE ONSLOW In un mondo che venera l'opera lirica, Onslow (1784-1853) si dedica quasi esclusivamente alla musica strumentale. Ritratto di un maestro del quartetto e del quintetto d'archi, detto il «Beethoven francese».

Conversazione-concerto con le artiste del Quatuor Ardeo e Alexandre Dratwicki, direttore scientifico del Palazzetto Bru Zane

Finale con brindisi Ingresso libero

prenotazione obbligatoria +39 041 52 11 005 tickets@bru-zane.com

Insieme a Boëly, Alkan e Gouvy, George Onslow è una delle grandi figure del romanticismo francese oggi dimenticate. Nato a Clermont-Ferrand nel 1784, compie gli studi musicali ad Amburgo, ove segue i corsi di pianoforte di Dussek. L’ascolto dell’ouverture della Stratonice di Méhul, nel 1801, fa nascere in lui una vocazione di compositore che lo conduce a Parigi. Qui pubblica i suoi primi lavori presso Pleyel, segue i corsi di Reicha al Conservatorio e dimostra interesse per gli strumenti ad arco, iniziando lo studio del violoncello. Grazie alle esecuzioni di sue opere da parte del violinista Baillot e dei fratelli Dancla nei loro concerti di musica da camera, i quartetti e i quintetti d’archi di Onslow acquisiscono in breve tempo una certa fama nella capitale francese e poi in tutta Europa. Viene sottolineata l’originalità delle sue composizioni, difficili da eseguire; Berlioz lo considera uno dei «più grandi armonisti dell’epoca». Alla sua vastissima produzione per strumenti ad arco si aggiungono trii e sonate per pianoforte, tre opere liriche e quattro sinfonie; il Quintetto «de la balle» op. 38, scritto durante la convalescenza da un incidente di caccia, è sicuramente la sua opera più nota, in virtù della sua struttura a programma. Che questo compositore di levatura europea non si sia mai definitivamente stabilito a Parigi è un tratto inconsueto, che merita di essere segnalato. Onslow si divise infatti tra la capitale e la sua città natale, prodigandosi per vivacizzarne l’attività musicale: membro dell’Accademia musicale di Clermont-Ferrand, egli fu inoltre presidente della Società filarmonica cittadina.

In fede mia! Oggi, in Europa, c'è solo Onslow che possa fare cose così belle! Luigi Cherubini dopo avere ascoltato la Sinfonia n. 2 di Onslow 22

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sabato 11 aprile ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE GENERAZIONE ROMANTICA

domenica 12 aprile ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE QUARTETTO D’ARCHI

George ONSLOW Sonate pour violoncelle et piano opus 16 n° 1 Camille SAINT-SAËNS Sonate n°1 pour violoncelle et piano en ut mineur Charles-Valentin ALKAN Barcarolle op. 65 n° 6 Frédéric CHOPIN Sonate pour violoncelle et piano en sol mineur op. 65

George ONSLOW Quartetto op. 54 Quartetto op. 56

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Dopo un decisivo incontro con Dutilleux nel 1999, Emmanuelle Betrand si è rivelata al grande pubblico con una Victoire de la musique nel 2002. Il suo gusto per il contemporaneo le permette di eseguire opere di cui è lei stessa dedicataria. Appassionata di musica da camera, si esibisce qui in duo con Pascal Amoyel; presente sulle maggiori scene internazionali, anch’egli è encomiato da una Victoire de la musique nel 2005. Ha registrato nel 2012 il CD, «Les Quatres âges», con opere di Charles-Valentin Alkan in collaborazione con il lavoro di riscoperta del pianistacompositore programmato dal Palazzetto Bru Zane.

QUATUOR DIOTIMA Yun-Peng Zhao, Guillaume Latour violini Franck Chevalier viola Pierre Morlet violoncello

Quatuor Diotima © Molina Visuals

Charles-Valentin Alkan

Emmanuelle Bertrand violoncello Pascal Amoyel pianoforte

Emblematico, l’anno 1810 vede la nascita di Chopin e Schumann, preceduti da Mendelssohn nel 1809, seguiti da Liszt nel 1811, Alkan, Verdi e Wagner nel 1813. Ma non bisogna trascurare i grandi primogeniti, in particolare Berlioz (18031869) incarnazione stessa, lui solo, per un largo pubblico, del romanticismo musicale francese. Ecco le rivendicazioni di questi musicisti, che occupano la scena dopo la Rivoluzione del 1830: la forma dev’essere concepita in funzione dell’«idea», il discorso deve tradurre la soggettività dell’artista senza preoccuparsi delle regole prestabilite. Ma il romanticismo si è progressivamente cristallizzato. Così, musicisti come Onslow e Spohr, entrambi nati nel 1784, illustrano in modo significativo l’emergere di questa nuova sensibilità.

