IMPORT EXPORT I trimestre 2019
Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi ufficiostudi@mi.camcom.it
L’interscambio estero dell’area di Milano, Monza e Lodi registra nel primo trimestre 2019 una significativa diminuzione delle esportazioni (-1,8% su base annua). La dinamica negativa è stata condizionata dalla flessione accusata dalle aree di Monza Brianza (-12,1%) e Lodi (-5,1%), a cui si è contrapposto l’aumento limitato dell’export dell’area metropolitana milanese (+1%), insufficiente a compensare la perdita complessiva. Tra i comparti in crescita in tutti i territori, i prodotti chimici e la filiera del tessile. Per quanto riguarda i mercati di sbocco, invece, cala pesantemente l’Europa per Monza e Lodi, mentre Milano rallenta negli scambi con gli USA.
IE/N 01
IN SINTESI L’interscambio estero dell’area di Milano, Monza e Lodi registra nel primo trimestre 2019 una significativa diminuzione delle esportazioni (-1,8% su base annua). Su tale dinamica insiste la flessione registrata dalle aree di Monza Brianza (-12,1%) e Lodi (-5,1%), a cui si contrappone l’aumento limitato dell’export dell’area metropolitana milanese (+1%), insufficiente quindi a riequilibrare la perdita complessiva. Relativamente ai territori dell’area metropolitana milanese e di Monza e Brianza si osserva tra i comparti in contrazione una rilevante difficoltà per la filiera farmaceutica, in flessione in entrambi i territori (rispettivamente -3,8% a Milano e -66,8% nell’area di Monza Brianza), a cui si aggiungono le contrazioni dell’export registrate dal comparto degli apparecchi elettronici e ottici (rispettivamente -1,4% nell’area milanese e -6,1% nella provincia di Monza Brianza) e dei prodotti in metallo (rispettivamente -1,5% e -3,8%). Entrambi i settori presentano inoltre dei profili di sostenuta decrescita anche nel territorio lodigiano (rispettivamente -26% e -17,9%). Tra i comparti in crescita si segnala la positiva performance esportativa registrata dai prodotti chimici sia nel territorio milanese (+4,2%) sia nella provincia di Monza Brianza (+8,6%) sia nel comprensorio lodigiano (+3,6%). Si registra inoltre un rilevante incremento dell’export per la filiera del tessile, abbigliamento, pelli e accessori, sia nell’area metropolitana milanese (+8,7%) che nel comprensorio lodigiano (+19,2%), mentre è sostanzialmente stabile nell’area di Monza Brianza (+0,2%). Il focus sui mercati di sbocco evidenzia delle performance differenziate nei confronti dell’Europa, destinazione principale delle esportazione dei tre territori. Nel dettaglio, si osserva una dinamica di crescita delle esportazioni per il territorio milanese (+4,3%), mentre si osserva una flessione a due cifre per la provincia di Monza Brianza (-13,7%) e una cospicua decrescita per il territorio lodigiano (-4,3%). In ambito continentale, i mercati dell’Unione Europea hanno svolto un ruolo di primo piano nel trainare la performance dell’area milanese (+4,9%), mentre hanno largamente contribuito in senso negativo sulla performance esportative della provincia di Monza Brianza (-14,3%) e di Lodi (-3,9%), dove rappresentano circa il 90% dell’export totale. Per quanto concerne le aree extra-europee, si evidenzia una fase di netta flessione delle esportazioni verso gli Stati Uniti che sta interessando l’area milanese (-4%; 10,5% del totale export), mentre si conferma il trend di crescita sia per il territorio di Monza Brianza (+10,1%) che di Lodi (+38,5%). Relativamente ai mercati dell’Asia si rileva invece, pur con intensità differenti, una flessione diffusa dell’export per tutti i territori. Il dettaglio per mercato di destinazione evidenzia per l’export monzese un crollo delle piazze medio orientali (- 30,5%) e un robusto decremento dei flussi diretti in Asia Orientale (-11,7%). Tali dinamiche, con intensità differenti, si replicano anche nei confronti del territorio lodigiano. Infine, per quanto concerne l’area milanese, pur essendo evidente una visione complessivamente negativa trainata dai mercati medio orientali (-16,2%) e dell’Asia Orientale (-3,6%), si riscontrano in quest’ultima partizione territoriale delle eccezioni rappresentate dalla crescita complessiva delle Tigri asiatiche (+3,8%), contrapposte alla flessione delle esportazioni rilevata nei mercati di Cina (-9,3%) e Giappone (-15,1%).
