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AMBIENTE E TERRITORIO

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QUOTAZERO

QUOTAZERO

Spigolature alpinistiche

Matteo Graziani e Giangi Fasciolo

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In questa estate caldissima e cosi densa di avvenimenti poco allegri per gli alpinisti fra cui il noto crollo del ghiacciaio della Marmolada e di chissà quanti altri sconosciuti ai più, pubblichiamo volentieri le foto del socio Giangi Fasciolo Istruttore Nazionale di Alpinismo e Scialpinismo, esploratore ai quattro angoli della Terra, sicuramente un vero e grande appassionato di montagna in tutte le sue sfaccettature.

Si potrebbero aprire ora svariati dibattiti sul nostro andare in montagna: chi per facili vette, chi per sentieri e rifugi chi su più impegnativi itinerari alpinistici ma di certo c’è che alcuni itinerari una volta ritenuti sicuri (entro certi limiti sia chiaro, tipo il Canale del Lorousa per citare una meta nota ai nostri lettori od ancora la Tour Ronde o la normale all’Ortles) sono ora divenuti insicuri, praticabili solo per brevi periodi dell’anno o comunque sono cambiati nella loro originale essenza, non più vie di ghiaccio ma ad esempio di misto e quindi con approcci per forza di cose più complessi.

Non che non siano già accaduti episodi come quello della Marmolada e come quelli riportati da Giangi: noto e se ne è scritto, è quello della parete Nord del Gran Zebru, il Re, dove la caratteristica Schaumrolle (meringa) che si forma periodicamente crolla: la

1921

1987

prima testimonia dei primi anni ‘60 e da allora impedì la ripetizione originale della via di Diemberger; successivamente riformatasi, è ricrollata temiamo defnitivamente nel 2001.

Il nostro socio Giangi ci scrive appunto circa il Ciarforon a testimonianza di una frequentazione attenta e assidua, ecco il suo breve cammeo:

Ciao, vi allego una recente immagine del Ciarforon con la sua parete N, guardate come è cambiata dal 1921 a oggi, la via Grassi nel 1987 era un pendio di 70 gradi, uniforme, senza seracchi. Pare che oggi la facciano ancora, ravanano su rocce e misto, stando più a sinistra della originale. Nel 1999 abbiamo fatto il canale classico con un III corso della scuola (di scialpinismo, ndr) senza toccare pietre. Verso il 2010 la parte alta del canale ha cominciato ad interrompersi e ora si fa un tiro di roccia, come si vede nella foto del 2020.

Mah, era meglio prima, ciao, Giangi ■

2000

2010

2020

2022

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