Dopo che Mozart e Haydn hanno dato al quartetto le loro cifre di nobiltà, Beethoven ne fa il contesto di innovazioni stupefacenti. Egli conferisce la stessa importanza ai quattro strumenti, concezione che poco a poco s’imporrà: all’inizio del XIX secolo, i francesi privilegiano ancora il «quartetto brillante» in cui domina il primo violino. Il modello beethoveniano impressiona – talora addirittura inibisce – sulle due sponde del Reno. Ne è testimone la produzione più parsimoniosa tra i romantici e sul limitare del XX secolo: tre quartetti in Schumann e Brahms; uno solo per Franck, Debussy, Chausson, Magnard, Ravel e Fauré. Con i suoi trentasei quartetti, Onslow spicca come un’eccezione. Questo basterebbe a giustificare il suo soprannome di «Beethoven francese»!

Il loro nome è ispirato dall’opera di Luigi Nono Fragmente StilleAn Diotima. I musicisti del Quatuor Diotima, nonostante un dichiarato interesse per la musica contemporanea, non trascurano il repertorio classico, portando un’attenzione particolare agli ultimi quartetti di Beethoven e alla musica francese. Hanno inciso nel 2010 un CD dedicato ai quartetti di Onslow con il sostegno del Palazzetto Bru Zane. 25


martedì 21 aprile ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE FEBBRE E DELIRIO

venerdì 24 aprile ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE DA UN IMPERO ALL’ALTRO

George ONSLOW Quintetto in do minore «de la balle» n. 15 op. 38 Quartetto n. 33 op. 64

George ONSLOW Trio con pianoforte op. 83 Camille SAINT-SAËNS Trio con pianoforte n. 1 op. 18

Yann Dubost contrabbasso

Costituito nel 2001 al Conservatorio di Parigi, il Quatuor Ardeo fa oggi parte delle formazioni francesi più famose. Nominato Rising Stars 2014, il quartetto lavora regolarmente con compositori quali Saariaho e Dusapin. Di prossima uscita, la prima incisione discografica dei quartetti di Anton Reicha, registrati al Palazzetto Bru Zane. A 19 anni Yann Dubost entra a far parte dell’Orchestre de Paris ed è invitato come solista dalla London Symphony Orchestra. Dal 2011 riveste il ruolo di contrabbasso solista dell’Orchestre Philharmonique de Radio France. 26

Le musiciste del Quatuor Ardeo presentano il loro ultimo CD dedicato ai quartetti di Anton Reicha conversando con Alexandre Dratwicki, direttore scientifico del Palazzetto Bru Zane

TRIO VAN BAERLE Maria Milstein violino Gideon den Herder violoncello Hannes Minnaar pianoforte

Questa serata ci immerge nell’universo intenso di Onslow. Opera a programma, al modo della Symphonie fantastique di Berlioz di cui è contemporaneo (1830), così come del molto romantico poema sinfonico, il quintetto con contrabbasso – una formazione cara a Onslow, attribuita alla necessità occasionale di sostituire uno dei violoncellisti con un contrabbassista, nel corso dell’esecuzione di un suo precedente quintetto – detto «de la balle», fa ascoltare il dolore, la febbre e il delirio, poi la guarigione del compositore, ferito nel corso di una partita di caccia. Dal contenuto narrativo meno esplicito, il Quartetto op. 64 trova tuttavia la stessa vena appassionata che valse a Onslow il suo statuto di irrinunciabile rappresentante del romanticismo musicale francese.

Trio Van Baerle © M. Doomernik

QUATUOR ARDEO Mi-Sa Yang, Carole Petitdemange violini Noriko Inoue viola Joëlle Martinez violoncello

ORE 19

In programma in questo concerto, l’ultima partitura di George Onslow e la prima opera considerata importante nella produzione cameristica di Camille Saint-Saëns. La fine di un percorso, l’inizio di un altro… Il Trio con pianoforte op. 83 di Onslow si dispiega da un capo all’altro – il compositore morirà nell’anno di composizione di quest’opera (1853). I titoli di certi suoi movimenti, «Patetico» o «Adagio grandioso», segnalano d’altronde una volontà particolare di espressività. Undici anni più tardi, Saint-Saëns conclude il suo Trio con pianoforte n. 1 op. 18. È un colpo da maestro: il musicista di 32 anni consegna un modello di costruzione, di equilibrio strumentale e di spirito. Mentre Saint-Saëns è ancora in vita, la partitura godrà di un importante successo; dopo un periodo di eclissi relativa, la si riscopre oggi.

Diplomati al Conservatorio di Amsterdam, situato in via Van Baerle, i musicisti di questo trio seguono lezioni e masterclass con importanti docenti e vincono numerosi premi internazionali tra cui il Concours International de Musique de Chambre de Lyon nel 2011 e il Concorso ARD di Monaco nel 2013. Il trio tiene concerti in tutta Europa e ha già al suo attivo numerose registrazioni discografiche. 27


martedì 28 aprile ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE QUINTETTO CON DUE VIOLONCELLI

martedì 5 maggio ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE IL PRIMO ONSLOW

George ONSLOW Quintetto con due violoncelli op. 75 Théodore GOUVY Quintetto con due violoncelli in si minore

George ONSLOW Quartetto in mi bemolle op. 10 n. 3 Quartetto in do minore op. 8 n. 1 QUATUOR RUGGIERI Gilone Gaubert Jacques, Charlotte Grattard violini Delphine Grimbert viola Emmanuel Jacques violoncello