IL QUADRO GENERALE Nel primo trimestre 2019, lo slancio dell’export registra a livello nazionale un rallentamento rispetto alla dinamica di rilevante crescita dei trimestri precedenti [tabella 1]. Il dato di sintesi delle esportazioni, pur mantenendosi ancora positivo (+2% su base annua), subisce la flessione delle regioni del Nord Ovest (-2%) e l’aumento contenuto del Nord Est (+2,4%), che si contrappone all’incremento sostenuto della dinamica delle regioni centrali (+15,1%). Relativamente alle regioni del Mezzogiorno, si è osservato un aumento contenuto delle esportazioni delle regioni continentali del Sud (+2,5%) mentre sono in rilevante flessione per le Isole (-17,6%). Focalizzando invece l’analisi all’area vasta compresa nelle province di Milano, Lodi e di Monza Brianza, la flessione rilevata (-1,8%) si colloca nel trend calante osservato nella ripartizione nord-occidentale e in Lombardia (-1,6%). Sulla dinamica complessiva insistono gli andamenti ampiamente negativi registrati nei territori di Monza Brianza (-12,1%) e di Lodi (-5,1%), mentre la dinamica si è palesata in aumento nell’area metropolitana milanese (+1%) [grafico 1]. AREA GEOGRAFICA
I TRIMESTRE 2019 (provvisorio)
TABELLA 1 Interscambio estero per area geografica (I trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi,Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat
VARIAZIONE % 2019/2018
Import
Export
Milano
17.705.090.634
10.728.507.653
1,7
1,0
Lodi
1.488.087.670
726.736.697
5,2
-5,1
Monza
2.026.253.032
2.325.430.721
0,5
-12,1
Import
Export
Area Mi-Lo-Mb
21.219.431.336
13.780.675.071
1,8
-1,8
Lombardia
33.904.817.643
30.880.958.861
0,1
-1,6
Nord-Ovest
44.649.580.891
44.237.438.956
-0,1
-2,0
Nord-Est
26.282.615.353
37.493.362.422
4,1
2,4
Centro
18.337.541.930
20.548.835.026
4,7
15,1
Sud
7.654.481.533
8.259.052.270
2,7
2,5
Isole Diverse o non specificate Italia
5.003.721.504
3.132.522.673
-12,0
-17,6
4.668.312.603
1.067.046.368
8,1
5,9
106.596.253.814
114.738.257.715
1,6
2,0
Dal lato delle importazioni, la dinamica della domanda nazionale ha registrato una significativa decelerazione (+1,6%) ascrivibile alla diminuzione delle regioni del Nord Ovest (-0,1%), le più incidenti sulla struttura nazionale dell’import. In senso opposto si sono collocate le regioni del Nord Est e del Centro, che hanno pertanto registrato un cospicuo incremento dei flussi importativi (rispettivamente +4,1% e +4,7%), mentre la dinamica si è mostrata in contenuto aumento nel Sud (+2,7%) e in flessione nelle Isole (-12,7%). 48 44 40 36 32 28 24 20 16 12 8 4 0 -4 -8 -12 -16 -20
GRAFICO 1 Esportazioni delle province di Milano, Monza Brianza e Lodi (anni 2012-2019, variazioni tendenziali trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat
I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
Milano
Lodi
Monza
2019
Riguardo all’area di Milano, Monza Brianza e Lodi [grafico 2], l’incremento rilevato (+1,8%) ha palesato una dinamica superiore al contesto regionale (+0,1%) e di poco superiore al dato nazionale. Sia Lodi che Milano hanno continuato a esercitare una funzione attrattiva per le importazioni (rispettivamente +5,1% e +1,7%), mentre l’area di Monza Brianza ha evidenziato un trend di lieve incremento (+0,5%). 40 36 32 28 24 20 16 12 8 4 0 -4 -8 -12 -16 -20
GRAFICO 2 Importazioni delle province di Milano, Monza Brianza e Lodi (anni 2012-2019, variaizoni tendenziali trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat
I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
II III IV I
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
Milano
Lodi
Monza
2019
IE/MILANO
La dinamica dell’interscambio milanese
I SETTORI L’aumento limitato dell’export rilevato nel primo trimestre 2019 deriva da andamenti differenziati da parte dei settori manifatturieri più incidenti sulla struttura delle esportazioni milanesi [tabella 2]. La dinamica trimestrale ha registrato pertanto una significativa espansione per le esportazioni del comparto dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+8,7%) a cui si sono aggiunti gli incrementi rilevati nell’ambito dei prodotti chimici (+4,2%) e dei macchinari (+3,2%). A tali trend espansivi si sono associati gli incrementi rilevati nei settori afferenti i mezzi di trasporto (+3,3%), la gomma e le materie plastiche (+2,5%) e gli apparecchi elettrici (+1,3%). A tali performance positive si è contrapposta la significativa flessione delle esportazioni dell’industria alimentare, delle bevande e del tabacco (-27,6%) a cui si è associata la contrazione registrata nella filiera dei prodotti farmaceutici (-3,8%) e in misura più limitata nei comparti dei prodotti in metallo (-1,5%), elettronici e ottici (-1,4%). Relativamente ai flussi importativi si è osservato un aumento della domanda per le merceologie di prodotto afferenti ai settori dei mezzi di trasporto (+7,4%), dei prodotti in metallo (+4,7%), della farmaceutica (+2,9%) e dei macchinari (+1,1%), mentre si è registrata una rilevante flessione per i comparti dell’elettronica (-3,2%), dei prodotti alimentari e delle bevande (-2,7%) oltre ai prodotti chimici (-0,9%). I TRIMESTRE 2019
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2019/2018
SETTORE Import
Export
Import
Agricoltura, silvicoltura e pesca
331.178.662
51.423.994
6,6
Export 4,6
Estrazione minerali
74.122.958
8.317.600
103,2
-63,6 -27,6
Alimentari, bevande e tabacco
672.524.438
366.652.781
-2,7
Tessili, abbigliamento, pelli e accessori
1.259.790.163
1.866.563.324
-0,3
8,7
Legno e prodotti in legno, carta e stampa
203.756.876
141.756.616
-0,2
-6,1 -51,7
Coke e prodotti petroliferi
77.802.764
56.558.684
-45,1
Sostanze e prodotti chimici
2.113.723.152
1.331.920.157
-0,9
4,2
Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici
1.681.881.493
1.156.055.152
2,9
-3,8
Gomma e materie plastiche
557.496.027
453.445.342
-0,6
2,5
Metalli di base e prodotti in metallo
1.326.539.920
780.814.504
4,7
-1,5
Computer, apparecchi elettronici e ottici
-1,4
2.974.657.689
628.096.609
-3,2
Apparecchi elettrici
1.308.521.107
787.888.102
-0,1
1,3
Macchinari e apparecchi
1.697.767.442
1.859.981.465
1,1
3,2
Mezzi di trasporto
2.230.099.543
398.464.697
7,4
3,3
Altre attività manifatturiere
1.002.607.962
477.197.196
18,6
0,6
Attività di trattamento rifiuti e risanamento
46.360.310
45.453.424
-27,0
-10,9
Attività servizi informazione
82.005.896
48.860.515
-8,4
9,6
Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi
88.931
331.626
-37,2
64,6
17.580.906
17.386.893
68,0
-19,5
0
0
-
-
Merci non specificate
46.584.395
251.338.972
186,7
67,2
17.705.090.634
10.728.507.653
1,7
1,0
Totale settori
LE AREE GEOECONOMICHE Le direttrici geografiche dell’export milanese evidenziano che nel primo trimestre 2019 la crescita è stata sostenuta dai mercati europei, stimolati in particolare dalle economie dell’Unione Europea e in misura più limitata dai mercati esterni al perimetro comunitario(Tabella 3). Tale trend ha compensato la flessione delle esportazioni verso le aree extraeuropee e dell’Asia in particolare. Il focus geografico trimestrale evidenzia pertanto una dinamica sostenuta nei confronti del continente europeo (+4,3%) supportata dalla rilevante espansione registrata nei mercati continentali inclusi nello spazio comune (+4,9%) e dall’aumento più limitato conseguito nei confronti dei partner esterni all’Unione Europea (+2,7%). In particolare, le esportazioni
TABELLA 2 Interscambio estero della provincia di Milano per settori merceologici (I trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat
verso le piazze europee non comunitarie hanno evidenziato un ritmo incrementale più sostenuto nei confronti della Russia (+6,8%) e più limitato verso la Svizzera (+2,3%), mentre si è osservato una flessione di rilevante entità nei confronti della Turchia (-20,6%). I TRIMESTRE 2019
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2019/2018
AREA GEOGRAFICA Import
Export
Import
Export
13.440.516.078
6.026.564.805
-1,7
4,3
Unione Europea 28
12.186.874.556
4.380.307.598
-1,9
4,9
Uem 19
10.421.433.829
3.147.862.835
-1,7
4,0
Paesi europei non UE
1.253.641.522
1.646.257.207
0,6
2,7
Svizzera
649.633.394
924.667.728
-0,3
2,3
Turchia
285.837.644
219.740.383
-9,5
-20,6
Russia
248.574.766
260.647.506
80,7
6,8
AMERICA
729.592.545
1.591.460.173
2,8
-1,9
Nord America
531.828.760
1.258.141.971
3,2
-1,1
Stati Uniti
513.535.973
1.121.131.226
4,1
-4,0
Centro-Sud America
197.763.785
333.318.202
1,8
-5,1
Brasile
54.157.746
102.350.437
-1,2
-11,7
3.321.011.019
2.482.086.768
19,4
-5,2
94.373.497
597.806.300
-10,9
-16,2
EUROPA
ASIA Medio Oriente Asia Centrale
244.700.055
247.312.914
-7,3
20,5
India
199.608.080
166.468.030
-3,5
18,3
Asia Orientale
2.981.937.467
1.636.967.554
23,7
-3,6
Cina
1.592.685.465
484.242.380
7,6
-9,3
Giappone
218.274.291
308.324.488
5,3
-15,1
Nies
514.867.331
649.795.736
18,9
3,8
Singapore
26.738.520
68.553.528
55,2
6,6
380.670.778
244.622.840
30,0
0,8
93.252.662
45.352.802
-12,0
-9,1
14.205.371
291.266.566
-16,0
8,3
198.677.152
423.488.543
-14,6
-0,2
Corea del Sud Taiwan Hong Kong AFRICA OCEANIA
15.293.840
204.907.364
14,9
12,6
MONDO
17.705.090.634
10.728.507.653
1,7
1,0
Relativamente ai mercati extra-europei [tabella 3], la flessione delle esportazioni verso gli Stati Uniti (-4%) ha contribuito in misura rilevante a deprimere complessivamente i mercati americani di sbocco (-1,9%), sui quali ha insistito anche la rilevante contrazione dell’export verso l’America Latina (-5,1%) trainata in particolare dalla flessione del Brasile (-11,7%). Per quanto concerne i mercati del continente asiatico, il primo trimestre 2019 ha registrato un sensibile decremento dell’export (-5,2%) ascrivibile in misura maggiore alle flessioni di rilevanti dimensioni riscontrate nei mercati del Medio Oriente (-16,2%) e dell’Asia Orientale (-3,6%), rispettivamente il secondo e il primo mercato in valore nel continente per l’area milanese. In particolare, nelle piazze dell’estremo oriente asiatico si è rilevata una contrazione della dinamica sulla quale hanno influito le cospicue flessioni dell’export diretto in Giappone (-15,1%) e Cina (-9,3%). In senso opposto si sono mossi i mercati delle Tigri asiatiche (+3,8%) trainati dalla crescita delle esportazioni dirette alla zona speciale cinese di Hong Kong (+8,3%), mentre la dinamica si è palesata più contenuta verso la Corea del Sud (+0,9%). Tra le piazze minori si è registrata una significativa contrazione verso Taiwan (-9,1%) e una progressione sostenuta dell’export verso Singapore (+6,6%). Nei confronti dei mercati di approvvigionamento, la dinamica delle importazioni registra una contrazione per i prodotti di matrice europea (-1,7%) e di origine comunitaria in particolare (-1,9%). Relativamente ai flussi importativi di provenienza extra europea, si è osservata una rilevante progressione degli acquisti di matrice asiatica (+19,4%) ascrivibile alla crescita della domanda delle produzioni provenienti dalle economie dell’Asia Orientale (+23,7%), mentre è più contenuto l’aumento delle importazioni provenienti dagli Stati Uniti (+4,1%).