QUATUOR MANFRED Marie Béreau, Luigi Vecchioni violini Emmanuel Haratyk viola Christian Wolff violoncello

Il Quatuor Manfred è stato fondato nel 1986 da musicisti provenienti dalla Juilliard School di New York, dal Conservatorio di Ginevra e da quello di Parigi. Riconosciuto ai più alti livelli del panorama musicale internazionale, presenta una discografia già acclamata dalla critica. In questo concerto sarà affiancato dal violoncellista Xavier Phillips, vincitore di numerosi premi internazionali e allievo di M. Rostropovich. 28

A fianco di formazioni tradizionali, in particolare del quartetto d’archi, nei salotti francesi del XIX secolo si sperimentano gli effettivi strumentali più vari. Il quintetto a due violoncelli conosce un discreto successo. Boccherini non ne aveva dati numerosi esempi? Lo stesso Schubert aveva lasciato la sua prodigiosa partitura del 1828… La formazione permette al violoncello «principale» di cantare, mentre l’altro assicura il basso; ne risultano delle tessiture più dense, un lirismo e un virtuosismo accresciuti. George Onslow fu in Francia il grande rappresentante del quintetto a due violoncelli. Si ascolterà qui l'opera 75, del 1848, alla quale sarà associata una delle sei partiture del genere lasciate da Théodore Gouvy, quella del 1870, la sola pubblicata mentre lui era ancora vivo.

Quatuor Ruggieri © F. Grandidier

Xavier Phillips violoncello

Ascoltando l’ouverture di Stratonice di Méhul, nel 1801, Onslow avrebbe sentito risvegliare la sua vocazione musicale. Quando ha cominciato a comporre? Lo si ignora. L’edizione dei tre Quintetti per archi op. 1 e della Sonata per pianoforte op. 2, nel 1807, fornisce il primo riferimento affidabile. Soprattutto autodidatta, Onslow decide di fortificare la sua tecnica di scrittura con Reicha nel 1808. Già dalle prime opere, si distingue per la sua predilezione per la musica da camera, attitudine rara nella Francia del XIX secolo. Parallelamente a qualche partitura per pianoforte, scrive così delle sonate per due strumenti, trii, quartetti e quintetti per archi che denotano l’eredità del «quartetto brillante» e del classicismo viennese.

il Quatuor Ruggieri nasce dall’incontro tra musicisti accomunati da una consolidata esperienza in orchestre come Les Talens Lyriques e l’Orchestre des Champs Elysée. L’interesse per le prassi esecutive, per gli strumenti d’epoca e la ricerca di un’interpretazione quanto più vicina al contesto di cui la musica è espressione, sono fra gli elementi caratterizzanti questa appassionata formazione. Hanno recentemente inciso con il sostegno del Palazzetto Bru Zane un CD con i quartetti di Onslow. 29


sabato 9 maggio ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE VIOLINO E PIANOFORTE

giovedì 14 maggio ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE INTORNO AL PIANOFORTE

George ONSLOW Grande Sonata per violino e pianoforte in fa minore op. 15 Frédéric CHOPIN Scherzo op. 31 n. 2 in si bemolle minore Franz LISZT La lugubre gondole S134 bis LISZT / SCHUBERT «Soirées de Vienne» valse n. 6 Camille SAINT-SAËNS Havanaise op. 83 en mi majeur

George ONSLOW Trio con pianoforte in re minore op. 20 Gaston SALVAYRE Trio con pianoforte Théodore DUBOIS Promenade sentimentale

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TRIO ARCADIS Amandine Ley violino Nicolas Saint-Yves violoncello Anne-Claire Lantenois pianoforte

Nicolas Dautricourt © Nanongirl

Di origini giapponesi, Momo Kodama ha fatto tutti i suoi studi musicali al Conservatorio di Parigi, prima di perfezionarsi con i migliori maestri. Nel 1991 è stata la più giovane vincitrice del Concorso ARD di Monaco. È stata invitata a suonare con le più importanti orchestre. Il suo repertorio si estende dal periodo classico alla musica contemporanea. Premio Georges Enesco della SACEM e membro della Chamber music society Two del Lincoln center di New York, Nicolas Dautricourt si esibisce in importanti festival e con orchestre prestigiose. Suona un violino Antonio Stradivari del 1713.

Momo Kodama © momokodama.com

Nicolas Dautricourt violino Momo Kodama pianoforte

Completamente dimenticata al giorno d'oggi, la Grande Sonata per violino e pianoforte op. 15 di Onslow è associata in questo programma a opere solidamente ancorate al repertorio, nelle quali i differenti aspetti del lavoro di Onslow che fu soprannominato il «Beethoven francese» sembrano trovare eco. La versione per pianoforte e violino della Lugubre gondole ricorda così il Largo iniziale della Grande Sonata, tutta in cromatismi misteriosi. Gli ampi sviluppi eseguiti dall’opera, che mettono in primo piano il virtuosismo dei due interpreti, possono in questo essere accostati alla scrittura brillante di Chopin, di Liszt arrangiatore di Schubert e della famosa Havanaise di Saint-Saëns, pezzo fondamentale per i violinisti, a fianco della quale la Grande Sonate meriterebbe di trovare il suo posto.