TABELLA 3 Interscambio estero della provincia di Milano per area geoeconomica (I trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat
Il focus sui mercati dell’Unione Europea mostra una crescita diffusa tra i partner di riferimento dell’area milanese [tabella 4]. Le dinamiche osservate hanno pertanto palesato in ambito comunitario una rilevante crescita delle esportazioni dirette in Germania (+6,8%) e Francia (+3,9%), collocando tale mercato al primo posto nella graduatoria dei mercati comunitari su scala trimestrale. La ripresa dell’export verso il Regno Unito (+16,3%) costituisce un segno positivo che segue dopo una fase negativa influenza dall’effetto Brexit, consentendo al mercato britannico di recuperare parzialmente la posizione persa in graduatoria a vantaggio della Spagna che, in valore assoluto, è ancora il terzo partner di riferimento dell’export milanese verso l’Unione Europea nonostante la battuta d’arresto del primo trimestre 2019 (-2,1%). Tra i mercati comunitari più dinamici e rilevanti per l’export milanese, si registra un incremento significativo nei confronti della Polonia (+7,8%), dell’Austria (+6,2%) e in misura più limitata verso Romania (+2,2%) e Olanda (+1,1%). I TRIMESTRE 2019
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2019/2018
PAESE Import
Export
Import
Export
Francia
1.981.709.611
875.363.961
-0,5
3,9
Paesi Bassi
1.997.359.966
226.548.423
10,2
1,1
Germania
3.733.143.980
867.950.186
-3,2
6,8
Regno Unito
481.809.056
365.770.888
-13,5
16,3
Irlanda
217.851.368
32.237.826
11,4
24,7
Danimarca
129.936.676
68.027.187
-9,9
26,6
Grecia
95.404.670
106.086.748
-17,7
18,0
Portogallo
60.106.085
79.220.458
13,6
-0,8
Spagna
800.084.300
408.920.680
7,9
-2,1
Belgio
837.491.072
153.625.602
15,3
-2,1
Lussemburgo
94.378.812
18.798.487
156,5
57,8
Svezia
181.658.630
62.616.981
5,8
-2,9
Finlandia
47.599.334
32.277.793
-0,5
-11,1
Austria
195.907.804
129.235.375
-15,2
6,2
Malta
6.565.473
27.566.089
-24,4
4,7
Estonia
2.946.391
6.980.816
-10,3
-16,5
Lettonia
2.547.971
7.999.879
-34,6
6,5
Lituania
10.702.292
12.971.307
4,2
10,1
Polonia
296.652.740
216.663.107
2,7
7,8
Repubblica Ceca
344.451.644
110.186.819
4,3
-4,2
Slovacchia
277.149.955
57.418.105
-59,9
8,3
Ungheria
209.913.517
76.757.721
0,5
-5,6
Romania
75.537.093
124.344.513
0,8
2,3
Bulgaria
27.856.090
41.638.365
-22,2
14,8
Slovenia
58.968.519
76.692.343
-13,4
-15,7
Croazia
17.123.020
48.770.402
5,2
37,1
Cipro
1.516.226
27.968.757
-14,5
151,9
502.261
117.668.780
3641,0
-4,1
12.186.874.556
4.380.307.598
-1,9
4,9
Paesi non specificati Totale UE 28
TABELLA 4 Interscambio estero della provincia di Milano per Paese dell’Unione Europea (I trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat
IE/MONZA BRIANZA
La dinamica dell’interscambio brianzolo
I SETTORI Nella tabella 5 osserviamo lo spaccato per settori dei flussi commerciali della provincia di Monza e Brianza. La variazione dell’export è complessivamente negativa (-12,1%), effetto in buona parte della flessione della farmaceutica, oggetto di fluttuazioni di entità rilevante negli scorsi trimestri e ridottasi di circa due terzi rispetto a inizio 2018 (-66,8%, circa 260 milioni di euro in meno). La dinamica negativa coinvolge tuttavia anche altri comparti rilevanti, in primo luogo i prodotti in metallo e i macchinari, che valgono circa 800 milioni di euro di export nel trimestre — si tratta di oltre un terzo (34,4%) delle esportazioni provinciali nel trimestre. Per entrambe le merceologie si segnala un calo, pari all’8,6% per i macchinari e al 3,8% per i prodotti in metallo. Tendenza opposta per il comparto della chimica, che vale circa 343 milioni di export nel primo trimestre 2019 e cresce su base annua dell’8,6%, in linea con la crescita sostenuta degli scorsi trimestri; più contenuta la dinamica espansiva del comparto affine della gomma-plastica (+1,2%). Variazione quasi nulla (+0,2%) per l’export dei prodotti di abbigliamento, in negativo infine gran parte dei comparti rimanenti. La categoria residuale delle altre attività manifatturiere segnala una flessione del 2,6%, risultato del calo registrato dal comparto dei mobili (-3,1%); segno positivo invece per l’export dei prodotti in legno (+12,1%). L’elettronica rimane un comparto rilevante per l’export brianzolo (vale quasi 240 milioni di euro nel trimestre, il 10,3% del totale) nonostante sia tra quelli in calo (-6,1%). Da ultimo si segnalano variazioni negative di rilevante entità in termini percentuali per due comparti minori in termini di volumi di scambi: si tratta degli apparecchi elettrici (-13,9%) e dei mezzi di trasporto (-15,1%). I TRIMESTRE 2019
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2019/2018
SETTORE
Export
Import
Export
Import
Agricoltura, silvicoltura e pesca
10.360.208
2.224.531
9,4
-22,1
Estrazione minerali
2.359.293
696.530
71,3
-21,8
Alimentari, bevande e tabacco
91.288.616
33.078.689
-15,2
-3,6
Tessili, abbigliamento, pelli e accessori
121.241.848
120.123.300
12,3
0,2
Legno e prodotti in legno, carta e stampa
69.513.763
54.095.948
11,9
12,1
948.906
73.939
12,9
6,2
Sostanze e prodotti chimici
327.636.345
343.655.381
5,3
8,6
Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici
173.261.574
128.622.128
-1,8
-66,8
Coke e prodotti petroliferi
Gomma e materie plastiche
98.048.315
182.433.637
-5,0
1,2
Metalli di base e prodotti in metallo
323.981.570
440.870.885
8,5
-3,8
Computer, apparecchi elettronici e ottici
240.300.096
239.268.658
-3,5
-6,1
Apparecchi elettrici
143.183.587
92.753.519
7,2
-13,9
Macchinari e apparecchi
239.479.859
358.672.830
-7,3
-8,6
Mezzi di trasporto
49.295.749
62.312.504
4,5
-15,1
Altre attività manifatturiere
101.808.445
214.529.185
-15,4
-2,6
Energia elettr., gas, vapore e aria condizionata
0
0
-
-
Attività di trattamento rifiuti e risanamento
14.235.535
22.774.515
-3,9
14,9
Attività servizi informazione
1.701.324
7.701.136
-22,4
1,6
Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi
754.627
6.055.370
-38,8
-5,3
390.867
301.813
17,0
50,5
Merci non specificate TOTALE
0
0
-
-
16.462.505
15.186.223
64,6
10,3
2.026.253.032
2.325.430.721
0,5
-12,1
Passando a osservare l’import, nel complesso si osserva una crescita dei flussi di merci in ingresso in provincia di lieve entità (+0,5%). Il comparto della chimica si conferma il più rilevante per valore delle merci importate dalle imprese brianzole con circa 327 milioni di euro, in crescita annua del 5,3%. Seguono a breve distanza i prodotti in metallo (323 milioni di euro), comparto che a sua volta registra una importante espansione (+8,5%). In termini di intensità di crescita si segnalano forti espansioni per i flussi di prodotti di abbigliamento (+12,3%), degli apparecchi elet-
TABELLA 5 Interscambio estero della provincia di Monza Brianza per settori merceologici (I trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat
trici (13,3%) e della categoria residuale delle altre attività manifatturiere (+24,5%). In crescita anche le importazioni di prodotti tessili e abbigliamento (+12,3%) e di prodotti in legno (+11,9%). Osserviamo variazioni negative per i rimanenti comparti, tra i quali segnaliamo in primo luogo i macchinari (-7,3%) e i prodotti di elettronica (-3,5%). Flessioni piuttosto rilevanti in termini percentuali riguardano il comparto alimentare (-15,2%) e la categoria residuale delle altre attività manifatturiere (-15,4%); in calo seppure molto più contenuto anche gli approvvigionamenti di merci del comparto farmaceutico (-1,8%).