Uno stesso genere strumentale, due partiture ben differenti. Questo concerto presenta esiti diversi del trio per pianoforte, violino e violoncello, in Francia tra l'inizio e la fine dell'Ottocento. Il programma: l’op. 20 di George Onslow, uno dei grandi rappresentanti del genere, ispirato probabilmente agli esempi di Schubert, Schumann e Mendelssohn; poi il Trio con pianoforte di Gaston Salvayre, che costituirà certamente per tutti una scoperta (prix de Rome nel 1872, Salvayre condusse una carriera di operista e di critico). Infine, una pièce rara, la Promenade sentimentale di Dubois, in origine duetto per violino e violoncello con accompagnamento del pianoforte, seduce per l’armonia delicata e il romanticismo velato.

Terzo premio al Concours de musique de chambre de Lyon 2013 e vincitore del Forum Musical di Normandia, il Trio Arcadis nasce nel 2001. Dopo aver ottenuto il premio di musica da camera al conservatorio di Parigi nel 2004, si esibisce in numerosi festival e stagioni concertistiche. Nel gennaio 2014 esce il loro secondo cd con il Trio op. 22 n. 4 di Gouvy, registrato al Palazzetto Bru Zane. 31


giovedì 21 maggio ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE A QUATTRO MANI

sabato 20 giugno dalle ore 18 PALAZZETTO BRU ZANE ART NIGHT

George ONSLOW Sonata per pianoforte a quattro mani in mi minore Sonata per pianoforte a quattro mani in fa minore Toccata per pianoforte Six Pièces per pianoforte

César FRANCK Prélude, Choral et Fugue Gabriel FAURÉ Thème et Variations op. 73 Gabriel DUPONT La Maison dans les dunes (estratti)

Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare insieme alle musiciste le emozioni del concerto

Hannes Minnaar pianoforte

© Palazzetto Bru Zane - ph. Michele Crosera

Lidija e Sanja Bizjak pianoforte a quattro mani

Questo concerto a quattro mani introduce l’ascoltatore nell’universo trepidante di George Onslow. Di notevole virtuosismo e d’una intensità espressiva assai marcata, tutti questi lavori testimoniano lo sviluppo precoce di un romanticismo pianistico in Francia a partire dai primi anni del XIX secolo. I due interpreti suonano sia insieme, sia uno alla volta: alle due fervide Sonate a quattro mani in mi e in fa minore segue una Toccata di irresistibile leggerezza, da ricondurre nel filone delle sue metamorfosi dell’epoca barocca, mentre i Six Pièces lasciano intendere la varietà dell’ispirazione del compositore, la cui ricca produzione per pianoforte comincia proprio ora a diventare oggetto di una riscoperta su disco e in concerto.

Ore 18

evento per bambini a partire dai 6 anni

ore 19 - 21 visite guidate

Ore 21 concerto

Ore 22

visita guidata

Lidija e Sanja Bizjak © C. Bellaïche

Dopo essersi affermate come soliste, Lidija e Sanja Bizjak si esibiscono attualmente in duo. Originarie di Belgrado, studiano al Conservatorio di Parigi. Sono ospiti di numerose scene internazionali: Sadler’s Wells Theatre, BBC Proms di Londra e si esibiscono tra l’altro con la Sinfonia Varsovia, l’Orchestre national du Capitole de Toulouse e la Hong Kong Sinfonietta. Hanno registrato recentemente per il Palazzetto Bru Zane opere di Marie Jaëll. 32

Durante il XIX secolo, due concezioni della musica strumentale si confrontarono: la musica «a programma», che si poggia su una fonte d’ispirazione esterna all’opera (La Maison dans les dunes di Dupont traspone così le emozioni e le visioni del compositore di fronte al mare); la «musica pura», che rivendica l’indipendenza del discorso sonoro. Di fatto, l’opposizione non è così netta. Se il Prélude, Choral et Fugue di Franck scorre in forme antiche e rigorose, il compositore disegna anche una traiettoria drammatica e spirituale che conduce dall’ombra verso la luce. In uno spirito simile, ogni episodio del Thème et Variations di Fauré (la sua partitura pianistica più sviluppata) può essere percepito come un «pezzo di genere».

Nato in Olanda, Hannes Minnaar debutta all’età di diciassette anni con la Netherlands Symphony Orchestra, riceve numerosi riconoscimenti internazionali tra cui nel 2010 il terzo premio al Concorso Queen Elisabeth di Bruxelles. Ha seguito masterclass con A. Brendel e tenuto concerti in molti paesi europei, oltre ad essere spesso ospite delle televisioni e delle radio olandesi. è pianista del Trio van Baerle. 33


concerti per le famiglie

altre attività

Per bambini e ragazzi e per le loro famiglie sono in programma quattro concerti la domenica pomeriggio. I concerti dureranno un'ora e vedranno la presenza di un mediatore per animare attraverso chiavi d'ascolto le esperienze sonore dei bambini. Coloro che lo desiderano, prima del concerto, potranno partecipare ad un laboratorio musicale e creativo seguito da una merenda. Un’occasione straordinaria per introdurre alla musica classica tutti i bambini dai 6 anni in su insieme alle loro famiglie. Il Palazzetto Bru Zane ha ottenuto il riconoscimento “Venezia sostenibile” per l’area Famiglie

domenica 12 ottobre 2014 ore 15.30 – 16.30

Laboratorio per bambini e famiglie nell'ambito della giornata nazionale «Famiglie al museo» Il tesoro sonoro Siete tutti invitati al palazzetto del nobil signor Zane per partire con lui in un viaggio magico alla ricerca di un tesoro di strumenti e di suoni. Video storia e atelier di costruzione del libro sonoro. A cura di BarchettaBlu Ingresso gratuito

prenotazione consigliata (posti limitati) +39 041 52 11 005 tickets@bru-zane.com

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per genitori e bambini a partire dai 6 anni

per genitori e bambini DAI 4 ai 6 anni

Prezzi adulti: 10 euro | bambini fino ai 12 anni: ingresso gratuito Info e prenotazioni tickets@bru-zane.com | +39 041 52 11 005

Prezzi adulti: 10 euro | bambini: ingresso gratuito prenotazione obbligatoria (numero di posti limitato) Info e prenotazioni tickets@bru-zane.com | +39 041 52 11 005

domenica 16 novembre 2014 ore 16.30

domenica 1 marzo 2015 ore 16.30

domenica 29 marzo 2015 ore 15.30 – 16.30

Trio Karénine musiche di Castillon, Dubois, Boulanger

Ex Novo Ensemble musiche di Saint-Saëns, Milhaud

ORE 15.00 – 16.00

ORE 15.00 – 16.00

ORE 16.00 – 16.30

ORE 16 – 16.30

domenica 25 gennaio 2015 ore 16.30

domenica 10 maggio 2015 ore 16.30

Storie sonanti Per riempirsi di emozioni, per ascoltare. Per scoprire il fascino della musica da camera che gioca con la voce di chi narra una storia, con le immagini e con le parole. Genitori e bambini insieme potranno scoprire il suono dei diversi strumenti musicali partecipando in modo attivo all'incontro con Sabina Italiano di BarchettaBlu e i musicisti dell’Ensemble Musagète. A cura di BarchettaBlu

Trio di Parma musiche di Saint-Saëns, Debussy, Alkan

Nicolas Dautricourt Momo Kodama musiche di Onslow, Chopin, Liszt, Schubert, Saint-Saëns

laboratorio di preparazione a cura di Piero Maestri merenda

ORE 15.00 – 16.00

laboratorio di preparazione a cura di Diana d’Alessio ORE 16 – 16.30

merenda

laboratorio di preparazione a cura di Diana d’Alessio merenda

ORE 15.00 – 16.00

laboratorio di preparazione a cura di Piero Maestri ORE 16 – 16.30

merenda

romantici in erba

Progetto didattico per le scuole

Il progetto didattico Romantici in erba, destinato alle scuole elementari del Veneto, mira a sensibilizzare i più piccoli alla musica classica. Incontri con i docenti e laboratori preparano all’ascolto dei concerti al Palazzetto Bru Zane, concepiti specificamente per bambini dai 6 ai 10 anni. Per ulteriori informazioni scrivere a scuole@bru-zane.com 36

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conferenze Ingresso libero info e prenotazioni tickets@bru-zane.com | +39 041 52 11 005

Mercoledì 8 OTTOBRE 2014 - ORE 18

mercoledì 5 NOVEMBRE 2014 - ORE 18

MARTEDÌ 2 DICEMBRE 2014 - ORE 18

MARTEDÌ 3 FEBBRAIO 2015 - ORE 18

Massimiliano Locanto Nazionalismo, Romanticismo e tendenze moderniste nella cultura musicale francese durante e dopo la Grande Guerra

Carla Moreni Invasioni musicali o barbariche

Fabio Morabito Musica d’altri nelle proprie mani: Pierre Baillot e l’interprete nella Parigi di primo Ottocento

Marco Stacca Primo, secondo… contorno e frutta! Funzioni drammatiche del cibo nell’operetta francese

Negli anni della Grande Guerra i sentimenti nazionalisti e la germanofobia non risparmiarono i compositori francesi. Molti scritti di Debussy di quel periodo mostrano un forte animosità nei confronti della cultura musicale tedesca. L’atteggiamento di altri musicisti fu più ambiguo, ma la propaganda nazionalista ne esacerbò le posizioni. Particolarmente moderata fu la posizione di Maurice Ravel, che si rifiutò sempre di considerare come barbarie la tradizione musicale austro-tedesca. Nondimeno, anche Ravel, conobbe una forte tendenza ad associare al passato musicale francese quelle nuove spinte antiromantiche, frutto di una mutata estetica che andava delineandosi sin dagli inizi del XX secolo.

A un anno di distanza dal debutto romano di Tosca, un nuovo titolo tratto da un dramma di Victorien Sardou va in scena a Parigi: si tratta di Les Barbares (1901) di Camille Saint-Saëns. Destinato originalmente ai grandi spazi all’aperto del teatro romano di Orange, caro alla memoria familiare e alla cultura classica di Sardou, il libretto raccontava simbolicamente prima l’attrazione e poi la vendicativa uccisione di un barbaro germanico, oppressore della civiltà latina. Il tutto ambientato a Orange, nel primo secolo a.C.: soggetto ideale per il compositore, paladino dell’identità francese, minacciata dal debordante wagnerismo.