LE AREE GEOECONOMICHE La scomposizione dell’export della Brianza del primo trimestre 2019 per continente mette in luce dinamiche tra loro differenti; la dinamica negativa coinvolge l’Europa, dovuta in particolare alla quasi scomparsa dei flussi di prodotti farmaceutici indirizzati in Irlanda, ma non risparmia nemmeno i Paesi asiatici [tabella 6]. L’Europa nel suo complesso incide per poco più dei due terzi (69,1%) dell’export della Brianza nel primo trimestre 2019; in particolare il 57,5% delle esportazioni è diretto a Paesi dell’Unione Europea, il restante 11,6% a Paesi europei extra-comunitari. La dinamica negativa del 13,7% (-14,3% per i Paesi UE, -20,7% per la sola Eurozona) è frutto in gran parte del calo dei flussi diretti in Irlanda, tuttavia si segnala un arretramento di entità cospicua (-10,9%) anche per l’export diretto a Paesi europei non UE. Il calo dei flussi non risparmia nessuno dei tre Paesi evidenziati in tabella: si segnala infatti una dinamica negativa del -15,3% per la vicina Svizzera e ancor più sensibile per la Turchia (-26,6%), mentre risulta relativamente meno intenso il calo della Russia (-9,6%). Scendendo nel dettaglio dei mercati dell’Unione Europea [tabella 7] si osservano incrementi annui di entità piuttosto rilevante per vari mercati, accompagnati però da una flessione che riguarda i due più importanti. La Germania si mantiene il primo partner commerciale delle imprese brianzole, con circa 373 milioni di euro di merci in calo annuo del 2,6%. Al secondo posto la Francia, circa 233 milioni, a sua volta in diminuzione rispetto al 2018 (-3%). Una dinamica del tutto opposta riguarda i Paesi che seguono in graduatoria: si osserva infatti una crescita estremamente robusta per quanto riguarda Spagna (+14,8%), Regno Unito (+21,5%) e Paesi Bassi (+12%). In crescita i maggiori mercati dell’Est Europa, quali Ungheria (+13,4%), Romania (+10%) e Repubblica Ceca (+3%), con l’eccezione però del più importante che è la Polonia (-3,7%). Crescita molto robusta anche per Svezia (+75,6%) e Portogallo (+23,3%). Tra i mercati che subiscono un calo, in moderata flessione l’export diretto in Belgio (-7,5%) e Austria (-5%). Spostandoci al di fuori dell’Europa, la dinamica delle esportazioni verso i Paesi del continente americano è estremamente positiva (+8,1%). La crescita beneficia di una buona performance di entrambe le macro-aree del continente: si osserva in particolare un incremento del 9,1% nei confronti dell’America settentrionale (+10,1% per gli Stati Uniti) e un dato più contenuto ma ugualmente positivo (+5,4%) per l’America centro-meridionale, con una crescita rilevante del Brasile (+13,6%). L’Asia denuncia una diminuzione delle esportazioni piuttosto rilevante (-16,9%), pur continuando a rappresentare una discreta quota dell’export brianzolo, pari al 17,% e a poco più di 400 milioni di euro in valori assoluti. In termini percentuali si riduce di quasi un terzo (-30,5%) l’export diretto in Medio Oriente; più importanti per volumi i mercati dell’Asia orientale, nei confronti dei quali si segnala una diminuzione dell’11,7%; dinamica del tutto analoga a quella dell’Asia centrale (-11,4%), condizionata dalla performance negativa dell’India (-12,6%). Tra i maggiori Paesi del continente, la Cina — il singolo mercato asiatico più importante — contribuisce alla performance negativa delle esportazioni con un calo del 17,3%, compensato in parte dal robusto incremento registrato dal territorio di Hong Kong (+22,6%). Cresce a velocità analoga la Corea del Sud (+19,7%), mentre diminuisce l’export diretto verso le altre due Tigri asiatiche, Singapore (-14,7%) e soprattutto Taiwan (-49,5%).