L’immagine del musicista professionista come un «esecutore» della partitura, educato a realizzare le indicazioni scritte del compositore il più accuratamente possibile, è figlia del Romanticismo. Si basa sulla concezione per cui è il testo musicale ciò che meglio racchiude – e una volta per tutte – l’atto creativo, il genio del compositore. Recenti studi hanno dimostrato come nella Parigi dei primi dell’Ottocento la partitura musicale fosse concepita diversamente, affidando al «genio dell’esecutore» un ruolo creativo indispensabile e alla pari di quello del compositore. Come si concilia questa autonomia dell’interprete con l’esigenza di suonare i vari brani in programma secondo lo stile di ciascun compositore?

Sorta dal declino dell’opéra comique, l’operetta si pone come risposta ad un mutamento del gusto nel pubblico dell’epoca, all’alba dell’imminente rivoluzione che avrebbe aperto la via alla stagione del Secondo Impero. Il nuovo genere musicale, che amplifica un’immagine “turistica” di Parigi come ineguagliata capitale della spensieratezza, nasconde, in ragione dell’attualità dei temi trattati, un fitto sottobosco sociale e politico all’insegna di una satira pungente. Già in alcune scene dei lavori di Jacques Offenbach, il ricorso al cibo e alle bevande diventa fulcro dell’azione: solo apparentemente si appaga un bisogno di un personaggio, in realtà si approda ad una dimensione “altra”, se non perfino evasiva e allo stesso tempo allegorica.

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In occasione dell’uscita discografica dell'opera Les Barbares di Saint-Saëns

In occasione del bicentenario dell’istituzione delle serate pubbliche di musica da camera nel 1814

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visite guidate gratuite

Tutte le registrazioni delle conferenze sono disponibili per l’ascolto su bru-zane.com

MARTEDÌ 14 APRILE 2015 - ORE 18

MARTEDÌ 26 MAGGIO 2015 - ORE 18

Sandro Cappelletto Comporre dopo la «trinità classica». Biedermeier o Romantici? Questo è il problema.

Alessandro Di Profio Saltimbanchi alla corte di Francia

14.30 italiano | 15.00 francese | 15.30 inglese

"Danaides Waterhouse 1903" di J. W. Waterhouse

Ludwig Van Beethoven, Joseph Karl Stieler, 1820

In occasione dell’uscita discografica dell’opera Les Danaides di Salieri

«Delle follie, delle assurdità, delle rêveries di un genio malato... Un rumore assordante che strazia l'orecchio e non dice nulla allo spirito», così George Onslow liquida gli ultimi quartetti di Beethoven. La sua reazione è troppo violenta per poterla credere vera. Da Vienna, con l'ultima produzione di Beethoven e Schubert, giungevano in tutte le capitali europee segnali chiari sulla fine di un'epoca della storia della musica, che noi chiamiamo il «periodo classico». Non si poteva non tenerne conto, bisognava reagire. E le strade si biforcano…

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Tutti i giovedì pomeriggio (tranne il 25 dicembre 2014 e il 1° gennaio 2015)

Quella dell’opera italiana in Francia è la storia di un’eccezione: mentre in tutti i paesi d’Europa, era funzionante un teatro consacrato al repertorio italiano, la Francia, alla morte del cardinale Mazzarino, chiuse le porte agli artisti italiani. Un’arte tutta francese diventa uno strumento di potere per ribadire una supremazia politica. Pur tenendo ufficialmente fuori l’opera italiana, la Francia continuò ad intrattenere per tutto il Seicento e Settecento un rapporto di attrazione e diffidenza con musicisti d’oltralpe. Tale conferenza ricostruirà la storia di una relazione tra Francia e Italia, in materia di musica, conflittuale, ma feconda. Dopo un “prologo” sul famoso Re Sole, due saranno i sovrani più particolarmente studiati per il loro rapporto con l’opera italiana: Maria Antonietta e Napoleone.

Prenotazione obbligatoria per gruppi di oltre 10 persone Informazioni: contact@bru-zane.com |+39 041 52 11 005 La storia del Casino Zane inizia nel 1695 quando Marino Zane decide di far erigere una «piccola casa» destinata allo svago a pochi metri da Palazzo Zane, abitazione della famiglia. Per la decorazione degli interni, vengono coinvolti i più rinomati artisti dell’epoca. Sebastiano Ricci, pittore attivo in ambito europeo e amato dai patrizi veneziani per il suo raffinato gusto del Barocchetto, è l’autore dei due affreschi principali: Il Tempo che rapisce la verità, nella scalinata d’ingresso, ed Ercole tra la Gloria e la Virtù sul soffitto della sala principale; opera di Ricci anche i medaglioni a monocromo ai quattro angoli, rappresentanti le figure mitologiche simboli dei quattro elementi: Mercurio e Diana (terra), Anfitrite e Nettuno (acqua), Giunone e Pan (aria), Ercole e Giove (fuoco). La decorazione pittorica viene quindi arricchita dagli affreschi del quadraturista bolognese, Ferdinando Fochi: architetture trompe-l’œil, colonne, vasi di fiori e in particolare nel vano della scala, due statue, personificazioni della Giustizia e della Prudenza. I ricchi stucchi sono opera dell’artista ticinese Abbondio Stazio e del suo allievo Andrea Pelli. La balaustra in legno del salone principale, decorata esternamente con inserti floreali, è opera del bellunese Andrea Brustolon o di un artista della sua bottega.

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concerti NEL VENETO lunedì 13 ottobre 2014 ORE 20 SALE APOLLINEE TEATRO LA FENICE VENEZIA

domenica 26 ottobre 2014 ORE 20 SALE APOLLINEE TEATRO LA FENICE VENEZIA

Camille SAINT-SAËNS Caprice sur des airs danois et russes per flauto, oboe, clarinetto e pianoforte op. 79 Darius MILHAUD Sonata per flauto, oboe, clarinetto e pianoforte op. 47 André CAPLET Quintetto per flauto, oboe, clarinetto, fagotto e pianoforte

Claude DEBUSSY Sonata per flauto, viola e arpa Vincent d’INDY Suite en parties op. 91 per flauto, violino, viola, violoncello e arpa Théodore DUBOIS Terzettino per flauto, viola e arpa Albert ROUSSEL Serenata per flauto, violino, viola, violoncello e arpa op. 30

EX NOVO ENSEMBLE In collaborazione con Ex Novo Ensemble teatrolafenice.it

EX NOVO ENSEMBLE In collaborazione con Ex Novo Ensemble teatrolafenice.it

domenica 9 novembre 2014 ORE 16.30 Palazzo Leoni Montanari Vicenza

lunedì 9 feBbraio 2015 ORE 20.45 TEATRO COMUNALE VICENZA

giovedì 26 febbraio 2015 ORE 20.45 AUDITORIUM POLLINI PADOVA

sabato 28 marzo 2015 ORE 21 MUNICIPIO PORTOGRUARO

George ONSLOW Quintetto con pianoforte op. 70 Robert SCHUMANN Quintetto con pianoforte op. 44

Wolfang Amadeus MOZART Serenata in do minore K 388/384a Théodore GOUVY Petite Suite gauloise op. 90 Charles GOUNOD Petite Symphonie

Ludwig van BEETHOVEN La consacrazione della casa op. 124 (ouverture) George ONSLOW Caïn maudit ou la Mort d’Abel Felix MENDELSSOHN Sinfonia per archi n. 8 in re maggiore (versione per orchestra)

Jean CRAS Quintetto Gabriel PIERNÉ Variations libres et final Camille SAINT-SAËNS Fantaisie per violino e arpa op. 124 Gabriel PIERNÉ Voyage au pays du Tendre

Orchestra di Padova e del Veneto Nicholas McGegan direzione Patrick Bolleire basso

Claudio Marinone flauto Marco Bronzi violino Andrea Repetto viola Lucio Labella Danzi violoncello Alice Caradente arpa

Ensemble Musagète In collaborazione con Ensemble Musagète gallerieditalia.com

domenica 23 novembre 2014 ORE 16.30 Palazzo Leoni Montanari Vicenza

Giulio BRICCIALDI Pot-pourri fantastico sul Barbiere di Siviglia Luigi BASSI Fantasia per clarinetto e pianoforte su temi dal Rigoletto Andrea MANZOLI Quintetto per fiati Louise FARRENC Sestetto in do minore per fiati e pianoforte op. 40

Ensemble Musagète Solisti del Bayerischer Rundfunk In collaborazione con Società del Quartetto di Vicenza tcvi.it

In collaborazione con Orchestra di Padova e del Veneto amicimusicapadova.org

In collaborazione con Fondazione musicale Santa Cecilia comune.portogruaro.ve.it

Ensemble Musagète In collaborazione con Ensemble Musagète gallerieditalia.com 42

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calendario 2014-2015 SETTEMBRE Giovedì 18 ore 18 Palazzetto Bru Zane

FEBBRAIO Presentazione del festival Romanticismo tra guerra e pace

Deljavan pianoforte

p. 5

Martedì 3 ore 18 Palazzetto Bru Zane

Conferenza Primo, secondo… contorno e frutta! Funzioni drammatiche del cibo nell’operetta francese

p. 39

Sabato 27 ore 20 Kreutzer, Baillot, Jadin Palazzetto Bru Zane

Quatuor Mosaïques Vidoni violoncello

p. 6

Martedì 10 ore 20 Scuola G. S. Giovanni Evangelista

Le Ventre de Paris

p. 18

Domenica 28 ore 17 Au pays où se fait la guerre Scuola G. S. Giovanni Evangelista