I TRIMESTRE 2019
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2019/2018
AREA GEOGRAFICA Import
Export
Import
Export
1.450.983.007
1.607.976.539
2,3
-13,7
1.152.140.640
1.337.479.027
-5,6
-14,3
Uem 19
930.114.807
1.002.883.651
-7,5
-20,7
Paesi europei non UE
298.842.367
270.497.512
50,7
-10,9
Svizzera
236.421.159
153.819.346
46,1
-15,3
Turchia
44.874.660
40.756.442
115,8
-26,6
EUROPA Unione Europea 28
Russia
9.409.392
32.390.521
13,4
-9,6
109.169.925
226.476.556
-5,4
8,1
Nord America
101.474.152
165.625.450
-2,6
9,1
Stati Uniti
94.501.746
147.265.689
-3,6
10,1
Centro-Sud America
7.695.773
60.851.106
-31,1
5,4
Brasile
1.982.043
21.928.280
-39,1
13,6
AMERICA
455.992.954
406.111.643
-3,3
-16,9
Medio Oriente
10.278.245
94.006.754
32,8
-30,5
Asia Centrale
24.335.140
32.726.329
-40,7
-11,4
India
19.535.722
21.189.881
-43,4
-12,6
Asia Orientale
421.379.569
279.378.560
-0,3
-11,7
Cina
214.840.929
58.761.175
-1,8
-17,3 -10,3
ASIA
Giappone
43.766.201
18.132.259
23,4
Nies
95.760.891
126.291.155
-14,9
-9,1
Singapore
29.233.465
62.647.555
35,0
-14,7
Corea del Sud
24.152.749
32.422.809
20,9
19,7
Taiwan
41.136.566
11.119.456
-40,4
-49,5 22,6
Hong Kong
1.238.111
20.101.335
-33,2
AFRICA
9.026.841
71.130.658
-9,6
7,4
OCEANIA
1.080.305
13.735.325
12,0
-15,3
MONDO
2.026.253.032
2.325.430.721
0,5
-12,1
Riguardo agli approvvigionamenti di merci dall’estero, nel trimestre in esame si osserva un lieve incremento delle importazioni dal continente europeo, sufficiente a compensare le diminuzioni registrate nei confronti di Asia e America. Nello speciico, l’import dal Vecchio Continenente cresce rispetto al primo trimestre 2018 del 2,3%. Gran parte di questi flussi proviene da Paesi UE (il 56,9% del totale), i quali tuttavia risultano in calo (-5,6%); la crescita è imputabile dunque ai Paesi europei extra-UE (+50,7%). I mercati di approvvigionamento europei più importanti sono tutti in calo, in primo luogo Germania (-3,9%) e Francia (-4,5%), ma ancora più consistenti in termini percentuali risultano le flessioni di Belgio (-34,5%) e Paesi Bassi (-13,5%). Tra i Paesi europei non UE appare più che raddoppiato l’import dalla Turchia, ed è in crescita anche la Svizzera (+46,1%). Al di fuori dell’Europa, si interrompe la dinamica di crescita per gli approvvigionamenti di merci dall’Asia (-3,3%); in diminuzione anche l’import dall’America (-5,4%). La Cina si conferma uno dei fornitori principali di merci della Brianza, nonostante su base annua le importazioni siano in calo (-1,8%).
TABELLA 6 Interscambio estero della provincia di Monza Brianza per area geoeconomica (I trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat
I TRIMESTRE 2019
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2019/2018
PAESE Import
Export
Import
Export
Francia
173.302.709
233.057.572
-4,5
-3,0
Paesi Bassi
101.359.290
66.646.616
-13,5
12,0
Germania
380.522.195
373.096.139
-3,9
-2,6
Regno Unito
42.651.520
109.533.554
-28,1
21,5
Irlanda
6.645.145
3.937.413
8,0
-98,5
Danimarca
7.493.111
12.770.155
-15,3
-8,9
Grecia
11.876.054
16.909.500
-32,6
-9,8
Portogallo
6.268.785
23.262.540
22,0
23,3
Spagna
82.919.723
118.819.717
20,3
14,8
Belgio
86.672.306
46.829.661
-34,5
-7,5
1.718.862
4.868.392
-24,7
72,0
33.798.894
36.968.805
41,0
75,6
4.700.471
12.497.581
-8,0
-12,6
Lussemburgo Svezia Finlandia Austria
39.976.065
42.863.160
8,0
-5,0
2.467.526
20.629.006
26,0
-6,7
Estonia
714.038
2.349.666
-23,5
18,8
Lettonia
389.520
2.532.382
-22,7
32,1
Lituania
2.869.174
4.707.585
19,2
30,7
Polonia
54.631.514
63.828.178
1,0
-3,7
Repubblica Ceca
33.828.605
33.514.244
34,1
3,0
Slovacchia
11.052.869
14.595.323
-35,0
-18,0
Ungheria
25.695.668
29.862.585
26,8
13,4
Romania
14.933.030
28.780.015
7,2
10,0
Malta
Bulgaria
5.115.736
6.988.726
38,3
-3,9
Slovenia
16.499.685
13.046.604
18,0
15,8
Croazia
3.876.217
11.935.240
-12,6
12,5
160.390
2.234.794
42,3
-11,3
Cipro Paesi non specificati Totale UE 28
1.538
413.874
0,0
-51,2
1.152.140.640
1.337.479.027
-5,6
-14,3
TABELLA 7 Interscambio estero della provincia di Monza Brianza per Paese dell’Unione Europea (I trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat
IE/LODI
La dinamica dell’interscambio lodigiano
I SETTORI Nel primo trimestre 2019 l’export della provincia di Lodi registra un calo su base annua del 5,1%: in cifre sono circa 39 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2018 [tabella 8]. Gran parte di questa variazione si deve al comparto dell’elettronica, che nel trimestre in esame fa segnare una variazione piuttosto significativa sia in termini percentuali (-26%) che di valori assoluti (-67 milioni di euro); il comparto rimane in ogni caso il più importante per l’export del lodigiano, con 192 milioni di euro esportati, il 26,4% del totale. Al secondo e terzo posto per valore delle merci esportate troviamo chimica (135 milioni) e alimentare (96 milioni), per i quali si osserva una dinamica di crescita del 3% per la chimica che arriva fino al +11,7% per l’alimentare. Robusta crescita in termini percentuali per i macchinari (+17,9%), l’abbigliamento (+19,2%), i mezzi di trasporto (+15,4%) e la farmaceutica (+67,5%). Per contro troviamo in calo, oltre all’elettronica già citata, solamente gli apparecchi elettrici (-4,2%) e i prodotti in metallo (-17,9%). Riguardo le importazioni la dinamica è di segno positivo (+5,2%), con una combinazione di trend divergenti tra i maggiori comparti. In particolare è nuovamente l’elettronica (circa 330 milioni di euro il valore delle merci importate) a evidenziare una riduzione dei flussi (-3,1%). La farmaceutica è il primo comparto per valore dei flussi di importazione, con oltre 390 milioni di euro nel trimestre, peraltro uno di quelli maggiormente in crescita (+13%). Incrementi molto significativi interessano anche il comparto alimentare (+13,3% con oltre 240 milioni di euro in cifre), la chimica (+6,8%) e i macchinari (+15,3%). Alcuni comparti meno rilevanti denunciano una flessione, tra cui segnaliamo in particolare i prodotti in metallo (-3,6%) e la gomma-plastica (-5,9%). I TRIMESTRE 2019