Quatuor Giardini Druet mezzosoprano

p. 7

Lunedì 16 ore 20 Palazzetto Bru Zane

Fauré, Lekeu, Hahn, Kœchlin, Debussy, Duparc

Lemieux mezzosoprano Vignoles pianoforte

p. 20

Descharmes pianoforte

p. 8

Domenica 1 ore 16.30 Concerto per le famiglie Palazzetto Bru Zane

Ex Novo Ensemble

p. 36

Stavy pianoforte

p. 21

OTTOBRE

MARZO

Giovedì 2 ore 20 Palazzetto Bru Zane

Dubois, Schmitt, Vierne, Fauré, Ravel

Mercoledì 8 ore 18 Palazzetto Bru Zane Venerdì 10 ore 20 Palazzetto Bru Zane

Conferenza Nazionalismo, Romanticismo e tendenze moderniste nella cultura musicale francese durante e dopo la Grande Guerra Chaminade, Ravel, Jaëll, Debussy Bismuth pianoforte

p. 38

Sabato 7 ore 20 Montgeroult, Bonis Palazzetto Bru Zane

p. 9

Domenica 29 ore 15.30 Palazzetto Bru Zane

Concerto per le famiglie a cura di BarchettaBlu Storie sonanti

p. 37

Domenica 12 ore 15.30 Palazzetto Bru Zane

Laboratorio a cura di BarchettaBlu Il tesoro sonoro

p. 36

Martedì 31 ore 18 Palazzetto Bru Zane

Presentazione del festival George Onslow

Quatuor Ardeo

p. 23

Sabato 11 ore 20 Palazzetto Bru Zane

Onslow, Chopin, Alkan, Saint-Saëns

Bertrand violoncello Amoyel pianoforte

p. 24

Domenica 12 ore 17 Palazzetto Bru Zane

Onslow

Quatuor Diotima

p. 25

Martedì 14 ore 18 Palazzetto Bru Zane

Conferenza Comporre dopo la "trinità classica". Biedermeier o Romantici? Questo è il problema

Venerdì 17 ore 20 Magnard, Lekeu Palazzetto Bru Zane

Quatuor Ellipse

Sabato 25 ore 17 Magnard, Ravel, Pierné Palazzetto Bru Zane

Bavouzet pianoforte / p. 11 quartetto di strumenti a fiato

Martedì 28 ore 20 Palazzetto Bru Zane

Papavrami violino Guy pianoforte

Kreutzer, Hérold, Montgeroult, Beethoven

p. 10

p.12

NOVEMBRE

APRILE

p. 40

Mercoledì 5 ore 18 Conferenza Invasioni musicali o barbariche Palazzetto Bru Zane

p. 38

Martedì 21 ore 20 Onslow Palazzetto Bru Zane

Quatuor Ardeo Dubost contrabbasso

p. 26

Sabato 15 ore 17 Palazzetto Bru Zane

Dubois, Castillon, Boulanger

Trio Karénine

p. 13

Venerdì 24 ore 20 Palazzetto Bru Zane

Trio Van Baerle

p. 27

Domenica 16 ore 16.30 Palazzetto Bru Zane

Concerto per le famiglie

Trio Karénine

p. 36

Martedì 28 ore 20 Onslow, Gouvy Palazzetto Bru Zane

Quatuor Manfred Phillips violoncello

p. 28

Giovedì 27 ore 20 Palazzetto Bru Zane

Ropartz, La Presle, Vellones, Boulanger

Duo Contraste / Dubois tenore / Raës pianoforte

p. 14

Onslow

Quatuor Ruggieri

p. 29

p. 39

Sabato 9 ore 17 Palazzetto Bru Zane

Onslow, Chopin, Liszt, Schubert, Saint-Saëns

Dautricourt violino Kodama pianoforte

p. 30

Quatuor Modigliani Neuburger pianoforte

p. 15

Domenica 10 ore 16.30 Concerto per le famiglie Palazzetto Bru Zane

Dautricourt violino Kodama pianoforte

p. 36

Conferenza Musica d’altri nelle proprie mani: Pierre Baillot e l’interprete nella Parigi di primo Ottocento

Giovedì 11 ore 20 Fauré, Vierne Palazzetto Bru Zane

MAGGIO Martedì 5 ore 20 Palazzetto Bru Zane

DICEMBRE Martedì 2 ore 18 Palazzetto Bru Zane

Onslow, Saint-Saëns

GENNAIO Sabato 24 ore 17 Palazzetto Bru Zane

Saint-Saëns, Debussy, Alkan

Trio di Parma

p. 17

Giovedì 14 ore 20 Onslow, Salvayre, Dubois Palazzetto Bru Zane

Trio Arcadis

p. 31

Domenica 25 ore 16.30 Palazzetto Bru Zane

Concerto per le famiglie

Trio di Parma

p. 36

Giovedì 21 ore 20 Onslow Palazzetto Bru Zane

Lidija e Sanja Bizjak pianoforte a quattro mani

p. 32

Martedì 26 ore 18 Palazzetto Bru Zane

Conferenza Saltimbanchi alla corte di Francia

p. 40

Franck, Fauré, Dupont

p. 33

GIUGNO Sabato 21 ore 20 Palazzetto Bru Zane 44

Minnaar pianoforte

45


Il Palazzetto Bru Zane è a disposizione degli aventi diritto per le fonti iconogrfiche non individuate

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Scuola Grande San Giovanni Evangelista San Polo, 2454 vaporetto da piazzale Roma o Ferrovia n. 1 fermata Riva de Biasio o San Stae n. 2 fermata San Tomà 47


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