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2019/2018
SETTORE Import
Export
Import
Export
Agricoltura, silvicoltura e pesca
8.519.657
495.461
-7,0
48,5
Estrazione minerali
3.646.406
501.139
-8,3
78,4
241.946.069
96.199.680
13,3
11,7
44.859.316
20.794.112
-15,7
19,2 16,8
Alimentari, bevande e tabacco Tessili, abbigliamento, pelli e accessori Legno e prodotti in legno, carta e stampa
11.153.964
1.578.464
16,2
Coke e prodotti petroliferi
10.218.259
5.285.249
-2,7
2,1
Sostanze e prodotti chimici
176.948.585
135.485.962
6,8
3,0
Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici
391.960.201
14.529.385
13,0
67,5
Gomma e materie plastiche
61.036.028
46.736.753
-5,9
3,1
Metalli di base e prodotti in metallo
64.295.068
24.946.437
-3,6
-17,9
Computer, apparecchi elettronici e ottici
330.735.731
192.030.893
-3,1
-26,0
Apparecchi elettrici
22.218.315
84.165.930
0,4
-4,2
Macchinari e apparecchi
92.686.731
78.616.095
15,3
17,9
Mezzi di trasporto
4.989.444
14.821.913
42,7
15,4
Altre attività manifatturiere
17.665.264
4.552.220
-3,2
-23,9
0
0
-
-
Attività di trattamento rifiuti e risanamento
279.771
2.779.487
-23,8
-14,6
Attività servizi informazione
341.036
401.508
-50,1
-53,0
263
0
-
-100,0
44.992
86.829
0,3
2530,4
Energia elettr., gas, vapore e aria condizionata
Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi Merci non specificate TOTALE
0
0
-
-
4.542.570
2.729.180
15,8
11,9
1.488.087.670
726.736.697
5,2
-5,1
TABELLA 8 Interscambio estero della provincia di Lodi per settori merceologici (I trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat
LE AREE GEOECONOMICHE Nel primo trimestre del 2019 si conferma la grande rilevanza che ha l’Europa per l’export delle imprese manifatturiere del lodigiano: oltre il 90% infatti è diretto a Paesi europei; tali flussi sono però in flessione su base annua del -4,3%. Fuori dall’Europa si segnala una crescita di discreta entità per il continente americano (+3,7%) mentre diminuisce marcatamente (-21,7%) l’export indirizzato in Asia [tabella 9]. Per quanto riguarda l’Europa, la quasi totalità delle merci lodigiane è diretta a Paesi facenti parte dell’Unione Europea e in particolare dell’Eurozona (72,8% del totale); la dinamica registra però nel complesso una flessione, che risulta del 3,9% per i Paesi UE e del 6,7% per la sola Eurozona. Si osserva peraltro una dinamica negativa anche per i Paesi europei non facenti parte dell’Unione Europea (-16,3%), particolarmente accentuata per Russia e Turchia, entrambe calate di circa un terzo. Al di fuori dell’Europa il calo dell’export lodigiano diretto in Asia (-21,7%) coinvolge tutte le macro-aree del continente, dal -12,4% dei Paesi dell’Asia centrale al -13,4% dell’Asia orientale, fino al più significativo -34,7% del Medio Oriente. Osserviamo una forte flessione per i mercati cinese (-13,4%) e soprattutto giapponese (-47,6%), mentre si segnala una dinamica di crescita importante verso il territorio cinese di Hong Kong (+17,1%). India (+12,1%) e Corea del Sud (+16,7%) sono altri due mercati asiatici in forte espansione in termini percentuali: tuttavia rimangono poco rilevanti per valori assoluti (2,1 milioni di euro il primo e 2,4 milioni il secondo). Positiva, come si è detto, la dinamica dell’export diretto verso il continente americano (+3,7%): tale dato nasconde la forte crescita della parte settentrionale del continente, in particolare gli Stati Uniti (+38,5%), contrapposta alla forte contrazione che coinvolge i Paesi della parte centro-meridionale (-38%). I TRIMESTRE 2019
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2019/2018
AREA GEOGRAFICA Import
Export
Import
Export
EUROPA
1.126.021.506
665.307.858
9,3
-4,3
Unione Europea 28
1.114.690.004
647.743.870
9,1
-3,9
930.917.216
528.941.873
7,4
-6,7
Paesi europei non UE
11.331.502
17.563.988
24,1
-16,3
Svizzera
8.028.800
5.864.531
29,6
-4,4
Turchia
2.483.211
4.738.667
97,6
-33,8 -35,8
Uem 19
Russia
196.852
2.318.147
-81,8
AMERICA
5.121.118
18.192.019
-22,1
3,7
Nord America
4.734.869
13.203.153
-1,0
39,0
Stati Uniti
3.705.728
11.932.981
-10,4
38,5
386.249
4.988.866
-78,5
-38,0 -30,5
Centro-Sud America Brasile
97.281
1.880.763
-92,8
356.795.143
32.177.761
-5,4
-21,7
Medio Oriente
769.094
10.592.541
-57,5
-34,7
Asia Centrale
26.242.599
2.313.084
40,0
-12,4
2.785.912
2.129.940
5,5
12,1
Asia Orientale
329.783.450
19.272.136
-7,5
-13,4
Cina
323.582.106
2.830.120
-6,8
-13,4
471.040
2.489.245
113,4
-47,6
2.229.600
11.559.387
-20,0
-5,4
5.000
1.942.273
36,7
-54,0
ASIA
India
Giappone Nies Singapore Corea del Sud
412.049
2.421.451
-69,1
16,7
1.456.934
778.848
5,8
74,1
Hong Kong
355.617
6.416.815
380,3
17,1
AFRICA
139.534
9.938.212
-72,4
-14,4
Taiwan
OCEANIA
10.369
1.120.847
69,7
27,9
MONDO
1.488.087.670
726.736.697
5,2
-5,1
Nel dettaglio dei mercati dell’Unione Europea [tabella 10] si osserva il ruolo di primo piano della Spagna, meta di quasi un terzo dell’export UE (quasi 205 milioni di euro), in prevalenza prodotti di elettronica; la dinamica verso il Paese iberico è tuttavia negativa (-20,7%), e visti i volumi elevati incide in misura rilevante sul calo dell’export
TABELLA 9 Interscambio estero della provincia di Lodi per area geoeconomica (I trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat
complessivo della provincia. Piuttosto robusta invece la dinamica espansiva di Francia (+5,6%) e Germania (+17,1%), rispettivamente il secondo e terzo mercato europeo per il lodigiano. Tra i mercati meta di almeno 10 milioni di euro di export nel trimestre sono in forte espansione le due repubbliche ex cecoslovacche (Repubblica Ceca +81,6% e Slovacchia +44,4%) e la Romania (+9,9%). Sono pochi invece i Paesi in calo, tra cui il maggiore è il Regno Unito (-2,3%). I TRIMESTRE 2019
VARIAZIONE %
(provvisorio)
2019/2018
PAESE Import
Export
Import
Francia
241.775.646
129.550.767
20,3
5,6
Paesi Bassi
118.651.043
22.971.373
5,5
-1,1
346.045.566
65.086.788
5,5
17,1
41.516.089
33.674.426
24,2
-2,3
Irlanda
7.847.921
2.646.320
-20,5
-3,4
Danimarca
4.967.960
8.811.124
-0,1
21,7
Grecia
6.668.116
20.689.461
-21,2
-0,5
Germania Regno Unito
Export
Portogallo
4.925.962
18.328.700
-24,0
-1,2
Spagna
96.284.901
204.898.653
10,0
-20,7
Belgio
82.353.915
29.438.862
0,3
0,6
957.515
2.564.861
47,5
-48,7 20,0
Lussemburgo Svezia Finlandia Austria Malta Estonia
7.873.352
5.301.585
49,9
372.506
2.393.097
-26,0
5,1
10.215.162
8.836.482
20,7
-0,1
557.336
2.244.928
-88,4
23,2
7.020
672.244
-95,7
50,4
Lettonia
812.433
831.598
3,0
-82,7
Lituania
3.043.852
1.437.113
7,5
16,0
Polonia
24.272.513
22.247.851
1,6
1,2
Repubblica Ceca
60.279.545
14.365.825
11,9
81,6
Slovacchia
8.559.424
11.743.777
-25,4
44,4
Ungheria
29.161.551
13.532.215
46,3
2,4
Romania
6.602.290
12.504.536
-9,7
9,9
Bulgaria
1.173.024
5.528.622
-48,0
60,2 56,8
Slovenia
1.788.538
3.942.914
82,0
Croazia
7.926.464
2.803.935
106,5
1,4
50.360
663.935
-2,8
6,3
0
31.878
#DIV/0!
-28,3
1.114.690.004
647.743.870
9,1
-3,9
Cipro Paesi non specificati Totale UE 28
Infine, la dinamica dell’import [tabella 9] mette in evidenza una discreta crescita degli approvvigionamenti di merci dall’estero, pari al +5,2% rispetto allo stesso periodo del 2018, grazie in particolare all’aumento di importazioni di provenienza europea (+9,3%). Il 75,7% delle importazioni del lodigiano è di origine continentale, quasi esclusivamente da Paesi comunitari; circa un quarto, invece, viene importato dall’Asia. Rimane solamente uno 0,3% di merci di provenienza del continente americano, peraltro in forte calo (-22,1%). Gli approvvigionamenti di merci del lodigiano da Paesi UE fanno registrare nel complesso un +9,1%. Tutti i principali Paesi europei fonte di approvvigionamento per le imprese lodigiane sono in crescita, in primo luogo Francia (+5,5%), Germania (+20,3%) e Paesi Bassi (+5,5%). Ritmi di crescita robusti riguardano anche Ungheria (+46,3%), Regno Unito (+24,2%) e Austria (+20,7%). Le importazioni dall’Asia infine riguardano in gran parte prodotti di provenienza cinese (323 milioni di euro su 356 complessivi), in calo del 6,8%; la sola Cina rappresenta il 21,7% dell’import lodigiano nel trimestre in esame, superata solo dalla Germania.
TABELLA 10 Interscambio estero della provincia di Lodi per Paese dell’Unione Europea (I trimestre 2019, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati istat
NOTA METODOLOGICA La fonte dei dati della nota congiunturale dell’interscambio estero della provincia di Milano è costituita dalla banca dati Coeweb dell’istat (www.coeweb.istat.it), che dall’anno 2009 utilizza la classificazione ateco 2007. Tale suddivisione merceologica è molto più articolata della versione del 2002, in quanto riflette i cambiamenti intervenuti nel mondo produttivo ed economico negli ultimi due decenni e coglie le specificità della struttura produttiva italiana, con particolare riguardo a realtà economiche che negli anni hanno accresciuto la loro importanza. Per tali motivazioni, i contenuti di molte voci della nuova ateco 2007 (disponibili su www.istat.it/it/strumenti/definizioni-e-classificazioni/ateco-2007), seppur in apparenza simili, risultano sostanzialmente diversi da quelli delle corrispondenti voci della versione ateco 2002 utilizzata nelle note congiunturali fino al 2008. Il passaggio dalla classificazione ateco 2002 ad ateco 2007 può quindi determinare per alcuni settori una diversa composizione merceologica interna (per ulteriori approfondimenti si veda la nota istat del 19 maggio 2009, disponibile su www. coeweb.istat.it/testointegrale20090519.pdf). Nei confronti dell’anno 2010, l’istat ha aggiornato i dati e gli indici in linea con quanto previsto dagli standard di qualità definiti a livello comunitario. A livello geografico è stata inclusa l'area uem a 19 Paesi in cui dal 1° gennaio 2015 è compresa anche la Lituania. L'area uem a 19 Paesi è stata quindi ricalcolata per tutti gli anni precedenti, per i quali sono disponibili i relativi Paesi. A seguito della costituzione delle nuove province, i dati della provincia di Milano, a partire dal primo trimestre 2010, sono stati depurati dai flussi commerciali riconducibili alla provincia di Monza e della Brianza.
GLOSSARIO Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Variazione congiunturale variazione rispetto al periodo precedente
IE/N_01 CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO MONZA BRIANZA LODI Studi, Statistica e Programmazione via Meravigli, 9/b | 20123 Milano www.milomb.camcom.it